Il Novecento: il secolo della violenza?

Grazie
Detto questo possiamo cominciare io innanzitutto
Devo ringraziare Marcello accettato il nostro invito riprendiamo proprio collusi questa serie difficoltà pubblicazioni
Dopo la pausa estiva
Le quali conferenze andranno avanti per altri tre appartamenti appunto due li abbiamo già parlato in primo che si concluderà il quattordici dicembre conta variazioni all'undicesimo sul terrore
Bene
Credo che non sia necessario da parte mia
Spiegare chiarire o introdurre lungamente
Ma Pietro nel senso che fa i suoi studi sono ventotto otto notti e la sua tratto corso intellettuale anche soprattutto qui a Bologna visto che la
Maggioranza delle sue ultime pubblicazioni sono state pubblicate farli quindi
Banditore di
Per cercare anche di spiegare perché gli abbiamo chiesto una
Tre le azioni questo piccolo ed è io ricordi da parte Marcello Flores negli ultimi dieci anni quindici anni di lavoro è partito da allora riflessione molto
Complessa che lo ha portato dagli studi più specifici sull'Unione Sovietica
Al percorso di ricerca che aveva per tema la storia del comunismo all'interno di questo percorso che ha visto uscire diversi il dal mito dell'URSS degli inizi degli anni novanta pubblicati dal Saggiatore
A quello sulla non c'è il paradiso in terra pubblicate qualche anno fa per Baldini e Castoldi pur cinquantasei al libro scritto insieme con Nicola D'Alema sul partito comunista italiano appunto del Mulino la sua ricerca sia spossata diciamo sul tema sul duopolio qui un tema che ha affrontato
La questione dei diritti umani come si forma nella coscienza novecentesca
La questione dei diritti umani e ovviamente parallelamente verso una riflessione sulla violenza partendo dalla riflessione su una ovviamente cui di cui si era imbattuto negli studi sull'Unione Sovietica il tema si è divagato attorno alla questione intende dei criteri che costituiscono un nodo centrale della storia novecentesca
Sui temi della crimine dei crimini del ventesimo secolo Marcello Flores aveva organizzato ha organizzato la decina d'anni fa un convegno internazionale che si tenne a Siena
E poi una serie di attività che avevo di ricerche e di lavori di gruppo che avevano per tema appunto la connessione tra totalitarismo e Fiore sa questo filone diciamo così ha avuto un esito diciamo recentissimo col fatto che Marcello Flores è stato uno dei promotori della Storia della Shoah che è uscita per i tipi dell'ambiente più tardi meglio di qualche mese fa
In questo quadro Walter Veltroni ha scritto un Livorno per Feltrinelli che aveva appunto per tema la questione della violenza come paradigma e in qualche modo come possiamo dire come karate fondamentale de ventesimo secolo e allora a partire dalle riflessioni che avevamo fatto qui nonché stavamo organizzando questi giornate queste conferenze
E ci ha pensato ci è sembrato utile domandare Flores è esattamente questo il Novecento può essere letto solo ed esclusivamente come il secolo della violenza
Oppure diciamo questa è una chiave di lettura osserva Cormio mai dove cento non si riduce a questo soltanto
Ovviamente questo problema implica non solo una riflessione sulla violenza delle sue complesse manifestazioni da Primo grande atto di violenza noto cioè lo sterminio degli armeni su cui peraltro trascritto anche recentemente un libro fino ovviamente pagati ma della violenza per eccellenza che è lo sterminio degli ebrei lascio a voi tutta una serie di violenze piano punteggiate la storia della seconda parte del ventesimo secolo
Che hanno si sono intrecciate nella storia della di colonizzazione sono intrecciati alla storia anche della dominazione coloniale
Ebbene qualche interrogativo quindici sembrava saliente e ci sembra centrale in un percorso di problematiche che non avevamo messo al centro delle nostre nove conferenza e quindi a questo punto io non posso fare altro che non faccio altro che rivolgere questo interrogativo a Flores chiedendogli di darci ma risposta
Grazie
Una risposta considera io ci possa dare si può cercare di approfondire una serie di tentativi di avvicini mi avvicinamento a risposte plausibili soprattutto sul versante di un confronto storiografico che naturalmente diverso da approcci che altre discipline possono avere a questo tema su questo sulla utilità dell'approccio storico dall'uso della violenza poi ritornerò inseguito
Proprio qui a Bologna cinque o sei anni fa in un delle letture del mulino non mi ricordo se nel novantanove due mila perché era il passaggio del secolo come sapete sui passaggi del secolo c'è sempre
Il dibattito se deve avvenire del novantanove nel zero del del secolo
Al punto precedente
E Charles Maier ha fatto una lettura su la violenza nel ventesimo secolo interrogandosi se ventesimo secolo fosse stato un secolo più violento degli altri e aveva sostanzialmente fatti brillantissima
Vorrei sbagliare su Milo spesso
Fondata su due cose un confronto con i secoli precedenti
Da cui emergeva
Sostanzialmente diciamo una serie poi di di articolazioni che non sto qui a riassumere che la percentuale relativa di morti violenti
Di carattere collettivo di carattere individuare era lo stesso in tutti i secoli multipli era uguale nel Novecento all'Ottocento considerato un secolo più di lunga pace in generale se cioè si faceva il confronto tra il numero dei morti che la popolazione la crescita di popolazione nel corso del secolo
E questo naturalmente però
Non lasciamo da parte la questione di mura assoluto che è comunque importante in qualsiasi rilevazione anche statistica e l'altro che nelle due metà del Novecento c'era una forte separazione rottura perché la gravità del centro di gravità
Della violenza nella prima metà del secolo era rappresentato dall'Europa nella seconda metà del secolo che aveva presentato in quello che l'Europa siamo negli anni Cinquanta terzo mondo
E che poi se chiamato modi tanto diverso paesi sviluppati i paesi in via di sviluppo così
Diciamo incontinenti
Non vada europei e non morti americani sostanziali
Che cosa veniva fuori in oltre da
Questo da questa analisi che è stato un punto
Di interesse particolare momento in cui mi ero già occupato della violenza ma soprattutto attorno a
Questioni di tipo diverso totalitarismo come ricordava De Bernardi il Sudafrica perché
Va bene quegli anni
Avevo finito un lavoro sulla Commissione sudafricana per la Verità e la riconciliazione che era un modo particolare fare i conti con una violenza estremamente originale
Per veniva intanto fuori che la questione della violenza è una questione legata fortemente alla percezione che di quella violenza sia e quindi che oltre a una ricostruzione di carattere diciamo materiale quantitativo che quello che è pur necessario fare sempre il problema della percezione della violenza cioè dell'aspetto soggettivo della violenza diventa fondamentale per spiegare
Le scelte che si fanno i confronti della violenza legislativi che si costruiscono sulle violenze computer gli atteggiamenti per evitare per contrastare la violenza o invece per
Quelle minoranze che vogliono per alzato cioè il discorso della percezione
Diventava particolarmente importante nel Novecento perché in questo secolo la trasmissione di conoscenza pubblica l'informazione
La rappresentazione il racconto anche degli eventi pubblici e quindi anche della violenza aveva assunto un carattere estremamente nuovo sia in termini quantitativi che in termini qualitativi questo portava a vedere e a poter utilizzare il discorso sulla violenza in modi diversi che in passato
Ciampi che si può dire sostanzialmente che
Ci si è mossi solo sul tre su su due livelli che a noi interessa non più come studiosi nessuno che è rilevante sul piano pubblicati anche una forte ricaduta sul piano
Dell'analisi storiografica che dobbiamo fare
Cioè che della violenza si è cercato di fare un analisi uno studio e questo è un tipo di lavoro che hanno fatto diverse discipline
E alcune molto interessanti alcune discutibili simile
Lavori per esempio del scienze psicologiche o delle scienze nel loro biologiche sulla violenza hanno dato dei risultati estremamente interessanti che non si possono ignorare anche se spesso sono stati poi utilizzati
Per una sorta di determinismo
O psico biologico diciamo che a volte ha protestato il contrario ma a volte ha fortemente incoraggiato invece
Una classificazione di comportamenti violenti che potremmo dire genericamente di tipo razzisti
Un altro è stato invece il discorso legato lo riprenderò la fine alla questione della memoria
La memoria della violenza è stato un Tirreno che si è arricchito ingrandito e che ha comportato delle forti modificazioni anche del senso comune non solo
Di conoscenza storica idea del passato ma spesso anche di tipo
Morale poetico politico in tutto questo non poteva mancare e qui io non do nessun giudizio di merito una strumentalizzazione di questa ruolo rilevante della violenza soprattutto nella gestione
Della meno
Faccio solo
Due esempi che sono tra logiche tra un decenni particolare sono gli anni settanta
Oggi
C'è una
Diffusa convinzione dividere in un'epoca di grande violenza a livello internazionale a livello anche di singole realtà locali e certamente basta sfogliare i giornali guardare
Notiziari televisivi ci si rende conto che questa violenza esiste davvero è estremamente
Diffusa radicale profonda numericamente coinvolge milioni di persone eppure si facciano un semplice confronto con gli anni settanta non quindi con
Periodo potrebbe essere la seconda guerra mondiale chiaramente
Imparagonabile per il rapporto tra oggi oggi rispetto agli anni settanta miliardi in un'epoca estremamente pacifico
Anche se la percezione di una violenza negli anni settanta era molto diverso e più bassa di quella che c'è oggi
A questo proposito quando uscì un libro del il giornalista americano Christopher Hitchens contro chissà che è stato anche tradotto in Italia da Fazi sbaglio
In cui l'ex segretario di Stato americano veniva accusato di crimini contro l'umanità per altre questioni sostanzialmente il proseguimento dei bombardamenti nel Vietnam dopo che già iniziati i i colloqui di pace il coinvolgimento del dipartimento di Stato nel golpe del civile del generale Ricci Cile il via libera diciamo così dati a l'esercito indonesiano di occupare chi vorreste
Cosa che ha prodotto una lunga
Un lungo periodo di violenze in
Quell'area
Ecco di fronte a queste accuse Kissinger in modo un popolo finto ingenuo ma un po'realmente stupito viola come potete accusarmi
Sulla base di un tipo di cultura convinzione sensibilità che quella di oggi in cui la cultura dei diritti è qualcosa di diffusa quando negli anni Settanta questa cultura era del tutto inesistente quando i cardini della cultura relativa alla violenza era quelle della logica delle due superpotenze o al massimo della logica della rivoluzione della controrivoluzione
Ecco credo che ci fosse del vero
Perché Kissinger è sicuramente responsabile probabilmente di questi crimini contro l'umanità ne sono convinto neanche intelligente che effettivamente è un problema questo di come cioè sia mutato profondamente l'atteggiamento nei confronti della violenza
Negli anni settanta anche successivamente gli anni settanta sono non gli anni questo si vede di più la violenza non una una sua vita autonoma mentre oggi esistono
E anzi ho potuto scrivono sulla scorta di tanti altri dipinti di chi si trova in bibliografia e tanti segnali
Di analisi
Che sono nati sulla violenza come fenomeno negli anni settanta la violenza in quanto tale era un fenomeno che non veniva descritto con un veniva realizzato se non attraverso la specificazione
Di grandi quadri di riferimento
Per cui gli era la violenza nella guerra fredda
In prospettiva del passato era la violenza dell'epoca dell'imperialismo dell'epoca del colonialismo dell'epoca dei fascismi dell'epoca dei totalitarismi
E ancora adesso in analogia con quelle esempi del passato cioè un'analisi che la vede strumentale all'interno del discorso sullo scontro di civiltà
In cui però non si ritiene che ci sia una rilevanza specifica e autonoma della questione della violenza
Cosa che invece
E nata diciamo
Non sul sulla base non su basi che erano certamente presenti e feconde anche prima da parte di pensatori voi menti e così via
Ma quando dopo la fine della guerra fredda la tematica e la cultura dei diritti è riuscita a proporsi come nuovo tentativo di discorso universalistico sulla ci sulle ceneri
Degli universalismo ideologici che precedentemente avevano dominato
Lascia
Questi grandi quadri di riferimento
Che erano quelli all'interno del quale chi e della mia generazione come De Bernardi
Cammarano siamo formati vedeva la questione della violenza della storia come qualcosa che andava legato immediatamente
A un discorso più ampio che era o di politica internazionale o di politica internazionale con spesso un forte connotato ideologico che vi era
Anche direttore
C'era quindi sempre un elemento
Che alla fin fine andava ricondotto alla politica in cui il discorso sulla violenza veniva declino
Fatta questa premessa mi faccio una di carattere più personale una specie di postulato di pessimismo
Secondo cui
La comprensione della violenza temo anche una comprensione approfondita
Della violenza di per sé non è assolutamente capaci negli limitarla uniti evitare
E quindi
Il tentativo di comprende la può essere un tentativo inutile voi sul piano tratti
Può
A questo aggiungo però anche un nei posti avuti di maggiore ottimismo perché credo anche che la comprensione dei modi dei meccanismi delle cause delle forme che ha assunto la violenza nel passato più recente ma anche più lontano può certamente favorire delle strategie
Nuove atti limitare la violenza OPA rintracciare le prime fasi delle violenze quindi d'individuare dei percorsi che quando poi arrivano a la fase finale è troppo tardi riuscire a contenere
E in quest'ottica che credo che l'analisi storica può assumere
Un
Uno sguardo particolarmente interessanti
Anche se a guardare le bibliografie sulla violenza la storia almeno fino a qualche anno fa recentemente le cose sono cambiate era praticamente assente istruiva violenze erano studi di tipo psicologico di tipo sociologico
Di tipo giuridico di tipo antropologico
Ma ma di tipo storico o molto
Raramente
Allora le possibilità quindi anche le responsabilità crea la storia su questo terreno
Sono per innanzitutto quelle di poter
Sfuggire anche se stesso storici stessi non riescono a farlo alle suggestioni delle grandi visioni ideologiche
O etico politiche
Per addentrarsi invece in quelle che sono soprattutto delle contraddizioni delle forti complessità della realtà per quello che riguarda la violenza
E sfuggire anche però a analisi circoscritte che evitino di fare i conti con quadri di riferimento più ampi perché un altro elemento che è presente nelle migliori analisi sulla violenza è proprio che anche quando una violenza a degli occasioni spesso anche delle cause particolarmente circoscritte locali però si situa sempre all'interno soprattutto ma in questa fase crescente di globalizzazione in un circuito complessivo in cui le influenze
Degli diciamo dei centri più ampia dei CD delle zone più lontana sono particolarmente
Efficaci
La storia potrebbe essere una sorta di playmaker in una squadra che vede presenti le diverse discipline perché ha una grande capacità credo quella di verificare gli assunti modellisti cd interpretativi delle diverse discipline che sono spesso necessariamente monotematici che sono spesso parziali e che in quella parzialità trovano però anche una forza di profondità
Che la storia da sola non ma evidentemente
Le grandi interpretazioni anche storiografiche stesso nastro da suggestioni che vengono da altre discipline proprio perché approfondiscono vanno a scavare in una direzione che ha uno sguardo storico appare parziale e che però illumina uno degli aspetti che lo sguardo complessivo spesso nome piacerà
Allora fra i tanti problemi che la questione la violenza solleva invio
Abbiamo individuato solo alcuni che a me paiono di particolare rilievo ma che non pretendo affatto che siano quelli più rilevanti da
Problemi cioè su cui è necessario continuare a discutere ed approfondire perché sono problemi
Che
Probabilmente non ci fossimo isole ma che sia ancora ben lontani dall'aver affrontato in modo che i soldi
Il primo è quello della gerarchia delle violenze se cioè possibile fare una gerarchia ovviamente negativa delle violenze
Voi mi permettete che mi fa gola Giancarlo
Bellissimo sarebbe
Il Papa polacco
Grazie
Allora io credo che
Dovrebbe essere escluso da un approccio storiografico un discorso di gerarchia delle violenze
Perché un discorso di gerarchia è un discorso fondamentalmente di tipo etico di tipo
Etnico politico
Di giudizio e credo che quando il giudizio
Prende il sopravvento sulla comprensione
Basta andarsi a rileggere il blocco che su questo ha detto cose
Sintetiche ma anche definitive per la storia poi c'è poco da fare eppure spesso è successo anche ultimamente che storici anche di rilievo abbiamo invece affrontato la questione di questi
Due
Due estremi di esempi in in questo senso
Da una parte i contributi di notte
Ho quelli che si sono poi
Sintetizzati nel Libro nero del comunismo soprattutto nella introduzione
In cui giudizio etico politico
Prevale fortemente sull'analisi anche esplicitamente l'introduzione di prove millesimo pagine dedicate al fatto se sia Giusto se valga di più una morte piuttosto che un'altra violenze piuttosto che un'altra affrontando accettando quindi che il discorso della
Gerarchia delle notizie sia un discorso di carattere
Storiografica
All'altro estremo alcuni esempi
Nella ormai basta letteratura chiamata postcoloniali studi culturali in cui spesso la
Violenza contemporanea degli ultimi decenni è vista sotto una deriva ideologica in cui l'eredità del colonialismo sembra riassumere individuare
La interpretazione sostanzialmente unica di questo fenomeno lasciando quindi totalmente in un tante altre questioni che invece non possono
Una logica di classificazione porta spesso con sé una logica di giustificazione e viceversa
Io credo che la classificazione in termini di violenza
Di episodi di violenza di eventi caratterizzati dalla violenza
Facilitare favoriscono quella confusione
Di un intreccio poco chiaro di
Giudizio etico in cui convergono necessariamente tante
Esperienze diverse tante forme mentale scelte ideologico anche soggettive
Che non possono che annebbiare la ricerche la comprensione non solo di quello che effettivamente avvenuto ma anche l'interpretazione del come perché
E avvenuto in che modo
Quando si fa un giudizio di tipo etico non si può sfuggire assolutamente
All'influenza che credo ineliminabile perché è sempre molto forte del diritto qualsiasi giudizio qualsiasi strumentalizzazione Storace poi del diritto e secondariamente anche di un uso pubblico
Il muso quindi politico questo dibattito che ormai avrete sentito e su cui arresti letto e discusso allungo che accompagna la storia contemporanea ma precedente
L'identificazione
Nel secondo dopoguerra
Di
Crimini nuovi da un punto di vista della dottrina giuridica e della legislazione internazionale
I crimini contro l'umanità
Per la prima volta discussi al processo di Norimberga
Ho il crimine di genocidio
Codificate nel mille novecentoquarantotto il giorno precedente la dichiarazione universale dei diritti umani
Ha sicuramente favorito
Questa volontà classificatorio
Perché il genocidio eh identificato in qualche modo come il peggiore tra i crimini contro l'umanità come la peggiore fra le violenze collettive commessi e quindi c'è inevitabile anche per le conseguenze giuridiche che ci sono un rilievo di questo tipo gerarchico che pesa posso tutti quanti sul nostro luogo comune di affrontare pensare riflettere su queste tematica
Oggi leggevo sul giornale la notizia piccola non so se l'avete letta anche uno solo è sfuggita di un ufficiale argentino condannato per genocidio a proposito
Degli crimini commessi durante la dittatura dei
Colonnelli e generali argentini per le vicende e le torture desaparecidos e così via
Ora
La discussione in Argentina
Su
Meno uno comunque anche a livello internazionale sul fatto di poter classificare quello che è avvenuto in Argentina dove
Sono morti in fondo solamente trenta mila persone
è una discussione difficile anche sul piano
Del diritto spesso
è una discussione che
Si basa per la parte seria
Sul fatto di considerare come categoria vittima di questa violenza e quindi il supporto genocidio un'intera generazione in questo caso quindi la possibilità per ampiamente di utilizzare la categoria di tirocinio
Certamente come vedremo poi in altri casi l'uso del termine genocidio è anche un mezzo per di fronte all'opinione pubblica da parte delle vittime dei parenti delle vittime degli organizzazioni umanitari politiche che si stanno muovendo ancora per ottenere giustizia su quello di avere una maggiore visibilità maggiore ascolto
Perché parlare
Di genocidio qualcosa che essendo così codificata diritto internazionale evidentemente molto più forte che non dire solamente massacro uccisione tortura poco così via
Tortura mutato perché se noi guardiamo a livello storico il genocidio è l'ultimo punto di
Di un insieme in cui gli altri due temi che sono stati fondamentali per la storia sono una tortura la schiavitù in qualche modo Genocide con rigore di nuove si aggiunge e che in questa
Linea
Si situa in modo estremamente e querele
Siccome si pensa giustamente le torture schiavitù fianco a quelle che appartengono al passato quando ritornano fuori evidentemente hanno ancora anch'essi una forza
Sul piano anche psicologico così chiaro evidente basta pensare anche le ultime vicende sulle
Torture
Delle dei soldati sulla generica
Ecco la questione del del genocidio della questione
Che gli storici hanno affrontato
Dagli ultimi anni non grandissimo tempo spesso suggerendo delle definizioni anche di genocidio che certamente sono molto più concreti e coerenti di quelle che si ritrovano nella convenzione del genocidio
La quale se non altro è assolutamente incoerente perché essendo frutto oltre che di un lavoro più giuridico che è stato
Grandioso bisogna dire e originalissimo è stato anche il frutto di un compromesso politico perché sono stata la sua assemblea delle Nazioni Deborah approvata e quel compromesso ha fatto sì che venisse espunto dalla convenzione del genocidio
Il riconoscimento del genocidio quando vengono massacrati in tutto in parte i gruppi politici
Che era invece presente nella versione originaria proposta perché l'Unione Sovietica pretese
Con la minaccia non votare porre vedo la stessa convenzione
Di espungere queste
Questo fa parte dei meccanismi della storia in cui nascono anche queste grandi carte di diritti che non sono mai qualche cosa che nascono in astratto solo dalle migliori menti giuridiche che ci sono in quel momento
Ecco quindi questo tentativo degli storici rendere più chiare cosa possa essere genocidio si scontra covo
Da un punto di vista Longo col fatto che queste proposte
Per poter diventare anche senso comune quindi ridisegnare un po'la nostra idea di genocidio in modo più chiaro e più coerente avrebbero bisogno di nuovo di una sanzione giuridica e di un nuovo compromesso
Giuridico politico
Io credo che oggi
Compromessi di questo genere molto più difficile e non credo sia avanzati come erano stati nella prima fase vita delle nazioni unite basti pensare alle vicende tortuose della Tribunale penale internazionale per accordi sicché
Ridiscutere per esempio genocidio facendovi rientrare come viene proposto forse anche giustamente da una serie di studiosi storici sociologi tutte le forme che davvero possono apparentarsi a questo concetto significherebbe probabilmente voi
Avere la possibilità di portare alla sbarra perlomeno la metà dei governi del nuovo quindi questo sarebbe
Impossibile allora bisogna convivere in questo caso con una definizione che giuridico politica che però proprio da questo carattere giuridico politico trae la sua forza il suo colore il suo elemento importante per tutti quanti
Che
In coerente carente
E un discorso analitico che invece può partendo da quella definizione accettando aumentare cercare anche di andare oltre e di capire i meccanismi analoghi differenti che i vari episodi collettivi di violenza hanno avuto nel corso della storia e quindi fare non tanto una classificazione ma un esercizio di diversificazione e analitica di quelli che sono stati
I diversi
Episodi
C'è sul termine spesso di genocidio un forte uso politico
Due casi
Emblematici
Il caso forse su cui si discute più spesso è quello del tirocinio degli armeni perché il rifiuto della Turchia riconosciuto e spiega a la richiesta di ingresso in Europa della Turchia medesima e il fatto che la Turchia continua a utilizzare l'articolo trecentouno proprio codice
Penale e aveva incriminare
Scrittori intellettuali storia giornalistiche afferma il tirocinio è stato commesso porta spesso all'attenzione dell'opinione pubblica questa questione un ateneo conosciuta è quella che riguarda tra per esempio in cui la rivendicazione
Del dei milioni di morti nella grande carestia il trentadue trentatré
Voluta e o utilizzati documento al dibattito storiografico dal regime di stante una discussione sia stata creata appositamente o se sia stata solo utilizzare una volta che fosse iniziata un evento in cui c'è da parte della stragrande maggioranza degli studiosi una concordanza nella ritenerne un genocidio la richiesta però viene fatta di a livello internazionale considerato che il figlio e anche un modo spesso da parte di alcuni settori
Politici e intellettuali operai per
Nascondere per dimenticare tutta una serie di altre cose per esempio le forme di collaborazione che molti ucraini hanno avuto con il nazismo e così via cioè quindi l'uso politico è qualche cosa che invece gli aiutare favorire e stimolare ricerca storiografica e l'analisi dei fatti la ricostruzione e poi dell'azione mette un po'una
Una nebbia l'Amati lo stesse tentando degli armeni paradossalmente almeno per una generazione più anziani per i giovani sono per fortuna stanno andando in direzioni diverse ormai storici armeni
Avendo come anch'essi obiettivo politico quelli di poter denunciare il massacro degli armeni come genocidio
Hanno dato spesso un'interpretazione che per esempio collegava come un tutto unico i massacri della fine dell'Ottocento il genocidio del mille novecentoquindici e rintracciate a spiegare questa lunga continuità la causa in una sorta di atteggiamento
Omicida presente nella cultura turca Lottomatica avrebbe favorito questo tipo di creazione e qui arrivo a una dei temi
Rilevanti quello cioè rilevanti per il discorso storiografico su cui l'analisi storica può dare delle risposte forse più interessanti più articolate di altre discipline o per lo meno verificare il mettere in discussione i risultati delle singole discipline e cioè se esistono delle culture degli Stati dei popoli più predisposti di altri alla violenza
Questo può valere vale anche spesso le cose sono intrecciate predisposti di altri al razzismo beh su questo c'è stata una discussione interminabile che in una certa affinità che non finirà mai sulla Germania
Basta pensare al fatto che
Il libro forse che ha venduto di più
Sul
Sull'Olocausto è stato quello negli ultimi anni di Daniel Goldhagen che aveva come tesi forte quella della colpa collettiva dei tedeschi perché i tedeschi tutto sommato erano maggiormente predisposti e avevano introiettate e accettato una cultura razzista e quindi erano tutti
Legati a il anche se in forme differenziate al disegno razziste criminale di Hitler del
Del nazismo ma lo stesso discorso punto può essere fatto per la Turchia così per il il genocidio degli armeni curdi come dicevo prima
Lo stesso discorso molto interessante sul sul piano storiografico della violenza del Giappone negli anni Trenta per esempio
Che
A prima vista e
Forse ancora più
Può sembrare ancora più accentuata predisposizione
Diciamo Giacomini sento alla violenza Sissi analizzato il decennio però per fortuna c'è poi la controprova di un Giappone che dal dopoguerra in poi si è caratterizzato per tutto tranne che la violenza allora è difficile che improvvisamente si è stata una valutazione utili etico culturale di forte per cui una cultura di morte diventa invece una cultura in cui la violenza nonna quella la presenza e da questo punto vista la storia anche una storia di medio e lungo periodo può meglio servire a mettere in discussione questi stereotipi queste semplificazioni
Di carattere
Storico
Culturale
Su questa questione per esempio del Giappone beh questo si collega oggi a una discussione in corso molto interessante e anche molto approfondita e anche molto strumentalizzata però che riguarda i diritti umani a proposito dei cosiddetti valori asiatici
Di aziende
Perché
La questione di fondo è di capire se i valori e quindi anche la negazione da violenza come valore la pace violenza la solidarietà della la pace come valore solidarietà come valore così via sono valori universali consumo valori invece tipicamente
Occidentali i fautori dei valori asiatici qui sintetizzo perché il tempo passa sono sostanzialmente al di là di alcuni pensatori che cercano di analizzare queste cose
Bene anche se in maniera condivisibile sono
Spesso stati autoritari
Che quindi si nascondono dietro la Cina è un esempio di questo Cina restringe spesso la visione
Di diritti
Ormai come universalità sostiene che sono una costruzione occidentale che non risponde anche criteri il privilegio della collettività propria dei valori asiatici i valori asiatici la collettività prevale sull'individuo i diritti umani invece sono fondati sulla prevalenza dell'individuo sulla collettività secondo la tradizione occidentale
E contigui
Che è un discorso da approfondire però serve per giustificare violazioni dei diritti si capisce che il versante della strumentalizzazione chiaramente
A poco ci sono anche invece da tutt'altra natura diciamo per sintetizzare
Forse legate ancora interpretazione più o meno radicale piumino scolastica del marxismo ritengono analogamente questo discorso così come ci sono sul versante delle discipline
Fortissime pressioni da parte di settori dell'Antropologia di nuovo piena accettare questo tipo di
Diversità culturale come qualcosa può anzi che impedisce una reale valutazione di universalità dei diritti
Proprio quando si discuteva la Dichiarazione universale dei diritti umani la commissione che la stava preparando guidata da Eleanor Roosevelt mandò alla Menegazzo come si fa a proporre l'Association il testo Gambarato chiedendo il parere e l'americano informatica Association rispose sostanzialmente è inutile che guidate da fare questa dichiarazione perché non è possibile creare una dichiarazione universale se non sulla base di una sola cultura e quindi contro le ha
Io credo che abbia fatto bene la commissione dare retta poi a
Agli antropologi americani i quali col molti di loro hanno cambiato successivamente
Pare però evidentemente qui dice su questa questione una grande differenza questo significa anche che la giustificazione della violenza e qualche cosa che viene maggiormente accettate in determinate situazioni storiche invece che riconosciuto sempre e comunque come una
Violazione anche se compresa e capita del perché è successo questo punto di vista l'esperienza della Commissione sudafricana per la Verità e la riconciliazione è stato apposto
La Commissione nella relazione finale a inserito tra le violenze commesse l'epoca dell'apartheid
Anche le violenze commesse dai combattenti contro l'apartheid sostanzialmente dal braccio armato dell'African National Congress soprattutto gli attentati degli ultimi anni dagli anni Ottanta in pochi spesso fatti in modo indiscriminato contro i civili verbale eccetera eccetera o addirittura le violenze contro i presunti
Traditori o confidenti della polizia che portavano a massacri indiscriminati diverse decine centinaia di giovani neri accusati di queste senza alcun processo eccetera eccetera
Quando
La Commissione licenzio diciamo questo rapporto finale il governo
Anzi il l'African National Congress che la maggioranza mai di come Sudafrica si oppose così come si opposero i
Ciao gli africani militanti di partito africane e sono il fortissimo carisma e la volontà e determinazione
Di Mandela Presidente della Repubblica e di Desmond Tutu Presidente della Commissione imposero che si potesse conoscere
Nell'interezza questo rapporto l'obiezione dell'etica dei suoi con le stelle mettendo nel rapporto finale anche le violenze commesse da noi voi equiparate le nostre violenze a quelle del del regime dell'apartheid mentre invece le nostre avevano una giustificazione dire io credo che quello è stato l'unico esempio pubblico cioè di rilevanza pubblica e politica in cui si è voluto separare il riconoscimento di qualcosa che andava comunque
A toccare una violazione di diritti con una
La discussione del perché era avvenuto e dell'eventuale giustificazione in sede prima storiografica ed eventualmente anche giuridica di quegli stessi è una
è presente purtroppo non si è più
Ripetuto se pensiamo che l'Italia a atteso se non sbaglio di novecentonovantotto novantotto per
Riconosce che l'esercito italiano fascista aveva accusato gas
In Etiopia riconoscimento ufficiale dopo che ormai erano usciti di documentazioni eccetera eccetera
Si capisce come il peso la difficoltà di fare i conti con la violenza
Commessa
è qualche cosa che rende difficile anche la ricostruzione studio grazie
L'Italia ha fatto negli anni
Recenti due commissioni con due paesi di frontiera una commissione con la Slovenia funzione con la Croazia per valutare le violenze commesse durante la seconda guerra mondiale nelle due immediatamente successiva
Le Commissioni hanno lavorato con difficoltà alla fine anno concluso con delle relazioni una fatte da parte italiana e slovena studiosi italiani sloveni di studiosi italiani prova
L'Italia ha pubblicato quella italiana provata perché quella in cui si parla delle foibe non ha pubblicato quelle italiane slovena perché quelle in cui si parla prevalentemente dei campi di concentramento italiani delle violenze
E le cose sono state analogo dalle altre parti cioè si è
Risultati condivisi
E firmate diciamo così sono stati però trasmessi o resi pubblici solo nella misura in cui facevano sembrare vittima e non quelle in cui si faceva la parte del
Violatore
Di diritti del violento anche se chiaramente nessuno oggi dei governi attuali aveva nessun più un legame di continuità con i governi con i governi precedenti governi che erano stati responsabili
Il
Di qui
Ecco quindi
Il problema
Di sfuggire
Alla spinta del giudizio e di
Spingere invece l'acceleratore sul versante della comprensione da una parte per differenziarsi con le analisi di tipo filosofico giuridico
O anche
Politologico
E la necessità di mantenere lontana il momento della riflessione storiografica non certo la nostra riflessione complessiva il momento etico il momento quindi del fare pensare il i nostri valori certe qualcosa di difficile questo perché su questioni tanto gravi e rilevanti come questi soprattutto e se arrivano fino a oggi mini intreccia nel passato con il presente
Non possiamo dimenticare di essere noi stessi persone etiche quindi che anche dei valori così eppure se prevale l'elemento etico non poche scaturire il giudizio e il giudizio sintetico e schematico non può che annebbiare la ricerca della comprensione e analitica di quello che è successo di come è successo perché history sono stati coinvolti sullo sempre di più in questo storici francesi durante il processo focoso richiamati come consulenti alcuni ci sono una a come suo per esempio si è rifiutato pubblicamente ha spiegato
Perché non ci andare lo storico inglese Ivan se è stato chiamato come consulente nel processo contro Irving sul
C'è l'accesso per diffamazioni che aiutava intentata da storica americana che lo aveva accusato di negazionisti il lavoro veniva se è diventato poi un libro storico in qualche modo e i la relazione finale della Commissione sudafricana può essere usato come una una fonte storiografica formidabile per le notizie che dà più articolate di quelle che si ritrova tante altre fonti ufficiali e fonti di polizia fonti diplomatiche eccetera eccetera per esempio ecco quindi bisogna avere questa capacità di sottrarsi al ricatto immediati del giudizio etico se questo impedisce una articolazione del
Venerdì scorso del discorso
Ultima questione quella della memoria
Che
Per la violenza fondamentali
C'è un paradosso un paradosso trattando e che ci rende Chiarotto se pubblicata la questione
Negli anni Novanta sono stati forse il decennio in cui gli studi sull'acqua hanno fatto dopo tante altre fasi nel passato uno salvato enorme
In senso di approfondimento nuovi domini documentazione ampliamento delle ipotesi interpretative collegamento tra le diverse discipline
E in quello stesso decennio lascio a è riuscita a diventare un elemento della coscienza pubblica molto maggiore di quello che lui era precedentemente non solo perché e in quegli anni alla fine di quegli anni che sono nati a livello internazionale giornate della memoria sono codificate formalmente queste cose ma perché se ne discusse scuola andava a se eccetera eccetera eccetera l'inizio di questa fase era diventato dopo cinquant'anni un elemento realmente appartenente sia pure con contraddizioni
Alla coscienza pubblica eppure quegli stessi anni
Questa coscienza pubblica che era cieca di fronte a i genocidi che si stavano compiendo spesso di acacia biancazzurra
Invece la che a cinquanta chilometri ai nostri confini dove per esempio a Srebrenica come è stato però con fatica anche giuridica dimostrato è stato un atto di genocidio il che non significa che l'intera guerra jugoslava fosse stata anche rallenterà politica di pulizia etnica fosse stata
Spinta danni continua figlio nel caso di Srebrenica questo invece era particolarmente evidente basti pensare al caso del Ruanda dove per evitare di intervenire
In modo poco surrettizio qui in modo più mediatico che giuridico o politico il
La Casa Bianca all'epoca guidata da Clinton recepire al proprio portavoce che in Rwanda Arcidano a genocidio ma
Non un genocidio
Vere pro e alla
Alla richiesta di un giornalista intere quanti atti di genocidio fossero necessari la regina sito rispose che non era tenuta a rispondere a una simile domanda
Ma diceva
Il
Diciamo un nuovo che è legato a quello che dicevo all'inizio sulla percezione
Perché molti ritengono anche politici di livello
Da noi ha fatto una dichiarazione simile tempo fa sino a proposito non ricordo di quale residua che se c'è l'accettazione internazionale di genocidio
C'è l'obbligo di intervenire
Internazionalmente nuove forme possono andare diciamo dal intervento militare come ultima a ma altre armi altre misure precedenti ora questo non esiste nessuna nella convenzione genocidio la legge internazionale
La comunità internazionale ha il dovere di intervenire ovunque si commettono crimini contro l'umanità
E
Crimini contro l'umanità sono anche
Cose che sono inferiori usiamo la plastificazione giuridica rispetto a quelli del genocidio e la comunità internazionale non è intervenuta nel decennio degli anni novanta rimanere
Nel secolo ventesimo in numerosissime violazione in cui crimini contro l'umanità venivano ammessi
Per i motivi di opportunità di necessità qui
La discussione sarebbe estremamente difficile perché evidentemente
Diverso un caso in cui è un piccolo paese per esempio a a commettere crimini contro l'umanità quindi un intervento anche di polizia internazionale può fare facilmente il gesto diverso è se
Un grande star tanto perché blocca uliveti precedentemente qualsiasi fornite che potrebbe evidentemente il rischio è quello di creare una crisi internazionale che potrebbe addirittura facilitare un diffusione maggiore dei crimini contro l'umanità del resto alcuni degli interventi militari ultimi anni hanno dimostrato
Hanno dimostrato proprio proprio questo
C'è quindi questo problema della memoria che è una memoria spesso selettiva che è una memoria
Contraddittorio perché non contemporaneamente assistiamo alla creazione di memoria universalistiche come quella sulla Shoah che hanno quindi delle valenze estremamente positive qua poi
Possono avere dei contraccolpi delle difficoltà eccetera eccetera
Ma anche delle memorie che sono invece apertamente manipolate delle memorie che sono usati
In senso diciamo umidità combattentistiche esercitare una valutazione di chi combatte per una causa giusta
No e di nuovo qui gli esempi possono essere tante l'India per esempio
Adesso
E in una nuova tendenza per fortuna negli ultimi anni c'era stata una forte dipendenza nazionalistica che aveva riportato a riscrivere i manuali di storia a rafforzare una memoria
Impacciato sempre totalmente manipolata in gran parte totalmente costruita la vicenda della moschea di far parte del tempio dirà sotto che ha portato avanti stragi reciproche tra in due musulmane
Mi è stato un un esempio
Lo stesso anche se in una versione io
Dal sostanzialmente positiva quello che succede in Argentina invece dove la memoria anche forte radicale del passato e il tentativo di innescare innestare nel nuovo ordinamento degli elementi di democrazia da cui non si possa più tornare indietro o come successi in Serbia invece un nazionalismo che ha fatto sì che sia impossibile per esempio
Portare a alla Spada criminali ricercati da tempo come Narducci e così via oppure a esempio sconcertanti come il
Lutto collettivo dopo la morte di filosofici
L'Italia messo a
Una
Realtà discussione degli ultimi anni che
Ha toccato tutte queste questioni le discussioni sulla violenza guerra anche la resistenza dopo la guerra le Foibe il colonialismo e c'era credo che
Siano prese
Più volte quanti di questi problemi in Italia questa discussione è stata una discussione frammentata spesso affida anche quando sono intervenuti gli storici
Soprattutto a migliaia ai giornali o all'emissione ci sono stati anche degli studi però studi che spesso sono rimasti
Alcuni di questi ha pubblicato il Mulino e mi diceva sì ma abbiamo venduto ottocento novecento posti di chiaramente nulla per
Influenzare la costruzione di un nuovo senso comune storico su questo quindi credo che questo possa essere anche una riflessione su cosa fare
Per gli storici Italia nuove quello che è possibile a questo livello perché anche nelle vicende italiane cui tutto sommato probabilmente qui c'è maggiore consonanza perché chi poi va studiato
Non ha difficoltà a individuare le interpretazioni più corrette o o coerenti però c'è questo insieme di problemi che non possono essere
Dimenticati solo perché a livello della storiografia più seria delle risposte comunque si sono date delle interpretazioni
Sono uscite fuori credo che questo rapporto continuo con
La discussione pubblica sia necessariamente della violenza dimostra abbastanza