La Svolta Digitale. Presentazione del Rapporto Annuale ITMedia 2006

Ma qui
Vogliate scusare il il ritardo che
Una spiacevole mobilità statistica in queste il Constanze
Non si sente niente ma lo in in realtà le cose che avevo detto erano superflue e quindi
Ora si sente sì o no adesso
Usa dire che
Nell'aprire
Un convegno
La cosa più difficile sia quella di trovare la prima frase
Io mi accorgo di la la terra pronunciata e quindi supero anche questa difficoltà
Per
Salutare
Quanti partecipano questa presentazione del rapporto
I team media
Ormai una felice
Consuetudine dalla Fondazione Einaudi
Grazie alla collaborazione instaurata fra i due istituti
Dopo era del nostro vicepresidente Franco Chiarenza
Il
Rapporto
In media di
Quest'anno
Gliele presentato in un convegno
In cui oltre alla altra esperienza competenza lei partecipanti che interverranno segnala la presenza
Mi
Autorevoli
Rappresentanze istituzionali
Quale il
Membro dell'Autorità
Il garante della concorrenza e del mercato Antonio Pilati
Si terrà la relazione improduttiva il luogo dal presidente Catricalà purtroppo impedito
E poi del presidente verrà autorità di garanzia sul comunicazioni Corrado Calabrò che interverrà dopo l'illustrazione del rapporto
Sul finire dalla matita
Se il diavolo non ci mette la coda credo del nuovo ministro alle Comunicazioni Paolo Gentiloni saluto comunque la presenza fra noi del sottosegretario che ci onora della sua partecipazione fin dall'invio dall'avvio
I nostri lavori
Il rapporto di vittime viene con me
Nella consuetudine
Un consuntivo
Della l'andamento del mercato televisivo su scala europea
E un'analisi delle tendenze che sono in atto
Chi ha potuto vederlo non so se l'abbiamo seguito
Terribile
E chi lo desideri presso la Segreteria
Dati raccolti dei ricercatori mostrano per il due mila cinque una crescita del mercato televisivo nonostante la stagnazione
Per i proventi della pubblicità
Una crescente rilevanza della televisione appagamento
è una rapida penetrazione della televisione digitale
Quest'ultimo fattore che quello più analiticamente tracciato nel rapporto dovuto a nuove piattaforme
L'universo
Tecnologico in cui non commetterò l'imprudenza di avventurarmi di fronte ad una comunque spero io posso dire soltanto che anche per il lettore non professionale
Il rapporto prospetta un campo aperto alla competizione internazionale
Destinato a moltiplicare la pluralità ribaltata la comunicazione
E quindi del tutto inerente agli indirizzi statutari ormai anche storici della Fondazione Einaudi
Siamo molto onorati della collaborazione
Che all'attività della Fondazione in questo campo specifico
Dalla collaborazione fra noi in media portata da personalità
Eminenti quale Enzo Cheli
Fiorella Kostoris Marcello polari
E sono molto lieto di passare la parola l'amico Franco Morganti
Presidente Adi ed immediato
Incomincerà a introdurre nel tema dei nostri lavori
Grazie
Ma in realtà vorrei solo
Dar la parola Antonio Pilati
Lo farò con una battuta sostanzialmente ieri sulla CorrierEconomia
C'era una divertente frase di Edoardo Segantini che diceva guardate come è cambiato il senso della parola di regulation negli ultimi vent'anni
Avendo poi condiviso con Antonio tanti studi su questo campo no
Penso che è interessante questa battuta perché vent'anni fa
Quando cominciava il processo di liberalizzazione in Gran Bretagna
Per dire come ciò si intendeva la caduta dei vincoli de dei dei dei diciamo di ciò che favoriva la il mantenimento del monopolio si chiamava deregulation quel tanto che doveva togliere no al monopolio chi privilegi di cui era dotato per aprire alla concorrenza
Se in questi giorni guardiamo il significato della parola di regulation
Sembra quasi che si sia rovesciata la situazione noi diciamo di regole c'è un perché pensiamo che si tolgano regole sostanzialmente che in questo momento
Frenano ancora lo sviluppo degli ex monopolisti quindi degli degli incumbent di questo settore quindi a diciamo circa tra la parola profondamente cambiato e qualcuno che ci può far riflettere su questi argomenti è sicuramente Antonio Pilati a cui il passo la parola
Grazie
Franco allora io ho letto
Rétro con molto interesse seppure specie in tempi un po'rapidi il in rapporto sul quarto rapporto di ti Media e e Proto come sempre di grandissimo interesse al merito di adottare una prospettiva europea che secondo me e
L'unico
Perimetro adeguato per comprendere un po'quello che sta succedendo in questo momento in questo campo
Ha il merito di andare a vedere un tutto quello che succede nei nei vari settori nei vari comparti che comma o ormai compongono il settore televisivo a un terzo merito che secondo me è molto importante non si limita a una descrizione che mette in fila diversi eventi che mette in file diversi numeri cerca di identificare i trend di fondo che stanno muovendo la situazione attuale è innegabile che noi siamo in una fase di grande evoluzione forse è una polluzione che somiglia
A una rivoluzione loro la chiamano svolta è una svolta molto profonda come sempre quando vengono del discontinuità quando vengono delle svolte avvengono dei cambiamenti profondi ci sono dei trend che ci sono delle forze che guidano questi queste trasformazioni
Il rapporto secondo me ha il merito di
E identificare quelli che sono
Le forze i driver di fondo che guidano questo cambiamento e che quindi ci aiutano a capire che cosa succede oggi e che cosa prevedibilmente potrà succedere domani
Ecco io vorrei cominciare cercando di ricostruire attraverso la lettura del rapporto quelli che sono i fattori di fondo che guidano la trasformazione del settore televisivo inteso in senso lato più in generale del settore della comunicazione
Oggi in Europa
E il primo fattore di questa grande trasformazione in cui siamo immersi è indubbiamente il fattore tecnologico
Il passaggio la generalizzazione anzi della tecnologia digitale in tutti i settori della comunicazione eh uno straordinario fattore di rovesciamento delle
E gli usi consolidati di trasformazione e di
Apertura di nuove offerto di nuovi comportamenti di nuovi prodotti quindi è importante mettere in luce la capacità di trasformazione e di evoluzione che è insita né a tecnologia digitale e nel passaggio dall'analogico al digitale
In in sostanza come indica il rapporto questo cosa vuol dire vuol dire che ci sono più piattaforme più piattaforme tecnologiche che forniscono o o servizi Sapelli te
La larga banda la televisione latte le la telefonia mobile
Il digitale terrestre quindi più piattaforme non solo più piattaforme ma anche piattaforme che divengono sempre più potenti riescono a a produrre una maggiore quantità di prestazioni
Non soltanto diventano più potenti ma diventano anche più flessibili non fanno soltanto lo stesso tipo di funzioni sempre meglio sempre più velocemente ma oltre a questo fanno funzioni diverso
Le piattaforme hanno le varie piattaforme hanno ciascuno un nucleo specializzato di funzioni base
Ma che riescono a svolgere sempre meglio telefonia mobile a un certo tipo di funzioni base satellite
Base eccetera ciascuna rete cerco anche la forma ma contemporaneamente si espandono e riescono a svolgere anche funzioni che non appartengono a loro
Al al loro corpo alla loro Mission iniziale e quindi vediamo la televisione che
Fa largamente
Trasmissione elaborazione dati vediamo la telefonia che mobile che trasmette e trasmette immagini in movimento con crescente facilità vediamo la larga banda che ormai riesce a fare quasi di tutto quindi
Reti più potenti che fanno più funzioni che diventano però più flessibili questo
Ci introduce in un mondo molto più o ricco molto più variabile molto più dotato i
Prospettive la tecnologia in questo senso è uno straordinario driver di cambiamento da un punto di vista da un punto di vista antitrust questa è un'ottima cosa
Io credo che un'autorità per la concorrenza sia sempre contenta quando c'è innovazione tecnologica sul mercato
L'innovazione tecnologica rompendo
Lei abitudini consolidate
Rompe le strutture incrostate consente ai nuovi entranti di entrare sul mercato e quindi accrescere il tasso di competizione accrescere la possibilità
Di
Vedere quelli che sono i follow up perché diventano i challenger per che diventano leader
Di vedere il mescolate le quote di mercato di vedere nuove nuovi tipi di attività che offrono più scelta ai consumatori quindi innovazione in generale piazze alle Autorità della concorrenza la tecnologia sta cambiando e questo è una cosa
In linea di principio poi bisogna vedere come viene attuato in linea di principio è una cosa positiva
Secondo driver importante del cambiamento il marketing
C'è una una grande varietà di modelli di business c'è una grande varietà di proposte di mercato
Pensate agli operatori telefonici che offrono il people lei si sta arrivando acqua del Po lei cioè a un'offerta che congiunte televisione internet telefonia fissa telefonia mobile
Una grande invenzione di marketing
Pensate a come si sta modificando l'offerta pay
Noi eravamo abituati a vedere una tipologia
In televisione pay basata su un abbonamento annuale e su poco altro sta modificandosi in maniera molto rapida e molto profonda la tipologia dell'offerta pay la carta prepagata che viene dal mondo della telefonia
Sta diffondendo ci sta acquisendo importanza nel mondo pay
Terra l'offerta Besi cartone quella più semplice dal punto di vista pay alle varie offerte di video on demand c'è tutto una gradazione di offerti e quindi di invenzione di marketing molto ampia e molto estesa
Nel rapporto si
Si riscontra che per esempio in Gran Bretagna l'anno scorso sono stati lanciati quaranta nuovi canali televisivi che sono tanti
E ne sono previsti cinquanta nel due mila sei
Ci sono duecento nuovi canali televisivi in Europa è uno sforzo di marketing enorme vuol dire che gli imprenditori pensano che ci sia un mercato e stanno attrezzando ce stanno investendo energie stanno investendo capacità per fare emergere questo mercato
Vuol dire che nuove energie imprenditoriali stanno cercando di diversificare l'offerta perché pensano che ci sia una domanda che risponde questo vale per tutti i mezzi vale per il satellite vale per il capo il cavo televisivo vale per la larga banda vale per il digitale terrestre nuovi soggetti stanno entrando
I vecchi operatori con gli operatori consolidati stanno allargando diversificando frammentando la loro offre
I modelli di business
Aumentar ma io credo che se noi guardiamo dieci anni fa a metà degli anni novanta era abbastanza facile
Tracciare una mappa dei modelli di business in campo televisivo c'era il modello classico free il modello di operatori pubblici che facevano leva sul sul cannone c'era
Un modello pay come dicevo prima molto semplice e molto standardizzato adesso se la dovessimo fare una mappa
Del marketing della televisione una mappa dell'offerta appese offerta di servizi televisivi che c'è adesso avremmo io credo una una cartina molto frastagliata molto variegata molto molto complicata
Anche questo per certi versi è una cosa che a uno tre a un'Autorità garante della concorrenza piace perché la varietà dell'offerta di marketing significa
Capacità possibilità di e Scelta possibilità di il
Decisioni incrementata per i consumatori a patto ovviamente che ci sia trasparenza nelle offerti a patto naturalmente che sia è possibile rendersi conto con chiarezza della diversità delle opzioni in campo però è evidente che quanto più cresce la
Varietà di marketing tanto più sì intensifica si acquisisce la competizione
Terzo driver che secondo me è molto importante molto interessante che la ricerca qua e là viene viene accennato e viene e viene messo in rilievo c'è un una cambiamento di atteggiamento sociale verso la comunicazione si usa di più la comunicazione mediata attraverso i congegni di comunicazione pensate tutta l'epopea del del telefono cellulare e di quello che si è riusciti a fare con il telefono cellulare ma si chiede di più anche ai mezzi tradizionali come la televisione si vuole diversificare la propria gamma di fonti la gente cerca di acquisire notizie nei modi più diversi ha imparato a usare gli strumenti offerti dalla tecnologia con grande dignità con grande destrezza secondo me c'è stato una crescita dell'alfabetizzazione di massa nell'uso degli strumenti della comunicazione che ha reso
Molto più flessibile e agile l'uso di questi strumenti
C'è una voglia di comunicazioni di espressione pensate ai fenomeni come i blogger o pensate al burro creativo dei telefonini che secondo me esprime una tendenza di fondo della società e che in questa crescente attitudine di marketing che che citavo prima si esprime secondo me con grande chiarezza c'è come la capacità delle aziende di portare alla luce di far venire in superficie un fondo della società in cui c'è un desiderio di espressione di comunicazione di dire la propria di sapere riuscirà dirlo nel modo più creativo possibile che è un dato importante della nostra vita sociale ed è un dato questo al di là di quello che può essere il il sentimento pro concorrenziale è un dato che secondo me va valorizzato perché è un importante fattore di cittadinanza e di democrazia che può riverberarsi positivamente nella formazione dell'opinione quindi da questo punto di vista diciamo se noi stiamo parlando dei grandi driver dei grandi fattori trainanti
L'effetto della tecnologia l'effetto evoluzione sociale a un valenza io credo credo positiva
Se noi facciamo un raffronto con quello che era lo Stato del mercato del settore televisivo
Dico di nuovo alla metà
Degli anni Novanta perché secondo me quello è un discrimine importante a metà degli anni novanta il digitale non si era ancora affacciato come protagonista sulla scena televisiva e quindi è discriminante tra
La la metà degli anni novanta tra un mondo televisivo analogico tutto analogico e un mondo in cui il digitale comincia Anci noir sia entrare in gioco
Se noi guardiamo
Quello che era il mondo televisivo la metà degli anni novanta io credo che noi vediamo un mondo molto più bloccato molto più ingessato con molta almeno varietà con multe meno opzione
Meno per attori una forte preponderanza dei operatori pubblici guidati da quella forma di imposta che trainati da quella forma d'imposta che il il cannone
Maggiore integrazione verticale quindi
Operatori che facevano tutto quanto dalla gestione delle risorse trasmissive alla pubblicità
Alla diretta
Confezione dei alla diretta confezione dei programmi
Mercati molto recintati fra di loro faceva televisione già televisione chi faccia telecomunicazioni faceva
Telecomunicazioni pochi chi faceva internet faceva interne pochi intrecci fra i settori quindi mercati recintati mercati integrati pochi operatori pochi modelli di Business
E quindi complessivamente poche opzioni
Vista la fotografia dieci anni dopo il progresso verso una maggiore complessità ma anche verso una maggiore ricchezza di opzioni per il consumatore una maggiore varietà di modelli di business secondo me
è innegabile
E questo progresso è un progresso che questo sviluppo uno sviluppo che va nel senso di un progresso della competizione di un progresso della della concorrenza meno barriere all'ingrosso più opportunità di mercato per i nuovi entranti più concorrenti
Questo vuol dire anche una cosa importante secondo me vuol dire dei vantaggi per
Le industrie collegate pensate al mondo della produzione dei contenuti audiovisivi ci sono delle potenzialità di ricchezza per questo settore che sono molto superiori al passato si tratta di coglierne si tratta di fare delle legislazioni anche fiscali che consentano a chi
Fa produzione
Di catturare questo momento felice in cui c'è una grande domanda di contenuti per rammentare questi modelli di business della televisione
Che consentano anche qui di sprigionare tutte le energie che ci possano essere
Ereditate dal cinema in Italia ereditati da altri settori e che forse in questi anni non si sono compiutamente espresse ma è un una ricaduta che vale anche per il mondo delle telecomunicazioni che supera come dire la chiusura in un business la voce la trasmissione dati che si sta sta arrivando a uno scioglie vicine alla saturazione che può trovare nuove nuove opportunità di crescita
Quindi lo sviluppo introdotto dalla tecnologia
Rompendo i confini tra i mercati ieri consentendo a operatori di entrare sul mercato fornirò far interessante anche se non sono verticalmente interessati e quindi non fanno investimenti di largo a
Di ingente peso quali richiedono quelli connessi a un sviluppo integrato tutto questo mi sembra uno sviluppo positivo detto questo vediamo la parte la parte problematica perché non è che sia un quadro tutto roseo in cui le magnifiche sorti e progressive stiano di spiegandoci i in un modo sereno e esenti da rischi
Primo punto da tenere presente quello cui stiamo assistendo e anche un processo di sostituzione
Non stiamo scoprendo soltanto cose nuove stiamo abbandonando un sistema basato su una tecnologia superata che è l'analogico che stiamo mettendone una digitale terrestre e la sorte Silone dell'analogico terrestre l'analogico terrestre in televisione si portava dietro tutto una serie di impegni molto importanti pensate soltanto agli impegni connessi alla universalità del servizio a tutta una serie di garanzie che erano connesse a quella forma abbastanza semplice di televisione
Ora trasportare questi elementi questi impegni l'universalità del servizio gli impegni connessi al fatto di entrare in tutte le case
Gli impegni connessi all'equilibrio
Che ha uno il sistema di comunicazione così pervasiva importante come la televisione
Non devono andare persi nel passaggio e nel immissioni in un sistema acutamente concorrenziale come quello che è stato delineato ci sono delle cose importanti in questi elementi che vanno salvaguardate ma salvaguardare questi impegni
Che erano consolidati i rodati in un mondo semplice qual era quello dell'anno logico trasportarli salvaguardarli in un mondo complicato e variegato come quello del digitale non è
Un'impresa semplice quindi dobbiamo avere chiaro che il passaggio al digitale è il passaggio è un passaggio di sostituzione oltre che il incremento e dobbiamo comprendere quali
Necessità quali impegni di garanzia questo implica nel trasbordo verso un mondo molto più molto più complicato
Sono obblighi oltre che verso i consumatori del genere appunto servizio universale garanzia dei contenuti ci sono anche degli obblighi che vanno verso i concorrenti non discriminazione
Obblighi di tipo antitrust sul garanzia che chi ha delle posizioni di forza non lei
Con solidi e noi le
Ha rapporti
A me sembra che in tutto questo parte il discorso sulle garanzie al consumatore finale il punto chiave
Che definisce la qualità la qualità del passaggio riguardi la posizione dei caregiver vale a dire di chi fa le attività di trasmissione su cui vengono veicolati
Il punto essenziale mi sembra per garantire una transizione equilibrata che non crei problemi eccessivi problemi concorrenziali e quello come dire di neutralizzare il potere escludente che può essere in teoria implicito in posizioni forti da parte di Kerry da parte di chi dispone delle risorse la neutralizzazione del potere di mercato dei caregiver
Voglio dire produzione di un potere che dal piano delle risorse trasmissive poi pochade riverberare condite riverberarsi e condizionare il mercato della distribuzione della competizione dei contenuti e probabilmente il nucleo cruciale io noto o una cosa su questo tema ci sono due filoni probabilmente c'è un filone di pensiero storico in Europa che quello che ha ha visto sempre una maggior parte dei Paesi assegnazione delle risorse trasmissive da parte
Del decisore politico
Decisore politico nel sistema tradizionale assegnava le concessioni con le concessioni assegnava l'uso
Si sta accanto a questo che il
Il modello storico in Europa ce n'è un altro che il modello del
Il modello del trading degni impianti di trasmissione cioè il modello in cui anche le risorse trasmissive sì
Scambiano e si allocano attraverso la forma del del mercato
Per inciso l'Italia ha usato praticamente dalla nascita della televisione commerciale della televisione privata questo secondo momento
è dal settantacinque dal settantasei quando sono nate le prime televisioni private che di fatto le frequenze vengono commerciate magari non lo si è detto non lo sia esplicitato però questo di fatto nel due mila uno
Con la legge sessantasei questo è stato per la prima volta formalizzato
E negli anni successivi il percorso è stato ampliato vederti
Oggi io vedo che la la commissione mi pare si stia muovendo su questa linea e anzi tende a utilizzare in modo sempre più ampio il il modello del trading che ci dice una cosa molto importante forse il modello del trading delle frequenze fra gli operatori non va tenuto soltanto recintato e chiuso nel singolo settore
Invasioni TLC sì
Forse è opportuno cominciare a pensare a una globale il sistema di scambio delle frequenze che coinvolga tutti le aree dello spettro e quindi operatori di telecomunicazioni e operatori televisivi
Io credo che in prospettiva sia un fatto positivo perché quanto più diamo l'opportunità ai soggetti
Di costruirsi le proprie reti nel modo che ritengono più conveniente allocando i loro investimenti dove ritengono più conveniente questo alla fine possa rendere più razionali mercato è evidente che essendo una fase di transizione questo richiede una sorveglianza attenta da parte degli organismi di sorveglianza non è non è un passaggio facile è un terreno nuovo su cui il mondo europeo dei regolatori europei si stanno si stanno ben Turandot credo anche però che sia un modo flessibile che adeguato al tipo di evoluzione molto flessibile molto innovativo che noi stiamo vivendo in questo credo che impegni importanti sorvegliati dalle autorità di regolazione sul trading delle frequenze a livello globalizzate livello di tutto lo spettro possono essere molto utili e molto tempo credo che questa sia la sfida più importante
Per neutralizzare eventuali posizioni di forza per consentire il pieno dispiegamento a tutti i soggetti sia soggetti già forti sul campo sia soggetti nuovi entranti che da un aumento della capacità di trading possono trarre dei vantaggi si vengono autorizzate posizione di forza di parte
Per dare di nuovo una spinta e uno sviluppo questo settore io credo possa essere uno dei settori trainanti della ripresa economica
Grazie
Va bene grazie Antonio mi pare che adesso c'è la presentazione del Rapporto quindi Augusto Preta che direttore generale di ti Media
Buongiorno a tutti
Sì Condi si sta male
Presentazione
Allora in primo luogo un ringraziamento alla Fondazione Einaudi con la quale nuovi danni
Organizziamo questi incontri qualcuno prima ricordava come il primo rapporto fu presentato quasi in una dimensione Carbonara presso la sede della Fondazione e con una decina di persone che venivano a commentare di operatori che venivano a commentare questo rapporto nel corso degli anni mi pare che il livello delle presenze della partecipazione la rilevanza
Fosse modestamente lo dico di questo rapporto abbiano consolidato diciamo una a attitudine a una dimensione molto più ampia
Poi volevo ringraziare Giulia Bernie di ti Media Consulting che ha collaborato con subito diciamo massima misura alla realizzazione del rapporto
E ovviamente ringrazio le autorità
Dal presidente Calabrò alla componente Pilati fino al ministro delle comunicazioni per aver onorato con la loro presenza questo nostro incontro
Io cercherò di riguadagnare un po'del tempo perduto perché come sapete a Roma
Difficile partire puntuali quindi siccome ci sono interventi previsti molto numerosi cercherò di illustrare nella maniera più rapida possibile
Questo non solo al porto quello che guidava questo rapporto in parte anche l'attività della nostra società
è quello diciamo che una volta si diceva conoscere per decidere cioè cioè l'idea di fondo che l'elemento più importante alla fine della
Come dire della dimensione operativa la dimensione strategica sia quello diciamo di sapere effettivamente come stanno le cose e quindi siamo questo è uno strumento che ti Media Consulting mette a disposizione degli operatori degli studiosi delle autorità
E delle istituzioni per poter avete la possibilità di meglio decidere e valutare non in una dimensione come dire provinciale
Localistica ma in una dimensione europea che come ricordava prima Pilati è quella nella quale quanto meno noi dobbiamo in qualche modo
Non a portarci
E allora credo che l'elemento chiave l'elemento fondamentale per valutare questo aspetto in chiave di risorse sicuramente punta seguente quello delle risorse cioè nel senso che quando noi parliamo di televisione la dobbiamo tener conto del fatto che la televisione è fatta di soggetti che investono
Ci sono le impresse e ci sono gli utenti finali
Il mercato italiano è stato per molto tempo dominato diciamo dalle impresse il mercato europeo meno ma comunque diciamo investimenti nell'impresa investimenti in pubblicità rappresentano tuttora diciamo la quota rilevante se dalle risorse togliamo evidentemente il cannone che è una tassa
Ciò detto però emergono chiaramente degli elementi nuovi nel corso degli ultimi anni consigliere Rognoni ne parlava recentemente anche
Ad un convegno quello che cambiato profondamente il fatto che oggi la spesa tende a rivolgersi sempre più verso la tv a pagamento allora
Da questo punto di vista voi vedete che in un mercato che cresce del sette per cento su base annua che è una crescita significativa perché non molte industrie crescono a un livello così elevato
La tv a pagamento rappresenta il venti per cento di questa evoluzione quindi da questo punto di vista questo significa molte cose che cercheremo qualche modo di illustrare meglio nel corso della presentazione quello che si può dire che se la tendenza è questa in pochi anni la la tv a pagamento cioè subscription che l'offerta e il pagamento diretto da parte dell'utente dovrebbero superare la pubblicità questo è un fenomeno che già è avvenuto nel corso del due mila e cinque nel Regno Unito del mercato come sapete più avanzata in materia televisiva ed è presumibile che tutto ciò avverrà a questi ritmi anche e nel resto d'Europa
L'altro driver come ricordava sia presidente Zanone che Antonio Pilati l'evoluzione della tv digitale cioè la tv digitale ormai è il in un terzo delle abitazioni
Europea quando parliamo di abitazione europea parliamo dell'Europa occidentale
Diciassette Paesi che noi analizziamo ogni anno
Questo cosa significa significa che fondamentalmente nel terzo di
Utenti di tipo di di abitazioni digitali fra virgolette che ci sono in Europa il satellite non è più una risorsa dominante come è stato fino a uno o due anni fa ma fondamentalmente nuove modalità nuove piattaforme si affermano quella del digitale terrestre e che sicuramente il fenomeno più evidente più eclatante che è avvenuto nel corso nell'ultimo anno e noi abbiamo oggi un quattro delle abitazioni digitali che sono digitali terrestri
Nasce l'Ipt villa mobile partita solo quest'anno quindi nel rapporto non viene analizzata come mercato
Ma viene analizzata come tendenze lo vedremo successivamente e la TV via cavo rappresenta il venti per cento delle abitazioni digitali
Un fenomeno collegato allo sviluppo della tv a pagamento è l'offerta cosiddetta multicanale cioè il fatto che ha un'offerta limitata dell'analogico i quattro cinque massimo sei canali nel resto d'Europa
Fa riscontro un'offerta multicanale di centinaia di canali in digitale questo cosa significa che le quote d'ascolto delle televisioni tradizionali tendono a diminuire a vantaggio diciamo delle quote d'ascolto delle
Offende delle tv satellitari delle tv multicanale
E se voi vedete a livello assoluto quindi non parliamo di abitazioni molti canali digitali ma qui parliamo dell'insieme dell'ascolto televisivo nel Regno Unito oggi il trenta per cento dell'ascolto televisione Regno Unito va
Su canali digitali
Che non sono i tradizionali canali analogici quindi voi capite che tutto questo è il motivo anche di preoccupazione per i incumbent analogici
Per degli operatori tradizionalmente operanti sul sul mercato ad avere questo determina diciamo tutta una serie di iniziative che vediamo immediatamente ma prima di
Palizzate questo aspetto che su una chiave più strategica abbiamo ancora diciamo una indicazione credo utile e cioè che all'interno della crescita del mercato appetiti
Le le componenti crescono come ricordava Pilati non c'è più soltanto il modello Basic più al modello primi comma
Nell'ambito della diciamo dell'Offerta ma si sviluppano diventano estremamente rilevanti anche
Le componenti della pay per view e della video on demand quindi in un mercato come dire più competitivo crescono diciamo le un modo modalità di accesso ai servizi da parte dell'utente nella anche nella tv a pagamento
E allora in risposta se vogliamo a questa evoluzione molto evidente che è avvenuta nel corso degli ultimi diciotto mesi potremmo dire
La tv digitale terrestre risponde diciamo con un elemento di crescita molto significativo cioè si passa dai nove milioni di abitazione nel due mila e quattro agli oltre quattordici milioni di abitazioni nel due mila e cinque
Quindi
E come abbiamo visto la seconda piattaforma dopo il satellite i progressi sono dovuti soprattutto ai lanci di successo di Francia Spagna e al consolidamento che vuol dire forte crescita nel Regno Unito e in Italia
Quindi di fronte all'Offerta a digitale terrestre che come ricordava il Pilati precedentemente è anche un mercato di sostituzione non è soltanto un mercato diciamo di alternate alternativo a quello appagamento si apre perde il broadcaster analogico la possibilità di recuperare nella televisione in chiaro digitale terrestre quote di ascolto che erano state perse
A asma a vantaggio diciamo a favore della dell'operatore digitale satellitare
Quindi diciamo questa è il quando complessivo vediamo un po'rispetto anche alle altre piattaforme quello che è accaduto nel corso dell'ultimo anno allora
Il primo elemento è che nonostante rappresenti novecento mila clienti alla fine dell'anno quindi una quota estremamente limitata rispetto alle piattaforme di quest'anno parlando
Però finalmente diciamo possiamo dire che la broadband la la la gli eletti Tilli
è diventata una realtà vi sono molti casi di lancio di offerte BPT di la Francia diventato il primo mercato superando l'Italia nel corso dell'ultimo anno la Spagna ha lanciato interessanti iniziative in questo settore e quindi diciamo
C'è come dire il mantenimento quanto meno delle promesse in termini di lancio dei servizi che per molto tempo è stato
Prefigurato e poi invece come deve veniva sempre ritardato nel due mila e cinque ormai tutti i paesi fino al due mila e cinque inizio due mila e sei tutti i paesi hanno non spetta ai Pitti di al proprio arco
Quindi diciamo l'elemento chiave di questa evoluzione è che mentre prima sembrava come dire guidata esclusivamente dalle Telco che volevano entrare nel mercato della tv
Oggi diciamo questo mercato è anche visto come un'opportunità per i broadcaster e quindi questo o comunque per i fornitori di contenuti che vedono nel lancio di nuove piattaforme una chiara opportunità di sviluppo del proprio business e quindi in relazione a questa maggior livello di concorrenzialità che analizzeremo
Più in dettaglio brevemente tra poco
Lippi tipi non è solo vista come la piattaforma della Telecom è anche vista come un elemento rilevante di ricavi per il fornitore di contenuti per il detentore dei diritti
L'altro elemento chiave che nel due mila e cinque stato prevalentemente legato al di fuori di quella che è la Corea o altri Paesi asiatici e a delle semplici sperimentazioni ma che
A partire da giugno di quest'anno con i campionati mondiali è diventato una realtà anche commerciale la Mobile TT
E i risultati diciamo dei test che ci sono stati confermano l'interesse del pubblico è pubblico per questo tipo di servizi noi prevediamo diciamo che questo mercato possano aggiungere
Dimensioni rilevanti non sono le dimensioni
Come dire da boom economico che sono apparse su molti giornali su molte riviste su molte analisi diciamo di altri nostri colleghi ma comunque rappresentano una realtà molto importante soprattutto se non la vediamo sulla parte destra rispetto alla parte destra diciamo della della delle fonti di ricavo cioè quello dell'offerta a richiesta appagamento nell'ambito offerta richiesta appagamento noi prevediamo che entro il due mila dieci la Mobile TT rappresenti un
I quarto dei ricavi complessivi complesso pay per view video on demand
Mobile tipiche che utilizza tutte e due le modalità prevalentemente quella tentativo della modello a richiesta
Il problema come voi sapete quando nascono nuovi servizi che non sono la continuazione di quelli esistenti ma sono nuovi è che ci sono delle criticità e le criticità che noi vediamo ancora esistono rispetto sia Lippi tipiche
Alla alla Mobile tipi cioè andrò a banda in tv una assoluta è quella collegata al tema degli standard tecnici ci sono più di uno standard non si capisce bene quale favorire e quale meno a differenza in peggio di quello che accade
Per la televisione
Tradizionale tra virgolette c'è il tema della protezione dei contenuti che è un tema diciamo di come dire di livello planetario e sul quale non tutte le soluzioni appaiono finora convincenti
Vi sono problemi collegate all'utilizzo delle frequenze quindi al fatto che molti Paesi questo sarà come quello che viene definito un dividendo digitale cioè che si svilupperà solo quando le frequenze analogiche saranno liberate sarà possibile utilizzarle
Per questo tipologia di servizi e quindi c'è un problema di licenza di autorizzazioni e via dicendo c'è poi un problema
Come ricordava Pilati di antitrust regolazione perché il lancio di servizi fatte su frequenze terrestri da parte di operatori che hanno posizione dominante
In questo settore poc'creare dei problemi di regolamentazione di concorrenza sulla quale le autorità dovranno qualche modo a vigilare attentamente
E c'è soprattutto dal nostro punto di vista perché questo è un po'il nostro mestiere è un problema di modelli di business se no non non abbiamo ancora visto dispetto
A questi nuovi modalità di offerta quali saranno i modelli di successo perché son partiti adesso e non sappiamo se il modello diciamo Mediaset
Gotta veri o altri modelli avranno successo perché è il mercato che dovrà dimostrare anche questo avvenga
Oppure no quindi
Diciamo sintetizzando avviandomi ormai alla alla conclusione di questa presentazione il tema fondamentale è che noi chiediamo una terza fase dello sviluppo cioè abbiamo voto
Lo sviluppo analogico l'ingresso del digitale adesso abbiamo il mercato cosiddetto della convergenza in questa terza fase operatori di telecomunicazioni e operatoria broadcaster cercano nuove fonti di ricavo nuovi canali di distribuzione collegati come si ricordava prima da un lato alla saturazione del mercato della voce dei dati e per quanto riguarda i televisivi diciamo alla alla perdita di ascolti collegati diciamo alla televisione tradizionale quindi ci troviamo di fronte a un people Play potremmo dire sia dalla parte
Beh io offro io degli operatori larga banda di telecomunicazione che da parte diciamo degli operatori televisive sta terza fase è la fase che noi adesso stiamo come dire investigando perché data i suoi risultati mi ha mi auguro anche a partire dal rapporto del prossimo anno primi risultati e e quindi diciamo dando una
Come dire una chiave d'interpretazione molto evidente questo double Play cioè il fatto invece dell'impatto del digitale ha già determinato delle modifiche profonde sul mercato nazionale perché
Come già lo ricorderete per chi ha partecipato al convegno precedente di ti Media
Già oggi Sky alla fine del due mila e cinque era un operatore che valeva un quarto del mercato televisivo italiano e se noi escludiamo il Canone già oggi Sky è il secondo operatore in Italia infuriati fidando semplicemente le risorse da pubblicità e le risorse da pagamento diretto e quindi questa tendenza nelle previsioni che ne facciamo si accentua già tra due tre anni Sky a nostro avviso
Più o meno sullo stesso livello di RAI e di Mediaset ma anche adesso come ricordano non si può parlare di un operatore secondario rispetto a questa situazione quindi diciamo anche qui il tema la fine del duopolio che riprenderemo diciamo nel dibattito
Finale tiene conto anche di questo aspetto è vero non è vero diciamo che cambiano
Le situazioni e quindi anche i modelli di riferimento a cui per decenni ne siamo abituati
A ragionare
E quindi e qui veramente insomma mi avvio alla conclusione
Vedete che noi abbiamo dispetto al digitale un modello diciamo di questo tipo
Un modello nel cuore nel quale fondamentalmente l'integrazione verticale rimane una chiave fondamentale nello sviluppo del business
Della dell'operatore televisivo
E quindi rispetto a questo tutte le evoluzioni successive tengono conto del fatto che c'è una rete e grazie a quella rete come ricordava Pilati poi c'è la possibilità di controllare diciamo poi tutte le offerte che da questa rete dipendono
Il modello orizzontale al momento in un in un'evoluzione di questo tipo lo è solo a livello Wolseley cioè all'ingrosso cioè tutti i contenuti passano su tutta la rete c'è un operatore che acquisisce questi contenuti e li distribuisce nelle diverse piattaforme ecco noi crediamo che nella nel nuovo mondo che è quello della convergenza
Questo modello diciamo non funzioni più cioè fondamentalmente nella convergenza i mercati diventano orizzontali i contenuti sono multipiattaforma e la possibilità di controllare il mercato tramite esclusive multipiattaforma diventa anche per ragioni economiche
L'impossibilità diciamo di mantenere questo controllo sul mercato perché fondamentalmente non ci sono come dire le dimensioni tali che possono giustificare un'esclusività di questo tipo
Allora qualcuno potrebbe dire se questo è il panorama abbiamo risolto tutti i problemi di concorrenza di regolamentazione via diciamo già c'è un mercato che per proprie virtù si sviluppa e e non ha bisogno di controlli di nessun tipo a quella crediamo invece che i controlli siano fortemente necessari perché questa è l'evoluzione che intravediamo ma come sa bene chi deve intervenire sul mercato
L'elemento chiave quello del cosiddetto Time to market cioè capire effettivamente quando questa evoluzione poteva a questa soluzione se questa soluzione diciamo non potrà essere impedita da comportamenti che mirano invece a mantenere questa posizione dominante
E quindi e questa è l'ultima slide che di
Chiudo
Diciamo che l'accesso ai contenuti digitali la di altri aspetti pure rilevanti come quello diciamo delle frequenze come quello diciamo di altri elementi chiave nell'evoluzione del sistema a nostro avviso dipende ancora una volta dal fatto
Dei contenuti che diventano elementi chiave per lo sviluppo per le piattaforme sia delle piattaforme tradizionali che di quelle soprattutto nuove
E quindi
Diciamo
Tutto questo ha determinato dal fatto che più la competizione era l'altro si allarga più diventa diciamo globale e più diventa difficile diciamo mantenere le barriere all'ingresso quindi tutto questo tendenzialmente aumenta le possibilità di scelta
Del consumatore
E però ecco qui nasce un po'la questione chi domina questo mercato cioè o a monte come Ford come titolare del Copyright dei diritti sui contenuti chi a valle cioè avendo diciamo attraverso questa integrazione verticale
Diciamo sfrutta questa possibilità di gestire in maniera come dire personale tra virgolette questo questo modello
Diciamo in prospettiva non potrà più farlo perché il livello della competizione sarà talmente elevato che non sarà possibile per nessuno mantenere diciamo con forza e con efficacia un come dire questo botte Anna che che oggi diciamo si rischia di avere per ambo terno ecco un collo di bottiglia che in questo momento c'è
In alcuni casi e che quindi i nel breve periodo sarà necessario proprio evitare che ci sia che continua ad esserci proprio per farsi che quelle sorti progressive di cui noi stiamo parlando effettivamente si realizzano non siano bloccate diciamo da comportamenti anticompetitivi
Da parte di corvi chi oggi controlla
Ad accesso a questi contenuti quindi
Dal nostro punto di vista ecco noi invece come dire abbiamo una concezione della per le deregulation c'è un po'tradizionale cioè noi chiediamo che pensiamo che le autorità antitasse di regolazione avranno una rilevanza tendenzialmente come dire minore con il passare del tempo ma questa rilevanza e oggi è centrale e fondamentale
E quindi noi chiediamo che vigili attentamente e su questo processo vi ringrazio per l'attenzione grazie
Grazie
Grazie Augusto abbiamo anche recuperato qualche minuto forse sulla nostra tabella di marcia è stato bravissimo
Prima di dare la parola al ad denso Chirilli Marcello Larice Fiorella Kostoris mi incombe l'obbligo di di dare una piccolo annuncio diciamo così
La nostra Fondazione la fondazione Luigi Einaudi in collaborazione naturalmente con i ti Media consulti
Ha promosso la creazione di un gruppo di alto livello va be'detto in inglese suona meglio High level Group
Sulle condizioni di accesso alla comunicazione in Italia l'obiettivo inizia d'iniziativa e di analizzare le tendenze e dei condizioni di sviluppo dei mercati della convergenza nel settore della comunicazione in Italia e il ruolo chi regolamentazione antitrust possono svolgere per accrescere la concorrenza e per eliminare o quanto meno ridurre le barriere esistenti in questa chiave il particolare attenzione intenderemmo dedicare alle condizioni e al grado di concorrenza esistente in termini di accessibilità alle reti e ai contenuti a tale scopo il gruppo opererà del verificare preliminarmente la sussistenza o la necessità di definire un diritto dell'accesso le caratteristiche i principi ispiratori che lo regolano
Statuto della comunicazione che venga a colmare una lacuna che si manifestata in particolare con l'avvento del digitale
Inoltre sulla base del modello delineato e dell'evoluzione del quadro normativo e di mercato come nei Paesi più avanzati in particolare in Europa
Verranno definiti dei modelli virtuosi di comportamento sui quali verificare il livello di pluralismo concorrenzialità ed efficienza dell'esperienza Italia il frutto di questo complesso lavoro di ricerca se riusciremo ad ammetterlo in piedi
Dovrebbe da luogo ad un rapporto nella forma di position paper su base annuale
Peraltro su temi specifici è anche possibile che ci siano degli aggiornamenti semestrali legati a specifiche esigenze dei promotori
Dai re per un gruppo nella nostra proposta sarà composta da Enzo Cheli Marcello Clary c'è Fiorella Kostoris
Ecco ed è al loro adesso che mi accingo appunto nell'ordine a dare la parola prima di questo vorrei anche ringraziare della chiede di essere presente tra noi sottosegretario Luigi Vimercati si ritiene dopo i tre interventi previsti noi saremo molto lieti di ascoltare anche qualche sua il suo intervento
Prego al professor Cheli
Sordo per previsto forse
Grazie presidente qualche brevissima osservazione al fatto che nasce dalla lettura di questo
Rapporto che ora Augusto Preta Sciara riassunto così bene
Rapporto che ci dà come veniva rilevato anche nell'introduzione da Antonio Pilati ci dà una visione d'insieme del contesto europeo in materia di sviluppi della televisione digitale
L'analisi che viene svolta in questo rapporto investe i tre i fattori che entrano in gioco
Quando si deve analizzare
Il mercato dell'audiovisivo e più specificamente il settore radiotelevisivo il fattore tecnologico delle reti e delle piattaforme il fattore economico delle risorse e dei consumi
E anche sia pure in misura minore nel rapporto i fattori fu ridico delle regole che devono orientare e guidare il sia lo sviluppo delle tecnologie sia lo sviluppo dei mercati ora la prima osservazione credo che si può fare leggendo questo rapporto che viene di fare e che rapporto con ferma largamente le previsioni che erano già state formulate lo scorso anno nel terzo rapporto quello dedicato alla concorrenza tra piattaforme
Ma nel confermare queste previsioni offre anche alcune indicazioni nuove alcune indicazioni vorrei dire quantitative del tutto in atti sì
Che riguardano la velocità di sviluppo di alcune di queste tendenze che erano state segnalate lo scorso anno nel terzo rapporto
E velocità di sviluppo che si è dimostrata in alcuni settori
Della televisione digitale più sostenuta velocità di sviluppo più sostenuta di quella che era prevista lo scorso hanno e allora direi dati quantitativi che di questo rapporto più colpiscono e sono quelli che fanno emergere come la fine del due mila cinque in Europa appunto i dati sono europei si potesse registrare oltre cinquantacinque milioni di abitazioni
Collegate a una qualche forma di televisione digitale satellitare cavo o Digitale Terrestre per cui un terzo dell'abitazione europee oggi già digitalizzato
Oppure evitato che parla del sessantaquattro per cento dell'abitazione a livello europeo occhieggia multicanale
Oppure il dato relativo alla crescita esponenziale della televisione satellitare che è stato il driver che ha avuto lo Sri
O più forte nell'anno o infine il dato quello che interessa più l'Italia per le la particolare fase di transizione che stiamo attraversando
Il dato dello sviluppo del digitale terrestre che in un anno
In Europa è salito da nove milioni di abitazioni a quattordici mila abitazioni una crescita veramente fortissima dove il Regno Unito Italia sono stati i Paesi leader ma dove diciamo la la velocità della evoluzione è stata anche largamente determinata dall'entrata in campo della Spagna della Francia ora la rapidità di questo sviluppo
E lo dicevano gli interventi sia di pirati che via Augusto Preta e sta producendo una serie di effetti tanto nella sfera tecnologica quanto nella sfera economica effetti che si riassumono su questi punti che del resto sono poi oggetto di tutti i convegni che stiamo facendo in questi mesi su questa materia
In primo luogo si assiste alla affermazione crescente del principio di neutralità delle reti
E conseguentemente alla vigna sempre più evanescente che divide
Le varie reti delle reti radio televisive da reti di telecomunicazione dalle reti informatiche questo è l'effetto atteso della convergenza che oramai si sta traducendo in un processo reale non più atteso in secondo luogo l'Effetto
Che si lega all'esigenza sempre più accentuata di distinguere per il momento è un'esigenza è una realtà ancora alla spada scema l'esigenza sempre più forte distinguere operatori di reti e fornitori di servizi e contenuti cioè di giungere alla separazione dell'integrazione verticale
Dell'impresa radiotelevisiva che ha caratterizzato la storia di questa impresa
E il terzo e sette quello che appunto già l'anno scorso veniva descritto e adesso a manifesta confermato la sua linea di sviluppo cioè assistiamo alla crescita di un sistema sempre più integrato di broadcasting che si realizza attraverso piattaforme diversificate che almeno potenzialmente dovrebbero essere in concorrenza tra loro se poi lo saranno meno dipende molto dalle scelte che faranno i regolatori
E allora queste tendenze vediamo che si riflettono e siamo sempre nella dimensione europea sul mercato
Secondo due direttrici fondamentali una prima direttrice che fa registrare uno spostamento dell'interesse dell'utenza
Dalla televisione generalista e fuori a la televisione tematica e temi che e poi e sono le due forme collegata alle due tecnologia e conseguenza di questa direttrice l'altra direttrice che rapporto registra molto bene
Uno spostamento delle risorse dalla sfera della pubblicità che l'anno scorso è il settore che è cresciuto meno alla sfera degli abbonamenti delle prezzo dei servizi allora in sintesi questo rapporto la cena nella fase d'apertura noi assistiamo a un fenomeno complessivo che è quello della frammentazione dell'utenza
E questo fenomeno sta cambiando il senso la struttura del sistema di comunicazione di massa realizzata attraverso la televisione siamo alle prime battute di questo processo di frammentazione ma certamente il futuro va in quella direzione e allora se queste sono le tendenze generali che oggi si registrano l'Europa e queste tendenze naturalmente si riflettono anche nel nostro Paese che pure presente nel quadro europeo caratteristiche molto particolari
Il modo Speciale particolari nella distribuzione delle risorse tecnologiche delle risorse economiche che ancora nel nostro Paese più squilibrata di quanto non accada in altri Paesi europei
E allora l'interesse maggiore mi pare che questo rapporto presenta per l'Italia
è data dal fatto che consente di allargare la visione dei problemi nazionali che sono che hanno la loro specificità proprio in questo particolare squilibrio nella distribuzione delle risorse ha una dimensione ha uno spazio che non è più domestico ma
E sostanzialmente uno spazio europeo e quest'allargamento divisione offre offre spunti nuovi non solo per l'analisi ma anche per le possibili linee di soluzione dei problemi
Allora le prime impressioni ma chiudo velocemente perché tempo che abbiamo è molto limitato
La prima impressione che si trae dalla lettura di questo scenario europeo ritradotto ha in termini nazionali di problemi particolarmente italiani e che oggi questi problemi per quanto concerne il nostro Paese
Nel momento in cui attraversa questa particolare fase di transizione che dal punto di vista tecnologico diceva Pilati è una fase di sostituzione del del vecchio con il nuovo piuttosto che di creazione intera del nuovo mi sembra che i problemi fondamentali
Che si presentano oggi al nostro Paese in questo contesto europeo siano sostanzialmente quattro
Il primo problema è proprio quello
Della distribuzione delle risorse tecnologiche e della capacità trasmissiva nella fase di transizione
Antonio Pilati ci indicava due modelli modello storico dell'intervento del decisore politico nella ridistribuzione delle frequenze
E il modello diciamo così di mercato del trading per cui questa partita viene poi regolata attraverso le transizione dell'operatori privati
Io credo che in questa fase il modello del trading e che è stato poi quello scelto praticamente dalla legge centododici non possa funzionare
Non possa funzionare perché e evidentemente è un elemento così almeno come è stato costruito nelle scelte della legge centododici che non apre ma chiude il mercato perché poi il trading un'operazione che è limitata ai soggetti che sono già presenti
Dentro questo mercato e allora qui evidentemente o si sceglie l'altro modello e e precedere l'altro modello bisogna stabilire qual è la sorte della risorsa frequenziale
Che va in aumento una volta fatta la trasformazione cioè cosa il decisore politico può fare di questa risorsa
Oppure si sceglie un'ipotesi mista ma abbandonare questo passaggio decisivo alla regola esclusiva del mercato e del trendy che secondo me porta semplicemente a trasferire dal vecchio al nuovo quelle che erano le gli squilibri che hanno caratterizzato la situazione del passato perciò qui il il politico la il momento politico il legislatore deve fare le sue scelte ma per fare queste scelte conoscere per decidere la prima cosa da fare e capire quali lo stato delle cose
Perché un elemento che i nostri tecnici ci danno i nostri ingegneri esperti ci danno e che lo stato delle cose nel nostro paese non è affatto chiaro la situazione delle frequenze dopo venti anni di diciamo un po'abbandono di questa materia e una situazione chiara allora perché il decisore perché regolatore posso fare le scelte la prima cosa da fare il Censimento di questa situazione
Cioè una visione chiara di quello che lo stato delle cose della risorsa frequenziali il secondo problema è quella dell'equilibrato è il problema più delicato quello dell'equilibrato e distribuzione delle risorse economiche
E questo al fine di evitare chi anche nella concorrenza tra le nuove piattaforme si creino concentrazioni eccessiva
Ora io credo che questo equilibrio così posso raggiungere con gli strumenti tradizionali
Delle discipline Antitrust cioè avendo degli indici
Di riferimento per l'individuazione delle posizioni dominanti riferiti alle singole mezzi alle singole piattaforme e al sistema complessivo multipiattaforma e questi indici vanno indicati oggi esistono i in maniera molto vaga e non ancora aggiornata dispetto
Al quadro nuovo che si va
Che si va delineato
Il terzo problema è un problema di Ray squisitamente giuridico ma credo che rimanga un problema centrale se vogliamo garantire uno sviluppo di questo sistema multi piattaforme il Masuri misura equilibrata e il problema di una chiara moderna precisa definizione del diritto d'accesso
Il diritto d'accesso è il perno giuridico di questa nuova realtà
Accesso alle reti da parte dei fornitori di servizi e contenuti accesso ai contenuti da parte degli operatori di reti quello è lo snodo su cui si costruisce la concorrenzialità del sistema ora qui l'autorità delle garanzie comunicazione aveva iniziato a riflettere e credo che anche oggi ce lo dirà poi il suo presidente stia riflettendo su questo tema dell'accesso
E bisogna che su questo terreno o la fonte primaria un legislatore o la fonte primaria
E il regolatore facciano dei passi avanti sempre tenendo conto di quello che è il quadro complessivo europeo per e stabilire le caratteristiche contenuti le garanzie di questo diritto
E che altrimenti può dar luogo a una conflittualità tra operatori di rete fornitori di contenuti
Che può finire per essere paralizzante ai fini dello sviluppo del sistema questo è una grande sfida proprio per il mondo del diritto perché questo diritto d'accesso poi ha una forte valenza direi più che di natura commerciale contrattuale di una valenza costituzionale addirittura cessare reti dritta l'accesso ai contenuti e la nuova espressione della libertà di manifestazione del pensiero con un immenso
Sanzionata dall'articolo ventuno e poi l'ultimo problema il primo problema che apparentemente e più specifico ma che erano lì cade su tutto il quadro complessivo che è quello del ripensamento
Del servizio pubblico che rimane il perno almeno in termini quantitativi sul piano delle risorse del Sistema ripensamento che deve essere commisurato proprio a questo nuovo quadro che si va delineando e che investe sia l'aspetto soggettivo della governance del sistema radiotelevisivo pubblico sia l'aspetto oggettivo della qualità dei programmi oltre poi il tema centrale della distribuzione della risorsa che ancora per la radiotelevisione una doppia risorsa e questo forse è il punto da cui avviare la riflessione per questo ripensamento io vorrei chiudere solo dicendo una cosa l'utilità di questo rapporto
Su un punto particolare
E particolarmente
Rilevante
Perché ci dà i dati oggettivi della crescita del digitale terrestre un'Europa questo è molto importante per l'Italia perché se voi ricorderete quando questo problema il digitale terrestre
Se posto in Italia questo problema ha assunto una connotazione politica proprio per la specificità il sistema radiotelevisivo italiano
Una connotazione politica troppo alta
Che ha finito per far perdere la visione oggettiva delle cose voi avete avuto
Negli anni passati due letture del digitale terrestre evitare terrestre è lo strumento di salvezza del pluralismo fare risolve tutti i problemi perché attraverso il digitale terrestre il pluralismo è automatico
E l'altra lettura il digitale terrestre
è un éscamotage è un e ed è una sorta di paravento per schivare gli effetti delle decisioni della Corte costituzionale sul pluralismo e qui è stata giocata la grossa partita politica della legge centododici del due mila quattro
Ora ecco la lettura di questi dati che ci fanno capire cosa accade in Europa nel digitale terrestre riequilibrio hanno questa visione ci danno cioè la base di quella che è la sostanza dei problemi di dare terrestre non è la salvezza di tutto non è non ha una carica salvifica ma carica
Dio automatismo tale per cui basta passare al digitale per aver risolto i problemi del pluralismo ma non è nemmeno uno strumento marginale e lo strumento chiave su cui si gioca la pure allora
Se questa è la realtà e il problema e non sottovalutiamo la forza di questo strumento ma interveniamo per garantire a questo strumento una crescita equilibrata grazie
La Lazio molto il professor chili del suo intervento validare adesso la parola al professor club Cuccia Marcello Clark grazie soltanto alcune battute in all'integrazione sotto altro profilo delle considerazioni del test del professor Cheli il rapporto tende a esaltare il mercato della convergenza e da giurista quale sono mi sono chiesto quali possono essere poi le ricadute
Regolamentari e di assetto del sistema
Beh anzitutto la regolazione convergente la realtà di tutti i giorni cito un solo esempio la recente delibera di dell'autorità per le comunicazioni sulla DVB-H e quindi la diffusione su del trasmissioni televisive verso terminali mobili anche lì chiaramente c'è un sistema di allineamento dei titoli autorizzativi che la in una direzione di convergenza dal punto di vista della regolazione il l'Italia in questo senso e già attrezzata molto bene perché la scelta che fu fatta quando fu istituita l'Autorità fu quella di avere un autorità già della convergenza dei due settori della televisione e delle telecomunicazioni in queste settimane e nei mesi di recente si è ridiscusso il tema delle autorità di regolazione dei servizi a rete emessa anche la così l'idea di accorpare le alcune tra le autorità esistenti e anche di integrare il modello delle autorità in settori dove esse non sono ancora istituite come quella dei trasporti meno anni relazione alle note vicende che hanno interessato era la fusione di di alle operazioni de della Società Autostrade
In realtà ed a ritenere che il modello chi fu scelto nel novantasette tutto sommato è un modello funzionante e che non abbia bisogno di creare queste mega autorità complessive nella gestione di tutte le reti con unica preoccupazione un'unica indicazione che è emersa anche questa nel dibattito più recente
E se l'autorità nelle sue composizione nei suoi poteri attuali
Forse necessiti un affinamento nella distinzione tra l'aspetto del pluralismo e della concorrenza quando parliamo di questo rapporto del della e degli altri che seguiranno ovviamente interessato soprattutto l'aspetto della regolazione pro concorrenziale anche in una logica di convergenza l'aspetto il pluralismo
è un aspetto ovviamente altrettanto importante forse addirittura di più dal punto di vista del più generale però qualche volta si ha l'impressione che gli eventi pluralismo e concorrenza
Siano elementi eterogenei che su questo il dibattito può essere ancora aspetto è vedere se questa funzione di pluralismo che ha un tasso di politicità probabilmente maggiore rispetto alla regolazione può concorrenziale della concorrenza
Possa e debba richiedere degli aggiustamenti anche di tipo normative inoltre questo l'altrove al punto che volevo solo soltanto desiderare oggi abbiamo in un sistema di convergenza due modelli di regolazione modello del Codice delle comunicazioni elettroniche da un lato il modello del testo unico le direttive
Prevedevano fosse una maggiore integrazione tra i due testi normativi più di quanto probabilmente non sia stato fatto in questa fase attuale anche qui la tenuta della distinzione tra il codice Testo Unico probabilmente nel almeno non nell'immediato perché non è il caso di rimettere mano immediatamente gravi forme di così impegnative l'atto con il processo di convergenza ovviamente viene progressivamente vedo quindi verrà il momento in cui occorrerà ripensare integralmente la base legislativa dei della convergenza e quindi dei due settori
Di di regolazione l'impressione che sia anche leggendo il il rapporto è che comunque la regolazione come è stato detto anche nella presentazione del rapporto non è un fenomeno transitorio anzi siccome la in tecnologia sembra semper innovare modificare si tratta di un processo perenne quinti probabilmente c'è anche un processo perenne di rincorsa della regolazione
Rispetto alle modifiche incessanti continua della tecnologia che oggi non siamo neanche in grado di prevedere neppure nel medio termine
Quindi l'aspetto alla continua perenne evoluzione della degli aspetti tecnologici come fattori di modifica del sistema
Corrisponde anche una perenne necessità di una regolazione che guidi questi processi possibilmente senza operare scelte irreversibili e che il treno
Delle distorsioni sulla rivoluzione dei mercati chiaramente regolatori pubblico non è in grado di fare esso stesso gli scenari di prevedere quali saranno gli indirizzi
Delle modifiche che si vanno a prospettare però e quindi non si può pretendere una preveggenza quando probabilmente nessuno è in grado di farlo però quello che la richiesta che proviene soprattutto dagli operatori e che la le risposte del regolatore cambiamenti continui siano il più tempestive rapide possibili con tutte le implicazioni anche sul piano organizzativo che consegue no che conseguono da questa affermazione grazie
Ringrazio molte altre persone larici ascoltiamo adesso la professoressa Fiorella Kostoris
Beh grazie io a differenza delle persone che hanno parlato prima di me non no alcuna competenza specifica
Nel campo della televisione o delle telecomunicazioni e quindi mi dò almeno oggi il compito di proporre qualche modestissimo spunto di riflessione
Sotto il profilo proprio delle sensazione che può avere l'uomo della strada geneticamente informato ma senza informazioni specifiche
Vorrei fare tre riflessioni in particolare una diciamo su questo rapporto una che è già stata molto illustrata e quindi sarà estremamente breve e cioè che questo mercato televisivo a un in narra attivissimo evoluzione economica e tecnologica basti pensare che in un anno come il due mila cinque in cui il tasso di crescita in Europa è stato più che modesto
Il rapporto ci ricorda che invece il mercato televisivo prosciutto di ben il sette virgola sei per cento e ancora di più del due mila quattro
E non grazie alla pubblicità non grazie diciamo così a elementi esclusivamente dell'Offerta ma al fatto che la domanda si è sviluppata particolarmente nella nella tv a pagamento
D'altra parte perfino in Italia sappiamo che produttori di servizi televisivi in internet hanno registrato addirittura nell'ultimo trimestre crescita degli abbonamenti dell'ordine un poco superiore al cinquanta per cento crescita del margine operativo lordo del cinquanta per cento rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso quindi dal punto di vista economico
Il il fatto diciamo emerge d'altra parte non è solo forse non tanto non solo nel campo delle telecomunicazioni in generale un elemento recente sappiamo che nella nella differenza
Di crescita economica registrata negli anni novanta tra tra l'Europa gli Stati Uniti finale diciamo lo sviluppo l'evoluzione della della nuova economia è stato forse l'elemento che più ha spiegato
Questa differenza dal punto di vista tecnologico non voglio addentrarmi su questioni che capisco poco ma certo anche da quello che è già stato detto questa mattina è chiaro che c'è oggi una convergenza tra servizi telefonia fissa e mobile PD internet che non era pensabile anche diciamo gli e Sperti fino a pochi anni fa si tratta della fine di o per lo meno dell'inizio della fine dei di un'integrazione verticale indicata da questa parola
Che tipo di proteine oggetti io ho sentito per la prima volta parlare oggi di quattro col pay ma comunque che implica un aspetto per me l'aspetto principale e quello che sfuma la separatezza
Tra i servizi di trasporto tra chi produce i servizi di trasporto delle informazioni e chi produce il contenuto delle informazioni come è già stato ricordato
Anche perché lì poco fa
Quindi ci sono una serie di possibilità finora sconosciute agli utenti di servirsi in modo appunto integrato di beni di di cui non non non aveva nemmeno il sospetto della cui esistenza non aveva nemmeno il sospetto
Fino a poco fa
Ora una la mia seconda riflessione riguarda il la la domanda se questi cambiamenti che appaiono così straordinari per per il consumatore siano tutti esclusivamente positivi se non comportino anche qualche effetto né negativo o qualche timore di effetto negativo
Mi pare che Pilati ad esempio nella sua introduzione questa mattina abbia parlato del di un aspetto che è quello dell'obbligo del servizio universale potrebbe avvenire che quest'obbligo diciamo viene più difficilmente Renzo operativo nel nuovo contesto tecnologico ed economico
Io vorrei prendere invece un altro elemento in considerazione che potrebbe apparire diciamo possedere qualche qualche effetto negativo e vorrei farlo come riferimento
A un esempio che può sembrare davvero antiquato di fronte al al al Triple al quadro Pei
Che quello che un un esempio che riguarda invece la la vecchia televisione analogica
Da parte di alcuni forse più conservatori di altri si è si fa notare che il passaggio dal Monopolio di Stato alla al duopolio prima e allora Millico Poglio concentrato dopo
Ha creato una ossessione per la share per l'audience quasi posticipo ci trovassimo di fronte a un eccesso di concorrenza
Che a avrebbe abbassato sarebbe stata responsabile in parte dell'abbassamento della qualità del servizio questo giudizio se nella misura in cui avesse qualche elemento di veridicità
Mi sembra che ce l'avrebbe soltanto se si considera che questo è un settore nel quale e l'offerta che crea la sua propria domanda e nella quale il polisti Menichini non crea per parte sua Luís Rory che portano a decadimento per esempio della qualità
Ora sul primo aspetto mi pare di poter
Sostenere la tesi che il i si tratta di un mercato questo nel quale il consumatore non è responsabile dei cambiamenti diciamo che il benefici a cui certi casi subisce cambiamenti ma e diciamo l'offerta come dice come dicono gli economisti che crea la propria domanda noi utenti non sappiamo come il mercato evolverà io sono personalmente interessantissima sentire diciamo gli operatori di questo mercato per capire come secondo loro andrà il mercato spesso anche nel prossimo futuro e perciò se per parafrasare una nota frase illustre la vecchia attivi e stupida
Non è perché siamo stupidi noi la chiediamo stupida ma in un certo senso perché la renderebbero stupita quelli che c'è la ce la propina no
Sul secondo aspetto sul secondo aspetto quello che concerne diciamo così il ruolo del policy menti
Se non abbia commesso errori in altri termini nel consentire il passaggio dal monopolio al duopolio e poi all'oligopolio concentrato
Qui io mi sentirei da economista generalista mi sentirei di dire che al contrario forse si sarebbe dovuto andare ulteriormente verso una oligopolio più concorrenziale
E forse arrivare a un oligopolio di tipo differenziato ma qui il problema ed è la mia terza e ultima rapidissima riflessione è preme più in generale e quello per l'intero settore delle telecomunicazioni e quello se si debba favorire ulteriormente la concorrenza nel settore e se siccome la mia personale posizione e che bisogna favorire al massimo la concorrenza compatibilmente però con due ASS con due elementi uno che riguarda le tecnologie esistenti
E l'altro la dimensione del mercato stesso sulle tecnologie esistenti S incidono perché possono creare situazioni di monopolio naturale noto che diciamo quando esistono reti in questo settore esistono reti nelle quali si sono fatti enormi investimenti e quindi si sono pagati costi San coste costi reversibili diciamo c'è una situazione di monopolio naturale c'è una situazione nella quale qualunque concorrenza diventerebbe di per sé distruttiva
Dunque in questa situazione è molto importante che il policy making consenta diciamo quello che noi osserviamo stiamo cercando di riavere ma comunque secondo me bisognerebbe avere ancora di più e cioè quella che viene chiamata la parità di accesso alle reti
A tutti i provider dei servizi dei contenuti bisognerebbe che fosse data la possibilità dell'accesso d'accesso completo naturalmente un accesso costoso ma con costi adeguati che non andassero al di là della i diciamo del del del costo marginale o medio ma senza pagamenti per rendite da posizione dominante
Dunque le tecnologie sono importanti e se cambiano come diceva filati questa mattina questa è una goduria uns naturalmente dal punto di vista della concorrenza perché di solito aumenta le opportunità di concorrenza la d'altra parte la dimensione del mercato è rilevante perché diciamo chiaramente c'è spazio per più operatori per più servizi diversificati per più convergenza e anche se necessario per più accordi o fusioni quanto maggiore e il mercato di riferimento anche crossborder
Anche diciamo a livello dell'Europa nel suo complesso non è un caso che questo rapporto
Si parli di inciampo dell'Europa e non abbia particolari riflessioni sul nostro Paese addirittura sia scritto in inglese che mi sembra di questa è una cosa curiosa è strana
Vorrei però notare questa è davvero la mia ultima riflessione che questo problema della parità di accesso di fronte a una situazione in cui esistono delle reti esiste quindi delle reti con costi il recuperabile con una concorre con monopolio naturale con una concorrenza che se fosse fatta nella duplicazione delle reti
O nella moltiplicazione delle reti diciamo creerebbe è sostanzialmente una situazione distruttiva non sarebbe una concorrenza distruttiva questo problema molto generale in Italia che è particolarmente forte in questo settore ma che diciamo esiste in molti altri settori vorrei fare un esempio
Che riguarda l'informazione statistica l'informazione statistica naturalmente un settore
Diverso ma poi fino una certa misura anche collegato a questo esiste un sistema che si chiama sistema statistico nazionale il SISTAN
Nella nel quale diciamo
Esistono dei produttiva Ari produttori però ce n'è uno l'incumbent diciamo Istat questi produttori ciascuno di loro crea statistiche ma allo stesso tempo anche le analizza quindi sono due due due lavori completamente diversi ebbene quello che succede e che l'istituzione che checché crea particolarmente più importante nel creare statistiche l'incumbent e anche qui il e liste d'attesa e da diciamo e si trova in una situazione nella quale ha dei privilegi
Che non intende dividere con altri o dividere completamente con altri produttori di statistiche a dei privilegi nell'analisi delle statistiche
Ora mentre è chiaro che nella produzione statistica che sentivo dei censimenti non sarebbe che una rete anche i censimenti sono un tipo dirette tecnologica se vogliamo non sarebbe sarebbe distruttivo creare reti alternative
Altri
Istituzioni che facessero diciamo censimenti alternativi lì è bene che ci sia un monopolio naturale però tutti dovrebbero avere diritto di accesso
Su base egualitaria alla Rete ci sono poi invece quelli che analizzano questi dati e lì è bene che ci sia la massima ton coeur Renza per ottenere il massimo di all'approfondimento alla massima efficienza e via discorrendo
Ecco il problema quindi di evitare che il l'incumbent abusi di posizione dominante consenta l'accesso alla Rete
Mi sembra un problema che si presenta tale e quale in questo settore che un settore vicino e anche lì c'è un problema di dimensione
Perché diciamo fino a pochi anni fa gli istituti di statistica nazionale che erano gli incumbent bello Rossi stante il paese per paese si riferivano a una realtà che era rilevante solo per il Paese
Per il paese di riferimento oggi noi sappiamo benissimo che quando l'istituto centrale di statistica italiano produce dati di contabilità nazionali o di deficit pubblico per questo ha una rilevanza se non altro dopo Maastricht e dopo il Patto di stabilità e crescita ma rilevanza per l'Europa
Nel suo insieme ed in questo caso è chiaro che questa rilevanza deve essere tenuta in considerazione per operare la fine del di processi di integrazione verticale cominciare operare delle convergenze
Diciamo di tipo orizzontale appunto tenendo conto delle relazioni che possono essere esistere dovrebbero esistere fra istituti nazionali e per esempio l'Eurostat citare solo queste grazie
Grazie Chiara Fiorella Kostoris mi permetterei semmai di chiederle se non pensa che in un futuro anche il censimento possano essere messo a gara
Sì sì io penso queste messo a gara ma non possono essere fatti duecento cimenti cioè esercenti cessi la concorrenza si può fare o la concorrenza per avere quel servizio
O la la la concorrenza vera vera e i risultati di questo il vizio
Cioè l'accesso alla Rete
No mi pare di capire che dal High level Group di Fondazione Einaudi emerga forte l'argomento del diritto d'accesso mi pare no quindi e sarà probabilmente il filo conduttore della della ricerca
Luigi Vimercati e che neo Sottosegretario alle Comunicazioni e ci fa un la Breva comunicazione
Sì brevissima anche perché non era previsto alcun intervento ma devo dire la presentazione di questo rapporto il dibattito che si è sviluppato fino adesso
Credo che offrono stimoli molto importante innanzitutto mi sembra confermata questa tendenza molto forte alla crescita del digitale
Nelle diverse piattaforme come elemento pervasivo a livello europeo con una posizione importante dell'Italia
Ecco credo che il tema che noi abbiamo di fronte è un po'assumibile nel nel quesito se la tecnologia in grado di risolvere ci va bene che abbiamo poi questo il il nodo noi sappiamo che una risposta Ceva nella Gasparri e Degrassi la tecnologia ci risolveva il problema e quindi
Non dobbiamo far altro che accelerare poi c'è stata quella gestione molto politica della vicenda del digitale proprio in questa in questa direzione
Ecco credo che
Questa sia sostanzialmente una illusione pare che anche il dibattito le cose già dette dal professor chiede lo confermino cioè che la tecnologia non ci risolverà dell'AGEA è una grande opportunità apre scenari è una precondizione ma certamente da sola non determina una come dire una risoluzione dei problemi e credo che quindi da un punto di vista della politica sia indispensabile
Individuare un elemento come dire di discontinuità che senza pensare di distrugge ogni cosa però introduca degli elementi correttivi importante che ci consentano di aria per la strada
Con più diciamo speranza di successo alla concorrenza e pluralismo ecco sul tema di concorrenza e pluralismo io vorrei
Qui ricordare che sono due valori importanti ma sono appunto due cose distinte abbiamo bisogno di un mercato più aperto
Ma il mercato più aperto di per sé non è di accesa o negato più pluralista più plurale quindi abbiamo bisogno di lavorare a fondo sul tema anche del del pluralismo
Le cose che non abbiamo fatto in questi primi in queste prime settimane come ministero mi pare che vada un po'in questa direzione il tema del database delle frequenze va di concerto con l'autorità va in questa direzione di cominciare a capire cosa diavolo è successo e quindi poi quali provvedimenti quali provvedimenti intraprendere e poi a partire da lì ragionare su il combinato il tema delle frequenze il tema delle risorse economiche per andare a individuare la come ad affrontare il tema delle posizioni delle posizioni dominanti e dire che non possiamo sfuggire da queste a questi due aspetti importanti
Io credo anche è stato sottolineato voglio anch'io ho sottolineato poi penso che interverrà Carlo Rognoni che meglio di me ovviamente deve occuparsi di servizio pubblico penso che sia importante in questa riflessione ragionare il suo ruolo del servizio pubblico ecco anche qui la Gaspare individua un percorso che pare che quel percorso sia sostanzialmente un percorso non più percorribile ormai non ne parla più neanche nessuno di lì privatizzazione totale o quant'altro ma credo che vi sia ancora prima una illusione che lo dobbiamo fugare e cioè che il servizio pubblico
Sia uno dei tanti protagoniste del sistema
E quindi come tale abbiamo una pluralità e all'interno di questa del servizio pubblico io credo che come in tutta Europa
Si faceva riferimento alla Regno Unito e credo che il Regno Unito offra una indicazione importante a questo proposito il servizio pubblico ha una sua forte peculiarità ecco se noi pensiamo di poter dare esecuzione di orientarci con una grande idea decorativa
Alla al dettato costituzionale non sulla promozione dello sviluppo economico culturale e sociale del Paese credo che sia impensabile che il servizio pubblico sia pensato come uno dei tanti il servizio pubblico deve essere pensato come il pilastro che può aiutare tutti a raggiungere quell'obiettivo ecco l'ultimissima questione e quella dei contenuti ecco credo che si apra una con questa svolta digitale una grande opportunità per i fornitori di contenuti e per un Paese come l'Italia che ha una storia
Patrimoni culturali così enorme credo che questo possa essere una grande opportunità Mara debbono notizia per tutte le in paese che in questo ambito possono fare molto De Grazia
Grazie a Luigi Vimercati se al momento
Un tale Calabrò
Presidente dell'autorità garante
Comunicazioni
Prego
Corrado e mi scuso
Mi son su tutto
Casualmente ma forse fuori pienamente al posto che aveva occupato il professor che liste
Quasi a segnare
Un un segno di
Se non di continuità perché ognuno ha la sua testa ma certo
Lui
La linearità intellettuale
Nel prosecuzione di un lavoro ed è una intellettive oneri delle situazione regolare
Che l'ex presidente Autorità per le garanzie comunicazione ha condotto avanti con tanta lucidità di cui avete sentito anche oggi
La contezza previsione
Io aggiungo il mio ringraziamento quello dazio interventori
Per questa relazione per questo convegno il mio ringraziamento e anche più forte più sentito
Perché avviene alla vigilia della relazione di questa autorità al Parlamento
Che sarà come sapete
Il venti luglio e già l'anno scorso
Mi diede
Non poche informazioni alla vigilia di quella relazione fu la mia prima
Partecipazione però molto soltanto nel pubblico a questa relazione
Ormai ha raggiunto
Mi pareva alla quarta edizione
Diffusione del digitale convergenza
Se a metà
Negli anni novanta ci voleva lungimiranza
Per vederla oggi credo
Che neanche la miopia consenta nello score giorno
Parla delle multiutilities se oggi
Sarebbe
Come guidare una macchina altre voci da guardando retrovisore anziché davanti
E molti utili sentisse sono nella interazione che di citare convergenza consentono
Nella moltiplicità di sviluppi
In parte in fieri in parte già iniziati
Che si stanno affermando con la velocità
Notevole e crescente
Più che mai opportunamente di ti Media e ciò per Panorama e l'Europa
Non solo perché c'è una certa tendenza alla Commissione ONU informale sempre più le regole nell'ambito dell'Europa ma perché anche in seno allergia al Gruppo dei regolatori europei qui come sapete l'Italia partecipa
Con notevole impegno
Il bacino europeo appare sempre più come la dimensione naturale
Per il mondo e telecomunicazioni
Voi satellite voi gli altri molti gli altri tipi di piattaforme
Un bacino che mal tollerava barriere
Geografiche
Ancor meno burocratiche
E a proposito salutiamo con soddisfazione che la sottoscrizione da parte dell'Italia
Della Accordo di Ginevra
L'ha fatta rientrare in quel contesto dell'Itu l'ufficio internazionale delle telecomunicazioni per cui si era come avulsa dopo la conferenza e Stoccolma il sessantuno grave errore
Quella dalla politica lo struzzo nascondere la testa sottoterra
Primo approccio nel contesto internazionale contesto europeo
Abbiamo incontrato molte incomprensioni perché l'utilizzazione
E in autarchia delle frequenze non è una cosa possibile per natura stessa del mezzo oltre che per la situazione ormai rapidi mondiale otto interrompe in cui si sviluppa ogni iniziativa imprenditoriale
E di comunicazione massimamente
Abbiamo avuto assegnate S tre mila novecentoquarantatré frequenze ringraziamo in anticipo il ministro Gentiloni più altre che verranno per gli accordi Paesi confinanti già in corso temiamo che questo contribuisca a fare chiarezza
Come mila a fare chiarezza
La ricognizione
Nella utilizzazione delle frequenze in Italia quel database
Che l'Autorità promosso nel marzo che avesse appreso un avvio molto più risoluto dopo l'accordo col ministero e la messa insieme dei mezzi di ciascuno di ispettorato del ministero la polizia comunicazione da parte nostra oltreché
La ricognizione a tappeto
Che stiamo promuovendo
Errore gravissimo quello di pensare di disciplinare resistente ignorando la realtà della situazione
Il primo passo è quello come ricordava oppure il professor Cheli
Andremo avanti a quale infine quale Fetting sbucare dove la parola la politica la parola Parlamento però intanto
Qualcosa si può fare
Qualcosa si deve fare
Qualcosa stiamo facendo il problema è quello della disciplina dell'accesso
Intanto
L'accesso al quaranta per cento
Per il quale autorità
Ha dettato le regole ben precise per evitare che e fornito dei contenuti siano dei subfornitori
Dei gestori
Della Rete
Magari subfornitori di comodo no abbiamo bisogno rapporto forte e innovativo rigeneratore di contenuti
E delle delle procedure a evidenza pubblica controllate dall'autorità Milano a garantire questo terranno
Beh
Io spero tanto di sì devo constatare che per il momento segnano il passo
La innovatività che si manifesta in tanti aspetti in questi settori qui Langue perché colpa dei Keti avesse
Colpa dei fornitori di contenuti
Noi stiamo seguendo il fenomeno con attenzione
Siamo
Anche disposti ad adottare altri interventi
Se le misure finora presi non dovessero basta dare
Potenzialmente la situazione sta cambiando come hai sempre sentito io
Non tracce ero qui linee penetranti
Come quelle che alcuni il l'intervento di mano preceduto hanno fatto un può perché sto rovinando ancora alcune considerazioni del rapporto di ti Media un po'Castoro minando anche avere altro può perché
Non voglio anticipare queste linee
Che
Mi riservo di esporre nella relazione ma indubbiamente insomma limitando insieme a un commento
Approfittando pure la sobrietà di Augusto Preta revoco di un contrappunto quasi preteso scuse senza essere così Augusto alla alla alla relazione ecco dice questa affermazione
Nelle nuove forme trasmissive si rileva che sta avvenendo in un contesto Cattaneo caratterizzato da una certa diminuzione dell'audience ed emittenti dei gruppi generalisti
A vantaggio di quelle operatori attivi nove mezzi distributivo
All'attivo appagamento attiguo all'abbonamento un abbonamento più costoso di quello della RAI che tuttavia ha raggiunto quasi quattro milioni
Gli abbonati parlo di quello di Sky
La tv on demand e la via per introdurre la qualità in televisione
La qualità
Cui si mostra così poco sensibile la tv generalista sotto la pressione dei pubblicitari possessi
L'inizio possono essere prodotti di nicchia ma qui delitti posso essere cenacoli
E cena con l'espandersi il gusto si educa a al non è detto che all'inizio per essere la massa il l'audience del momento a segnare il successo o meno una trasmissione a BBC conosce questi modi
Di diffusione di plurime
Trasmissioni
Destinati a telespettatori e gruppi telespettatori diversi
E continua produzione di qualità cresce anche a rivendere piuttosto bene
Come continua lo sviluppo del digitale
L'Europa
Sono ormai quasi sessanta milioni di famiglie raggiunte dal digitale l'Europa e l'Italia chi era con la Gran Bretagna abbastanza avanti adesso mi pare che perda qualche posizione di confronti della Francia e non vorrei che questa venisse
Per un certo atteggiamento dei l'attesa onorevole Rognoni alla RAI e non da oggi
Che noi continuiamo a sollecitare nei primi colloqui direttore Cattaneo che salgono a più di un anno fa
L'abbiamo detto non attende vizio può il TAR l'asso spesso
Ma
La realtà è incalzante del digitale
Pollice opponibile datata non c'è nessun tappe posso sospenderlo
Interessante sono strutture Carpi
Che rappresentano oltre c'è Quarter ricavi del settore interessante questa prospettiva che qualcosa cambi
La raccolta pubblicitaria la televisione appagamento
La particolarità della situazione italiana permane ma un certo spostamento un certo slittamento
Si verifica incerto rimane ha necessità di contenuti attrattivi
Per
L'affermazione per far da traino anche la trasmissione di altri contenuti
E rimane
L'esigenza
Di riconsiderate la situazione italiana nel passaggio al digitale
Sarete digitale come giustamente dice il professor Cheli
Permane
La svolta fondamentale la chiave di volta del sistema gli attracchi avere trova la serratura
La serratura può darsi grato avevamo già girato a doppia mandata con tutto questo trading ma
La nostra ricognizione
Mira anche a questo guardare non solo
Lo stato di possesso delle frequenze
Lo Stato ma l'utilizzazione del se se non come diritto di uso che quando Tunde ritenuto uno dei più profeta credo costo che ma il grado di utilizzazione della razionalità di questo diverse da quelle finte
Lo dirà la politica
Ma
Anche l'autorità nel momento del socio avrà la sua parola da dire in proposito sia al Parlamento sia direttamente
Agli operatori
Molte fenomeni sono
In sviluppo
Come le segue l'attualità
Lei segue con attenzione e con prontezza non sempre con l'adeguatezza ma questa tempestività si c'è concetti da proprio dal mezzo regolatore come è stato band retto dal professor Clarizio
Perché in questa materia l'evoluzione e così vertiginosa che il legislatore col processo macchinoso di formazione delle leggi e l'irrigidimento cui l'emanazione di una legge porta rischia
Di porre norme ma carato dette dal momento in cui sono emanate ma obsolete già qualche settimana dopo l'autorità può intervenire tempestivamente l'Aspica mente Modular mente
Siccome
Detto altra volta il in questa materia
Il legislatore deve dettare regole secondo cui si per vestito non deve fare il salto il sarto
Lo deve fare
L'autorità
Son proprio necessario regole
Mi conforta che l'opinione degli esperti sia in questo senso
E indubbiamente l'Antitrust
L'applicazione le regole antitrust consentirebbe di afferrare il fenomeno anca balle
Di lei anche in quegli aspetti può succedere sfuggiti alle pieghe della regolazione
Per fortuna abbiamo splendido rapporto
Con l'Antitrust marciano a braccetto anche attualmente nell'indagine sulle ricariche i telefonini stiamo procedendo assieme molto bene come stiamo facendo bene assieme al ministero per quanto riguarda
La ricognizione
Delle frequenze
Ma le regole ci vogliono ci vogliono perché qui non possono valere soltanto una regola generale
Dell'Antitrust può sembrare una contraddizione adiecto nel momento in cui dico però non è così il nuovo che la posizione di nuove regole sperimentale tentativo in certa misura
Mai pronta
Fa da guida ecco importante stare qui sul filo
Del coltello non regole così stringenti
Che soffiano sul nascere fenomeni in espansione niente ancora una fase di sviluppo ancora non ben conosciute nemmeno il sesso operatori che tentano arrivi e poi solo il mercato determina il successo di uno e tutte le altre
Ma nemmeno così Walter
Latenti
Da consentire un'occupazione di fatto dal territorio che porti poi a quella incrostazione quella stratificazione che era mondo televisivo italiano conosciuto
Non è questo quello che stiamo tentando di fare
Sia per quanto riguarda la disciplina l'accesso
Che indubbiamente momento fondamentale
Come diceva posso che le ma come dice anche molto ben professor Rodotà ormai che la libertà di espressione del pensiero un po'prescindere
Dal mezzo tecnologico attraverso cui questa manifestazione Q essere espressa
Noi le abbiamo fatte nei limiti delle leggi vigenti forse con qualche ritocco consentirà
Quella riassegnazione di frequenze eccedenti che al momento il switch-off potrà emergere ma quando ci sarà sto Cicciò
Se era stato indicato indubbiamente in maniera un po'velleitaria di Mila e se oggi si tende
No allontanato nel tempo in una maniera così sfumata l'apparire indeterminata
Io non credo
Che possiamo restare nel guado
Troppo tempo
Ha ragione Pilati quando dice che il digitale e anche è molto un fenomeno di sostituzione non solo di addizione minor possibilità io credo che questo processo non subirà correntemente probabilmente ulteriore accelerazione in Europa che poi
Stati più avanzati di noi come la Gran Bretagna ha vendicato la data del due mila dieci due mila dodici
Non significa magari non posso anticipare e stile anglosassone questo indicare l'obiettivo per raggiungerlo purtroppo e stile nostro indicare un'obiettiva indire lanciando e cappello al reale la siepe poi spostare sempre più dal cappello visto che non possiamo spostarla Sepe
Io non guarderei tanto lontana
Non guarderei tanto lontano perché di fenomeni possono subire un'accelerazione
Già quello che sta succedendo col satellite un'indicazione certo non abbiamo la fibra ottica
Però la DS il
Aveva preso un'accelerazione fortissima unità le avevamo recuperato molte posizioni grazie anche alla riduzione dei prezzi creatori d'avere un posto c'è stato un po'di freno
Ci sono proteste contro la riduzione dei prezzi portiamo ma non solo dall'operatore direttamente interessato e oppure promettere ancora aveva protestato di più e che poi si è accorta che aveva ho avuto una moltiplicazione abbonamenti a compenserà ampiamente il minor ricavo
No da parte l'atto operatorio ancora intrise piano riusciamo a tenere il passo
Qual è il nostro riferimento finale crea concorrenza per la concorrenza o il consumatore ebbe destrorso troppo complesso
Per farlo qui ci riporta al problema
Della rete problema
Che dopo aver lasciato un'intervista e aver visto che sempre vista obbligata con tre titoli diverse una subito la separazione avrete un altro ma la separazione l'arredo l'altro vediamo cosa dice delle reti nessuno discute l'argomento che non toccherò qui
Avente mia opinione quella quel spesso altrove
Siamo intellettualmente interessati attenti a questo aspetto come ad altri abbiamo avuto due giorni di confronto con l'Ofcom per capitano l'esperienza come loro sono spente alla nostra
è massimamente alla nostra sia questa in questo settore con una separazione abbiamo e che funziona o ha funzionato adesso bisogna vedere se la banda larga non cambia un po'le condizioni al contorno
Mass loro sono interessati soprattutto alla nostra esperienza convergenze l'otto comma con tutto così Sorgo richiedesse regolatore modello regolatorio deferimento
Si è adeguato al nostro modello come dire aggiunge invece pagare anche i poteri dell'Antitrust per una visione pragmatica
E avvolgente che la mentalità anglosassone porta ad avere
Per il resto intanto agiamo sull'unbundling
Facciamo leva su tutti gli strumenti consentiti
Dalla normativa vigente dalle regole in divenire
Avremo un po'più di pluralismo concorrenza e certamente avremo pochi del pluralismo
Le condizioni ci sono
I per
Era molto dai fornitori di contenuti dalla qualità dei contenuti che si formerà
Grazie dottor Cavallo naturalmente c'è rimasta un po'questa ansia di sapere se nella relazione del venti luglio parlerà della separazione della rete
In separata sede
Va bene che otiti medie comunque sia molto lusingato dal fatto che presidente Calabrò ha detto che questo rapporto lo aiuta anche nella stesura della della relazione annuale
Sono e lasciamo il tavolo a Marco Mele non l'ho visto correnti privato
Lasciamo il tavolo Marco Mele che coordina questa tavola rotonda quindi invito al tavolo
Carlo Rognoni Andrea Ambrogetti Tullio Camiglieri
Tommaso Pompei sei arrivato
Antonio Campo Dall'Orto
Per Chiellini al posto di Tommaso Pompei
Ma l'avevo visto prima famiglie
E tenendo che arringa al posto di Tullio Camiglieri
Allora
Adesso te lo facciamo
Sì prima no limitare la parola Marco Mele volevo soltanto di costante
Noi abbiamo anche degli obblighi di
Di tempo collegati alla
A l'intervento del ministro delle Comunicazioni quindi organizzeremo questa tavola rotonda noto alla prima coinvolgendo maggiormente coloro che sono legati al tema della stessa cioè verso la fine
Del duopolio col punto interrogativo ovviamente perché è un po'una provocazione e e poi chiameremo gli altri operatori
Diciamo non direttamente broadcaster un loro intervento
Dalla dalla sala chiameremo direttamente e quindi diciamo io che lo nella seconda parte un po'di fare da vigile urbano tutti a cercare di arrivare in tempi più rapidi possibili alla chiusura della della tavola rotonda quindi dando la parola a Marco Mele che conoscete tutti no bisogno di presentazioni buon lavoro
Buongiorno a tutti
Visti i tempi mi limito proprio a dare qualche pillola pillola introduttiva per cercare di tagliare il più possibile
E poi dopo ovviamente non interverrò più e mi limito a presentare di i partecipanti
Mi pare che questi primi sei mesi del due mila sei che si stanno concludendo stiano portando delle novità diciamo nelle prospettive e né i tempi della transizione al digitale
Transizione che non è certo in discussione cioè non è il punto finale di arrivo il problema che i tempi e le modalità mi pare che siano cambiando che ci sia da lì slittamenti progressivi in avanti
Presenteremo anche il ministro delle Comunicazioni però mi pare che uno dei punti dei punti fermi sia il fatto che non sarà più il trentuno dicembre due mila otto lo switch-off
Che la piattaforma digitale terrestre
Scusi posso forse esprime conto corrente ma mi sembra che no non perda la sua centralità Massiah
Meno sostitutiva di prima rispettano logico e cioè che sempre più il passaggio al digitale sarà probabilmente frutto dell'integrazione tra più piattaforme digitali diverse
E che il satellite potrebbe rientrare in gioco anche nella copertura della popolazione
E c'è
Altra pillola la grossa incognita dell'Effetto che la televisione su internet l'IP Television avrà sul tutta la filiera della comunicazione e su i soggetti che la compongono
Cioè quale sarà in questo caso l'impatto nella intere Television
Su un digitale sia terrestre e satellitare che per ora non sembra avere intenzione
Di integrarsi e di avere quindi un canale di di internet television che continua sulla piattaforma
M a Capri
Continua sulle frequenze satellitari e televisive
Con i problemi che potrebbero essere determinati anche da ciò che è successo a Ginevra e sulla revisione del piano
Quindi con diciamo con più difficoltà di nei tempi di sviluppo quindi una analogico che forse non sparirà che continua ancora
E qui c'è importante ovviamente l'analisi del mercato diciotto dato vita per le comunicazioni
Che ha rilevato un una posizione dominante congiunte neurologico non l'ha rilevato del digitale però mettendo in evidenza
Distacco
Il rischio il rischio che si riproduca quanto accadeva logico
Ma mi sembra che la una delle delle delle nove nel novità insomma di chi perché si stanno proponendo dello scenario e cioè il DVB-H ma anche lo stesso oggetto RS vada poi verificato un po'alla prova dei fatti cioè
Le la diffusione di nuove piattaforme i tempi di sviluppo siano valutati sulla base di non solo delle previsioni di crescita su cui devo dire prete talmente consulti sono bravi qualche botta forse anche un po'pessimiste però va valutata sulla base dell'audience concrete
E gli introiti
Concreti che possono tornare per esempio a chi a chi oggi viene chiesto di fare canali generalisti
Sono stato fuori già terrestre per rilanciarla sul modello di più ricordando che però il modello più a un notevole aumento ad hoc del Canone
Riservato alla BBC che ha permesso di rilancia di lanciare e di fare di di creare il successo del digitale terrestre britannico il ruolo dei vari soggetti quindi sempre più diciamo lo direi specializzato in più funzioni
Ultima pillola però mi si mi sembra che il Papa il DVB-H abbia tra diciamo i principali soggetti particolarmente sette rispetto a Tim Vodafone determinato una una separazione dei ruoli tra l'operatore televisivo gli operatori telefonici mentre mi pare che tre e bisogna vedere come andrà abbastanza rotto o diciamo le gabbie dei modelli questa separazione dei ruoli diventando si operatore di rete e stia creando anche dei propri contenuti diretti non limitandosi quindi a commercializzare quelli dei broadcaster e già bisogna vedere qua anche qui quale sarà poi la compatibilità economica insuccesso o meno delle varie piattaforme
Visti i tempi mi fermo qui ovviamente punti sono tanti fino a tutto il quadro normativo c'è l'intervento dell'ONU che l'unione cioè il il ruolo che l'Unione europea sempre più determinante potrebbe giocare anche nel modificare l'attuale quadro normativo e c'è tutto il grosso problema del servizio pubblico su cui però ovviamente da solo un convegno e anzi io a questo proposito parlo passo subito la parola a Carlo Rognoni consigliere d'amministrazione della RAI
Nulla grazie
Sono stato chiamato in caso diverse volte qualche servizio pubblico rispetto alla convergenza è ovvio che ha deve avere un ruolo Secondo me decisivo e importante da è importantissimo
Che il governo l'opinione pubblica la società capisca che cosa vuole chiedere al servizio pubblico nella fase la convergenza la cosa non è indifferente
Pensiamo bene vi continuiamo a citare la BBC
La BBC prima di arrivare a firmare con il Governo la nuova carta che imposterà il servizio pubblico inglese per i prossimi dieci anni
Ha aperto un dibattito pubblico durato due anni che ha coinvolto non solo tutte le forze politiche ma tutte le associazioni
Tutti i gruppi di Società Civile interessati a ragionare i consumatori naturalmente a ragionare su che cosa deve essere un servizio pubblico nell'epoca della convergenza
La BBC sta arrivando dopo due anni a conclusione
Presto firmeranno la Carta
Io penso che noi e io questo approfitto alla presenza del sottosegretario Vimercati presto ci sarà anche ministro Landolfi
Io chiedo che si porta no Landolfi scusate attenzione e creare l'abitudine ormai vecchio dovette fare servizio a Gaspare era meglio fare
Gentiloni sarà importante
Se ci fosse liberamente su questo tema una iniziativa forte che potremmo prendere anche noi credo come Rai ma insomma
Se il governo su questo dicesse la sua in modo chiaro da appena aprire proprio nei confronti della discussione che si è aperta in modo ambiguo e confuso su che cosa deve fare il servizio pubblico e che cosa deve essere nei prossimi anni un dibattito nazionale che non deve durare sette due anni gli inglesi
Ce l'ho dedicato due anni noi possiamo dedicare sei mesi sei mesi sono i tempi che ci metterà l'Authority a stabilire
Anche dopo le conclusioni di Ginevra
Quale sarà diciamo qual è la fotografia della realtà delle frequenze che è uno dei punti centrali per il futuro che dovremo affrontare allora se si fa questo si deve partire subito e si deve ragionare
Su tante cose primo è cambiata la situazione del mercato io lo dico sempre ai broadcaster non sono più soli sono arrivate le telefoniche qui abbiamo sentito cosa sta succedendo non siamo più un mercato dall'Offerta stiamo diventando un mercato la domanda questo cambia strutturalmente la vita delle aziende
Sempre di meno saremo mercato l'offerta anche se è ovvio che ancora diciamo il peso delle generaliste e la presenza di un forte mercato ancora non logico
Mette insieme le due cose ma se io devo guardare una prospettiva di medio termine qualunque azienda che non ragiona in termini di strategie
Di tre cinque anni e non fa il suo mestiere si io devo guardare a quella strategia da mettere in campo perché che cosa sarà il servizio pubblico la RAI che le aziende no tipi broadcaster fra tre o cinque anni io devo sapere che
Diventeremo dei gli occhi degli agenti dei degli imprenditori dell'impresa e delle aziende che lavorano non più in un mercato sofferta ma un mercato sempre più condizionato da domani basta vedere l'evoluzione della pay per view della pay tv del video on demand
E e questo fa vedere dove il cliente il cittadino che sceglie sempre di più e sempre di più sceglierà questo
Costringe noi a un ragionamento di fondo che cosa vogliamo essere oggi noi siamo tre cose siamo operatori di rete
Siamo fornitori di contenuti ma come fornitura di contenuti siamo anche due cose siamo fabbrica di contenuti perché li facciamo e siamo grandi compratori
I contenuti e quindi distributori
Sono tre mestieri che nell'era della convergenza possono continuare ad essere così cioè ancora senso nelle condizioni date di evoluzione del mercato complessivo avere aziende verticalmente integrate
Che controllano dalla distribuzione io penso personalmente mi sono fatto una convenzione che politica forse più che aziendale ma diciamo l'azienda RAI aveva avuto la sua occasione all'epoca in cui la Crown Castle fece un'offerta dopo per poter entrare nella componente Rai Way nella componente diciamo operatore di rete
Beh io penso che la prospettiva in questo mercato in questa evoluzione
E anche da un punto di vista secondo me di intervento politico anche di aiuto alla alla alla lavoro che le Authority dovranno fare nel possibile che i prossimi mesi e di arrivare alla consapevolezza che questa evoluzione straordinaria questa rivoluzione questa svolta
Perché come serbi anche
Il valore di dare più concorrenza al mercato ma anche le condizioni perché ci sia più popolarismo deve probabilmente orientarsi verso la divisione tra
Chi fa l'operatore di rete e quindi mette il pene nuovo di cui si deve parlare grazie alla rivoluzione digitale che è la capacità trasmissiva per il sistema non è più il possesso di una rete di un canale di un programma
E la capacità trasmissiva il bene intorno al quale deve ruotare tutta la nostra riflessione che anche tutte le logiche di antitrust
Di
Controllo delle posizioni dominanti
Se si entra in questo ordine di idee si capisce come un operatore di rete che abbia come missione
Quella di avere la Rete che si inserisce nella rete convergente non è più una rete solo per la televisione ma è la Rete convergente cioè mette insieme il satellite il cavo il digitale terrestre
E quant'altro la tv mobile eccetera diventa una rete delle reti in quel contesto i broadcaster con la capacità trasmissiva che ancorando che controllano sono un elemento decisivo
Per creare un mercato molto più ricco di quanto non sia oggi
Chi fa l'operatore di rete all'interesse a produrre il massimo di capacità trasmissiva non ha più l'interesse di produrre la sua capacità trasmissiva solo per il suo cliente Railway fa il suo lavoro per la RAI punto e se incomincia a entrare nell'ordine di idee di fare il suo lavoro anche per il sistema ebbe le cose cambiano si creano condizioni anche perché altri imprenditori antri operatori possono comprare e accedere alla capacità trasmissiva
Basta non basta se si vuole il pluralismo il non è stata detta la parola
Che è uno dei punti centrali nella fase di transizione cioè rendiamoci conto c'è questo passaggio c'è questa rivoluzione la cosa poi arriverò al digitale terrestre anche le sane provocazioni che presidente Calabrò ci ha fatto come servizio pubblico ma
Il passaggio difficile da governare per qualunque governo e la transizione
Tutti possiamo immaginare cosa vorrà dire quando tutto il sistema e digitale
Molto più difficile immaginare quanto dura questa transizione e che non è indifferente quindi due anni cinque anni perché in quei due anni cinque anni sì ripete
Quello che già conosciamo il difetto italiano la mancanza di pluralismo del sistema quanto deve durare questo quanto può durare guardate che il due mila sei che fu inventato nel due mila uno
E che è stato per il Governo precedente uno uno scoglio al quale abbarbicarsi per poter dire nel due mila tre due mila quattro
Che ragioni ci sono di discutere di pluralismo quando fra due anni ci sarà il digitale terrestre le tecnologie risolveranno tutti i problemi che siamo già al due mila otto realisticamente arriveremo al due mila dieci due mila dodici
Non credo che possiamo pensare di più però poi qui dirò anche la mia su questo passaggio
Allora in un contesto di questo tipo di grande trasformazione
Avere la consapevolezza che per creare
Più pluralismo
Più ricchezza per il Paese più occasioni imprenditoriale bisogna incominciare a distinguere
Gli operatori di rete per i fornitori di contenuti beh secondo me questo è un salto straordinario di grande coraggio molto più valido di chi dice oggi
Secondo me con una logica antica da mentalità una logica che la Rai dovrebbe vendere una rete o due reti poi non si capisce se uno due
In funzione del fatto che se darai vende una Rizzo due si crea un nuovo terzo soggetto imprenditoriale quindi il pluralismo nasce lì il mercato si allarga
Questa cosa non sta più in piedi perché con il pass con la convergenza e con il passaggio alle nuove digitali alla realtà digitale l'idea di vendere una Rete non ha più senso
Perché che cosa si vende si vende un brand questo punto non si vende più una rete si vende un brand il marchio RAI dovendo un privato e cosa ci fa col marchio RAI privato cioè profane fa un'altra cosa allora diciamo questo passaggio va capito perché delicato perché per le tecnologie condizionano anche il modo di riflettere politicamente all'evoluzione del mercato
E però è decisivo capire che la novità c'è e in campo si chiama capacità trasmissive degli e da lì che si deve partire digitale terrestre poi ed non voglio allungarmi troppo
Ma la provocazione e forte diceva perché la RAI non fa il suo dovere
Allora io non voglio recriminare ma vorrei ricordare a tutti che la RAI e da tre anni in una situazione difficilissima
Un ultimo anno abbiamo
Gestito il quotidiano
Questa è un'azienda che non ha una strategia di medio lungo termine oggi e domani mi auguro che avremo un nuovo direttore generale riceva daremo
Le condizioni e le risorse per aver ce l'ha e per avere le idee chiare sul che fare ci sono
Il nodo che ci ha bloccato per un anno è un logo che è sotto gli occhi di tutti i due anni precedenti Pardi che due anni precedenti c'era una direzione generale forte ma con un obiettivo totalmente sbagliato
L'obiettivo della direzione generale precedente era la privatizzazione della RAI andare in Borsa quindi costruire Bilanci Risorse organizzare l'azienda in modo tale da presentarsi nel modo migliore possibile sul mercato borsistico
Per questa sono
Abbiamo buttato via tre anni può un'azienda buttare via tre anni senza ragionare sul suo futuro di medio lungo termine
Ma guardate che se siamo in piedi e stiamo vincendo tutti i confronti te perché evidentemente la RAI
Ha detto ripete qualcosa di molto forte di molto sano di molto strutturato che tiene in piedi però siamo arrivati al limite cioè da adesso in poi se noi non ragioniamo in una fase di profonda trasformazione
Su come
Darci una strategia di medio lungo termine noi rischiamo di trovarci King gravissimo fallo fra molto poco
Allora che cosa vuol dire digitale terrestre per noi digitale terrestre per precedenti diciamo voleva dire
Dare retta a una legge che diceva che noi dovevamo mettere in piedi arraffa suonando le al meglio due multiplex l'abbiamo fatta e non abbiamo fatto quasi nulla su un termine di contenuti ci sono dei contenuti modestissimi se uno va a vedere
Non perché siano modesti i fatti li fa è costretto a usare pochissime risorse perché quando si vuol fare un canale televisivo nuovo anche in digitale terrestre si deve ipotizzare di spendere
Dai venti ai quaranta milioni di euro se uno investe di meno su un canale vuol dire che non raggiunge nessuno perché non fa qualità non fa ricerca non fa innovazione non non non non da prodotto che attiri
Il il il diciamo il cittadino consumatore telespettatore
Perché non è stato fatto nulla ma perché noi abbiamo ripeto con due ante vado un anno indietro fatto chiuso un bilancio con un attivo tale di ottanta milioni di euro che abbiamo dato al Tesoro
Invece di investire ottanta milioni di euro in ricerca sviluppo costruzione della rete digitale noi abbiamo regalato al Tesoro ottanta milioni di euro oggi siamo a chiudere Bilancio forse
In pareggio con fatti con grandissimo fanno
E non abbiamo il canone aumentato giustamente perché c'è una società atti da ottanta milioni di euro dire di rendita girevole anche Cannone e dice noi non abbiamo più canone aumentato da due anni a questa parte è il più basso cadono d'Europa
La l'Inghilterra che ha fatto e che viene citata da tutti come l'esempio del digitale terrestre digitale terrestre in Inghilterra è stato interamente pagato da un forte aumento di canone finalizzato a quello dal Governo
Non ci sono molte altre soluzioni quindi di qui la decisione dice si vuole fare un'accelerazione dare un'accelerazione perché il sistema io sono convinto di questo il sistema sarà digitale ma guardate che se non c'è un incentivo forte
Sia nel costruire la rete ad avere risorse sia delle risorse per fare i contenuti
E noi non andiamo da nessuna parte e il digitale terrestre incomincia a essere quella specie di chi mira che alcuni dicono se continua così nel due mila venti due mila venticinque non nel due mila dieci due mila dodici quindi non è una battuta quella di chi pensa che sia di perché nell'interesse delle aziende non c'è questa voglia di correre vi assicuro perché solo investimento e Perrone il rischio allora ci deve essere una motivazione una motivazione nazionale riconosciuta per fare questo bisogna ridare credibilità alla RAI ecco perché ritorno all'inizio bisogna fare una grande
Opera di
Che ritorno di credibilità bensì del sistema pubblico perché oggi nelle condizioni in cui siamo il massimo che ci si dice mai più aumenti di canone semmai vendiamo una rete cioè perché c'è una visione
Di di un di una struttura che va a perdersi
Ecco io penso invece che sia sbagliato penso che in un'occasione
Come questa che è quella di di rilanciare un'idea forte si faccia
Davvero un lavoro di sei mesi sull'opinione pubblica per sapere che cosa chiede che cosa pretende che cosa vuole lo stesso governo dalla
Dal servizio pubblico si dia alla servizio pubblico una missione definita per esempio nell'accelerazione delle tecnologie e nell'accelerazione del passaggio al digitale
Guardate e qui vengo al chiudo quando si dice è uno terrore drammatico la sostituzione
Non è vero cioè lo è in termini generali nel senso che fra quattro cinque anni se facciamo le cose giuste sistema sarà tutto digitale
E quindi l'analogico verrà sostituito ma se si pensa nella logica della pura sostituzione come si è pensato adesso dove ciò gli impianti dell'analogico metto gli impianti del digitale si buttano via tanti soldi e non si fa quello che serve
E non siamo in grado di farlo e quindi noi non dobbiamo ragionare in termini di sostituiamo la rete analogica con una rete digitale
è un ragionamento totalmente diverso
Questo comporta il fatto che mentre in termini economici arrivare al settanta ottanta ottantacinque per cento la popolazione richiede un investimento ragionevole anche copribile con un discreto aumento di canone ma non fuori
Se si vuole arrivare al servizio universale
E cioè il novantacinque per cento l'investimento diventa talmente oneroso
Che io non vedo la prospettiva dei quattro cinque anni
Allora
Che cosa vuol dire che che per andremo avanti con un analogico gli inglesi sostengono lo hanno messo in nessuna legge che cambieranno dal due mila dieci due mila dodici è un'indicazione che hanno dato ma sostengono anche io ho parlato con i dirigenti da BBC fino a che l'ultima vecchietta
Non a vuole suo televisore analogico noi continueremo per lei a trasmettere in analogico lo hanno la fortuna di avere non aveva il problema che abbiamo noi delle frequenze
Però diciamo il concetto di fondo è che se vogliamo creare un sistema tutto digitale dobbiamo incominciare a ragionare a quello che diceva molto bene Marco
Mele cioè all'integrazione delle diverse piattaforme digitali
Io penso che noi renderemo al cento per cento probabilmente perché l'ultimo tratto che passa dall'ottantacinque al novantacinque novantotto per cento della popolazione potrà essere raggiunto dal satellite questo però comporta un rio ragionare serio su
Tutto il sistema è sul pool cosa vogliamo e si qui cosa il governo ci chiede grazie
Solo per salutare il ministro che arrivato notevole Gentiloni per garantirgli che tra un'ora faremo proprio del tutto ora la parola per evitare insomma che l'attesa sia troppo lunga quindi bisognerà ridurre gli interventi
Successivi velato
Dalla parola Andrea Ambrogetti di Mediaset o di qua ma dove
Apre la gioco grazie Marco grazie
Augusto Preta la Fondazione Nardi gli affetti non so quanti di voi quattro anni fa quando si faceva riferimento alla presentazione che se ne clandestina erano per presso la Fondazione Napoli però devo dire che da quattro anni a questa parte sul rapporto che intermedia fa ogni anno effettivamente le cose sono cambiate sono cambiate molto mi sembra siano due gli elementi abbastanza importante che emergono dal rapporto di quest'anno
Il prima una crescita veramente importante delle cosiddette piattaforme multicanale e delle case raggiunte dalle diverse piattaforme digitali
Una casa su tre in Europa se ho capito bene è ormai raggiunta da televisione digitale non più analogico la seconda è stata questa impetuosa affermazione del digitale terrestre in tutta Europa che nell'ultimo anno è passata da nove a quattordici milioni con l'Italia che ne rappresenta un quarto sostanzialmente se a questo si aggiunge che proprio sulla base delle ricerche effettuate i canali nazionali
Generalisti che si possono a possono a cui possono accedere tutti in tutta Europa sono passati in questi ultimi due anni da quaranta centosessanta e che il numero degli editori che partecipa alla realizzazione di questi canali e si è praticamente raddoppiato da venti e quaranta
Si capisce una cosa molto semplice che il digitale terrestre non era come alcuni dicevano un'invenzione italiana
Questo è importante è importante per togliere
Diciamo dal campo qualsiasi malinteso qualsiasi come dire strumentalizzazione che pure da una parte e dall'altra c'è stata in questi ultimi anni credo sì posso dire senza paura di essere smentiti che il digitale terrestre non è né di destra né di sinistra e una opportunità tecnologica che bisogna saper cogliere oppure non coglie e vorrei quindi brevissimamente sottolineare questo perché è un aspetto che si dà grandi opportunità l'Italia è diventata un Paese leader in Europa in questo momento
Per quello che riguarda per esempio le applicazioni interattive siamo il Paese più avanti in tutta Europa per quello che riguarda la pay tv senza abbonamento per l'utilizzazione di eventi a consultazione siamo il Paese leader in Europa
Per quello che riguarda il lancio della telefonia mobile siamo i Paesi primi in Europa che hanno lanciato questo questo grazie proprio al svolta digitale
Per quanto riguarda il contrario di quello che si dica l'apertura del mercato
Non era mai avvenuto negli ultimi vent'anni della storia televisiva che vi siano stati tre gruppi nuovi parlo di chi è affranta lo del Gruppo Espresso parlo di tre che sono diventati proprietari di reti televisive nazionali questo non era mai avvenuto negli ultimi vent'anni quindi questo vuol dire che questo sistema consente comunque se si vuole cogliere l'opportunità e si vuole investire la possibilità di intervenire
Fino ad arrivare alle nuove risorse e nuovi ruoli qui c'è un tema fondamentale che quello delle televisioni locali
Che hanno come dire sempre svolto un ruolo da protagonista peculiare rispetto all'Europa in questo Paese e che con il digitale terrestre possono cogliere delle grandi opportunità se si vuole sull'accordo con Rognoni esistono anche delle criticità delle criticità serie su cui tutti dobbiamo intervenire parlo ovviamente dell'offerta di qualità in chiaro che vede l'Italia
Sul digitale terrestre indietro rispetto ad altri Paesi parlo lo sa benissimo Rognoni del ruolo del servizio pubblico che nei principali presi appresso la leadership di questa nuova svolta e che qui ancora stenta e che le stesse imprese private la stessa che io rappresento
Deciderà che ci sia il servizio pubblico apprendere la leadership di questa situazione parla del tema della copertura che in coma cadente e del tema del integrazione col satellite che è sicuramente uno dei temi da approfondire e Davide dicevo che vuole cogliere le opportunità e chi non le vuole cogliere parliamo di pluralismo diritto di accesso
Io credo però sempre di voltiamo la vicenda la altro punto di vista esistono Italia dei primari gruppi editoriali parlo di RCS parlo dell'Espresso parla della De Agostini che potrebbero intervenire investire perché non lo fanno
Perché non accettano anche sì la sfida ed entrano direttamente nell'agone televisivo sono gruppi cui non mancano nelle risorse nelle qualità per poter intervenire
Parlo delle regioni pilota oggi in Sardegna Val d'Aosta abbiamo ormai solo una famiglia su quattro che riceve la televisione in analogico
Il sessanta sessantacinque per cento attraverso il digitale terrestre e un dieci per cento attraverso il sette vuol dire che il settantacinque per cento delle famiglie se già attrezzato la svolta digitale
Ed è la più alta penetrazione in tutta Europa
Anche qui vogliamo cogliere questa opportunità o vogliamo non utilizzate la potenzialità che evidentemente c'è si è messo in proprio in piedi un vero e proprio processo industriale sono migliaia ormai le aziende che tra la produzione decoder la distribuzione la realizzazione di applicazioni interattive hanno messo veramente in piedi un vero e proprio processo industriale e a queste vanno date delle risse
Trenta mesi allo sui Cioffi ipotizzato
Due mila otto
Tra un anno secondo la delibera che l'Autorità ha preso RAI e Mediaset dovranno realizzare degli investimenti onerosissimo perfette attrezzare al digitale tutti gli impianti di trasmissioni
Credo che sia sia la partenza peggiore se si parta subito con un rinvio della data la partenza peggiore perché il tema non è credo la data del due mila otto del due mila dieci il tema principale capire come ci arriviamo
Attraverso quali politiche attraverso quali investimenti attraverso quali tappe attraverso quali strategie che su questo credo che una consultazione esattamente come avviene negli altri Paesi
Tra impresa e regioni governo e operatori sia la strada che ci posso far capire quali sono le tappe quindi non andare ad un rinvio ulteriore sarebbe poco credibile perché non fondato evidentemente su una svolta ci posso fare intraprendere la strada
Finisco finisco con Kelly che eri ha detto una cosa che io condivido moltissimo digitale terrestre non è una realtà salvifica di per sé ma è la chiave centrale per l'apertura del mercato allora il problema è capire se si vuole prendere questo direzione o non ci si vuole prende gli strumenti esistono
Famoso quaranta per cento di apertura che i principali gruppi devono andare a soggetti terzi è una garanzia ancora più ampia dell'acquisizione di frequenze perché dalla possibilità a qualsiasi soggetto di entrare subito nella trasmissione televisiva senza dover neanche investire per la realizzazione delle reti
Il venti per cento dei limiti programmi all'unico soggetto è il limite antitrust più basso della legislazione italiana abbia mai previsto all'interno del settore televisivo
Finisco non sono d'accordo con Rognoni le aziende sono interessato il digitale terrestre e sono interessate ad investire sono interessate che si faccia il prima possibile
Noi soli abbiamo investito già tra la realizzazione di reti l'acquisizione di diritti un miliardo e duecento mila euro e duecento milioni di euro che è una cifra voglio dire nonostante le dimensioni del nostro gruppo di tutto rispetto e che testimonia la voglio la volta Cetto
Di volere essere leader anche in questo settore ci mancherebbe altro e non di voler scomparire ma di volere asservite
Io spero che questa che è una storia di straordinario successo per il momento che viene in qualche modo testimonia tutto Europa non sia fermata o rallentata per motivi che poco hanno a che vedere con lo sviluppo tecnologico industriale di questo Paese
Dunque per Sky
Marcello Berengo Gardin
Che intervenne posto e Tullio Camiglieri
Grazie a Marco
Dunque innanzitutto una in considerazione molto rapida sulla rapporto che ha credo un merito enorme quello di di focalizzare il concetto stesso di digitale per come si è affrontato in Italia
L'approccio al digitale sino ad oggi abbiamo visto che c'era la DTT
E sostanzialmente basta almeno questo nelle nelle considerazioni dei curando il Governo che ha preceduto quello corrente
Il digitale è un insieme di piattaforme è una molteplicità di opportunità Perna trasmettere per offrire servizi televisivi di ogni genere
Ed è un insieme di piattaforme che comprende al pari livello
La tecnologia terrestre quella satellitare quella che passa per i doppioni telefonici quella che passa per i videofonini
E in quest'ottica sicuramente tutto il mercato va in qualche modo riconsiderato
Anche alla luce di un elemento che secondo me è fondamentale ovvero sia quando parliamo di transizione al digitale dobbiamo pensare che oggi in Italia ci sono già oltre otto milioni di famiglie di fatto in grado di ricevere la tv digitale
Quasi quattro milioni sul digitale terrestre quasi quattro milioni sul satellite più quelle che già ricevono i servizi IPTV i servizi Cornali videofonini siamo a un terzo del cammino abbiamo ventidue milioni di famiglie con televisore in Italia quindi siamo già oltre un terzo del cammino verso la transizione se lo guardiamo se la guardiamo attraverso quest'ottica e in questo senso
Un obiettivo come quello che viene ventilato oggi ragionare intorno al due mila dieci due mila undici per uno spegnere l'analogico appare anche più a portata di mano
A condizione naturalmente di mantenere fermo quella caposaldo che l'Unione europea ha indicato a tutti gli stati membri nel guidare la transizione al digitale ovvero sia quello della neutralità tecnologica
Ciascuna di queste piattaforme alla possibilità di competere in un mercato equilibrato se in questo mercato le regole sono valide per tutti ciascuna di queste piattaforme a opportunità di raggiungere un pubblico vastissimo e di compenetrare sì con le altre
Per diffondere contenuti di ogni tipo ed è sui contenuti che andrà giocata poi la competizione è reale non sulle piattaforme
Non vale la pena continuare in una diatriba che dice il satellite meglio del digitale terrestre il digitale terrestre meglio degli Ittiti di cominciamo a spostare l'ottica invece sulla produzione di contenuti televisivi abbiamo industria culturale in Italia veniva ricordato anche poco prima
Che soffre danni di una condizione legata ad un mercato televisivo blindato collegata a difficoltà oggettive nel superare le barbiere
A costituite dai nostri confini ed accedere all'Europa con i propri prodotti
Allora cominciamo a investire nuovamente in questa industria cominciano investire nuovamente questo è un discorso che vale per tutti gli operatori che intendono a offrire contenuti sul digitale cominciamo investire veramente
Nella produzione nelle lì va nell'elevazione del livello qualitativo di questa produzione
Un'ultima considerazione relativamente al satellite
Sì è vero oggi il digitale terrestre ancora evidentemente dei limiti di copertura e il satellite in questo può essere un un valido compendio il satellite è già stato scelto
Da oltre centotrenta emittenti italiane gratuita che trasmettono in chiaro attraverso i satelliti della flotta Hotbird e che hanno avuto in questo modo anche l'opportunità di valicare i confini dell'emittenza locale o dell'emittenza nazionale stessa proponendosi ad un pubblico paneuropeo
Il digitale terrestre ha ovviamente dei dei confini più rigidi però spostando questi contenuti da una piattaforma all'altra facendo in modo che possano essere in qualche modo condivisi tutti questi limiti finiscono con lo sparire
Sono soluzioni alle quali probabilmente il governo è chiamato adesso su cui chi governa chiamato nuovamente a riflettere e che sono sono convinto che lo farà anche alla luce delle considerazioni del rapporto che abbiamo presentato oggi grazie
Grazie
Do la parola Sergio Cellini amministratore delegato di Tiscali Italia
Come sapete è un è un provider per il ruolo di Tiscali o delle altre aziende del settore internet nel settore tv è quello della ai PTP ai PTP
è una cosa di cui parlano moltissimo i giornali un po'argomento
Di moda sembra che chi non facciano i PTP sia un po'il il paria delle telecomunicazioni
Muore solo
Dare due concetti molto chiari
Ai più tipiche cose
è aiuti più utili
Cioè è una televisione sono dei contenuti che vengono erogati attraverso una piattaforma che la piattaforma IP ovvero sia la stessa piattaforma attraverso cui passano i dati della Rete di internet
Quindi è un modo alternativo di avere dei contenuti
Quanto rappresenta oggi la il PTP abbiamo visto dall'interessantissima presentazione del del rapporto visto che il digitale è il trentatré per cento il la IPT dire all'uno virgola quattro per cento il cui nella torta parliamo di uno zero virgola quattro per cento forse a un c'erano fa molto rumore ma ancora sì parliamo di prospettive di di crescita di Apps agirebbero gli inglesi piuttosto Dio di una cosa
Già in essere
E che cos'è questa ai PTP allora non è non è una televisione non si sentono
Molte molte dichiarazioni molte considerazioni eccetera che non ritengo spesso siano corrette
L'EPT di è qualcosa che integra la tradizionale televisioni è qualcosa che si aggiunge che non va a scapito della televisione
Che c'era chi dice ora l'EPT di combatterà distruggerà la televisione alla stregua della televisione avrebbe avuto fare con la radio
Venti o trent'anni fa o internet con la televisione il tempo libero e tanto all'interno di questo tempo libero probabilmente l'EPT vi è uno strumento per rendere più efficiente l'utilizzazione di questo tempo libero
E quindi che consente è le PTP e aggiungere contenuti tradizionali e presumibilmente credo che il la direzione verso cui ci stia indirizzando è un'integrazione di un del modello ai piedi col digitale terrestre
Per cui nelle case ci sarà un set-top box del digitale terrestre soprattutto quando via via sarà più diffusa ed obbligatorio
Con la i PTP per cui contenuti che attraverso internet saranno più interattivi ci sarà il video on demand
Ci sarà la possibilità di registrare in Rete una serie di programmi che abbiamo perso ci sarà la possibilità di avere della pubblicità più interattiva
Di parlare di interagire con il fornitore di informazioni o di automobili o di quello che sia entrare in Ciardi devo fare per cui è un arricchimento di contenuti che verranno dati dalla televisione tradizionale sia pure sotto altre tre con è il famoso c'era il triplo il Play quadro Paul Bley quadruplice aggiungiamo anche la telefonia mobile
Ti porto via per cui è un è un modo di fruizione più ricco verso cui ci sta a evolvendo ecco in quest'ottica l'unico interessa e grida gli operatori non tradizionale televisioni hanno è che il mercato che è quello che porta l'EPT vi nelle case sia il più possibile
Facilitato che l'accesso sia distribuito che il mercato sia competitivo i per cui che si possa portare in tanti questa EPT vi nelle case degli italiani ecco se io il il presidente Calabrò adesso non non mi sembra se prima il quando lui va a parlare con of come in Gran Bretagna noterà che in Gran Bretagna British stelle come il trenta per cento di quota di mercato alla Diesel in Italia Telecom Italia il settanta per cento ecco
Noi siamo una serie di operatori Tiscali FastWeb
Libero e Infostrada forse in futuro altri che si spartiscono un trenta per cento residuo ed attraverso questo trenta per cento devono far arrivare o faranno arrivare le ti chiedi nelle case degli italiani
Ecco io credo che bisogna fare il possibile se questa venga poi perso la separazione direte
Attraverso una maggiore replicabili età delle offerte
Attraverso altri strumenti sono un dibattito in corso eccetera però se noi vogliamo far crescere il mercato delle TTT
Che dovrebbe essere uno dei fattori fondamentali dell'innovazione della tecnologia della digitalizzazione ne abbiamo permettere una concorrenza il più aperto possibile sul mercato
Io personalmente credo che in Italia siamo ancora un po'lontani da questa situazione grazie
Chiudiamo questa prima fase della tavola rotonda finale con Antonio Campo Dall'Orto di Telecom Italia Media
Grazie
Volevo proporvi qualche riflessione partendo dal tema del duopolio ovviamente
Dalla dal punto di vista nostro visto che siamo soggetta editore è anche impegnata con l'operatore per lo sviluppo del digitale terrestre
No non svincolando cenno scusate non cioè focalizzarmi solo sulla parte di modello economico ma provando incrociare anche rapporto che c'è tra modello editoriale visto che poi la somma di quello che stiamo raccontando oggi incide sulla vita di quaranta quarantadue milioni di persone tutti i giorni
E appunto vedere come in alcuni casi fumo dall'economico al modello editoriale tendono a dare risposte diverse le diverse piattaforme l'eterno niente da dire che
Se pensiamo punto duopolio la il rapporto ci racconta che negli ultimi dodici mesi
Ci sono stati segnali che da un punto di vista quanto meno editoriale o culturale se volete
Il dopo le sta dando il segnale difficoltà nel senso che non sia soltanto Sky che sta dimostrando con un modello completamente diverso rispetto a qualche lesione generalista di trovarsi uno spazio maggiore che in passato ma se volete il paradosso per quanto si è più piccolo
E al fatto che sia una reti che gestiamo noi però il fatto che la sette riesca tra lo spazio più grande che in passato significa probabilmente che le risposte e il pubblico chiede alla televisione generalista classica Sir prima segreti non vengono date
Quindi per dare una risposta come stalla duopolio secondo me utilissimo dall'editoriale sta in difficoltà per vari motivi
Non lo è però dal punto di vista di uno dall'economico nel senso che poi le regole poi professor Cheli ha spiegato molto bene prima dell'Italia
Regole che stanno dietro alla modello economico che c'è conto che subentrata recitato dopo le sono solide e quindi non è difficile prevedere che ci possa essere qualche effettivo cambiamento per fare degli esempi pratici quella quante risorse che La sette mette per raggiungere maggiori spettatori
Nonostante sia la rete piccolo appunto e quindi che abbia scelto come qualcuno di voi permetterà annotato modella Sternativo rispetta le altre padovano andare diretta concorrenza e quindi non avere un un costo raccontato marginale se volete troppo elevato
Comunque sia la qualità risorse immesse nel canale tende a non essere pagata quante risorse che uno dice Antomarco del mercato pubblicitario quindi su questa segnale che che è difficile modificare quello che è l'equilibrio grazie
E si è fermata
A quel punto
Ambiente interessante vedere cosa succede nelle altre piattaforme oggi concetti che sono emersi in maniera chiara solo dall'alto i concerti multicanalità Potì canalità colonna due modelli però molto molto diversi tra di loro Cher morale multicanalità diciamo alla Sky
Da sentito le parole di Tiscali rappresenta che a modello consolidato come quello che si conosce in tanti luoghi al mondo e moderno dove il modello di business sulla l'economico è chiaro
Abbonamento per la maggior parte novanta per cento tanto per cento quale sarà e trazione record un'isteria che che ora è Sky in futuro
E a modello i contenuti che tende ad allargare l'offerta quindi dal punto di vista di equilibrio sistema visto che ritengo che ogni offerta diverso dalle altre nove seriamente appunto quantitativamente maggiore ma diversa dal punto di vista di tipo i contenuti che rappresenta arricchisce sistema quindi Sky sicuramente è stato un grosso itinerante del sistema
Anche lì
Sempre in gran conto così di riflessione visto che questo nove riflessione con il rischio in prospettiva che
Se il ruolo invece di essere solamente aggregatori contenuti diventa di editore dichiarare i propri rischia di di tracimare in una cosa che diventa un'altra cultura riferimento forte impermeabile a quelle che sono invece le spinte di altri soggetti che possono essere italiani o stranieri che possono invece contribuire a questo concetto molto difficile da rappresentare con il pluralismo va be siano molte voci volte così diverso e a formare il insieme ai contenuti che quei quaranta milioni di persone più giorni cercano di raccogliere e di fare proprio quindi c'è un c'è questo progetto quotidianità sulla satellite e molto diverso invece il modello multicanalità su digitale terrestre perché perché
Nonostante in questi giorni in maniera presso positiva stiamo cercando di raccogliere le forze fare in modo che questa diventi una piattaforma
In qualche modo più coerente coordinata comunque sia il modello economico c'è dietro a a quella piattaforma anche una volta abbia garantito l'accesso di contenere alla Rete eccetera
Dipende sempre dalla volontari ciascuno editore che si prende rischi d'impresa di affittarsi banda fra quali pubblicità e quindi diciamo che lì la necessità di un rapporto prospettico forte in questo senso la politica
Giocherà un ruolo importante
Rispetto a quello che potrà essere vitale del resto diventa fondamentale per coloro che ripeto editori italiani e stranieri detentori anche di reti io ho solamente editori devono fare gli investimenti ma di lungo termine per riuscire poi
Un ritorno economico
Ultima riflessione riguarda invece multipiattaforma multipiattaforma
è un concetto che è oggi a differenza della multicanalità che ormai il petto per esperienza diretta in Italia anche mediata attraverso esperimenti esteri conosciamo molto bene da multipiattaforma ancora una cosa qui siamo poco utili nel senso che ne conosciamo la valenza tecnologica né conosciamo ancora poco la valenza invece l'impatto sui consumi delle persone
Quello che però sembra emergere dai primi dei primi
Presenza
Risultati che ci sono nei in questo caso sia in Italia anche all'estero è che il concetto di frammentazione che nell'ambito del multicanalità riesce a rimanere limitato a un ambito in cui la persona sente di poter scegliere nel senso che cento canali duecentocinquanta canali siccome sono tendono a sedimentare poi per interesse uno riesce a raccogliere
Informazioni per poter scegliere e quindi al di là del fatto che poi negli anni sinottiche all'aumentare i canali non aumenta la quantità i canali consumate cioè a cento canali o ne consuma dodici a cui si misura per Cosima dodici però son dodici Diversi quindi preme tasso di stazione personale maggiore
Però appunto detto questo quando uno va una frammentazione molto elevata a quel punto diventa molto più difficile scegliere e che a questo punto quello che che è facile che accada cosa che non è non è insomma quarantasei è un problema anzi è che i contenuti che vengono consumati in un ambito multipiattaforma tendono a essere contenuti che sono familiari nel senso che è difficile creare
Contenuti specifici
E di successo nell'ambito di multipiattaforma in quanto questa frammentazione non consente di raggiungere
La massa critica per generare
Tutto notorietà dei contenuti
Sembra un paradosso ma questo riporta attenzione alla televisione analogica terrestre che è l'unico luogo in cui si al momento salvo alcune zone di Sky ma molto limitate se nel settantasei Sky Calcio
Sono gli unici vale in questi riescono a generare i contenuti interessanti che poi possono essere veicolati attraverso la multipiattaforma
E quindi in questo mondo ulteriore probabilmente le cose che vedremo maggiormente saranno o l'uso lo sviluppo di contenuti generati in altri luoghi
In cui la notorietà di questi contenuti sia sufficiente da poter generare un acquisto che a quel punto viene guidato questo sì dall'utente finale
Oppure contenuti a pranzo forti interessante l'esperimento
Di di biacca che è stato fatto
Riguardava silenzio stati fatti in Inghilterra dove parte contenuti consumate sono contenuti in mente ben noti dove è stato fatto anche tu devi fare i contenuti totalmente generati robetta formavano avendo notorietà non venivano poi consumati perché la quantità di comunicazione a cui siamo sottoposti tale per cui tendiamo a scegliere le cose
Insomma questo voleva solo a riflessioni più per far capire come
Secondo me e questo è già stato detto molto meglio di me prima di me non sarà
Pertanto la tecnologia cambiare consumo cambiare sistema ma saranno i comportamenti dei consumatori e quindi è da lì che secondo me dobbiamo partire penetrazione per capire anche come meglio aiutare questo sistema ad essere un po'più vitale grazie
Sì allora adesso appunto dato l'impegno che il riscontro esso chiederei innanzitutto a Filippo Rebecchini che amo per problemi diciamo
Di tempo eccesso di intervenire per primo e poi la richiesta di serve nei cinque minuti diciamo
Debbo guadagnare un credito quindi vi serve da da fare
Bene settecentesco
Buongiorno grazie mille
Invitato
La nostra federazione comprende praticamente tutti quelli che hanno parlato di eccezioni
IPTV
Ho
La federazione atte all'altro anche lei emittenti locali
Sulle emittenti locali per il tema in particolare o sei entrarci subito
Punto chiarire la loro posizione
Impedito di transizione
Tra il digitale appuntava analogica e digitale
E il peggiore dei possa capitare perché le emittenti locali non hanno laddove il doppio canale per poter trascritte in simulcast certamente doveva essere sfruttata al massimo la possibilità di che la legge prevede peraltro di dare il quaranta per cento a terzi proprio Pio permette altri locali di trasmettere in entrambi becco
Entrambe le tecnologie
Ore
Le emittenti locali per cui vedono il passaggio alla digitale terrestre
Possibilmente sia il più veloce possibile
Da ultimo il trentuno luglio in Sardegna e Valle d'Aosta ci sarebbe più Cisaria ci dovrebbe essere lo switch-off secondo le previsioni
Che attualmente esistono e sentiamo con un certo un certo timore anzi con molto timore
Il fatto che si vuole rimandare
Bene questa è la posizione locali però già che ci sono permettetemi di parlare un momentino di tutto il sistema di cui si è parlato oggi
La molti media vitale piattaforme digitale terrestri il satellitare l'analogico al mondo
Mobile TV la banda larga che al l'IPTV che non è proprio aveva chiaro piattaforma ma qui ci di me cd ci si dimentica un puntiglio
Ci si dimentica un pochino
Che
Lei comunicazione all'udienza vengono anche attraverso un importantissimo mezzo che la fa da padrone sui giovani ed è internet è le comunicazioni al cittadino giovane
Non vengono solo dai programmi che vengono proposti da agli editori ma vengono da appunto appunto come voi tutti sapete bene da milioni di punti a chi edifici a chi gli vuole riuscire
Di questo qui io dico semplicemente attenzione perché forse ci dimentichiamo di cose molto molto importanti per quanto riguarda il cittadino che utilizza queste cose qui
Però per tornare commi i piedi per terra cioè su o il tema principale di tre che ci siamo posti
Ah ho sentito il professor Cheli che chiarissimamente indicato quali sono i quattro problemi
Che ci i c'è appunto ci ha ci assillano le risorse tecnologiche
Che cosa fare bellicista all'incremento di queste risorse ha seguito tutta dello spostamento sul digitale
Se questo incremento deve essere che deciso politicamente o atteggiarsi al trading non dipende da me decidere quello che è sicuro
Che non è possibile avere nemmeno una lontana idea di cosa fai se non si fa un censimento cioè se quel data Bess propone promosso dalla l'Autorità di garanzia un un allora parte io ritengo che quello sia una cosa giustissimo diritto di accesso per carità a questi qui a sia si va proprio sulla libertà e la possibilità a del cittadino di avere la possibilità di parlare di esprimersi eccetera servizio pubblico
Quindi bisogna che un momentino ci capiamo queste un vecchissimo discorso qui il servizio pubblico a una doppia risorsa da sempre e cedo che DPCM i nostri governanti possano cambiare questo lo dico difficilmente perché sono anni che se ne parla ma non si va a assolutamente nessuna parte ho sentito in che il sottosegretario Vimercati pretende e arpeggio Nissim un servizio pubblico una forte personalità non un servizio pubblico che sia opportuno dei contendenti
Ma qui sotto discende dal compito che gli si dà col servizio pubblico Sissi mantiene la la doppia entrata il canale il canale e nei bar dopo il canone i fili Cannone arriva comunque
E e naturalmente la carta in tutti quelli che fanno parte della RAI devono cercare di raggiungere l'altro scopo quello della massima s'della de de de della massima pubblicità
E qui si innesca un un problema MBA permette di risponde somma di riprende le parole della a professoressa Kostoris quando dice che si sta in polvere dalla questione sempre di più per e non si capisce se se Onno
Ho cioè i tini i stupidi veramente ha detto stupidi
Il di utenti o stupidi chi li propone
E i vari programmi io ritengo che in questa situazione noi abbiamo la televisione che ci meritiamo
Non abbiamo altri
Cose se non si cambia il sistema nel senso che la RAI deve essere più servizio pubblico deve aprire il Cannone di ricoveri meno in tutto a Nino o verso lo share
Per obbligatorio le cose non cambiano non possono cambiare perché si ridà uno scopo e se è una buona azienda buone aziende lo deve raggiungere
Per quanto riguarda il digitale adesso le polemiche che abbiamo sentito per tanti anni si
Questo è dovuto nato a un fatto comunque proprio o come dire che aumento del pluralismo migliore l'ascolto addetti tutti gli utenti o è un semplice paravento di copertura per l'architettura commedia sette inutile nessuno ha fatto i nomi ma insomma chiarissimamente qui sto guardi sinceramente
Non interessa moltissimo Io uccido gli utenti
La cosa importante cerchi ricchi future città ambiente digitale ci può essere stata un accelerazione speriamo che cinesino anche molti altri
Grazie
Grazie come giustamente mi suggeriva Marco Mele IPT dei non è una parolaccia sito internet Protocol
E penso che in qualche modo diciamo abbia il diritto di essere considerata una piattaforma televisiva diciamo al pari delle altre e adesso darei la parola a proprio perché si parla di Petilia delle Sandro Curzi di FastWeb così ci spiega un po'il punto di vista come dire di un precursore di questa tecnologia e come si fa in questi casi pregherei Rossignoli di di prepararsi del prossimo intervento perché dobbiamo velocizzare
Lo studio che abbiamo visto questa mattina personalmente multipiattaforma a evidenziato quelle che lo scorso anno hanno erano soltanto delle tracce ora sembra chiaro che l'ambiente multipiattaforma sarà il mercato in cui noi operatori dovremo confrontarci
Le valutazioni sono state fatte da una parte pessimistiche è una parte ottimistiche
Hanno evidenziato come non la la presenza di più piattaforme di più reti di distribuzione non significava automaticamente pluralismo e concorrenza
Bisogna forse sarà un po'attenti alli campi a interpretare i cambiamenti tecnologici come opportunità di maggior pluralismo e concorrenza come sarà astrattezza e vedere le leggi di sistema come automaticamente foriere di maggior concorrenza
Prendiamo esempio tre maggiori leggi di di di settore che siano stati gli ultimi quindici anni duecentoventitré e novanta la Mammì che si limitava a fotografare una situazione preesistente di assoluta anarchia dove operavano più di seicento emittenti locali autorizzato a continuare la discussione
Cosa gli ha fatto una parte quindi si è liberalizzato perché questo modo ci sono autorizzate questi mittente a continuare la loro attività e si è spacciata questa presenza massiccia di seicento emittenti come indice di pluralismo di concorrenza peccato poi queste emittenti avevano una quota di fatturato del due tre per cento
La legge intermedia la Maccanico a duecentoquarantanove del novantasette
Ignora un possibile tetti antitrust molto seri peccato però che anche questa volta l'applicazione di questi tetti veniva rimandata a una congrua diffusione
Di queste emittenti sul satellite inondato di volta in volta con assedio riflessioni provvisori l'applicazione tetti antitrust
Da ultimo la centododici del due mila quattro
Perché di di finte liberalizzazioni ne ha fatti diverse correranno i principali BTP questa legge
Gestire la transizione dall'oggi dal digitale realtà compito ereditato da dalla sessantasei
è stata fatto Man maniera sa ma io non è stato fatto perché con una rinvio ultima quello che ora sta paventando il TG tale verrà il passaggio effettiva rimanda ulteriormente
L'altra finalità della legge che avevate verticalizzazione della RAI insomma sappiamo bene che fine ha fatto e fine il problema della concorrenza dei tetti antitrust è stata affrontata in maniera discutibile con col sistema del sì
Presepio altre innovazioni ecologico o comunque di di marketing che sembravano forieri di pluralismo innovazione vi mette in campo diverso quello del del cinema le sale punti schermo no
Si pensava che in questo modo sarebbero stati più film maggio differenziazione e invece così non è stato con l'uscita del Codice da vinci
Il cinema Adriano Multisala di Roma in quattro sale c'era il Codice da vinci ivi sa stare un po'attenti appare identificare avvento tecnologico anelli di sistema il cardine per come dire innovare per reintrodurre pluralismo e concorrenza
Interessanti ho trovato gli spunti questo perché su quelle possono essere i driver prima reale Chiti e discontinuità rispetto al passato nel mondo delle comunicazioni
Una punta da cui neutralità tecnologica non sappiamo dovevate cose che significa che poi si designa rendersi settori può essere quel finanziamento pubblico ai decoder data tutte le piattaforme
Che può essere quello di una riforma del diritto d'autore
Che porti a evitare che i discriminazione che si stata tecnologie
Per esempio la ridistribuzione via cavo insegnare satellitare comporta per chi lo svolge un obblighi di pagare nuovamente i riti dottore anche se Lare incidenza e la stessa cosa che non avviene per il satellite
Oppure per esempio pensioni nutrita tecnologica nelle rivelazione d'ascolto la riforma dell'alter secondo le indicazioni dalle autorità è un segnale estremamente positivo
Oppure altro segnale positivo è il il andare a monitorare esistenza le le frequenze esistenti al fine di che realizzare un catasto un un registro al fine poi verificare chi ha effettivo interesse frequenze distribuirle maniera
Un ultimo spunto molto sulla sulla Gasparri ho sentito con piacere la volontà di questo governo di dare un segnale di discontinuità rispetto a questo ed il sistema mi auguro che i principi che andranno a così impattare sui tetti antitrust che possono essere tasso di tre tipi cioè mettere un limite più basso agli orari del diciotto per cento dieci per cento pure limita all'udienza come ben capire come sappia questo limita ritengo che l'unico possibile cioè quello di mettere un limite secco che non sia quello De Sica al investimenti pubblicitari
Concludo auspicando che almeno in questa nuova legislatura non si applichi il solito principe di cambiare tutto per un cambiare nulla
Grazie
Allora la parola al dottor Rossignoli brillanti quarantuno tribù locali credo che sia stato chiamato in qualche modo anche in causa dall'intervento non di corsi e poi spariamo una serie di operatori mobili o di telecomunicazione a cominciare da Vodafone
Ringrazio it Meridiana la la Fondazione Einaudi per l'invito a partecipare all'incontro di oggi è un'opportunità per affronterà affrontare i temi del digitale
Dal punto di vista delle delle imprese televisive locali voglio portare qui al dibattito una serie di di riflessioni prima riflessione
In il digitale televisivo cosa rappresenta per le tv locali
Seconda riflessione ecco quali sono le criticità per le televisioni locali
E quali sono le soluzioni per risolvere queste criticità
Digitale non lo diciamo da sempre rappresenta sicuramente una opportunità molto interessante molto importante per le televisioni locali perché nel momento in cui il sistema dovesse effettivamente transitare pienamente alla tecnologia digitale
Ci sarebbe la possibilità prete emissioni locali oltre a svolgere il business perizia nave quell'ora derivante dalla trasmissione di di programmi televisivi e vendita dalla pubblicità di affiancarla anche con la trasmissione di di segnali per conto terzi quindi svolge l'attività di telecomunicazione svolgeva attività di carriera
E quindi anche poi ulteriore vista sì quello di realizzare sinergie per la trasmissione di dati servizi servizi interattivi servizi moglie multimediali accordi anche per trasmissione di di servizi cosiddetti chi governa mentre
Fatta questa premessa dobbiamo però oggi valutare quelle che sono le criticità per le televisioni locali in questa fase della transizione e il principale nodo è rappresentato dalla mancanza delle frequenze cosiddette ridondanti
Cioè la transizione al digitale televisivo avviene Lecce sulla STET sulle stessi canali su cui si trasmette oggi in analogico è ovviamente necessario di una fase di transizione in una fase di transizione lunga come si prospetta quell'attuale
Quello di di possedere né né determinate aree territoriale più canale di trasmissioni in modo tale da poter trasmettere simultaneamente in analogico che in digitale
Perché sicuramente Transit convertire un canale dall'analogico al digitale nell'attuale fase rappresenterebbe un gravissimo danno per le imprese perché c'è se perderebbero col da una parte tutti gli ascoltatori dell'analogico e dall'altra parte non guadagnerebbero una un ascolto consistente da Terna nel digitale essendo ancora il numero degli occhi dell'utenza abbastanza abbastanza limitato è un numero elevato
Oltre tre milioni di i decoder ma è molto lontano dal numero dei trentotto milioni circa che si stimano di televisori analogici che sono presenti nelle famiglie degli italiani
Quindi il il problema che si deve affrontare di fronte a una a una transizione
Che si parli si prospetta lunga cioè per pertanto era per tante ragioni è sicuramente questo che la soluzione però non può certamente essere rappresentata il problema delle televisioni locali non può certamente essere liquidato come sentivamo fare né agli albori della discussione sul digitale terrestre e che invece si sta nuovamente sta nuovamente prendendo vigore
E corpo in questa fase che quello di dire i canali delle televisioni locali devono servire solo ed esclusivamente per fare così detto trading cioè la cessione delle frequenze
Da parte degli editori locali a favore delle televisioni nazionali per realizzare canali doppia ridondanti proprio per le televisioni nazionali questa è una strada che sicuramente gli editori televisivi locali non intendo nomina minimamente a ballare perché è una è una scelta di fondo cioè gli editori televisivi all'indomani del devo del di quando si è cominciato a parlare del del digitale televisivo hanno fatto una scelta precisa quella di rimanere editori televisivi e qua di voler passare al digitale chiedendo un delle condizioni normative regolamentari tecnologiche tali per poter competere nel negli scenari digitali al pare dei media televisivi nazionali ovviamente nelle rispettive aree territoriali quindi regionali provinciali e quindi poter realizzare questa questa operazione e quindi certamente la scelta che hanno fatto le televisioni locali qua di non vendere i canali di trasmissione
è stata quella di e e questo si è verificato per lo più perché le compravendite da parte di televisioni locali le vendite da partente missioni locali i canali sono state tutto ad oggi piuttosto limitate
Quindi il problema io credo che debba essere risolto normativamente in questo senso che e non ci rivolgiamo tanto
Alla
All'attuale governo al ministro alle foto alle forze dalla dalla dalla maggioranza
Alla al Parlamento intero così come ci rivolgiamo autorità alla l'Autorità di garanzia perché questo problema debba essere risolto produca l'autorità lo debba affrontare nell'ambito delle scelte di di Indirizzo di regolamentazione che sta portando avanti così credo come ente ministero lo dobbiamo portare lo debba sviluppare nel nell'ambito dalla sua dalla politica governativa occorre quindi realizzare un sistema che permetta alle tv locali di di competere
Non abbiamo riflettuto molto su su quella che potrebbe essere una strada perché il problema il principale problema proprio dato da quello della dalla dalla fase della transizione perché se oggi noi avesse fossimo già allo switch-off
In realtà le televisioni locali i canali per trasmettere ce li hanno se per oggi si si trasmettesse tutti trasmettessero in digitale e tutti ricevessero in digitale
Le televisioni locali sarebbero presenti sul mercato in maniera in maniera efficiente perché sicuramente i propri impianti sono già su impianti che sono tecnicamente idonei per trasmettere in digitale
Il problema che si pone il problema complesso e quello della fase della transizione quindi si deve ricercare una soluzione per permettere alle televisioni locale di poter trasmettere in questa in in questa fase tanto in digitale quanto stanno facendo in analogico quindi una soluzione può essere ricercata attraverso la previsione cioè nel nell'ambito dell'obbligo che hanno le televisioni nazionali
Di veicolare insegna segnali di altri dette dice nazione che sono titolari più di una rete di trasmissione
Ivi colare altri contenuti oltre i propri ricercare quello di veicolare detriti le televisioni locali creando un un obbligo specifico in questo senso e quindi va oltre a quello dei forni specie generico dei della veicolazione di fondi contenuti indipendenti che può essere una una strada è una soluzione per permettere il simulcast in in questa fase di transizione nel momento in cui poi terminerà la France tre miniera la transizione certamente le televisioni locali sarebbero sarebbero pronte per competere a pieno titolo e quel e io credo che questa sia una strada molto importante perché la le televisioni locali
Sono previste nel nostro sistema misto pubblico privato nazione nazionale e locale con un ruolo centrale e importante nell'ambito dell'informazione sul territorio sono stati in questi anni garanzia di pluralismo dal punto di vista informativo
E quindi sicuramente credo che se le televisioni locali hanno una collocazione di questo ma una tale collocazione del nostro ordinamento giuridico è chiaro che deve essere un compito preciso tanto del governo quanto d'autorità di garanzia individuarne delle per del una una regolamentazione è un è una strada in in questo senso il
Un'ultima considerazione che importante da da da valutare oggi esiste uno scenario di di oligopolio Di Buò polio nel nel sistema analogico il grosso rischio e che si vada un rischio che ci vorrà dire fischio trattino quasi certezza che si vada verso situazioni analoghe nel nel sistema digitale
Teniamo conto che nel momento più lunga sarà la fase da più lunga sarà la fase da transizione più questa situazione sembra amplificare perché in una fase la tra di transizione come quella attuale con le televisioni locali che no peraltro non non avendo canali doppi non possono effettuare simul cast l'egemonia che oggi il duopolio a nel dal punto di vista delle risorse pubblicitarie nell'ambito degli scenari analogici potrebbe diventare ancora più imperante negli scenari digitali perché a fianco alla al duopolio del delle delle risorse economiche potrebbero esserci anche il duopolio del delle delle infrastrutture tecniche ritrasmissione su questo vi lascio con queste ultime riflessioni grazie
Grazie allora Bianca Maria Martinelli di Vodafone poi Anton Giulio Lombardo
Augusto trenta ha detto ora spariamo agli interventi dei mobili io non vorrei essere sparata né tanta pena sparare violazione dal sbagliare qualche breve considerazione dal punto di vista di chi come Noda fanno affronta l'ambiente multipiattaforma Stendhal partendo dalle piattaforme mobili allora sui due temi centrali di quest'argomento che sono sicuramente il tema delle infrastrutture e quindi della dell'Inter rotture e sul tema dei contenuti
Le due considerazioni principali sono queste allora sviluppa nelle infrastrutture certamente il sistema mobile ha dimostrato che la concorrenza laddove esiste
E il traino più forte e più vero per lo sviluppo delle infrastrutture il sistema mobile partito con infrastrutture indipendenti noi e qui sottolineo
Quello che ha detto il dottor Ambrogetti sistema mobile investe Vodafone investe da molti anni più di un miliardo di euro sulle infrastrutture quindi non è soltanto il passaggio al digitale ma nella nostra storia
C'è sempre stato un forte impegno alla realizzazione delle infrastrutture fondata su un fatto a semplice cioè senza dire delle infrastrutture efficace che potessero offrire servizi adeguati alla clientela non c'era possibile completare
Questo è un elemento centrale a mio avviso per portare oggi una riflessione alla vostra attenzione c'è la necessità in qualche modo di favorire ulteriormente lo sviluppo delle infrastrutture e su questo aspetto centrale il tema della politica dell'assegnazione delle frequenze
Perché soltanto con una politica efficace
Di assegnazione di allocazione delle frequenze tra gli operatori certamente si possono continuare ad avere delle reali condizioni di promozione degli investimenti in questo Paese
Ne in me un un un secondo aspetto sempre correlato allo sviluppo delle infrastrutture è comunque l'ha presa d'atto che in Italia oggi è realizzare infrastrutture alternative è molto complessa
La storia recente del DVB-H ha dimostrato e dimostra che ancora una volta spinti
Da dalla concorrenza a e gli operatori mobili si sono dovuti attrezzare
Per la fornitura comunque di capacità DVB-H su questo un punto di grande attenzione e qui riprendo anche alcuni aspetti e sottolinea che da Rognoni un punto centrale è l'Ardis l'effettiva disponibilità condizioni economiche e ragionevoli della capacità trasmissiva fornite dai soggetti che hanno dotazioni di frequenza
Il passo al secondo tema invece che quella dei contenuti anche su un tema centrale per lo sviluppo dei servizi soprattutto sulle piattaforme emergenti come sono quelle dei servizi mobile l'UMTS il DVB-H
Allora su questo ha due punti di attenzione certamente la disponibilità di contenuti perineo ma ad alto valore il calcio è inutile negarlo è uno certamente degli elementi trainanti di questi contenuti
Rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo della nostra industria quindi cosa riteniamo essere giusto su questo tema certamente porre un limite all'acquisto di contenuti multipiattaforma
è un tema è estremamente critico tenendo conto della necessità di poter favorire uno sviluppo di lanciata di piattaforme concorrenti proprio perché siamo in un il sistema multi piattaforme e quindi il divieto di acquisti molti piattaforme certamente è una garanzia per prevenire condizioni che possano in qualche modo impedire o rallentare lo sviluppo di piattaforme concorrenti
Secondo aspetto e questo è centrale per invece creare l'accessibilità condizioni economiche
Ragionevoli da parte di tutti i soggetti operanti nel mercato e certamente il punto del divieto di esclusive
Perché certamente le esclusive soprattutto su quei contenuti che sono trainanti per lo sviluppo dei nuovi servizi rappresenta un elemento molto forte per impedire che i soggetti anche in posizione di mercato meno forti possano effettivamente sviluppare le proprie piattaforme su questo chiudo il mio intervento ringraziando dell'attenzione
Grazie a un cambio della mamma
Grazie gusto Buongiorno tutti volevo trattare molto cinque sono diventati quattro sì sì sì anche anche meno molto velocemente due temi che sono per tre molto importante come sapete l'ultimo
Degli operatori radiomobili ed essere entrato
Nel mercato nel due mila ed è anche l'ultimo soggetto che è entrato nel servizio televisivo Three a tre titoli viene da sé ha una licenza per operatori di rete
Che ha acquisito insieme a una scatola societaria e ha il titolo di fornitore di servizi e il titolo di fornitori di contenuti d'alta quattro titoli come fornitore di contenuti quindi se vogliamo è il soggetto che tra i nuovi a
La più completa parità di titoli per operare nel
Settore questo tipo di impostazione è stato possibile grazie a
Sia alle delibere villa turrita che agli atti che adesso amministrativi che sono stati postini estere nelle ultime settimane dal
Voglio citare
Situazioni che sono per me importante la prima la delibera di qualche mese fa sull'occhio c'ha consentito di offrire terminali ad altissima tecnologia ad altissimo lo intrinseco sussidiati cosa che sarebbe stato impossibile in un'altra
è un punto di lungimiranza dopo l'Itaca disciplinato questa missione in modo neuro dal punto di vista della tecnologia questa la turbativa vale sia per la tecnologia mobile che per quella
Televisiva la seconda delibera più importante la due sei sei relativa al DVB-H ancora una volta disciplinato in modo lungimirante estremamente tempestivo l'esigenza dei sobri dell'offerta di servizi
UE metti n DVB-H misti ai servizi radiomobili in
Prossimità dell'ancia da parte di due
Operatori il ministero ha
Lo stesso periodo in via Roma sei comunicazioni agli operatori relativi alle modalità di installazione dei siti di secondo livello anche quest'attività estremamente importante essenziale per consentire l'offerta dei servizi quindi il quadro a livello
Diciamo regolamentare e amministrativo si sta più il vento in modo tempestivo il contributivo sicuramente arriviamo invece a cosa deve fare
A patto che moltissimo
Che deve essere ancora fatto il dall'analisi della normativa
Ripeto
Il quadro regolamentare dello pulita di amministrazioni ministero più più più aggiornato quello che va fatto e in relazione ad attività decente
Legislativa di primo livello soprattutto per gli affetti del mondo televisivo vorrei fare una breve e disamina di quelli che sono i punti che noi oggi la nostra attività quotidiana stiamo vedendo come
Non coperti un buon coperti in modo esaustivo dalla legislazione primaria
Un primo punto e sicuramente quello fiscale abbiamo parlato
In un altro convegno pochi giorni fa c'è il problema del quale IVA si paga sui servizi di televisivi mobili senza il dieci un il venti per cento evidentemente in un'offerta bande bene siamo fare il bene
Secondo problema è corretto pagare di tasse di concessioni sugli abbonamenti quella televisiva e quella radiomobile a Romano Prodi del nostro sistema c'è un divieto di costituzione
Fiscale terzo problema la pubblicità assenso l'attuale normativa della del piano pubblicità su un sistema conclude DVB-H dove magari la pubblicità sarà molto più Kurt ama molto più frequente
E cosa succede nel momento in cui un bando un attraverso l'opera la piattaforma di telecomunicazioni un messaggio che il pubblicitario su un contenuto televisivo si deve calcolato del massimale commilitoni posso mandare un sms gli enti che gli ha donato per consenso quello è complessivamente un messaggio pubblicitario ma su un altro piattaforma
Non esiste su questo punto una normativa ed è ospitata
Diritti ci sia per i diritti la nostra posizione non è così radicale come quella di Vodafone dettiamo l'esclusiva eroi va fatto un ragionamento più
Accurato il più puntuali in relazione a
Chi ha l'esclusiva evidentemente
Nell'esclusiva multipiattaforma ha poco senso limita la fruibilità del diritto da parte del cittadino dovute una esclusiva sulla singola piattaforma che poi perde valore diventa invece un diritto in concorrenza si acquista un esclusivo su un'altra piattaforma appuntamento questo comporterebbe la possibilità per il più soggetti che operano piattaforma ciascuno su una singola piattaforma di edile un diritto di esclusiva
Primo tra tutto ma molto importante l'abbiamo detto anche una seduta speciale poco tempo fa evidente che
è ospitato che ci sia da parte dell'acquirente del diritto il titolo risarcirlo altrimenti avremmo burbera capirlo per il solo fine di compravendite poi rivenderlo ai soggetti che hanno il titolo a prima
Per quanto riguarda nonché un punto importante quello del normativa per gli adulti sappiamo che la normativa per gli adulti
Servizi per adulti differente nel mondo televisivo del mondo delle telecomunicazioni noi
Per rispondere a marzo dalla stiamo adottando al massimo stiamo mettendo il pino e siamo trattano certi contenuti sullo di notte Traverso anziché Minoli trasmettiamo ma li trasmetteremo sì richiesti se ritenuto opportuno tribù opportuno un punto su questo aspetto
Quale delle due due normativi si applica Pinna U fasce protette un entrambe proprio niente
Un mix delle due normative sarebbe l'ottimale
Per quanto riguarda il punto delle frequenze
Noi siamo la prova che chi vuole può ovviamente comprare
Può veramente aveva accesso al la capacità trasmissiva improntato il prezzo al mondo mobile dimostra che la proprietà della frequenza dell'infrastruttura essenziale non è sufficiente affittarlo ad altri tre serviranno in tempi brevi di configurare la propria offerta evidente questo per noi essenziale che l'acquisto delle frequenze che è un'occasione grande per lo stato vedovile altri soldi dal l'industria attraverso un meccanismo di afta dico arriva Arbib mille a parità di condizione
Nei confronti del
Detto Clemente all'asta appena parità di uso non è pensabile che una certa frequenza venga data quasi gratis quando la stessa frequenza è stata nel libero mercato pagata centinaia di milioni da parte di un
Acquirente
Chiudo dicendo sul campo una cosa è stata citata a volte in relazione di coppia e quant'
Voglio dire che
Sto bevendo anche dal dal nostro gruppo Kuhn
Con estremi invidia vista la situazione italiana e la due senza Tacconi estraibile visto il quadro lungimirante che è stato dato al nostro Paese
E i viene sofferta la disponibilità totale di mezzi di accesso ai servizi di comunicazione
Televisivi mobilità cosa che il mondo nostro paese e invece abbiamo disponibile
Grazie appunto alla quale stabili era
Allora c'era un impegno evidentemente dobbiamo rispettare gli impegni che abbiamo preso quindi a questo punto diamo la parola al ministro rimangono ancora due interventi per concludere la giornata che sono quelli di Wind di critiche grazie
Sì chiedo scusa per
Credo
Impegni
E ringrazio
Gli organizzatori
Mi sembra che il il rapporto di cui si è discusso stamattina e che io
Ho potuto vedere su un pezzo di carta non ho ascoltato una parte della discussione di della presentazione di stamattina
Comunque ci dà un messaggio abbastanza chiaro
Qualcuno potrebbe anche considerarlo banale ma non credo che sia un messaggio banale
E cioè che
In sostanza dopo essersi fatta
A lungo annunciare la televisione del futuro
C'è abilità abita insieme a noi coinvolge una parte delle famiglie
Italiane ed europee
Come sarà la televisione del futuro
Sarà certamente digitale
E multipiattaforma
Non sancirà io credo la fine della tv generalista
Penso che sia un bene che non San Ciscato la fine della tv generalista
Qualcosa di simile credo di se ho bene interpretato diceva prima Campo Dall'Orto
Non dimentichiamo il valore anche sociale che ha il fatto che ci siano delle televisioni generaliste che hanno dei livelli di ascolto molto alti e che diventano ovviamente elementi anche di socializzazione di discussione pubblica
Condivido la preoccupazione che
Lo studio della BBC chiamava la preoccupazione del dell'watching Auron cioè della solitudine di fronte a una televisione iper segmentata
Non deve sancire la scomparsa del servizio pubblico
La tv del futuro
E anzi credo che la RAI abbia tra i suoi problemi
Quello di immaginare in che modo il servizio pubblico
Resti riconoscibile e se possibile sia ancora più riconoscibile di quanto e otto e oggi in un mondo multicanale e multipiattaforma
E in cui quindi non è automatico solo perché c'è un posizionamento nel telecomando a uno due tre che quella roba lì
è servizio pubblico
Una televisione nei termini Weah
Come riconosce il servizio pubblico
Ma il problema
Quindi
La televisione del futuro abita già in mezzo a noi
Ma naturalmente dobbiamo porci il problema dei tempi e delle regole di una coabitazione che sarà piuttosto lunga
Quanto lunga è uno degli argomenti in discussione
Tra la televisione di oggi
E la televisione di domani
Lo studio ci dice che oggi un terzo della televisione in Europa e digitale
Che circa l'otto per cento se ho fatto bene i conti derivati digitale terrestre dell'attuale televisione
In Europa
Si dice che
La televisione digitale
Sarà a sua volta multipiattaforma avrà molte facce
E io ne deduco che è interesse del sistema italiano sostenere queste molte facce
L'insieme delle
Piattaforme delle proposte della filiera digitale
Lo abbiamo già mancato un'occasione nei decenni passati l'occasione della televisione
Via cavo non ci dimentichiamo che quando parliamo di famiglia digitali
In Europa che guardano la televisione oggi TG tre sistemi i due sistemi consolidati sono il satellite il cavo uno dei due
Molto poco presente nel nostro mercato
Quindi il sistema italiano ha tutto l'interesse a sostenere promuovere Hingis sistema con il governo sistemi di governo le autorità agli enti pubblici le impresa
Lo sviluppo della televisione digitale nelle sue diverse proposte piattaforma
Sì alle tre attuali chiamiamole così che in Italia poi sono prevalentemente due cioè il satellite e il digitale terrestre
E sia le le quelle imminenti in particolare le due che più si sono già configurate cioè la la ai PTP El di pubblica
Quindi prima conseguenza io ne traggo un interesse del sistema a spingere questa transizione nelle sue diverse filiere nei suoi diversi aspetti
Seconda con considerazione che ne traggo è che il il cosiddetto switch-off
Della televisione digitale terrestre
Non sarà un un dono del cielo
Parte che il cielo ben presidiato dal dal signor Murdoch quindi non ci arriva un dono dal cielo
Ma comunque non sarà un è un è una conquista e un processo
Dire che siamo il secondo mercato della televisione digitale terrestre d'Europa
E al tempo stesso una buona e una cattiva notizia
Perché non lo stiamo dicendo in Portogallo cioè il Portogallo diciamo
Lo stiamo dicendo in Italia e siccome conosciamo la forza ma anche i problemi della televisione digitale terrestre in Italia dal punto di vista degli ascolti della raccolta pubblicitaria dell'offerta di contenuti la forza e i problemi conosciamo
Quando diciamo che la la seconda esperienza avanzata più avanzata d'Europa
Fotografiamo lo Stato
Del problema
E lo stato del problema si traduce in questo c'è bisogno di una politica di una strategia coordinata tra
Le imprese
L'amministrazione pubblica
Tutti quelli che si possono mettere attorno a un tavolo per arrivare a questo obiettivo
Se si pensa che l'Obiettivo arrivi per non si sa quale motivo credo che non si vada molto
Avanti in quella direzione sapendo che una strategia che era stata messa in campo per arrivare a quell'obiettivo oggi va aggiornata
Io non voglio riaprire affatto contenziosi politici dai quali non mi sono sottratto come sapete
Se quella strategia era giusta ma era sbagliata parlo della strategia imperniata sul finanziamento
Ai
Cover nativo ai decoder del digitale terrestre
Comunque non è più disponibile quella strategia
Per scelte politiche del governo ma soprattutto anche per decisioni
Anche dell'Unione Europea
Quindi non c'è c'è bisogno di un'altra strategia
Se noi non pensiamo che questo processo sia un processo puramente spontaneo che deriva dal semplice turnover degli apparecchi perché se è così
Facciamo
Una preghiera sperando che essi smalti Scano presto gli apparecchi senza decoder incorporato che arrivino presto su Wind nei negozi
Gli apparecchi con il decoder del digitale terrestre incorporato poi facciamo due conti sul tasso di sostituzione
Dei televisori e scopriamo alla fine di questa equazione quando sarà la data dello switch-off siccome non pensiamo che si che questo sia giusto perché è un obiettivo non solo dell'industria ma anche nel Paese arrivare allo switch-off del digitale terrestre abbiamo bisogno di una strategia
E quella vecchia
Giusta o sbagliata che fosse
Non riapro questa polemica comunque non c'è più
Questa nuova strategia deve fondarsi è stato detto da molti intervenuti qui oltre che aggiungo io
Forse su una maggiore sinergia tra le forze in campo pubbliche e private di impresa ed istituzioni
Oltre che come è stato detto
Sulla possibilità di trovare delle forme di sinergia anche nella strategia di switch over tra le diverse
Piattaforme digitali
Perché è evidente
Anche se non era evidentissimo un poco più di un anno fa quando si si parlava di queste cose in altri contesti che ci vorrà comunque un contributo a un certo punto di altre piattaforme per esempio del satellite per completare
In alcune aree del Paese lo switch-off
Terzo e fondamentale perché
L'esperienza di gran lunga più di successo che è quella del Regno Unito ce lo dice in modo palese c'è bisogno
Di tre cose contenuti contenuti contenuti
Senza i quali che fu è molto difficile immaginare
Io dico lo dico a me stesso innanzitutto togliamoci dalla testa che sia nel potere dei governi stabilire fissando con un ukase una data che lì arriva noi dobbiamo costruire un processo questo processo marcia su diverse gambe la gamba più importante credo sia quella dei contenuti
Terza e ultima
Considerazione che traggo dalla dall'ottimo quadro fatto dalla do lo studio di
Diritti media
E che naturalmente
Servono regole
Per la televisione
Di oggi
Oltre che per la televisione del futuro
Come avviene in tutti i mercati nessuno immagina che
Regolare le fonti energetiche alternative
Che sono il futuro delle risorse energetiche
Consenta ai mercati di non regolare le missioni di carbone
O delle fonti energetiche fossili
La televisione di oggi la televisione
Analogica free
Ha bisogno di regole
E quindi uno dei propositi del del Governo che
Già detto più volte in questi giorni
è quello di
Riproporre per la fase transitoria in vista dello dello switch-off
Del digitale
Delle regole anche per quella parte del mercato diciamo per quei due terzi del mercato se lo guardiamo in termini europei di numeri europei
Per l'ottantacinque per cento e più se guardiamo all'audience
Italiana
Per il novanta per cento e più se guardiamo alle risorse pubblicitarie
Italiane
Questa fetta di mercato
Ha bisogno di regole
Perché non solo per ragioni di equità di
Trasparenza della concorrenza e del mercato che ovviamente un principio a cui tutti nella televisione come nelle telecomunicazioni dobbiamo sentirci impegnati ma anche perché l'esistenza di regole certo non punitive ma
Diciamo così equilibrati serie in questo mercato ci aiuta come è stato detto prima da molti che sono intervenuti anche per la televisione del futuro
Perché non c'è miglior garanzia
Che la televisione del futuro la televisione digitale
Sarà
In grado di risolvere i molti problemi del nostro sistema televisivo attuale è che noi cominciamo ad affrontarli non dico a risolverli
Anche nella fase della transizione per la televisione quindi sia per le risorse economiche che per le risorse frequenziali per la fase di transizione che riguarda la televisione
Di oggi ecco perché in sintesi nel rinnovare il mio ringraziamento
Alla Fondazione Einaudi e ai figli media
Tra l'altro mi ha fatto molto piacere vedere Valerio Zanone impegnato in argomenti televisivi
Nehring nel rinnovare questo ringraziamento ecco perché io dico che ragionare immaginare riflettere sulla televisione del futuro
Che cosa che oggi si è finalmente resa possibile dal fatto che si concretizza per davvero almeno gli alcuni aspetti importantissimi del mercato deve essere anche Evo un motivo in più per proporsi di dare regole eque e giuste e trasparenti al mercato televisivo di oggi grazie
Ringraziamo il ministro evidentemente ci si ci avviamo verso la conclusione io chiederei intanto Piero De Chiara di venire intervenire
E vi pregherei di rimanere diciamo seduti fino al termine
Pochi minuti perché evidentemente la situazione è quella tipica dopo l'intervento del ministro perché i miei associati del digiti diano sono già intervenuti
Riscontro tante altre piattaforme
I numeri li abbiamo visti hanno dato anche all'inizio almeno un clima di un certo ottimismo rispetto all'industria che è dinamica un'industria che cresceva industria che certo non non alla crisi di altre
Di altri settori industriali
Ma credo che la vera novità di questa lascia incontro perché poi ognuno di questi incontri a un un elemento nuovo che forse la prima volta in cui un po'tutti gli intervenuti chi con entusiasmo chi meno hanno fatto i conti con una realtà televisiva e con una processo televisivo che inevitabilmente necessariamente fatto multipiattaforma
Non è un mistero per nessuno che qualche anno fa
Qualcuno sognava una realtà televisiva dominata dal satellite o dominata digitale terrestre o dominata dalla hippie trevigiana mentre oggi queste smanie di dominio almeno di sono molto molto più leggere anche se ogni agenda naturalmente al diritto di puntare sulla sua tecnologia elettiva preferiti e che questo è un dato che in qualche modo riconosciuto anche dalle istituzioni come dato positivo perché poi bene o male nella ricchezza della televisione che ci ha descritto la villa il rapporto di ti Media e le gli intervenuti c'è anche una varietà di modelli di business
In realtà più che di piattaforme tecnologiche a questo punto potevano cominciare a ragionare su varietà di modelli di business ciascuno dei quali più o meno collegato alla piattaforma ma il problema vero è quale e quanta televisione e pagata da canone pubblicità e quindi in qualche modo televisioni free
Quante quale televisione pagata da abbonamenti
E quante quadri missione pagata alla domanda
Dietro ciascuno di questi modelli di business c'è una piattaforma elettiva ma non necessariamente ciascun in qualche modo possono andare anche sulla in fondo il più noir
Di scaglie una quasi alla domanda per per intenderci come utilizzo in fondo il digitale terrestre tagliano usa anche funzioni pay
Ma e in qualche modo questi sono i modelli e questi tre modelli servono tutti e tre sembro fortissimamente tutti e tre per tenere per tenere in piedi il ritmo di sviluppo di questa industria
Servono fortissimamente tutte e tre ed è necessario che anziani quelli che rischio indebolirsi e lo dice la ricerca di ti Media per esempio modello
Free rischia di indebolirsi lentamente e in qualche modo devo rilanciarsi
Devono rilanciarsi e qui l'hanno detto un po'tutti quanti anche perché i miei diritti dei nuovi cittadini coi telespettatori
Oltre a questa forte domanda di subscription a questa ci auguriamo forte domanda di on demand c'è però anche il diritto di avere una visione gratuita no più varia più numerosa più di qualità
Non possiamo immaginare socialmente politicamente ancor prima che economicamente non possiamo immaginare un tema un Television Divided così forte
Per cui ci sia sia pure un'enorme quantità di popolazione sia pure un quaranta per cento la popolazione che a duecentocinquanta canali bellissimi è un altro archivio VOD dice in quanta mila titoli tutto lo scibile umano
E il resto del sessanta per cento e popolazione resta connesse ai sette canali che sempre avuti
Casomai eventualmente evidentemente molto impoveriti di contenuti perché meglio di contenuti per motivi di modelli di business e dovuto andare dall'altra parte questo non è immaginabile
E credo che questo è il significato di quando tutti cominciamo a dire anche chi di noi era privato
Cominciamo a dire ma qui c'è un'esigenza di servizio pubblico
Qui c'è un'esigenza di servizio universale qui c'è una missione è un'industria da di fondare su un'esigenza di servizio nazionale
Finisco trame troviamo tre esempi se quindi siamo d'accordo con cioè se l'accordo su un approccio
Molti modelli di business ancor più che multipiattaforma chiamiamolo così molti modelli di business FLI subscription no on demand
Se siamo d'accordo su questo dobbiamo capire quali sono i grandi principi faccia solamente tre esempi a cui tutti quanti noi e soprattutto che è un policy maker dovrà adeguarsi
Faccio tre esempi su reattive tre principi di cui spesso si parla ma cerco di fare proprie sedi volto minimi
Si parla di concorrenza si parla di coordinamento si parla di mia casa secondo logica
Allora concorrenza che naturalmente
Un grande principio è non solo concorrenza sulla accesso di cui si è molto parlato quindi voglio dire che
Fra il trading delle frequenze il protetto amministrativo dell'assegnazione delle DDR frequenta c'è mezzo un mare di regolamentazione su questa bene cioè
Mercato diciotto sta per uscire non tanto negli operatori dominanti ma quanto mi sorride e mi disse che la cosa più interessante che probabilmente l'allocazione capacità è una frontiera più interessante che non il trading o l'assegnazione per via amministrativa della frequenza l'operatore
C'è anche un problema di diritti per quello che riguarda la concorrenza perché non dimentichiamoci che se qui stiamo parlando e multipiattaforma
E e perché cercano di cessione Monti altrimenti noi avremmo un milione e mezzo di decoder e meno digitale terrestre e probabilmente FastWeb
Gli altri operatori Pitteri diciannove neanche cominciato a ragionare e quindi anche sul terreno dei diritti c'è questo e c'era anche diceva bene sky io un continuo Dotti di mandare su tutte le piattaforme c'è anche la stare attenti che dei canali Phil possano andare tutte le piattaforme cosa che oggi non sempre succede
Questo quanto la concorrenza quanto al coordinamento un solo esempio volutamente minimale si tratta di rifare gli impianti di ricezione delle case degli italiani
Tutti gli impianti ricezione collettiva stiamo parlando di decine di milioni di abitazioni probabilmente devono essere impostati in ottica molti modelli di business e multipiattaforma dovranno essere impostati con un fortissimo coordinamento ma era tale che
Lo stabile riceva tutto possa ricevere on demand via cavo possa ricevere da satellite passa dice il digitale terrestre e poi la famiglia evidentemente libera libere scelte di scegliere cioè andiamo conto che stiamo parlando di un piano paese
E l'accenno che faceva Rognoni di persona lo stesso ministro che probabilmente sapete sarà utile
Per alcune zone di copertura
Il che naturalmente necessita di un rapporto costi-benefici ma necessita anche le soluzioni altri problemi che hanno bisogno di coordinamento perché ha un'aria che non è coperta digitale terrestre ha dei problemi di scorrimento ricavi dei programmi
Ha dei problemi enormi di trasmissione dei segnali locali che tutti quanti noi abbiamo detto che sono un un un fattore di ricchezza di questo Paese
Non sono problemi di solvibilità e che poi si può risolvere si può se saprà anche queste Brel problemi con appositi schedine crea Scolari se avete problemi
Però sono problemi dal punto di vista la volontà di governo del coordinamento complicatissimi e non ci si è ancora cominciato a studiare sopra
Nota per ecologica significa tutti lo sanno che non si danno più i contributi solo a un certo tipo di decoder che poi va bene
Va bene ma tutti i paesi europei sanno che alla fine i contributi si dovranno dare perché alcune famiglie io non modo o nell'altro vanno aiutati a entrare digitali altrimenti davvero di Togliatti divisione e come vediamo
Beh probabilmente il modello qua del voucher un buono per cui ciascuna famiglia poi decide se preferisce farsi il satellite o farsi dice terrestri o farsi il cavo
Ma queste datate ecologiche anche questo però è un piano e un progetto su cui bisogna cominciare a lavorare ho finito dico solo questo
Credo che questi dibattiti che stiamo facendo in questi giorni gli articoli su giornali eccetera siano molto utili che sono le occasioni in cui ci vediamo tra di noi e veramente Pacciani passi avanti però segnalo la coscia
Segnalo che i tavoli di lavoro per fare questo switch-off per fare questa dichiarazione del Paese non sono ancora partiti
Allora continua imbattuti continuano anche gli articoli sui giornali
Apprezzo l'impostazione che il nuovo ministro sta dando i suoi interventi però chiedo e chiedo con forza che iniziano i tavoli di confronto fra industria e istituzioni e autorità immediato al che processo si taccia se no anche stavolta rischiamo che stiamo parlando
Allora chiudiamo con Romano Righetti di Wind cinque minuti ovviamente diciamo canonici e poi ci salutiamo
Grazie al gusto io volevo
Considerando l'ora dare tre semplicissimi messaggi che sono i seguenti
Sì lo sviluppo della concorrenza sicuramente un obiettivo sicuramente un ambiente multipiattaforma rappresenta un sinonimo di concorrenza
Se però questo è sicuramente vero l'esigenza è quella di tenere alta la guardia a livello di analisi della concorrenza in ciascuna piattaforma che cosa sto dicendo e quali sono i le aree che ritengo di necessario approfondimento in una logica di aumentare la predica stabiliti del
Del sistema
Seguendo la piattaforma del fisso il tema uno dei temi che è fondamentale quello di verificare i limiti entro Puglia soggetti dominanti sia data la capacità di fare bande Ling dei servizi
Se questi limiti debbano essere regolamentari o Antitrust sicuramente un tema di discussione ma certo è evidente che queste nuove offerte di cui si sta parlando
Se effettuate da operatori dominanti possono alterare significativamente mercato
Se guardo il servizio mobile il tema fondamentale che è stato anche sollevato prima da Bianca Maria Martinelli è quello del delle frequenze allora
Facendo l'esempio delle frequenze del e dello standard DVB-H il quesito che un operatore come Wind si pone se al momento dello switch-off tra analogico e digitale saranno disponibili frequenze se si si quindi in caso positivo ove fossero disponibili se queste frequenze saranno assegnate allo standard di VB e in ultima battuta si un operatore mobile quindi non un operatore
Televisivo sarà intitolato a richiedere e ottenere in quale modo queste frequenze evidentemente la situazione attuale vede una presenza di tre operatori su sul proprio sul sullo spazio frequenziale che impedirebbe impedisce di fatto qualsiasi ulteriormente Arpini ingresso questo sicuramente un terzo terzo tema i contenuti se se il ministro un attimo fa detto tre volte contenuti allora bisogna porsi un problema se l'accesso ai contenuti diventa un tema quindi se i contenuti diventano quelli che passato mi chiamano nel senso al facility il problema è capire chi come questi contenuti può regolare
Anche qui
Quello che ha detto Bianca Maria di nuovo è assolutamente coerente
Ed efficace le esclusive le le gli acquisti multipiattaforma e tutte le altre cose però si tratta di capire se questo intervento vada progettato no esse vada progettato in un ambito di natura regolamentare ovvero se gli vada data una valenza di natura un po'più antitrust
Tutto questo potrebbe fare chiarezza la chiarezza evidentemente aiutare decisioni investimento e quindi è auspicabile che su questi temi le autorità e il il governo possano lavorare intervenire come peraltro mai m'è sembrato di capire abbiano intenzione di fare grazie
Allora io direi che prima di dare la parola Franco Chiarenza per il saluto conclusivo volevo ringraziare maniera diciamo non formale in particolar modo visto che c'è qui in Guido Stazzi presidente dell'autorità perché oltre diciamo a alle misure che vengono prese Van Gogh valgono anche i comportamenti presente lo scorso anno era avvenuto solo ad ascoltare quest'anno è stato dall'inizio fino alla fine credo che questi comportamenti diciamo meritino l'applauso di coloro che sono qui per parlare quindi anche segno di rispetto nei confronti bene dei vari soggetti che sono qui a parlare oltre a dire questo ringrazio anche tutti coloro che sono intervenuti a questa del convegno e dalla parola Franco Chiarenza che credo CCC salumi si limita a ringraziare tutti per essere intervenuti dare appuntamento al prossimo anno e ringraziare soprattutto questo fretta