Grande industria e mezzogiorno

Quindi
Possiamo cominciare buongiorno
A tutti benvenuti pervenuti pervenuto al al Presidente a Confindustria di Brindisi
Che accanto a me
E a tutti gli altri che parteciperanno
A questa
Discussione che è più che altro
Quello che dovrà diventare oggi attorno a un tema importante
Che è il tema della grande industria mezzogiorno ora a me fa molto piacere se le parole l'inizio di una cosa di questo genere sono sempre formale
Quindi sono sempre una noia tremenda vi dico solo che la
Diciamo oggi però è un buon esempio di quello che noi come noi intendiamo fare anche per il futuro cioè unire la ricerca che è di buona
Di di buona alto livello dal punto di vista la sua qualità
Con
Il ciò che interesse per il mondo industriale cioè non fare soltanto ricerche
Che abbiano una dimensione di qualità elevata che è fondamentale ma farle anche in modo tale che vi è una risposta a certi problemi di politica industriale di politica economica i rapporti col territorio e così via
Questo la cosa che si fa veramente del mondo universitario perché ci si specializza sempre in uno dei due settori
Mettere insieme le due cose e difficile non per nulla le persone che sono qui a questo tavolo rappresentano un po'proprio questa scuola questa mentalità questo modo di lavorare
Non tocca a me raccontarvi di che si tratta perché ovviamente tocca i relatori e a chi scritto questo importante libro sulla grande industria mezzogiorno la tradizione di del diciamo del divario tra nord e sud
E la tradizione del problema di che rapporto c'è fra la grande impresa e i cluster di piccole e medie imprese è un grande tema italiano sapete tutti benissimo che
Oltre al problema della dualismo abbiamo avuto per qualche anno anche l'introduzione del tema la terza Italia mi pare che qui siamo vicini a riprenderà un po'una una un modello di quello che il problema del sud che qua qualche siamo diretta potrebbe avere con quella terza Italia e cioè il rapporto fra i cluster di piccole imprese e la grande impresa che condensa correlata
Quindi credo che potrebbe essere un'occasione importante per fare il punto sulla situazione e per dare anche a chi lavora direttamente nell'industria qualche
Avere e dare insieme qualche indicazione di politica industriale ed economica per il futuro buon lavoro a tutti la sequenza che adesso mi seguirà
Un'introduzione del presidente di Confindustria di Brindisi e poi abbiamo l'intervento registrato e Luca Montezemolo segue la presentazione dei temi del libro da parte di Quirra Guarini che sono qui
Infine c'è la discussione le conclusioni di distinti Innocenzo Cipolletta
Grazie
Buonasera a tutti innanzitutto vorrei ringraziare la LUISS Guido Carli e per essa il Rettore
Massimo Egidi per aver voluto organizzare il convegno odierno
Non è un caso che l'idea del volume grande industria nel Mezzogiorno sia nata proprio della nostra Confindustria quella di Brindisi
Ritengo che Brindisi sia la provincia italiana con una maggior concentrazione nell'intero nell'interno del mezzogiorno proprio di stabilimenti di un'idea produttive
Che appartengono a grandi gruppi industriali soprattutto tenendo presente il rapporto tra le grandi aziende e la popolazione residente
Infatti nella provincia di Brindisi operano lo voglio ricordare
Diverse grandi aziende nell'ambito di trainanti settori è una provincia che voi a quattrocento assoli quattrocento mila abitanti
La chimica si è insediata a Brindisi nel mille novecentotrentuno con un primo stabilimento quello della Montecatini per la produzione di fertilizzanti e successivamente è stata potenziata nel cinquantanove con la costruzione del petrolchimico
La presenza di industrie di livello mondiali quali la Polimeri
La balzello le croste Exxon Mobil sono ovvie Aventis di o materiali di aziende
Molti localizzati a livello nazionale internazionali quali la Can gas I liquidi e per il comma consente questo di considerare la nostra area come una delle più qualificate all'interno dell'intero Paese dell'Europa meridionale
Protesa nel Mediterraneo per la crescita del settore nella direzione della chimica fine
Delle materie plastiche e in prospettiva di sviluppo non remota delle nuove frontiere delle B.O. temette tecnologia e poi arriviamo a dare un'antica presente sul nostro territorio dagli anni trenta
Per il secondo imperniata sul gli stabilimenti Delladio dell'Augusta Westland Dellai le ignare Novali all'interno del comparto nell'ultimo decennio si è verificato un significativo salto qualitativo
Dell'impresa e di subfornitura
L'energia
Si parla spesso di energia che viene da Brindisi che prodotto a Brindisi
Che forse a volte ha creato in passato problemi all'ambiente oggi non ne crea più contanti investimenti che vengono realizzati quotidianamente con centinaia di milioni di euro che le nostre grandi aziende energetiche investono perché di questo si tratta nell'ambiente
Che noi abbiamo la presenza di ENEL di Power Enipower dipende Linde Gas Veolia British Gas
Da evidenziare che in questo comparto sono stati realizzati
Come diceva investimenti importantissimi per le miglioramento dell'ambiente e dobbiamo io evidenziare che gli impianti produttivi di energia assicurano una consistente occupazione diretta
E nelle aziende dell'indotto e tanti rilevanti flussi di movimentazione portuale
Infine
L'Automotive che registra la presenza di chi ha i gruppi specializzata nella produzione di freni per motori common Rail complessivamente come grandi gruppi parliamo solo con i grandi gruppi
Di aziende che hanno nella nostra provincia più di cinque mila molti di più i cinque mila addetti
E almeno tre mila inattività dell'in otto e che hanno favorito lo sviluppo economico del territorio in termini di crescita di benessere
E di civiltà
Altrettanto positiva e la circostanza con sistema che significativo di grande industria dato e continua a dare un contributo la diffusione di cultura industriale
Anche attraverso la generazione di piccole e medie imprese frutto di un manager mente buy out in un territorio che deve ancora acquisirne per poter crescere ulteriormente
Grazie agli interventi alle testimonianze offerti dai manager di grandi aziende localizzate nel nostro territorio nell'ambito di diversi progetti formativi avviati da Confindustria Brindisi oggi siamo in grado di diffondere in modo efficace
Nel mondo della scuola e dell'università i valori della cultura di impresa e della cultura del lavoro
Grazie all'azione educativa della grande impresa
Le nostre imprese quelle piccole media assumono sempre più comportamenti socialmente responsabili
Che significa far bene il proprio mestiere niente di più gestendo la propria attività generando profitto in modo responsabile nei confronti dei partner economici
Ma anche della collettività dell'ambiente dei propri collaboratori e da loro salvaguardia
Tutto ciò andando al di là degli obblighi e degli adempimenti legislativi ed investendo volontariamente nella sicurezza e nella salute sui luoghi di lavoro
Mi auguro che il volume
Anzi non mi auguro sono certo che il volume
Che presentiamo oggi che si presenta oggi possa rappresentare un contributo importante all'apertura di un dibattito che possa assumere al più presto una connotazione di forte concretezza soprattutto in vista dell'insediamento del nuovo Governo
Quella sulla necessità di una vera politica industriale per il Paese per il Mezzogiorno ne abbiamo bisogno
Che veda al centro l'esigenza di favorire la crescita dimensionale delle imprese facendo leva soprattutto sugli incentivi della programmazione negoziata alla quale dovrebbero essere collegati anche i programmi di marketing territoriale
Se a tutto ciò aggiungeremo anche un auspicabile robusta semplificazione dei meccanismi autorizzativi
Con una snellezza e certezza dei tempi l'obiettivo dello sviluppo del Mezzogiorno finirebbe di essere una chimera vi ringrazio
Sì perciò a partire dall'intervento di Montezemolo
Innanzitutto voglio salutare tutti voi perché oggi il lavoro che viene presentato alla LUISS rappresenta qualcosa di di importante soprattutto perché contribuisce a evidenziare tre aspetti
A cui ho dedicato insieme agli imprenditori del Mezzogiorno molti sforzi in questi ultimi quattro anni
Primo aspetto c'è una nuova imprenditorialità del Mezzogiorno che crede nel mercato che crede nell'innovazione che crede nel merito e nella crescita che crede nell'export e l'internazionalizzazione
E questo è un fatto molto importanti
Quello che
è la seconda considerazione che questa non deve essere un'eccezione ma deve diventare una regola e questo è molto importante e terzo che nella crescita
Del Mezzogiorno c'è una crescita della cultura di impresa e questa non è diversa da a quella del centro o del nord d'Italia diverso purtroppo
E l'organizzazione la competitività del territorio
La capacità di attrazione del territorio
Allora studi e analisi di questo genere io mi voglio complimentare con Angelo Guerini e con Federico Pirro e con tutta
La associazione industriale di Brindisi di cui tra l'altro ricordo
Una bellissima bellissima Assemblea e a cui spero anche senza essere Presidente di Confindustria e poter tornare presto nel fare i complimenti credo che sia importante sottolineare come
Questa regione brindisine è una punta di diamante anche nel Polo
Arriva nautico dice questa Regione sia un po'una bandiera di un
Mezzogiorno moderno di un Mezzogiorno tra l'altro che ha la fortuna di poter mettere insieme terziario servizi industria rapporti con le università insomma una cultura di impresa in linea con i tempi
Purtroppo non in linea unico le condizioni generali del territorio né tanto meno con l'attenzione politica che al di là dei dibattiti e tavole rotonde
Viene effettivamente data dai Governi di turno e dalla politica nel suo complesso ad affrontare con determinazione i veri e urgenti problemi del Mezzogiorno buon lavoro a tutti
Bene adesso iniziamo con la presentazione dei temi del libro alla parola Federico Pirro questa di fare grazie
Grazie professore
Allora con questo testo con l'amico Guarini abbiamo inteso
Ripercorrere dall'Abruzzo alla Sardegna
Quella che la presenza delle grandi imprese
Prevalentemente a capitale esterno ma non esclusivamente a capitale esterno
Perché abbiamo ritenuto opportuno avviare
Questo viaggio perché da anni si è parlato molto forse anche troppo di sistemi produttivi locali che sembrava almeno per una certa fase avessero sostituito
Quelle che erano le funzioni trainanti di
Dei grandi impianti che si erano venuti insediando nel Mezzogiorno a partire dall'inizio degli anni Sessanta
Ma in realtà poi con l'avvio impetuoso dei processi di globalizzazione che si sono accentuati dall'inizio di questo
Decennio dall'inizio di questo secolo di questo millennio emersa invece prepotente di nuovo la funzione trainante di una serie di grandi impianti
All'interno dei quali si sono avviati nuovi cicli di investimento che hanno sortito positivi effetti di traino su tutta una serie di aziende collegati di subfornitura di con fornitura
Molte delle quali aziende hanno poi
Dopo essere cresciute sulla nave scuola diciamo delle grandi aziende esterne al territorio
Hanno avviato percorsi anche di diversificazione della loro clientele abbiamo cercato
Sulla base delle informazioni che abbiamo raccolto
E colgo l'occasione per ringraziare tutte le Confindustrie provinciali che ci hanno supportato con le loro informazioni con le schede informative con le notizie in loro possesso
è emerso appunto che tante piccole e medie industrie meridionali
Che hanno tuttora rapporti di con fornitura o sub fornitura con le
Grandi aziende insediate nel Mezzogiorno stanno diversificando la loro
Clientela abbiamo quindi come dire voluto con l'amico Guarini che ha curato in maniera molto approfondita l'analisi di un comparto strategico dell'industria internazionale italiana e meridionale qual è quello della dell'aerospazio e dell'aeronautica
Abbiamo come dire ci siamo rimessi in cammino cercando di
Attualizzare una riflessione
Preceduta da un'analisi su quelli che appunto abbiamo scoperto essere
Non solo tanti grandi impianti delle aziende insediate nel Mezzogiorno ma abbiamo visto come tante di queste aziende continuino a far capo a capitale
Settentrionale estero e in parte anche a capitale pubblico assolvendo
In molte zone funzione proprio di
Conferimento di identità produttiva a specifici territori passo subito all'individuazione mi scuso per la estrema schematicità della
Dell'intervento ma voglio lasciare la parola agli altri autorevoli interventori che ringrazio per la cortesia e per l'organizzazione di questa giornata
Il libro del resto diciamo è un contributo di conoscenza non abbiamo avuto con l'amico Guarini la pretesa di esaustività è un sentiero di ricerca che offriamo a coloro che avranno la pazienza e il desiderio di
Per correrlo per ulteriori analisi più approfondite
Nel Mezzogiorno a Taranto opera il più grande stabilimento per numero di addetti diretti del nostro Paese
L'Ilva di Taranto con tredici mila trecentoquarantasei addetti diretti cioè al libro matricola del dell'Ilva
Più tre mila e cento nell'indotto e la più grande fabbrica d'Italia che supera per numero di addetti diretti come singola fabbrica la FIAT ha un po'di Mirafiori
Se all'interno del comprensorio di Mirafiori aggiungiamo poi li ha detti di aziende
Facenti capo della FIAT alla FIAT ma al gruppo FIAT e non alla FIAT Auto Mirafiori torna ad essere in testa ma a parità di aziende singole l'Ilva di Taranto
Che peraltro da quando è stato privatizzato dal primo maggio del novantacinque ha conosciuto intanto un incremento di occupazione diretta
Il gruppo Riva ha rilanciato lo stabilimento con un ciclo di investimenti imponente
Che abbiamo ricordato nel volume e che da quattro anni a questa parte vede ulteriori investimenti per un un miliardo e ottocento milioni di euro oltre tutto in fabbrica c'è stato un turnover di oltre il undicimila detti pensate
Perché migliaia di operai sono andati in pensione altri hanno goduto dei benefici
Della legge sull'amianto quindi c'è stato un ricambio generazionale una nuova classe operaia e entrata
Un nuovo lavoro Salaria ATO di fabbrica è entrato in questa fabbrica l'età media si è abbassata trentatré anni
E questo stabilimento che fu uno dei grandi stabilimenti insediati nell'ambito della politica dei poli di sviluppo e tornato
Ad essere perno della siderurgia ciclo integrale del nostro Paese e il più grande stabilimento siderurgico a ciclo integrale
D'Europa ed è uno degli stabilimenti che compete con i colossi
Internazionali e dell'Estremo Oriente se pensate che sono annunciati in India due grandi investimenti del gruppo Mittal arse loro ed è l'opposto
Per la creazione di due impianti da dodici milioni di tonnellate di acciaio l'anno l'Ilva di Taranto ha una P.M. e P.G. undici milioni e mezzo potete comprendere qual è lo scenario competitivo siderurgico internazionale in cui si colloca questo stabilimento
Ancora
Abbiamo
Dei cinque impianti di crei King esistenti in tutto il Paese ben quattro sono ubicati nel Mezzogiorno
Brindisi Priolo Gela e Porto Torres
Il più imponente per capacità produttiva di etilene quello di Priolo
Bene delle raffinerie
Venne sette raffinerie nel Mezzogiorno cinque in Sicilia una a Taranto e la più grande d'Italia quella del gruppo Saras
Facente capo la famiglia Moratti di Cagliari che è la più grande d'Italia per capacità produttiva quindici milioni di tonnellate raffinato vili all'anno di varie tipologie di Petroli
La più grande del Mediterraneo è una delle maggiori sei d'Europa all'interno della quale
Mille addetti diretti più tre mila nell'indotto ci sono realizzati massicci investimenti di ammodernamento degli impianti che vedono questo essere uno degli una delle raffinerie più avanzate d'Europa
Andiamo al settore dell'automotive
E noto quindi
Citando le raffinerie ricordo che ben oltre il cinquanta per cento della capacità di raffinazione di questo Paese e ubicata nel Mezzogiorno
Lei cinque raffinerie siciliane da sole totalizzano il cinquanta per cento aggiungendo di quella della Saras è quella di Taranto dell'ENI abbiamo oltre un sessanta per cento della capacità di raffinazione del nostro Paese insediato
Da Taranto a Cagliari andiamo al settore dell'automotive
E noto
Universalmente noto quindi non abbiamo scoperto nulla con l'amico Guarini abbiamo soltanto come dire censito questo questo dato che oltre
Il cinquanta per cento dalla capacità produttiva di auto e ubicata di auto e di autoveicoli leggeri è ubicata da a Tessa
Sino a Termini Imerese e quindi e tralascio Cassino che è considerato stabilimento ovviamente stiamo parlando di impianti del gruppo FIAT
Che e considerata Italia centrale dal punto di vista amministrativo quindi a Tessa Pomigliano d'Arco Melfi Termini Imerese
Piccola curiosità statistica lo stabilimento di Atessa e il secondo del Mezzogiorno per numero di addetti diretti sei mila e trecento addetti diretti come è noto è una joint ventures FIAT per gioco
Sei mila e trecento diretti a tempo indeterminato settecento ci comunicano i dati ufficiali diciamo il gruppo FIAT
Interinali più un indotto di cinque mila unità
Stiamo parlando appunto di uno stabilimento che produce autoveicoli leggeri poi abbiamo il polo di Melfi cinque mila e duecento difetti più tremila e cinque nelle aziende dell'indotto di primo livello le famose diciannove aziende
Che si insediano accanto allo stabilimento entrato in produzione nel novantatré
Poi abbiamo Pomigliano d'Arco che come noto è stato interessato
Qualche mese fa da un
Processo di riorganizzazione produttiva di ristrutturazione delle gli outlet con i suoi poco più di cinque mila addetti diretti più
Un cospicuo numero di addetti nell'indotto e poi lo stabilimento di Termini Imerese per il quale la FIAT aveva preparato anche un piano di raddoppio della capacità produttiva e dell'occupazione
Concordando anche con le autorità locali e con il Governo la un contratto di programma al momento
L'Assemblea regionale siciliana peraltro interessata dalle nuove consultazioni elettorali non ha come dire approvato la parte di cofinanziamento dell'ampliamento di Melfi
Previsto nella nella bozza di contratto di programma
Quindi
A siderurgia ciclo integrale acciaio produzione di etilene quindi i cracker Inge raffinazione
Automotive questi sono quattro settori strategici che nel nostro Paese ritrovano
La maggior parte della loro capacità produttiva nel Mezzogiorno ci sono tutti stabilimenti che come dire hanno avviato il loro processo di localizzazione
A partire lo ricordava giustamente il presidente ferrarese dal mille novecentocinquantanove il petrolchimico
Di Brindisi
La SIP il il nove luglio del mille novecentonovanta del mille novecentosessanta viene posata la prima pietra dell'allora Italsider di Taranto
Che non era in origine
Uno stabilimento delle dimensioni attuali come noto lo stabilimento aveva solo due altiforni
Poi portati a tre poi raddoppiati a cinque alla fine del mille novecentosettantacinque gli stabilimenti FIAT iniziano a localizzarsi nel Mezzogiorno a partire dalla fine degli anni Sessanta
Nell'ambito di una politica allora si chiamava la contrattazione programmata oggi si chiama o meglio dal novantasei da quando appunto abbiamo
Dalla data che abbiamo scelto come Terminox a quo con l'amico Guarini da quando viene approvata la nuova programmazione negoziata non sembri un gioco di parole ma la programmazione negoziata riprende
In gran parte non per tutti i suoi istituti ma per alcuni istituti quelli dei contratti di programma
I contratti di programma già esistevano nella legge sessantaquattro dell'ottantasei ma la filosofia della contrattazione diretta fra Stato e grandi imprese e tutta dentro
La contrattazione programmata che venne lanciata alla fine anzi per essere precisi alla fine del mille novecentosessantasette pensate
Può sembrare archeologia politica del nostro Paese quando venne approvato il primo ed unico programma economico nazionale il programma mille novecento
E sessanta sei settanta che poi è rimasto l'unico approvato per legge l'unico approvato nel nostro Paese e peraltro diciamo disatteso nelle sue
Cui indicazioni
Andiamo nel settore dell'automotive può esistono alcuni grossi poli penso per esempio a quello di Bari con la presenza di
Stabilimenti del gruppo Bosh fai restò detratta Magneti Marelli Graziano trasmissioni e se Cappai fior tre cinquemila detti più l'indotto concentrati nell'agglomerato industriale di Bari Modugno
Per i poli aeronautici sarà l'amico Guarini a scendere nel dettaglio andiamo al settore energetico giustamente il dottor
Ferrarese ricordava il ruolo della produzione di energia nel Mezzogiorno
La Puglia è la seconda regione d'Italia per produzione per quantità di produzione energetica superata dalla Lombardia che però ha più produzione da fonti sono dati ufficiali del GRTN
Da fonte idroelettrica ma la Provincia di Brindisi e la prima d'Italia per quantità di energia prodotta
Certo con i problemi dell'impatto ambientale che sono noti ma anche con un massiccio sforzo compiuto da tutte e tre le grandi e soprattutto da parte dell'ENEL ci sforziamo anche di documentarlo nel libro di
Con massicci investimenti ridurre contenere circoscrivere al massimo l'impianto la l'impatto ambientale di quella che si badi bene
Gli amici dell'ENEL non lo infatti in zona ho questi dati per comprensibili ragioni ma la centrale Federico secondo di Cerano a Brindisi Sud e la più grande d'Italia per capacità di generazione duemila seicentoquaranta
Megawatt
Ma abbiamo nel Mezzogiorno tutti i grandi gruppi italiani ed esteri Edison Sorgenia Edipower British Gas Endesa Eon a Tel Gas natural
C'è una corsa nel Mezzogiorno ad investire nelle energie rinnovabili sia da parte di operatori locali sia da parte di grandi gruppi esterni al territorio il vento del Mezzogiorno
Fargo la pensate anche questo abbiamo cercato di documentare nel libro persino a grandi compagnie assicurative come la Alleans che ha comprato ha investito in parchi eolici in Sicilia ma ci sono progetti di investimento alcuni in corso di realizzazione impressionanti
Anche nel settore dell'eolico che produrrebbe per esempio in Albania in Tunisia e trasmettere bene regia
Con
Elettrodotti sottomarini progettati da un gruppo siciliano il gruppo Moncada che fra l'altro fa anche produzione propria di una determinata tipologia di aereo generatori
Mentre il più grande stabilimento in Italia produttori di aerogeneratori quello della Vestas è a Taranto seicento addetti diretti più mille
Nell'indotto
Andiamo al settore dell'information and communication technology che è stato investito negli anni Ottanta prima metà degli anni Novanta da un processo
Duramente selettivo in alcuni grandi poli L'Aquila nel napoletano e tuttavia
Anche in questo caso senza
Per carità sottacere i problemi che hanno interessato questo comparto scopriamo che resistono e crescono alcuni poli il primo in assoluto l'Etna Valley di Catania quattro mila e seicento addetti diretti
Nel Polo ST Macro Electronics che come sapete dallo scorso anno hanno
Ha costituito insieme alla Intel una Joint Venture per rafforzare il proprio primato nella nelle su delle produzioni in cui la ST Macro Electronics e azienda strategica a livello
Internazionale ma abbiamo il Polo della Eriksson a Marcianise abbiamo il Polo della micron anche per noi è stato una scoperta vero angelo scoprire questa multinazionale americana ad Avezzano
In provincia dell'Aquila duemila a detti
E uno dei poli ovviamente noto ai come dire dagli amici della
Dell'Abruzzo ma un po'meno noto alla grande opinione pubblica che pure segue le cose economiche del Mezzogiorno
Un polo informatico nel quale tra l'altro sono annunciati investimenti per due miliardi e cinquecento milioni di euro
Per rafforzare questo popolo hanno già aperto una trattativa
Con il precedente Governo e auguriamoci che anche il nuovo come dire mantenga gli impegni assunti dal precedente Governo impegni con i quali appunto le autorità governative italiane nell'ambito delle norme
Di quanto consentito anche dall'Unione europea si erano impegnati a cofinanziare questo gigantesco Investimenti da due miliardi e mezzo di euro per il rafforzamento
Di questo polo che avrebbe incrementata incrementerebbe l'occupazione anche di ottocento unità con un contratto di nel programma
Ancora il settore
Del materiale rotabile l'Ansaldo Breda conserva presidi produttivi di grosso rilievo a Napoli a Reggio Calabria a Palermo ma vi sono anche gruppi il gruppo privato Firema massicciamente presente nella zona di
Caserta
Con sono tutte aziende che i figli hanno un indotto cospicuo su cui anche altri autorevoli colleghi dell'Università di Napoli hanno lavorato ed ha i cui studi abbiamo attinto informazioni
Molto molto preziose
Settore cementiero
Non vi faccio l'elenco di tutti i grandi gruppi ma dall'Italcementi Buzzi Unicem
Con la CEM Cementir sono tutti diffusamente presenti con stabilimenti che generano indotto di quelli della Italcementi abbiamo anche
Riprodotto alcune
Schede nel settore della prefabbricazione pesante nel settore della navalmeccanica gli antichi storici poli di Castellammare di Stabia
Palermo ma anche il Polo della nautica da diporto di Messina che sta conoscendo un grande rilancio grazie anche ma non solo alla presenza
Della rubriche quel se e come sapete una delle poche aziende meridionali quotate in borsa che oggi è controllata dal gruppo Colaninno
Nell'aria di Napoli abbiamo ottanta produttori piccoli e medi di nautica da diporto
Che fanno dell'area napoletana una delle più importanti d'Italia la quinta per numero di impresa e la sesta per numero di addetti nel settore della produzione di nautica
Da diporto in gran parte esportata ma anche il Polo di Messina ripeto
E il Polo significativo da questo punto di vista poi ancora il settore del vetro
San Salvo la grande PIL Clinton anch'essa insediata all'inizio degli anni Sessanta
Inizialmente dalle partecipazioni statali gruppo EFIM oggi facente capo ad una multinazionale giapponese con i suoi duemila e trecento addetti in più
L'indotto
Il settore della armato Oria non è proprio un settore manifatturiero ma ci è sembrato con l'amico Guarini meritevole di attenzione e avremmo
Commesso un grave errore ad ignorarlo
Perché l'arma Touria soprattutto quella napoletana registra alcuni primati mondiali
Che meritano di essere ricordati il Gruppo Grimaldi e il primo al mondo per trasporto sui Cruise Ferri di
Auto autocarri veicoli industriali macchine movimento terra mentre il gruppo AMSC
Più noto come gruppo crocieristico
Facente capo all'imprenditore Sorrentino ginevrino a ponte in realtà poi scopriamo che il secondo al mondo per movimentazione container
Con le sue trecentocinquanta Nardi ENEA in costruzione altre sessantaquattro
Tra l'altro è imponente il flusso di ordini che l'Arma Touria napoletana a commissionato a cantieri navali non solo quelli della Fincantieri Castellamare di Stabia
Ma anche soprattutto a cantieri cinesi
E coreani navi finanziate da banche internazionali perché oggi finanziare mezzi di trasporto internazionale come dire un investimento sicuro dato
Comunque l'enorme e crescente volume di merci che vengono scambiate a livello internazionale
Il il porti abbiamo analizzato i porti container Gioia Tauro e tornata superare Al Jazeera su quindi Gioia Tauro Taranto Salerno Cagliari e Napoli sono porti container di grande rilievo Gioia Tauro il più importante del Mediterraneo certo avrebbe bisogno come emergeva peraltro
Il mio uno dei tanti pregevoli studi della Svimez proprio lo scorso anno nel rapporto Svimez del due mila sette c'era una una Scheda specificamente dedicata al porto di Gioia Tauro fra
Le tante
Cose belle di questi rapporti della Svimez che restano diciamo un presidio di conoscenza di rilievo
Di grande rilievo anche per il mondo accademico ma non solo per quello del nostro Paese da cui emergeva la necessità che questi porti container poi si integrassero
O fossero integrati nelle reti di trasporto ferroviarie
Del nostro Paese
Percorso questo che sta conoscendo
Diciamo uno sviluppo interessante ad da Taranto a Gioia Tauro siccome dire si sta lavorando per potenziare questi collegamenti ma anche nei settori del made in Italy
Agroalimentare tessile abbigliamento calzature legno mobilio scopriamo che poi
Grandi presidi produttivi sono di grandi aziende vi cito soltanto rapidamente mi avvio
Altrettanto rapidamente alle conclusioni nel settore agroalimentare Unilever Barilla Ferrero Coca Cola Nestlé Sab Miller Peroni Heineken Bolton S.p.A.
Bolton nota per il tonno Orio mare chi ha comprato di recente l'alcol e la palme era
Amadori Granarolo gruppo Arena De Cecco Divella questi tre ultimi gruppi sono gruppi meridionali gruppo Arena quotato in Borsa fa capo ad un imprenditore
Molisano
Ma ve ne sono tanti altri gruppi alimentari facenti capo imprenditori meridionali il gruppo Averna giusto per citarne uno da duecento milioni di euro di fatturato
Il conserviera i del salernitano la Doria a R. Petti Franzese il marchio Cirio che fa capo la Confcooperative con gli stabilimenti
In in Campania
Poi abbiamo
Due grossi impianti che producono beni di origine agricola ma non destinati a consumo alimentare la British American Tobacco di Lecce
Più grande stabilimento produttori di sigarette d'Italia dopo la ristrutturazione delle reti
Nel quale stabilimento la British sta investendo massicciamente con nuovo occupazione
E poi abbiamo il gruppo Ciccolella pugliese che è diventato il primo Florin colto ore industriale d'Europa ha comprato sta quotato in Borsa anch'esso ha comprato aziende in Olanda ha portato la sfida di Flori Colturi
Olandesi comprando aziende di distribuzione in Olanda e diventando il primo Floricoltura industriale d'Europa
Nel settore dell'abbigliamento ne abbiamo tanti di gruppi molti di imprenditori meridionali Syxty Brioni ittico holding
La Romano jeans tutti i gruppi da seicentocinquanta settecento milioni di euro di fatturato con indotti significativi e migliaia di occupati diretti
Proprio al gruppo i con marchi propri
Nel settore dell'edilizia
Il ci ha colpito il caso peraltro noto
Di dell'imprenditore Carlo Toto di Abruzzese il più noto per essere il fondatore della compagnia e il Ruanda ma in realtà Carlo tutto e
Proprietario e gestore di una delle più grosse aziende di costruzioni del nostro Paese fra l'altro sono tutti dati reperibili sul sul sito
Può suscitare stabilimenti nel gruppo cartario il Cartiere Burgo il Poligrafico dello Stato a Foggia il Gruppo seda dell'ex
Presidente del della Confindustria il dottor Damato
Aziende aziende con migliaia di occupati
Che citate come tali non dicono nulla all'osservatore per esempio l'ha fatta il ci siamo divertiti con con Guarini a segnalarci reciprocamente l'ha fatta il re di Pescara
E che la fa per la fate e la fabbrica che produce i pannolini Lines più nobili mille a detti più l'indotto centottanta aziende della dell'Abruzzo lavorano per l'indotto della fatte Air
E che nel settore del TC su quindi diciamo dei prodotti cartacce i
Igienici che mescolano
Cellulosa e altri tessuto e altri prodotti è azienda leader joint-venture fra
Capitale italiano e capitale estero ma ve ne sono altre nel Mezzogiorno non voglio tediarvi più di quanto già non abbia fatto
Chiudo cosa è emerso da questa indagine e che
Si sono rilanciati gli investimenti in quelli che
Negli anni Sessanta vennero individuati come i grandi puliti
Di sviluppo nel Mezzogiorno la politica che fu portata all'ora avanti che selezionava i punti di attacco dello sviluppo nel Mezzogiorno
In una situazione di scarsezza di risorse con l'Italia che stava entrando in Europa da qualche anno era stato come è noto firmato il Trattato di Roma e che istituiva il primo mercato comune europeo assegni Paesi
A mio sommesso avviso ma anche dell'amico Guarini è sembrato di ravvisare la fecondità di una scelta che puntava a individuare come dire dieci quindici grandi poli
Molti dei quali attenzione erano poli che avevano già una loro storia industriale altroché cattedrali nel deserto a parte il fatto che
Quelle ca
La battuta la sappiamo meglio una cattedrale nel deserto che un deserto senza cattedrali ma fu la risposta polemica
Ad una visione rozza e storicamente ignara di quella che era la storia industriale di Bari Brindisi Taranto Napoli
Augusta
Ad Augusta Angelo Moratti aveva affondato una raffineria nel mille novecentoquarantanove pensato una raffineria usata comprata negli Stati Uniti
Mondo smontata negli Stati Uniti nel Texas portata da un'uscita messa in esercizio è alla fine degli anni Cinquanta venduta
Alla Esso tuttora in esercizio e con il ricavato Angelo Moratti va a costruire la raffineria a San Rocco
Che e tuttora il perno del gruppo Samaras
Quindi voglio dire non dico nulla di nuovo scoprendo il sottolineando che Napoli aveva già un impianto siderurgico entrato in esercizio dal mille novecentotto il polo aeronautico
Della fine degli anni trenta tanta meccanica navale anche i cantieri navali di Castellammare di Stabia
Bari aveva una storia industriale risalente alla fine del dell'ottocento Taranto l'Arsenale di Taranto della Marina militare inaugurato
Da sua Maestà Umberto primo con Francesco Crispi nell'agosto del mille novecento mille ottocentottantanove era ed è tuttora il più grande arsenale militare di italiano insieme a quello di la Spezia
Con tutti i problemi di ammodernamento che esso oggi pone alle autorità competenti quindi
Chieti San Salvo Termoli Pomigliano d'Arco Foggia Incoronata Bari Modugno Brindisi Taranto Massafra Massafra Grottaglie Catania Palermo Termini Imerese Priolo Augusto Melilli
Augusta Melilli uno dei più grandi poli petrolchimici d'Europa Gela SAR Rocca Cagliari sull'ICI sigle si ente Portovesme Porto Torres pensate la rinascita del Sulcis
Il sul ci si è rinato grazie alla come dire al
Un ritorno all'uso del carbone come combustibile lei nel
Ha un contratto di fornitura di quattrocento mila tonnellate all'anno di carbone del Sulcis e a Portovesme c'è uno dei più grandi stabilimenti d'Europa produttori di zinco
Quindi anche il Polo del Sulcis che sembrava un polo in declino e come dire rovinato negli ultimi anni allora la geografia di questa industria meridionale
Come dire ci segnala un rilancio della grande industria storicamente insediata nel Mezzogiorno grazie anche alle provvidenze che sono state offerti a questa grande industria italiana ed estera
E ci segnala anche notevole vivacità di
Segnalati peraltro dal Presidente Montezemolo di piccoli e medi gruppi locali che stanno crescendo con forza
Anche in settori che sono stati investiti da durissimi processi di ristrutturazioni selettiva come appunto il tessile
Calzaturiero abbigliamento il settore del legno mobilio
Comunque diciamo che il segno prevalente e un segno che vede sia dal punto di vista dimensionale sia dal punto di vista territoriale tornare ad emergere prepotentemente
Poli che furono individuati con a mio avviso lungimiranza da parte dei programmatori dell'epoca
Popoli che oggi sono e possono essere diciamo la trincea avanzata della competizione
Per il nostro Paese sono poli che uniscono il Paese non lo dividono lo uniscono perché ripeto c'è tanto capitale del nord
Che non solo è restato in questi poli ma addirittura programmato Foggia realizzato programmato nuovi Investimenti per cui diciamo sotto questo profilo e fermo restando
Il divario che esiste che giustamente ogni anno viene segnalato nei rapporti della Svimez ma diciamo che insomma il Mezzogiorno può contare su uno stock di risorse
Che non rendono vanno il lavoro di coloro che si impegnano nel Mezzogiorno per il suo rilancio competitivo a livello internazionale per il resto ripeto rimandiamo alle pagine
Di un libro come tutti i libri di come dire di economie di industria noioso pieno di dati tabelle
Grafici ma d'altra parte l'unico modo con il quale con l'amico Guarini sappiamo scrivere i libri di quindi come lei ci scusiamo in anticipo anche per le omissioni per carità
Se mai faremo una
Ristampa con il dottor Cacucci che Stato il nostro editore che ha voluto in un mese aiutarci a stampare questo quanto il volume è stato stampato anche in
In minor tempo ma insomma ci ha messo a disposizione la sua
Organizzazione
Se arriveremo ad una ristampa sicuramente con il vostro aiuto col meri mole molte lacune di questo primo
Umile
Ed ambizioso al tempo stesso contributo di ricerca ambizioso perché vuole contribuire come dirà anche ad un rilancio di immagine della grande industria nel Mezzogiorno non che abbia bisogno del nostro impegno ma insomma
Voglio dire visto che facevano notizia soltanto i i cosiddetti distretti meridionali
O che certe aziende fanno notizia soltanto per l'impatto ambientale B da questo punto di vista ci è sembrato giusto all'amico Guarini ha sottoscritto dare il nostro piccolo contributo a questo rilancio di immagine vi ringrazio
Grazie io vorrei innanzitutto associarmi
A in
Ringraziamenti sia alla LUISS che ha voluto organizzare il convegno odierno che agli illustri relatori che a voi tutti che siete intervenuti così numerosi a questo incontro
E io cercherò di dare invece livello di attenzione che così un focus sul settore aeronautico che ritengo in questa fase possa essere
Per un obiettivo di sviluppo dell'industria il Mezzogiorno probabilmente la come dire la locomotiva per le ragioni che vi dirò e che quindi può avere un effetto trainante su tutto su tutto il resto innanzitutto perché vi vorrei parlare
Un attimo
Sia pure velocemente dell'industria aeronautica e perché
è un settore che
Vi dico subito che a oggi ha un trend di crescita di sviluppo incredibili nel rispetto a tutto il resto
Del dell'industria
Pensate che ci sono previsioni di crescita per i prossimi vent'anni fatti dal piede autorevoli produttori mondiali di non meno del sei per cento all'anno di media per i prossimi vent'anni
E c'è una previsione di sviluppo da parte delle grandi aziende per quanto riguarda i loro indotto produttivo
Che
E per dare un ordine di grandezza quantificabile nel duecento per cento nei prossimi tre anni
Il settore merita attenzione perché favorisce bene essendo un settore ad alta tecnologia quasi naturalmente processi di integrazione di collaborazione fra il mondo dell'industria e quello dell'università della ricerca scientifica della ricerca applicata
è un settore sempre pur essendo l'alta tecnologia che incredibilmente mantiene secondo me le caratteristiche di un settore lavori intense cioè una sorta quasi di artigianato industriale e quindi alta occupazione
Poi per le sue caratteristiche richiede forme di collaborazione integrazione in programmi di lungo periodo di lungo termine
Di carattere internazionale quindi favorisce naturalmente anche per le piccole e medie imprese processi di internazionalizzazione
E poi vi è un indotto che nasce quasi come management buy auto vi sono moltissime
Piccole e medie aziende aeronautiche che nascono da ex manager o comunque ex dipendenti delle delle grandi aziende aeronautica
Per fare un attimo il focus sul Mezzogiorno
Anche qua vi fornisco dei dati che sono molto importante molto significativi ebbene se vediamo il dato aggregato come Mezzogiorno e poi naturalmente il trend di dirò che si concentra soprattutto su due Regione su due città
Le due regioni sono la Campania la Puglia le due città sono Napoli e Brindisi parliamo complessivamente di qualcosa come quindici mila addetti fra grandi aziende indotto che si è sviluppato intorno
La parte del leone o qui presenti numerosi
Anche rappresentare autorevoli rappresentanti di di grandi e piccole e medie aziende aeronautica e quindi per loro ripeto un disco che conosco a memoria e quindi me ne scuso già in partenza la parte del leone leale fanno le aziende del gruppo Finmeccanica abbiamo Alenia Aeronautica legna aeronavali
AgustaWestland
C'è Selex poi il gruppo avvio come grandi aziende che poi sono praticamente presenti in entrambi le le Regioni per dare un così uno spaccato
Con dati
Indicativi non resta deciso almeno ma parliamo quanto riguarda la Campania complessivamente tra grandi aziende di aziende di un centinaio imprese per dieci già
Addetti con un fatturato che supera abbondantemente un miliardo di euro per quanto riguarda la Puglia
Parliamo di quarantacinque quarantasei aziende per un totale di addetti che si avvicina atti hai cinque mila dipendenti
Che cos'è che è stato è stato fatto in tutto in tutto questo tempo è stato fatto già un lavoro piuttosto importante
Sia all'interno delle delle due regioni e delle due Province dove dovevo Didier maggiore concentrazione di aziende aeronautiche
Cioè favorire questo è un lavoro che abbiamo fatto noi come Confindustria Brindisi e i colleghi dell'Unione industriali di Napoli favorire processi di conoscenza reciproca di integrazione di collaborazione
Fra le aziende a Napoli è nato un comitato di aziende aeronautiche a Brindisi abbiamo costituito addirittura una sezione di aziende aeronautica e già il processo e di conoscenza reciproca è stato motivo già di di crescita per questo per questo motivo
E poi c'è stato un aspetto di collaborazione fra le due Regioni per cui il venticinque ottobre dello scorso anno è stato siglato un protocollo di intesa tra Puglia e Campania
Le associazioni anche poi dove c'è maggiore presentare naviga cioè quella di Napoli e quella di Brindisi come Confindustria
Per lo sviluppo di un polo aeronautico del Mezzogiorno
E questo è un aspetto molto importante all'interno dei processi di aggregazione territoriale vorrei sottolineare e questo lo faccio per quanto riguarda la Puglia e Brindisi in particolare
Il lavoro svolto per un distretto aeronautico è stata breve pure pugliese è stato presentato ultimamente
Presentato ultimamente la proposta alla Regione Puglia
Per darvi un ordine di grandezza già questo lavoro ha consentito di sviluppare
Progetti di ricerca innovazione tecnologica vi fornisco delle cifre indicative o come si vuol dire volgarmente spannometrica stiamo parlando di investimenti tra centocinquanta e duecento milioni di euro
In ricerca e innovazione tecnologica che vedono fare la parte del leone cosa naturale che sia le grandi aziende ma incredibile ma vero vi sono già dei progetti di ricerca innovazione da parte di visite di piccole e medie aziende da soli
Ho anche questo è molto positivo in collaborazione con le con le grandi aziende
E ci sono progetti di investimenti sia come ampliamento delle innovazione
Anche produttiva dell'esistente che come nuove iniziative industriali che potremmo indicativamente dare il l'importo di un centinaio di milioni di euro investimenti quindi
E stiamo portando avanti per l'Arena dica già nei fatti un processo di crescita
Che ripeto probabilmente andrà al di là dello stesso settore per in inevitabili anche effetti imitativi vi ringrazio
Grazie a me il gradito compito di sostituire al massimo rigidi che mi ha promesso che tra poco
Rientrerà grazie anche ai due autori del volume
Non soltanto per il valore di volume stesso ma anche per la ottima descrizione che ci hanno fatto entrambi dell'industria del mezzogiorno
Ahimè devo dare io mi sto isolata o da questo punto ma cercherò di essere
Brevissimo perché credo che stiamo andando anche un po'fuori orario
Però c'è qualche notazione che mi fa piacere come dire sottoporre alla vostra riflessione
A me pare che questo c'è un tipo coraggioso
Sia un libro molto coraggioso perché negli ultimi tempi esistono nel nostro paese un po'quelli che ho definito dei dei totem di sacralità nuovo dei tabù inviolabili
Uno di questi perdonatemi ma capirete perché lo comincio a citare e l'unione europea e l'altro e proprio la piccola impresa
Sono due cose strettamente collegate tra di loro nomini cauta in Italia abbiamo avuto un modello di sviluppo
Whiting che sostanzialmente considera al centro la piccola impresa come motore della innovazione
Rispetto al paradigma che colpiti conosciamo di Bening che fondato proprio sulla grande impresa sulla sua accumulazione di tecnologia sul capitale di rischio bene la prima differenza non dimentichiamo che
La piccola impresa e banking oriented quindi è più debole
Basterebbe ricordare gli accordi di Basilea recentissimi l'altra impresa e sul capitale di rischio quindi sostanzialmente e market oriented quindi di fatto e chi per essi più forte
Ma vorrei supportare questi dati con qualche altra osservazione che a me sembra interessante voi sapete che oggi abbiamo in corso tantissimi processi di delocalizzazioni di grandi medie e piccole imprese
Ecco sì però qui è importante sottolineare
Che mentre io in processi di delocalizzazione rivolti allo sourcing quindi sostanzialmente solo in parte alla ricerca di risorse all'estero sapete soprattutto problema del minor costo del
Lavoro
Questi sono attuati prevalentemente dalla grande impresa la piccola in parte la media attuano processi io localizzazione basati sullo shopping cioè il trasferimento totale che significa poi molto spesso perdita di occupazione c'è un interessantissimo studio che tra l'altro il dottor Palazzi conosce molto meglio dimmi e perché
C'è scritto anche
Della Banca d'Italia che di fatto ha proprio dimostrato che quando le piccole e medie e imperiese attuano
Processi non di off-shore Bati outsourcing beh addirittura che erano all'estero centocinquantasette posti su cento in Italia io credo che queste cose
Sia importante cominciare alle a sottolineare perché se ne discute poco un ultimo dato sulle grandi in paese tra il due mila due due mila sei sono
Statistiche dell'Ufficio studi Mediobanca quindi voglio dire notissime e si possono scaricare anche da internet
Daniele prime cinquanta imprese italiane e tra queste c'è pensate Finmeccanica che è alla base delega imprese che ci sono stati adesso descritte dei due autori del con volume ENI FIAT
Quindi anche in presi attenzione private quindi parliamo di utili che s'imprese private eccetera
Bene hanno aumentato rispettivamente i loro utili Finmeccanica da centonovantanove miliardi a novecento ottantotto ENI quattro mila nove mila ovviamente rotondo per brevità FIAT da meno
Da meno quasi quattro mila ha più mille e cinquecento
Allora io mi chiedo
Ecco io scusate storni d'accordo che sto già prendendo tempo ma l'argomento credo che meriti veramente qualche riflessione
Ecco leggendo il manifesto che fu pubblicato come tutti sappiamo dal Sole ventiquattro Ore in favore delle piccole in prese manifesto sacrosanto giustissimo che è stato molto opportuno pubblicare
Però quando leggo ecco sì alla cultura marxista sia quella cattolica hanno a lungo scambiato uffici e fabbriche come luoghi di contrattazioni di contraddizioni sociali
Beh io mi chiedo e oggi da cultura del mercatismo
Dove ci sta portando e vi do alcuni dati sempre relative grande e piccola impresa che penso siano
Da così da riflettere
Ne abbiamo una per riduzione della potenziale capacità di penetrazione sul mercato e la piccola impresa pensate che di meno sette virgola otto
Ed una riduzione del plusvalore che del meno del quindici per cento valore aggiunto contro rispetto alla grande impresa indici positivi rispettivamente di nove cinque e del quattro e cinque ecco io credo che questi siano
Dati che oggi debbano far riflettere concludo avrei veramente molte cose da dire ma voglio concludere perché
Ripeto credo che opportuni totem ma insomma bisogna cominciare a violare
In realtà tutto questo che noi oggi abbiamo visto aprire nel Mezzogiorno è il risultato dell'intervento dello Stato nell'economia totem oggi in viola tabù non toccabile
Queste cose meglio che qualcuno
E sono anche contento che stanno venendo fuori alcuni libri che lo stanno dicendo a voce alta ma è meglio che si apra dopo e dibattiti perché vedete spostati giustamente citati i primi poli le primarie industriali
E sono state utilissimi per questi popoli per l'industrializzazione del Mezzogiorno non dimentichiamo mai Ariane quali nel secondo dopoguerra la grande industria di cui parlava il professor piglio Piro fu totalmente
Smantellata totalmente quindi si trattava di ricostruirla daccapo
E ci furono come sapete senza era di vediamo gli interventi agevolati eccetera ma una cosa che passa sempre inosservata dedita prima fase l'intervento sto ordinato sapete che fu infrastrutturale
Era e tra l'altro era molto innovativa e questo non ce lo dimentichiamo cioè il nostro nuovo
Oggi è volato gli Investimenti che bisognava necessariamente da parte le partecipazioni statali per il sessanta per cento nel sud amministrazioni pubbliche e quaranta no
C'è una tradizione che permette insieme alle imprese a partecipazione
Di fare venire al sud imprese come la FIAT che sappiamo oggi quanto sono importanti
Nel nostro tessuto meridionale che non dico questo perché siamo in Louis ma potete ben capire i livelli occupazionali
Della FIAT che sta a tante l'indotto prevalentemente Mirafiori prevalentemente oggi al sud perché perché intelligentemente fu data una
Deroga alla legge del cinquantasette che prevedeva il credito agevolato soltanto da parte del Cissé dell'IRPEF si svendere eccetera anche anche alle grandi industrie sostanzialmente private e questo aumento ancora di più il patrimonio industriale e concludo
Promesso che e concludo allora mi chiedo per favore giochiamo insieme su qualche datate allora quando finisce l'intervento la Cassa del Mezzogiorno mille novecentottantaquattro soppressione e liquidazione
Mille novecento ottantasei c'è di fatto l'ultima legge noti quindi sulla cassa ma sull'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Che termina guardate caso nel novantadue col Trattato di Maastricht nell'ottantasei voi sapete che c'era stato anche l'atto unico europeo
Ecco tutto questo c'entra o non c'entra
Con il nostro mezzogiorno io credo di sì
Anche perché poi col Trattato di Maastricht fondi strutturali eccetera sapete che oltre alle aree depresse ad Obiettivo uno furono create anche reati in declino ad Obiettivo due con un calcolo per ottenere i fondi per i vari investimenti
Che era diverso perché mentre l'Obiettivo uno
Veniva dato quindi fonti strutturali per intenderci
A quelle Regioni che avevano un reddito pro capite inferiore al settantacinque per cento della media pure come l'obiettivo dunque sostanzialmente il Mezzogiorno viene escluso perché viene dato
Qua quelle Regioni che hanno un reddito inferiore però solo quelle del centro Nordahl
Mi chiedo se tutto questo non abbia qualche conseguenza ecco sull'impresa e meridionali e mi chiedo se oggi non bisogna avere il coraggio come stanno cominciando a fare Francia
Come sta cominciando a fare la Merkel in Germania di considerare qualche nuova Burden sharing che ci faccia uscire non voglio dire dal meccanismo ma di qualcosa di peggiore dal
Meccanicismo dell'ecosistema
Grazie mi scuso se ho dovuto prendere
Da solo la parola per l'aceto molto volentieri al la dottor Luca Paluzzi direttore del Centro studi di Confindustria
Buona sera
Ci sono altri
Innanzitutto grazie
Alla Università LUISS all'editore gli autori di questo libro per avermi invitato a parlarne perché è stata un'occasione per fare alcune scoperte
Condivido con quello che ha detto poco fa ha il relatore mia proprio preceduto che sicuramente un libro coraggioso
Non condivido tante altre cose il relatore mi ha preceduto ha detto però ammetto dibattere su queste
Anche perché sarebbe diciamo non corretta nei confronti di questo libro vorrei parlare invece proprio per libro
Probabilmente nelle cose che dirò alcuni diciamo dissonanze rispetto a quello che è stato appena formato emergeranno
Anzitutto dirà che è un interessante
Lettura
Trovo divertente spulciare
Le gli aneddoti le notizie di cui è ricco quindi non sono affatto noioso
Non è pieno di Nour soltanto pieno di numeri anche Pino di storie
Come diciamo faceva una volta o poteva fare una volta un economista itinerante andava scoperta del territorio quasi un giornalista e non certo qual modo un
Un cantastorie in senso nobile del termine
Quindi complimenti e gli otto regate rifatta fare questo forfait faticoso lungo lavoro sul territorio di verifica dici di di Censimento
Delle grandi imprese esistenti nel Mezzogiorno credo sia utilissimo l'indice finale alfabetico un e spero che ultra sarà d'aiuto a alla promozione del libro stesso
Ecco l'unica mancanza che ho trovato è l'assenza di una cartina geografica
Che posizioni effettivamente faccia capire la densità di queste di queste in prese nel sud un po'come con Miccoli peccato grammi che vediamo sui distretti industriali o sono posizionamento delle medie imprese
Alcune considerazioni la prima che mi è venuto in mente leggendo il libro e quella di citare un un detto inglese cui Canossi esecutivi cosa del turismo cioè non possiamo vederla foresta caso degli alberi quando siamo dentro la foresta ci amianto utili a qui davanti non riusciamo a vederla
Ecco la foresta in questo caso è e l'arretratezza dell'economia meridionale i fallimenti dell'intervento pubblico o le difficoltà che di cui leggiamo quotidianamente la cronaca e questo ci impedisce di vedere gli altri cioè
Di vedere in realtà le cose buone che ci sono nel Mezzogiorno questo libro ce ne è testimonianza umana l'esistenza denso potute interessante perché alla fine parla appunto di una realtà
Che come è già stato sottolineato prima da chi mi ha preceduto non è molto considerata quello delle grande impresa si parla appunto del Paese con poche grandi imprese il che è vero se facciamo un confronto internazionale indubitabile
Però quei alcune grandi impegni ci sono alcune grandi impianti ci sono e come dire sorpresa e sorprese sono localizzate nel Mezzogiorno
Quindi per fortuna appunto ci ha faccia tolto un po'di foresta dagli occhi un po'di voi comuni agli occhi che ogni tanto non comuni tanto luoghi comuni non sono visto che rappresenta una realtà purtroppo però
Grazie per questa scoperta
Ho sempre pensato che non esista il sud ma il sud
Per come l'altro non esiste un nord omogeneo e questo fa questo Riva fa capire che c'è un sud nel sud nel senso appunto e c'è questo su delle grandi imprese delle grandi industrie che affianca il sud dei distretti
Perché per quel che riguarda l'industria manifatturiera
E come dirò dopo anche un'altra attività manifatturiera un'altra tipologia di impresa
Vorrei fare un'altra doppia considerazione da un lato queste imprese testimoniano dall'Italia
Che ce la fa a reggere con la competizione internazionale perfino appunto nel Mezzogiorno dall'altro sono a dimostrazione sia del fatto che lo sviluppo del Mezzogiorno non può non passare attraverso l'industrializzazione
Con buona pace per i progetti trasformano nella Florida d'Europa dimenticandosi peraltro che d'inverno nel Mezzogiorno fa freddo
Non è come fuori dal richiedente in crisi che dove invece fa caldo
Sia del fatto che questa strada di industrializzazione è percorribile
Qui si riallaccia un'altra considerazione caro non c'è alcuna mali dizione che incombe sul Mezzogiorno nel nostro Paese non servono perciò nove inchieste né interventi straordinari basta e avanza a mio avviso l'ordinaria amministrazione
Fatta però con i crismi carismi degli altri Paesi industrializzati non quella che facciamo
Dunque e prioritario ancor più per il Sud che per il resto del Paese la riforma della pubblica amministrazione dello Stato d'altronde protezionismo assistenzialismo inefficienza danneggiano soprattutto i più deboli
Se ha detto per inciso se si guarda le statistiche sulla povertà in Italia si scopre che la disuguaglianza è all'interno del Mezzogiorno maggiore di quella che c'è nel nord
E questo non lo dico guardando il dato aggregato dove si sa perché il venticinque per cento dei poveri italiani sono concentrati emendo il giorno e questo perché si piglia il reddito medio dell'Italia questo un grave difetto secondo me dell'analisi
Ma proprio guardando semplicemente i dati della del reddito meridionale e la distribuzione del reddito nel Mezzogiorno
Questo significa che la povertà è figlia dell'arretratezza economica
Però credo che misure generalizzate di sostegno al reddito finiscono per non aiutare chi ha davvero bisogno è nota l'inefficienza uguale fra Italia no con il dodici per cento di aiuti che va al venti per cento e più povere la popolazione italiana e il ventiquattro per cento che va al venti per cento più ricco
Napoli capistazione efficiente a livello locale non meno che a livello centrale indispensabile per sostenere il reddito dei più deboli mentre nel suo insieme il Paese affronta la dura
Salita e i relativi sacrifici del rilancio economico hai fatto molto piacere stamattina legge editoriale di Innocenzo Cipolletta che riprenderà anzi affermava appunto quella necessità di fare interventi mirati a livello locale per sostenere
Il reddito di chi in questo momento in difficoltà e spero diciate
Se lo diciamo in tanti prima poi succede
La domanda è che che ci si deve fare però e quali erano e quali sono i vantaggi localizzativi del sud
L'impressione che non siano particolarmente attraente
Se una grande impresa multinazionale dovesse decidere di aprire oggi un impianto alcun impianto al sud senza aiuti di Stato quelli stessi aiuti che hanno finanziato gli investimenti nel meridione in passato lo farebbe
Ma io ne dubito francamente d'altronde il sud PRAE investimenti del retti dalle dirette all'estero per appena lo zero uno per cento del PIL PIL che peraltro è abbastanza piccolo come noto rispetto a quello del Settentrione
Perciò indispensabile creare le condizioni ambientali per rilancio degli investimenti da fuori dall'area del Mezzogiorno ma queste condizioni sono esattamente le stesse che stavano a spingere Investimenti degli imprenditori meridionali
E il fatto che
Che nonostante condizioni sfavorevoli ci sia un'impresa di successo testimonia delle norme vitalità dell'imprenditoria del sud
Quali sono queste condizioni legalità infrastrutture Pubblica amministrazione snello ed efficiente pressione fiscale leggera contratti di lavoro che tengono conto delle minore produttività e del maggior potere d'acquisto
Peraltro sono le stesse di cui ha bisogno il Paese nel suo insieme so che implichi su un
Più DB mi ha più bisogno che in norme
Sul piano dei puri costi anche da vicinanza e mercati di sbocco più dinamici mi pare difficile competere in termini localizzativi con il far East
Né si può immaginare di andare a colpi di sostegni per spingere industrializzazione
Anche perché i risultati non sono stati finora in realtà all'altezza delle aspettative gli obiettivi
Certo è importante testimoniare il fatto che che non non è vantato tutto vuoto nel senso che ci sono ancora importanti insediamenti questi insegnamenti sì e stanno di seminando cultura imprenditoriale
Cominciano a vedere degli indotti che vivaci e che si affranca una diciamo dal dal dalle imprese
Che hanno originariamente dato loro vita ma questo non significa appunto che le risorse investite
Lì non fossero molte e ci si deve domandare in realtà se
Usando quel stesse risorse per creare quelle condizioni ambientali di cui si dice la prima non sarebbe stato diciamo un aiuto più forte a una uno sviluppo auto sostenuto nel Mezzogiorno
Alle domande se diciamo queste grande impresa e non sono più cattedrali o non sono più nel deserto il professor Pirro diceva
Con qualche ragione che forse non lo sono mai state ricordo professor Becattini
Che fece questa analisi sulla sui distretti industriali al sud fece vedere come nell'immediato dopoguerra nel cinquantuno prendendo i dati censuari esistevano numerosi distretti industriali e Mezzogiorno poi sono stati
Come dire cancellati dalla concorrenza dei dei distretti industriali del Nord con l'apertura del mercato e quant'altro
Per cui c'è esiste è una tradizione manifatturiera o artigianale e manifatturiera importante nel Mezzogiorno
In ogni caso si deve almeno in parte rispondere positivamente nel senso che appunto hanno ricominciato diffondersi al sud distretti industriali
Che peraltro oggi sono in difficoltà né più né meno di quelle Settentrione quindi non è che sono stanno male perché stanno assunto stanno male perché cambiano le condizioni competitive cessare o comunque adattarsi trasformarsi
Ed è e ci sono anche numerose imprese medie le stesse tipo di imprese medie che stanno trainando la trasformazione del made in Italy che hanno molto successo nell'export ed è importante appunto che si stiano insediando anche nel Mezzogiorno
Cercando di concludere mi sembra importante il fatto che il libro faccia un bagno salutare nere Sync Pink nel pensare positivo
Soprattutto in una fase e dove l'immagine del sud in questo momento non brilla a causa delle di note vicende adeguate legate al rifiuti
Ne descrive perché ci vuole un'economia del sud interessante il fatto che appunto come dicevo prima l'indotto di impresa industriale si è ampliato sia in parte affrancato
Volendo continuare a pensare positivo
Vorrei fare diciamo una considerazione finale
E che se nel passato al suo viso insegnate molto imprese con grandi economie di scala
Come appunto Pirro ha illustrato poco fa
Oggi ulteriore industrializzazione del puntare su altre forme competitive che sono quelle incentrate sull'innovazione e la conoscenza questo richiede di fare un salto di qualità nella formazione
E ricordo che purtroppo invece gli indicatori di Pisa quelli del programma fuori International
Stime dell'assassino ente danno del sud realtà con una qualità dell'istruzione nettamente inferiore a quella del nove Paese però un parlare del resto d'Europa grazie
Ringraziamo Lucca palazzi direttore del Centro studi Confindustria per il suo articolato da approfondite intervento cioè dopo la parola
Al professor Innocenzo Cipolletta professore sicuramente da stamattina sicuramente presidente delle Ferrovie dello Stato per le conclusioni
Vediamo se questo Consiglio grazie allora
Di questa possibilità io devo dire subito una cosa
Che sono molto contento di essere qui a fare queste conclusioni perché mi ritrovo con persone che un Julio lavorato a lungo
Quando ho avuto la mia esperienza di Confindustria e lo svolgo dentro la LUISS dove
Ho insegnato per tanto tempo
Questo vi testimonia semplicemente io sono abbastanza vecchio da poter avere
Tanti ricordi messi tutti quanti insieme ma
Angelo Guerini è uno dei primi direttori di Confindustria che io mi sono trovato quando sono entrato in Confindustria ed è stato
Sempre
Un grande
Diciamo amante dello studio e dell'analisi io credo che questo sia
Una prima considerazione che vorrei dare scusate se vado di stampo confindustriale
Ma anche il sistema associativo
Italiano industriale sia un sistema che
Spenda tempo risorse e curiosità per descrivere quello che è il sistema economico e non faccia soltanto
Analisi funzionali a a una lobby pulsa necessaria e e che comunque
Va fatta però lo sforzo conoscitivo del Mezzogiorno
Io credo che accanto
A enti benemeriti ma ormai un po'andati come
Andati nel tempo passa
La Svimez e quant'altro che ne fanno ancora molto una degli
Degli dei dei centri che fa ancora eseguito giorni sia proprio la Confindustria mi fa piacere vedere qui de però salire
è stato in Confindustria ed è tuttora in Confindustria uno di quelli che ha portato sempre avanti questo studio
Cosa ho trovato io devo fare le conclusioni e quindi non devo aggiungere niente
Sì perché se di aggiungersi delle cose entrassi in polemico in discussione con chi mi ha preceduto sarebbe corretto far fare a qualcun altro coi le conclusioni e voi non riuscireste più da questa stanza
Quindi
Non farò delle mie considerazioni Travaglio ancora sottolineare
Che e questo è proprio un'operazione in qualche maniera di orgoglio industriale aver disegnato l'italiana della grande impresa avendo come centro il Mezzogiorno
E
Io ho fatto un calcolo sulla tabella loro risulta che nel Mezzogiorno la grande industria occupa il sessanta per cento degli addetti dell'industria sessantuno sessantadue mentre nelle altre
Ripartizione italiani siamo sotto il cinquanta per cento
Quindi se c'è un'aria da grande industria quest'aria e Mezzogiorno
E quindi per la prima volta in una qualche maniera
Il Mezzogiorno può insegnare all'Italia qualche cosa che cosa fare e vedere se questa è un'altra delle conclusioni che si possono tirare da questo studio e da questa analisi per tanto tempo il Mezzogiorno ha passato il tempo a guardarsi dentro la pancia
Per chiedersi cosa gli altri potevano fare per lui e chiedere quali erano le politiche
Questo è uno studio a partire dal quale uno dice se io voglio rilanciare la grande impresa in Italia e in Europa che cosa possiamo fare partiamo dall'esperienza del Mezzogiorno
Ed è una nuova ma maniera di guardare alle cose che ci consente
Anche di
Rendere mezzogiorno un po'più protagonista e non soltanto destinatario i sussidi di aiuti e riguardano autorevolezza prego perché
Riesce a dirci qualche cosa cioè c'è un motivo per cui nel Mezzogiorno è rimasta la grande industria e non è rimasta altrove
Per carità altrove ci sono in termini assoluti maggiore grande industria nel Mezzogiorno perché ho parlato
In termini relativi poi il fatto che ci sia la persistenza il fatto che
Queste industrie sì è vero sono pubbliche come è stato riconosciuto up sono pubbliche una parte perché al
Occupano settori di base
E perché erano state fatte negli anni cinquanta quando l'intervento pubblico era
La
Diffuso quello che interessa nel capire perché sono rimaste come che sono rimaste quali sono i fattori da questi se ne possono trarre degli insegnamenti io credo che sia questo la veramente importante
I due di scarsa ante di Taranto e palazzi altresì dal due visioni opposte e quindi
Non la Same conciliare le
In quanto tale
Ma se vogliamo
Prendeva un elemento comunque
Che sicuramente è importante
Perché queste grandi imprese perché Mezzogiorno possa crescere io credo che lo si ritrovi nelle parole di tutti coloro che l'anno l'hanno presentato questo rapporto e che noi abbiamo comunque sempre bisogno di un ambiente efficiente nel nel Mezzogiorno in Italia per far crescere il nostro Paese
E
Sempre più questa ambienti efficiente è fatto da infrastrutture e conoscenza e quindi
E infrastrutture che devono essere adeguate
Mi diceva Presidente di Brindisi prima l'alta velocità a Bari quando ci arriva ECPAT
Brindisi scusate a Brindisi fin quando ci arriva per dire a Lecce né piaccia
E ed è vero c'è un problema di infrastrutture
Io gli ho risposto che noi siamo velocizzando la Foggia Napoli e quindi
A Brindisi Bari
Foggia Napoli si collegherà con l'alta velocità in
Attraverso questa nuova via perché
Se dobbiamo prima programmare una adriatica ad alta velocità che sarà pure necessaria però i tempi a questo punto sarebbero troppo lunghi mentre invece
Nell'arco di un
Numero di anni ragionevoli cinque sei al massimo si può immaginare di agganciare Brindisi a Napoli e
A Milano quindi attraverso una via rapida citando anche sottolineare che sta prevede un impegno sì
Il mio impegno come Ferrovie dello Stato i soldi del metrò Rossato quindi attacca voglio ricordare anche che fra le grandi imprese che sono state ricordate in questo volume c'è anche
Ferrovie dello Stato e Trenitalia e mi piace qui ricordare che noi come alta velocità proprio abbiamo certo
Il tratto che fa da Napoli a Salerno permettere la grande officina di dirlo riparazione e di
Manutenzione dell'alta velocità che verrà inaugurata entro quest'anno come edificio perché l'alta velocità arriva fino a Salerno e quindi abbiamo creato
Fra Napoli e Salerno a monte del giù del Vesuvio un'area di manutenzione sarà una grande officina su
Settori verso prodotti che sono
Perché sono moderni
E quindi le infrastrutture sono un grosso elemento l'altro elemento importante non perché stiamo in questa sede ma che si dovette università
Oggi inizia può far saltare la ricerca può far saltare le barriere del ritardo
Tecnologico in maniera abbastanza rapido lo vediamo nella Puglia dove l'impresa vicino all'università esiste
E dove l'impresa sulla tecnologia esiste ripeto cose che mi riguardano più da vicino ma io sono stato
Qualche giorno fa a visitare la Mer MEC e che anche un'altra azienda che viene citata nel
Nella nella ricerca la Mer MEC e un'azienda che partendo dalla produzione di carri agricoli negli anni Cinquanta oggi produce nel mondo è una delle poche procede al mondo
Locomotive diagnostiche che correndo a trecento chilometri all'ora sui binari riescono a diagnosticare lo stato dei binari e della segnaletica
A TARSU si siamo super computerizzato si sta all'interno di queste locomotive e dare una diagnostica in tempo reale per poter
Non solo prevenire
Guasti e quindi dare maggiore sicurezza ma anche programmare la manutenzione dei binari
Con quella efficienza che consente di risparmiare i costi tempi e dare maggiore sicurezza per me che sta vendendo il suo prodotto tutto il mondo lo ha sviluppato assieme
Con noi eh
A a Monopoli e quindi è un'azienda e del Mezzogiorno che non è grande in in assoluto sono
Duecento cinquanta detti
Però mi piace ricordare che subisce AC quattordici al duecento ingegneri etniche sicuramente vengano dall'Università non vengono
Sicuramente d'altro e quindi l'università è una struttura
Di crescita è un valore di crescita e io credo che questa ricerca che ci
Mostra come Mezzogiorno sia ancora possibile la grande impresa sia anche uno stimolo perché il Paese proceda
Da un lato nell'investire in infrastrutture e dall'altro investire di conoscenza che in università selezionando riunirsi danno mentre questo capirlo ma c'è
Oggettiva che punteggi può benissimo trattarlo
Perché non abbiamo bisogno e Piero diversi da quelli omaggio a tutto di buone università come questa grazie a tutti
Ringraziamo Innocenzo Cipolletta per il suo intervento anzi per le sue conclusioni che mi permetto di definire esaustivi acute pratico tormento intelligenti
Il tempo a nostra disposizione capite che brevissimo quindi se c'è qualche intervento
Prego di dire il nome e cognome di degni prego
Sentiamo sentiamo
Libero
Questa ricerca
Rende giustizia al Mezzogiorno
E che abbiamo preso appeso
Dobbiamo dire ad alta voce
Che il Mezzogiorno sul piano industriale ha subito un grandissimo torto
Questa geografia di sviluppo industriale del Mezzogiorno oramai eh dimostrato avvenne dagli anni trenta
Con gli uomini dei limiti
I quali tutti meridionali
E fecero questo grande progetto di senza anche il sud per evitare
Che
Avessimo dura
Una del nord congestionata
Dalle industrie quindi problema casa problema strade eccetera eccetera è un'altra del sud che non era affatto
Una cattedrale nel deserto e quello c'è tutta la natica stava sotto
I cantieri
Di Castellammare eccetera
La
Chimica
Del petrolio stava essa al sud
Al sud c'era veramente più del sessanta per cento dell'industria hanno dato un aiuto questa balla
è perché
Al di
Dico che queste venuto per motivi politici
Hai capito per motivi politici
E si è preferito mandare avanti questa
Interpretazione che adesso avute gravissimi riflessi sulla politica no media
Perché questo è un grande Paese ma il Sud è una risorsa pensata c'è il sabato Pasquale Saraceno aglio e glieli a Beneduce a Menichella tutti meridionale
Che hanno messo queste grandi industrie nessuno
Grazie per aver ricordato che
Grazie creazionismo Paliano che non vedevo da tanti anni e mi ricorda i bei tempi la mia Presidenza la facoltà di economia di Salerno c'è qualche altro intervento
Bene allora ringraziamento a tutti voi per aver partecipato grazie ancora