06 MAR 2002

Cecenia: Il ministro Khanbiev si unisce allo sciopero della fame di ad Olivier Dupuis

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 16 min 20 sec
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Continua lo sciopero della fame di Olivier Dupuis per fermare il genocidio ceceno.

Il ministro della sanità Khambiev si unisce al segretario del PR.

Bruxelles, 6 marzo 2002 – Il segretario del PRT, Olivier Dupuis è giunto al tredicesimo giorno di sciopero della fame per chiedere alle istituzioni europee di fermare il genocidio del popolo ceceno e registra un’importante novità: il ministro della Salute ceceno Omar Khanbiev si è unito all'iniziativa nonviolenta di Dupuis.Le dichiarazioni di Berezovskij contro Putin Altra novità del giorno è la conferenza stampa dell’oligarca russo
Berezovskij a Londra.

Dupuis afferma che quelle di Berezovskij siano "delle non-dichiarazioni, delle non-novità, rispetto a quello che aveva annunciato già a varie riprese e che è stato recentemente ripreso in Italia dal giornale ‘La Repubblica’ con un lungo servizio.

"Berezovskij – continua Dupuis - che è stato uno degli artefici dell’ascesa al potere di Vladimir Putin, oggi è rifugiato esiliato in Inghilterrra, e in feroce lotta contro il presidente Putin.

Berezovskij afferma che dietro gli attentati del ‘99 che erano stati all’origine, anzi il pretesto, della II guerra in Cecenia, c’è l’FSB, i servizi segreti russi successori del KGB".

"La cosa è abbastanza inquietante - ritiene Dupuis - perché questi attentati erano stati sin da subito, in particolare dopo l’ultimo nella città di Riazan, attribuiti ai Servizi da molti commentatori russi nonché da una parte dell’opinione pubblica che non credeva nello scenario presentato dalle autorità.

Inquietante - prosegue Dupuis - è che questi annunci di Berezovskij non sono mai stati seguiti da cose concrete: uno allora può legittimamente chiedersi a che pro questa strategia di Berezovskij? Quanto essa fa il gioco di Mosca?".

Satyagraha mondiale Infine, Dupuis rilancia il Satyagraha mondiale da martedì a giovedì prossimo per la Cecenia "per l’apertura di negoziati veri tra il presidente Presidente Maskhadov e il presidente Putin: è una cosa assolutamente urgente, fondamentale, che ci riguarda da molto vicino.

Credo che non possiamo continuare a lasciar passare i giorni, a lasciare che il diritto alla vita, la vita del diritto continui a essere massacrata in Cecenia ed anche in Russia".

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