Sono intervenuti: Faccio Adele (RAD).
Tra gli argomenti discussi: Antisemitismo, Commemorazione, Cultura, Decessi, Letteratura, Levi.
La registrazione audio ha una durata di 17 minuti.
Rubrica
09:30
9:00 - CAMERA
10:00 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
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8:45 - Camera dei Deputati
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RAD
Primo levi è morto
è morto
Portando con sé
Forse la profonda tristezza di non riuscire più a scrivere
Per che quello che aveva da dirci il suo testamento il suo patrimonio culturale
Ce l'ho lasciato in libri come se questo è un uomo la e la tregua e l'ultimo sull'argomento i sommersi e i salvati
E avvenuto dice Primo levi quindi può accadere di nuovo
Questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire
E le notizie che Primo levi aveva da dare all'umanità erano le terribili notizie di quello che accadeva nei campi di annientamento nazisti che hanno cominciato a diffondersi nel mille novecentoquarantadue come notizie vaghe indistinte si sapeva non si sapeva
Ma gli stessi militi delle SS
Si divertivano ad ammonire cinicamente le loro vittime in qualunque modo questa guerra finisca la guerra contro di voi l'abbiamo vinta noi
Nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza ma se anche qualcuno scampato
Il mondo non le crede forse ci saranno sospetti discussioni ricerche di storici ma non ci saranno certezze perché non usi distruggere IMO le prove insieme con voi e quando
Ma anche qualche prova dovesse rimanere in qualcuno di voi sopravvivere un agente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo mostruosi per essere creduti
Dirà che sono esagerazioni della propaganda alleata e crederà noi che ne diremo tutto e non a voi la storia dell'hacker saremo noi a dettare la
Questo credeva nei nazisti
Per fortuna però la storia si svolta in un modo diverso l'orrore
Di quello che sono stati Lager le sofferenze le angosce dolori sono rimasti sono documentati
Forse non tanto quanto l'avrebbero dovuto esserlo però e certo che le documentazioni sono forti e sonno terribili
Sono libri
Che bisogna leggere oggi e c'è di nuovo nel mondo tentativo di dire ma no non è vero sono esagerazioni l'Olocausto non esiste le giovani generazioni ventenni di oggi preferiscono non sapere ebbene noi che quell'epoca abbiamo vissuto quelle storie abbiamo conosciute che abbiamo conosciuto tante persone che non così capaci di Expo immersi per scritto come Primo levi non hanno lasciato testimonianze scritte oscene non villette Wren documentazioni private però io vorrei insieme con voi leggere la conclusione di questo ultimo libro di Primo levi i sommersi e i salvati
Che ha come sottotitolo i delitti i castighi le penne le impunità perché i giovani sappiano perché i giovani non di me implichino perché davvero non si possa più ricominciare daccapo perché non si possa dire è avvenuto quindi può accadere di nuovo
La conclusione del libro comincia così l'esperienza di cui siamo portatori noi superstiti dei lager nazisti è estranea alle nuove generazioni dell'Occidente e sempre più estranea si va facendo a mano a mano che passano gli anni per i giovani degli anni cinquanta e sessanta erano cose dei loro padri se ne parlava in famiglia i ricordi conservavano ancora la freschezza delle cose viste per i giovani di questi anni ottanta sono cose dei loro nonni lontane sfumate storiche essi sono assillati dei problemi da oggi diversi urgenti la minaccia nucleare la disoccupazione le sei ore
E delle risorse l'esplosione demografica le tecnologie che si rinnovano freneticamente a cui occorre adattarsi la configurazione del mondo è profondamente mutata l'Europa non è più il centro del che nei
Tra gli imperi coloniali hanno ceduto alla pressione dei popoli d'Asia ed Africa assetati di indipendenza e si sono dissolti non senza tragedie e lotte fra le nuove nazioni
La Germania
Spaccata in due per un futuro indefinito è diventata la rispettabile e di fatto detiene destini dei loro permane la diarchia Stati Uniti Unione Sovietica nata dalla seconda guerra mondiale
Ma io le ideologie su cui si reggono i governi dei due soli vincitore dell'ultimo conflitto hanno perso molto della loro credibilità e del loro splendore si affaccia all'età adulta una generazione Shack dica priva non dei reali ma di certezze anzi diffidente delle grandi verità rivelate disposti e invece ad accettare le verità piccole mutevoli di mese in mese sull'onda convulsa delle mode culturali pilotate o selvagge
Per noi parlare con i giovani è sempre più difficile lo percepiamo come un dove
Ore ed insieme con un rischio il rischio di apparire anacronistici di non essere ascoltati
Dobbiamo essere ascoltati al di sopra delle nostre esperienze individuali siamo state collettivamente testimoni di un evento Fo da mentale ed inaspettato fondamentale appunto perché inaspettato non prevista da nessuno è avvenuto contro ogni previsione è avvenuto in Europa incredibilmente è avvenuto che un intero popolo ci il appena uscito dalla fervida fioritura culturale dei Weimar seguisse un istrione la cui figura oggi
Muore arresa eppure Adolf Hitler è stato obbedito e osannato fino alla catastrofe
è avvenuto quindi può accadere di nuovo questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire
Può accadere e dappertutto
Non intendo ne posso dire che avverrà
Come ho accennato più sopra è poco probabile che si verifichino di nuovo simultaneamente
Tutti fattori che hanno scatenato la follia nazista ma si profilano alcuni segni precursori la violenza
Utile e inutile è sotto i nostri occhi
Serpeggia in episodi saltuarie privati o come illegalità di Stato in entrambi quelli che si sogliono chiamare il primo è il secondo mondo vale a dire nelle democrazie parlamentari e nei Paesi dell'area comunista
Nel terzo mondo eh endemica od epidemica attende
Solo il nove istrione non mancano i candidati che la organizzi la legalizza i la dichiara necessaria e dovuta e infetti il mondo
Pochi Paesi possono essere garantiti immuni da una tu una marea di violenza generata da intolleranza da libidine di potere da ragioni economiche da fanatismo religioso politico da attriti razziali occorre quindi affinare i nostri sensi
Diffidare dei profeti degli incantatori di quelli che dicono e scrivono belle parole non sostenute da buone ragioni
è stato oscenamente detto che di un conflitto e ce bisogno che il genere umano non ne può fare a meno e anche è stato detto che i conflitti locali le violenze in strada in fabbrica negli stadi sono l'equivalente della guerra generalizzata e crisi ne preserva no come il piccolo male l'equivalente epilettico preserva dal grande male è stato osservato che mai in Europa erano trascorsi quarant'anni senza guerre una pace europea così lunga sarebbe un'anomalia però ricca
Sono argomenti capziosi e sospetti Satana non è necessario di guerre violenze non c'è bisogno in nessun caso non esistano problemi che non possono essere breve risolte intorno a un tavolo purché ci sia volontà buona
E fiducia reciproca o anche paura reciproca come sembra dimostrare l'attuale interminabile situazione di stallo in cui le massime potenze si fronteggiano con riso cordiale truce ma non hanno ritegno a scatenare o lasciare che si scatenino guerre sanguinose fra i loro protetti inviando armi sofisticate spie mercenari e consiglieri militari invece che arbitri di pace mi pure accettabile la teoria della violenza preventiva dalla violenza nominali siete violenza in una pendola Rita che si esalta nel tempo invece di smorzare sì
In effetti molti segni fa lo pensare ad una genealogia della violenza odierna che si dirama proprio da quella dominante nella Germania di Hitler certo non mancava prima nel passato remoto e recente tuttavia a che in mezzo all'insensato massacro della prima guerra mondiale sopravvivevano alcuni tratti di un reciproco rispetto fra i contendenti una traccia di umanità verso i prigionieri e i cittadini inermi un tendenziale rispetto di Patti un credente direbbe concerto Timor di Dio l'avversario non era né un demonio né un verme dopo il gol otto mette humus nazista tutto è cambiato ai bombarda venti aerei terroristici di Der Ring hanno risposto i bombardamenti a tappeto alleati la distruzione di un popolo e di una civiltà si è dimostrata possibile e desiderabile sia in sé sia come sto in teoria il regno
Lo sfruttamento massiccio della manodopera schiava era stata imparato da che Hitler alla scuola di Stalin ma in Unione Sovietica ritornato moltiplicato alla fine della guerra
L'esodo di cervelli dalla Germania e dall'Italia insieme con la paura di un sorpasso da parte degli scienziati nazisti ha partorito le bombe nucleari i superstiti ebrei disperati in fuga dall'Europa dopo il gran naufragio hanno creato in seno al mondo arabo un'isola di civiltà occidentale una portentosa palingenesi dell'ebraismo capo ed il pretesto per un odio rinnovato dopo la disfatta le silenziosa diaspora nazista ha insegnato alle arti della persecuzione della tortura ai militari e ai politici di una dozzina di Paesi affacciati al Mediterraneo adesso antico e al Pacifico molti nuovi Tirant mi tengono nel cassetto la battaglia di Adolf Hitler magari con qualche rettifica o con qualche sostituzione di nomi qua può ancora avvenire taglia
Male l'esempio siberiano ha dimostrato in quale misura ma sia devastante una guerra combattuta nell'era industriale anche senza che si faccia ricorso alle armi nucleari nell'ultimo ventennio la sciagurata impresa vietnamita il conflitto delle Falkland la guerra era nera che e i fatti di Cambogia e da Fani Stephanie sta ne sono una conferma
Tuttavia ha anche dimostrato non nel senso rigoroso dei matematici purtroppo che almeno qualche volta almeno in parte le colpe storiche vengono punite i potenti del Terzo Reich sono finiti sulla forca o nel suicidio il paese tedesco ha subito una biblica strage dei primogeniti che ha decimato una generazione ed una bipartizione che ha posto fine al secolare orgoglio germanico non nessuno non è assurdo assumere che se il nazismo non si fosse mostrato fin dall'inizio così spietato l'alleanza fra i su e a versare non si sarebbe costituita o si sarebbe spezzata prima della fine del conflitto la guerra mondiale voluta dai nazisti e dai giapponesi è stata una guerra suicida tutte le guerre dovrebbe non essere tenute come cani agli stereotipi che ho passato in rassegna nel settimo capitolo vorrei infine aggiungerne uno ci viene chiesto dai giovani tanto più spesso e tanto più insistentemente quanto più quel tempo si allontana chi erano di che stoffa erano fatti i nostri aguzzini il termine allude ai nostri ex custodi alle SS e a mio parere è improprio
Fa pensare a individui distorti in atti male sadici affetti da un vizio d'origine
Invece
Invece erano fatti della nostra stessa stoffa erano esseri umani medi
Mediamente intelligenti mediamente malvagi salvo eccezioni non erano mostri aveva nel nostro visiva
Ma erano stati educati male
Erano in massima parte gregari e funziona Ari ronzio diligenti alcuni fanatica mente conventi del verbo nazista molti indifferenti o paurosi di pugni di punizioni o desiderosi di fa e carriera o troppo obbedienti tutti avevano subito la terrificante diseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Pietro erede ai suoi collaboratori e completata poi dal Daryl delle S S
A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva per la sua onnipotente sa o anche solo per sfuggire ha difficoltà familiari
Alcuni pochissimi per verità ebbero ripensamenti chiesero il trasferimento al fronte diedero cow chi aiuti ai prigionieri OSCE il servizio omicidio sia ben chiaro che responsabili in grado maggiore o minore erano tutti ma deve essere altrettanto chiaro che dietro la loro responsabilità sta qua il della grande maggioranza dei tedeschi che hanno accettato all'inizio per pigrizia mentale per calcolo Milio pene per stupidità per orgoglio nazionale l'belle parole del caporale Kjetil lo hanno seguito finché la fortuna e la mancanza di scrupoli lo hanno favorito sono stati travolti dalla sua rovina funestato Ida lutti mise via rimorsi e riabilitati pochi anni dopo per uno spregiudicato gioco Poli
Così finisce l'ultimo libro di Primo levi i sommersi e salvati
Così io vorrei che non si dimenticasse che non si dimenticasse come troppo facile
Per inerzia per pigrizia per ambizione per presunzione scivolare nella violenza per la violenza
Primo Levi non parla di non violenza perché subito troppa violenza
Per riuscire a fare questo discorso noi noi radicali noi che vogliamo essere cittadini del mondo noi ricordiamoci soprattutto che solo con la non violenza
Riusciamo a salvarci da tutto il mare di violenza che ci circonda
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