Palestina: a che punto è la notte

Siamo a questo incontro
Ringrazio tutti voi di essere qua
A discutere su un tema questi importante
Di cui abbiamo sentito l'urgenza
Come quello a
Che punto è la notte in Palestina
Inutile dire fra soggetti
Io ho solo il compito di
Coordinare questa giornata e nella e di introdurle semplicemente
Vito ricostruendo o
Come
E chi ha voluto questo incontro
Essi l'ha voluto l'abbiamo voluto uomini e donne dell'Associazione per la sinistra
Che si è costituita come sapete a dicembre
Il che appunto è uno dei
I soggetti politici che lavora per ricostruire una sinistra politica nel nostro Paese
E li abbiamo organizzata insieme a parlamentari europee della sinistra
A Pasqualina Napoletano Adalberto Musacchio che si scusa ma non può essere con noi perché appunto impegnato a Strasburgo a Luisa Morgantini che
Ci ha inviato un video perché anche lei non può essere qui con noi
E quindi è
Associazioni per la sinistra e i due gruppi parlamentari e la cure e PS
Che promuovono perché abbiamo voluto questo incontro che abbiamo pensato quando la guerra in Palestina a Gaza era ancora in corso
Sapendo che il ci auguravamo di potere che l'avremmo fatto allora
La negli appuntamenti avrebbe avuto luogo
Con a cessate il fuoco avvenuto
Perché già allora
Andiamo in mente che bisognava non soltanto
Trovare modi più efficaci
Per essere presenti politicamente nella tragedia che si andava
L'ennesima tragedia che si stava consumando in quella
Luogo in quelle terre ma perché ci urgeva hanno una serie di domande anche politiche
Sul che fare ovviamente qui e ora rispetto a quello che accadeva che accade ancora perché il problema della ricostruzione è tuttora drammatico
Ed è un problema tutto politico anche perché
Come operare sulla ricostruzione può essere la causa di nuovi scontri che nuovi conflitti di nuove tensioni in quelle lotti
Ma soprattutto perché ci sembrava che bisognava discutere mette appunto aprendo interrogandoci su gli scenari le prospettive e anche lo scenario politico in cui questa guerra
L'ennesimo offensive aggressione a Gaza da parte di Israele si è consumata
E abbiamo pensato quindi di
Articolare questo incontro intorno a tre nodi tematici ognuno dei quali verrà dentro tutto da una dei
No di noi diciamo da Donatella Della Ratta chi autrice di un libro uno Stein alla Casa Bianca su
Obama
E che introdurrà la prima questione come
Le elezioni di Obama a Presidente degli Stati Uniti può cambiare lo scenario mondiale quindi inserire in qualche modo la questione del Medioriente in un altro equilibrio della
Mondiale
Da materiali Laratta è i particolari
Il tempo libero che ha scritto è dedicata come Obama è stato visto valutato giudicata dai Paesi arabi non otteniamo pochissimo presente
Qual è l'opinione pubblica del mondo arabo e mussulmano che un'altra realtà
Rispetto a quello che accade nel Medioriente e a come quello che accade nel Medioriente piede visto nei rapporti internazionali rispetto agli Stati Uniti all'Europa insomma a
L'equilibrio in quell'area in quello scacchiere ma più in generale nel mondo la seconda questione che introduca Raffaella Bonini e invece proprio sul
La situazione lì
In quell'area
Nel
A Gaza nella Cisgiordania in Israele e
Il che fare
Da parte
No strano
Lì
E qui perché naturalmente il che fare come se presenti sui temi della ricostruzione
Della presenza e della
Non solo gli aiuti diciamo della presenza politica e concrete materiale in quella realtà riguarda sia la presenza e poi nell'aria direttamente che molte molte come Raffaella Bolini
Non da oggi
Compiono sia quello che si fa invece nel nostro nel nostro Paese e in generale in Europa
Io credo che per esempio questo è un tema fonte dovrebbe essere un tema fondamentale delle elezioni ad aprire perché qual è
In ruolo e la posizione dell'Europa
No tutti gli stipendi dei Paesi europei che vanno al voto mi spetta una dei punti di crisi dei rapporti internazionali tutti occulti come quello del Medioriente ovviamente questione fondamentale
La terza nucleo tematico aveva introdotto da Pasqualina Napoletano e riguarda invece la questione forse e
Controversa però più importante
Chi prospettiva cosa vuol dire oggi parlare di pace
In quella aria
Battersi e prende l'iniziativa politica concreta efficace per una prospettiva di pace
Noi abbiamo ragionato tra noi e su un tema che ha riproposto di recente anche un articolo sulla stampa di Barbara Spinelli
E io mi limito a richiamare
Due espressioni di due punti dell'articolo di Barbara Spinelli che dice con molta efficacia quello su cui noi abbiamo discusso a lungo
Tra di noi nell'organizzare nel discutere di come volevamo alle pensavamo diciamo questa incontrano
Scrive Barbera Spinelli che la parte
L'espressione la formula due Stati due popoli che appunto l'obiettivo
Che tutti
Tutti compresa la destra i partiti viene ad essere seria dicono di voler perseguire è diventata una banana parola che da buona coscienza ma non suscita azioni
E nell'argomentare perché è una vana parola
Sì chiede oltre che alle ragioni diciamo più direttamente politiche tattico strategiche che sono la rendono tale ce ne sono alcune vanno più alla radice della questione
Chi è stato abbiamo in mente di fatto
Sia come è stato di straniere sia come è stato dispari Palestina potranno essere potrebbero essere due Stati
Democratici o due Stati che hanno
Sempre di più tende ad avere i caratteri fondamentalisti etnici religiosi
Poi è possibile che lo Stato di Israele resti allo stesso tempo ebraico e democratico oppure questi due prospettive questi duetti Stevie diciamo entrano in collisione tra di loro
Jimmy Carter è scritto sul Washington post che esattamente solo dopo prede Stati
Salva Israele no dal divenire o lo Stato fondamentalista non democratica a tutti ha una posizione opposta a quella
Che qui
Problema attizza Barbara Spinelli e che noi
Riteniamo vada per lo meno problematica
Ma ancora c'è un questione o no anche che la soluzione è stato la forma politica Stato può essere la risposta oggi al problema che lì si pone con tutto quello che noi sappiamo di come entrata in questione la dimensione era stata
La politica di occupazione dei territori al ministro geograficamente percorribile
Praticabile la dimensione della costruzione di uno Stato palestinese o l'occupazione che è andata avanti che continua andare avanti il fatto che i partiti che oggi vanno al Governo di Israele
Tendono a dire che appunto non ci sarà pace in cambio di territori non è più queste la prospettiva
Ma pace economica in cambio appunto di un assetto economico di una prospettiva di soluzione del problema economico e sociale che non si sa bene poi come potrebbe avvenire nemmeno questa ma comunque
C'è un groviglio dice Barbara Spinelli
Attorno a un groviglio Montale che si è costruito intorno alla politica degli insediamenti e dell'occupazione del territorio al sessantasette in poi
Che diventa adesso sempre più impraticabile ante con la condizione minima quali territorio e quali i confini tra uno Stato
Della Palestina
Ci sembrano queste le domande più urgenti
Credo che Vasconi Napolitano dirà anche nel formulare questo nucleo tematico quali possono essere alternative alla formula se quelle banali due Stati due popoli
E
Appunto io che mi fermo qui ringrazio in particolare Roberto Musacchio e Elettra Deiana perché hanno dato un contributo fondamentale a questa alla costruzione di questo incontro
Allora do subito la parola aderente alla delegata che introduce il primo nucleo tematico che sul quale vogliamo che
Moni Ovadia Fausto Bertinotti Massimo D'Alema li lasci in
Poi
Dicano la loro
Sapete che Moni Ovadia le nascite sono i primi firmatari di un testo di un appello molto importante che è uscito nei giorni della guerra e che molti di noi hanno sottoscritto
E li abbiamo voluti qui con noi anche per questo grazie a tutti la parola Donatella Della Ratta
Grazie
Fa difficile
Facciamo
Fosse questo presupporre
Ok
Grazie innanzitutto buonasera grazie per l'invito e scusatemi se sono un po'
Così sono appena tornata fra l'altro dagli Stati Uniti proprio potuto toccare con mano quanto euforia di Obama voi sia una cosa concreta che sta veramente mobilitando le persone Dini
Ecco io sono curato questo libro che siamo uno sei nella Casa Bianca cosa pensa il mondo arabo di Barack Obama insieme al collega Augusto Valeriani e a un gruppo di ricercatori misti fra italiani arabi e americani
Abbiamo fatto un'analisi di come in media arabi da una parte e la gente l'opinione pubblica araba dall'altra vedevano il il periodo preelettorale quindi ancora la competizione fra Obama e McCain e la il periodo estivo e ci successivamente immediatamente dopo l'elezione di Barack Obama
Adesso non non non è questa la sede per dilungarmi sui risultati di questa analisi però vorrei sottolineare un paio di punti che forse possono essere utili per la nostra discussione
Il collega Jihad Fakhreddine e che a capo della della branca regionale di di Gallup che è una società di opinion poll americana
Anche l'ultimo capitolo del nostro libero riportato un importantissimo sondaggio che è stato svolto in Medio Oriente prima delle elezioni americane
E immediatamente dopo questo sondaggio dice che il quaranta non soltanto per darvi un'idea rispetto alla Palestina il quarantasette per cento gli adulti tunisini intervistati in questo sondaggio esprimevano precedenza per Obama mentre solo
Mentre nella Palestina su il trentaquattro per cento della popolazione palestinese era a favore di Obama contro l'undici per cento che sceglie a me che in gli altri indifferenti
Questa era la prima domanda era chi preferite fra Obama e McCain e la seconda domanda è se vince Barack Obama quanto questo cambierà la situazione in Medioriente
Allora mentre il cinquanta per cento dei tunisini diceva che Barack Obama avrebbe fatto la differenza in Medioriente
Soltanto il diciassette per cento della popolazione dei territori occupati diceva che sebbene fosse a favore di Obama piuttosto che di McCain lui avrebbe potuto concretamente cambiare la situazione
In Palestina e pensare zero per cento cioè nessuno nella popolazione di Gaza diceva che sebbene Barack Obama fosse stato eletto lui avrebbe potuto fare qualcosa di concreto per cambiare la situazione
Ora a supporto di questo su un sondaggio che ripeto è stato svolto alla società americana che la Gallup da di vorrei dire che l'atteggiamento dei media arabi in generale anche se aperta parentesi
Non esiste un atteggiamento di media arabi in generale visto che siamo in presenza di oltre quattrocento canali satellitari e di un po'meno giornali ma comunque giornali dalle posizioni piuttosto diverso a seconda che siano giornali
A Rabin azionari Panaro abbia eccetera eccetera
Sostanzialmente il trend generale limite arabi è quello di un positivo scetticismo direi
Cioè nel senso che quasi tutti supportano Barack Obama e dicono comunque anche se vince non cambierà la situazione in Medioriente e questo perché per la Palestina perché liscio come si dice in inglese più importante per tutto il mondo arabo
è senz'altro quello del conflitto israelo palestinese soltanto dopo seguito dall'Iraq al Libano dalla Siria da tutti gli altri problemi che abbiamo in Medioriente però sostanzialmente gli arabi si sono dimostrati piuttosto ripeto positivi ma scettici cioè nel senso ci piace Obama ma pensiamo che non potrà fare niente per cambiare la situazione
Ma quello che imporre portare invece alla alla luce e l'opinione di quelli che non sono i media o o meglio sono i media che come si dice in America non sono Emilia agrasso molto cioè i blogger
A ai Citizen giornalista la gente era qui abbiamo un po'una un capitolo intero scritto agli studenti dell'Università di Amman
Scritto pensate in italiano perché queste persone studiano giornalismo in italiano e quindi allo scritto il capitolo italiano non abbiamo soltanto corretto qualche errore di grammatica
Abbiamo questo capitolo scritto agli studenti l'Università di Amman abbiamo un capitolo scritto dai blogger egiziani che sono andati in America a seguire le lezioni
E la cosa su cui vorrei farvi riflettere che queste persone cioè i giovani e cioè la maggior parte la posa epurazione araba visto che siamo in presenza di oltre il sessantacinque per cento la popolazione totale nel mondo arabo sotto i venticinque anni e quindi sono questi quelli che contano secondo me al di là poi dei media ufficiali dei regimi eccetera dicono
Che non ci interessa se vince Barack Obama è perché quello che ci interessa cambiare no non è che non ci interessa ci interessa fino a un certo punto ma comunque non ci aspettiamo che cambi
E a questa frase che la stessa che dicono i miliardi ufficiale lo raggiungono siamo noi che dobbiamo cambiare lo slogan ma di Barack Obama reco CLNAI Sand in legge riconosce che coinvolge impegna
è stato fatto proprio da questi blogger da questi studenti arabi
Che non dicono più e l'America vi deve cambiare la situazione mercoledì in Medioriente ma dicono siamo noi che dobbiamo cambiare la nostra situazione e se voi ci volete dare una mano voi Europa voi America voi occidente
Benvenuti ma comunque questa volta siamo noi che dobbiamo applicare il principio o bandiamo o bagnano dentro la nostra realtà
Ecco allora questi sono diciamo in generale le linee guida di di di questo libro che abbiamo fatto e adesso io visto che abbiamo una tavola di di presenti così pregiati
Rivolgo a voi la domanda che cosa cambierà in Medioriente dopo l'elezione di Barack Obama e anche rispetta l'atteggiamento dei media abbiamo visto tutti che Barack Obama ha rilasciato la sua prima intervista internazionale
Ha una televisione araba alla rabbia e quindi questo
è un segno penso che qualcosa si muove almeno in America grazie
Allora non mi sono messa d'accordo prima con loro sull'ordine per cui ve lo chiedo ora vogliamo procedere e nell'ordine e
Cominci domani
Differenziano fare la prossima volta alterniamo sì io non
Sì il tempo mi dicono se c'è Legion d'accordo visto che dobbiamo fare
Del treno immagini
Che ogni girò non prenda più riusciamo siete quattro della mentale se la insomma state su
Venti venticinque minuti notturno di tutti quanti una mezzo da tutti quanti venti no io ho dei venti venticinque mila addetti guai
A
Non attesta
A non a testa ogni giro intendevo
Tutti comando che
Sì no Oshima lasci come si fa anche l'evasione cerchiamo di essere più veloce
Noi io credito
L'elezione di Barack Obama abbia cambiato l'assetto
Generale per una lezione evoluto in presenza di una crisi economica molto significativa quindi cambiano molti gli assetti culturali visioni anche
Ma non ritengo che a luglio abbia la bacchetta magica per compiere operazioni il taumaturgica
Anche perché la questione si è dimostrata una questione super coriacea
Certo c'è tutto che l'elezione di Barack Obama per per quanto attiene al coro ciò che posso intuire o capire
E significativa perché
Il la posizione dell'Amministrazione Bush che ciò che precettato preceduto Barack Obama
E ora che il mantenimento dello status quo andava benissimo cioè non è praticamente è successo niente va bene
Da Roma prego a Napoli sono sembrati dei grandi polverone sostanzialmente un po'truffaldini perché di fatto non è successo niente e non c'era interesse che succedesse nulla
Perché mi appare anche che
La il l'establishment politico israeliano proprio coloro che hanno avuto un ruolo dirigente nello Stato di Israele in questi ultimi tempi non abbiano Progetto
Cioè navi chi lo ha vista dall'oggi al domani non c'è un progetto noi non abbiamo nessuna notizia di un piano di pace israeliano
Non ci sono anni che non abbiamo notizia di un piano di pace israeliano che sia strutturato che abbia delle linee guida
Ma proprio gestire l'esistente e continuare a rintuzzare ogni possibilità di cambiamento
Sempre dire una sorta di meno cioè le colonie rimangono non è stato fatto nulla in quella direzione e via dicendo
E naturalmente l'unica cosa rilevante a mio parere ed è cambiata
è stato l'operazione dello sgombero di casa il cui scopo non è stato affatto quello di liberare casa per quanto io posso capire ma al contrario
Per creare quella che si è verificata una lacerazione nella società palestinese chieda diviso la società palestinese ha creato un conflitto interno alla società palestinese e casa non è stata evacuata ma è stata ridotta
Diciamo una specie di prigione perché i confini sono stati blindati quindi norme
Quindi l'interesse e l'Amministrazione Bush ora tenere lo status quo e essere tendenzialmente appiattita sulle esigenze dei governanti israeliani
Non aveva nessuna esigenza sincera reale di rispondere a delle sollecitazioni che venissero dal campo palestinese questo per intero per quanto attiene al conflitto israelo-palestinese ovviamente
Dobbiamo anche tenere conto che gli attori dello scacchiere sono di più ci sono i Paesi arabi del ruolo dell'Iran comunque la posizione Amministrazione Bush ora di una come dire desolante semplicità cioè ci breve
Ideologica è ferma
Quindi sicuramente invece l'interesse l'Amministrazione Obama è tutt'altro proprio l'interesse non solo programmatico ma anche per quello che Obama rappresenta
Io credo che ci saranno quindi dei tentativi
Se la ride di andare oltre lo stallo dello status quo
Dei tentativi ripeto naturalmente bisognerà verificare e vedere quali saranno le risposte
Degli attori diretti in particolare gli ocra dalle sta precedenti israeliano che quello che tende più a mantenere le cose come stanno dei più tante dichiarazioni di Netanyahu sono le colonie rimangono non si toccano
Non ha né più mi ha anche fatto riferimento a quelli che sul confine le colonie tout court rimangono e non si toccano
L'alleato possibile Avigdor Lieberman certo asta ammazzato molto un po'da propagandare la campagna elettorale però prenderà rinforzare questa posizione
Non fare ecco in queste condizioni molto conterrà dalla risposta ritengo comunque che Obama cercherà di giocare delle carte per
Cambiare lo status quo attuale e per vedere quali possibilità di movimento ci sono
Ma non credo che avverranno appunto ribaltamento improvvisi taumaturgico
Ma mi pare che presi possiamo partire
Dal punto che veniva proposto
Inchiesta di opinione
Da cui si vede una cosa che secondo me conferma un'impressione che ognuno di noi potrebbe arriva da lontano e a occhio nudo
E che cioè l'attesa
Nei confronti di Obama è inversamente proporzionale al grado di coinvolgimento diretto nella tragedia
Per cui diciamo se lo fai a Tunisi c'è un
Attese a significativa
Scema in Palestina sia zero a casa
Devo dire però questo allo stato delle cose esistenti mi sembra davvero abbastanza comprensibile
Perché tanto più si vicini e nell'epicentro del dramma tanto più
Si è misurato all'impotenza della politica oppure la complicità della politica con coloro che con coloro che hanno rifiutato fin qui qualsiasi ipotesi di soluzione
Del resto questo atteggiamento è spesso spesso prende ognuno di noi anche come semplicemente osservatori
Disperazione è un termine che possiamo l'OSCE lascia
A chi vive in Palestina
Ma certo che
Per chi anche diversamente è stato impegnato
A manifestare solidarietà con le ipotesi di soluzione di pace
La sfiducia da molto tempo è penetrata duramente
Ed è penetrata duramente perché
Ogni volta che guardi da un lato della questione suddividiamo la tra interno ed esterno
Se indotto sperare nell'altro lato
Perché il lato che osservo che sembra assolutamente impossibile di favorire una soluzione
Se nella se guardi al lato interno
Da tempo uno se fatto l'idea che Israele la classe dirigente israeliana non vuole più
Semmai l'ha voluta la soluzione dei due stati tra i due Paesi
Che questa diciamo condizione progressivamente avanzata con nell'occupazione
Considerata
Prevalentemente irreversibile dei territori
Il rifiuto sistematico del negoziato con la delegittimazione del negoziato che è un punto badate tragico
Che a volte tu hai l'impressione che se venisse sormontata quella state di empasse est ci fosse il tavolo
La soluzione sarebbe vicina se ci fosse il tavolo
A ha cominciato dimostralo con con quindi gli accordi diciamo così di Ginevra per dire che la soluzione in astratto diciamo sarebbe possibile il ponte che è bloccata prima che possa accede ARCI
Prima che possa accedersi la ricerca
Della
Del negoziato medesimo
La decidenti delegittimazione come avete visto abbiamo visto è passato da tutte le parti prima con la negazione dell'autorevolezza di Arafat poi con l'occasione secondo me straordinaria perso
Quando la Palestina avuto un Governo di unità nazionale
Ovviamente l'interlocutore
Per chi volesse fare un negoziato migliore che si potesse che si potesse ottenere
E infine
Con la sistematica costruzione dell'impedimento alla mobilità immutato allestì Nese dal con il nuovo e di tutte le altre forme di impedimento per cui quello che ti viene da pensare una un Governo da parte delle classi dirigenti sognato lo status quo
Una sorta di Bronte Stanga diversamente con Lezzi col collocati
E
Una conflitto ogni volta che si presenti una
Manifestazione terroristica contro cui fare valere
Una
Occupazione ancora più violente sistematica
Peraltro questa condizione viene
Anche favorita
Dalla crisi in Terna alla politica palestinese
Presi a volte drammatica
Che propone però suo sul suo versante questa difficoltà di rappresentazione di unità di popolo
Che costituisce uno degli elementi a sua volta necessarie del negoziato allora quadri così e ti viene da dire ci vuole interventi dalla signora cosa fa l'Europa vogliono fare gli Stati Uniti d'America ci vuole in qualche modo un arbitrato
Un lodo che intervenga importare quel punto guardi i soggetti esterni
La sfiducia e nuove atto articolate adesso veniamo da una politica orribile come quella dell'amministrazione Bush ma
Anche all'Europa
Che ha detto quasi sempre buone cose
Cioè che ha usato buone parole quasi sempre ha poi mostrato una pressoché totale impotenza di intervento meglio qualche diplomazia nazionale compreso con l'Italia
Nella recente esperienza piuttosto diciamo che questa
Sostanziale inesistenza di una politica di una politica I alé
Europea
Dunque questo testamento si capisce
Tuttavia io penso che malgrado questa condizione di estrema difficoltà che viene peraltro aggravata io credo
Dall'andamento del azioni in Israele
Presidente risultati delle elezioni in genere che sembrano prendere atto anche con un consenso interno di questa
Non volontà impossibilità
Di andare alla su l'unica soluzione politica possibile quella di due Stati per due popoli che tuttavia
Come veniva introdotto anche qui vede ormai incrinarsi anche in molti dei sostenitori
La
Possibilità di crederci teoricamente praticabile questo obiettivo
Malgrado tutto questo
Io penso che convenga credere i segnali
Di ciò che in qualche modo può
Muoversi affinché questa condizione non diventi immobili reversibile
Io penso allora che le osservazioni che qui sono state fatte vadano come dire molto molto enfatizzata
Non si tratta di investire come dire fideistica mente in Obama
Tanto più che io penso che non non gli si può attribuire
La possibilità concreta di un intervento risolutore
Ma certo sì dalla fine
Della politica di unilateralismo
Degli Stati Uniti d'America e di un intervento di nuovo appoggio
A tutto ciò che ha in perdente negoziato nel confronto tra ESA e la Palestina
Si può ricavare anche da questi segnali la telefonata ad Abu Mazen l'intervista alla televisione araba la possibilità che
Gli Stati Uniti d'America guidati da Obama entrino in un concerto di forze internazionali che possono riprenda la parola un concerto
Non Obama Obama e l'Europa Obama principali forse Paesi del mondo
Che considerino Gerusalemme
Un luogo straordinario
Da cui si irradia la pace o la guerra nel mondo anche
Uno dei luoghi topici della nostra vicenda storica e provi a mobilitarsi in modo da favorire la lievitazione delle forze di pace
Massimo senso non ho interpretato male qualche volta ha detto
Per fare per fare l'appalto una cosa già giusta secondo me anche tecnicamente dal punto di vista negoziale
Che per fare un accordo di pace bisogna farlo con i falchi presenti in entrambi gli schieramenti diciamo al togliamo la parola falchi ma insomma devi farlo con le posizioni più lontane vero nelle così
è proprio così cioè negozi il negoziato appare tende che ognuna delle parti sia in grado di negoziare con la parte più lontana
Della sua del suo interlocutore negoziale
Senonché oggi da un lato Israele non si vedono le colombe
E dall'altro sul lato palestinese
C'è una divisione che si fa sempre ogni giorno più drammatica
Io credo per questo senza supplenze
Che i movimenti nella società civile siano oggi il punto di ripartenza non non lo dico spero si capisca con una ingenuità messianica rivolte movimenti
Ma anche quello che ha portato al successo Obama anche Obama rilancia
Con movimenti nascita civile americana sempre più CAA anche di capacità di addensamento di associazioni movimenti organizzazioni secondo me è un messaggio importante affinché si produca questo concerto mondiale indispensabile
E anche le società palestinese e israeliana si rimettano in moto ha diciamo così valorizzando le esperienze dialoganti che contengono anche oggi anche nel dramma contengono
Io credo che bisognerebbe costruire una sorta di movimento di opinione mondiale per la pace
In Palestina e che intanto potremmo cominciare a cercare di farlo stabilmente qui in Italia un movimento per la pace in Palestina
Ma io rispondo alla alla prima domanda mi fermo lì quindi sarò Sanza breve ma
Personalmente non
Tono abbastanza
Così cauto nel ritenere che il cambio di guida dell'Amministrazione americana
Posso avere in tempi ravvicinati in modo significativo un ricaduta positiva nello scenario
Israelo palestinese
E intanto credo che questa questione diventi meno importante nell'agenda americana
Naturalmente
Diciamo alcuni gesti simbolici sono stati resi necessari dal fatto che c'è stato
A cavallo del cambio di potere
La guerra Karzai che ovviamente ha creato un'attenzione e di opinione pubblica ma al di là di questo tributo pagato ovviamente
All'emergenza
La mia sensazione è che la politica americana abbia altre priorità innanzitutto l'Asia
Dov'è capitato di dirlo anche prima diciamo ma vedo che primo viaggio del Segretario di Stato in Asia un po'una conferma di questo
Anche per la buona ragione che un'Amministrazione che inevitabilmente avrà un'agenda diciamo nella quale economista la first
A
Sul nel campo della politica estera un'evidente priorità nel rapporto con le grandi potenze asiatiche
D'altro canto nella difficoltà della crisi americana insomma l'attenzione
Quelli che sono i detentori di buona parte del debito pubblico americano finisce per essere una condizione obbligata ma anche dal punto di vista della sicurezza
I punto cruciale dei problemi della sicurezza si colloca in Asia e precisamente
Nel conflitto afgano negli ultimi
Nella conflitto afgano in quanto questo conflitto è un conflitto regionale che coinvolge il Pakistan che attraverso il Pakistan ha rischia di riattiva sanare un conflitto religioso in India
Non c'è dubbio che in questa direzione andrà il principale impegno strategico degli Stati Uniti
E
Anche una possibile strategia del dialogo con l'Iran ha sarà legato io credo ad una priorità asiatica
E alla necessità di coprirsi le spalle rispetto al disimpegno in Iraq
Io
Chiedo che ci dobbiamo dire la verità la tragedia palestinese rischia di diventare una tragedia dimentica
C'è
Scarso interesse chi
Buona parte monossido
Dimenticata
Buona parte delle leadership arabe non credono più alla possibilità di due Stati
Mi è capitato di incontrare alcuni di questi leader abbastanza recentemente parlano di Israele come una sorta di nuovo Sudafrica
Come di un punto anzi molti di questi dicono e bisogna che Israele si prenda una responsabilità di questi territori che ha occupato
Se quindi di uno Stato in cui ritorneremo su questo punto diciamo la la prospettiva dei due Stati
Duramente colpita nella sua credibilità
Non ha molti sostenitori di nel campo arabo
La situazione politica dei palestinesi rende estremamente improbabile allo Stato sarebbero tre questi Stati che francamente non è sostenibile per nessuno
E
Io non credo ecco che gli americani siano in grado di esercitare un ruolo salvifico per intervenire in questa situazione e correggerle le prospettive paradossalmente
Chi avrebbe il maggiore interesse promuovere uno Stato palestinese e Israele
Ma non ne ha non le sembra consapevole nel senso che a mio giudizio davvero l'interesse strategico a favorire la nascita di uno Stato palestinese
E quello di Israele
Anche allo scopo di evitare una infezione di lungo periodo che può diventare un focolaio di terrorismo ma non solo per essere
Ma per l'intero bacino del Mediterraneo di proporzioni incalcolabili
La prima prova tuttavia aggiungo una cosa non vedo nessuna Amministrazione americana in grado di imporre una politica di Israele diciamo se non attraverso il Governo israeliano
E quindi è chiaro che la la la precondizione perché possa esercitarsi un'influenza positiva americana nella aree
E che gli americani riescano nell'operazione più complicata nella quale sono impegnati in queste ore e cioè indurre
La politica israeliana a dare vita ad un Governo di unità nazionale
Per lo meno di un Governo fondato su una convergenza delle tre storiche forze politiche
Governo che non sia condizionato dal dal dal dalle dalle componenti estremistiche dai partiti religiosi da dare
Operazione che appare molto problematica
Anche perché naturalmente c'è un conflitto intorno alla leadership ma c'è anche proprio una difficile convivenza programmatica di queste tre forze
La mia assoluta convinzione è che il processo di pace inteso come il negoziato tra le parti
Può credibilmente riprenderei svilupparsi soltanto se
Parallelamente
Cioè un processo di unità nazionale di convergenza delle maggiori forze politiche israeliane e dall'altra parte una riconciliazione nazionale palestinese
Come si sottolinea anche nella risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come io mi sforzo di dire da tempo anche se in Italia questa opinione diciamo fuorilegge ma Socci fortunatamente solo in Italia che vi consoliamoci all'estero lo può dire persino Toni Blair diciamo quindi
Possiamo come panorama internazionale siamo un po'più con tranquillità che si è infatti è un'opinione pressoché fuorilegge diciamo ma invece questa opinione ha avuto anche l'alto riconoscimento
Di una risoluzione del Consiglio di sicurezza
Che non ha avuto neppure il voto contrario degli americani fittizio ci accortezza i voti cioè il voto contrario di qualche editorialista nazionale grosso dal punto di vista internazionale
Non è una espressione fuorilegge è chiaro che
Questo processo quindi incontra una grande difficoltà
E noi è senza dubbio se non si realizzeranno queste due premesse politiche
Io credo che noi andremo
Verso una fase di pericolosa drammatica stagnazione
Con tutti i rischi connessi ad una pericolosa drammatica stagnazione
Io credo io sono naturalmente convinto che l'avvento di Obama aprirà una fase nuova
Ma credo che questo nodo presenti un grado di complessità
Pericoli per cui è molto difficile per gli americani essere il motore
Possono accompagnare questo un processo di cambiamento
Ma diciamo se non c'è in campo un altro grande soggetto internazionale
Chi chiede c'è poco da fare diciamo ecco in questo altro soggetto è venuto meno
Salam Fayad che è un ma persona moderata diciamo ecco mi dicono ha detto recentemente non incontri internazionale insomma questa partita si può giocare se
Accanto a Israele ci sono gli Stati Uniti
E sono un accompagnatore saggio ma comunque saranno sempre l'accompagnatore di Israele
E accanto agli arabi cioè l'Europa come accompagnatore saggio ma se anche l'Europa accompagna Israele
A partita finita prima di cominciare
Parliamoci chiaro
Naturalmente diciamo l'Europa deve accompagnare gli autori verso la pace gli Stati Uniti devono accompagnare Israele verso la pace c'è in questo come dire un gioco delle parti virtuoso
I momenti migliori di questa drammatica vicenda anche se poi non si è arrivati a stringere hanno visto esattamente i maggiori attori internazionali svolgere questo ruolo
Ma se l'Europa viene meno al suo ruolo diciamo storico io credo che la partita non comincia neanche e non
E per quanta buona volontà
E novità possa metterci il Presidente degli Stati Uniti d'America io no non credo che per ragioni profonde diciamo che adesso sarebbe non sarebbe il caso
Hanno scritto dei volumi su questo diciamo che non è il caso di è molto difficile che quello sia i il motore del cambiamento mentre si può certamente pensare che in uno scenario internazionale
In cui ognuno faccia la sua parte questa Amministrazione possa effettivamente incoraggiare Israele verso
Un
Al processo di pace che comporta delle rinunce perché insomma non c'è dubbio insomma
Crediamo che il processo di colonizzazione incompatibile con una pace accettabile per il mondo arabo
La questione sta qui e vorrei dire che
Da questo punto di vista insomma
Lo scenario di una stagnazione di un negoziato infinito e umiliante per l'Autorità nazionale palestinese perché privo di risultati
è lo scenario più favorevole all'estremismo e ad Hamas dico io
Da questo punto di vista diciamo quelli che dicono che si combatte a Massa in questi diciamo mettendo in questa situazione Abu Mazen in realtà fanno il gioco dell'estremismo
Su questo non c'è il minimo dubbio diciamo perché
Il rischio di una progressiva delegittimazione
Ed è evidente anche notizie di oggi ci dicono di una difficoltà interno al gruppo dirigente di Fatah di di una
Di un'attenzione di un logoramento delle personalità che si sono più esposte nel negoziato con Israele senza risultati no oggi si parla di un cambio
Del capo negoziatore ma per forza c'è poco da fare diciamo sì se uno va alto
E lì e dopo un anno di negoziati diciamo così solennemente intrapresi non riesce a ottenere neanche la rimozione di un checkpoint insomma alla fine
Alla fine che cade Luigi diciamo e questa azione di logoramento altro che qui in Italia ha avuto un dibatto totalmente fasullo diciamo
Che su chi voleva sostenere i moderati chi voleva sostenere gli estremisti ma insomma non c'è modo peggiore diciamo di logorare le forze di pace che coinvolge almeno un esercizio senza nessun esito
E
Che alla fine non fa che incoraggiare l'estremismo come unica risposta possibile insomma questo è a mio giudizio il rischio maggiore
E per concludere il punto in sintesi la mia risposta alla domanda è
Benissimo fama perché certamente crea un contesto più favorevole ma non verrà di lì l'iniziativa che sblocca la situazione
Non ce lo possiamo aspettare e non glielo possiamo neppure chiedere secondo me se l'Europa non fa la sua parte
E se non succede qualcosa di nuovo nella regione io credo che non sarà Obama a risolvere questo questo dramma
Qualcosa da aggiungere
Dalle parole
Dotte e sofferte
Ci sono state detti forse
Io mi limiterei
E di dare una lettura a questi numeri
Sì
Mi limiterei a dare
Una lettura i numeri
Esposte nel sondaggio
E che dove
C'è
Maggiore sfiducia
Nella politica in quanto strumento
Per risolvere i problemi anche quelli complicati come il conflitto israelo palestinesi
Quindi diminuisce la percentuale che vede gli elementi favorevoli e nel cambiamento
All'Amministrazione americana
C'è una sorta di
Ho Tobia
Mi sia ricca
De di tipo religioso
E dove
La speranza non rappresenta un meccanismo razionali per raggiungere l'obiettivo
E quindi non riesce a vedere
Il cambiamento che ha introdotto l'elezione di Obama
E vede soltanto una difficoltà
E sta cercando qualche miracolo
Mi ha sorpreso molto
E il trentaquattro per cento della Cisgiordania ad esempio a questo significa un attimo tutta del pensiero laico
Sul quale secondo me che va preso e un
Seria considerazione
E sul quale si può costruire anche alcuni progetti
Per il futuro
Forse questo pessimismo dei palestinesi rispetto alla nuova amministrazione americana dovuta anche ad alcune dichiarazioni che sono stati rilasciato dello stesso Obama
Sia in occasione della sua visita in Palestina le sue dichiarazione falchi nel senso che non hanno segnalato una differenza tra
La politica del
Precedente Amministrazione della nuova Amministrazione in modo particolare rispetto al Medioriente rispetto alla questione di Gerusalemme l'altra su questione
Dei rifugiati palestinesi
E va interpretato invece
Il diciassette per cento che crede ancora
In un possibile ruolo dell'Amministrazione americana nell'arrivare a una soluzione
Medioriente
E non realismo politico non soltanto voto ottimismo non è basato sul nulla
Perché la mancata soluzione
Ho un vero processo di pace in Medio Oriente non sta sta per sta rafforzando le tendenze più storico miste più islamica
Che mette anche a repentaglio in diverse riunioni cosiddetti moderati poi io non ho mai capito perché li chiamano moderati dal momento che sono antidemocratici destato ridire
Però l'Occidente ama chiamarli così
C'è
Si
Percorre
E l'ultima l'ultimo attacco che non chiamerei guerra contro casa
Ha messo anche evidenza attraverso questo peso potente che Al Jazeera che negli angoli anche più sperduti del mondo islamico non dico al ramo
Ci sono
Stati grandi manifestazione mobilitazione di rabbia di frustrazione di vendetta di
Che hanno messo
In discussione la sicurezza degli stessi origini
Sulla cui tutti nutra
Anche le diverse amministrazioni americane compreso l'attuale
Puntano per il loro dominio e quindi forse è questo malgrado le cose che dette dal
Il Presidente D'Alema indurrà gli Stati Uniti ad avere un ruolo più attivo
Grazie
Io ringrazio
I nostri quattro ospiti
Ospiti dell'Associazione per la sinistra ci tengo a ricordarlo siamo
Orgogliosi orgogliose via vere
Costruito quest'iniziativa politica in un momento così difficile e anche qui l'Italia per la sinistra in Italia
Perché riteniamo che sia importante
Non occuparci solo delle questioni di casa nostra perché occuparci di queste vuol dire occuparci bene anche delle questioni di casa nostra
Direi che prima di passare alla secondo giro con la l'intervento di Raffaella Bolini possiamo dare il video
Di Luisa Morgantini che come sapete o e parlamentare ferme è stata
Lì in
Palestina di recente a Gaza e quindi Licci porta diciamo una testimonianza anche da quella terra
Certo
Inutile dire lo dico lo stesso che avrei molto voluto essere con voi e per guardarmi
Degli occhi ma soprattutto per ascoltare quello che quello che direte quello che pensate quali sono le analisi quali sono le azioni
Che si possono fare devo anche dire che sono molto Miglietta
Che vi sia questa iniziativa
Contante persone diverse ma unite io penso da un comune desiderio
Quello di far sì che davvero
Palestine in vista delle vi possa essere una pace una pace giusta una pace che possa vedere finalmente un po'di giustizia in quell'area
Sono tornata sabato
Da Ofcom delegazione del Parlamento europeo siamo stati a Gaza e anche
In Cisgiordania Ramallah abbiamo incontrato
L'Autorità palestinese a Ramallah
Salam Fayad il quale ha detto con molta nettezza
Che così non è possibile che è necessario indispensabile L'Unità dei palestinesi ma che è indispensabile che la comunità internazionale intervenga perché non solo a Gaza
Si riapre noi
Cross
Ex la gente possa muoversi anche le merci possano muoversi ma anche nella Cisgiordania
Sì blocchi noi le costruzioni degli insediamenti mentre Miccio ogni giorno ogni giorno vi è una crescita di colonie
Vi è la crescente sottrazione di territorio palestinese vi sono incursioni militari
Che minano profondamente d'autorità
Del presidente monta passanti Salam Fayad vi è ogni giorno anche nella Cisgiordania anche se
Tenuto all'oscuro
Una ditta dei palestinesi che scandita dalla forza dalla presenza dell'operazione militare israeliana nei check point impedimento dei passaggi inoltre
Tra il territorio pacche Israele
Ma all'interno degli stessi villaggi palestinesi il messaggio Salam Frati è stato molto chiaro
Se la comunità internazionale non interviene e fa in modo
Che Israele comincia a rispettare almeno qualcuna delle risoluzioni delle Nazioni Unite o rispettare gli accordi che ha firmato
Senza pensare a Oslo perlomeno quelli di Annapolis non non ci sarà nessuna soluzione e sicuramente sarà molto molto dura per anche la pali l'Autorità palestinese a Ramallah
Mantenere
L'autorità minata come dicevo dalle continue incursioni militari israeliane nella Cisgiordania la minata soprattutto
Dalla dalla situazione di Gaza Gazza
Va detto con molta nettezza quello che noi abbiamo insisto
Non è soltanto i bombardamenti israeliani
A Gaza non è soltanto la distruzione con le bombe che piovono dall'alto di strutture e infrastrutture case ma invece la precisa
Volontà di distruggere le infrastrutture dell'economia della politica della vita civile e sociale palestinese
Solo così si può spiegare per esempio che nella zona industriale nel nord delle delle della Striscia di Gaza non sono stati soltanto gli aerei a distruggere tutte
Le piccole aziende sul territorio no sono stati carri armati e bulldozer e di niente e lì non vi erano militanti nascosti che sparavano
Da quelle parti o non c'erano Rokes che venivano tirati Sutera quella zona
Industriale completamente distrutta da
Tutt'oggi SerT Arix ma
Hanno distrutto e bombardato la scuola americana avanguardia nella zona di Gaza Giulietti insegnamento con un curriculum tutto nordamericano
Si va in quella scuola ovviamente tutti Paesi le discriminazioni ci sono e sono lì e lì di Gaza quindi i figli in realtà degli imprenditori il figlio delle liti intellettuale di Gaza
Una scuola che per tre volte a Massa ha tentato di far chiudere non c'è mai riuscito ci sono le uscite invece le bombe e i bulldozer israeliani che l'hanno praticamente
Rasa al suolo distruggendo archivi TV
Tutto quanto
Tutto ora il direttore che abbiamo incontrato direttore fantastico
Che malgrado quella situazione contiene la rabbia e l'indignazione che ha
E continua a dire che loro vogliono semplicemente vivere vivere impatti e sta cercando disperatamente di trovare un luogo alternativo per farsi
Che gli studenti possano
Possano studiare l'abbiamo visto per esempio l'ospedale Al-Quds un ospedale fatto dalla Croce Rossa palestinese
Di più il cui Presidente era fatti era fatta che voleva
Fortemente questo sperare che l'ospedale integrato all'avanguardia dire il perché nei piani superiori aveva centri e per il Rella ex per
Lippi psicoterapia
All'atto dell'ospedale sempre praticamente dello stesso compound vi era un teatro
Esibizioni gli artisti molto fiorisce realtà in Cassazione di oppressione fiorisce realtà e fioriscono a Gaza in pittori caso di qualità e di segni straordinari
E un ostello tutta fatta all'insegna anche del mantenimento anche della tradizione
Con
Cammini palestinesi col mobili palestinesi bene tutto questo centro completamente bruciato anche questo
Bombardato errato tragico devo dire vorrei far vedere le foto che abbiamo fatto vedere queste norme salone
Chiedo ancora di
Pitture
Quadri fatti per i giovani palestinesi Gaza
Lasci forza straordinaria
Perché poco crollate un po'per terra quindi distrutte le infrastrutture ma soprattutto e credo che uso dovrà vedere andare a vedere la famiglia Sandri
Una grande famiglia palestinese contadini
Anche allevatori di polli che nella tipica tradizione familiare nel sud loro sulla loro terra di loro proprietà hanno costruito le case per tutti i vari familiari zii nipoti cugini
Bene est sono state interamente distrutte quelle case i soldati sono entrati
E hanno raccolto
Decine di famigliari in una sola casa e poi hanno
Bombardato quella casa sono morte ventidue persone della stessa famiglia incontrare
Incontrare uno del San
Sopravvissuto alla sua famiglia perché la sua moglie e quattro bambini sono state uccise incontrare lui anche sua figlia di tredici anni
è stata una lezione di vita
Le urlava non imprecava non inventiva avrà il dolore scolpito addosso
E la fine a una Giunta straordinaria tredici anni che raccontava con molta lucidità quello che era successo e come i soldati deprimono perseguitati quindi e abbiamo visto e robusta
E possiamo dirlo con chiarezza per questo siamo tornati avevo letto è necessaria un'indagine indispensabile un'indagine perché
Pensiamo penso io ma penso
Amo anche qui al Parlamento europeo in molti compresa la Commissione per i diritti umani
Che
è indispensabile un'indagine che questa volta Israele
E l'esercito israeliano non possono essere in punti
Devono affrontare dei processi devono rispondere
Delle
Terribili violazione dei diritti umani delle leggi internazionali ma abbiamo visto anche non vi racconto presso le sapete voto in più
La scuola delle Nazioni Unite le scuole della dell'Autorità palestinese distrutte abbiamo vissuto tutte le infrastrutture e i Ministeri distrutti perché gli si diceva cialde entra VAS
Il lo slogan forte israeliano vera
I militanti
Si fanno scudo della popolazione civile israeliano ora io non dubito che ci fossero dei militanti donne i luoghi che abbiamo visto noi in quei luoghi in cui ho parlato prima militanti che sparano
Responsabilmente anche da centri abitati a parte che è difficile trovare un centro uno abita targata perché la popolazione come sapete e la più alta la più alta densità del mondo
Ma
Non si capisce perché
Se anche già colpire dei militanti non si cerca di oggi in un altro modo si capisce perché invece si è questa
Diretta precisa volontà di colpire tutte le strutture per l'economia palestinese il disegno sembra chiaro dicevano molti intellettuali imprenditori che abbiamo incontrato quelli del
Del
Dell'impresa di delle imprese private
Che ormai l'unità
Dopo
Questa aggressione militare ma ormai data danni ancora prima in realtà della presa del potere di Hamas a Gaza
Hanno visto
Le loro imprese morire perché ogni passaggio
Ogni
Esportazioni importazione e bloccata per una ragione o per l'altra
Dal Governo Israele quindi la volontà precisa in realtà di ridurre questa popolazione non solo dalla miseria ma anche
A far sì che
Forze fondamentaliste possono
Essere più forti quindi questa operazione militare tragica tra l'altro è ancora più pratico pensare
Che questa operazione militare interrotta qualche giorno prima che Obama fosse investito della carica di Presidente
E interrotta qualche giorno prima che vi fossero le elezioni
Tragico pensare
Perché in questi due
Proprio
Che resta questa operazione militare è stata fatta anche per poter guadagnare qualche voto nelle elezioni delle edizioni Israele
Ma
Che Paese io
Chiedo un Paese
Una popolazione anche non soltanto gruppi dirigenti
Una parte della popolazione
Che
Forchetta perché
Il suo esercito
A ucciso più di mille quattrocento persone a reso disabili più gli otto mila persone ha distrutto la fatica di costruirsi una casa di
Migliaia migliaia di persone perché sono più di ottanta mila le persone sfollate che hanno le case danneggiate
O distrutte chiedo davvero quale Paese possa essere questo
Ma io come
Dice anche Mahmoud Darwish così grandi pittori palestinesi
Mahmoud Darwish dice che i palestinesi ad una malattia incurabile inguaribile
Che la speranza
E io credo che l'opera
Che ne abbiamo trovato anche su questa delegazione frammenti di speranza anche a Gaza
Per cui abbiamo incontrato
Le forze di opposizione ad Hamas presenta garza che si sono riuniti nella coalizione ci sono più dodici undici
Partiti movimenti di
Che hanno manifestato il bisogno di unità
Stesso bisogno di unità che ci hanno manifestato anche
Hamas
Io mi auguro che abbiano capito al di là del
Il segno di vittoria che possono fare dopo questa operazione militare sei vittorie che sono secondo Emma Capri perché come diceva un
Un palestinese
Israele Zika vinta matrice che ha vinto noi praticamente
Siamo siamo morti
Però
Abbiamo trovato questa volontà
Riuscire
Da questa risultati è tragica per la popolazione palestinese che ha
In realtà
In qualche modo spento
Anche il sogno di Arafat che era quello appunto di una Palestina un'Italia Palestina
Che rappresenta non soltanto
Sul
Attuasse
Tre islamici come tendono a farsi credo alla Palestina e che invece è ricca
Presenza cristiana anche se sempre viene sempre
Decimata terrestre tali
Graziani
Abbiamo interrotte ma da un po'brusco autoritaria ma
Vi rendete conto che il tempo non ci permette io apprezzata la testimonianza veemente perché racconterà l'acconto
Del Dido e drammatico della situazione e lì ma appunto credo che su questa raccontano anything dobbiamo riprende nello scambio delle considerazione delle riflessioni tre nomi
Mi sembra che si inserisca perfettamente rispetto alla discorso al video di Duisenberg trentini
L'intervento dinanzi a Gabriele appunto ci porta alla gara domandare il che fare collocato sussurra
Devo dire che sono
Finalmente stiamo facendo una discussione c'abbiamo una sede in cui fare una discussione in cui partiamo da i dati di realtà che sono assolutamente
Poco produttori speranza
E però io penso che se non partiamo dai dati di realtà continuiamo
Continuiamo in qualche maniera a
A raccontarcela
Chair rischiamo di riprodurre ritiene miti che sentiamo inadeguati e non riusciamo a trovare
Per lo meno a farci la domanda ecco infatti la domanda che voglio farvi molto semplice poi ci aggiungo due-tre cosine per dirvi la situazione in cui versiamo noi però la o una parte perlomeno di noi
In una situazione come questa noi che possiamo fare
Noi che tra l'altro sappiamo di vivere in un Paese in qualche maniera che vive all'interno del la difficile situazione internazionale una situazione ancor più complicata
Ne siamo tornati diversi vada da Belem dal Forum Sociale Mondiale
I giorni scorsi è la sensazione era quella che ci avremo bisogno noi della carovana di solidarietà no le abbiamo fatte tante
In giro per il mondo Manni non in maniera banale in termini realmente di come dire c'abbiamo ci avremmo bisogno di idee non ci avremo bisogno di
L'idea di stimoli non Energia nuova che non abbiamo e però anche il fatto che noi viviamo in questa condizione così particolare in realtà il problema del che fare forse ce lo pone con una una
Necessità che va oltre la l'istinto alla solidarietà qualcosa che ha a che fare anche i cui bisogni e ci avviamo a casa nostra da un certo punto di vista sembra come se stessimo
Se continuiamo a stare anche se diciamo l'era Bush ha perlomeno dal punto di vista come di della
Del del dell'occupazione del potere terminata ma stiamo ancora
Come da un lato e dall'altro della frontiera dello scontro di civiltà di questo laboratorio di guerra permanente fondata sul securitaria ISMU e da questo punto di vista per esempio io penso che una delle cose che la vicenda della guerra di Gaza
Ci ha dato ci ha dato più dei giorni della guerra di Gaza ci ha dato più da riflettere per casa nostra e il fatto che si è rotto questo triangolo su cui sempre stata basata all'iniziativa
Sulla vicenda Palestina
Che in questo Paese dove da un lato c'era la destra dall'altro c'era la sinistra dall'altra c'erano le
Comunità ebraiche no per la prima volta nei giorni di Gaza ci siamo ritrovati un fenomeno che poi
Tu conosci bene come quelli di Milano soprattutto le stanno qua che era già successo in altre occasioni
Di cronaca no di granella di razzismo di casa nostra dove a un certo punto questo triangolo è diventato un quadrilatero
Perché sono scese in campo le le i giovani i ragazzi le ragazze
I cittadini arabi e islamici del nostro Paese non solo i palestinesi e e che hanno prodotto un elemento di novità
Persino nel modo in cui io penso noi dobbiamo
Proporci di articolare un messaggio
Perché se prima c'eravamo solo il problema di non far chiudere
Le comunità ebraiche penso al lavoro che facemmo durante tale for Peace eccetera
Adesso c'abbiamo il problema di riuscire a comunicare un messaggio che eviti la sensazione di marginalizzazione di emarginazione culturale e di isolamento e quindi gli radicalizzazione anche di
Di tutto quel quella fascia quel mondo lì
Che è un mondo che come il nostro
Che si ammala di razzismo è un mondo che in mancanza di riferimenti politici e culturali forti e rischia di ammalarsi di islamizzazione no allora da questo punto di vista è come stare un po'
Da un dallo Stato cioè da un da un lato da un lato e dall'altro della stessa barricata e la domanda quindi è questa mentre ci rendiamo conto delle difficoltà infinite
A operare mutamento politico effettivo e tanti di noi sono impegnati perché c'è chi oggi sta impegnato affinché la questione degli di umanità ari non diventi una foglia di fico per cui si mandano tre cucine da campo scampagnate come il Governo ha provato a fare da una nave che neanche partita
E quando invece poi ci stanno i valichi di usi e le cose non entrano c'è chissà impegnato sulla come dire su tutto il lavoro che riguarda le cose che diceva Luisa
Lilli il non lasciare l'impunità impunità e quindi la Corte Internazionale di Giustizia c'è chi lavora
C'è chi lavora sulla questione deve questa campagna lanciata sulle sanzioni voi
E qui diciamo mi riferisco anche molta la proposta che avevano fatto Moni e ali
Sulla costituzione di un tavolo ce la facciamo a mettere in piedi un linguaggio
Un pensiero una cultura all'altezza di questa sfida che perlomeno a lascia aperta la porta culturale mentre magari non riusciamo a muovere quella della politica questa un po'la domanda vorrei capire se
Possiamo provare a farlo davvero anche a partire dalla dall'incontro di oggi
Capello vero
Grazie Raffaello
Come fa la chiama
Cosa bisogna fare innanzitutto
Che la questione non diventa esclusivamente di carattere umanitario perché non è così
E non è la prima volta che viene distrutta a casa e non è la prima volta che per i senesi subiscono
Un attacco di queste dimensioni e per non usare altre parole
La questione politica
Responsabili
Di quello che è avvenuto
Devono rispondere ai crimini che hanno commesso almeno un tentativo
Di mobilitazione intorno a questi temi ci aiuta anche a fare chiarezza
Fino a oggi
Dalla catastrofe del mille novecentoquarantotto
Passando per la espulsione di massa per i diversi massacri subiti
Nessuno
Ha pagato per i crimini che aveva complesso
Forse è giunta l'ora di
Pensare deflettere su una mobilitazione
In questa direzione
Credo che questo
E lavoro anche perché non avvengono di più non non si ripetano certi fatti
Penso che questo uno dei e primi obiettivi che ci troviamo
Il secondo
Sono arrivati molti aiuti umanitari che stanno oggetto ai confini
Con Gaza
Poche cose sono riuscita a entrare dentro la striscia di cassa pochi aiuti
La gente continua a soffrire una situazione drammatica io credo che esprimere vicinanza questa gente sia piena anche attraverso aiuti umanitari ma soprattutto
Di una presenza riprendere
E quel abitudine che avevamo attraverso questi viaggi di solidarietà che venivano fatti silenzio Giordania che a casa mi rendo conto Latif occultati recarsi a casa però comunque ci sono ci sono le possibilità
E questo aiuta anche
E sul piano politico
Perché è una popolazione che viene lasciata al proprio destino
In una condizione di isolamento di maltrattamento di bombardamento di povertà di distruzione e difficile di chiamare il loro senso di responsabilità anche il
Nei confronti di se stessi
E difficile immaginare la possibilità
Di porre fine a questa crescita rapida
Vi è quello che ha definito
Ed è grave Moreni e e il cancro
Che avvelena i rapporti tra Islam e Occidente non è solo un pericolo per i palestinesi quello
è ormai la cultura di Hamas è una cultura dominante in tutto il Medioriente
I rapporti tra il occidente e oriente islamico sono sempre più e difficile
E quindi attraverso innanzitutto poi vorrei delle due l'una un'altra cosa che è una sinistra che debole nel proprio Paese in un po'aiutare gli altri poco
Quindi cerchiamo
Crescere noi perché mentre negli Stati Uniti d'America viene eletto Parma
A Montecitorio stato prostata approvata la legge per la sicurezza che una
Sarebbe stata immaginabile quando io sono venuto con questi Paesi venticinque o ventisei anni fa che l'Italia possa fare compiere questo percorso non me la sarei mai aspettato
E mi ricordo la mia generazione non rischiava
Non correva il rischio di diventare fondamentalista era normale che io venivo da un'altra cultura e incontro qui in un grande momento di sinistra democratico progressista e avveniva questa naturale contaminazione
E io oltre alla mia cultura assumevo un'altra anche la mia identità cambiava quante sciocchezze sono state dette sulla identità negli ultimi anni a sinistra e a destra
Questo sarebbe un'altra cosa possiamo che possiamo fare io devo dire anche
Con
Tutto l'amore tutto rispetto ai compagni alle associazioni dei partiti che si sono occupati della questione palestinese io mi ricordo una porta al Presidente
E quando veniva Arafat con esponenti palestinesi dai competenti il PC lettrice però guardate che noi siamo convinti e ci accompagnavano all'ATC
Convincete loro
Oggi
A sinistra soprattutto
La sinistra poi
Non voglio dare addestrato altri aggettivi
Tutti gli occasione sono buone per mettersi in mostra
Danneggiando spesa e poi mi dispiace aggiungere un'altra cosa che a sinistra sembra che sono specializzate nel far perdere le cause che sostengono
Io non ho grazie
Che io mi sono trovato il giorno della manifestazione a Roma
E lì avevo capito che noi avevamo quasi definitivamente perso in quella manifestazione
Che ha assunto sommato
Naturalmente con molti eccezione non vorrei essere maleducato però assommato due brutture la bruttura che viene dagli oppressi
E la cultura degli sconfitti quindi a Roma io sono riuscito a stare cinque minuti in quella manifestazione ho chiamato disperato motivati ha detto Moni tacciamo qualcosa
Per
Rimettere in poi in quel libro per dire cose sensate
E siamo sono qui ecco sulla base di una piattaforma di quel tipo di quell'appello io sono sicuro che riusciamo a
A contattare a entrare in contatto con la mente cultore della gente
E quello che serve agli israeliani ai palestinesi
E malgrado
E ruoli opposti la posizione opposta in questo conflitto però non si può negare che non siano intera ampie vittime di una guerra che sembra senza fine di un massacro
Che non colpisce soltanto i beni materiali ma colpisce l'anima delle persone
La violenza
Provoca questo danni non soltanto a chi subisce questa violenza ma anche concrete a chi fa uso di questa terra
E noi in
Time ed in Palestina Israele abbiamo due soci tanti
Marcati dalla violenza malattie di violenza
E quindi allontanarci un po'da questi slogan ben fatti pronti e cerchiamo
Di elaborare e aiutare gli altri hanno elaborare il conflitto israeliani i palestinesi
Penso che un comitato che si occupa della pace in Palestina con questo nome Andrea Amato mi ha suggerito un altro bellissimo nome perché lui dice
E la pace richiede due realtà che esistono Pellestrina non c'è perché formalmente non c'è non c'è nessuno su un documento neanche nelle Nazioni Unite li chiamano territori occupati Uccio giordane Gaza
Ecco la divulgazione migliore che abbiamo avuto negli ultimi anni territori dell'Autorità nazionale palestinese prossime da Regione il Presidente dà lettura
E Andrea Amato dice e che abbiamo questo Comitato Palestina noi una pace per due popoli
E quindi affermare attraverso la nostra partecipazione dell'esistenza della Palestina e chiediamo la pace per due popoli
Grazie
Ma insomma che
La domanda è pone
Un problema di carattere politico nel senso che
Che cosa possiamo fare noi vuol dire anche che cosa può fare l'Europa
Io credo che
Al di là della posizione italiana indubbiamente il nostro Paese in questo momento non non appare in grado di fare granché
Sommari dal punto di vista della
Azione politica del nostro Paese
Certamente si potrebbe almeno cercare di fare in modo di svolgere in modo efficace quell'azione umanitaria che il Governo ha presentato con molta solennità ma che pare non avere nessuna sostanza
Anche perché
Questo Governo ha sostanzialmente ridotto del sessanta per cento i fondi per la cooperazione
è una
Autopresentazione della presidenza italiana del G otto abbastanza catastrofica proprio per l'immagine del nostro Paese
E per quanto riguarda Gaza persona cerca semplicemente di mettere il timbro del Governo sugli aiuti delle Regioni senza però neppure riuscire a mandarli a casa
Quindi questa è una cosa di cui ci si dovrebbe occupare in sede politica e anche
Diciamo nella iniziativa del movimento delle organizzazioni non governative
L'Italia ha potuto giocare un ruolo
In quella regione quando
A svolto quella funzione terza più un Paese che si impegnava per la pace
E che fu la vicenda del Libano per la vicenda del Libano secondo me rimane un momento importante
è chiaro che la situazione a Gaza in Cisgiordania e molto più complicata del Libano anche perché c'è una piccola differenza che il Libano è un uno Stato insomma
Però in definitiva noi in quel momento ci muovemmo con l'idea che si doveva
Esercitare una pressione internazionale per fermare il conflitto e nello stesso tempo assumere una responsabilità internazionale per garantire
Che la fine del conflitto non riportasse allo status quo ante
Ma creasse le condizioni di una stabilità della regione
Fu un'operazione politica importante
Facemmo la spola una parte e dall'altra
Alla fine riuscimmo a prendere un'iniziativa che coinvolgeva l'Europa
Fu un momento importante di protagonismo internazionale dell'Italia forse negli ultimi
Quindici anni insieme alla assai controversa vicenda balcanica stato l'unico momento in cui l'Italia ha avuto un ruolo di primo piano sulla scena internazionale
Prego fino al la convocazione della conferenza per la pace a Roma e poi l'assunzione da parte del nostro Paese della guida della più importante missione internazionale delle Nazioni Unite in quella parte del mondo
E direi che il fatto che
Questo avvenisse contemporaneamente al disimpegno italiano dall'Iraq
E quindi lanciasse il segnale che noi non ci ritiravamo da quella parte del mondo ma ci ritiravamo da una guerra che consideravamo sbagliata è illegittima
Ma nello stesso tempo ci assumevamo una responsabilità di pace sotto l'egida delle Nazioni Unite ma io credo che quello è stato un momento effettivamente alto della politica estera italiana con un messaggio che è arrivato molto fortemente
All'insieme del mondo arabo e che non fu antisraeliano sul perché credo che
Persino diciamo la i più polemici fra i leader israeliani in un anno mai potuto nascondere che fondo abbiamo fatto di più per la sicurezza di Israele
Di tante manifestazioni fanatici che diciamo o dichiarazioni sbagliate che si sentono nel nostro Paese se durante la guerra di Gaza non si è aperto un secondo fronte con rischi enormi per tutta la Regione è stato anche perché lì
C'era una forza internazionale
La quale ha contribuito alla stabilizzazione del Libano
Nell'unica forma possibile cioè favorire un'intesa di unità nazionale per la elezione di un Presidente della Repubblica e
Per la formazione di un Governo di unità nazionale
Perché sei si spinge verso una frattura del mondo arabo se l'obiettivo è quello di sollecitare una sorta di guerra civile nel mondo arabo
Come
Certi strateghi di casa nostra allora è sbagliato quello che abbiamo fatto nel libro se invece la stessa sicurezza di Israele
è legata ad un processo di stabilità e di rafforzamento della statualità in quella parte del mondo
Uno Stato palestinese sarebbe una garanzia assai maggiore per la sicurezza di Israele che non il caos la frantumazione la disperazione i confini di Israele
Per allora l'operazione che noi abbiamo fatto è stata un'operazione importante non a caso allora si aprì una discussione
Su una possibile presenza internazionale a Gaza
E che era una discussione profetica cento mancavano le condizioni per
Trasformare quel dibattito in una iniziativa concreta diciamo ma non c'è dubbio che
C'è l'idea di una presenza internazionale perlomeno di osservatori internazionali Gaza e Cisgiordania
è una delle condizioni perché si avvii un processo di stabilità di sicurezza che non si è affidato all'arbitrio della forza armata
Israeliane alla quale non produce sicurezza produce una nuova spirale di odio di guerra
Allora
L'Europa può riprendere questa iniziativa non lo so ma io credo che questo potrebbe essere uno dei grandi temi delle elezioni europee sono nelle prossime settimane di che parliamo
Se non delle grandi questioni della politica estera europea di che cosa deve fare questa benedetta Europa distacco questo io credo che dovrebbe essere un grande tema del confronto
Nelle elezioni europee di come noi ci assumiamo una responsabilità nel Mediterraneo e in quel punto cruciale dei conflitti nel Mediterraneo
Che è rappresentato dal conflitto israelo palestinese la diplomazia francese dopo che l'Italia è uscita di scena diciamo sostanzialmente a
In qualche modo ripreso una funzione di leadership
Poco accerchiato Sarkozy di fare la parte che abbiamo fatto noi durante la vicenda del Libano
è chiaro che lo scenario e più complesso però io credo appunto se noi non rimaniamo un po'prigionieri della condizione
Di
Peculiare difficoltà diciamo in cui ci troviamo nel nostro Paese ma insomma
Io penso che bisognerebbe cercare di fare di questo tema davvero con grande tema del confronto politico in Europa per cercare di ricostruire una coalizione di forze
Che intenda esercitare un ruolo nel Mediterraneo si discute di che cosa debba essere questa unione mediterranea
Si è voluto che lì insomma nel bureau di questa Unione mediterranea ci sia un rappresentante palestinese uno israeliano basso
Questo alla fine se non si accompagna ad una ripresa del processo politico rischia di paralizzare la stessa Unione mediterranea cui difficilmente si potranno riunire insieme insomma
Io non considero chiusa la partita politica se la vediamo in una dimensione europea
Che l'unica dimensione in cui questo discorso abbia una qualche ragionevolezza posto naturalmente che l'Italia difficilmente potrà esercitare un ruolo
Primario diciamo in una fase così complicata noi dobbiamo anche di aprire una discussione politica seria nel nostro Paese
Questo Paese c'è una regressione isterica su queste questioni non si riesce a discutere con serietà di questo c'è una campagna di Lula intera c'è una disinformazione pauroso paurose
Pauroso basta proprio fare il confronto testo attesto con la stampa internazionale non mi riferisco diciamo al mi riferisco alla stampa internazionale più al di sopra di ogni sospetto diciamo uscì OSCE l'altro giorno c'era un articolo sull'Herald su
Questa delicata questione che all'esame del tribunale internazionale perché non c'è dubbio che ci sono
Una serie di documentazioni circa la la Qusay dovrà essere riferiti verificata di violazione
Di convenzioni internazionali da parte di Israele parlo dell'Herald Tribune non parlo di derive della rivista sotto le bandiere del comunismo diciamo ma sulla stampa italiana
Quella romana
C'è
Coperta la censura non queste sono informazioni che non di cui non si può disporre abbastanza impressionante
E
Crei Fini c'è bisogno di rilanciare un dibattito pubblico
Bisogna farlo con equilibrio perché certo di fronte a questa a questo coalizzarsi
A questa prevalere diciamo di un punto di vista reazionario e acritico se dall'altra parte scatta il minori carisma o deve andare in piazza bruciare le bandiere di Israele è finita
Finite ragione in ragione di tutto
E quindi bisogna evitare la trappola tragica di di una di una risposta faziosa minoritaria che finisce semplicemente per diventare diciamo fascina fascine al fuoco di una campagna reazionaria razzista antiaraba
E quindi bisogna cercare di riaprire un discorso che si collega ad una grande tradizione italiana trasposizione di riequilibrio di solidarietà
E che soprattutto ha bisogno di un'azione culturale e dobbiamo rimetterci con pazienza diciamo e dobbiamo fare un discorso che sappia rivolgersi anche alla società israeliana
Alle forze più consapevoli perché
Sì se viene meno questa capacità di rivolgersi a tutte le forze in campo secondo me che il suo discorso perde moltissimo tempo
Qualche anno fa in un contesto molto diverso diciamo fortunatamente noi quando dicono in questo caso di con la Fondazione
Che ho l'onore di presiedere dice organizzo un
Un dibattito un convegno di grandissimo interesse che si intitolava pace in Terra Santa a proposito del titolo diciamo
Anche perché si svolgeva nel Sacro Convento di Assisi e e vi parteciparono un gruppo di intellettuali di grande rilievo diciamo
Noi dobbiamo fare un discorso che si rivolga alle comunità islamiche nel nostro Paese
è stato studiato l'effetto di radicalizzazione che la guerra di Gaza ha avuto sul mondo islamico e anche sulle comunità islamiche che vivono in Europa
Noi in quei giorni e stupefacente come un Paese moderno come Israele non si renda conto che oggi la guerra è innanzitutto un grande fatto mediatico
L'effetto dei quattro cinquecento milioni di spettatori di Al Jazeera dice
Durante la guerra di ma di Gaza credo che era difficile immaginare una campagna di pubblicità a favore del fondamentalismo islamico più straordinaria di quella che è stata condotta nel corso era difficile immaginare
E lo dico perché se noi se noi dico qui e qui non mi riferisco tanto la sinistra insomma se noi non riattiviamo un'opinione pubblica democratica in grado di parlare
A quei duemilioni di musulmani che vivono nel nostro Paese oramai sono più di venti milioni che dicono in Europa noi rischiamo che in pochi anni quell'il conflitto
Attraversi le nostre società
Noi non sottovalutiamo questo rischio non sottovalutiamo che il mutamento di scena
E cioè il fatto che il conflitto israelo palestinese sta purtroppo cessando di essere una guerra nazionale
Per diventare una guerra di religione
Questo Mutta rischia di mutare la natura del conflitto per questo io dico Israele avrebbe interesse ad avere uno Stato palestinese e se in muta la natura del conflitto quel conflitto attraverserà
Tutto il Mediterraneo e l'Europa
Non sarà più confinato lì in quella parte del mondo
E quindi io penso che c'è bisogno di riprendere l'iniziativa politica di massa di movimento e culturale che bisogna sfuggire alla trappola di una risposta estremista disperata minoritaria
E che bisogna però fronteggiare certamente un fronte culturale che è molto forte molto agguerrito
C'è uno spostamento a destra c'è anche un elemento di regressione culturale purtroppo sotto l'incalzare
Delle nuove contraddizioni
Ha questo di fronte a questo bisognerebbe fare fronte comune ma non mi riferisco soltanto alla sinistra vi riferisco una cultura democratica mi riferisco una parte del mondo cattolico a cui ci si deve rivolgere
E che io credo possiamo cercare ancora di coinvolgere una risposta positiva
Deve fare una comunicazione rapidissima molte delle presenti deve darne presente avranno visto il cartello dei docenti contemporanea comincia ora l'Assemblea
Delle donne Assemblea della casa contro la violenza
Mi hanno chiesto di ricordarlo e quindi lo faccio
Darò la parola Fausto e
Mani esca chiedersi vantaggi
Il passo
Mai finiti di farla valere su tutto questo lato che riguarda l'intervento sul terreno degli Stati
Siccome sono largamente d'accordo con le cose che ha detto Massimo D'Alema non non ci torno sopra e vorrei invece
Prova risponde alla domanda di Raffaella
Ripartendo dal punto in cui l'aveva lasciato lì spopolare risponde alla domanda
Che cosa facciamo noi noi
Addirittura noi che siamo qui
Io io penso
Che prova risponde questa domanda sia abbastanza bassi stanza importante perché non è vero
Che noi abbiamo una risposta acquisita non è vero
E neanche scontate
Come si vede dall'andamento alterno della nostra iniziative
E come si vede da un fatto assai significativo secondo me
Che non si è riusciti neanche di fronte all'aggressione drammatica di Gaza costruire un movimento unitario in Italia
C'è c'è dunque un problema che va affrontato seriamente
Ripeto se senza che ci sia un'alternativa in deciso davvero perché sono convinto e cose che ha detto Massimo sono molto importanti
Non si può pensare di avere una visione unilaterale neanche lo dico io di movimento
C'è bisogno davvero di un sistema che può dunque intervento politico su una situazione così drammatica che muova gli Stati il concerto degli Stati d'Europa in primo luogo
Ma c'è un punto che riguarda noi
A lui ha detto una cosa
Vera ma secondo me se me lo permette a lì parziale
Vera
Una sinistra debole sconfitta o
Quasi inesistente non aiuta nessuno
Ma c'è un certo aiuto ad altri che aiuta a ricostruire te sinistra
Cioè bisogna che ci intendiamo su questo punto da dover ricominciare questo cammino
Da come cioè ricostruiamo una forza anche dalla sinistra nel Paese
E non è vero che noi costruisce se se come dicono invece giustamente i movimenti delle donne per altri temi parti date in questo caso sinistra politica
Forse stare un po'meglio separati dagli altri
Dalla relazione con questi allora in questo caso con un grande tema del mondo contemporaneo come quello che stiamo affrontando
Allora cosa facciamo
Io penso che noi intanto dovremmo riuscire a produrre
Informazione e sensibilizzazione nel Paese compito apparentemente elementare in realtà di primo bene perché come è stato detto fin qui
Noi siamo di fronte ad un sistematica omissione o disinformazione sistematica
Questo è uno dei temi ce ne sono molti ma questo è uno dei temi su cui
Peggio ha fatto il sistema informativo del Paese peggio
Allontanato deviato
Persino non comunicato la tragedia umana ricche personale
Che tutti amiamo tra questo anche
Ha detto non riduciamo la questione è una questione umanitaria
Delicatissimo sono intensamente d'accordo
Però c'è un umano
Da fare vale non è un atteggiamento compassionevole pietistico se c'è una devastazione di corpi di divo di umanità se la se la guerra si manifesta nella sua forma più estrema
Non non non uso l'aggettivazione perché ci porterebbe a una polemica troppo troppo di troppo lontana diciamo così però è sempre più vero
Che la guerra non è più guerra di eserciti ed è guerra contro inermi e guerra contro le popolazioni e quello e quello di Gaza sembra essere come una lente che che dilata questa nuova configurazione devastante di umanità dalla guerra
Questo terreno di informazione non è
Una diciamo così una debolezza
Invece in mettere in luce l'intollerabilità non soltanto politica ma anche di civiltà
Di una distribuzione che si produce
Ma io penso questa operazione di informazione e sensibilizzazione indispensabile
Per fare opinione pubblica io penso che
Se se tutti noi che siamo qui ci costituisse in modo con un programma anche di lavoro che intanto
Promuove questa formazione di opinione pubblica consapevole
Io penso che sarebbe un compito assai importante a cui assolve lo dico anche per noi
Perché questo chiede un cambiamento parlo per me
Di un modo di atteggiarsi rispetto alle questioni internazionali che è stato da riccamente la nostra storia iroso appartengono a generazioni in cui tante battaglie di solidarietà internazionale Rio condotte insieme a
Moltitudini
Ma badate quasi sempre lungo il paradigma della solidarietà con un popolo oppresso affinché dicesse
La mia solidarietà e alla città alla pace ma era perché gli andamenti vincesse e prima perché gli algerini Vincenzo liberandosi dalla passione francese così capisco
Questo è un terreno che invece chiede
La pace
Chiede cioè una capacità di composizione di convivenza di organizzazione della politica appunto i due Stati per due presi che che ritiene chiede non già la vittoria contro l'avversario ma la capacità di influenzare i contendenti che hanno una diversa distribuzione di tot di ragioni intendiamoci ma i contendenti verso una politica di convivenza
Anche per un interesse maturo che ci coinvolge direttamente qui in Europa come Rio miliardi
Perché non è lontana da noi la possibilità che il con tali cioè dalla vicenda palestinese
Accentui le propensioni a guerre civili striscianti in Europa
Perché i Brother della pelle delle banlieue parigina
De privati di cittadinanza le che vedono nello Stato la figura nella figura del poliziotto che considerano avverso o quello malgrado siano immigrati di terza generazione cittadini ai conosciuti della Francia
Lo sentono come un Occidente ostile
E e su e su quella condizione
La la vicenda del popolo palestinese a cui è negato cittadinanza il diritto del mondo diventa un elemento di identificazione in una miscela che fa sì che la propensione distruttiva
Cresca esponenzialmente
Dunque è una cosa che ci riguarda non riguarda soltanto
La Palestina e Gerusalemme la terra santa riguarda noi
Riguarda questo no per questo io penso
Che sarebbe ragionevole proporsi la costruzione di un movimento di scopo per la pace in Palestina
Che veda insieme in tutte le nostre forze ed altre ancora
Peraltro
Come dire assecondando una tendenza che secondo me stacco Vendome nella società italiana anche come risposta identici delle sinistre politiche
Penso per esempio un movimento come quello della scuola penso alla recente mobilitazione della CGIL sul terreni studi tutti diversi ma tutti con questa conformazione
Che promuove movimenti dotati di una forza di vita propria
Di una propria indipendenza fin quasi l'autonomia perché non si può prendere diciamo il buono di questo lato e provare a costruire appunto un movimento di scopo
Un movimento di scopo vecchi che appunto ci proponga
Anche
Di modificare una parte della nostra pratica quando quando da lui dice in quella manifestazione io mi sono sentito a disagio guardate che lì c'è una cosa
Pesantissima
E la può dire lui non me la sentirei di dire una cosa così naturalmente ragioni evidenti ma Lula posi perché un testimone che è nelle condizioni di poterlo dire con una autenticità
Che non ammette replica
Se studies ai giornali e vuol dire che stiamo tutti a disagio rispetto alla capacità
Di realizzare persuasione convinzioni energie dislocazione di forze verso una po'una prospettiva di pace per noi e per gli altri
Io penso che dobbiamo vedere
Che da una questione che
Così importante ma anche specifica cosa può irradia sì
Positivamente senza subire invece l'influenza negativa che subiamo influenza negativa che senza un movimento di opinione questo genere può determinarsi
Moni Ovadia ce lo può testimoniare
Proviamo ai indagare senza senza malanimo senza acredine anzi cercando di capirne persino le ragioni
Cosa è accaduto nella comunità ebraica italiana negli ultimi anni
Ognuno di noi a tantissimi amici germanici io vengo a lungo per lungo tempo dall'esperienza torinese dove la Comunità ebraica di primo ordine
Sul terreno culturale della testimonianza civile in larghissima misura figlia della Resistenza dell'Antifascismo
Illesi idem binomi che avete
Tutti voi meramente senza è stata per tantissimo tempo anche in grazie
A quella particolare conformazione che faceva sì che un'intera comunità ebraica anche sotto l'insegnamento di libera i tedeschi importanti metteva al primo posto la cittadinanza italiana anche persino rispetto al proprio essere prego
E con cui si discuteva senza che ci fosse differenza alcuna sulla vicenda palestinese per un lunghissimo periodo per un lunghissimo periodo
Trovando assolutamente convergenze punti comuni ad una discussione assolutamente come dire sciolta
Da un certo punto di poi progressivamente
Ha visto assottigliarsi le possibilità di questa discussione in serenità e
In posizionamento non condizionato dalla propria fede dalla propria cultura dalla propria civiltà
E sempre in più ha determinato delle Arcadi incomunicabilità
Figurarsi cosa può accadere
E cosa sta in qualche modo accadendo a soli sul terreno dell'islamismo
Il mattino la presenza di qualche milione di persone in questo Paese
Sottoposti a una miscela devastante
Quale è la negazione di diritti di cittadinanza
E spesso
Politiche autorizzative nei loro confronti
E
Contemporaneamente l'impossibilità di accedere ha un terreno di dialogo
Di confronto
Entro cui poter riavere un riconoscimento anche di quell'elemento palestinese
Che diventa obiettivamente la cartina di tornasole su scala mondiale del grado di accoglienza che tu hai qui in questo Paese in questo stesso cedente
Questa questa condizione
Richiede allora davvero una capacità di produzione di politica e di cultura
Che spezzi la coppia amico nemico che spezzi la coppia amico nemico
E che dentro un movimento di scopo che abbia come obiettivo la pace
In Palestina attraverso l'unica soluzione possibile quella dei due Stati per i due popoli l'unica possibile tanto lontana quanto unica possibile
No
Si è in grado di indagare su voi stessi
E siccome su come facciamo vivere qui con la convivenza che vorremmo altrove tra due Stati due Paesi qui invece Tai mia comunità comunità diverse
E forse anche un tema come quello troppo frettolosamente abbandonato della non violenza almeno della ricerca sulla non violenza può trovare cittadinanza almeno nella ricerca nel dibattito in un movimento come questo
Che guardando alla Palestina sia in grado anche di parlare di noi e dei nostri problemi
Io dovrò rinunciare al terzo intervento perché
Le cose si sono prolungate ma non me ne lamento francamente perché
Ho sentito parole che condivido profondamente del resto
Con la Lecon dividiamo un cammino comune di Brindisi mi sento perfettamente rappresentato in questa circostanza D'Alì
O volevo solo
Fare proprio per per
Possiamo evitare di dilungarci
L'analisi politica che Massimo D'Alema ha fatto dalla situazione mi sembra stringente impeccabile e anche inesorabile
E quindi credo che questo sia un contributo sul quale noi dobbiamo fondare la riflessione perché è stata fatta un'analisi veramente molto molto precisa
E un'analisi di grande respiro
Trovo anche giusto che abbia rivendicato la dignità dell'Italia in occasione dalla questione del Libano
Perché è l'unica volta che io come moltissimi altri abbiamo sentito che avevamo un Paese che svolgeva una funzione negli Esteri
Io non ricordo più dai tempi memorabili
E che non si trattava del bizantinismo andreottiano che abbiamo così astrattamente ammirato ma chiara bizantinismo
Avevamo una posizione
Avevamo una posizione internazionale di prestigio
Esercitata davvero impeccabilmente ora
Ricordo che in quella circostanza Massimo D'Alema inventò un termine che ora e qui vicina Anza e per questo suscitò reazioni isteriche
Nelle famose comunitaria di cui parlava Massimo D'Alema ma del capo isteria non mi stupisco perché come non so se sappiate ma da molti di questi isterici professionali anch'io sono considerato ebreo antisemita
Nelle e mail ho ricevuto di tutto di tutto anche cose molto fantasiose una delle più belle della città per il vostro ludibrio Moni Ovadia studio lo yiddish per ammazzare più ebrei queste mi è sembrato un vero capolavoro
Ora
Io credo e mi vorrei soffermare su questo perché le altre cose sono state veramente dette molto bene dagli altri interlocutori c'è anche una sintonia di cui
Che mi rassicurano
Vorrei dire prima di tutto questo
Il centrodestra italiano non è in grado di fare ancorché sulla questione palestinese
Alcunché perché avendo chiesto fascisti dentro che devono rifarsi la verginità staranno appiattiti su Israele qualsiasi cosa Israele faccia tranne qualche dichiarazione un pochettino di punto
Saranno appiattiti sul Governo di Israele perché questo è quello che riescono a fare quando fanno qualcosa
Questo ci dà una pesantissima responsabilità
Di rimettere in moto l'opposizione unità in questo Paese
Ci dà un'enorme responsabilità
Perché solo così possiamo esercitare non solo una funzione per il nostro Paese che ha abbandonato oramai alla deriva di un come è stato ben detto da un titolo de L'Espresso orgia di potere
Ma potremmo riprendere a svolgerà un ruolo in Europa e non può essere che in Europa che qualcosa di importante avvenga
Oramai sbordava marchia un grande pensatore ci ha detto il ruolo nazione stare quasi esaurito in questo mondo
E dobbiamo pensare al pianeta e persino la ricerca dello stato sociale rischia di essere velleitaria se non si colloca nell'orizzonte del pianeta sociale
Allora abbiamo ben altri compiti che discutere di lana caprina su piccole differenze feticista
Noi abbiamo il compito ad opporci di questo Paese e mentre il nostro ombelico
Allora detto questo vorrei affrontare un tema specifico bisogna te ideologizzare questa questione
Bisogna rifiutare la distinzione che è amico di Israele chiunque sia d'accordo con quello che fa il Governo ebbene micro chi lo critica nasce stessi sbagliando poi ad un amico che non lo facesse capire
E sapete a mio fratello sbagliare mio fratello per il quale darei la vita o un organo io dico sta il facendo delle idiozie potrei nel baratro
E la politica dei degli ultimi governi israeliani è una politica devastante per il futuro di Israele
Come Barbara Spinelli dice bene ci sono due alternative è vero si allontana da due popoli due Stati moltissime questo momento sembra l'araba fenice però se non accadrà questo
Se non accadrà questo più lei crescono le colonizzazioni più un giorno Israele si troverà di fronte a questo io fossi nel palestinesi direi diventiamo tutti israeliani grazie dateci la cittadinanza
Dateci la cittadinanza
Sette uno Stato democratico citate la parità di diritti e avverrebbe Illy questo immediate lo Stato binazionale di cui parlavano all'origine alcuni e che una soluzione è una soluzione non mi scandalizza affatto
Non riusciamo a nazionalista per cui non mi scandalizzo non è realisticamente Atene
Non è realistica realisti però non mi scandalizza
A me va bene l'una all'altra la terza purché due popoli vivano nella stessa dignità vivano in pace e finisca anche per
Diciamo il Governo di Israele e attraverso le sue azioni quale dell'esercito il ruolo di carceriere da parte di un popolo nei confronti dell'altro non è accettabile fa malissimo ad Israele questo ne sono profondamente convinto
Allora l'idea dietetici innalzare un'idea forte l'altro elemento di ideologizzazione e questo
Non si può fare e più diventare
La storia dell'ambiente un elemento diano il tratto politico ideologico
Ho detto possibile
Io non posso sentire la terza carica dello Stato la seconda carica dello Stato andare con un supplemento d'ordinanza sommarie prendono mi faccio fruttare da queste stupidaggini
Sottende distinguere gli amici ferita dal fan Ferroni
Oggi si fa il Carini completerei costa poco ma quando c'era da farlo
Quando c'era da farlo
Nessuno lo faceva dunque esce lodevole Schiesari dicendo da esce dal seggio mi sento ebreo ma guarda mi sento scusate israeliano ma guarda non dice ebreo
Non dice a Roma ma invece sinti non dice slavo non possiamo sessuale ma invece antifascista mantenga la sua
Tassativa schifo dicendo
Noi dobbiamo finire con questa cosa una cosa su cui l'ex Presidente alla Knesset israeliana Avraham Burg sionista
Uno dei
Dei di chi ha fatto Israele con il suo lavoro a denunciato questo uso strumentale
Del di questa cosa secondo bisogna uscire da questa logica che chi critica la politica di Israele della del presente Governo noi parliamo sempre di un Governo
Katy venti Illy cotti mediato un antisemita
Questo un ricatto di stile mi dispiace fascista voi
Non parlare della dignità dell'argomento ma calunniare chi lo porta
Non possiamo più tollerare questa cosa perché questo avviene soprattutto in Italia ho apprezzato enormemente il sarcasmo di Massimo D'Alema nei confronti di questo atteggiamento
E dice che mentre di di tutti gli argomenti si può disquisire se c'è l'onestà degli interlocutori apertamente e tranquillamente in Italia cioè immediatamente un rigurgito isterico francamente imbarazzante ridicolo
Che fra di noi un Paese su colo ma un paese degno di questo nome
Allora ecco bisogna assumere un atteggiamento laico nei confronti della questione che è troppo drammatica perché non ciba lo chiamo con ideologismi di maniera
Qui si tratta veramente del destino di due popoli agli ha detto molto bene la violenza fa male a tutte e due questa situazione fa male a tutte e due in misura diversa e io in situazione diversa
E questo che dobbiamo contribuire a portare la pace in quell'area perché ci sia sviluppo perché ci sia futuro e allora bisogna togliere tutti questi ideologismi culturali bisogna che gli interlocutori
Venti no Abdul TIA scendano dalle piante
E poi lì non per il merito delle questioni
Guardate vi cito un episodio personale non perché sia importante io sono entrato una volta in una sinagoga perché ero stato invitato per una maggioritaria li Giosa si trovava all'interno di una casa di riposo per anziani ebrei
E
Due persone padre in figlio evidentemente lucro ho capito così dal
Dal loro atteggiamento mi sibila no con una violenza e l'accusa se minatore di odio
Io mi sono girato e ho detto
Le ho detto una cosa che non voglio riferire attuale forse in quel momento sono stato un po'troppo cattivo ma
A queste persone ha detto lucroso che cosa volete da me così per avevo scritto un articolo sullo sul giornale a cui con la Brunetta
Interrato Ramallah
In cui avevo visto con gli occhi portato da una giornalista israeliana Amia mass
Che è una giornalista italiana che ha vissuto otto anni a casa e dire da sei anni a Ramallah quindi ciò che scrive lo farete ho fatto quello che lei chiama sarcasticamente uno occupa esce un turno
E ho visto che il contingentamento dell'acqua perché l'espropriazione del suolo significa anche espropriazione dell'acqua e delle risorse idriche
Metteva in una condizione di discriminazione le colonie dai POR dalle nei villaggi palestinesi
Cioè le condutture possibilmente ESS proporzionalmente diverse ho scritto quello che ho visto e per questo sono se minatore di odio
Allora bisogna che noi contribuiamo tutti a prescindere che siamo di di di centro o di centrodestra e centrosinistra a svelenire questo clima e a parlare del merito degli argomenti
Perché la sicurezza è un valore
A cui tutti gli uomini hanno in tilt del diritto innegabile
Ma sicuri carissimo è l'ideologia che permette per gli abusi in nome di
E questo lei non lo possiamo permettere
Dobbiamo ragionare nella dignità nel merito l'argomento e questo lo possiamo fare noi qui a casa nostra e a rifiutare
Le argomentazioni che lei non sa immotivate semplicemente io prima me la prendevo adesso ho deciso che non mi riguarda questa cosa io non consento
Non voglio entrare nel meccanismo della calunnia non mi interessa dicano quello che vogliono scrivano le mail che vogliono
Non mi interessa perché siccome posso guardarmi tranquillamente davanti allo specchio non abbasso gli occhi quando mi guardo so che se una persona onesta nessuno mi paga per dire quello che dico te quello che dico non è mai contro e poi
Mi unisco in questo Polo che ha detto Fausto Bertinotti noi dobbiamo lavorare qui a Roma ma siccome nessuno ha la verità in tasca
Dobbiamo ricollocare al centro rispetto reciproco la discussione per una prospettiva che serva al futuro di tutti noi e il futuro è uno uno solo quello della vita si chiama pace
L'altro futuro quello dalla guerra e morte
E ha ragione Fausto Bertinotti lo sappiamo tutti novantacinque per cento delle vittime delle guerre di oggi sono civili e soprattutto i civili più indifesi e più innocenti la perla deve finire ho imparato una cosa da un militare israeliano non faccio il nome per non compromettano
Un importante alto ufficiale che ho intervistato della Colani i corpi speciali
E dell'esercito israeliano un uomo che ha visto la morte in faccia un numero immenso di volte e che poi progressivamente è diventato un uomo di pace per un suo percorso personale
Mi ha detto io ti posso dire una cosa se può al limite là in mezzo ai denti e un pazzo un cappio al patto fra le chiappe ci sono sempre almeno oppure modi di venirne fuori
Dunque
Non uno
E di solito molto più di due ma ti dico almeno due io lo guardavo un po'interdetto perché di questioni militari non capisco nulla onestamente
E lui mi ha detto quello che voglio divertire quanto non vuoi coinvolgere la popolazione civile hai sempre una chance di farlo grazie
Allora credo che
Scusa prima
Disturbare poi no no aspetta spera perché sto riuscendo a questo che credo che voi che siete da quella parte del tavolo sarete d'accordo con noi che siamo qui
Che
Il terzo giro eh ricompreso non ci sta come tempi ma è anche ricompresa nel merito di quello che
Hanno detto che è stato detto
E quindi noi rinunciamo al terzo giro se siete d'accordo io darei comunque per un brevissimo intervento la parola Pasqualina Napoletano che chiude
Checchina del nostro incontro grazie
Al nome dell'Associazione per la sinistra
Noi tranne siamo sempre molto saggia e pragmatica
Voglio stare qui no ma ci mancherebbe intanto vi ringrazio ringrazio tutti i partecipanti
Insisto sul fatto che questa iniziativa è stata voluta dalla nostra associazione per la sinistra quindi non è caso alé
E ringrazio tutti i loro o i partecipanti per il contributo che ci hanno voluto dare e anche per gli impegni che sono stati presi
Perché credo che stasera dobbiamo cominciare a raccogliere
E a rilanciare è stato detto da lì che bisognerebbe avere un'iniziativa permanente su questi temi questione che è stata ripresa da tutti da Massimo da Fausto al di là
Delle istituzioni che loro stesse e loro stessi animano e dirigono forse vale la pena di fare un lavoro comune permanente su su di noi sulla cultura politica del nostro Paese
E anche se possiamo darle una mano alla situazione lei intanto a me è piaciuto molto
L'intervento di Moni
Perché ha rovesciato la questione e io Fausto non sono d'accordo con te lo posso dire apertamente rovesciamo la questa questione dei due Stati perché
Barbara Spinelli che non è la prima ad affrontare questo tema constata una cosa l'anno due mila e otto Fausto è stato l'anno
Della super colonizzazione sono state messe su quel terreno il sessanta per cento in più del colonie il non solo hanno
Non sono d'accordo con Moni perché non è vero che non esiste una strategia perché la con unità azione va avanti in utero talmente danni la fanno sia i Governi
Dove governa dei laburisti il Governo di Barack
Fu molto colonizzatore
La fanno i Governi
Di destra la fanno i Governi come quest'ultimo che aveva appunto Kadima e laburisti di nuovo
Sessanta per cento di aumento delle colonie in un hanno mentre si negoziava con Annapolis cosacco cos'è questa se non una strategia scusate
è la strategia e l'abbandono della per ipotesi dei due Stati questo ce lo dobbiamo dire perché lo sanno i palestinesi perché c'è la disperazione lì
Perché mica sono scemi lo vedono che questo obiettivo si allontana e forse non ci sarà più e quelli io sono per rovesciare la questione
Ed era di Israele che cosa volete nuovo così cioè e infatti sia Jimmy Carter nel suo libro e sia Barbara e sia Moni pone un altro problema
Volete fare uno Stato binazionale ma ne esistono tanti anche in Europa pure tali nazionali pure quadri nazionali la Pase qual è che tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti
Altrimenti non è uno Stato altrimenti anche il mio amino mio amico Pannella che dice che Israele deve entrare nell'Unione europea
Israele non avrebbe i requisiti per entrare nell'Unione europea perché penetrano europea i cittadini di uno Stato dovrebbero avere come minimo
La gli stessi diritti anche se sono minoranze mi Cioran semmai in quella situazione
E gli ebrei
Che hanno dato vita quello stato serio però una minoranza
Quindi per questo Carter dice
I due Stati serve per salvargli e Massimo lo ripete
Però io sono per metterla critica questo concetto
Perché altrimenti se noi continuiamo a ripetere che la soluzione sarà due popoli due Stati non solo questi non arriveranno ma nel frattempo avremo massacrato generazioni e generazioni di esseri umani
Il nome diciamo di un feticcio e non il nome di un diritto quindi chiederei le si preme intanto la responsabilità dei territori che occupa perché esiste un diritto internazionale che lo richiede
E eccetera eccetera eccetera cioè io sono per essere in parte più pragmatici per dirci le cose come stanno è tuo per cambiare anche ottica
Portando fino in fondo le conseguenze delle situazioni che si sviluppano l'ultima cosa voglio dire sull'Europa e poi voglio dare a Fausto
La possibilità di replicare se vuole perché è stata diciamo una polemica diciamo un po'frontale io me ne scuso
Anche perché su se so che è correttissimo però quello che ci ha molto
Fatto discutere anche come organizzatori è stato proprio questo vogliamo mettere a critica questo slogan io lo sento ripetere troppo troppo troppe volte
Da leader politici anche il nostro Paese mentre non sento
Se ma mentre non sento dire con altrettanta forza che ci sono insediamenti che è quello Stato e lo hanno già mangiato Ketty Zanchi Giovanni
è la cosa più banale che dice anche Barbara Spinelli ha detto vestale lo spazio vitale fisico per uno Stato partiamo da lì per vedere quante altre soluzione
Possiamo immaginare tirandole però tutte le conseguenze altrimenti andiamo verso la parte it cosa che Jimi carte scriveva
Nel due mila e sei
Quindi ben tre anni fa e fu ha massacrato dalla lobby ebraica americana
Perché dicevano come noi come sudafricani prima del del
Della riconciliazione allora io credo che noi dobbiamo seguire gli sviluppi con grande passione
E ad essere conseguenti perché se c'è la parte il d'noi verso il Sudafrica facemmo l'esazione se invece ci sarà io penso ci sarà uno su una situazione di stallo perché la situazione di stallo secondo me
Fa bene alla destra israeliana insomma un comunque governanti israeliani ma neanche ad Hamas in questo momento
E però anche una situazione di stallo ha bisogno diciamo di una grande attenzione perché lo stallo non è mai appunto
Sinonimo di pace come sappiamo e continuiamo a lavorare insieme grazie
Scusa Fausto per questa
Bene
L'intervento di Pasqualina anche
Poteva riaprire naturalmente il discorso con firma che c'è da discutere anche per fare insieme e che dobbiamo attenere al Ponte dei piani insieme connessi
O quello della propria nettizzazione della discussione della ricerca di nuove strade
Per poter anche sviluppare l'iniziativa politica vi ringrazio tutti e al prossimo appuntamento e faremo il comitato che
Vuole Alì Rashid