Intervista a Giuseppe Giulietti sulla fiducia al Governo Prodi e sulle prossime iniziative di questo Esecutivo

Giuseppe Giulietti in questo secondo passaggio di fiducia di Prodi Prodi non non si può chiamare un Prodi bis ma si verrebbe una battuta dire un Prodi e mezzo
Sembrano essere sacrificati alle ragion di maggioranza anche un po'allargata visti i numeri al Senato alcune questioni
I Dico per esempio ma anche questioni che stanno a lei molto a cuore come quella del conflitto di interessi piuttosto che quella sulla gas sulla riforma del sistema radiotelevisivo disegno di legge Gentiloni
Non sono i dodici punti e non sono neanche nelle dichiarazioni programmatiche rese da Prodi davanti al Parlamento
Guardi io sono un fedelissimo di Prodi e di questo governo voterò sempre e comunque non ci sarà mai un mio futuro per porre fine a questa esperienza credo che abbiamo dato troppi spettacoli di divisioni
Però questo non può significare
Mettere il silenziatore acritiche e a differenza trovo un errore gravissimo
Non aver inserito in nessun modo il tema del conflitto d'interessi e dell'immediata approvazione della Gentiloni che tenta una timida liberalizzazione di frequenze pubblicità
Ed è la riforma della RAI dove sta ritornando la soffocante stretta partitocratica nel senso peggiore io penso di non aver inserito questi temi
Dentro l'agenda delle priorità non averli nominati non averli sfiorati sia un pessimo segnale sia un pessimo inizio non credo che sia un prema di Prodi
Nella maggioranza troppo spesso a mezza bocca sento dire questione diciamocelo tra noi tanto il conflitto di interessi se si farà si farà all'acqua di rose e la legge Gentiloni al Senato non ce la farà passare
Perché Berlusconi e Mediaset non vogliono io credo che sia bene che questo dibattito esca allo scoperto
Poi si è inserito io credo che sia intollerabile inaccettabile allora meglio dire all'elettorato quello che non si può fare ma in questo caso ancora più grave
Perché il tema del conflitto di interessi e della legge di riforma del sistema radiotelevisivo della liberalizzazione dalla riforma della RAI
è stato un grande tema degli anni passati si è costruito una grande battaglia comune contro la legge Gasparri migliaia di italiani hanno creduto a questo nostro impegno e questo è un classico stemma di un futuro Partito Democratico di uno schieramento che si voglia dire liberale
Uno schieramento che dovesse archiviare questi temi senza neanche dare battaglia nelle Aule non potrebbe riferirsi né democratico nei liberali
Quindi io ritengo che occorra precisare bene un impegno solenne ad una norma sul conflitto d'interesse che impedisca di candidarsi gli atti e contemporaneamente possessore di televisione di giornali non è contro Berlusconi
Varrebbe anche per un De Benedetti che volesse candidarsi domani una norma seria di tipo europeo sulla Gentiloni occorre assumono l'impegno all'immediata approvazione della Gentiloni alla Camera dei deputati e a sostenerla in tutti i modi anche al Senato
E lo stesso meccanismo riguarda la RAI c'era un impegno a ritirare i partiti dal controllo della RAI vedo segnali assolutamente contrari cioè cioè vedo sento parlare di nuove maxi spartizioni
Sento parlare di una grande attenzione ai posti da ridistribuire e penso che talenti come Minoli come Freccero come Sabina Guzzanti ancora la moto moto approvato la possibilità di esprimersi
Vedo un grandissimo ritardo su questi temi e allora credo che su questo non si possa far finta di nulla personalmente proporrò
Lo dico con ironia ma con convinzione la formazione di un comitato dei volonterosi all'interno del centro sinistra
Che incominci a sottolineare e a sostenere la necessità di un integrale applicazione del programma dell'Unione sul conflitto di interessi sulla liberalizzazione del settore delle frequenze della pubblicità e sull'immediata riforma della fonte di nomina del consiglio di amministrazione della RAI poi si andrà in Aula mancheranno i voti ma importante che direttori sappiano bene
I nomi e cognomi di chi si batterà per ad avere più libertà e più liberalizzazione e per chi eventualmente anche nel centrosinistra intenda anche in questo campo tradire il mandato elettorale