Udienza della Corte Costituzionale. Banco Ambrosiano:Marcinkus (IOR) puo' essere processato in Italia?

Tutte le esistenze dalla giurisdizione
Ancora eccellenze da corteo un beve rilievo sul tema cioè sull'articolo trentotto
A ben guardare questo a norma contiene Trend disposizioni che si collega Nottola di loro logicamente anche dal punto di vista letterale e della ratio
Contiene l'affermazione comporta di giudicato come abbiamo visto della giurisdizione del giudice speciale IPO
Altresì contiene la negazione con pari efficacia vincolante della giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria
Ciò comporta questa indicazioni che sono contenute nell'articolo tre tappa comportare quando la giurisdizione non spetti ad alcun altro giudice
La forza di giudicato che cosa riguarderà allora riguarderà evidentemente con una ritenuta alla Corte suprema la Corte di Cassazione
E come il caso nostro la negazione della giurisdizione
Allora per concludere questo il secondo rilievo riguardante la efficacia della cosa giudicata così come va intesa la pronuncia della Cassazione di cui non ci stiamo occupando
Ecco si rivela in tutto l'ordinamento una particolare incisività della pronuncia della Cassazione in tema di giurisdizione che viene continuamente in ogni occasione e ripetuto così sottolineando la volontà unitaria fondamentale del legislatore
Di dire che quando la Corte Suprema ha pronunciato sulla giurisdizione non vi è altra considerazione da fare che accettare la cosa giudicata nel suo pieno valore
Possiamo anche aggiungere proprio perché l'articolo trentotto suggerisce quest'ultimo argomento che può essere valutato dalla eccellentissima corte costituzionale che noi cogliamo come questo principio veri
Nei confini Pinto trattini confini della giurisdizione stabilisca quali siano i confini della giurisdizione per esempio dal giudice ordinario il giudice speciale allora è da ritenere che questa disposizione di legge questa volontà del legislatore
A maggior ragione operi
Quando l'autorità giudiziaria ordinaria come qui
Non si sia illimitata ad invade la sfera di un altro giudice ma abbia addirittura inteso superare il confine della giurisdizione dello Stato
Come noi abbiamo indicato come sarà forse va ricordato anche oggi trattandosi del merito quando il giudice ordinario inteso superare la giurisdizione dello Stato e in qualche modo ecco allora
Che si viene dal giudice in questo caso a superare i limiti della sovranità e qui veramente interno all'ora in considerazione interiori considerazioni i principi supremi
Cui sempre la Corte costituzionale fa riferimento ultima osservazione persa ed ultima osservazione
Non gliele deduzioni di costituzione
E nella memoria illustrativa abbiamo accennato
A un problema se cioè codesta eccellentissima corte costituzionale ha posso esercitare un
Accertamento
Su cui di carattere per eliminare sulla reggerlo giurisdizione sulla sussistenza della giurisdizione in capo al giudice autore del provvedimento può la corte o meno esercitare questo controllo di giurisdizione riguardante il giudice a quo
E quindi conseguentemente se la Corte costituzionale può accertare questo è accertare di conseguenza la carenza della giurisdizione del medesimo noi sappiamo che alcune sentenze
Perciò ne parliamo
Di alcune sentenze della Corte costituzionale
Hanno escluso a volte questa possibilità cioè di accertare se il giudice a quo avesse i requisiti ci avesse dato il concorso avesse superato avesse fatto gli esami insomma a per ragioni pratiche è stato detto in alcune sentenze dalla Corte costituzionale non possiamo compiere questo accertamento
Ma anche sotto questo aspetto sotto questo profilo il nostro caso si diversifica profondamente dalle ragioni per cui la Corte Costituzionale si era indotta a dire io non posso fare operare questo sindacato perché qui non si tratta di verificare le capacità soggettive dei giudici che hanno e messo il provvedimento che si sta ora esaminando cioè l'ordinanza
Di rimessione degli atti alla Corte per le ragioni che sono ivi indicate neanche per idea eccellenze dalla corte qui si tratta al contrario di prendere atto della carenza dei poteri giurisdizionali già accertata che è stata già verificate già accertata
In capo ai giudici di Milano
E che è stata accertata dalla Corte di Cassazione con una pronuncia irrevocabile dotata di autorità di cosa giudicata come abbiamo Pino adesso illustrato
Forse ci obbliga
La nostra
Posizioni di difensore di concludere con
Un tocco riguardante la seconda ordinanza di palese inammissibilità
Non sappiamo per quali ragioni eccellenze Della Corte venti dei ventisei di novembre mille novecentottantasette il giudice istruttore di Milano rimette gli atti a codesta Corte
Per le ragioni di contenute sollevando questione di legittimità costituzionale ma non sappiamo per quale ragione poi il due dicembre successiva avverta la necessità seguendo un impulso del Pubblico ministero come i riscritto per lo meno di adire la Corte un nuovamente prospettando un'altra questione
Sappiamo però che al momento in cui la prima ore dinanzi a quella del ventisei dicembre è stata adottata e gli atti sono stati dimessi alla Corte costituzionale si verifica la sospensione del procedimento
Questa sospensione del procedimento e detta dal giudice oltretutto ed opera naturalmente anche se non l'avesse detto ex articolo ventitré della legge cinquantatré del numero ottantasette del mille novecentocinquantatré
In altri termini questa ordinanza seconda è stata emessa dal giudice di Milano quando era completamente privo di legittimazione poiché dopo la sospensione del processo in corso
Non possono essere compiuti atti del procedimento così la stessa Corte costituzionale ha ricordato in un'altra occasione con una sentenza del settantasei la numero centodiciotto
Vero è che questa sentenza che adesso ricordato si riferisce ai poteri che resi idonei al giudice dopo il regolamento di giurisdizione
Dopo che è stato proposto il Regolamento è definito il regolamento di giurisdizione ma mi pare che sia assolutamente innegabile come il contenuto la ratio la la la capacità gli scopi di questa norma cioè del duecentonovantotto del Codice di procedura civile
E del tutto analoga a quanto è stabilito dal citato articolo ventitré della legge che abbiamo ora ricordate della legge che regola il momento il modo di proposizione delle questioni e gli effetti della proposizione della questione di legittimità costituzionale alla corte
Sì che il giudice che ha sollevato la questione non aveva il potere di pronunciare e l'ordinanza avendo soltanto il potere di compiere come in altra sede più volte è stato ricordato di compiere quegli atti necessità dice atti di estrema urgenza che nella casa ad USA attuale assolutamente non sono riscontrabili
Possiamo aggiunge sì ho presenziato su questo punto che ci siamo spinti perché sì sì e presidente sto facendo ripartire che in questa materia non ci siamo
Ma occupati di vedere se poteva esserci una regione perché ogni atto del giudice deve trovare un attento esame da parte del difensore e quindi ci siamo portati a vedere a valutare se vi fosse nella nella una Regione nel riscontrabili in giurisprudenza e dottrina abbiamo soltanto trovato un'indicazione in dottrina laddove si dice che la ordinanza successiva a quella già pronunciata dal giudice un ipotesi di provvedimento Abba norme che va completamente ignorato e va considerato assolutamente inammissibile
La conclusione eccellenze da la Corte costituzionale e quella che si desume sul punto che io ho dovuto trattare ciò quello della inammissibilità delle due ordinanze altri tratteranno dei difensori il merito della questione
Ecco sì risolve con una considerazione che forse inusuale anzi senz'altro inusuale in codesta sei
Nella serie che in questo momento abbiamo il diritto ripartono il privilegio Inter attenere ma che non è priva di importanza nella valutazione generale della vicenda
Intendo dire signor Presidente scusi sa proprio vengo a una conclusione forse di di completamenti di altra natura ma ripeto non priva di una certa significazione ecco vengo a a notare che continuamente noi siamo informati
Che l'autorità giudiziaria canadese sequestra faccia conto quaranta milioni di dollari di provenienza illecita Banco Ambrosiano
Veniamo a sapere che l'autorità svizzera sequestra quattordici milioni di dollari illecitamente provenienti di al dalla dalla bel fallire dal dissesto del Banco Ambrosiano
L'una volta in cava un signore la pagare volte cava una nota signora veniamo a prendere tutte queste notizie
Ebbene a questo punto noi non possiamo trattenerci da fare un rilievo che in fondo ci governa nelle nostre valutazioni e sin da quando si aprì questo contenzioso che noi affrontammo con la giusta volontà di risolverlo in maniera rispondente a legge a ed equità
Intervengo credo dire che le opere l'Istituto per le Opere di Religione non essendo in nessuna maniera giuridicamente obbligato vincolato che nessuna Regione
E soltanto per motivi che qui non vanno illustrati ma che sono facilmente intuibili
è il solo soggetto
Il quale abbia versato un ingente contributo a fronte della dissesto del vecchio banco persiano ciò che non consente nemmeno una interpretazione diciamo comoda e negativa come quella che potrebbe così in maniera tutt'altro che apprezzabile sollevarci da alcuno
Noi istituto opera di religione abbiamo compiuto questo atto avversato questo contributo e siamo i soli in un contesto tutt'altro che obbligatorie per ragioni ripeto di tutt'altra natura
Allora noi mi permetto di dire soltanto questo anche per un contesto generale di cui avvertiamo la pressione su sulla nostra posizione sulla nostra certamente non sulla corta queste ovvie ma sulla nostra opera sulla nostra posizione di peggiore
Ci sembra del tutto infondata ed iniqua
La volontà di criminalizzare il l'istituto delle opere di religione i suoi amministratori e i suoi dirigenti
In quasi facendo un simbolo di illecita Iceta ciò situazione alla quale si siano perfettamente che con l'occasione e a conclusioni di questo discorso puntualizzato
Sia pure più diffusamente di quanto non avrei ritenuto opportuno e necessario sul problema sui problemi dell'inammissibilità ecco è un argomento ed è un elemento che in fondo non è privo di significazione ed ha quindi ricordato anche davanti alle loro eccellenze creati per la PESD
Signor giudice
E apparentamenti ma prima ancora
Fare una cogliere prima di sera un pochino più ampia prima ancora dell'invito del illustre Presidente Liza udienza della relazione
Dell'illustre giudice relatore dispensa i difensori dall'accennare a una serie di questioni e del resto Boy l'avvocato Agatino ha già esaminato in modo così approfondito i problemi che forse sono i problemi principali di questo giudizio
Per cui al difensore che parla in questo momento non resta che chiedere qualche brevissimo minuto di attenzione alla corte su alcune questioni che forse meritano di essere accennata una prima l'ha già accennato all'avvocato Gatti
Quando ha ricordato questo ritengo di poter raggiungere perché al di fuori della relazione che il giudice relatore ha fatto ha ricordato che allorché questo procedimento penale che ha dato origine poi alla eccezione di legittimità costituzionale si è iniziato e allorché il giudice istruttore di Milano anzi Procura della Repubblica di Milano
Invia una comunicazione giudiziaria agli attorno alle attuali parchi private
Fu immediatamente in quella sede istantaneamente sollevata la questione dell'articolo undici del trattato della verranno e fu quindi eccepita fin dal primo momento la carenza di giurisdizione del giudice ordinario
La questione ebbe poi uno sviluppo perché essendosi successivamente dopo la prima eccezioni annunciata sviluppata questa eccezione con delle ampie memorie dei difensori del attuali parti private
Il giudice istruttore di Milano sentito il pubblico ministero emise un'ordinanza con la quale invece ritenne la propria giurisdizione
Respinse quelle eccezioni che erano state un po'sollevate da i difensori delle attuali parti private
Contro l'ordinanza del del giudice istruttore di Milano
Il parti private attraverso i loro dimensioni propose il ricorso per Cassazione e vi è stata quindi una precedente pronuncia dalla Corte di Cassazione
La quale non ha e non ha potuto entrare nel merito ha ritenuto di non poter entrare nel merito delle questioni di giurisdizione sollevata
Perché ha ritenuto che l'ordinanza del giudice istruttore di Milano che dichiarava la propria competenza non fosse un provvedimento impugnabile per col ricorso per Cassazione e quindi non vi fosse luogo a decidere
Rispetto a un ricorso che non avrebbe potuto dovuto essere proposto perché secondo quello che in quella occasione ha detto allarga la Corte di Cassazione la stessa ordinanza del giudice istruttore non avrebbe dovuto essere pronunciata perché non era necessario che si rispondesse con un'ordinanza ad una eccezione che era stata sollevata
Lo Stato sbagliata che fosse allora quella decisione sta di fatto che fin dal mille novecentottantatré
Il giudice istruttore di Milano aveva avuto la possibilità di prospettare una questione di legittimità costituzionale di cui all'articolo undici del Trattato del Laterano che fin dal mille novecentottantatré era stato indicato come ostacolo all'esercizio dalla giurisdizione da parte del giudice istruttore di Milano
Il giudice istruttore di Milano non lo ha sollevato allora ha pronunciato un'ordinanza con la quale ha ritenuto la propria competenza
Di fronte al ricorso per Cassazione non ha ritenuto di proporre in quella sede una eccezioni di legittimità costituzionale di quell'articolo undici del Trattato del Laterano
Che si induceva si portava come ostacolo alla giurisdizione e ha continuato Boy dopo la decisione della Corte di Cassazione la prima decisione la Corte di Cassazione nell'istruttoria del procedimento compiendo una serie di atti e dimenticando completamente
Che poteva a suo tempo in quella occasione prospettare quella questione che soltanto dopo la sentenza della Corte di Cassazione
Che in in sede di impugnazione della decisione del Tribunale di Berta sul mandato di cattura ha dichiarato la ha il difetto di giurisdizione del del del giudice istruttore di Milano soltanto dopo la sentenza dalla Corte di Cassazione
è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale
Ho ritenuto di ricordare alla Corte questo precedente
Perché non aveva fatto formato oggetto della relazione del illustre giudice relatore perché non soltanto esso illumina le la la situazione nella quale oggi ci troviamo ma perché da un significato
E spiega anche quel singolare provvedimento che la prima ordinanza ho inseguito dalla seconda del giudice istruttore di Milano
Con la quale sì afferma
Di chiedere che la Corte costituzionale voglia verificare la legittimità
Dell'articolo undici del Trattato del Laterano ma nello stesso momento il giudice istruttore estensore i giudici tutto gli estensori della finanza negano loro per primi
Che il l'oggetto della loro ricorso alla corte costituzionale possa essere la questione di legittimità perché noi leggiamo nella ordinanza del giudice istruttore di Milano
Bisogna rilevare che il nostro ordinamento ammette le delimitazioni alla sovranità statuale con il riconoscimento di immunità giurisdizionali e in particolare di immunità penale
Non può tuttavia ritenersi
Che l'articolo undici in esame contempli la previsione di immunità e tanto meno di immunità penale
Come può dedursi dalla stessa formulazione tecnica della norma estremamente indeterminate generica non sono infatti previsti all'asserita prerogativa né limiti soggettivi in limiti oggettivi
Sempre la formulazione dell'articolo undici è l'ordinanza di alle dodici tutto di Milano che sta leggendo che fa riferimento a organismi a strutture amministrative quali gli enti centrali della Chiesa
Appare in contrasto con la fermata previsioni di immunità penali che invece possono riguardare solo soggetti fisici determinati undici unici destinatari delle norme penali
Dunque sono gli stessi estensori del provvedimento remissivo che abbia ha provocato le alla l'attuale udienza dell'ago della del la Corte costituzionale che non sollevano una questione di legittimità costituzionale ma sostengono e pretenderebbero che la Corte costituzionale ciò dichiarasse
Sostengono che il testo dell'articolo undici del Trattato del laterano è stato male letto dalla corte di di cassazione ora
Sembra evidente alla difesa delle parti private
Che con questo atteggiamento che ripeto a un antecedente storico nel fatto che il giudice tuttora continuamente negato la la Isella esistenza di questa immunità e non ha proposto un ricorso alla corte costituzionale quando ne aveva alla alla possibilità sulla legittimità costituzionale dell'articolo undici mi pare significativo che nell'hostess ordinanza che rimette la decisione alla Corte costituzionale
Sì Contini annegare
Quella interpretazione in base alla quale la corte di cassazione invece ha ritenuto che invidia giudice istruttore di Milano diventasse di giurisdizione ora evidente che quindi da parte del giudice istruttore di Milano con l'ordinanza remissiva si è si vuole evidentemente stravolgere quelli che sono i principi su cui l'ordinamento giuridico si si si si regola si chiede
Il che la che la Corte costituzionale annulli sostanzialmente una decisione una sentenza di un organo giurisdizionale come la corte di cassazione quindi sembra evidente che ma anche i l'oggetto della decisione che si chiede alla Corte Costituzionale perché in realtà non si chiede alla Corte costituzionale di dichiarare la le la illegittimità
O di pronunziarsi sulla legittimità costituzionale dell'articolo undici del trattato ma si chiede una cosa diversa e cioè di dare un'interpretazione che consenta
Di rimuovere quell'ostacolo rappresentato dall'articolo undici e questa è candidamente confessato dal giudice
Istruttore di Milano in quella parte della propria dinanzi a che è stata ricordata testualmente letta dalle illustre giudice relatore quando si quando dice che
Una volta che si desse un'interpretazione diversa ciò consentirebbe di disapplicare la norma e di pronunciare nel merito Eresia a nostro giudizio
Questa conseguenza che viene accennato dal giudice istruttore ma la premessa è quella che conta e cioè che qui in realtà non si vuole una pronuncia sulla legittimità costituzionale
Di una norma ma si vuole una pronuncia sulla legittimità per così dire di una sentenza dalla Corte di Cassazione degli argomenti sardo
Due parole sul merito
In sostanza nelle nelle apparenti eccezioni di legittimità costituzionale
Che il vengono prospettate dal giudice istruttore di Milano
Si sostiene che l'articolo undici del trattato sarebbe entrato in contrasto con l'articolo uno L'articolo sette per quello che riguarda la sovranità l'articolo tre per quello che riguarda la pari la condizione dei cittadini con l'articolo centodue con l'articolo centododici della Costituzione sul esercizio della giurisdizione sull'esercizio del della azione penale davvero da parte del pubblico ministero
E il principio di legalità con riferimento all'articolo venticinque in realtà a questo ventaglio di rilievi corrisponde una sostanziale un solo sostanziale argomento si dice l'immunità crea una disparità di trattamento che non sarebbe giustificata e che quindi non non non e e per di più violerebbe
Quelle norme sulla giurisdizione ora è molto facile osservare
Che ogni tipo di immunità ogni tipo di esenzione
Determina una situazione di disparità
E che non c'è dubbio che al quale ho ogni tipo di immunità sia quella dei diplomatici sia quella dei parlamentari sia quella del personale consolare sia quella infinita serie di immunità
Funzionali e non funzionali che sono state previste da una serie di leggi peana a favore dei dei dipendenti della NATO dell'Euratom di una serie infinita di enti è chiaro che creano una situazione di disparità il problema quindi non è quello di dire
Si crea una situazione di disparità il problema non è quello di dire si priva il giudice della giurisdizione ma si tratta di vedere se tutto questo è motivato non è motivato se cioè è un lei affetto di di una di disposizioni che si si ispirino alla ragionevolezza oppure no e se su questo punto noi andiamo a cercare
Nella motivazione dell'ordinanza delle ragioni nutriamo nessuna ragione neanche indicata anzi si dice addirittura una cosa perfino assurda e ridicola e cioè che nella legge non sono indicate ecco testualmente si dice
Privilegio De Mita penale anche a soggetti per cui non esistono per lo meno non risultano dalla legge condizioni tali da giustificare un trattamento differenziato
Non risultano dalla legge ma quando mai la legge che per esempio attribuisce certe immunità ai parlamentari dice le ragioni per cui le le viene attribuito che si immunità Orrù quale legge sole immunità dei funzionari dell'Euratom mo'dei diplomatici si pone il problema di dare una giustificazione l'aggregazione deve essere la ratio del provvedimento cioè deve essere nell'ordinamento
E qui da parte dei giudici di Milano non siete stati capaci altro che di dire che la norma non sarebbe giustificata perché crea delle disparità eterea e vincola l'esercizio dell'attività dell'attività giurisdizionale
Noto invece e largo la questione porta è stata oggetto di
Studi che non è il caso giustamente quindi ricordare quali sono i principi di carattere del diritto internazionale in base ai quali tra gli Stati esistono queste convenzioni che determinano queste situazioni e che quindi appare
Del tutto naturale normale che in sede di regolamentazione dei rapporti tra lo Stato italiano e la Santa Sede siano state attribuite determinate garanzie a determinare
Nel vale ultimo argomento ne vale la obiezione dei giudici di Milano secondo cui una norma come quella in esame sarebbe di contenuto indiscriminato
Perché il riferimento preciso agli enti centrali non soltanto delimita
Soggettivamente coloro che possono godere di questa immunità e cioè coloro che sono i responsabili gli organi di questi enti centrali
Ma delimitano anche l'ambito obiettivo perché evidentemente si tratta di immunità
A relativa e soprattutto di immunità funzionale e quindi appare sopra soltanto ad effetto quella frase che si legge
Nella ordinanza della giudice dei giudici di Milano secondo cui un indiscriminato numero una serie incredibile di persone verrebbero a godere di una immunità ingiustificata
Chiedo quindi che la corte voglia rigettare la eccezioni di legittimità costituzionale apparentemente sollevata dai giudici di Milano
Dopo l'esposizione ed esauriente
Dei colleghi avvocato che anti avvocato le procioni credo realmente
Presidente se mi riuscirà di contenermi se mi riuscirà di contenermi in pochi
In pochi minuti
E prima di Pera di passare alla trattazione
Dei profili di merito delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dai due giudici dal vale due ordinanze dell'unico giudice
Milanese sì due uno come organo
Ecco mi soffermerò
Ancora brevemente su alcuni profili di inammissibilità della questione
Senza peraltro con la doverosa avvertenza che non mi saprà porrò cercherò di non sovrappormi alle cose che sono state dette in maniera molto esauriente molto lucida sia dall'avvocato Gatti che fa l'avvocato
Mi volevo soffermare in particolare su quella notazione che faceva l'avvocato Gatti e cioè i giudici
Riconoscono i giudici milanesi l'irrilevanza della Quercia
Lo riconoscono nella prima ordinanza dicendo che non potranno fare altro a seguito della sentenza Della Corte costerà corte di cassazione se non portare a compimento il procedimento
Ai sensi dell'articolo centocinquantadue del codice di procedura penale
Lo ribadisco rimane contermini
Coloriti nella seconda ordinanza in cui affermano che un'interpretazione che volesse limitare gli effetti della pronuncia della corte Suprema all'annullamento del mandato di cattura
Senza che fosse invece pregiudicato
L'intero procedimento penale sarebbe un formalismo sarebbe un bizantinismo e ribadiscono quasi ricordo a memoria le parole che la importante ha detto di quella pronuncia della suprema Corte tale da comportare il difetto di giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria con riferimento all'intero procedimento penale
Ora codesta supremo codesta Corte
Non dico suprema perché più che suprema
Codesta Corte si è trovare innumerevoli volte di fronte a situazioni di questo genere
Che sono situazione di autoproclamazione dell'irrilevanza
Perché il giudice imposta un sillogismo
E poi non lo non lo conduce a compimento dichiara di essere vincolato da una sentenza cui riconosce l'autorità di cosa giudicata e non è trae le conseguenze
Cioè di non sollevare la questione di costituzionalità perché comunque non potrà rimuovere l'effetto di quella sentenza
Bene la domanda che io mi pongo ed è una romanda realmente tentate o realmente retorica credo
Di fronte a ordinanze di questo gene che cosa potrebbe fare la corte costituzionale
Potrebbe negare il ragionamento del giudice
Potrebbe dire no guarda giudice sbagli la questione rilevante
Io ho compulsato anni di giurisprudenza non ho trovato una volta che questo sia successo
è sempre successo che la Corte dice sbagli stai male interpretando la questione irrilevante
Non ho mai udito una volta non ho mai visto una sentenza
In cui la corte di fronte alla programmazione di rilevanza entri nel merito correggendo il giudizio del giudice acqua e formulando lei
Il giudizio di razza
Voglio dire qui ci muoviamo mi rendo conto signor Presidente
Che ci muoviamo in un ambito molto complesso dalla giurisprudenza costituzionale
Ecco perché io non mi spingo più Milla dico soltanto in questo compresso che è ormai imponente in quaranta anni di giurisprudenza cioè un punto fermo
Ed è questo
La Corte Costituzionale esercita il controllo sulla rilevanza del della questione di legittimità esercita il controllo sulla motivazione
E il giudice pone a fondamento del giudizio di rilevanza è un controllo che va più in là che si spinge a fondo che a volte rimane un po'più esterno ma non si sostituisce mai
Alla moto alla al giudice nel formulare lei il giudizio di rilevanza della questione di legittimità costituzionale
In volendo così coniare un terzo è un controllo non è mai stato un controllo sostitutivo
E questo nucleo minimo indefettibile che io trovo in questo complesso vario della giurisprudenza ha una sua ragion d'essere
Ha una sua ragion d'essere profonda che riposa sul riparto di attribuzioni tra Corte costituzionale giudice a cui i bus
Nel senso cioè
Che le questione di soldi costituzionalità sono pur sempre i giudici devono sollevare e se la corte
Si assumesse lei l'onere di motivarle
Si trasferì si trasformerebbe in giudice a quo e sarebbe lei stessa la in sostanza la promotrice della questione di legittimità costituzionale
Insomma ai giudici sollevare le questioni di costituzionalità alla Corte costituzionale controllare l'operato del giudice in punto di rilevanza non mai sostituirsi ad esso quando la motivazione sulla rilevanza sia completamente sballata
Senza volermi ancora sovrapporre le cose egregiamente dette dall'avvocato Gatti sfioro di sfuggita un tema
Scary guarda sempre
L'inammissibilità della questione di legittimità costituzionale ed è il tema delle cosiddette norme penali di favore
L'ex ATA quaestio tema classico della giustizia costituzionale
E signor presidente non starò qui a tediare la corte su cose no
Dico soltanto faccio soltanto due osservazioni che sottopongo qui
Che non sono state fatte nella memoria e quindi mi sento in parte legittimato in parte a fare qui ex novo
Non che l'abbia pensato adesso però ecco
Per erano c'erano sette eccezione di inammissibilità sviluppare troppo a fondo una di esse mi sarebbe parso ci sarebbe parso eccessivo allora la scelta è stata quella appunto di limitare il campo però ecco questo tema delle leggi penali di favore
è stato solitamente impostando
Nel senso che il di il divieto
Di scrutinare nel merito questione di questo genere o meglio l'impossibilità di scrutinare nel merito questioni di questo genere deriverebbe dal divieto di retroattività delle fattispecie punitiva
E quindi sarebbe un po'un ostacolo tecnico
Derivante dal peculiare meccanismo incidentale
Previsto per il giudizio sulle leggi quasi a dire che se fosse prevista una efficacia non retroattiva delle sentenze la Corte e quindi se ci fosse ad esempio un'azione popolare un'azione diretta
La Corte potrebbe tranquillamente entrare nel merito delle questioni perché le sue sentenze potrebbero valere solo del futuro
Sarebbe allora l'incidentalità l'ostacolo
Ora io mi permetto di fare questa considerazione a mio avviso le ragioni dell'impossibilità di giudicare le leggi penali di favore sono molto più profonde
E non sono ragioni tecniche commessi appunto al peculiare meccanismo di restaurazione del giudizio sulle leggi
Sono ragioni giuridiche di garanzia
Sono ragioni giuridiche di in Carinzia che hanno il ruolo primario fondamento sul sull'inviolabilità
Di alcuni diritti e in particolare sull'inviolabilità
Della libertà persona intesa nel senso che nessun provvedimento limitativo della libertà personale quindi nessun provvedimento
Adottato nessun mandato né nessuna sentenza che comporti una pena restrittiva della libertà personale può essere adottata senza il più prose so sullo cioè senza il giusto procedimento legale
Signor Presidente io credo che il per giusto procedimento legale bisogna innanzitutto intendere che ci deve essere una legge
Una legge che scelga e definisca le fattispecie di reato
Ci deve essere un giudice che le applica e infine a coronamento delle garanzie
Come la più elevata ma non l'assorbente garanzia il giudizio Della Corte per ipotesi in cui le leggi incriminatrici violino la Costituzione
Bene questo è il tema se noi
Dovessimo a mettere un sindacato sulle leggi penali di favore anche del futuro e questo il problema non riguarda la retroattività o meno
Noi avremmo una sostituirlo sì
Della corte costituzionale ai due momenti fondamentali di garanzia che sono connessi al divo teso Flo cioè il giudice e la legge la scelta si punire spetta legislatori alla corte il controllare se quella scelta è stata corretta
Non è quindi la il divieto di retroattività questo un problema molto più grosso
è un problema delle che cosa fa la corte e che cosa fa il legislatore quando si siano in gioco le garanzie dei diritti fondamentali
La corte signor presidente se ne rende conto di questo
Quando quando ha sempre con costante giurisprudenza escluso le additiva in materia penale
Ora qual è la ragione di questa esclusione no sappiamo bene che le additive
E incostituzionale la disposizione nella parte in cui non dice che sono sempre state fatte nei diversi settori dell'ordinamento si tratterà di individuare quali siano i limiti oltre i quali la diva diventa una sentenza legge no
Però l'additivo è sempre a messa la corte non ha mai ammessa in materia penale
Perché sa che lederebbe
Una sua sentenza di questo genere quel principio che io ho chiamato degli prosa solo cioè la scelta punitiva la fa il legislatore e io la controllo
Non posso sostituirmi perché andai a ledere una delle due inglesi indissolubili ma distinte garanzie dei diritti fondamentali della libertà personali in particolare
Ora
Se questo ragionamento vale per le additive
A non volere essere formalistici non può non valere in tutte le ipotesi in cui la sentenza dalla Corte costituzionale avrebbe effettiva di chi
E questo è il caso delle norme penali favore
La scelta se punire non la può fare la corte e questa la sostanza
Della ragionamento che sta a fondamento del rifiuto
Di fare sentenzia di dire
Cioè non si possono raggiungere effetti penali additivi
Ma allora anche un annullamento pura e semplice
è vietato in questo senso
è precluso
Non è legittimato a farla da sola la Corte questo il punto
La Corte controlla però ci vuole la scelta del Parlamento
Se così è
E se è vero che
L'articolo undici pone un limite sostanziale
Alla efficacia della legge
Penale
è anche vero che questo limite sostanziale non può essere rimosso con effetti additivi
Dalla Corte costituzionale se non io ritengo sminuendo la compiutezza degli o prose sonno se non immaginando di essere essa la garanzia
Piena ed assorbente ma questo non è perché ciascuna delle fasi degli o prose sorpasso ha una sua ragion d'essere
C'è una ragion d'essere della scelta della legge per tutto quel potenziale che con esso ancora all'idea di legge in termini di dibattito pubblico di garanzia delle minoranze di intervento di pubblicità
Ecco tutto questo verrebbe meno con le sentenze
Che avessero comunque effetti additivi farebbero venir meno una parte del di quella componente indefettibile che è il più grosso e sono inviolabilità della libertà personale secondo l'articolo tredici primo comma significa per l'appunto questo inviolabilità degli plauso soffro
Del giusto ho dovuto procedimento legale
Passo rapidamente al merito signor Presidente
Cercherò di fare il possibile
La
Le due ordinanze
Sollevano questioni distinte
Che investono entrambe
Articolo undici del trattato
Nella parte in cui non consente ingerenza da parte dello Stato negli enti centrali dalla Chiesa cattolica
La prima di esse
Sono era questa questa questione
In rapporto
Dico sinteticamente al principio di sovranità
Tutte le norme che indica poi alla fine quello vogliono significare no sovranità che il giudice guarda sotto l'angolazione della sovranità giurisdizionale dello Stato da lui ritenuta espressamente intangibile e inderogabile
Ora
Io per questa difesa a ritenuto che
La problematica che il giudice solleva sia completamente
Fuori centro
Ritiene il giudice a quo infatti
Che questa norma violerebbe il principio supremo della sovranità
Facendo riferimento alla giurisprudenza di codesta Corte secondo il la quale le norme concordataria
Sono sindacabili alla luce dei soli principi supremi quindi sente il bisogno di indicare un principio supremo per poter esercitare questo sindacato indica nella sovranità perché altrimenti la questione sarebbe risultata infondata se avesse indicato singole disposizioni senza unificarle in un principio supremo sarebbe risultato per la giurisprudenza ormai consolidati sì ma di codesta Corte sarebbe risultata
Tra l'infondato e l'inammissibile
Infondato sotto un certo una certa angolazione forse inammissibile perché omette di indicare il parametro idoneo
Ai fini di un sindacato sulle sui Patti lateranensi
Bene il tutta la problematica in ordine ai
Limiti
Dei Patti lateranensi in ordine alla identificazione dei principi supremi che possono un genere da parametro nel giudizio di costituzionalità sui Patti lateranensi
è estranea alla materia del contendere
Perché quella esenzione dalla giurisdizione rectius immunità dalla legge penale e esaustivamente fondata sul primo comma dell'articolo sette della Costituzione
Nella parte in cui
Si riconosce la sovranità e diffidenza
Della Chiesa cattolica nel proprio ordine
Si riconosce l'esistenza di un ente che abbia le caratteristiche del sovrano
Cioè l'esistenza di un'organizzazione minima indefettibile
Che funga che che sia
Innanzitutto un soggetto di diritto internazionale perché altrimenti non ci sarebbe ragione di riconoscergli la sovranità
E secondariamente che sia indenne
Dagli imperativi della legge statale e quindi dalla giurisdizione dello Stato
Al di sotto di questo minimo organizzativa non ci può essere sovranità non ci può essere sovranità in alcun ordine ecco questo volevo dire che la definizione della chiesa
Come sovrana e quindi di riconoscimento di un'entità organizzativa minima che possa fungere da sovrano
Sta prima della definizione pattizia dell'ordine in cui la Chiesa si muove attivati potranno ampliare o restringere questa sfera
Viene questa organizzazione riconosciuta come sovrana ma non potranno scendere al di sotto di questo minimo
Organizzativo senza il quale verrebbe meno lo stesso concetto giuridico di sovranità
Perché se non c'è un'organizzazione su che ha che sia depositaria di funzioni che esercita senza nessuna costrizione oltre che non c'è un sovrano
Ovvio che c'è un cittadino un sub di Tusek uno che può agire nel rispetto delle leggi
Libero di manifestare pensiamo finché non commette reati se c'è un sovrano ci deve essere un organismo rassicura
Ora
L'articolo undici
Il
Non tutti gli enti della chiesa
Sono indenni da leggi dello Stato immuni dalla sua giurisdizione
Ma soltanto gli enti centrali
Cioè l'assetto organizzativo apparato organizzativo centrare la chiesa
Non fa altro
Appare un principio che è scritto nel primo comma dell'articolo sette e che ha del resto un principio anche i consuetudinario internazionale perché la Chiesa in questo suo apparato sovrano
Supremo
è sovrana nell'ordine internazionale per suo conto l'articolo sette non fa altro che riconoscerlo e l'articolo undici ripeto non fa altro che reiterare
Il riconoscimento altro sarebbe stato se
Avesse riconosciuto la sovranità intera e linde immunità a tutti gli organi dell'ordinamento canonico lì si sarebbe forse sorto un problema no di contrasto con i principi supremi
Ma finché si attiene a questo nucleo minimo indefettibile
Siamo nella programmazione di sovranità nulla di più aggiunge l'articolo undici
Ecco perché dico signor Presidente il tema dei principi supremi estraneo
Estraneo il tema dei Patti lateranensi vengono dopo prima c'è il soggetto sovrano se non ci sono patti
Studiato saranno con una sua organizzazione non la persona
Sovranità da sola non è una persona è un'organizzazione giù
Che abbia la capacità di assolvere alle sue funzioni attraverso enti attraverso organi
Non si può qui dire quindi ora è urgente quindi non fa parte dell'organizzazione questa è una scelta del diritto interno dell'ordinamento canonico se se ci si dà un'articolazione perenti ovvero e operò organi
Se si sceglie il modello inglese il modello italiano
E questo appartiene all'ordinamento interno non compromette la sovranità del soggetto
Sempre che appunto il riconoscimento riguardi l'organizzazione degli enti Sucre
Che lo IOR ossia non è mai stato contestato
Neanche dalle ordinanze rinvia
Ora
Basterebbero queste premesse a per mi avvio alla conclusione presidente perché mi rendo conto che abbiamo parlato a lungo mi avvio però la con scale alle conseguenze che anche se si volesse dire che non si trova che il fondamento del riconoscimento di sovranità
E di immunità dalla legge penale non fosse scritto implicitamente nel primo comma dell'articolo sette della Costituzione si trovasse tutto
Scritto nei patti lateranensi nell'articolo undici del trattato la questione sarebbe nondimeno priva di fondamento perché noi non possiamo riconoscere al principio di sovranità così come lo enuncia il giudice a quo il valore di un principio supremo
Perché questo
Perché
E innegabile che ogni patto lo ricordava bene l'avvocato Roscioni ogni varco significa limitare la sovranità
Sarebbe impossibile far funzionare un astratto concetto di sovranità
Come principio supremo intangibile perché questo principio intangibile
In precluderebbe qualsiasi rapporto convenzionale di definizione dei rispettivi ambiti di sovranità tra due soggetti
Ci sarebbe una pretesa di intangibilità assoluta sempre in ogni caso è infatti questa questa Prete da questa pretesa muove l'ordinanza di rimessione allorché dice
Viola il principio supremo la sovranità cioè della giurisdizione dello Stato che è intangibile intangibile significa non nel
I rapporti con gli altri ordinamenti statuali vengono i rapporti con con la Chiesa cattolica per porre proclamazione dell'articolo sette reiterando l'articolo undici tra cui del del trattato
Non a caso la giurisprudenza di codesta Corte ha sempre rifiutato la sovranità come parametro per il sindacato
Sui Patti lateranensi
Ed ha fermato una nozione ben diversa di sovranità
Storicizzata in principi e in valori supremi non l'astratto poteri dello Stato ma il valore
Concreto storico
Se ne accorge il giudice a quo
Lo stesso giudice a quo se ne accorge quando solleva la seconda inammissibili dissi ma ordinanza Pizzolo sola definirebbe abnorme memoria abbiamo anche citato questa
Nella seconda inammissibili stima ordinanza si preoccupa di questo s'accorge che ha invocato una nozione astratta di sovranità che non funziona come parametro
C'è attentato di introdurre la tutela giurisdizionale all'ultimo momento
Ma anche questo tentativo lascia
In piedi tutte le considerazioni che abbiamo fatto fin qui
Nel senso che ogni immunità
Dalla giurisdizione dalla legge ogni limite alla sovranità dello Stato Nimitz limite più o meno naturale che sia consuetudinario
Convenzionale avente fondamento sui Patti lateranensi di per sé comporta un limite alla giurisdizione e se da questo dovessimo argomentare la lesione di un principio supremo non sarebbe possibile
Introdurre alcuna limitazione la sovranità perché sempre
Ogni limite la sovranità ripeto comporta un limite alla
Senz'altro Presidente prometto di accogliere il suo invito eccellenza e proprio nella linea di questo invito mi esibimmo dal trattare le questioni di di inammissibilità
Fatta eccezione per quell'unica questioni che mi pare veramente assumere un rilievo particolarmente importante e nella quale fondamentale mi pare che intervenga il magistero che debba intervenire il magistero di codesta eccellentissima corte e cioè quella che concerne
Era azione civile o penale nel suo legame con il giudice
Quale che sia la questione della quale la suprema corte è stata investita e anche se questa questione fosse una questione di carattere incidentale come indubbiamente nel caso di specie tuttavia la pronuncia dalla corte di cassazione che attiene alla sussistenza ad in capo al giudice dello ius dicere in campo al giudice e in capo a tutti i giudici di quel determinato ordine giurisdizionale perché si tratta di pronuncia di difetto di giurisdizione che priva quindi quel determinato ordine giurisdizionale
Del potere di decidere assume necessariamente un valore definitivo e il revoca
Punto che l'esercizio del potere
Scappare ordinanza di incostituzionalità con la quale viene sottoposta la questione di incostituzionalità codeste eccellentissima corte è pur sempre esercizio di potere giurisdizionale
Chiaramente siamo al di là di quello che il giudice poteva fare in quel momento il giudice deve ritenersi privato del potere di esercitare questo ulteriore passaggio giurisdizionale
Ma come dico sono veramente telegrafico voglio essere veramente telegrafico
Sotto un altro aspetto
Sempre attinente alla pronuncia di difetto di giurisdizione
Mi pare che inammissibile si riveli l'ordinanza dei giudici di Milano
E cioè nel momento e nel passaggio in cui investe codesta Corte
Sostanzialmente in via diretta non in via incidentale della questione relativa alla sussiste
E qui in sostanza come una impugnativa eccezione della Suprema Corte che attiene alla giuria
E ciò oltre che in quel i principi che regolano il deferimento in via solamente incidentale a codesta Corte delle questioni anche in contraddizione con il potere di supremo organo regolatrice della giurisdizione che spetta alla suprema corte e
Con l'ordine giurisdizionale che garanzia suprema di certezza dei rapporti giuridici
Brevissima puntualizzazione eccedenza vede che mantengo le promesse vorrei passare a trattare in via
E prospettante questioni di costituzionalità sul quale mi soffermerò un momento di più
E che si rivelano non fondate in quanto non tengono conto dei principi di diritto internazionale che trovano riconoscimento del subito nel no
No costituzionale e applicazione nell'ambito del nostro diritto interno
E la norma di diritto internazionale consuetudinario di generale applicazione che viene in rilievo
è quella che prevede l'immunità funzionare
Immunità funzionale che l'ordinamento internazionale riconosce come garanzia di autonomia per gli stati e per i soggetti internazionali
A favore degli organi degli Stati e dei soggetti internazionali nell'esplicazione delle loro funzioni
Sancendo il principio che i comportamenti posti in essere da questi organi non ricadono sotto la sovranità dello Stato nel quale essi
Ma si riconducono direttamente all'ordinamento Alcoa
E di riferimento costituzionale è quello di cui all'articolo dieci primo comma della Costituzione
Il quale nel sancire che il nostro ordinamento
Sì uniforma alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute pone
Supremo un principio fondamentale
Di carattere costituzionale
Che è condizione del nostro stesse re ex lege nostro spesso e essere stato inserito nella comunità internazionale con parità di diritti ma anche con parità di doveri
E per quanto riguarda poi il riferimento al diritto interno cioè alla legge penale
L'articolo del codice penale nel disegnare il contorno
Obbligatorietà della norma penale di inserisce i limiti derivanti dalle norme internazionali
Ed allora coniugando questi tre principi mi pare che si possa stabilire un per corollario e cioè che le limitazioni all'obbligatorietà della legge penale e dalle giurisdizioni italiana
Sono conformi ai premi della Costituzione ove derivino dal diritto internazionale
Passando sulla base di questo principio di carattere generale ad analizzare la fattispecie concreta di cui all'articolo undici
Del Trattato del Laterano
Vorrei porre in rilievo innanzitutto
La rilevanza
Che viene ad assumere ai fini del presente giudizio di costituzionalità l'interpretazione che dell'articolo undici del Trattato del Laterano adatto la suprema corte
Che l'ha collegato all'insieme della definizione dei rapporti tra Stato e Chiesa che appunto nel Trattato del Laterano hanno approvato la loro sistemazione dopo una quasi secolare contesa
Che ha escluso che la disposizione dell'articolo undici
Preveda rapporti disciplini rapporti Soggetti alla sovranità dello Stato
E che ha attribuito addetta disposizioni il significato
Di una delimitazione di reciproche speri di sovranità
Tra soggetti entrambi di diritto internazionale e quindi reciprocamente Soggetti all'obbligo di non interferenza nelle rispettive sapere interni di sovranità
Ed in coerenza con questa collocazione
La Corte di Cassazione ha definito espressamente gli enti centrali della Chiesa cattolica
Veri organi internazionalmente rilevanti nei rapporti tra Santa Sede è stato italiano
Ed è a questa interpretazione
In quanto trattasi di interpretazione di norme interne provenienti dal Supremo organo giurisdizionale del nostro ordinamento
Chiedo scusa di norme interne ed internazionali ovviamente provenienti dalla supremo organo stordimento interpretazione alla quale evidentemente non si può non fare riferimento in quanto viene a costituire quel diritto vivente quale scaturisce dall'interpretazione dall'autorità giudiziaria
Al quale codesta Corte eccellentissima insediamento di codesta Corte incertissima
E nel senso che debba farsi riferimento nell'effettuare la parametrazione di costituzionalità
Ed allora occorre
E tener presente ai fini del presente giudizio di costituzionalità la collocazione dell'articolo undici del Trattato del laterano così come effettuata dalla Corte di Cassazione come disposizione pattizia di salvaguardia
Per evitare ogni interferenza inerenti di livello internazionale attraverso i quali si concretizza quel governo della Chiesa cattolica che fa capo al soggetto internazionale Santa Sede
E se questa è l'interpretazione che occorre tenere a base per esprimere il presente giudizio di costituzionalità ne consegue anche la costa
Stazione
Che la norma dell'articolo undici nella interpretazione che ne dà la Corte suprema riproduce in realtà l'anno
Ormai internazionale sulla immunità funzionare come la stessa Corte di Cassazione non manca di notare rilevare dopo che la riproduce in negativo e aggiunge sarebbe altrimenti una disposizione superflua in quanto sottopone alla giurisdizione dello Stato italiano dei rapporti quei rapporti relativi ai beni in
Mobili per la nota reminiscenza storica della formazione della mano morta rapporti che sarebbero altrimenti insorge sarebbero altrimenti sottratti alla giurisdizione dello Stato
Italiani
Ed è allora per venirsi sulla base di questa interpretazione dell'articolo undici del trattato della dato dalla Suprema Corte OLAF con quelli che sono i principi che abbiamo visto il diritto internazionale recepiti peraltro nel nostro ordinamento interno e conformi ai CP supremi del nostro ordinamento costituzionale pervenire alla conclusioni che la limitazione della sovranità e dei poteri giurisdizionali dello Stato italiano che discende dall'interpretazione che la corte di la stazione da all'articolo undici del Trattato del Laterano non contrasta con i principi fondamentali
Della nostra Costituzione in quanto sia attiene in quanto scaturisce da principi generali dell'ordinamento internazionale conclusioni quest'ultima che è perfettamente in linea con il disposto dell'articolo sette primo comma della Costituzione
Che sancisce la reciproca sovranità dello Stato e della chiesa
E diversamente da quanto vengono a dire le ordina
Se del giudici di Milano non vi è condizione di privilegio per la Chiesa cattolica che non sia comune a tutti gli altri soggetti internazionali
E non vi è indebita
L'imitazione di sovranità
Per lo Stato italiano che non derivi da norme di diritto internazionale generalmente riconosciute
Ed allora vi abbia la
Conclusione vorrei soltanto ancora notare come infondate sono anche le preoccupazioni dell'ordinanze circa l'indeterminatezza dell'immunità di cui all'articolo undici del trattato della Teran
Dato che la dizione enti centrali della Chiesa cattolica appare sufficientemente precisa puntuale
E la Corti di Cassazione
Anche qui a indicato
Si debba riferiti a quelle organizzazioni con competenza funzionale universale quali sono appunto le organizzazioni che curano gli interessi dica
Attere generale spirituali organizzativi ed economici della chiesa cattolica universali e d'altro canto è pacifico che nell'individuazione dell'organo internazionale ai fini dell'applicazione della immunità funzionale non possa non farsi riferimento
A quello che è l'ordinamento in per no dello stato o del soggetto internazionale a cui l'organo appartiene come ha anche qui puntualmente evidenziato la Corte Suprema di Cassazione