Assise regionali dell'Industria Toscana

Esprimere un ringraziamento
Ha ammesso
Posto nei nostri sponsor che ci hanno consentito di avere questa giornata si era
Dalle prime Assise regionale
Ovviamente al lo spostamento fare al Monte dei Paschi fra l'altro che ci ospita qui
Rea rango le aziende industriali
Della Tosca badate voi avete visto
Hanno presentato PUA alla loro allora messo in mostra la loro presenza qui è che io ringrazio
Oggi è una giornata importante la Toscana credo che sia anche una giornata importante per il Paese
Perché si apre una
Nuovo un nuovo periodo speriamo non troppo denso di difficoltà
Abbiamo cercato di concentrare nella mattinata questo queste nostre assise per consentire di avere una serie di riflessioni ristrette rapide
Ma contempo credo densa di contenuti
Ringrazio anche molto il Presidente nel CdA il Presidente Martini che hanno impegni
Di
Riguardi di
Istituzionali in Italia e all'estero di essere comunque con noi
E inizierei dando la parola al Presidente Nencini che fra poco ci dovrà lasciare
Per un suo saluto
Buongiorno e grazie
Presidente
Grazie Sergio
Introducendo e ha parlato di una giornata particolare
Sarebbe stata comunque una giornata particolare
Perché tutti gli indicatori
Tanto più quelli compresi nella ricerca che avete commissionato a
Ad un grande sociologo italiano il politologo il professor Diamanti
Già ne parlavano soffermandosi anche
Nella ricerca presentata sulla Toscana su alcune forme di
Distacco particolare dei cittadini della cosa pubblica
E anche forme diverse di maggiori impoverimento che sono poco tradizionali consuetudinarie con la nostra storia recente che immediatamente passata
Si aggiunge acquista anzi si aggiunge
Si aggiungono a queste considerazione gli eventi delle ultime ore e immagino che vi sarà bisogno ancora per lo meno forse di qualche giorno non so se di una settimana per capire
Quale sarà una
Quale sarà delle due l'una via d'uscita
Che
Il Presidente della Repubblica le forze politiche intraprendere hanno
Resta il fatto e di questo siamo chiamati brevemente a parlare ancorché dentro un rapidissimo saluto di un sistema Toscana
Che sta naturalmente a cuore delle istituzioni che a nostra volta abbiamo considerevolmente affrontato
In una serie di dibattiti assembleari nell'Assemblea legislativa regionale toscana affrontandolo con misure immagino no né ne parlerà fra poco il presidente Claudio Martini
Che a me paiono soprattutto quelle del Piano regionale di sviluppo del due mila sette atipiche rispetto al passato
Necessariamente affidi che per affrontare una situazione più difficile rispetto al passato
Necessariamente atipiche ma rientranti all'interno di quella ricerca che voi stessi avete commissionato
Entrando questa mattina e arrivando onorario che mi ha consentito di salutare alcuni vecchi e cari amici mi sono soffermato
Con uno dei vostri dirigenti Sergio a parlare
Ed una cosa che è tradizionalisti ma in questa Italia
In genere la mettiamo sotto il capitolo dei costi della politica
Mi è stato chiesto se la Regione Toscana attraverso il suo Parlamento regionale fosse nella condizione di rispettare i tempi che si era che si era data
Ho risposto che dovremmo adempiere a quello che ha un mandato dell'Aula lo faremo probabilmente entro il tempo che c'è stato consegnato cioè entro la primavera prossima
La Commissione è stata istituita nella giornata di ieri
Quello che potrebbe intervenire soltanto una campagna elettorale
Immediata
Che porterebbe il Parlamento regionale ad assumere una visione probabilmente ad assuma una visione concordata anche su questo punto rimane però la questione
La questione che è all'ordine del giorno lo è come priorità e lo è
Come priorità intesa anche come possibilità di intervento da parte dei tanti e diversi gruppi consiliari di maggioranza di opposizione
Nel senso che vi metteremo mano in maniera corale e con la rapidità che è stata richiesta immagino probabilmente tornando ad un numero che era consuetudinario per le assemblee regionali di una parte
Dell'Italia centrale
Aggiungo e concludo prima di salutarti doppiamente
Un'ultima questione
Sono sempre stato convinto
Che all'interno delle regioni dentro grandi comunità
Sia necessario individuare sposare una causa legata all'intero territorio e per farlo sia necessario individuare anche un luogo attorno al quale sposare visibilmente questa causa
La mia opinione che esista in Toscana fra le altre questioni soprattutto questa quella cioè di un capoluogo
Sul quale necessariamente debbano essere previste delle politiche da una parte innovative dall'altro punto di vista corali
Condivise e concordati
Perché nessuna grande comunità
Può essere nella condizione di crescere
Consapevolmente in maniera forte pervicace
Sì non c'è un'insistenza è una individuazione di un luogo in questo caso la città capoluogo della Toscana sulla quale questa convergenza possa avvenire
Ho concluso so che i vostri lavori inizieranno in un modo ma si concluderanno nel pomeriggio in un altro quindi diciamo così passeranno dalla parte pubblica e dell'indagine una parte di lavoro interno
E questo mi porta a salutarti doppiamente
Sul piano formale perché abbiamo
Collaborato lavorato assieme nel corso di questi anni
E devo considerare il rispetto che hai avuto Sergio per le istituzioni dentro una competizione ingaggiata da Confindustria con l'istituzione toscane
Come un metodo innovativo
Che ho trovato positivo nel corso di questi ciascuno ha fatto la sua parte ma sulle cose importanti io ricordo benissimo lo Statuto nuovo della Regione Toscana
Vi fu il raggiungimento di un punto di equilibrio ne discutemmo anche vedo davanti a me il dottor Barberis allora con profitto reciproco
So che state facendo un state lavorando ad una proposta
Che attorno alla quale
Che non è soltanto anagrafica naturalmente ma che è di qualità attorno alla quale anche le istituzioni spesso discuto
Noi in questo caso forse se guardo l'età media anche del mio Parlamento regionale siamo a un livello diverso rispetto a quello su cui sta operando invece Confindustria forse converrebbe anche su questo punto
E lo faccio fino da ora trovare un punto di equilibrio condiviso auguri per la tua vita e auguri per la tua associazione Antonello grazie grazie grazie
Devo scusare l'assenza del Presidente Ceccherini che influenzato e dare la parola al Sindaco Cenni per il saluto della città di sì
Innanzitutto un benvenuto a tutti un saluto a nome dell'intera città
Il ringraziamento per questo invito a partecipare al a questa giornata che per voi è importante ma ritengo che se lo è per voi è importante per loro comica complessiva della nostra Regione e anche
Della nostra città
Il fatto che questa giornata tenga
All'indomani di una
Crisi
Politica che è una crisi io definisco strisciante del nostro sistema
Che non è
Un elemento di tranquillità soprattutto vecchi opera
E non lo è neanche per le istituzioni perché anche le istituzioni hanno bisogno soprattutto le istituzioni locali di punti di
Certezza gli elementi di stabilità
Io credo che ci porti a fare una piccolissima riflessione sulla necessità che comunque
In questa Regione e in questa parte della Regione
Farlo di quella che viene definita la Toscana meridionale voi ci sia un rapporto sempre più stretto s'di collaborazione per procedere verso il sentiero dello sviluppo
Sentito dello sviluppo che importante e che
Per quanto riguarda
La Toscana meridionale
Come viene definita
Credo che debba abbandonare anche nella visione di qualcuno
Un'immagine un po'stereotipata da corridoio ecologico l'immagine da cartolina che la vorrebbe condannata quasi una sorta di immobilismo
Proprio in virtù del fatto che esistono anche nel nostro territorio voi ne siete
La testimonianza più diretta vitalità impressi energie che devono essere liberate devono essere considerate
Per riuscire anche ad indicare alla politica che oggi quando parliamo di sostenibilità è un tema che ci riguarda tutti non possiamo più rimanere ancorati al tema della sostenibilità ambientale come unico parametro
Esistono la sostenibilità più complessiva che deve mitigare anche la sostenibilità ambientale
Perché altrimenti le variabili sociali
La crescita del prodotto interno lordo le possibilità di sviluppo di occupazione dovrebbero sempre grazie ad altri temi queste
Ciò che avviene in questo momento in questo dibattito un po'
Paradossale sullo sviluppo di alcune infrastrutture tra cui
Il nostro piccolo aeroporto che esiste dagli anni trenta e che fino ad oggi aveva cercato di vivacchiare portando come direbbero
Non dei benefici ma dei costi sulla collettività
Ecco l'essere riusciti
Con il concorso di tutte le istituzioni ad attivare delle risorse private che possono non costruire un aeroporto
Perché non costruiamo un qualcosa che esiste già ma far funzionare una struttura che io credo di aver bisogno di un altro tipo di attenzione da parte di quelle forze politiche non pensano a quella sostenibilità
A cui facevo riferimento
Mantini C e cavalcano un'idea di sviluppo che alla fine non è uno sviluppo perché uno sviluppo che non è capace di coniugare turismo agricoltura territorio avanzato manifatturiero innovazione
In un contesto di quaranta lavoro è uno sviluppo non è uno sviluppo ma è una condanna
Alla
Alla recessione alla Stasi perché oggi non cresce e non inserirsi una competizione fra i territori e voi lo sapete bene significa questo
Credo anche che
L'importanza del tessuto imprenditoriale della nostra Regione
E anche ciò che
Ormai ciò che ormai tutte le statistiche dimostrano
Pongono anche un problema rispetto anche
A quella che la il livello reddituale dei cittadini di questa Regione leggevo in questi giorni
Alcuni dati
Su un quotidiano
Non nella sua parte regionale che rafforzava una mia convinzione questioni gli enti pubblici stanno affrontando la concertazione per la per redigere i bilanci previsionale per il due mila otto
Dove dobbiamo fare i conti ovviamente con un equilibrio
Tra
Le entrate delle specie
Che
Non c'è seriamente ha visto negli anni scorsi un massiccio ricorso come mai era accaduto nel nel panorama degli enti pubblici territoriali all'utilizzo dell'addizionale IRPEF che ormai
Per quello che sono state le manovre su altri tipi di imposizione
E per una serie di riforme che ahimè colpevolmente
Nessun Governo neanche questo
Decaduto ieri sera sono riuscite
A sviluppare sul tema di un federalismo reale
Molto spesso come dire con le parti sociali e con le organizzazioni sindacali non voi discutiamo sulla come dire necessità di ridurre la pressione fiscale sui cittadini
Io credo che il tema non si risolva solo ed esclusivamente con questo tema certo è un tema lo è per l'impresa
Due per i cittadini
Locatelli nostra impressi in relazione ad altri regimi di imposizione fiscale che
Svantaggi non oggettivamente il nostro sistema imprenditoriale in una competizione globale
Ma io credo che nel nostro Paese si ponga anche con urgenza il tema della crescita dei livelli salariali di questo Paese
Perché altrimenti noi non riusciremo a pilotare
Come dire quella a cioè a contrastare quella caduta dei consumi interni che è uno dei fattori di crisi del nostro del nostro Paese
Io credo che bisogna lavorare bisogna chiedere alla politica di impegnarsi affinché si trovi in equilibrio
Tra un recupero di competitività togliendo alcuni vincoli burocratici che hanno le nostre imprese
Eliminando alcuni livelli di tassazione dell'andamento
Che analizza anche nei confronti di questo sistema rispetto ma anche puntare come dire ad un inquilini più dei livelli reddituali dei lavoratori di questo Paese di questa Regione
Perché altrimenti sarebbe uno sviluppo anche questo non sostenibile sarebbe uno sviluppo
Sotto
Sogno lo facesse la propria parte con convinzione
Io credo che forse questo Paese potrebbe trovare anche
Quello scatto di orgoglio per poter non tanto per potervi emerge che non credo che ciò che scrivono
Alcuni giornali che ci dipingono come un Paese che in un riuscirà a rialzare la testa
Ma a saper come dire offrire una immagine di sé stessi che è un'immagine che molte delle imprese sul territorio il tessuto delle nostre piccole e medie imprese in Toscana già danno quando si confrontano gli altri mercati quindi
Facciamoci un in bocca al lupo reciproco quindi in bocca al lupo a questo Paese ha questa Regione perché credo che
Soltanto con questi con questi elementi riusciremo a uscire da da questo tipo di impasto buon lavoro a tutti
Io volevo salutare la assessore Brenna l'Assessore Fragalà e l'Assessore se nell'assessore Conti sono qui con noi
Do la parola al Presidente dell'Associazione industriali di Siena l'UDC bordi il saluto dell'associazione e poi iniziamo i nostri lavori
Ringrazio tutti presenti è sono veramente orgoglioso di questa platea
Per la prima volta
Le assise regionali per la prima volta queste assise a Siena
Anche questo contribuisce non può far riflettere sul ruolo del nostro territorio
Che sulle sui imperiese le imprese della Toscana qui assieme
Qui abbiamo un secondo polo siderurgico del centro nord Italia che segue per importanza
Come segnalato dal Sole ventiquattro Ore quello bresciano pochi lo sanno ma
Che sul nostro territorio
Dalle circa venti aziende della nostra Provincia del polo siderurgico escono dagli strumenti di precisione e questa è una cosa veramente
Qualificante
A tutti gli altri componenti per la meccanica in generale quindi complessa diversificazione di prodotto
Da qui nel Senese non è un'annotazione da poco
Esce l'ottanta per cento della produzione dei camper il dedicare a valle di tutta Italia
E abbiamo completato grazie all'aiuto della Regione e della Provincia
L'iter
Per il riconoscimento del processo di filiera del settore attenzione tutto questo nel giro di un anno e mezzo
Quando dappertutto si parla di crisi di recessione qui assieme a noi lo abbiamo fatto
Ma non solo
è stato sviluppato anche il Toscana Life Science
E ancora
Grandi aziende internazionali hanno scelto la provincia di Siena per insediare dissi
Cui il pool Novartis Tirano
Se
Non credo siano scritte combinazioni
Voi
L'ho detto anche che qui poi
Ci sono anche tante altre aziende che sono cresciuti
Nato e su questi fondi territorio e hanno prodotto ricchezza e occupazione
Mi riferisco a trama al primo
Immediate Wassily
Le grandi case vinicole
Cecchi Pansa
I mobili finisce
Sinceramente senesi il travertino
Io penso che il panorama sia abbastanza completo e anche con l'Osservatorio abbastanza disattento il quadro sia chiaro
Ma vede più stiamo in questo momento assistendo alla lenta ma costante e continua ripresa di una delle aziende più famose di cristallo in Europa spesso ci se ne dimentica
Per questa azienda anche con l'aiuto delle istituzioni
Siano un tempo era conosciuta come la Buena d'Italia e mi riferisco alla
Ex ECA altre adesso RC RP stalle di Alitalia
Non dimentichiamoci che poiché Siena è una delle mete turistiche più importanti d'Italia
Tutto ciò è stato possibile questa una valutazione che faccio io personalmente ma che sento propria grazie a due fattori importa stessi che sono alla base della nostra economia
Che sono due cose estremamente semplici da raggiungere ma
Difficili da
Mantenere
La concertazione e la capacità di rimettersi in gioco si hanno gli stessi riconvertendo interi settori come è stato fatto nel settore del mobile verso quello del camper sia nel rapporto con gli altri attori del territorio
Una concertazione che ha visto anche gli istituti di credito le istituzioni le associazioni di categoria e sindacati
Persone che si muovono per altre persone nella progettazione del mantenimento della propria specificità ma anche per la vivibilità di questo territorio
Parlavo di una capacità di rimettersi in gioco anticipare i tempi e prevedere segmenti in cui procedere come ad esempio il settore le nanotecnologie metallurgico le energie rinnovabili
Proprio perché la salvaguardia dell'ambiente sia qualità imprescindibile nostro stile di vita
E
Chiudo dicendo che tutto questo potrà avere un futuro sebbene imprenditori continueremo a fare la nostra parte o sperando che continui il dialogo rette coerente iniziato con i sindacati e che migliorino
Soprattutto
Le condizioni infrastrutturali del nostro territorio senza le quali diventa sempre più difficile rimanere competitivi vi ringrazio
Grazie
Adesso diamo inizio in modo serrato ai lavori delle assise
Iniziando folla presentazione della nostra ricerca io vorrei sta rapidamente ricordarvi i tempi della mattina appaiono raccomando a Filippo Salvi che il consigliere incaricato di Centro studi di Confindustria Toscana introdurrà la ricerca
E poi
Dell'istituto Demos la presenterà cerchiamo di contenere questi interventi il vostro intervento è la vostra presentazione nell'arco di una mezz'ora
Questo prenderà la parola e Presidente Martini
E quindi inizierà la tavola rotonda un mio intervento e l'intervento conclusivo del presidente di Confindustria Montezemolo poiché che avrà la costanza il piacere di continuare a stare con noi avremo fuori con buffet
Prima di ripartire allora
Filippo saldi consigliere incaricato del Centro studi di Confindustria
Autorità gentili ospiti e cari colleghi imprenditori
Quando all'interno del centro studi di Confindustria Toscana abbiamo iniziato a lavorare alla scelta del tema
Importante per queste prime Assise regionale dell'industria Toscana non mancavano naturalmente gli argomenti su cui concentrarci
Competitività infrastrutture efficienza e costi della pubblica amministrazione un federalismo che diventa sempre più localismo rapporti col sistema bancario
Insomma la solita lista della spesa dei problemi con i quali
Ci confrontiamo quotidianamente facendo il nostro mestiere
Abbiamo discusso molto ma alla fine abbiamo deciso di ribaltare la prospettiva di metterci in gioco direttamente come sistema di impresa
In questi anni abbiamo più volte affermato di essere in prima linea con la Toscana nella competizione globale
Ma la Toscana è stata con le imprese accettato fino in fondo le sfide della globalizzazione della concorrenza internazionale dell'innovazione a trecentosessanta gradi
Un futuro di sviluppo industriale percepito come indispensabile al mantenimento dei nostri livelli di benessere diffuso e di coesione sociale
Abbiamo allora voluto capire quale fosse la percezione vera che sia dall'esterno fuori dalle nostre fabbriche dai nostri uffici sul nostro mondo sul nostro modo di operare sui nostri problemi ma anche sui valori dell'impresa
Ci interessava sapere se l'impresa della Società Toscana erano sintonizzate su un'idea condivisa di sviluppo
Naturalmente non ci interessava un esercizio meramente sociologico fine a se stesse
Però ci premeva riflettere su alcuni dati oggettivi che confermassero o smentisse ero quei luoghi comuni che vogliono le imprese gli imprenditori poco amati e sostenuti
Abbiamo dunque affidato a demmo ossia il compito di esplorare alcuni macro temi uniti da un filo rosso della Toscani TA caratteristici cioè del nostro Comune in modo di pensare e di operare
L'attaccamento all'immagine cartolina della nostra Regione e quanto questo può pesare sullo sviluppo futuro ancora centrato sull'industria manifatturiera
L'atteggiamento delle classi dirigenti toscane non solo politiche rispetto ai processi di nuova industrializzazione
Il rapporto tra questi atteggiamenti e un tessuto industriale radicato e dinamico con diffuse capacità innovative imprenditoriali in tutte le nostre Province come ricordava l'UDC può riferire
La ricerca doveva darci delle risposte che ci aiutasse l'Orientale la nostra azione di rappresentanza futura a cercare di fare sempre meglio innanzitutto il nostro mestiere
E magari a qualificare il nostro contributo di idee di proposte per migliorare la competitività della nostra Regione
Queste risposte sono arrivate le ascolterete tra poco e hanno sorpreso anche noi temevamo lo confesso che noi maledetti toscani considerassimo maledette anche le imprese brutte sporche e cattive
Non voglio anticipare niente dico soltanto che non tutte le nostre idee quindi non tutto quello che pensavamo ha trovato conferma nei dati che vedrete tra poco
La trasformazione da guidati processi economici di questi ultimi anni ha riguardato naturalmente
In modo pesante anche il nostro tessuto sociale pur tra mille contraddizioni come è logico in una società complessa e dalle forti identità protagoniste antagoniste come la nostra c'è un percorso avviato alcuni scali sono saltati
Mentre altri continuano a dimostrarsi radicati
Questo con l'ANCE e la Toscana di oggi è un quadro dove convivono elementi anche in contrasto tra di loro
Una società fatta di e e
Più che di o o
Alcune di queste ambivalenze emergono anche chiaramente nella ricerca
Ma se la varietà è sinonimo di ricchezza per il tessuto sociale richiede a chi governa l'onere di dare una visione di insieme la capacità di fare sintesi e dica e di indicare scelte e traguardi utili per tutti
Soprattutto allo scenario di incertezze del quadro economico e politico che abbiamo di fronte
Alla fine emerge una domanda per tutti noi in questa Toscana chi produce sviluppo chi produce lavoro e ricchezza e adeguatamente rappresentato
Nelle politiche regionali non si rischia che pesi no al voto al volta di più micro istanze corporative rispetto a progetti di modernizzazione necessarie ed utili per l'interesse generale
Concludo con dei ringraziamenti doverosi e non formali a chiusura di questa quadriennale esperienza del nostro Centro studi in primis un saluto cordiale ed affettuoso al presidente Sergio Ceccuzzi grazie Sergio
Del grande impegno reale profuso in questi quattro anni da parte di tutte le industriale Tosca
Grazie presidente e direttore i funzionari di Confindustria Toscana delle Associazioni provinciali
Ai docenti universitari
Ai ricercatori e ai colleghi imprenditori che hanno contribuito con impegno e passione a fare del nostro Centro studi dimensionalmente piccolo però un punto di riferimento autorevole e stimato nella nostra Regione
Ritengo che la nostra sia stata un'esperienza pilota sulla linea tracciata la Confindustria
Parlavamo ieri sera col dottor Palazzi che prevede una rete di centri studi regionale che si interfacciano con il Centro studi Confindustria e che sono a servizio delle nostre associazione delle nostre imprese in modo molto pragmatico
Alla nuova Presidenza naturalmente il compito di giudicare il lavoro svolto di indicare gli obiettivi futuri grazie Igina Demos al professor Diamanti professore Ramella Bordignon e tutti i loro collaboratori
Per la qualità del lavoro e per la puntualità nella consegna vista la mala parata in tempi veramente ristrettissimi ringrazio di cuore grazie alla Banca Monte dei Paschi per il sostegno e per l'ospitalità odierna buon lavoro a tutti
Può
Io do il benvenuto al Presidente Montezemolo che ci ha raggiunto e che chiuderà la nostra giornata
Adesso la parola avvengono se il professor Diamanti non so che il professor Diamanti che
Che inizierà la presentazione
Grazie grazie a tutti voi grazie
Confindustria Toscana che sia adatto inadatto poi
Mi ha permesso di
Occuparmi più direttamente di un contesto interessante per molte ragioni come la Toscana e rappresentativo come la Toscana
Io danaro lascerò la parola presto a
Francesco Ramella che insieme a
Fabio Bordignon è Natasha porcellanato colleghi di del MOSE ha condotto più direttamente questa ricerca mi limito questa in questa fase semplicemente ha una una premessa
Una premessa brevissima per spiegare qual è
Il problema che ha
Ispirato in qualche modo la nostra attenzione all'attenzione della ricerca anziana è già stata già stata anticipata ma la preciso meglio dal nostro punto di vista e preciso perché la Toscana e un caso interessante
Allora il problema parto da questo cioè oggi più che in altre fasi nella nostra storia il giusto ricordare ciò che siamo stati
Che e lo faccio usando le parole l'osservazione di un importante concittadino vostro toscano
Che
Il Presidente Carlo Azelio Ciampi
Quale parlando dell'Italia ha sempre sostenuto che
L'Italia un Paese di Paesi
L'Italia un Paese fatto di differenza
A chi
Professarla criticamente la caratteristica frammentaria di questo Paese Ciampi diceva attenti questa è una città fatta di città le città e le differenze non sono
Una debolezza sono una caratteristica specifica sono una risorsa di questo Paese
Da ciò un problema non soltanto una notazione un problema che ha sempre orientato l'analisi e anche i giudizi sull'Italia
L'Italia e un bel Paese nonostante italiani l'Italia è un un bel Paese nonostante
Le sue differenze
L'Italia è un bel Paese nonostante le impresa gli imprenditori e lavoratori e grazie agli italiani le imprese gli imprenditori e le città cioè è un paese che
In qualche misura è riuscito a attenere e a marciare
Nonostante
è un Paese nonostante
è un Paese dove per fortuna ci sono gli imprenditori per fortuna ci sono i lavoratori per fortuna ci sono i sistemi locali
Senza i sistemi locali abbiamo sempre immaginato l'Italia non ci sarebbe stata
Anzi
Un Paese che ha coltivato l'arte di adattarsi
Ecco
Un Paese dove
Ogni realtà ogni città ogni Regione ha le sue specificità e nonostante tutto sta insieme questa è la base su cui non abbiamo riflettuto per molti anni
Allora
Oggi noi ci troviamo di fronte a un problema
Il problema è che dagli anni novanta in poi
In particolar modo abbiamo assistito ha un profondo mutamento un profondo cambiamento di tutti i sistemi locali intanto abbiamo assistito alla valorizzazione dei sistemi locali
Abbiamo capito tutti quanti che i sistemi locali sono una ricchezza
Poi abbiamo assistito a una seconda fase che il potenziamento dei poteri locali
E quindici anni che noi assistiamo a un processo più o meno esplicito di decentramento federalismo chiamiamolo come vogliamo a un accumulo progressivo di poteri su base locale
E anche di visibilità alle autorità locali
Eppure oggi e qui arrivo al punto passo la parola prima di riprenderlo in sede di tavola rotonda mobili liberamente di me troppo presto così
Facilmente oggi il problema è che abbiamo tutti l'impressione dividere
In un Paese infelice
Se questo e la questione
Infelice
Infelici come italiani infelici come toscani veneti piemontesi non parliamo campani
Infelici come vicentini fiorentini senesi
Modenesi cuneesi per non dire no napoletani cioè infelici tutti
Siamo in una fase di alta infelicità pubblica e di alta sfiducia pubblica lo vedrete tra poco ma
è inutile che ve le ripeta io le cose che poi leggerete
E di grande soddisfazione privata questa è la della contrapposizione italiani sono infelici quando
Chi di loro come stanno
In quanto italiani cosa pensano di ciò che li circonda e sono felici se chiedi loro come stanno personalmente personalmente come stai va bene sei soddisfatto la tua vita si mi arrangio
Come va la politica male come va l'economia male
Come vanno le istituzioni male
Ecco perché la Toscana è un caso interessante delle è successo qualcosa non ho pronunciato Toscana avete visto perché è rilevante
Ma perché è di tutti i contesti locali nel passato noi l'abbiamo percepita giustamente non soltanto per l'immagine da carte in oggettivamente l'abbiamo percepito ed è stata percepita come una realtà è un contesto che metteva in equilibrio e diversi
Le diverse dimensioni dello sviluppo il pubblico il privato imprenditori i lavoratori e l'istituzione un luogo di equilibrio non come le aree del Mezzogiorno dove il peso della politica o dell'intervento esterno pubblico era predominante sulla società e sull'impresa e neppure come il nord esterna
In cui io abito do invece avviene l'opposto Società il mercato che predominano prevalgono sulle istituzioni
No qui un luogo
Che
Dove permetteva e ha permesso per lungo tempo di essere
Come dire giapponese italiani lavorare molto e star bene e divertirsi
Avere un bell'ambiente e allo stesso tempo ottenere sviluppo ebbene la percezione
Che oggi anche qui qualcosa stia cambiando cioè l'oggetto della ricerca è ma che equilibrio cioè c'è ancora equilibrio tra queste diverse dimensioni dello sviluppo tra pubblico e privato tra impresa Società
E istituzioni
L'impressione do solo questi perché
In questo Paese si siano rotti degli equilibri per cui la Toscana che il luogo ideale sotto un certo profilo diventa anche un osservatorio ideale se alcuni problemi emergono qui immaginate di altrove
Chiudo
L'impressione
Però non riguarda solo la Toscana e venga riassunta da questa da questo titolo è stato voluto da
Per i miei colleghi cioè quella di uno sviluppo esigente
Gli italiani sono diventati esigenti tanto più quanto più hanno costruito e ha avuto in questo caso i toscani
Hanno avuto un
Un grande passato hanno costruito molto hanno ottenuto molto e adesso sono esigenti non si accontentano fanno bene certe
Attenti essere esigenti significa anche che le imprese sono esigenti nei confronti dell'istituzione
I soci i cittadini sono esigenti nei confronti dell'impresa e quindi del mercato dell'istituzione significa che questa è una società esigente
è difficile governare una società esigente non solo perché esigente chiede di più ma perché è cambiata e complessa si è scomposta noi siamo in un sistema scomposto questo un problema
Dove si sono articolati molto gli interessi e molto le domande
Ciascuno le proprie esigenze attenti una Società esigente e anche un problema difficile diventa anche un problema da governare da regolare
Allora
La sfida vera è quella che da una società esigente nasca un esiti uno sviluppo esigente con delle istituzioni che sappiano rispondere a queste esigenze ma anche con dell'impresa e delle
E dei cittadini che siano esigenti non soltanto nei confronti degli altri ma anche nei confronti di se stessi
Parole al professor Hamel vedo professore vediamo se in un quarto d'ora lei riesce a farci questa presentazione anzitutto buongiorno ci proviamo abbiamo preso sul serio la cartolina
Le cartoline che mandano i nostri amici turisti quando vengo in Toscana OMPI Cornedo solo a cui vorrei partire personale nel novantasei mi trovavo negli Stati Uniti per due giorni di lavoro
è uscito un libro scritto sulla Toscana dava professoressa universitaria il titolo è
Vi era Anderle tasca un sessanta racconta una storia molto banale e allo stesso tempo di grande fascino un americano che viene in Toscana comprato un casale in Toscana una vecchia casa di campagna
E si mettono a ristrutturarla ci scrivono un libro è un successo negli Stati Uniti impressionante
è stato per due anni ininterrotto nella lista dei libri più venduti del New York Times vuol dire diciamo che
Qualcosa affascinava in quella cartolina che era stata mandata attraverso quel libro affascinava la Toscana non solo perché abbiamo
Un ambiente un paesaggio straordinari e basta muoversi in questa splendida provincia di Siena per rendersene conto
Ma anche perché in quanto in quel libro veniva venduto un modello di sviluppo e uno stile di Livorno di vita questo è il punto dal quale è partita la nostra ricerca una con seppure consapevolezza che è diventata oggetto della ricerca
Che qui in Toscana nei decenni trascorsi si è assistito a un modello diciamo virtuoso di sviluppo una modernizzazione l'abbiamo chiamata bilanciata
Perché fare una
Costruita su due assi
Il primo quello dello sviluppo che a sua volta teneva insieme due polarità la crescita economica
Il fatto che nel giro di pochi decenni siamo diventati uso il plurale perché anch'io sono toscano più ricchi più benestanti
Ma allo stesso tempo insieme alla crescita economica un'elevata qualità della vita standards sociali Standard di coesione sociale diciamo invidiabili
Vi ricordo che secondo gli studi dell'IRPEF della Toscana è il se la seconda Regione in termini di sviluppo socio economico
Ovvero secondo parametri che non tengo solo conto della ricchezza pro capite non altre dell'integrazione sociale della vivibilità dell'ambiente di vita
E di lavoro la Provincia che ci ospita Siena l'anno scorso ha in testa alle graduatorie
De il Sole ventiquattro Ore per la qualità della vita quest'anno credo abbia perso qualche punteggio ma non prendiamo troppo sul serio questa classifica sono ballerine l'importante è essere lassi riconosce diciamo che c'è
Qualità sociale nel vivere in questa Regione
Allo stesso tempo dicevo siamo una Regione molto ricca anche qui nonostante gli anni trascorsi sono stati anni di rallentamento lo sviluppo non dobbiamo dimenticarci che siamo una delle trenta regioni europee più ricche
Da parte di mondo tre tra le più ricche
Diciamo del appunto del globo l'altra cosa diciamo che atti ha favorito questo modello di modernizzazione virtuosa perché è bilanciata è stato il fatto che
Dinamismo privato dell'impresa privata è stato in qualche misura accompagnato in lasciatemelo dire anche sostenuto da un intervento pubblico
Che ho svolto in parte anche un ruolo di regia ha compensato attenuato le tensioni dell'industrializzazione e dello sviluppo
Quindi un modello virtuoso
è ancora così oggi questo era il punto da cui volevamo partire in parte ri declinando la preoccupazione Confindustria la cui parte la ricerca come la Società Toscana vive il mondo dell'impresa e vive la cultura di impresa
Abbiamo cercato di chiederlo non solo i cittadini italiani i cittadini toscani mille duecento interviste non solo agli imprenditori toscani quattrocento associati di Confindustria
Ma anche a quelli che noi chiamiamo i testimoni qualificati gli opinion leaders
Gli appartenenti alla classe dirigente di questa Regione non solo politici non solo rappresentanti delle organizzazioni di interessi ma anche appartenenti al mondo dell'Accademia dell'informazione di Lecce i risultati a nostro avviso sono interessanti
Alcuni diciamo ci confermano quell'immagine cartolina altri come cercherò di dirvi brevemente ci danno uno sguardo preoccupato sulla realtà e sull'oggi
La prima cosa a cui dobbiamo partire esisteva ancora nella percezione diffusa un vantaggio comparato
Per chi vive in questa Regione e per chi fa impresa in questa Regione la risposta è ancora oggi indubitabilmente sì vivere e lavorare in Toscana è un assetto è un valore aggiunto
La prima tabella
Mi fa vedere gli diciamo che quasi il novanta per cento
Dei cittadini sono contenti della qualità della vita che respiro nella loro nella loro regione
Vado velocemente la seconda tabella ci dice anche che c'è la consapevolezza che si sta meglio che altrove
Per la qualità della vita per la qualità dell'ambiente per la sicurezza la criminalità quelle che trovate diciamo solo percentuale di cittadini che dicono sì in confronto ad altre regioni qui si vive meglio
Anche quelle percentuali a volte non troppo alte dando comunque l'idea di un vantaggio differenziale
Posta questa premessa diciamo l'altra cosa che però viene fuori in maniera altrettanto forte dalla ricerca e che
C'è uno sguardo preoccupato sul presente ho detto molto bene Ilvo Diamanti
Una sorta di
Sfiducia che vedrete ritorna e in qualche misura una preoccupazione per quello che è stato costruito con fatica e gli anni scorsi e possa andare
Perduto la prima di queste preoccupazione di tipo economico una levata percentuale picchiavano appunto la tabella tredici
Di testimoni qualificati i due terzi dei testimoni quindi qualificati ma quasi la metà degli imprenditori hanno la percezione di una perdita di slancio della nostra economia regionale
La perdita di slancio diciamo in termini comparati rispetto alle altre Regioni del Nord Ovest
Ma non è solo una preoccupazione economica di crescita economica
E diciamo un clima più generale che si respira in questa Regione
Che registra una
Aumento dell'insicurezza sociale anche qui la vicenda regionale va ovviamente vista sul contesta nel contesto nazionale
Però ha ragione appunto diamanti quando dice fisse registriamo qui queste cose inizia se c'è un po'da preoccuparsi
La slide quattro per esempio ci fa vedere che
C'è forte un senso di preoccupazione per quanto riguarda alcune istanze e domande di sicurezza la criminalità che preoccupa gli imprenditori e cittadini
La percezione forse sbagliata di un'immigrazione che crea problemi appunto per l'integrazione e la sicurezza personale ma canta questo le preoccupazioni più di stampo materialista e poi il costo della vita che è aumentato
Le tasse percepita soprattutto dagli imprenditori come troppo elevate
La disoccupazione può sembrare paradossale ovvero Giove come questa ma la preoccupazione maggiore detta una delle preoccupazioni maggiori toscani
è la disoccupazione dall'idea diciamo che c'è una preoccupazione anche per
Diciamo gli standards materiali l'esistenza
E accanto a questo alcuni emergere di domande di protezione sociale socio economica chiudere declinata diversamente
Nella popolazione preoccupazione del mercato nelle sue forme della flessibilità la flessibilità viene vista soprattutto dalla maggioranza dei cittadini come elemento di
Precarizzazione delle vite che impedisce di progettare il futuro che dà quindi forti insicurezza
Ma lo stesso tempo anche i processi della globalizzazione economica crea una insicurezza e non solo della popolazione ma stavolta anche tra gli imprenditori
Emerge per esempio lo sguardo preoccupato nonostante in questa Regione ancora non abbiamo vissuto
Fenomeni così estesi come in altre parti del nostro Paese per i processi delocalizzazione che possono mettere a rischio la capacità dei territori di svilupparsi nulla capacità solo delle imprese ma anche dei territori che le ospita
Nello stesso tempo la domanda di protezione dicevamo c'è una forte percentuale di cittadini
Ma anche di imprenditori che chiedono in qualche misura una protezione nei confronti dell'apertura del commercio internazionale
Bisogna interpretarlo il dato è una domanda probabilmente di regolazione e la percezione di insicurezza che deriva da quella che viene vissuta a volte con la competizione sleale dei Paesi emergenti
Ma di nota una preoccupazione
Vado avanti
Queste premesse
Ci danno l'idea che qualcosa nel modellino da cartolina che vi ho citato all'inizio ha iniziato a scricchiolare
Ho parlato di due assi dello sviluppo due assi la modernizzazione uno lo sviluppo l'altro la regolazione ognuno di questi due assi era fatto da due polarità lo sviluppo e crescita economica insieme a qualità della vita
La regolazione dinamismo privato ma in presenza di un attore pubblico che svolge un ruolo altrettanto importante
Questi erano modelli sinergici in passato venivano percepiti ed erano probabilmente tale oggi sia alla separazione venga oggi messa in discussione
Immaginatevi un assetto un arco Rocchi il fatto di due bracci che si tengono insieme che si equilibrio la vicenda
Questa era il modello del passato oggi si ha la sensazione che questi due bracci almeno penso il punto di equilibrio che lo debbano ritrovare
Lo vedremo diciamo dal dai dati successivi partiamo dai dati appunto ritorniamo i dati della percezione dell'INPS dello sviluppo della crescita economica e del ruolo dell'impresa
Nel nella nella crescita economica molti cittadini diciamoci dandone lo sguardo preoccupato sulla qualità dello sviluppo
Come dirvi in passato c'era la consapevolezza che la crescita dell'economia era condizione per qualità della vita ambientale e sociale
Oggi si chiede di fare maggiore attenzione sì alla consapevolezza che una crescita indiscriminata può creare problemi di qualità dello sviluppo qualità della vita qualità del paesaggio e quindi c'è non tanto una
Un la scelta di fermare la crescita ma in qualche misura di coniugarla in termini qualità in modo che non
Comprometta il benessere sociale vado avanti
Emerge anche diciamo uno sguardo critico nei confronti del mondo dell'impresa quasi il sei il
Sessanta per cento della popolazione ritengo e le imprese industriali possano danneggiare l'ambiente che possano per un quaranta per cento addirittura creare maggiori disuguaglianze
Sicuramente c'è la forte percezione che il ruolo dell'impresa e tiene non tiene sufficientemente conto delle esigenze delle comunità in cui operano quasi tre quarti dei cittadini di Caorle imprenditori
Sono pochi attenti alle ricadute colorazione sulle comunità di riferimento
Questo sguardo critico un fronte gli imprenditori con lo sguardo come abbiamo detto esigente nei confronti del mondo e le imprese non deve però far pensare che si sia diffuso almeno questa non è la nostra sensazione
Un forte spirito antindustriali anti crescita economica anti
Imprenditoriale ci sono tutta un'altra serie di indicatori che fanno vedere che
Il ruolo degli imprenditori e dell'impresa nel creare il bene se questa Regione con riconosciuto e legittima
Anche in prima delle
Colonne che vedete riconosce quasi due terzi dei cittadini Toscani riconosco che l'impresa innanzitutto la fonte primaria dell'occupazione e del benessere regionale
Una grande maggioranza i toscani
Spero che per i loro figli un futuro da lavoro autonomo nel mondo dell'impresa ci sono nella ricerca una serie di indicatori ci fanno pensare che non è in questione il riconoscimento del ruolo dell'impresa privata
Nello nello sviluppo
Economico
Così come emerge abbastanza chiaramente che nonostante ci sia una forte preoccupazione per la salvaguardia del paesaggio dell'ambiente che fa porre vincoli alla creazione per esempio di nuovi insediamenti abitativi l'insediamento di nuovi capannoni
Questo si coniuga anche come una forte consapevolezza che per rilanciare il
Lo sviluppo della nostra Regione c'è bisogno di un investimento forte nelle infrastrutture strategiche in tutte le infrastrutture che
In qualche misura sono necessarie per accompagnare lo sviluppo economico
Se questi diciamo elementi di ambivalenza di preoccupazione sul lato dello sviluppo economico sono presenti
Vedremo che anche sull'altro asse della modernizzazione cioè il rapporto tra dinamismo privato intervento pubblico è sottoposto a una riflessione critica
Quello che diciamo potevamo immaginare ma che forse un po'ci ha stupito nella misura in cui lo abbiamo rilevato è che
Il clima di antipolitica di sfiducia istituzionale che si respira nel resto del Paese
Fosse presente anche nella nostra Regione pacco vederlo nella misura
In cui
Lo abbiamo rilevato c'è un po'colpito livelli di fiducia istituzionale nei confronti delle istituzioni nazionali
Ma su questo vorrei richiamare l'attenzione anche nei confronti dei Governi regionali e locali è molto forte
Vedete le percentuali di cittadini che si fissa un della Regione del Comune sono molto basse addirittura per i Comuni al di sotto della già bassa media nazionale è un dato che colpisce perché in queste regioni
C'è al contrario
Da sempre stato un un buon rapporto tra cittadini e istituzioni locali e una tradizione civica molto vissuta e molto radicali
Colpisce quindi questo valore basso e colpisce il trend di decrescita che si nota molto forte in questi ultimi anni
Un trend diciamo di decrescita in qualche misura a che fare anche sulla con una valutazione comparativa
E la qualità della classe politica tra
Quella che c'era un tempo nella Prima Repubblica e quella che i cittadini percepiscono essere presente oggi
Anzi il quaranta per cento dei cittadini
Ci raccontano che secondo loro diciamo la qualità della classe politica attualmente
Presente i nostri enti istituzionali è peggiorato rispetto
Alla Prima Repubblica vengo alle conclusioni perché credo che i tempi siano
Molto stringenti
Tiro le fila di questo disaffezione nei confronti delle istituzioni vuol dire anche che i cittadini e gli imprenditori
Rifiutano il modello di sviluppo e il ruolo che l'attore ponti politico e l'attore pubblico in generale ha svolto in queste regioni io non direi questo
Viene confermato da alcune domande che in realtà l'idea che si debba in qualche misura programmare lo sviluppo programmarlo in maniera sinergica cooperative collaborativa trattori pubblici
Grandi organizzazione gli interessi attori sociali
E ancora un'idea piuttosto condivisa cioè forte soddisfazione
Per la qualità del welfare regionale per tutta una serie di servizi diciamo che
I le attori pubblici hanno fornito a questo modello di sviluppo Toscana non è quindi questo in discussione
è però in discussione una sorta di ricalibratura diciamo del ruolo dell'ente pubblico del ruolo regolativo
Quindi la percezione diffusa viene vissuto in questa fase come troppo onerosa troppo presente troppo vincolante troppo quindi dispendiosa quasi un ostacolo per lo sviluppo in loco uno sviluppo ulteriore chiudo ricordando quello
Diciamo da cui siamo
Partiti come toscano che ha fatto un po'sorridere vedere che molti dei nostri concittadini
Si sono riconosciuti diciamo in un attributo Risi proponevamo nella ricerca
Chiedevamo di scegliere per definire i toscani tra tutta una serie di aggettivi definizione e quasi un terzo si sono detti ai toscani ci hanno detto i toscani non sono mai soddisfatti
Percentuali più alte diceva ora sono soprattutto lavoratori sono
Attenti al guadagno
La percentuale del terzo che raggiunge
Quasi il cinquanta per cento tra i testimoni qualificati di persone che dicono i toscani si accontentano mai diciamo
Può sembrare basso alta ma quello che vorrei sottolineare che è un atto qualità distintiva in altre ricerche che abbiamo svolto in altri contesti territoriali questa tributo non viene quasi mai scelte
I toscani lo sappiamo sono spesso critici soddisfatto
Allora abbiamo declinato non con un tratto storico culturale connaturato alla Toscani tenesse abbiamo visto come uno dei frutti forse virtuoso di un modello di sviluppo che ha creato cittadini esigenti
Persone che hanno vissuto bene che hanno
In qualche misura sono abituati a vivere un ambiente non degradato fatto di benessere economico ma anche di rispetto della qualità dell'ambiente e della vita e tutto il resto
E che quindi sono anche cittadini esigenti hanno paura che la nostra Regione possa subire un trend di omologazione
Rispetto a un quadro nazionale che vi immaginate non regge più confortanti
Grazie professore trovate nella vostro fascicolo il testo completo della ricerca la parole al presidente Claudio Martini
Grazie Sergio ti saluto
Cordialmente saluto il Presidente Montezemolo in tutti i rappresentanti
Di confini di di Confindustria istituzionali e quindi qui presenti
Sono atteso alle dodici e trenta un cecchino all'aeroporto di Pisa quindi
Considerando le infrastrutture che ci sono in Toscana di cui abbiamo parlato dovrò parlare cinque minuti poco più e poi volare come come il vento
Cerco di stare brevemente nel merito della ricerca che c'è stata presentata che io trovo interessante e stimolante
E anche innovativa per certi aspetti sarà per me occasione di riflessione anche per noi
Trovo molto intrigante oltre che
Nuovo questa idea dello sviluppo esigente perché la parola esigente contiene in sé elementi di qualità di dinamismo
Di
Capacità di cambiare e anche di tener conto dell'opinione della gente la foto che emerge e quella complessa di un passaggio non facile anche per la nostra Regione
Io ringrazio Ceccuzzi che me l'ha me ne ha fatto avere copia a qualche quali qualche ora fa così mi sono un paio di giorni fa per poterla vedere in anteprima la cosa che mi ha colpito e anche la quantità notevole di risposte contraddittorie
Che dà proprio il senso di questo passaggio
Da un lato si chiede meno spesa pubblica dall'altro si vuole più protezione più investimenti più più da un lato si vuole più mercato da un'altra volta suole più protezione sono incerti tutto questo passaggio complesso non ho il tempo per infilarmi
Io lo leggo anche con una sempre il segno di un'attenzione che va compresa e capita meglio il nodo vero come diceva diamanti e poi poi dopo è il rischio di perdere la qualità e il rischio di cadere dall'alto
Per chi chi è diciamo chi non è molto in alto anche se cade tanto male non si fa ma chi è
In alto se cade rischia degli Infanti spezzarsi le ossa quindi questo
è il problema che noi abbiamo la reazione può essere però soprattutto di tipo conservativa e ne vediamo i segni dall'altro la chiusura in sé
La volontà di non misurarsi con un mercato nuovo globale
Contro le
Contro il dumping del momento qualche volta dimentichiamo che per tanti decenni noi abbiamo fatto dumping nei confronti di al noi dico tutto tutto il sistema diciamo no non soltanto
Non soltanto i territori ma anche proprio le comunità o alla ricerca di
Scorciatoie omologhe ammoscia qualcun altro facciamo come si fa magari nel nord est su come si fa da altre parti
Io credo invece che l'idea dello sviluppo esigente sia in fondo la la risposta Toscana
Questa rete reazioni conservativa può esserci soprattutto su se il segnale che viene dalla classe dirigente tutta è un segnale di debolezza che di divisione
Se non siamo capaci di interpretare e anche di mobilitarsi
I segnali del distacco con i cittadini sono evidenti e devo dire mi ha colpito questo questo questa slide e che che che c'è stata fatta vedere prima la la rete la Prima Repubblica
Meglio della seconda per tanti pertanti toscani e credo che sia segno di questa attenzione
Devo dire che sul piano dell'analisi tecnica la trovo anche un po'ingenerosa
Ingenerosa ed è forse segno di questa insoddisfazione che talvolta arriva anche un po'alla ferocia insomma la ferocia del della critica
Soprattutto se legata
Ho visto che c'è una un pezzo di quell'analisi legata anche al tema della corruzione e del degrado etico della classe politica francamente non mi sembra che in questo ultimo scorcio almeno nelle nostre terra vi siano stati Segni di questa natura per cui a volte si va persino oltre nella voglia di dire che bisogna far sì che si va oltre anche il giusto insomma c'è un elemento
Di ingenerosità però tante
I segnali del distacco ci sono sono palpabile anche in Toscana e quindi chiamano tutta la classe dirigente la politica per primo Ascerto ma non solo la politica ad una
Ad una ad una svolta ad una capacità nuova di misurarsi
C'è una crisi della politica e c'è anche qualche segno di complessità della società civile non facciamo questa discussione l'acquis sembra quasi che ci sia una crisi della politica di fronte a una società civile che è tutta
Diciamo in sintonia perfetta che non ha problemi le due cose sono strettamente correlate
Anche se
La classe politica le sue responsabilità ma c'è una crisi della società civile lo stesso mondo associativo sindacale accademico non è estranea ad una forte crisi di rappresentanza innanzitutto
E poi di capacità progettuale
Non voglio andare oltre perché il tempo anch'io devo essere veramente breve
Il ruolo della politica mi pare stia soprattutto nel proporre un punto di sintesi nuovo fu
L'immagine della modernizzazione bilanciata il patto tra impresa e potere pubblico è quello che
In effetti rappresenta io credo dobbiamo ripensarlo in chiave più moderna
Condivido l'analisi di diamanti degli altri la Toscana non ci chiede di spezzare questo patto
Visi bilanciarlo in un senso o nell'altro ma ci chiede di reinterpretare un modernamente in modo che sia più adeguata in tempi io lo leggo così con tre aggettivi secondo me deve essere un patto più aperto
Al mondo c'è una visione rinnovata dell'internazionalizzazione della Toscana
Internazionalizzare non è la somma di quanti turisti vengono e di quante esportazioni facciamo non è questa l'internazionalizzazione
Ritorna in situazioni come noi stiamo dentro processi complesse del mondo e come partecipiamo anche
Al a a nuove realtà che si svolgono su tutti i continenti
La delocalizzazione dipende da da da cosa si fa per poter essere giudicato secondo credo un patto più attento alla società civile
Forse l'idea impresa potere pubblico il patto impresa potere pubblico
Non tener conto del fatto che in questi decenni la società civile sia sfrangiata e si presenta all'attenzione anche al ad un protagonismo nuovo che va compreso e anche magari governato
Infine un patto più dinamico che non si accontenti di un equilibrio
Quasi che fosse una cosa state con una volta raggiunto lì ci si ferma
Ma un patto che che si sposta in avanti
Investire il capitale della qualità Toscana non solo per conservarle proteggerlo
Ma anche proprio per farlo rifiorire in questo senso mi sembra ne venga anche un segnale perché la nostra concertazione sia più dinamica
E non soltanto mediazione fra i diversi punti di vista che già comunque qualcosa perché se non ci fosse nemmeno quello
Penso che saremo davvero una situazione difficile
Ecco in questa logica voglia avviarmi a concludere
Credo si debba affrontare anche il ruolo dell'impresa in Toscana
L'indagine dice che non c'è nessuna ostilità nessuno antindustriali ISMU di principio in Toscana
D'altra parte diamanti i suoi collaboratori sanno che in Toscana ci sono quattrocento mila imprenditori su tre milioni e mezzo di persone uno ogni nove
Un cittadino un toscano su nove è un imprenditore
E se leviamo i bambini e gli anziani diventiamo un toscano su cinque un toscano su sei quindi è difficile che in questa situazione vi possa essere qualcosa contro l'impresa sono sarebbe davvero bizzarro insomma
E tuttavia
C'è preoccupazione per l'ambiente per la tenuta sociale anche per il rischio che un certo tipo di sviluppo allarghi le differenze e credi fico Orta di coesione
Lo avvertiamo specialmente in coincidenza di momenti di crisi quando si moltiplicano gli incidenti sui luoghi di lavoro quando si determinano tensione ambientali particolarmente
Fonti è un tema importante specie per noi che abbiamo posto una priorità nel nostro Governo
La manifattura il rilancio della manifattura del manifatturiero come elemento decisivo per la crescita di una Regione che non può essere lo abbiamo detto proprio in questa sede
Qualche tempo fa in un convegno qui venne anche il professor Stiglitz la Toscana non può essere il giardino
Dell'euro non può essere il luogo di vacanze il parco giochi dicemmo allora non può essere il parco giochi dell'Europa
Ecco sono temi cruciali su cui occorre assumersi delle responsabilità ecco se dovessi dire un nuovo cara con una nuova caratteristica che il patto deve avvenire
Impresa pubblico e quello di una rinnovata assunzioni di responsabilità da parte di tutti i soggetti rispetto ai nodi che abbiamo
La Regione in questa fase ha cercato di porselo su grandi questioni come la geotermia come l'accordo su Bagnoli come la richiesta di solidarietà alla Campania il tema dei rifiuti nella referente in e tanti altri
Ci siamo assunti questa responsabilità e oggi dobbiamo continuare a farlo
Dico soltanto che abbiamo un'agenda che può consentirci di fare questa prova nei prossimi tempi in modo
Efficaci cito solo i titoli non ho nemmeno il tempo di infilarmi ci ma basta averi titoli cosa ci aspetta non nei prossimi anni e nei prossimi sei mesi i prossimi sei mesi
Piano energetico regionale legge sui servizi pubblici e l'attuazione del pittore
Lancio dei dei di tutti i fondi strutturali con la presentazione del porto scarna
Messa appunto di una strategia sui rifiuti Piano sanitario regionale legge sull'immigrazione
Piano di sviluppo piano sociale integrato legge sulla ricerca sull'università riduzione del numero dei Consiglieri dimagrimento della struttura economiche organizzativa di agenzie enti consorzi della Regione
Procedimenti sulla semplificazione questa è la vicenda denaro prossimi sei mesi
Non si nella mia unica preoccupazione
E che questo nodo elemento cruciale per la legislatura Toscana possa coincidere con una campagna elettorale o con una fase politica che ci faccia distogliere da questi appuntamenti
E poi grandi questioni nazionali
Io segnalo soprattutto la questione della Tirrenia sulla quale abbiamo bisogno di un passo avanti decisivo che ci faccia uscire dalla situazione di incertezza
Ecco io spero si possa usare bene questa questa fase io auguro la nuova Presidenza che voi sceglierete nel pomeriggio di
Potere essere anche se all'altezza di una fase che sarà sicuramente complicata per tutti noi e che sappia tenere alto il livello di collaborazione e di dialogo anche forte dialettico ma mai tre concettuale sempre
Propenso a trovare un punto di di di sintesi come Stato questo periodo con
Con Sergio Ceccuzzi così già come lo fu con all'ex Barberis che ho avuto il piacere di salutare questa mattina dopo qualche tempo che non ci vedevamo
E anch'io voglio concludere con un ringraziamento personale a Sergio Ceccuzzi
Con il quale abbiamo ho lavorato abbiamo lavorato molto positivamente con un dialogo che è sempre stato non soltanto
Diciamo così quello pubblico quello diciamo così ufficiale che si fa con i documenti ma anche nei momenti difficili anche una
Non voglio usare la parola complicità perché potrebbe essere anche un puff fraintesa sommare di di questi tempi ma anche con una disponibilità a cercare punti di comprensione in una fase certamente difficile io penso che se
Né con la nuova gestione riusciremo a confermare e magari a sviluppare ulteriormente questa esperienza sarà qualcosa di positivo per tutti farò adesso la cosa più sgradevole che si fa normalmente si finisce di parlare e si va via
Però comprendete l'aereo non ma spetta di sicuro
Grazie
Niente
Presidente
Quindi il Presidente Ceccuzzi accompagna Presidente Martini
Io introduco la
Tavola rotonda
Con
Dunque accollarsi
Presidente il
Direttore del Centro studi di Confindustria
Con
Consigliere regionale Alessandro Antichi
Vicepresidente della Giunta regionale toscana Federico Gelli
Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Scano Antonella Mansi
E il presidente
Del Banca Montepaschi Siena
Giuseppe mosse
Buongiorno
Grazie molte a Confindustria Toscana per avere avuto
La cortesia limitarmi
A presiedere questa tavola rotonda
L'ho trovata per me è un'opportunità interessante
Perché altra occasione di di legge una ricerca
Molto stimolante ci sono
Tanto i materiali di riflessione
Devo confessare che
Leggendo
Le opinioni dei toscani
Mi è sembrato di vedere l'opinione degli italiani in più proprio dei toscani nessun atto di essere un po'come di fronte a quelli
Vetri specchianti
Che però dall'altra parte consentono di guardare attraverso
Citerò alcuni questi elementi riflessione partendo da quello che a mio avviso
è il leit motiv guardi
Tutte le problematiche italiane
E quindi anche di quelle toscane
Ed è quello della mancanza della crescita
Senza crescita non c'è sviluppo comunque lo vogliamo intendere
è difficile distinguere i due elementi
Non c'è sviluppo civile
E d'altronde senza regole
Regole civili non c'è crescita la crescita lo diceva lo dice un economista americano dedicato importante volume studio pubblicato perché l'Italia
Benjamine Friedman
Non la crescita porta democrazia porto tolleranza porta solidarietà e tutte le paure che vediamo manifestarsi negli italiani e ne toscani
Fosse per per ferie preferite diciamo lette negli occhi e Toscani
Le paure della globalizzazione le prove della delocalizzazione paura dell'immigrazione Lepore della
Sicurezza
E non c'erano paura e forse come diceva Martini prima un po'esagerato essere confrontiamo con quella che è la qualità della vita la realtà Toscana
Si leggono bene si capiscono bene se guardiamo al questo lungo periodo di mancanza di crescita nel paese sono quindici anni che
Reddito pro capite italiano monumento
Quali materiale di riflessione allora anzitutto la Toscana ha conosciuto una lunga fase di sviluppo senza traumi così come definito nel rapporto fra domanda e sarà ancora possibile
La Toscana è tra le trenta regioni più gruppi le più ricche d'Europa ma si manifesta preoccupazione del fatto che sta perdendo terreno ed è vero come l'Italia nel suo insieme sta perdendo terreno
Ci si chiede se in Toscana vi sia o non vi sia
Cultura d'impresa
Ci si deve domandare a mio avviso se è finito un modello
Ebbene ben descritto nel rapporto
Sicuramente cambiato il contesto esterno mi viene in mente una famosa ricerca di un vostro conterraneo il caro amico Giacomo Becattini
Ricerca dedicata a un distretto industriale Prato
Ma si adatta bene il titolo in realtà al Paese la Toscana Prato in un mondo che cambia ecco come
Come le caratteristiche della Toscana se esiste qualcosa che si chiama Toscana qua alla fine perché
C'è un problema anche di identità che emerge dalla ricerca a mio avviso
Se esiste qualcosa rischiavano Toscana come le caratteristiche Canal sono o non sono adatte al cambiamento che c'è stato nella
Contesto globale
La politica è percepita come uno svantaggio competitivo e questo è vero che tutto il Paese soprattutto in queste ore
Ma dalla politica soltanto la politica possono avere le risposte e cioè la domanda dei cittadini verso la politica per avere le risposte necessarie
A al cambiamento
Un altro elemento il fatto che riconosciuto un forte di nanismo privato nell'alveo di regole
Comuni
Un'altra ancora c'è la domanda che è legata a quello che ha detto poco fa sono le istituzioni attuali
E il modello di piccola impresa diffusa nel territorio
Adatte sufficienti a rispondere alle sfide
E ancora provocatoriamente riprendendo il titolo da ricerca essere esigenti non significa un po'non volere rimettersi in gioco
Non voler aver paura di perdere qualcosa di quello che si è conquistato per andare avanti
Bene questi materiali ovviamente sono oggetto riflessione soprattutto per i partecipanti a questa tavola rotonda che sono molto più autorevoli di me
E a loro quindi rivolgerò
Domande per
Cercare di
Stimolare un dibattito non abbiamo moltissimo tempo però devo dire neanche troppo poco quindi
Diciamo un'ora un'ora e dieci siamo sono siete in cinque
Grosso modo BO dieci dodici minuti attesta un po'di più farei almeno due giri
Io mandai e quindi chiederei a voi a ciascuno di voi vistare dentro fresco dentro cinque minuti la risposta per ciascuna risposta mi perdonerete se vi ricordo il tempo lo scadere
Quando sta scadendo comincerà Eda daremo Diamanti che definito qui con me
Professor Università di Urbino ma
Il cuore
Oltre un caro amico
Un osservatore attento della realtà sociologica italiana narrato nel niente anche prima nel suo intervento
Beh comincerei diciamo con una domanda generale
Perché alla elimina mia impressione leggendo la ricerca e che le paura e molte delle paura è che molte delle priorità che emergono tra i toscani sono esattamente le stesse
Del Paese e sono diciamo quelle di cui riportano in media praticamente ogni giorno
Il costo e la vita
L'immigrazione la sicurezza
L'accostamento fra sicurezza e immigrazione
Mi pare un apporto molto problematico con molte contraddizioni
Ecco io comincerei da da questo aspetto
Mi chiedo anche appunto e ti chiedo se non c'è un problema di identificazione dei toscani cioè di identità meglio ancora
Sì sicuramente grazie grazie anche
Nella questione della quesito che in realtà che in realtà è una una sorta degli enti
Ritengo sia si il linguaggio calcistico si direbbe un assist cioè
Banalmente i toscani oggi soffrono del fatto di essere italiani appare un paradosso ma lo dicevo anche prima che una delle risorse di questa di questo Paese dell'Italia
E che c'è sempre permesso di
Combinare le nostre appartenenza le nostre identità
Essa recita di nella nostra città della nostra Regione del nostro Paese e
Il Paese ha sempre operato in qualche misura come una cornice una cornice che in case lava i diversi pezzi
Le nostre specificità e ci permetteva
Di trovare
Una colla comune non è un caso che le indagini sugli italiani dicano cioè se queste assurgere come avete visto fatta sui Toscani sottolineano che
Uno dei caratteri distintivi dei toscani e di essere insoddisfatti sempre cioè esigenti
Al primo posto agli italiani quando strumenti
De Poli loro una serie di requisiti di caratteristiche che lì preciserei però che li differenziare dagli altri europei se l'arte di arrangiarsi cioè gli italiani dicono al primo posto noi siamo
Bravi a dare al non
Abbia coltiviamo l'arte di arrangiarsi in secondo luogo la creatività
Siamo
Come dire il venti sappiamo in qualche modo adattarci un po'dovunque
Il problema in una fase come questa e in qualche misura tutte le risposte che noi vediamo che hanno a che fare con gli atteggiamenti ma è una fase come questa sembra che una delle principali funzioni che hanno che applicano le appartenenze locali contesti locali che quella di darti una casa un riferimento a una tutela bella stia perdendo cioè che oggi i contesti locali
Le nostre appartenenze locale non ci difendano più
A dal mondo di dall'Italia mettiamola in questi termini
Guardate che anche in questo caso negli anni novanta gli italiani erano
Anche oggi lo sono molto europeisti magari novanta erano i più europeisti del di tutti però se voi andate a vedere le relazioni interne nel sentimento europeista vi accorgevate che erano tanto più europeisti quanto meno si fidavano dello Stato
Cioè erano europei per legittima difesa non so come definirlo in genere non si fidavano dell'Italia e quindi chiedevano l'Europa il commissariamento del nostro Paese oggi non si
Fidano neppure più dell'Europa
Gli italiani e tutti
Si fidano più delle loro istituzioni locali
Che
Dello Stato però come vedete oggi neppure più delle istituzioni locali cioè il problema è che oggi non c'è una fase di profonda incertezza che sconta
La difficoltà che hanno un po'tutti di sentirsi a casa propria e la casa propria e la casa in questo caso è un contesto dettato da regole da relazioni
Toscana ce ne sono cinque questo assetto il più forte più robusto che altrove ma evidentemente
Non difende più allora
Sì proprio per concludere in questo caso qual è il problema qual è il problema in una regione come quella
Toscana il problema di una Regione come quella toscana come tutte le altre aree regioni e ritrovarsi a casa propria ritrovare una relazione in qualche misura virtuosa tra la società
E le istituzioni e tener conto che bisogna rassegnarsi alla complessità rassegnarsi al fatto che il mondo esiste l'Italia esiste e interferire hanno sempre di più con la nostra vita quotidiana
Grazie Ivo certo non è confortante la tua analisi ma sicuramente corretta la conclusione dobbiamo cominciare a prendere atto che la realtà c'è e quindi bisogna affrontarla non scappare
Riccardo Conti Assessora programmazione territoriale infrastrutture viabilità
Sì
La prima domanda
Generale poi sarà una più specifica al
Suo diciamo titolo al suo ruolo dal suo incarico
Si parla molto della qualità della vita in Toscana ed è riconosciuta anche nel rapporto nonostante tutte le critiche tutti i dubbi tutte le paura è che nel rapporto emergono
Beh forse diciamo questo un tratto distintivo vero rispetto altra letta italiana
Viene sottolineata l'apporto presente la differenza fra Toscana e nord est non doveri nord destini
Dicono riconosco anche in una vera una grande qualità della vita
Ecco ma la qualità della vita nella competizione globale è un asset un asso di cuori perché consente o potrebbe consentire di attrarre i famosi talenti
Vi talenti e sono necessari un
Economia della conoscenza dette la produzione di idee a mezzo di idee
E come ci vogliamo muovere come la Toscana si vuole muovere su questo orizzonte è evidente che occorre un'integrazione con il mondo universitario con la ricerca ma occorre anche diciamo così un nuovo modo di concepire
Il rapporto
Fra fra diciamo città che e ricercare il mondo della ricerca occorre diciamo avere la capacità poi di valorizzare questo assetto
Non so
Capisco benissimo ringrazio della domanda cioè
Questa ricerca si sposa Toscana due mila venti con un clima di
Rilettura della sua scarna
E ci vede anche molto coinvolti che a me pare indispensabile queste pongono buona ricerca ci dà un contributo
Io penso che l'isola non ci sia più
E per la verità penso che il modello di sviluppo di tipo distrettuale
Fosse già da una decina d'anni si è mossa la raccolta
Noi siamo accogliere un passaggio di tipo strutturale
è ovvio che riguardi la politica la società e come dire come dice brillantemente diamanti siamo un pochino più italiani un po'meno fosca
Non è detto che ciò sia male
Tuttavia
Sono sulla domanda
Noi abbiamo una
Delle risorse delle eccellenze delle qualità e dobbiamo sapere spendere sui mercati globali
Che dovevano saper spendere sugli scenari globali
Cilfone ciò nuovi problemi rispetto al modello isola
Di sinergia di rapporti
Di rapporti pubblico-privato istituzioni economia fa legale so di rimodulare dobbiamo buttare via tutto o no
Io penso che
Quel di più di coesione sociale ancora oggi registrabile
Anche dalle ricerche più critiche sì una risorsa preziosissima al futuro
Purché sia letta una risorsa del futuro
Non
Come
La difesa di un retaggio
Presumo ci sia il filo di una sfida complicatissima
Penso sia farne ovvero una classe dirigente nella ricerca emerge un dato alle Francesco Ramella non ha sottolineato non vuole avere frainteso
In termini di preoccupazione e di spinta all'innovazione
Sono ovunque più preoccupati e più impegnati si esprimono i privilegiati degli imprenditori e di imprenditore ancora più dura e ancora di più della popolazione
Penso che ciò
Rappresenti un segnale positivo
Cioè più dibattito fra classe politica ceti dirigenti più preoccupazione che non una percezione generale
C'è un elemento di dinamismo da introdurre nella società
Penso sia un compito delle classi dirigenti
è vero la qualità ha in sé anche un contenuto conservato e di quali saranno le possiamo anche morire faccio
O una battuta finale
Chiedendo come dire una mano
A Paola ARSIAL diamanti a chi agisce su uno scenario rete
Come dire opinion maker su uno scenario più ampio del nostro
L'ora
Immagine della Toscana
Che emerge da queste ricerche che voi commentate così non è l'immagine della sua scarna che è propria delle sue anzi dirigenti nazionale
E intendo per classi dirigenti i grandi giornali i gruppi dirigenti delle grandi forze politiche delle grandi associazioni
C'è un'idea che abbiamo visto molto presente nel dibattito giornalistico sulla Tosca
In quest'ultimo anno che grosso modo
Io esprimo così c'è una questione settentrionale ed è fatta di ma anche di impresa di dinamismo di problemi c'è una questione meridionale so che sarei contestato nella stessa definizione giustamente
E nel mezzo c'è una strana fossa
Che un'Arcadia appesa all'Italia che è una bella della domenica
E come tale siamo trattati
Tra le pagine di Repubblica
Noi siamo trattati è una grande Serra della domenica e vediamo misurarsi nel nostro relatore Comuna terra della domenica dietro a ciò ci sono trasformazioni strutturali
Ma io chiedo un'amara dire siamo oggi travolgente che a un mare di problemi ma che non vuole essere Serra della domenica
Perché per uscire da quei problemi non possiamo essere terra la domenica
Penso che dietro a ciò ci sia anche un retaggio positivo lo sviluppo esigente ci viene chiesto sempre qualcosa di più e i termini prestazione territoriale dobbiamo dare qualcosa di più e siamo d'accordo ed è una sfida
L'altra faccia
Però
è la è la seguente
Noi non possiamo essere
Solo letti
Avendo alle spalle una grande trasformazione fatemelo dire così ti Lycos dieci secondi soltanto prova
Noi abbiamo fatto
E c'è stata una trasformazione intensa e poco studiata del te così detto territorio rurale Tosca
Che negli anni novantadue mila uscito dalla crisi e la mezzadria reddito agriturismi eccetera eccetera non possiamo rimanere impigliati
Che l'ultimo con il confine ultimo eh la seconda e terza residenza di lusso
Che il modello della Toscana è fatto di pecorino lardo di Colonnata presidente Russo e qualche cifre
Che vanno pure su sarà non vogliamo
Qui chiediamo mano a questo criticate Cima spingerci
Ma soprattutto aiutandoci a rompere questa coltre dietro
Quelle seconde e terze residenze di lusso ci fu una scelta di governo io reputo intelligente
Del novantacinque riformando il territorio governo del territorio per il giudice eccetera ne facemmo anche la legge sessantaquattro
Che coglieva il dinamismo il vivo le trasformazioni e diceva c'è un patrimonio agricolo edilizio liberalizziamo
In maniera controllata abbiamo fatto non so se si può dire così un loro un'operazione di
Di marketing territoriale attirando migliaia di miliardi di investimenti in seconde e terze residenze di lusso
Ora rischiamo e ciò diventi tanta vendita e grava sulla sosta
Io dico reddito in ordine
Perfetto io accolgo diciamo no no durati colgo un elemento trent'c'erano tanti probabilmente perché come diceva giustamente di di qualità si può morire non le qualità intesa come
Qualità delle produzioni ma come
Letto di piume in cui uno sa dare una poi resta di
Non vuole cambiare vuole spostarsi non vuole alzarsi nuvole cammina non vuole correre come oggi richiesto Marco Del resto voluto un elemento nel rivolgermi Antonella Manzi che qui è definita
Presidente dei Giovani imprenditori Confindustria toscano ma ancora per poche ore per poche ore
Grazie a lei non sa che grazie forse lo sa
Ed è questo perché l'isola toscano
E quindi diciamo il
Isola comporta gli isolani avevo vengono in mente gli inglesi
No me vengono in mente gli inglesi e per un motivo molto semplice gli inglesi avevano una hanno sempre avuto un'alta opinione disse fino diciamo che arrivato alla signora Thatcher
Tant'è vero che quando c'era nebbia né CAA manica dicevano il continente tagliato fuori e isolato non noi
Ora il rischio appunto che l'isola non porti isolamento comporti chiusura comporta in mancanza di apertura domandare Antonella Manzi appunto queste aperta la Toscana
è aperta la Toscana perché
Dire quando si legge nella ricerca che la delocalizzazione vista con un pericolo
Che la flessibilità è vista solo come precarietà che la i paesi emergenti solo come concorrenti sleali che per carità in ciascuno di questi elementi esiste della verità non è che non c'è della verità ma non c'è mai la capacità di guardare
Il bicchiere mezzo pieno quindi l'opportunità
L'occasione di cresce l'occasione di cambiare
Ecco allora la domanda è è aperta Toscana può aprirsi a Toscana può diciamo come diceva giustamente ma Martini poco fa internazionalizzarsi in senso di essere dentro i processi non perché le imprese toscane o non sia mai
Conosco molti imprenditori toscani so benissimo e corrono per il mondo però nel suo complesso
La ringrazio io vi chiedo scusa ma dopo l'agenda di Martinico con qualche problema di Sali grazie con i simboli cercherò di essere
Serina io la ringrazio per la domanda è una riflessione importante chi viene dalla ricerca io credo che questa ricerca si ponga tutta una serie di punti interrogativi che sono comunque quelle ambivalenze dietro
Chi
Dalla ricerca appunto si vincono
Mi ha molto enti grati intricato questo concetto di sviluppo
Esigente io credo che questa sia una sfida importante per il mondo delle imprese e per il mondo della politica
Lo sviluppo esigente
Vorrebbe sottintendere una cultura dello sviluppo che probabilmente in questo momento in Toscana e ancora in parte da costruire
Pensando alla crescita economica ritenuta assolutamente necessaria per mantenere degli standards alti sociali
Nello stesso tempo vista come una minaccia per questi stessi standards e per la stessa qualità della vita
L'immigrazione l'apertura dei mercati sono viste con grande preoccupazione con c'è un grande desiderio di di protezione in questo senso
E questi sono tutti fenomeni di carattere globale imprenditore
Posso dire che in questo senso sono un'avanguardia perché correlate localizzazioni forse hanno fatto i conti perché eliminando incontrata perché
Io credo che qui dalla
Dalla nostra ricerca sì sì possa evincere che c'è una Toscana che di questi fenomeni tutto sommato Aurelia vuol restare fuori
Credo che ci sia una Toscana che forse vorrebbe che il mondo si adeguasse la Toscana
Io invece penso evidentemente che questi siano tutti fenomeni da accogliere nelle loro grandi opportunità quindi c'è da fare un lavoro assolutamente importante in termini di cultura e dello sviluppo in termini culturali in di impresa
E spingere la Toscana cogliere le opportunità che la globalizzazione tutti questi fenomeni a cui non possiamo assolutamente i cui non possiamo non tener
Conto evidentemente possa coinvolgere
Grazie anche per valutare la rapidità della risposta
Mussari la prima domanda che vorrei farle
Non come banchiere ma come
Parte della classe dirigente
Italiana Toscana
Non c'è diciamo crescita se non c'è un meccanismo di selezione meritocratico
A tutti i livelli in tutti gli ambiti dalla ricerca emerge invece che secondo
I cittadini toscani ma credo che la stessa risposta troveremo tra i cittadini italiani
No cooptazione la selezione per cooptazione dove contano all'appartenenza a partiti famiglie reti amicali
Poco riconoscimento del merito anche nell'impresa si dice nella ricerca anche nell'impresa
Ecco la noi domanda rivolgo è secondo lei
Queste ovvero come si può cambiare quali meccanismi andrebbero voti e quali messi in moto
Grazie ma credo che il meccanismo perché andrebbe a mettere in moto e quello della formazione il punto vero è che la cooptazione non è un fenomeno
Successivo poi
In ogni elemento di ricerca
Come la ricerca di questo tipo evidente che si sommano una serie di giudizi che dipendano anche da fattori esterni alla realtà in cui vivi no c'è sfiducia una domanda in cui la gente sembra disposto a mettersi in Cina un inceneritore sotto casa
Rispondono positivamente immagino che ci sia un po'di influenza di tutto quello che questi dalla televisione il problema vero è che il collo di bottiglia rispetta le capacità
E quindi alla possibilità di accedere a livelli alti è a livello formativo
E la qualità del livello formativo la qualità della
Della preparazione non è probabilmente adeguata a quello allestita qui andiamo incontro
E quindi diventa un elemento di classe c'è sostanzialmente chi può costruirsela questa formazione in Italia fuori dall'Italia
Trova e avrà più opportunità chi non riesce a costruirsela non per sue deficienze ma per
Impossibilità finanziaria rischia di essere escluso
E la questione della formazione
E centrale nel ragionamento che poi la ricerca sviluppare perché
Come dire può dare un segno dinamico all'esigenza che i toscani hanno di avere risposte molto alte
Perché quando non si accontentano mai mi sembra una risposta statica cioè
Di gente che può alla fine si accontenta di quello che ha per questo non è mai contento del nuovo
Quando richiedono risposte
Esibiscono sono esigenti nella qualità delle risposte
Svolgono o comunque hanno davanti un ragionamento è un elemento maggiormente dinamico dentro questo dinamismo dovrebbero trovare la possibilità di intenti di impiegare capitale umano
Di qualità elevata ma per impiegarlo lo devi formare
E sul livello della qualità della formazione nella regione oggetto che non mi sembra aver trovato nulla su su questo sulla ricerca
Il tema probabilmente non sta nell'istruzione universitaria ma di commessi portano le generazioni future alla scelta della loro formazione
E a che tipo di scelta poi vengono direttamente o indirettamente indotti
Perché diciamocelo chiaro semmai continuiamo a produrre avvocati laureati di Scienze Politiche laureati in lettere laureati in scienze delle comunicazioni non andiamo da nessuna parte
Ma tutto questo non nasce naturalmente ove non può essere aiutato
Se si cominciasse a pensare a un percorso di ampi alfabetizzazione verso materie tecnico-scientifiche ivi compresa la matematica sin da l'assillo
Cosa che si fa in altri Paesi e si fa peraltro in altre regioni un a caso la Lombardia allora avremmo la possibilità di preparare classi dirigenti e non solo classi dirigenti ma proprio
Linfa per le pubbliche amministrazioni e per le imprese in grado di dare
Risposta alle esigenze altre dei cittadini toscani
Tenendo conto che poi
L'altro fulcro su cui
Il ragionamento in Toscana in corso come diceva peraltro assessore Conti è il fulcro forse centrale a mio parere ce n'è qui abbiamo di fronte due dinamiche un idolo oggi sul motto uso
Del tutto identico a quello che si è visto all'opera sul Papa i denti cioè dalla stessa la stessa costruzioni biologica che prescinde da qualsiasi contesto reale
Tre mila non so a quale tipo di salvezza dell'umanità e non so in quale modo
E dall'altra parte la capacità di costruire invece una fiducia nell'uomo e nelle sue capacità tecnico e pratiche in grado di risolvere problemi complessi ma di dare una risposta alle esigenze complesse
Oggi si può fare nel modo migliore un'autostrada una riporto un inceneritore rendendolo compatibile con la qualità che abbiamo intorno e senza che la qualità diventi la prigione dentro cui moriamo alla fine tutti di fame
Ma non moriva di fame l'ideologo ottuso
Lui la sua soluzione la già trovata qui rischiamo di trovare una sintesi fra
Privilegi e quindi i ricchi
E chi
Come dire meno fortunato ritiene di poter salvaguardare quello che ha non modificandolo non capendo che tutt'al più staff cioè ad un servizio a chi ha di più queste la e la dinamica allora se riscopriamo una fiducia vera nella capacità dell'essere umano
Questa dinamica può essere
Portata a servizio dell'esigenza alta che cittadini toscani manifestano già bene
La ringrazio che sicuramente ha
A
Chiamato in causa un fattore
Importantissimo della crescita livello italiano
Ci ricolleghiamo di nuovo all'economia dalla conoscenza i talenti a seminare in cui ho fatto come Centro studi Confindustria in dicembre proprio sulla
Drammatica emergenza di mancanza di diplomati e laureati in materie tecnico-scientifiche come un Paese
Dove le imprese stanno sempre più
Cambiando modello di produzione e prodotti in direzione della qualità innovazione ricerca e questo significa però avere nuovi collaboratore nuove persone preparate
In questa direzione
E sicuramente c'è anche un problema di come dire di di collegamento fanno formazione
In queste materie nella possibilità di spin-off creazione d'impresa attorno all'università e maggiore casi successo negli in Paesi industrializzati
Di sviluppo non solo all'estero ma anche in Italia sono stati quelli nati attorno attorno alle università
è
Alessandro Antichi pronti provi a chiudere gli occhi
Di assegnare
Si ritrova eletti si ritrova diciamo improvvisamente proiettato a governare la Toscana
Mamma mia riceve
Ecco disabili nella ricerca nella ricerca
Emerge
Quindi siamo una
Indicazione di soluzione
Perché si dice chiaramente che bisogna diminuire i vincoli e la burocrazia per l'impresa è tanto un per cento dei cittadini
Bisogna ridurre la spesa pubblica ottanta per cento dei cittadini abbassare le tasse ottantatré per cento dei cittadini poi dopodiché si dicono anche altre cose che vogliono più investe più investimenti infrastrutture più servizi sociale più ecco
Questo modello diciamo può essere cambiato in quale direzione più più più mercato meno regole oppure regole diverse
Non si fa però io la ringrazio per la domanda perché veramente sorprendente questo aspetto della vicenda
Che per tanti versi a demolito qualche luogo comune
Ma mi ha colpito in particolare per quanto attiene alla opinione largamente condiviso sia dai
Dagli opinion leaders dalla
Che dagli imprenditori ma anche dalla popolazione circa le priorità per un corretto rapporto tra regolazione pubblica che
Economia società civile
Prima però voglio dire un'altra cosa
Questa ricerca potrebbe essere anche banalizzata qualcuno ha tentato di farlo diciamoci la verità stamattina
Io ho sbagliato perché da alcune indicazioni molto interessanti
Per le classi dirigenti che hanno un problema di legittimazione nei confronti la Toscana sempre più esigente ma proprio per questo sempre più
Attenta alla qualità di quello che si dice quello che si fa
Questa ricerca ci dice una cosa e cioè che il modello di sviluppo toscano come lo abbiamo conosciuto finora l'equilibrio tra
La dinamicità dell'impresa e
La qualità della regolazione pubblica sta venendo meno
Perché quello che sta venendo meno il sito muore
La sfiducia nei confronti delle istituzioni
Appunto l'aspettativa che la regolazione pubblica possa svolge un ruolo positivo ai fini dello sviluppo dell'assicurazione delle condizioni per la qualità diritto
Non a caso
Uno a caso
Quello quegli obiettivi che emergono dall'opinione della popolazione dei decisori del
Degli imprenditori vanno in un senso preciso
Cioè qualche meno e un solo più
Meno tasse
Meno spesa pubblica meno burocrazia più infrastrutture
Abbiate pazienza ma ogni tanto qualche legittima soddisfazione bisogna toglierselo per quello
Che noi come opposizione diciamo da diversi anni almeno da quando
Avendo finito esperienza decidano di Grosseto o iniziato quella
Di
Contraddittore dell'altra parte della Toscana col politicamente parlando il Consiglio regionale dal due mila cinque
Questo noi chiediamo
Oggi
Alla politica regionale in particolare ma in generale tutta la politica Toscana una maggiore attenzione per le cose da fare le decisioni da prendere quindi più infrastrutture
Una maggiore
Attenzione alla qualità della presenza della politica
Che non deve essere solo l'attenzione a ciò che si fa ma anche a quanto si fa
I gli EP fenomeni di sintomi di una presenza sbagliata
Che
Trovo corrispettivo dell'opinione che abbiamo raccolto in questa ricerca sono più tasse più spesa
Che sono esattamente i caratteri anche dell'ultimo bilancio regionale più tasse e più spesa pubblica quindi più interposizione pubblica più intermediazione della politica ciò che oggi la Toscana rifiuta
Ciò che la Toscana chiede di rivedere
Ciò che la Toscana chiede di rimettere in discussione non si mette in discussione tanto la capacità dei singoli politici
Quanto alla pretesa la politica deve essere sempre e ovunque quanto la pretesa della burocrazia di condizionare o di processo
Quanto la pretesa del ceto politico nel suo insieme di determinare e comunque per cooptazione come si diceva prima le classi dirigenti
Questo è ciò che emerge in maniera sorprendente che per me da questa ricerca ma in maniera ineludibile
Se vogliamo avere ragione e devoluti una cosa basterebbe che lo dico un po'di rammarico perché non è più ascoltati ma c'è l'Assessore volti e comunque sono cose che dico continuamente
Basterebbe risentire mentalmente ciò che ha detto il Presidente Martini congedandosi da questa
Assemblea
L'agenda delle priorità
Signori si tratta di un concentrato di una somma di problemi non risolti perché non si è voluto risolverli fino a oggi di cui è stata rinviata la soluzione perché non si trovavano le condizioni politiche per trovare una soluzione e che vengono continuamente riproposti come problemi di attualità quando sono problemi periodici rispetto ai quali
Si è già verificata una scadenza rispetto ai quali forse siamo anche troppo in ritardo per trovare un rimedio
Il piano regionale di sviluppo il programma delle infrastrutture il problema dell'assetto
Del territorio e così via lei mi dice che c'è qualcosa che non funziona
Nella politica così come viene precipita cittadini toscani sta che
Nella qualità e nel contenuto di ciò che si dice come priorità
Sicuramente
Una ricette quei economica
Più coerente con quella che emerge la richiesta anche se dalla ricerca anche se le richieste che sono la ricerca sono ugualmente contro il tono rispetto a questa ricetta ricetta
Il nuovo Antonella Manzi
La Toscana
E una delle patrie dei dei sistemi locali quindi un luogo dove gli imprenditori da un lato sono acerrimi concorrenti dall'altro si scambiano informazioni in questo modo coprono
L'impressione è che comunque ci sia bisogno di una crescita dimensionale delle imprese comunque la si voglia guardare quote avveniva attraverso appunto affermazione di imprese leader a può avvenire attraverso
La cooperazione tra imprese per affrontare ad esempio un progetto di ricerca per andare insieme i nuovi mercati lontani difficili
Ecco la
La sua idea la sua impressione che questo
è possibile realizzarsi c'è un movimento in questa direzione in Toscana oppure no lepri comunque essa direi
Da giovane imprenditore
Possa ancora parlare in questi termini
è una delle battaglie che noi stiamo portando avanti per
Far maturare gli imprenditori su questo aspetto che è fondamentale in Toscana nei particolari ma tutto il nostro tessuto nazionale è fatta di misure intese nella sostanza
Tutte piccole imprese di carattere individuale e familiare in ogni caso che chiaramente proprio per la globalizzazione di cui parlavamo prima oggi si trova ad affrontare tutta una serie di problematiche importanti
è chiaro che
Per quel che riguarda la piccola impresa familiare il passo importante da fare e nell'acquisire conoscenze acquisire
Tecniche innovative quindi ancor più il suggerimento che si può dare all'imprenditore è quello di fare
è quella di
Attarda lessi di consulenze ed investire nella formazione delle proprie
Persone la media azienda italiana oggi forse può fare un passo ancora più in avanti ricorrendo alle ai manager e quindi uscendo da quello che
Il contesto della famiglia la famiglia è chiaramente la nostra forza e la nostra tradizione la nostra natura
Certamente la famiglia di rinnovarsi e deve cogliere le sfide del presente
Avvalendosi di strumenti di finanza innovativa per esempio avvalendosi di manager e quindi favorire anche in qualche maniera il ricambio generazionale non nel senso più tradizionale
Del termine e la Toscana vive sicuramente una tessuto imprenditoriale di piccoli aziende è un po'la nostra natura siamo finiti il campanile ci piace anche forse fare le cose
Da noi però
Ritengo che possa questa senza fare grandi passi in avanti
Ci vuole una nuova cultura d'impresa dobbiamo investire in maniera forte nella formazione anche nel di noi stessi imprenditori non soltanto dei desideri dei collaboratori delle persone che che lavorano con noi
Quindi ritengo che questa debba essere una prospettiva i mercati internazionali ci hanno sottoposto ad una concorrenza molto forte molto stressante dal punto di vista
Anche i miei limiti i nostri numeri perché chiaramente poi
Dobbiamo arrivare alla fine qualunque sta consapevolezza quindi ritengo che sia un passo in avanti necessario e assolutamente
Imminenti che dobbiamo se c'è qualche segnale in questa direzione
Certamente io credo che tutto sommato questi ultimi notte ricadono in particolare abbia fatto una fortissima selezione sulle intese
E abbiamo in qualche maniera privilegiato quell'impresa e che Santi uscite a stare sui mercati facendo degli sforzi molto molto importanti
Sulle proprie forze e questo è essenzialmente in questa direzione
Grazie mille
Avvocato Mussari
Montepaschi mi sembra di capire
Rimasta l'unica banca Toscana toscano Toscana in Toscana
Nel senso diciamo che non non ci sono altri istituti che abbiano qui diciamo il il centro il centro pensante il centro decisionale
Poi e questo significa però anche che avete una responsabilità molto forte perché non può essere diciamo sviluppo senza finanza ovviamente non lo intendo come una via finanziare lo sviluppo per carità
Fatto disastri questa cosa facendo sta facendo degli Aster fatto disastri no io però le lo penso indicente come conoscenza del territorio conoscenza dei del sistema produttivo locale quindi
E quella patrimoni di informazione che che da un lato è indispensabile per sostenere l'economia dall'altro serve alla banca per
Fare profitti fare utili in quanto impresa
Ecco voi avete
Intenzione di muovere in questa direzione oppure impensati diciamo di
Tra virgolette globalizzare o meno
E quindi abbandonare tra virgolette il territorio
Ma
Posso
Prima di rispondere posso chiedere una cosa perché
Le banche stanno in una domanda sulla fiducia e corrono con le forze dell'ordine il Presidente Napolitano la Chiesa un euro per la Regione il Comune lo state parti disposto risponde il grosso rispondere io non con la Fondazione e uno i produttori conosciuti cioè
Non sono istituzioni sono intese
Lo so però se posso rispondere io cosa idoneo norme
è una domanda viene fatta Standard così in ogni sondaggio di opinione ma non è un non è mai fare c'è anche verso l'impresa cioè verso i sindacati Cervone no no no no perché la domanda è
Quanto lo sfiducia nei confronti dei suoi organizzazioni associazioni gruppi sociali istituzioni in nessuna di queste CAP quattro categorie postare una banca e non lo puoi decidere lei socialmente lo decidono i cittadini percepiscono accomunato
Con loro istruzione logica ed ecco
Sì però guardi che da questo punto non ha ragione ha ragione però se socialmente
Il sindacato Confindustria le banche guardi mettiamo la borsa abbiamo levata la borsa
Perché se non avrebbe avuto la soddisfazione di non essere ultimo però abbiamo messo anche i partiti politici arrivano i saldi i partiti politici perché questo ristorante disco una volta mettiamo i giornalisti e abbiamo sempre soddisfazione sempre in fondo quindi
A c'è un problema cioè oggi
Esiste un'istituzionalizzazione della percezione della vita quotidiana
Per cui i cittadini vedono le banche non come banche per quello che sono
Ma le percepiscono quasi in concorrenza perché li vedono intrecciata tutti questi mondi c'è un problema di immagine a finanziare la nomina del Paese si rimarca perfettamente ragione
Ma no ma lei ha ragione però libro di posso chiedere soltanto questo ma voi vi immaginate vent'anni fa che gli italiani conoscessero i banchieri il nome di banchieri le facce di ma anche
Non esiste non esisteva
Le banche erano banche erano tuo sportello oggi al esista una personalizzazione che in una certa misura omologa tutti per cui tutti conoscono
I grandi imprenditori grandi banchieri Bazoli oppure Profumo ma chi sapeva chi era Profumo o il profumo del tempo salvo Chanel non lo so io capite già oggi abbiamo una personalizzazione totale
Perché omologante queste fa percepire le banche come tali anch'io la chiamo banche erano pubbliche il problema reale che al posto vostro mi porrei ecco nessuno è un problema reale sì però il problemi come al solito come
Come dicevamo prima in parte ci sono in parte sono indotti dal momento in cui la domanda è costruito in quel modo non risolve trama l'aggrava le banche erano percepite come istituzioni nella misura in cui il sistema bancario fino a dieci anni fa italiano era totalmente pubblico
Questa è la novità da quindici anni a questa parte un sistema privato che sta sul mercato e non solo sul mercato italiano e non è un ragionevole paragonarlo all'Arma dei Carabinieri poi si può continuare a farlo non è mica un problema arriviamo ultimi e siamo contenti
Fra una banca e il comando dell'Arma dei carabinieri c'è una differenza abissale rispondono a logiche a comportamenti totalmente diverso il tutto qui
Sarà bene che io la domanda non le ho fatto no no no esime però
Occorre quando mi ricapita quando mi capitava ha fatto
Io credo se invece ritorniamo alla sua domanda giustamente che
Non solo il Monte dei Paschi come da lei ricordato è l'unica banca che mantiene in Toscana la sua testa ma la Toscana e l'unica Regione in Italia a parte la Lombardia che mantiene dentro disse
Ospita una banca di dimensioni nazionali
E questo nome un elemento secondario il Monte dei Paschi anche prima ora un po'di più assurdo di Milano e la più grande impresa di questo Paese
Quella che intende piega più dipendenti
E quindi dal punto di vista dell'agiografia economica di questo Paese abbiamo la Lombardia
Unicredito interessa e la Toscana non abbiamo più il Piemonte non abbiamo più il Lazio non abbiamo più la Campania non abbiamo più la Sicilia
Non abbiamo più Beneteau
E questo
Non è dovuto ovviamente al caso e questo quale vantaggio competitivo da al territorio
Sicuramente quello di avere una relazione forte con la banca in il territorio fatto di piccole e medie impresse che hanno bisogno di una relazione stretta
E anche della capacità di conoscersi e di intendersi sui progetti di sviluppo
Però questo poi quello che la banca Monte dei Paschi cerca di fare in Campania dove la prima banca della Regione in cerca di fare in Sicilia cercherà di fare in Veneto
Non è un reale vantaggio competitivo è un'attitudine che la banca perché serve alla banca per fare meglio la sua attivi
Da per fare meglio il suo conto economico
Il vantaggio competitivo reale e la possibilità di confrontarsi con un soggetto in grado di risolvere problemi complessi
Di mettere insieme forse economiche finanziarie di affrontare
Problematiche di integrazione di messa a sistema di alcuni comparti produttivi di fornire a chi quelle conoscenze quel know how
Che ci consentano di guardare per tempo all'elemento problematico e di trovare una soluzione in grado di tra guardarlo verso un orizzonte di maggiore sviluppo e questo
Quello che
La presenza di una banca di queste dimensioni in un territorio di questo tipo può rappresentare porrà presentarlo degli imprenditori
Può rappresentarlo per nel può rappresentarlo per gli enti pubblici su questo dobbiamo migliorare
Cioè dobbiamo avere
Più dimestichezza
E dobbiamo considerare la banca come dicevo prima il terzo istituto bancario del Paese una volta perfezionata l'ultima operazione
Quindi
Con una dimensione nazionale che ha in Toscana
Il suo baricentro
Riconoscendone ovviamente la centralità alla parte della Toscana che la ospita
Questo serve come l'assessore Conti sa a risolvere problemi complessi e ad essere più competitivi
Perché l'altra questione che stanno nella ricerca in qualche modo e che la vera competizione parte quella tra le impresse
Tra le grandi forze insomma a livello planetario un po'meno
E fra territori
Oggi se vogliamo attrarre investimenti dall'estero ragioniamo con un colosso come Novartis
O ai le condizioni ambientali economiche istituzionali normative per sconfiggere Singapore
E non puoi diventare Singapore in termini di qualità o perdi
Ecco
Se
In questo Asti in questo ambito competitivo una banca come il Monte dei Paschi può
Far
Chi è care la bilancia a favore del territorio che la ospita
La ringrazio mi vengono in mente due spunti uno negativo non positivo
Quello negativo quando lei diceva
Affrontare vedere i problemi e risolverli mi ha fatto venire in mente
La questione dei derivati
Venduti all'impresa
Non so in quanti in che misura sicuramente un Monte dei Paschi non va fatto affatto in maniera marginale va beh però diciamo nella non era quello diciamo
La il lato positivo della il lato positivo la questione invece è l'elemento positivo spunto positiva che effettivamente un continuiamo a ragionare
In termini molto localistici
Anche prima parlando di alleanze fra in prese
Abbiamo commesso errori direttamente Toscana nulla vieta che
Della Toscana se lei con l'impresa piccola impresa veneta o con il piccolo in preda Tosca campana per andare a fare un progetto in aereo ma questo è il punto vero eccome
Si attrae
Investimenti o no che aiutano chi c'è
è aumentano le possibilità per chi verrà
E questo che poi e il problema del Paese non è solo il problema della Toscana lo eravamo menzionato prima quando parlavamo di qualità della vita però tra i talenti quindi non sfuggiva questo elemento però giocando più sul ruolo
Specifico del del della banca interessante magari mettere
Usare diciamo una rete debba mancare a livello nazionale per mettere in contatto anche imprese che hanno problematiche analoga
Conti
Ritengo che questa volta veramente con il cappello dell'assessora programmazione territoriale infrastrutture viabilità
L'ha detto anche Alessandro Antichi però c'è una ricerca una grandissima fortissima domanda di infrastrutture lo ripeto non gli imprenditori
E
Curiosamente rispetto al resto del Paese i toscani sono disponibili almeno a parole ad accogliere
Vicino a casa
Tutto ciò che
Gli altri italiani non vogliono
Ferrovie autostrade strade inceneritori eccetera beh insomma per per diciamo un politico ci dovrebbe essere a condizione ideale per realizzarle
Come dire c'è lunedì martedì mercoledì e il fatto che sette giorni alla settimana
Ci sono i giorni dove veniamo esaltati come luogo dei comitati dove tutti sono contro a tutti io so bene che i toscani non sono molti
Di nuovo vi chiedo una mano preferisco e Foscari che ci chiedono di fare a quelli del centro di non fare
Preferisco tutti tutti Tosca decidono di fare bene
Che
Va
Penso a chiave vincente
Non li abbiamo in Toscana in corso un programma imponente di investimenti infrastrutturali
Che ha opposizioni di vario tipo appoggi di vario tipo che ho una grande fatica a mandare avanti
A metà febbraio ci sarà a Firenze un referendum il cittadino contro la tramvia
Con la quale attivi spiega perché certo veste contro
Così via c'è stato
O a o novembre un referendum a campi contro l'inceneritore di novantina inspiegabili centrodestra contro l'inceneritore visto e due per le infrastrutture così via come se niente come viene detto
Voglio dire fare fare bene
Per far letture quando servono cosa il programma a cui io mi riferisco
Alta velocità viene
Salasso ska nell'Emilia si inaugurerà prezzi problema ambientali Martini che chiede per il restauro del Mugello
Risorse il tunnel ferroviario più lungo l'euro anni di lavoro vedo qua mando sinistro che mando era direttore dell'industriali fiorentini
Nel
Ci sono i finanziamenti e sta per partire il tunnel sotto Firenze
Opera assai complessa
Intorno a Firenze e tutto un cantiere terza corsia autostradale
Sul
Lasse Firenze nord Firenze sud
Dovrà partire la terza corsia Firenze Pistoia
Stiamo mettendo a ferro e fuoco la strada regionale più importante che la Firenze Pisa Livorno dove la Regione
Spende parlo in lire duecento cinquanta miliardi di lire
Per rimettere a tutto a posto
Il sindaco di Livorno mio grande amico mi ha detto
Ma il Governo francese per il rilancio di Marsiglia spende duecento miliardi per ammodernare l'autostrada ecco è un po'di essere noi spendiamo duecentocinquanta per il rilancio di Livorno per
Io penso
Sono finanziate sono iniziati i lavori sulla Fiera Grosseto
Con la circolare coincidenza compresenza dei Governi in un certo tipo perché di altri fuori diciamo i lavori si fermavano
Nel
Ora sono finanziato anche tutte le altre tranche
Siamo contenti no
C'è un grande lavoro e c'è una finalizzazione di questo investimento infrastrutturale in corso e ha un valore storico nella nostra Regione
La finalizzazione la chiamo così cinquecentomila Toscani in treno ogni mattina
Cioè noi dobbiamo riuscire
Con il turno dell'alta velocità di Firenze a far diventare la ferrovia regionale separando sui traffici nazionali da quelli regionali una grande metropolitana di superficie
Sì
Fa comprato naturalmente treni
Va fatto Investimenti i servizi
Un lavoro
Che
Davvero completato la frase
Aggiungo
Penso che noi dobbiamo
Riuscire
A far lavorare la Toscana così
Tra le eccellenze
Come Regione produceva Martini avverta non significa proteggerla
Come la Toscana è riuscire a tenere il rese con una politica pubblico-privato regionale questo complesso di Investimenti con le sue eccellenze Monte dei Paschi
La Scuola di Sant'Anna vedova Baraldo gli Uffizi le grandi industrie
I grandi paesaggi l'aria rurale la Toscana di domani questo
Capacità d'attrazione Investimenti e
Resta dell'eccellenza Toscana un problema davvero complesso perché lavorare in squadra il fenomeno della Foscari domani è una cosa la Toscani ieri si poteva permettere un po'meno
E oggi invece è diventato un'esigenza insopprimibile
Grazie Assessore purché appunto queste eccellenze non sia un fiore all'occhiello ma siano patrimonio da mettere al reddito
Alessandro Antichi
Per me è stato un po'tirato dalla giacchetta
E mi viene in mente fatto appunto che non solo a livello toscano
Quando l'opposizione questo quale qualunque sia il con l'opposizione è all'opposizione fa al contrario di quello che fa o dovrebbe fare quando può stare Governo
Ecco la forse diciamo questo alimenta questo alimenta la sensazione di
Divisione distacco bel cittadini verso la politica
Crea confusione crea spaccatura
A lei la parola se fosse così sarebbe vero
Ma la risposta alle questioni del culto culti sulle dall'assunto
Perché
Ha parlato di fare e fare bene
La questione è proprio questa
C'è una forte domanda di infrastrutture anche una grande disponibilità dei toscani a ricevere le infrastrutture io vorrei ricordare
Per tutti la vicenda dell'autostrada tirrenica
Dove non c'è una voce che seriamente si possa dire rappresenti il territorio che è contraria
E ciò nonostante non si fa perché al Governo c'è chi non lo vuole questo un esempio emblematico anche Fritz tuttavia
Tuttavia
Per quanto riguarda le scelte puntuali io credo
Che i comitati siamo diventati la terra dei comitati anche culturalmente diciamo così sostenuti
Siamo diventati la terra in cui c'è bisogno di inventarsi una legge sulla partecipazione fondata sul presupposto provata dal Consiglio regionale oggi senza il nostro voto qualche settimana fa
Fondata sul presupposto della delegittimazione delle istituzioni rappresentative questo è scritto nella relazione cieco c'è scritto che siccome i Comuni le Province rappresentano più nessuno allora c'è bisogno di una legge sulla partecipazione
è ovvio che quando si questa classe politica nei cui confronti la sfiducia è cresciuta fa una scelta puntuale localizzare l'inceneritore lì piuttosto d'altra parte o
Fare altre Andrea in un certo modo piuttosto in un altro
La gente si ribella è ovvio che chi fa l'opposizione colga il segnale di Gianni è ovvio anche che si faccia è anche ovvio e siccome di farlo proprio l'opposizione anche l'ambizione di stare
All'opposizione del meno tempo possibile minor tempo possibile andare al Governo di ritornare al Governo
Come abbiamo fatto
Quando le scelte sono buone sosteniamo e ritorno sull'autostrada tirrenica
C'era da parte del Governo Berlusconi un progetto diverso da quello che poi è passato e che dovrebbe essere portata al CIPE
Ma noi responsabilmente sia quando eravamo al Governo sia ora che siamo l'opposizione delle istituzioni locali per sedare abbiamo sostenuto quel progetto
Che senza il consenso di realtà portavate Regione Toscana proprio perché volevamo fare se infrastruttura quindi non ci si può accusare
Di come dire opportunismo quelle opere che debbono essere sostenuto e sosteniamo quelle che sono palesemente sbagliate e che la gente percepisce come sbagliate non le sosteniamo
Grazie ultima domanda
Ai voti avanti
Apre e chiude sembra giusto perché
Come dire
Il mentore della ricerca
Ed ultima domanda avevate c'è stato anche un
Intra mezzo
Divertente con Mussari l'ultima domanda riguarda il rapporto che emerge una ricerca tra i toscani e lei impresa
Un rapporto mi sembra molto problematico perché da un lato cioè
Timore
Di quello che la conseguenza dell'attività economica da imprese dall'altro c'è il riconoscimento chiaro palese del fatto che con imprese c'è sviluppo c'è occupazione
E l'altro
Elemento che va notato che non è
Come dire molto differente da quello che si si nota Osio sarò al resto del Paese e questa forte voglia di come dire farsi da sé
Di imprenditorialità di lavoro autonomo
La la sensazione che è un atto questo sgomento un valore positivo e importante la sensazione però che che nel mondo attuale ciò significa anche dispersione di risorse alle volte
Significa non riuscire a far sistema e
Difficilmente il Paese e la Toscana riuscirà riguadagnare posizioni se non riesce a fare sistema
Grazie
Chiudo soltanto punto lo scambio simpatico dibattute con Musa dicendo che ha assolutamente ragione normalmente però ne mettiamo e anche questo caso l'abbiamo messo una trentina di
Di riferimenti
Dove ci San tutti quindi poi vengono selezionati in funzione del del rapporto conclusivo e
Alcune
Eterogeneità possono essere più stridente quindi è assolutamente vero
Vengo e unisco un po'tutte e due le questioni che mi hai posto
Che mi sembrano rilevanti
Cioè
I toscani e non solo i toscani ma
Più o meno diciamo i cittadini di una certa area che è quella delle aree censite le regioni centrali del nord est hanno una forte vocazione all'autonomia sotto tutti profili
Sono cresciuti in un contesto non di grande impresa e che e quindi hanno immaginato e anche dove il sistema pubblico ha avuto soprattutto nel nord est un peso minore rispetto ad altro
Per cui vedono nel
Mettersi in proprio che non è
Necessariamente del fare impresa ma nel mettersi in proprio nell'autonomia un valore perseguito
E allora noi abbiamo questa ambivalenza Henze allo stesso tempo ci si mette in proprio ma si percepisce l'impresa come altra cioè questa è una classica contraddizione onde o ambivalenza che caratterizza tutte le persone italiani in particolare in particolare che comincia ad avere dei problemi con se stessi
E che riescono a interpretare più ruoli fine diverse occasioni direi che in contesti come
La Toscana soprattutto questa vocazione all'autonomia e quindi all'imprenditorialità non soltanto come attività economica ma come meccanismo di promozione sociale di identità funzionato per moltissimo tempo
Direi che adesso crea problema
Crea problema anche per le cose che ho sentito dire qui perché
Lo sto
La stessa tendenze tensione noi la vediamo su altri piani della società e dell'agire sociale e anche individuale
Questa spinta all'autonomia sta ha prodotto
Una forte frammentazione
Guardate io considero l'autonomia un valore
Ed è stata anche un leitmotiv ad esempio
Nel dibattito politico istituzionale
Quello a federalismo al decentramento a tutto quel che vogliamo
Noi però oggi assistiamo semine consentita una considerazione che va
Oltre anche al caso toscano a un problema generale
A una società e alle sue autonomia e che sono più forti degli elementi che ci accomunano
Cioè noi oggi abbiamo una forte crisi di di io dico c'è e venga vengono meno la colla vengono meno le cornici vengono meno i punti di riferimento comune
Allora
La forza delle autonomia il fatto che ciascuno non soltanto in Toscana riesce a riunirsi in un comitato per promuovere i propri interessi o o i propri antagonismi ciascuno in grado di fare la propria
Cioè all'ambizione di mettersi in proprio e ciascuno ha
L'esigenza di l'esigenza di essere esigente oggi si scontra con un problema generale che è di confusione istituzionale
E direi di assenza molto forte di autorità condivise
Allora
E chiudo su questo sembra che gli italiani stiano bene quando stanno in campagna elettorale
Perché sono perennemente in campagna elettorale da quattordici anni
Nel senso che le elezioni sono sempre lì alla porta anche se non lo sono si può anche votare per cinque anni ma non esiste che un Paese nel quale il giorno dopo delle azioni si pensa già alle prossime
E le prossime sono oggi domani dopodomani quando si è in campagna elettorale permanente non sia responsabilità
Non si è progettuali non sia in grado di prendersi dei costi dei rischi ecco in un quadro come questo ad esempio io osservo una cosa
Lo si è detto con
Luca di Montezemolo
Qualche anno fa cioè quando si è discusso insieme
Il tema del
Del federalismo chiudo davvero c'è il problema ad esempio del dibattito delle riforme sul
Del federalismo e che noi abbiamo assistito in quattordici anni
A un aumento progressivo dei poteri delle periferie e a livello locale senza che venisse ridefinito davvero il potere dello Stato ma abbiamo avuto un addensamento di poteri che oggi genera una sorta di confusione istituzionale siamo in un Paese nel quale
Oggi non sei bene fino in fondo quali siano i limiti dell'uno e dell'altro hai ragione tu io credo che in tempi come questo
Una delle ragioni dell'insoddisfazione degli italiani anche una Regione felice come la Toscana e che vorrebbero avere delle autorità con le quali misurati tu se autonomo e felice di si era autonomo sei un potere chiaro legittimo definito con cui misurarti oggi questo non c'è e allora anche essere autonomi anche essere liberi genera un po'di paura
Ringrazio il voto
Sempre
Ci consentiva alare un po'alto e dovrà avere uno sguardo lungo orizzonte ringrazio tutti i partecipanti alla tavola rotonda perché credo sia stata
Come dire ricca di di di osservazioni interessanti di spunti interessanti insoluto incazzo per aver rispettato il moderatore i tempi che moderatore ha dato
Quindi inviterei
Chiedere la parola al Presidente Sergio Ceccuzzi per il suo intervento
Autorità cari amici e colleghi quando la Giunta di Confindustria Toscana decise su proposta del centro studi
Di dare corso alla ricerca a questo tipo di ricerca
Volevamo non tanto celebrare la conclusione del mandato di una Presidenza quanto soprattutto a passare il testimone alla nuova Presidenza su la Società Toscana
Devo dire che le illustrazioni che abbiamo sentito stamane la discussione l'intervento del Presidente Martini la tavola rotonda
Ci confortano sotto questo profilo perché i temi e le analisi
Che sono state parte la ricerca hanno evidentemente
Proprio rappresentato e rappresenta hanno un punto di conoscenza per tutta l'azione che sarà molto importante nel prossimo futuro
Fra l'altro proprio la tipologia della ricerca più abbiamo dato corso cioè questo opinion leaders un numero rilevante
L'imprenditori che vengano dai nostre case provinciali perché sono state le Associazioni provinciali
Che hanno indicato i nomi degli imprenditori impressi imprenditori di grandi dimensioni imprenditori di media dimensione imprenditori di piccole dimensioni proprio per avere un quadro complessivo dei nostri associati
E poi un numero rilevante di cittadini e come potrete anche vedere
Andando la ricerca stamani vi è stata presentata ovviamente anche per colpa mia di dover rispettare un tema dei i tempi della nostra giornata quel modo abbastanza affrettato ma come potrete vedere dal fascicolo tempo nostre mani
La cosa che merita sottolineatura a mio avviso che la gran parte
Delle risposte
Non divergono sostanzialmente nelle tre categorie di persone e l'annata
E quindi la ricerca rappresenta un punto di partenza anche per la nuova presidenza di Confindustria rappresenta l'ha detto bene il Presidente Martini una riflessione anche per le autorità di governo delle istituzioni
Noi veniamo da un lungo periodo di difficoltà aperto da una crisi economica profonda che ha colpito il nostro Paese l'economia europea a partire dagli anni due mila
E che proprio nel due mila quattro quando io assunsi la presidenza di Confindustria Toscana assegnato il livello più acuto della crisi dato che sotto il dato congiunturale si nascondevano delle precise ragione strutturali
Per uscire dal tunnel che si era creato correva ripensare in profondità il sistema Paese così come le nostre imprese dovevano reagire riorganizzandosi ristrutturando sì e internazionalizzare dossi
Vestendo i propri prodotti anche quelli che ha ragione o torto sono considerati più maturi
Di qualità di innovazione di servizio insomma abbiamo investito non solo negli impianti ma anche nel marketing e nell'immateriale
è stata una fase dura di transizione di metamorfosi nella quale anche tutte le contraddizioni e le debolezze del nostro sistema economico sono emersa in tutta la loro gravità
E come la selezione imposta dalla legge del mercato globale ha messo fuori gioco impietosamente una buona parte il tessuto produttivo così anche i tanti gap competitivi del nostro territorio
Che si è scoperto o hanno messo in luce che questo territorio è stato è stato
Speriamo non lo sia in futuro poco attrezzato per favorire un rilancio imprenditoriale delle imprese
E che quindi bisogna dar corso a queste gap a bisogna risolvere questi gap di competitività
In primis ma l'abbiamo sentito le carenze infrastrutturali ci ritornerò su questo punto
Ma se mi consentite in quegli anni anche una scarsa cultura industriale perché noi non possiamo dimenticare
Che accanto alla tentazione della via della rendita fine a se stessa e dell'impiego affini non produttivi della ricchezza
In quegli anni tornava Francia alzi in Toscana la logora tesi di una certa politica che sosteneva per il futuro
Un modello di sviluppo lento a basso tasso industriale
Basato sulla contemplazione statica del nostro territorio e delle sue bellezze paesaggistiche e artistiche quell'Arcadia è stata ricordata prima dall'assessore Conti
E che sembrava in quel momento prevalere
Se lo ricordo a tutti questo questa impostazione queste idee
è solo per dare merito a tutti quelli imprenditori toscani e sono stati la stragrande maggioranza della vostra presenza qui larga misura lo testimonia che per dirla con il nostro Presidente nazionale si sono rimboccati le maniche
E hanno compiuto un grande sforzo di riposizionamento sui mercati investendo in maniera crescente sull'innovazione a tutto tondo delle loro aziende
E lo faccio anche lo dico e lo ricordo per dare atto atte a anche a tutti quei soggetti a partire dal Governo regionale e dalle organizzazioni sindacali
Che hanno condiviso con noi l'esigenza di ripartire ponendo al centro dello sviluppo l'impresa manifatturiera
E che hanno anche convenuto che come c'era da alzare l'asticella degli obiettivi per sostenere crescita di innovazione del sistema produttivo
C'era anche da lavorare sodo su una maggiore competitività del sistema pubblico sia appunto in termini infrastrutturali che di semplificazione amministrativa che di razionalizzazione di costi
E su una anche indispensabile apertura alla concorrenza di molti comparti dei servizi pubblici locali
Insomma dovevamo investire su un territorio che riuscisse a fare sistema con le imprese innesto radicati
è stato soprattutto all'impegno imprenditoriale che ha riportato anche la Toscana sul sentiero dello sviluppo a partire dall'ultimo trimestre del due mila cinque abbiamo attraversato un periodo di tredici semestri
A crescita negativa o meglio a non crescita
Dal primo trimestre due del sud ultimo trimestre del due mila cinque abbiamo ricominciato a crescere i dati della produzione industriale e dell'export della nostra Regione nessuno la conferma
E quindi mi avrebbe fatto oggi molto piacere concludere il mio mandato dicendo il peggio è passato guardiamo con fiducia al nostro futuro
Sulla base soprattutto di un forte consolidamento della crescita di cui in prese e lavoratori potrei potranno beneficiare insieme in funzione della redistribuzione di maggiori profitti
In un Paese che finalmente ha cominciato ad essere un sistema competitivo
Purtroppo ogni commento sulla situazione di oggi credo se lo farà il nostro Presidente quindi lo farà molto meglio di me io devo solo dire
Che ritengo che il non aver completato la riforma il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica è certamente alla base di questa situazione
Perché non è un caso né colpa del destino cinico e baro se di nuovo siamo il fanalino di coda a livello di Paese della Unione europea nella crescita attese del prodotto interno lordo nel due mila otto
Se esiste un forte problema sociale in termini di Cuneo tra
Costo retribuzione netta
Se i nodi infrastrutturali Energia sistemi di trasporto tra termovalorizzatori eccetera sono ancora irrisolti nel due mila otto
E non è casuale che siano le imprese che forniscono ancora oggi la linea di resistenza un'indagine percento studi di Confindustria dico abbiamo noti punto notizia di recente ci dice che al maggior gettito tributario
Hanno contribuito in misura determinante proprio le imprese attraverso IRES il pagamento di IRES e IRAP addirittura per una cifra sul maggior gettito di oltre il sessantacinque per cento
Io non so cosa quale sarà lo sbocco della crisi politica attuale sono personalmente convinto credo che sia giusto dirlo in questa occasione
Che il rischio che si ripetano i litigi delle coalizioni andando a votare con questo sistema elettorale sia estremamente elevati
Quindi coscienti della fragilità del sistema abbiamo condiviso appoggiato il progetto di modernizzazione di Confindustria
Teso a supportare meglio sia sotto il profilo della rappresentanza che di servizi innovativi accanto a quelli che sono tradizionali
Che di sinergia di costo lo sforzo dei propri associati
In questo senso Ford davvero piacere di condividere con tutti voi in questa nostre prime Assisi
Il fatto che abbiamo ricevuto un apprezzamento sul nostro nuovo e più moderno modello di sviluppo da Confindustria
Tanto che la Presidenza ha riconosciuto che il modello toscano insieme a quello di altre tre regioni italiane e può essere portata ad esempio per il sistema
E a breve
Credo nelle prossime settimane
Saremo in grado di presentare anche il primo Bilancio sociale di Confindustria Toscana testimonianza degli sforzi e dei progressi che in termini di rappresentanza abbiamo compiuto in questi anni
La modernizzazione del sistema la nostra capacità di cambiare pelle è indispensabile per essere credibili anche nell'azione esterna
Abbiamo cercato di essere prima ancora che organizzazione di tutela dei legittimi interessi dei nostri associati
Istituzione per lo sviluppo
Lo abbiamo fatto come abbiamo detto e ripetuto molte volte anche nelle nostre assise provinciali lo abbiamo fatto dentro la politica nel quotidiano confronto con le istituzioni ma fuori dagli schieramenti e dai partiti
Intransigenti sui valori dell'impresa e della crescita economica ma senza la pretesa di svolgere ruoli suppletivi o sostitutive di soggetti politici
Anzi ci deve preoccupare molto quel sentimento emerso dall'indagine Demos che denotano accentuarsi del distacco e della distanza tra cittadini e istituzioni
Quando addirittura si parla in piangere ricordiamo ricordata quello la la Prima Repubblica
Sono convinto che siamo ancora in grado di rilanciare questo Paese in modo efficiente e competitivo serio
Purché sia istituzionalmente forte come auspichiamo tutti da troppo tempo ma non diamo dobbiamo dare spazio alle motivazioni dell'antipolitica abbandonando l'impiego ismi di partito e privilegiando all'interesse generale del Paese
La linea politica di confronto supporto condivisione e talvolta non condivisione ha rappresentato la nostra rotta nei rapporti con il Governo regionale
E sono certo che anche la futura presidenza di Confindustria continuerà su questa rotta
A noi non interessa la contrapposizione politica ma la soluzione dei problemi e siamo e saremo sempre pronti ad appoggiare le decisioni anche quelle che magari
Non ci piacciono fino in fondo
Che vanno nella direzione della maggiore competitività del territorio nel quale operiamo
Semmai ci dobbiamo lamentare con forza dei tempi lenti e troppo lunghi con il quale si decide
Dell'eccessivo ascolto delle minoranze chiasso se che ormai rappresentano solo immobilismo il biglietto conservatorismo non certo tutela di valori che sono accettati da tutti
Dei ritardi accumulati e mai recuperati perché l'ha detto qualcun altro stamane mi pare l'assessore Conte io lo condivido
L'impresa non è un'isola come la Toscana non è un'isola
Io avendo presente che la coesione sociale rappresenta nella nostra Regione un valore di riferimento
In questi quattro anni abbiamo lavorato bene con le istituzioni con le organizzazioni sindacali e con quelle delle altre categorie su molti punti a partire dal Patto per lo sviluppo
Ed abbiamo partecipato con impegno ai lavori del tavolo di concertazione anche se io sono convinto lo ha citato stamani il Presidente Martini e spero che possa avvenire che di quel tavolo occorre una profonda rivisitazione
Ma siamo convinti che
La concertazione rivisitata appunto debba rappresenti un momento utile di ascolto per chi ha istituzionalmente il compito di decidere moltissime questioni sono ancora aperte
Vorrei città ricordarne alcune a cominciare da quelle che emergono nei rapporti sindacali anche se non sono questioni solo Toscana
Il sistema della contrattazione della necessità di dare maggiore spazio agli accordi aziendali
Come ad una revisione del calendario annuale di lavoro con l'obiettivo di recuperare quella produttività che negli ultimi cinque anni ci vede fanalino di coda tra Paesi più industrializzati
Quello dell'eccesso di squilibrio tra costo del lavoro e retribuzione netta percepita che talvolta umilia chi presta la propria opera senza garantire competitività comparativa alle imprese
E quello dell'incidente del lavoro
Che sono una piaga che gli imprenditori le organizzazioni imprenditoriali
Combattono con serietà noi però dobbiamo rifiutare accuse generiche e pretestuose che servono solo per tentare di scaricare su altri
E chi ha anche delle responsabilità
Siamo pronti e l'abbiamo dichiarato sia nelle assise provinciali che a livello regionale a lavorare seriamente sulla formazione e sulla prevenzione nonché per ispezioni anche severe
Ma giuste e non pregiudizialmente ostili
Quanto al territorio
Non voglio fare gli assunti di cose passate mi preme sottolineare quattro priorità noi abbiamo condiviso il piano di sviluppo territoriale di cui ha parlato prima l'assessore Conti stabilisce delle priorità stabilisce le cose da fare stabilisce
Vogliamo e vorremmo vederle realizzasse ieri e questo l'assessore Conti lo sa probabilmente lo vuole anche lui e vogliamo che siano realizzate bene
Abbiamo perso un'occasione a mio avviso difficilmente recuperabile sul discorso del sistema aeroportuale
Ma abbiamo ancora molte cose da fare utili
La Toscana a una gag ha un grande un grandissimo punto di vantaggio
è dotata di forti e dotata di aria porti che purtroppo non fanno sistema dovrebbe e dovrà essere adottata di un sistema viario e infrastrutturale e i colleghi in via Fulvia ferro e in parte via gomma
Anche il nostro territorio
Saremmo in una posizione fantastica dobbiamo solo realizza
Non perdiamo questa occasione
Abbiamo un altro problema che riguarda l'impegni del Presidente Martini appresso anche nei confronti del Consiglio regionale quando ha annunciato una forte riduzione dei costi della macchina pubblica e la semplificazione amministrativa vorremmo
Che queste misure
Il Consiglio regionale le varie le varasse il più presto possibile perché i risparmi di costo non funzionano se si ritarda troppo a prenderci
Abbiamo aperto la questione dei servizi pubblici locali
Io anche qui voglio dare atto allo spirito di comprensione sulle nostre proposte che l'Assessore fra GAI
Ha manifestato anche per iscritto la nostra posizione era molto più drastica rispetto a quella delle altre posizioni l'abbiamo detto e ne siamo ancora convinti
Siamo convinti che si debba definire quali sono le aree su cui il pubblico deve mantenere il controllo e le altre viste anche il deficit
Che il pubblico che noi abbiamo
Vanno messe sul mercato
E infine
Il sostegno mirato alle attività
Di del di internazionalizzazione
E finalmente speriamo
Assessore Brenna che si dia corso a quella di organizzazione del sistema proporzionale timidamente avviata ma che ahimè io avrei voluto veder conclusa alla fine del mio mandato ma non ci sono riuscito spero nel primo anno del mio successore
Dico primo anno
Dallo studio e vado verso la conclusione del mio intervento
Emergono molti elementi positivi da come è stato evidenziato a partire dalla soddisfazione di vivere in Toscana Terra Felice il favore come
è stato accolto lo sviluppo sostenibile
E appaiono anche molte preoccupazioni e nubili che vanno a contrastare questo stereotipo di cartolina
è un campanello di allarme che ci impone di lavorare tutti allo sviluppo di qualità basato su una crescita stabile e duratura è compatibile
Ho parlato prima può direi con davvero con profonda amarezza del rallentamento dell'economia in corso che tutti quanti stiamo soffrendo però questo non vuol dire che dobbiamo rivedere in basso le nostre agende
Ma dobbiamo spingere di nuovo l'acceleratore sui cambiamenti su linee d'azione sia delle aziende sia del contesto in cui esse operano
Di nuovo diventerà determinante determinerà diventeranno determinanti le scelte di politica regionale in termini di sviluppo che si potranno attuare nei prossimi mesi fermo restando che il quadro economico non è non può essere determinato solo a livello regionale perché altrimenti saremmo o faremo dei ragionamenti velleitario
E anche l'apertura dell'economia alla concorrenza e al mercato è una prospettiva
Che come abbiamo visto e questo è un altro dato molto significativo o che trova il favore della maggior parte delle intervistati compresa compresi semplici cittadini oltre agli opinion leaders e ovviamente agli imprenditori
Dobbiamo fare in modo
Di non può di non fare una politica difensiva
Difendersi quando esiste questo quadro di insieme quando esistono questo tipo di preoccupazione vorrebbe dire rinunciare a priori
Abbiamo è stato evidenziato che abbiamo una cittadinanza Toscana esigenze e crisi sia ente critica
E che c'è un senso di sfiducia che investe istituzioni politica che ci preoccupa perché favorisce un clima ostile chiuso alle novità e inadatto allo sviluppo
Vorrei sottolineare nello studio e nell'indagine che molto spesso dove ci sono dei luoghi comuni che occorre sfatare
Io non voglio dare un peso eccessivo al numero ma certamente l'il trend di risposte riguardo alle infrastrutture più pesanti quelle brevi tutti quanti normalmente vanno a dire meglio lo faccia nel giardino del mio vicino
Le risposte sono estremamente positive
Ebbene in questo quadro di insieme io voglio solo sempre chiudere ricordando che il nostro mestiere
Ci insegna di far tesoro degli errori che abbiamo fatto ma apprendere anche a quanto di buono abbiamo realizzato in passato per investirlo e capitalizzato lo mettendoci ciascuno un pezzo del proprio lavoro del proprio talento
è sempre senza la tentazione di dire non siamo a posto adesso tocca a voi lo sviluppo sviluppo esigente è una sfida richiede lo sforzo di tutti
Per essere vinta io sono convinto se ci riusciremo a fare consentitemi di chiudere questo mio intervento ringraziando davvero la organizzazione di Confindustria Toscana innanzitutto i medici e Presidenti
Luciano Maggioli Carlo Longo
Giuseppe Barsotti che oggi non è potuto essere con noi Andrea Palumbo il Presidente regionale della piccola De Pascale se il Presidente del Gruppo Giovani Antonella ma anzi che hanno condiviso con me
Antonella gli ultimi senesi per dire la verità ma la presidenza di Confindustria Toscana come consiglieri incaricati saldi Fanis chi e Bernardini
Abbiamo compiuto un tragitto di quattro anni noi abbiamo una sana regola in Confindustria che è quella che sappiamo né quando si accetta un mandato
Al quarto anno si lascia e si torna a fare il mestiere che si doveva fare questa è una regola importante io ne sono sono convinto che sia profondamente giusta
Tra l'altro si arriva a quattro anni anche dopo periodi di non facili
Quelli che abbiamo vissuto sono non sono stati facili
Sono convinto che è questo il primo Consiglio io darò al mio successore
Che noi riusciamo a gestire con impegno con fatica ma anche con soddisfazione questo incarico che se ci ricordiamo sempre nei momenti belli come nei momenti brutti
Che queste incarico è un incarico di servizio di puro volontariato
Grazie a tutti
Non mi fate emozionare grazie
Luca Cordero di Montezemolo Presidente di Confindustria
Grazie
Ma tutti
Io
Sono
Particolarmente contento e ve lo dico con grande sincerità
Di essere per l'ultima volta come presidente di Confindustria come presidente di Confindustria dico a Siena dove spero
Di tornare spesso anche non da presidente di Confindustria per questa vostra giornata ma
Io prima di iniziare perché
Vorrei approfittare di questo incontro con voi dopo questa vostra ricerca con
Così tanti colleghi imprenditori presenti e anche
Esponenti
Del mondo finanziario del mondo politico delle istituzioni del mondo
Invitare
Ho delle molte cose che ci tengo a dirvi ma io vorrei iniziare
Ringraziando il vostro Presidente uscente
Che ha condiviso con me come autorevole membro del Direttivo quattro anni intensi lavorando con capacità
Con grande lealtà e spirito di squadra
Anche quando
Magari potevamo vere qualche opinione diverse sempre con grande correttezza e con grande determinazione a rappresentare agli interni degli input dei temi nazionali
Le priorità e le
Con istanze della vostra Regione io devo ringraziarlo Ceccuzzi non solo per quello che ha fatto ma soprattutto per come lo ha fatto e lo ringrazio come presidente di Confindustria grazie
Vorrei anche
Salutare oggi qui e mi fa piacere che ci siano tutti i Presidenti provinciali di Confindustria e
Tanti tanti imprenditori
Dalla Toscana è venuto un qualche cosa a cui io tenevo molto cioè un primo segnale importante
Di modernizzazione del sistema
Di semplificazione del sistema di sburocratizzazione del sistema
Noi
Ci lamentiamo ha ragione di un Paese troppo complicato di un Paese in cui
La burocrazia i passaggi i feriti stanno diventando insopportabili
Dobbiamo prima di tutto essere coerenti predicare bene e razzolare bene in casa nostra non possiamo a vere
Strutture costi organizzazioni solo per avere l'interesse a difendere il la lira e la nostra piccola posizione che parliamoci chiaro come ha detto Ceccuzzi e di spirito di servizio
Bisogna aprire sempre di più le porte di Confindustria aver imprenditori a chi ha dell'impresa non a chi sta in Confindustria per fare carriera o per stare in Confindustria solo in funzione del fatto che magari non altre cose da fare nella propria impresa
Abbiamo bisogno di questo abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di farci da parte al momento giusto
Abbiamo bisogno di dare un grande esempio sia di modernizzazione e bene ha fatto ma come possiamo e bene ha fatto Ceccuzzi pensare che abbiamo
Tantissime
Confindustrie provinciale Centro studi sindacale internazionalizzazione
Strutturiamo ci accorpiamo ci semplifichiamo stiamo più vicina alle esigenze dell'impresa che abbiamo meno costi abbiamo più efficienze
Bene ha fatto Ceccuzzi a creare col vostro accordo e mi complimento con tutti i Presidenti provinciali un centro studio regionale forte ma grazie
A una struttura che può dialogare in Rete colo studi col Centro studi centrale di Confindustria è solo un esempio
Ma voi vi state avviando anche alla successione di Ceccuzzi come io mi sto avviando alla spalla mia successione
In un paese così diviso
In un paese che fa fatica a mettere al centro il bene comune in un Paese in cui la litigiosità è diventato un elemento caratterizzante di una classe dirigente politica dobbiamo dare noi l'esempio
Essere uniti
Condividere delle scelte
Dare la sensazione
Di un'associazione che parla prima da cittadini poi da imprenditore
Perché abbiamo a cuore il futuro
Di un Paese a cui vogliamo molto bene di un Paese a cui stiamo dando un grande contributo con il nostro lavoro di un Paese che ci guarda perché oggi rappresentiamo una componente importante di una classe dirigente che non è solo politica
Abbiamo bisogno in Toscana in Italia in tutti i pochi pus
Punti del nostro Paese
Di dare la sensazione di una grande unità di unità di intenti e di un esempio per il Paese
Non litighiamo per le successioni cerchiamo di guardare persone giovani cerchiamo di farci da parte al momento opportuno cerchiamo soprattutto di aprire Confindustria a troppi veri capaci imprenditori che spesso considerano Confindustria qualche cosa di rituale non dico di perdita di tempo ma ogni tanto abbiamo bisogno di rinnovare fortemente la nostra organizzazione
Mi fa piacere
Far piacere vi ringrazio di questo applauso di sentire che condividiamo questo
Perché vedete se passiamo dal dalle il dall'analisi in casa nostra perché
Io non sono tra coloro e so che non lo siete anche voi che pensano che in questi Paesi in questo Paese
Noi siamo i primi della classe e gli altri non ci sono
Io credo e lo dico con grande orgoglio ma perché mi sento orgoglioso di rappresentare gli imprenditori italiani che in questi tre anni le impresa
E chi lavora nell'impresa
Sono stati i grandi protagonisti
Della crescita del Paese questa crescita non l'ha portata la cicogna questa crescita la portato l'impegno la trasformazione i rischi Investimenti l'andare in giro per il mondo degli imprenditori italiani e i grandi sforzi
Di chi rappresenta la componente più importante di ogni impresa insieme all'imprenditore chi lavora in fabbrica in chi lavora nell'impresa
Credo che qualunque imprenditore quelli veri sappiano che il più grande patrimonio per ognuno di noi era presentato dai nostri collaboratori
Bene credo che
Se oggi
L'Italia è cresciuta non eravamo l'unico Paese industriale credo del mondo che nel due mila e quattro nel due mila cinque aveva una crescita zero
Zero
Nel due mila e quattro ci siamo detti alla prima Assemblea e l'abbiamo condiviso rimbocchiamoci le maniche
Non è solo
Pere il Governo di turno il sindacato l'undici settembre se la suocera la mattina saltava di cattivo umore che la crisi il Paese non cresceva se il Paese non piaceva are anche
Perché le imprese non crescevano sufficientemente rimbocchiamoci le maniche
Lo avete fatto e lo abbiamo fatto grandi imprese una delle quali ho l'onore di rappresentare che molti davano per fallita è oggi un'impresa è competitiva tante piccole imprese sono cresciute si sono accorpate sono andati in giro per il mondo
E diciamoci la verità
Se
Trasformiamo un attimo le riflessioni all'interno del nostro sistema e le portiamo oggi Niero domani nella realtà
Italiana noi possiamo dire che ci siamo risvegliati dopo i festeggiamenti per chi li ha fatti dell'ultimo dell'anno trentuno dicembre due mila e sette in un due mila otto denso di incognite
è un risveglio Brusco
Io credo che dobbiamo stare attenti e lo dico come imprenditore attenere distinte gli aspetti della finanza mondiale dall'ispettive del mondo industriale che rappresentiamo se abbiamo dei conti in ordine
Se investiamo se ci internazionalizzata se rinnoviamo continuamente la nostra organizzazione
Se abbiamo una visione strategica di come vogliamo andare se abbiamo i conti in ordine non ci dobbiamo preoccupare di forti non finite importanti turbolenze
Che nascono da un Paese gli Stati Uniti in cui ho avuto l'onore
Di studiare di imparare e di vivere che negli ultimi anni ha forse peccato un po'di ingordigia che oggi noi paghiamo questi ingordigia
E la paghiamo spesso quando vediamo chi è quotato in Borsa diceva come o dei risultati eccezionali o dei Baggio è straordinario degli utili importantissime vengo continuamente penalizzato nervi calmi nervi saldi questo il nostro ruolo guardiamo avanti
Le turbolenze passano
Perché
Questa è una crisi che ha radici in quella finanza selvaggia per molti aspetti
Che è clamorosamente lontana da chi come noi si confronta tutti i giorni con l'economia reale CONI Budget con la qualità dei prodotti con i prezzi con le quote di mercato con i concorrenti con l'organizzazione aziendale con i nostri collaboratori con i nostri collaboratori
Però
Purtroppo dobbiamo dire che questo bar brusco risveglio del due mila otto che per certi aspetti ci deve preoccupare
Trova un Paese purtroppo impreparato
Ho detto prima che le imprese hanno reagito ad una situazione
Difficile attraverso un grande processo di ristrutturazione di trasformazione e di selezione
Selezione vuol dire che
Chi ce l'ha fatta oggi è più forte chi non ce l'ha fatta purtroppo ha dovuto chiudere le aziende
Però
Questa ristrutturazione apportato alle aziende fortemente protagoniste sui mercati internazionali e con grande orgoglio voglio dirvi noi in questi quasi quattro anni tre anni e mezzo ormai
Siamo andati in tanti Paesi del mondo in giro per il mondo
Sei mila e duecento piccole aziende soprattutto sono venuti con noi nei Paesi più importanti
E dovunque siamo andati siamo cresciuti di più della media europea in Paesi importantissimi uno tra tra l'altro a tutti l'India
O la Turchia siamo cresciuti più della Germania siamo più lo spread cresciuti più della Francia
E questa grande crescita di quote di mercato spesso sacrificando dei margini pur di acquistare quote di mercato e presenza è stato fondamentale per quello che ha significato
Il ruolo dell'impresa della crescita del Paese
Noi
Abbiamo da soli con la nostra crescita contribuito a più del sessanta per cento della crescita del PIL
E dall'altra parte come giustamente ha riconosciuto il presidente Ceccuzzi
Sulla
Maggior gettito il cinquanta per cento della crescita del gettito il famoso tesoretto
Spesso mal utilizzato è stato rappresentato dal gettito dell'impresa
Il fatturato reale dell'industria ha superato di gran lunga il tasso di crescita economico del Paese e questo vuol dire il nostro ruolo di cui dobbiamo essere orgogliosi
Però
Sarebbe assurdo sbagliato pericoloso pensare che l'impresa possano sempre da sole trascinare la crescita anche perché ce lo diciamo
Io non voglio richiamare
Grandi leader americani come Kennedy
Ma non c'è solo il PIL nel nostro Paese
E sbagliamo se pensiamo che ci sia solo il PIL ma se parliamo di pile di crescita non possiamo far pensare che lo sviluppo del Paese la crescita del PIL la crescita della presenza all'estero sia sempre solo sulle nostre spalle
Di fronte a una sorta
Che spesso è di disinteresse generale ma McCormack anche per come emersa da una ricerca utile ben fatta di cui faccio i complimenti
E realizzata da una persona capace che stimo come diamanti
Bene questa ricerca spesso
Denota come ci sia in alcune aree anche ancora un clima
Di ostilità nei confronti delle imprese
E io lo dico
Senza sventolare le bandiere
Ma lo dico con convinzione e lo dico a coloro i quali ieri in Parlamento hanno offerto non solo i giovani ma tutte le persone di questo Paese uno spettacolo inaccettabile indecoroso
Indecoroso alla stragrande maggioranza
Delle persone
Di questa Italia che sono persone perbene
Sono persone che lavorano con generosità con capacità con onesta in tanti settori del Paese a cominciare dalla quella pubblica amministrazione
Perché le persone perbene le persone capaci che lavorano nella pubblica amministrazione
E che sono pagati uguali allo stesso modo di tanti fannulloni che non lavorano che fanno assenteismo sono i primi a sentirsi offesi rispetta un paese che fa una grande difficoltà
Finalmente a mettere il merito al centro premiare i migliori premiare chi è più capace premiare chi ha più voglia di lavorare e questo spettacolo di ieri lo diciamo forte c'è indignati
E a loro diciamo che sono i rappresentanti dei cittadini
Parliamo dopo di come li leggiamo
Bene diciamo cosa sarebbe questo Paese oggi senza all'impresa essenza chi lavora nelle imprese cosa sarebbe questo Paese oggi
Da se i tanti vincoli che ho fin qui ci hanno obbligati a competere con una mano legato dietro la schiena io mi ricordo un grande Presidenti Confindustria Guido Carli che negli anni Settanta parlava di lacci e laccioli oggi dovremmo parlare di catene
Non di lacci e lacciuoli
Tempi burocrazia veti procedure
Stamattina leggevo mentre ero qui la dichiarazione sulla giustizia sui tempi della giustizia che Santo sono uno dei motivi per cui
Gli investimenti e ne parliamo tra un minuto stranieri in Italia stanno andando al lumicino bene se
Questa
Serie di condizionamenti ha portato il Paese ad una crescita che agli ultimi posti in Europa negli ultimi anni oggi questi vincoli rischiano
Di pregiudicare Ford fortemente il progresso è proprio la crescita che fondamentale per tutti in questi anni
Diamolo più volte chiesto riforme strutturali
Ma chi erano più facilmente attuabili in momenti di crescita dell'economia a cominciare
Da tagli coraggiosi a troppe spese improduttive
Non possiamo pensare di fare una politica economica solo con le entrate dobbiamo avere anche il coraggio di tagliare troppe spese troppi sprechi per generare risorse per lo sviluppo
Nell'assemblea di Confindustria del maggio scorso abbiamo detto a Roma con grande chiarezza
Che l'Italia si dibatte da troppo tempo in una infinita transizione una transizione che ci ha indebolito
E ma che ha indebolito l'autorità dello Stato e quei vincoli che teneva no unito un Paese che mai come in queste ore ha bisogno di unità ha bisogno di persone
Ha bisogno di cultura
Che unisca
In quell'occasione abbiamo puntato il dito contro una politica che aveva cessato da tempo di essere guidati motore del cambiamento
E di diventata sempre più amministrazione della cosa pubblica Ai fini privati con una scarsissima attenzione i cittadini ai problemi reali e soprattutto ai servizi resi
Perché noi ci chiediamo dove vanno a finire le nostre tasse
Ma quando uno Stato dice che non è in grado dia vere non degli innocenti ma delle persone condannate in galera perché non costruisce
Le
I penitenziari ma li dobbiamo costruire noi penitenziari o lo Stato e abbiamo liberato tante persone
Aumentando il livello di diminuendo il livello di sicurezza nel Paese perché non eravamo in condizione di fare lo Stato di fare le galere
Allora queste e su questo abbiamo avuto accordi bipartisan per motivi diversi
Allora
Allora abbiamo fatto anche altri esempi negli ultimi anni governi di centrodestra perché qui non è che possiamo pensare che i problemi siano dell'ultimo
Dell'ultimo anno e mezzo degli ultimi di anni io ho detto e qualcuno si è scandalizzato questo Paese non è stato più
Veramente governato dal giorno dopo l'entrata nell'Euro non abbiamo visto grandi riforme non abbiamo visto delle grandi sfide non abbiamo visto delle grandi scelte per il futuro del Paese
Che oggi i nodi sono venuti al pettine perché il mondo va avanti perché c'è una grande concorrenza perché c'è una grande competitività quindi voglio dire
Abbiamo visto proliferare aziende pubbliche di tutti i tipi
Sono ormai cinque mila li aziende pubbliche che con soldi pubblici fanno sul territorio concorrenza i privati fornendo servizi scadenti
Abbiamo avuto per cinque anni un Governo di centrodestra così scarsa cultura del mercato non ho visto una liberalizzazione ora
Una
Qui abbiamo un Governo di centrosinistra
Che fa esattamente il contrario che tutelare chi ha più bisogno
Perché proliferare di aziende pubbliche proliferare di mano pubblica poca concorrenza vuol dire servizi cari e chi ha meno potere d'acquisto è il più colpito è esattamente il contrario
Teste
Società a capitale pubblico a maggioranza pubblico sul territorio in comuni in Province in regioni
Oltre a fare concorrenza sto e a dare servizi scadenti siti sono diventate le uniche discariche che funzionano in questo Paese perché servono per scaricare
Persone che non sono state elette sono diventate una discarica per politici trombati
Con
Con una produttività vicino allo zero con concorrenza vicina al sotto zero e con una
Totale non
Cultura di mettere al centro i cittadini come clienti
Una politica sempre più concentrata e rispetto a maggio siamo ancora peggio perché ne abbiamo visti tanti esempi sulla spartizione di posti e di poltrone
E qui sì nel libro la Casta che ha avuto un successo clamoroso a dimostrazione che è un tema sentito dalla grande opinione pubblica perché altrimenti con tutto rispetto di chi l'ha scritto lo sarebbe avvenuto
Si parlava dei costi della politica parliamo anche dei costi dei non eletti di coloro i quali ripeto dobbiamo sistemare in consigli di amministrazione che spesso sono più numerosi dei dipendenti dell'azienda stessa
Allora e non parliamo
Di alcuni esempi del sud Italia oggi spesso per diventare i primari per diventare direttore delle
Assil per diventare professori
Abbiamo bisogno
Della politica la politica sta invadendo in maniera
Assoluta tutti i gangli della vita civile di questo Paese ed qualunque siano i colori della politica
Oggi
Nelle norme macchina della pubblica amministrazione italiana merito in concorrenza sono valore che continua ad essere spesso fu sconosciuti certamente contato molto ma molto di più raccomandazioni e appartenenze ai partiti
E allora dicemmo allora e qualcuno disse volete entrare in politica perché noi abbiamo avuto le critiche anche giustificate per anni dei politici
Ma noi abbiamo reagito
Noi ci siamo dati da fare ed è nostro dovere oltre che nostro diritto di chiedere che una parte la politica faccia altrettanto
Non è che qui abbiamo l'impossibilità
Di con rispetto con spirito civico con spirito costruttivo di confrontarci con il mondo della politica
Dicemmo allora
E mai come adesso lo dobbiamo ripetere serve una grande e profonda riforma dello Stato
Facemmo l'esempio della Formula uno
Vincere
Nei mondiali di Formula uno se hai una macchina troppo pesante
Troppo vecchia troppo complicata da guidare chiunque sia il pilota qualunque sia il colore della tuta rossa bianca verde biancorossa biancoverde nera non vince il nostro Paese così
Lo Stato italiano una macchina vecchia pesante
Incapace
Di prendere produrre decisioni efficaci a tutti i livelli il Time to market con cui noi imprenditori ci confrontiamo
Il dal momento del Progetto al momento della realizzazione
Nella politica italiana dei tempi fuori da ogni realtà mondiale
E siamo stufi di sentirci parlare continuamente di progetti
Oggi noi abbiamo bisogno di giudicare chi abbiamo mandato a rappresentarci in tutte le sedi istituzionali sui risultati non sulle parole non sui dibattiti non sulle intenzioni sui risultati
E quello che noi chiediamo come voi come noi siamo giudicati
Qui dobbiamo giudicare i nostri collaboratori
Merito competenza
Concorrenza ho sentito parlare giustamente di rapporto prima nella dibattito nella tavola rotonda di rapporto tra impresa e un e università e lo dico qui
In una
Cita universitaria importante in una regione universitarie importante in un Paese universitari importante che deve solo stare attento a non farsi prendere
Dalla
Così dalla
Dalla gara di troppe università condominiali
Nel senso che ogni piccolo centro sia all'università si sente più importante più grande errore che si possa fare cerchiamo di puntare a dei centri di eccellenza meglio qualche Facoltà in meno e qualche centro di eccellenza in più
Cerchiamo di portare il merito nell'università oggi questo Governo tra diverse cose buone che ha fatto
Ha fatto una cosa importante per le piccole imprese
Quello del credito d'imposta sulle ricerche tra imprese università
Ed è importante proprio bisogno di un'università diversa una università concorrenziale che si faccia competizione l'altra come né della campagna acquisti dei migliori professori
E che professori italiani i più anziani d'Europa siano valutati giudicati non per l'anzianità ma per la capacità il merito le capacità di ricerche i risultati
Altrimenti proprio dall'università diamo il peggiore esempio
Agli studenti agli uomini di domani del nostro Paese ma il rapporto tra impresa e università è fondamentale soprattutto per le piccole imprese il novantotto per cento amici imprenditori
Di imprese iscritte a Confindustria hanno meno di dieci dipendenti novantotto per cento come si può fare ricerca come si può fare innovazione senza l'università ben venga e si consolidi questo rapporto
Ora abbiamo detto che siamo una macchina vecchia che va rinnovata d'altra parte se noi non mettessimo mano continuamente all'organizzazione delle nostre aziende se pensassimo di lascia l'organizzazione quella che era cinque dieci quindici anni fa dove saremo
Perfino il meccanismo fondamentale di una democrazia il sistema elettorale e considerato da tutti o quasi tutti pessimo eppure oggi fino ad oggi è stato impossibile trovare un accordo per cambiarlo
Noi parliamo di merito noi parliamo di concorrenza ma quale
La
Concorrenza fondamentale di una democrazia vivaddio che i cittadini possano scegliere chi mandare in Parlamento
E non trovarsi delle liste preconfezionate dalle Segreteria dei partiti ed essere costretti a fare non i cittadini ma i notai
E vogliamo ancora parlare di questa legge elettorale
Noi
Proprio personalmente a Capri non interessantissimo l'ultimo convegno ottobre dei giovani imprenditori
Dissi lo cito perché non vorrei che qualcuno pensasse che queste cose le diciamo oggi le abbiamo detto all'inizio di ottobre del tutto del due mila e sette e le abbiamo detto a maggio del due mila e sette
Dicemmo la riforma elettorale la pietra angolare per una nuova stagione della nostra politica e chiedemmo tre
Cose fondamentali primo consentire ai cittadini di scegliere gli eletti
Diminuire il numero dei partiti garantire la governabilità senza piegare le maggioranze
Ai
Praticati delle alle estreme viviamo in un Paese
Che la leadership è la leadership delle minoranze questo Paese è prigioniero di questa situazione
Abbiamo bisogno di governabilità abbiamo bisogno di scelte abbiamo bisogno di chiunque vinca le elezioni sia in condizioni di scegliere di decidere di governare oggi non è così lo abbiamo visto negli ultimi anni
Non solo negli ultimi due
E voglio dire che nessuna dico nessuna di queste priorità
è stata affrontate in questi mesi riforma dello Stato riforma elettorale il taglio della spesa improduttive
Recuperi di efficienza costi e di invadenza della politica anzi se dobbiamo vedere la situazione di oggi e certamente peggiore rispetto a quella di un anno fa
Mentre accade tutto questo noi imprenditori
Cerchiamo di fare la nostra parte sia alla guida delle imprese sia come associazioni sia come impegno civico sia come servizio civile che diamo impegnandoci delle associazioni e parlando sempre prima da cittadini e poi da imprenditori
Perché è facile chiedere importante dare trasportate sapere dove si vuole arrivare
Penso a tanti esempi peso alla chiusura recente del contratto dei metalmeccanici resa molto difficile dalle resistenze di alcuni settori del sindacato che hanno una cultura
Purtroppo frena attrice che guarda indietro
Che non guarda domani e che non guarda quello che succede
In giro per il motore e da un meccanismo di contrattazione arcaico sul quale è
Indispensabile intervenire il prima possibile
è un risultato in ogni caso di cui siamo soddisfatti anche se lo dobbiamo dire forte le nostre proposte avrebbero permesso ai lavoratori di ottenere di più in cambio di maggior flessibilità
Dobbiamo anche nei contratti mettere in condizione nelle nostre aziende di
Premiare pagare di più
Chi lavora di più e questo lo dobbiamo dire e invece nella cultura sindacale questo in gran parte in molta parte non in tutta
Questo
è un tema assente
Abbiamo bisogno di questo se teniamo conto amici che in Italia ogni cinque anni si lavora un anno in meno che negli Stati Uniti d'America
Voglio dire con sincerità che abbiamo chiuso questo contratto anche
Nei momenti particolari per dare un segnale positivo al Paese in un momento di difficoltà
Di avere meno contrasti meno posizioni
E l'abbiamo fatto con senso civile
E continueremo su questa strada riprendendo quanto prima riprendendo quanto prima indipendentemente dalla situazione politica il confronto con i sindacati per dar vita a un nuovo modo di fare i contratti
Che guardi agli interessi veri dei lavoratori e delle imprese a cominciare lo ripeto dalla possibilità di pagare di più chi si impegna di più
E portare anche la durata dei contratti a tre anni per evitare un conflitto continuo costoso per lavoratori e insopportabile per le imprese
Del resto
Questo ormai è un Paese ha due facce
E non abbiamo bisogno di ricerche di mercato di lustri osservatori e sociologi per dimostrarci
Ben vengano ma forse su questo non abbiamo bisogno chi produce e lavora ad incominciare dagli operai nelle fabbriche che pagano le tasse che non evadono
Che lavorano
Che si sono
Sono cresciuti perché gli operai di dieci anni fa sono diversi da quelli di oggi
Erano diversi da quelli di oggi e quelli che ci saranno tra dieci anni saranno diversi da quelli di oggi
è un Paese che mette da una parte chi produce chi lavora chi rischia chi si impegna a chi è capace e dall'altra chi vive di privilegi
Chi è dentro al mercato la concorrenza chi rifiuta di mettersi in gioco in tutti i settori della vita civile del Paese chi rispetta le regole e chi invece ritiene di esserne sempre al di sopra
Mentre
Imprenditori siciliani i nostri colleghi siciliani e vi dico la verità in certe zone d'Italia a fare l'imprenditore non è come in Toscana un atto di eroismo lo dobbiamo dire
Bene bene mentre i nostri imprenditori siciliani combattono con coraggio contro il pizzo il Governatore della Sicilia viene condannato a cinque anni di reclusione e decida di restare al
Questa istantanea questa brutta istantanea
Riassume bene i due volti del Paese e la distanza sempre più grande di questa classe dirigente politica dal Paese reale dai problemi dei cittadini
Tra il due mila
E il due mila e sette
Tra il due mila non son cifre numeri a caso tra il due mila e il due mila e sette
In Italia
E la produttività accumulata è diminuita quasi del due per cento la produttività Paese
Negli Stati Uniti e migliorata del tredici per cento
E l'intera area dell'euro di quasi il cinque per cento noi meno due per cento
Un dato che non ho difficoltà a definire drammatico nella concorrenza Paesi e competitiva
Perché
E solo aumentandola produttività che aumenta la crescita ed è solo aumentandola crescita che si creano le condizioni per a vere benessere per a bere Investimenti per pensare al futuro
E per pensare a chi è più debole
Io ve lo dico
Io ho sempre sognato un'Italia che abbia più concorrenza più innovazione dalla prima elementare i nessuno il DNA degli italiani
Solidarietà sociale perché un Paese forte un Paese che cresce ancora di più responsabilità nei confronti di chi è più debole e guardate questo Paese con una mobilità sociale inaccettabile chi nasce povero spesso muore povero
Perché non c'è competizione non c'è merito
Non c'è la vera possibilità di premiare chi è più bravo io non voglio richiamare tanti Paesi e spesso gli Stati Uniti
Ma guardate negli Stati Uniti può diventare Presidente di questo grande Paese un immigrato un figlio di un immigrato o persone che indipendentemente dal ceto sociale da chi è il padre da quale area provengono sono capaci competenti
E questo è un tema su cui dobbiamo molto riflettere nel nostro Paese
Allora
Se teniamo conto la situazione di oggi della produttività
Questo
E ancora più drammatico se pensiamo che arriva al termine di un ciclo storico amici imprenditori
Che è cominciato all'inizio degli anni Novanta e che fino ad oggi ha visto l'Italia a perdere l'undici per cento del PIL
Rispetto ai Paesi dell'area euro della vecchia Europa diciamo così e addirittura il quattordici per cento in meno
Di PIL rispetto alle quindici principali nazioni europee queste sono cifre
Non sono
Sogni con cui
Non ci dobbiamo confrontare con cui i cittadini si devono confrontare con cui i nostri figli si devono confrontare e attenzione ludico
Con una grande senso di responsabilità ed è sporca i rappresentati dei nostri lavoratori
Se il Paese e arrivato ormai a zero nell'attrazione degli investimenti se nessun imprenditore o grandi imprese o medi presi interazione viene in Italia vuol dire che fare l'imprenditore in Italia è molto difficile
Eh vuol dire che bisogna stare attenti perché l'impresa e ce la faranno
Facendo joint ventures facendo accordi internazionali andando a produrre all'estero il rischio che non ce la faccia l'Italia che è ben diverso
Ora
Pensate questa mancanza di crescita dagli anni iniziano i novanta ad oggi ha significato per l'Italia una perdita di duecento miliardi di Euro Di Pillo ogni hanno duecentodieci miliardi all'anno
Quanti asili nido quante infrastrutture quante galere quanti progetti di ricerca si potrebbero fare con duecento dieci miliardi l'anno
Quante assistenza anche a più occhi bisogno
Duecento perché il Paese non cresce e se non mettiamo la crescita al centro noi abbiamo definito la crescita un bene comune
Allora
Queste sì un tesoro vero altro che un tesoretto
E questo avrebbero significato finanziari politiche pubbliche pubbliche perché il problema oggi che abbiamo troppi pochi investimenti pubblici di grande impatto sociale del Paese
E vi dico e lo citava Ceccuzzi
Io faccio l'esempio della Ferrari quando mi dicono e che tempo abbiamo fatto sabato
Primo no dice guardi non siamo andati bene ma vedrà domani io preferisco vedere i tempi davanti agli altri
Allora tutti mi dicono queste classifiche sulla competitività italiana Bosco lasciano il tempo che trova ma com'è che siamo sempre agli ultimi posti di ogni classifica e viva Dio non siamo mai tra i primi perché ci sarà qualcosa di vero in tutto questo
Allora
Davanti a questa situazione che chiama in causa tutti nessuno escluso coloro che hanno governato il Paese dall'ingresso dell'euro in poi davanti a uno scenario internazionale
Che è in continuo peggioramento davanti a investitori internazionali e sempre meno propensi avvenire
Mai me a rimanere in Italia
Pensate noi siamo tra le grandi Paesi europei anche qui all'ultimo posto in due cose nella capacità di attrarre Investimenti
Molto meno di Francia di Germania di Spagna ed Inghilterra e nella capacità di attrarre studenti stranieri perché perché abbiamo troppi pochi corsi in inglese perché abbiamo poche internazionalizzazione
E questo è un fatto molto molto negativo il Paese attrae sempre meno
Ora
Davanti alle immagini trasmesse in tutto il mondo
Di cumuli di immondizia che da mesi invadono una delle più importanti città italiane eviterò dire
Che per fortuna
Che il Sommo Pontefice all'ultimo momento ha preso la decisione di non andare a Roma a Roma in un'università a parlare perché saremmo stati su tutte le pagine dei primi giornali del mondo
Anche sulle contestazioni al Papa e questa è una situazione reale del Paese
Bene
Di fronte a tutto questo
Di tutto ha di fronte a tutto ciò quello che abbiamo visto in in Parlamento quello che vediamo quotidianamente soprattutto nelle ultime ore
Ci dà la sensazione ci dà la sensazione speriamo di sbagliarci lo dico veramente
Che la politica giri la testa dall'altra parte che rifiuti di assumersi responsabilità e si prepari e si prepari ad un'altra stagione di campagna elettorale ha ragione diamanti
Io da quando sono diventato presidente di Confindustria ho visto un Paese in campagna elettorale permanente
Campagna per le regionali campagna per le europee campagna per le politiche in cui tutti dicevano il contrario di tutto un Paese in continua campagna elettorale
E lo vedo anche quanto
Non ci sono elezioni c'è una campagna elettorale permanente
E allora imprese che rischia di prepararsi ad un'altra stagione elettorale con il consueto coloro vario di accuse
Diritti di proclami di facili promesse di coalizioni eterogenee e di liste bloccate
Io ho la sensazione
Che se
Non ci si accorge di tutto questo
Rischieremmo di essere davanti a una nuova stagione della politica
Attenzione
I cittadini e non solo gli imprenditori vogliono sempre più
Che chi li rappresenta risponda al loro a loro direttamente del proprio operato e come dicevo prima possiamo essere in grado di giudicare sui risultati e non lo dico in un
Detto Napolitano di pensare sempre che di fronte a grandi
Errori di fronte a grandi successi di fronte a cose che non si sono realizzate di fronte a chi
Qualcuno rende conto dell'operato c'è l'atteggiamento a da passa la nottata ci sarà quattro giorni cinque giorni una settimana un mese di polemiche e poi tutti si dimenticano di tutto
Oggi
Ebbene ricordarlo e mi fa piacere di farlo da Siena
Perché Siena è una città che ha la fortuna oltre che il merito di raggruppare io non so se casualmente o meno tanti elementi
Dell'Italia bella
Cultura
Storia tradizione piccole e medie imprese grandi istituto
Finanziario e una grande immagine internazionale
Bene che sono un po'molte delle caratteristiche del Paese servizi industria e quant'altro
Bene da qui io credo
E spero anzi sono certo di interpretare il pensiero degli imprenditori italiani oltre che toscani
E non vogliamo ricordare con rispetto con rispetto consesso civico con attenzione ai ruoli
Però con altrettanta determinazione ad una classe politica sempre più autoreferenziale
Che ci troviamo a fronteggiare una congiuntura economica difficile in una condizione noi italiani di estrema debolezza strutturale uno Stato che funziona male
Una bassissima fiducia dei cittadini nelle istituzioni
E nella politica una situazione della finanza pubblica che seppur migliorata e di questo dobbiamo dare atto a questo Governo negli ultimi mesi rimane fragilissima
Noi abbiamo due grandi pesi sulla testa dei nostri giovani il debito pubblico più alto
Devo ROPPA è una spesa corrente che cresce sempre incapacità di qualunque Governo di tagliare
Questi sono dati incontestabili che non possono essere impiegati a interpretazione di parte attenzione
Non ragioniamo sempre guardando il nostro
Piccolo a seconda di chi è partito siamo retto Confindustria malgrado
Tanti sforzi
Di chi non ci vuole credere la forza di Confindustria e l'ha l'autonomia dai partiti noi siamo autonomi
Noi giudichiamo qualunque Governo su ogni singolo provvedimento perché se fossimo collegati ai partiti può
Dunque nostra presa di posizione qualunque progetto qualunque idea sa avrebbe un significato clamorosamente minore
E io dicevo noi oggi vogliamo chiamare
In causa la responsabilità di tutta la classe dirigente
A cominciare da noi
Abbiamo fatto molto non basta sappiamo e siamo convinti di Dole fa di dover fare ancora di più
Non c'è ognuno deve fare la sua parte ognuno deve fare la sua parte ma proprio perché noi
Siamo pronti convinti disponibili a fare la nostra parte crediamo chiediamo che anche altri facciano altrettanto
L'Italia e lo dico ancora una volta dall'entrata dell'euro non è stata governata
è mancato un grande progetto Paese
Una vera sfida una vera missione e su alcuni grandi temi che non sono né di destra né di sinistra avremmo V lutto un impegno ovvero istituzionale di senso dello Stato delle persone più responsabili di entrambi gli schieramenti
Perché credo che parlare oggi di infrastrutture di una scuola competitiva di più
Di più sicurezza non sia né di destra né di sinistra riguarda il futuro del nostro Paese e la nostra politica ormai da troppo tempo non ha la capacità di pensare al domani e la forza di decidere oggi quello che produrrà i suoi frutti in futuro
Come invece facciamo noi ogni giorno nelle nostre aziende guardiamo a medio termine guardiamo lungo termini investiamo facciamo dei sacrifici ci rinnoviamo
Un grande statista Alcide De Gasperi disse
Il politico e quello che pensa alle elezioni subito immediate continue lo statista e quello che sa fare le scelte per il futuro
Con l'aggravante che l'assenza di scelte lungimiranti da parte della politica purtroppo si riflette sulla vita di tutti noi prima come cittadini e come imprenditori dei nostri figli sulle condizioni in cui il nostro Paese si troveranno a vivere
Tra dieci quindici anni le scelte o lei non scelte di oggi le paghiamo tra dieci o quindici anni esattamente come le nostre aziende
La crisi della FIAT era nata da scelte sbagliate del passato non è nata negli ultimi due mesi lo sappiamo noi che lavoriamo in qualunque azienda ragioni Mussari ha ragione Mussari mi auguro che poi
Tutto il sistema bancario su questo ci si comporti allo stesso modo e cioè noi dobbiamo pensare che le banche sono imprese per le imprese
E debbono esserne tale
Allora io dico
Attenzione
In tutti
Nei momenti di crisi soprattutto dove era la festa assistito a spettacoli da suk uno di questi giorni o a quello che è successo lo ripeto anche ieri desideriamo tutti noi
è automatico che tutti noi diciamo vogliamo tornare decidere noi
Cioè i cittadini dicano vogliamo avere di nuovo non la parola il come attraverso le elezioni e naturale tutti pensano che a torto o a ragione dice adesso vogliamo andare a elezioni per finalmente cambiare le cose
Tutti vogliamo dire basta e le elezioni ci sembrano l'unico modo per poterlo fare attenzione attenzione
Lo sappiamo per esperienza
Con questa legge lotta elettorale la parola non torna i cittadini ma le segreterie dei partiti che con liste preconfezionate vogliono consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento questa è la verità
Gli imprenditori italiani questo lo dicono forte
Possiamo davvero credere che un'altra stagione fatta di coalizioni forzate
E di patti traditi il giorno dopo le elezioni metteranno in grado il prossimo Governo chiunque esso sia di affrontare una crisi di sistema
Come quella in cui versiamo perché questa è una crisi di sistema
Noi abbiamo già viste troppe di queste cose errare humanum est perseverare diabolicum ci avevano insegnato
Non possiamo rassegnarci a questa deriva non possiamo permettere che i problemi veri quelli veri del Paese vengano ancora una volta accantonati
Per questo voglio dire alle forze
Politiche lo voglio dire a nome di tutti gli imprenditori italiani che ho l'orgoglio e la responsabilità di rappresentare a tutte nessuno escluso
Le forze più avvedute i responsabili di entrambi gli schieramenti
Che prima di andare al voto serve una nuova legge elettorale che consenta agli atti agli elettori di decidere chi mandare in Parlamento e che limiti il potere di veto dei micro partiti
E a queste persone
Più avvedute responsabili di entrambi gli schieramenti diciamo forte mettete da parte gli egoismi di partito
Uscite dal contingente ricordate che siete in Parlamento per fare il bene del Paese
Una breve ed efficace stagione di riforme condivise una breve ed efficace stagione di riforme condivise
Nell'interesse generale nel futuro dell'Italia nel futuro delle nostre famiglie nel futuro dei giovani nel futuro delle nostre imprese non è solo indispensabile ma è ancora possibile
E consentirà poi a chi vincerà le elezioni di poter governare davvero che chiediamo che chi vince sia in condizioni di poter governare di poter scegliere veniamo da troppi anni di non scelte
Dobbiamo cambiare almeno in questi pochi tempo che ci rimane i regolamenti di Camera e Senato per
Evitare la nefasta frammentazione e proliferazione dei Gruppi
I regolamenti parlamentari dobbiamo ridurre il numero dei parlamentari dobbiamo correggere quel vicari
Di camerali ISMU perfetto che paralizza l'Italia da troppi anni
Sono
Riforme che un Governo un Governo di scopo si chiami governo istituzionale si chiami governo tecnico va di scopo
Potrebbe fare molto rapidamente trovando una immediata auspicata necessaria
Doverosa urgente improcrastinabile sintonia con il comune sentire della società italiana
è un appello
Che vi dico la verità amici imprenditori in queste ore può sembrare disperato lontano dalle evidenze della cronaca parlamentare
Ma credo
Che sia giusto rivolgere alle persone più responsabili entrambi gli schieramenti nell'interesse dei cittadini
Delle imprese dei giovani e a chi ha l'ambizione di rappresentare a destra e a sinistra il futuro della politica italiana
Io finisco
Finisco
Dicendo con altrettanto rispetto e convinzione alla classe politica nel suo complesso
Se perderete questa occasione non si risolveranno i problemi veri del Paese e aumenterà ancora il di scatto tra il il distacco tra il Palazzo l'opinione pubblica che conduce non solo alla protesta
Ma chiome ha scritto questa mattina
Elezione Mauro il direttore di Repubblica un articolo che ho apprezzato
Conduce non solo la protesta ma un senso di esso di attenzione di solitudine civica i alla secessione individuale dallo Stato
Questa soluzione speculi Stas sensazione che noi abbiamo come cittadini di un senso dissoluto solitudine civica sta crescendo sempre di più con il rischio di una secessione individuale dallo Stato
Per questo abbiamo più volte parlato del rischio di un Paese fai da te
Dove ognuno pensa agli affari suoi dove ognuno pensa agli affari propri se tante una tale tragedia in giro sai che novità c'è io mia faccio gli affari miei e poi vediamo quello che succede non va bene
Si trascura il bene comune non è quella che noi che abbiamo sempre voluto essere cittadini e imprenditori dal bene comune vogliamo questo non lo vogliamo
E attenzione un rischio che c'è anche in casa nostra se noi non pensiamo al bene di questo Paese da cui chi come me ha la fortuna di essere nato dopo la guerra e quindi di non aver vissuto la guerra avuto molto da questo Paese
Abbiamo bisogno di pensare tutti al bene comune
E quindi cari colleghi ho preso per concludere che i prossimi mesi saranno difficili purtroppo saranno difficili per l'economia saranno difficili per il Paese io richiamo l'attenzione non siamo ottimisti abbiamo passione io racconto sempre
Noi ci lamentiamo spesso ma fortunatamente abbiamo la fortuna di fare il mestiere più bello del mondo
In cui le idee diventano realtà in cui i nostri collaboratori entrano operai e spero escano amministratori delegati in cui abbiamo internazionalizzazione prodotto pro cesso
Quante notti insonni abbiamo passato io questo lo racconto sempre perché io lo fate delle noti solo i quando sono diventato Presidente della FIAT cosa che non volevo il giorno di asta diventato Presidente Confindustria dico Dio non ce la faccio
O quando tornando alla Ferrari dopo tanti anni non vincevamo una gara tra scapoli ammogliati non vincevamo calata scapoli ammogliati non vincevamo o quando abbiamo avuto alla Ferrari la cassa integrazione prima pagina del luglio al Times non si vendono più
Le Ferrari i sogni questo getto italiano
E vale per voi quante notti insonni abbiam passato il giorno prima di una scelta difficile per la nostra impresa per i nostri collaboratori per le nostre famiglie per i nostri fornitori per il territorio
E lì non c'è Confindustria non c'è Governo non c'è sindacato non c'è la decisione nostra questo è il bello del nostro mestiere rischio innovazione capacità spirito di squadra
Rispetto
Ancora di più per i nostri collaboratori
La mia più grande soddisfazione non è che abbiamo vinto sette campionati del mondo sul nove e ho detto un mese fa a me piace più cifra tonda vorrà gli otto su dieci e faremo di tutto per fare otto su dieci quest'anno
Ma di aver vinto il premio il miglior posto per lavorare in Europa
Motivazione delle persone qualità della vita in fabbrica crescita professionale
Vivere felici
Ecco questo è il nostro mestiere che allora noi abbiamo fatto molto ma siamo determinati a fare ancora di più sappiamo che dobbiamo fare ancora di più non ci consideriamo i primi della casa e vogliamo fare la nostra parte
Chiediamo la politica di mettere al centro per una volta l'interesse il bene comune il senso dello Stato e delle istituzioni che oggi sembra mancare
E di guardare alla crescita economica del Paese come il vero bene comune da perseguire il Paese ha bisogno di unità di condividere delle scelte importanti su regole e valori per recuperare quello slancio verso il futuro che abbiamo perso da troppo tempo grazie grazie a tutti
Grazie