Il lavoro prima di tutto

I lavori nel pomeriggio però siccome amiamo
Una serie di interventi molto importanti direi di cominciare subito poi lascerò subito la lasciamo ai il il posto naturalmente c'è una qualche intervento dalla mattinata dei professori che si erano e iscritte han contribuito alla al Manifesto e quindi e vorrei che cominciassero a loro a scaldare il il il pomeriggio allora il professor Franco liso prima è la professoressa Roberta Bortone dopo interventi rapidi e succosi Franco
Devi prendere
Siccome lì l'intervento di Amoretti su due problemi i i servizi e il contrasto alla precarietà
Il il documento Enzo per favore il documento mette bene in evidenza la centralità dei servizi
Per lo sviluppo de de del welfare non potremo avere un buon Guelfa aumentarlo se non abbiamo dei servizi efficienti in grado di di consentire questo suo sviluppo ecco quindi il documento
E consapevole della sperequazione silenzi avrei
Territori digerite in pace ne hanno parlato
Anche autorevoli esponenti e questo è niente in handicap gravissimo allora io mi rivolgo al professor Treu che nel novanta sei ebbe il coraggio di prospettare una idea molto interessante
Di un istituto nazionale
Tripartito
Che gestisse questa materia
Io
Chiedo che si abbia il coraggio di prendere in esame questa prospettiva che non sarebbe un passo indietro ma sarebbe il luogo nel quale le Regioni insieme alle parti sociali potrebbero realizzare quel coordinamento che oggi è faticosissimo surrettizio quindi secondo me Italia lavoro potrebbe essere benissimo convertita in questa cosa che cimiteri dentro anche lui l'ISFOL come autonoma sezione
Di di di di studio di controllo questa sarebbe Maratea dire perché se non si corregge se non si ci si dota subito di un sistema di servizi efficiente ed un sistema nazionale potrebbe superare questa situazione a macchia di leopardo ecco niente correremmo grossi rischi di spendere avuto
Secondo problema contrasto della della precarietà
Ecco ora questo contrasto tra veneta secondo me non deve passare solo attraverso il miglioramento del Welfare e dei servizi
Ecco queste sono prospettive certamente importanti dove abbiamo molto spara molto percorso da fare però va perseguito una prospettiva più ampia che non può neanche esaurirsi in una semplice rilievi scrittura dei contratti temporanei
Ecco qui io se riterrei che il problema andrebbe risolto ponendo direttamente al centro della discussione e soprattutto tra le parti sociali questo il problema ecco la necessità di definire in concreto lo sforzo che va richiesto all'impresa per garantire una tendenziale stabilita
Ai rapporti
Di lavoro
Oggi questo sforzo a questo sforzo si allude mediante la formula ambigua che abbiamo nella disciplina dei dei licenziamenti esigenze dell'impresa indicativo si cerca di controllare il potere dell'imprenditore in questo modo
è una formula che rinvia largamente alla mediazione giudiziaria è una formula che non dà certezza e tranquillità le imprese e che per le imprese rende certamente più interessanti i rapporti
Di di tipo temporaneo
Allora quale parti dovrebbero avere anche in occasione della ridiscussione che devono fare in materia di contratti da una termine di parlare esplicitamente quali sono i comportamenti che tu che sia che ci si aspetta che l'impresa tenga per favorire questa stabilità e quindi se si avesse il coraggio di parlare a tutto tondo e non si rimane
Schiavi ancora di questo tabù che oggi un po'risentito nelle parole di dell'amica
Donata Contardi di Tor di toccare il tema dei licenziamenti che non va ovviamente toccato come l'ha toccato Berlusconi ma nel ma nel senso di in questo senso che sto dicendo io
Ecco diciamo esplicitamente quali il carico che sulle imprese noi dobbiamo mettere ed ecco in questo secondo me spingerebbe le parti insomma a a concordare delle politiche di gestione del personale
Quindi quel quel quel questa in sostanza nel sociologismi Gigi Simoni se ti volevo dare
Grazie ha promesso ora cioè se a Roberta Bortone
Buona sera a tutti io vorrei provare a fare un discorso Nonda professoressa se se mi è consentito visto che sono qui sono stata chiamata qui al palco come professoressa cioè vorrei non parlare del documento
Considerato che al documento in qualche misura ha collaborato e che quindi mi ritengo pienamente d'accordo con le cose che sono state ampiamente dette fino a questo momento
Io vorrei muovere mi dà un'altra considerazione
Questa è un'Assemblea
Verso il partito democratico ed è un'assemblea che ha un titolo che a me piace molto il lavoro prima di tutto
Quello che voglio dire approfitto di questa sede e vi ringrazio per questo è che io ritengo fondamentale quando si discute della costituzione di un partito democratico nella nel quale io credo è che si cominci a discutere dei temi che siano centrali per l'azione di quel partito
Piuttosto che non sulle sigle e sui nomi
L'occasione di discutere il lavoro mi sembra una occasione importante perché la coscienza del lavoro che ha un partito politico un soggetto politico diventano il cardine della sua azione politica
Ricordo quello che scrisse ormai qualche anno fa Bobbio quando scrisse quel libretto destra e sinistra in cui cercava di marcare una differenza tra destra e sinistra dove metteva l'equità sociale
Al centro di questa distinzione
Io credo che un il partito democratico debba mettere il lavoro al centro della sua prospettiva politica
Da qui nasce poi l'idea di un manifesto di un documento perché si tratta di dire quale lavoro il Partito Democratico mette al centro del suo obiettivo politico
E qui non posso che riprendere alcuni temi che sono stati già sviluppati approfonditi da tutti gli interventi che mi hanno preceduto
è chiaro che non si pensa più al lavoro di tipo fordista al lavoro subordinato nella grande impresa
Sarebbe suicida far nascere un partito con l'idea con questa idea del lavoro
Mettere il lavoro al centro dell'obiettivo politico di un partito di un nuovo soggetto politico vuol dire mettere il lavoro
Di questo secolo di questo millennio
Che è un lavoro che ha mille sfaccettature è che è un lavoro che nella maggior parte dei casi sia che sia autonomo sia che siano collaborazioni sia che sia subordinato tecnicamente ha bisogno di tutele
Ma a questo punto dico forse non il lavoro i lavoratori
Cioè questo è un partito che sta facendo una scelta nel momento in cui nasce la scelta di tutelare i lavoratori che siano subordinati collaboratori autonomi quei lavoratori che si trovano in una situazione disfavore rispetto al sistema sociale
Questo non vuol dire essere contro l'impresa e perché
Se andiamo a guardare il panorama internazionale della competizione internazionale
Il nostro Paese è rimasto indietro forse proprio perché ha anche una vecchia cultura dell'impresa
In una società dove il costo del lavoro in Cina e in in maniera non paragonabile al nostro più basso più basso di tutti i Paesi non credo che la flessibilità come la sua intesa negli ultimi anni in questo Paese sia una cosa che premia il sistema produttivo
Perché se le imprese vogliono sopravvivere alla concorrenza internazionale devono anche loro mettere al centro della loro attenzione il buono lavoro
Quindi puntare tutto sul lavoro vuol dire puntare su un lavoro qualificato
Che vada nella direzione di un lavoro di qualità dell'impresa
E il lavoro di qualità delle imprese inevitabilmente non vuole la precarietà del dei lavoratori questa volta non vuole dei lavoratori che non abbiano una formazione continua non vuole un sistema sociale che non metta a tutti i cittadini in grado di concorrere all'azione politica complessiva in una situazione di parità sostanziale
Io credo che questo sia l'unica cosa che mi sentivo di aggiungere al dibattito nel merito che c'è stato perché ripeto per quello che riguarda poi le prospettive verso le quali questo Partito democratico andrà nel momento in cui diventerà come si spera soggetto reale per di più forza di governo B i contenuti li abbiamo già più o meno individuati nella in questa bozza di documento che sarà fatta circolare tra breve grazie
Grazie chiudiamo qui la prima fase di dibattito è passiamo a quella del pomeriggio
Ma richiamando credo l'utilità di una condivisione di massima che è emersa stamattina su sul documento politico sull'impalcatura culturale l'analisi gli orientamenti contenuti nel documento politico che si è voluto chiamare il manifesto del lavoro ma anche alla pretesa credo e l'ambizione giustamente di essere un po'più di un contributo per la fase progettuale per lo stesso manifesto che si sta elaborando in questi giorni per una discussione come questa più larga sempre più larga documento politico del partito democratico
Del manifesto politico del partito democratico che non è frutto di un'elaborazione di vertice ma è frutto comunque di un concorso di competenze
Di intelligenze che si mettono insieme come hanno fatto sulla piano sul documento del lavoro che oggi abbiamo abbiamo avuto modo di di conoscere e che segna mi pare di poter dire anche un punto di grande convergenza quando si dice che il suo partito democratico i i contenuti sono ancora da vedere io registro in molte occasioni anche oggi che in realtà il processo di elaborazione
Di una posizione politica di una progettualità più generale che è quella di un grande partito politico di una grande forza politica che voglia dare risposte
All'altezza dei cambiamenti che sono stati anche qui richiamati nell'organizzazione dell'economia
Nella organizzazione dei Poteri nelle nuove criticità che segnano il profilo della complessità sociale del nostro tempo e per i quali nasce credo che nasca alla alla l'idea del partito democratico questo pomeriggio vorremmo fare un passo avanti in un confronto ancora più stretto se possibile
Sui temi dell'agenda che si è per finita Caserta con specifico riferimento certamente al lavoro
Ma in un confronto
Che verifichi come si possono come si debba coniugare sull'obiettivo della crescita della ricchezza nazionale che è stato indicato a Caserta con l'obiettivo della piena e buona occupazione che sono due Corneille
Non non separabili diurno Progetto che sia autenticamente riformista e questo è un tema sul quale si è aperta una fase che a seguito dell'approvazione della Finanziaria che ci lasciamo le spalle insieme alla penso di quella manovra finanziaria che al di là delle modalità spesso Momo
Non mo'facilissime con cui sia andata definendo in Parlamento certamente rappresenta oggi un punto o centrale nella politica economica
Del governo è sulla strada di cambiamento dell'economia italiana di aggiornamento di modernizzazione del sistema è partita la concertazione
è partita sta partendo in queste ore
Domani il Consiglio dei ministri probabilmente varietà misure che vanno nella direzione del cambiamento anche in profondità
Di sistema del nostro Paese per spostare risorse dalle rendite nella direzione della crescita e della occupazione dello sviluppo
è uno snodo difficilissimo nel quale credo a nessuno sfugga che esistono problemi come sempre tensione esistono le difficoltà di governo quando si fanno scelte di cambiamento vero
Ora da questo snodo io credo tutti noi vorremmo uscire con uno un Paese più coeso
Più competitivo con più stabilità politica ecco questa responsabilità la responsabilità di uscire da questa fase di cambiamento con un Paese che abbia insieme a una maggiore coesione sociale una capacità di competizione internazionale più forte ma anche una stabilità del sistema politico più compatta questa responsabilità non la perdiamo tutti credo che sia una responsabilità che riguarda prima di tutto le forze di governo
Dire tutte le forze di governo non alcune più di altre come ogni tanto accade di di intuire nel corso del dibattito politico italiano le forze di governo hanno tutte la responsabilità di portare fuori da questa processo un Paese più forte
Era però questa responsabilità e io credo sia avvertita anche dalle forze sociali
Prima di tutto dai grandi sindacati dei lavoratori
Perché uscire da questa difficoltà che abbiamo ereditato ma che viene da lontano per andare nella direzione di un Paese moderno capace di competere di creare lavoro occupazione buona occupazione durevole superando tutte le difficoltà che hanno segnato una fase terribile di cambiamento del sistema italiano dell'architettura sociale italiana
Come è stata anche stamattina più volte richiamata credo che questa responsabilità ci riguardi tutti riguardi anche molto e lo sappiamo è stato così in passato lo sarà io spero anche ora
Le grandi forze rappresentative dei lavoratori e questa sera io credo noi abbiamo la fortuna insieme
Alla presenza credo che stia arrivando del ministro del lavoro e di Rutelli e Fassino di avere i vertici del sindacato italiano con i quali aprire un confronto che vada che vada nel cuore di questi problemi prima dalle però la parola a Pietro Gasperoni responsabile DS dei problemi del lavoro per la introduzione del pomeriggio
Ma con l'iniziativa di oggi
E con ciò che ci proponiamo di fare con la nascita del Forum permanente sul lavoro
La nostra intenzione è quella di tentare di portare un contributo alla costruzione di una nuova grande forza riformista di cui il Paese ha tanto bisogno
Lo facciamo uscendo
Dalle dispute nominalistiche che hanno occupato fin troppo
Tempo e spazio
E discutendo insieme nel merito il cosa dovrà essere a partire dai temi del lavoro e del suo valore sociale
In questo senso il manifesto su cui si è soffermata la nostra attenzione questa mattina
Ancorché come è stato detto adesso da Soru ma questa mattina anche
Da Treu
è frutto sì della riflessione dell'associazione del gruppo che ha lavorato intorno all'associazione lì ma ne rappresenta e per questo abbiamo ritenuto anche di fare un oggetto così importante anche nella nostra discussione un contributo importante per tutto l'Ulivo
Poi certo
I congressi dei nostri rispettivi partiti avranno il compito di deliberare l'avvio del progetto costituente e connesso la messa a disposizione della loro forza organizzata che ne costituisce il presupposto indispensabile
Tuttavia non è nostra intenzione a ridurre il tutto ad una mera sommatoria dei partiti
Vogliamo e dobbiamo andare ben oltre la fusione dei nostri poli importanti partiti di riferimento
Ciò che vogliamo costruire
è un grande partito democratico popolare e di massa
Che affonda le sue radici
Nelle grandi correnti laiche cattoliche socialiste del secolo scorso e che perciò stesso
Richiamano un grande processo aggregante tutte le forze che si riconoscono nei valori del riformismo politico e sociale
Certo dire riformista
Non sempre si rende compiuto e comprensibile un progetto politico
Ciò è dovuto al fatto che ormai anche la destra definisce riforme ciò che
Invece spesso si configura come vera e propria controriforma
Pertanto io penso che ogni nostra proposta a riguardo ogni proposta riformatrice
Dovrà essere sempre accompagnata ad obiettivi chiari e inequivocabili
Affinché siano evitati quegli elementi di confusione che si fanno a volte apparire come portatori di istanze moderate non corrispondenti alle nostre reali intenzioni
Qualcosa del genere
A mio modo di vedere accaduto ad esempio nelle settimane scorse sulle pensioni
Al cui riguardo voglio solo sottolineare che una grande forza riformista
Dovrebbe trovare il coraggio di dire anche cose che potrebbero apparire scomode ma necessarie
Distinguendo la nostra funzione da quella propria del Governo
Che deve perseguire necessariamente obiettivi considerati realizzabili nel contesto politico generale dato ora non è mia intenzione entrare nel merito dell'attualità che contraddistingue
L'avvio del confronto tra governo e parti sociali sulle pensioni perché
Oltre a non volerne essere il tema in discussione oggi anche perché ma anche perché le proposte che al riguardo caratterizzano l'impegno del ministro Damiano
Mi pare che siano possono essere anzi lo sono da noi condivise in questo senso tra il sostegno
Delle forze dell'Ulivo
Ma proporrei invece un tema di riflessione ad esempio sul sistema previdenziale e le esigenze di intervento che esso richiede sul piano più strutturale
Nessuno disconosce
Al contrario
Appunto il grande valore
Della riforma del novantacinque
Anche perché con essa io penso che noi abbiamo salvato la previdenza pubblica da una crisi di equilibrio finanziario che lo avrebbe messo seriamente in discussione
Però a undici anni di distanza sarebbe utile
Aprire con coraggio una riflessione sul suo carattere
A me sembra ad esempio troppo contributivo
Che lega in prospettiva un parlo dell'immediato la pensione di ciascuno strettamente ai contributi versati
Limitando in questo modo fortemente ogni possibilità di redistribuzione e quindi la sua capacità
Di realizzare la necessaria solidarietà al suo interno soprattutto rivolta verso i giovani e le basse retribuzioni
Dobbiamo cioè sapere che l'attuale sistema se non
Forse adeguatamente corretto
Negli anni a venire finirà brevi o rischia comunque di finire per penalizzare i bassi redditi e quindi soprattutto i giovani e le donne
Io voluto prendere ad esempio questa problematica particolarmente delicata
Per quanto così importante per milioni di persone
Per mettere in evidenza quello che a mio modo di vedere dovrebbe essere il metodo di approccio riformista ai grandi temi che investono la nostra società
Così come penso che a tale riguardo dovremmo anche indicare il percorso che intendiamo seguire
A cominciare dalle forze da coinvolgere nella formazione delle decisioni
Siccome in democrazia anche il metodo è sostanza politica ritengo che il nuovo partito cui vogliamo dar vita debba dotarsi oltre che dei valori di riferimento e dei contenuti programmatici
Anche di rinnovate forme di esercizio della democrazia e della partecipazione
Non solo nella vita interna
Ma in grado di rappresentare anche un vero e proprio modello di funzionamento della democrazia politica
Il tema ad esempio da democrazia sociale delle sue forme di rappresentanza e di partecipazione nelle aziende nella società
Io penso che non possono essere di esclusiva prerogativa delle parti sociali
Ma dovrà trovare certo attraverso il loro fondamentale imprescindibile apporto forme di codificazione che siano poi di garanzia per tutti
Una democrazia moderna non può tralasciare componenti essenziali viene sa quali sono le forme di aggregazione di rappresentanza sociale perché da esse trae
Alimento costante per un suo progressivo ed equilibrato sviluppo
La rappresentanza politica e degli assetti istituzionali non esauriscono gli spazi entro cui si esercita la democrazia e pertanto questi vanno estesi rafforzati ma anche regolamentati
Questo campo di forze riformiste
Non può insomma io penso non porsi innanzitutto il tema della partecipazione democratica e delle forme attraverso cui vengono organizzati i processi decisionali
In una società sempre più complessa e composita sia nella stratificazione sociale che negli interessi economici e culturali
Questa complessità e questa eterogeneità di interessi devono peraltro poter trovare nell'organizzazione politica
La disponibilità a contenere lì e a rappresentarli unitariamente entro un unico progetto politico di innovazione economica e sociale
Pena la frammentazione e la corporativi esazione sempre più spinta dei diversi interessi e della loro rappresentanza politica
Tuttavia ciò non significa rendere meno riconoscibile più confuso il nostro radicamento fondamentale nel lavoro e nei suoi valori di riferimento
Al contrario il progetto di società di cui dovremo dotarci
Dovrà affondare le proprie radici proprio nei valori del lavoro che sono il fondamento della persona
Una politica riformista per il lavoro non può che partire dall'assunto
Che esso è la manifestazione più alta della Creevy della creatività umana e che nel lavoro ogni persona trasferisce talento trasferisce competenze trasferisce passione
Il lavoro non è solo fonte di reddito
E anche socialità e vita di relazione autorealizzazione e certezza del futuro e fondamento della propria dignità oltre che benessere per l'intera collettività
Perciò la società deve promuoverlo e tutelarlo riconoscerne il suo valore sociale e valorizzarne i meriti professionali
Ciò ha fatto tanto più oggi che viviamo un periodo di tumultuosi processi di cambiamento
Accompagnati da forme di flessibilità che troppo spesso diventano precarietà nel lavoro e nella progettazione dalla propria vita e del proprio futuro
Non si tratta ovviamente di rimpiangere è stato detto questa mattina
Rigidità che appartengono ad un'altra fase economico-produttiva
Ma di garantire una buona flessibilità con tutele e diritti e sulla quale possano spesso convergere vantaggi sia per le imprese che per i lavoratori
Da qui la necessità di dotarci di nuove regole di nuovi strumenti sia nel mercato del lavoro che nelle protezioni sociali a partire diceva tre euro dalla Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori
Per giungere ad un sistema
Di ammortizzatori sociali all'altezza delle mutate esigenze passando per quei processi formativi lungo tutto l'arco della vita in quanto la conoscenza sempre più ormai valore strategico
Il partito democratico
Non sarà quindi il luogo della dispersione di questi valori non sarà il partito della moderazione
Dovrà invece essere il luogo dove coniugare i valori con i contenuti programmatici
Dovremmo saper coniugare l'eredità storica dei nostri rispettivi riformismi
Con le attuali esigenze di innovazione capaci di rompere vecchie e nuove rigidità e steccati che condannano ad esempio ancora il figlio di un operaio a fare l'operaio se gli va bene e impedisce a chi non è figlio di un professionista di accedere alla libera professione
Dovremo insomma saper rendere chiara la nostra idea di società alternativa alla destra a partire dall'esigenza primaria di uno lo sviluppo della nostra economia come
Richiamava attraverso anche quel percorso individuato a caserma a Caserta che indica richiamava adesso so
Lo sviluppo la nostra economia che sia sostenibile con le compatibilità ambientali innanzitutto e imperniato su un modello di competitività
Che valorizzi il lavoro e la sua dignità
Che ne promuova la sua stabilità
E che sviluppi la ricerca l'innovazione e la scuola la formazione consentitemi quindi rendere merito lo faccio con una battuta
Semplificato al massimo al Governo
Per le buone cose che già sono state realizzate a riguardo nella finanziaria
E particolarmente l'impegno che vi ha profuso in questo senso il ministro del lavoro Damiano per noi quindi lo sviluppo essenziale
Perché consente di rendere stabili le conquiste sociali ancorché adeguatamente riformate rese più inclusive
E garantisce le risorse necessarie per rendere duraturo il processo economico e sociale dell'intero Paese
Non c'è dubbio che uno dei tratti distintivi essenziali
Tra noi e la destra non il solo certo ma di quelli essenziali è riferito proprio a quali idea sia della società e della sua organizzazione economica e sociale
Per noi i valori della solidarietà dell'equità nella distribuzione delle risorse
Dei re dei diritti
Della giustizia sociale della cittadinanza sono il fondamento di un partito riformista un tratto dalla nostra identità
Per noi lo Stato sociale essi un sistema di protezione sociale
Che sa promuovere opportunità ma anche garantire condizioni di eguaglianza per chi parte da una posizione di svantaggio
Ma oltre a ciò è anche strumento di qualità dello sviluppo
In questi anni la destra ha dimostrato sul campo la sua idea di Società nella quale viene esaltato l'egoismo a scapito di ogni principio di solidarietà di giustizia e di coesione sociale
Il prevalere di interessi di pochi a scapito dell'interesse generale
E con l'idea che la sfida della competitività dovesse essere giocata non sulla qualità ma sulla riduzione dei costi e la compressione dei diritti di chi lavora
Come se i nostri competitori fossero le economie più arretrate i paesi in via di sviluppo piuttosto che quelli ad economia avanzata insomma una sfida a competere verso il basso
La sfida da Hugo Ballin della globalizzazione va invece giocata secondo il verso l'alto
Facendo leva sulla qualità e sulla coesione sociale
E dove il lavoro la sua qualità e i suoi diritti ne rappresentano un fattore strategico di sviluppo e non un fattore di costo da comprimere
Peraltro i risultati disastrosi di cinque anni di governo la destra sono sotto gli occhi di tutti dalla perdita di competitività crescita vicino allo zero un Paese più indebitato più impoverito nei suoi settori strategici più ingiusto più insicuro
Per una precarietà dilagante che rischia di rubare inesorabilmente il futuro intere generazioni di giovani
Ecco io credo che la centralità del lavoro e dei valori che esso richiama rappresenta proprio il tratto identitario più forte più netto e distintivo di cui dovrà dotarsi il partito democratico
I suoi due assi portanti dovrebbero quindi essere rappresentati dalla qualità dello sviluppo e dal modello di competitività che lo sostiene
E dal modello di organizzazione sociale al cui centro ci sono le opportunità
Ma anche i diritti per una piena affermazione della dignità umana
Ecco perché considero di fondamentale importanza il fatto che dentro questo nuovo partito
Trovi spazio un nuovo protagonismo degli attori sociali a partire dalle grandi organizzazioni sindacali confederali
Non si tratta di prefigurare nuove forme di collateralismo né di indebolire il rapporto di autonomia del sociale dalla politica e dalle istituzioni
Penso però che un partito che si presenta con questi tratti non possa fare a meno dell'apporto diretto di tanti protagonisti sociali che ne interpretano quotidianamente passioni e bisogni
Infine penso che non posso essere trascurato il tema riguardante la riforma della politica che ne riafferma il suo carattere di servizio e di passione civile
In questi ultimi anni
C'è un importante a mio modo di vedere ritorno di interesse alla politica
Che dovremo saper trasformare
In interesse nella politica spalancando in questo senso porte e finestre ai tanti giovani ragazzi e ragazze desiderosi di diventare protagonisti dei loro destini
Sappiamo che il percorso che vogliamo compiere e tutt'altro che semplice e lineare
Esso presenta difficoltà di vario genere che dovremmo saper affrontare e superare con la pazienza la determinazione necessarie
Proseguendo anche nel lavoro di rinnovamento dei gruppi dirigenti
Attivando soprattutto iniziative come quella che stiamo facendo nella giornata nella giornata di oggi
Dovremo metterci insomma tutta la disponibilità al confronto e la passione di cui siamo capaci ma il Paese ha bisogno di questo nostro progetto politico grazie
Grazie Pietro Gasperoni diamo la parola Achille Passoni segretario il confederale della CGIL
La politica
è fatta anche di simboli
Simboli diventano fatti della politica diventano politica
Quello di oggi secondo me
è uno di questi
Oggi è una giornata importante
Per i democratici Sinistra e per la Margherita
Come tappa importante
Di un lungo percorso che li porterà a costruire insieme ad altri un nuovo partito
Anzi un partito nuovo
Oggi è importante un fatto simbolico
La scelta del titolo è già stato detto
Dobbiamo rallegrarcene dobbiamo essere convinti che è una cosa importante dobbiamo andare avanti
Ma proprio perché è un fatto simbolico proprio perché deve costruirsi radicarsi
Io penso che sia giusto
Guardare anche ha qualche limite
E a capire come meglio dobbiamo proseguire
Confesso lo dico a Soru e lo dico
Perché a Speroni
Che avrei preferito una platea oggi con una presenza di dirigenti di partito
Non solo di vertice
Ma anche delle federazioni anche dei territori
Avrei preferito cioè che questa discussione non fosse o non sembrasse o non risultasse
Una discussione per i soli addetti ai lavori
Temo però che queste cose non siano casuali
Temo che lo sforzo che qui stiamo facendo
E di cui do atto i gruppi dirigenti
E costruire un partito che abbia come riferimento fondante
Nella sua scala valoriale
E nel suo radicamento sociale il lavoro
Sia questione ancora non conquistata dall'insieme dei due partiti
Questo è un limite
Un limite che su cui dobbiamo lavorare
Non è affatto irrecuperabile
La giornata di oggi può dare uno slancio importante per recuperare e per andare avanti
Il Foro
Il Forum può essere un grande momento utile a questo fine
A condizione come mi diceva
Una compagna stamattina
Che non diventi un recinto entro il quale
Chi si occupa di lavoro trova una sede per parlare di lavoro
Se il lavoro è quella cosa che qui oggi è stata detta
Se le senza una delle essenze principali
Della costruzione del nuovo partito allora di lavoro si deve discutere tutti
Io non sto a ripetere le cose che qui oggi sono state dette sul perché
Si assume il lavoro come riferimento fondante
O si de assumere lavoro come riferimento fonda
A noi tutti che siamo qui la cosa è abbastanza chiaro
Io mi aspetto lo dico a Donata Gottardi
Che qui oggi con noi
Mi aspetto di trovare nel manifesto per la costruzione del Partito Democratico che ci siano le cose che qui oggi sono state dette
Guardate il nostro problema non è fare una piattaforma del lavoro
Ho una piattaforma per il lavoro
Il nostro problema oggi
è che il Manifesto del partito democratico ossia costruito dentro a questa logica
Se non si passa lì abbiamo perso
E se ve lo devo dire come la sento io non sono ancora sicuro che questa battaglia sia ricca
Io affido a questa riunione di oggi alle cose che qui ha siamo dei abbiamo detto è al lavoro che dobbiamo costruire
La possibilità perché davvero avvenga un salto di qualità nella discussione nella costruzione del Partito Democratico che assuma il lavoro come fattore fonda
Abbiamo altri problemi
Politici
Che questo tema trascina con sé
Abbiamo l'attualità
Io sull'attualità non interverrò perché sono convinto che siamo in una fase nella quale
Il dibattito si è sviluppato
Oggi bisogna dire stop al dibattito
E bisogna cominciare a tirare le fila ognuno per le proprie responsabilità
E poi iniziare la fase del negoziato
E siccome questa è la fase più difficile
Penso che anche spendere meno parole
In pubblico e occuparsi fortemente
Dell'aspetto negoziale dell'apertura del tavolo sia per chi ha questa responsabilità
Un fattore importante
Noi sindacalmente dobbiamo fare sintesi di un dibattito all'interno dell'organizzazione
E lo stiamo facendo
L'Unione e il Governo deve fare sintesi del dibattito
Che è in corso da qualche mese
All'interno dei singoli partiti
Noi costruiremo una proposta unitaria il governo deve costruire una proposta unitaria
E su queste proposte unitarie si apra negoziato
Ci si confronti
I temi sono chiari sono noti le sensibilità sono altrettanto chiare inoltre
Oggi è il tempo nel quale
Si deve portare a sintesi il dibattito e si deve iniziare il negoziato
Per questa ragione
Vorrei soltanto dire alcune altre cose
Un po'più propriamente politiche
Perché la sfida del nuovo partito chiama in causa altri fattori
Primo tema il tema della rappresentanza politica
è fuori discussione quello che ha detto Moretti stamattina non è tempo di
E cinghia di trasmissione una parte né dall'altra
Per fortuna abbiamo risolte qualche anno fa
Ma il tema della rappresentanza politica del lavoro è un tema per me è il tema
In questi anni in questi quindici anni in questi vent'anni tra la storia del nostro Paese
Il valore lavoro è scivolato nella scala dei valori del nostro Paese
è scivolato in basso
Le forze del lavoro in questi anni hanno avuto serie difficoltà a ritrovarsi nella rappresentanza politica
Ha ritrovato rappresentanza politica
Una risposta alle proprie ansie
Alle proprie paure
Magari quelle indotte dai processi di globalizzazione
Ma anche alle loro speranza alle loro attese
Hanno trovato una politica che troppo spesso ha scoperto di volta in volta nuove più o meno effimere centralità
E su quelle ha costruito rappresentanza e politiche
Abbandonando vietati
Il mondo del lavoro ha un'idea di solitudine
Che ancora pesa e pesa molto
Il tema della rappresentanza politica quindi è il tema
Della sinistra
Ed è il tema del partito democratico
Ridare rappresentanza politica al mondo del lavoro
Far ritrovare il mondo del lavoro dentro una dimensione politica
Perché quella sociale non basta
è importante e decisi in questi anni ha svolto anche un lavoro di sub di supplenza
Su cui si possono avere mille opinioni
Ma la rappresentanza sociale non basta
Serve una forte rappresentanza politica
Perché se ciò non accade
Allora si lasciano spazi
Ha idee che io considero sbagliata
Prima fra tutte l'idea Pan sindacale secondo la quale il sindacato si fa tattica
Oppure un'altra speculare ma identiche
Che consiglio altrettanto misurato
Come quella di un rinchiudersi all'interno di se stessi
Di rifiutare il rapporto con la politica
Quindi rappresentanza politica radicamento politico quindi rappresentanza degli interessi sì anche di parte di Tracy sono di parte
Siano sia essi quando vengo da te saio sindacato o quando vengono passati al partito poi Dario unificazione dentro l'idea generale è del sindacato e del partito
E poi il tema della partecipazione
La crisi della democrazia di questi anni è crisi di partecipazione
Lo abbiamo detto tutti in vari modi vari Sanzio
Oggi il tema della democrazia e deve essere tale partecipazione deve essere assunto dal partito nuovo come asse della sua vita
Concrete
Qui dobbiamo uscire da questa discussione tra partito leggero e partito pesante
Oggi c'è bisogno di un partito forte radicato nel territorio in grado di far partecipare migliaia di persone alla propria vita democratica ma contemporaneamente c'è bisogno di un partito aperto
Un partito che sappia dialogare col suo elettorato che sa per chiamare elettorato a misurarsi anche con le grandi scelte del partito
Un grande processo di partecipazione
Per rimettere in moto la democrazia la qualità della democrazia di questo Paese e in questo c'è anche una responsabilità sindacale
Anche noi dobbiamo assumere il tema della partecipazione
Come grande fatto della democrazia nostra e del Paese
E qui qualcuno l'ha detto
Ci sono ritardi limiti
Qualcuno nel sindacato è un po'più avanti qualcuno è un po'più indietro ma il tema della democrazia industriale della democrazia economica è tema della democrazia di questo Paese
E anche il sindacato è anche il movimento sindacale su questo tema deve avere coraggio di fare un passo in avanti
E per ultimo il rapporto tra il partito nuovo il sindacato
La difesa gelosa della rispettiva autonomia e fuori discussione
Non facciamo discussioni inutili
Il tema non è questo
Il tema è come
Il partito nuovo di esce
A rapportarsi al mondo del lavoro anche nelle sue organizzazioni suo organizzazioni confederali e a costruire
Politica
Più politiche
Più rappresentanza
E anche perché no
Essere la sponda politica
Al movimento sindacale
Per quelle vicende che travalicano
Le sue proprie responsabilità
è una grande impresa quella che a cui si accingono i due partiti
è una grande sfida è una grande sfida che si può vincere solo se si dà un carattere aperto
Molto aperto a questo partito molto inclusivo molto dialogante con tutti molto aperto alla partecipazione di tutti
In questo non ci può essere nessuna idea moderate
Se si assume il lavoro come lavoro come tema fondante
Per il partito nuovo
Quello è l'antigelo principale a ogni idea moderata
Dobbiamo rispondere al giovane che ha parlato stamattina
Alle critiche che ci ha detto anche noi il sindacato
Dobbiamo essere più capaci di rappresentare esattamente come il partito
Forze nuove che si affacciano al mondo del lavoro
Nel mondo del lavoro così diviso e frantumato così come è stato qui descritto
E infine per non parlare solo degli altri
Voglio dire che se le ragioni
Delle divisioni del Novecento
Dei grandi riformismi del Novecento
Portano oggi
I due partiti a definire
Una modalità di costruzione di un nuovo modo di stare insieme di unire riformismo di mettere insieme culture diverse
Beh allora forse qualche riflessione sindacato sullo stesso tema la deve fare
Io penso che siano venute meno le ragioni storico politiche delle divisioni del Novecento anche sul versante sindacale
Penso che è una grande sfida
Del nuovo millennio
Di ridefinire la respirare rappresentanza politica e contemporaneamente anche la rappresentanza sociale sia una grande sfida alla quale il sindacato non si deve sotto
Paolo Baretta segretario confederale della CISL e
Grazie
Il il lavoro prima di tutto
è da Orvieto che ci si aspettava questa questa svolta dall'assemblea programmatica del Partito Democratico fatta qualche mese fa ad Orvieto dove avevamo registrato lo fece proprio Achille ecco su una intervento che condividemmo la preoccupazione che mancasse un ancoraggio forte al lavoro
Nella prospettiva politica di questo Paese in particolare la prospettiva del partito democratico oggi
Questa Assemblea può rappresentare quindi l'avvio di una fase nella quale questo ancoraggio e reso esplicito evidente ieri coniugato la luce
Dei grandi cambiamenti sociali con i quali facciamo i conti non c'è dubbio che il Paese ha di fronte
Le tre grandi emergenze non risolte inevitabilmente peraltro dalla finanziaria e che sono alla fine il tema della stagione del riforme che ci aspetta
La questione finanziaria ovvero il problema del debito del deficit che non va abbandonato
Abbiamo per fortuna i dati di una miglioramento delle entrate fiscali ma sull'utilizzo di queste entrate
E che rapporto ci sarà tra la ridefinizione di una abbassamento ulteriore del debito e la possibilità di fare politiche sociali ma questo è un tema Perton una discussione dei prossimi mesi delle prossime settimane
Diamo atto al governo di aver adottato la politica delle contro l'evasione come un perno e resta uno dei punti centrali della lettura
Perché si sa che questo è uno degli argomenti sensibilissimi nel rapporto tra lavoro e il resto della società
La questione economica lo ricordava Gasperoni il tema della crescita ma il tema della crescita dal punto di vista del lavoro è la rimessa in moto del circolo virtuoso accumulazione redistribuzione
Noi sappiamo che non si redistribuisce
Se non c'è accumulazione
Sappiamo che c'è molto bisogno di redistribuire
E quindi il tema della crescita fondamentalmente dal punto di vista del lavoro
La messa in in moto di un processo positivo che rilanciando l'accumulazione consenta l'attrice complessiva di Investimenti ma consente un processo visibile e percepibile di redistribuzione
E infine la questione sociale
Esiste una nuova questione sociale nel Paese indotta dei grandi cambiamenti e che riassumiamo attorno alla parola e quinta di cui molto abbiamo abusato anche in questi mesi in queste settimane
Questa è la stagione delle riforme e la capacità di abbracciare la modernità ma contemporaneamente di farla vivere in un tessuto sociale percettibilità dei lavoratori dei cittadini come vivo
Come sensibile e non come soltanto tecnocratico
Non è un una distinzione semplice
Ma è una distinzione presente nella gestione della politica di questo periodo presente anche all'interno della coalizione di governo presente anche nelle politiche dei partiti che la sostengono credo che avere come punto di prospettiva il risanamento e la crescita debba essere coniugato in maniera esplicita del partito democratico con un'idea non non tecnocratica dalla gestione dalla fase politica che attraversiamo
Ora se questo è il presupposto non c'è dubbio che
Il lavoro al centro significa ripensare il lavoro lo stiamo facendo lo si sta facendo lo si è fatto questa mattina
In termine tecnico si dice c'è bisogno di ulteriori approfondimenti
Quindi c'è bisogno di riflettere sulle nuove condizioni del lavoro non credo che sia un percorso concluso con il documento che molto prezioso e molto utile che è stato messo a disposizione mi limito quindi a tre riflessioni su questi che possono essere anche interpretati come gli aspetti della stessa nuova questione sociale
La prima ha a che fare con la natura profonda ed inesorabile ormai del cambiamento sociale c'è una frase di calibrare il perché dice ai nostri giorni i nostri giovani non battono un chiodo
Quelli di mezza età sono degli esuberi che i nostri vecchi non muoiono più è un po'estremizzato a ma accogliente coglie nel segno la la dico in un altro modo la dico da sindacalista
La mia generazione
Quelle precedenti fino all'ultima di adesso
Noi veniamo da una struttura sociale che era organizzata così la stragrande maggioranza della gente tra i quattordici diciott'anni andava a lavorare
Una minoranza fortunata poteva continuare si laureava ma ventitré era già sul pezzo
Sì lavorava fino grosso modo cinquantacinque sessanta
E si viveva fino a settantacinque ma settantotto settanta va benissimo ottantasei avevi un un dono della natura Linx come si dice pagava pensioni per quindici diciott'anni
Già oggi la nostra società organizzato in un modo tale la vediamo che si va a lavorare molto dopo l'ingresso al lavoro e posticipato di un pacchetto di anni visibile sensibile e tutti i primi anni del lavoro sono flessibili
Non voglio usare qui termini
Precari era non mi interessa interessi torniamo a condizione oggettiva
Non presenta una condizione di stabilità la costruzione della famiglia la l'identità del lavoro con la quale è stato costruito il Novecento e diciamo sulla quale sono costruite le nostre leggi la nostra cultura i nostri contratti
Sono tutti fondati su una interpretazione dell'identità che si sta frantumando nella quotidianità
La vita sindacale e sociale in parte anche politica nel rapporto col col mondo sindacale italiana è basata su tre grandi monumenti l'accordo del ventitré di luglio
Il pacchetto Treu
E la legge Dini sulle pensioni
Noi ogni giorno doverosamente lo dico senza ironia portiamo mazzi di fiori davanti a questi documenti ma nel frattempo cresce la giungla attorno nel frattempo cresce cresce il cemento e noi rischiamo che mentre teniamo in piedi doverosamente perché non abbiamo alternative la molla abbracciarla modernità e anche costruire questa alternativa
Ci accorgiamo della frantumazione che ci sta attorno
I nostri giovani vanno a lavorare molti anni dopo e e sono in condizioni di flessibilità
Si continua a lavorare per tante ragioni compreso le nostre posizioni in campo fino a grosso modo ai sessant'anni come prima ma si vive fino a novanta da cui non sto parlando di pensioni e sto parlando la società perché il numero degli ultra ottantenni nei prossimi quindici anni in Italia raddoppia passando due milioni e mezzo cinque milioni
E allora questo vuol dire che aumenta la domanda sociale che non si ridurrà la domanda sociale quand'anche un governo di qualsiasi impostazione mi chiedesse oggi di fare un sacrificio per la quadratura del bilancio e io accettassi in nome del del bene comune non dovrei cadere nel nel tranello di pensare che con questo risolto la domanda sociale
Perché la domanda sociale futura destinato oggettivamente domandare
Noi vivremo e stiamo già vivendo in una società nella quale il vero profondo cambiamento è così esplicita viene la società dalla quale veniamo aveva il primo e l'ultimo miglio uso questa terminologia corti
Ed era tutto cercato nel miglio di mezzo lungo oggi grosso modo è paritario si va a lavorare molto dopo si lavora per un periodo di tempo più contenute si vive per un periodo molto lungo questa è una fregatura o è una risorsa
è chiaro che dipende la capacità della politica di rispondere di interpretarla
Di vivere e di dare risposte di merito per farsi attivo i giovani la vivono come una risorsa gli anziani la vivono con la risorsa ma allora ci vogliono nuove politiche che non solo soltanto politiche di quadratura che vanno fatte
Ma sono anche politiche divisione espansiva
Io non mi non mi spavento non ho paura di Pat
Ole della modernità presenti anche diffusamente nel partito democratico non ho paura della parola rischio non ho paura della parola merito voglio coniugarlo e con la parola opportunità
Non ho paura della parola
Per singolo
Voglio coniugarli con il con la parola comunità non dico collettivo comunità cioè con una percezione la quale valori positivi siano no la risposta ai esigenze che abbracciano la modernità comporta
La seconda
L'identità del lavoro
In ordine a due aspetti
Uno come vivere in maniera dinamica le tutele
E questo riguarda certamente il lavoro sindacale che va ripensato no unitariamente ma riguarda anche la politica che si occupa giustamente ma si occupa molto di tutele e se ne occupano al merito
Perché diviene oggi un superamento dei confini tradizionali e allora questo superamento dei confini che non ci porta per niente al collateralismo ci porta invece ha una capacità di interazione
Nel gioco delle Autonomie ma come vivere in maniera dinamica le tutele non in maniera rigida statica è un punto fondamentale culturale
Ma l'altro è lo accennava killed un tema a cui se io sono affezionato e quindi lo riprendo velocemente il tema della visione non subalterna
Quale oggi nella società contemporanea un'idea divisione non subalterna nella società fordista storica classica l'avviso e non subalterna era la capacità di contrastare le iniquità e le ingiustizie dello sviluppo capitalistico in un'ottica anche conflittuale perché era l'unica condizione possibile
Ma forse oggi bisogna pensare sul serio di fronte al cambiamento profondo dell'economia se la democrazia economica la partecipazione non siano una forma di non subalternità
Una forma di protagonismo positivo il capitalismo
è una parola che va riempita di un significato discusso apertamente non è materia dei capitalisti
è materia dei cittadini e materia della gente e peraltro quando si immagina che la all'orizzonte c'è una nuova stagione di liberalizzazioni
Di privatizzazioni quando si immagina che nell'orizzonte delle privatizzazioni potrebbe esserci una una società come la RAI
Abbiamo a che fare con la democrazia
Quando si immagina che
Stiamo discutendo giustamente di liberalizzazioni degli istituti servizi pubblici locali abbiamo a che fare con la qualità dell'utenza e con la democrazia
E allora noi siamo impegnati ad esempio in questi sei mesi nel te nella nella proposta i lavoratori per la loro tutela previdenziale di aderire ai fondi pensione ma tra quattro cinque anni
Se l'adesione sarà accettabile
Noi avremmo immesso nel capitalismo italiano un livello di liquidità sconvolgente che supera le quantità di molte Borse valori diciamo provi di provincia
E allora qual è l'idea che noi gli abbiamo non il sindacato e basta che deve averla ma la politica una politica moderna rispetto alla capacità del protagonismo della Nona sub subalternità del lavoro anche in questa chiave
La governance la responsabilità sociale sono temi non altri dalla visione di una politica moderna capace di interpretare il grande cambiamento
E la terza ed ultima riflessione la rappresentanza
Non c'è dubbio
Che la rappresentanza
Ha bisogno di una forte capacità di proposta di autonomia
Voglio dire Achille queste sono occasioni utili anche nel parlare tra di noi che l'ultima riflessione che lui ha fatto è stimolante
Ma è direttamente proporzionale alla capacità di affermare in maniera percepita è conclusa l'idea dell'autonomia
è possibile discutere di una ripresa di un dialogo più stringente tra le organizzazioni sindacali per andare oltre alcune barriere o alcune diciamo limiti storici che appaiono superati se affermiamo ed è percepito il gioco dialettico dell'autonomia
Tra di noi e tra e e e rispetto a qualsiasi soluzione che la politica ci posso offrire anche quando diciamo che stiamo come siamo oggi
Per costruirà una una una forma partito perché la rappresentanza sociale non è altro mai autonoma
E se non è autonoma non contribuisce al rinnovamento della politica ma allora in questo senso che un'ultima considerazione che voglio fare
Lo voglio dire con molta libertà perché questo è un'occasione e che riguarda certamente anche la costruzione del Partito Democratico se il lavoro prima di tutto non voglio dire il lavoro esclusivo
La società di oggi a molte rappresentanze gli stakeholder no sono un mondo molto variegato però fatemelo dire avverto il rischio di una tendenza anche nel nostro mondo cioè quella nella quale scivolando come veniva detto il lavoro verso diciamo condizioni di minore centralità si stia assumendo la figura del consumatore come l'unico vero interlocutore della politica moderna
Guardate noi i sindacati confederali sono coscienti dell'importanza i consumatori abbiamo associazione di rappresentanza straordinarie su che che valorizzano il ruolo del consumatore ma attenzione
Attenzione perché oggi nella percezione di alcuni processi e non voglio ridire le liberalizzazioni ma voglio dire altre questioni l'impressione che si può avere è che la visione della modernità sia la soluzione
Siccome non si assume più l'operaio
Premesso che sono sei milioni ancora gli operai e quindi sono parabola per tenerne conto ma e e io propongo di assumere in questa chiave nuova non ha chiarito fordista tradizionale siccome non si assume più l'operaio
E ovviamente l'impiegato non aveva avuto un posto a quel punto si salta contemporaneamente
Non c'è più il lavoratore
Non c'è nemmeno il risparmiatore attenzione rischia di non esserci il cittadino
C'è una figura astratta che è il detentore dei dei diritti e addirittura della del diritto di valutare il lavoro come nel caso un po'sfortunato della proposta di di di di Commissione che alla quale ahimè anche alcuni nostri parlamentari hanno aderito sul lavoro pubblico ma al di là di questo episodio specifico è il tema in sette Celli noi dobbiamo valorizzare il consumatore per il peso che ha ma la differenza tra cultura tradizione europea e quella italiana e la cultura la tradizione anglosassone soprattutto americano e la capacità di un tessuto sociale complessivo dentro il quale si colloca una rappresentanza io penso che se questi temi
Vengono ovviamente discussi percepiti e interpretati poi devono avere delle coerenze delle coerenze nelle decisioni operative né coerenza delle leggi le coerenze dei negoziati coerenze alle quali anche noi dovremmo dei quali anche noi dovremmo dar conto ma rappresentano probabilmente quell'humus ovvero nel quale il nuovo partito democratico può essere riconosciuto dalla gente e riconosce nella né né i lavoratori il punto di riferimento di una prospettiva futura
Paolo Pirani
Proprio nulla
Dopo il debutto al ministro dormivamo ciò ha raggiunto
Credo che la giornata di oggi
Assume una particolare rilevanza
Proprio perché la qualità del dibattito pesce
Dalla contingenza delle vicende quotidiane
E cerca di analizzare e interpretare in una chiave più strategica i mutamenti che sono in corso
A livello mondiale
E a livello nazionale
Si tratta di mutamenti strutturali che hanno già modificato le istituzioni le relazioni la vita delle persone le comunità
In tale contesto e lo dimostra anche il convegno di oggi
Cerca di prendere corpo una tendenza propositiva
Che considera irreversibile il processo in atto ma non si rassegna subirlo ne valuta gli aspetti positivi e negativi
E si pone alla ricerca delle risposte migliorative di un complesso di stato di cose presenti
Il problema che abbiamo è la crescita del nostro Paese
Per affrontare il quale occorre sgombrare il campo da alcune idee vecchie
Una è quella relativa al rapporto tra lo Stato e il mercato
E del tutto fuori della realtà infatti pensare a un ritorno al vecchio statalismo così come sarebbe del tutto illusorio sfuggirà la necessità di politiche di risanamento finanziario
La linea più realistica soprattutto la sola che può costituire la base per una nuova alleanza tra le forze produttive di questo mondo moderno e quella che mente dà spazio alle persone alle forze di mercato al tempo stesso le dotati di risorse che non hanno e non possono più chiedere né al vecchio Stato né al mercato
Questa è la nostra sfida non il ritorno al vecchio
Ma invece la necessità di far leva sul fatto che è un lavoro sempre più personalizzato intelligente è la chiave di volta di una società avanzata e in questo quadro più ampio vanno riproposte le grandi questioni sociali che anche qui venivano richiamate
E partendo da qui che si capisce meglio la rinnovata centralità della questione sociale del lavoro
Il capitale umano la sua qualità e la condizione per reggere questa sfida e il lavoro qualificato che non solo richiede conoscenza ma crea al tempo stesso un nuovo contesto sociale più aperta e più civile e quindi produce conoscenza
Così diventa chiara la necessità di un nuovo patto sociale basato non sulla precarietà e sullo svilimento del lavoro ma la sua ma sulla sua valorizzazione realizzare tutto ciò comporta prima di tutto la ricostruzione di quel patto di cittadinanza senza il quale una comunità non sta insieme
L'uguaglianza della legge l'equilibrio dei poteri il rispetto delle istituzioni neutrali e di garanzia la libertà d'informazione la separazione tra interesse pubblico e privato
Al tempo stesso va attuata la riforma e la modernizzazione del sistema Enzo istituzionale
Insomma un'opera non semplice di ricostruzione della democrazia italiana su basi più solide e su valori condivisi
Basi dunque non soltanto politiche ma economiche e sociali
Di qui la necessità di una nuova alleanza tra le forze più creative del lavoro dell'impresa e dell'intelligenza
Interessate a battersi contro il grumo di conservatorismi vecchi e nuovi che attraversano la società italiana
Non dovrebbe trattarsi badate bene della vecchia riedizione dell'alleanza tra produttori non solo perché al posto della vecchia società industriale c'è una società molecolare dei servizi
E quindi grandi patti neo corporativi non sono riproponibili
Ma anche perché meno che mai i soggetti si definiscono solo in base al reddito
Più che mai contano la coscienza di sé i valori la consapevolezza che i propri interessi immediati non sono difendibili se non in un contesto di espansione delle libertà
L'idea della libertà come piena possibilità di affermazione delle proprie facoltà in un mondo nel quale sempre più la volontà di ciascuno di determinare il proprio destino lavorativo diventerà la condizione di vivere
Ed è evidente che la condizione per affermare se stessi e la cultura e la formazione ma è anche la sicurezza come costruzione di nuove reti di protezione come nuove funzioni pubbliche come produzione di nuovi bene collettivi
La non chiarezza su questo orizzonte Fazio fa sì che l'azione riformista venga percepita negativamente
Comune azione incentrata sul peggioramento della condizione delle persone casomai sui tagli al suo nuove tasse queste avvenuti in alcune occasioni recenti
E c'è il rischio che accada oggi se dovesse prevalere tra il governo e i partiti che lo sostengono la ricerca di visibilità contingenti accompagnate da chiacchiericci inconcludenti
La globalizzazione la rivoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
Impongono una profonda revisione dello Stato sociale
Del sistema di relazioni delle strategie di mobilità di sicurezza sociale e di assistenza
Spostando l'asse operativo da una politica di difesa di classe di tipo fordista a una politica di difesa e sviluppo delle dei libertà e dei servizi di cittadinanza
Ridefinire diritti collettivi e quelli di cittadinanza proporre nuove forme di sicurezza e servizi alla persona che sappiano conciliare l'intervento pubblico e la responsabilità prova privata
Proprio per dare concretezza a questa strategia va affrontata la problematica della situazione politica italiana
Un bipolari un bipolarismo più che imperfetto che induce a una prevalenza delle alleanze
Finalizzate al risultato elettorale ma segnate da un'incertezza programmatica e da una schematizzazione rigido dei confini politici
Ha provocato problemi delicati al sindacato anche indipendentemente dalle formule di governo lo conferma
Per noi la conferma per noi indubbio dell'autonomia non ci esime dall'occuparci del rapporto che si instaura tra il movimento sindacale ready for e le diverse forme d'espressione della politica
La prospettiva aperta della semplificazione del quadro attraverso le proposte sia nel centrosinistra che nel centrodestra di nuove aggregazioni e partiti
Pone l'esigenza di affrontare esplicitamente il tema di quale significato ruolo rappresentanza penso
Debba avere la cultura sociale rappresentano dal mondo del lavoro e dal sindacalismo democratico nella prospettiva politica italiana
Si pone un problema di rapporti tra economia e politica tra economia democrazia un rapporto che non è più governato dal vecchio compromesso socialdemocratico che per lunghi decenni ha retto le sorti del vecchio contenente
Ora bisogna fare i conti con un'altra storia con un modello sociale diverso con una realtà altra basata sulla conoscenza sull'informatizzazione sulla globalizzazione
Ecco che allora la politica deve svolgere un ruolo regolativo
Definire gli indirizzi le regole intorno alle quali si sviluppa la competizione avendo sempre saldo il principio della tutela degli interessi dei più deboli e dei meno protetti
A tutto ciò un'organizzazione sindacale riformista non può non prestare un'enorme attenzione
Nella consapevolezza di non poter assistere da spettatori all'evoluzione della politica proprio perché per i riflessi che questi processi possono avere per l'economia del sociale e dunque per i lavoratori e per i propri rappresentati
Il riformismo moderno presuppone che debba espandersi ovunque la democrazia la libertà
Oggi al corre allargare questi spazi questo riformismo del tutto attuale secondo di ispirazione ideale oltre che base valutativa per riforme istituzionali politiche sociali e per concreti programmi di lavoro
Quel che accade nella politica insomma non è affatto indifferente a chi vive quella stessa dimensione nel sociale
Occorre lavorare per riannodare le diverse storie della sinistra secondo un programma modernamente riformista insieme ad alcuni valori maturati in quel crocevia del pensiero liberalsocialista italiano europeo
Rivendicando né attualità e concretezza questo senza nulla togliere anzi come maggior contributo al consolidamento di aggregazione con altre esperienze ed altre storie del riformismo
Il sindacato nasce ed è per vocazione riformista
Non può che partire dalla realtà effettuale dal lavoratore concreto dal lavoratore comune non da quello tipo immaginaria deve risolvere i suoi problemi immediati e concreti di occupazione delle morti e degli incidenti sul lavoro
Delle condizioni del lavoro della giusta retribuzione dell'arricchimento formativo ma anche di tutela delle sue libertà e di democrazia economica non deprimendo ma anzi incrementando la produzione
Ha bisogno ancora di adeguare le rendite di infrastrutture sociali e dovrà accompagnare la profonde necessaria riconversione produttiva del Paese
Il riformismo attuale deve misurarsi con i grandi problemi del mondo in cui operiamo
Guardando ad un presente che in sé il germe del futuro che appare contrassegnato da trasformazioni e poco epocali come la globalizzazione la rivoluzione tecnologiche Inzaghi incessante
I problemi dello sviluppo economico e della universalizzazione dei diritti umani quelli delle ambiente quelli aperti dalle nuove scoperte scientifiche sono questioni che richiedono risposte coraggiose
Soluzioni concrete lungimiranti e ciò all'insegna del quanto affermano i suoi pionieri
Secondo i quali il riformismo è il mestiere più difficile del mondo perché non ha risposte prefabbricate dogmi cui prestare fede credenze inossidabili deve sempre cavarsela da solo usando i lumi della regione no le parole d'ordine
Ed ecco perché in ultima analisi l'organizzazione sindacale quella che si apre i diritti dei cittadini espressione di un segmento significativo della società rappresentante di un interesse diffuso
Attente al rapporto tra economia e cittadinanza è interessata i processi che spingono verso il partito democratico
In una società complessa frammentata in cui gli individui sono in qualche modo telespettatori e la politiche serve la politica si fa più a Ballarò Porta a Porta piuttosto che nel confronto con le persone in carne e ossa
E nella quale la globalizzazione i processi di finanziarizzazione potrebbero far pensare a o da un ad una incompatibilità
Tra le dinamiche economiche la democrazia occorre invece pensare ad una qualità nuova dei diritti e delle regole
In questo quadro nasce l'esigenza storica di un partito democratico esigenza che deriva proprio da quel mutamento di scenario e del rapporto tra economia e democrazia
Se la politiche rappresentazione governo del reale si rischia di essere avulsi dalla realtà se non si accompagna questa evoluzione con un processo di ricomposizione della rappresentanza politica
Occorre rendere chiare le ragioni di fondo le motivazioni storiche il disegno strategico che fondono un'operazione di tale portata e novità
Queste ragioni non possono limitarsi alla necessità di ridurre la frammentazione politica e raccogliere dietro il simbolo unitario l'elettorato più vasto almeno disposta a votare per gli attuali partiti
Un partito nuovo può nascere solo da una necessità storica e dà un'idea nazionale
Se vogliamo porre con i piedi per terra la prospettiva di dare all'Italia un forte partito riformista e di governo bisogna partire dalla necessità di rimettere in gioco la società le persone il capitale umano il lavoro
La vicenda politica non è più separabile dalla necessità di ricostruire un tessuto è un potere democratico
Democrazia intesa non solo come Stato regole istituzioni ma soprattutto come riconoscimento dei nuovi diritti della persona del lavoro intelligente dei ragazzi e delle ragazze delle nuove capacità delle donne
E quindi democrazia come auto-governo responsabilità partecipazione in collusione solidarietà insomma l'antitesi di una società mo'per molecolare disgregata e mercati Zatta
Se questo ha un senso
Ben venga l'indicazione la parola d'ordine il lavoro prima di tutto attorno al lavoro potremmo costruire un grande progetto nazionale per l'Italia e queste la sfida a cui tutti noi oggi siamo chiamati
E su cui io credo occorra scommettere
Con fiducia perché la battaglia per il futuro e la battaglia per dare risposte agli anni Tse ai bisogni anche alle speranze di milioni e milioni di cittadini che venivano spesso una condizione di solitudine di mancanza di prospettive
Di
Impossibilità a poter decidere assieme del proprio futuro
Ridare a tutte queste persone una speranza è una sede in cui sentirsi protagonisti io credo sia la missione di un Partito Democratico che abbia del valore del lavoro uno dei suoi assi centrali grazie
Grazie Paolo
Diamo ora la parola al dottor Luigi De Romanis di Confcommercio
Sì grazie grazie della parola
Ecco io vorrei dire subito che ho letto il il documento al Manifesto sul lavoro oltre ad aver ascoltato adesso vedere
Relazioni
Direi che da non trovo nessuna difficoltà dire che noi ci troviamo gran parte d'accordo con numerose con la con numerose delle ville indicate nella nel documento di pace
Tuttavia ecco è necessario che quando si ascolta una organizzazione imprenditoriale
Che quindi deve dare una la valutazione su questi temi non non posso prescindere da da indicare il il punto di vista da cui evidentemente lui ci poniamo insomma quindi non è possibile non considerare la difficoltà del mercato di questo periodo il fatto che negli ultimi dieci anni ci sia stato un calo progressivo della domanda della domanda interna una crescita dei dei costi legati ai servizi
Servizi luce gas acqua e quant'altro l'ingresso nel mercato italiano di numerose imprese straniere che evidentemente ecco fanno cadere il luogo comune di vedere il commercio turismo e servizi come settori protetti non esposti e d'altra parte con l'apertura dei mercati questa già era avvenuto accade
E ecco di fronte a questo questa situazione economicamente difficile che ha riguardato un po'tutti i settori economici evidentemente per per essere per sopravvivere lei agente del nostro per sopravvivere dicevo le aziende del nostro settore possono operare
Da un lato sul al contenimento dei prezzi ma non certo sulla riduzione dei costi attraverso le le delocalizzazioni in quanto per i servizi non è possibile certamente ricorrere a questo meccanismo
Alla fine diciamo l'unica leva su cui si può fare riferimento è quello del miglioramento della produttività e cioè in sostanza si tratta per noi di mettere il cliente evidentemente
Al al centro del dell'attenzione e migliorare la produttività significa essere pronti a soddisfare nella nel modo migliore
In qualunque momento e quindi nella maniera qualitativamente
Vincente il le domande del dell'utente del del consumatore
Ecco in questo caso ecco ad esempio già posto riferibili riferirmi positivamente ad uno dei contenuti del del Manifesto del lavoro che leggevo che fra le altre cose pone il l'obiettivo del miglioramento della qualità del lavoro e della formazione e quindi della crescita formativa dei dei lavoratori uno degli elementi centrali perché certo questo aiuta a migliorare anche la qualità dell'offerta da parte nostra
Ma d'altra parte considerato come il appunto il cliente quel soggetto che noi dobbiamo mettere al centro della nostra attenzione evidentemente risponde
A aderire a degli ha delle regole che in qualche modo non si possono programmare quindi tutte le nostre aziende sia del commercio che del turismo che dei servizi sono continuamente sottoposte ai all'ai mutevoli flussi di di cliente Riva
E di utenza nel corso della giornata della settimana
Del mese e della non da ciò deriva che una un elemento una componente di flessibilità per i nostri settori ineliminabile è ineliminabile
Attualmente abbiamo in corso le due trattative principali dei nostri settori che sono il contratto unico per i dipendenti della terziario distribuzione servizio
E l'altro contratto per i dipendenti del turismo che sono evidentemente le le due componenti maggiori per cui che fanno riferimento al nostro settore ecco richiamo questo aspetto per stigmatizzare il fatto che la contrattazione collettiva del nostro settore sia stata tradizionalmente ispirata a del una logica anzi di mediazione reale di in qualche modo di di creare una delle forme di flessibilità contrattate che consentissero ecco di trovare l'equilibrio fra queste esigenze delle agende e queste esigenze
Di flessibilità
Da una parte e di tutele del lavoratore dell'altra che sono anche l'obiettivo che in fondo è al centro della discussione di oggi
Ho quindi noi crediamo che sia nella nella valorizzare la contrattazione collettiva nel ricorrere nel dare il più ampi strumenti di rinvio alla contrattazione che ogni collettiva perché si trovino quell'idea assenti che rendano il lavoro di migliore qualità e con il tiro nella maniera migliore possibile flessibilità e coesione sociale
Per cui evidentemente da un lato ci ci preoccupa
Quando si parla di mercato del lavoro
Sentire che si ipotizza la
Vedendo le come forme di precarietà che si ipotizza l'eliminazione del lavoro a chiamata o anche dello staff leasing così come nel part-time Mele
La esigenza di rivedere le clausole elastiche nelle clausole flessibili
La stessa
Proposta di un nuovo avviso comune sui contratti a termine che fra l'altro già sono stati il frutto di di un avviso comune ecco questo sinceramente ci dopo ci preoccupa anche perché nei nostri contratti
Tutti questi strumenti hanno trovato una regolamentazione approfondita in qualche modo che ha trovato delle soluzioni
Di mediazione apprezzabili oggettivamente peraltro per ambo le parti basti dire che per esempio nel part-time nel nostro contratto ha reintrodotto quel famoso diritto di ripensamento nelle clausole elastiche che era stato tanto
Ne dibattuto nella legislazione tanto da essere presente l'avvocato
E poi soppresso
Ecco quindi noi in sostanza nelle condividere che so l'altra l'altro filone della lotta al lavoro acceda al lavoro sommerso che un altro degli elementi indicati nel documento
In quanto evidentemente crea oltre che ingiustizia sociale anche in condizioni di concorrenza sleale per le aziende ecco noi auspichiamo che lo strumento degli ammortizzatori sociali possa essere sì
Regolato
Introdotto positivamente per trovare delle forme di tutela
Per quelle forme di lavoro più flessibili che però non devono essere limitate laddove abbiano tanto più laddove abbiamo trovato delle delle regolamentazioni nei contratti collettivi
Così come per
Normative
Mi riferisco ad esempio agli ultimi provvedimenti in materia di lavoro che sono contenuti nella nella legge finanziaria
Che introducono strumenti che in certa misura sicuramente vanno a favore di una trasparenza del mercato del lavoro
Che so la comunicazione preventiva delle assunzioni certamente quello una cosa
Che che elimina ogni ogni rischio di di di di forme di sfruttamento l'infortunio che arriva all'improvviso o quant'altro però non può essere realizzato da un giorno all'altro con l'entrata in vigore
Al primo gennaio senza che ci sia una forma di accompagnamento ecco noi invitiamo visto che la concertazione nuovamente posta al centro del dell'attenzione ad attuare come peraltro il ministro ci ha già anticipato quei tavoli di concertazione che guardino al modo migliore
Di
Di modificare queste quello che si pensa di dover modificare in materia di mercato del lavoro e ha rende accompagnare a trovare le formule che accompagnino queste novità che si stanno inserendo che si stanno inserendo ora nella legislazione per rendere meno traumatica
Meno traumatiche le ricadute su specialmente sul mondo delle piccole e medie imprese per non correre il rischio di
Di creare conseguenze opposte all'obiettivo che ci si pone cioè si di costringere certe realtà produttive a ricorrere a nuove forme
Di irregolarità non riuscendo a fare fronte alle maggiori complicazioni che derivano da una Burrito burocrazia troppo accentuata quindi ecco direi che il modo in cui noi salutiamo alla futura costituzione del Partito Democratico
è quello di augurarci che sia effettivamente il momento
Di un della creazione della nascita degli una di una forza riformatrice
Leale Kore coerente che sappia trovare il il modo giusto per per coniugare la flessibilità la competitività con la coesione sociale
Grazie
C'è c'è un brusio che andrebbe calmieratore ci sono ancora e interventi di Riccardo Giovani per la dal mondo dell'artigianato dov'è eccolo e poi i la dottoressa ma Lentini per il mondo cooperativo
Grazie unitariamente considerati unitariamente considerati ma il ci fa piacere
Il tema di questa Assemblea il lavoro prima di tutto la centralità del lavoro non è roseo invece di aumentare sarebbe bene che si si calmasse
La centralità del lavoro nella società mi induce a una prima riflessione la riflessione cioè che un grande partito di massa che appunto si ispira tradizioni nel contempo laiche socialiste cattoliche un partito di governo quindi un partito che dovrebbe governare
Nella negli anni due mila nel ventunesimo secolo
Debba a vere il coraggio e la consapevolezza di porre al centro
Tutto il lavoro il lavoro in tutte le sue forme la nostra idea infatti è centralista del lavoro ma quale lavoro se noi pensiamo ai nostri padri costituenti che erano stati così accorti così attenti da inserire nella nostra carta costituzionale il principio fondamentale della tutela del lavoro in tutte le sue forme io penso che un grande partito di massa popolare
Che abbia queste aspirazioni debba necessariamente perseguire politiche
Per il lavoro in generale quindi politiche indubbiamente per il lavoro dipendente ma politiche anche per il lavoro autonomo
Dove noi parliamo ovviamente di un lavoro tono mo'che un lavoro autonomo genuino quindi lasciamo un attimo da parte tutte le nostre idee preconcette sul falso lavoro autonomo noi ovviamente rappresentiamo il lavoro autonomo genuino e ci aspettiamo una particolare attenzione anche da questo punto di vista anche perché guardate i lavoro artigiano che noi qui rappresentiamo in effetti oltre a un milione ottocento mila dipendenti
Occupa un milione quattrocento mila imprenditori artigiani che per lo più poi se andiamo ad esaminare la loro storia
Erano operai i lavoratori dipendenti che hanno intrapreso e quindi in qualche modo risponde indirettamente anche a chi negli interventi precedenti diceva siamo in una società bloccata in cui normalmente il figlio del notaio fa il notaio il figlio del professionista fa il professionista
No qui l'artigianato e quindi l'imprenditoria è stato anche uno strumento oltre che di coesione sociale di promozione sociale
Ecco perché noi rivendichiamo la necessità che venga posta pregano poste anche le nostre problematiche al centro di il dell'agenda politica
Premesso questo e faccio brevemente dei flash per non annoiarvi io penso che fra le priorità del manifesto ci siano degli aspetti assolutamente condivisibili che priorità lo sono davvero
Penso al metodo della concertazione ora diciamo la verità quanti Dinoi anche un po'sulla base delle esperienze passate pensavano alla concertazione come un mero rituale
Io penso che la concertazione sia un valore e tutto sommato le esperienze non completamente positive che devo dire noi artigiani abbiamo avuto in nel dibattito della legge finanziaria dovute proprio alla mancanza di concertazione in parte poi risolte proprio con l'avvento della concertazione
Mi inducono a rivendicare anche qui il diritto ad una concertazione e piena ed effettiva con tutte le categorie produttive
Una seconda priorità sicuramente molto importante che è contenuta nella nel Manifesto è quella del sostegno alla contrattazione collettiva anche qui dobbiamo avere il coraggio di credere alla contrattazione collettiva
Non solo come strumento di regolazione dei rapporti di lavoro che è uno strumento tradizionale ma anche come uno strumento
Come dire anche di di realizzazione di quel vero quelle fare ad esempio di quel Farr familiare di cui si parlava prima di realizzazione di diritti sociali
Udì composizione diciamo così di conflitti
Strumento innovativo e allora noi non chiediamo tanto una normativa sostegno diretto della contrattazione collettiva che rischierebbe questa sì di essere invasiva
Ma chiediamo una normativa di legge che al contrario non sia invasiva della contrattazione collettiva
Mi riferisco ad esempio alla vicenda dell'apprendistato
Laddove a per lo meno a mio avviso quindi qui esprimo un parere del tutto personale
La normativa in materia di apprendistato del decreto duecentosettantasei ancorché densa di richiami alla contrazione stazione collettiva alla fine è stata così invasiva della contrattazione collettiva
Tanto da Inter dirla noi che siamo il comparto forse che ha più storia in materia di contrattazione collettiva nell'apprendistato
La pratichiamo sostanzialmente dal dal dalla legge del cinquantacinque rilanciata devo dire grazie alla legge centonovantasei del novantasette stiamo subendo uno stallo dell'apprendistato proprio per questi motivi
Voglio chiudere però con un appello con un richiamo su altre parti che ho letto in questo agenda in questo manifesto non lasciamoci prendere troppo dall'idea che appunto una legge possa risolvere tutti i problemi o dall'idea dell'eccessivo formalismo giuridico
Perché anche qui quando io leggo sempre in materia di apprendistato che viene data una grande grandissima rilevanza la formazione esterna per io qualche dubbio ce l'ho perché poi alla fine finisce che l'azienda che ha un'aura che mette insieme per un corso di inglese e l'extracomunitario magari che parla a malapena l'italiano il neolaureato comunque assunto come apprendistato è un'azienda formativa l'azienda artigiana vera
Che fa formazione interna magari non è un'azienda formativa in base a questi canoni legislativi perché magari non c'ha un Awlaki o perché non le viene riconosciuta la formazione interna mi sembra assurdo
Così come io esprimo qualche perplessità in materia di lotta al lavoro sommerso che è una priorità assoluta anche per noi
Sul meccanismo degli indici di congruità
Perché anche lì temo ma poi voglio dire dal momento che su questa tematica poi per quel che riguarda i decreti attuativi il ministro del lavoro a ci ha anticipato che anche queste tematiche saranno oggetto di consultazione di confronto con le far parti sociali io temo anche qui che sì Sissi venga presi da una serie di indici di meccanismi di pastoie burocratiche che poi alla fine non siano realmente efficaci per contrastare il vero lavoro sommerso che ricordiamolo cioè sommerso legato alla criminalità ed è anche un ordine un comunque a questione di ordine pubbliche c'è il sommerso di imprese totalmente in nero
C'è come dire sommerso per necessità
C'è il sommerso di tutti i tipi c'è anche il sommerso derivante dall'applicazione di leggi sbagliate come quelle sugli ammortizzatori su come udire egida Effetti sbagliati mi sono espresso male
Come alcune normative sugli ammortizzatori sociali che creano poi tanti idraulici in nero tanti elettricisti in nero che fanno concorrenza ai nostri gli artigiani genuini quindi anche qui un maggiore forse pragmatismo e non restiamo ancorati al Moloch della legge al formalismo giuridico grazie
Bene grazie chiaro sintetico la dottoressa Valentini prego
Grazie presidente
Allora
Legacoop e Confcooperative
Quindi le maggiori rappresentanze del movimento cooperativo mi ringraziano prima di tutto vi ringraziano vi ringrazia no per questa apertura
Che è una novità
Questa apertura nella condivisione di un documento come il manifesto del lavoro c'avete invitato c'avete invitato a leggerlo c'avete invitato a dire come la pensiamo di questo vi ringraziamo molto
In linea di massima tutti i contenuti nel vostro documento
Sono assolutamente condivisibili
Ne ho moine condividiamo l'obiettivo principale
Però non commenterò i passaggi che sono condivisi farò rapidamente presente che secondo noi mancano alcune cose
Manca dal nostro punto di vista un passaggio essenziale
Baretta prima ha parlato di accumulo e redistribuzione non si può redistribuire se non c'è accumulo
Noi come impresa e cooperative la diciamo con altri termini ma il senso è lo stesso
Produrre ricchezza si fa con il lavoro se non c'è lavoro non si produce ricchezza se non c'è ricchezza da distribuire accumulare ridistribuire non si mettono in modo in moto meccanismi virtuosi
In questo vostro documento manca secondo noi le Poli mancano le politiche di sviluppo per l'impresa le politiche di sviluppo per l'impresa devono essere parallele alle politiche di sviluppo per il lavoro
Il documento dedicato un paragrafo
Ai processi di esternalizzazioni a che avvengono nell'impresa quindi le trasformazioni che l'impresa sta affrontando in questo periodo secondo noi non è sufficiente
Ci piacerebbe molto che venisse presa in considerazione il fatto
Che la qualità del lavoro si fa con la qualità dell'impresa
Che laddove l'impresa è sana solida produce lavoro di qualità laddove l'impresa cresce
è capitalizzata è forte produce lavoro di qualità questi due passaggi devono necessariamente viaggiare insieme se non si fanno politiche di sviluppo per l'impresa non si possono fare buone politiche di sviluppo per l'occupazione
La cooperazione poi in questo a un tratto particolare per noi il lavoro è uno dei pezzi fondamentali del nostro capitale
La cooperazione a uno scopo mutualistico profondo fondato sul lavoro le nostre in prese hanno nell'avorio la loro risorsa principale
Per noi è fondamentale politiche di sviluppo per l'impresa politiche per l'occupazione
Il secondo passaggio che mi piacerebbe evidenziare
è che
Non c'è un paragrafo dedicato all'occupazione femminile
L'occupazione femminile viene citata ma non vi è un una politica dedicata noi siamo convinti che la risorsa occupazionale delle donne
Sia da curare valorizzare rimettere nell'agenda
è vero che sono stati fatti tanti passi in avanti negli ultimi quindici anni è vero che le politiche di genere hanno avuto molti successi ma attenzione a non abbandonare il tema il tema non va abbandonato e parliamo parlando di occupazione femminile non posso non parlare di imprenditoria femminile
Per noi l'imprenditoria femminile negli ultimi quindici anni ha generato ricchezza a ridistribuito ricchezza ha generato un lavoro al femminile
L'impresa in rosa genera lavoro in rosa e ha messo in moto un circuito molto virtuoso su questo vi sono dati siamo preoccupati perché la legge duecentoquindici
Che è stata all'epoca
La prima di livello europeo affare dei percorsi innovativi del nel mille novecentonovantadue oggi non viene rivalorizzare attacca come invece potrebbe essere
Terzo e ultimo passaggio o il movimento cooperativo
In questa fase soffre molto
Di due temi fondamentali per noi
Il tema degli appalti
Mi piace citare due cose un po'specifiche il tema appalti noi vorremmo chiedere
Un un un tavolo specifico su questo a noi piacerebbe che per la prima volta si potesse mettere intorno a un tavolo la pubblica amministrazione le organizzazioni sindacali e e le centrali cooperative col tempo nell'idea e qui per fare un tentativo per raggiungere un accordo
Dove si mettano delle regole chiare e trasparenti cogenti per tutti
Ma dove su questo tavolo venga coinvolta la pubblica amministrazione se noi non mettiamo il terzo interlocutore continueremo ad a vere
Un mercato del lavoro distorto con un'occupazione distorta spesso perché manca il terzo interlocutore
Il secondo tema che vorrei citare è il problema del controllo
Il controllo sulle imprese cooperative che non sono né i circuit i virtuosi
Aderenti alle centrali per noi questo è un tema che viaggia parallelo sugli appalti
Nel manifesto mi rendo conto che il tema è ampio e generale ma sulla parte l'impresa forse bisognerebbe mettere qualche passaggio in più nella logica che dicevo prima grazie
Bene grazie anche di questo intervento dunque noi siamo persino in anticipo rispetto alle tabelle di marcia cose che sarebbe un'innovazione importante anche per il futuro
Prima di dare la parola però al ministro Damiano che qui anche sì
Intanto chiedo se c'è vogliamo usare ancora questi minuti per qualche altro intervento dalla lattea abbiamo un po'di tempo mi mi annunciano che è in arrivo Savino Pezzotta ma non non si sa perché qui sono tutte le vie di accesso sono piuttosto intasate comunque se arrivasse Montpellier che naturalmente dare la parola
Capisco la tesa la su Spagna spero
Non non non ci sono interventi
Richiesti allora perché non qualcuno non recupera il ministro del lavoro e lo e che lo fa arrivare al tavolo chi in perché è somma tocca a lui tutto sommato
Antonello Soro dato che sei là in fondo portaci dentro il ministro del lavoro che come fa intervenire
Ma il piccolo
è giusto che attore al sole e coordinato ministro del parlare quindi
Stato lattante a fine nottata dico che siete ecco per i giornalisti
Ma allora ecco adesso che e brusio adesso è cessata nel e e parlate un pochettino fra folk Pontiggia ambientale a ad gli interventi allora vi chiederemo di farsi lenza e su queste cime lo devo tenere anche rilassarmi un attimo
Si tratta dov'è Luciano facciamo intervenire ah no no ecco ecco ecco
Il cd cono che tale cose previste c'era un intervento di o mi hanno detto in esattamente di un giovane in realtà abbiamo avuto più di un giovane che intervenuto quindi un altro giovane
Questo altro giovane che non so se abbia un nome vuole farsi avanti
Sì che è un nome prego
Prego
è un giovane vero forza cena
No abbiamo avuto già un paio di interventi e stamattina mi pare molto interessanti c'era persino un caso di un lavoro lavoratore anzi di una lavatrice atipica uno un co.co.co. uno dei consenta che ha avuto un esito positivo quindi per dire che insomma riusciamo a fare anche i miracoli prego Luciano questa mattina intervenuto anche la sono al nostro collega depistaggio da Sinistra giovanile quindi
Io parlo a nome dei giovani la Margherita
Evitano di dilungarmi anche perché mi ovviamente ci sentiamo adeguatamente rappresentate dalle cose che sono state dette Societé cose molto interessanti dai giovani che non so che sono intervenuti e non solo da loro
è un'occasione molto importante un'occasione molto importante perché rimette al centro dell'agenda politica un tema che a noi molto caro e non da oggi
Il tema del lavoro accezione più generale dell'Guelfa devo e tutela della dell'adeguamento della coperta sempre corta dello stato sociale di tutto quello che riguarda appunto le tutele nuove la realtà del mercato del lavoro in particolare per quello che riguarda l'esercito degli under trentacinque di questo Paese per questo non ruberò molto tempo al ministro di Ammiano e a chi lo seguirà quello che ci preme dire che mi preme dire che la scelta del lavoro prima di tutto che un messaggio assolutamente importante a perché anche perché non è un messaggio la campagna elettorale un messaggio detto in un momento strategico il momento in cui il partito democratico prende le sue mosse non ci auguriamo che le prenda il prima possibile come giovani dell'Ulivo siamo già adeguatamente attivate le mosse accelerino il loro corso detto questo la scelta culturale di riportare il lavoro e tutte le tematiche ad esso connesse
Diceva l'assessore Costa questa mattina che poi qua si parla di lavoro si parla di università formazione e quindi di tutto quello che è
Come amiamo dire life long learning ma insomma è l'aula estranei ma insomma tutto quello che significa e la Regione Lazio in questo con la scelta di creare un assessorato appunto che con netta questa realtà che sono fra di loro assolutamente osmotica è una è una scelta aspramente felice per questo noi queste queste scelte le viviamo connesse le ragioniamo con me connesse quello che ci preme dire che nel momento in cui andiamo a lavorare su quello che sarà il manifesto del Pd quello che saranno le carte fondamentali che ci caratterizzano invece di dividerci sulla collocazione internazionale le nostre forze politiche fosse i manifesti devono iniziare con un noi riformisti o noi democratici io credo che la scelta culturale di riportare il lavoro al centro e quindi di fare di questo partito un partito che senza vuole ripristinare un termine desueto Marche però qualcosa a che fare con il modello sociale europeo sia anche e soprattutto un partito per lavoro un partito laburista ne dobbiamo perché dobbiamo delle risposte a quei tredici milioni di under trentacinque di questo Paese che sono qui che ci hanno consegnato la vittoria elettorale
Che sono quelli che io nella stragrande maggioranza hanno scelto l'Ulivo
Invece di inseguire ci sono molti giovani che lo fanno le sirene delle ali più radicali nostra la nostra coalizione ali più radicali che che hanno forse in agenda un po'un po'meno PACS un po'meno dibattiti sulla collocazione internazionale un po'più lavoro
Che racconta un orizzonte di un futuro possibile legato a tutele che che sono tuteli di Cipputi Rutelli quarant'anni fa ma che e hanno significano qualcosa ad una generazione che invece non entra vede presidente un po'espropriato dal futuro io non voglio Di Pietro Marrazzo ante nefasto qualche sera fa rivedevo su RAI Sat Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo c'è una battuta bellissima perché a un certo punto cioè il protagonista che diciamo alla moglie ha fatto un sogno bruttissimo stanotte ho sognato che mi tocca lavorare
Ovviamente non è questo orizzonte che sogniamo anche perché come diceva benissimo professor prego il fordismo è superato
Quel mondo verità industriale il declino nel fatto che in questi giorni sia scomparso anche Pirelli insomma è figlio di una di un'industria che non c'è più in questo Paese ce l'ha raccontato Gallino molto Benso saggi qualche tempo fa eppure io credo che di imprenditori coraggiosi e di impresa che fanno i nuovi sistemi organizzativi della partecipazione di cui parlavamo stamattina una veramente una forza centrale le loro aziende era si sente ancora il bisogno ora amica che lavora nel marketing di Merloni in particolare alla Indesit e quindi anche sapranno di un grande gruppo illuminato diciamo vicino alle posizioni del centrosinistra
E lei non era mai stata negli stabilimenti della della sua azienda e mi ha raccontato che c'è stata qualche giorno fa per una visita con dei clienti
E a un certo punto si è resa conto che c'erano e la cosa che sembra incredibili degli italiani che lavoravano italiani che si occupano appunto di dei che fanno alla alla catena di montaggio relatrice questo diciamo mi è sembrato incredibile quei rumori quell'atmosfera quindi è vero che noi siamo la Società del terziario sono società dei serviti da una società dei lavori intellettuali non odiamo non dobbiamo dimenticarci che c'è una parte di questo paese che fa lavori spesso usuranti e e per i buoni c'è bisogno di una tutela tutta particolare tutta che garantisca insomma la possibilità di accedere a una serie di benefici che su quali siamo ovviamente d'accordissimo ma allo stesso tempo però io credo che dobbiamo proporre a questa generazione la nostra generazione un orizzonte diverso prede
Il Riformista e sempre nella nella difficoltà tragica di proporre scelte misure molto tecniche che nel breve e nel medio e lungo periodo rappresentano cambiamenti veramente a fine radicali
Tito Boeri si diceva che ci raccontava che tornava sulla stampa come la scelta sul TFR che appare oggi una roba distante no per molti la nostra generazione io sono un blog che era la piattaforma del cannocchiale che una delle più importanti piattaforme dei blogger italiani proponeva un sondaggio ai suoi hai solo ai partecipanti le comunità blog in questi giorni il sondaggio era cosa farai del tuo di a fare la risposta più gettonate fra purtroppo
Che non se non si fa neanche cosa sia il TFR non è una cosa che rientra all'ordine del giorno della stragrande maggioranza dei futuri delle dei fruitori del web due zero così adesso andiamo chiamarla quindi delle della della Rete
Nell'evoluzione ulteriore la Rete curare interazione costante quindi quello che che è importante dire che noi dobbiamo inquadrare tutta questa serie di riforma tutte queste misure che abbiamo preso la Finanziaria contiene un sacco di cose così dire
Io penso alla riduzione del cuneo tre punti sono a misura epocale soprattutto perché sono legate alla scelta di riconoscere questo questo questa riduzione del cuneo solo per i lavori a tempo determinato quindi con una misura molto forte di contrasta precarietà
Le misure per l'emersione del sommerso tutta una serie di provvedimenti appunto connessi al rilancio della competitività del sistema Paese lo sviluppo ormai il messaggio che le risorse per garantire i nuovi lavoratori le troviamo con lo sviluppo economico con lancio del sistema Paese è un messaggio che è passato è un messaggio che anche la nostra generazione ha recepito però io credo che dobbiamo avere la forza di comunicare meglio quello che facciamo di comunicarlo nel quadro di un messaggio più complessivo va bene no lo scalone facciamo gli scalini va bene rivediamo i coefficienti della legge Dini però inquadriamo tutto questo in un messaggio che dia il senso di un cammino nel senso di un'intera
Se verso interlocutori che purtroppo non sono qui che purtroppo spesso la nostra politica le nostre imprese anche i nostri sindacati ce lo siamo detti oggi anche in maniera molto schietta dimenticano
Il futuro fuori da Palazzo Chigi diceva Vito Boeri rispetto alla scena dei tredici di qualche giorno fa poi insomma sedersi a tavola in tredici non porta mai troppo bene ma ne siamo convinti che sconfiggeremo anche la scaramanzia in questa occasione
Tredici persone età media cinquantatré cinquantaquattro anni
Che nonostante come dici ricorda giustamente il professor Treu te anche da mia da diamanti qualche giorno fa insomma le generazioni cambiano oggi un settantenne di oggi è un sessantenne di ieri e così via abbiamo guadagnato dieci anni nonostante questo io credo che dobbiamo avere la forza di dire e lo dico al ministro Damiano che è qui che forse il messaggio non toccheremo età pensionabile non è il messaggio ideale da proporre un'altra generazione
E cioè mi spiego meglio noi non possiamo più permetterci di far pagare a una generazione che prima o poi se ne accorgeranno
Il privilegio della pensione a cinquantasette anni perché purtroppo non è più possibile
Allora per finire vi lascio proseguire col dibattito
C'è un bel film di Laurent Cantet che co-regista francese che ha dedicato un po'tutta la sua opera artistica alla al mondo del lavoro risorse umane in questo film
C'è la vicenda di un padre di un figlio che sono poi emblematici di tutti i padri tutti figlie di questa nostra società europea il padre lavora in fabbrica un Cipputi
Con conquiste consolidata negli anni sindacalizzata il figlio è molto scolarizzato riesce ad arrivare al management dell'impresa a un certo punto
Scuote il padre rispetto delle conquiste che sente mancare che riconosce come un patrimonio che che si sta perdendo lo scuote appunto dai di di rinunciare al proprio posto di lavoro di rinunciare alla propria tranquillità
E di scendendo in campo non fanno quello che ha per difendere il padre e le conquiste dalla generazione del padre io credo sia giunto il momento che forse la generazione dei padri faccia qualcosa per la nostra grazie grazie troviamo la conclusione diamo la parola al ministro Damiano
E poi seguiranno gli interventi di Piero Fassino e Francesco Rutelli
Sono astratte
Ma io penso coi visto che intanto
è molto importante
The nere
Questa Assemblea
Che mette al centro con grande forza il tema del lavoro anche il tema dell'impresa
Perché io sono profondamente convinto che nel mentre stiamo discutendo e stiamo andando
Verso la costruzione di un nuovo partito
Dobbiamo fare in modo che i contenuti il profilo politico culturale e sociale
Sia evidente
Io direi così il tema del lavoro dell'impresa è un tema nostro è un tema del riformismo
Non è un tema di altri o da delle gare ad altri questo deve essere molto chiaro perché capita in alcune circostanze soprattutto nella sinistra che si pensi
Come si faceva un tempo e devo dare atto a Piero Fassino
Alla partenza della segreteria dei DS di Pesaro
Di aver evitato questo schema secondo il quale il tema del lavoro dovesse essere affidato a chi aveva le idee più radicale
Piero Fassino invertito questa logica
Avendo affidato a me il compito di seguire il lavoro ha chiarito subito che non la fidava a chi aveva le idee più radicate
E io credo che questa sia una scelta lungimirante lo sia stata è una scelta che è continuata con Gasperoni
è una scelta che io e Tiziano Treu abbiamo coltivato in anni e anni di confronto
Che ha consentito di portare risultati anche tentativi di scritture legislative importanti che ci hanno guidato la Carta dei diritti di reti di sicurezza sociale che in qualche modo alimentano il dibattito politico sulle tematiche sociali quindi questa Assemblea per me e un punto importantissimo
Che sancisce questa idea alla quale io tengo in modo particolare perché sarebbe estremamente deleterio
Consentire che si sviluppi una discussione nella quale ci sono appunto le sfere di influenza no il tema del lavoro dell'impresa e tutt'uno
Con un partito riformista che guarda al nuovo che vuole guardare al tema del lavoro dell'impresa in termini profondamente innovativi ed è anche giusto parlarne come è stato fatto cui in termini concreti propositivi e programmatici perché non si può costruire un partito se non ci sono contenuti se non c'è un profilo politico culturale e sociale di riferimento
Seconda cosa che ci aiuta
Credo che sia il fatto come avete visto che è stato prodotto un documento che rappresenta sicuramente un contributo importante è un contributo di analisi non è un contributo inventato è un contributo che si fonda su anni di elaborazione e di scelte che i nostri partiti hanno alle spalle e quindi può rappresentare questo contributo un punto di riferimento nella elaborazione della tenuta dei congressi
La terza questione e questa ora non c'è dubbio che nell'autonomia dei rapporti che ci deve sempre essere fra governo Parlamento partiti ciascuno svolge la sua funzione e evidente che questa funzione va svolta in termini dialettici io immagino di convergenza dialettica ovviamente noi cerchiamo di evitare gli elementi di divergenza quello che dobbiamo sforzarci di fare quando parliamo di un tema come quello del lavoro e di fare emergere il profilo strategico della nostra iniziativa ecco io su questo sento ancora una certa difficoltà cioè noi siamo in una situazione nella quale sembra ancora non è così ma sembra ancora che le cose che noi facciamo sono degli interventi parziali e disomogenei Adani a vantaggio di chi è più debole dello stato sociale dell'impresa
Ma si stenta a far venir fuori quello che io chiamo un disegno un programma un impianto di fondo politico e culturale
Io questo lo rivendico perché nella elaborazione dei nostri partiti nella scrittura del programma che io trovo coerente con le azioni di governo su questi temi e nelle azioni che il Governo ha compiuto in questi primi mesi
Questo disegno c'è bisogna farlo emerge cioè questo disegno ma non siamo di fronte a degli interventi l'uno separato dall'altro che magari Ventoux te nella stessa direzione ma in modo disperso
E allora bisogna avere la capacità di fare emergere i tratti fondamentali di questo disegno e vedere nella stagione che si apre quali sono le scelte fondamentali sulle quali basare la nostra azione perché dico che c'è questo disegno che guarda con forza alle ragioni del lavoro e alle ragioni dell'impresa perché io vedo questo
Che già dalla nostra elaborazione ed è confermato nel documento che è stato presentato noi abbiamo sempre avuto a mente un'idea quella di giocare le nostre carte sull'innovazione ma soprattutto di scommettere sulla possibilità che la competitività dell'impresa la crescita della produttività alla quale noi dobbiamo ovviamente guardare
Avesse come riferimento come componente come carburante la tutela e i diritti del lavoro noi veniamo da una lunga stagione che comincia con l'inizio degli anni ottanta a livello globale sotto il profilo della elaborazione culturale della pratica sociale e di governo
Che in fondo ha combattuto questa idea
Un'idea secondo la quale la crescita la competitività del sistema impresa
E della stessa nazione moderna di cui noi facciamo parte
Dovesse necessariamente sconfiggere le ragioni del lavoro disse perdere ciò che era omogeneo e ricercare quindi in questa disomogeneità le ragioni di una rivincita dell'impresa sul lavoro
Come condizione per lo sviluppo per il successo
Questa teoria ha avuto una pratica rilevante credo che abbia fatto delle devastazioni rilevante non dobbiamo rovesciare questo approccio teorico ma siamo convinti io sono profondamente convinto questa è la nostra politica
Che invece le ragione della competitività si sposi non si combinano sia alimentano delle ragioni della trasparenza dei diritti delle tutele chiaramente ma chiave nuove ma chiave moderna
Nessuno qui vuole riproporre il modello fordista e taylorista taylorista in un tempo in cui questo modello concretamente superato nessuno vuol tornare al posto fisso nessuno vuol tornare alla rigidità ma se non si vuol tornare in cui mondo superato dai fatti dalle contingenze dalle situazioni non possiamo neanche pensare che il nuovo mondo sia semplicemente costituito da una logica nelle quali la ragione del lavoro dipende esclusivamente da una disponibilità del lavoro qualsiasi condizione a qualsiasi livello di retribuzione perché in questo modo noi non creiamo le condizioni
Per uno sviluppo innovato di qualità ma creiamo le condizioni per il suo contrario
E noi da questo punto credo di analisi siamo partiti già staff alcuni anni fa quando abbiamo cominciato questo lavoro io credo che questo debba essere l'orizzonte dentro il quale noi dobbiamo lavorare ora partendo da questo punto io ritengo che noi abbiamo già operato
Nei fatti con le prime azioni di governo
Un ruolo di forte discontinuità legislativa con la situazione precedente guardate chi parla
Non è un iconoclasta io non ho mai parlato di abolizione abrogazione della legge trenta della legge Biagi ho sempre partner lato di correzione il superamento insomma tutte quelle formule
Alle volte un po'bizantine che la politica ci costringe ad adottare quindi io non sono mai stato animato da questa idea del cancellare tutto quello che è stato fatto prima non mi pare una buona misura non è questo il punto
Però il punto
E quello di segnare una discontinuità culturale che resi che che deriva da un convincimento profondo che noi dobbiamo effettivamente cambiare strada
Se vogliamo ritrovare tra le ragioni del lavoro dell'impresa quell'equilibrio necessario che porti verso uno sviluppo che abbia i suoi standard di qualità perché io credo che questo sia il punto
Arrivare a degli standard
Di qualità ieri discutevo
In un'assemblea sindacale dei problemi della contraffazione del made in Italy ad esempio evidente che questo elemento è un elemento di distorsione del mercato che è il contrario del raggiungimento di standard di qualità da una parte di tutela del lavoro dall'altro
Ma se questo è il nostro obiettivo evidente che noi dobbiamo operare in una logica di discontinuità in che modo si opera una discontinuità ma io dico questo intanto vorrei che fosse considerato e credo che voi l'abbiate considerato le parti sociali credo l'abbia no letto l'abbiano visto che a differenza della legislazione precedente non soltanto per
Formula ma per atto concreto
Noi abbiamo inserito nelle nuove normative a partire dal pacchetto sulla sicurezza fino alla Finanziaria una logica di ripresa di ruolo della contrattazione tra le parti sociali
Come paradigma per il tentativo di risolvere consensualmente i problemi attraverso la negoziazione e abbiamo ripreso puro zoppicando lo riconosco
Una strada di concertazione che nella seconda fase stanche
Per così dire Ricucci rendo quegli strappi che si sono verificati alla partenza del resto dopo un lungo digiuno si può anche commettere qualche leggerezza quindi ruolo della contrattazione mi faccio due esempi
L'emersione del lavoro nero
Il passaggio da lavoro Progetto al lavoro subordinato ha come chiave di volta nella nostra legislazione che cosa la contrattazione il ruolo delle parti sociali e la negoziazione di territorio di azienda come fulcro
Di una strada che ritrova in quell'equilibrio le soluzioni adatte all'impresa al lavoro io credo questo sia un punto come si dice non secondario che mi auguro animi
Il carattere fondamentale della rivisitazione della legislazione del lavoro la seconda questione sulla quale noi abbiamo lavorato ma sicuramente noi andiamo nella direzione di stabilizzazione del lavoro
In una logica di percorsi distinguendo la precarietà dalla flessibilità del lavoro noi combattiamo la precarietà aiutiamo la flessibilità quando questa e un tramite
Per arrivare attraverso il supporto della formazione e così via a stabilizzare nel tempo il lavoro non dare quel carattere permanente di discontinuità che genera ansia e mancanza di futuro
E su questo abbiamo segnato una discontinuità non lo diciamo con sufficiente energia c'è se c'è un difetto che noi abbiamo come riformisti
E che non ci rendiamo
Conto a sufficienza delle buone cose che facciamo che evitiamo in molti casi di rivendicare le con maggiore forza abbiamo alle volte un atteggiamento come si dice di disse intensiva piuttosto che di attacco rispetto alle scelte che siamo in grado di produrre
Ad esempio la scelta di dotare di risorse il sistema delle imprese che ammontano a cinque miliardi strutturali all'anno a diminuzione del costo del lavoro
Collegata questa Scelta al lavoro a tempo indeterminato
Che secondo gli studi dell'IRES CGIL potrebbero con me l'hanno nuovo portare nella nuova occupazione uno spostamento
A vantaggio del lavoro stabile di otto punti percentuali è un elemento di forte discontinuità
Perché le politiche del Governo precedente sono state politiche che ad esempio per quanto riguarda il credito di imposta la prima cosa che hanno fatto è e eliminarlo
Eliminati
Perché aggiungere flessibilità e non discuto sul fatto che sia buona o meno buona in assenza di stabilizzazione di ammortizzatori sociali e precisamente la negazione dei principi di tutela di cui lavoro moderno ha bisogno perché la flessibilità senza tutela il contrario delle esigenze di cui abbiamo bisogno la flessibilità con la tutela è un altro discorso
Le altre questioni di discontinuità
Non a parole sulle quali noi abbiamo lavorato sono sicuramente la lotta al lavoro nero
E alla precarietà assumendo in questo anche qui alcuni luoghi settori di carattere simbolico pensate alle delizie pensato i call center ed estendendo questa sperimentazione poi nella Finanziaria divise nel settore ora io lo ripeto quindi l'avete già sentito tante volte ma quando non che io sia contento
A seguito della famosa norma del venti per cento dei lavoratori in nero in Italia si sospendono i tre mesi più di quattrocento cantieri sospendo non chiudono sospendono e se ne riapre il trentacinque per cento e questo secondo i dati dell'INAIL e dell'INPS porta come risultato all'emersione dal nero di quasi quaranta mila persone individui umani uomini e donne in quel settore
E al quattro per cento di incremento dei contributi previdenziali all'INPS io dico che noi sicuramente a fronte di tre milioni e mezzo di lavoratori in nero non abbiamo risolto il problema ma siamo stati capaci di invertire la rotta
E sicuramente i nuovi risultati che produrremo fra una settimana dimostrano che su quella strada si sta continuando
Quando dopo vi ricordate
Le enormi contestazioni avute a seguito della circolare sui call center di giugno
E all'avviso comune attaccato da più parti come una sorta di condono a vantaggio delle imprese
E a seguito della norma finanziaria che ha recepito quell'avviso comune abbia risolto dopo sei o sette anni non solo il caso della Tesia
Ma attraverso una catena di accordi possiamo dire concretamente che abbiamo stabilizzato otto mila giovani in carne ed ossa che avevano un lavoro a progetto che oggi hanno un lavoro subordinato magari part-time
E allargheremo gli orari toccherà al sindacato con le ferie la malattia l'infortunio eccetera eccetera noi abbiamo compiuto un'azione che testimonia un'inversione di tendenza e di marcia concreta
Con azione grado a lista riformista
Condivisa dalle parti sociali
Io credo che questi siano segni di discontinuità che non vanno assolutamente trascurati perché in questo modo io credo che lottando con forza contro il lavoro nero ad esempio come mi ha detto un amico un compendio sindacato mi dice forse facendo questa azione abbiamo evitato qualche morto sul lavoro
Perché voi sapete qual è la relazione fra lavoro nero
E morti incidenti infortuni allora io penso che questa sia la strada diamo rivendicarla con forza
E vorrei concludere dicendo questo
Adesso si apre una nuova stagione di discussione sociale abbiamo cominciato io credo anche col passo giusto nel coinvolgimento attraverso la concertazione noi stiamo decidendo di aprire tre tavoli che avranno poi tutte le loro diramazioni
Io al ministero del lavoro ne ho già una decina aperti di carattere tecnico informale come li chiamo io perché le cose sono complicati settori le controparti così
Però questi tre tavoli fondamentali sono produttività da una parte è stato sociale dall'altra pubblico impiego
è ovvio che la produttività richiamo allo sviluppo richiamo ad esempio l'esigenza di una nuova elaborazione sindacato impresa che leghi una quota di salario alla crescita della produttività prodotta nei luoghi di lavoro
Che già segnato una stagione precedente e per quanto riguarda lo stato sociale noi abbiamo numerosi temi abbiamo gli ammortizzatori sociali abbiamo il tema del mercato del lavoro e abbiamo il tema delle pensioni ora io credo che dentro a questo tavolo dello stato sociale noi dobbiamo individuare per così dire un punto di partenza un fulcro
Perché noi purtroppo la vulgata corrente siamo trascinati quasi esclusivamente a parlare della questione delle pensioni poiché la dice cotta che la dice cruda lasciamo che tutti si sfoghi con poi ai tavoli vedremo concretamente le cose
Io penso che dobbiamo avere un fu con un punto di partenza ma non ne la partenza quella delle tensioni io penso che davvero noi dobbiamo sperimentare la possibilità e da questo punto di vista l'elaborazione dei nostri partiti il supporto il confronto non solo in Parlamento ma con i partiti governo parti sociali e fondamentale
Sulla definizione di nuove ammortizzatori sociali cioè se io dovessi lanciare un messaggio forte forte è una formazione politica che si sta costruendo con chiaro riferimento riformista io dico noi dobbiamo con queste innovazioni
Senza tralasciare nulla però veramente di parlare ad alcuni soggetti che io ritengo i soggetti deboli nel mercato del lavoro
Parlare ai giovani
Parlare alle donne fra i trentacinque e i quarantacinque anni perché dico questo Ranger perché sono quelle persone intrappolate nella precarietà oggi
Parlare agli over cinquanta quelli che lavoro lo perdono senza una possibilità di avere una soluzione al loro problema e allora per fare questo io credo che qui bisogna fare un grande investimento perché dobbiamo sapere che quando parliamo di ammortizzatori sociali noi parliamo di una cosa che ha un costo gli ammortizzatori sociali a costo zero non si possono fare a parte il fatto che giustamente sono dice sempre al sacco nero evitiamo di usare questo brutto termine
Noi parliamo di diritti di sicurezza sociale ma più brevemente gli ammortizzatori sociali evocano immediatamente l'argomento del GUA del quale noi dobbiamo parlare va dico giovani
Perché dico giovani perché noi dobbiamo consegnare in un disegno organico ai giovani e qui l'ultimo intervento giustamente
Ha rivendicato questo ruolo e questa necessità un pacchetto di interventi organico ripeto organico che faccia capire come noi ci stiamo muovendo per dare soluzione al tema del rapporto fra le generazioni e allora io dico questo guardate
Che anche quando parliamo di temi legati alle pensioni teso la questione dei coefficienti
Che riguarderanno in tutto e per tutto con loro
Che andranno in pensione dal due mila trentacinque poi gli altri in quota verranno coinvolti prima ma quelli che saranno investiti completamente da questo argomento saranno quelli lì che avranno il contributivo puro dobbiamo intanto domandarci
Come impediamo a quella data per me questo è un punto fondamentale che ci siano persone che i valori attuali vadano dopo una vita di contribuzione discontinua
E diversamente inadeguati in pensione con quella che oggi chiameremmo una pensione da quattrocento euro al mese quello è un problema
Questo problema non si può sfuggire quello è un problema non è contabile e contabile sociale quello un problema uno e dobbiamo anche domandarci
Ma le misure che noi abbiamo già messo in cantiere avranno delle ripercussioni su quell'esito che noi giudichiamo assolutamente inaccettabile oppure no
Perché io dico
Se noi scontiamo
Il costo del lavoro di tre punti vuol dire che incentiviamo le imprese a stabilizzare
Uno spostamento ci sarà e quando ti stabilizzi
Pari il trentatré per cento
Non hai discontinuità
Da quel momento quando noi alziamo le percentuali dal diciotto al ventitré si versa di più e non è detto che sia l'ultima spiaggia si può salire per arrivare ad una equiparazione tendenzialmente e quindi versi di più con un risultato diverso
Se poi a questo come io credo noi dovessimo aggiungere che in una riforma degli ammortizzatori sociali che ha del riflessi anche per quanto riguarda il sistema pensionistico
Noi affermiamo che nei momenti di mancanza di lavoro o il lavoro lo perdo lo cambio
E c'è un periodo di ricerca
Ho una tutela
Dal punto di vista dell'indennità di disoccupazione adeguata e o i contributi figurativi e o l'atto totalizzazione
Tutti questi interventi
Producono o non producono una variazione della curva circa il risultato dell'assegno pensionistico a partire dal momento in cui col contributivo pieno i nostri figli andranno intenzioni sì
Producono un cambiamento
E noi dobbiamo valutarlo dobbiamo anche dirlo dobbiamo apprezzarlo dobbiamo comprenderlo
E il fatto che nella finanziaria abbiamo migliorato le condizioni nel lavoro discontinuo per maternità maternità a rischio o per tutela penso la malattia cambia o non cambia relativamente la situazione dal punto di vista Tel cambia
Cioè questi atti sono atti casuali possono il frutto di un disegno lucido che in qualche modo traduce quello che noi abbiamo scritto all'interno del programma
Dell'unione al quale io e Tiziano abbiamo dato credo
Un grandissimo contributo io credo che noi stiamo andando in quella direzione quindi noi siamo in grado di produrre per queste figure in particolare i giovani ma anche per le donne che si trovano in quella condizione ma anche perché perderà un lavoro in una logica in base alla quale però dobbiamo dirlo
Quando le persone entrano nel circuito della protezione sociale
Devono accettare un patto di servizio
Perché la logica della protezione sociale vuol dire che tu sei nel circuito della tutela a condizione e in quel punto che io vorrei assolutamente valorizzare che si chiama Centro per l'Impiego territoriale il luogo naturale dell'incontro fra domanda e offerta di lavoro tu hai un'offerta formativa e di Rin piego che esse rifiuti questo rifiuto ti porta al di fuori del sistema della tutela ecco io penso che questi siano elementi di forte innovazione ai quali noi dobbiamo guardare e credo che con un adeguato
Livello di protezioni sociali di carattere innovativo
Attraverso gli ammortizzatori sociali possiamo in qualche modo portare avanti un'opera
Di tutela necessaria a vantaggio delle figure che oggi sono più deboli nel mercato del lavoro ma vantaggio in generale dell'insieme dei fattori che definiscono i rapporti di lavoro comune semplificazione i cambiamenti che dovremmo produrre
Questo a me pare accanto a questo concluso
E si tratta naturalmente
Di sapere questo io sono profondamente convinto che se noi vogliamo far regredire
Il livello degli infortuni a partire da quello degli infortuni mortali in questo Paese ci vogliono buone leggi ci vuole buona contrattazione ci vuole contro nel territorio cosa che stiamo facendo ma ci vuole una nuova cultura nel Paese una nuova cultura del lavoro
Del lavoro produttivo del lavoro manuale la rivalutazione del lavoro manuale del lavoro operaio
Che se a tutte le trasparenze adeguate diventa come si dice non soggetto socialmente debole o ai margini ma soggetto che alla sua giusta valutazione
Altrimenti noi corriamo il rischio come sì sì di un riflusso di una fuga dal lavoro manuale soprattutto da parte dei nostri figli
E dell'allargamento di quella forbice fra situazioni protette al di fuori di logica di produttività e situazioni che protette non sono che subiscono ogni come si sa è l'esigenza di aumentare a dismisura produttività per reggere tutto il resto io credo che questa sarebbe una frattura ovviamente estremamente deleteria per cui anche un'iniziativa di carattere culturale forte perché noi chiediamo con forza
Che ad esempio la RAI abbia un canale digitale terrestre dedicato i temi del lavoro per far le vecchie ricerche le vecchie inchieste
Discutere di temi specifici non per ghettizzare questo tema ma per avere poi degli spezzoni di intervento nei grandi momenti della comunicazione anche familiare che riportino le tematiche del lavoro al centro della discussione
Perché altrimenti interveniamo soltanto quando c'è il grave incidente o quando c'è una discussione particolarmente impegnativa detto questo concluso io credo che per seguire una strada che è sicuramente una strada estremamente complessa che va portata avanti con una gradualità necessaria ma con determinazione
L'importante per me sembra avere la rotta
Io non sono un centometrista io sono un passista
Io vado piano ma il problema anche per chi va piano e sapere se ha imboccato la strada giusta a me quelli che pensano di fare i cento metri in dieci secondi non mi hanno mai convinto perché corro il rischio di fare grandi promesse
Ed attivare grandi delusioni io preferisco dire otto mila stabilizzati trentasei mila immersi perché so di cosa parlo e so che parlo di persone in carne ed ossa
Piuttosto che fare propagande di parte
Che non portano poi a nessun risultato concreto per fare tutto questo e pazienza ci vuole la concertazione ci vuole un'attitudine al dialogo al confronto al convincimento
Devo dire che quello che ci aspetta non è facile non è facile però io mi sento sufficientemente fiducioso sicuramente siamo tutti tenaci abbiamo voglia di portare risultati
Grazie
Grazie se
Diamo la parola
è chiaro che Piero Fassino
Va bene io ringrazio naturalmente
E compagni e compagne gli amici che hanno carattere hanno organizzato questo nostro incontro
Che ha un obiettivo molto preciso quello come ricordava anche Sesa dall'inizio del suo intervento
Di rendere evidente come il lavoro
Si ha un valore fondante
Del progetto politico
Del partito democratico
E parto di cui perché
Anch'io penso come Damiano
Che sia privo di qualsiasi fondamento l'idea che
La rappresentanza del mondo del lavoro debba nella società di oggi essere affidata
A frange minoritarie radicali
Il partito democratico
Un Progetto
Che punta a unire le diverse culture riformiste che hanno segnato la storia di questo Paese
E noi sappiamo che lì in Italia il riformismo è plurale
Sta nella storia di questo Paese un rosso di un riformismo della sinistra che si è
Fatto rappresentare da una pluralità di forze politiche della sinistra
Stare la storia di questo Paese un riformismo di che natura cattolico democratica cristiano sociale
Sta nella storia di questo Paese un riformismo liberaldemocratico
In tempi più recenti un riformismo anche di natura ecologista ambientalista
Nel corso del Novecento soprattutto le prime tre i queste quattro culture riformiste che ho richiamato si sono aspramente combattute
E tuttavia sì combattevano aspramente perché davano letture diverse della società e quindi a partire da da letture diverse offrivano risposte strategie in competizione ma tutte le culture riformiste di questo Paese sono nate
In primo luogo per rappresentare il mondo per lavoro
Se noi andiamo alle radici del riformismo italiano sia al riformismo socialista
Sì è riformismo cristiano sociale cattolico modi cattolico democratico alla fine dell'Ottocento a cavallo tra Ottocento e Novecento le culture riformiste nascono prima di tutto per rappresentare il mondo del lavoro e per realizzare politiche che al mondo del lavoro diano dignità riscatto e giustizia
Lo richiamo perché se è così e sta nel DNA dei partiti che hanno espresso nel corso del novecento la cultura riformista il valore del lavoro nel momento in cui visto che ci proponiamo a cavallo di un nuovo secolo di dare vita un grande partito che sia capaci di unire le diverse culture riformiste
E di via all'Italia quello che fin qui non c'è stato cioè un partito che sia capace di dare rappresentanza politica unitaria a un riformismo plurale nelle sue culture se è così il lavoro è un valore fondante anche partito democratico il partito democratico dovrà essere un grande partito del lavoro
Non solo per coerenza storica
Come ho richiamato adesso
Ma perché il lavoro
Rimane l'attività fondamentale della vita delle persone
E nel lavoro si manifesta la creatività l'ingegno la personalità l'umanità degli individui
Da questo punto di vista c'è certamente c'è certamente
Da parte c'è certamente da porsi l'obiettivo di riproporre una società
Moderna tecnologica avanzata post fordista come quella in cui viviamo oggi il valore del lavoro
Per quelli che sono in questa sala il valore del lavoro è certamente come dire acquisito però non è acquisito
Nella società negli stessi termini in cui per lungo periodo lo è stato
Il fatto noi dobbiamo cogliere che il passaggio dal lavoro fordista un lavoro post fordista
Non ha cambiato soltanto le modalità materiali di distribuzione quantitativa e qualitativa del lavoro ha cambiato anche la percezione valoriale del lavoro che ha cambiato la gerarchia della loro
Negli ultimi vent'anni non credo ci sia uno solo spot pubblicitario televisivo che abbia come protagonista un operaio
Non è un fatto marginale
Perché nella società delle immagini sono le immagini che ogni giorno veicolano ad una società la gerarchia di valore
E se tu non fai mai vedere
Un operaio in tuta risulta chiaro che quella figura sociale la consideri marginale nella gerarchia sociale nella gerarchia dei valori
Quando il modello che viene riproposto è sempre il modello di un lavoratore
Tendenzialmente di fascia alta i servizi di terziario pubblico-privato
Sia chiaro come noi siamo dentro una società che sta ridisegnando
Non solo in termini materiali la distribuzione dell'occupazione ma anche in termini valoriali le gerarchie di valore e diciamo gli stilemi e di comportamento e di vita
Quindi
Perché dico questo perché il tema di assumere il valore del lavoro come un valore fondante non è soltanto un tema politico e neanche soltanto sindaca è prima di tutto un tema culturale
Il noi dobbiamo ricostruire in termini culturali la centralità dell'onore e del lavoro
Sapendo che naturalmente ricostruirla oggi significa ricostruito in termini molto diversi da l'esperienza che storicamente si è accumulata nel corso del Novecento
Sappiamo tutti molti che sono qui lo insegnano a me
Come noi siamo passati
In questi ultimi vent'anni
Via via sempre di più da un'organizzazione della produzione del lavoro di tipo fordista
Ha un'organizzazione del lavoro di tipo post fordista
Siamo passati dal ciclo produttivo meccanico Chico produttivo informatico
Siamo passati da un rapporto di lunga predeterminazione tra circo e mercato ha un rapporto che è fondato sul just in Time sulla presa diretta
Tutto questo ha cambiato radicalmente come sappiamo non solo la struttura della produzione ma anche l'utilizzo delle variabili dei fattori decisivi della produzione a partire dal fattore fondamentale che è la risorsa prima e ci troviamo a fare i conti tutto il giorno con tutti i giorni con un lavoro che è molto diverso da quello in cui siamo cresciuti in gran parte almeno quelli fino alla generazione mia
E dice
Siamo cresciuti noi
In una società nella quale il lavoro e la prestazione lavorativa che uno Madonna facevano da venti a sessanta anni per cinque giorni a settimana otto ore al giorno nello stesso luogo di lavoro tant'è che quando avevi trovato un lavoro quello del tuo lavoro per la vita
Ti sposare comperare una casa la comperare vicina dove lavorare nel presupposto che lì avresti sempre lavorato e lì resti sempre vissuto
Io vengo da Torino dove questo modello come Cesare diciamo è stato per lungo periodo l'identità di quella città quando una volta c'era il libretto di lavoro
Quando tu andavo le di cambiare lavoro e andavi in giro ti guardavano il libretto di nuovo esserne libretto di lavoro vedevano che avevi cambiato tre o quattro volte lavoro non ti assumevano perché se cambiali troppe volte lavoro voleva dire che non avrei voglia di lavorare
Esattamente l'opposto del mercato del lavoro in cui siamo oggi
Quando tu venire licenziato andare a casa e diceria tua moglie otto a tua madre mi hanno licenziato la reazione loro era che cosa hai fatto
Perché se per Danilo era sicuramente solo per colpa tua perché il modello era tale per cui lavoro c'era e se lo trovai ce l'avete
Quella società nella quale noi siamo cresciuti nel corso del Novecento
E tutte le le esperienze politiche e sindacali costruita nel Novecento sono state costruite intorno a questo tipologia di lavoro il lavoro fordista e lavoro industriale il lavoro rigido il lavoro uguale a se stesso il lavoro
Allungata determinazione eccetera eccetera tutto abbiamo costruito così
Le politiche di contrattazione sindacale
Non sono passati tanti anni quando io e Cesare ce lo capiamo benissimo
Che ne so alla FIAT contrattava
Di calendario anno di lavoro all'inizio di gennaio giusto e contrattare il calendario a mo'di lavoro quando facevi le ferie il turnover quanti ne assume era tutto chiaro oggi se uno alla fiabe vuol pretenda dei caldi che contattare il calendario anno di lavoro lo guardano Stra
Tutte le politiche previdenziali sono state costruite su un mercato del lavoro rigido
E non fondere e che escludeva come dire costruito sull'idea che non c'era il problema che poi si è posto abbiamo Front AATO del ricongiungimento di diverse postazioni lavorati perché la generalità dei lavoratori andrà in pensione un unico percorso
Lavorativo dunque prevenzione previdenziale so e si potrebbe continuare e quindi noi dobbiamo sapere che tutta l'esperienza che abbiamo costruita un'esperienza che è stata costruita pensata costruita praticata e praticata con effetti straordinariamente efficaci perché abbiamo realizzato tutti insieme sinistra i sindacati straordinarie conquiste di civiltà di progresso di emancipazione e di tutela
In quel modello tutto questo a parte non modello che sta alle nostre spalle
E il problema che abbiamo di fronte come facciamo i conti con un modello che è radicalmente diverso e che è il modello appunto di una società liquida direbbe Bow mandi una società flessibile di un lavoro che mobile
Dici un lavoro che ha un grado di identificazione come la vita assai diverso da quello che aveva un tetto
E badate noi siamo dentro una fase di passaggio in cui queste cose che io dico sono ormai acquisite in termini culturali ma in termini poi fattuali
Noi siamo in una fase di passaggio in cui il vecchio coesiste con il nuovo perché se noi dovessimo definire con una formula come è fatto il mercato del lavoro di oggi potremmo dire come legato al lavoro rigido per i padri precario per i figli
Rigido per il padre che ha un lavoro a tempo indeterminato ce l'hanno ma sono devono cambiare difficilmente ne trovano un altro
E precario per i figli per le ragioni che tutti sappiamo
E quindi siamo una fase nella quale coesistono le rigidità di un vecchio modello
Che sempre di più come dire sta alle nostre spalle e la precarietà di un modello nuovo che non avendo trovato ancora regole per essere governato espone a tutti i rischi che sappiamo e che peraltro ci hanno condotto qui a discutere
Quindi questo è un tema centrale cruciale
E quindi non soltanto per una coerenza culturale storica il partito democratico dovrà essere un grande partito del lavoro ma terzo
Che il tema di come
Pensare e organizzare e tutelare il lavoro nella società di oggi è un grande tema cruciale per chiunque abbia l'ambizione di guidare una società di governarla e e di
Lei sa
è il tema mi pare con tutta evidenza ruota intorno a una questione poi si può declinare come è stato declinato nel manifesto che è stato qui presentato come un contributo l'elaborazione del partito democratico sui temi del lavoro
Si può declinare affrontando tante questioni ma insomma c'è un c'è un perno di tutta la la la giostra in qualche modo e il perno intorno a cui la giostra girare
Come governare la flessibilità
E come fare in modo che la flessibilità veda fortemente ridotte fino se si riesce a las alloro estinzione i rischi di precarietà che sono insiti nella flessibile
Allora come si affronta questo nodo
Io penso che lo si affronti
Diciamo
Misurandosi con più questioni
La prima non attiene direttamente al mercato del lavoro ma attiene alla morfologia e alla struttura del sistema produttivo italiano
Noi siamo diventati una grande nazione industriale per lungo periodo intorno produzioni tecnologiche di media intensità
I media intensità tecnologica
Sono quelle produzioni dall'auto agli elettrodomestici e tante altre cose che hanno fatto l'Italia un grande Paese ma che sono anche le produzioni più esposte
Alla competizione dei paesi emergenti sono le produzioni più facilmente accessibili anche a Paesi di recente formazione industriale noi siamo più esposti di altri a
Ai rischi dei mercati aperti della competizione globale
E risulta evidente
Che non è con la delocalizzazione produttiva per ragioni di costo che si risolve questo problema ancorché la delocalizzazione sia una strategia che fa parte di una politica industriale anch'essa ma quando serve a presidiare mercati più che a cercare la convenienza di solo costo
è evidente che la competizione non può che essere vinta per un grande Paese industriale sul terreno della qualità
E quindi il grande nodo che sta di fronte al Paese
Non a caso Bersani ha depositato
Come del governo un disegno di legge
Italia due mila quindici che ridisegna diciamo le coordinate di una nuova politica industriale il grande tema che sta di fronte all'Italia e come innalza il livello di specializzazione tecnologico del suo sistema produttivo perché la competizione la vince su quel terreno lì
Ora
Perché pongo questa questione perché molto della precarietà del lavoro oggi è data appunto da un sistema produttivo che è molto più esposto alla concorrenza internazionale alla competizione
Che ogni giorno e messo a rischio e insidiato né i suoi livelli ai suoi livelli produttivi nella sua capacità di competere e se ne vogliamo rendere il sistema produttivo più so più stabile e dunque se è più stabile sistema produttivo anche più stabile
L'occupazione lavoro la scelta della specializzazione tecnologica del sistema diventa questione decisiva
E quindi qui c'è una prima grande questione serve una politica industriale che sia capace di sostenere le imprese nel innalzare la qualità tecnologica e produttiva del sistema
In ragione tale da determinare ragioni di competizioni più forte più solida e quindi con tutte le conseguenze di maggiore certezza e sicurezza del lavoro che consegue
Naturalmente questo problema è reso più complesso in Italia da una aspetto che non è marginale
Novantacinque per cento delle imprese italiane ha meno di trenta dipendenti
Un processo di il diffusa e larga specializzazione tecnologica di un sistema produttivo caratterizzato dalla dimensioni piccole micro e più complesso naturalmente
E questo comporta quindi una strategia di politica industriale adeguate sono voglio far perdere tempo bisogna avere quel però chiaro che questo un punto particolarmente delicato e però questo è un tema cruciale
Se noi non determiniamo un processo di innalzamento della specializzazione tecnologica non riduciamo il livello di esposizione alla precarietà del lavoro dell'occupazione italiana
Ora questo però pesta Scelta di ieri puntare su una più alta specializzazione tecnologica del sistema produttivo a diciamo un aspetto intrinseco che spesso viene sottovalutato e che invece è decisivo ai fini del discorso che stiamo facendo qui
E la metto così faccio una domanda
è possibile pensare un processo di specializzazione tecnologica della produzione dei processi produttivi senza un parallelo processo di specializzazione delle risorse umane impiegate su quel processo produttivo evidentemente no
Evidentemente no
Uno degli aspetti della precarietà del lavoro italiano e anche il fatto che una fascia larga di lavoratori italiani a un livello di istruzione medio basso
E se noi no fa accompagniamo il processo di specializzazione tecnologica delle produzioni a un processo di innalzamento alla formazione del sapere il processo di specializzazione tecnologica o non ha la forza lavoro necessaria
Oppure in ogni caso dice non risolve il problema della certezza di lavoro di chi ha un livello di istruzione medio basso qual è il lavoratore di cinquant'anni che noi non riusciamo più a impiegare quello che ha la terza media
Più è basso il livello di istruzione più è rigido nella sua mobilità sociale questo è evidente no
E quindi noi abbiamo bisogno di accompagnare il processo di specializzazione tecnologica o con forte processo di investimento sulla formazione allora quando diciamo lo diciamo tutti l'abbiamo detto in questi anni e sembrava quasi una giaculatoria Ray così rituale non lo era
E cioè l'investimento in ricerca scuola sapere formazione e tenevano insieme le due cose perché le due cose stanno insieme perché ricerca e innovazione sono lo strumento per spalleggiare specializzare il sistema produttivo
Ma se parallelamente tono è un forte investimento nel sistema formativo
Sia nella formazione scolastica universitaria sia nei percorsi di formazione permanente per accompagnare gestire un mercato del lavoro flessibile se non hai questo investimento il lavoro continuerà a essere precario anche in presenza di un processo produttivo di maggiore qualità quindi qui c'è un primo grosso nodo specializzazione dei prodotti e specializzazione delle risorse umane
E la l'investimento forte informazione come una variabile fondamentale per costruire insieme una specializzazione tecnologica dei prodotti un'occupazione che sia più stabile e più certe secondo aspetto
Io sono d'accordo con il punto di partenza del documento il manifesto che viene qui presentato credo che dobbiamo metterlo in evidenza perché non è così scontato nella società di oggi l'affermazione da cui parte poi si dipana tutto il manifesto è che noi consideriamo il lavoro a tempo indeterminato la forma normale di occupazione guardate non è così scontato
Perché avverte giustamente tutti come dire adottato e introiettato l'idea che stiamo in un mercato del lavoro flessibile e che quindi il posto di lavoro uguale per tutta la vita è una cosa che meno certa di un tempo
Molto spesso si traduce nell'accettazione di un mercato del lavoro in cui tendenzialmente il lavoro a tempo determinato viene espulso
Qui c'è un discrimine molto grande tra flessibilità e precarietà
Perché un conto è una gestione della flessibilità dentro mercato del lavoro che continuo a considerare il lavoro a tempo indeterminato l'occupazione a forma normale di occupazione e anzi finalizza i processi di flessibilità nel tempo alla loro stabilizzazione
Altra cosa è rimuovere la figura del tempo del del lavoro a tempo indeterminato e accettare unicamente un mercato del lavoro caratterizzato unicamente dalla temporaneità della transitorietà questo è un punto decisivo
Perché connota la flessibilità in termini diversi e quindi io penso a questo ve lo dobbiamo dire con grande chiarezza come è scritto lì è come giustamente Cesare si sforza sempre di dire coerenza con questo impianto è Cesare si è battuto su questo con e ha vinto come ragione nel nel momento in cui si è discusso con le parti sociali come applicare la riduzione del cuneo fiscale ancorando la riduzione del cuneo fiscale alle figure professionale a tempo indeterminato e non per le altre appunto con un meccanismo che incentiva e sostiene
E sostiene questo
Terza questione
Detto questo è chiaro che in ogni caso noi dobbiamo fare i conti con un mercato del lavoro flessibile largo che si allargherà sempre di più
E allora il problema di di della strumentazione per governarlo diventa decisivo qui mi pare che in questi anni via via si è venuta accumulandosi una un confronto dibattito anche un'esperienza che ci rende sufficientemente
A dotati almeno in termini di principio delle idee per per affrontare questo problema e manifesto che qui viene presentato ne è una buona sintesi
Nel senso che se tu vuoi garantire che la flessibilità sia una buona flessibilità che sia una flessibilità governata allora devi affrontare su criteri di muoversi su più fronti devi muoverti sul fronte della formazione sia della formazione scolastica alzandola diciott'anni sia se la formazione permanente per accompagnare i percorsi di mobilità devi affrontare il problema della previdenza con la costruzione di percorsi previdenziali che consentano anche a chi ha la pluralità di attività di lavori nell'arco della sua vita di ricongiungere lì e di costruire un percorso previdenziale che gli consenta una pensione dignitosa
Devi affrontare il problema delle forme di sostegno al reddito
Non soltanto degli ammortizzatori sociali in funzione dei processi di ristrutturazione che sono una parte ma non esauriscono il tema perché il tema principale che in questi anni abbiamo avuto di fronte alle figure di lavoro temporanee ecco come vive uno tra un lavoro e un altro
Quando non lavora nel tempo di non lavoro quindi dal da forme di salario minimo forme adesso discuteremo di indennità eccetera non abbiamo il problema di costruire una certezza di reddito minimo che ti consente appunto
Abbiamo il problema giustamente evocato di ripensare tutto il sistema delle tutele abbiamo anche un punto di riferimento noi nei primi anni dell'opposizione direttore se non ricordo male era il due mila due due mila tre abbiamo depositato fatto da Treu da Damiano ed amato una proposta di ridefinizione dell'insieme dei diritti dei lavoratori e delle loro tesi che partendo dallo Statuto dei lavoratori estende anche ad altre figure il sistema delle tutele
Damiano preso alcuni provvedimenti Simini fricative simbolici in questo periodo che vanno in questa direzione per esempio l'applicazione lavoratori discontinuità parasubordinati dell'invio delle dei diritti di maternità che fino a precedentemente non c'era e via di questo passo come ridefiniamo tutto l'insieme delle delle tutele come costruiamo questa è la cosa forse più interessante è la più complessa è la più difficile
Come costruiamo una servizio per l'impiego che sia che effettivamente capace di accompagnare il lavoratore nel suo percorso questa la cosa più complicata perché batte immediatamente sulla pubblica amministrazione la sua formazione la sua efficienza la sua qualità però badate questo è se io dovessi dire una delle esperienze interessanti per esempio del degli anni di Blair in questi anni è stata la riforma del mercato del lavoro in Inghilterra che è fondato su un servizio all'impiego di straordinaria capacità di accompagnare i lavoratori e il singolo lavoratore e siccome noi siamo in un mercato del lavoro flessibile sempre di più ha bisogno di pensare un servizio al lavoro che abbia questa flessibilità questa capacità
De accompagna
Infine tre ultime questioni
C'è un grande tema che qui evocato
Su cui io avverto però almeno per quello che mi riguarda poi
Non dubito che ci sia già chi è che ha un'elaborazione più ricca su cui mi pare non abbiamo ancora definito un
Un punto sufficientemente preciso eh come governiamo quell'area grigia grigia non perché oscura ma perché intermedia
Di lavoro che non è dipendente e al tempo stesso non ha i caratteri del lavoro Tormo classico che sono figure in questi anni sono cresciute ora lì è un tema molto complesso proprio perché l'applicazione delle due aree
Bianconera cioè o quella del lavoro autonomo classico quello da lavoro dipendente classi a quest'area grigia non si non corrisponde e badate che noi oggi spesso e lì che abbiamo aree di precarietà consistente
Allora questo è un tema su cui non abbiamo bisogno di approfondire di più come governiamo
Quel mercato del lavoro misto non so come chiamarli in altro modo in cui coesistono nella stessa figura professionale stesse modalità di prestazione caratteri di prestazione di conti di lavoro dipendente continuativo e al tempo stesso diciamo
Dei autonomia di di prestazione e di attività
Secondo
Come affrontiamo so che lavoro ci stava lavorando Cesare si lavora insieme alla Pollastrini come affrontiamo una delle emergenze fondamentali del mercato del lavoro italiano che l'avere dieci punti di occupazione femminile più basse della media europea
Che è questione cruciale perché se noi non aumentiamo l'occupazione femminile non affrontiamo tanti problemi ivi compresa la tutela dei redditi il quarantotto per cento delle famiglie italiane è costituito da una sola persona che lavora noi possiamo fare quello che vogliamo per via fiscale per via contrattuale se in quei nuclei familiari lavora uno solo il reddito medio di quella famiglia sarà sempre basso
L'incremento più significativo non è dato né dal fiscal drag né da quello che gli dà un contratto che è importante dargli è che passino da uno a due a lavorare cambia radicalmente qualitativamente al reddito disponibile
Quindi anche una politica di redistribuzione dei redditi se non se non assume la questione dello qua dell'incremento occupazione femminile più e più asfittica
Tra l'altro siamo in fase in cui politiche inflazionistiche non sono più permesse per ragioni ovviamente monetaria e di stabilità macro economica quindi quindi questo tema di come si incrementa l'occupazione per nucleo familiare e che passa per quel quarantotto per cento in cui lavora uno solo essenzialmente per richiamato cosa insieme è una questione nodale che naturalmente ne richiama tante altre di natura sociale a partire dalle strutture di welfare che sono messa di
Del del della famiglia della donna eccetera eccetera eccetera
E infine l'ultima questione giustamente sia nel manifesto sia nell'intervento di stamattina e poi Cesare adesso c'è una sottolineatura molto forte che tutto questo si governa soltanto se si associ assume la concertazione il dialogo sociale come uno strumento fondamentale
E io sono d'accordo ma sono d'accordo per una ragione che è intrinseca
Alla composizione strutturale del mercato del lavoro che vogliamo governare e del lavoro che vogliamo rappresentare e cioè
Paradossalmente e assai potrebbe sembrare il contrario ma invece non lo è
Paradossalmente assai più necessaria concertazione e condivisione dialogo in un mercato del lavoro flessibile in cui le prestazioni lavorative sono più spezzettate articolate di quanto fosse necessaria con il lavoro omogeneo del Four days
Perché perché proprio la diversi diverso rapporto molto più flessibile articolato che si determina nel mercato del lavoro di oggi tra prestazione lavorativa e lavoro
E riduce come dire la capacità negoziale
Di un lavoratore nel momento in cui lo isola
E quella stessa capacità negoziale che era forte nel fa lavoro fordista in primo luogo perché c'era una condizione
Lavorativa talmente omogenea da determinare un grado di solidarietà e di comune condivisione su cui si innescano poi tutto ciò che noi facevamo negoziazione contrattazione forza del sindacato e tutto questo allora la costruzione di un modello concertativo diventa indispensabile
E io credo quindi che qui ci sia da affrontare questo tema sapendo però che anche qui si impone un problema di innovazione e lo dico a me stesso lo dico ai tanti dirigenti sindacali che sono cui perché se è vero che non abbiamo bisogno meno di meno condire meno concertazione di quanto e capacità negoziale contrattazione di quanto non abbiamo fatto in un'altra fase è altrettanto vero che vale anche per la contrattazione con le che vale per tutte le altre
Questioni e cioè che la devi ripensare in funzione di un mercato del lavoro radicalmente diverso e quindi le forme e le modalità con cui mette in campo questa contrattazione questa conservazione non sono le stesse appunto che abbiamo sperimentato e praticato con fortuna in un'altra fase e qui c'è un'altra operazione di innovazioni
Culturale progettuale grande su cui io penso che il Partito democratico può dare un contributo importante allora queste sono le ragioni per cui io penso che abbiamo fatto bene a fare questo incontro facciamo bene a partire da questo incontro
A dare vita a un forum dell'Ulivo sui temi del lavoro che sia uno strumento che ci aiuta in questo campo costruire il partito democratico e a tenere viva appunto il lavoro
Il suo valore e le sue esigenze come uno degli aspetti fondanti in termini culturali progettuali e politici del Partito Democratico vogliamo costruire grazie
Grazie Piero Fassino
Francesco Rutelli
Tutte le cose dette questa giornata molto ricca mi permetto di fare un intervento anche alla luce delle
Considerazioni
Importanti che ha fatto adesso Piero
Senz'altro
Più breve
E soprattutto
Con l'obiettivo di sottolineare
I nostri obiettivi politici è la ragione per la quale noi abbiamo bisogno che nasca Partito Democratico
E che le nostre culture sì uniscano
E che le nostre esperienze si incontrino
E che si allarghino ulteriormente
In una situazione che è stato da tutti descritta come giustamente come un cambio di paradigma
Economico epocale
Per il quale abbiamo indiscutibilmente a che fare
Con un sistema correlazioni
Praticamente radicalmente cambiate considerate che ieri io ho partecipato alla riunione preparatoria di questo comitato di di professori di storici di sociologi
Importante che prepara gli appuntamenti del due mila e undici da un punto di vista culturale cioè le mostre le manifestazioni che si debbano tenere al vittoriano qui a piazza Venezia Roma
Ne fanno parte
Grazie grandi personalità di di di varie culture orientamento che hanno seguito con il Presidente Ciampi le altre mostre che si sono tenute lì al vittoriano e la mostra che si terrà nel due mila sette riguarderà proprio lavoro degli italiani
E questo ribattezzato interessantissimo numero posso riportare naturalmente qui sarebbe oltretutto in proprio ma sarebbe bastato riferire in questa sala il significato di quell'analisi che riguarda soltanto il periodo unitario quindi questi cento cinquant'anni
E dunque il passaggio da lavoro contadino al lavoro delle fabbriche al lavoro dei servizi e dunque al mutamento profondo che abbiamo in atto a mio avviso per svolgere una parte significativa dell'introduzione del dibattito
Del dibattito di oggi e per definire anche per quanto ci riguarda
Una piattaforma comune di riflessione culturale e vorrei dire civile
Di fronte a questa mutazione gigantesca che l'Italia conosce ma anche globale dunque compito nostro di definire per l'Italia
Il nostro posto
Il pericolo più grande naturalmente dato dalla frammentazione
Del sistema e dalla fragili trazione della condizione del lavoro
C'è divisione naturalmente
Ci sono da mettere in campo nuove strategie e nuovi strumenti
E nuovi soggetti
Vediamo che questo dibattito è forse la parte più interessante di ciò che sta avvenendo le grandi paesi europei
La Germania torna a crescere in questi mesi
Il ragionevolmente di questo ritorno la crescita è così importante anche per l'economia italiana
La discussione che il Governo Merkel e l'unità nazionale tra democristiani socialdemocratici ha messo in campo incontra in misura decisiva proprio le tematiche del lavoro la Germania ha recuperato un milione di occupati nell'ultimo tratto di strada
E credo che questo sia un bene
Anche per noi
Anche per le connessioni relazioni così strette che sappiamo ci sono per le capacità produttive italiane
Con il mercato con la produzione tedesca
Ma lo stesso sta avvenendo in Francia il dibattito per l'elezioni presidenziali in Francia riguarda questo la posizione della Royal
Questo avviene in Spagna questo avviene in tutti i principali paesi con cui noi ci misuriamo indubbiamente il passaggio di testimone atteso tra Blair e Gordon Brown riguarderà in una misura determinante le politiche
Per l'occupazione per il lavoro sulle quali tra l'altro bisogna dire si registrano alcuni tra i migliori successi di quella esperienza
Per noi il tema è un tema squisitamente politico
Come diceva poco fa Piero Fassino non c'è dubbio che la possibilità di fare incontrare le grandi tradizioni della democrazia italiana
Che hanno attraversato è cambiato la società italiana ventesimo secolo che sono certamente quella della Sinistra democratica e socialdemocratica possiamo definirla oggi anche nella sua storica accezione del Partito Comunista Italiano
Quella socialista quella cattolico sociale e
Cattolico popolare democratica
Così come tanti filoni del liberalismo democratico che hanno rigettato il darwinismo sociale diciamo così
E hanno puntato sulla crescita della concorrenza nel nostro Paese
Come una concorrenza regolata
Beh l'incontro nel partito democratico di questi filoni storici
E la sua innovazione attraverso il prendere atto e il misurarsi con la sfida dell'oggi è una delle cose più importanti e facciamo
Come tu dicevi il Partito democratico deve essere un partito De Lillo del lavoro un partito per il lavoro
E vorrei dire resta il partito dalla buona occupazione mica
Penso che le scelte che noi abbiamo fatto dunque
Ci incoraggi no
E che se partiamo da questa premessa completiamo una parte del discorso che abbiamo iniziato a fare
E l'Italia cambia e ha un senso il nostro progetto politico in quanto le vogliamo rendere più forte l'economia più competitivo il sistema l'Italia paga il minore tasso di occupazione l'Italia paga il minore tasso di occupazione femminile in particolare paga la mancata risoluzione so che si viene a parlato di una serie di temi
Decisivi riguardanti il posto delle donne
Nel lavoro non solo per quanto riguarda il tema previdenziale ma sostanzialmente tutti questi temi
Vanno a finire sulla grande questione la crescita perché abbiamo messo al primo posto della nostra sfida politica il ritorno alla crescita non soltanto la capacità di intercettare la ripresa che c'è e che l'Italia sta intercettando
Ma ancora non abbastanza e soprattutto la sta trasformando ancora abbastanza ecco lo sforzo dalla finanziaria e delle politiche stiamo intraprendendo adesso in una dinamica di crescita sostenuta
Paese come il nostro con il debito pubblico che ha
Se non cresce più del due per cento è non è nelle condizioni di fare investimenti non è condizione di servire giovani non è nella condizione di Cré di saldare il gatto intergenerazionale non è nelle condizioni di fare delle riforme davvero non le riforme
E dobbiamo fare per fare crescere l'economia
E sappiamo che senza crescita dell'economia è possibile fare riforme e soprattutto non ve n'è un beneficio non c'è benessere non c'è possibilità
Di beneficio per chi lavora per i pensionati per i giovani che hanno un lavoro precario quindi io penso che le scelte non abbiamo fatto
Allo stesso tempo la società che crea più opportunità che premia il merito e una società che non lascia indietro chi è in difficoltà sono i due assi fondamentali non fa politica sociale anche prima un asse fondamentale della politica
Sociale premiare creare opportunità e premiare in merito le scelte che abbiamo fatto tante non sono state messe in rilievo durante la la giornata di lavoro così ricca e così densa
Dalla intervento sul cuneo fiscale agli interventi a favore del lavoro femminile nel Sud dalla conferma dell'impegno contro il lavoro nero e soprattutto contro l'evasione
Sono segni importanti credibili penso che questo vero e proprio patto per la competitività e lo sviluppo
La crescita del Paese cui dobbiamo lavorare e sul quale si sono aperti i tavoli di confronto molto importanti e con commercianti artigiani e cooperative
Poi con e nell'ordine non per importanza duramente poi con il sindacato e infine oggi con la Confindustria stia a indicare questo l'agenda di Caserta ovverosia ritorno alla crescita nove la gettiamo subito in campo
Per un confronto e una ripresa di concertazione con le parti sociali per arrivare al risultato guardare fatemelo dire
Con una certa schiettezza
Il Partito Democratico sarà un partito dei riformisti perché si trovano in questa sala coloro che in politica conducono battaglie
E voglio ottenere risultati cioè voglio portare a casa la riforma se sono dei sindacalisti conducono delle lotte e vogliono firmare contratti
Se sono che posso dire degli ambientalisti
Si battono perché una ferrovia sia fatta bene non si battono perché non si è fatta per niente
Ecco questo solo me i riformisti sono e quelli che vogliono
Ottenere dei risultati nell'interesse di coloro che pensano di dover rappresentare interpretare anche oltre quella rappresentanza diretta e penso che a questo serviranno suo sforzo comune e credo penso il nostro approdo comune quindi
Coesione del mondo del lavoro tutta una serie di temi in particolare risultati evidenziati contro la precarizzazione del lavoro sono veramente
Concrete l'importante anche quelli che a quelli simbolici che riguardano la maternità il diritto alla maternità chiede riguardano il diritto alla malattia sono passi parziali ma soprattutto l'avvicinamento minori vantaggi contributivi
Per il sette per il settore che diciamo minori vantaggi contributivi per il lavoro a tempo determinato
Maggiori vantaggi contributivi per il lavoro a tempo indeterminato così si fanno le riforme obiettivamente questo la linea che abbiamo intrapreso e
Continuiamo e continueremo degli impegni di Caserta dicono continuare questa battaglia garantire
Una rete di sicurezza in prospettiva per tutti i lavoratori con lo chiamiamo Welfare attivo
Modulare meglio le tutele per i lavoratori atipici promuovere l'occupazione femminile promuove lo ricordava sempre Tiziano tre euro prego politiche di invecchiamento attivo noi dobbiamo impedire l'espulsione degli over cinquantenni dal lavoro dobbiamo aiutare i datori di lavoro che assumono anziani anche part-time dobbiamo cercare di sostenere l'auto impiego degli anziani quanto la previdenza tutto è stato detto
è chiaro che noi pensiamo e il mare Damiano sta lavorando bene in questa direzione pensiamo
A una riforma complessiva
è evidente che non dobbiamo reinventare la ruota e la ruota in questo campo e la Dini
La Dini sta lì era dobbiamo attuare Cetto so bene che il sindacato ci dice i coefficienti di trasformazione fanno i conti non soltanto con la Dini fanno i conti con il fatto che le pensioni reali in essere sono pensioni che oggi valgono di meno perché c'è stata un'erosione Pato potere d'acquisto perché è stato tolto alla restituzione del fiscal drag dal Governo di centrodestra sappiamo benissimo c'è un problema
Delle basse medio basse pensioni sappiamo bene dunque noi dobbiamo inquadrare tutte le scelte che facciamo in un ragionamento credibile a questo serve la concertazione
Con le parti sociali quindi all'allungamento
Dell'età
E quando noi parliamo con i l'altro giorno è stato altra sera posso dire
è emerso da più parti nella l'incontro con i sindacati con i sindacati è evidente che se ne parliamo di anziani non autosufficienti scusate parliamo di qualcosa che non è che c'era da Dini anche perché dieci anni dodici anni fa
Il problema delle malattie degenerative
Mica era come oggi nella direzione di riguardare milioni di persone Alzheimer e il Parkinson
Poteva riguardare qualche migliaio di persone l'accelerazione dell'invecchiamento per fortuna e questo tipo di conseguenza ci spinge ad intervenire non sul pilastro previdenziale
Ma sul pilastro sociale per dare dei benefici agli anziani e ai pensionati di natura sociale che dieci anni fa non si prevedevano non si consideravano sono realtà
Che mutano e che esigono che la politica dia delle risposte comprensive non delle risposte astratte
è una domanda fondamentale Damiano riuscita inserire
Le prime risorse son poche cento ma sono un'inversione di tendenza importante dobbiamo andare su questa strada dobbiamo mettere in comune
Ripeto questi aspetti con molta serenità il memorandum governo sindacati era ed è e resta incoraggiante il lavoro è bene che si svolga
A riparo della demagogia permettetemi di dirlo perché non stiamo lavorando per rendere sostenibile per zio le pensioni degli italiani
E che abbiamo fatto una scelta importante nel guadagnare almeno un anno dopo che se ne sono persi cinque rispetto al Pilastro integrativo
è una scelta importante la scelta sul TFR significa che il governo ha non ha accettato avremmo forse dovuto farlo col precedente governo centosei fra sappiamo che non era possibile riuscirci
Berlusconi lo ha stabilito come si suol dire esattamente come lo scalone a babbo morto per il due mila
E otto questa anticipazione attesta anche non solo la volontà di concertazione ma una volontà politica chiara su quali sono per noi le priorità noi vogliamo che sia sostenibile il sistema previdenziale vogliamo allo stesso tempo
Che le pensioni ci siano e che chi va in pensione abbia una segno decente giusto equo commisurato alle alle esigenze di una società come la nostra allora la mia riflessione permettetemi di aggiungere un ultima sulla cosa
Io penso che a proposito di lavoro una delle norme di cui si parla di meno tra le più importanti è quella che riguarda
L'obbligo di registrare le assunzioni il giorno prima
Rispetto all'inizio del lavoro perché siccome eu da sindaco fatto tante battaglie
Contro lavoro nero nei cantieri ricordo l'epoca Giubileo battaglieri Successo allora con la prevenzione ma la vera prevenzione è questa cioè che l'assunzione nessuno possa farla
Sì curativa per finta il giorno in cui quell'operaio è morto in un cantiere questa penso sia una scelta silenziosa forse per molti per molti versi ma di grande dignità che ha fatto il Governo per la quale voglio ringraziare
Tutti coloro che con le loro battaglie ci hanno lavorato l'anno e l'hanno permesso quindi concludendo
Penso che abbiamo sul tema
Della buona occupazione sul tema del lavoro una capacità di convincere gli italiani convince i lavoratori
E vorrei dire per concludere in termini
Politici
Che così come diceva Piero avendo non si fanno degli spot in televisione sulla Co con un operaio con lavoro anche se spesso ci sono legati alle nuove occupazioni pezzo molti di voi abbiamo visto o alcuni almeno il film di Muccino la ricerca della felicità
Primo negli incassi in America
è un film sul lavoro
Ed è un film sulla umiliazione del lavoro sulla perdita del lavoro è un film girato nella negli anni l'America di Reagan ma girato oggi e non solo in America evidentemente se posso dire così ma è un film
Che ci interpella profondamente la persona nel suo itinerario individuale
Di fronte ad una crisi drammatica ed è sorprendente che l'America liberista faccia di questo film nel film di maggiore successo no
Perché quella che è la nostra linea la linea del centrosinistra adatte
E legata moltissimo al fatto che il Partito Democratico
Rappresenti l'innovazione
E
Le insicurezze indispensabili
Riguardanti il lavoro degli italiani
E penso che questa debba essere la sfida più importante contro l'antipolitica
E contro la demagogia
C'è uno spazio enorme di consenso non residuale
Non residuale per un partito del trenta per cento ed oltre in Italia perché sia partito del lavoro della buona occupazione partito dell'innovazione del mercato e della
Tutela delle sicurezze moderne per i lavoratori è uno spazio nuovo Cetto si incontreranno come si sono incontrati CGIL CISL e UIL con cui buona parte in autonomia naturalmente buona parte di questa
Riflessione intendiamo condurre
E buona parte degli approdi o possibilmente tutti gli approdi intendiamo concertare
Beh qua c'è lo spazio politico non è vero come qualcuno dice che il Partito Democratico sarebbe una forza che nasce nei salotti orchestra Gancia Ata dalla Società reale non è vero proprio non lo è in quanto noi sappiamo di dovere rappresentare
Una con una forza autenticamente popolare
La risposta moderna al cambiamento le trasformazioni alle sfide che appunto da ultimo Piero a descritto così bene che ci vengono
Dal mondo del lavoro che riguardano
Il le decine di milioni lavoratori italiani non ci sfugge che ci sono aree di disillusione ma il compito la responsabilità del governo cioè di chi le riforme le vuole fare sta nel convincere coinvolgere spiegare
Assumerà assieme
Relazioni
Organizzazione dialogo libertà del confronto ideale e anche se è possibile nuovo pensiero nuovo pensiero legato al lavoro al lavoro a al tempo della preparazione della previdenza della pensione per quando lavoro cessa è una società che ha imparato dal cambiamento non ha ripiegare su se stessa non ha
Rassegnarsi alla impossibilità
Di fronteggiare questa trasformazione ma che ha la consapevolezza propria della politica la politica non si ritira non arretra assume queste sfide queste problematiche dalle sue risposte su questo secondo me facciamo una parte decisiva della nascita del Partito Democratico e facciamo una parte decisiva del suo profondo legame
Popolare della sua profonda
Del suo profondo insediamento e radicamento popolare le soluzioni moderne
E sociali alle sfide nuove oggi abbiamo trovato tanti materiali e tante indicazioni o d'una sostanziale unità che ci lascia ben sperare li ringrazio grazie l'Assemblea è conclusa grazie a tutti
Va bene diamo inizio a questo incontro nazionale su il lavoro prima di tutto
è un incontro che si colloca dentro al percorso
Di trasformazione dell'Ulivo nel partito democratico
Un percorso che è stato scandito dal seminario di Orvieto
Da un'Assemblea nazionale degli amministratori dell'Ulivo ai primi di dicembre
E che vedrà prossimamente un'Assemblea degli ambientalisti che si riconoscono nel Progetto del partito democratico
Perché il lavoro perché è questa Assemblea nazionale
Perché è per noi il lavoro è un valore fondativo del nuovo partito
Un valore che richiama un'idea di società e un'idea di sviluppo
Un'idea di società e di sviluppo che valorizza chi fa chi rischia chi produce
Un valore di riferimento quindi ma anche delle politiche concrete
Per promuovere ed estendere i diritti
Per riorganizzare il sistema delle protezioni sociali un nuovo sistema che sia innanzitutto inclusivo per coloro che oggi ne sono esclusi
Questo di oggi è un dibattito a cui partecipano come vedete dal programma dei lavori
Dirigenti politici dei DS e della Margherita dell'Ulivo
Dirigenti sindacali esponenti del mondo dell'impresa
Competenze testimoni del mondo del lavoro rappresentanti istituzionali
è un punto di partenza e non di arrivo
Che ci impegnerà durante e dopo i congressi dei nostri partiti per tutta la fase costituente
Vogliamo infatti costituire fin da oggi
Un forum permanente dell'Ulivo sui problemi del lavoro
Un forum nazionale che abbia delle ramificazioni territoriali
Un forum dell'Ulivo sul lavoro che raccolga opinioni proposte promuova dibattiti faccia vivere il tema del lavoro come un tema centrale in tutta la fase costituente del nuovo partito a cominciare appunto dalla discussione sul manifesto fondativo che si aprirà nei prossimi mesi questo dunque è il senso di questi incontro la prospettiva nella quale si muove quindi proporrei di iniziare subito i nostri lavori secondo il programma stabilito dando la parola per la prima introduzione al professore Mimmo Carrieri
Cioè
Grazie per l'invito a parlare e questo evento importante credo che
Diciamo nel compito di illustrare il documento sul lavoro io ovviamente come gli altri relatori estrarrò qualche aspetto complicato parlare di tutto io mi soffermerò su alcuni dei sedimenti
Di questo testo questo testo che spero abbiate visto o che comunque che è in corso di distribuzione mi dicono dalla cabina di regia
Credo che sia importante partire dal titolo del del nostro incontro che ho trovato particolarmente efficace ed evocativo prima di tutto il lavoro
Che ha e senso di richiamare una centralità delle tematiche legate ai cambiamenti del lavoro nella costruzione del partito democratico ma quanto conta effettivamente il lavoro
Nei sentimenti nella percezione dei lavoratori del nostro Paese rete forse visto il come me un sondaggio dei mossa pubblicato qualche gioco
Già
Che
Inserisce il lavoro tra i temi più importanti della vita
Degli italiani dei rispondenti l'aspetto significativo di questo dato
E che il dato cresce al crescere dell'età cioè lavoro cresce
Di importanza quando l'età aumenta tocca la sua punta più alta sopra i sessantacinque anni e questo credo che già sia
Un aspetto significativo perché quella e unità in cui secondo regole attuali si dovrebbe essere abbondantemente in pensione
Ma cosa ci segnalano invece altre ricerche sociali altri sondaggi sul tema del lavoro nella società italiana ci dicono che lavoro è diventato spesso discontinuo ed insicuro e proprio per questo però proprio per questa sua insicurezza conta molto nella vita individuale rimane il maggiore fattore di riconoscimento sociale punto critico quale e che il lavoro
Secondo
La percezione dei lavoratori non viene invece adeguatamente affrontato nella vita pubblica non ha un peso
Significativo nella costruzione di identità collettive questo fa la differenza rispetto ai partiti storici
Alle realtà storiche da cui proveniamo ma questa è anche la ragione per cui siamo qui
Per ridefinire e rilanciare identità collettive legati al lavoro sono state sicuramente importanti e centrali né i riformismi da cui veniamo sono state infatti le questioni di emancipazione del lavoro il fattore di genesi dei partiti ispirazione laburista che sono nati proprio sulla base di una spinta
A emancipare il lavoro salariato che in alcuni Paesi non è il caso dell'Italia e della Germania
Sono state le organizzazioni sindacali affondare i partiti d'ispirazione laburista è il caso che la Gran Bretagna e della Svezia oggi quella spinta quella spinta originaria parliamo di più di un secolo fa
Deve essere a mio avviso lei interpretata ma non l'ha abbandonata
Le contraddizioni e riso uguaglianze legati al lavoro
Non costituiscono uno dei tanti problemi sul tappeto in un elenco programmatico rappresentano secondo me uno degli architrave anche oggi delle politiche riformiste che forse dovremmo definirle neo riformiste ma ovviamente
La cornice in cui questo si svolge e diversa da quella pre fordista
Di fine Ottocento o di inizio Novecento la cornice attuale
E invece data dei problemi dalle sfide di quello che convenzionalmente siamo abituati a chiamare post fordismo
In un sistema economico che alcuni hanno definito di turbo capitalismo altri come Richard Sennett recentemente ha definito di nuovo capitalismo un sistema economico che comunque caratterizzato da elevata competizione turbolenza che flessibilità ma proprio in questo scenari in questa cornice quali sono
Come vengono delineati nel documento ma anche negli studi nelle ricerche i temi e il posto del lavoro noi veniamo da una lunga fase la regolazione fordista che era segnata da lavoro parcellizzato e ripetitivo
Ma sostanzialmente nella grande maggioranza dei casi protetto e garantito almeno ovviamente nei paesi e nelle economie occidentali Paesi più sviluppati i caratteri portanti della fase che invece noi attraversiamo di questa fase che abbiamo definito come post fordista sono decisamente differenti
I contenuti e la qualità del lavoro sono nettamente migliorati come linea di tendenza
Divenuti più ricchi e più cognitivi va detto però che questo e un trend di lungo periodo che non vale per tutti
Restano nell'industria come in alcuni nuovi servizi sacche di lavoro dequalificato è sottopagato
Spesso definite come neo terroriste
Questo l'ha usato questo aspetto fatto che non tutto il lavoro sia un lavoro di qualità
Dà ragione di uno degli importanti Obiettivi del manifesto che discutiamo oggi che ci dice che non basta avere un lavoro ma serve questo è un aspetto fondante programmatico una buona e giusta occupazione
No però qual è l'altro dato rilevante l'altra contraddizione forte che emerge negli anni nei decenni che stiamo attraversando a fronte di questo miglioramento
Tendenziale dalla qualità del lavoro
Incombono però nuove minacce nuovi problemi il lavoro è diventato più instabile discontinuo sono fortemente accresciuti rischi di precarietà
Come mostra molto bene Accornero nel suo ultimo crescente libero
Ricerche e sondaggi ci confermano che larga parte del mondo del lavoro italiano non solo i lavoratori temporanei ma anche gli occupati classici manifestano una crescente insicurezza in una crescente paura del futuro
Questo è appunto il compito di politiche riformiste
Quello di fornire nuove certezze e speranze di ridurre l'ansia del futuro di qui la centralità nell'agenda post fordista e del Manifesto del lavoro delle politiche per rafforzare la stabilità e il lavoro a tempo indeterminato
Nel documento vengono citate anche le prime misure che la finanziaria contiene lungo questa direzione di marcia che vanno dall'incentivazione delle assunzioni a tempo indeterminato all'elevazione della contribuzione per i co.co.co. fino a misure di tutela e protettive
Per malattia maternità e infortuni per i lavoratori temporanei scritto all'aspetto rilevante la finanziaria spesso poco discusso e sottovalutato quindi questo aspetto
Le politiche per la stabilizzata e la stabilità non solo una delle tante misure in gioco ma una chiave che accompagna devi dovrebbe accompagnare tutte
Le politiche del lavoro documento manifesto del lavoro infatti indica la strada della flessibilità tutelata della flessibilità accompagnata da sicurezze
Come via maestra anche a livello europeo dunque possiamo dire sinteticamente chiudendo questa parte analitica sui cambiamenti del lavoro che le contraddizioni legati al lavoro non sono scomparsi come sosteneva
Qualche studioso ottimista negli anni scorsi ma si sono complicate e rafforzate spesso sicuro sovrappongono vecchi e nuovi problemi troviamo cattivo lavoro insieme
A bassi salari a forte instabilità e anche stress e monotonia che sì inseguono e sì sovrappongono
A questo punto io vedo che valga la pena e questa è la seconda parte del mio intervento spero di essere abbastanza sintetico discutere i quali sono gli strumenti per procedere in questa direzione di marcia
Quella della centralità del lavoro e della centralità del lavoro stabile
Il documento indica diversi strumenti
Parla di leggi i sostegni la contrattazione collettiva l'autonomia collettiva palla nella sostanza dunque il far più inclusivo ridisegna i meccanismi del welfare ma la strada maestra
Al punto di vista del metodo decisionale che viene delineata nel documento e quella della concertazione sociale
Io credo che valga la pena di sottolinearla perché il merito di questo testo che discutiamo oggi
E quello di non pensare ad un semplice aggiustamento del protocollo triangolare del novantatré quello che fu sottoscritto sulla politica dei redditi tra governo e parti sociali che tanti meriti avuto nella stabilizzazione la nostra economia e nell'ingresso nelle però certo in questo testo solo chiama sono richiamate anche alcune istanze di aggiornamento e di adattamento che riguardano soprattutto la revisione del sistema contrattuale
E si insiste giustamente sul massimo coinvolgimento decisionali tutti gli attori sociali ma in questo testo Elia alta c'è qualche cosa di più
Non si parla di solo aggiornare le vecchie regole quello che viene abbozzato parliamo appunto di una bozza un'ancora di una proposta compiuta
è quello che potremmo definire come un prototipo di concertazione a misura dei problemi del fordismo per questa ragione
Si insiste secondo me giustamente sul cambio dell'agenda
Un'agenda che deve avere non solo al centro e il tema della politica dei redditi
Ma
Quello di un patto di un vero e proprio patto per il rilancio dello sviluppo e della competitività queste sono le parole che vengono utilizzate qual è il senso e la novità
Di questo orientamento di marcia io credo che occorra ricordare come molti i patti sociali
Coevi agosto del novantatré siano stati sottoscritti in Europa nel decennio scorso sono stati appunto definiti dagli studiosi come patti sociali
Europei il loro demerito è stato che si è trattato di Patti
Di respiro congiunturale
In Italia la durata e l'utilità dell'accordo del novantatré è stato maggiore perché è stato un raccordo sulle regole fondamentali delle relazioni industriali ma in generale
Negli altri Paesi europei il respiro è stato corto perché si trattava di accordi finalizzati prevalentemente a controllare l'inflazione e a favorire l'aggiustamento dei conti pubblici
Sono stati accordi privi di una logica di grande compromesso sociale capace di l'irregolare la società e l'economia
In un'Europa of Anna della regolazione fordista ma che non disponeva ancora di un orizzonte di regole di lungo periodo
Adesso a mio avviso e documento ce lo dice
Sono cambiati i presupposti
Si può cambiare marcia
Si può io credo discutere lavorare per un patto che sia un patto sociale che si muova dentro una più ampia cornice di grande compromesso sociale cioè su grandi temi
E destinato a durare per una lunga fase per questo io credo che dobbiamo immaginare un patto per la competitività ma anche per la progressiva stabilità lavoro per essere un patto bisogna che ci siano benefici incrociati ci sia il punto di vista del lavoro oltre che quello dell'impresa per essere chiaro
Quale la posta in gioco e le possibilità l'opportunità per tutti i soggetti sociali un patto nel quale quindi si configura uno scambio si può configurare uno scambio sarà spinta a favorire le ragioni dell'innovazione d'impresa e la necessità di dare a ai lavoratori prospettive più certe e rassicuranti ma fuori dalla logica dei leader rigidità fordista ci vuole patto il nostro documento lo ribadisce ci vuole flessibilità e flessibilità regolata ma attenzione vorrei citare una punta a Felice espressione di Accornero sempre nel suo ultimo libro
Se il fordismo e morto per un eccesso di rigidità il post fordismo potrebbe morire per un eccesso di flessibilità e a tutti questo CIPE consiglia di immaginare una flessibilità e qua e sostenibile
Per concludere
In questa complessa e faticosa minestra politica che chiamiamo riformismo Fossa dovremmo definire neo riformismo
Una minestra
In cui le componenti fondamentali sono
Un'economia dinamica ma anche forti dosi di equità sociale
Tutti i dati
Oltre che l'orientamento collettivo di questo testo ci dicono che il lavoro nelle sue diverse facce continua ad essere essenziale ed è uno degli ingredienti primari grazie
Grazie al professor Carrieri la parola per il secondo intervento la professoressa Donata Gottardi
Anch'io ringrazio dell'invito di essere qui a iniziare a parlare di questo documento
Molto è già stato anticipato da Mimmo Carrieri quindi io cercherò di intervenire su alcuni aspetti e ripartendo da queste ultime osservazioni
Italy fatto che questo testo mai più in generale
La può contare Titti di costruire un'identità politica
Vede
Parlare alle persone deve mettere al centro le persone mettendo al centro le persone non può che mettere al centro il cuore il lavoro soprattutto se questo lavoro lo consideriamo i lavori
Tutti i lavori non solo è già stato detto c'è il cambiamento quindi non solo non c'è più lo sappiamo bene non c'è più solo un'unica tipologia di lavoro non c'è più solo il lavoro subordinato c'è anche il lavoro autonomo c'è il lavoro
Nelle aree al confine interstiziali ma credo che quando parliamo di lavoro dobbiamo parlare davvero di tutti i lavori compreso il lavoro di cura il lavoro volontario
Sellam se se se lo analizziamo così percorre la vita di ciascuno di noi
Percorre la vita di ciascuno di noi e quindi significa che noi dobbiamo su questo
Registrare i cambiamenti e cercare di trovare le soluzioni indicare le prospettive sapendo però che in questo momento ci stiamo occupando del punto centrale della vita di ciascuno di noi non di persone altre ma di ciascuno di noi
I cambiamenti però sono davvero notevoli tutti noi li li conosciamo abbiamo bisogno probabilmente di interpretarli di saperle interpretare anche meglio e di lanciare delle prospettive
Sapendo che questa che anche il questo manifesto per il lavoro dedicato in particolare al lavoro in tre di più nel dettaglio delle questioni ma resta un punto forte ed è che questo ovviamente non è un programma elettorale non è un programma di governo si affianca all'indicazione
Del percorso che in questo momento anche a livello di governo si sta facendo ma deve mettere al centro soprattutto le prospettive deve cercare di disegnare la società che vogliamo
Penso che occorra partire quindi dall'esistente da quella che è la situazione attuale
Analizzando i risultati che ci troviamo di fronte sapendo anche che questi sono frutto di un Governo che ha cercato di devastare
L'ordinamento normativo del lavoro in senso ampio e quindi riforme sono già state fatte sono state fatte
Sicuramente cercando di frammentare le tipologie lavorative di moltiplicare le all'eccesso
Non serve
Spendere troppe parole per cui su questo tutti noi sappiamo che cosa è avvenuto
Ma dobbiamo capire come ritrovare il passo su tutte le questioni che sono state appena sette inquadrando le anche nella prospettiva europea della piena e buona occupazione
Molto spesso si parla di questa strategia abbastanza nota ormai che questa strategia di Lisbona che appunto l'Europa come società della conoscenza e dell'innovazione che metta al centro la piena e buona occupazione
Non è un tema superato è un tema però rispetto al quale il nostro Paese e nelle retrovie
Siamo al penultimo posto dei paesi della zona euro
Ci sono speranze ovviamente di invertire questa tendenza ma noi stiamo abbassando tutt'ancora tutte le percentuali che erano gli obiettivi
Diciamo quantitativi più che qualitativi che sono i più grossolani ma è ancora più grave che non riusciamo a raggiungere nemmeno gli obiettivi più grossolani quelli appunto quantitativi
Sia dal punto di vista dell'occupazione in generale sia dal punto di vista dell'occupazione delle donne
Dell'occupazione nella fascia diciamo degli adulti verso anziani
Sono tutti obiettivi che noi non stiamo rispettando e soprattutto non stiamo poi rispettando dal punto di vista qualitativo perché se al centro stalla piena e buona occupazione voi capite che quello che è stato proposto finora non era assolutamente dal governo precedente non era assolutamente buona occupazione quindi riuscire a cercare di lui è invertire questa tendenza
E cercando di approfittare anche
Di questo momento ciclicamente positivo dell'Europa che si sta aprendo i quindi mantenendo certamente tutto il rigore delle politiche di stabilità e delle politiche di convergenza ma puntando a farsi il nostro Paese quello che Niang più bisogni in assoluto di incrementare la buona occupazione
Che tra l'altro è anche uno degli obiettivi del semestre di presidenza europea che in questo momento abbiamo davanti quindi possiamo anche dire che l'Europa le istituzioni europee stanno rimettendo anche loro al centro la questione del lavoro
La stanno mettendo al centro dedico solo un un prete una breve attenzione a questa la stanno rimettendo al centro però anche con un documento che presenta qualche rischio per il nostro Paese in questo momento è aperta una consultazione
Un libro per de che chiede di modernizzare il diritto del lavoro allora noi dobbiamo cercare di trovare il filo esatto attraverso il quale pensare i cambiamenti
Progettare i cambiamenti quindi per certi aspetti modernizzare il diritto dell'Agorà ma sapendo che l'obiettivo di questa modernizzazione non è una modernizzazione tu cura
Ho semplicemente legata al trascinamento delle esigenze di competitività o al trascinamento di esigenza economica ma deve cercare di ritornare a parlare appunto di buona occupazione
Perché dico che questo documento presenta qualche aspetto di criticità
Perché in questo documento si chiede in affetti la riduzione delle tipologie lavorative la riduzione della frammentazione delle tipologie lavorative quindi va molto in linea con quello che anche noi in Italia stiamo progettando
Però ci sono alcuni passaggi in cui si dice dobbiamo per far questo compensare come se fossero vasi comunicanti compensare con una riduzione della protezione
Delle persone che lavorano nelle fasce più protette quindi il lavoro stabile quello che conosciamo come lavoro subordinato più tradizionale più stabile
Una sorta di compensazione che evoca anche questa questo aspetto sul quale avevamo per fortuna messo la parola fine qualche anno fa
E che la la flessibilità in uscita e non solamente la flessibilità in la flessibilità in entrata ma anche la possibilità di flessibilità in uscita ora questo è uno degli aspetti pericolosi sui quali bisogna cercare di aprire idee chiare e riuscire attenere benna distinto quelle che sono le nostre proposte di riforma di una società che cambia rispetto ad alcune tendenze che possono anche a livello europeo portarci in direzioni che noi non vogliamo assolutamente accettare perché non significa buona occupazione
Perché la buona occupazione significa essere
Cioè riuscire a trovare una combinazione equilibrata di sicurezza durante lo svolgimento del rapporto di lavoro questo significa che le persone devono sentirsi venne alla Poro
E quindi dobbiamo tornare anche a progettare organizzazione del lavoro ripensare l'organizzazione del lavoro a ripensare la ripartizione dei tempi parlare di una flessibilità che se una flessibilità positiva per il lavoratore non esclusivamente una chance
Da parte del sistema dell'impresa
Credo che poi ne parlerà Pandolfo dell'aspetto legato soprattutto ai diritti di sicurezza sociale quindi come si riesce a dare a questa è sicurezza anche una protezione però per rimanere ancora solo un momento su linguaggi europea linguaggio europeo parla di flessibilità combinata con la sicurezza anche qui dobbiamo prestare molta attenzione perché la sicurezza intesa in un certo modo e cioè la sicurezza nel mercato del lavoro come tiene chieste come comunque dovremmo garantire rischia di essere trasferimento di costi dalla l'Italia al settore privato paglia settore pubblico alle risorse pubbliche allora
Dobbiamo cercare di capire di che cosa stiamo parlando e come garantiamo dentro le trasformazione dell'attore dentro e trasformazione dell'impresa in un mondo che è completamente cambiato ma che cosa significa
Puntare alla sicurezza per evitare che questo sia solo un carico un carico che viene chiesto allo Stato
Quando mio Dio chiudere ma quando parlavo di della società che vogliamo e la società che vogliamo e attraverso il lavoro
Lo dico perché credo che alcune conquiste in materia di diritti civili di diritti sociali siano esattamente le conquiste della società cioè quanto dei pensiamo alla porre alle conquiste che noi abbiamo realizzato attraverso il lavoro
Sono le conquiste della società questi aspetti sono Sempre assolutamente interpellati sono state Sempre strettamente congiunti e devo anche dire che a volte alcune conquiste si sono tenute nel campo del lavoro più facilmente
Sul versante dei diritti civili e sul versante i diritti sociali prova perché conquistate in ambito lavorativo
Rispetto a volte anche a battaglie sui diritti civili sui diritti sociali svolte su altri piani faccio solo un esempio senza ovviamente dilungarmi su questo ma credo di essere ben compresa quando lo dico pensate alla tutela dei figli attraverso la normativa dei congedi e dei congedi parentali
Nessuno ha mai discusso sul sul sul su questi aspetti si rischia di ridiscuterne ora su altri piani ma noi abbiamo penso consolidato
Almeno su questo una società che vogliamo che parli di diritti civili di diritti sociali non solo ovviamente legati al lavoro anzi questo sarà l'obiettivo non le gabbie solo al lavoro ma farne una scelta di prospettive generale
Prima è stato parlato di un patto per la competitività credo che noi dobbiamo usare un patto più ampio più generale attraverso il metodo della concertazione attraverso una riflessione attenta e coinvolgente da parte delle persone
Che parli di un patto complessivo tra i generi le generazioni e le genti
Prima diceva la strategia di Lisbona non ha ancora raggiunto il suo obiettivo in particolare per quanto riguarda l'occupazione femminile credo che questo debba essere vissuto come una carenza vera di democrazia nel nostro Paese
Questo a degli affetti ovviamente anche quando parliamo di lavoro non possiamo dimenticare che il nostro Paese è il Paese dove probabilmente si realizza la maggior parte delle discriminazioni
E dove si reagisce poco alle discriminazioni pur avendo un apparato normativo che potrebbe che andrà migliorato perché gli anche su queste incise il governo di centrodestra che andrà migliorato che andrà di collocato sulla sulla sulle richieste dell'Europa noi abbiamo però una normativa antidiscriminatoria che non viene presa sul serio
Che non viene presa sul serio lei discriminazione legate alla maternità sono quotidiane sono costanti sono notevolissima
Devo dire che per quella che è stata la mia esperienza sempre materie di discriminazioni tendo anche a dire che sono anche le più riconoscibili e che quindi noi sappiamo che esistono molte discriminazione legate alla maternità ma perché sono quelle più evidenti da vedere
Ma ci sono nascoste insidiose molte altre discriminazioni e il nostro Paese sulle discriminazioni più subdole non ha ancora fatto tutti i passi che dovrebbe riuscire a realizzare allora è evidente che questo significa dover intervenire
Su più piani che sono tutti aperti
Cercando appunto di progettare di progettare una combinazione di sicurezza e di responsabilità a una cultura del lavoro che non sia solo ovviamente da un unico lato ma che sia dentro a pattino solo collettivi ma anche individuali cercando di mettere al centro appunto la piena e buona occupazione piena e buona occupazione il linguaggio europeo che significa formazione innovazione responsabilità cambiamenti queste è l'unico modo attraverso il quale credo possiamo davvero pensare di mettere al centro i lavori nella nostra riflessione che non è una riflessione tecnica
Carmen è una riflessione ed esperti è la riflessione di tutti noi persone che lavora noi che pensiamo alle altre persone che lavorano e quindi cerchiamo di trovare questo punto di congiunzione mettendo al centro i lavori
A Donata Gottardi
La parola al professor Angelo Pandolfo
Però sì anch'io ringrazio per la possibilità che mi è stata data di partecipare
A questo importante momento diciamo di riflessione collettiva e anch'io faccio riferimento al documento a cui che già hanno richiamato colleghi mi concentro diciamo su alcune parti che attengono appunto soprattutto ai profili di protezione sociale
Quando voi avrete a disposizione documento si tratta della parte del documento che ha questo titoletto questo titoletto una rete di sicurezza per lavoratori e in prese
Ecco in alcuni passaggi del documento si sottolinea l'esigenza che lavoratrici e lavoratori siano adeguatamente tutelati in tutte le varie fasi e condizioni di lavoro e poi un ulteriore passaggio non accettando quella compensazione
A cui prima facevo riferimento Donata Gottardi
Si afferma si tratta di integra integrare le due fondamentali finalità del diritto del lavoro
Da una parte una t colata regolazione dei rapporti di lavoro
In funzione di obiettivi di tutela nella rapporto di lavoro con interventi di politica attiva
Dirette a migliorare il funzionamento del mercato del lavoro e a sostenere il lavoro anche e questo mi sembra un passaggio importante
Nella discontinuità dei tragitti lavorativi
In sostanza
Occorre realizzare politiche a favore della stabilità del lavoro politiche di incentivazione a a favore dei del modello di rapporti lavora a tempo
Indeterminato bisogna rintuzzare combattere la precarietà si accetta l'idea realisticamente diciamo così di un di una flessibilità che è buona in quanto appunto si collocherà accettabile socialmente in quanto appunto si colloca in una Rete di diritti e di tutele e allora Accornero pur senza corrente dice di essere super citato stamattina
Faccio anch'io una citazione diciamo di un su da uno scritto di Accornero
Perché tratto dalla presentazione di una ricerca sul lavoro che cambia molto importante e la la citazione questa si tratta di affermare un nuovo principio
Guida della sicurezza sociale non più ricalcato sulla struttura per il loro Istica fordista
E che ha e capace di improntare un welfare all'altezza del nuovo modello di produzione e consumo
Il sistema di welfare deve garantire a tutti una continuità di cittadinanza del lavoro anche nella discontinuità dei percorsi lavorativi
Questo principio di cittadinanza deve dare ad ogni tipo di impiego a tempo indeterminato
U a tempo determinato a tempo pieno a tempo parziale
Una rete di protezione che sia unica leggera è uguale per tutti tale da tenere insieme tanti soggetti e tanti tragitti di lavoro bene mi sembra che il documento compiono sforzo diciamo così per dare concretezza a questa impostazione a questo
Un modo di vedere le esigenze del di tutela rispetta quello che sono qui concreti andamenti del mercato de lavorando di un mercato del lavoro liberato da una precarietà non accettabile
E in questa prospettiva diciamo così
è lo stesso concetto di tutela che deve essere ripensato
La tutela non può più sostanziarsi esclusivamente solo in protezioni normative statiche ma deve tradursi in un insieme di servizi che ne arricchiscono il contenuto e ne permettano l'effettiva fruizione ecco ed è in questa prospettiva che in questa prospettiva che appunto il documento che oggi presentiamo cerca di dare delle indicazioni
Per quanto riguarda la strutturazione la crème lo sviluppo di questa rete di sicurezza per i lavoratori
E qui diciamo così in questa parte del documento di sostanza si fa riferimento a quella che nel linguaggio corrente viene indicata ecco anche nel linguaggio legislativo è una formula che è stata ripetuta negli anni passati più volte per quanto riguarda la cosiddetta riforma degli ammortizzatori sociali
Ecco non si usa del documento e non è un solamente un fatto come dire formale lessicale non si usa giustamente l'espressione ammortizzatori ammortizzatori sociali anzi chiaramente alludendo a questo tipo di istituti si palla
Di una priorità si indica come priorità l'istituzione ripeto di una rete di sicurezza Sosa di sicurezza e di tutele attive
Universali a disposizioni di tutti i lavoratori in sostanza mi sembra che ci sia la consapevolezza che il mercato del lavoro è una realtà
Complessa sulla quale incidono una pluralità di fattori di fattori e se diciamo così lo strumentario di governo del mercato del lavoro da utilizzare nella prospettiva della tutela comprende sicuramente sistemi di tutela del reddito
Le cosiddette politiche passive non c'è dubbio che vengono in gioco anche e soprattutto altre esigenze la circolazione delle informazioni sul gli andamenti del mercato del lavoro e tutti i sistemi di accompagnamento di chi cerca lavoro
La formazione professionale e più in generale appunto le politiche del lavoro insomma bisogna come dire per poter governare nella prospettiva della tutela del lavoro dei lavori
Anche dei lavoratori caratterizzati da un certo grado di discontinuità
Bisogna pensare a un sistema in misure integrati in cui politiche passive di sostegno del reddito si combinano con politiche attive funzionalizzata am
Funzionalizzata alla realizzazione di quello che è il diritto sociale stipite del diritto alla al al lavoro tutti questi una serie di misure devono integrarsi tra loro
Per sdrammatizzare il problema di chi cerca uno un lavoro e soprattutto per favorire la rioccupazione in momenti di passaggio da un posto di lavoro all'altra acquisito che la flessibilità entro certa misura comunque costituisce un elemento fisiologico in di una carriera o costituire un elemento fisiologico di una carriera lavorativa
E allora diciamo così assumendo questa prospettiva quella di misure integrate di sostegno nel mercato del lavoro vengono indicati una serie di una serie di obiettivi
Più un precisi il primo dei quali come dire attiene alla
Definizione all'introduzione di una prestazione economica
In caso di un una prestazione previdenziale di per la disoccupazione superando l'attuale frammentazione diversificazione lo sappiamo che all'apice
Della riformismo in campo o previdenziale e pensionistico faccio riferimento alla legge trentacinque del novantacinque si è compiuto un salto di qualità perché a fronte di un sistema pensionistico il conosceva tante
Diverse prestazioni pensionistiche tipologie di prestazioni pensionistiche si è passato alla pensione unificata di vecchiaia
Applicabile a tutti i lavoratori dipendenti che fossero o dipendenti del del settore pubblico del settore privato da piccole e grandi aziende
Addirittura un'unica prestazione questo è stato uno delle innovazioni forte della legge tre tre cinque del novantacinque la pensione unificata di
Vecchiaia
Bene qui l'ipotesi è di passare diciamo così a un trattamento unificato di disoccupazione non sappiamo suo tempo tanti anni fa si è parlato di giungla delle pensioni quand'erano c'era ancora una estrema varietà di prestazioni pensionistiche diversificate da categoria a categoria qui l'ipo e qualcosa del genere c'è anche c'è attualmente per quanto riguarda usando l'espressione dell'articolo trentotto della Costituzione per quanto riguarda la tutela previdenziale in caso di disoccupazione volontaria trattamenti speciali trattamenti ordinari trattamenti diversificati da settore a settore l'ipotesi è l'ipotesi è di passare a un trattamento unificato che trovi applicazione in tutti i rapporti di lavoro
Superando problemi di equità perché ci sono categorie decisamente sotto tutelate rispetto ad altre e anche problemi di efficienza visto che questa diversificazione dei trattamenti di disoccupazione
Dei trattamenti di disoccupazione crea anche problemi alla mobilità settoriale del lavoro problemi di carattere difficoltà di che di questo tipo e quindi diciamo questa è l'ipotesi che viene avanzata
L'altra o sottolineatura che viene fatto si parla di un trattamento negli unificato disoccupazione che sia anche universale sì
Se una dose di flessibilità può toccare tutti i lavoratori ancora oggi nel nostro sistema di pro protezione sociale ci sono dei buchi ci sono canti categorie di lavoratori che pure possono essere interessati da momenti di da disco un'intimità lavorativa che sono del tutti estranei dal sistema di produzione
Sociale Pacho riferimento ai lavoratori economicamente di per dipendenti allora qui l'affermazione un trattamento unifica disoccupazione universale all'idea della inclusione oggi il questo tipo di tutela previdenziale non barca sostanzialmente i confini i confini del lavoro dipendente l'ipotesi che si fa è che si vada oltre il lavoro dipendente seguendo una scia legislativa che ha avuto degli importanti realizzazione a cui faceva prima riferimento anche carriere anche nell'ultima nell'ultima finanziaria e peraltro da questo punto di vista visto che l'estensione della tutela comporta anche di riflesso l'estensione di della relativa contribuzione una prospettiva di questo tipo
Asseconderebbe quella tendenza che è già presente nel nostro ordinamento
Di avvicinamento dei costi diciamo così del lavoro fra lavoro dipendente e lavoro parasubordinato lavoro o lavoro economicamente dipendente un altro punto importante diciamo così mi sembra di sì da sottolineare
Riguarda diciamo la sottolineatura dell'esigenza
Di sostenere la continuità dei percorsi pensionistici dei lavoratori discontinui con contributi Fei figurativi con la contribuzione figurativa ecco noi sappiamo che
Al trattamenti previdenziali in caso di disoccupazione involontarie si accompagna la contribuzione figurativa
Dunque
Le ipotesi che venivano tra cui prima alludevo
Estensione della
Di questo tipo di tutela previdenziale e significa anche diciamo così rafforza inclusione maggiore tutela e rafforzamento delle posizioni previdenziale ai fini ai fini pensionistici
E spesso diciamo così facciamo riferimento al fatto che il lavoro discontinuo non penalizza solo nell'immediato ma penalizza anche in prospettiva penalizzano anche per quanto riguarda diciamo le attese di tutela pensionistiche è chiaro che e questo è e i suoi risvolti in termini di costo è chiaro che l'estensione il potenziamento della tutela previdenziale in caso di disoccupazione anche questo risvolto rafforza anche la tutela pensionistica del lavoratore che per un certo periodo diciamo un si trova senza senza senza lavoro ecco un altro passaggio diciamo così che mi sembra altrettanto interessante in questa prospettiva di rafforzamento qualificazione estensione del sistema di protezione sociale che realisticamente tiene conto o diciamo di quella che è la realtà del mercato del lavoro attiene all'affermazione dell'esigenza di una maggiore
Uso questa espressione che fa parte un po'del linguaggio corrente un maggiore condizionalità di questo stipo di prestazioni di sussidi alla ricerca effettiva di soluzioni di alla ricerca effettiva di corrente del reimpiego a un certo punto si dice
Vanno attrezzati efficacemente i servizi per l'impiego per valorizzare l'integrazione tra politiche attive e politiche passive le indennità dovranno essere erogate solo in seguito a periodico è conforme accertamenti dell'effettiva adempimento
Degli obblighi contenuti del parto nel patto di servizio nel patto che Inter che viene diciamo così sottoscritto
Fra il centro per l'impiego e il lavoratore
E quindi diciamo così responsabili Belize azioni dei servizi per l'impiego organo responsabilizzazione del lavoratore
Disoccupato ecco
Qui vengono fatte delle affermazioni molto forti io penso che queste affermazioni non possono essere viste negativamente anzi questo tipo di impostazione
E per certi versi e si gita richiesta
Già dai principi costituzionali
Insomma se io Poggi li considero verifico che nella Repubblica fondato sulla Boro il diritto sociale stipite e il diritto al lavoro è alla realizzazione e all'affettività è all'effettività del diritto al lavoro che è connessa alla realizzazione o dalla persona che ha la sua dignità delle sue possibilità di reddito di crescita e così via beh allora si può dire
Che non sono
Come dire accettabili
Ostacoli alla realizzazione del diritto al lavoro nemmeno la regolamentazione della prestazione previdenziale in caso di
Disoccupazione può essere costruita in modo tale da Aol
Come dire determinare degli ostacoli alla realizzazione del diritto al lavoro ma non può creare delle trappole di tipo assistenzialistico che facciano come dire venir meno l'impegno e dei centri per l'impiego dei servizi per l'impiego e dello stesso lavoratore disoccupato nella ricerca del attivati uno impiego di una
Un nuovo posto di lavoro che sia ovviamente come dire rispondente congruo rispetto a quello che l'esperienza professionale del del lavoratore stesso
A nulla regolamentazione delle prestazioni previdenziali in caso di tubazione Lupu is creare ostacoli
Alla realizzazione del diritto del lavoro in questa prospettiva la condizionalità che fa parte di esperienze anche degli avviato tra i Paesi ecco arrivo a dire che qualche cosa di richiesto il sigillo dagli stessi principe ed così la e dal valore dalla collocazione prioritaria del diritto al lavoro come diritto sociale come diritto sociale
Stipite
Ecco ho ovviamente diciamo così e mi avvio alla conclusione
E anche su questi punti vengono dette a mio modo di vedere delle cose interessanti dal documento nel momento in cui noi le diamo la fruizione dei trattamenti di disoccupazione a misure di attivazione nel momento in cui di facciamo riferimento a questa esigenza di integrazione tra politiche attive politiche passive
E dobbiamo avere consapevolezza che tocchiamo che prefiguriamo le interventi che prospettiamo interventi che attengono a materia è che ottenga la materia e per certi versi di competenza statale per quanto riguarda le competenze
La regolamentazione legislativa a materie per certi versi di competenza statale
E per altri versi a materie di competenza regionale
Pensiamo presente alla formazione professionale che è una diciamo delle politiche attive da utilizzare per favorire la rioccupazione il ricollocamento del lavoratore che nelle more dell'acquisizione di un nuovo lavoro e fruisce di un trattamento o di disoccupazione quindi diciamo giustissima alla sottolineatura contenuta nel documento sull'esigenza di una leale e costruttiva fattiva collaborazione tra centro e Autonomie
Autonomia regionali ecco quindi mi sembra che
Rispetto
Alla a questa esigenza una rete di tutela che accompagni lavoratore anche nel mercato del lavoro il documento che di cui oggi discutiamo contenga delle indicazioni sicuramente interessanti
Grazie professor Pandolfo passiamo ora gli interventi il primo è di Silvia Costa coordinatrice degli assessori regionali al lavoro
Ecco ringrazio molto per questa iniziativa che secondo me assolutamente importante in un momento diciamo delicato e strategico come quello della diciamo dopo l'approvazione della Finanziaria dopo anche un incontro con contro del vertice del Governo a Caserta in cui mi fa molto piacere politicamente parlando che la due forse principali riformiste dell'Ulivo
Abbiano individuato ora ne temi della del lavoro io aggiungo della formazione e fra poco e del welfare
E fra una settimana anzi era fino alla settimana in un'altra importante concludere con con riunione sono seminario molto significativo sul temi della istruzione
E anche sa del rapporti fra integrazione dell'integrazione fra formazione istruzione come dire in qualche modo il cuore della nuova fase che a dire che ha messo come strategia quella della crescita ma in una logica di sviluppo socialmente sostenibile di innovazione di equità è importante la costruzione di questo forum nazionale dell'Ulivo di cui far avete parlato spero che ci sia la voce anche dei di chi rappresenta
Province Regioni insomma Autonomie locali all'interno dell'Ulivo e quelli su questore tornare brevemente e anche mi ha interessato l'idea di una qualche discussione pubblica che penso cominci da oggi sul Manifesto su questo vuole dire sono tre notazioni molto brevi la prima e mi sembra riprendendo anche qualcosa è stato detto prima mi sembra lontana Donata Gottardi
La concezione del lavoro che emerge da questa manifesta io credo che abbiate tra condivido perfettamente riferimento
Alla alla NATO all'analisi fa di un lavoro porto spostò svista dei lavori dei diritti delle che vanno configurati diversamente dopo l'uso dei lavoratori con quella Carta dei diritti che è stata già presentate che sarebbe utile procedere ad una condivisione mi sembra però che ancora ci sia poca attenzione a due dati che configurano oggi diversamente diciamo il il lavoro nei diversi cicli di vita e delle persone concrete parlo del tutto il tema del terzo settore che qui mi sembra veramente pochissimo citato
E del no profit e parlo della lavoro di cura che senza avere minimamente una concezione sindacalista ante un con rispetto parlando Domizzi capi anche senso contrattualistica di questo non possiamo confinarlo noni o ignorarlo come non rilevanti ai fini della produzione
Produttività economica Della significato di riproduzione sociali oggi come il come si dice soprattutto della impossibilità di renderlo ancora invisibile considerando che oggi molte delle difficoltà di conciliazione e di ampliamento della base occupazionale femminile ma non solo femminile sono legate proprio il fatto che non possiamo pensare che si parli di occupazione femminile più ampia
Come soltanto caricando sulle donne una doppio triplo lavoro e non e ignorando diciamo la questione di un nuovo welfare
Ha provato del welfare vorrei dire riprendendo alcune questioni che ricordo anche sotto varie in varie analisi fatti anche in sede CNEL ricordo che Accornero la sempre voto sottolinea attenzione un punto importante ne siamo di fronte secondo me è un quadro che vede in questi ultimi anni e lo rileva anche l'ultimo
Documento per lei libro verde della Antonio europea per la regolazione mercato di lavoro un mercato del lavoro che se il enormemente flessibili Zanotto è un welfare che rimasto fordista quindi io credo che un problema ulteriore che quello di ricco ricondurre ad una coerenza
Non inseguendo con pezzetti no corteggiatori sociale e infatti il profilo che si dice nel manifesto è più ambizioso è quello dei costi di ridisegnare in qualche modo un welfare
Che possa essere come dire sostenibile economicamente e socialmente e se posso dirlo prima si è parlato del laburismo no della della storia di alcune anche forse utile culturali
Chi non ha avuto una una per una formula fu una nascita laburista nel senso che si diceva prima ma diversa come anche la componente diciamo cattolico democratica dell'Ulivo
A sempre messo al centro la persona con i suoi diritti indipendente dal fatto di essere lavoratore
Questo è un punto somme centrale che andrebbe più stressato nel documento cioè la centralità del dito della persona in quanto persona
Che produttiva non soltanto quando fa un lavoro formalmente diciamo nella nell'epica futile classiche ma anche quando fattività
Che in qualche modo umanizzava la vita danno un contributo anche in termini economici diretti e indiretti produco esce ricchezza e comunque consente anche la possibilità
Per tutti di e uno stile diciamo di vita più umano questo è da mettere al centro anche delle politiche della sicurezza sociale
Quel gli accenni che ci son molto piaciuti sono quelli che legano in qualche modo ibridi lavoro e di non lavoro i contributi figurativi la posa di ricostruire le le le le sicurezze perché sono delle fasi della vita delle persone uomini e donne nelle quali se si perde questa opportunità di una Maggiore messe in sicurezza questo significa perdere a quel punto la posa di lavorare e questo significa poi diventare dipendenti e da questo Tristano ricostruì nemmeno le basi economiche di un nuovo welfare quindi c'è una circolarità
Che forse l'ha messa ancora più evidente anche se già solitamente sottolineata che deve legare i nuovi lavori il nuovo welfare e la nuova concezione anche della persona all'interno di questa costruzione come cittadinanze politici d'ordinanza che deve esserci indipendente al fatto che tu sia quello mettono occupato
Detto questo everything ritornò nell'ambito del assessore regionale e di un coordinamento importante che in questo momento è affidato con la mia regione
Che non è soltanto lavoro vorrei ricordare che il coordinamento gli assessori a una filiera molto più ampia è lavoro formazione istruzione innovazione ricerca e università quindi come vedete tutta la filiera che in qualche modo oggi ne diciamo essere strategica anche primitivi di Lisbona
Da questo punto di vista forse il documento risente di una diciamo cultura politica che sembra un po'prima del Titolo quinto se posso dirlo con una battuta le Regioni e le Province che sono oggi diretti i soggetti territoriali direttamente non interessati coinvolti soggetti in esclude con competenze esclusive in materia di politiche del lavoro è certamente fanno mi avete invitato stavano insieme a un bel documentino scrisse no lo dico cose slavo consultivo fra operate è indicativo è indicativo di una questione che secondo me non ancora abbastanza metabolizzata all'interno delle nostre forze politiche a livello nazionale io ho la sensazione che le Regioni siano vissute in questa fase politica come dei
Disturbato il manovratore
Lo dico con franchezza anche rispetto ad alcune linee che a volte il Governo sta dando di lui accentramento eccetera io su una persona che ha un alto concetto della statualità
Ho una concezione per la quale e tutto si deve attenere
Ho appaia cuore un federalismo che di avere tre principi fondamentali irrinunciabili l'uguaglianza delle persone dovunque se vivano la totale soggetti polipi polipi e l'inclusione sociale l'equità sociale su scala nazionale ma le peculiarità e le risorse e le Autonomie regionali in funzione anche della promozione delle altre Autonomie
Non autoreferenziali ma delle autonomie funzionali culturali sociali e locali
E una concezione anche che valorizza e di chi i come si dice lo sviluppo territoriale che ormai i sistemi scudetto reale che ormai sono la il luogo fisico materiale in cui si producono le nuove politiche della formazione e del lavoro che Cusani sociale
Se questo non intreccia il documento il rischio è che rimanga come dire un po'disincaglio nato e che i soggetti reali che sono ogni giorno sfidati su come interpretare anche il nuovo welfare anche il nuovo lavoro anche le nuova
Filosofia e l'amplesso learning vengono in qualche modo a essere oscurati quindi l'invito che faccio di offrire ecco offrire veramente lo dico sinceramente
Con il mio spirito al Trofeo sa un po'garibaldina ma insomma e di offrire un il contributo convinto delle regioni qui ci sono anche presentata tre tre le Province
Non so se c'è anche la quota dei comuni insomma tutti coloro che sono oggi soggetti attivi di queste politiche di cui si parla vedrà è chiaro che la cornice non può che essere come dire una cornice di diritti e di e sicurezza di previdenza nazionale non entro se non per un pezzetto finale sul tema la previdenza proprio come persona non e come persona Margherita Ulivo futuro soggetto di fa quello che perché mi interessa sotto è una cosa in relazione anche cose che ho visto anche oggi sui giornali però credo che questa materia appartenga a pieno titolo anche la dimensione delle situazioni locali
Noi abbiamo in questo tempo come assessori regionali cercato appunto voce o prima di interpretare il nostro ruolo in quel senso che dicevo prima quindi lo cercavo di lavorare in una cooperazione interistituzionali improntata alla leale collaborazione e questo vale punto emergesse anche questo concetto nostro che abbiamo di questo modo di essere diciamo interna dietro quinte uscisse anche da da questa giornata nel campo del lavoro
E nel campo del welfare
E della formazione nel vediamo un esigenza fortissima di aggiornamento dello Prato molto spesso con i presidenti della Commissione lavoro della Camera del Senato credo incontrato recentemente con i ministri anche dell'Ulivo a sua Lodi c'è un buon una buona base discussione ma io credo che ormai urgente e indifferibile
Che su materie sulle quali ancora incerta è incerta applicazione delle nuove normative costituzionali si definisca effettivamente i livelli essenziali delle prestazioni dei servizi a livello nazionale che questa ormai quello che si chiede
Al principio della uguaglianza sul territorio dei cittadini
Sì arrivi a ordinamenti e leggi quadro dentro le quali le Regioni possono effettivamente individuare parka dal canto loro quella che invece la
Potestà
Per alcuni casi rispetti esclusiva o concorrente legislativa
In particolare in questi in questo anno e mezzo che di mia responsabilità di coordinamento abbiamo cercato di fare ringrazio se ci sono le acque gli assessori regionali che hanno lavorato fortemente su questo abbiamo cercato di rispondere a un altro rischio
Per speculare quello della perché regionale
Quello di regioni che si Vastano che non Simec confrontano che alla fine se troppo autoreferenziali rischiano di negare il principi della mobilità della della circolazione del lavoro da Cipro sa delle professioni
Di non come dire verificare gli standard di qualità di un innalzare il sistema complessivo del loro competenze e abbiamo lavorato su alcuni punti critici importanti parlo dopo rilasciò relazione velocemente parlo della questione della armonizzazione degli standard delle delle competenze delle certificazioni dell'accreditamento delle qualifiche professionali abbiamo occhio concluso de importanti documenti che hanno visto anche la la sigla delle parti sociali quindi un lavoro importante fattore regioni sul fronte della documento sull'accreditamento dei servizi pubblici e privati per l'impiego che s'è quasi pronto parlo della Pietà amento della formazione professionale c'è un gran bisogno nella mia regione sicuramente in tutte però vedo che c'è dei problemi di qualità dell'offerta formativa
Parlo del documento che abbiamo fatto importante sui fondi interprofessionali che presenteremo presto con tutte le parti sociali
Siglato già dai presidenti delle Regioni perché c'è una questione importante che riguarda quel tanto di programmazione regionale nella presto totonomine fondi professionali per poter fare la sfida della long life learning parlo anche della questione delle della dell'apprendistato e su questo io rivolgo visto che c'è un accenno molto importante
Rivaldo un tanto un livido vi invito ai nostri amici parlamentari perché su quella sulla questione
Anche della legge che chiamiamola quadro sullo Ambler Fleur non ci sia una accelerazione e anche parlo di un'eventuale modificato perché è stato in linea con le cose ci siamo detti anche nel programma elettorale di governo per esempio riducendo i sei anni previsti oggi per l'apprendistato che mi pare francamente un po'eccessivo in alcune regioni come la mia nella legge sorprende è stata abbiamo già anticipato alcuni contenuti dell'azione di governo che ne condividiamo quella di prevedere incentivi per gli le imprese che stabilizzano il lavoro i lavori la gli apprendisti una cosa importante che però vorrei ricordare questo ne abbiamo superò sullo sfondo
Non Elenco adesso le questioni fatte già due regionale i nodi approntati parlo delle
Legge sono già sei regioni sta fra poco saranno otto che hanno regolamentato mercati del lavoro territoriali parlo della legislazione che sta appunto cioè a e il che ha creato chiave approvato i piani per l'occupazione regionale
E stiamo lavorando sul rendere compatibili sistemi della banca
Della banca per il lavoro Natale per il conto in altra del lavoro e anche abbiamo condiviso naturalmente tutto il tema su cui siamo molto impegnati della stabilizzazione ed è nota contro precarietà
Però credo che dobbiamo ragionare su due tre questioni che siccome sono centra potestà della strategia di questo Paese
Si diceva prima dell'indicatore di Lisbona veloce
Tre cose e tre titoli noi dobbiamo per migliorare la nostra qualità di un welfare che fatto anche di formazione avrà con la vita migliorare quella innalzamento con la verticalizzazione dell'istruzione e formazione
Tecnica e e professionale che uno dei vulnus della nostro sistema fra informativo né su questo abbiamo una novità che quella che sulla questione ora tutte le regioni che quella dei poli formativi non patema reato interessante con dentro l'università la ricerca l'impresa è e rischi professionali è urgente definire le competenze in ordine al suo telefono sei professionale perché su questo c'è ancora una zona di indefinito Dean definite Itza abbiamo attivato adesso un tavolo con il ministro Sironi abbiamo definito un masterplan per cui entro il due mila nove devono essere concluse condividendo con quali l'accordo quadro i le competenze e Titolo quinto per capire se anche in questa materia l'altro tre temi importante e quello vecchi ritengo centrale del deve essere più centrale più messo forse al centro anche del nostro
Documento
Il tema dei venticinque trentacinque anni io ritengo che noi abbiamo un dovere
Morale e politico Tiziano sa che questa è la mia convenzione ci siamo anche c'è anche lavorare livello territoriale
O noi rimettiamo al centro nostre politiche
La politica per questa fascetta adesso vado un po'all'ingrosso può essere ventidue metri dico venticinque trentacinque perché l'età nella quale nebbie gestiamo alcuni ritardi straordinari rispetto alle resto d'Europa i nostri giovani sono quelli che entrano più tardi nelle scelte fomenta la loro vita che sia la famiglia che si e metter su una che avere figli cadere la possieda dei ovvero occasioni di lavoro più strutturate
E possibilità anche di una più elevata qualificazione ne dobbiamo mettere al centro questa età non perché privilegiamo questa età ma perché attraverso questo ne avremo altri effetti secondari la rassicurazione dei quella clima di insicurezza che attraversa tutte le famiglie tutti siti sociali
Il tema di più
Stabile occupazione per il futuro il la sicurezza futura loro previdenziale l'ampliamento dell'offerta formativa e a quel punto non potremo che andare a innovare gli strumenti di intervento perché lavoro
Perché non ha Yunus parla di un diritto al credito non di una concessione che gli ho chiuso
Ma noi continuiamo a guardare con sospetto questa età a non riconoscere una protagonismo a questa età come possibilità di fare e di potere anche avere tutte diciamo le sì le condizioni migliori per poter essere presi sul serio
E aiutati in una fase difficile e di avvio della loro c'è del loro sicurezza credo che questo sia quindi irrobustire canali d'ingresso
Sostenere conformazione Press d'onore accesso al credito sostegni anche di welfare questo credo che sia deve essere più centrale c'è un'altra questione che mi pare importante l'altra
Punto di crisi che il posto quarantacinque cinquant'anni o sento dire adesso nel nuovo documento due cose che mi consolano al centro c'è lavora a tempo indeterminato meno male e al centro c'è anche la non esclusione precoce di cinquantacinque anni
Forse lo diciamo quando ormai i buoi sono scappati dalla stalla nel senso che tutte le grandi ristrutturazioni bancarie da altre state fatte mandando via cinquanta cinquantuno cinquantenni un po'tardi esistono plotoni
Di cinquantenni sessantenni che stanno cercando interlocuzione politica anche con noi allora io credo che su questo si possa fare un discorso serio
Non non di sutura sistema saliva ma tutto questo prevede anche qui che ne sviluppiamo una capacità di interlocuzione politica alta anche attraverso strumenti che rassicurino che collego di contributi che possono offrire anche part-time o soluzioni di inserimento cosa che a livello territoriale gli uffici stanno i servizi per il lavoro sta cercando di fare con una difficoltà grande anche che forse non è accompagnato le sue generalità terzo punto e chiude questo formazione professionale se ne parla troppo poco
Nel senso che noi è inutile negarlo abbiamo un sistema della formazione professionale scompensi la mente debole in questo Paese
Regioni più o meno avanzate ma complessivamente il sistema e debole perché da un lato c'è un'insicurezza delle risorse il novanta per cento sul fondo sociale europeo
E il il problema è anche situazionale non c'è su questo forse ce ne riprende forse una sorta diciamo
Di indirizzo condiviso quadro c'è un tema che era vista sempre un po'ancillare e di ripiego e non come una vera e propria strategia su questo premente abbiamo qualcosa da dire lo faremo
Anche nel forum chiudo
Una battuta sulle pensioni scusate se lo scomodo lo dico a titolo personalissimo ho letto oggi anche l'intervista della Bonino visto alcune cose in giro allora fare chiamare tre cose donne pensioni
Primo punto io una concezione su cui sono un assolutamente un approccio non virgolette ideologico
Ma anche attento intanto vorrei fosse chiaro che le donne in questo Paese hanno un'età pensionabile diversa non per una gentile concessione ma per il riconoscimento di un doppio lavoro di un doppio ruolo che hanno svolto quello visibile quello invisibile
E anche di una questione un po'particolare che è quello della sicuramente della maternità capisco perfettamente che il problema oggi si pone anche rispetto a una richiesta che viene anche dalle stesse donne di poter scegliere e di poter anche però allora io credo ci siano tre questioni la prima io sarei per una ampliare quel patto leale che si inaugura oggi la con la nostra gente riforma che era quella era mi scuso anche in ambito che nel con una abbia fatto un documento molto importante che vi manderò su donne penso insieme anche all'INPS alle parti sociali
Attenzione le donne sono l'ottanta per cento dei minimi pensionistici sono spesso sono la maggior parte la stragrande Masciadri contributi silenti di cui nessuno parla e che quel fanno comodo no anche all'incidente
E terzo sono sicuramente le persone che se messe in questo condizione che vorrei descrivere possono accettare di parlare dell'ampliamento età
Dell'età pensionato desiderabile che non può essere un tabù e cioè in unica uno scambio leale significa più congedi parentali nei periodi critici quando per le donne spesso impossibile conciliare
Più innalzamento dell'età pensionabile forse con questo scambio leale
E con i contributi silenti che vadano alimentare per esempio il fondo pensioni casalinghe élite anche il welfare nuovo al saper Edoné congedi parentali forse questo si può riaprire senza ideologia ma nemmeno ignorando un dato reale del soggetto
Femminile che in questo caso dire ancora una diciamo un doppio ruolo e una doppia fatica grazie
La parola donata Massarelli coordinatrice degli assessori provinciali al lavoro
Ha bisogno per essere tale di una nuova e forte identità culturale e politica
In grado di comprendere accompagnare i mutamenti
Profondi che hanno segnato la realtà italiana in questi anni
E nel era lo dicevano gli interventi prima di me nell'era post fordista della società della conoscenza del rischio
è nata io credo una domanda inedita di rappresentanza politica
Si è creato c'è uno spazio
Politico molto grande che se non occupato da una forza
Della sinistra democratica
Diventa come già successo il terreno di conquista di spinte regressive conservatrici il nuovo partito democratico quello che noi vogliamo fare
Avrà fortuna replica mento solo se saprà svolgere una funzione nazionale di modernizzazione del Paese
E se saprà lavorare per superare quelle che sono le sue anomalie
Che lo hanno molto allontanato dalla democrazie europee più avanzate
E noi non riusciremo a fare questo se non riusciremo a promuovere a governare il cambiamento
Se non riusciremo a provocare la rottura di schermi equilibri vecchi rigide e corporativi segnalino li libereremo la società italiana
Da un sistema che lo soffoca noi non riusciremmo a risolvere i problemi delle Italia quindi lo dobbiamo pensare ad un
Partito forte
Orgoglioso del suo profilo riformista
Perché il riformismo non è la destra della sinistra
Il riformismo è passione per il cambiamento passione per la realtà e fiducia nel futuro e speranza di cambiare non solo la storia del mondo ma anche la vita quotidiana delle persone
Senza un partito della Sinistra democratica riformista di governo non sarà possibile aggredire l'arretratezza endemica d'una parte del Paese
L'ipoteca pesantissima di mafie vecchie nuove sull'economia sulla società uno Stato debole
Ma invadente
Rispetto alla vita molto spesso inefficiente incapace a far sentire gli individui cittadini e non clienti od ospiti indesiderati
Un'economia assistita spesse male ma poco sostenuta e promossa un sistema di Welfare che si sa che così come non riesce più a dare risposte né ai vecchi bisogni e tanto meno a quelle nuove
Se è vero come l'hanno detto anche precedenti interventi che in questi anni è cambiato il mondo è cambiato il modo di produrre di lavorare
è cambiato la la relazione tra sessi in modo di fare famiglia di fare famiglie diciamo se sono cambiati i tempi e ciclo della vita se è cambiato il modo di essere donna e soprattutto di essere giovane perché non si sa nemmeno più quando si è giovani quando non si è più giovani
Sì e se la società non ha più centri e criteri organizzativi regolative semplici
La politica se è vero tutto questo non può stare ferma deve riattivare un pensiero lungo produrre idee nuove senza paura e senza timidezze
Io sono convinta e proprio il partito democratico dovrà aprire una fase di confronto di battaglia politica non solo con la destra
Ma anche con la cosiddetta sinistra radicale
Che a forza di fare più uno a forza di spostarsi sempre quella
Finisce per ritrovarsi sempre s'diciamo spesso supposizioni difensive corporative e conservatrici anche e soprattutto per quello che riguarda le politiche del per il lavoro
Una testimonianza di questo è stata lo voglio dire qui molta franchezza l'indecenza
Di un pezzo di governo antagonista in marcia contro il Governo del Paese
E contro il ministro al lavoro
Che è stato indicato come il nemico da battere un bruttissimo episodio che poco abbiamo contrastato e condannato
Come poco abbiamo rivendicato la qualità della riforma del mercato del lavoro fatta negli anni novanta che ha permesso un evidente aumento dall'occupazione
Certo proprio nel momento in cui era necessaria era necessario qualificare questa occupazione è riarticolare il sistema delle delle garanzie sociali e dei nuovi diritti è arrivata la legge trenta
Una legge inutilmente punitiva
Sia nei confronti del lavoro che dei servizi pubblici per re per il lavoro
Che è aumentato a dismisura strumenti di flessibilità di cui non c'era di precarizzazione di cui non c'era assolutamente bisogno e che tra l'altro non sarà stati utili nemmeno le imprese perché sono stati in gran parte inutilizzati
Come poco sappiamo
E sappiamo valorizzare la qualità dei servizi pubblici per l'impiego che le regioni e le province
Ha ragione la coordinatrice delle regioni hanno promosso in piena solitudine dal due mila fino adesso eppure l'attività messe in campo dalle regione della Provincia delle province andrà hanno fatto recuperare l'Italia un ritardo storico rispetto ai Paesi più avanzati del nord Europa
In Francia ci sono sì politiche attive per il lavoro e servizi pubblici da trent'anni hanno centocinquanta migliori entrato River per capire sette punto e la nostra attività
Ha contribuito non solo a migliorare
La qualità dell'occupazione ma promosso sul territorio una nuova cultura del lavoro più attiva più consapevole e meno assistenziale
E una nuova idea del servizio pubblico e della pubblica amministrazione ne abbiamo sperimentato sul campo lui una trasformazione reale della qualità del servizio pubblico
Sono molto condivisibili le le iniziative di riforma del pubblico impiego sta facendo il governo forse se ascoltasse anche l'esperienza che sta facendo tutti i giorni nelle periferie sarebbe molto
Produttiva questa ancora più produttiva questa vicenda
Ne abbiamo fatto dimenticare in pochi anni lo squallore di uffici di collocamento
Uffici polverosi vetusti sei in cui le persone in cerca di occupazione si mettevano in fila ad aspettare un lavoro che non non arrivava mai
E abbiamo promosso servizi accoglienti moderni in grado di fare consulenza vera le persone alle imprese
Di produrre veri servizi avanzati all'impresa le persone e c'è orientamento bilancio delle competenze formazione individuale intermediazione tra domanda e offerta di lavoro
Noi abbiamo garantito in questi anni in piena solitudine grazie anche le risorse del fondo sociale europeo un vero diritto individuale alla formazione e all'inserimento al lavoro ecco io vorrei che anche in seri come queste discussioni è giusto che ci sia una discussione di sulla cultura politica lo premessa io questa senza cultura politica non si va da nessuna parte però io non vorrei che si dimenticasse
Quello che noi abbiamo sperimentato sul territorio di quella culturale che noi stessi abbiamo
Prodotta anche perché ci ritroviamo adesso finito in una in una un paradosso diciamo non solamente non sappiamo valorizzare
Ma spesso ci sono posizioni della cosiddetta sinistra estrema che attacca anche molte delle nostre riforme cioè mi trovo nelle condizioni dell'Umbria lo dico il segretario regionale di Rifondazione attacca i tirocini Trevor presso non perché cioè mi pare mi pare una regressione diciamo culturale e
Enorme che non tiene conto di come si muove il mercato del lavoro e come si muovono le imprese sul territorio allora
Io
Brevissimamente e ricordo questo livello il governo del territorio perché noi li abbiamo davvero
Riformato la pubblica amministrazione e integrato le politiche
Guardate che il tema dell'integrazione il tema centrale dell'integrazione della governance è centrale
In tutti i ragionamenti dobbiamo ma se non si integrano politiche vede attive per il lavoro che non è solo formazione la formazione professionale è un punto tre quegli atti per il lavoro è un pezzo
Magari è quella più evidente perché c'è business perché si sono risorse finanziarie ingenti perché c'è tutto un indotto che ci lavora intorno
Però una replica che per il lavoro se non si integrano politica che per lavoro formazione professionale formazione scorte politiche scolastiche politiche sociali noi non riusciamo a costruire quel nuovo sistema sociale di protezione sociale che assiste di meno ma promuove divi la compagna di più e tutela non solo e non tanto il singolo posto di lavoro ma il lavoratore le lavoratrici nel mercato del lavoro
Perché io non credo che si possa decidere per decreto l'eliminazione della flessibilità al mercato del lavoro la flessibilità non può essere
Eliminata in maniera ideologica va governata per impedire che diventi
Precarietà ha ragione Fassino quando dice che il nostro mercato del lavoro
è rigido e precario non è flessibile e preda flessibilità non c'è automaticamente precarietà e la rigidità che crea precarietà e dobbiamo prevedere un sistema di tutela di accompagnamento alle persone
In cui la flessibilità diventa una carta nelle mani anche di che lavora e non solamente nelle mani delle delle imprese
Terzo punto la dobbiamo trasformare le politiche passive Empoli attive e trasferire lo diceva la lat Tressa costi sono assolutamente d'accordo queste politiche sul territorio gestite dalle Regioni e dai centri delle province connesso con i loro centri per l'impiego
Dove i servizi pubblici per il lavoro funzionano hanno raggiunto straordinari risultati che ne non possiamo non conoscere
Dove funzionano intermedia Novi trentacinque per cento di utenti del servizio
E intermedie o il dieci dodici per cento del collocamento globale
Questo mi pare un risultato che ci avvicina alle all'Europa ma questo ci permette anche di sfuggire una
Discussione tutta ideologica sulle questioni del lavoro
Le cose fatte dal Governo sono molto importanti le coste della finanziaria e anche molto importante naturalmente la discussione si sta facendo sulle sulle pensioni
Credo però che sia giunto il momento di spostare l'attenzione
Di riequilibrare il sistema dobbiamo spostare l'attenzione
Dal lavoro che c'è dalle pensioni che ci sono al lavoro che non c'è le pensioni che ancora non ci sono
E dobbiamo spostare l'attenzione dalla tutela di chi è dentro
Ah le ha bisogno di tutte alle nove per chi non c'è e perché i hanno Book grossa difficoltà ad entrare anche per colpa nostra
Perché c'è una tentazione diciamo di autoconservazione bene la nostra età media testimonia di questo io sono il sale molto d'accordo a fare entrare i tavoli in cui si discuta di pensioni tensioni anche organizzazioni giovanili rappresentanti di soggetti diciamo che non sono immediatamente coinvolti nella nella discussione
Spostare l'attenzione significa che noi dovremmo essere in grado di lanciare un manifesto
Per il futuro e lavoro dei giovani e delle ragazze italiane
Perché parlare di lavoro significa parlare anche di futuro
Anzi bisognerebbe ricominciare a parlare di futuro e non solamente di come diciamo aggiustare l'esistente
Io non credo
Che le nostre priorità siano do diceva Epifani altro giorno anziani pensionati e lavoro dipendente
Non credo
Io penso che le nostre priorità siano come dice come dicono Damiani Fassino giovani donne over cinquanta il che non significa diciamo mettere in discussione i diritti che ci sono significa allargare i diritti che ci sono a chi ancora non ce la e chi ancora non ha un'adeguata rappresentanza forza politica per far valere i propri diritti
Allora io termino dicendo quali sono
Secondo me secondo noi
Gli assessori che lavorano sul territorio quali sono le priorità interventi per promuovere il lavoro a tempo indeterminato equestri sta facendo in maniera molto adeguata
E rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali e fa dare vita finalmente a quella famosa carta dei diritti dei dei nuovi lavori di cui si parla da anni e che nel di cui non sia più notizia
Rafforzare i servizi pubblici per l'impiego sul territorio
Che devono prendersi in carico le persone
E segnalo in chiusura due Problemi da risolvere il primo non esiste in Italia ancora un sistema nazionale dei servizi pubblici per per l'impiego
E questo non è possibile non siamo all'anno zero
Il governo deve e attivare un grande impegno Verre rendere omogeneo questo sistema su tutto il territorio nazionale
E la seconda priorità la nuova programmazione delle FS
Che che garantiranno a questo Paese risorse ingenti per i prossimi cinque sei anni ma soprattutto che ci aiutare hanno a portare in Italia il meglio della cultura europea sulle questioni del lavoro grazie
Grazie Donatella Massarelli la parola a Emilio Del Bono capogruppo dell'Ulivo alla Commissione lavoro della Camera
Sul lavoro noi ci giochiamo un pezzo fondamentale della credibilità dell'Ulivo su due versanti
Dentro la coalizione perché sui temi del lavoro della previdenza e del sistema di tutele
Il rapporto tra noi e i nostri alleati si gioca in larghissima misura sui temi del lavoro
Quindi qui ci giochiamo un pezzo nostra credibilità
E quindi delle motivazioni del fondamento del partito democratico che doveva realizzare
Secondo ci giochiamo ovviamente un pezzo di crimini credibilità verso l'opinione pubblica e cittadini non è un caso che nei sondaggi il lavoro sta in cima alle preoccupazioni di tutti i nostri cittadini quindi non è possibile immaginare la nascita di un grande partito di popolo
Senza che non non incrociamo esattamente le attenzioni e le esigenze del popolo lo dico perché quando Carrieri dice che fondamento del nuovo partito devono esserci sicuramente i temi del lavoro perché in fondo le tradizioni della sinistra italiana e del cattolicesimo democratico e popolare hanno incrociato come fondamento le politiche
Sul lavoro dice una cosa vera se non si fa il riformismo si dice senza popolo senza consenso quindi è evidente che noi ci giochiamo un pezzo fondamentale la nostra credibilità quindi io vorrei dire con molta sinteticità alcune cose dal punto di vista dei contenuti che incrocia alla politica
Bene quello che abbiamo fatto in Finanziaria bene perché abbiamo fatto delle misure col per contrasto su lavoro nero che danno risultati bene l'operazione del cuneo fiscale
Ed alla riduzione tasse sul lavoro bene nuovo sistema di tutte le indennità di malattia dim e di maternità per i co.co.co.
Bene ovviamente l'incentivazione alla stabilizzazione modo del lavoro sia per quanto riguarda il mondo del privato che la pubblica amministrazione non basta
Non bastano che noi dobbiamo dare un'accelerazione da questo punto di vista di essere molto determinati politicamente sì con la concertazione del sindacato ma assumendoci politicamente le nostre responsabilità
Perché
Bisogna aumentare il tasso di occupazione bisogna aumentare il tasso di occupazione al nostro Paese
Non c'è ombra di dubbio bisogna ridurre questa anomalia stranissimo che viene usata anche dal centrodestra per cui il tasso di disoccupazione diminuisce ma il tasso di occupazione non cresce in modo proporzionale alla diminuzione del tasso di occupazione e qui siccome siamo in una platea di addetti ai lavori sappiamo bene cosa stiamo dicendo
Cioè il tasso di occupazione incrocia alcuni limiti paradossali del caso italiano che in Europa è un caso su assolutamente singolare secondo solo a Malta perché non c'è nessun altro paese nel sistema delle potenziate Unione europea che ha un tasso di occupazione così basso e allora alcune cose sono emerso in modo chiarissimo nel manifesto e nelle cose che ci siamo detti prima cosa occorre una regia e fa e ovviamente occorre incentivare l'incontro domanda offerta di lavoro per cui sistema dei centri per l'impiego a livello locale pubblici e il sistema del privato che ovviamente fa incrociare assai di più incontro domanda offerta di lavoro non sono in Rete
Non esiste ancora davvero un investimento serio non c'è un informatizzazione da questo punto di vista non c'è un'incentivazione pubblica
Incontro domanda offerta di lavoro si fa ancora per il novanta per cento per le filiera di conoscenza di familiari eccetera questo non va bene questo non va bene
Secondo occorre investire in formazione formazione innalzamento della conoscenza
E poi
Tutto ciò che serve per rientrare nel mondo del lavoro decreti d'imposta agli incentivi che abbiam detto per rientrare nel mondo del lavoro ma quello che noi dobbiamo fare accettare la sfida della tassazione sul lavoro questo non è un problema da sinistra radicale un problema nostro
Cioè non esista che la tassazione sul lavoro sia così significativamente più alta rispetto alla tassazione sulle rendite anche da questo punto di vista noi dobbiamo camminare in questa direzione
Abbiamo fatto bene a fare il cuneo perché va in quella direzione non è ancora sufficiente dobbiamo ovviamente ridurre il costo del lavoro tra lavoro a tempo indeterminato o comunque subordinato il lavoro
Diciamo flessibile atipico e parasubordinato lo stiamo facendo
Seconda cosa che vorrei dire molto rapidamente dobbiamo rivedere la legge trenta
La dobbiamo rivedere noi abbiamo ci siamo collocati su una posizione no al ritorno alla rigidità perché la rigidità in realtà aumenta la precarietà ma non c'è ombra di dubbio che in quella legge vi sono delle storture delle inadeguatezze
Che ha accentuano accentuano delle patologie italiani quindi lo dobbiamo così corazze codeterminazione andare a vedere ce l'ha per dar vita ad una flessibilità normata tutelata sostenibile
Abbiamo l'abbiamo definito in vario modo nel manifesto ci sono gli strumenti per fare questa flessibilità normata tutelato insostenibile
Ammortizzatori sociali
Vi pregherei qui e in futuro di tener conto che il tema della riforma gli ammortizzatori sociali non riguarda solo solo i lavoratori dipendenti non riguarda neanche una categoria che non riteniamo dei parasubordinati riguarda anche gli autonomi e il mondo delle professioni
Perché metà dei lavoratori in questo Paese non sono coperti da un sistema di tutele quando ne parliamo di lavoro parliamo anche delle mono committenza degli autonomi parliamo anche di una rete molto diffusa di auto imprenditorialità e un partito che si pone che incrocia diciamo così una società che abbiam detto infinita primo posto ordini sta eccetera eccetera non può non parlare a quel mondi non può non costruire un sistema di tutele han per anche per quei mondi perché altrimenti noi consenso non incominciamo più soprattutto nelle aree più produttive più dinamiche del Paese questo lo dico perché spesso ce ne dimentichiamo ed è fondamentale mette l'accento da nostra politica
Bisogna mettere mano alla legge sulla partecipazione informazione consultazione dei lavoratori perché è un pezzo di democrazia economica in un sistema di capitalismo
Diciamo così un po'giurassico come nostro fa bene fa bene alla vigilanza del controllo della qualità nella trasparenza bisogna mettere mano a riforme processo del lavoro e mi permettete in conclusione di dirle che però anche sul tema della previdenza lo dobbiamo pigliare in una posizione diversa l'ho già detto in un seminario degni dei gruppi parlamentari non roba disco qui
Non credo che facciamo bene ad affrontare il tema della previdenza solo sul fronte della sostenibilità finanziaria
Non facciamo bene perché non incrociamo l'attenzione dei cittadini
Lo facciamo si prova insostenibilità finanziaria perché si innalzata l'età pensionabile e quindi dobbiamo ragionare innalzamento dell'età anagrafica e contributiva capisco che dobbiamo fare qualche ragionamento sui coefficienti di calcolo intonato ideazione della Dini ma perché ero facciamo
No solo per ragioni di sostenibilità finanziaria ma per in tema di sostenibilità
Sociale ed etica perché il sistema al suo interno è ingiusto e iniquo
Perché se no facciamo li totalizzazione dei contributi cioè non permettiamo ricongiungimento gratuito
Pezzi fondamentali cittadino matureranno mai la pensione dobbiamo fare i contributi figurativi perché i giovani e le donne io per cinquantacinque lo riconnettere hanno mai i propri contributi
Dobbiamo rivalutare le pensioni perché altrimenti avrò pensioni da fame dobbiamo rivedere fiscalmente le norme sulla previdenza complementare perché deve essere ancora più ancora più conveniente di quanto non sia oggi
Per queste ragioni dobbiamo mettere mano alla riforma del sistema previdenziale
Non per le ragioni della Bonino ma per le ragioni dell'Ulivo
E quindi noi da questo punto di vista dobbiamo fare una proposta politica cattivante che incoraggia il consenso i cittadini non sono cretini capiscono che se no andiamo in quella direzione rendiamo il sistema più letto più giusto e quindi più sicuro
E quindi saranno che poter fare un sacrificio ulteriore se va a vantaggio della propria moglie dalla propria sorella del proprio figlio da questo punto di vista bisogna cambiare il registro della comunicazione
Noi abbiamo proposte serie contenuti importanti son contenute manifesto dobbiamo spiegarli motivarli e farle ragione fondamentale della nostra politica senza rinvii perché tirare a campare è assolutamente peggio che tirare le cuoia
Grazie grazie a Emilio Del Bono
La parola Giorgio Roilo capogruppo dell'Ulivo alla Commissione lavoro del Senato
Anche io come faceva in particolare Mimmo corrieri considero il titolo di questa iniziativa assolutamente non formale davvero ecco deve essere questo un impegno serio per il nuovo soggetto politico che ci apprestiamo a costruire davvero il lavoro deve stare al centro
Dall'elaborazione dell'iniziativa dal Partito Democratico da questo punto di vista l'idea proposta inizialmente da da Migliavacca di istituire un forum permanente sulle materie del lavoro mi sembra un'idea più che appropriata
Una penso un'elaborazione un'iniziativa che deve partire soprattutto come veniva già ricordato dalle profonde trasformazioni economiche sociali registrati in questi ultimi vent'anni nel nostro paese da una parte cambiata la struttura produttiva è cambiata profondamente basta guardare anche i giornali di oggi che ricordano giustamente la figura del grande industriale leopoldo Pirelli per capire cos'era la la l'industria cos'era in particolare la grande industria manifatturiera italiana ai tempi di leopoldo Pirelli Ifi anni sessanta ci amici infine cinquant'anni sessanta fino agli anni Settanta e acquoso si è ridotta oggi l'industria manifatturiera italiana compresi naturalmente imene genere che la sopra intendo non mi pare che la corte punto di vista ci sia anche qui una certa differenza appunto fra leopoldo Pirelli e chi come dire non sempre adeguatamente lo ha sostituito è cambiato
Dicevo la struttura produttivo del Paese ed è cambiato anche per questo profondamente il lavoro io è cambiato profondamente il mondo il mondo il mondo del lavoro da una parte oggi abbiamo una struttura produttiva fragile e poco competitiva appunto è scomparsa la grande impresa
C'è una frammentazione produttiva davvero eccessiva prodotti a basso qualora prodotti a basso valore aggiunto che hanno punto compromesso seriamente strutturalmente la competitività del sistema produttivo
Italiano dall'altra appunto tanta come ricordava sempre corrieri tanta precarietà e anche tema assolutamente non sempre adeguatamente valutato il i passi sacrali che tornano a riproporsi come un problema sociale drammatico come lo è stato appunto negli anni negli anni del boom economico negli anni negli anni degli anni Sessanta una situazione quindi che si presenta con caratteristiche strutturali punto fatto di bassa competitività di precarietà e di salario assolutamente inadeguati dobbiamo essere consapevoli di questo quindi il Paese non ha di fronte dei problemi da questo punto di vista congiunturali che potrebbero essere superati come in qualche modo tutti auspichiamo da una ripresa economica non più congiunturale sostenuta no c'è un problema appunto di sistema economico c'è una questione sociale profonda che va capita e che va assolutamente affrontata da qui penso io l'importanza dell'azione del governo
Mi pare da questo punto di vista importante la decisione dei giorni scorsi di avviare gli dei tavoli sullo sviluppo lo stato sociale
E pensioni
Bisogna dedicare voglio dire a questi temi un grande impegno visione del Governo e apre dalle proposte unitarie in grado di rappresentare l'insieme dalla coalizione e su questa base perché diversamente non sarebbe possibile aprire un confronto serio e anche stringente lo dico stringente con le parti con le parti sociali io anch'io sulle pensioni non voglio dilungarmi molto voglio fare come faceva alchimia preceduto solamente una battuta
C'è quello delle pensioni è un tema che non va assolutamente sottovalutato io sono ovviamente che qui per evitare di essere frainteso
Non bisogna discutere solo delle pensioni in questi primi cinque Chase medici mancherebbe altro e vanno benissimo come dicevo prima i tavoli
Che si integra il Governo intende aprire su ammortizzatori sociali su sviluppo e però sulle pensioni lo dobbiamo prestare in particolare appunto l'Ulivo la Margherita e i DS tutta l'attenzione del caso e qui secondo me vanno salvaguardate due condizioni
Dicevo prima la necessità che il governo e la boria al più presto una proposta unitaria ma dall'altro bisogna assolutamente attuare ma c'è riprendere recuperare s'in particolare su questo tema altrimenti non si potrà fare altrimenti su altri temi la concertazione
è fondamentale che sulle pensioni si faccia la prova dalla ripresa Santella concertazione
Questo non vuol dire che il governo è che quei deve rinunciare alle sue posizioni è però se si pensa di affrontare questo problema come ci invita cc invita a fare il Corriere della Sera c'è il rischio che salti voglio dire salti il governo e ovviamente insieme a questo voglio dire la possibilità di una donna che si riapra per il paganesimo drammatica situazione non solo sul sul versante sociale ma anche voglio dire con gravi implicazioni anche sul terreno democratico l'altro elemento che va anche qui conati guidano costerà burocraticamente sono i tempi
Qui la riforma delle pensioni è un argomento che va risolto entro giugno noi non possiamo io son d'accordo con più noto Falstaff necessità sovrapporre questa materia alla alla alla prossima Finanziaria diventerebbe un elemento dirompente sempre naturalmente per il nostro il governo ma dicevo appunto insieme alle pensioni dobbiamo parlare soprattutto di competitività e dei e di qualità
Dell'occupazione quindi appunto lo sviluppo formazione ammortizzatori sociali e come dicevo prima salario che peraltro non vedo indicato del documento che è stato distribuito e mi sembrerebbe quello che viene considerato non so a quale titolo il Manifesto del Partito Democratico che mi sembrerebbe una dimenticanza di non poco conto cioè quando si riparla
Di politica diedi rivedere la politica di rendere noto tre e evidentemente che il tema appunto dei redditi e quindi di uno lo becca ritrova che meglio tutelare i salari e le pensioni anche questo è un tema inevitabile
Non può essere dimenticato dalla dalla da parte da parte nostra quindi bisogna lavorare da una parte con una forte e convinta e unitaria azione di governo e dall'altro e finisco lo dobbiamo mettere in campo un soggetto politico in grado di rappresentare il lavoro
Io sono proprio d'accordo su questo ripeto sono il titolo mi sembra più che appropriato noi dobbiamo rappresentare il lavoro naturalmente intanto sulla base di analisi e di proposte ma dobbiamo mettere in campo una capacità di rappresentanza che sia ampia che sia sicuramente per ragioni evidente che non riprendo
Più ampia di quella di qua la come dire di quelle che in genere riesce a mettere in campo il sindacato lo dobbiamo da una parte rappresentare ci mancherebbe altro il lavoro il il lavoro dipendente privato e anche pubblico anche qui appunto a dispetto del Corriere Della Sera
Ovviamente quindi e dobbiamo da presentare il lavoro dipendente vada via però presentare anche il lavoro autonomo dobbiamo lavoro da presentare lavoro dipendente lavoro autonomo dobbiamo anche la presentare l'impresa soprattutto quando l'impresa ecco un uovo
Di dopo azione per loro e parla e parla la realizzazione di produzioni qualificati e sostenibile
Un'impresa che appunto deve metraggio al suo centro sempre di più
E ed esaltare sempre di più la funzione sociale ed economica
Dal lavoro ecco perché appunto il Partito democratico deve partire deve partire dal lavoro dobbiamo punta a mettere in campo questa capacità
Da una parte appunto proposte analisi e proposte in grado di rappresentare questo mondo dall'altra a mettere in campo un soggetto politico che sia in grado di riunificare e di rappresentare adeguatamente di insieme del mondo del lavoro quindi davvero ragione ha ragione Fassino ha ragione RAI linee Reichlin leggevo prima al tifoso alla sommità di oggi questo riguardo da una parte il Partito democratico deve essere un partito europeo e dall'altra deve essere davvero un partito del lavoro vi ringrazio grazie a allora io farei punto dei nostri lavori sono le dodici possiamo ora aprire la discussione abbiamo un'oretta circa nel senso che previsto vale tredici la sospensione ci sarà un buffet nel sotterraneo di questa sala
Per riprendere poi alle quattordici
Quindi chi intende intervenire e si iscriva qui alla Presidenza in modo tale che poi diamo poco prima delle tredici la parola
A Treu per l'intervento conclusivo dei lavori della mattinata e riprendiamo poi alle alle quattordici la parola per il primo intervento a Simona ma cariche a una lavoratrice precaria di un call center per far
Buongiorno a tutti sono Simonetta Maccari fino praticamente adesso se lavoro presso la motorizzazione civile dei trasporti infrastrutture
Io insieme ad altri settantasei lavoratrici e lavoratori soprattutto donne ci occupiamo dei servizi in tutta Italia che riguardano i bollini per quanto riguarda i cambi di residenza di Novi di patenti duplicati di
Di patente e carta di circolazione e praticamente questo servizio lo sfogliamo dal mille novecentonovantasei
E fino a qualche giorno fa è praticamente sono dieci anni di lavoro precario
Questo grazie al percorso che è stato fatto dalla finanziaria del due mila e sette manata dal centrosinistra dei dei provvedimenti presi dal ministro tema e Damiano e anche grazie ai sindacati della Filcams uniti CGIL
Che siamo riusciti da qualche giorno a passare da lavori la lavoro precario lavoro dive a tempo indeterminato
è un quindi è che hanno queste persone hanno fatto in modo che il lavoro precario cominciasse a costare di più
E che quello indeterminato di meno e che hanno fatto in modo che i controlli degli ispettori nei luoghi di lavoro Mentasti ero e hanno fatto sì che anche le remore DC flessibili potessero avere diritti fondamentali quali la maternità
Tutto questo dimostra che la politica con le sue scelte può incidere moltissimo nel mondo del lavoro e nel miglioramento delle condizioni di vita di Dante e tanti lavoratori
E se il futuro Partito Democratico come io credo che questa iniziativa dimostra nascerà per fare questo per occuparsi appunto di lavoro prima di tutto non potrà che essere punto di riferimento per tantissimi lavorasse lavoratori stabili
O precari che siamo noi ce lo auguriamo grazie a tutti
La parola
Mai mai
Professor Marinucci Luigi
Seguirà Moretti
Ma il tema di oggi
Il lavoro prima di tutto
Credo che riguardi anzitutto
Diciamo il profilo
L'identità di questo nuovo partito democratico
Che dobbiamo costruire
E io diciamo
Formulerò qualche osservazione
Partendo da questo punto di vista perché credo che se noi nell'anno due mila e sette
Rilanciamo l'idea del partito come strumento essenziale della politica democratica
E quindi ripartiamo dal nodo della rappresentanza politica
Credo che dobbiamo ricominciare anche a distinguere
Fra la progettualità del partito
E
La possibile azione di governo
E di amministrazione
Anche perché sinceramente
Non se ne può più
Di parlare solo di co.co.co. dico Coppo
Di Scaloni di scalini
E quindi io diciamo fatto da questo in che senso
Il lavoro
Va inteso come differimento sociale privilegiato del nuovo soggetto politico che vogliamo
Quale lavoro
Ora e il Novecento è finito
Sono finite quelle ideologie
Sono finite quelle soluzioni quelle risposte
Ma i problemi del Novecento
Sono ancora lì
Io penso al tema del rapporto fra diritti e mercato
è vero che il mercato ben concepito
Come istituzione non regolata ha bisogno di diritti di un quadro di diritti
Ma è vero anche che i diritti diciamo nello stato nascente spesso vanno contro il mercato
Conto le esigenze date del mercato
E quindi c'è qui un'attenzione dialettica non lineare
Penso diciamo anzitutto alla scena globale
E poi il tema del rapporto fa lavoro
Occupazione e sviluppo sostenibile
Cioè sono cose che ci rimandano a questione di fondo ma anche a problemi immediati come è noto a tutti
Dal tema della della base di vicenza
A difesa dell'occupazione nelle vecchie in palese del petrolchimico
Cioè fino a quando
Diciamo nell'agenda politica concreta e non le discussioni accademiche
La dimensione quantitativa sarà l'unico solo parametro dello sviluppo
E da qui
C'è una questione davvero cruciale per ripensare il lavoro oggi
Qual è nel lavoro di oggi il nesso fare dimensione individuale
Diciamo questa irriducibilità dell'individuo o se volete della persona no visto che parliamo di incontro fra culture
E tradizioni politiche diverse
E la dimensione collettiva perché se c'è un senso delle cose che anche questa mattina sono state dette e che per noi la dimensione collettiva vale a dire la modernità del sindacato il tema della concertazione sociale restano punti di riferimento ma anche qui il nesso non è lineare e complessa e contraddittoria
E da qui è ancora il tema della connessione fra gli interessi particolari categoriali corporativi quelli che tutti i giorni il governo tocca con mano
E il così detto interesse generale
Insomma sono questioni vecchie ma che si ripropongono in forma nuova e io penso che se noi non ricominciamo a ragionare su queste questioni a mente fresca
Non diciamo troviamo quello spirito quella spinte che necessaria per un'impresa politica che appare molto difficile complessa
C'è bisogno di rimettere ordine di ritrovare un filo di riprendere alcuni concetti di fondo quindi il lavoro
Prima di arrivare all'articolo trentacinque della Costituzione
E cioè il lavoro in tutte le sue forme e manifestazioni
Beh ci vuole un ordine di priorità
Perché è chiaro che questo nuovo partito deve rappresentare il lavoro in tutte le sue forme ma c'è un ordine di priorità io dico di sì
Io dico che intanto al primo punto quando si parla di lavoro e di rappresentanza del lavoro
Se il lavoro di quelli che devono vivere per lavorare
E quindi guarda un po'
C'è il vecchio lavoro dipendente
C'è il vecchio lavoro salariato
C'è il vecchio lavoro manuale
Perché le forme di questo lavoro sono cambiate ma la sostanza
Non è cambiata
Perché sappiamo che c'è molto fordismo nel post fordismo
Allora guardando diciamo il lavoro dipendente nel suo complesso e un pochino più in là il lavoro produttivo nel suo complesso
Il lavoro nell'impresa il lavoro dell'impresa stiamo qual è il punto
Di valutazione critica sulle condizioni dell'oggi
Questo lavoro negli ultimi decenni ha perso
Che cosa ha perso l'Editto sei
Ha perso tutele sì
Ma ha perso soprattutto il suo ruolo la sua dignità
Io me li ricordo gli operai negli anni settanta e sessanta
è che stesso diciamo molto meglio di oggi
No erano poi anche da qualcuno ideologizzati trasformati in archetipi in classi eccetera
Ecco io credo che il primo punto che io debba porsi un nuovo soggetto politico della democrazia in Italia sia questo
Come si restituisce il valore e dignità al lavoro a partire dalla sua forma diciamo e più diffusa
E badate che e qua che si ritrova poi il filo di un ragionamento anche sull'immediato perché non possiamo passare la vita a discutere se e come e quando vi forniamo la legge trenta serie come quando cambiamo la norma del codice civile il punto
è qui che o un eccesso di flessibilità va ha bloccato
E va bloccato perché quell'eccesso di flessibilità toglie valore al lavoro fa del lavoro all'ultima variabile diciamo della dimensione dell'impresa
E se stiano questo concetto riusciamo credo anche a parlare un linguaggio positivo
Per esempio verso i lavori nelle pubbliche amministrazioni
Perché anche lì questo è il punto ci sono i fannulloni ci vuole la mobilità ci vuole la collettività cento ma se non riprendiamo il senso della dell'orgoglio della funzione pubblica se mi consentite un po'alla francese non troviamo nemmeno la forza per immaginare un po'cesso di modernizzazione della pubblica amministrazione
Può cesso che poi ha la coda lunga perché riguarda il sistema politico i rapporti fra politica e amministrazione La sette istituzionale e così via
Mi fermo qui ecco ho voluto semplicemente fare qualche osservazione
Per riprendere il filo di un ragionamento di prospettiva
Che secondo me è necessario proprio per misurare il rapporto
Fa il processo di costruzione di questo nuova forza politica che evidentemente un processo lungo Complesso di difficile e le cadenze gli impegni immediati dell'azione di governo
Grazie professor la parola a Moretti
Sono di quelli che hanno conosciuto la cinghia di trasmissione
Non mi piacerebbe la cinghia di trasmissione al rovescio
Credo che
Nell'immaginare le relazioni fra il mondo dalla rappresentanza sociale partito politico
Bisogna avere un punto di chiarezza che è quello che riconoscevano per la sociale una parzialità
è una tendenza corporativa ineliminabile
Riconosce alla politica
La sintesi generale è semplice allo siamo tutti d'accordo su questa cosa qui pare
Ma questo vuol dire che
Sì
Nel sindacato per questa stessa ragione sua parzialità ci può essere radicalità e perfino estremismo come fatti
Spontanei
Non può essere che governa la radicalità all'estremismo
Se non nella chiarezza delle posizioni delle idee
Se ho capito bene che il documento non l'ho letto ma per come è stato spiegato avete succhiato dal mondo sindacale l'idea di lavoro economicamente subordinato
Dipendente subordinato
Ma
In chi ha proposto questa cosa qui c'è l'idea di un'assoluzione che cambia due parole del Codice civile
Con asso pigliatutto risolve tutto di colpo fregando tutti
Perché sono che gestisce un negozio in franchising secondo voi non è economicamente subordinato
E quelli che lavorano con lui con un accordo di associazione in partecipazione non lo sono ancora di più
Ma i Co Co Costumi economicamente subordinati ci dice
E quindi noi avremo perfino una soluzione che con questo éscamotage risolve di colpo tutti i problemi e quelli che adesso non meglio ritiene avrebbero di più
Perché il co.co.co. metterebbe insieme automaticamente tutti i diritti dei dipendenti
Più la sua libertà di professionisti estranei non pone parliamoci chiaro però è chiaro che le leggi non possono essere proclami programmatici devono essere cose applicabile
Io ho preso questo esempio per dire che a mio parere bisogna davvero che nell'elaborazione la politica di questo nuovo partito alla quale dicono decisamente favorevole
Bisognerebbe avere un atteggiamento che avesse le caratteristiche della autonomia di una forza politica che sa interpretare la società sa mediare ma sa anche essere autonoma
Patrizio Mecacci dalla Sinistra giovanile
Veniva da qualcuno l'invito a smetterla un po'di parlare esclusivamente di sigle di riprendere un po'l'analisi più complessa articolata spesso ai giovani sia rimanere fermi
O di rappresentare un po'la voce
Delle nuove sigle Mecos metà del lavoro per una volta provo a fare il resto ma a misurarmi anche con la complessità del problema un po'più globale vista anche la sede il modo in cui trattiamo oggi questo tema
Lo scenario economico globale ha portato il lavoro in tutte le sue forme a mutare forma e e definizione sono emerse numerose nuove domande a interrogare la capacità dei sistemi di diritti di tutele europee occidentali
Nel far fronte alla personalizzazione dei percorsi dei tempi e di ritmi di lavoro si è diradato
E moltiplicato non certo disperso e andando trasformandosi talvolta nascondendosi nascondendo i lati oscuri che troppo spesso continua a portare con sé per le giovani generazioni non solo la flessibilità ah moltiplicate frammentata i lavori e progetti di vita mentre i migranti
Siano essi cinesi a Prato congolesi in Puglia o nigeriani in Veneto sostengono lontani da sacrosanti diritti di cittadinanza le nostre economie per questo c'è bisogno di una grande forza del lavoro e dei lavoratori
Perché al di là dei pronostici lavora è rimasto non è finito trasformando se stesso e il corpo delle nostre democrazie occidentali sviluppando i nostri paesi
Profonde e inediti questioni sociali si moltiplicano emergono Corradi non pensa mai vista domande nuove e complesse di fronte alle varie tradizioni politiche del Novecento con molta difficoltà riescono a dare delle risposte esauriente compiute
Sì al nuovo che avanza la destra negli anni abbiamo alle spalle in questi anni ha creduto che si dovesse lasciar fare se ha la forza dei mercati essa ha deciso di non rispondere che si dovesse salvare in sostanza soltanto chi può spetta a noi di definire un nuovo protagonismo e la politica la capacità di dare in forma avanzata quelle risposte che se inevase come successe nel nostro Paese negli scorsi anni portano per il prime non da sole le giovani generazioni intravedere nel loro futuro una lotta continua contro il regresso
In primo luogo quindi serve la la politica quella forza che oggi non ha nella frammentata compagine nazionale nostrana quella forza di guida dei grandi processi di cambiamento che le spetta anche e soprattutto per questo serve il Partito Democratico
Perché in sostanza la politica moderna emessa l'uomo e la donna moderni e contemporanei trovi nuova Forza Nuova una nuova capacità di risposta uno spazio autonomo una piena dignità oggi messa seriamente in discussione
Porre in questa stagione congressuale l'attenzione marcata sui contenuti assolutamente indispensabile in un percorso che altrimenti può rischiare davvero i risultati in più parti stelle e improduttivo
Per queste iniziative come questa normalità enorme perché si affronti di petto il senso della sfida che abbiamo davanti entrando a piene mani nelle grandi scelte di fondo in quelle scelte che del partito che vogliamo costruire costituiranno la spina dorsale la sua identità
Io sono convinto che più che quel che diremo di essere più della discussione lessicale terminologica concettuale delle definizioni e ci diamo l'un l'altro
Conterà in particolar modo in questa fase di governo nei confronti la vasta opinione pubblica quello che saremo in grado di fare perché fattivamente metteremo in campo da oggi come politica di governo se sono svanite si sono diradate le classi non è scomparsa la persona e intorno ad essa e siamo chiamati a ridefinire un nuovo livello di agire un nuovo modello di diritti e di potere
Nella coscienza anche la capacità che fino ad oggi non abbiamo avuto di rivendicare quel che stiamo facendo quella che vogliamo e dobbiamo dare non è una lieve aggiustatina
Ma è una grande e moderna risposta politica costruire in Italia fra il Security
Portare il nostro Paese a pieno titolo nell'economia della conoscenza varare una grande riforma degli ammortizzatori sociali che faccia perno sulla persona i suoi diritti le sue tutele sopra Caglio formative professionale e continuare a vedere nel lavoro
Il mezzo di emancipazione non di sfruttamento dell'uomo e delle sue potenzialità
A queste sfide chiamata da una parte la politica ma dal dall'altra parte tutta la società
E in particolar modo le forme in cui lavoratrici e lavoratori si sono organizzate hanno risposto nel secolo scorso questo presente questo futuro in primis
Le giovani generazioni ma ma non sole hanno bisogno un sindacato che si misuri con coraggio con se stesso e Chiabra farcita di mettere in discussione le sue tradizionali forme di rappresentanza e di organizzazione aggiornando nel tempo e cambia
Noi non possiamo considerare scontato banale le giovani generazioni
Siano esse precarie o meno non riconoscano più nel sindacato il luogo nel quale trovare quelle risposte alle alle domande del proprio lavoro il proprio percorso di vita brano
Per porre rimedio alla visione profonda e palpabile
Bisogna avere il coraggio di chiedere alle giovani generazioni in primo luogo riprendere in mano quel su questa sfida
Coinvolgendo in un coinvolgendo in un vasto processo di rinnovamento e di responsabilizzazione nella costruzione di una nuova risposta organizzativa delle lavoratrici e dei lavoratori non sempre questo è stato fatto
Non sempre è stato possibile
Insomma per ciascuno di noi
Io penso sarà imputabile naviga nel mare apre in mare aperto senza la presunzione di soluzioni preconcette c'è stata e c'è un grande dibattito una gara trasversale tra chi non vuole morire di identificandosi in una tradizione politica nel passato Meran propria
Rimprovera andare ci prova ex nemico biografie scelte passato questo però è un tempo in cui i concetti con cui altri si sono divisi nel passato non esistono più
Legata alla parola Boro ce n'è spesso stata un'altra e novecento una parola che negli ultimi anni non a caso non si sente di usare come una volta una parola che era molto caratteri Paolo Pasolini la parola progresso
In un tempo in cui disuguaglianze disparità economiche e sociali permangono esse aggravano in un tempo in cui l'uomo pressato a questione climatica sempre più pesante drammatica
Con la politica e se essa sarà in grado dovrà attrezzarsi per chiamare tutta la società e l'economia tentare di definire la possibilità stessa di un progresso e progresso sostenibile in questo tempo forse è tempo che più di guardare ad altro
Più di più di guardare al passato sarebbe guardare al futuro più che a quale tradizione resti sopravviva a quale politica inizi
Più che alla morte le faremo a quale vita comincerà oggi è una bella giornata perché iniziamo davvero a parlare di questo vi ringrazio grazie
La parola al professor Adalberto Perulli
Grazie per per apprezzare
I contenuti del manifesto che oggi presentiamo mi pare che sia necessario ricordare quella che è stata la riflessione di questi ultimi anni
E ripercorrere brevemente la filosofia che ha caratterizzato l'azione politica del precedente governo
Dal libro bianco la legge trenta al decreto legislativo duecentosettantasei
Noi abbiamo vissuto un periodo di profonda modernizzazione del diritto del lavoro di pretesa modernizzazione del diritto del lavoro
Una modernizzazione giocata sulla retorica
Della competitività internazionale della flessibilità imposta da questa competitività internazionale
Giocata su una strategia di individualizzazione dei rapporti di lavoro di riduzione del ruolo del sindacato della contrattazione collettiva
Di incentivazione della scomposizione dell'impresa e dei suoi processi produttivi
Giocata attorno ad una falsa soluzione del problema della subordinazione dell'autonomia attraverso la creazione di una figura il lavoro a Progetto che ha comportato molti problemi interpretativi e ben poche soluzioni pratiche
Una modernizzazione giocata attorno ad un'idea di frammentazione tipologica del lavoro
Attraverso la creazione di figure contrattuali flessibili alcune delle quali addirittura uniche nel panorama europeo
Il tutto farcito da una visione unilaterale dell'azione politica
Con la messa in soffitta della concertazione sociale con l'apertura a questa ambigua nozione di dialogo sociale
Di pretesa derivazione comunitaria molto enfatizzata già a partire dal libro bianco solo se noi ripercorriamo queste tappe della modernizzazione possiamo apprezzare i contenuti di questo manifesto
Io credo che questo governo debba dotarsi rapidamente di un'agenda sociale adeguata ai cambiamenti in atto
Un'agenda sociale chiaramente alternativa a questa idea di modernizzazione che ho brevemente riassunto una modernizzazione che non sia sinonimo di destrutturazione del lavoro
Che non coltivi il mito della flessibilità come valore in sei ma casomai come strumento da valorizzare anche nell'esigenza e nell'interesse del lavoratore
Che non sia appiattita in una visione economica e mercantile e meramente produttivistica del lavoro ma privilegi la qualità di quest'ultimo
E che rilanci lo ricordava poco fa
Gigi Mariuccia alcuni aspetti di fondo alcuni profili valoriali di fondo
In particolare quelli della dignità e della solidarietà che devono
Cui esistere con la cultura post fordista del lavoro
Con nuove parole come differenziazione come merito come adattabilità devono coabitare
Ma nell'ambito di una fondamentale garanzia della fine della libertà e della dignità dell'uomo che lavora credo che il Manifesto che oggi presentiamo sia una base solita di riflessione
E di proposta in questo senso detto questo vorrei toccare uno dei temi del manifesto brevemente anche perché da qualche intervento mi è parso di capire che vi sia stata
O una lettura superficiale o una una
Una
L'interpretazione comunque non corretta
Il manifesto si occupa nel suo punto tre
Delle nuove regole e tutele per i rapporti di lavoro
Ora il centro di questa riflessione ruota attorno alla rivisitazione della nozione di lavoro subordinato e di lavoro autonomo che come ricordavo prima come sappiamo è stata anche al centro della modernizzazione attuata dalla legge trenta
Nel manifesto si fa una precisa opzione metodologica e di politica del diritto l'opzione metodologica non è quella di ritenere in una visione Salaria lista della Foro che tutto il lavoro è lavoro subordinato
E che quindi anche le collaborazioni coordinate continuative anche lavoro economicamente dipendente debba essere attratto nell'area del lavoro subordinato
Io ho pieno rispetto di questa posizione è una posizione che circola negli ambienti politici e sindacali
La settimana prossima presenteremo alla CGIL l'ultimo fascicolo della rivista giuridica del lavoro
Dedicata ai percorsi di rientro dalla precarietà e nell'ultimo numero della rivista ci sono posizioni a confronto su questo tema perché voi sapete che c'è
è un disegno di legge di iniziativa popolare che propone appunto questo una grande nazione di lavoro subordinato all'interno del quale far convergere anche la anche quello che non è nel manifesto firmiamo lavoro autonomo economicamente dipendente ecco vorrei
Che fosse chiaro che nel nostro approccio nel manifesto
La strada e un'altra la strada è quella di riconoscere sì la centralità del lavoro subordinato a tempo indeterminato che vanno un solo incentivato ma va rivisto dal punto di vista della regolamentazione per superare le ambiguità presenti nella nella nel decreto legislativo
Del due mila uno che ha riformato la nozione di lavoro a tempo determinato ma accanto alla centralità indubbia del lavoro subordinato il manifesto riconosce
La presenza e la tendenza nella società ad una moltiplicazione
Di fattispecie lavorative altre dal lavoro subordinato che gravitano nell'ambito del lavoro autonomo questo grande universo composto e variegato all'interno del quale particolare attenzione va dedicata alle collabora alle cosiddette collaborazioni coordinate e continuative e dall'attuale lavoro a progetto la prospettiva del Manifesto è una prospettiva di superamento della tradizionale distinzione della tradizionale opposizione tipologica tra lavoro subordinato il lavoro autonomo nella prospettiva di una visione articolata e quindi rispondente alla realtà del così detto post fordismo in cui il lavoro para subordinato o economicamente dipendente a una serie di garanzie una serie di tutele che siano coerenti con lo statuto di queste tipologie di lavoratori che non possono essere tout-court assimilate al lavoro avuto al lavoro subordinato pena appunto una un ritorno ad una visione totalmente Salaria lista del lavoro che non è credo adeguata all'attuale realtà economica e sociale grazie
Grazie a lei
La parola Romano Benini seguirà per l'intervento conclusivo dei lavori della mattinata Tiziano Treu presidente della Commissione lavoro del Senato
Allora dare un contenuto forte alla prospettiva del partito democratico l'abbiamo detto in diversi interventi questa mattina significa anche saper declinare il paradigma lavoro il contenuto sul tema del lavoro e saperlo declinare in forme coerenti e di buonsenso significa oggi affrontare delle sfide e degli snodi che in questi anni non sono stati chiusi non sono stati affrontati e probabilmente non solo quindi state risolte in modo adeguato
Lo si diceva in altri interventi dovremmo partire credo da un dato purtroppo importante il fatto che il nostro è un Paese che fa fatica stenta a creare nuova occupazione e ha elevare un tasso di occupazione che ci crea una serie di problemi il primo problema ovviamente anche la ricaduta sull'equilibrio dei conti per quanto riguarda la previdenza
Elevare il tasso di occupazione mantenerlo stabilmente sopra il sessanta sessantacinque per cento come accade in tutti gli altri Paesi europei
Significa determinare quel prerequisito che ci permette presente una maggiore se serenità nell'affrontare il tema dell'età pensionabile in generale una maggiore sostenibilità del nostro sistema contributivo
Questa premessa credo abbia a che vedere con un'altra considerazione tenere alto il tasso di occupazione significa conseguentemente dare fino in fondo il spazio a tutta una serie di interventi che in questi anni l'Europa ci ha chiesto
E che probabilmente una maggiore attenzione all'indicazione dell'Unione europea nel go durante il periodo del governo Berlusconi ci avrebbe portato assoluzioni di altra natura più incisive e magari meno ideologiche
Da questo punto di vista credo che dall'Europa si possono arrivare dei segnali importanti ed una strumentazione di riferimento utile per impostare politiche del lavoro in grado di cogliere questi snodi il primo elemento credo sia opportuno lavorare per politiche del lavoro meno divise
C'è un forte richiamo che è arrivato soprattutto dalle province e dalle Regioni non ci possiamo più permettere politiche nazionali scoordinate e non in piena sintonia con gli interventi della programmazione
Regionale e provinciale non possiamo permetterci interventi nazionali che doppiano interventi fatti dalle regioni e dalle province
E non possiamo permetterci un sistema di servizi per il lavoro di formazione professionale con una disomogeneità nelle qualità nelle caratteristiche nei modelli di intervento così evidente questo ritardo ritardo che va colmato soprattutto nel Mezzogiorno perché clamoroso dato alcune regioni meridionali dissero di restituire le risorse non impegnate ed è importante saperlo fare con una convergenza forte tra il ministro del lavoro e le regioni e le province anche nel disegno della nuova programmazione in questi anni giustamente uscita da Caserta questa forte spinta ci sarà un un un forte intervento del Governo per cercare di recuperare il K delle regioni meridionali questo intervento lo si recupera anche trasferendo metodologie modalità di lavoro sulla programmazione e sul rapporto tra politiche del lavoro se servizi per il lavoro e impresa
A partire dalle regioni meridionali quindi primo stimolo che ci arriva soprattutto dall'esperienza europea è saper far lavorare meglio insieme il Governo e il territorio perché c'è stato detto le politiche del lavoro stanno nel territorio la seconda attenzione un'attenzione più Diretta all'individuo noi abbiamo una condizione di lavoro in cui i rischi delle discontinuità sono sempre più presenti e questo significa collocare al centro il tema dei servizi per il lavoro nelle diverse modalità e anche probabilmente rivedendo quel caos normativo
Che è stato in parte incrementato anche dalla prima parte della legge trenta
Questo significa un attenzione all'accreditamento dei servizi per il lavoro una maggiore integrazione tra lavoro e formazione il venir meno anche di quelle situazioni in cui lavoro e formazione sono distinte ancora prima che dal punto di vista Della pratiche eroga abilità dei servizi addirittura a livello istituzionale questo intervento un intervento necessario ed è un altro di quegli interventi che ci dovrebbe portare a poter realizzare quel sistema nazionale di politiche attive di servizi per il lavoro
Che credo debba essere messo al centro dell'agenda politica di questo governo e il le cui caratteristiche probabilmente ci possono portare ci fu a definire in qualche modo un contenuti di innovazione importante anche nell'elaborazione del partito democratico
Il manifesto che è stato presentato oggi i conti continua da questo punto di vista degli spunti interessanti affermando un elemento che in realtà già stante la normativa italiana in teoria e sale la normativa europea nella sostanza la necessità cioè di collegare qualsiasi indennità di disoccupazione e di mobilità e di inserimento al lavoro
Alla partecipazione obbligatoria a percorsi di occupabilità e di miglioramento delle condizioni della condizione del lavoratore sul mercato
Si tratta di un principio che ne abbiamo affermato che è stato affermato in ripetute sedi ma che in realtà nessuna regione provincia italiana è riuscita compiutamente ad attivare sulla base di standard nazionali quindi probabilmente una un'altra scelta concreta è proprio quella di riuscire molto rapidamente a dare contenuto a questo collegamento tra l'erogazione di indennità di sostegno al reddito e la partecipazione attiva ha percorso di inserimento lavorativo
Come accade in Inghilterra come accade in Francia come accade in Germania soltanto realizzando questo obbligo obiettivi alcune incongruenze del nostro sistema nazionale appariranno insostenibili come oggi sono perché se in Francia ci sono più di cento milioni cento autori professionali e ben preparati che assistono il percorso individuale
Di un lavoratore il fatto che in Italia ce ne sono soltanto quattro mila e sostanzialmente siamo più precari loro dei lavoratori che assistono
è un'incongruenza che non è ancora resa evidente proprio dall'assenza della esigibilità sul territorio di questi strumenti e di questi diritti
Infine volevo appunto richiamare come credo elemento importante del contenuto del del percorso che ci porterà suo Partito Democratico una capacità di realizzare innovazione non in modo teorico ma partendo da quel buonsenso che ci arrivano dalle migliori esperienze del della stagione progressista
Della sinistra europea
E in questi anni questi anni che hanno permesso a nazioni che hanno affrontato come noi in una fase di congiuntura economica più difficile di reggere comunque dal punto di vista della capacità redistributiva e della tenuta del tasso di occupazione
Il riuscire a diffondere questi strumenti a realizzati a portarli nelle esigibilità del del dell'esperienza individuale costituisce una scelta di fondo una prospettiva importante che cambiano anche la cultura che poi cominciare a far concepire il diritto al lavoro non soltanto come una esigibilità sul posto di lavoro ma anche con uno esigibilità in termini di servizi per i cittadini sul mercato del lavoro nel passaggio da lavoro a lavoro
Che comincia alla a farci riflettere sul governo della discontinuità non come un burrone il cittadino quando perde lavoro perde dignità di cittadino ma come semplicemente una fase di passaggio che si può gestire e che si può affrontare con una forte attenzione da parte del soggetto pubblico
E ovviamente in questo senso si declinerà ebbe anche una nuova capacità di tenere insieme i soggetti pubblici e soggetti privati non con una vocazione approfitteremo a cura vocazione di intervento per i servizi alla persona
In questo quadro ce lo diceva tra l'altro per un intervento di Del Bono fosse non è opportuno dividere troppo le tipologie e le condizioni del lavoro
Riuscire a fare sintesi nel rapporto tra Regioni e governo e territorio significa anche riuscire a fare sintesi dando un sistema di promozione sociale
Che sia in grado di rivolgersi alle diverse condizioni del lavoro dipendente al diverso e condizioni del lavoro autonomo valorizzando il lavoro in quanto tale la valorizzazione del lavoro in quanto tale dei lavori come è stato detto nelle relazioni di questa mattina
Non è scontata
Ci comporta delle scelte conseguenti e credo possa costituire un asse vero del contenuto del partito verso il quale ci vogliamo dirigere grazie
Grazie la parola per l'ultimo intervento al presidente la Commissione lavoro del Senato Tiziano Treu
Buongiorno grazie
Ma io vorrei ribadire alcune delle questioni di delle soluzioni che sono state discusse qui mi pare con larga convergenza anzitutto il senso di questo appuntamento di questo manifesto è stato detto all'inizio ma lo ribadisco noi riteniamo che le percorso del verso il partito democratico e nel percorso politico e di governo di questi mesi
Non possa mancare una importante sottolineatura un impegno sui temi del lavoro
Noi realtà anche nel manifesto abbiamo in mente il lavoro e Welfare e e io credo che sia bene adesso poi miglioreremo pare questa una prima versione vogliamo allargare il dibattito perché le due cose vanno insieme però è il lavoro che poi fonda e produce anche il benessere il benessere se è un buon lavoro la ricchezza che permette di soddisfare i bisogni del welfare eccetera quindi noi questo tema ampio che ma ma preciso lo poniamo al cento è stato detto cui mi pare bene sia al centro dell'identità e sia al centro delle politiche io credo che l'identità giornali sì ma con le politiche per identità senza politiche e politiche senza identità quindi su questo siamo d'accordo però è bene che ce lo diciamo sempre
Il manifesto di costo preciso una cosa anche perché i testo entrato è circolato un po'adesso struzzi sarà disponibile questo non non è un manifesto che è stato scritto la notte scorsa
E una frutto ancora provvisorio ma di un lavoro che va avanti da mesi particolare Cesare Damiano io ma poi tanti anche amici colleghi deputati anche poi nelle autonomie perché noi ci siamo trovati decine di volte negli anni scorsi sotto il plumbeo cielo del governo di centrodestra abbiamo fatto un lavoro
Di preparazione cioè abbiamo cercato dato che avevamo come dire poco da fare allora di metterci assieme e di elaborare
Soprattutto sul lavoro delle idee comuni acquistata dizioni riverse i democratici sinistra a loro volta li all'interno abbastanza variegati e la Margherita idem
Quindi questo è il frutto di un lavoro
Comune fatto a vari livelli con molti professori a nessuno non spaventiamo circa podi professori van bene non ci però non ci sono solo input di professori questo lavoro appunto c'è stata una ricerca di interlocuzione con le parti sociali con con le Autonomie e e alla fine il documento è presentato da un gruppo di questi e che hanno seguito questo nuovo i primi firmatari sono Cesare Damiano e Tiziano Treu non solo in ordine alfabetico
E poi ci sono un gruppo di amici che hanno appunto ha lavorato ma questo è un contributo che noi diamo è se come penso come vedo c'è consenso su questo costruiamo la posizione del partito democratico sul lavoro io credo mi auguro che anche oggi pomeriggio ci sarà una
Ulteriore discussione che che confermi migliori punte e poi guarda felice Damiano Fassino Rutelli io mi aspetto che ci diano una spinta dicano consegnato così perché questa la strada
Veniamo a al al punto primo politico in senso politico in questo momento oltre questo generale che non siamo in un momento
Topico si direbbe abbiamo passato la l'inverno della finanziaria per adesso Jane con un po'di Cogoleto che l'aver aggiornato a oggi per veramente una giornata un po'così
E abbiamo una agenda quell'uscita da Caserta che indica mesi importantissimi poi lo sapevamo anche senza bisogno dell'agenda ma insomma è importante che l'agenda nera lo abbia confermato cioè noi qui dobbiamo
Fare tesoro di quello che abbiamo detto in finanziaria
Risanamento necessario per crescere per partire per fare le riforme
Alcune ci sono a dire il vero già anche indicate nella Finanziaria non lo ricordo perché siete tutti addetti ai lavori però anche il manifesto le ricordiamo perché alcune cose beh Damiano lei dirà sensato perché poi le ha fatte
Lui direttamente insomma noi abbiamo cominciato a fare discorsi a sostegno del lavoro un precario il il cuneo fiscale ridotto per sostenere la crescita abbiamo fatto la Lotus cominciato alla lotta al lavoro sommerso insomma abbiamo fatto già Pune cosa però adesso il momento politico è che su questi temi
Ci giochiamo molto molto anche le Bon ci giochiamo
La nostra credibilità e la capacità del governo di riconquistare quel consenso che è stato un po'scosso dalle difficoltà come capita quasi sempre nelle finanziarie serie
Quindi è un momento topico anche perché poi comincia non solo il sintesi etica un'azione di governo il prato ha già prodotto in questi prima di settimane
Un bel po'di cose sul fronte delle liberalizzazioni sul fronte del Pubblico impiego insomma eccetera ma noi ospitiamo che la concertazione che stava all'inizio del anche nel documento come metodo cominci con questi tavoli
Tre mi pare che si dice e non a caso lo sviluppo welfare
Welfare comprese le pensioni mercato del lavoro ammortizzatori ma insomma questo è il momento in cui le nostre proposte
Sono messi a disposizione anche se non complete della azione comune
I punti che qui sono emersi io non è che la faccio lunga nel rispiegarmi ma voglio sottolineare due cose uno il filo che hanno filo politico oltre che anche concettuale che non guasta
E il e la e la sfida che abbiamo perché quasi tutte 'ste cose qui se voi prendete un documento del mille novecentocinque ci sono quasi tutte perché i valori che noi diamo lavoro e occupazione la da piena occupazione
La sicurezza eccetera ci c'erano e sono della tradizione sì però adesso qui su questi punti dobbiamo se vogliamo mantenere quei valori
Delle immettere delle dosi delle politiche fortemente innovative se no quelle che ripeto nelle cantilene di anche solo vent'anni fa no allora non erano cantilene allora erano canzoni giuste ma se si ripetono adesso non facciamo nessun buon servizio ai a propri valori che vogliamo definirà una la prima è la crescita
Priorità assoluta
Perché se noi non rimettiamo in moto questa povera Italia che ha avuto cinque anni di Stasi economiche mai successi nella storia
Recente del Paese noi non non possiamo
Far continuare disco uno possiamo continuare il discorso
Perché non si crea occupazione perché anzi lo dico anche per le pensioni perché nel dibattito che stiamo facendo in questo Periodo e anche adesso è stato detto no uno dei guai delle nostre pensioni che sono basse
Dire che il primo guaio al di là delle Italie tutto sono guaste guasto un po'per il passa sono basse mediamente un po'per il passato perché avevamo un sistema scombina Erato ingiusto dalle baby pensioni contributi
Poco scarsi alternati eccetera ma in futuro da adesso in poi se non cresciamo di più le pensioni saranno bassi le pensioni sono indicizzate alla crescita in tutto il mondo Sempre perché sono il prodotto di del del dalla società che poi viene come dire riversato sui quelli non attivo quindi noi come avevano fatto i disegni a Lisbona ma anche alla Dini avevamo immaginato un tasso di crescita del tre per cento
E questo avrebbe portato in dieci quindici anni ha dei tassi tutti più alti
Qualunque sia il sistema se se cinque anni di in crescita zero come è stato fino adesso è una depressione terribile qui noi dobbiamo ripartire questa il primo contributo che diamo anche all'Uefa
Non la faccio lunga ma e e quindi anche su questo servono bisogna strumenti nuovi perché non si cresce più come si faceva nel fordismo i tasso di investimento in tecnologia e in intelligenza è decisiva me è diverso e praticamente diverso è e questo non abbiamo appena cominciato a farmi finanziare quella rifinanziare oltre al cuneo fiscale questa reti cioè ridurre
Io le tasse sul lavoro che quindi è a favore dell'occupazione anche questa una cosa nuova non amo mai fatta
E a favore delle imprese ad alta intensità di lavoro va bene ma se noi non ci mettiamo la seconda cosa cioè forti dosi di innovazione noi franando siamo di nuovo seduti
Lì nella finanziati sono due-tre cose il Fondo per lo sviluppo il fondo penoso tecnologico dei insolita Bersani con un po'di soldi e speriamo di aggiungere è decisivo anche questa è una novità non su questo giochiamo e le imprese
Le nostre imprese devono contribuire perché non basta metterci soldi pubblici quindi crescita
Secondo crescita che producono la crescita la vogliamo non perché siamo dei maniaci
Del Prot del PIL siamo d'riteniamo che la città deve essere ricca di occupazione e e non è indifferente cioè certe politiche portano
Una crescita ricca di occupazione che è quello che vogliamo ad esempio la riduzione del tasso di lavoro guardate che questa l'ha detto qualcuno ma la sottolinea non Cuesta che noi abbiamo un tasso di occupazione basso non guardiamo il tasso di disoccupazione che pure
Serve
In generale e soprattutto per Dupin vitali i giovani le donne
Gli anziani cioè i giovani tra cinquanta e sessanta anni
E il sud quattro settori della popolazione o decoder o territorio che hanno un tasso di cooperazione così depresso vuol dire che il nostro sistema marcia senza senza un motore con motore debolissimo
Questa è la più grave debolezza ecco sottolinea la più grave debolezza economica e la più grave ingiustizia sociale del nostro Paese questa è vuol dire che noi non diamo opportunità a metà della popolazione perse cinquantasette per cento metà oppure gliela diamo in modo fraudolento
Anche qui ci vogliono innovazioni
Perché guardate lo dicevo prima
Come pensiamo noi di fare più occupazione nella società della conoscenza se abbiamo una media s'attuale della forza lavoro con la contea anni di di scuola di scuola media con la mi riferivo
No no questo va bene quella va bene per il modello economico di cinquant'anni fa
E se e non basta neanche mettere tanta tecnologia guardate questo lo allargo han dimostrato anche i i cinesi no se noi mettessimo triplo di tecnologia nell'impresa che alle cose che diceva prima ma abbiamo la manodopera un lavoro poco il scolarizzato e non non non funziona quindi lì è una cosa che non c'era
Cinquant'anni fa la gente andava a lavoro a quattordici anni
E più o meno poco più che al fa bene adesso no adesso ma troppo tardi quindi dobbiamo come ha detto qualcuno che far sì che i giovani entrino prima nella
Della vita attiva ma devono entrare con beh l'Europa dice tutti minimo fino a diciott'anni tutti
Meta a scuola istruzione superiore di tipo universitario metà e non siamo dodici per cento e poi life long learning come dice Silvia Costa ma non solo lei povera perché continua a dirlo poi tutti gli ha dato ragione e non succede niente perché noi Heaney format informazione continua c'abbiamo il quattro per cento della popolazione
Ma siamo ma siamo fuori
Questi sono gli impegni riformisti ci aggiungo una cosa che non è stata detta sempre a proposito della nuova del l'innovazione nella crescita e l'innovazione nell'occupazione non dobbiamo dare più partecipazione
Ai lavoratori nell'impresa
E ai pubblici dipendenti cittadini nelle amministrazioni
Guardate che questa cosa qui non ce la diciamo sottovoce prendeva la partecipazione è un tema da questo sì da professori si poi la CISL ogni tanto lo dice
Ma
Cinquant'anni fa nel fordismo la partecipazione era praticamente o inutile o dannosa perché la fuga ricordate non la famosa fordismo era uno pensa un milione esegua quindi vietata noi no
Su questo prato ci sono dei delle iniziative legislative
Alla Camera al Senato spero che
Anche quella sul pubblico impiego che pure molto discusso
Sulla qualità del lavoro è stato detto qui non solo vogliamo l'appalto occupazione piena ma vogliamo un'occupazione di qualità è stato già detto tutto non lo ribadisco faccio solo notare
Una cosa che noi non basta che stabilizziamo lavoro no che abbiamo già cominciato a fare
Noi dobbiamo dare un sistema che
Di tutele appunto a tutti i lavori quindi lo non lo chiamiamo più statuto dei dei nuovi lavori lo chiamiamo carta dei diritti perché suona meglio è anche uno per come come terminologia
Però in sostanza questo deve la qualità del lavoro risulta da un mix di più formazione
Più tutele scritte
E anche più capacità
Di
Di esercitarle con una propria responsabilità individuale per questo noi insistiamo molto sul welfare attivo su queste cose perché non è un pacchetto
Che viene elargito ma è una cosa che e anche questo logo più qualcuna delle Autonomie fosse la la rappresentante lire provincia ha detto ah sì e Idir i servizi ma lo dice anche Silvia Costa guardate che ormai nella Società terziarie che sarebbe la società di servizi sono i servizi e sono l'accessibilità ai servizi che ti rende effettiva le le tue tutele Century dai una lista di diritti e poi non c'hanno l'accesso ai servizi ma che cosa se ne fanno quindi servizi sono il corpo nuovo della qualità della vita del lavoro
Sulla sicurezza
La alla pure un'altra caratteristica che abbiamo detto anche lì guardate che nel fordismo la sicure perché e nuovo perché e nel fordismo la sicurezza anzitutto era dato dall'impresa
Infatti negli Stati Uniti non esiste il capitolo nei libri ho studiato a suo tempo lì il il capitolo welfare previdenza OTC perché in UE fra pretesa tele dall'impresa
L'impresa quella che durava secoli che poi magari ti maltrattava ma adesso l'impresa e in casi nata come cioè molto frammentata e molto e molto cambia quindi non puoi più pensare che basta come dire
Attaccati lì anche lavoratori stabili ITC punti insomma e se l'impresa si squaglia
No no no vengano quindi non abbiamo bisogno di un perché parliamo di una Rete
Di sicurezze e quindi che sia poi sul territorio con l'integrazione tra format perché questo è assolutamente
Un'idea nuova che tra l'altro si può fare perché insomma
Io non vedo perché tutto il Nord Europa non solo alla Scandinavia ma anche la il Belgio la la Germania alla età sia negli ultimi vent'anni abbia fatto questo come politiche riformiste del lavoro fondamentali
Due cose ancora
Di merito e poi concludo
Qui è stato appena accennato ma nel nel nel documento c'è di più noi dobbiamo fare politica anche questo nuovo politiche generali per l'occupazione per la qualità per gli ammortizzatori cet ma poi ci vogliono politiche mirate
Mirate perché e i singoli gruppi le cose che che avete del nord non è uguale
Il problema dei giovani da venticinque a trentacinque anni al problema dei cinquantenni e fino al sessantenne anche il problema delle donne o per lo meno delle donne in quel periodo particolare in cui hanno i problemi dei ruoli eccetera ma per questo io a Prato
Sono molto contento di che Silvia Costa abbia detto fatto sto discorso anche in vista delle pensioni non sono le donne di cinquantacinque sessanta anni che di per sé hanno bisogno di aiuto perché sono arrivate fin lì
Ci sono arrivate problema è cosa facciamo nel periodo di massimo impegno familiare tra trenta e quaranta elica dobbiamo dare
Ubuntu congedi di più e anche contributi figurativi alla fine alla fine a fine della pensione in Germania hanno fatto un innalzamento dell'età delle donne graduale ma ammetto suoni figlio ti diamo un anno
I contributi figurativi e ci si guadagna tutti ci si guadagna aprile aiuti nel momento in cui hanno bisogno
Fanno pure più figli che non guasta che se noi siamo messi malissimo e poi
E dei faciliti la carriera perché non gliela rompi
E poi dopo vanno oltretutto di soli cinquanta sessanta anni sono più visto e di noia e quindi non vedo perché dobbiamo a quel punto preoccuparci quindi le i giovani e e va bene quello che avete detto
Le donne il problema vero è quello della redistribuzione dei ruoli e della riconciliazione all'interno tra lavoro e famiglia
Discorso su quella insisto anche perché sempre prediche le fanno i maschi poi ecco considerato sospetto ma insomma
Siamo tutti in tutti convinti e dico una parola di più per gli anziani o meglio insisto per i giovani da cinquanta sessanta anni guardate che noi siamo vittime di un pregiudizio storico tutte le imprese che sbattono via cinquantenni no
Cioè non è ci sono gli studi medici che molto interessante che dicono che non solo si è allungata la vita ma è cambiata la qualità e e lei l'educazione e lo stile di vita soprattutto per quelli che hanno la fortuna di avere avuto un buon lavoro
Per questo invece di usuranti vanno visti a parte perché non solo gli rovinano la vita
Ma gli rovinano anche l'ultima parte della vita e un settantenne di oggi di un settantenne
A dopo mediamente appunto del una vitalità un tono in o personale anche intellettuale come quello di un sessantenne di e quindi a scalare un sessantenne come quello di cinque ci abbiamo guadagnato non solo gli anni di vita finali ma abbiamo voglia di dieci anni di vitalità
Io parlo ovviamente per interesse personale in atti in atti d'ufficio ma qui in poi ce ne sono quindi non è non sono solo due buona compagnia
Anche sindacalisti politici che andrebbero giovani direzioni tra ma guardate che questo è fondamentale quindi traccino quante sessant'anni non voglio dire a settanta primo propongo l'età di pensione per i settanta anni cosa che è un privilegio dei professori universitari e dei magistrati eccetera che volevo arrivare fino a settantacinque notate ma da cinquanta sessanta e ci sono due tre milioni di persone uomini e donne assolutamente in buona condizione tutte le indagini dicono che quando vi chiedete come loro si sentono dico non ci sentiamo vecchi anche oggi Gesù su un giornale
E questi bisogna mettere al lavoro fatto fare politiche di opportunità per il lavoro quadrate che l'hanno fatta altri paesi un aiuto per inventare l'acqua calda
Vuol dire avere due tre milioni di persone in più che lavorano che lavorano bene che aiutano il tono economico del Paese che aiutano pure sostenere le pensioni o no perché la base è quella ho poi di fatto lavorano spesso Maspes spesso lavorano in modo irregolare c'è da quindi io insisto molto perché anche da questo punto di vista finisco è i per il problema delle pensioni va preso da questo punto di vista l'obiettivo è dare lavoro più a lungo evitare che vengano sbattuti prima non scarpe scalo urlare le cose che è una forzatura ce lo siamo detti eccetera quindi io sono per l'allungamento dell'età pensionabile ma ma non come dire ma prendendo la da dalla fatto che sia possibile non che sia una una specie di
Schiavizzazione
Naturalmente tutte queste cose vado conclude che abbiamo detto questo politiche stanno scritte anche poi su più più in dettaglio sono politiche che noi dobbiamo portare avanti a vari livelli ecco anche questa è una novità rispetto a cinquant'anni fa c'è il livello europeo di cui ha parlato da nata Gottardi che dalle grandi guidelines le grandi linee guarda noi siamo europei soprattutto su queste il modello sociale europeo è l'unico che tiene
Se vogliamo difendersi dagli estremismi del dell'est e dell'Ovest
Quindi a livello europeo abbiamo il livello nazionale su cui ci siamo concentrati noi perché il livello nazionale delle politiche e di un partito nazionale deve dare gli standard i livelli essenziali le cose comuni
E poi c'è il livello regionale e provinciale per le tre aspetti di gestione del mercato all'ONU e non è che l'abbiamo dimenticato qui
Ci sono solo degli accenni magari sarà giusto anche rinforzare limano in questo documento l'abbiamo costruito vogliamo continuare a costruirlo in interlocuzione stretta con
Vede la conciliazione la concertazione che diventata complicatissima perché non solo suo trentasette figure quante sono quindi quella sociale diventa più complicata ma è anche una concertazione interistituzionale cioè
Nel senso della sussidiarietà verticale quindi lo lo vogliamo fare su l'unica cosa che raccomanda invece è scritto nel documento Silvia e un po'di coordinamento di più perché qua abbiamo un sistema di federalismo un po'sconnesso barra sarà che siamo giovani come federalisti quindi all'inizio è facile però qui ci vuole un'azione seria
Di coordinamento per le tante cose bellissime che fanno tra le Regioni e Province che di cui tra l'altro molto non si sa perché ve le dite tra di voi e neanche sempre tra di voi e e col Governo eccetera
Quindi concludendo veramente insomma io credo che noi abbiamo qui
Delle proposte concrete abbiamo mi pare sul versante lavoro e welfare un contributo da dare questo anzi è un contributo ma mi penso che si possa dire che è un patrimonio già comune
Verso un Partito Democratico che io ho sempre considerato
Che sia
Valido se non è un assemblaggio né di sigle e ne di vecchie idee masse una cosa
Nuova
Che si misura a mio avviso soprattutto sui messaggi nuovi che da alle persone ai cittadini quindi non questo senso vogliamo contribuire
Naturalmente questo contributo va lì nel percorso del partito ma democratico ma siccome siamo convinti che noi qui i nostri partiti futuro partito da vocazione il cento riformista di un'azione di governo che vorremmo
Unito
Ma anche riformista continuiamo così questa proposta del Forum pare possa darsi continuità e oggi pomeriggio speriamo di essere benedetti dai dei nostri vertici
Se
Grazie al Tiziano Treu sospendiamo qui i lavori per il buffet
I lavori riprenderanno alle quattordici con l'intervento di Pietro Gasperoni e responsabile nazionale DS del lavoro