V congresso nazionale dell'Arcicaccia

Si è iscritto a parlare Pier Damiano Mandelli e insalate
Non è in sala Malatrasi Enzo
La parola
Quel Colucci Giugliano c'è
Ecco volevo intervenire
Oggigiorno Amici compagni cacciatori e in particolare un saluto
Alle delegate dell'ARCI caccia
Non m'aspettavo mio caro
Premunito di portare anche il contributo dalla zona del Trasimeno a questo congresso non mi aspettavo che fosse stato dato così immediatamente
Però ci sono gli assenti quelli che dormono più chi dorme non prende pesci io cercherò di prendere più pesci possibile
Compagnie da un'eccezione la pare allo Statuto
Sono un dirigente di base
Nel territorio del Trasimeno
Diciotto circoli
Due mila iscritti
Settanta per cento dei cacciatori
Non c'è una realtà nazionale
è una realtà zonale ma è una realtà
Quindi poteri capire
Perché molti che lavoro nel territorio sono delegati
Mi auguro che molti altri
Siano quelli da base ricircolo
Come lo sono anch'io d'altra parte perché opera nel territorio Necci
L'eccezione che muovo allo Statuto
è di tre ordini
Primo
Il compagno Comastri
Nel suo breve intervento
E ieri per comunicazioni
Ci ha detto che questo è un congresso aperto
E per la verità
Convengo
Che questo è un congresso aperto ma dipende dai congressisti
Però
è un congresso viziato da tempi cortissimi
A noi c'è stato recapitato lo Statuto
Da modificare in questa Assemblea
Solo ieri per posta mio aggiunto ieri e l'ho letto a casa questa notte
Nello Statuto all'ultima pagina troverete
Che modifiche
Potranno essere fatte
Facendo comunicazione per iscritto entro quindici giorni nel congresso
è chiaro
Le modifiche
Stando alla lettera non si potrebbero fare
Ma questo è un congresso aperto
E credo non solo è aperto mai fatto da uomini liberi
Da dirigenti che forse anche loro non ha avuto il tempo per un congresso aperto e a tempi lunghi
Data
L'imminente campagna elettorale noi siamo stati cavalli fra la campagna elettorale
E il congresso
Allora
Io credo che le struttura com'era
Circoli di base
Territorio e regioni sono quelle che hanno portato questa struttura sono quelle che ha portato l'Arci ad un livello ottimale e con possibilità ancora
Di conquiste
Verso nuovi tesserati cacciatori
Adesso invece col nuovo Statuto
Si prevede i circoli di base ci sono poi la struttura portante
Ma cosa si portano addosso
Un provinciale un regionale un nazionale
Abbiamo due piccole gambe
Con due grossi scontare grossissime teste
Io ho l'impressione che soffriremo di elefantiasi
E lo dico con dati di fatto
I dati di fatto sono quelle che primo sposto quando mi sono presentato come presidente come operatore in una zona
Dati rifatto sono questi
Se noi istruttore Remo la nostra organizzazione la come è stato detto non lo Statuto
E come accennato senza avere il tempo di poterlo modificare io prego la vostra sensibilità di fare una riflessione questa notte alla commissione che rivedono allo Statuto per farla una modifica nel senso che richiediamo
Noi ci accorgiamo che le nostre conquiste cadranno e perché perché perdiamo la realtà della zona
La caccia fatta di queste cose amici l'organizzazione
E fatta di realtà zonale
Mentre tutto si muove in senso zonale vedete le usure
Vedete la Comunità montana che si rimuove sulle zone bere vedete i comitati di quartiere noi ci diamo una struttura verticistica che non è nel nostro costume non piace i nostri amici ricircolo anche se qualche volta
Diciamolo francamente scusate nel linguaggio
Deviano dicono le casate
Però discutono voglio
Cercano
No vogliono nel senso vogliamo da nazionale questo quest'altro cercano cercano il meglio
Centro di discutere
Noi dobbiamo dalla zona dal provinciale che la nazionale indirizzarli ma perdiamo unità rami perché la che il territorio grottesca importante
Ebbene
Io chiedo che sia fatta una riflessione
Su queste
Perché ci ha portato successe la struttura precedente eventualmente si può chiedere una modifica che io non faccio scritta
Ma che prega il presidente di questa Assemblea prenderne nota e portarla poi in Commissione mi ripeto portano alla commissione che per la revisione dello Statuto questa proposta
Circolo
Territorio
Provincia
Esatto a provincia mancano ed era necessario
Perché presenta la Toscana che c'era Livorno Lucca Pisa Firenze insorse diciassette otto province così altre
Le realtà sono ben diverso il comitato regionale può essere sostituito
Con un comitato senza portafoglio che non gradita sulle spese del singolo iscritto con i presidenti
Dei vari provinciali che si riuniscono volta per volta quando necessita cene
Ma mi raccomando
E raccomando
Divani
Perché
Per tutto l'anno
Sento sentiamo abbiamo in mano
I sentimenti
Dei cacciatori della periferia
La nostra forza è questa amici cacciatori compagni cacciatori della
La nostra forza è perché siamo l'organizzazione
Mi basta
Dove si vive nel territorio dove si conoscono abitudine dove sappiamo tutto e di tutto
Non a caso
Larici nella zona del Trasimeno atomica iscritti a Perugia non credo che ne contiene anche centro
Questa è la prova là dove c'erano sezioni di sinistra porti si sono riversati compagni cacciatori che hanno polarizzato anche Hunter i cacciatori che non vengono nelle nostre file
Se mancherà questo raccordo
Io non voglio fare l'uccello del malaugurio perché voglio bene a questa grande famiglia e l'Arci
Credete correremo dei rischi
Se mi è consentito presidente visto che
Vorrei anche spendere qualche parola
A proposito dei nostri
Amici compagni
Amministratori provinciali e regionali
A proposito
Sempre Della struttura che abbiamo
Non sfuggirà a nessuno di voi che ogni zona
Ad esigenze diverse di caccia le zone montane a un fatto l'esigenza di caccia
Per quello che riguarda almeno il Trasimeno abbiamo l'esigenza di caccia
Versa abbiamo una tradizione lacustre la Thatcher lacustre
Cosa succede
Succede che qui si parla molto
E a proposito e tutti siamo d'accordo di caccia per speci
Di prelievo
Non si scandalizzano gli amici protezionisti anch'io sono un professionista
Perché non sono per la caccia teschi indiscriminata
Di prelievo
Il nostro prelievo va sulla selvaggina che il Comitato tecnico scientifico di Bologna
E la comunità europea riconosce che si possa prelevare
Le tortore
E le quaglie
Sono oggetto di prelievo
Lo dicono dati tecnici e scientifici
Ce lo dice la Turchia la Jugoslavia che le caccia fuori sta tempo di nuovo da noi dice le rimanda impacchettate congelate a centinaia per volta
Ebbene
La realtà umbra dai nostri amministratori è questa
La legge quadro nazionale prevede la duplice apertura una per la quaglia e per la tortora stagionale in agosto che esiste
Poi la seconda apertura
Per la nobile stanziale
Se hanno vincitori dicono
L'apertura
La preapertura cosiddetta chiamato in gergo tecnico per la caccia
Al al prelievo ricorre per le tortore edere qua invece rimanda al ventuno settembre tanto vale la pena che si metta tra le specie non cacciabili anche la Tortorella quaglie non ci si prenda per il naso se si deve fare la caccia per speci
La si deve fare quando e queste specie sono in abbondanza sono prelevabili ed esistono nel territorio
No cari amici
Noi crediamo nel territorio abbiamo visto Tortorella stiamo vedendo tortore poni venti che ci sono stati quest'anno ci sono molte quaglie ebbene questa selvaggina
Quest'anno noi sventoliamo la bandiera dalla cacciate specificano quest'anno c'è stata negata di andarla a prelevare
Io credo
E finisco
Che più che invocare
Nuovi nuove leggi
Più che
Sventolare
Queste belle emblema del quinto del quinto congresso nazionale
Dove al posto di una di un avancarica c'è un grande spazio verde
Che non credo tra noi cacciatori sia necessario farlo casomai dovremmo trasferirlo fuori del nostro ambiente perché cacciatori siamo ma siamo verdi da sempre
Siamo ecologisti da sempre siamo per l'ambiente era sempre giuro di io
Io non trovo nel territorio
Non trovo a godere della natura quella poco ancora che ci è rimasta
Vista attratta dall'uomo dall'industria dall'agricoltura non trovavo mai all'alba
Se non alle due alle tre della notte in qualche caffè
Il protezionista
Dove sono
Certo
Do un faccio di tutta l'erba un fascio
Io parlo del protezionista dell'anticaccia
Non parlo
Dall'ecologista non parlo degli amici della Legambiente Odolo avuto molti incontri anche notturne
Ci siamo trovati d'accordo qualcheduno vi dico
è approdato anche alla caccia
Perché tra i nostri compiti gli amici
Cacciatori dell'ambiente
Non cacciatori contro l'ambiente da cacciatori per l'ambiente senza gente non ci piace
Tra le altre cose
Paperi proseliti
Portando con voi
All'alba
E se le Pasque comodo alzarsi all'alba
La sera al calar del sole
Questi nostri amici della Legambiente diverrà entreranno poi anch'essi nostri proseliti grazie
Grazie croci allora riprendiamo
I lavori secondo programma questa mattina così come prevede appunto il programma
Dovremmo trattare il tema protezione dietologa fa una una nuova disciplina venatoria e farà una breve introduzione l'avvocato Ambrogio Robecchi Mainardi chi prenderà la parola subito dopo
L'intervento di Danilo pre osti
Senta lei è pregato di avvicinarsi dopo questo intervento ripeto faremo la redazione farà la relazione introduttiva sull'argomento
Il professore provetti menate
Io compagni non faccio dei preamboli di carattere particolare
O ha intenzione di fare un ragionamento che
Dà tutto per scontato per quanto riguarda l'aspetto politico la relazione con la quale concordo
Prendo a prestito ha diciamo gli insegnamenti visto che noi molto spesso facciamo riferimento alla Scienza e alle conoscenze tecniche biologiche roba del genere e alle informazioni
Facendo diciamo così uso di chi dal questione momento epocale
Io dico prendo atto di questa situazione e su questo dato intendo costruire un ragionamento un ragionamento che viene avvalorato
Dalle affermazioni che il compagno Silvio Marconi dalla prociclico ci dava che per molti sono elementi già conosciuti per molti altri eventualmente elementi non tenuti in considerazione o dati per scontati
Io vi confesso che per alcune cose o avvertito un brivido di terrore voi prendetelo come volete
Cioè la il sentire ha la pelle d'oca addosso dal punto di vista fisico
Ecco allora io sulle cose che ho sentito ieri devo fare dei riferimenti
Sempre meno passato sempre più presente e futuro io dico faccio un'affermazione di principio questo è solo uno slogan che fa da cortina fumogena
Perché non ho la presunzione d'avvio di venire da molto lontano però io mi ricordo il mille novecentosettantadue
Mi ricordo il mille novecentosettantasette mi ricordo il mille novecentottanta perché i conosce la nostra associazione per chi sa quali sono stati gli avvenimenti intorno al mondo della caccia la lavorazione delle politiche e alla ricerca di nuove normative sono date fondamentali
Prima legge presentata dall'ARCI caccia legge quadro nazionale prima tornata referendaria e quant'altro
Quindi tutti i momenti che dovevano far crescere o far prendere coscienza delle cose nuove che venivano avanti purtroppo ancora oggi ci sentono di queste affermazioni quindi io non solo dell'avviso che si debba continuare su questa strada
E neanche sulla strada di dire ci vuole il programma ci vuole un progetto credibile che tipo di caccia inventare
Se le teste pensano e sia le esigenze sono quelle del momento epocale ebbene compagni è ora di smetterla di prenderci in giro questo è l'affermazione che faccio
Bisogna avere il coraggio la coscienza e il senso di responsabilità del dirigente perché parliamo di chi deve esprimere orientamento dare indicazione
Fare cultura visto che abusiamo spesso di questo ad sostantivo
Per riuscire a definire una linea di condotta verso la quale andare a parare e non essere sempre sottoposti ai traumi dello scontro interno dello scontro esterno della realtà fra le componenti dalla mediazione o roba del genere
Dobbiamo avere scendo e ragione per riuscire a capire dove andiamo parare quindi la necessità che si arrivi in tempi brevissimi alle proposte e proposte anche coraggiose
Io prendo a prestito l'accordo nazionale abbiamo definito un accordo storico però l'accordo che nel cassetto questo dato di fatto l'accordo dall'ottantaquattro
Comitato dei garanti perché si andasse l'applicazione è di là da farlo rispettare nell'ambito di un anno la modifica della nove sei otto ci sono delle realtà che sono referendari te e hanno esigenza di muoversi
Dando delle risposte mi riferisco in modo particolare all'Emilia-Romagna ebbene si continua ancora a dire che dobbiamo fare delle cose io dico che su quattro aspetti di carattere determinante perché poi sono la logica impostazione di tutto il discorso dal quale ci possono e vincere le norme di carattere tecnico legame del cacciatore al territorio o programmazione della mobilità del cacciatore hanno bisogno di una risposta immediata
Il problema del cacciatore metropolitano
Io non dico che siamo una specie in estinzione e non la metto neanche come principio però se aumenta la cultura ambientalista è naturale che l'animo del cacciatore
In termini quantitativi sarà destinato a diminuire perché maggiore alla coscienza verso l'ambiente meno tendenza all'aggressione
Quindi che cosa succede che una certa flessione una certa tendenza alla diminuzione dell'uomo cacciatore ci sarà io lo pongo come ragionamento
Ma dato per scontato che noi dobbiamo ragionare con la situazione di oggi
Io dico il legame ci deve essere o la programmazione della mobilità per essere più chiari perché il legame vorrebbe già un una questione di vincolo uno si trova su quel posto rimane lì e non se ne parla più non si sposta
Ma dato per scontato che abbiamo invece dei concentramenti di un certo tipo occorre che paga parliamo di programmazione dove andarci a spostare
Se vogliamo essere razionale ed obiettivi
Io pongo due problemi il cacciatore metropolitano ha necessità di caccia come il cacciatore diciamo a della periferia
Attraverso due alternative ogni permettiamo alla scelta di un territorio o gli concediamo l'offerta di un territorio
Poi quale sarà il numero degli attuali dove saranno le condizioni dove sarà il territorio non mi interessa l'essenziale è che il principio venga affrontato in termini realistici
Secondo aspetto che riguarda il problema della programmazione dalla mobilità
Se noi vogliamo essere obiettivi
La programmazione deve essere attenta alla pressione
Allora non si può parlare di pressione di esercizio venatorio in termini diversificati
Per la stanziale va bene perché è un problema di gestione e di produzione per residente per la migratoria non va bene perché è un'altra cosa io non sono d'accordo
La presenza deve essere equilibrata per qualsiasi tipo di esercizio
Se poi ci sono delle esigenze di opzioni di carattere soggettivo la si individuano attraverso dei meccanismi di programmazione che non discriminano nessuno
Cioè e mi spiego laddove ci sono ambiti di carattere particolare bisogna innestare dei meccanismi di carattere particolare che permettano una presenza equilibrata nelle a tempo determinato una possibilità di fruizione limitatamente a quelle che sono le disponibilità di quell'ambito rispetto alla fruizione di carattere generale
Quindi sono perché la scelta sia di un legame per la caccia non mi interessa stanziale e migratoria altrimenti facciamo soltanto del fumo
Problema secondo aspetto il problema della gestione
Io ha non voglio avere la presunzione di aver di dire oggi ha detto delle cose
Però sono certo di aver detto nel mille novecentosettantotto ai primi dell'anno che il il limite dalla nove sei otto uno dei limiti più grandi era la parcellizzazione del territorio
Sono contento non tanto che a distanza di dieci anni qualcheduno non parlo di noi ma parlo degli esterni che con noi si devono confrontare in modo particolare
Parli di gestione sociale di tutto il territorio noi allora dicemmo gestione complessiva del territorio facendo delle affermazioni che andavano in un'abitazione che aveva una sua un suo significato rapporto con l'agricoltura
A problema dei danni il problema della utilizzazione del territorio una statalizzazione e quant'altro quindi non sto a dilungarmi
Oggi sarebbe ora che sia gli Asimo il nodo e si andasse effettivamente nella direzione della gestione complessiva che poi sia a la gestione sociale sì un'altra cosa poco importa l'essenziale è che ci siano degli elementi fermi
E gli elementi si fermi secondo me sono l'unità di base di programmazione
Che è l'entità nella quale ci possiamo impegnare nella gestione possiamo stabilire le regole della mobilità siamo in grado anche di definire quello che qualcuno dice
Prelievo programmato
Io dico un'altra cosa e questo è il terzo elemento razionale prelievo della fauna intesa come risorsa
E quindi qui rifaccio il discorso
Non soltanto la stanziale ma in modo particolare la migratoria
Attraversa il meccanismo delle cacce speciali che possono solo queste almeno verificate per esperienza determinare delle condizioni di a razionalizzazione di presenza di prelievo e di controllo
Quarto elemento che doveva essere il primo Secondo una mia impostazione logica è il discorso dell'unità del mondo venatorio
Noi spesso e volentieri durante la campagna referendaria durante l'attività dei comitati anti referendum perché li ha messi in piedi e quant'altro andiamo fuori dicendo che abbiamo bisogno di creare delle alleanze sebbene vi vien da ridere la prima alleanza che dobbiamo realizzare quella fra di noi
No
Purtroppo se non è dato questo elemento
Io potrò ARCI caccia le armi con una componente degli agricoltori io Federcaccia potrò trovare alleanza da un'altra parte secondo determinati meccanismi ma questi sono sempre meccanismi che determinano delle condizioni di soggezione o di atteggiamento di carattere particolare
Ecco allora che mi collego al discorso che facevo in apertura programma e a progetto credibile sono legati al discorso dell'unità
Discorso dell'Unità passa attraverso due elementi di fondo
Il superamento dal rapporto maggioranze e minoranze nell'ambito del mondo venatorio passa attraverso la ricerca delle teste pensanti che siano in grado di indirizzare il mondo venatorio verso una strada che non sia la fine della caccia
E secondo me visto che vengo da una regione
Dove purtroppo abbiamo avuto delle manifestazioni di un certo tipo
E dove abbiamo vissuto il trauma io mi scuso con la l'amico compagno che ha parlato ieri a favore della lista CPA noi abbiamo vissuto il trauma uso un aggettivo insensato della lista dei cacciatori e che a mio avviso quel dato elettorale ha delle responsabilità
Perché perché noi eravamo in un momento particolare
La tornata elettorale sia innestata
Qualcuno ha visto bene dice Richey nel meccanismo per rivendicare a mio avviso a ragionamento soggettivo di Treossi
Per rivendicare delle logiche di potere e di potere sotto l'etichetta dell'associazione venatoria attaccando forze politiche attaccando fosse amministrative e dicendo eventualmente che le verità erano stavano solo da una parte era il momento meno opportuno più delicato
Più necessario eventualmente a ricercare mediazioni disponibilità unità no sia fatta la a si è assunto l'atteggiamento contrario e io dico quello è il dato di fatto
Io sono rammaricato di una cosa che secondo una mia analisi personale
Chi ha pagato di più è stata la sinistra
Su un movimento che eventualmente furbescamente è stato innescato da interessi ed a condizioni particolari volute dalla destra col doppio obiettivo di rompere il fronte dei cacciatori da una parte ed India vola di indebolire
Chi amministrava o doveva dare delle indicazioni
Badate bene costruite sull'esigenza di applicare l'accordo nazionale possibilmente la parte a e la parte B per quanto era compatibile con la legge nove sei otto una parte dalla normativa comunitaria e quant'altro
In una situazione dove nessuno si poneva il problema è l'esigenza di realizzare una riforma di un certo tipo
Ecco allora dico per quanto riguarda e vado alla conclusione la situazione Miliano romagnole estremamente delicata
Noi abbiamo ancora due referendum in casa
Sono stati accettati a livello del Consiglio regionale sono stati ammessi dovremo avere delle risposte
Non dico a breve scadenza verso la fine alla ai primi di ottobre per quanto riguarda la possibilità che la legge testé approvata coi suoi limiti coi suoi difetti
Con una filosofia tutta diversa da quella che era la precedente legge regionale sia in grado eventualmente di svuotare di contenuti i due referendum e posso andare a alla soluzione di non farci ritrovare nelle condizioni di un'ulteriore consultazione che secondo me sarebbe là c'era anche e negativa
Quello che è importante per quanto riguarda la questione
Del nodo è tutta legata alle cose che dicevo prima però realisticamente
L'accordo nazionale è possibilista
Quando fa il discorso della tutela delle produzioni agricole della salvaguardia di ambienti particolari e della istituzione di determinati ambiti di prevenzione di produzione a prevenzione direi che in Emilia-Romagna
Si è scelta la strada
Meno opportuna meno opportuna noi abbiamo assunto come associazione un nostro atteggiamento che è stato di carattere critico rispetto a soluzioni di carattere particolare che è stato di adesione per quanto riguarda la filosofia della legge nel suo complesso
Ebbene ci pare che un contributo debba venire anche da questo congresso
Nella specifica definizione o CELTA di definizione di come applicare o possibilmente applicare l'accordo nazionale la dove dice si può o si vieta
Perché dice si possono non regolamentare le condizioni di esercizio oppure non si caccia far
L'altra questione riguarda l'acque la il problema dell'azienda faunistico-venatoria o delle agro venatorie turistiche secondo me qui si scontrano due
Due visioni
Io dico
Se l'azienda faunistico-venatoria è condotta nella regola del gioco e nel rispetto dei principi espressi dal vecchio articolo trentasei dalla nove sei otto
Dico è un bene che serve ai cacciatori agli ambientalisti e agli amministratori l'azienda faunistico-venatoria
Ladro venatorio turistica laddove nel necessaria io non la proporrei assolutamente perché nulla divisione ATI innesto fra pubblico e privato null'altro in visione di salvaguardia o di programma di prelievo definito dall'ente delegato
Quindi nell'ambito del dieci per cento ce lo dovremo realizzare tutto io dico in determinate situazioni tipo quelle ad agricoltura spinta agricoltura specializzata o roba del genere lago venatorio turistico sarebbe proprio una o proprio dei più brutti da realizzarsi
L'altra cosa che riguarda sempre una questione della legge Emiliano romagnola testé approvata è la questione della diatriba fra le zone protette e le zone di a riproduzione
Finisco no
Problema di definizione di parametri al di fuori di determinate logiche dico se quello è un elemento di mediazione può essere accettato se invece è un elemento che di imposizione non sono dell'avviso di accettarlo
Ultima cosa finito sul serio un'informazione Fleurs per quanto riguarda la questione ARCI caccia confederazione costituzione delle federazioni direi che per quanto riguarda la situazione emiliano-romagnola da un anno sta a parte abbiamo realizzato l'ARCI caccia a livello regionale con tutti i crismi della legalità della legittimità quindi federazione autonoma a tutti gli effetti
Aderente comunque alla Confederazione a tutti i livelli con la consapevolezza del ruolo della Federazione da una parte e del ruolo della Confederazione dall'altra per quanto riguarda scelte politiche impegno
E definizioni di programmi di attività ho finito
Presenti in sala il dottor Mauro dei viaggi il rappresentante della Libera Caccia e lo ringraziamo per la sua presenza
Diamo ora la parola all'avvocato Ambrogio Robecchi Mainardi che introdurrà sul tema protezione e gestione dell'acqua una una nuova disciplina venatoria
Il mio intervento buone esplicitamente essere soltanto improduttivo
Sperando che poi dal dibattito e mi riservo di intervenire anche successivamente
Tutti i diversi aspetti del mosaico abbastanza complesso è costituito dalle leggi sulla caccia vengano e siano resi estremamente chiaro
Affrontare un argomento come quello del dibattito di oggi significa già pensare
Certamente a una rifondazione della normativa in materia di caccia
Anche se questa Rifondazione è necessaria a mio parere e che tutto sommato è stata ostacolata dalle vicende dei referendum
Sia quelli che sono caduti sia quelli che sono a livello regionale tuttora pendenti che sottraggono ovviamente una serie di energie proprio per questo scopo che secondo me dovrebbe essere il più importante
Parlare di protezione e gestione della fauna significa arrivare a una concezione dell'attività venatoria
Anticipata dalla legge nove sei otto
Ma tutto sommato abbastanza nuova
Perché considerate soltanto i due termini si prende in considerazione da un lato un'esigenza che possiamo chiamare tra virgolette ambientalista la protezione della fauna
Ambientalista ante-litteram se vogliamo perché la il Prince idea della protezione della fauna la legge sulla caccia lo contiene da tantissimo tempo
D'altro lato si parla di gestione della fauna cioè di una risorsa naturale meritevole di protezione ma che può essere sfruttata in determinate condizioni e con determinate modalità
E questo questi due aspetti sicuramente sono già presenti nella nove sei otto
Solo che per come è stata stesa la nove sei otto al di là delle affermazioni di principio dei risultati concreti no sono stati conseguiti
Cosa significa in realtà parlare di protezione e gestione della fauna
Protezione significa a vere l'idea che la fa una è un bene ambientale
è una risorsa naturale e come tutte le risorse naturali chiamiamole originaria merita di essere protetta
Perché non è inesauribile
Ecco qui il primo aspetto estremamente importante
Quando sono state emanate le prime leggi in materia di caccia sia la fine del secolo scorso che all'inizio di questo l'idea era ancora quella non solo per la fauna ma per tutte le risorse naturali di beni naturali tendenzialmente inesauribili
Quindi la legge si occupava più degli aspetti relativi all'attività dell'uomo su questi beni che non alla conservazione di questi beni
Oggi il quadro è radicalmente cambiato
Il primo scopo che ci dobbiamo porre è quello di proteggere questi beni
Perché ripeto sono in quantitativo limitato
Avvia gli studenti universitari si spiega che quando un bene naturale quantitativo limitato diventa un bene economico diventa un bene che ha un suo valore
Che merita di essere conservato perché da determinati benefici e va conservato a un determinato posto
Maltempo spesso questa idea di un risorsa limitata
Apre la strada al problema della gestione
è chiaro est in modo sempre più rigido che il prelievo di questa risorsa naturale potrà essere soltanto rapportato al quantitativo esistente
Calcolato nel modo più specifico possibile
Cioè si dovrà pensate alla tematica che è stata portata avanti da moltissime leggi regionali dei censimenti e della stima del patrimonio favolistico
Il prelievo di questo patrimonio di fauna selvatica dovrà essere estremamente rigido
Ridotto per conservarlo
Realizzando così una sorta di gestione razionale di una determinata risorsa
è chiaro dice lei che è un concetto di comune buonsenso che se l'utilizzazione del bene sarà eccessiva questo bene non si regge ne aveva più e a questo punto non sarà possibile continuare nel prelievo di questo bene perché a un certo punto sarà ridotto a zero
Se il prelievo supererà l'incremento annuale per ovviamente non si potrà andare più in là vita
Fatta queste queste due premesse
Dobbiamo fare un'altra considerazione a mio parere è solo in Italia
Che il mondo venatorio l'attività della caccia e vista ovunque da determinati ambienti ma anche da molte correnti d'opinione come antitetica rispetto a quello a quella della conservazione della natura
Cioè istanza ambientalista esercizio dell'attività venatoria sono considerate a diciamo diametralmente opposte soltanto nella nostra esperienza
Sarà capitato a tutti penso di vedere cosa succede in casa degli atti
Ecco non sembra che l'antitesi tra caccia e ambiente sia così radicale dalle altre parti
Anzi
Se ci rifacciamo ai testi dei primi ecologico
Penso a Nicholson penso agli autori americani tipo l'uppercut sono altro ecco il discorso che vien fuori non è mai nel ghettizzare la caccia come la mimica principe dell'ambiente
Addirittura è considerato come un elemento di riequilibrio di determinate situazioni
Ma è considerata un'attività come tante altre alla stessa stregua
In questi libri
Non illudiamoci poiché sì vi hanno sempre ragione ma in questi libri si sostiene che il danno maggiore alla fauna è provocato da altri altre forme di attacco a questa risorsa naturale
La caccia è considerata una componente ma tutto sommato una componente ridotta che può arrivare a dare anche dei risultati positivi sotto la forma del controllo
Quindi questo discorso è un un discorso valido in tutti i Paesi del mondo è soltanto da noi forse per i grandi numeri forse chissà per così nostro modo di essere polacchi non lo so per l'attacca sia determinate idee per avere il vizio di radicalizzare le cose per cui ambiente caccia sono visti l'uno contrapposto alla così certamente non è e non deve essere soprattutto è chiaro che a partire dagli anni Settanta soprattutto dalla creazione delle regioni
La fa una e anche la fa un oggetto di caccia avuto sempre di più una rilevanza ambientale
Sia nella legislazione regionale sulla quale ovviamente non mi soffermo perché uno dei settori più ricchi di norme
Ma
Anche in nelle norme ambienti perché si occupano di ambiente e che toccano anche problemi della FAO
Però se voi leggete queste norme notate che di solito sono sempre scoordinate con quelle dà la caccia
Cerco di spiegarmi perché probabilmente no come al solito non sono stato chiaro qual è cosa intendo dire intendo dire che se esiste una normativa a tutela della fauna selvatica dal punto di vista ambientalistico
Per preconcetto mentale molte volte rifiuta di utilizzare a fini di protezione dell'ambiente le norme previste dalla legge sulla caccia
Non è un caso che per esempio in alcune regioni dove sarebbe possibilissimo creare nelle riserve integrali oasi di protezione Ottone volente cattura i due aspetti vengono tenuti completamente distinte
E quando qualcuno pensa ma non sarebbe poi una cattiva cosa
Disciplinare le due cose contemporaneamente addirittura e tale l'ignoranza dell'ambientalista sul fronte della legge sulla caccia o magari anche il viceversa che sbaglia i riferimenti normativi
è chiaro che gli strumenti previsti dalla legge sulla caccia tutti
Quelli sui quali non mi soffermo perché riconosce tributi forse meglio di me possono tutti essere utilizzati in prospettiva di tutela ambientale
Pensate all'oasi di protezione
Pensate alle stesse zone addestramento cani al limite
E possono servire per determinati sto pensate a tutte le figure delle che conosciamo nelle nostre leggi sulla caccia Zone di popolamento e cattura i centri pensate alle aziende faunistiche alle autogestite condotto in un certo modo tutti possono essere utilizzati in questa prospettiva di tutela della fauna selvatica come bene ambientale
Questo è un primo punto che vorrei nel dibattito venisse possibilmente ha ripreso questo connotato ambientalista delle leggi in materia delle diedi istituti previsti dalla legge sulla caccia
Non è particolarmente chiaro nella nove sei otto
è chiaro diciamo in modo marcato ad esempio per l'azienda faunistica se l'azienda faunistica fosse stata correttamente poi tradotta nella legislazione regionale
Ma probabilmente non guasta se voi vedete pensate alla qualcuno che l'articolo trentasei mi sembra si dà un connotato Espresso di tutela ambientale
Perché l'azienda faunistica di serve esclusivamente per proteggere fauna selvatica non artificialmente riproducibile
è in quella prospettiva che ha una sua funzione
è chiaro che una prospettiva di questo genere dovrebbe essere trovate applicata anche per gli altri istituti in materia di caccia
Soprattutto per l'oasi di protezione istituto che ha una potenzialità di utilizzazione dal punto di vista ambientalistico notevolissima e secondo me non è mai stato ho capito o volutamente accantonato
Ma mi accorgo che sto andando per le lunghe volevo richiamare ancora alcuni aspetti secondo me estremamente importante
Un punto che la nove sei otto che probabilmente non merita di essere toccato anzi casomai merita di essere potenziato è quello che qualifica la fauna selvatica come patrimonio indisponibile dello Stato
Il motivo l'ho già detto tante volte vero me l'uditorio molte persone di conoscenza o visi che già in altre occasioni mi hanno sentito
Ecco il discorso è quello che è patrimonio indisponibile perché si tratta di un bene che appartiene alla collettività che può essere utilizzato dai privati come le foreste come la sabbia e allo stesso modo
è una concezione teorica che cita dei vantaggi le concezioni giuridiche sono importanti perché servano bene il patrimonio indisponibile è qualcosa che ormai si serve ci serve proprio per questa finalità di tutela ambientale
Ha delle conseguenze certo la prima conseguenza è che certamente oltre che alla per chi uccide Paolo cattura fauna selvatica al di fuori delle norme sulla caccia esista il furto
Su queste cosa pacifica ormai io considero personalmente che questo sia un discorso chiuso dopo la sentenza numero novantasette di quest'anno della corte costituzionale
Che ha espressamente stabilito che quando vi sia prelievo abusivo di fauna selvatica la sanzione penale per seicentoventiquattro del furto convive con la sanzione amministrativa prevista la legge sulla caccia
Sarà cura forse anche le associazioni dei cacciatori di fare in modo che la magistratura di merito i e quindi intendo i tribunali Corti d'Appello estremamente riottosa ad applicare questo principio già abbia dichiarato dalla Cassazione
Cominci a farne uso perché ormai dalla Corte costituzionale ci siamo passati quindi il principio diventa consolidato
Anzi possiamo dire anche una cosa in più
Da questa conferma in sede di Corte costituzionale sarà
Per certe ipotesi le ipotesi che sono collegate con degli diciamo delle fattispecie di distruzione abusiva di fauna selvatica
Magari con alcune estensioni si pensa a reintrodurre la sanzione penale
Per esempio per l'abbattimento di animali super protetti
In modo che a questo punto trovandosi di fronte a due norme penali discorso del furto possano essere superate
Quindi
Anche questo forse ha bisogno di una puntualizzazione da un lato al momento attuale il furto venatorio c'è e deve essere applicato
Nella prospettiva di riforma della legge sulla caccia per togliere questa esistenza del furto si deve pensare a reintrodurre la sanzione penale per tutti quegli illeciti che
Distrutti e portano alla distruzione di fauna selvatica ma in modo diretto cioè con una legge speciale non mi addentro sopra i dettagli tecnici perché la sentenza è abbastanza articolata a questo riguardo
Ma le conseguenze del patrimonio indisponibile della concezione patrimonio disponibile non sono soltanto questo
Bisognerà soprattutto dopo questa sentenza della Corte arrivare anche a qualche passo in più
Per esempio se è patrimonio indisponibile la distruzione del patrimonio indisponibile effettuata al di fuori della legge sulla caccia con mezzi vietati dalle leggi dello Stato deve essere punito
Oggi può essere punita con la sanzione penale
In un domani si potrà vedere come adattare la sanzione penale faccio riferimento per intenderci alle distruzioni di fauna selvatica operate dai fitofarmaci
A questo punto la legge deve essere uguale per tutti i sei patrimonio indisponibile dello Stato
Anche chi mette in USA in agricoltura dei prodotti che sono vietati dalla legislazione sanitaria per quanto per quella pochissima legislazione sanitaria che abbiamo in materia di fitofarmaci
Deve avere una sanzione di tipo penale c'è una norma del codice penale come i seicentoventiquattro per il furto venatorio il seicentotrentacinque per danneggiamento aggravato
è un danno al patrimonio indisponibile dello Stato creato violando una norma stabili a questo punto ci deve essere una sanzione è un discorso come fin troppo chiaro che gli agricoltori si rifiutano di sentire in modo a suo
La terza conseguenza è quella che ovviamente
Se patrimonio indisponibile bisognerà anche a rivedere
Un attimino
Quali sono i rapporti tra il le colpe e gli agricoltori che subiscono danni dalla fauna selvatica e chi questa fauna selvatica concretamente gestisce
Oggi il meccanismo degli indennizzi per questi danni non è particolarmente soddisfacente
Da un lato perché ci sono dei grossi casi di abuso
Da parte delle richieste nelle richieste che il mondo agricolo fa alle amministrazioni pubbliche dall'altro perché il meccanismo spesso tarda negli accertamenti nel pagamento di questi indennizzi per cui innesca una serie di problemi estremamente
Ancora
Occorre nella revisione della normativa in materia di caccia tener conto
Che
è assolutamente indispensabile fare una nuova distinzione all'interno della fauna selvatica oggetto di caccia
Una distinzione a cui il mondo scientifico già pensa da tempo e che noi ancora come cacciatori non siamo disposti ad accettare
La distinzione quella tra la fauna artificialmente riproducibile e la fa una no artificialmente riproducibile
è chiaro che per la fa un artificio al mente riproducibile i problemi sono molto minori perché si è in grado e si potrà anche largheggiare rispetto all'attuale calendario venatorio all'attuale
Limiti di tempo previsti da legge sulla caccia
Perché non c'è problema di conservazione
Non ha interesse per l'ambientalista il discorso di animali che possono essere riprodotti in quantità illimitata
L'ambientalista avrà una grossa sensibilità per quegli animali che non possono essere riprodotti
E su questi deve essere chiaro che ci saranno nuove limitazioni e non possono non esserci
Giocherà molto il discorso delle verifiche dei censimenti quello che ricevo prima cioè il sapere esattamente il quantitativo del patrimonio faunistico di quella determinata specie perché si possa effettuare un prelievo ma se i risultati di questa quantificazione saranno insoddisfacenti bisognerà avere il coraggio di restringere il la l'attività venatoria quelle determinate specie
Questo anche perché ovviamente questo riferimento vale soprattutto per la a fa una migratoria
Questo anche perché giocano ormai un ruolo pesante l'Italia fino adesso ha aderito ad alcune ma dovrà dare un'applicazione maggiore e l'occasione per una
Un come dire una revisione della legge sulla caccia certamente è un'occasione adattissima dovranno essere recepite le convenzioni internazionali che relative a questo settore
è un fatto anche questo penso noto a tutti cioè ormai di conventi Sieci se resi conto che per la fauna migratoria è assurdo che uno Stato protegga in un certo modo questa fa una e gli Stati vicini no
è assolutamente necessario passare attraverso accordi internazionali
Da noi non c'è una tradizione di questo genere
In altri paesi si
Pensate all'accordo tra il Canada e Stati Uniti dell'inizio del secolo per la protezione degli uccelli migratori acquatici che è sempre stato rispettato e pare abbia dato degli ottimi risultati oppure a un accordo di pochi anni più tardi
Ai tempi mentre gli anni mille novecentoventi
Tra l'Unione Sovietica e in quei tempi impegnata in tutt'altre cose e il Giappone per la protezione dall'avifauna migratoria qua
Proprio perché si è sentita la necessità di proteggere queste specie
E non nell'ambito della normativa di uno Stato nella normativa di più Stati che sono interessati a un'utilizzazione di questa risorsa in diversi momenti del nel corso della
Quindi è assolutamente necessario arrivare a cogliere non mi dilungo sulla problema del recepimento della direttiva di della tela quattrocentonove del settantanove perché è un argomento su cui si è già parlato tantissimo
è molto controverso il mondo venatorio e a e quindi anche del decreto Spadolini il mondo venatorio la recepita male quella convenzione perché è stata accolta con una certa fretta
Però sta di fatto che e quella convenzione bene o male è un elemento di cui si deve tener conto non possiamo assolutamente
Un altro aspetto che ha una notevole importanza e mi sto avviando abbastanza rapidamente alla conclusione è quello della pianificazione in materia di caccia
E questo è un settore che era previsto dalla nove sei otto è previsto dalle leggi regionali ma io chiedo ai presenti quanti piani sono stati attuati molto molto pochi
Ci sono state delle resistenze questo ci curo
C'è stata certamente una posizione che ha detto seguito delle resistenze non facciamo i piani possono creare dei problemi questi piani indubbiamente secondo me una dei punti che dovranno essere ripresi nella nuova legge sulla caccia sarà quello di prevedere espressamente dei poteri sostitutivi da parte della Regione nei riguardi delle province o degli enti infraregionali che non provvedano a dotarsi di piano
Cioè il piano come voi facilmente comprendete è lo strumento che realizza tutto quello di cui vi ho parlato fino perché è quello che dà la misura di quale sarà l'intervento scusate il prelievo venatorio in una determinata zona
E collegato al discorso dei piani di è ovviamente anche quello del numero dei cacciatori rapportato al territorio
Ecco questo è secondo me un altro dei punti nodali che della nuova disciplina questo aggancio cacciatore e territorio è stato in passato previsto esclusivamente per le autogestite
Non è stato previsto se non in determinate regioni facendo la previsione di numeri massimi di cacciatori ammissibili sul territorio regionale non è stato previsto in via generale è invece un conto che va fatto necessariamente questo innesca un autentico ginepraio di problemi
Ne siamo convintissimi
Però è un problema che deve essere affrontato e risolto
Cioè il problema dello spazio che il cacciatore può utilizzare non è pensabile che ci il ci siano dei rapporti diciamo delle concentrazioni di numero di cacciatori eccessive perché questo servirebbe a vanificare tutti i discorsi che abbiamo cercato di fare prima
è quindi necessario che nella zona in una determinata zona la potenzialità della attività venatoria sia utilizzata nella giusta misura
Non deve essere superato
Di qui a trovare un criterio oggettivo esatto per limitare il numero dei cacciatori che potranno recarsi in quella determinata zona c'è tantissimo
Perché nessun criterio sarà senza dice ai morti insomma ci saranno certamente gli soddisfatti di qualsiasi criterio venga adottato alcuni si sentiranno sempre penalizzati da norme di questo genere però è ormai una cosa a mio giudizio improcrastinabile è tassativo che si arrivi a questa limitazione rapportando il numero dei cacciatori al territorio disponibile alla
In questa prospettiva nella legge sulla caccia andrebbero riprese tante altre cose su cui però sinceramente non vorrei soffermarmi per esempio il discorso da collegare con problematica ambientale della sanzione risarcitoria cioè non solo una sanzione penale nel caso di furto
Ho nella trasformazione che io ho cercato di proporre ma anche una sorta di risarcimento del danno nel caso di abbattimento di fauna ovviamente al di in quantitativo non consentito dalla legge
Ovvero ancora l'utilizzazione di quel documento programmatico apprezzabilissimo sotto molti aspetti ma come è stato ricordato da qualcuno dei primi oratori tuttora giacenti in un cassetto l'accordo un altri regioni mondo agricolo
In quel documento sono scritte delle cose estremamente interessanti
Ci sono dei principi alcuni possono non esser possono non piacere e non essere diciamo validi dal punto di vista tecnico operativo
Però indubbiamente si tratta di un pacchetto programmatico che non è certamente è stato utilizzato fino
Un altro aspetto molto importante è il coordinamento ed è stato toccato mi permetto qui di riprenderlo perché vorrei pure che venisse ripreso nel dibattito
Il coordinamento io non direi non parlerei di unità del mondo venatorio io parlerei di coordinamento tra le associazioni che esista un pluralismo associativo nel mondo venatorio io lo considero un fatto estremamente positivo
Ma considero ugualmente necessario che ci sia un coordinamento tra le associazioni perché si possano arrivare a delle
Come dire delle previsioni uniformi per quanto riguarda la stessa attività associativa
Per esempio con delle limitazioni per quanto a per quanto riguarda l'associazione di cacciatori che abbiano più e più volte trasgredito le norme in materia di caccia
Insomma attraverso queste indicazioni di massima che io credo d'aver dato si dovrebbe risultare potenziato il ruolo che il mondo venatorio e la figura stessa del cacciatore
Deve avere nella l'ambito della protezione dalla natura
La spessa e chiudo facendo riferimento proprio su questo specifico tema al falso problema costituito dal referendum sull'articolo ottocentoquarantadue del Codice civile
Se è vero che il gli ambientalisti sono interessati a un controllo a un controllo capillare di tutte le situazioni ambientali
A fare delle verifiche che l'ambiente sia tutelato dal mondo agricolo e non solo dal mondo agricolo il referendum andava letteralmente capovolto
Non doveva essere soppressa la norma che consente al cacciatore di recarsi nei fondi degli altri ma doveva essere ai stesa anche a chi vi si reca per motivi di osservazione naturalistica ovvero per altre attività
Quante volte
E nell'esperienza diretta dei cacciatori della mia zona quando ci sono le giornate di nebbia e il momento in cui tutte le cascine sversa non asta nei canali se ne accorgono solo i cacciatori questo per fare un esempio ma questo si può essere è un esempio che può essere esteso a tante altre situazioni
Ecco io qui mi fermo credo di aver dato una serie di dati che se ripresi nell'esperienza di ciascuno possono contribuire al dibattito grazie
Grazie all'avvocato Ambrogio Robecchi Mainardi
Presente in sala il professor Corrado Barberis dell'Istituto nazionale di Sociologia rurale e lo ringraziamo della presenza se vuole dare un contributo ce lo farà sapere
Diamo adesso la parola al professore Alberto quelli vino dell'Istituto di silvicoltura dell'università di Torino
Grazie
Presidente e signori non posso che essere concorde con le parole espresse dall'avvocato Mainardi
Ma vorrei anche riferirmi alte alcuni degli interventi che hanno caratterizzato la la giornata di ieri e di oggi per fare alcune delle considerazioni che ritengo di una certa importanza
Quell'ambiente idilliaco di cui si è detto quello dei nostri avi quello di molti molti anni fa non esiste più nessuno lo può negare
L'uomo ovviamente a interferito da sempre sull'ambiente
Ad esempio iniziando con la decimazione dei carnivori per scopo di alimento quindi niente di grave
E contrapponendo a questo l'allevamento degli erbivori quindi gli uni scendevo negli altri salivano
Già solo questo è stato un grande inquinamento permettetemi di dire questa parola anche se tra virgolette
O meglio cioè una rottura di quelli di di quei delicati equilibri che regolano la vita
Così come inquinamento ad esempio è stata l'introduzione di specie vegetali o anche animali ma di specie esotiche al di fuori dei loro reali tipici
Pensiamo alla robinia pensiamo alla quercia rossa pensiamo ad alcune specie di pini importate
Dai paesi stranieri
E inquinamento chiaramente sono anche le grandi estensioni a monocultura sono il massiccio impiego di Fitto regolatori pesticidi fertilizzanti eccetera
Morale è stato ricordato ieri siamo riusciti ad interferire sulle condizioni di luce calore e umidità dell'atmosfera
Ed abbiamo modificato anche profondamente la qualità stessa delle acque di precipitazione e dei suoli
Di qui nasce fu un concetto fondamentale sull'ambiente
Anche quelle foreste cioè che ancorò quegli ambienti che ancora ci sembrano naturali sia se parliamo come è stato accennato delle foreste amazzoniche sia se parliamo di quei boschi o foreste
Che ancora esistono qua e là sulle nostre montagne sulla nostra penisola
Non sono certo
Foreste che hanno quella selvaggia bellezza di un tempo
E se pure sono belle e utili ha ricordato prima l'avvocato Mainardi stanno acquistando per fortuna anche queste pur essendo un bene disponibile soprattutto se si riferiamo le foreste di protezione
Anche gli economisti oggi incominciano a ritenere queste foreste e a dare a queste foreste un valore economico in quanto utili alla collettività
Dicevo comunque sono foreste comunque antropizzate comunque modificate
Quindi impossibile lasciarla se stesse e gli esempi sono tantissimi svizzeri francesi tedeschi che ecologicamente nel vero senso della parola in alcuni casi sono molto più avanti di noi hanno provato ad abbandonare l'ambiente a se stesso
Il risultato è stato assurdo inutile e sono dovuti correre ai ripari proprio perché questo ambiente già modificato
Non ha riacquistato il valore di un tempo anzi sia inquinato per l'introduzione di altre specie ha modificato nettamente la sua composizione floristica
Quindi non abbandonare ma gestire cioè trattare cioè curare il bosco
Pensiamo a due specie la robinia da un lato la Rover e dall'altro la prima rustica dotata di capacità polloni feroce di emettere getti e i germogli invade il bosco
Si oppone fermamente alla conquista del posto da parte della Rovere specie autoctona la rovini importata dall'America specie otto ricca nostra di estremo valore tecnologico e anche direi paesaggistico
Proverà che ovviamente è più vicina a quella fase climax e cioè a quella fase di perfetto equilibrio e stabile equilibrio con l'ambiente
Ma tanto perfetto è stabile che è sufficiente una piccole interferenza per romperlo e favorire un nuovo processo
Di degrado che a volte e irreversibile
E qui si inserisce il problema che sembra più grande di noi cioè quello cosiddetto delle piogge acide terminologia generica di cui abbiamo detto ieri ma comunque rata
Per indicare un fenomeno molto più complesso che il deperimento delle foreste
Västerbotten o o moria del bosco o deperimento delle foreste
Significa insieme di malattie sconosciute a volte evidenziabili con sintomatologia di tipo noto cioè a volte ritroviamo e riscontriamo malattie note però dovute a cause ignote
Ieri è stato portato l'esempio della foresta di Vallombrosa vorrei soltanto per riallacciarmi poi alla mia conclusione portare l'esempio di San Rossore altra foresta che voi tutti conoscete si è parlato di piogge acide non non era non è vero si è riscontrato poiché non era vero
Cosa è successo sostanze inquinanti immense nei fiumi che circondano la foresta di San Rossore
Sono state portati al mare
Queste sostanze inquinanti hanno reagito colossale presente nel mare il sale evaporato
Sono andate sulle follie per la foresta delle piante della foresta di San Rossore
Queste sostanze reagenti hanno allargato gli istoni cioè l'apertura del del del dell'apparato respiratorio delle cellule e il sale il semplice sale marino
Che da sempre danni ha invaso la foresta di Saluzzo Lorin quanti in via in riva al mare ha fatto morire le cellule quindi una cosa banalissima si è trasformata in una tragedia
Se adesso pensiamo che le sostanze inquinanti che sono disciolte nell'aria e che noi mettiamo nell'aria sono da quattrocento a cinque mila
Compresi caso organici eccetera abbiamo idea di quelle che sono tutti i possibili collegamenti legami interferenze tra tutte questo nostro essere di vita e di inquinamento a volte purtroppo necessario
Il professor Tiezzi ha ricordato ieri che in alcune zone della Germania il novanta novantacinque per cento degli alberi in particolare l'abete rosso della Foresta Nera sono morti per fortuna il fenomeno e limitato soltanto ad alcune circoscritte regioni della Germania o del centro Europa e dell'Est europeo i la Polonia in particolare
Ma la situazione non è molto diversa da noi nello studio che ormai stiamo conducendo da tre anni in due regioni dell'arco alpino occidentale Valle d'Aosta e Piemonte
Questo studio ci porta ad affermare che anche da noi il cinquantatré per cento e non è poco degli Alberini foresta sono deprimenti per fortuna però soltanto il due tre per cento fino un quattro in certi casi sono morti
Ma l'inquinamento atmosferico ed è questo che voglio dire ricordare e un problema che deve essere risolto non tanto a livello locale quanto a livello internazionale
L'Italia cioè importa ma anche su porta inquinanti così come l'Inghilterra o la Polonia che si portano molto più di quanto oggi esportiamo noi
E l'intervento internazionale che pure deve essersi è un intervento a lungo termine che ovviamente necessariamente viene a coinvolgere la politica e l'economia addirittura mondiale
A breve termine invece e quindi è questione di di oggi se vogliamo
E possibile e necessario intervenire in sede nazionale o ancora più semplicemente forse in sede regionale o addirittura locale
E di inquinamento ed è qui il punto
E anche la non gestione del posto o della fauna
E la non gestione di un mondo artificiale perché ormai è tale tanto più se inquinato
Non può che favorire accelerare direi gli effetti di quella arti di quell'artificialità di quell'inquinamento di quell'artificio vita degli equilibri o meglio dei non equilibri che oggi esistono in natura
O degli equilibri che non esistono più
E veniamo alla gestione dalla fauna elemento tanto necessario proprio per non interferire in modo ancora più grave sulla sopravvivenza del nostro patrimonio boscato
Voglio portare soltanto un esempio commise tutto stiamo conducendo tu indagini una sul rapporto ungulati e foresta ed una di studio di impatto ambientale nei confronti della presenza e diffusione del gallo Forcello
Mi limito al primo problema stiamo assistendo ad un sovraffollamento delle nicchie ecologiche proprio di quelle specie che sono dotate di una notevole rustici sta e prolificità mi riferisco a certi ungulati Capriolo cinghiali cervi eccetera
Ed accanto a questo assistiamo poi alla scomparsa di altre specie che non sono dotate di quella prolificità prosperità oppure a luglio inutilità di certe ora intrusioni che hanno dimostrato di essere soltanto di grandi successi insuccessi
Mai quel sovraffollamento che mi preoccupa
Cioè se le marcature di carattere comportamentale di questi animali
Sono normalmente
E in un ambiente interrompono sopportate dall'ambient
L'ambiente non è entrato c'è un sovraffollamento di riti dovuti ad un'infinità di cause compresa l'antro più la FIFA parliamo di altri quindi di tutta una serie di cose non accusabili per carità perché
è giusto anche si are quindi non non entriamo in questi argomenti
Però se queste marcature super
Quanto è sopportabile dall'ambiente immediatamente diventano britannici e quindi all'altra contesto risentimenti ed è quello che proprio cerchiamo di dimostrare il censimento da solo
Non risolve il problema perché l'errore del censimento e sono animali che si muovono e del quattrocento per cento quindi non è poco e nessuno accusa coloro che fanno i censimenti perché meglio di così non possono fare
Quindi ecco il nuovo apporto forse del sale di cultore dell'ecologista forestale con me ritengo TTT di estere
Il nostro apporto nella valutazione dei danni ad un ambiente in modo da poter definire non l'esatto numero quello che era il primo ma che l'ambiente sopporto ognuno con il carico di animali
Dicevo e quel sovraffollamento e mi preoccupa
Perché i danni oggi esistenti al Bosco in queste aree che abbiamo sotto controllo in Alta Valle di Susa sono qualcosa di drammatico avvocatura della rinnovazione calpestio
Dissesto idrogeologico
Per ovvi motivi nostro modo Lungarni
Dal punto di vista forestale se l'animale mi fa si trova senza mangiare
I papà Luca are la rinnovazione ce le giovani piantine che si stanno sviluppando mi blocca la vita futura del bosco quindi il bosco inveritiera e poi che anche le piante hanno una vita finirà per morire
Al che non ha proprio la foresta
E sparendo il bosco necessariamente sparirà l'animale perché le tue cose sono perfettamente collega
E questo è il drammatico risultato se vogliamo a cui stiamo aggiunge aggiungendo che stiamo raggiungendo ovviamente in contrasto chiaramente con quelli protezionistiche
Evidentemente non sono a conoscenza o non vogliono conoscere i reali problemi del territorio
Non facciamo cioè della dell'Utopia inutile e cerchiamo di gestire la fauna gestirla su basi scientifiche certe e qui vorrei proporre ai vostri dirigenti un maggiore impegno della vostra associazione proprio nel promuovere dei programmi di ricerca
Per poter dare risposte certe a coloro che parlano probabilmente solo perché oggi dire di essere Cologgi o fare dell'ecologia e bello
Quindi gestiamo questa fa una e gestire la fa un è compito nostro e compito anche del forestale e composito il biologo ma è anche compito impegno del cacciatore
A voi cacciatori quindi questo questo compito non tanto cioè per arrivare a cambiare il mondo e cioè per
Per
Tentare di ritornare a quel mondo idilliaco di cui si diceva e quindi impossibile a ricostruirsi ma il compito peraltro non facile di Contri di contribuire al mantenimento del mondo che abbiamo ereditato
E vero che questo ambiente e qui finisco l'abbiamo ereditato
Però ripeto dobbiamo gestirlo ed è molto più giusto e forse è onesto pensare che questo ambiente l'abbiamo semplicemente ingestione dai nostri figli
E quindi dovremo ridarglielo e un giorno o l'altro questi nostri figli visto le conoscenze tecniche e scientifiche che oggi andiamo che oggi abbiamo si chiederanno certamente più conto di quanto noi oggi chiediamo i nostri padri ma i nostri figli ripeto ci chiederanno ben conto di quello che siamo riusciti a a riportarli quindi a conservati e quindi ha tramandato di grazie
Abbiamo in tale il presidente nazionale dell'UISP gli amari a Missaglia che ringraziamo
Della presenza
Diamo adesso la parola a Alceo Bizzarrini della Compaq continuatori
Abbiamo numerosissime richieste d'intervento quindi pregherei tutti coloro che hanno intenzione intervenire o che interverranno di contenere quanto più possibile
Contenersi quanto più possibile non riusciremo sicuramente a terminare
Ero venuto a questo vostro congresso soltanto come osservatore
E a questa funzione espressamente delegato è vincolato
Da un voto del nostra Giunta Nazionale esecutiva
Già che in presenza di una situazione
Politica in movimento
E in presenza di una riflessione che sta attraversando scuotendo il nostro Paese sui temi che qui sono io
Anche oggi in discussione la nostra organizzazione ha proposto un momento di riflessione una riflessione su se stessa
Per riprendere il filo di un discorso che da anni noi abbiamo posto l'attenzione del paese
Si è rotto questa consegna e quindi svolgerò un intervento puramente a titolo personale
E perché presso di me grava in un certo senso la responsabilità della condotta delle relazioni
Con il mondo venatorio con l'associazione degli ambientalisti
Poi il silenzio per favore e nei giorni scorsi abbiamo ridato vita insieme con una decisione comune
Al comitato in sede Unali
Per tentare di riprendere un discorso che fosse anche di riflessione non soltanto di continuità
Sulla possibilità di presentare all'attenzione del mondo politico dell'opinione pubblica nazionale
La comune riflessione di quei soggetti che si propongono con responsabilità di pervenire le breve termine
Alla modifica della nuova legge novecentosessantotto che regola la caccia e quinti ad una normativa come diciamo sempre più moderna più avanzata del guardarle realista alla reale situazione del nostro Paese
Ebbene questo comitato che nei giorni scorsi ha iniziato sia pure partendo dalle prime premesse a incontrarsi
A mio giudizio rischia
Di bloccare la possibilità di un discorso fra imprenditori
Nella misura in cui noi affondiamo una riflessione sul modo come i singoli soggetti gli ho i contraenti partono per affrontare la tematica che la nostra attenzione
Da questo congresso io
Ho assistito alla Rigel sì di un grande pentolone è divenuto un poco sia la mente il detto che il diavolo fa le pentole ma non fa il coperchio
Stamane però dopo il l'intervento del professor non ricordo esattamente a mi paiono di Torino
Bene ho avuto l'ora
Felice sorpresa che un coperchio comunque sul pentolone del diavolo in gran parte rappresentata anche dall'avvocato del diavolo avvocato Rubrichi Mainardi è stato posto in modo da far bollire un po'più lentamente in modo più responsabile la gamma dei problemi che noi abbiamo a nostra disposizione
E io avrei volentieri rinunciato
A questo intervento
Per asse starmi
Dietro la se quella di ieri argomentazioni pietoso paghino più a posto chi mi trovo veramente consenziente
Se non pochi
Rimasta Goro un problema
Che è un problema di fondo che quello che prima citavo
Che io riferisco al modo come i contraenti di quel comitato si pongono intorno a far
E allora qui permettetemi amici dell'Arci compagni
Di fare a voi un richiamo e quindi una riflessione
Che deve arrivare al modo come questo congresso concluderà i propri lavori
Io ieri siano letta della mente la relazione del compagno Moretti
Tra sono rivista stamane
L'ho spogliata quella avevo letto i vostri documenti
Ho assistito al dibattito di ieri sera
E francamente mi ero rimasto molto impressionato impressionati negativo
Cioè e la crisi di partenza di questo congresso a mio giudizio è sbagliata
Come se la chiave la relazione l'ottica di partenza della reazione della professore
Robecchi Maina
Ne abbiamo di fronte questo grosso problema dell'ambiente della tutela ambientale di politiche ambientali e reali che nel nostro Paese devono venire avanti
E allora non ci si può opporre di fronte a questo problema corrotti Carella
Delle intenzioni e delle necessità settoriali
Il cacciatore discute di questo problema partendo dalla sua ottica ma così potremmo discutere anche noi agricoltori
Così possono discutere i meccanici
Gli artigiani ora mi pare che
Il richiamo che veniva stamattina che il problema dell'ambiente è un problema di fondo che investe tutte le politiche produttiva del nostro Paese investe la stessa politica
Dallo sviluppo
Ciò vuol dire che tocca tutte le identità qui presenti
Tutte le professionalità
Già chi l'ambiente può produrre può produrre beni economici può produrre ricchezza della misura in cui questo ambiente viene manipolato e Vieri manipolato a misura dell'uomo
E allora quando noi facciamo riferimento
Al fatto che e questa premessa in verità nella tesi era contenuta se non altro quella posta margine come per la discussione dell'Arci
Sì sì che appunto
L'ambiente nella sua totalità nella sua generalità le attività umane le loro generalità
Che provavo inquinamenti
E allora l'inquinamento non è solo quello provocato dai fitofarmaci
Ma il problema che abbiamo davanti
E la misura complessiva degli inquinamenti che aggravano
Sul nostro Paese
Che sono inquinamenti dell'atmosfera
Che sono inquinamenti del suolo che sono inquinamenti delle acque
Inquinamenti che sono prodotti dagli agglomerati urbani inquinamenti che sono prodotti dagli insediamenti industriali inquinamenti che sono prodotti dall'attività produttiva agricole
Quindi abbiamo una quantità inquinamenti che gravano
Sulla nostra sul nostro modo di essere sul nostro modo di svolge la nostra attività la nostra la nostra vita
E allora dobbiamo esaminare globalmente complessivamente le questioni che sono sul tappeto e per ognuna di queste noi dobbiamo proporre degli alternativi o comunque una politica
Quello che ci riguarda
Noi non abbiamo intenzione come agricoltori di affrontare questo discorso
Cospargendo sì capo di cenere
O presentandosi in veste di imputati al contrario
Noi partiamo in posizione di attacco
Danni e prosa Magnardi ricorderà anche ha partecipato con noi al convegno di Spoleto primo nel mille novecentottantuno
E dettano il grosso contributo una comunicazione sul problema del dissesto idrogeologico se non vado errato
E so che continua a questo suo questa sua collaborazione con un gruppo di esperti io conosco che volavano continuamente con la con fustigatori
Abbiamo successivamente dopo cinque anni fatto un secondo convegno quindi noi siamo partiti come colf coltivatori da molto lontano ponendoci questa questione
Del problema della difesa
Dell'ambiente tant'è che abbiamo coniugato il nuovo termine
No occorre fare in modo che contestualmente riusciamo a portare avanti una politica che sia di produzione di derrate alimentari e ma anche una politica di protezione dell'ambiente abbia detto coniughiamo questi due termini già che ci siamo posti sempre come base di di partenza che l'ambiente è un bene
Economico promotore economico che va però utilizzato con molta parsimonia
Dicevano che non ci presentiamo in veste di imputato
Con le nostre analisi abbiamo cercato di miti che evidenzia i punti carenti
Della nostra situazione Interna interne all'agricoltura
E abbiamo prospettato una serie di azioni che dovrebbero essere già in essere nel nostro Paese abbiamo soltanto i primi timidi accenni su queste questioni
Ti faccio un esempio la lotta guidata in Emilia sorta pochi anni fa
Oggi siamo riusciti a metterla con i piedi per terra solo quando siamo usciti a togliere il controllo di questa attività
Ai tecnici che erano tecnici la prima istanza della cooperazione di tutta la cooperazione che guarda caso era la gestrice della distribuzione dei concimi di fitofarmaci
è indubbiamente il consumo dei col signor Caravà in Campania
Solo quando siamo arrivati a sostituire questi tecnici con tecnici di provenienza delle organizzazioni professionali agricole che abbiamo segnato un punto in avanti no dei risultati positivi in questa in questa direzione
Partecipiamo alle riunioni delle commissioni specializzata in sé del Ministero della Sanità
E andiamo riproponendo una serie di questioni ma guarda caso
L'industria che produce concimi e fitofarmaci non viene mai posta sul banco degli accusati
I prodotti che noi utilizziamo una cultura caro Mainardi
Sono tutti indistintamente tutti autorizzato non c'è un prodotto che non è autorizzato
Ciò che manca invece
è un'adeguata assistenza tecnica colpisce in modo come questi fido Varni ci vengono usati
Ma qui deve soccorrere l'organizzazione del momento pubblico perché l'agricoltore
Non è un tecnico probabilmente domani arriveremo ad una società in cui tutte le attività produttive saranno opera di tecnici e qui da prima agricoltori tutti i periti agrari quantomeno se non agronomi
O con cognizione di intimo in grado quindi singolarmente ogni imprenditore agricolo discernere la possibilità d'uso di questo o di quell'altro undici
Fino a quando questo non c'è tutti lo sappiamo che non c'è e momento pubblico si fa carico di questa assistenza tecnica ma se ne fa carico in modo estremamente parziale riduttivo
Il risultato è che abbiamo degli imprenditori che spesso usano questi concimi sulla base dei messaggi Nimis dei mass media ecco guardate bene sono tutti controllati perché pagati
Dall'industria dei cocci
Ma il modo spesso come noi portiamo avanti politiche di risanamento
No degli incrementi per esempio degli scarichi urbani e ci porta contemporaneamente alla produzione di concimi da ripiegare in agricoltura
Cioè tutta la gamma della ricerca in questo campo per attenuare gli aspetti negativi dei vari inquinamenti batte in modo marcato l'ora del ritardo
E allora siamo partiti le organizzazioni professionali agricole in cercando di imporre
In questa fase di prima applicazione del piano agricolo nazionale
Un elemento o di tendenza inversa a quando fino a questo momento si era avuto nel campo della ricerca nel senso che siamo riusciti finalmente ad imporre la Bongiorno abbiamo firmato la convenzione Korea e infieri l'altra che dovremmo firmare con il CNR appunto che quella con il must
Che la ricerca pura o sperimentali in Italia deve essere condotta non in astratto
Partendo dalle esigenze di laboratorio o dei baroni della ricerca ma partendo dal giusto rapporto tra momento della ricerca utenza
Per capire quali sono le esigenze sulle quali questa ricerca deve esercitarci
Per darci nuove tecnologie nuovi preparati nuove materie prime in grado di affrontare i momenti della produzione al minor rischio inquinanti
Giacché di questo si parla cari amici e compagni
Togliamoci l'illusione
Che la moderna civiltà possa svilupparsi
Questa ricchezza che abbiano Italia possa continuare questo tenore di vita
Al di fuori di questi aspetti negativi di cui stiamo parlando avevo sembra un altro tasso di inquinamenti in tutti i modi in tutti i sensi il problema di me di Nettuno riusciamo
Questa situazione da rischio dei vari inquinamenti e allora la battaglia è una battaglia di grossa portata è una battaglia di politiche generali di grandi investimenti nel nostro Paese siamo appena agli inizi
La direttiva comunitaria sulla valutazione di impatto ambientale che sarà domani alla base di queste nuove politiche
L'abbiamo appena approvata in linea di principio
Con il ministero dell'Ambiente ancora si sta vedendo come metterla veramente in piedi in concreto per arrivare a sviluppare tutte quelle tecniche di valutazione
Che possa darci una soluzione sulle no sui rischi eventuali di nuovi insediamenti di nuove attività giacché tutte le attività pubbliche private infrastrutturali di insediamenti vero produttivi domani dovranno essere assoggettati a questa preventiva valutazione d'impatto in modo da avere un controllo
No
A tutte
Sullo sviluppo dell'attività ecco questa è la strada di procedere perché sintesi partiamo dall'ottica
Delle singole questioni che noi abbiamo che sono tutti acute
Che sono tutte da rigettare badate bene
è chiaro che scendiamo nel vortice dell'uno contro l'altro perché allora qui si sviluppò la contrapposizione vero quello che tu dici ma più vero quello che tu fai per creare inquinamenti
Voi cacciatori
Avete come dato principale di questa vostra identità
Un'attività che non chiamare direttamente in causa
La vostra personalità
Di uomini produttori di questa di questa civiltà di questa società
Ma se i discorsi come titolo spostassimo sul piano delle vostre identità professionali
Su ognuno di voi ci sarebbe da fare il ragionamento perché siete imprenditori di qualche officina quando inquinamenti produce di con questa officina
Siete conduttori di macchine quando adibita lenti voi sviluppate andando in giro la mattina si era con le grosse macchine con i tubi di scappamento eccetera eccetera
Ecco voglio dire che
Il ragionamento che voi gli ponete può scivolare su un ottica che rischia di essere un'ottica
Parziale quindici quindi in quanto tale strumentale e allora evitiamo che le facciamo e chi
Tutti i soggetti pensanti soprattutto i momenti di grande aggregazione quale può essere la grande forza come quella dell'Arcicaccia deve porsi di fronte a queste politiche dell'ambiente in termini più generali in grado quindi di sviluppare solidarietà
Acquisizione di coscienza e di momenti di partecipazione a questa grande battaglia che la battaglia di questa nostra società di questo momento
E allora di problemi dell'agricoltura possono e debbono essere affrontati con quell'ottica che ci porta verso la delegazione non solo di una legge ma degli effetti che questa nuova legge della vini sull'ambiente circostante nel quale deve essere possibile lo svolgimento di questa nuova condizione dell'esercizio venatorio che noi vogliamo nel nostro paese quindi ancora una volta il problema non è
Suoi corollari sui meccanismi
E si quali ci siamo rotti la testa per tanti anni polemizzando tra di noi si è sufficiente un sufficienti i criteri risarcimenti se il singolo coltivatori invia più o meno dell'altro il problema è di linee generali e allora l'osservazione che io faccio a questo congresso
E che riguarda ognuno di noi
E in modo come si poniamo di fronte a queste problematiche se il dato di partenza può essere un dato comune nel senso che affrontiamo insieme questa battaglia
Allora anche la strada che io penso potremmo fare ancora
In modo positivo insieme per arrivare a dare un prodotto che sia capaci di far riflettere gli alti e quindi avere presto la possibilità di riformare novecentosessantotto il comitato potrà marciare celermente e insieme potremmo dire
Intervenire per
Esprimere il nostro parere
E avanzare le nostre proposte
Sulla relazione del professor Mainardi cioè una nuova legislatura una nuova legislazione
In materia di politica venatoria nel nostro Paese
Prima di entrare nel merito però
Vorrei esprimere un mio parere sulla sull'andamento di questo congresso e sul dibattito spesso di questo congresso
Parere che posso esprimere in pochissime parole
Cioè ci sembra
Che questo congresso rappresenti una svolta molto interessante
Molto giusta secondo noi naturalmente
Di come si debbono affrontare i problemi della politica venatoria nel nostro Paese
E del ruolo che deve avere un'associazione venatoria nell'interno di queste scelte
Molti interventi
Il dibattito spesso ha sottoposto all'attenzione di questo congresso
E stamane la introduzione del professor Mainardi
L'esigenza di una riforma legislativa
Della politica venatoria nel nostro Paese
Senza nulla togliere mi sembra che lo abbiamo fatto tutti credo sia doveroso farlo anche da parte nostra
Il valore che ha avuto il valore dirompente che ha avuto la legge nove sei otto
Nel momento in cui andava a sostituire il vecchio testo unico delle leggi sulla caccia
Per la prima volta nella storia del nostro Paese la legge nove sei otto introduceva il principio della programmazione
Il principio riaffermato e che noi vogliamo riaffermare della selvaggina proprietà indisponibile dello Stato
Il ruolo delle regioni e il principio della caccia controllata
Nel numero delle giornate nel prelievo della selvaggina e via discorrendo
Naturalmente dalla giorno dall'anno dell'approvazione della nuova legge se nove sei otto
Sono passati molti anni le condizioni sono mutate il congresso le ha sottolineate anche con grande coraggio secondo noi
E quindi si pone il problema di dotare questa attività di una nuova disciplina legislativa
Noi comunisti stiamo pensando stiamo lavorando ad una nuova proposta di legge
Che intendiamo presentare al più presto
Nel parlamento eletto il quattordici e quindici di giugno
Ci stiamo avvalendo del contributo di studiosi di scienziati
Di militanti in associazioni venatorie di ambientalisti
Per tentare di a presentare di approntare un articolato di proposta di legge
Che dovrebbe corrispondere almeno questa è l'intenzione appunto a queste nuove esigenze che sono state sottolineate nel dibattito congressuale
Ma comunque alle nuove esigenze della politica venatoria nel nostro Paese
E io vorrei illustrare alcuni principi sui quali stiamo fondando la nostra proposta di legge
Naturalmente non ancora l'articolato
Noi pensiamo che nella nostra proposta di legge vada riconfermata o
Il principio della selvaggina proprietà indisponibile dello Stato
Quindi trasferirlo di nuovo dalla nove sei otto della nuova proposta di legge
Perché appunto pensiamo che sia un principio
Da salvaguardare e da difendere da difendere perché ha dimostrato anche nei limiti dell'applicazione della nove sei otto tutta la sua validità
E tutta la sua diciamo possibile innovazione nella legislazione venatoria italiana ma anche nel confronto con altri con altri paesi dell'Europa
La seconda questione che vorremmo affrontare nella proposta di legge
è quella di dotare il nostro Paese
Di un'autorità scientifica nazionale
Che non può più configurarsi
Senza naturalmente entrare nel merito del ruolo che tuttora svolge ma che comunque non può configurarsi pensiamo all'attuale Istituto nazionale di biologia della selvaggina
Perché pensiamo invece alla costituzione di un'autorità scientifica
Nazionale
Alla quale dovrebbero partecipare
Tutte le facoltà Vizzolo Gia e di biologia delle università italiane
Un organismo formato da studiosi da scienziati da tecnici
Al quale organismo la legge dovrebbe delegare alcune importanti questioni
E quindi non soltanto lo studio della selvaggina a fini venatori
Ma lo studio e la ricerca scientifica sul patrimonio favolistico nazionale
A fini della sua conservazione e del suo potenziamento e quindi non finalizzata ad un settore di attività ma finalizzata alla presenza del nostro Paese e alla ricostruzione nel nostro Paese di un suo patrimonio faunistico autoctono
Questa autorità scientifica dovrebbe svolgere
Immediatamente secondo noi alcuni compiti
Anche se è vero che nel censimento del patrimonio favolistico nei censimenti ci sono margini di improbabilità diciamo così
Però noi pensiamo che è uno dei primi compiti che questa autorità scientifica dovrebbe a vere in collaborazione con le regioni e con le amministrazioni provinciali
Dovrebbe essere proprio quello di fare un censimento del patrimonio faunistico nazionale
Anche per un motivo semplice secoli e cioè se affermiamo in una proposta di legge che la selvaggina e proprietà indisponibile dello Stato
Riteniamo sia utile e necessario che lo Stato conosca la consistenza di questo patrimonio
Altrimenti è un'affermazione vuota di contenuti dire che la selvaggina e proprietà indisponibile dello Stato quando lo Stato non conosce questo patrimonio questa proprietà alla sua entità i pericoli di estinzione o di diciamo così incontrollata sviluppo e via discorrendo
Quindi
Il Censimento della selvaggina
Non soltanto come studio numerico di questo patrimonio
Ma come approfondimento di conoscenza scientifica
Delle caratteristiche territoriali del patrimonio nazionale che sono diverse
Il patrimonio del Trentino Alto Adige o del Piemonte non è lo spesso della Sicilia o della Calabria o di altre regioni meridionali e via discorrendo
Quindi uno studio scientifico sulle caratteristiche della ambiente
E il fissare una volta per tutte qual è il tipo di selvatico che in quell'ambiente deve e può riprodursi
Perché pensiamo che questa sia la strada migliore da perseguire
Se si vuole ricostituire un patrimonio faunistico nazionale autoctono che si riproduce naturalmente sul territorio nazionale
La terza questione che vogliamo introdurre nella nostra proposta di legge
è l'estensione del carattere di gestione sociale del territorio
Cioè pensiamo ad esempio
Che tutto il territorio nazionale agroforestale da adibire ad attività venatoria
Debba essere sottoposto non soltanto a regime di caccia controllata questo già c'è nella legge nove sei otto
Ma dovrebbe essere sottoposto al principio della gestione sociale
Oggi e il trenta per cento soltanto del territorio che può essere gestito socialmente mentre invece noi pensiamo che nella nuova nella nostra proposta di legge debba entrare il principio della generalità della gestione sociale del territorio da atti a adibire ad attività venatoria
Naturalmente nell'interno di questa gestione complessiva vanno escluse le zone i parchi le oasi e via discorrendo le aziende faunistico-venatorie eccetera eccetera
Però come conseguenza della gestione dell'intero territorio di caccia chiamiamolo così per capirci meglio
Pensiamo anche che si debba stabilire il principio conseguente a questa scelta della legame del cacciatore con il territorio
Ora se il legame con il cacciatore col il legame del cacciatore con il territorio
Rimane una frase una parola d'ordine
E basta
E non la riempiamo di contenuti molto probabilmente i cacciatori non condividerebbe ero questa scelta
E
Molto probabilmente considererebbero la scelta del legame del cacciatore con il territorio come un fatto di restrizione punitiva nei loro confronti
Noi immaginiamo invece il legame del cacciatore con il territorio
Debba essere parallelamente sviluppato e stabilito
Agli altri aspetti della politica venatoria e cioè all'arricchimento del patrimonio faunistico sul territorio nazionale al ripristino di ambienti naturali nel panel territorio nazionale
Alla partecipazione del cacciatore a gestiti direttamente il patrimonio faunistico una parte del quale è autorizzato a prelevare attraverso l'attività venatoria
Cioè noi pensiamo ad un arricchimento della presenza faunistica sull'intero territorio nazionale
E alla presenza del cacciatore come elemento di equilibrio della presenza dello stesso patrimonio
Con la programmazione dei prelievi fatta dall'autorità scientifica naturalmente
Che possono essere indirizzati noi pensiamo questi prelievi anche se in specie diverse di anno in anno di triennio in triennio in base alla consistenza
Appurata scientificamente delle stesse specie
Altrimenti non ne usciamo fuori se non fissiamo scientificamente i criteri di prelievo della selvaggina nel nostro Paese
Naturalmente
A questi principi di carattere generale ma che ripeto dobbiamo tradurre poi in articolato
Legislativo in proposta di legge concreta
Noi pensiamo di includere di immettere nella proposta di legge stessa altri due o tre principi che quello cementi vi voglio illustrare
Nell'interno di una visione di gestione diciamo così complessiva della caccia nel nostro Paese
Ci sembra chiaro ed opportuno che nella stessa legge venga fissato il ruolo delle associazioni venatorie
In questa politica cioè nella jeep partecipazione della gestione del fissare i programmi nella collaborazione con l'autorità scientifica con le regioni e gli enti locali e via discorrendo
Quindi la legge dovrebbe e dovrà almeno la nostra proposta di legge
Assegnare alle associazioni venatorie un ruolo centrale nella gestione del territorio del patrimonio faunistico in collaborazione con le forze a cui facevo riferimento poc'anzi
E siccome le associazioni venatorie sito Craxi troveranno al svolgerà i compiti che gli vengono delegati dallo Stato
Crediamo che la legge debba prevedere anche un finanziamento contributi finanziari alle stesse associazioni venatorie perché esse oltre che all'attività volontaria che svolgono svolgono e si troverebbero a svolgere anche attività ad esse delegate compiti attività funzioni ad esse delegate dallo Stato
Pensiamo anche che in una nuova legge debbano essere fissati i nuovi criteri per il riconoscimento giuridico delle associazioni venatorie
Che
Debbono basarsi non soltanto sul numero degli iscritti
Ma sui compiti realmente lei e queste svolte nel nostro Paese il riferimento a tutte le attività a cui mi riferivo
E quindi i criteri non soltanto di rappresentanza numerica ma criteri impegno reale nella gestione difesa studio protezione del patrimonio faunistico nazionale
Ora
Ci rendiamo conto che una proposta di legge di questo tipo
Introduce una nuova etica e una nuova cultura dell'esercizio della caccia nel nostro Paese
Ci rendiamo anche conto che molto probabilmente una parte di cacciatori si troveranno a non condividere queste scelte
Ma noi pensiamo che a queste scelte oramai si deve andare non per inseguire
Con leggi improvvisate spesso quasi inutili
Le iniziative degli altri che propongono referendum abrogativi eccetera eccetera eccetera
Ma perché pensiamo che in base ai ragionamenti che qui nel vostro congresso sono stati fatti anche con contributi di altissimo livello scientifico
La condizione
Del patrimonio faunistico dell'ambiente nel nostro Paese
è arrivata a un punto tale per cui o noi
Ci sforziamo di introdurre quella che possiamo definire una nuova cultura venatoria e dell'ambiente
O altrimenti siamo convinti che per abolire la caccia nel nostro Paese non saranno fra qualche anno più diciamo così necessari i referendum perché la caccia andrebbe a finire da sé
Dobbiamo introdurre questi elementi di rinnovamento che non vogliono essere punitivi
Della attività venatoria ma che si collega hanno immediatamente come piattaforma e come previsioni
Anche al mondo dell'ambientalismo
Non di questa o quella associazione ma di coloro che hanno a cuore le sorti della vita dell'ambiente i ne abbiamo sentiti molti e intervenire in questo congresso
E quindi di realizzare attraverso questa riforma profonda dell'attività venatoria del nostro Paese
Quella necessaria alleanza quel necessario fronte
Diciamo così tra cacciatori e forze ambientaliste forse agricoli enti locali Regioni eccetera eccetera
Per apportare nell'interno delle tradizioni della cultura delle ha detto
Della politica venatoria del nostro paese dei mutamenti sostanziali profondi ma che vanno verso la salvezza dell'attività venatoria della difesa dell'ambiente del profilo patrimonio favolistico nazionale
Ora
Un'ultima considerazione
Ci sembra di poter fare
Questa linea programmatica di una mossa di una nostra proposta di legge del di una proposta di legge del Partito comunista
Noi l'abbiamo esposta
Già in molte riunioni incontri in conferenze stampa compresa quella del mese di novembre a cui facevano riferimento alcuni interventi tra l'altro uno dei quali distorcendo molto i caratteri di quella conferenza stampa
Abbiamo trovato su queste linee interresse
Non soltanto da parte del mondo venatorio ma anche da parte del mondo ambientalista
E dobbiamo affermare con molta franchezza
Che questo congresso le argomentazioni la serietà del dibattito
Le il documento stesso che ha preparato questo congresso ci conforta nel perseguire questa linea di rinnovamento della politica venatoria
All'indomani della sentenza della Corte costituzionale che stabilito la libertà di associazionismo del mondo venatorio
Noi comunisti assumemmo una posizione che vogliamo anche ribadire
E cioè dicemmo
Che come partito comunista affermavamo il principio della libertà associativa e lo volevamo e lo vogliamo difendere
E che quindi il cacciatore che è contemporaneamente iscritto al nostro partito
Doveva avere libertà di scelta nell'iscriversi ad una delle associazioni venatorie
In base ai caratteri ai programmi alle democraticità ai contenuti programmatici dell'associazione venatoria stessa
Riconfermiamo questa valutazione questo principio di libertà di scelta
Però vogliamo aggiungere con molta franchezza e molta sincerità
Che pur non modificando questa scelta fondamentale della libertà associativa confermata stabilita fermata e ripetuta continuamente dal nostro partito
Non possiamo però fare a meno di dire
Che l'andamento di questo congresso il salto qualitativo che questa organizzazione sia presta affare
Per quanto si riferisce alla individuazione di una strategia di politica venatoria
Corrispondono di più a come noi comunisti come Partito Comunista intendiamo per politica venatoria
Quindi nel riaffermare il principio della libertà di scelta dei cacciatori comunisti di adesione alle associazioni venatorie
Non possiamo fare a meno però di dire
Che l'attenzione e l'interesse del nostro partito in questo momento sono rivolte di più verso la vostra organizzazione che non fa
Sentiamo
Naturalmente
Che le decisioni la difesa della vostra autonomia la crescita lo sviluppo della vostra organizzazione
Se debbono avvenire sulla linea che questo congresso si sta dando noi auspichiamo che questi obiettivi che queste vostre diciamo così aspettative
Trovino nel nostro partito l'attenzione che meritano e anche il sostegno necessario a sviluppare questa battaglia
Ringraziamo Franco vitali
Che anche se è stato per lungo Rella previsto ha concluso colonna ecco delle frasi che sicuramente hanno sovrastati da Alto gradimento per tutta l'Assemblea diamo adesso la parola al professor Claudio Nicolini ordinario di biofisica all'università di Genova
Io non so se non so se dico delle cose altrettanto gradevoli fra platea
Però voglio dire però io non sono un cacciatore
Non lo sono mai stato e poi mettere uno diventiamo mai
Quando a Moretti ma invitato a venire quello che mentre in una delle cose di cui non si parla dell'ambiente si dimentica spesso che sta inquinando in maniera spaventosa e l'uomo la sua intelligenza lo di fatto in questo paese di cui parliamo di preservare l'ambiente di preservare le risorse stiamo riferendo procedendo a un massacro delle nostre migliori intelligenze che lasciano questo Paese subito dopo la laurea lo Stato per diciott'anni folli questo Paese soli entrato solo da tre
E in quei tre anni la Presidenza del Consiglio vicino al compagno Craxi ne ho viste di cotte e di crude
E direi che tutto quello che sta avvenendo oggi poco dopo le elezioni non mi ispira buona confidenza errori vi dico due cose
Innanzitutto cercò di confinare il mio discorso inutili dieci minuti per sole molto facile parlare ma è molto difficile ascoltare
E qui non c'è la televisione disco cambia canale purtroppo qui dovete subirne
Allora cercò di Avetrana concetti fondamentali innanzitutto io come uomo di scienza
Non credo le visioni apocalittiche di nessuna natura so che qualcuno qui ha dato dei numeri apocalittici i numeri le statistiche sono usate come si vuole in come in qualsiasi momento si vuole
Se questi numeri sono usati per portare l'uomo al Medioevo
Per portare l'uomo una serie di divieti di venti i vincoli ebbene io dico questo tanto non avrà comunque anche se con gli auspici non verranno non è che solo perché l'ambiente condiziona cancro la gente vive ed una cappa
Di ossigeno e beve acqua distillata la gente continua bene mangiare
E ridere la sfida è una sfida di altra natura è una sfida di carattere tecnologico in cui bisogna preservare l'ambiente garantendo lo sviluppo economico René vent'anni fa questo discorso più forti faccio ora nove a nessun significato
Ero un vuoto discorso senza contenuti pieno di ospiti
Oggi lo è
Per una serie di ragioni però bisogna che prima diciamo con chiarezza
Alcune cose che inquinano l'ambiente e che vanno tolte uno ve l'ho detto inquinamento dell'intelligenza è dato da un Paese che opera per cordate
Per amici per degli amici nell'ambito universitario negli ambiti degli Enti di ricerca in cui compagno prima ha fatto riferimento GM arene atto a Prodi fatto di Ford e lo Stato di diritto
Privilegiando cordate
Che di fatto stanno trasformando il nostro Paese ubbidendo una logica di multinazionali che di fatto interessa sul profitto stanno trasformando il nostro Paese da produttore di conoscenze trasformatori di conoscenze
Cosa che può far molto bene a a Olivetti a De Benedetti Agnelli ma che non può fare bene al Paese nel suo insieme perché se noi non teniamo le frontiere tecnologiche non mi fa dieci anni siamo peggio della Sud Corea
Allora non è un problema
Voi guardatevi intorno guardatevi intorno quando contengono che vivono attorno cominciano sul genovese
Dico Genova mi piace il mare mi piace l'ambiente
Vedo però la Liguria e in molte altre livornese e in altre zone d'Italia continuamente fabbrica entrano in cassa integrazione
Settori ma pulite cottimo avvenuti in piedi con denaro pubblico mantenuti in piedi con cosiddetti fondi per l'innovazione che sono oggi il pubblico due per cento del prodotto interno lordo cioè dieci mila miliardi e sono gestite dalle grosse aziende fra l'indifferenza della classe politica PCP SI inclusi
Gestiti in una maniera assolutamente parrocchiale e quando il carogne litiga predicare plunum pecca nel beffa pubblico di fatto Faglia privi gli utili della sua azienda usando denaro pubblico in maniera
Assolutamente acritica e pericoloso
E vi dico perché
Le industrie buono ci fondiamo oggi sono l'auto la meccanica la siderurgia la chimica tutte cose che non solo in quell'ambiente Bastida Piombino cosa fa la fiducia
Ma che di fatto non possono essere mantenute
Anche certe lotte a critiche di sindacati che difendevano criticamente posizione di lavoro che saranno scomparse come nel settore siderurgico piumino come le minime dell'erba per fa degli esempi non sono state prodotte mantenere si doveva differenziare allora
E qui c'è stata una connivenza fra un sindacato acritico paleolitico ed una classe dirigente in prevalenza democristiana sono totalmente nell'ambito ivi che hanno protetto quei privilegi e hanno creato il presupposto per la disoccupazione
Perché nessuno per questo prevedere nel nel futuro di mantenere industrie di acciaio
Da dieci anni dei presidi vantati smettono di farlo l'materiali ceramici stanno rendendo obsoleto superato con le tecnologie ebbene noi abbiamo una potenzialità enorme
Una delle cose in cui il nostro Paese è stato primo della classe due tuttora ma esporta intelligenza umana deve noi stiamo inquinando abbandonando
Quell'intelligenza potrebbe consentire innovando nelle aziende
Nei settori di ricerca e sviluppo di mantenere e garantire un sughi uno sviluppo economico che passarvi l'ambiente
Non lo sviluppo che crei dei miti che crei delle delle paure delle preoccupazioni che non si può far questo non si può far quell'altro non si può cacciare io vostro cacciatore corretto
Non ho mai capito le visioni apocalittiche e Numai capito le crociate uniche sia
Le crociate rispondono naturalmente alloggi che veramente superate
Non è con la crociata che si risolve un problema da questo lato dell'ambiente
Allora dove si può intervenire ed ecco perché ha accettato di parlare quando ma chiamato io mi sentivo fuori causa ma alcuni temi alcuni dottori prima il compagno comunista e poi un altro compagni mi sembra socialista bizzarri
Hanno fatto riferimento alla ricerca agli istituti hanno fatto riferimento a questa bene
Cari compagni guardiamoci un po'meglio
Qui stiamo giocando con queste cose
Qui stiamo letteralmente sprecando enormi risorse non c'è nessun governo della ricerca non esiste un registro un ministero che solo di fatto sulla carta esistono degli enti uno gli ha funzionato disputa sulla di fisica nucleare che fra l'altro concerti atteggiamenti
Genericamente antinucleari voglio precisare prima che mi apra una parentesi Rufy slogan di nascita vent'anni fa ero dalla parte di Polito e poi il popolo viene questa tavola oggi
Ebbene vent'anni fa noi perdemmo per colpa di una classe politica ottusa
L'occasione di diventare una un Paese un po'come settore energetico
Ma ormai siamo al due per cento
Ed è capi poi non ci si vuole dire Ippolito oggi non è serio puntare alla fusione alla fissione nucleare
Non è serio perché sappiamo ormai oggi mentre vent'anni fa non sapevamo che abbiamo un terremoto ogni due anni sulla sesto grado scala Mercalli e ogni quattro anni devastante ed è sotto gli occhi di tutti se noi dovessimo passare al due per cento anche quindici al venti dovevo fare
Una trentina di centrali nucleari dove li faremo nel retrobottega suo di Spadolini o di qualcun altro o nel giardino loro e possibile oggi e cinquanta e dieci e quindici anni
Oggi la tecnologia consente di tecnologie che passa con l'ambiente tecnologie quale fotovoltaico
Che consente e oggi consente in Paesi come Giappone illuminare anche città intere
Qui anche in test zone deserte di cui l'Italia è piena nel pieno d'acqua scala campagne isolate e casolari abbandonati in realtà tutte quelle tipo di risorse sono grandi potrebbero tutte nel fotovoltaico perché oggi silicio amorfo
Una nuova tecnologia distrutti in sottili consente una conversione della luce non solo che la luce anche quando non solo non c'è solo l'UPI cioè trasformando la in energia in kilowatt
C'è un potenziale
Disse immobilizzazione di quelli già che sarebbe il presidente dell'ambiente e così lo ebbe a a assai vasto dinanzi pagamenti e i ritratti di sviamento di centrali a carbone AN come Piombino che i siti di Pino continente o altri scottare nucleare eppure lo si fa cosa fa il nostro Paese
L'ENEL fa la normativa e e da e eroga elettricità sottoposto ci sono tra desolate in cui per i stavolta costa sui venti venticinque milioni lo da per due milioni oggi questo pone fuori mercato tutto il fotovoltaico l'eolico il geotermico
Ma dico capisco non favorire magari le leggi attuative io necessari favorirla un addirittura favorire l'esistente chi produce energia inquinando l'ambiente queste sono scelte che avvengono oggi
E non ci preoccupiamo dei grandi sistemi ci proviamo delle crociate contro la caccia e queste cose avvengono Fanny Forenza generale
Questo il nostro cancro
Questo il cancro per cui io cerco di sensibilizzare son venuto mi son fatto un viaggio stante dopodomani partì per gli Stati Uniti soluto appostate pescecani fatta di progetti che questi sono i veri problemi le vere sfide
Lo devo dire un quadro riferimento meritocratico uccide da quella logica perversa degli ed lottizzazioni degli amici degli amici oggi l'informatica consente questo
C'è un dibattimento di telematiche informate consentì giudicare il vomito epoche han fatto un prodotto certi manager che oggi vengono proposti con assoluta arroganza da certa classe politica incluso palpito di cui io faccio parte
Tutti Capaldo candidato al Senato le poi socialista per cui anche se sono purtroppo lungo un uscito
Romane perché mi presumi preso un collegio che mi piaceva diciamo non non non non io non penso che il ruolo che l'intellettuale e qui voi apro una parentesi rese solo quello di occupare poltrone come suo garantite
Avrà avuto la quarta non voglio guida che di un posto sicuro Pietro io vado là dove posso conquistarlo
Perché figuriamoci tutto la corruzione tutti i livelli nascono alla campagna elettorale gente che cerca soldi eccetera condizionamenti e poi di tornare indietro perché non ho mai visto nessuno che darà l'ira senta la cosa indietro
Ho gente che accetta una candidatura sicura eravate potere a quella maglietta data io e tu fai quello che voglio qual è la peggiore cocente e questi Roberto Luca democrazie consecutivi
E quindi apro una parentesi per cui a me diciamo è stato un piacere anche per quei voti tanto che i miei non garantire su un altro
Quindi il problema allora è possibile oggi garantire uno sviluppo fondato sulla questione dell'ambiente però regole del gioco un governo tra ricerca creati super ministeri soprattutto e soprattutto puntare sull'innovazione
Cioè uscire da quella logica perversa delle multinazionali che oggi sono in cravatta
In realtà non hanno più un manganello
Hanno cambiato lo stile
Ma la sostanza è quella perché quando Totti quei poteri in tre anni ho già capito Carli non esaltino manganello il teatro la calunnia esercito la denigrazione personale perché quelle persone tutt'oggi usano migliaia di miliardi appelli loro personali e non a fini di sviluppo del Paese
Perché Fini dicono che chi vuole innovazione ci dev'essere un ente centrale allora alcuni propende compagno comunista toccato ha fatto riferimento l'Istituto nazionale che dovrebbe e o include l'università certo non abbiamo istituti che sono ridondanti e va uno contro l'altro senza nessun controllo
Si dovrebbe cercare uno governo centrale ricerco un ministero unico un un dipartimento che esiste per sua Presidenza del Consiglio
Magari di un Consiglio fatto un po'diversamente perché il di certe alleanze fatte finora nel passato
Soltanto provocare il potere per il potere a me francamente non non so a cosa servono io penso che guardi giudice sono tali per farvi fronte nove episodi e chi ci sta nel risolvere i problemi che ci sta qualunque sulla sua tessere in tasca che se Partito Comunista in quella direzione bisogna andare e questo è uno sforzo obbligato che tutta la classe politica sono facciamo solo delle delle grandi manifestazioni d'intenti
Allora le tecnologie quali sono sono quattro portanti che possono rivoluzionare il nostro settore industriale e portarlo allo sviluppo tecnologico che in un tempo ritentare guardate il Giappone
Il Giappone si fondato tutto suo miracolo economico e occupò disoccupazione in Giappone e lo zero virgola zero due per cento cioè non esiste
è fondato sull'utilizzo capillare delle tecnologie avanzate
Che vanno dalla microelettronica Alan elettronica materiali primario di quelle e materiale che abbiamo anche noi il silicio oppure futura sullo d'Italia oppure i futuri Livio Polibio tutta materiale che abbiamo il nostro ambiente uno due tutte le vie patologie
Prima si è parlato delle di un contratto fatto dal settore agricoltura col CNR Lea ma Sensi ne avevano abbandonato quel settore di ricerca ma non abbiamo più nessuno che valga il merito di un nome di ricercatore quella parola è stata usata per quella abusata
è inutile fa contratti poi visto onde cotti Ponente ha di fatto non garantito con stivali di stipendio la fame andare a titolo evasione di massa ormai voi sosta parte ceneri sosta pacchi dall'Enea e quegli enti sta aumentando trasformatori tecnologia altrui a che serve l'agricoltura questo
L'agricoltura può risolvere come suo problema non ancora quanti parassitari noncuranti agenti virali oggi la dietrologia l'ingegneria genetica Nigeria protetta consentono di fare cose solo se i cervelli sono qui
E se vengono pagati
E se vengono incoraggiati son dei nostri peccati al telefono o a o o sopra il va be'sì ad un partito Perugia fa carriera o prendere magari scrive sia una suoneria opaco di questo genere gente che deve solo fondare il suo lavoro per quello che fa non per quello che dice di voti credo in cui crede con quelle persone oggi è possibile fare piante
Che resistono i parassiti naturalmente ingegneri Zante quest'anno di un miracolo
Questo cosa che avviene laboratori gesti sostanze contengono dei genitori interni in jazz dati e poi che non che senza bisogno dell'antiparassitario nocivo che qualche le acque consentono di crescere ed a sinistra di antivirali agenti patogeni
Questa è la strada da seguire
Io direi che a questo punto preferirei chiudere perché mi ero impegnato di parlare dieci minuti e sono già al limite
Vorrei chiudere e quando si parla anche
I nucleari antinucleare non dimentichiamo un altro problema il grosso del potenziale di rischio ma il nostro paese viene dalle armi
Gli arsenali militari ormai hanno invaso il mondo e non li avete partecipai al Forum di mosto evitato da Gorbaciov pur non essendo comunista vedete
Era apparso evidente che le potenze occidentali e poté e il Mila sulle sovietica noto fra i cento volte la capacità di distruggere null'altro
Il materialismo nucleari sul così ormai pericolosi che possono saltare per errore
Questo è un altro che è anche usato che la fucile la caccia rigo quando ci sono bombe ci sono arsenali interi chiariscono i saltare ogni e dodici volte degli ultimi vent'anni
è stato evitato una deflagrazione quella nucleare l'istanza per la stante per il genere umano solo perché c'è una linea rossa diventa fa il Presidente USA il presidente e l'UE SSA
Questi sono problemi di cui tutti devono farsi carico incluso la vostra associazione queste sono lire per preservare l'ambiente per quando si fa avanti parla di spalle integrale cioè la sommatoria tutti i potenziali rischi
E quando si fa si vede che questa sorgente di radiazioni è già nel nostro Paese più alta di quanto siano centrali stesse questo non vuol dire che abbia senso mantenermi alcune come quella di latina che sono veramente un'altra bomba latente
A una centrale che ormai decotta e non si capisce cosa si aspetta a chiuderla
Quindi direi di fronte non c'è la fusione nucleare che sicuramente fra venti trent'anni quando queste centrali potesse essere fatte ha risolto il problema sicuramente la prova di principio avrà venti punto venti trent'anni
E questo sarà un modo e i fra quaranta cinquanta avremo prodotto attraverso l'acqua di cui gli ocelli le mani i nostri soldi ieri dal deuterio KPN per i nostri mari circostanti Ceroni fronte mai abbiamo uno sviluppo tecnologico uno sviluppo quindi o Sturiale che può basarsi sulle tecnologie avanzate
E questo la sfida che il nostro Paese può fare ma ricordati non terrà benefici soltanto la classe l'Italia di quelli che fa ricerca per ricordati ognuno di loro però nipoti innovazione che fa la sull'industria
E un'industria vuol dire a tutti i livelli vuol dire quello che impacchetta quello che prepara quello che distribuisce
Non è affatto vero ci sono Paesi come la California che partivano da un livello di occupazionale riduce di cinque seicento persone oggi hanno due tre milioni nello stesso Giappone e di quei due-tre milioni la banale minoranza che fa ricerca nel laboratorio e l'uno per mille
Tutto questo occupazione creata dall'indotto di queste innovazioni io vorrei che questa è la reale sfida certo per questa reale sfida bisogna toccare i centri di potere che i centri di potere al di là delle intenzioni sono ancora il male di pochi signori controlla grosso finanza grazie
Ringraziamo il professor Nicolini diamo la parola al dottor Toso Silvano dell'Istituto nazionale di biologia della selvaggina
Finito
Ringrazio l'ARCI caccia per aver voluto invitare per favore un pochettino Vivenzio
Ringrazio l'ARCI caccia per aver voluto invitare l'Istituto nazionale di biologia della selvaggina ad intervenire a questo suo convegno nazionale
E
L'istituto è stato citato un paio di volte dai relatori che abbiano preceduto
Quindi credo sia il caso di dare qualche notizia in più è prevederne un atipico il futuro di questa istituzione
D'istituto è un organo Pubblico di ricerca e consulenza in tema di conservazione della fauna selvatica
Che rivolge la propria opera appunto a questo fine la conservazione e la fama nell'interesse della collettività nazionale nella sua completezza
Quindi nell'interesse della conservazione che è un bene
è un bene per tutti i cittadini siano essi si Tadini interessati direttamente ad usufruire di questa risorsa attraverso l'attività venatoria sia che questa attività
Venatoria non pratichino
Ora come come si pone a nostro modo di vedere l'attività venatoria nell'ambito della conservazione della fauna
Evidentemente può essere un attività compatibile con la conservazione a certi a certe condizioni
Addirittura a certe condizioni può essere un incentivo alla conservazione perché se ben dirottato
Il la potenzialità di tipo economico editti pezzi intervento diretto sulla fa una del mondo venatorio può di miniere une elemento sicuramente positivo
Però è chiaro che nella situazione attuale italiana
Siamo molto distanti da questa situazione
Ideale
Stazione ideale istituto già da diversi anni va prospettando chi ha seguito molti convegni
A carattere nazionale dove l'istituto è intervenuto con le popolazioni lo sa molto bene
Cito ad esempio quello generale Lee Marvin tenuto sia a Roma
Bene i novecentottanta ormai sei anni fa caccia negli anni ottanta dove addirittura le risoluzioni del convegno
Avevamo sposato in maniera quasi completa una grossa relazione che l'istituto presentato
Purtroppo però
Il trasferimento dalla carta alla realtà di quei principi non lo vediamo ancora
Io vorrei
Verificarli i punti sostanziali di questo progetto
Di riforma che è un processo di riforma
Legislativo
è un progetto di riforma di tipo tecnico scientifico
Ma è anche un grosso progetto di forma culturale
Che mi sembra debba essere affronta
Innanzitutto la creazione su tutto il territorio nazionale di unità territoriale di gestione faunistica
Puntate ritrattista e faunistiche in cui tutte le attività concernenti la conservazione e la gestione e la fa una possono essere programmate qui però bisogna che ci intendiamo bene
Non crediamo alle unità di gestione
Di enormi dimensioni perché nella pratica non sono poi gestibili correttamente
A seconda dei tipo di ambiente del tipo di fa una che insiste sui territori è necessario individuare delle unità di gestione
Che in linea di massima
Devono essere dell'ordine di qualche migliaia di ettari
Nell'ambito di ciascuna di queste unità di gestione
Che potranno avere di volta in volta preminente interesse
Di gestione conservativa o di gestione attiva in cui è previsto anche il prelievo e quindi qui si inseriscono
Patti nazionali pacchi regionale oasi di protezione e tutti quegli istituti
Che il cui può essere previsto
Una gestione della fauna
Che esclude per terminati motivazioni il prelievo e poi invece delle unità di gestione faunistico territoriali venatorie in cui il prelievo è consentito però è consentito a certe condizioni
Quali sono queste condizioni di contestare sono molto semplici almeno sulla carta molto difficile da realizzarsi nella pratica perché esigo uno sforzo considerevole in termini organizzativi impegno e non neghiamo ce l'ho anche in termini di tipo economico
Primo
In tasca un attività di gestione è necessario intervenire sull'ambiente
Perché fauna selvatica possa essere prodotta in maniera naturale sul territorio
Questa è l'unica via possibile il fagiano trovo cioè l'uccisione di animali allevati incattivita rispetta cattività
E gestiti come
Animalità pronta caccia
è un futuro perdente per la casa in Italia in quest'altro Paese
è un futuro perdente perché Scola ancora di più l'attività venatoria dall'attività di conservazione della fauna e dell'ambiente
è inutile che mi dilunghi sulle
Sono incongruenze di tipo tecnico scientifico legate alla immissione di animali questo tipo sul territorio
Le sappiamo tutti ormai
Secondo intervento fondamentale dell'unità di gestione condizionatori
La conoscenza del proprio capitale i censimenti questi indici simmetrie continuano ad isolarsi nelle orecchie Rizzi Simeri proprio a farlo
Troppo comodo parlando è solo e poi non darsi da fare per attuarlo
Si legge su una base conoscitiva
Fondamentale
Esistono ovviamente dei problemi molto maggiori per quanto riguarda l'avifauna migratoria rispetto alla fauna stanziale in questo caso però per a però almeno per alcuni gruppi del far migratoria è possibile
è possibile stabilire
In maniera abbastanza corretta
Penso ad esempio agli esami forme anche a livello internazionale pelle stime di
Densità e dinamica di popolazione
E su questa base è possibile anche programmare un prelievo corretta
Terzo punto fondamentale
Esecuzione dei piani di prelievo una volta che si conosce il capitale è possibile sapere quanti animali si possono prelevare annualmente da questo capita
Però bisogna farlo ovviamente sulla base di criteri squisitamente tecnico scientifici
Ormai i criteri sono abbastanza ben conosciuti
Negli altri paesi esistono studi
Molto puntuali in questi termini si tratta nella maggior parte dei casi di adattare questi principi e che teniate tenga a un ambiente come il nostro che per certi versi è un po'diverso da quello d'Oltralpe o da quello di altri
Gli altri Paesi
Infine di grande importanza il controllo del prelievo inteso sia come statistiche di abbattimento a stati discriminatorie noi siamo l'unico Paese o quasi se si esclude la Grecia è forse Portogallo in Europa
Che non sa quanti animali vengono uccisi sul proprio territorio
In campo comunitario facciamo sempre la figura del Paese sottosviluppato in questo senso Pagani non sono lo sappiamo quanti animali abbiamo e quanto incide prelievo ma non sappiamo neanche le dimensioni di questo prelievo il che è veramente
Assurdo
Ma non solo è stata ispiratori anche l'esame
Per meglio programmare la gestione successiva
Tutto questo però sarebbe del tutto vanno se non esistesse il legame tra Stato e territorio questa è una cosa di cui si è parlato moltissimo ormai emise ma abbastanza delle ben sviscerata nel principio
Si tratta di trovare delle modalità di attuazione che potranno anche essere graduali potranno
Rispondere a esigenze di Apple distribuzione oneri della pressione minatoria tra aree con un territorio notevolmente ha dato ad esentare ad esercitare la caccia e dare invece in cui territorio ad altre dalla casa è molto limitato si tratta di trovare delle soluzioni
Di tipo tecnico che ovviamente lui non come diceva giustamente
Provvedimenti ma non potranno mai accontentare tutti in maniera indiscriminata ma purtroppo oggi siamo di fronte a una si tratta di scelte dicevate che possono essere anche scelte dolorose ma bisogna farne
Infine due problemi
Direi abbastanza fondamentale il discorso della scelta delle specie cacciabili e il discorso dei periodi di caccia
Se la caccia deve essere un momento di gestione di conservazione in dirittura dalle popolazioni di animali selvatici
Sulla base delle cose che ho detto prima mini censimenti queste cose qui è chiaro che solo le specie che possono essere oggetto nella pratica
Di censimenti esaustivi e attendibili
Possono entrare nel novero delle specie cacciati perché è buona regola
Quando si ha a che fare con delle risorse naturali che nel dubbio ci si astiene
Si fa sempre sempre in tempo a trovare nuovi sistemi per valutare la testa delle popolazioni nuovi sistemi per tentare di intervenire in maniera tecnico scientifica corretta ma il farlo atto io errori senza questi dati
è a mio modo di vedere profondamente scorretto
Discorso dei periodi di taxi ma qui direi che bisogna distinguere molto bene tra fauna stanziale e fa una mediatrice
Per la stanziale per parte della stanziale per lo meno i nostri in una situazioni ideale di corretta gestione nell'ambito dell'unità territoriali gestione fornisco minatoria
Nulla vieta che i periodi di caccia possono essere diversi e al limite anche chi prolungati rispetto a quelli che oggi Gaetano e sei otto
Andare a caccia di selezione i caprioli in innestate va benissimo se esistono le premesse per fanno in maniera seria va bene
è chiaro però che quando parliamo diari fauna migratrice le cose cambiano un pochettino
Tali un pochettino perché esistono i principi fondamentali di di di biologia applicata e ci dicono ad esempio che la caccia ai migratori
Dopo la seconda metà dell'inverno quindi dopo che la pressione selettiva della stagioni
Peggiore in questo senso per le popolazioni degli animali selvatici ha avuto modo di esercitare la propria la propria mortalità non protetta da essa derivate chiaro che anagrafico il dopo questo periodo è un contro senso dal punto vista tecnico addirittura è un qualche cosa e ma a scapito degli stessi cacciatori e questo bisogna l'attentato BT Italia accettarlo anche se capisco perfettamente che è una rinuncia
Grave per molti che esercitano la caccia alla migratoria
Ora
Uno dei viola danni ha preceduto
Diceva che è necessario trovare uno strumento
Di
Ricerca e consulenza tempo identifica a livello nazionale
Io non ho capito bene se diverso dall'istituto con un potenziamento dell'istituto questo non mi è molto chiaro
Evidentemente non posso fare semplicemente Cicero pro domo sua però devo dire una cosa e l'istituto è figlio del suo tempo istituto è quello cioè è stato quello che è stato perché parliamoci chiaramente fino a quindici vent'anni fa o anche meno forse gli unici italiani che si interessano nel bene e nel male la fauna selvatica erano i cacciatori
Oggi c'è un movimento d'opinione c'è una migliore sensibilità per questi problemi da parte di strati di popolazione sempre più vasti e ed evidentemente non cacciatori noi crediamo profondamente in questo cioè pensiamo che l'Istituto nazionale di legge la selvaggina debba essere al servizio della comunità nazionale una sua interezza
è chiaro però che lo Stato che ci ha creato ci deve dare anche
I mezzi
Per fare questo
Per esempio incisivi
Peres per poter dialogare all'esterno anche dei propri nazionale in un certo modo
Ora io vi devo dire che negli ultimi cinque sei anni su si sono fatte molte cose è un istituto che ci conosce un po'più da vicino lo sa
Però rendiamoci conto siamo quaranta persone con dei compiti del tipo che ricordavo prima per tutto il Paese
Di cui dieci ricercatori è chiaro che c'è una sproporzione enorme tra le necessità e le potenzialità o meglio o meglio la realtà dall'ente
In questo senso l'apporto del mondo esterno all'istituto quindi università altri enti di ricerca nuove non solo non abbiamo mai rifiutato ma anzi chi si occupa di questi problemi nel Paese sa benissimo che siamo estremamente aperti a qualsiasi forma di collaborazione
Bene io credo che
Finisco in questo modo
Allora grazie al professore Toso adesso la parola professore Corrado Barberis per l'Istituto nazionale di sociologia rurale che ringraziamo
Per favore pastore un po'di attenzione
Signor presidente signori
Nella intervista resa ieri al quotidiano l'Unità
Il vostro presidente onorevole ferma Viello
A chi sottolineato come il problema della caccia
Sia quello in Italia di non fare cultura
Gli italiani non si sentono la caccia
Come un problema culturale
Sottolineo in Italia sottolineano gli italiani
Perché altrove non è così
Come umile cultore di scienze statistiche
Debbo promanare un moto di invidia o se preferite di frustrazione
Quando a poco tutti gli anni l'annuario
Tedesco
Di alimentazione agricoltura
E foreste e vedo che c'è una pagina intera dove con teutonica precisione
Si segnalano i cappi abbattuti nelle foreste tedesche non in blocco ma specie per la specie
Sappiamo così che nel mille novecentottantacinque sono stati uccisi seicentosettantotto mila caprioli conto con seicento trentadue mila elettori
Sappiamo che il valore di tutta la caccia abbattuta nel mille novecento e ottantacinque è stata pari a cento e novantasei miliardi di lire
Quindi quando io vedo queste cose e poi le cerco inutilmente nel mio Paese
Non posso da statistico non provare un senso di frustrazione è un senso di invidia per coloro che invece sono in grado di sciorinare dei dati così almeno apparentemente perfetti
E credo che proprio qui c'è un punto sul quale e necessario richiamare la nostra attenzione perché quest'anno disinteresse della statistica italiana per il mondo della caccia
è il frutto
Di qualche cosa che non è episodico ma di qualche cosa che viene da più lontano
E il segno di uno di quegli scollamenti
Di cui abbiamo accolto anche qui stamattina qualche cotto quando il mio carissimo amico bizzarri attaccato la relazione del vostro segretario generale a Moretti
Relazione nella quale pure era sottolineato la necessità che agricoltori e cacciatori si battano insieme per una comune difesa del verde
Però evidentemente queste cose questa necessità di battersi insieme era stata avanzata con espressioni anche polemiche che non sono state gradite
All'amico bizzarri ma direi che questo mancato gradimento non è un fatto episodico polemico politico se fosse così non entrerei in questa materia che non mi compete
Ma è il segno di qualche cosa che Stam Monte e cosa Stam Monte stava mancata integrazione fra agricoltura e caccia
Io ho detto che il nostro Paese escavo osso di statistiche sulla caccia ma non fino al punto di no cogliere questo disagio nei rapporti fra caccia e agricoltura rapporto che nasce dal fatto questo apporto di disagio emerge emerge questo rapporto di disagio
Nelle statistiche che dicono come nel mille novecentocinquantuno all'inizio del nostro sviluppo economico le persone che vivevano di caccia e o di allevamento e cattura di animali erano ottocento sette naturalmente sono le persone che vivono professionalmente di questo poi sappiamo tutti che i cacciatori sono un milione e mezzo più ma le persone che vivono professionalmente di cattura di animali allevamento erano nel mille novecentocinquantuno ottocentosette con lo sviluppo economico il numero di queste persone cresce
Passa a mille cinquecento sette del sessantuno a mille settecentoventotto nel settantuno e ci aspetteremmo di Venere che aumentano anche nell'ottantuno mai me nell'ottantuno invece c'è un calo a mille centosettantatré cioè siamo al di sotto dei livelli del sessantuno ora per carità
Non è che io voglio dire che queste cifre dell'Istituto centrale di statistica sono coccolato può darsi benissimo che ci sia qualche dose di errore
Ma ci sono delle altre indagini sempre compiute dall'Istituto di statistica che ci dicono che qualche cosa non va nei rapporti fra agricoltura e caccia
Ho fatto fare da lì ho chiesto la cortesia dell'Istat l'ha chiesto il nostro istituto nazionale di sociologia rurale ha chiesto la cortesia dell'Istat di elaborare i dati dell'ultimo censimento che prevedeva anche una voce se l'azienda allevava animali di selvaggina
E abbiamo trovato che in Italia nel mille novecento nel mille novecento e ottantadue le Aviendha levatrici di selvaggina sono cinque mila sette
Centosessanta di cui due mila circa nell'Italia centrale Toscana Marche e Umbria
E allora abbiamo voluto fare noi con l'aiuto del ministero dell'agricoltura un sondaggio per vedere che cosa facevano queste aziende produttrici di selvaggina
E abbiamo dovuto trarre la prima sconsolante constatazione
Che è vero che nelle Marche in Umbria ci sono mille centodieci aziende che producono selvaggina
Ma producono selvaggina perché siccome ci sono delle norme veterinaria da rispettare il contadino l'allevatore denuncia anche la copia di fagiani che poi gli serve a Natale da mettere a posto
Ma in realtà quando noi siamo andati sul perlomeno non ne abbiamo trovate mille cento in Umbria e Marche di aziende di selvaggina vengano trovate un'ottantina ora certamente i nostri rilevatori se la saranno presa comoda avranno dimenticato di censire qualche azienda ma la realtà è che gran parte delle aziende che vengono classificate come allevatrice di selvaggina
Dall'Istituto centrale di statistica sono aziende ripeto che limitano l'allevamento a qualche esemplare da autoconsumo ma non hanno una vera iniziativa commerciale
Non hanno una vera iniziativa economica
Nel campo della caccia
E allora ecco che ripeto si crea proprio in questo momento una occasione di mancata collaborazione fra agricoltura e caccia perché noi saremmo portati a credere che invece data la necessità di sempre maggiori quantità
Di volatili e di beh di selvaggina da pelo saremo portati a credere che invece c'è un'esplosione di attività di allevamento per rispondere alla domanda di voi cacciatori ma questo non propaganda non trapela
Non traspare non si hanno notizie di questo ecco e allora evidentemente c'è nei rapporti tra agricoltura e caccia qualche cosa che deve essere cambiato qualche cosa che dev'essere incoraggiato mi dicono per esempio
Che allevare un leprotto
Un leprotto interno in termini razionali
Costa allevavano lo si vende a cento mila lire costa cinquanta sessanta mila lire allevarlo
E allora come mai non vengono prodotte abbastanza lepri come mai non ci sono le famose cooperative di giovani che si danno all'allevamento della lepre perché non ci sono
Dei privati i quali pensano all'allevamento delle proprie in sostanza credo che questi discorsi debbano essere affrontati perché c'è uno scollamento tra l'attività faunistico venatoria e l'attività diciamo di caccia pura e semplice insomma non c'è una collaborazione fra l'agricoltura e la caccia
Direi che la mancanza di questa collaborazione si avverte anche sul piano gastronomico
Non so se qui ci sia qualcuno di voi che viene da Sondrio
C'è qualcuno di Sondrio
Provincia che io è fuori bene allora io che faccio non frequentatore piuttosto assidui sistematico della provincia di Sondrio
Fino a qualche tempo fa per trovare una bresaola di cervo dovremo faticare
Moltissimo c'era un negozio Sondrio un cerotto Motta che essendo lui stesso cacciatore faceva le bresaole di cervo dei salumi di cervo poi è venuto il Bosca si di Bormio
Adesso tutte le salsamenteria e tutte le case produttrici di salumi della Provincia rigor gitano
Di salami e di bresaole di cervo il che vuol dire che gli italiani hanno bisogno di cibi nuovi hanno voglia di stuzzichini hanno voglia di uscire dalla dittatura del consueto alimentare
Hanno voglia di novità
E allora
Perché non c'è una attività integrata che soddisfi voi cacciatori permettendo di uccidere alcuni esemplari e nello stesso tempo consenta ai gastronomi
Una onesta soddisfazione di consumare i cibi inconsueti
Ecco credo che questo sia un punto importante credo che questo sia un tema se non risolviamo il quale sarà impossibile trovare un giusto punto di raccordo fra l'agricoltura e la casa grazie
Allora prima di dare la parola Anagni Vittorio presidente dell'Arci picchiato antiche prego intanto di prendere posto acceleriamo i tempi è arrivato un telegramma dell'assessore della Basilicata Di Mauro chiesi scusa di non poter essere presente ci augura buon lavoro lo ringraziamo la parola Magni Vittorio per il penultimo intervento ci sarà poi l'intervento di Giammario Missaglia vedremo comunque se è possibile prima di dare per una replica per levatura la mattina arrivato nella mattinata se possibile un altro intervento
E compagni amici carissimi
Mi è particolarmente gradito portare al quinto congresso dell'ARCI caccia il saluto fraterno e affettuoso dell'Arci pesca tutto
E con duplice piacere che faccio questo sia per i rapporti di collaborazione intesa esistenti da alcuni anni Fracci cacciarci pesca
Intesa che ha consentito un positivo rilancio dell'Arci pesca che oggi sta concretamente conseguendo
Un interessante sviluppo e la sua autonomia
Collaborazione che si propone di continuare e rafforzare con la proposta di protocollo di intesa che avete in cartella ma del quale io ancora non ho sentito far cenno e sarebbe interessante discuterne
Personalmente approfitto mi consentirete di questa occasione per esprimere anche un ringraziamento personale all'ARCI caccia in vera ai suoi dirigenti per avermi consentito di fare un'interessante esperienza
E leggendomi al quarto congresso nazionale nella presidenza nazionale della associazione avendo avuto ultimamente affidate responsabilità di direzione nell'arciprete ska nazionale come presidente e recentemente nella presidenza della nei nuovissimi impegnata per l'attività sportiva e motoria in tutto il vasto mondo degli anziani
Non viene oggettivamente è consentito di mantenere ulteriormente né incarichi nel responsabilità politica nell'Arcicaccia in ogni modo grazie compagni
Restò
Naturalmente non significa che debba andare istinto endotossine indebolendo così
Un rapporto fra archi cacciarci pesca che è stato unanimemente riconosciuto particolarmente proficuo è positivo
Anzi il rapporto Arci pesca caccia dovrà costruirsi e consolidarsi in avvenire sui punti indicati
E sulla proposta indicati nella proposta del protocollo di intesa il nostro comitato direttivo Dell'Atti pesca si riunisce il quattro luglio ed è chiamato a discutere ed approvare la proposta di protocollo e ad operare conseguentemente la tentazione consentitemi dopo quattro anni di lavoro circa anch'con l'ARCI caccia è alle porte a intervenire sui problemi specifici di quale caccia oggi e come sarà negli anni a venire tuttavia facendo anche un papà di violenza a me stesso
Pur essendo stimolato dal dibattito non mi addentro in questo discorso pur di grande attualità ed interesse
Non lo faccio perché vorrei invece dedicare il mio intervento a quali iniziative su quali contenuti armeno quelli essenziali cementare il rapporto Arci cacciati pesca in avvenire
Voglio esprimere subito un nostro accordo di fondo per l'asse tematico con su cui è stato imperniato il quinto congresso la caccia e verde
E per essere forza propositiva di una grande battaglia culturale questo è quello che si propone latitato
Perché siano definitivamente battute le Pelley tanti caccia e si vada a una nuova organizzazione della caccia una caccia compatibile con gli equilibri ambientali
è stata certamente io in parte li ho partecipato una scelta coraggiosa
Ma ritengo culturalmente banalità politicamente valida vincente
Porre al centro del dibattito e dell'iniziativa dell'Associazione questo problema
Cioè fare dei cacciatori della loro associazioni i protagonisti della battaglia ambientalista c'è un posto che ci spetta lo dobbiamo occupare con forza e fino in fondo su tale terreno
Anche l'Arci Pax pesca con il suo terzo congresso che si è concluso poche settimane fa a Livorno si è collocato su queste direttrici di marcia
Discutere dibattere anche con competenza e passione Di Carlo quale caccia o quale pesca oggi
Senza avere prima ha compiuto una scelta chiara
è una scelta senza ritorno di carattere ambientalista
Rischiamo impostazioni abbiamo detto nel nostro congresso che nascano morte che hanno il fiato corto
E sono destinate a non incidere e sono destinate a non fare dei cacciatori e dei pescatori i protagonisti di nuove legislazioni sia sulla pesca che sulla caccia così come invece dobbiamo e vogliamo essere a tarda artisti impostazioni
Valide ieri volti ad apportare ritocchi a perseguire una sorta di razionalizzazione della nove sei otto a mio modo di vedere non rappresenta più neppure una linea di difesa della caccia
Se i cacciatori come innegabile sono una forza ambientalista dobbiamo produrre più fatti più iniziative sul tali Problemi
Non possiamo dire
Cosa vogliamo
Tutte le nostre noi possiamo dire cosa vogliamo portare avanti tutte le nostre ragioni
Tuttavia dobbiamo constatare che nei confronti dell'opinione pubblica delle stesse forze politiche delle istituzioni per forze ecologiste
Per forza e Verdi purtroppo appaiano si sono qualificati altri fino ad oggi Ermanno Olmi
Bisogna rompere questo muro e questo è avvenuto diciamocelo anche per assenze per debolezze per ritardi su questo terreno si sono avuti sia nella caccia che nella pesca
Queste il terreno su cui dobbiamo allora operare per conquistare l'immagine che ci compete l'immagine che è nostra
La scienza documentato ampiamente che la degradazione ambientale gli inquinamenti si possono arrestare vincere con la prevenzione intervenendo a bloccare eliminare le cause che li produca
In altre parole siamo in presenza di un grande nodo politico e qui è stato efficientemente sottolineato direi al problema siamo di fronte al problema della nostra epoca
Allora dobbiamo avere più iniziativa politica forte che incida sull'opinione pubblica sui mass media e sulle stesse istituzioni e Trincale a patire i ritardi i compromessi deteriori
Credo che dovremo muoverci in particolare su due percorsi ben precisi
Quello dei tanti per dare vita
A iniziative che abbiano capacità di incidere di imporsi all'attenzione della pubblica opinione dei mass media
Cioè andare all'attacco di ogni forma che intervenga a detrimento della salvaguardia ambientale
Saper tardare la denuncia pubblica dei responsabili della devastazione con le richieste di applicare regola rigorosamente le leggi esistenti anche se insufficienti e per proporre nuove
Normative legislative che intervengano a bloccare il processo di devastazione
Voglio sottolineare che un tale tipo di battaglia
Se vogliamo abbia successo non si combatte una volta per tutte ma deve avere carattere di continuità
E non si realizza neppure con gli ordini del giorno i comunicati stampa dalle venti concretizzarsi con iniziative che abbiano la partecipazione di massa di cacciatori di pescatori dei cittadini
Qualche volta si sente dire nei nostri dibattiti che essere verdi essere ambientalisti è una moda io dico si ricorre a questo quando non si hanno argomenti
Però ma se è così allora
Se anche fosse una moda
Benissimo facciamolo anche noi questa moda e facciamo l'ultima ma facciamola con forza facciamola meglio e più degli altri e allora vedrete che molte cose nel nostro rapporto con l'opinione pubblica andranno cambiano
Perché dobbiamo convincersi che i problemi della caccia e della pesca non si risolvano più oggi nel rapporto associazioni dei cacciatori o dei pescatori e istituzioni
Si risolvano partendo da un diverso rapporto quella pubblica opinione
A tale proposito io porto qui una proposta di un'iniziativa
Che è già uscita dal congresso nazionale dell'ARCI pesca anzi uscita in modo particolare anche per il contributo e compagni dell'UISP detto il compagno Missaglia che e qui presente a nostro congresso
Di una iniziativa che abbia una dimensione nazionale
E si caratterizzi proprio per una partecipazione di massa la proposta è quella Piatti pesca ARCI caccia UISP Arci Legambiente promuovano una prima giornata nazionale per la salute politica delle acque in questo che l'hanno ecologico e deve essere solo un inizio pesta rendersi ad altre iniziative sul territorio
Si tratta di mettere a punto tutte le iniziative atte a impegnare centinaia di migliaia di persone in tutta Italia
Iniziativa da definire puntualizzare meglio intanto operare per dar vita appositi organismi che ne approfitti che mi approfondisca Dino N mettano in cantiere la sua realizzazione l'altro aspetto di non minore importanza
è quello di come articolare dare continuità alla battaglia ambientalista sia per i cacciatori che per i pescatori
L'ARCI-Caccia poca terra utilizzarsi concretamente come forza ambientalista scegliendo senza alcuna riserva né strumentalismi il collegamento di ogni cacciatore sottolineo di ogni con ben precisi territori di caccia
Facendosi sostenitore della gestione sociale di tutto il territorio
Perché ritengo che senza una tale scelta la programmazione di per se stesso non in non non incida non incide come dovrebbe sui problemi della difesa ambientale
E continua e può estendersi il nomadismo che è l'esatto contrario è l'antitesi di un prelievo compatibile con la salvaguardia delle specie selvatiche e con i loro mantenimento
La gestione sociale
Che consente ad ogni cacciatore di poter esercitare l'attività venatoria su un preciso territorio impegna tutti al potenziamento alla salvaguardia e produzione di ambiente fa una in qualche modo ogni cacciatore di via nel suo oggetto di vigilanza sul territorio Daloui prescelto
E consentitemi bisogna fare presto perché il tempo non stava lavorando a nostro vantaggio più tempo passa e più il problema si va deteriorando
Certo è una scelta non facile dura
Ma dobbiamo avere coscienza che la libera caccia il libro territorio non esiste più che in generale il libero territorio e oggi deserto faunistico ed allora bisogna porvi rimedio
Voglio solo accennare
Andando alla conclusioni che occorreranno nuove e diverse misure per colpire chi viola le leggi per il bracconaggio e così via le misure debbono operare essenzialmente sulle licenze prevedendone la sospensione
Perché nel mondo sportivo in generale si opera sospendendo chi viola le regole dalle attività sportive e nove Condit solo con delle multe che sono molto spesso di nessun significato
In tale direzione archi patriarchi pesca
è opportuno opere in unite
Per formare al danno si vedere propri programmi un'estesa rete di guardie ecologiche e ambientaliste
Si tratta di andare a un'evoluzione del ruolo dei compiti delle guardie venatorie
Che hanno svolto fino ad oggi un lavoro lodevole encomiabile ma la guardia venatoria non ci basta più abbiamo bisogno pesca e caccia di guardie ambientali
Di guardie ecologiche che possano intervenire su chi devasta la natura e quindi dobbiamo operare per questa
Per funzione voglio concludere il mio intervento allora
Facendo cenno soltanto ad un altro aspetto
Sul quale ARCI caccia archi pesca hanno interessi obiettivi identici mi riferisco all'unità dei cacciatori e dei pescatori
Che pone in primo piano il problema del nostro rapporto con il mondo sportivo e con il Coni
Qualcuno sostiene ha sostenuto qui che la caccia non è sport
Ora con tutto il rispetto delle opinioni altrui osservo che nella caccia a mio modo di vedere si ritrovano gli oli inventi che caratterizzano e definiscano lo sport date da movimento da gioco d'agonismo
Certo agonismo non certo intenso a chi uccide di più ma attraversa ben precise regole e poi non è sempre che la con il cibo si realizza uccidendo più numerosità ora negare il carattere sportivo della caccia non può avere altri né sul tattiche la Federcaccia resta associazione del canone
E anche la Federpesca noi restiamo fuori con tutte le implicazioni negative che ne conseguono e che voi conoscete
Significa di fatto dare il nostro avvallo a quella che definiva ieri Mengozzi l'anomalia del mondo venatorio italiano noi l'anomalia del mondo venatorio italiano nulla balliamo venti la combattiamo ma l'anomalia voglio subito aggiungere non stavo che la colloca Mingozzi
Cioè nel fatto che lo Stato riconosce sette associazioni venatorie la Federcaccia l'Arcicaccia e altre cinque no la Cornovaglia sta altrove
Sta nel fatto che il Coni
Nella legge istitutiva il Coni spezzo non riconosce tutte le associazioni venatorie tutte e sette ma ne riconosce una sola riconosce solo la Federcaccia queste la e l'anomalia l'anomalia non è la legge dello Stato è il comportamento pratico del Coni
E la colonna Maria sta anche nella stessa Federcaccia e Peter pesca che sostiene questa situazione determinando oggettivamente la divisione e l'indebolimento dei cacciatori dei pescatori
Anomalia grave
Che contraddice la stessa pratica del CONI ha la stessa Federcaccia perché l'aspetto sportivo italiano riconoscete innanzi al pluralismo associativo e culturale nello sport italiano in tutti gli altri porte cioè il pluralismo c'è nel calcio nell'atletica c'è dovunque
Attraverso lui spingersi a Lights le ACLI
Lo riconosce per tutti gli altri sport per tutte le altre discipline per la cattiva per la pesca questo no questo non avviene
Allora dobbiamo mettere in atto iniziative concrete iniziative di lotta perché la legge di riforma dell'ordinamento sportivo riprenda rapidamente il suo iter
E trova il suo sbocco nell'eliminazione di queste anomalie e il Coni diventa veramente la casa di tutti e non la casa di una parte
Da ciò cacciatori e pescatori hanno solo da conquistare maggiore forza vi ringrazio e di saluto di nuovo
Diamo la parola Giammario Missaglia per l'ultimo intervento dopo l'intervento di Missaglia ci sarà una replica dell'avvocato Ambrogio Robecchi Mainardi
Che mi ha chiesto di poter replicare su alcune cose
Una comunicazione intanto che si prepara Missaglia lui aveva le ore sedici è convocata la commissione verifica poteri nella sanità che ancora il bar
Sederi Ranieri Minotti all'invito troppi ad Alessandretta pugni
La commissione per il documento e convocata in questa sera alle ore quattordici e prenda i delegati di responsabile delegazioni regionali prima di andare a pranzo si mettano in in contatto con veneziano la parola Missaglia sì qualche altra comunicazione daremo dopo
Cari amici e compagni
Naturalmente un pochettino residenze per cortesia
Porto al vostro congresso il saluto del consiglio nazionale dell'UISP purtroppo per noi queste sono ore anche via mare sei di colore perché piangiamo infatti improvvisa scomparsa di un nostro giovane dirigente un amico carissimo giorno Cecconello segretario nazionale della lega calcio che ce l'ha avuto un incidente con esito tragico ieri in autostrada mentre si recava da Torino Livorno dove è in corso una manifestazione nazionale per mostrare la Lega Calcio
All'usa il nostro riconoscimento il nostro stretto il nostro rimpianto
Ma veniamo i problemi del congresso prima di tutto io voglio esprimervi
Il mio consenso la soddisfazione mia e dell'UISP
Per il coraggio e la lungimiranza della scelta di fondo che mi pare fatta in questo congresso
Quella di uscire dall'isolamento di rompere l'accerchiamento
Di cercare il dialogo alleanza e addirittura anche alcuni elementi forti di identità politico-culturale proprio in un'area in un'area di movimento in un'aria di pensiero in un'area di iniziativa quella dell'ambientalismo che è stata ed è ancora profondamente segnate da un giudizio è spesso un pregiudizio di natura anti venatoria
Voi sapete bene che un'operazione di questo tipo non può essere fatta con un qualche trasformismo con un quartiere in con qualche trucco immagine o di linguaggio ma può essere fatta soltanto
E introducendo cosa che voi avete fatto
Nelle vostre tesi nel nel corpo politico nel corpo del pensiero dell'iniziativa dell'ARCI caccia introducendo non da oggi ma da oggi certamente con maggiore nettezza che nel passato
Una parte effettiva una parte effettiva riscontrabile di quella che è la critica riformatrice l'esercizio della caccia
Il legame del cacciatore col territorio la pianificazione ambientale la gestione sociale
E dell'ambiente e il conseguente allentamento della pressione venatoria
Non si tratta quindi nella scelta che fate di una dichiarazione di quello soltanto ad altri ma si tratta di qualche cosa che incorporate profondamente nella vostra linea nell'orientamento e l'atteggiamento dello dell'organizzazione
Cioè siete consapevoli che questa scelta può addirittura sembrare far pagare qualche prezzo oggi all'associazionismo venatorio in generale ma è l'unica scelta che può garantirne il futuro
Si dà così una lezione di lungimiranza e io credo anche una lezione di moralità
Una lezione di moralità perché la si caccia non si limita a predicare agli altri quello che dovrebbe essere fatto non si limita a chiedere a un generico allo Stato gli altri interlocutori al comunque sempre agli altri un cambiamento di pagare dei prezzi ma è pronto e disponibile
Con un atteggiamento lungimirante a pagare un prezzo oggi pur di tenere aperta la possibilità di un futuro effettivo per la caccia riformata per cui lavora è una lezione di moralità in un congresso in un'Italia come la nostra e sempre a mio avviso non il solito prezioso
Su questa strada io credo anche che la via del dialogo dell'alleanza sia più facile non soltanto con l'area dell'ambientalismo ma con tutte le forze più moderne avanzato e la società italiana e anche se mi consentite
Si può rilanciare e rafforzare anche il rapporto che è storico che è già solido che è già ricco ma può anche essere ulteriormente migliorato con Luis
E credo che possa essere così confermato nella società italiana nel mondo venatorio
Il ruolo d'avanguardia dell'Arcicaccia
Il ruolo anche diverso dell'ARCI caccia nel panorama venatorio che io consentitemi di esprimere una posizione del tutto personale avverto troppe volte nel Complesso del associazioni venatorie su cui la si caccia fa grande diversità e grande premio sento anche respirare
Un'aria di sconfitta culturale anche se si alza la voce un'ora di sconfitta culturale che invece nella si cacci nel vostro compresso non mi pare affatto che si respiri sì respira l'aria di un rischio si respira l'aria di una sfida ed è la via giusta per misurarsi con problemi della difficoltà che abbiamo davanti colui scudetto possono migliorare i rapporti può crescere
Concretamente l'area dello scambio delle esperienze può crescere completamente la rete la collaborazione sulle cose sulle cose dello sport ma anche proprio sullo specifico di questa sfida ambientalista che volete raccogliere questo prete che nell'uso
La questione ambientale la sensibilità ambientalista non è cosa solo di oggi
E fin dagli anni sessanta e settanta chirurgo organizzato prima in Italia di Corri per il verde
Le prime manifestazioni i primi sforzi i primi tentativi di collegare la pratica diffusa da parte disposta la pratica di massa
Con lo sforzo di recuperare una coscienza ambientale di tutelare le aree verdi delle città di lottare per la vivibilità dei centri storici questa tradizione si è rinnovata in questi anni voi sapete che oggi le nostre iniziative
L'idea sono felicità solo bici cita solo momenti di mobilitazione di massa che hanno al centro pratica sportiva a tutela dell'ambiente recupero dei centri storici dei beni culturali di una dimensione di di di vivibilità e delle del della metropoli
Voi sapete anche che nell'UISP è in crescita
Tra tutte le discipline quella parte che fanno riferimento all'aria aperta all'uscita dello sport anche spesso da quelli che sono gli spazi canonici da quelli che sono gli scavi le palestre con la ricerca invece di una pratica sportiva en plein air
Che trova nella valorizzazione dell'ambiente del territorio del rapporto di retto con la natura
Le fondamentali ragioni di espansione
Voglio qui sottolineare che la caccia e penso la caccia riformata per cui questo congresso in particolare la pura un'attività culturalmente composita e complessa
Ma non mancano certo in essa punti di contatto are intere che sono che sono connesse inestricabilmente con la pratica sportiva discipline sportive che sono sporche se stesse
Se queste significativa parte della composizione organica della caccia e dunque legati inspiegabilmente con lo sport è giusto e opportuno che vi sia una presenza e un rapporto con il Comitato olimpico italiano
Ma non si comprende perché oggi allo stato attuale questo rapporto della caccia
Per questa parte forte per la sua della sua composizione che ha un rapporto vero con le pratiche sportive debba essere tenuto proprio la Federcaccia che non c'è dubbio non è una critica è una presa d'atto tra tutte le associazioni venatorie e forse quella più strane più lontana all'espansione proprio di quest'attività sportiva
è una contraddizione evidente meglio allora studiare pazientemente ragionare battersi per una rappresentanza unica per una rappresentanza unitaria che consenta di questa vasta area delle pratiche venatorie che attinenza Chiara porto che ha presenza
Il contatto con il mondo sportivo abbia cura di una rappresentanza unitaria e non sia più appartata una sola associazione ma qui la questione rimanda ha un problema più generale di assetto del movimento sportivo un assetto sperequato una setto sbagliato una spuma setto vecchio noi parliamo apertamente di dare alla seduto sportiva di una soluzione di tipo europeo con la civica ci riferiamo ci riferiamo al fatto che l'Italia è l'ultimo Paese d'Europa occidentale in cui il governo dello sport invece di essere affidato con pari dignità
A tutte le organizzazioni sportive sia quelle di natura Moro disciplinare le federazioni sia quelle polisportive di massa come sono gli enti di promozione
Vedi ancora concentrata la rappresentanza politica il sistema dei poteri esclusivamente su un tipo di organizzazione Moro disciplinare che la federazione
è un'arretratezza è un'anomalia negativa
Della situazione sportiva italiana insieme ad altre anomalie positive che invece sono la grande espansione ricchezza di associazionismo di base la grande spessore ricchezza del tessuto delle società sportive ma c'è un'anomalia nella guida nella direzione che può e deve essere rimosso
Voi sapete che l'UISP su questo terreno è impegnata con grande decisione e su questo terreno noi cerchiamo attivamente alleanze consensi confronti con tutte le forze del movimento sportivo con tutte le forze del Movimento associativo con tutte le forze e politiche democratiche
Vorrei concludere cari compagni esprimendo un elemento di grande preoccupazione per un punto forte per un punto determinante di quella che oggi la battaglia comune che conduce pretendere cioè un senso di grande preoccupazione
Sulla questione della Confederazione
Della Confederazione Arci
Di cui facciamo parte che abbiamo in mano in misura così determinante contribuito a far nascere battendo anche resistenze arretratezze
Che volevano congelata la situazione dell'Arci in una configurazione di confederazione di associazione organica monolitica completamente fuori tempo fuori mercato
Avevo contribuito a fare avanzare questa tesi abbiamo contribuito anche e non è certo malignità ricordarlo lungo questi anni e quest'anno a tenerla anche materialmente invita a tenere aperta questa prospettiva
L'esprimere grande preoccupazione perché i segnali che vengono sia dal centro che dal territorio non sono incoraggianti
Abbiamo la sensazione che il Progetto della Confederazione stenti a decollare
Che da un lato vi siano resistenza di carattere ideologico alla piena autonomia delle associazioni e dall'altra vi sia gelosia per il ruolo come dire organico centrale della Confederazione dei quadri confederati
Ho la sensazione che restare a lungo in uno stato di questo genere non può che portare non soltanto a quello stato alla conferma della paralisi in cui purtroppo sia la netta sensazione che la confederazione si sul terreno politico
Ma anche all'aggravamento e dei guai sul terreno dell'immagine pubblica
Non so se abbia aiutato a rafforzare questa immagine
Avvenimenti anche recenti e interviste anche recenti e
Anche vi sono problemi che riguardano il futuro io credo che qui dobbiamo ragionare nel modo più semplice ragionare nel modo più semplice che è quello di confermare perché bisogna confermare la bontà di un'intuizione che abbiamo avuto
Quella cioè che questi siano i tempi per l'associazionismo democratico in cui ciascuno deve prima di tutto far conto sulle proprie forze arare nel proprio terreno
Che in secondo luogo vi è una grande esigenza di confronto di intesa e di unità
Chi non Denki deve essere però confronto in diverse unità non deve essere frettolosa un ritorno a esperienze passate e di diffusione
Ma la parola passa ai soci contraenti la parola devi passare ai soci contraenti della Confederazione se questa volontà esiste
Devono essere prima di tutto lei ha su stazioni che decidono di Confederación nell'Arci ad assumersi direttamente e con grande forza la responsabilità di rilanciare questo processo di dargli nuovo respiro di dargli nuova forza vi ringrazio
Allora per la replica che avevamo annunciato la parola l'avvocato Ambrogio Robecchi Maynard vi ricordo così non intervengo più che alla fine l'intervento la mattinata si conclude i lavori riprenderanno esattamente alle quindici e trenta e ci darà la parola e quindi si trovi preparato a Pier Damiano Mandelli e successivamente a Malatrasi è l'uso e così via è importare deve essere puntuali perché abbiamo già prenotati sedici interventi siano questa notte la vediamo passare qui e penso che tutti vogliono andare a dormire certo ricorda ancora che alla fine della seduta i responsabili regionali si avvicinino a veneziano
Data anche l'ora sarò velocissima ma mi è parso che nei numerosi interventi che hanno toccato tanti aspetti sia che già anticipati nel nella mia introduzione sì altri completamente diversi ci fosse la necessità di alcune puntualizzazioni ovviamente come c'era da aspettarsi alcuni interventi hanno puntualizzato delle problematiche di tipo ambientale collegati al settore caccia che sono del massimo rilievo
Ma quello che forse mia tirato in causa direttamente è stato D'Amico bizzarri che così oltre avermi definito avvocato del diavolo che è sempre così una definizione può far comodo o no ma fatto riferimento ad alcuni aspetti della situazione attuale nei rapporti tra caccia agricoltura che forse vanno un attimo riveduti è vero indubbiamente nessuno lo nega che i problemi dell'inquinamento e i problemi della tutela della natura sono un tutto unico e a carattere generale ma questo nessuno lo potrà mai contestare
Se però si stata aspettare la soluzione complessiva di tutti i problemi contemporaneamente è poco ma sicuro che si dovrà aspettare tantissimo ancora Emma molto più realistico procedere lentamente nei singoli settori cercando di arrivare a soluzioni parziali che poi dovranno essere ridiscusse quando vi sarà il quadro complessivo non per nulla se è stata menzionata da qualcuno degli interventi discorso della valutazione di impatto al Ian tale metodo di tutela dell'ambiente generalizzato per tutti i provini settori della tutela della natura dall'inquinamento alla creazione di zona particolare
Ma è assolutamente necessario dicevo muoversi
Realizzare anche per singole tappe determinati risultati circa il discorso dei fitofarmaci ecco io qui l'addio stortura
Professionale richiede una precisazione è vero che non ci sta non c'è solo l'inquinamento da fitofarmaci ma al momento oggi è l'unico settore che non ha una normativa mentre per gli altri abbiamo una norma volendo abbiamo degli strumenti che possono essere applicati ma in materia di utilizzazione dei Fido Farnesina l'agricoltura al momento attuale si è visto recente
Quindi dalle dalle nostre parti in Lomellina si usano esclusivamente per delle norme in materia sanitaria ma una disciplina specifica non c'è e così pure
Un è del tutto esatto e non voglio dire di più che tutti i fitofarmaci che vengono usati in agricoltura siano proprio tutto autori tutti autorizzati perché molte volte facendo dei rilevamenti attraverso gli operatori ecologici SIS opere che si usano vengono usate per colpa certamente anche delle industrie che agiscono in un certo modo ma anche degli agricoltori che questi prodotti usano ecco si trovano Certamen e delle sostanze che l'autorizzazione non c'era il mio esempio che io facevo sul danneggiamento aggravato era proprio specificamente in relazione a casi concreti in cui questo si è verificato senz'altro e comunque ferme restando le indubbie esigenze del mondo agricolo per il problema è generale devi avere una soluzione coordinata per tutti gli aspetti dell'inquinamento certo se si aspetta però questa soluzione Olimpia ne che conti si continuerà a fare dibattiti io di di patti di solito amento rifaccio da ormai da vent'anni cioè da quando mi sono laureato a questo punto
Non mi sembra che i risultati siano poi stati così eccezionali ecco nel settore dei fitofarmaci specificamente manca una nota più diversi ci deve arrivare
E delle altre indicazioni Hollande ascoltato con molto interesse la indicazione dei punti salienti di una proposta di legge per la riforma della
Nove sei otto ecco
Il discorso mi sembra
Che ricalchi ampli delle linee che già in sede Arci o comunque più in generale in molte sedi in che si occupano del settore caccia perché erano già emersi il discorso per esempio del la regina gestione sociale che debba essere generalizzato è questo un argomento molto discusso presente da tempo anche qui si tratta di studiare esattamente la modalità le autogestite sono state una
Felice anticipazione però credo che potremo fare un'altra intera mattina di discussione sopra le luci e ho
Brecker autogestiti hanno avuto in tutte le esperienze regionali perché indubbiamente hanno delle delle premesse dei presupposti teorici molto validi mai egualmente nella fase applicativa come del resto capita per tutto ci sono delle grossissime ombre quindi bisogna cercare di studiare dei metodi di applicazione di questo principio della gestione sociale della settore venatorio in modo particolarmente attento il discorso ecco forse devo confessare che ho qualche perplessità sul discorso dell'autorità scientifica ecco questo a anche questo non è un tema nuovo lo preciso subito l'INPS in passato avuto e problemi non è non si può non riconoscere dei grossissimi meriti il
L'amico Toso diceva prima anche delle difficoltà delle imprese come numero di persone a seguire una realtà che si è e giganti Zatta sicuramente il discorso mi sembra più corretto se lo si imposta nei termini di un attore visione di una collaborazione da parte delle università in sede locale con quelle che sono le funzioni di coordinamento e di consulenza centrale dell'INPS comunque questa è una mia opinione personale di cui ho già parlato anche in altre occasioni la reputo tutto sommato valida reputo che più che una sorta di consulta scientifica fatta dalle varie con ben con la partecipazione dei diverse istituti di zoologia o di biologia animale altro ci sia meglio possa funzionare meglio una serie di organizzazione periferica raccordata dall'
L'INPS incendi in sede centrale alcuni problemi tecnici sono stati toccati non ho la pretesa certo di toccarli tutti il problema dei censimenti della scelta delle specie cacciabili il periodo di caccia sono stati toccati per esempio alcuni aspetti estremamente interessanti il discorso della sospensione della legge
Pensa di caccia come sanzione principale credo che l'uditorio sappia Dale grossi problemi che ci sono ora sulla base di alcune sciagurate sentenze ritarda che hanno stabilito che ove venga si faccia luogo al pagamento con effetto liberatorio della sanzione amministrativa la sanzione accesso Soria per la sospensione della licenza di caccia non può mai essere applicata questo significa che un pluri recidivo pagando sempre continuamente sempre di più o magari per le oggettive difficoltà di schedatura delle contravvenzioni o magari perché vengono poste da un computer da una parte in una provincia o in un'altra si trova praticamente a vedere
A ad vedersi mai applicata la sanzione della sospensione ecco questo è un fatto molto grave perché indubbiamente come deterrente la sospensione dalla licenza di caccia è oggi come oggi molto di più che non la sanzione pecuniaria
C'è di buono che altri TAR hanno cambiato già idea per cui poi staremo a vedere insomma succederà una cosa come per il furto venatorio si spera c'è voluto un po'di tempo ma anche per questo dovrà beh capita altri interventi che ci sono stati riguardano il problema che pure assai interessante cioè il gli eventuali collegamenti tra la caccia intesa per i suoi aspetti più spiccatamente sportivi e il Coni
Con il vecchio problema Atella Federazione italiana della caccia posta in una posizione particolare all'interno della struttura del Coni ecco al momento attuale l'unico riferimento che e io mi sento di dare sopra questo anche questo è un problema vecchio e già discusso tante volte
Ecco probabilmente anche il settore sul fatto che la caccia possa essere considerata come si porta a pensione come sport agonistico e quindi possa incasellare assi felicemente nella struttura del Coni io mantengo dei dubbi lo dico espressamente so che molti non sono d'accordo con me ma questa è la è una mia opinione una volta però superato questo aspetto si è risolto in un modo o nell'altro a questo punto mi sembra corretto che la federazione sportiva che si occupa della caccia
Debba essere nominata secondo le regole generali e le regole generali prevedono che tutte le associazioni partecipino alla elezione Stella rappresenta gli organi federali
Quindi ci sia una revisione sulla base per via delle altre federazioni e Federazione Calcio la Federazione Canopo scesi cosa e sia applicata anche al settore caccia alla base qual è il tuo la perplessità mia resta e penso che sia anche abbastanza evidente in realtà un'attività per una vera e propria attività agonistica nel settore caccia se si esclude alcuni aspetti particolari come possono essere le gare di caccia pratica o ho tutta la l'attività cinofila secondo me si può individuare con una certa difficoltà
E su altri Aspin molto interessante anche il discorso della caccia come cultura e la mancanza di statistiche ecco qui è il il solito discorso
Che lei al momento attuale che la caccia sia un po'ghettizzata e cioè non sia considerata una componente colturale è certamente sbagliato perché indubbiamente è un fatto che
Addizionale soprattutto da noi perché è indubbiamente una delle attività tradizionalmente più coltivate in Italia per tantissimi motivi
E dall'altro c'è la posizione dell'opinione pubblica per rilevare influssi sì per così per i dibattiti che sono stati fatti dai televisione radio stampa che vede la caccia come un qualcosa di totalmente negativo ecco sta ovviamente ai cacciatori con l'impegno per dire già emergente da questo convegno di vedere che questa posizione Possa essere rapidamente cambiato
Il discorso delle statistiche ci fa ritornare ahimè ancora una volta al fatto che oggi di dati nel set ore faunistico-venatorio ne abbiamo ancora molto pochi quindi ben venga ogni e qualsiasi potenziamento delle strutture che questi dati raccolgono e che quindi consentono agli organi decisi non aprite gli enti pubblici che hanno le competenze sulla base della legge di stilare quei benedetti piani che forse potranno un pochino migliorare le cose tenendo anche conto delle esigenze ambientali grazie
Professore perché magari di per cortesia i responsabili regionali senza vicino ora vorrei ricordare
Ai responsabili regionali che posso
Per cortesia silenzio compagni sempre difficile rimanere a lavorare quindi mi raccomando la massima attenzione
Giustamente il compagna Moretti così come altri intervenuti in questo congresso
Ha inquadrato l'azione
Dei cacciatori e dell'Arcicaccia in modo particolare perché ci riguarda più da vicino nella nuova situazione sociale e politica del nostro Paese
Credo che il mondo venatorio di un modo particolare l'Arcicaccia
Abbiamo molto da dire
E soprattutto da fare
In relazione a tale situazione il cui dato
Più rilevante ed allarmante
E la frammentazione sociale culturale
E quindi politica
Frammentazione che cosa ben diversa ed anzi opposta e dopo l'ente si all'autonomia e dal pluralismo
Il primo compito nostro mi pare sia quello di opporsi e contrastare tale frammentazione
Opposizione che deve svilupparsi nel nostro impegno quotidiano di dirigenti
La grande associazione democratica e pluralistica come l'Arcicaccia
Tale nostro impegno dovrebbe a mio avviso estrinsecarsi in una nostra iniziativa nazionale
E regionale per la realizzazione di un patto per l'ambiente
A partecipare a tale patto dovranno essere chiamate le forze istituzionali venatorie ambientalistiche e agricola
La filosofia che dovrebbe permeare il patto
Dovrebbe essere quella del superamento di una visione puramente venti vincolistica e negativa
Sull'ambiente per puntare ad azioni programmatiche positive e finanziarie
Ribadendo il concetto Espresso giustamente da Moretti ed altri compagni e conservare e tutelare la natura non vuole dire astenersi dal suo uso astenersi dalla sua gestione in tale patto ogni componente dovrebbe portare i propri interessi prioritari il proprio impegno la propria passione la base cementizia
Di tale patto se così si può definire
Deve essere costituita a mio avviso da due elementi fondamentali
La scienza
E la finanza
Intendo dire con scienza l'assoluta necessità
Che la nostra attività venatoria venga determinata nei modi e nei tempi
Succhiano i basi scientifiche
Alla domanda di Mingozzi
Che di tutto il mondo venatorio caccia come dobbiamo essere consapevoli di potere di dover dare un'unica risposta a caccia come scienza e conoscenza ci permettono vale a dire per esempio che non sono per noi giustificabili
Limitazioni di specie che non soffrono minimamente di problemi di estinzione sulla base di considerazioni ascientifica come il campo il peso il colore eccetera che tante volte abbiamo sentito dire
Su tale terreno dobbiamo portare gli altri
Naturalisti e ambientalisti compresi
Così come dobbiamo far comprendere nuovi ma far capire soprattutto agli altri che l'ambiente oggi per il punto di degrado a cui è giunto non si ripristina
Se non destinando ad esso ben altre risorse finanziarie di quelle che oggi vengono impiegate in Italia
Ed a tal proposito mi sia consentita la battuta che si giustamente diciamo che la caccia ed erbe
Altrettanto dobbiamo dire caro veneziano cari compagni dell'Arcicaccia e denunciare che i cacciatori italiani sono già al verde
Per lo sci
Continuo e la Liberia che viene perpretati a loro danno da parte dello Stato e delle regioni
Delle tasse che noi lautamente paghiamo per le concessioni
Io voglio solo ricordare una cosa all'onorevole compagno
Chicco Testa
Anche perché sono un marchigiano
E ha tirato
In ballo giustamente una polemica che è nata nelle mani
In occasione della sua candidatura
La ci caccia regionale delle Marche tra le varie cose varie iniziative che ha preso
Tempo addietro mi riferisco al marzo ottantasei ne prese una in cui rifacendosi alla problematica inerente i piani integrati mediterranei
Ci sono finanziamenti della Comunità economica europea
Per lo sviluppo economico e dell'Ambiente del territorio dell'Europa
Ha mandato una lettera una circolare alla Regione agli enti alle persone interessate in cui si era detto considerando il grave la grave situazione dissesto ambientali e di inquinamento e di avvelenamento nel nostro territorio per l'uso dei fitofarmaci
E l'agricoltura che colpivano prima di tutto la salute dei lavoratori agricoli di portare avanti dei progetti di agricoltura biologica così come erano stati presentati per questi piani integrati mediterranei
E l'ARCI-Caccia i cacciatori si erano dichiarati disponibili a partecipare al finanziamento di tali progetti di tali ricerche
Destinando a dissi
Una parte di quei soldi che la Regione Marche ogni anno ci ruba e che equivalgono a circa quattro miliardi all'anno che cacciatori vengono tolti dalla Regione Marche delle tasse che si pagano ecco proposte concrete compagno onorevole testa a queste nostre proposte molti hanno risposto
Non ci ha risposto la lega ambiente
Delle mafie
Era molto occupata a portare avanti il referendum contro la caccia
Così come abbiamo mandato in occasione delle consultazioni elettorali
Una lettera indirizzata a tutti i candidati
Delle Marche e quindi anche al compagno Testa
In cui sottoponevamo ai futuri rappresentanti delle Marche nel Parlamento nazionale
Punti per noi irrinunciabile da azioni positive da svolgere in favore dell'ambiente della caccia
Ci è stato risposto di questo ne diamo atto non dal compagno testa
Ma dal capogruppo e la capolista del Partito Comunista Italiano della Regione Marche che si è fatto carico della problematica da luglio
Presenta
Quindi credo che al di là delle battute giornalistiche
I problemi siano molto più seri
Per cui è necessario impegnarsi in maniera altrettanto altrettanto secca e credo è usato una questione poco
Sollevata nel nostro congresso mi pare purtuttavia negli interventi di questa mattina da parte di tecnici licenziati sia stato detto
Chiesti ci vogliono finanziamenti massicci per l'ambiente
Ci vogliono finanziamenti massicci per portare avanti i progetti di innovazione tecnologica in campo ambientale in campo energetico senza soldi non si mette mano si può mettere mano
Alla situazione che ci sta di fronte
Perché parafrasando un antico detto potremmo dire oggi come oggi che natura sine pecunia Imago Mortis continueremo a vivere e potremmo continuare a vivere in un deserto in cui la morte della natura
E poi alla fine dello stesso uomo sia inevitabile
Su tali premesse l'Arcicaccia delle Marche ritiene che ci si debba muovere nella revisione dell'attuale legislazione venatoria
E quindi sostituire al concetto di caccia controllata quello di caccia programmata che quindi vuol dire caccia speci
Determinata su parametri scientifici che tengano conto da una parte della pressione presente sul territorio ed è lei suscettività
Del medesimo
A produrre dopo che sia stato investito
Di un programma generale di investimenti e di opere in strutture certamente anche una questione essenziale per il patrimonio storico e politico dell'Arcicaccia quale quello della lotta al privilegio nella caccia deve essere rafforzato
E trasformando come lotta contro la privatizzazione dei beni naturali
Ecco quindi che la gestione sociale va estesa a tutto il territorio
Come gestione programmata e partecipata su tutto il territorio delle risorse ambientali complessive non solo di quelle frondisti
La riforma della nove si otto deve a nostro avviso basarsi su questi indirizzi in cui vanno salvaguardati
Scientificamente si appunto scientificamente giustificati in modi e i tempi di caccia tradizionali come anche quelli primaverili ad alcune specie interessanti e regioni come le Marche
Ed allora amici e compagni affrontiamo tale nuova stagione politica che ci sta di fronte con spirito di unità ma anche con la consapevolezza che solo con una ci caccia più forte
Possono essere tutelati gli interessi
Per la gran parte dei cacciatori e con essi quelli dei cittadini che anche a noi
Chiedono un impegno diverso per una diversa e migliore qualità della vita e su questo punto mi sia consentito di non essere tanto ottimista come il compagno attrezzi
Quando auspica una riduzione drastica
Dei cacciatori sul territorio nazionale se i cacciatori dovessero passare da un milione e mezzo agenti cinquanta mila
Dobbiamo sapere amici e compagni che avremo in meno un milione e quattrocento mila soldati schierati sulla linea della difesa dell'ambiente
Abbiamo anche la parola al Malatrasi di Mantova
Amici e compagni
Io
Qui rappresento marci della provincia di Mantova non per mia volontà me perché mi hanno detto di venire a questo congresso di cui il comitato che si era riunito dal nostro direttivo aveva accolto tutte le proposte fatte dal direttivo nazionale però queste proposte parliate e discusse attento a mente noi
Come scusatemi la battuta sono un vero perché sono un cacciatore che pratica difenderà caccia sul territorio dove noi da trent'anni i nostri ecologisti scusate che hanno portato molte cose però si son dimenticati che a Mantova abbiamo creato quello che a loro in questi giorni ci hanno portato non ne abbiamo accettato loro valide proposte però ai veneti ai cosiddetti referendari noi diciamo che a Mantova abbiamo creato sessantadue zone di ripopolamento contro la volontà della Federcaccia grazie ai partiti dalla sinistra che ci hanno collaborato a fare questo lavoro
E perciò io dico che il cacciatore è il vero amante della natura perché cacciatore volenti o nolenti diventa un grande artefice della natura perché si arsa con la sua passione
Ne sente il canto degli uccelli verrà l'alba il tramonto diventa un poeta un una del sensore dalla natura perché noi facciamo parte del regno animale e per tale difendiamo voi stessi difendendo la natura
Scusatemi non sono adatto
A un microfono sono un semplice modesto operaio e perciò mi batto su questa linea che anch'io voglio andare a caccia no come i referendari che quando chiedono l'abolizione della caccia
Non la chiedono per tutti i cacciatori ma per il meno ambienti per i i pensionati Percassi dettate per i disoccupati queste erano loro intenzione
Perciò i fari capanna o il pane alloggi Ciolino Conter siano si dimenticano che quando c'era la guerra ci hanno spinti noi a conquistare difendere quel territorio che oggi si vogliano poi prima di andare a cacciare
Pertanto dico questi signori in venite sul terreno vedete a Mantova confortarci con noi noi dimostreremo che siamo stati i primi a difendere la l'ente perché se non creiamo nevrosi se non facciamo quell'equilibrio ecologico fatto Colombo rasero al mente che prima lo faceva la natura Sanremo la catastrofe di tutta la storia dell'umanità non solo dalla selvaggina
Perciò scusate per sedi a caldo un po'ma è la mia passione da cinquant'anni che pratico la caccia
E da cinquant'anni non so che il contadino quando faceva un Progetto Opera lavare il suo bestiame facevo una stalla scusate il termine di venti capi ipotesi
Perché sul tema del suo territorio non poteva portarne di più a fine anno in atti venivano venduti
è benevolo abbattuti cosa facciamo noi creando queste oasi facciamo un prelievo passionale il di più lo mettiamo sul terreno dove tutti possano liberamente cacciare
E non solo i ricchi che stiano mandato e poi ci vieta ovvietà sul territorio
Io purtroppo ogni ieri ho sentito il compagno Franco scopone sono stato uno di quelli che
A un altro professore Miseno un mi viene il nome ma era di Rapallo abbiamo rifiutato la tessera scusate se entro in termini però chiedo una pochi compressione quando ho rifiutato una socialismo la Federcaccia mi hanno una negato la licenza di caccia perché tutto quello che è venuto avanti da sessanta anni a questa parte è stato portato avanti da un'associazione dove aveva creato un milione centotredici Gratteri di riserve private
Allora loro andavano bene questi dirigenti ma non davano bene per noi che ci rubavamo in dare a vedere intorno una riserva privata c'è quando cacciavano in quel giorno usciva qualche capo per sparare
La terra era nuda ed era un deserto
Quando ci siamo rivolti per chiedere alcune modifiche che tutti avevano un diritto e non solo i riti brindare a cacciare ti hanno detto già nostro omesso
E così per avere la licenza di caccia micidiali è dovuto venire una sentenza dove diceva che in Italia non era obbligatorio la successione dice scusate la via non solo un filosofo non ho studiato forse qualche parola dirò in più
Però questa è stata la realtà e così a Mantova mi sono battuto personalmente per avere la licenza
Ho dovuto fare intervenire l'onorevole Eugenio propone scomparso molti anni fa Partito Socialista l'onorevole Silvano Montanari del Partito comunista andare da un prefetto io modesto operaio
Quando ci vedevano noi ti deportati che è salita ecco il fine dei referendari
Estromettere di nuovo quelle forse innovatrici che la classe operaia ha portato avanti in tutto il Paese
A dispetto cospetto che vogliono noi dobbiamo insistere su a una programmazione di caccia di cui noi ne abbiamo dato l'esempio
Se alla provincia di Mantova oggi come oggi fanta una zona di ripopolamento e cattura
Però ogni singolo Paese vuol dire aver portato quello che ci hanno indicato dei nostri padri nostalgie pressioni da sempre che se non produciamo non possiamo abbatte
E ciò questo è stato nell'intendimento poi è venuto avanti
Dai partiti della sinistra quell'intento di cure fora formare un altro connessione che è stata l'Arcicaccia e pene poi dopo quei partiti in parte ci hanno lasciato e qui rivolgo un loro richiamo all'attenzione generale
Intervengo questo congresso nazionale dell'ARCI caccia per contribuire al dibattito sugli argomenti proposti alla discussione dicendo subito che mi trovo d'accordo sulla scelta di fare al centro del nostro dibattito una grande questione dell'ambiente
Per questo è necessario raccogliere la sfida storica per la protezione dell'ambiente
Ed è l'uso parsimoniosa M&G Merante delle risorse ricercando tutte le alleanze possibili e qui rivolgo a quelle associazioni che ci hanno sempre scommesso ma noi rivolgiamo loro per salvare il salvabile ancora di ritornare su un'alleanza possibile dignitose di rispetto anche alle minoranze
I cacciatori si trovano davanti alla urgente necessità io a fare alcune scelte precise e qui dico quando dobbiamo abbattere incerto capo ma signori miei ci hanno dato un tesserino per segnare i capi che abbattiamo mi domando in quelle zone dove non c'è nulla che cosa assediano sul loro tesserino questa verso parlasse a verità va in primo luogo che l associazione che hanno fatto quella disparità perché se Mantova sia chiuso cerca di chiudersi all'interno di autogestite stato perché Mantova e vi ha creato queste strutture previste dal testo unico dove alle altre Province pirata dalla Federcaccia romeno fare altrettanto rispettando quel DC nove venticinque per cento che era previsto nel testo unico ancora da decenni avanti
Nel ringraziare i loro modo di essere nel territorio si tratta di veri e propri salti di qualità nella cultura e nella pratica venatoria perché il cacciatore volenti o nolenti deve portare avanti anche l'opposto di coltura
In Italia abbiamo potuto conservare molte reazioni la nostra concessione mediterranea basata sulla libera circolazione dei cacciatori non dimenticate che in parte i cacciatori sono dei nomadi
E nella libertà di abbattimento perché c'è stato un agricoltura di vecchio tipo e il numero dei cacciatori erano invitato oggi in quasi tutto il Paese queste specie di equilibrio è saltato
Per poter continuare ad esercitare la caccia dobbiamo trasformarci il produttore di selvaggina vedi l'esempio di Mantova dove abbiamo quest'anno catturato circa tre mila lepri ottocento novecento da un da un dato di fatto sono morte perché l'inquinamento che hanno dato sul grano ha fatto sparire questa selvaggina ma questi termini signori nessuno è venuto a reclamare perché sono morte quella selvaggina
Questo è il dato io vorrei
Adesso dà la caccia per poter continuare ad esercitare la caccia dobbiamo trasformarci produttori capitale
E il nostro e la fa un po'da cui si possono prelevare annualmente i soli interessi badando bene Anna una generale il capitale già aggredito altri più potenti nemici diserbanti pesticidi centrali inquinanti e via di seguito
In Lombardia soprattutto nelle nelle province di Mantova Pavia che una buona si realizzata l'esperienza dell'unità di gestione autogestita gestione sociale
Ancora da rivedere perché la legge non è ancora secondo voi il parametro giusto dove nega in parte scusate che vi riferisco la legge regionale lombarda dove concerne il trenta per cento del territorio i cacciatori
Di autogestirsi in provincia di Mantova quel territorio assegna ai cacciatori
A sessanta a sei mila cacciatori sui sessanta mila ettari circa di territorio ma in provincia di Mantova solo nove mila cinquecento circhi cacciatori allora discriminiamo quei tre mila che non possono entrare nell'autogestione noi chiediamo l'autogestita su tutto il territorio nazionale
Per dare a tutti i cittadini in quella stessa libertà di cui godiamo professa
Non c'è libertà se non c'è soggetto bisogno
Di operare esercitare un controllo numerico e qualitativo della selvaggina da parte di un numero prestabilito di cacciatori legati e in siti di territorio più o meno ampi noi pensiamo che questa sia una scelta giusta che unisce il cacciatore alla parte del territorio nella quale opera cioè per legare il dottore a difesa di quella natura che noi dobbiamo produrre
Si muove ottiene un'attività venatoria qui è vibrante e anche i rapporti col mondo Grigolon sono migliori da quando bianco fatto queste esperienze di certe auto cespite non ancora valide nel rispetto secondo noi è questa legge
Disconosce una parte dei cacciatori col mondo Grigolo dalla nostra zona abbiamo trovato dei rapporti molto ottimi
Manca però ancora un riconoscimento concreto vince tipica gli agricoltori per il ripristino di forme di vegetazione
Spontanea per favorire la sosta e la riproduzione veramente impressione del Selvatico questo è molto importante
Per queste per gli sa va avanti già da alcuni anni a rappresentare un punto di partenza per una legge re nazionale sulla caccia che semmai ampi detto del trenta per cento riservato dalla legge lombarda
Alle autogestite
Estendendo la possibilità delle unità di gestione a tutto il territorio provinciale utile alla caccia raccordando tra loro il calendari venatori con accordi interregionali questo non secondo noi è secondo me personalmente è un punto molto importante vuoi perché la provincia di Mantova
è confinante con tre regioni in pratica quando noi apriamo gli altri magari hanno chiuso c'è un'invasione sul territorio dove scontenti amo cacciatori agricoltori dal loro insieme cioè questo per me in i calendari in accordo interregionale sono più punto molto importante un altro aspetto in cui vorrei richiamare le attenzione e quello delle conseguenze del carattere pubblico alla fama oggi insidiata da visioni che attendono trasformarla in patrimonio dei singoli proprietari dei fondi agricolo vedi referendum cioè dare la possibilità ai signori agricoltore di fare le cosiddette aziende faunistiche appagamento noi provincia di quanto ne abbiamo due alcune Pagano due milioni scusate il termine
Questa è la realtà dei signori l'azienda dei vari capanne e via di seguito
Chiedono l'abolizione dell'articolo centoquarantadue del codice civile ecco un'altra cosa che dovremmo darla discutere secondo noi
Alla cosa dalla Repubblica italiana
Farebbe sì che i proprietari cauti Sasso solamente come fonte d'incremento dei propri redditi agricoli ci avrebbe così un incremento per capace consumistica fuori da ogni criterio ideologico scientifico denuncia attivo all'abbandono produttivo di zone agricole
A basso reddito il principio della fauna come patrimonio di tutte le comunità va difeso la coerenza e chiedendo con la riforma dalla legge nove sei otto
A molti modificando alcuni articoli che io non voglio entrare in mare non essendo un ente una cifra autore di leggi un potenziamento del ruolo di un'autorità scientifica databili mezzi necessari per poter operare consensi venti periodici con rapporti annuali sullo stesso dalla fama compare ieri vincolanti
E dei sui prelievi e le emissioni la produzione di ambienti e le specie di caccia solo in questo rapporto
Oggi solo parzialmente sui dall'istituto biologico della selvaggina la caccia potrà essere sottratta alle singole parti cala particolare convenienze per essere invece esercitata con tutte le garanzie di una concezione pubblica di un patrimonio indispensabile per tutti i cittadini
Cioè scusate se mi sono un po'accaldato parola realtà è questa che questi signori vorrebbero andare a caccia soltanto i ricchi
Escludendo coloro che li avevano inviati e dopo il ritorno dalle nostre zone di battaglie perché se da quel territorio guardate il caso quel territorio soldato difendono era mio ho detto tu qui non viene calpestato se non hai più i soldi in tasca che io prete scusate mi io vi invito la direzione nazionale di prendere atto e di far propria tutte quelle forme utile necessarie per dare un incentivo a invitare tutti cacciatori a voler collaborare per la produzione e rispetto della selvaggina grazie
Lasciamo compaiono ad altri verrà sentito contributo do la parola al compagno Franco piangente della segreteria dell'Arcicaccia di Roma
Con il problema nel frattempo che ecco noi presidenti dell'amica antieuropee provinciale di varia dottor Zani
Amici e compagni
Questa situazione
Noi di richiamo anche a livello periferico
Ci ha insegnato per la prima cosa la democrazia
L'intervento che io farò
è un intervento
Dei quattrini emergenti nuovi che stiamo portando al rinnovamento della associazione a Roma
Prima di parlare di questo
Leggere questo intervento
Volevo dire una cosa
Che sento
Danni
Che noi siamo primi ecologisti e poi i cacciatori
Perché Gela che la lega ambiente dell'Arci non è nata da sola l'abbiamo fatta nascere Noemi
è uscita dal nostro congresso
Di ricerca qualche anno fa
Però con uno scopo diverso ed è quello che adesso
Ed è uscito fuori su un discorso in collaborazione con I cacciatori per il risanamento dell'ambiente della prova e per la ricostruzione della fauna
Uscirono solo per questo motivo ma guarda caso all'evoluzione dei tempi poi è andata a finire sulla politica
Ma siccome noi adesso siamo a una svolta
E infatti questa svolta è dato un ordine una modernizzazione del nostro associazioni cosa significa modernizzazione
Significa unendo elettivo snello che riesce a captare tutto quello che succede nel territorio nazionale ma con con un supporto di nuove inermi che terminò aiutare il nuovo direttivo ad esigere da tutti i parlamentari che la prima cosa che non coglieremo
Per poi andare a caccia che la prima cosa che vogliamo e la salute
Perché qui il professore che è venuto a farci vedere queste diapositive
Chicco Testa che ha parlato di un certo modo a me non mi convincono
Io come associazione ARCI caccia voglio va una una banca dati dall'inquinamento del nostro Paese
Perché non possono andare a caccia un Paese che mentre il Comune sta dando l'acqua perché tutta ispirata come faccio io a a dire io vado a caccia non ci posso andare quando vedevi negativi non c'era l'acqua per bere
Allora qual è il problema la la modernizzazione dei questa associazione siamo noi che abbiamo creato a Legambiente vero
Sì siamo fatta prendere anche la mano è vero ma oggi dobbiamo riconvertire tutto diciamo noi paragoni chi mettiamo discussione i chimici mettiamo discutibile in Turchia mettiamo in discussione il consumismo mettiamo discussione tutto perché vogliamo vivere no solo andare a caccia ma vogliamo decidere
Passo all'intervento
Il nostro intervento potrebbe definirsi
Come il ruolo dei cacciatori alle soglie del due mila
Se è vero che questa è l'epoca della scienza e della tecnica anche ovvero che queste due caratteristiche
Non bastano a definire questo secolo
Se non vengono con mio grande concerto valore etico ecologico
Tale discorso può sembrare
Fuorviante
E cioè che nulla a che fare con la caccia
Ma non è così
E cercheremo di spiegare i motivi
Il primo la caccia oggi si pratica come si svolgeva prima del progresso tecnico scientifico
Cioè sono stati perfezionati gli strumenti ma in un modo senza regole e senza una programmazione scientifica
Di praticare la caccia è rimasto lo stesso
Secondo
Di fronte all'esordio aree sorgente esigenti in campo etico ecologico anche la caccia deve evolversi verso Fini
Che pur rispondente alle esigenze dei cacciatori non trascurano l'aspetto ecologico
Soprattutto perché sono proprio i cacciatori quelli che amano e conoscono di più la natura
Le loro conoscenze che si riallacciano ad una tradizione ben viva nel nostro Paese
Possono e debbano essere al servizio dell'attuale società
Senz'altro
I cacciatori con la loro cultura
Possano essere di valido aiuto a concezioni
Il più delle volte confuse eccolo valenza anche i dei tanti possedute
Il nuovo se è vero che la nostra è una società democratica
Anche alle minoranze
Come in questo caso i calciatori vanno rispettati
E molto reagire esemplificativo fare dei cacciatori
Sì il capro espiatorio dei disastri ecologici ambientali
Cioè il quale esauriamo intensi espressero il signor il professore Enzo Tiezzi
Che rimane Zare una minoranza è più facile che cercare le vere cause del disastro ecologico attuali
Forse se se se ci si muovesse verso un ragionamento più strettamente economico
Utile veristi consumistico
Oserei dire di interpretazione marxista
Delle cose delle grosse industrie chimiche belle che industriale dei rapporti umani basate sul profitto
Le risposte sarebbero più rispondenti alla realtà
Ma intaccare tali interessi è difficile anche per i veneti
Fatta questa sommaria analisi passiamo al tema che più strettamente ci riguarda in questa sede
è chiaro
Come è stato detto da qualcuno che per esaminare tale problema oggi non si può prescindere da un esame approfondito riguardante alcune tematiche ambientali
Prima analisi dell'ambiente e cioè uno studio approfondito dell'ambiente generale per quanto riguarda la flora e la fauna esistente e in particolare nelle zone ove abitualmente i calciatori operano
Conseguenze possibilità di potenziare attraverso zone di ripopolamento le specie adatte a determinati ambienti rivedere tante riserve agrofaunistico che che sono da tali solo sulla carta
Rimboccare alcuni territori selvaggiamente di Brusca frenare edilizia selvaggia e speculativa
Secondo
Analisi del dei mali effettivi possibilità di denuncia dell'opinione pubblica con particolare riguardo all'uso indiscriminato di antiche antiche a degli otto romantici scusate pesticidi e fertilizzanti temi di coltura diboscamento dei boschi a menti edilizia selvaggia eccetera
Che si sono determinati dalla distruzione dell'ambiente faunistico
Terzo
Scultore una caccia equilibrato e programmata con tutela dell'ambiente e della FAO
A questo fine noi siamo del parere di Libera Caccia il libro ambiente
Nelle gare il cacciatore al territorio oggi non è possibile per quanto riguarda il tesserino venatorio questo deve essere potenziato e cioè preso sul serio
Esaminando dagli studiosi non votando accatastato negli uffici e quindi deve essere strumento devo riconoscenza per il problema più logico e moderno della selvaggina
è chiaro che tale studio richiede dai ricercatori
Degli analisti e pertanto sarebbe ideale affidare tale compito ad un settore specifico e di e non di parte delle e non di parte
Dall'università potendo offrire soluzioni anche nel campo della disoccupazione universitaria
Quarto ed equa e di questo elemento delle direttive CEE
Tale restrizione dei cacciatori non significò calarsi le braghe
Dinanzi ai verdi o agli ambientalisti vuol dire semplicemente
Essere cacciatori moderni
Sensibili e responsabili ricordando che la lega ambiente è stata creata da noi
D'altronde anche i Verdi e gli ambientalisti debbono capire due cose
La prima che i cacciatori possono essere utili per le loro stesse battaglie che i problemi non si risolvono con una forza d'urto chi rimane iniziando una categoria
Una caccia che oltretutto risponde ad un'esigenza di vita per la quale i calciatori sono pronto a collaborare lottare
Ma non disposti ad accettare passivamente ritardi e le istituzioni unici usate imposte da parte di nessuno che tanto più delle forze politiche
In tale missione è importante ruolo di circoli dei cacciatori però almeno per tre motivi primo motivo come associazionismo e cioè come luogo d'incontro sociale e discussione aggiornamento sulla politica venatoria attuale
Secondo come primo studio dell'ambiente della caccia e del suo nuovo compito che deve assumersi e cioè denunciate tutti i fatti che tende a corrompere il sistema ecologico naturale con concorrente con concrete possibilità di intervento
Terzo come possibilità di gestire alcuni territori con una politica venatoria che tenga conto visceralmente delle esigenze degli apporti con gli agricoltori
Dobbiamo stare attenti al fenomeno della caccia all'estero per due motivi
Il primo il principale di ordine ecologico
Non si capisce come si faccia tanto per proteggere la specie soprattutto quelle migratorie di un determinato ambiente e poi appagamento sibila carta bianca per fare di catacombe degli stessi animali
Secondo il secondo è connesso al danno economico della vuole uccidere cavedani del nostro Paese che potrebbe essere autorizzato per potenziare le nostre risorse
Anche se da vari interventi è scaturita l'idea di un migliore rapporto tra le varie associazioni credo che tale situazione non si attuale in acqua quanto le altre associazioni
E qui vorrei dire una cosa
è venuto l'onorevole Mingozzi
Dove parla tanto di un Ali e parla tanto di unità ma quando parliamo che anche noi dobbiamo prendere i soldi come la prende la Federcaccia al Coni allora non siamo d'accordo
No se siamo un'associazione donne all'avanguardia come credo che ci siamo
Come hanno interessi la Federcaccia possiamo tutti uguale anche su quel campo o se no lunare inutile che che esiste poiché si sta al vertice giusto alleanze
Tutti questi accordi questi bei discorsi che vengono a fare poi guarda caso loro vogliono le riserve voglio che Luciano tesseramento obbligatorio sulle riserve non ce l'abbia
Dobbiamo stare attenta
Che la coda che la destra si mangia la coda
Analizziamo bene questa faccenda
Tra le tra le quali la Federcaccia saranno proiettate verso i fini puramente speculativi e utilizzi questo è quello che volevo dire
Per quanto riguarda la nostra regione
E ciò che è il Lazio
Vogliamo sottolineare l'urgenza e necessità di un'adeguata legge regionale che ci metta in condizione come i cacciatori delle altre regioni già avere un calendario venatorio rispondente alle esigenze della Regione stessa
E non accada che la la scorsa stagione venatoria nel quale i cacciatori del Lazio avrebbero dovuto rispettare la legge nove sei otto
Legge nazionale capiva la caccia al diciotto agosto
Per concludere queste sono le nostre proposte riassuntive
Prima modifica della legge no Giotto subito
No tra otto mesi o fra dieci mesi da subito appena il Parlamento cioè di Conconi vogliamo che vada subito in discussione nocivo
Per non dare spazio alti radicale di fare poi un referendum
Secondo proposta di legge da parte della nostra associazione per definire il ruolo e la figura del calciatore
Terzo ed eguale a caccia delle nuove esigenze territoriali
Convenzione quarto la convenzione con la lega ambiente
Quinto calcolo di prelievo della selvaggina
Blocco della selvaggina estera e Regolamento e con i prodotti nazionali
Sesto collaborazione piena disposizione alle iniziative proposte della procedura
Anche riguarda alla raccolta delle firme
Su questo intervento che sto per concludere
Io direi
Stando alle della commissione elettorale
Un taglio di modernizzare amento di una modernizzazione dell'associazioni c'è un segno
C'è un segno è una volontà di cambiare perché noi vogliamo una situazione sempre pronto allo scatto
Ma non solo allo scatto perché che mentre la società sta cambiando con l'elmo cornuto ecologiche sì proprio loro
Vuoto di informazione
Noi dobbiamo essere così elastici per comprendere cosa succede nel Paese
Mentre facciamo un processo per poi poter anche andare a caccia in modo nuovo
Un discorso prettamente scientifico infatti i nostri dirigenti nazionali che saranno eletti si Terrano provvedere ad avere in Consiglio scientifico
Questo il Consiglio scientifico deve lavorare in un deve essere scritto sulla carta consiglio scientifico e poi un'opera allora presi in un grosso sbaglio
Il gruppo scientifico e del che deve essere eletto
Deve operare per risanare l'ambiente
Poi andiamo a vedere la riforma della caccia qui ho finito
Capiamo il Copaco ad esempio
Comunico che la commissione verifica polveri si riesce immediatamente nella sala Chiodi ricordavo posizioni severi Ranieri Minotti proprio Alessandro Napoli la commissione si convoca immediatamente ad Allah che oggi do la parola accompagnò fa ancora oggi dell'antica che ritiene
Io
Approvo la relazione
Introduttiva
Ma non in modo formale
Per salvare l'anima e poi i giovani tutti le possibili scappatoie per svuotarla di contenuto
L'approvo interamente e perciò neppure presenterò mozioni
Di nessuna natura anche perché credo che il dibattito che l'obiettivo da perseguire debba essere quello della riflessione sulle cose che ci stanno di fronte e che cambiano
Anziché quello di cercare in qualche modo di imbrigliare e quello che a mio parere è stato un ricchissimo dibattito
Con sfumature naturalmente diverte con elementi a mio avviso di Lippi contraddittorietà ma forse anche e appunto per questo molto ricco
Nel d'altra parte pretendo di avere da dire delle verità
Ne assolute nel nuove anche perché il discorso
Che sto facendo è un discorso che i senesi portano avanti oramai da anni dirò perciò quello che io penso e lo tirò soltanto sulle questioni essenziali della linea politica
Quello che io penso che il gioco al massacro della caccia
Può continuare soltanto appalti
Che gli estremisti anticaccia trovino negli estremisti della caccia chili rinvia la palla
Ecco allora mi pare ridotta all'osso anche una funzione essenziale delle e CPA
E di certe chiusure attorno ad un passato che non esiste più e che abbiamo sentito ripetere anche in questa nostra Assemblea
Ora compagni
No legislazione venatoria italiana stabilisce che alla fine una è proprietà della collettività ed è questo il dato da cui volere o non volere noi dobbiamo partire
Proprietà quindi non dei cacciatori
Non della proprietà terriera
Ma della intera collettività nazionale
E mi pare che se vogliamo impedire la mercificazione della caccia ai perciò la sua riduzioni
A fonte di profitto privato
Sia necessario difendere prima di tutto questo principio legislativo
E non per certa fa una sì
E per certa uno ma per tutta la fa una senza distinzioni tra quella riprodotta sia lo stato naturale quella riprodotta artificialmente come qualcuno ha sostenuto anche perché mi pare che è una introduzione massiccia
Dei ripopolamenti artificiali e quelli quindi della manipolazione genetica
Infine eretti ed uccidere e molto di più terzo usciti
Logiche delle specie animali
E poi perché questa distinzione se generalizzata
Porterebbe dritto dritto al divieto alle cacce non riproducibili e ad una caccia appagamento sulle specie riprodotte artificialmente e indicazioni in questa direzione sono venute anche stamattina
Perché questo è il rischio intorno a questo problema c'è il rischio di un coagulo di forze degli anticaccia
Per te
Con
Alcune frange perlomeno di agricoltori diciamo così Gianni
Bene ma questo allora significa accettare il principio cartella fa una anche a noi come cacciatori non possiamo disporre a modo nostro
Ne consegue cioè che dobbiamo disporre solo in rapporto con la società nel rispetto del diritto degli altri ed entro i limiti che sono necessari a garantire una naturale riproduzione
Dette
Anche perché altrimenti è inutile discutere ricercare le parole non sarà Tecchio reperibile
La nostra giusta critica la nostra lotta contro che inquina e ti distrugge
Altri elementi della natura per soddisfatte la propria siete di riappropriazione privata a danno della collettività in altre parole anche perché non possiamo cercare di fare noi quello contro il quale ci battiamo perché gli altri non facciano e dunque si può neanche per la caccia il problema
Di una gestione di un prelievo chi abbia base la programmazione su questo si sono sprecate parole anche in questa Assemblea
Ed è da molto che si sprecano
Programmazione della quale non c'era bisogno ai tempi del nonno quando l'ambiente era disteso Errico e quando nel contempo i calciatori
Erano pochi con poco tempo libero con il fucile a bacchetta o ad avancarica
Con la bicicletta e perciò con un'incidenza della caccia sulla riproduzione faunistica che era non incidente
Ma ora
Che tutti i vecchi parametri sono saltati
Per motivi che sono in parte di civiltà e in parte di invincibilità
La programmazione diviene indispensabile è giocoforza
Ha su questa programmazione appunto credo che non bisogna intenderci in qualche modo perché altrimenti si rischia di cadere nella demagogia
Io credo che per programmare
In moto sociale o in qualunque altro modo purché si faccia leva
Sul mondo agricolo e venatorio oltre che su quello istituzionale occorre partire
Da dal territorio disponibile
E dal nucleo dei cacciatori quali essi sono
Senza implicare nessuno
Per trovare tra questi due dati un corretto e permanente rapporto
E stabilito questo
è rilevata la consistenza faunistica
Occorre stabilire
Quanta deve essere la pressione venatoria possibili e quanto deve essere il prelievo faunistico il rapporto alla disponibilità sia dell'ambiente che sia della fauna
Con quali strumenti e cerchiamo di scendere sempre più terra terra perché io diffido sempre degli svolazzano Intini che ti dicono tutto e che non portano a nulla
Con quali strumenti
Intanto io credo con una redistribuzione
Vorrei sottolineare per non essere frainteso ecco a
Cioè che non penalizzi nessuno
E per ente di tutti i cacciatori su tutto il territorio per dare a tutti i cacciatori e anche questo vorrei sottolinearlo
Eventuali diritti e dei quali dove e in quali condizioni di conoscenza e di altre attività con l'ambiente
E per evitare vuoti deserti da una parte addensamenti e vagabondaggi dall'altra che non consentono di programmare un bel niente
Entro quali ambiti territoriali questa programmazione
Cioè
L'ideale
Almeno dal punto di vista scientifico
Se ora è forse il territorio di un comune
Forse anche meno o al massimo quello che i più comuni
Riuniti
E forse a questo Torre arrivare
Con il tempo
Ma così
Noi senesi
Proponiamo
Che l'ambito territoriale sia quello del territorio di una provincia perché teniamo conto della vecchia cultura
Del libero cacciatore in libero territorio che era una cultura del nonno appunto
Di quando la fa una cioè la proprietà di nessuno
Di chi se ne impossessava come lo ero ma più in generale per l'ambiente del resto del quale se ne sono abbastanza impossessati
Tutti e che ancora si è stato distrutto
E dunque della necessità di procedere per gradi in modo progressivo verso il superamento nel tempo di una cultura che ormai è superata ma anche oppure come abbiamo sentito dire qui
E ancora presenti e largamente presenti
E l'altro strumento della programmazione
è quello di un pacchetto annuale dice ornate e a libera scelta
E dei carabinieri
Annuali
Pacchetto nel carniere che credo tengono poter essere aggiustabili
Anche in modo diverso per le specie diverse in anni diversi è in ambienti diversi
Pacchetto però perciò
Che dovrebbe essere da definire come concetto
E non come numeri fissi appunto per queste ragioni
E questo è necessario per regolare la pressione venatoria
Senza appunto a doverne impiccare una parte dei cacciatori come qualcuno disse ieri se non proprio impiccati però ridurli a quindici mila
E dunque anche per poter regolare il prelievo Senatorio conto tutta la massa dei calciatori presenti entrò però i limiti delle diverse possibilità
Senza ricorrere a riduzioni di tempi Enti specie cacciabili
Che riduzioni che ci hanno sempre perseguito
Che ci hanno sempre sconfitto negli anni e che sono i pericoli che stanno dietro la porta e che sono Sempre più minacciosi mano a mano che tirano avanti una divaricazione tra mondo venatorio e società
E infine se non adottiamo questi strumenti
Come è possibile
In concreto non appare incontra com'è possibile
Assicurare una caccia per tempi di maturazione e ti passo in un'Italia così stretta e così lunga e così diverso da come è stato detto attraversa un calendario per ciò che se continuano le corsie così non può che continuare ad essere il calendario venatorio è unico
E perciò rabberciato è stupido sente tutti gli anni
Perché vedete i compagni io ritengo
Che noi possiamo continuare anche a dire che tutti gli altri sono cattivi
E che ha il solo noi siamo buoni entrambi
Cd autorizzare terremmo
Ci auto compiace avremmo però dopodiché ha dei costi e ricavi che crescono che cambiano nel bene e nel male continueranno per la loro strada noi saremmo sempre più isolati sempre più perdenti del che perdenti nella cultura diffusa
Che va maturando nel Paesi come lo siamo stati in tutti questi anni trascorsi
E che sono stati consumati nel vuoto di una proposta che riqualificare asse erano i motivi cast ed i moti Herbie motivasse la caccia
Proprio per la difficoltà e le resistenze che Sentry abbiamo incontrato
Una parte abbastanza estesa del mondo Pierantonio io credo insomma che se non facciamo ora è subito
Il grosso passo in avanti che è stato indicato dalla relazione introduttiva di questo congresso
E alla quale io con queste parole ho cercato in qualche modo di dare un modesto incerto contributo
Credo che sarà difficile anche trovare una intensa non solo con l'ambientalismo anche con quello più aperto più razionale e più evoluto che pure è indispensabile
Non solo con la società
Ma soprattutto il rapporto con il mondo agricolo
Se non sul terreno di una subalternità perdenti nei confronti di questo e della forza che esprime perché con il mondo agricolo
E lo abbiamo sentito stamattina
Per lo meno da due interventi
Ossidato un rapporto di compatibilità
Sul terreno della razionalizzazione delle cose
Oltre che di reciproca convenienza
Anche attraverso appositi spazi apposite iniziative
Ma sul terreno del rispetto per i beni irrinunciabili della collettività
E dunque dando vita al punto di vista degli interessi e dei bisogni
Del Complesso di questa collettività
Oppure compagnia giocoforza dardi per discutere e per pattuire
Qualche rapporto di commercializzazione
Spetti magari anche dal nostro essere contraddittori tra il nostro essere cittadini che hanno bisogno della natura perché vogliono continuare a vivere
E cacciatori che magari non disdegnano il consumismo
E che ha per esso sono disposti anche a patteggiare a vendere la propria pelle
Io credo che dobbiamo essere noi perciò al Lanciano e finalmente è una sfida
Propositiva
E spero che questo congresso ne abbia la capacità proprio perché spero nella nostra capacità
Di tutti noi
Di essere finalmente uomini tutti interi
Uomini che vogliono produrre consumare è il titolo terziarie per i propri figli su questa nostra terra
E in che è in questo ambito vogliano andare anche a caccia mandarvi
Dan pesci
Andare da persone che possono e che appoggiano assolvere ad un ruolo positivo per un cambiamento positivo della società e delle qualità della vita
La fiaccola olimpica
Ravasi seppe Ristori presidente dell'ARCI caccia di Firenze separati imparo Cabassi assessore all'abitazione vicina di Siena
Compagni dopo
Un dibattito
Ma è quello a cui abbiamo assistito in questi giorni particolarmente stamane di questo livello di questa ampiezza di questa profondità ci si sente anche un po'impacciati ad intervenire
Io cercherò di farlo dalla mia modesta un dizione di dirigente di base dell'ARCI caccia
Diffidenza
Proprio perché ritengo che vi sia la necessità di puntualizzare alcune questioni
è curioso compagni ma a me sembra che da un anno a questa parte
Il destino di coloro che a vario titolo fanno parte di questo nostro mondo dell'arciprete
Sia un destino per così dire termale
Ieri Abano Terme oggi Chianciano Terme si tratta di vedere i compagni
A quale cura dovremo sottoporci
Che ve ne sono di vari tipi
Giacché compagna a me sembra che a differenza di Chianciano fegato sano che come slogan pubblicitario avuto così largo successo fra la gente
Tanto da ricorrere spesso in alcune in argute battute popolari quello da noi messo al centro del nostro congresso non non mi sembra francamente altrettanto felici
E destinata ad avere altrettanto successo all'impatto con la società
Cui evidentemente è rivolto in uno sforzo querela peraltro in contabile
Di rivalutazione dell'immagine della caccia
Se devo dire francamente la mia opinione
Ritengo che bisognava rifuggire da una simile facile tentazione propagandistica
Già che come tutti noi sappiamo non esistono cartucce ecologiche
Come quelle raffigurate nella nostra immagine tra ma munizioni con trentasei grammi di piombo destinate ad avere un impatto non propriamente naturalistico
Con varie specie di fauna selvatica
E questo non lo sappiamo solo noi
E temo che certe cose abbiano non solo le gambe corte
Ma anche un aspetto boomerang sull'immagine
Già piuttosto deteriorata come sappiamo della caccia ma può darsi che non sia così che
Questo nostro slogan possieda una sua intrinseca capacità di convincimento è che tutto si risolva nel migliore dei modi
Tuttavia io avrei francamente preferito compagnia lo slogan la caccia il verde
Quello l'Arcicaccia
Per riaffermare tutto intero anche le questo nostro quinto congresso un pezzo della nostra storia
Che non è quello mi permetta compagno della Versilia che Luís ha raccontato nel suo intervento
E per riaffermare la vastità dell'impegno civile sociale culturale della nostra associazione sul fronte ambientalista
Un impegno che ha sempre travalicato l'orizzonte
Del mero specifico
Ed ha fatto dell'ARCI caccia pur partendo per nostra natura
Beh problemi del settore una forza democratica allineata con quelle del progresso del cambiamento ed era il momento della nostra società e del nostro Paese
Noi come del resto l'ecologia
Non siamo né vogliamo essere neutrali
Ma come appunto l'ecologia che è scienza rivoluzionaria e non neutrale l'abbiamo più volte affermato
Vogliamo mettere in discussione molte regole del gioco quelle che soprassiedo ma sulle quali si fonda l'anarchia sociale e il conseguente disordine naturale delle leggi di mercato
Per giungere ad una pianificazione finalmente armonizzata sulle tre dimensioni incardinate dell'economia del territorio e dell'ambiente
I problemi dell'ambiente al centro dunque di quelli economici come diceva
Anche il compagno testa come da tempo abbiamo sempre sostenuto per un diverso modello di sviluppo
Come ancora tornava ad indicare il compagno Tiezzi professor Tiezzi
Un diverso modello di sviluppo ove ovviamente non solo la caccia sia programmata altrimenti faremmo un'operazione riduttiva
Ma si abbia una FIAT una pianificazione integrale del rapporto uomo-natura questo compagni ancora l'obiettivo ad accogliere ancora l'obiettivo anche per noi da perseguire
E allora compagna a me sta bene
Una convenzione con la lega per l'ambiente che abbia i presupposti e gli ambiti di impegno civile sociale diceva Chicco Testa
Sarà un modo per estrinsecare ancora di più e meglio l'impegno dell'ARCI caccia per un mondo migliore
Più pulito più ordinato meno squilibrato dell'attuale per assicurare una civiltà ove i valori e i bisogni dell'essere non siano oscurati e prevaricati da quello dell'avere
Questa idealità
Dell'ARCI caccia ma fortemente riaffermata e sostenuta in questo nostro quinto congresso nazionale perché anche su questi valori ideali che abbiamo costruito le basi organizzative della nostra associazione
Alla lega per l'ambiente dobbiamo però dire
Dobbiamo quel ciò dire che siamo pronti per questa collaborazione sul fronte dell'iniziativa ambientalista
Perché siamo pronti noi dell'ARCI caccia alla riunificazione dei Comuni intenti civili e sociali
In un'opera comune di orientamento e di mobilitazione di tutte quelle forse sono vaste molteplici perché anelano come noi a uscire da quell'orrendo imbuto
Dell'epoca trascorre che Tiezzi ci ha ieri drammaticamente prefigurato se non verrà cambiato il segno dello sviluppo di questa nostra civiltà industriale
Dobbiamo però dire altrettanto francamente al compagno Testa
Che la lega per l'ambiente deve sollecitamente risolvere la palese contraddizione che viene tra questo suo invito alla collaborazione
E la presenza della lega
Tra i promotori i diversi referendum regionali contro la caccia al caso della Toscana altrimenti tutto diviene più difficile
E naturalmente più complicata
Mi trasferisco ora compagno d'un quadro di alcuni problemi più specifici posti dalla relazione introduttiva che anch'io approvo nelle sue linee generali
E nel dibattito per precisare un po'il mio punto di vista che poi è quello uscito dagli orientamenti e dalle scelte compiute dal congresso dal secondo Congresso territoriale dell'Arcicaccia
Diffidenza
La direttiva share
Devo fare una puntualizzazione
Riferendosi al quadro nazionale dei problemi della riforma legislativa si è detto che è uno dei primi atti futuri del Parlamento dovrà essere il recepimento della direttiva CEE sulla tutela degli uccelli migratori
Noi come ARCI caccia non abbiamo posto e non poniamo ostacoli di sorta questo provvedimento
Ma per quello che è
Non per quello che vorrebbero farne
Certi settori del Parlamento nel quale rimbomba più forte lecco delimitazioni stia ad oltranza
E che dal mille novecentottantuno quando la Camera ne iniziò la discussione intendono farne uno strumento contro la caccia la direttiva sceglie che contiene norme in gran parte già presenti nella legge che regola l'attività venatoria in Italia non è
Contrari alla caccia ma per scopo principale la protezione degli habitat dove vive la fa una migratori
Infatti la direttiva CEE all'articolo due afferma che gli Stati membri della Comunità devono adottare le misure necessarie al fine di mantenere
Il contingente numerico delle specie migratorie ad un livello compatibile con le esigenze ecologiche economiche ricreative e scientifica dove per esigenze ricreative
Si riconoscono appunto è quella della caccia
Naturalmente
La direttiva avendo come presupposto la conservazione protezione gestire e gestione
Di tutte le specie di uccelli selvatici pone il divieto di caccia per alcune specie migratorie senza però quei criteri rigidi sui quali in Parlamento e fuori si ostinano coloro che si definiscono protezionisti ma che in pratica ostacolo da sette anni questo provvedimento comunitario
Tant'è vero che agli articoli sette nove come sappiamo si ammettono alcune deroghe recentemente poi la Commissione europea della scena ha fornito l'interpretazione autentica di questa direttiva confermando che essa si rivolge prioritariamente alla conservazione degli habitat
E impegna in questo senso gli stati membri e che i divieti posti ad alcune specie di uccelli migratori non sono di osservanza assoluta
Torna quindi a sostenere che nel recepire la direttiva della CEE il Parlamento affermi ma facoltà di deroga alle regioni nelle forme nei limiti previsti dalla direttiva stessa
Per quanto si riferisce alla possibilità di consentire alla caccia
Alcune specie di uccelli migratori vietati allorché sia accertato in sede tecnica e scientifica che un determinato prelievo non comporti rischi per la pista la stabilità delle loro popolazioni
Noi sosteniamo e sintesi che la reale indiscutibile esigenza di alcune misure di protezione degli uccelli migratori non si traduca unicamente in una normativa rigida
Che precluda ogni lecita possibilità di ripristinare forme contenute controllate di caccia ad alcune specie migratorie e che non impegna in modo prescrittivo
Lo Stato nell'opera di ricostituzione conservazione degli ambienti naturali di transito di riproduzione degli uccelli selvatici
Se qualche rappresentante
Di certo opinabile protezionismo le tasse che questa nostra fondata rivendicazione è in contraddizione con le nostre precedenti affermazioni sulla protezione degli uccelli risponderemmo non solo che il dispositivo della direttiva She's è passato al vaglio di fior fiore di zoologia un dito orologi naturalisti eccetera ma che il protezionismo assoluto fa a pugni col concetto di conservazione dinamica delle specie animale
Ci si è mai chiesti compagni perché le specie di uccelli rarefazione appartengono prevalentemente a quelle protette dal Testo unico con la non da quelle consentite alla caccia
Perché compagni le leggi naturali seguono per fortuna
Disse non seguono per fortuna gli schemi mentali di certo protezionismo
Sulla riforma più complessiva della nove sei otto dobbiamo anche a questo proposito fare un discorso chiaro
Cioè noi non dovremmo volere e dovremmo rifiutare
Una pseudo riforma
Che si muovesse unicamente sull'indirizzo della solita fumisterie a limitazioni sta
Tanto appariscente sul piano della compiacenza all'agitazione anti venatoria dei detrattori della caccia ma sterile come risposta alle questioni poste anche nel nostro settore dall'emergenza ambientale
Dobbiamo perciò affermare chiaramente che siamo contrari a misure legislative di riforma che trascurasse lo di affrontare i problemi dell'avanzamento della programmazione e gestione del territorio
E quelle di un diverso rapporto cacciatore territorio
è fondamentale per ciò che il nuovo quadro legislativo definisca meglio gli strumenti gli ambiti territoriali le competenze istituzionali della programmazione e gestione del territorio
Il ruolo delle varie parti sociali le categorie interessate
Punti al potenziamento delle strutture protettive produttive pubbliche e private necessarie sia alla caccia e alla ricostituzione del patrimonio faunistico e pervenga compagna una disciplina della caccia basata senza rigidità che non siano funzionali sulle Came cacciatore e territorio e sulla coi all'adeguamento del prelievo venatorio alle condizioni contingenti dell'ambiente della fa una e alle esigenze del loro miglioramento e sviluppo
Una proposta che si muove in questo senso e che realizzi sensibile parte che realizza sensibili passi in avanti in questa direzione riformatrice
è uscita dal Congresso di Firenze ed anche dal terzo congresso regionale dell'ARCI caccia toscana il compagno rotti
Ieri la sommariamente illustrata ed io non intendo entrare ancora una volta in maggiori dettagli lo faremo
Allorché i nuovi organi dirigenti nazionali affronteranno la discussione sulle proposte da avanzare al Parlamento per la riforma della nove sito
Voglio solo dire
Che tale proposta quella del pacchetto di giornate di carniere annuali illustrata ieri da Rocchi ci sembra rispondere coerentemente all'esigenza di alleggerire la pressione venatoria sul territorio e sulla fa una
Posti così come si è detto dall'emergenza ambientale comunisti a stabilisce forme di legame del cacciatore al territorio a livello provinciale indirizza l'attività venatoria verso tipi di pratica sempre più specializzata
Alla stregua di altri paesi europei
Il tutto senza forzature inutile senza traumi che allo stato attuale delle cose
Genererebbero reazioni di rigetto nei cacciatori che renderebbero difficile poi ogni possibile transizione a forme più razionali e controllate dell'esercizio venatorio
Al momento opportuno chiederemo perciò che nel quadro della riforma della nove si otto assieme ad altre norme che facciano crescere il tasso ambientalista
Della legge nazionale sia data alle Regioni la possibilità di potere adottare questo nuovo regime di caccia non in modo naturalmente prescrittivo ma appunto come norma facoltativa
Di cui lei ha
Ciascuna Regione potrà o meno avvalersi
Il dibattito ha messo in luce compagni
Una materia assai complessa ed intricata di problemi gli obiettivi da raggiungere
Nella situazione data io credo che sia importante per noi
Accogliere con entusiasmo e con la massima disponibilità le offerte di collaborazione che da diverse parti
Ci sono venute nel campo della ricerca scientifica nel campo della ricerca tecnica e tradurle presto da parte dei nuovi organi dirigenti in un fatto operativo
In un fatto per via quindi anche sbocchi e prospettiva culturale e approfondimenti necessaria ad affrontare ripeto la complessa problematica che questo è interessante
Nel nuova problematica in questo congresso stati battendo in questi giorni e che mi auguro trovi spazio anche nel documento finale che in giornata credo debba essere discusso dall'assemblea grazie
La parola sì Baroque avvalsi assessore la provincia di Siena
Che ringraziamo anche per l'ospitalità offerta ci
Ospitalità doverosa
E anche direi
Di prestigio
Ospitare nella nostra provincia via Chianciano i lavori del vostro congresso nazionale
Io
Credo che se si possa esprimere un rammarico rispetto ai vostri lavori e che non ci siano stati forse adeguati orecchi istituzionali per ascoltare il dibattito in queste vostre giornata di lavoro
Io direi da questo dibattito sia emersa una cosa di grande rilievo
La grande maturità che ha ha raggiunto l'Arcicaccia nel proporre finalmente un discorso fortemente innovativo somma caccia direi che questo tipo di proposizione e molto più
Avanti che non forse le stesse proposte che il passato Parlamento ha discusso per le modifiche della nove sei otto il per il recepimento
Della direttiva comunitario e avete ascoltato la volontà di muovere finalmente in modo decisivo passi concreti verso la gestione del territorio inquadrando la caccia in un contesto più generale di attività che sul territorio stesso si esercitano mi sembra un fatto
Di rilievo
Io
Trovo anche nella relazione via Moretti spunti di rilievo che ci dovranno far riflettere anche a livello istituzionale per
Muovere anche in carenza della modifica della nove sei otto ore del recepimento della direttiva CEE muovere quei passi ormai indilazionabile per cercare di di disegnare
Un contesto nuovo di esercizio della caccia nel nostro nel nostro e vorrei qui
Fare alcune riflessioni
Intanto sulla sulla legge nazionale brevissimi molti ci si sono dilungati
Nel mille novecentosettantasette da novembre sei otto era e in gran parte rimane una buona legge
Se questa legge ha avuto vi mite di fondo e che nelle parti più importanti e più salienti non è stato attuato e questo credo di questo tutti ne siamo consapevoli
Non è stata attuata soprattutto quella parte che puntava a proteggere l'ambiente e a disciplinare anche tutta una serie di iniziative intorno all'ambiente stesso compreso
Dettava abbozzi di disciplina delle stesse attività agricole
Io ho visto perché ho avuto modo di discuterlo in sede nazionale il
Testo delle proposte di modifica di scienziato e dalla Commissione agricoltura del Senato il testo di modificarla nove sei otto
Proposto dall'onorevole Santarelli il sottosegretario del governo Craxi all'agricoltura
E il testo del recepimento della direttiva CEE
Cari compagni io dico con franchezza
E di questo semmai mi rammarico di non aver
Colto nemmeno nel mondo venatorio un'adeguata risposta quelle proposte sono soltanto dei modesti aggiustamenti che non servono alla caccia
Perché
Perché la direttiva CEE intanto viene ancora una volta recepita soprattutto in senso restrittivo
Restrittivo per l'elenco delle specie cacciabili e non nello spirito fondamentale della direttiva che quello della produzione protezione dell'ambiente e di particolari
Ambienti che corrono pericoli notevole
In quella direttiva
E nell'elenco delle specie per le quali si
Propone
Il divieto di caccia troviamo per esempio lo storno la cornacchia grigia la cornacchia nera e così via credo che
Da questo punto di vista ripeto ci siano molte cose ancora da fare non solo Mannella nove sei otto non si fa quel salto di qualità fondamentale che è riecheggiato a lungo qui nel vostro congresso
E cioè
Questo legame cacciatori al territorio e poi ribaltare il concetto fondamentale che non esiste più e non deve più esistere il territorio libero perché il concetto di territorio libero è un concetto astratto e che non ha nessun significato
Noi dovremmo parlare di territorio gestito tutto e gestito non solo
Dai punto di vista dal punto di vista della caccia
Questi due elementi essenziali nude ritroviamo nel testo né proposto dal passato Governo né proposto dal dal Senato
E qui c'è una nota anche di rammarico io penso e credo i cui dirigenti vostri che usciranno letti da questo congresso dovranno riflettere penso che il nuovo Parlamento
Presenti una situazione un'articolazione che non renderà agevole l'iter di modifica della nove sei otto c'è anzi
La sensazione che possa uscire da questo Parlamento che vede anche una presenza molto frazionata e articolata posso uscire
Di nuovo una legge soltanto restrittiva e peggiorativa complessivamente della gestione della caccia nel nostro Paese sarà allora importante
Che tutte le organizzazioni venatorie mettano da parte le divisioni
Trovino sui punti essenziali un raccordo operativo e se necessario si battano per una legge di iniziativa popolare che modificherà nove sei otto e recepisca la direttiva CEE
Dicevo a mio avviso quali sono i capisaldi gestione di tutto il territorio legame cacciatori dal territorio disciplina del rilascio della licenza di caccia sanzioni diverse venivano dette
Stamani anche dall'avvocato Mainardi e io sulle sanzioni vi vorrei mi trovo in gran parte d'accordo su quello che diceva Mainardi stamani hanno ripreso altre
Introdurre il concetto di danno il ritiro della licenza di caccia
La sanzione anche pecuniaria una sola preoccupazione dettata dalla pratica gestione quotidiana
Noi abbiamo fatto un grosso salto di qualità con la sei nove otto quando sarà siamo passati da selvaggina
Proprietà di nessuno ha selvaggina proprietà dello Stato ed è stato un passo importante
Ma dopo questo si è immediatamente introdotto il concetto che essendo proprietà dello Stato se veniva sì se se ne veniva in possesso in modo abusivo dove tavola furto ai danni dello Stato
E allora compagni di amici quando c'è furto
Colui che ha trovato in flagranza di furto deve essere arrestato nelle forme che vuole il Codice di procedura penale e il Codice di procedura penale vuole l'arresto l'ammanettamento e l'immediata consegna
All'autorità giudiziaria allora compagni io su quest'aspetto invito a riflettere perché noi ci siamo trovati in enormi difficoltà e non mi pare sia da trattare alla stessa stregua
Chi si appropria di qualche decina di fringuelli come quello che spara e uccide un altro un altro essere umano o con più una rapina
Però anche a Mestre questa riflessione mi dispiace l'avvocato stamani non abbia introdotta è una repressione dobbiamo fare io sono uno di quelli che pensai ritiene che sia importante avere una normativa sanzionatoria molto ricco
Non solo perché i cacciatori son troppi ma perché ci sono una serie di situazioni che nulla hanno a che vedere con la caccia e vanno
Prevenute
Sempre e represse se necessario
Però ripeto introdurre il concetto di furto con tutto quello che ne consegue e che ci sfugge di mano è una cosa che mi solleva non poche non poche perplessità e quindi io su questo su questo insistere
Sul piano regionale intanto io vorrei anche scusare l'assessore regionale della Toscana regioni ospitante ma per ragioni di salute non non può essere presente e questo credo al di là di tutto sia anche un rammarico suo suo personale
A livello regionale ci siamo impegnati
Per anticipare laddove la nove sei otto ce lo consente negli spazi attuali anticipare una serie di provvedimenti volti a gestire la caccia in modo in modo diverso
Sull'esempio di regioni e funzionano soprattutto le regioni a statuto speciale e hanno molta più autonomia legislativa e tra queste per esempio io conosco un po'la realtà del Friuli ritengo sia un'ottima esperienza di legame calciatore al territorio
Che debba essere che debba essere estesa
Si è messo a punto un pacchetto di proposte volte a incidere su tutto il modo devo dire a cenare nella nostra nella nostra regione gestire il territorio legarlo negare i cacciatori al territorio
Si è proposto una sezione
Praticamente una sezione regionale dell'Istituto nazionale di biologia della selvaggina per avere un coordinamento scientifico a livello regionale visto anche i limiti dell'Istituto nazionale
Si è proposto un consorzio per i centri pubblici e privati di produzione selvaggina Allo stato naturale per avere indirizzi uniforme
Sapete qual è stato quali sono le maggiori difficoltà a far passare questo pacchetto fortemente innovativo e lo dico perché come assessore provinciale alla Caccia
Ci siamo incontrati con tutte le componenti
Che sono direttamente o indirettamente in interessate alla caccia ci siamo incontrati dagli ambientalisti ci siamo incontrati marciatori ci siamo incontrati con gli agricoltori
Va bene devo dire
Che le difficoltà maggiori
Che la volontà più determinata di svuotare la filosofia di questo pacchetto al di là degli aggiustamenti necessari viene dal mondo venatorio
E allora compagna io credo che al di là degli slogan che lasciano poi tempo che trova io non so se la Fracci avverbio di un altro colore
Io so soltanto che necessario è arrivato il momento se non vogliamo che siano altri a farlo che i cacciatori imparino a fare proposte coerenti di attuazione dei principi e propugna e mi dispiace
Che stasera non si avvia i nostri lavori do Sgherri presidente regionale del domani
Perché c'è ancora la volontà partire dal domani di dirsi d'accordo sul su tutto il pacchetto per concludere essendo d'accordo su niente
E questo non credo sia il modo per poter continuare a lavorare e noi vogliamo in questo senso
Andare avanti su questi precisi obiettivi aperti al dialogo e alla volontà di confronto con tutti ma determinati e uno delle prime azioni che metteremo in atto
Come Province visto il vuoto purtroppo e c'è a livello regionale per una serie di problemi anche nella giunta regionale e quello di adottare come Province il Regolamento della caccia e cinghiale
è settoriale ma è il primo passo per legare i cacciatori di cinghiale al loro territorio e questo lo faremo
Nella nostra provincia a partire dal mese di giugno e poi di luglio che potremmo approvare al prossimo consiglio provinciale il Regolamento
Che doveva doveva essere del Belli e deliberata dal Consiglio regionale il passo successivo
E quello di disciplinare l'accesso dei cacciatori in base a precisi parametri a livello regionale e interregionale perché non è possibile
Da una parte dire che vogliamo censire programmare il prelievo e dall'altro non fare nessun provvedimento non sollecitare nessun provvedimento in questa direzione e io vi voglio dire una cosa ma non perché esso al congresso dell'Arcicaccia
Voglio dire che se atteggiamento coerente c'è stato del mondo venatorio questo va riconosciuto all'ARCI caccia
è stata l'unica
No
Lo dico e lo dico volentieri perché m'è capitato all'interno del della mia provincia qui di Siena di essere spesso anche in polemica con l'Arcicaccia mandarci faccia al di là di limiti e si può aver tutti gli vanno riconosciuti anche dei meriti
E credo che l'organizzazione forse per la sua maggiore omogeneità d'interessi rappresentati ma è stata l'unica organizzazione
Chi ha avuto il coraggio di andare controcorrente e dire cominciamo affermare questi cacciatori che si spostano indiscriminatamente da tutto il territorio
E io mi dà un dato della provincia di Siena nella nostra provincia su trecentosessantacinque mila ettari di territorio agricolo forestale sono presenti circa ventuno mila trecento cacciatori residenti la prima settimana di caccia la presenza media dei cacciatori oscilla tra i settanta e gli ottanta mila unità cari compagni
A queste condizioni
Non si può nel programmare il miglioramento del territorio nel programmare i prelievi ed è avvilente Venere gli sforzi di gestione Pepa operati la prima settimana di caccia ora io non voglio fare né dei campanilismi
Né dire nella provincia di Siena o altre Province debbono fare Repubblica per conto loro ma è necessario che a un cacciatore stabilisca dove vuole cacciare e anche a lei porti il proprio impegno e anche le risorse finanziarie
Io lo dico chiaramente ma no perché ho qualche cosa
Con i romani o i ternarie viterbesi ma i romani ne vengano a caccia in provincia di Siena ed sono anche Benvenuti però devono pagare le risorse a Siena no a Roma e poi venire a fare il prelevamento assieme a queste condizioni
A queste condizioni si cominci a conoscersi guardarsi in faccia e chiedere precisi impegni gestionale
E voglio concludere con due o tre cose
Io non credo che il nostro territorio qui in provincia di Siena abbia molte particolarità
Forse ha il vantaggio di avere di non avere un'eccessiva densità abitativa però ai problemi
Do per chiederci consigli idee e come e come procedere e anche tante del Meridione
Io credo e questo lo dobbiamo anche al fatto che abbiamo avuto il coraggio di fare una serie di scelte e io ne voglio citare due in particolare
Quando a livello nazionale e noi abbiamo un territorio protetto pari all'uno e mezzo due per cento complessivamente in provincia di Siena
Abbiamo circa il trenta per cento del territorio agricolo forestale protetto ad ogni forma di caccia e allora compagna la protezione della fauna e la gestione
è una cosa estremamente importante e delicata però senza aspettare anche le grandi modifiche legislative qualche cosa si può fare e dovete sapere che la caccia e meno dannosa di altre cose ma non è che i pallini fanno piacere agli animali
E allora uno dei concetti per avere una permanenza soddisfacente della migratoria
E un'ottima presenza della selvaggina stanziale e quello di avere una maglia territoriale
Articolata e ben distribuita sul territorio di strutture volte all'incremento alla riproduzione e alla sosta della selvaggina sia stanziale
Che immigrato e parlo ieri del trenta per cento centodieci mila ettari su trecentosessantacinque mila fatto da zone di ripopolamento e cattura centri pubblici e privati e di produzione selvaggina allo stato naturale
Demanio regionale che in questo senso ripeto a noi ha dato delle grandi delle grandi risposte e in questo e non voglio elogiare vivo il Presidente Provincia veloci dell'Arci ma credo che pungolo in questa direzione sia stata soprattutto marci facce che costantemente a sollecitato la Provincia a fare scelte chiare in direzione della protezione della fa una per lo sviluppo degli istituti
Nei quali non è consentita non è consentita la caccia l'altro aspetto
E da dieci anni che questa Provincia non immette sul territorio animali di importazione o animali provenienti da qualsiasi allevamento
E questo e l'altro dato che vorrei
Vorrei sottolineare sottolineare con piacere introducendo una nota io vorrei distinguere qualcheduno
Stamattina disapprovato o anche ieri quando si è parlato di aziende turistico venatoria passatemi il termine più abbreviato ecco io credo che qui si debba fare una distinzione
Io conosco la realtà del territorio regionale c'è tanto territorio montano c'è tanto territorio svantaggiato c'è la necessità di integrare i redditi agricoli c'è necessità di mantenere una presenza abitativa anche in questi territori svantaggiati
Se correttamente disciplinate e ti menzionate territorialmente io non trovo che sia scandaloso che ci siano aziende che fanno del turismo venatorio
Anche se dovremmo fare il salto di qualità per dire che queste sono strutture che sono che è agricoltura fatta in un certo modo che niente hanno a che vedere con la caccia magari mi augurerei che non si non solo gli agricoltori a gestirle ma che siano le organizzazioni venatorie perché c'è tanti
Cacciatori anche dell'ARCI caccia che poi usufruiscono dei servizi di queste di queste strutture e quindi si deve dare anche servizi e risposte alla gente perché c'è chi pare Quaglio autonomo ci sarà chi vorrà andare
Qualche giorno all'anno al facevano Fagiano promotore e così via
Però una cosa ad attenere profondamente distinta dagli altri interventi volti a salvaguardare e potenziare la fa una e la riproduzione naturale di questa fa una sul territorio
Noi abbiamo fatto questa scelta e abbiamo imposto questa scelta anche agli istituti privati chiedendo espressamente di non immettere selvaggina di importazione e nel nostro Paese stanno fiorendo
Le ditte che importano queste vuol dire che ci sono ancora decine e decine di province in tutta Italia che spendono centinaia di milioni in questa direzione mettendo a repentaglio il nostro patrimonio naturale se non altro dal punto di vista dal punto di vista sanitario
Credo che l'Arci darebbe a riflettere in questa direzione e sollecitare ognuno nel proprio territorio che si faccia un salto di qualità in questa direzione
Noi siamo in condizioni a partire dal gennaio del mille novecentottantotto cioè dalle prossime catture di offrire alle altre Province
Quattro cinquecento capi di Capriolo da ripopolamento e di cattura e potremmo cominciare a coloro che saranno interessati a chiamandoli a fare le catture assistere a venature a offrire i alcune migliaia di fagiani pensiamo dall'ottantanove di rendere anche disponibili
Qualche centinaio di lepri anche queste di cattura vorremmo dare così l'esempio e la disponibilità e la possibilità di poter lavorare con la nostra selvaggina investire sul nostro territorio sviluppare e quindi l'occupazione e noi in Ungheria o in Argentina da altre parti
L'ultima cosa ed è una nota ed è una nota dolente
Nessuno l'ha detto
Non l'ho ascoltato negli interventi nemmeno dei tecnici
Però nel patrimonio faunistico della nostra regione anche in altre parti d'Italia
Si sta facendo sempre più pesante la situazione sanitaria
Credo sia importante riflettiamo questo aspetto credo che sia importante soprattutto per le istituzioni fare estrema attenzione in questa direzione
Perché si sono rivisti fusi nel nel patrimonio bovino e ovino pericolosi casi di afta epizootica
E l'ha fatta per esempio attacca tutti gli ungulati e non solo quelli alle va dal capriolo al daino dal cinghiale ad altri ad altri animali
Ci sono verificati casi di se automatica
C'è una pericolosa epidemia di feste medici indiani
Questi sono elementi di forte preoccupazione
Perché nella selvaggina non è facile controllare queste epidemie perché gli unici interventi possibili sono lasciati
Sono lasciati diciamo si possono attuare ecco questo è il termine giusto solo se c'è una ferma e decisa volontà dei dei cacciatori ecco io vorrei volevo solo accennare il problema
Perché purtroppo e non per fare allarmismo ma per richiamare al fatto di non sottovalutare questi aspetti
Perché probabilmente è molto più distruttivo liquidi mia di queste micidiali che non dieci anni di pressione venatoria anche intensa e allora vedere distrutto un patrimonio realizzato negli anni anche a costo di grandi sacrifici e investimenti finanziari è una cosa che dobbiamo evitare e da questo punto di vista purtroppo i servizi sanitari
Per la sanità animali in generale e per la fa una in modo particolare sono colpevolmente latitanti e fortemente in tre parti
Grazie
Grazia Volo affetto Reagan basti ci auguriamo che anche il congresso nazionale aiuti
A migliorare i rapporti dall'antica sia e provincia di Fiera la parola a Albaro Mantovani presidente regionale dell'Arcicaccia umbra
Sì da vari Francesco Zamparo dell'Arcicaccia di Udine
Io innanzitutto voglio portare a nome del
Dell'Arcicaccia dell'Umbria che rappresento in questa assise
Tutti i compagni ed amici presenti un fraterno saluto
Debbo francamente direi che alcuni interventi in
Quali quello di Chicco Testa
Che del professor Tiezzi e dati nel suo complesso un mio in un pizzico stuzzicato come ah giusto modo sollecitato per fare delle precisazioni
Ne voglio ne debbo fare a meno perché o un documento da presentare appunto che è frutto o dei congressi territoriali zonali e regionali che abbiamo celebrato nella regione e non si possono fare due cose contemporaneamente perché poi porterei via tanto di quel tempo
Ad altri compagni che debbono intervenire quindi mi limiterò semplicemente alla lettura del documento che abbiamo stilato come ARCI caccia dell'Umbria
Questo nostro quinto congresso nazionale perché calato in questa fase storica delicata e difficile della vita civile e politica del nostro Paese ricca di idee di avanzamenti ma anche di contraddizioni ma soprattutto per l'indirizzo e l'impostazione riformista pajata così abbiamo un po'di silenzio è già difficile intervenire
Riveste un'importanza enorme non solo per la nostra associazione ma per tutto il mondo venatorio
Perciò impone a tutti noi uno sforzo di volontà di comprensione per rispondere alle problematiche complesse e difficili legati alla vita ambientale alla programmazione territoriale alla vita sociale e civile
All'interno di questa situazione complessa dobbiamo spesso registrare anche l'irresponsabilità
Di gruppi politici estremisti tendenti più come abbiamo visto tra l'altro nelle ultime elezioni politiche alla frantumazione dei partiti storici tradizionali che non è alla battaglia di qualità della vita è una vita più democratica nel senso generale
Tutto ciò rende difficile la ricerca di una linea di cambiamento che risolve i problemi e nello stesso tempo non faccia scadere i valori veri di un'attività tanto amata
E tanto sofferta come l'attività venatoria oggi nel nostro Paese
Noi umbri pur lamentando come abbiamo fatto in altra sede i tempi ristretti di questi lavori di questi e degli altri dovuti per i reni nostri congressi territoriali provinciali e regionali con questo documento sintesi dei congressi regionali provinciali e regionali
Cerca di affrontare tutte le tematiche e le problematiche poste dalle tesi congressuali
Maturati dalle esperienze non solo della pratica venatoria ma principalmente dall'attuazione del piano faunistico regionale
Di cui la nostra regione sia dotato dal mille novecentottantuno ottantadue e credo che sia stata se non la prima o comunque tra le prime Regioni ad avere il piano faunistico regionale
Che è lo strumento attuativo
Di programmazione Company per porre ripeto è difficile già parlare
Se qualcuno ha bisogno di qualche minuto covava magari fuori grazie
Grazie che lo strumento attuativo di programmazione e territoriale formalistica
Che prevede al suo interno una serie di creazione di tutti gli ambiti protetti
L'entrata in vigore di questo strumento ha portato la gente a lavorare nel territorio guardare e pensare diversamente cambiando il modo di comportarsi questa nostra realtà umbra
L'idea guida se così si può definire di questi anni non è stata più come prelevare
Ma come produrre e dove produrre portandosi così alla costituzione numero di numerosi ambiti protetti
Successivamente alla constatazione che anche queste strutture lasciate a se stesse davano frutti sicuri
Si è passati dalla gestione diretta ovviando così ho molti inconvenienti che alla società moderna e l'agricoltura hanno creato nell'ambiente nel
Questo tipo di intervento ha dato risposte positive che progressivamente si stanno allargando all'interno del territorio
Tutta la fa una ha avuto un incremento specialmente quelle specie in cui l'intervento è stato finalizzato
Compiacere constatiamo che in alcuni ambiti protetti ora c'è esubero di selvaggina che richiede catture e radiazioni
Per mantenere l'equilibrio naturale quando nel recente passato esisteva un deserto più o meno generalizzato
Ci fa ben sperare per il prossimo futuro a credere nella giustezza delle nostre scelte operate reputiamo inoltre questi passi avanti significativi e fondamentali per il miglioramento complessivo dell'ambiente e della
L'impegno nel territorio ha fatto nascere anche collaborazioni ampie e durature tra cacciatori di diverse associazioni venatorie e con gli agricoltori
Un attaccamento del cacciatore al proprio territorio che sente più suo perché partecipa attivamente alla ricostruzione che produce frutti di cui egli stesso preservato ore fruitore
Questa è la gestione del territorio che non intendiamo
Preservando il capitale olistico nel territorio protetto usufruendo dell'irradiamento e delle catture per il mantenimento e l'equilibrio in questi ambiti senza intaccare il capitale in maniera funzionale e naturale
E questo secondo noi il senso più giusto
E che si deve rafforzare sempre più per legare il cacciatore e territorio
Estremamente convinti di ciò ci permettiamo di invitare tutti a riflettere profondamente prima di fare scelte
Scelte di cui è difficile tornare indietro direi quasi impossibile
Sappiamo anche però che si deve scegliere non si può rimanere fermi ad attendere il peggio
Occorre tenere presente tutte le realtà per operare con saggezza
Il concetto di territorio libero e protetto e per noi ancora alla concezione i più equilibrata
Che consente interventi e dare la facoltà di espletare l'attività venatoria a tutti coloro che lo desiderano
Garantendo libertà
E parità di diritti specialmente alle fasce economicamente più deboli
In posizioni drastiche di Matthew di e di tecniche non conta più non compatibili con la realtà
Possono portare un disimpegno totale che sarebbe fatale per il raggiungimento di qualsiasi traguardo futuro
Occorre riqualificare positivamente l'intervento venatorio nel territorio
Ricercando nuovi equilibri no vuol formule
Ma è bene chiarire
Che siamo nettamente contrari alla creazione di strutture di cui la caccia sia rigidamente regolamentata
Secondo quanto già si intravede in posizioni espresse chiaramente a livello istituzionale ed a livello anche all'interno della nostra associazione
Siamo contrari ad ogni forma di ghettizzazione dell'attività venatoria che vorrebbe vedere il cacciatore relegato all'interno di zone ristrette e magari perché no anche tabellate
Siamo contrari nella maniera più assoluta a normative o leggi che tendono a far diventare la fa una patrimonio del proprietario del fondo e ad altre forme di privatizzazione che porterebbero la caccia ad un mero fattore consumistico
Che costituirebbe un incentivo all'abbandono delle campagne a minor reddito agricolo senza creare nessun interesse al miglioramento ambientale e all'incremento del patrimonio
Respingiamo con forza ogni e qualsiasi tentativo di instaurare forme di pedaggio per l'accesso ai fondi tesserini
Tesserini
O altre forme vessatorie
Difendiamo la legge nove sei otto le sue linee generali che permettono tutti gli interventi nel territorio
Anche se purtroppo nella maggioranza delle Regioni non hanno avuto applicazione
Siamo allo stesso tempo favorevoli alla modifiche della legge nove sei otto necessarie a recepimento della direttiva CEE
Alla ricerca e all'applicazione di accordi internazionali finalizzati non solo alla preservazione delle specie faunistiche presenti o che transitano nel nostro territorio
Ma che indicano anche le strategie per interventi internazionali funzionali alla salvaguardia di tutte le specie con i listini
E che diano strumenti legislativi e operativi capaci di preservare e migliorare gli ambiti naturali di maggiore interesse
Desideriamo una legge che tenda al miglioramento del nostro patrimonio ambientale specialmente quello boschivo quello palustre ed in particolar modo che preservi le acque ed il territorio in ogni forma di inquinamento
Una legge che consenta la caccia in tutto il territorio nazionale
Nel rispetto delle coltivazioni dell'ambiente in zone protette giorni i numero dichiarati i regolamenti locali
La caccia che vogliamo è una caccia per specie
Che rispetti i periodi biologiche biologici della produzione lontana da può
Lo scarica niente la caccia che vogliamo è una caccia per specie che rispetti i cicli biologici della produzione lontana da logiche consumistiche
Veniamo a proposte più concrete con un'apertura ai primi di settembre ed una chiusura non prima del ventotto febbraio ritenendo tali date di giusto equilibrio
Infatti l'apertura ai primi di settembre diverrebbe una giusta scelta perché manterrebbe il concetto scientifico di apertura per specie consentendo un modico prelievo della selvaggina migratoria e statina
Nella fase ultima della sua migrazione e nello stesso tempo un'apertura allattavano stanzia la chiusura del ventotto febbraio è ugualmente equilibrata perché consentirebbe l'attività venatoria a tutte le specie senza danneggiare il Periodo biologico che precede gli accoppiamenti
Perciò desideriamo che la fa una sia tutelata come nell'attuale legge
Che la considera patrimonio indisponibile dello Stato
Siamo disponibili ad accogliere le riduzioni di prelievo venatorio
O cessare lo Harley specie in in diminuzione
E qui ci vuole chiarezza ripristinando lo però a quelle specie in espansione il tutto dietro fondati e profumati studi degli organismi scientifici universitari chiamati anche ad indicare la quantità di eventuale prelievo quindi riteniamo necessario puntare su una legge che migliori e faccia proprio l'accordo fatto con le regioni agricoltori associazioni venatorie si importa sindacale
Onde facilitare accordi con tutti gli operatori che intervengono nel territorio ponendo così le basi costruttive
Ai miglioramenti auspicati facilitando collaborazioni ampie con questi operatori più vicini alla natura affinché cresca un'intesa costruttiva che risolva i comuni interessi impegni naturalistici più avanzati
Non legati alla produzione di Pavona
Ma una cura e un miglioramento ambientale come ad esempio sovvenziona Ando la rimessa in coltura almeno di una parte degli oltre due milioni di ettari di territorio abbandonato
E a ricercare con loro tramite l'ausilio del mondo scientifico prodotti chimici non dannosi alla vita dell'animale e dell'uomo
Spronare la ricerca per un'applicazione sempre più larga delle pratiche di agricoltura biologica che non contamina il territorio anzi lo rende pieno di vita
Perché non è altro che una riproposizione in chiave moderna delle pratiche agricole tradizionali
A noi e tutti coloro che Amato non ha che amano la natura il compito di lavorare nella direzione giusta perché si affermino mercati privilegiati che dicano ampio spazio alle produzioni che non subiscono contaminazioni chimiche
Con le porte naturalistiche è necessario instaurare un rapporto aperto un confronto sui temi e sulle problematiche
Ricercare insieme una collaborazione costruttive e funzionali
Senza nessuna su distanza ma lavorando insieme per una messa a fuoco di tutti i problemi e di tutti gli aspetti legati alla vita sociale
E ai valori e vari settori ambientali al fine di intervenire globalmente senza remore e senza paure lottando seriamente e concretamente perché si affermi sempre più una politica che preservi la natura ad ogni forma di inquinamento e distruzione
Le conseguenze le esperienze diverse possono integrarsi vicendevolmente facilitando il raggiungimento e la realizzazione dei beni ambientali e poi mistici che migliorano automaticamente la vita dell'uomo
Nello slogan nella caccia verde quindi perché a profondi interessi che tendono a ricostruire gli equilibri tronisti Shearer risorse ambientali a anche perché sappiamo che solo imponendosi un impegno costruttivo atto ad aumentare il nostro patrimonio
Salveremo la nostra attività
Perciò la gestione di tutto il territorio è nostro progetto futuro cercando collaborazioni ed unitarietà con tutte le forze che seriamente amano la natura
Se è questo che vogliamo uno sforzo enorme ci attende per essere presenti operanti nelle progettazioni e nella formazione di tutte le strutture presenti e negli organismi dirigenziali
Essere quindi elementi attivi per garantire e garantirci la funzionalità e gli interessi puntati su un ambiente sano e vivo
Se questa è la scelta che vogliamo il nostro impegno deve cambiare ricercando una unitarietà ed una collaborazione maggiore specialmente negli interventi con tutte le associazioni venatorie
Rafforzando il compito politico e l'indirizzo all'interno dell'unanime
Ricercando una unificazione complessiva nel rispetto delle autonomie delle rappresentanze
Ritenendo estremamente legittimo che ciascuna associazione possa esprimere la propria identità e la propria unione nell'ottica di un confronto nel quale ne scaturisca un contributo unitario e pluralistico
Necessario all'elaborazione di strategie comuni ma un'unità di associazioni riconosciute nel Coni checché ne dica il Chicco Testa
Per gli obiettivi prefissati e per una corretta fruizione dei beni ambientali e per il rispetto di tutte le norme di vita civile occorre migliorare e cambiare l'intervento
Della vigilanza ittico venatoria di una piccola parentesi breve mi avvio alla conclusione
Le funzioni che attualmente assolvono hanno un ruolo importante nel mondo venatorio ma deve essere ulteriormente rafforzato ed ampliato
Rafforzato sia aumentando il numero degli operatori che specializzando e migliorando l'intervento anche facendo scelte prioritarie che trasformino la vigilanza ittico minatoria dell'istituzione in agenti di pubblica sicurezza
Allargando così le loro possibilità di intervento necessario per costituire i capitali faunistici
Ma anche per fare uscire dalle nostre figlie tutti quelli che non rispettano le regole e che spesso praticano la nostra attività come atto di predazione di distruzione
Ciò non è più assolutamente compatibile
Il ritiro della licenza per periodi più o meno lunghi o definitivamente a secondo della gravità dell'infrazione
E l'applicazione severa delle norme da parte delle istituzioni divengono necessità improrogabili se si vuol conservare il capitale per poi fruire dei frutti a garanzia del prosieguo dell'attività venatoria
Inoltre il ruolo di questi operatori ma in special modo delle guardie volontarie dell'associazione deve cambiare diventando sempre più guardia ecologica con funzione di educatore
E divulgatore di tutte quelle regole che salvaguardino e preservano la natura
Facendoli giungere a ciò con corsi di preparazione sempre più aggiornati che riporti anche all'espletamento dei compiti importanti e delicati che riguardano l'intervento di vigilanza
Delle mondo naturalistico e ambientalistico in quanto è importante combattere i bracconieri me ancora più importante combattere denunciare distruttori ed inquinatori
L'uso corretto delle risorse della natura deve essere uno dei principi basilari dell'uomo moderno del cacciatore
L'osservanza delle regole è uno degli strumenti prioritari per mantenere il corretto rapporto con tutti i cittadini del territorio
Perciò la proposta che noi facciamo e sosteniamo è una proposta di cambiamento e nello stemma e nello stesso tempo di stabilità che cerca di Conte di confermare i principi di caccia come arte
Come conoscenza come tecnica che antepone però il principio che prima di prelevare bisogna produrre
E per far ciò e di primaria importanza alla cura dell'ambiente e l'equilibrio di tutte le specie faunistiche
Per noi è questa la battaglia del due mila la battaglia che dobbiamo assolutamente vincere perché la natura e il vita e non possegga una moda
Ma solo impostazioni serie e ponderate perché distruggere estremamente facile Conseil va conservarla e migliorarla estremamente difficile grazie
Affermato anni la volata anch'io Amparo dell'ARCI-Caccia di Udine
Ci arrivano nel frattempo un telegramma dell'assessore al turismo Francesco Colucci della Regione Toscana comunico mie possibilità prendere Baghdad congresso nazionale e per innaffiando auguro buon lavoro
Sì dei vari compagno Elio farà
La parola qua compagni ed amici buona sera io volevo fare più che un intervento anche perché come delegazione del Friuli Venezia Giulia siamo completamente d'accordo con la relazione introduttiva anche anche noi come il compagno alloggi non per svuotarla dall'interno ma perché ci riconosciamo completamente quanto proporre al congresso alcune alcune considerazione che abbiamo elaborato tra i compagni della delle della della delegazione il primo è questo che mi sembra di aver capito che il problema principale è quello della qualità della vita
In qualsiasi assise democratica di massa penso che questo sia la cosa più importante nel caso specifico di un'assemblea di cacciatore
Indubbiamente all'interno della qualità della vita si sta al problema natura su questo non ci sono dubbi
Cura su questo non ci sono dubbi indubbiamente esiste un problema ambiente un problema natura che comunque a nostro avviso un problema estremamente ampio e variegato in quanto investe le scelte energetiche per dire un esempio per fare un esempio il tipo di cultura che viene praticato nelle nostre campagne
La Poletti la polemica scusate la la politica industriale dei governi che si sono succeduti dall'instaurazione della Repubblica impone indubbiamente come sensazione dell'attore come cacciatore in prima persona noi dobbiamo essere in grado di incidere e aiutare il dibattito alla la crescita di una qualità di vita ripeto diversa
Alla fine per cui indubbiamente questo è la mi pare la la il nocciolo centrale della questione però è anche estremamente complesso torno a ripetere e secondo me noi associazione venatoria noi calciatori siamo una componente di questo momento di cambiamento di crescita
Un'altra cosa che volevo portare come testimonianza negli interventi che si sono succeduti questo pomeriggio soprattutto ho sentito fortissima l'esigenza dell'ancoraggio del territorio del pensatore al territorio
Di fare un piano di abbattimento di non dare troppa consistenza al all'abbattimento stesso io volevo solo portare visto che il compagno assessore aveva accettato la regione autonoma del provi Venezia Giulia portare solo una testimonianza
Io la mia prima licenza di Cazzano fatta nel mille novecentosessantotto tra una molotov per un volantino
E sono vent'anni che vado a piazza sempre nello stesso comune
L'ancoraggio del cacciatore al territorio se esiste una legge in questo caso regionale e possibile è fattibile anzi è un momento di crescita secondo me per il cacciatore
In Friuli esiste una legge regionale datata mille novecentosessantanove che istituisce le cosiddette Riserve di diritto non spaventiamo certi terminare serva ovviamente
Nel senso che ogni comune è una riserva di cassa
Esistente
Un organo regionale e stabilisce quali sono i cacciatori quanti sono i cacciatori che in base alle paradosso delle singole a che serve possono cacciare all'interno dalla singolare serve nel momento in cui io cacciatore scelto un determinato tipo di riserva scelgo anche il tipo di casa che farò probabilmente per il resto dei miei giorni perché risulta abbastanza evidente che la riserva di montagna
Concede consente un serricoli piazza la riserva di pianura un altro la riserva della un altro ancora questo se da un lato può sembrare una bestemmia può sembrare una corre stranamente limitativa e di fatto lo è anche comporta anche una conoscenza diretta concreta reale costruttiva del cacciatore all'interno del territorio che frequenta
Sempre io sono nato e cresciuto in città
E non ho difficoltà ad ammettere che ho scoperto alcune differenze tra l'erba di trifoglio Malerba di sementi andando a piazza perché nessuno me l'aveva insegnato prima
Ecco io volevo solo portare a dare questo tipo di di spiegazione nel senso che mi sembra che l'ancoraggio del passato nel territorio si è uno dei nodi principali della della questione
Volevo semplicemente sottolineare il fatto che esiste la possibilità concreta di poter fare una cosa di questo tipo probabilmente siamo un attimino in ritardo per poterlo fare a livello nazionale
Il compagno alloggi diceva che l'ideale sarebbe la Rail sì io uso il termine riserva Danilo sempre usato è a un senso completamente diverso da quello che probabilmente è stato usato in altri posti d'Italia che probabilmente la riserva comunale sarebbe l'optimum però bisogna anche sradicare o quanto meno modificare alcune tradizioni non sempre positive conseguente nero per cui è giusto fare le cose per gravi ben venga questa benedetta riserva chiamiamola provinciale e territoriale di territori continui intercomunale beh io penso che questo sia un problema di carattere tecnico e basta
Io penso che se vogliamo continuare ad andare a casa
Io sono bambino piccolo
Avrei piacere che continua a sembrare a casa mio figlio ma io penso che questa sia l'unica soluzione per poter continuare andare a casa grazie compagno
Manubrio pare
Nel regionale ligure
Si prepari dottor Giuseppe Rizzani presidente dell'amministrazione provinciale di paglia
L'amore infantile
Ma i compagni
Diceva prima
Compagno Ristori che a fronte di tante cose che sono state dette con questo congresso in questo nostro congresso la profondità
E le cose che sono state dette ci si sente un pochino
In soggezione ad intervenire nel dibattito
Veramente noi dalla Liguria nati dalla regionale della Liguria delegati della Liguria avevamo un'altra preoccupazione
La nostra preoccupazione
Era quella che è quello che vorremmo dire in questo convegno questo congresso
Fosse malinteso
Non fosse capito non riusciva non riuscire a farsi capire
Perché
Abbiamo verificato ieri
L'intervento del compagno dalla Versilia che è stato liquidato così velocemente
Come un intervento corporativo l'intervento la battaglia perdente
Altre cose abbiamo sentito anche oggi io ho sentito ad esempio compagno l'oggi
Che nella sua
Relazione puntuale come sempre su un programma che porta avanti da tanto tempo quello del legame percettore del territorio
E tanti altre problematiche che si possono condividere o meno identificava altri sistemi mi è sembrato di capire se così non è
Il compagno voglio avremo modo di chiarirci senz'altro in altre soluzioni del problema l'estremismo della caccia così come l'estremismo dall'antica ecco io credo che noi dobbiamo subito fare una riflessione su queste su queste cose
Innanzitutto
Mi preme subito dire che
Avevamo preannunciato
Al nostro ultimo comitato direttivo nazionale che in Liguria
Sui vari problemi che venivano affrontati
A cominciare dal nome di questo congresso la calce verde
C'erano delle contestazioni ma non tanto perché sul problema che è un falso problema
Sul problema del verde ma sul problema di non voler essere affiancati ma nessun sistema avverte cioè di non voler essere confusi con i Verdi non perché noi ritenessimo che l'Arcicaccia o la caccia
Non si avverte ma proprio per queste motivazioni
Ecco io credo che bisogna partire subito
Intanto col dire delle cose
Abbiamo ascoltato
Ieri con molto interesse e credo come argomento di novità la relazione dal professor Tiezzi
Il quale ci ha messo di fronte ad un qualche cosa di nuovo da un qualche cosa di nuovo che ci ha ci fa riflettere deve farci riflettere
E che certamente non saremo noi dalla Liguria a voler mettere in discussione anche se
Compagni e amici cacciatori io devo
Devo dare delle informazioni di natura diverso non tanto sulla relazione fatta dal professor Tiezzi che ripeto avrà senz'altro
Di tutti i crismi della verità in quanto commissionata dalla NATO forse non possibile inquinamenti ma io vi posso garantire che sullo stesso tema potremmo prendere altri dieci studiosi
E potrebbero uscire altre tesi altre dieci tesi una diversa dall'altra
Ma prendendo per buona questa
Quanto ci è stato detto dal professor più e lo sarà senz'altro ripeto e comunque una realtà per l'addetto alla quale siamo messi a confronto
Io credo che
Dei rinasca
Il problema
Del nostro collegamento dalla nostra convenzione con la lega ambiente
Perché subito dopo il professor Tiezzi che abbiamo sentito
L'amico Chicco Testa al compagno più tutte
Che urbi et pour diventato onorevole non ha perso le abitudini quando partecipa inoltre comitati direttivi dell'Arcicaccia
O ad altre assise che noi facciamo
Di presentarsi dire delle cose regolarmente andarsene via senza aver sentito nemmeno
Con una risposta da nessuno
è una regola
Cari compagni che credo che debba essere cambiata
Compagno che contesta
Deve ricordarsi che ci sono tutta una serie di cose
Che deve di che deve conoscere prima di venire nelle assemblee a dire delle cose che poi in buona sostanza le possano essere con frutta
Io credo che comunque la prima cosa
Che va detta
è quella di chiedere al compagno Chicco Testa intanto
Visto che Luis ha dichiarato
E a essere non un anti caccia che queste cose le vada a dire nelle regioni
In Liguria ad esempio
Dove la la lega ambiente è anticaccia
Fondamentalmente anti caccia e si schiera continuamente con coloro che sono contro la caccia rifiutando dialoghi rifiutando un contenere i più tanto tutto quanto è possibile per un accordo
E ancora una cosa volevo chiedere al compagno di proteste
Lui ci ha formato e al partito radicale ha presentato nuovamente una richiesta di referendum
Al governo
C'è un formato che entro dodici diciotto metri
Se
Non avranno soddisfazione dal governo i radicali inizieranno a raccoglierle peer però non ci ha detto cosa farà la lega ambiente sei dodici diciotto mesi
Non verrà data risposta a dal governo a questa cosa cioè se aiuterà a raccogliere le firme portano via Parenzo o se invece rimarrà così come si è detto anticaccia
Anche in caccia
Però no informa referendaria cioè nella condizione di andare a solamente a modificare a modificare la legislazione venatoria perché questo volevo sentire io dal compagno di poter la prima di di poter direi di poter continuare a vedere se era possibile un dialogo
Un dialogo con la lega ambiente e l'altra cosa che è necessario prima di dire così come diceva compagno Ristori
Noi siamo disponibili a fare una convenzione con la lega ambiente io credo che la lega ambiente
Chiedeva a spiegare
Così come ne siamo convinti noi
E fa capire a fare convinto vogliamo capire se è convinta come siamo convinti noi che dopo la relazione di Tiezzi
La caccia
In quel contesto è una cosa molto ma molto marginale
Ecco io primari dire che sia siamo d'accordo di di andare a dar a attendere una convenzione con la lega ambiente e credo che con i compagni della Legambiente si debbano chiarire chi deve essere una chiarezza su queste cose così come ci deve essere una chiarezza
Con tutti gli ambientalisti perché io credo anche che sia limitativo
Se vogliamo il problema
Di un apporto di una piattaforma solamente con la lega ambiente ma con gli ambientalisti bisogna chiarire l'abbiamo sentito tutti i compagni
La filippini eletta in Parlamento la prima cosa che ha detto
Non ha detto grossi problemi
Per l'Italia ha detto subito Parlamento per il nucleare e per la caccia per i referendum contro il nucleare è contro l'attacco
E io dagli interventi che ho sentito in questa sede mi è sembrato che da parte di chi coperta si presentasse un ricatto
Le presentazioni carta dove a un certo punto se vogliamo che non diventino antica Aggiano e dobbiamo diventare antinucleare noi dobbiamo diventare contro le fabbriche delle armi noi dobbiamo diventa ecco questo è il ricatto che Chicco Testa già proposto ieri e io credo che l'ARCI caccia non possa subire ricatti
Me ne danno da nessuna parte caldo raramente dalla lega ambiente che è all'interno della nostra associazione ed è senz'altro una delle una delle associazioni sulle quali l'obiettivo confrontiamo abbiamo chiesto un confronto continuamente
E che pertanto de prima di arrivare abbia eventualmente a a fare delle nelle convenzioni bisogna chiarire queste cose con la lega ambiente abbiamo la necessità io da trasparenza su queste cose
Altrimenti i compagni come in treno nel merito più accentueremmo accentueremmo i problemi entreremo nel merito sì accentueranno sempre di più
Le diversità esistono fra loro e nove io credo che se non facciamo chiarezza su questo è impossibile
Impossibile riuscire a fare un accordo e con la lega ambiente e Cogliate atleta
E sul problema
E sul problema della riduzione io mi rifaccio un po'alle tesi e mi rifaccio anche un attimino per quanto riguarda il problema
Della dell'introduzione di alcuni interventi
Il problema della riduzione della pressione venatoria
Ripeto con tutto rispetto per la relazione di Tiezzi
Non
Ci proponeva e qui se lo devo dire con rammarico compagna nell'ambito di calciatori
Si proponeva la riduzione da un milione ottocento mila centottanta mila cacciatori ecco fuori forse l'ha presentata bene dicendo tutti iscritti all'antica cioè noi abbiamo anche applaudito
Il congresso a condivido questa risoluzione quella di dire magari tutti alle scritte ha latitato no non ci va bene e compagni tanto non mi va bene che il fatto che il PSI sia sia presentato per le elezioni politiche nelle file del Partito comunista rimette ancora difficoltà a vedere associato bene il partito dove da tanti anni a Partinico
Perché non si può venire una socio in un'assemblea di cacciatori e dire che il cacciatore da un milione ottocento mila devono essere portati a centottanta mila
E dire che a caccia si andranno sono quelle Gaggiano al territorio quelli che vivono in quelle regioni che hanno il territorio ma io voglio fare solo una domanda così e mi è stata suggerita
Professor Piazzi ha detto che vive in un paesino e se no non credo che in quel paesino ci sia l'università
Però lui è professore
è professore da qualche a quando avrà studiato ecco proprio magari avrà studiato proprio dimora cita e non al territorio per andare a caccia e allora
E allora la cosa li vogliamo dire
Padani vogliamo dividere
E allora io dico
Che si pone il problema di come risolvere
Il problema è di quelle regioni
Che forse hanno sacrificato i loro spazi utili per la caccia
Per per per preparare
Hanno sacrificato questi questi spazi utili per la caccia per altre cose
Per il turismo
Per il turismo che non è per i residenti ma è per tutti
Qui si innesta un problema di corporativismo di corporativismo
Di spiagge dove ci sono centinaia di migliaia di persone che dovrebbero avere la metà di cose che sono state deturpate dal cemento per le seconde case
Delle servitù delle raffinerie
Servito dalle raffinerie compagni ed amici cacciatori sono sulle coste non sanno nell'entroterra senese dove l'assessore ci spiegava che sono state fatte tante belle cose no Company la raffineria sono sulle coste dove noi dovremo andare a caccia dove non potremo andare a caccia e dove però si rapina la benzina Cassandra cacciatore deve del senese dalla Toscana della Lombardia per poter andare a casa e allora compagni cosa vogliamo dire cosa vogliamo dire vogliamo dire che perché non abbia abbiamo fatto quelle scelte non dobbiamo più andare a caccia allora vogliate non devono più andare in macchina
Ecco compagni
Io credo che sul quando si parla di queste cose
Bisogna pensare a cosa è diverso
Bisogna pensare a modifiche di leggi alle leggi sugli incendi
Bisogna chiudere le strade Semaine semmai bisogna chiudere le strade che vanno montagna per ridurre la pressione della Corea non visionaria eliminare cacciatori cacciatori sono quello che sono bisogna collocarli tutti nemmeno uno ne deve rimanere fuori se devono smettere smetteranno perché ormai andare a caccia con questo sistema e uno schifo
Non perché è dobbiamo permetterà una minoranza di andare a casa
Ed allora ecco compagni
E qui nasce ancora dalle tesi
Il discorso alla caccia alla selvaggina migratoria
E beh è chiaro
Dalle tesi per quanto viene proposto
La regolamentazione e viene proposto deve essere ben chiarita
Non si può parlare ancora una volta
Di regolamentazioni che tutto sommato
Fra le righe
Fra le righe poi cosa sono
La mattina se non ho capito male sia stato proposto alla Cure la chiusura dà la caccia alla selvaggina migratoria
Un po'tra le righe un può
Ma noi crediamo compagni che intanto quanto previsto dalle tesi non possa essere ancora solamente
Una restrizione
Della possibilità della caccia alla selvaggina migratoria
Perché se così fosse ancora una volta
Per alcune regioni questo vorrebbe dire la chiusura totale dall'attività venatoria ci sono regioni come la nostra dove quasi l'ottanta per cento dei cacciatori esige esercita prevalentemente prevalentemente compagni solo questo tipo di caccia e andare ad ulteriori limitazioni quando tutti sappiamo che basta a destra aveva a disposizione un po'di soldi è sufficiente andare in Spagna Turchia Marocco è tranquillamente si abbatte tutto quello che si vuole
In tutti i giorni senza limitazione di calmiere senza limitazioni di niente ed allora noi diciamo va bene abbiamo detto tirata tanto lo abbiamo detto occorre una regolamentazione internazionale
Cuore una regolamentazione che davvero pressare la selvaggina migratoria abbiamo detto di recepimento dalla normativa della CEE e ci sembra
Ci sembra conti spunti sporco valido ma che come sappiamo
Ha la necessità di essere applicato interamente non solamente per la parte restrittiva perché solamente
Poi la possibilità
Di un recepimento totale della normativa della CEE esistono le possibilità Traverso le derrate
Di diversificare la possibilità di esercizio venatorio a secondo delle regioni a secondo delle esigenze di queste regioni sempre nel rispetto di quello che è l'attività
La la possibilità di prelievo di questa tipo di found
Ed allora compagni detto tutto dette tutte queste cose
Io credo che nome della Liguria
Abbiamo avuto
Diverse
Contestazioni
Dalla nostra nel nostro momento pre elettorale
Abbiamo avuto parecchie contestazioni però ecco siamo convinti
Della necessità
Della necessità così come le abbiamo portate in questo modo congresso
Che vengano salvaguardate queste cose
E io ricche che io voglio ricordare e voglio ricordare appunto come dicevo prima la necessità della convocazione di tutti i cacciatori
Attraverso sistemi IP legame del cacciatore al territorio attraverso la istituzione la istituzione così come è stato ricordato
Come è stato ricordato
Del dell'esule a gestione sociale qui voglio però fare un inciso
Mi chiedo perché compagno lati diceva dobbiamo fare i conti con gli agricoltori anche su questa cosa compagni bisogna che ci chiariamo le idee
Quanto è previsto sia nell'accordo delle regioni con gli agricoltori
E con le associazioni venatorie
è un qualche cosa è un qualche cosa che noi dobbiamo realizzare al più presto non perché sia un toccasana
Non perché sia il toccasana dall'attività venatorie ma perché è l'unica via praticabile io insisto su queste cose bisogna che diciamo le cose come sono
Perché agli agricoltori non saranno mai d'accordo se non avranno un loro guadagno è il loro guadagno passa Traverso
Poi noi possiamo pensarla come vogliamo
A tra attraverso la realizzazione di quanto questa corsa una parte ridotta di territorio
Quanto loro hanno richiesto delle aziende favolistico
Venatoria delle Axe Riserve visionaria che queste cose abbiamo il coraggio di dirlo ai cacciatori non possiamo continuare a dire che vogliamo fare la caccia dell'It una caccia particolare noi dobbiamo dire che gli agricoltori ci costringono compagni
Perché anche l'assessore dal senese nonostante tutto quello che ha detto quali ci ha proposto perché già proposto alle aziende faunistico-venatorie perché agli agricoltori gli occhi Quintano e glielo fanno chiedere
E allora noi dobbiamo dirle cacciatori dobbiamo annoverare una nostra proposta non dobbiamo essere vincitori di battaglie dobbiamo sono specie spiegare alla gente ai cacciatori
Te questa è una necessità sulla quale non ci possiamo tirare indietro
Non portarla come una vittoria
Cari compagni io mi sono anche un po'accalorato questa discussione perché è
è tutto il giorno che sento dire le stesse cose passano sopra la testa di tutti senza che nessuno quasi quasi capisca che capisca che che cosa si sta dicendo perde il filo del discorso
Io credo che il documento conclusivo del nostro congresso debba tener conto di queste cose Deva dare delle possibilità delle possibilità per la risoluzione di questi problemi
E vorrei dire ancora una cosa
Forse abbiamo bisogno anche di un bagno di umiltà
Abbiamo bisogno di più organizzazione dalla nostra associazione
Abbiamo bisogno dicevo del bagno di umiltà
Perché ecco volevo usare una frase che in questi tempi va abbastanza di moda anche se detta da persone che del nuovo dalle quali non condivido l'idea politica discorso del più mercato
E meno e meno Stato io voglio dire invece che forse la nostra associazione ha bisogno di fare un pochino meno politica è un pochino di più associazione venatoria per bisogna difendere un attimo di più i cacciatori
Un attimino perché ai cacciatori è vero che gli abbiamo criminalizzati e cacciatori e si sono riuniti nelle associazioni nella la il partito dei cacciatori corporative e via di seguito parola
Abbiamo la necessità di ritornare un attimo indietro noi siamo partiti ed è vero che non lo siamo più che non dobbiamo esserlo
Mi pare che il sindacato dei cacciatori però ecco io a un certo punto non riesco più a capire questi cacciatori chi li deve difendere quando ingiustamente sono accusate di essere degli assassini né quando ingiustamente li accusano di cose che non sono di loro competenza io credo che noi dobbiamo
Ecco
Spendere qualcosa di più in questa direzione come impegno e quando odiato meno politica non intendevo dicevo le contende nemmeno non vero partitica volevo dire meno qua
Etica intesa come elaborazione di cose
Di grandi progetti dei quali puoi per tutta una serie di certamente ricordi i motivi non dipendenti dalla nostra volontà
Ci troviamo alle ore a non poter realizzare perciò io credo che se noi ha da questo congresso uscirà un documento
E per acconto e queste esigenze riverse Palmieri
Di queste richieste diverso fra regione e regione
è di tutto pur di quanto seppure modestamente penso di essere riuscita a dire beh allora davvero diventeremo l'associazione che potrà incidere sulle scelte nazionali e sulle scelte anche di confronto con le altre associazioni dall'alto
La
La parola al dottor Giuseppe Rizzani presidente dell'amministrazione provinciale di Pavia grazie
Amici e compagni cacciatore mi scusi miscuglio Ute con una comunicazione di servizio patio rapidamente
è opportuno che i capi delegazioni regionali ritirino territoriali mutate ritirino le idee le che in periferia perché fra non molto procederemo a degli limita degli riempimenti per cui sono necessarie veleni grazie
Ecco dicevo compagni amici cacciatori io non lo so
Sì appartengo alla schiera degli eletti dei centottanta mila
Già indicati ieri quale
Obiettivo per la soluzione di problemi relatori o se non lo sono incerto
Da circa quarant'anni vado caccia ossia criticato per questo sport quello che io ritengo sporca oppure poi esce un acciacco me
Da tutti viene indicata la tutela dimenticato sacrificato tutta l'altra attività di tempo libero ed intendo e desidero
Portarla fino al momento in cui arriverà per motivi vieta il momento di attaccare il famoso fucile al chiodo
Prego anche se lo slogan ma di questo convegno di questo congresso non convegno questo congresso del Lazio
è abbastanza suggestivo
Direi che va con
L'idea dei tempi con i passi dei tempi io vorrei un po'di storia non fa mai male
Così me lo hanno insegnato anche aveva anche dell'università
Vorrei che ognuno di noi facesse mente agli anni mille novecento al mille novecento cinquantacinque sessanta settanta allorquando
Così con una desiderio culturale diverso da quello che c'aveva sempre impregnato come calciatori come appartenente ad un'unica associazione nascevano
Spontaneamente a volte a volte invece strumentalmente altre associazioni in modo particolare l'Arcicaccia
Al gigante che si poneva a mio avviso
Due
Questioni
Estremamente importanti
Perché desidero ancora ricordare
Forse per riagganciarmi appunto alla caccia e verde diremmo lattica civica
Una motivazione interna e una motivazione stanno un pilastro io lo chiamo interno resterà il pilastro interno era la democrazia
Il deve il decentramento e la partecipazione
Cose che
Fino a un certo punto non erano mai apparse sullo scenario venatorio
E l'altro era un motivo Esterno che era la gestione del territorio badate di cogestione del capitano non gestione sociale del territorio perché l'aggettivo sociale è arrivato dopo che incontri scontri
Tutto quello che voi ben sapete
A a riqualificato la stessa la stessa terminologia
Beh allora io devo dire che già da allora l'ARCI-Caccia e questo è il nostro congresso
Nei cinema con queste con queste presupposti con questi obiettivi li abbiamo raggiunti
Ecco forse questo è il caso va bene di di domandarci
Tanto l'uno quanto l'altro abbiamo inciso profondamente nella società nei Cacciatori né agli amministratori negli uomini politici abbiamo dato abbiamo avuto queste capacità di far raccogliere queste nostre
Direi questi nostri presupposti oppure anche noi passato il primo slancio
Di euforia passando il primo slancio
Ci siamo momentino arenati ecco questo il Congresso doveva a mio avviso ciò Galdo congresso doveva a mio avviso rifletterebbe Erika compagni cacciatori il tentativo di fare dal congresso del quinto congresso una panacea
Oratoria per discutere tutti i problemi della caccia e penso che ce l'abbiano tutti la capacità poi ce l'hanno tutti
Ma è la nostra associazione
è quella che deve portare avanti gli interessi dei dei dei cacciatori dalla logica di tutti i cacciatori proprio dell'ordinanza chiederemo ai desideri spinge e decidere anche far criticare proiettare
Nel futuro in termini in termini propositivi ed in termini per in termini positivi
E io dico che per la cicogna nella provincia di Pavia
Siamo nati nel settanta
Ed immediatamente sulla base delle esperienze degli altri abbiamo inciso sono gli amministratori anche perché dal punto di vista ideologico e evidentemente o anche dal punto di vista politico trovavano un terreno idoneo una trovavano
Qualche cosa che ci consentiva di sviluppare queste nostre
Idee innovative riformatrici
E siamo andati addirittura la Costituzione forse penso di essere
Che della provincia di Pavia si è ora delle Province
Che per prima l'abbia adottato dalle famose Commissioni regionali venatorie cioè
Un decentramento amministrativo dalla stessa Amministrazione provinciale quarto era il presupposto per cui noi raccoglievamo come come come amministratori le idee innovatrici e l'ARCI-Caccia li trasmettevamo il territorio
Commissione giornali che erano composte da calciatori da da amministratori locali erano composte anche da da da chi erano in campo ed anche dal famoso protezionismo inseriti in senso lato su cui poi magari due parole dirò anch'io
E che hanno e ci hanno permesso l'individuazione
Di zone ad oggi di zone di riproduzione di zone soggette a vincoli estremamente direi stretti per quanto concerne la conservazione sia dalla Pavone sia del
Non solo ma lei sa le le commissioni tonalità hanno poi permesso di elaborare una una teoria molto più avanzata che valanga la distribuzione e quindi dalla gestione del territorio su tutto la la la Provincia
Che io ho il piacere e l'onore di rappresentare in questo momento
E siamo arrivati mi spiace che non ci sia l'Assessore di Siena che diceva al trenta per cento dalla territorio
Direi di salvaguardato noi abbiamo il ventisette per cento
Anche noi con il sette virgola otto per cento riservato alle aziende
Private
Con una il trentadue per cento riservato alla
All'autogestione perché voi all'interno dell'auto gestione abbiamo posto delle zone di vincoli di tutela di riproduzione
Al Parco del Ticino d'un parco enorme del Ticino le oggi e naturalmente alle strutture nuove così come le abbiamo chiamate che tra l'altro ho avuto occasione di verificare proprio qui dal parmense alle zone C addestramento cani o comunque allertò alle agro turistico
E questo noi l'abbiamo fatto e lo stiamo portando avanti siamo in contestazione dei evidentemente con l'amministrazione regionale ed è qui che noi poniamo il nostro ceto e che io vorrei porre l'obiettivo
La critica costruttiva diciamo alla all'associazione
Il ponte più importante innanzitutto
Per quanto concerne il recepimento dalla nove Ceotto sono pienamente d'accordo
Che purtroppo non è stata completamente
Attuata ed applicato
E pertanto prima di cambiarla dovremmo dovremmo dovremmo dovremmo almeno meno applicarla ma se noi ci fermassimo a questa affermazione vorrei potremmo anche SI pensate di immobilismo ed allora prendiamo Gallo che di buono c'è stato lo abbiamo obbligato quello che c'è da riformare lo riformiamo
E per quanto ci concerne ricco e già la Provincia di Pavia è il suggerimento che diamo l'associazione è quello di prendere come punto la gestione sociale del territorio noi non riteniamo che sia la soluzione ottimale
Ma riteniamo che sia oggi la la la la soluzione ottimale sulla gestione sociale del territorio
E non la gestione sociale dell'iter del territorio come ci viene data dalla nove sei otto o dalla dalle barriere regionali per quanto ci concerne la quarantasette regionale dalla dalla Lombardia
Ma su tutto il territorio
E questo non vuol dire vorrei spiegano perché ad una gara mai va avanti in zona trentadue per cento quindi siamo lievemente al al di sopra dovremmo essere al trentacinque con le ultime due delibere portate in in Consiglio esperto può reggerebbe il sette quattro delle aziende private che dovrebbero invece essere il quattro e cinque quindi nessuno nessuno va bene ci fa si potrebbe fare obiezioni
E come perché la la la la zona autogestita non vuole in nessun modo essere di preclusione ai cacciatori che provengono dai grossi centri urbanizzate
Ma vogliamo dare ha e vuole vuole essere un contributo alla attività venatoria programmata con un prelievo programmato con una riproduzione programma
è inutile scusate che il cacciatore vado su un territorio su cui insiste una popolazione di selvaggina pari non lo so al dieci al dodici o al quindici per cento e immediatamente Nella prima giornata prima giornata di caccia come si è detto anche ad altri oratori con una passaggio
Direi
Va be'
Da kamikaze va bene si va piazza pulita dopo di che si va in un'altra zona si fa piazza pulita quattro zone corse di Teramo consentite procacciatori noi abbiamo devastato ed è qui
Ed è qui che nascono le contestazioni anche dagli ambientalisti e noi poniamo il nostro fianco alle critiche agli ambientalisti e le critiche dagli ambientalisti o dei protettori così cosiddetti dalla natura non lo so poi quale altro nome età
Provengono anche da un fatto che noi abbiamo promesso come associazione e anche come come partiti che saremmo andato nel giro di poco tempo alla alla all'indomani di alla ventilata ipotesi della raccolta delle firme saremmo andati alla modifica della nove sei otto son passati quattordici anni era nove sei otto rimane ancora nel cassetto e nessuno lo votiamo fuorvianti
Mi sembra di aver sentito che stia per essere tirato fuori però con alcune alcune proposizioni direi non del tutto accetta
Ecco pertanto
Per l'associazione ARCI caccia a mio avviso naturalmente
Tutto è sul tappeto possiamo discutere comprendo anche il compagno ed amico cacciatore di Genova che probabilmente porta delle esigenze territoriali
E tra l'altro conosco anche bene perché Genova è la mia seconda patria quindi la spiaggia di Genova è una delle spiagge che io preferisco Pd conosco da tanto tempo li conosco e però
Bisogna anche convenire caro compagnie di Genova che per la caccia
Voi a Genova non è che abbiate risolto tentato di risolvere
I grossi problemi seri attanagliano bisogna essere obiettivi non è donando alla Lombardia al Piemonte duecento trecento capi che magari puzzano di di di di di di di malattia o sono ammalati che di deve essere concesso di andare a caccia nelle altre zone occorrono occorre legare il cacciatore alla alla alla al territorio occorre che i problemi sociali dire anche i problemi culturali siano condivisibili
Dall'uno e dall'altro che insiste sul territorio ed allora ecco che nasce l'amicizia
Che nasce tutta una nascono una tutta una serie di elementi che fanno sì che il cacciatore vivente all'amico del non cacciatore
Far sì che ci sia addirittura un travaso un trasporto di prodotti un trasporto commerciale che naturalmente può benissimo aiutare anche la zona ecco soltanto su queste su queste proposizioni io invito l'Arcicaccia
Ad insistere spesso anche le altre associazione perché la troviamo che le altre sostituzione al di là della Federcaccia che qualche cosa fa dico non è che ci siano elementi va bene di politica venatoria ci sono elementi di potere
E beh testo non lo trovi non lo dobbiamo dire però dobbiamo dire con forza dobbiamo dire con con fermezza perché evidentemente non possiamo e non dobbiamo essere confusi con testi mesto tori mesto Torino
La seconda norma il rapporto con della con il mondo pericolo
E noi due anni fa io ero a Roma abbiamo fermato abbiamo siglato l'abbiamo magnificato abbiam fatto di tutto forse
Mancava che lo portassimo a letto con noi e poi avevamo fatto tutto abbiamo siglato un accordo con e la classe con la la la i coltivatori con il mondo agricolo
Che cosa ne è nato che cosa è successo che cosa niente e il mondo agricolo è perplesso
Il mondo agricolo riflettere su quello che noi abbiamo promesso quello che invece noi dovevamo dare non abbiamo dato
E pertanto con l'associazione su questo punto si vede portare avanti
Deve poi deve iniziare una serie va bene di elementi studiare una serie di elementi elaborare un programma che comprenda questo questa iniziativa che veda
Anche gli agricoltori nostri nostri amici ma esistono le leggi poi non è che che sia roba da inventare esistono le leggi
Pensi che possono concedere alla ai agli agricoltori degli incentivi cioè la produzione
E pertanto mettiamoli mettiamoci tutti di buona di buona volontà e cerchiamo di dare un senso pratico quanto noi diciamo la terza ed ultima
L'applicazione delle norme CEE
è già stato detto
Va be'che repetita iuvant e pertanto ritengo di poterlo
E poterlo ripetere
Le norme CEE vanno applicate
Ma non con l'intenzione
O con
La preoccupazione soltanto ed esclusivamente restrittiva
Certo ci sono delle specie che dobbiamo salvare le vogliamo salvare tutti insieme
Dalla partenza all'arrivo dall'arrivo alla partenza e non soltanto in Italia perché la nostra lega ambientalisti protettori dalla natura Toto calo che volete voi pensano di essere i migliori e pensano di poter
Dire che su questo problema qualcosa che gli altri probabilmente non penso non è anche vivi
E chiudo non ho sentito
L'intervento iniziale dalla precedente Amoretti l'ho letto
Io credo di poter dire che
Sì è uno sforzo per dare all'associazione
Quanto anche se a quanto io mi sono permesso di insistere di illustrare
è una relazione buone ed era probabilmente c'era un'appendice
Criticabile ma proprio dieci minuti fa con il presidente l'abbiamo abbiamo ti è rimato se così si può dire
Le perplessità ed è
Nel problema dall'associazione dallo dall'unificazione o chiamatelo come volete voi di tutte le associazioni per poter portare a mare avanti un programma chiamiamolo sotto l'egida del lunario o non lo so quale quale tipo
Di pluri associazione lo si possa interpretare
Ecco io facevo osservare e
In modo autonomo
In modo libero ed in modo democratico alla nostra associazione era uscito da una che
Non non non non ci raggiri conoscevo in cui noi non non non la riconosciamo e non ci riconosce
Il fatto di andare a Donini di ad una unificazione
Mi pareva che
Io direi che mi si restasse talmente hanno alcune conosce perplessità
Invece
Ha chiarito il concetto il presidente morente e mi sembra che anche su questo punto noi usciamo
Noi possiamo convenire io posso convenire cioè
Che
L'unificazione su temi
Strettamente importante ecco e concernenti la caccia
Su questi temi si deve essere il consenso di tutti e quindi anche della Legambiente dagli agricoltori degli ambientalisti senza nessun patteggiamento e lasciando ben chiara l'individuazione e l'autonomia di ogni associazione se questi sono i presupposti anche per poter entrare nel gioco
Dalla del Coni io sono altrettanto Conte e pertanto chiudo dicendo che la relazione del presidente mi sta bene non posso votarla perché non sono delegato ma certamente
Certamente la voterò quando è solo sarà candidato grazie scusa
Ringraziamo l'assessore della Provincia di Pavia ricordo ai capi delegazioni provinciali che presso la segreteria sono in distribuzione le deroghe vedere che quindi invito i capi delegazione noviziato a ritirarle
Do la parola a Enzo Couto delegato della Val d'Aosta io credo che dobbiamo fare uno sforzo tanto per il contingentamento dei tempi nostri interventi quindi invito all'autodisciplina
Sì io penso che dopo due giorni di così intenso dibattito
Veramente non sia il caso di ripetere un attimo se Couto per cortesia compagnie siamo tutti stanchi è difficile lavorare vi prego un po'l'attenzione sì qualcuno vuol parlare
Voleva Semioli la comoda fuori grazie
Dicevo che penso che non sia neanche utile
Ripetere
Quello che altri hanno già detto e quindi io mi limiterò a riportare così alcuni dati alcuni dati su alcune scelte che sono state fatte nella mia regione chi è una regione autonoma
Come è stato già ricordato dove
Se una potestà legislativa primaria e dopo il vedove alcune scelte in materia di caccia possono quindi essere essere fatte
Io ricordo solo che nella mia regione la caccia esercitata
Come in una riserva di caccia
Si chiama Riserva regionale della Valle d'Aosta
In questa riserva i cacciatori
Che vanno a caccia
Accettano un tesserino che viene firmato accettandone tutto quel tutto quello che in questo tesserino viene viene
Richiesto cacciatori accettando quindi anche le le conseguenze e le varie sanzioni
è una regione molto piccola
Di neanche centoventi mila abitanti ci sono due mila cacciatori quindi uno ogni sessanta abitanti sono anche pochi cacciatori il territorio è abbastanza
Vasto rispetto ai cacciatori e si piazza sui cento e sette sette ettari attesta di territorio agroforestale per ogni cacciatore
Ecco direi che ci sono però come in tutte le regioni delle difficoltà enormi per legiferare in materia di caccia
Se una legge regionale
Che dovrebbe riordinare la caccia in Valle d'Aosta già assente nei cassetti da diversi anni almeno sette otto e si caccia ancora in Valle d'Aosta con una legge del settantatré
Quindi precedente quella del là dove sei otto ma ecco direi che però alcune scelte proprio in quanto
Gestione di una Riserva
Sono state fatte alcune sette per ciò che riguarda i calendari venatori che hanno preceduto per molti aspetti
Addirittura la nove sei otto e ne cito alcuni da anche perché penso che queste indicazioni vanno per molti aspetti proprio negli indirizzi che di cui discutiamo discutiamo ora in Valle d'Aosta c'è ad esempio un patrimonio faunistico invidiabile direi per molte per molte regioni si caccia solamente la stanziale
Non esiste migratoria
Vengono fatti alcuni ripopolamenti per ciò che riguarda gli ungulati catturandone in oasi protette le oasi sono abbastanza vaste superando il trenta per cento del territorio
E ad esempio ripopolamenti di fagiani pronto uso caccia i cosiddetti polli sono stati abbandonati da alcuni anni non si fanno più
Sì Farnese un ripopolamento per ciò che riguardano le lepri e questo ripopolamento viene fatto al cinquanta per cento con lepri che
Vengono prelevate dall'allevamento che ha proprietà dal Comitato regionale per la casa quindi dai cacciatori
Io ricordo che ad esempio questo allenamento viene pagato esclusivamente con un una quota dei tesserini che i cacciatori pagano per andare a casa in Valle d'Aosta
Naturalmente se ci sono gli aspetti positivi e negativi per quel il tesserino che da altre parti
Di una cifra abbastanza inconsistente visto che il grande non dovrebbe superare in base alla nove sei otto i centodieci tesi mi mi pare dal tesserino
Nazionale in Valle d'Aosta si paga un tesserino di centosettanta mila lire
Dovrebbe essere portato quest'anno ha centottanta mila lire per cui si paga in tutto per poter andare a caccia diciamo quest'anno sulle trecento mila e potrebbe aumentare aumentare ancora c'è si sta discutendo in questo momento di potere
Così cercare via vere dalla Regione dei contributi per questo le allevamento perché a differenza di altre regioni dove ci sono cento il pubblici di produzione dalla selvaggina
Questo è l'unico allevamento di selvaggina in Valle d'Aosta de pagato esclusivamente dei cacciatori
Questo anche perché
Ad esempio si la Regione la autonoma della Valle d'Aosta paga in modo consistente quello che al ripopolamento ittico per i pescatori si somma spesi ultimamente in due o tre anni centinaia di milioni io penso che superano il miliardo in consiglio regionale abbiamo diverse volte e questa cosa l'ho appunto seguita per per il mio gruppo si sono spesi
In diverse occasioni in Consiglio regionale dei dei soldi per sistemare il l'allevamento ittico di Morse chi è un album al momento esistenti Valle d'Aosta e la cifra superato di molto il il miliardo
Ecco direi che queste sono alcune questioni un'altra questione molto importante
Si cerca in Valle d'Aosta da tempo di fare di fare dei censimenti di fare degli studi di avere dei dati scientifici su cui basarsi per le scelte che vengono fatte per ciò che riguarda la caccia ci sono vengono rilevati da diversi anni dei dati sugli abbattimenti
Alla fine del
Di ogni anno entro dicembre i cacciatori consegnano il tesserino di caccia che noi chiamiamo interne del Sasso su cui vengono registrati tutti gli abbattimenti e ogni anno vengono fatte delle statistiche praticamente tanto per per dargli alcuni dati nell'anno mille novecentottantacinque quali do la tanta sei non ci sono ancora se considerate che vale l'asta ci sono circa due mila cacciatori sono stati catturati trecentosettantanove camosci sono state catturate mille cinquecentotrentacinque marmotte adesso e scrive che il e chiusa la casa la marmotta e di e vi dirò poi perché è grazie proprio agli ecologisti
Che protezionisti come li vogliamo chiamare che ogni tanto dicono che vorrebbero cercare l'intesa e Congo commi i cacciatori
Sono stati catturati duecentocinquantuno Ghali Forcello lì
Duecentosessantacinque pernici bianche centosessantaquattro contorni sì duecentocinquantasei lepri variabili
E mille e cinquantotto lepri lepri europee diciotto conigli selvatici in quanto il mondo ne esistono quasi e centoventitré Volpi
Volpi ne verranno poi ancora catturate nel periodo successivo per la caccia ai ai
Alla alla volpe che si protrae operare oltre il mese di dicembre ecco direi che
Queste questi questi dati ci permettono di aver alcune cose precise sul su cui su cui ragionare oltre a questo per ciò che riguarda i camosci viene consegnata nella stazione della Forestale di abbattimento una cartolina
Su cui vengono registrati entro ventiquattro ore
E su cui vengono registrati tutti i dati dal camoscio che danno
Si danno la possibilità di conoscere l'età il sesso il la località dove sono stati abbattuti e questo ci permette di vedere anche zona per zona dove ci sono questi abbattimenti perché altrimenti
Non ha senso parlare di gestione comunale o di gestione di qualsiasi tipo e di legame del cacciatore
Col territorio da quest'anno verrà acque anche consegnata una cartolina per ciò che riguarda il gallo Forcello per potere raccogliere dati anche sulla sul Gallo Forcello
E quindi qui vorrei entrare
Molto brevemente nel discorso del legame col territorio in Valle d'Aosta abbiamo avuto in questi quattro cinque ultimi anni una grossa discussione su questo problema
E devo dire che all'inizio i distretti venatori chi erano praticamente le delle zone intercomunali comprendente alcuni comuni e di dimensione di dieci o quindici mila ettari
Questi distretti di indigestione sociale del territorio si era cercato di imporli si era staccato di impormi ma non sono stati accettati dai cacciatori e ne spiego anche i motivi
Se era partito intanto da una posizione molto sbagliato se l'ha fatto esclusivamente riferimento per costruire questi mette in piedi questi distretti alle stazioni dalla Forestale esistenti per comodità di controllo
Fare un riferimento a una struttura è una dimensione preesistente non ha senso perché è per parlare di queste di queste zone bisogna partire da dati concreti da dati reali
E quindi si erano sedici zone in tutta la Valle d'Aosta di queste sedici zone naturalmente tenera ce ne ha qualcuna che aveva dava i cacciatori la possibilità di cacciare tutti duecentocinquantasei per aperta nella zona alta di montagna dove c'erano famosi dei primi anche le pretese forziere tutto quanto c'erano altre zone attorno ad Aosta o ai comuni dalla valle centrale
Dove si cacciava ad Aosta sul venticinque tre a testa ENI altre zone su sessantacinque a novantacinque attraversamento nei è estremamente antropizzate confermò via autostrada statale Dora e i vigneti con gli anticrittogamici quindi una questione anche se poi si diceva che ma ognuno fa la domanda
E si potranno distribuire e e i cacciatori non hanno accettato questo perché hanno hanno valutato che come
Lei
Sensi menti precisi come dei dati che vengono reperiti per ciò che riguarda gli abbattimenti precisi con degli studi sui territori andando a individuare le zone forse è il caso di parlare invece di distretti o di zone autogestite per i cacciatori di parlare piuttosto di distretti Pro di zone di controllo per gli animali e in che senso se è vero che un tetto come viene fissato e sui su Young di abbattimento sugli ungulati
Per tutta la regione non ha senso se noi riusciamo consegnando le cartoline come vengono consegnate le stazioni dalla Forestale quando gli animali vengono abbattuti noi possiamo fissare dei tetti per Tonetto possiamo individuare e quindi andiamo a e fissare dei territori dove
Si può cacciare entro questi limiti e ponendosi dagli obiettivi di sviluppo di anno in anno ecco io direi che questa è un possibile l'indirizzo
L'indirizzo in cui in cui si vorrebbe andare nella regione e quindi ci sembra un po'fuori luogo umbre collegamento così fatta così fa facile che viene fatto a Azzone autogestite comunali ogni intercomunali per un futuro della casa ecco non mi sembra che invece si può saldare intende determinati indirizzi con con mezzi con mezzi diversi
Be'voleva ancora dirvi che da tempo comunque proprio ed è per questo forse lo possiamo dire che
Per noi la questione si pone in modi diversi in Valle d'Aosta e se però andate a fare determinate scelte per cui se facciamo questo perché selvaggina ce n'è ancora e partiamo da una base molto diversa di altre regioni dove purtroppo la selvaggina mi risulta che e sia in una situazione completamente diversa
Perché siamo arrivati a una situazione di questo genere Valle d'Aosta con la selvaggina ancora consistente perché ad esempio da tempo
L'apertura viene il tredici di settembre e si chiude ad esempio quest'anno il ventidue di novembre e quando si piazza più ci sono aperture chiusure differenziate
Il Damosso parte dal ventitré di settembre va al quattro di novembre la coturnice guarda al ventisette di settembre era solo fino all'otto di novembre
Ci sono degli orari giornalieri ci sono tre giorni settimanali in cui si poter cacciare pure in questo
Tempo ristretto di tazza il martedì nelle nebbie più soprattutto ci sono c'è una limitazione di Tapie giornaliera durante l'anno si può catturare un solo camoscio al giorno due nella stagione venatoria una lepre variabile otto nella stagione venatoria
No otto europea vuole dire due variabili cinque fa Gianni di di Monte da quest'anno c'è appunto una cartolina per il prelievo scientifico in base alle reali consistenze
Faunistiche ed era fissato dopo un re successivo censimento per verrà fatto era già stato cerco di concludere vi era già stato un fatto un censimento nell'inverno precedente
Ne verrà fatto un secondo proprio per poter fissare un tetto per i fagiani che devono essere catturate così ci sono dei limiti per la pernice bianca quattro permise quattro turni sì quattro sei conigli selvatici
C'è ancora un'altra cosa
C'è un carnet di cento punti in totale entro cui entro cui si può cacciare cento punti vuol dire che si caccia un clamoroso che viene valutato trentacinque punti poi si possono catturare fino ad arrivare al sento altri animali però sapendo che la lepre comune vale dieci punti la lepre bianca venti il gallo forzano dieci di essi la coturnice dieci la pernice bianca oltre a questo ci sono e sono d'accordo
Con la l'avvocato Mainardi che faceva alcune considerazioni su questa sulle sanzioni amministrative e c'è anche del ritiro del carnet di tazza che viene firmato proprio all'accettazione delle e e al rilascio del tesserino
Ci sono delle sanzioni che vanno ad esempio per la caccia in tempo di divieto da cinquecento mila a due milioni per una mancata registrazione di capi su Carnera cinquecento mila a un milione e mezzo
In più viene previsto lo ritiro dal talmente da quattro a dodici mesi di periodo venatorio e così in è così e così per altri altre sanzioni c'è un risarcimento dei danni
E questo veniva anche ricordato dall'avvocato Mainardi
Un nuovo stand ecco un'aquila un gufo Gallo cedrone devono essere risarciti per cinque milioni tre milioni il servo la lontra due milioni la si coglie femmina o la OLAF la cicogna la femmina del camoscio quattrocento mila lire alla curva coturnice
Ho una permise presento mila lire
La marmotta inoltre dopo dodici mesi
Se viene ritirato qui il tesserino oltre dodici mesi da quest'anno
Fatti particolarmente gravi io non sto a dati un serrato perché sono fuori
Fuori tempo fuori tempo ma per concludere direi che noi siamo d'accordo comunque pietrisco si possono fare tante altre cose assieme a tutto il mondo che abbiamo torna anzi è necessario fare queste cose
Si possono fare in Valle d'Aosta soltanto in parte delle leggi per la raccolta dei fiori dei funghi della tutela della fauna inferiore c'è una legge che che tutte le la raccolta delle rane e dei gamberi
Devi dei minerali perfino per i serpenti c'è una legge leggi di tutela della forestale dei boschi legge che impedisce l'accesso alle strade interpoderali Lezzi che disciplinano addirittura al ruolo aereo dagli elicotteri può addirittura c'è una legge per l'anagrafe dei cani e che cerca di controllare gliela randagismo io penso che si possono fare tante altre cose
Bisogna che ci mettiamo effettivamente a lavorare tutti assieme e considerando che ci sono delle situazioni regionali molto diverse che non sempre sono consigliabili noi siamo convinti che la nostra situazione
Si può aver favorito in diverse per diverse questioni ma per scelte che abbiamo fatto io son convinto che vadano sette fate sette diverse nelle varie regioni in questo modo noi potremmo forse recuperare anche nelle regioni dove abbiamo avuto lei diciamo una situazione abbastanza difficile specialmente in questi ultimi anni grazie
Diamo
Tutto
Io continuo con una raccomandazione compagni c'è un brusio insostenibile chi interviene
I compagni che capisco siamo stanche hanno bisogno l'invito ad uscire bianchi e la uccide altrimenti rischiamo mette in difficoltà chi vuole ascoltare
Do avevo do la parola al compagno stomaco parola compagno Mario Tozzi presidente regionale toscano
Dopo durante l'intervento di Marino Prodi invito a consegnare eventuali ulteriori richieste di intervento ne abbiamo alcuna circa dodici dopodiché dopo l'intervento di Major chiudiamo le iscrizioni
Io compagni
Speravo si giungesse a una
Seduta
Dopo il dibattito si facesse montante
Non perché
Sia fra quelli che
Non è d'accordo su quanto avvenuto fino ad oggi
Voglio chiarire il resto
A me lo stimolo fornito da scienziati da ricercatori tecnici
Da quanti
All'esterno
Si sono succeduti al nostro congresso mi è stato sollecita ante da una parte uno stimolo serio
Grandemente positivo dall'altra un confronto consideri colui che giornalmente
Sul territorio come lo è il cacciatore nella pratica per l'esperienza che lui ha
Gestendo l'ambiente
Producendo fa una
Quindi giustamente il dibattito è stato montante
Perciò anch'io mi soffermerò sulla parte della relazione del compagna Moretti
Che è centrale
Il nuovo approccio cacciatore e territorio
Si può dire quello che si vuole comprare oggi siamo a un bivio
Perché anche coloro che contestano
Questo nuovo approccio cacciatori territorio
Non tanto partano da una valutazione una considerazione
Di contestare tutto per la proiezione dell'avvenire per preservare l'attività venatoria ma io credo lo contestino e qui non abbiamo fatto chiarezza ancora
Per il fatto che noi non abbiamo ancora individuato questo nuovo approccio cacciatore e territorio
Qua e là
Ci sono forme di individuazione
Altri li contestano altri ancora sono a mezza strada ora del magistrato i compagni
Nel modo in cui si svolge la pratica venatoria che avrebbe necessità solo
Di una riflessione più generale che la portasse anche a rivedere sinceramente la cultura del calciatore l'etica spessa oltre che
Una attiva gestione più attenta dell'ambiente delle attività che s'due esso si svolgono
Dicevo questa parte
è un nodo duro che si pone
A noi da tutta la società e siamo noi stessi lo vogliamo dire lo voglio ripetere i compagni
Che siamo soddisfatti di queste esercizio venatorio
Quanti di voi anche di coloro che contestano chiedete individuazioni
Del legame del cacciatore le territoriali e io non lo voglio chiamare legame i cacciatori territorio che senso ha
La Prati attuale ci sono molte pratiche venatorie che hanno un legame stretto con il territorio
Anche molto di coloro che contestano questa parte sono insoddisfatti diretta esercizio venatorio però ancora non riesco da questi compagni lasciatemelo dire
E di capire che cosa vogliano la prospettiva la progettualità
Allora proprio perché vogliono andare a caccia io sono fra quelli che voglio preservare l'attività venatoria non la voglia affossare
E perché e qui c'è il bivio ci sono quelli che la vogliono affossare ma non perché con cioè attualmente convinti di affossarla ma perché percorre una strada che li porta forzarla
E ci sono altri
Che pur non convinti ma che si sforza ma individuare per preservare questa pratica venatoria
Ora
Le posizioni
Più rigide in un momento di cambiamento di rinnovamento non facilitano compagni io lo voglio chiarire
Anche in contestazione con alcuni compagni della Toscana
Le posizioni rigide in un momento delicato di cambiamento e di rinnovamento non facilitano
Colpire gli obiettivi
Io sono fra quelli che la gradualità mi è sempre andata bene
Se poi individuavamo gli obiettivi vero
E
Gradualità vuol dire anche giungere a quel video e piano piano percorro la strada
Là ci sono dei noti e a me non mi è sembrato che i nodi portati dai compagni che percorrono una strada che credano più facile ed altri che la contestano
Siamo stati rilevanti
Ora è vero tiepidamente venuto fuori anche dal compagno farà
C'è una questione centrale
Io non sono come il compagno Testa
Che voto inutile cacciatori
E non sono
Come
Non ha ampiamente direi individuato bene un marcato bene la cosa
Il compagno
Che si che dice la caccia agli agricoltori o ai residenti nelle campagne
Io sono per individuare se è possibile quel nodo centrale dicevo che sta all'interno del nuovo approccio ma anche come andarci a questo nuovo approccio coi calciatori delle grandi aree urbane
E qui il nodo
Perché se si dovesse fare una legislazione che affermi
Che i cacciatori sono quelli che abitano le campagne
Allora il nodo delle sciolto e io non sono per questa legislazione e nemmeno per i mezzucci per giungere a questa legittima legislazione
Allora me parso che alcune visti come poste dall'oggi diversamente ad esempio voglio dare atto
Dal nostro come l'aveva poste al nostro congresso regionale
Si avvia una certa strada
Così come ci hanno indicato alcuni altri compagni che gestiscano un territorio da tempo
Gestito diversamente dal più grande territorio rimanente del nostro Paese le altri e via discorrendo compagno del Trio c'è
Ora se le potenzialità di un territorio sono quelle e le potenzialità numeriche del cacciatore sono
Altre
Noi dovremmo programmare ci si riempie la bocca di programmazione e ci si ferma soltanto quando si individua una distorta programmazione tra il privato e il pubblico
E poi non si va avanti e ci si riferisce solo Alda e strutture produttive protettive
Poi salvando una tutto l'altro territorio
E non ci interessiamo
Allora i parametri partendo dalla
Diceva voci
Dalla percentuale nel territorio di ciascuna regione
Io non voglio parlare di percentuale nazionale siamo
Formalmente composti in un modo diverso con legislazioni più disparate
Con potestà in e interventi Diversi a livello nazionale di regioni di Province addirittura province autonome regionale otto-nove
Partendo da questo livello
Percentuale territorio Regione
Rispettando questo livello possibilità
Di approccio Decathlon del cacciatore di tutto il calcio di tutti i cacciatori italiani e insomma ai compagni nessuno è venuto a dirci che io non posso andarci in Sardegna
Perché ama colto un certo numero di cacciatori Marwan ha colto un certo numero forse non sarà soddisfacente
Ma hanno avviato questa strada
Allora se è giusto Cristo allora c'erano coloro che dicono insomma l'assenza sul territorio i cacciatori deve essere sempre meno più organizzata più legata e queste legame
In Toscana se c'è una possibilità di caccia per trecento mila cacciatori centottanta mila toscani saranno centoventi mila di altre Regioni Company insomma non si può
Andare a dire che Sipa mezzo milione Mili mezzo milione di cacciatori in Toscana quando ne recepisce la metà con l'esempio della Toscana ma potrei dire anche di altre regioni
E allora avremo l'approccio cento non soddisfano le frizioni ci sono state ricordate da alcuni scienziati e alcuni ricercatori penso
All'amico Toso Panici diceva sarebbe giusto fare ambiti ristretti di gestione
Non hanno esperienza
Forse sono esperienze culturali Dandini gestibili in altri territori ma culturalmente con le tradizioni che abbiamo in varie regioni l'esperienza dei piccoli ambiti territoriali tramonterebbe una gestione e sarebbe certamente una gestione distorta del territorio
E io non voglio neppure direi che la gestione adeguate quella regionale
O provinciale
E saranno le esigenze e compagni
Ma con un'ottica
E con una visione di non escludere nessuno
Andremo meno a caccia tutti ma andremo a caccia
E e qui bisogna S. chiari
Ora in Toscana da tempo si discute di queste cose
E io quando
La direzione nazionale
Propose di fare il convegno il congresso a Chianciano dicevo sì polarizzata visione toscana al centro di una discussione che danni all'attenzione dei cacciatori toscani
Tutta pervenuta
Questa colonizzazione Petta accentramento questa attenzione avvenuta il nostro congresso e non è che in Toscana si sia tutti d'accordo
Non siamo d'accordo con coloro che ancora
Insistano supposizioni vecchie perché non vogliamo essere schiacciati
E
Sì io insisto su posizioni vecchie
Per poi avere un fronte di via tranne questo l'urlo che avanza la società civile e insieme ad essa i contenuti della società civile
Io
Dieci giorni fa ho partecipato a una riunione con gli agricoltori hanno almeno in Toscana già detto
Che si ritireranno dall'accordo degli agricoltori perché
Il modo di come si va a caccia in Toscana non li preserva nelle attività produttive
In modo di come si è impegnato l'ambiente fondisti con Toscana producendo altamente io sono d'accordo il coro l'assessore provinciale di Siena
Un eccessivo
Una eccessiva presenza dei cinghiale produce danno all'agricoltura ma non solo all'agricoltura anche all'altro patrimonio faunistico
E noi abbiamo questi problemi in Toscana come li supereremo
E allora visto lungo che va avanti
E insomma
Io non sono tra d'accordo con compagno testa però il compagno desta diceva radicali hanno presentato un nuovo referendum
E diceva guardate questa volta non colpisce la legge sulla caccia lo ripresenta sulla visto nell'ottocentoquarantadue e dietro c'è una posizione gli agricoltori che ancora
Spenta
Agganciare
Con le forze sociali venatorie perché ancora noi non abbiamo individuato questo nuovo progetto e alloro disturba compare allora questo lutto può darsi anche che vada avanti con gli altri promotori compagne
Diciamocelo francamente è inutile discutere io voglio andare a caccia anch'io voglio andare a caccia
Anche se
Sempre più impegnata nell'associazione i dirigenti dell'ARCI caccia vanno sempre meno a caccia
Ora un legame così compagni
E io pregherei di nuovo organismi una proposta
Ma no ad andare a ricercare la scienza con la tecnica
Noi siamo stati ampiamente soddisfatti sia nel passato che nel presente della presenza gli scienziati di tecnici oggi abbiamo da sfornare la nostra progettualità
Le menti l'abbiamo anche noi Inova organismi devant presentare questo nuovo progetto sennò si svuota anche la proposta
Che qualora il Parlamento non legiferi noi saremo portati a presentare una proposta di legge parlare ma la proposta di legge popolare deve avere dei contenuti allora prepariamoci Company
Su questo aspetto compagni
Mi fermo qui
Perché voglio dire
Che anche a me dopo la discussione di ieri e di oggi
Non ha ben individuato questo nuovo approccio
C'è una discussione
Che non interessa solo noi
Se non lo collocassimo solo alla nostra associazione questo aspetto sbaglieremmo
Non solo come associazione venatoria ma sbaglia Remo come componente sociale della società che con l'avanzare
Però stiamo attenti compagni
Perché i tecnici e gli scienziati
Danno sempre contro Aldo burro alla burocrazia
Son sempre contrari alla burocrazia
Io sono perché la burocrazia sia sempre meno impegnata
Nelle cose
Che viso ma sia più chiara ma esista
In Toscana abbiamo fatto uno sforzo di produzione selvatica
E di ambiente proprio perché abbiamo cresciuto la burocrazia i tecnici
Lo ricordava l'assessore
Provinciale di Siena
In altre regioni purtroppo più o meno quest'aspetto non è stato privilegiato ma anche nelle province cari compagni che dobbiamo fare un salto di qualità
è inutile dire andiamo a gestire
E compagno farà io spesso sono alle tue parti anche se in Toscana
Però mi rivolgo alla Provincia di Spezia e veri deserto
è vero che sono territori diversi da quelli della Toscana ma è vero anche qua e là ci sono larghe parcelle di territorio che potrebbero avere potenzialità Faonistica e allora la sfida dei cacciatori di Aversa è questa
E sembra che si fa
Si preleva soltanto
Ah sì fa arrabbiare quelli che hanno questa spinta e guarda caso in provincia di Siena hanno questa spinta
L'altro aspetto compagni che mi sembra dagli interventi non sia venuto fuori
E questo utili
All'infuori di una
Considerazione del compagno farà che io condivido e io condivido veri e non sono sempre disaccordo
E questo
Andare a la convenzione con la lega ambiente
Io non sono sfavorevole
Però va chiarito che il
E noi siamo di fronte in Toscana quattro referendum contro la caccia due abrogativi e due
Fortemente limitativi
Promossi dalla Legambiente ora e compagnia Teatri ci può venire a dire noi non proponiamo
E poi dopo dal mestiere
E dice in Toscana firmate le propone tre rigori
Allora una posizione come avvenuta nella Confederazione toscana ma auspico anche a livello nazionale compagnie Moroni
Deve essere presa dalla Confederazione Arici noi stiamo bene nella ci ma vogliamo essere anche uomini liberi
Alla stregua degli altri
Rispettati all'asse da alla stregua degli altri
E insomma se laici è una casa di tutti dove rispetto a tutti io non voglio essere presa a fucilate dalla Legambiente
Sei se chiari
Allora si vada individuare vista cosa questa fu una questione che ci trovammo di fronte ai tank Complesso di Albano e i toscani lo ripeto ancora
Presero quella posizione perché non videro ancora una chiarezza
Della Confederazione su questo aspetto
Allora se lo sia in Toscana dove la Legambiente presenta quattro referendum dove la Confederazione dice di no
Nega le sue sei e prende una posizione in favore di un rinnovamento della caccia e perse nel preservare l'esercizio venatorio non capisco perché si debba rimanere sempre attestati alla vecchia posizione dall'Arci che ha fatto un calzare scusate la parola compagni non solo toscani
Ma anche gli altri compagni dell'ARCI caccia alle altre regioni io me l'auguro questo e prima di addivenire a una convenzione chiarezza compagni
Chiarezza così come occorre chiarezza compagni
Le furbizie non esistono più
Se no
Avanzano gli altri che hanno meno furbizia
Per però individuano con chiarezza l'altro aspetto
Sull'aspetto unitario compagni
Non è che noi abbiamo dei ritardi
Anzi
Siamo continuamente a pungolare
Sotto questo aspetto io non voglio più pungolare otto anni
Perché mi sembra desse la questua are questo aspetto unitario
Ora Mingozzi non poté dire
L'unità delle associazioni venatorie e non non lecita e dice De Lunardi ma noi chiesta la Federcalcio una convenzione
E mi Gozzi oltre a essere presidente la verità Chebyshev il Presidente non abbia dice presidente della Federcalcio ci deve rispondere
Se è d'accordo andare a questa convenzione
Così come ci rispose nostro congresso
Il presidente regionale della Federcaccia Toscana Sgherri e poi dopo sollecitato da un mese ci dice Marie portiamo la bionda
E qui le furbizie non esistono
Chiarezza io non voglio più pungolare questo are questo momento alto otto unità ma lo voglio costruire con le idee chiare
E affrontando nelle maniere più giuste affrontare questo vuol dire non solo fa chiarezza nella nuova legislazione si prospetta
E via dicendo
Ma giungere a momenti
E non ci vedranno contrapposti
In un periodo che sarà difficile il prossimo per noi cacciatori ma non solo per noi cacciatori per i cittadini
Impegnati in questa grande parte dell'attività di pratica venato grazie
Capiamo compagno con
Allora io volevo fare un momentino il punto insieme per capire come lavoriamo in queste poche ore quaranta mila Calcroce attendono da qui alla fine del congresso
E abbiamo qui registrati circa dodici interventi se i compagni ritengo di non rinunciare
Io propongo che procediamo fino alle otto meno dieci con gli interventi riprendiamo in notturna alle ventuno e trenta
Continuiamo voglia parte già prevista dal programma che riguarda l'approvazione i documenti previsti dalla Commissione Statuto elettorale verifica Prodi e andiamo avanti fino là
Sperando di fare il prima possibile
Quindi se non rinuncia ai compagni di Harlem rinunciare procediamo così io intanto do la parola compagno Pino Achille delegato della Puglia
Le iscrizioni già l'avevo chiuso evidente
No niente hanno presentato
Compagni per cortesia invito Sempre all'attenzione al silenzio della moglie diciamo allora
Non nego compagni che come delegato della Puglia come presidente dell'ARCI caccia di Puglia
Quando abbiamo avuto fra le mani i documenti proprio ingresso quali quando ci siamo visti porre alla nostra attenzione
Una uno slogan copre Coppa per cortesia come quello proposto della caccia e verde
Abbiamo avuto non poche perplessità
Perché per noi che veniamo dal Meridione d'Italia
Che viviamo l'attività venatoria sotto certi aspetti ancora in maniera decisamente favorevole in maniera avvantaggiata rispetto ad altre realtà italiane
Sentirci dire la caccia è verde incominciamo già porci alcune domande
Iniziamo a dire se questo non significhi per esempio
Andare ulteriormente a restringere a limitare a ad ingabbiare
Un'attività che sotto certi aspetti è già limitata ingabbiate ristretta
Questa come come prima sensazione come primo approccio
Però in realtà
Ci rendiamo subito conto
Della grande valenza politica della grande importanza
Programmatica
Di una assise che si pone come slogan
Questo dà la caccia avverte
Al quinto comma al quarto congresso nazionale si parlava di cacciatore ecologo
Molti di noi e anche molti al di fuori del mondo venatorio pensarono che l'Arcicaccia tentasse strumentalmente una fuga in avanti
Tentasse strumentalmente di cavalcare la tigre della dell'ambientalismo
Tentasse strumentalmente di andare a coprire spazi che non le erano propri
I fatti successivi la storia successiva dimostrato che quello slogan non aveva niente di strumentale ma era una visione lungimirante
Di quella che poteva essere doveva essere la politica venatoria e la politica ambientalistica in Italia negli anni successivi
Le iniziative prese dal mondo protezioniste naturalista successivamente con i referendum abrogativi dimostrarono che l'hanno lungimiranza dell'ARCI caccia era stata completa e totale
Oggi ci troviamo di a discutere di caccia e di rapporto fra Caccia Ambiente partendo da questo presupposto la caccia e verde
E in effetti non c'è niente di più ovvero di più concreto di più esatto che affermare che la caccia è verde
Noi rappresentiamo in quanto cacciatori in quanto cittadini rappresentiamo forse la punta all'espressione più elevata dell'interesse verso la protezione e la produzione di ambienti naturali
In quanto cacciatori in quanto cittadini
Ne abbiamo interessi maggiori che non ha altre categorie a che l'ambiente naturale sia protetto a che la produzione di ambienti e fauna selvatica tenda al massimo di obiettivi possibili
Noi rappresentiamo in questo ambito forse la punta avanzata la punta sotto certi aspetti emergente perché non è stato dato ancora tutto lo spazio necessario al mondo venatorio acché queste proposizioni abbiano a concretizzarsi realmente in in fatti concreti
Non li come cacciatori noi come cittadini siamo più direttamente interessati alla problematica naturalistica siamo più direttamente retta interessati alla problematica ambientalisti
E sappiamo benissimo immaginiamo che cosa significhi per noi cacciatori un'attività venatoria senza ambienti naturali un'attività venatoria senza senza aree dove effettuare la nostra attività è chiaro che questo significa sottrarci possibilità sottrarci movimento sottrarci possibilità di intervento
E quindi come tali siamo più direttamente interessati acché l'ambiente venga protetto e l'ambiente venga ripristinato sotto certi aspetti noi come come pugliesi né come regioni meridionali
Riteniamo che
In questa direzione ci sia la possibilità per quanto riguarda l'Arcicaccia di fornire evitare il massimo di indicazioni possibili
è inevitabile che si vada dopo è necessario e fondamentale che si vada nella legislatura che va ad aprirsi in questa decima legislatura ad una riforma sostanziale dell'attività venatoria
Ad una riforma sostanziale della legislazione venatoria
Noi crediamo come come Puglia richiediamo e qui posso posso dire che riteniamo con maggior parte delle regioni meridionali
Che ci si debba orientare verso una legislazione che dia il il massimo di autonomia legislativa in materia di caccia alle regioni
D'altronde la il DPR seicentosedici Lalla la legge
Vigente la Costituzione consente o no alle regioni di legiferare in materia di caccia
Noi riteniamo che le regioni debbano avere questa autonomia che la legge di riforma dell'attività venatoria debba attenere fondamentalmente in considerazione queste possibilità
Debba tenere in considerazione fondamentalmente un fatto che l'Italia e per realtà geografica per realtà climatica
Per realtà colturale fondamentalmente diversa dal nord al sud
Non si può
Non si può così come è stato fatto con la nove sei otto pretendere di un Regolamento are l'attività venatoria su tutto il territorio nazionale con dei principi che abbiano valenza su tutto il territorio nazionale
Non si può pretendere di accorpare accomunare
Sullo stesso livello aree geografiche ambienti colture climi completamente diversi quali quelli per esempio delle Alpi e quelli del profondo sud della Calabria della Puglia della Basilicata
Questo è un assurdo scientifico è un assurdi o anche naturalistico
Non si può pensare di andare ad una legge di riforma della caccia che non tenga presente di quest'anno necessaria di questa fondamentale realtà
Ed ecco perché noi come regioni meridionali chiediamo che la legge di riforma della caccia tenga presente di questa realtà tenga presente di questa esigenza
Tenga presente anche ed inevitabilmente e di questo ci facciamo carico
Che che ne voglia dire al qualche compagno ci facciamo carico anche di ritardi storici
Culturali in materia di intervento sul territorio
Tra questi ritardi storici questi ritardi culturali vanno anche rapportati ad una globalità di ritardi di cui il Meridione purtroppo soffre
Però in questo ambito non voi intendiamo muoverci e promuovere acché si vada a superare queste situazioni
Ed è per questo che in materia venatoria chiediamo e pretendiamo che si rispettino queste realtà si rispetta questa di vent'diversità orografica si rispetta questa diversità climatica si rispetta questa via diversità geografica
E quindi si vada ad una legge questa volta sì di principi generali e non una legge quadro che in fin dei conti non è soltanto quadro ma è anche cornice telai tutto
Una legge quadro che sancisca i principi generali cui le regioni devono attenersi dando alle regioni stesse ampia autonomia in materia legislativa in materia di caccia
Che rispetta Nando questa autonomia lei i il cacciatore al proprio territorio
Legga cedere appena territoriale traverso questo legame attraverso questa gestione
A sociale a livello regionale del territorio consenta una programmazione territoriale consenta un intervento programmato sul territorio stesso il limite di fondo
Il limite di fondo che noi scontiamo oggi nella impossibilità di intervenire in maniera seria sul nostri territori è determinato dalla impossibilità di quantificare
La presenza e la pressione venatoria sui nostri territori
Ancora oggi le le realtà meridionali
Presentano un aspetto di per sé decisamente al vicinanze
Perché non c'è possibile andare ad un censimento effettivo
Della pressione venatoria
In quanto che questa pressione un fattore
Non definito
è un fattore variabile nel tempo nei luoghi determinato da spostamenti da movimenti dal suo dal Nord verso il Sud e grazie a questa in definizione non è più possibile non è neanche programmabile
Un Censimento serio della pressione sul territorio
Questa Censimento questa possibilità d'intervento programmatico sul territorio e sono possibile dal momento in cui siamo in grado di valutare con conoscenze con coscienza
La pressione che si esercita su determinate realtà territoriali e solo dopo questo e possibile effettuare tutti gli interventi correttivi nei confronti dell'ambiente nei confronti della fauna e quindi anche nei confronti dei prelievi
Ed essi ed è in questa ottica che si inquadra si inserisce la nostra richiesta
Di gestione sociale del territorio estesa su tutto il territorio regionale e in questa quadri in questa ottica che si inserisce la nostra richiesta di autonomia legislativa in materia di caccia
Perché ogni regione conosce la peculiarità del proprio territorio e quindi ogni Regione alla possibilità di intervenire in maniera concreta e seria per ripristinare e riprodurre ambiente fare
Qui la nostra richiesta di qui la nostra esigenza
E su questo intendiamo muoverci come regioni meridionali perché si vada ad un accordo di massima di tutte le regioni meridionali si va da un accordo di massima che per me che preveda un consorzio fra queste regioni acché tutte quante con i propri mezzi finanziari con le proprie possibilità di intervento in termini concreti si possa determinare le aree da proteggersi possa determinare la le aree da ripristinare si possa determinare le are
Sulle quali effettuare determinati Previti
Io qui
O o anche nel l'onere di anticipare agli amici compagni del congresso
Che le come regioni meridionali cercheremo produrremo
Un ordine del giorno che vada in questa direzione che vada in questa ottica e cioè nell'ottica dell'autonomia legislativa delle Regioni nell'ottica di una programmazione e pianificazione concordata delle regioni meridionali
Per arrivare appunto abbia una concezione dell'attività venatoria che sia qui pianificata che vada nel Meridione per quanto riguarda non soltanto la selvaggina migratoria manca la selvaggina stanziale aprire a prelievi controllati e programmati
Ed è in questo senso che significa muoversi
E in questo significa dire parlare di Caccia verde significa parlare di Caccia verde dal momento in cui come cacciatori in prima persona ci rendiamo conto e diventiamo responsabili della necessità di regolamentare un certo intervento sul territorio
Caccia verde significa anche incominciare approva a programmare a prevedere è una nostra idea
Quella di andare a dei censimenti fatti circolo per circolo censimenti sul territorio per valutare i gli interventi negativi che agricoltura industria sul territorio producono
Chi meglio del dirigente di circolo del cacciatore di una determinata aria conosce le realtà su di un determinato territorio
Noi abbiamo queste potenzialità potenzialità che determinati individui
Più o meno vicini all'aria naturalista e protezioniste che però vengo qui a raccontarci così che sono completamente al di fuori magari dalle realtà nelle quali noi ci troviamo a vivere ad operare noi però conosciamo queste possibilità noi conosciamo questa realtà
E quindi la proposta è quella di andare per esempio a fare delle rilevazioni sul territorio circolo per circolo degli interventi negativi che si fanno sull'ambiente
E quindi andare a conoscere per esempio
Quali interventi vengono fatti dal mondo agricolo
Oggi è è un dato di fatto
L'utilizzazione indiscriminata di prodotti chimici in agricoltura
Ci sono tanti consorzi agrari che pur dovendo rispettare una norma nazionale nella distribuzione dei veleni per l'agricoltura non non rispettano questa norma
Con gli agricoltori qui compagni amici agricoltori che sono presenti in sala sanno che per ritirare prodotti velenosi bisogna avere un tesserino un patentino particolare sul quale viene registrato il novanta per cento dei contratti agrari non rispetta questa enorme
Per cui sul territorio si immettono Bellini in quantità superiore a quella che territori stessi possono tout court sopportare
E noi questa realtà le conosciamo questo significa fare del cacciatore un eccolo quesito a parlar di Caccia verde di entrare nel merito di queste questioni particolari saperle denunziare
E quindi queste in questa direzione noi pensiamo di indicare operativamente concretamente dei livelli di intervento per i nostri soci degli rendimento per i nostri cacciatori delle linee di intervento complessivo e per per l'associazione
E infine e qui voglio con questo chiudere
Un altro problema che non ci deve vedere
Ne estranei nei sono nati io ho sentito compagni amici pochi interventi che in questa direzione si sono mossi
Noi abbiamo una realtà che oggi divide sotto certi aspetti l'Italia
E cioè la realtà della emergenza chiamiamolo così fra virgolette energetica
Abbiamo il problema
Delle nostre risorse energetiche abbiamo il problema di andare a risolvere alcune questioni di carattere energetico ma in Puglia viviamo questo problema forse lo viviamo come dramma addirittura quando parliamo di centrali a carbone quando parliamo di centrali elettronucleari quando parliamo dell'area di Avetrana Hillary vinceranno
Come noi in Puglia lo viviamo ma in tutta Italia il problema energetico è un problema all'ordine del giorno e noi come cacciatori in questo problema siamo direttamente coinvolti allora su questo è necessario anche un momento di riflessione
Momento riflessione perché su questo momento di riflessione sono coinvolti non soltanto forza-lavoro non soltanto forza economica ma è coinvolto anche problemi di carattere ambientale
E su questo dovremmo esprimere una nostra vive su questo Remo esprimere una nostra indicazione
Per andare a coprire spazi ripeto ancora una volta che sono nostri sono tutti peculiari della dell'associazionismo venatorio e che non dovremmo lasciare ad altre associazioni
Che di questi spazi poi fanno argomenti di tipo strumentale e propagandistico anti venatorio grazie
Allora