Rassegna stampa vaticana

Buongiorno da Giuseppe Di Leo oggi domenica
Quattordici dicembre due mila otto la rassegna stampa vaticana viene trasmessa dalla sede del Parlamento europeo di Bruxelles in occasione del Congresso internazionale di partito
Transnazionale radicale
Comincio con
La lettera che il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ha rivolto la città in questi giorni mi ha scritto Luigi però hanno un giornalista de il Mattino di Napoli
Napoli una città in crisi ma non deve perdere la speranza il Cardinale Crescenzio Sepe raccoglie applausi mentre pronuncia in Piazza del Gesù il discorso alla città
In terzo pretesto incrementi dei napoletani ma loro dice di non voltare le spalle alla città e di avere speranza
Abbiamo imparato dice il cardinale riferendosi a Napoli che l'intreccio decimali e alla fine il suo male peggiore Poulsen la matrice di questa deriva intrisa di odio di prepotenza e si chiama violenza sopraffazione camorra ma si chiama anche inerzia inefficienza inadeguatezza illegalità
A questo punto me il discorso del cardinale ci sarebbe un passaggio ancora più duro non pronunciato non è però autocensura perché il cardinale lascia i giornalisti il testo integrale per la sua pubblicazione
Scrive mi arcivescovo di Napoli come in una sorta di oscena convivenza le trame di questi mali non solo distruggono vite umane ma offendono la città ammirando minando ogni legittima speranza
E prosegue un male che stante le sue orribili macchie devasta ciò che tocca in forza del suo rovinoso con taccio
Così tutto sempre oscurato negli antri di un percorso infinito e velenoso che non scorre nei sotterranei della città ma viene in superficie
Analisi impietosa quella del vescovo si arriva così alla questione morale
Non si può procedere afferma il porporato al buio senza meta dovendosi confrontare con i problemi della giustizia dell'equità sociale della corretta gestione delle risorse dell'accesso svincolato dalla pressa clientelare
Nel mondo del lavoro dei servizi sociali
L'etica non può essere
Una formula vuota e senza senso o magari un lusso che è una città in crisi non può permettersi e cita il Presidente della Repubblica Napolitano che nella sua ultima visita la città ha richiamato gli amministratori pubblici a fare autocritica
Spiega il cardinale l'orizzonte Napoli deve aprirsi sul fronte essenziale del bene comune
Che è stato largamente al centro dell'autorevole intervento del capo dello Stato in visita la città
Si può morire insiste ancora perché vedi una città disorientata quasi smarrita si muore perché non sai come difenderti dalle ombre che oscurano le città
Perché non c'è chi ti aiuta a guardare oltre o deve aiutarti per il cardinale Napoli è diventato una drammatica scelta di campo
E chi non mette scrive ancora il cardinale chi non mette in gioco tutto ciò che porta e parte dal cuore e fuori dalla partita
Ancora il giornalista del quotidiano principale
Nella città partenopea
Scriverà a un pezzo di un retroscena come consuetudine fra le autorità il discorso la città del Cardinale Crescenzio Sepe
E arrivato a conoscenza del sindaco Rosa Russo Iervolino ben prima che venisse pronunciato in Piazza del Gesù il sindaco lo ha letto e riletto alcuni passaggi sono stati ritenuti un pugno nello stomaco
A quel punto parte la macchina della diplomazia dei due Palazzi
Ma cala subito il gelo perché la mediazione sembra difficile
Da Palazzo San Giacomo sede appunto del Sindaco storcono il naso in un momento come quello che sta attraversando la città questo è il ragionamento nel mirino di presunte inchieste con la politica allo sbando a cosa serve affondare il coltello nella piaga
Ma dalla Curia non si cambia idea perché il cardinale non fa calcoli non il suo mestiere la sua missione spronare aiutare a denunciare laddove si può quello che non basta
Si capisce subito che il gelo rimane la mattina di ieri alla mostra presso i piani che come consuetudine Sindaco il presule omaggiando insieme i due non solo non si incontrano Massi evita nuovo le diplomazie sono al lavoro alla fine della mediazione si trova discorso integrale giornalisti tagli un pubblico per non esacerbare la piazza il gelo fra sindaco il cardinale non si scioglie
Il cardinale scuro in volto lasciano il palco da separati in casa
Così come lo avevano raggiunto al termine della cerimonia il sindaco Iervolino Achille riferisce che il cardinale ha parlato di una città in crisi replica così
In un mondo che è in fortissima evoluzione che cos'è che non è in crisi dalle Nazioni Unite in Giunta
Ma mi sembra
Punto riduttivo certo è che la figura del cardinale
Cresce Enzio Sepe del Capo della Chiesa partenopea
è un punto di riferimento in questo quasi quasi totale delegittimazione
Della classe politica locale e questo perché se napoletana per la verità non capitava da parecchi anni
Su Avvenire sette di dicembre si rintuzza non le critiche piovute da più parti anche da alcuni settori cattolici
Per il fatto che il al Governo non abbia tagliato i fondi all'ENEA alle scuole private
Marco Tarquinio in un editoriale del CUR sul quotidiano cattolico scrive c'è un fraintendimento che sta prendendo piede nella pubblicistica nazionale
Quello per il quale il problema dei tagli alla scuola paritaria sarebbe una questione che riguarda la politica i vescovi italiani
Il problema in realtà è ben altro e concerne il rapporto fra lo Stato e una fetta consistente di sui cittadini
In particolare tutti quelli che negli occhi località in cui si trovano a usufruire dell'unico offerta di scuola primaria all'esistente organizzata da solo Ente che finora si è fatto carico del problema formativo dell'infanzia ossia la parrocchia
Il falso dualismo politica vescovi di cui dicevamo che cosa induce a pensare
Che i vescovi chiedano per sei risorse che lo Stato deve riservare invece all'istruzione statale
Una rappresentazione del tutto falsa e fuorviante eppure il fatto che non poche diocesi anche strutture della CEI
Si siano fatte carico di una sorta di gratuito patrocinio morale a sostegno delle crescenti preoccupazioni di tanti cittadini in difficoltà e è stato oggetto di questa deliberata distorsione così più di qualcuno ha preso gridare all'ultimatum dei vescovi per ottenere più soldi
E l'intera vicenda è stata persino raccontata come l'evento di un giorno consumatosi nel giro di pochi minuti in un'incredibile insopportabile botta e risposta fra una chiesa che batte cassa è uno Stato che risponde concedendo privilegi la realtà che tanti cittadini semplici conoscono sebbene invece sotto gli occhi di chiunque vuol vedere capire davvero
Quello che da settimane ancora oggi si alza e il drammatico allarme dei gestori delle tante scuole paritarie
I tagli lo ripetiamo colpiscono servizi al territorio alla recente
E conclude Tarquinio i soldi vanno o non vanno indirettamente esclusivamente a strutture di servizio rivolte ai cittadini non alla Chiesa
Un'analisi di taglio diverso
è quella offerta dal sociologo dell'uscita
Di Torino Franco Garelli che sulla stampa lo stesso giorno il sette dicembre scrive difficile comprendere il recente ha Fondo della Chiesa italiana contro il Governo per i ventilati tagli alle scuole paritarie fra cui quelle cattoliche hanno un peso rilevante
Lo sconcerto e in diffuso più nell'opinione pubblica che nel mondo politico e coinvolge non solo l'area laica ma anche non pochi ambienti cattolici
Intendiamoci la Chiesa può avere molte frecce nel suo arco nel rivendicare la parità di trattamento per le famiglie che scelgono la scuola privata rispetto a quella pubblica
Nel ricordare che questo tipo di scuole hanno un peso piuma nel bilancio dell'istruzione appena l'uno per cento
Nel denunciare che il decurtamento previsto dal Governo di un terzo dei fondi a suo tempo pattuiti dalla legge sulla parità scolastica può decretare la fine di questo importante servizio pubblico
Ciò che colpisce però in questa dura reazione non è il merito di una questione da tempo controversa
E qui sin qui senza una chiare ospite abile soluzione
Quanto i tempi i modi in cui essa si è manifestata il comportamento messo in atto al riguardo dagli attori coinvolti in un momento di forte deficit delle risorse pubbliche in cui la crisi della finanza creativa
Sta affossando l'economia reale in cui si prevedono tagli e amputazioni per tutti i settori della società desta sorpresa che le scuole cattoliche pensino di sottrarsi alla cura da cavallo a cui è sottoposto il Paese
La rivendicazione della Conferenza episcopale
Avrà richiamato a molti la penosa situazione in cui versa la scuola pubblica che invitando intanto produce morti e feriti
Tra i giovani che la frequentano per la carenza di adeguate risorse per riqualificare gli spazi e renderli all'altezza di un Paese civile
Chi ha più voce in capitolo
Più in generale conclude Garelli la Chiesa italiana non si capacita del perché nella cattoliche Italia non vi sia la parità di condizioni di scelta scolastica riscontrabile in molti altri Paesi europei
Pur più distaccati dalla tradizione religiosa
Perché chi sceglie la scuola cattolica deve essere economicamente penalizzato in Italia mentre ciò non succede nella laica Francia dove gli istituti cattolici attraggono un numero di studenti tre volte superiore a quello dell'euro omologhe scuole italiane
E restando sul tema dei rapporti fra mass media e Chiesa il vaticanista del manifesto Filippo Gentiloni
Scrive un'analisi intitolata la Chiesa fra media e fede mai come in questi giorni le autorità cattoliche
Sono state presentino i mass media titoli dei libri e soprattutto dei giornali
Fra l'altro l'opposizione alla Carta delle Nazioni unite sui diritti dei disabili e il no alla depenalizzazione dell'omosessualità proposta dalla Francia ultima la polemica sui tagli statali alle scuole cattoliche se il Vaticano teme soprattutto l'invisibilità e la riduzione una morale soltanto privata bisognerebbe parlare di un successo ma si tratta veramente di un successo misurabile non dai mass media ma dal messaggio evangelico
Se ne BO dubitare e aggiunge ed è giusto discuterne
L'altra faccia proseguiti Gentiloni della medaglia e forse meno vistosa ma non meno preoccupante crisi dei matrimoni in chiesa crisi delle vocazioni socio brutali religiose
Diminuzione costante della frequenza la messa e così via segnali dunque contrastanti rivelatori comunque di una tendenza dei vertici cattolici di questi anni
Nonostante il Concilio l'insistenza e soprattutto sulla morale sessuale e familiare
Il cattolicesimo paladini di un tipo classico di famiglia che sarebbe naturale valida cioè per tutti i tempi e per tutti i Paesi e lacci le civiltà
Su questo tema Luigi Manconi Andrea Braschi sull'Unità
Scrivono il buono e buono ma il migliore e meglio tutto questo per dire che il Vaticano ha recentemente bocciato il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell'Unione europea le Nazioni Unite
Per la depenalizzazione universale dell'omosessualità
Non perché secondo la Santa Sede gli omosessuali vadano perseguiti
Bensì perché con una dichiarazione di colore politico si legge nella dichiarazione si chiede agli Stati i meccanismi internazionali di attuazione controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione
Senza tener conto che se adottate esse creeranno nuove implacabili discriminazioni
Per esempio gli Stati che non riconoscono l'unione fra persone dello stesso sesso come matrimonio verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni
Lo stesso Vaticano proseguono Manconi burrasche lo stesso Vaticano anche espresso dissenso nei confronti delle Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili
Alla vigilia della giornata internazionale dedicate disabili promossa delle Nazioni Unite
La Santa Sede ha confermato la già annunciata decisione di non firmare il documento ha motivo di quanto la convenzione prevede in materia di salute sessuale e riproduttiva ovvero a causa del mancato inserimento nel testo di un rifiuto esplicito dell'aborto
Il Vaticano insomma concludono i due articolisti sembra non volersi accontentare del bene per rincorrere ciò che ritiene il meglio va da sé hanno idem voglia di suggerire come in questi due casi essere nemico del bene sia il peggio
E pensare che l'osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite colui che per conto del Vaticano ha detto no a entrambi i documenti di nome facce listino e di cognome migliore
Come la diciamo la
Chiusura la chiusa un po'ironica
Ci può anche stare ma fino a un certo punto perché in realtà poi la questione del rapporto tra il diritto naturale
E anche il magistero della Chiesa
E oggetto di due articoli sul foglio il primo a firma di Vito Mancuso teologo e il secondo dal teologo Gianni Baget Bozzo scrive Vito Mancuso
Benedetto sedicesimo è stato chiaro come sempre assoluto Lini atto il valore irrinunciabile della legge morale
Naturale ha detto che la legge naturale costituisce la vera garanzia della dignità umana ha ribadito la necessità e l'urgenza che la cultura contemporanea mi diventa consapevole
Anch'io scrive Mancuso nel mio piccolo sono convinto che sul concetto di natura si giochi una parte rilevante e decisiva del nostro futuro
è necessario pensare anzi ripensare la natura la teologia e la dottrina di cui essa è espressione dovrebbe infatti riconoscere con umiltà di non sapere molte cose sulla natura
E quindi anche sulla legge morale naturale se non si conosce la logica del fenomeno come si può dire di conoscere l'etica che da esso discende il dialogo anzi meglio l'ascolto della scienza e decisivo quando si parla di natura
è a partire dalla scienza che ci si possono chiarire le idee sulla realtà della natura e quindi del logos
Di cui essa è espressione e quindi della legge cui essa rimanda evitando così di qualificare come legge morale innaturale ciò che magari è solo una convenzione culturale
Con ciò non intendo dire che la teologia deve lasciare l'ultima parola la scienza intento dire prosegue ancora Mancuso che essa deve pronunciare le sue parole solo dopo averle verificate con le acquisizioni del sapere scientifico che per quanto riguarda l'antica natura le sue leggi il primo magistero che la Regione deve riconoscere
Possiamo oggi continuare a parlare di natura come ne parlavano gli uomini di due mila e tre mila anni fa io credo di no
Faccio un esempio concreto possiamo continuare a credere insegnare che la morte è stata introdotta nella vita biologica dal peccato dell'uomo quando invece si sa che la morte c'è da quanto insiste la riproduzione sessuale
Cioè svariate centinaia di milioni di anni prima della comparsa dell'uomo
La morte cioè molto prima dell'uomo non è frutto del peccato
Ma in scritta da sempre nella logica della vita biologica
Conclusioni finali di Vito Mancuso Benedetto sedicesimo dice che occorre obbedire la verità è che il teologo deve essere interiormente purificato dall'obbedienza la verità
Parole stupende come si fa a non essere d'accordo ma proprio l'obbedienza alla verità impone una remissioni di alcuni assenti dottrinali e non certo solo di quello che riconduce la morte al peccato di Adamo
La natura prima ancora di essere legge morale essa stessa rivelazione della verità
Il magistero della natura ci mostra che la verità il più grande della dottrina consolidata
è che alla sua legge commento logica prima che morale anche la Chiesa la teologia dovrebbero ubbidire
Solo se la Chiesa si metterà in ascolto del Magistero della natura avrà poi la possibilità di parlare fondatamente della legge morale che da essa promana e di cui il nostro tempo come giusta mentre sottolineato da Benedetto decimo sesto a un bisogno urgentissimo ma per ubbidire al Magistero della natura occorre uno Statuto epistemologia con della teologia
Un po'diverso rispetto a quello tradizionale prefigurato
In questi giorni dal Papa
Vito Mancuso sul foglio ho detto cioè un'analisi opposta di Gianni Baget Bozzo
è un problema sempre aperto nella chiesa la contaminazione dell'identità con la ricerca le domande che nascono nel tempo e le risposte che vengono dall'acquisito ecclesiale
Stai vescovi garantire che la fede dei cattolici si è sempre rivolta propriamente al soggetto e non diventi su Cuba di un'opinione
Frutto delle problematiche del mondo che circondano la Chiesa il linguaggio sulla legge naturale e radicato nella scrittura e nella tradizione
Il cristianesimo suppone la coscienza morale e personale come la possibilità della scelta di finite
Ciò suppone che il sentimento di un'obbligazione sia presente nell'uomo ISSI è il suo modo di attingere il riferimento al Divino come sorgente dell'obbligo
La legge naturale la giustizia elaborate come universali dalla filosofia greca sono già stati assimilate da Paolo nella lettera e Romani
All'atto ora ebraica e la Chiesa insiste nel termine di legge naturale in riferimento a Dio creatore e al tempo stesso al sentimento morale presente nella condizione umana
Su questo concetto di legge naturale prosegue
Gianni Baget Bozzo che assume carica religiosa ma esprimi mille in un linguaggio filosofico occidentale si fonda l'intervento della Chiesa sui temi della vita del sesso
Diversamente dei protestanti la Chiesa cattolica non ha mai usato la Bibbia per fondare il rigetto dell'omosessualità o del sesso intenzionalmente in fecondo
Ma sempre mantenuto queste norme dentro il concetto di legge naturale
Ha consentito un'ambiguità necessario esprimere livello religioso e declinarlo in un contesto in cui il religioso non è più un linguaggio comune
Letti con i versarle un linguaggio contemporaneo e si avvicina maggiormente al tema dei diritti umani che suppongono dei doveri di singoli anche nell'uso comune
Anche se nell'uso comune essi sono prevalentemente rivolte agli Stati conclusione
Il Papa ha preso posizione contro quel metodo teologico che era chiamato negli anni conciliari come teologia dei geni TV della giustizia
Della pace della donna del lavoro questo approccio e poi degenerato nel fare del nome in gemiti Ivo pace donna liberazione l'oggetto della tipologia riducendo a irrilevante il suo contenuto propriamente teologico
E il contenuto proprio della teologia e infine di io stesso come altro dall'uomo e della creazione tale la forma propria di una disciplina che si situa all'interno di una rivelazione che ha assunto la forma
Di una religione nella cultura moderna né quella postmoderna danno spazio al linguaggio della rivelazione
Ed essere interpretano il linguaggio bella religione il fascino di Papa Ratzinger e che egli ha un tempo Papa teologo e su interventi hanno la dolcezza della Sapienza e la fermezza della dottrina
Congiungere queste edotti e un tasso raro
Ho voluto
Leggere quasi per intero questi due interventi perché era
Estremamente difficile e anche un peccato
Cassaro nei alcuni alcune parti e credo che questi due articoli vadano attentamente analizzati la stessa con la stessa attenzione
Passiamo ora
Aldilà problema della libertà religiosa nei Paesi islamici perché ne ha scritto su Avvenire un esperto Camilleri da venire del nove di dicembre
Scrive il due diritti dimezzati in molti Paesi islamici tra gli otto paesi che sessanta anni fa si erano astenuti alla votazione della Dichiarazione universale figurava l'Arabia Saudita mentre lo Yemen non si presento
Non si trattava solo di una riserva nei confronti dell'articolo diciotto che parla di diritto alla libertà di coscienza e di religione ma anche e soprattutto verso tutta la filosofia del documento
Per il governo di Riad il diritto divino è superiore diritti dell'uomo e la legge di Dio fissata nella Sharia è superiore alla legge degli uomini
I diritti dell'uomo valgono solo nella misura in cui sono strettamente sottomessi alle leggi religiose dell'Islam una posizione che si è estesa
A monte
Chi altri paesi islamici come dimostrano i diversi testi in materia dotati da essi dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo nell'Islam
Del mille novecentottantuno alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo nell'Islam del mille novecentonovanta la carta araba dei diritti dell'uomo del mille novecentonovantaquattro in essi diritti dell'uomo vengono riconosciuti
Solo se in conformità con la legge islamica
Era Camilleri d'
Sul tema della libertà religiosa nei paesi islamici il tema che ha fatto capolino anche a Bruxelles trattamento proprio in questi giorni congresso
Internazionale e lo segnalo su avvenire del nove di dicembre ricordo anche che il quotidiano cattolico compie questi giorni quarant'anni di vita
L'Osservatore Romano
Nell'edizione and il nove di dicembre presenta adulta è sto dell'intervento che Benedetto sedicesimo ha rivolto
Alla
Pontificio Consiglio che il dialogo interreligioso del PUM al Pontificio Consiglio nella cultura in occasione
Di una
Convegno sul dialogo tra culture e religioni
Un testo che non ho il tempo di proporvi e chi vi segnalo l'Osservatore Romano del nove di dicembre così come L'Osservatore Romano del dieci di dicembre ricorda i funerali
A Mosca del Patriarca Alessio II deceduto la settimana scorsa l'ufficio religioso scrive l'organo ufficioso che la Santa Sede sia perfetto
E ha visto la partecipazione dei patriarchi di tutte le Chiese ortodosse l'ufficio religioso si riferisce ai funerali di Alessio II rappresentanti di altre religioni e rappresentanti politici di diversi Stati fra questi il Presidente russo
Medie e il premier Vladimir Putin
Fra i presenti il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo il cattolico su della Georgia José conto poi gli armeni c'era per la Chiesa cattolica invece era presente
Il cardinale va stecca a Walter Kasper che Presidente i punti Fitch Consiglio che la promozione unità dei cristiani il cardinale ci darà il Presidente emerito del Pontificio Consiglio di giustizia e PACS
Ma
Ma avventuriera in
Con Luigi geni nazi inviato a Mosca
Sulle a funerale sul funerale di adesso secondo scrive la fila di fedeli compie un lungo giro tutto attorno alla maestosa cattedrale del Cristo Salvatore dove sposta la salma di Alessio II
Incuranti della pioggia battente migliaia di persone attendono e di poter rendere omaggio al Patriarca di Mosca
E di tutte le Russie
Molti portano un mazzo di rose bianche che piacevano
Tanto ad Alessio II con lui la nostra Chiesa finalmente rialzato la testa e adesso è rispettata da tutti a cominciare dal Cremlino dice Tatiana settantaquattro anni una fede rocciosa che ha resistito alle persecuzioni del totalitarismo rosso
Non era legato troppo al potere chiede il giornalista no il contrario risponde l'arzilla signora
Erano loro che avevano bisogno di lui e poi adesso i nostri uomini politici sono credenti come Putin e medie perfino i comunisti comizio che nostra fanno grandi elogi alla Chiesa ortodossa
Non tutti i russi però la pensano così il diacono cura AIAF intellettuale presidenzialista i dibattiti in tv
L'altra sera sostenuto proprio la televisione russa combusto provocatorio che Alessio II governato la Chiesa per diciotto anni come Brescia ex Unione Sovietica
Innovatore all'inizio ultraconservatore alla fine
Ma per milioni di Russi il patriarca che si spendono i nervi scorso e il simbolo della riscossa della terza a Roma un prestigio nazionale che si è alimentato delle polemiche con le altre che è sorto addosso oltre che con il Vaticano
Tra noi c'erano divergenze ma negli ultimi tempi abbiamo avuto relazioni strette proficue ha dichiarato il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo primo
Moltissime le delegazioni da tutto il mondo è fra quelli le ortodosse si segnala la presenza significativa del patriarca della Georgia Yilja il quale ha voluto così testimoniare la fratellanza fra le chiese di Tbilisi e di Mosca
Nonostante la guerra
A nell'agosto scorso tra i due paesi
Il
Primo di gennaio uscirà
Il messaggio sarà messo in moto il messaggio per la giornata della pace di Papa Benedetto sedicesimo in questo messaggio scrive Marco puliti sull'ARPA pubblica il dodici dicembre
Benedetto sedicesimo fusti dai protagonisti di una globalizzazione incapace di costruire strutture di pace e di solidarietà
Da lo analizza questo
Messaggio con lo storico del cristianesimo Adriano Prosperi
Ricordo che Prosperini
Probabilmente il massimo esperto
Di inquisizione in Italia assegnando il suo libro
Tribunali
Della coscienza pubblicato da Einaudi
Libero che di lettura fondamentale diciamo per capire
L'Inquisizione ancorché fosse stato scritto prima dell'apertura integrale
Degli archivi dell'Inquisizione avvenuta meglio durante il Milan giubilare del Duemila scrive Prosperi l'anticipazione del documento papale per la giornata mondiale della pace che si celebrerà il primo gennaio giunge in un momento di di diffuse preoccupazioni per le società di tutto il mondo quell'economicamente sviluppato e quello delle più disperate Società africane parlare di economia in questi giorni un esercizio obbligato a tutti i livelli e in tutti gli ambienti
Non poteva mancare la voce della Chiesa il messaggio papale indica alcuni temi di indiscutibile sempre più drammatica importanza fondamentale fra tutti lo squilibrio economico tra i Paesi dove la povertà è un abisso di disperazione senza fine
E i bambini dalle membra e mazzate aprono sull'Osservatore occhi grandi esponenti
E l'isola durata del mondo ricco quello per raggiungere il quale si rischia si perde la vita
Il testo papale inanella considerazioni morali avvertimenti inviti a tutti i soggetti a fare la loro parte senza indugi citando le parole di Lione decimo terzo nella in circa
Ah rerum innovare un
La dottrina e la stessa scrive Prosperi sono impoveriti cambiano la povertà non è più quella di una volta ci sono diverse forme di povertà quella dell'emarginazione della povertà relazionale morale e spirituale
Che le società ricche progredite conoscono
E quella che si definisce assoluta sofferta dalle masse umane
Carenti di cibo e di acqua il cardinale Carlo Maria Martini in un libro del mille novecentonovantanove
Sulla giustizia scrisse ad esempio che la pace perduta quando c'è sfruttamento economico e sociale che la pace può essere garantita solo da una giusta distribuzione delle ricchezze
Di fatto con la giustizia sociale scrive Prosperi resta sullo sfondo remoto di questo documento di Benedetto sedicesimo che ha il suo centro non è la questione della pace della guerra o della fame
Ma nel problema dello sviluppo demografico del controllo delle nascite
Dopo aver segnalato che nell'arco degli ultimi decenni la percentuale della popolazione in condizioni di povertà assoluta si è dimezzata nel documento del Papa si osserva che l'uscita dalla povertà è avvenuta incerti per sì senza bisogno di controllare la crescita demografica e qui tocchiamo finalmente il punto centrale del messaggio papale se non è l'aumento della popolazione a creare la carenza di risorse
Questo vuol dire che non c'è bisogno di ricorrere alla contraccezione
E tanto meno alla pratica dell'aborto inimicizia combattere sono quelle agenzie del mondo globalizzato che condizionano gli aiuti economici all'attuazione di politiche contrari alla vita il rimedio avviare campagne che educhino specialmente i giovani a una sessualità pienamente rispondente alla dignità della persona
I poveri del mondo conclude Prosperi all'interno di quantità e di qualità ma restano quelli di sempre nel discorso a temporale della Chiesa
Così pure i fra Gelli dell'umanità Eralda peste esame guerra che nelle chiese del passato si invocava il Libera nos nomine
Il problema urgente da affrontare e uno solo quello bello sesso
E comma all'articolo
Di Adriano
Quattro ospedali si chiude questa puntata particolare
Rassegna stampa vaticana che è stata trasmessa dalla sede del Parlamento europeo qui a Bruxelles
Giuseppe Di Leo di ringrazia per l'ascolto evita appuntamento domenica prossima una giornata