Laicità e bene comune

Vengo alla sera
Buonasera a tutti
Il tema
Di questo
Nostro incontro
E laicità e il bene comune
Ed è il terzo incontro di cattedrale aperta e dell'ultimo
Di una serie che si è rivelata finora estremamente interessante
Ne ha avuto commenti estremamente positivi
A me tocca il compito di introdurre molto brevemente
I nostri relatore
Abbiamo vissuto settimane
Difficili dolorose e per certi versi anche laceranti
Nel dialogo
Che qualche volta è stato sordo e prevenuto tra laici e cattolici
E non solo per una
La triste fine di una giovane vita come quella di
Eluana Englaro il dibattito è stato Astura contrassegnato più da incomprensioni che dal Comune anzi gli intenti
Sui temi a voi noti
Particolari i temi della bioetica della libertà di coscienza la dignità individuale alla dimensione pubblica
Per i valori cattolici in una società secolarizzata e utilità utilitarista
Una
Definizione significativa di laicità
Sulla quale
Forse noi laici dovremmo riflettere anche a lungo
Anche cercando di capire alcuni atteggiamenti che
Ci sono stati in queste settimane in questi mesi
La ritrovata in uno scritto di Salvemini del cinquantuno e quale Salvemini parla di laicità positiva
Che tende al di per lo sviluppo della personalità
Nel rispetto dei valori della libertà
Di coscienza
Senza escludere
Perché
Senza escludere mai
La religione dalla spesa pubblica e senza negare alla religione in diritto di cittadinanza che qualche volta in queste settimane è stato negato
Una laicità costitutiva più che oppositiva
Che ha bisogno di costruttori di ponti
E non di posizioni radicali estremiste di barricate o steccati
Guido Calogero ricordava che la laicità è fondata sulla virtù del dialogo
E sul rispetto
E sulla tolleranza e una democrazia autentica
Imprescindibile dalla presenza
Di una società laica che non discrimini tra i propri cittadini
Io personalmente sono convinto che non vi siano tentazioni tempora liste che non ci siano mai state negli ultimi tempi
E non lo dico perché questa sera ci troviamo in questo luogo
Manderei meno
Al mio ruolo di moderatore che introduce due attesissime relazioni se non sottolinearsi
La necessità che abbiamo tutti noi
Di tutelare
Insieme i valori della laicità
Perché nella laicità costitutiva di cui parlavo prima
E non oppositiva
Vi è anche la salvaguardia del ruolo civile della Regione
E la difesa dei valori cui noi tutti siamo legati che sono i valori costitutivi non solo della nostra fede ma anche dell'essere insieme come comunità civile
Da più parti si è fatto cenno alle necessità di una riflessione comune
Dopo
I fatti di questi giorni dopo quello che è accaduto dopo le polemiche che in qualche modo hanno diviso la nostra società
Una riflessione comune che è stata proficua è seconda in altri momenti storici più difficili e più drammatici che la nostra società ha vissuto
Una riflessione comune non soltanto sui temi della bioetica e sulle sfide ogni giorno diverso e più complesse che il progresso della scienza
Pone al cittadino al legislatore oltre all'uomo differente
E soprattutto una riflessione su cosa intendiamo per bene comune che è poi quello che ascolteremo questa sera il bene comune che non è la sommatoria degli interessi privati
Il bene comune che ci appare così fragile ma nello stesso tempo così prezioso
E che viene continuamente ridefinito
In una società che appare
Agli occhi di noi molti arida
Con pochi valori egoista
Impaurita e incapace nello stesso tempo di essere fedele i propri valori costitutivi
è aperta anche al mondo e all'incontro quotidiano con altre lingue con altre Kant lo studio e con altre finiti
Queste occorre una piccola introduzione adesso passo con ringraziandolo e con emozione e la parola
A sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini Presidente del Comitato per il progetto culturale
Della CEI mini grazie
Grazie al dottor De Bortoli
Vorrei ringraziare all'inizio in particolare il cardinale Angelo Bagnasco il vostro arcivescovo per questo invito a parlare in questa magnifica cattedrale
E ringrazio anche tutti voi
Ringrazio anche tutti voi per la vostra presenza in questa serata rigida il cui pensiamo di non trovare vantaggi
Allora sì
Più vicino vengo subito al da tema sperando che nonostante l'abbia debole voce tutti possano sentire
Riflettere sulla laicità in rapporto al bene comune mi sembra un approccio fondamentale e assai stimolante in ordine alla comprensione e all'apprezzamento della laicità stessa
In particolare per il discernimento e la valutazione dei vari e molto diversi significati che il concetto di laicità ha ormai assunto
A questo scopo però dobbiamo anzitutto avere un'idea il più possibile chiara e determinata del significato dell'espressione bene comune
Alla luce della quale
Cercheremo di renderci conto dei fondamenti e delle funzioni della laicità
Come è noto bene comune è un concetto tipico anche se non esclusivo del pensiero sociale cattolico
Sembra giusto pertanto riferirsi al significato che gli viene attribuito in questo contesto
Il compendio
Della dottrina sociale della Chiesa pubblicato nel due mila quattro dal Po tipici e Consiglio della giustizia della pace
Considera il bene comune come il primo dei principi di questa dottrina
E lo fa derivare dalla dignità unità di uguaglianza di tutte le persone
Esso indica anzitutto l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono sia alla collettività
Sia i singoli membri di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più celermente
In concreto il bene comune è il bene di tutti gli uomini e di tutto l'uomo
Dato che la persona non può trovare compimento solo in se stessa a prescindere cioè dal suo essere con per gli altri
Il bene comune pertanto non consiste nella semplice somma
Dei beni particolare dice assunti di ciascun soggetto del corpo sociale
Essendo di tutti e di ciascuno eh e rimane il Comune perché indivisibile e perché soltanto insieme è possibile raggiungerlo accrescerlo e custodirlo
Anche in vista del futuro
Pur essendo così fondato nella natura e dignità del nostro essere il bene comune ha una sua evidente storicità
Infatti
Le esigenze del bene comune derivano
Dalle condizioni sociali e di ogni epoca e sono strettamente connesse alle rispetto e alla promozione integrale della persona e dei suoi diritti fondamentali
Fin qui il compendio
Non è possibile e forse non sarebbe nemmeno utile ai nostri fini disporre
Di una determinazione altrettanto chiara e organica del concetto di laicità
è indispensabile però una precisazione iniziale
In questo contesto parliamo di laicità non
Nel senso teologico ed ecclesiale
Per il quale
Come dice il Concilio Vaticano II nella lumen gentium col nome di laici si intendono tutti i fedeli ad esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello Stato e religioso
I fedeli cioè
Che dopo essere state incorporate in Cristo col battesimo e costituiti Popolo di Dio
Per la loro parte compiono nella chiesa e nel mondo la missione è propria di tutto il popolo cristiano
Dei laici così intesi è proprio il peculiare il carattere secolare
Nel senso che
Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinando le secondo Dio
Questo carattere secolare e il rapporto con le realtà temporali costituiscono in qualche modo il ponte
Che consente un collegamento in un passaggio all'altro grande significato dei termini laici e laicità
Che è quello a cui ci riferiremo d'ora in poi
Qui Lai qui laicità sono infatti i concetti che indicano e implicano una autonomia e una distinzione tra ciò che ecclesiastico e che fa capo alla Chiesa
E più antico ampiamente al cristianesimo gli ad ogni religione
Per la genesi di questo concetto resta fondamentale il grande studio di della gara l'ANAS dello spirito laico alte al declino del Medioevo
Indicativo della pluralità e anche del contrasto delle interpretazioni che vengono date oggi di tale concetto è il modo in cui Giovanni fornirlo nella terza edizione da lui stesso curata
Del dizionario di Filosofia della bagnano
Tratta la voce laicismo che nel linguaggio comune stati indicare una versione dura polemica ed esclusiva della laicità
Per fornire Rocco collo inc con laicismo si intende il principio dell'autonomia delle attività umane
Cioè l'esigenza che tali attività si svolgano secondo regole proprie che non siano ad essi imposte dall'esterno
Per il fine o interessi diversi da quelli a cui esse si ispirano
Ma questa autonomia è affermata in termini informalmente assai simili dal Concilio Vaticano II della gaudium spesso che afferma
Se però autonomia della realtà terreni intendiamo che le cose create la stessa società
Hanno leggi e valori propri
Che l'uomo gradatamente deve scoprire usare gli ordinari
Allora si tratta di un'esigenza legittima che in un solo il postulato a dagli uomini del nostro tempo ma anche con forme al volere del creatore
Infatti ed era la stessa loro condizione di creature che le cose tutte ricevono la propria consistenza verità bontà le loro leggi proprie e il loro ordine
E tutto ciò l'uomo è tenuto a rispettare riconoscendo le esigenze di metodo proprie di ogni singola scienza o arte
E anche assai interessante che fornirò riconduca all'origine del concetto di laicismo a papà ci lasci o privo il quale
Alla fine del quinto secolo
Formula con chiarezza il principio della distinzione dei due poteri ieri del Papa e dell'imperatore
E su queste basi rivendica l'autonomia della sfera religiosa da quella politica
In termini simili si esprime l'allora cardinale José prassi indietro nel libero senza radici
Che individua qui anche la matrice di una profonda differenza tra cristianesimo d'Occidente ed Oriente fra cattolicesimo ortodossia
Nella quale ortodossia invece l'imperatore era a capo anche della Chiesa e queste appariva
Quasi identificata Colli impedirlo
Ma questa convergenza o consenso sul principio della laicità non può nascondere le divergenze che si sono formate nella storia e che oggi emergono sempre di nuovo
Il tornante decisivo e quelle nuovo sisma
Per usare le parole del Cardinale Ratzinger nel libro che ho citato
Che si è verificato soprattutto in Francia tra la fine del secolo diciottesimo e l'inizio del diciannovesimo e che tuttora è tipico soprattutto dei Paesi latini di matrice cattolica
è qui
Che la rivendicazione della ragione e della libertà affermata sì con l'Illuminismo assume un volto decisamente ostile alla Chiesa e non di rado chiuso ad ogni trascendenza
Mentre la Chiesa a sua volta fatica e tarda a lungo nel distinguere tra le istanze anticristiani
A cui evidentemente non poteva non opporsi e la rivendicazione della libertà sociale e politica che invece avrebbe potuto e dovuto essere accolta positivamente
Il nuovo scisma è pertanto tra cattolici e laici dove la parola laico assume un significato di opposizione alla religione che prima dona prima
è interessante notare che uno scisma analogo non si è verificato nel mondo protestante
Perché il protestantesimo che fin dall'inizio ha concepito se stesso
Come un movimento di liberazione direi purificazione dai vincoli dell'autorità ecclesiastica ha sviluppato facilmente un rapporto di parentela con l'Illuminismo
Con il rischio però
E a volte non soltanto il rischio
Di svuotare dall'interno la verità cristiana e di ridursi a un dato di cultura piuttosto che di fede in senso autentico
Il terreni io più immediatamente sensibile anche se a mio parere non è il più profondo
Delle tensioni tra cristianesimo illuminismo è stato quello dei rapporti tra Chiesa e Stato
E qui si è sviluppata una seconda
E importantissima divaricazione
Anzitutto questa volta all'interno del mondo protestante
Mentre in Europa le chiese nate dalla riforma si sono costituite come chiese di Stato in una maniera assai più pregnante di quelli che è avvenuto nel cattolicesimo
Dove le chiesi di Stato hanno sempre dovuto fare i conti con la unito unità e la universalità transnazionale della Chiesa cattolica
Del tutto diversa è la vicenda degli Stati Uniti d'America
La loro stessa nascita infatti e dovuta il larga misura a quei gruppi di cristiani protestanti che erano fuggiti dal sistema delle chiese di Stato vigenti in Europa
E che formavano libere comunità di credenti
Il fondamento della Società americana è costruito è costituito pertanto dalle chiese libere
Per le quali è essenziale non essere chiesi dello Stato ma fondarsi sulla libera unione dei credenti
In questo senso si può dire che alla base della Società americana c'è una separazione tra Chiesa e Stato determinata anzi reclamata dalla religione
E rivolta anzitutto a proteggere la religione stessa e il suo spazio vitale che lo Stato deve lasciare libero
Non siamo dunque lontani dagli intenti e Italia obiettivi della distinzione affermata da papà gelati o primo
Siamo invece lontanissimi da quella separazione fondamentalmente ostile alla religione e tendente a subordinare le chiese allo Stato
Che è stata imposta dalla rivoluzione francese
E dai sistemi statali che ad essa hanno fatto seguito
Per conseguenza tutto il sistema dei rapporti trasferirà statale e non statale in America si è sviluppato diversamente che in Europa
Attribuendo anche alla sfera non statale un concreto carattere pubblico favorito dal sistema giuridico e fiscale
In questa America con la sua specifiche identità i cattolici si solo integrati bene
Nonostante le resistenze di quella ideologia che voleva riservare per così dire la piena titolarità Dorda americana soltanto ai protestanti
In concreto i cattolici hanno riconosciuto ben presto il carattere positivo della separazione tra Stato e Chiesa legata a motivazioni religiose
E l'importanza della libertà religiosa così cara antichità
Fino al Concilio Vaticano II però rimaneva una difficoltà o diciamo una riserva di principio che non riguardava i cattolici americani come tali
Ma piuttosto la Chiesa cattolica nel suo complesso
Questa difficoltà si riferiva alla riconoscimento della libertà religiosa
Non semplicemente come accettazione di un dato di fatto ma come affermazione di un diritto fondato sulla dignità che appartiene per natura alla persona umana
Non per caso la diretta la dichiarazione conciliare dignità atti su male sulla libertà religiosa
Che afferma chiaramente tale diritto evitando però di fondando su di un approccio relativi istituto che mette in forse la verità del cristianesimo
è stata redatta questa dichiarazione con il forte contributo dei vescovi e dei geologi nordamericani
Il Vaticano II non si è limitato a togliere di mezzo l'ostacolo riguardante la libertà religiosa
Ma ha rappresentato il superamento almeno in linea di principio di quelle ritardo storico del cattolicesimo a cui ho accennato in precedenza
Esso infatti ha posto le basi di una vera conciliazione tra chiese e modernità
E della riscoperta della profonda e corrispondenza che esiste malgrado le apparenze tra cristianesimo e illuminismo in concreto il Concilio ha fatto propria la svolta antropologica
Che fin dall'inizio dell'età moderna abbia posto l'uomo al centro ha mostrato infatti le radici cristiane di quella svolta
E l'infondatezza dell'alternativa tracce entra vita dell'uomo e centralità di Dio
Analogamente affermato come si è visto la legittima autonomia delle realtà terreni i diritti e libertà e le libertà
Degli uomini e dei popoli riconoscendo al contempo la validità del grande sforzo che l'umanità sta compiendo per trasformare il mondo
Con il Vaticano II pertanto
è stata inaugurata non nuova stagione dei rapporti tra chiesi laicità come tra religione cattolica e libertà
Una stagione nella quale
Si è coltivata inizialmente la speranza che ogni contenzioso sulla laicità fosse ormai alle nostre spalle
Non era una speranza priva di ragioni concrete anche particolarmente per quanto riguarda il terremo sensibile dei rapporti tra Chiesa e Stato
Con il pieno riconoscimento della libertà religiosa da parte del Concilio Vaticano II veniva meno infatti la giustificazione di principio di una religione di Stato
Che aveva costituito l'ostacolo sostanziale alla laicità dello Stato stesso e delle sue istituzioni
Anche la differenza tra regimi concordatari evincibili separazione tra Stato e Chiesa diventava a questo punto meno rilevante
Dato che anche i concordati come mostra esemplarmente l'accordo di revisione del Concordato stipulato il tra Stato italiano e Santa Sede del mille novecentottantaquattro
Si pongono ormai espressamente al di fuori di un'ottica di religione di Stato
Si legge infatti nel protocollo addizionale di di tale accordo in relazione all'articolo uno
Si considera non più in vigore il principio originariamente aree e richiamato nei Patti lateranensi delle Regioni cattolica come sola Regione dello Stato italiano
Le vicende degli ultimi decenni sembrano però smentire crudamente una tale speranza ci troviamo infatti dentro una fase nuova io occulta della contesa intorno alla laicità
A ben vedere tuttavia l'oggetto del contendere si è profondamente modificato non si tratta più almeno in linea principale dei rapporti tra Chiesa e Stato come istituzioni
A questo riguardo infatti la distinzione e l'autonomia reciproca sono sostanzialmente accettate e condivise sia dai cattolici sia dai laici
E con esse l'apertura pluralista degli ordinamenti dello Stato democratico e liberale alle posizioni più diverse
Che di per sé hanno tutte davanti allo Stato uguali diritti e uguale dignità
Le polemiche che vengono sollevate su queste tematiche
Sembrano dunque piuttosto pretestuose e sono probabilmente il riflesso dell'altro e più e ben più consistente contenzioso di cui ora dobbiamo occuparci
Oggetto di quest'ultimo contenzioso sono principalmente le grandi problematiche etiche da antropologiche che sono emerse negli ultimi decenni
A seguito
Sia dei profondi cambiamenti intervenuti nei costumi e nei comportamenti
Sia delle nuove applicazioni al soggetto umano delle biotecnologie che hanno aperto Rizzo unti fino a un recente passato imprevedibile
Queste problematiche hanno infatti chiaramente una dimensione non soltanto personale e privata ma anche pubblica
E non possono trovare risposta se non sulla base della concezione dell'uomo a cui si fa riferimento
In particolare sulla base della domanda di fondo
Se l'uomo sia soltanto un essere della natura frutto dell'evoluzione cosmiche biologica o invece
Abbia anche
Una dimensione trascendente irriducibile all'universo fisico
Sarebbe strano dunque che le grandi religioni non intervenissero al riguardo e non facessero udire la loro voce sulla scena pubblica
Come è naturale di questo si fanno carico anzitutto nelle diverse aree geografiche culturali le Regioni prevalenti in quelle aree
In Occidente quindi il cristianesimo e in particolare in Italia la Chiesa cattolica
In concreto
La loro voce risuona con una forza
Che pochi avrebbero previsto quando una secolarizzazione sempre più radicale era ritenuta il destino inevitabile del mondo contemporaneo o almeno dell'Occidente
Quando cioè sembrava fuori dall'orizzonte quelle risveglio su scala mondiale delle religioni e del loro ruolo pubblico che è una delle grandi novità degli ultimi decenni
Vorrei ricordare a questo proposito la sorpresa e lo sconcerto che provocarono anche in ambito cattolico
Le affermazioni fatte da Giovanni Paolo secondo al convoglio di Loreto nell'ormai lontano aprile mille novecentottantacinque
Quando invitò a riscoprire il ruolo anche pubblico che il cristianesimo può svolgere per la promozione dell'uomo e per il bene dell'Italia
Nel pieno rispetto anzi l'ha convinta promozione
Della libertà religiose e civile di tutti e di ciascuno
E senza confondendo alcun modo la Chiesa con la comunità politica
Giovanni per Paolo secondo domandò pertanto alla chiesi toglie italiana di operare con umile coraggio e piena fiducia nei si ore affinché la fede cristiana abbia o recuperi
Anche particolarmente in una società pluralista e parzialmente scrisse Nizzar tra un un ruolo guida e un'efficacia trainante nel cammino verso il futuro
Il contenzioso riguardo alla laicità incentrato sulle grandi problematiche etichetta antropologiche
A oggi d'altra parte un altro protagonista che proprio riguardo a queste problematiche si pone in modo antitetico rispetto alla Chiesa e al cristianesimo
Il suo nucleo concettuale e la convenzione che l'uomo ossia integralmente riconducibile all'universo fisico
Mentre sul piano etico e giuridico il suo assunto fondamentale è quello della libertà individuale in rapporto alla quale va evitata ogni discriminazione
Questa libertà per la quali in ultima analisi tutto è relativo al soggetto viene eretta a supremo criterio etico e giuridico
Ogni altra posizione può essere quindi le città soltanto finché non contrasta ma rimane subordinata rispetta questo criterio relativista ecco
In tal modo vengono sistematicamente censurate quantomeno nella loro valenza pubblica le norme morali del cristianesimo
Si è sviluppata così l'Occidente
Quella che Benedetto sedicesimo ha ripetutamente denominato la dittatura del relativismo una forma di cultura cioè che taglia deliberatamente le proprie radici storiche
E costituisce una contraddizione radicale
Non solo del cristianesimo ma più ampiamente delle tradizioni religiose morali dell'umanità
Proprio questo taglio radicale e però lontano dall'essere da tutti condiviso in quello che si suole chiamare il mondo laico
Anzi molti laici ritengo di dover rifiutare un simile taglio per rimanere fedeli alle radici e alle motivazioni autentiche
Del liberalismo che giudicano incompatibili con la dittatura delle relativismo
L'allora cardinale Ratzinger nel libro che ho già ricordato ha fornito la motivazione storica e anche teologica
Di questa nuova sintonia tra laici e cattolici arrivando a sostenere che la distinzione tra gli uni agli altri deve essere relativi Zanatta
In una lettera scritta Marcello pena era in occasione della recentissima pubblicazione del libro di quest'ultimo perché dobbiamo dirci cristiani il liberalismo l'Europa lettica
Benedetto sedicesima preso di nuovo è fortemente posizione a favore del legame intrinseco tra liberalismo e cristianesimo
Inoltre
Nella relazione tenuta Subiaco il primo aprile due mila cinque il giorno prima della morte di Giovanni Paolo secondo
Aveva avanzato una proposta i laici sostituire la formula classica di Ugo Gozzino essi dehors non darei lettura anche se
Dio non esistesse
Ormai storicamente consunta
Perché nel corso del secolo ventesimo progressivamente è venuta meno quella larga coincidenza di contenuti
Tra etica pubblica civile e morale cristiana che costituiva il senso concreto di tale formula formule diceva anche senza anche prescinde da Dio possiamo mantenere in fondo la morale tradizionale
Ecco sostituire quella formula con la formula inversa dello TC devo stare turco come se Dio esistesse
Anche chi non riesce a trovare la via dell'accettazione di Dio dovrebbe cioè
Cercare di vivere e indirizzarla propria vita come se Dio ci fosse così nessuno scrive il Papa viene limitato nella sua libertà
Ma tutte le nostre cose tavolo un sostegni è un criterio di cui abbiamo urgente bisogno
è doveroso aggiungere che noi tutti tra i cattolici
Che scusate che non tutti che non tutti tra i cattolici condividono l'apertura cordiale a questo genere di laici
Non mancano infatti coloro che li vedono con sospetto a mio parere ingiusto temendo che strumentalizzi non la fede cristiana affini ideologici e politici
Il motivo principale di tale diffidenza
è però che non pochi sebbene i cattolici non appaiono realmente convinti della necessità di un impegno forte nel campo dell'etica pubblica
In concreto questi cattolici rimango piuttosto legati in materia di laicità al quattro club siccome
Della divisione di competenze tra istituzioni civili e istituzioni ecclesiastiche
E sembrano non cogliere pienamente la portata della novità costituita dall'emergere delle attuali problematiche etiche e antropologica
L'analisi del concetto di laicità nel suo concreto articolarsi storico consente ora di tentare una risposta non generica alla questione del rapporto tra laicità e bene comune
Quando è intesa come autonomia delle attività umane che devono regia Circle secondo norme loro proprie e in particolare con indipendenza dello Stato dall'autorità ecclesiastica
La laicità e certamente richiesta dal bene comune
Come del resto ampiamente mostrato la storia dell'arte la storia dell'Europa moderna a partire dalle guerre di religione
Beckham fare bene grande storico del diritto filosofo diritto nesso classico saggio la formazione dello Stato come processo di secolarizzazione
è tra coloro che hanno meglio evidenziato come soltanto l'indipendenza dello Stato dalle diverse confessioni religiose
Poteva assicurare la pace delle Nazioni e la stessa libertà dei credenti
Diverso invece il discorso quando il concetto di laicità viene esteso ad escludere ogni riferimento delle attività umane e in particolare delle leggi dello Stato e dell'intera sfera pubblica
A quelle istanze etiche che trovano il loro fondamento nell'essenza stessa dell'uomo oltre che a quel senso religioso
Nel quale si esprime la nostra costitutiva apertura alla trascendenza
Come infatti ha mostrato lo stesso becco in ferma breve alla fine del saggio che ho ricordato
Lo Stato liberale secolarizzato vive di presupposti che esso stesso non può garantire e tra questi presupposti come già sosteneva Hegel
Sembrano svolgere un ruolo peculiare gli impulsi dei vincoli morali di cui la Regione e la sorgente
Molto recentemente il filosofo francese Remy peraltro in un intervento sul su fede democrazia pubblicato sulla rivista Aspenia del due mila otto
Ha proposto un assai interessante aggiornamento della tesi di better Fare verde anzitutto estendendola dallo Stato all'uomo di oggi
Che larga misura ha smesso di credere nel proprio valore
A causa di quella suo riduzione alla natura e di questo tale riletta relativismo che sono all'origine delle predette interpretazioni della laicità
è l'uomo dunque e non solo lo Stato ad aver bisogno oggi di un sostegno che non è in grado di garantirsi da se stesso
In secondo luogo la religione non è soltanto
E nemmeno primariamente fonte di impulsi ed i vincoli etici come sembra pensare dette offerti
Oggi
Prima che di assicurare dei limiti e degli argini
Si tratta di trovare delle ragioni di vita
E questa è fin dall'inizio la funzione o meglio la missione più propria del cristianesimo
Il cristianesimo infatti ci dice anzitutto non come vivere ma perché vivere perché sceglie la vita perché i gioielli me e anche perché è trasmetterà
Sono questi i motivi per i quali Benedetto sedicesimo ha ripetutamente proposto una laicità da lui stesso definita sana e positiva
Che con giunga all'autonomia delle attività umane gli alibi pentì all'indipendenza dello Stato non già la preclusione ma l'apertura nei confronti delle fondamentali istanze etiche
Ed è il senso religioso che portiamo dentro di loro
Solo una laicità così intesa sembra realmente corrispondere all'esigenza attuale del bene comune
Perché capovolge
Quelle strane tendenze che sembrano a compiacersi di prosciugare le riserve di energia vitale morale di cui vive ciascuno di voi il nostro popolo e l'intero Occidente
Senza darsi pensiero di come sostituirle o meglio non avvertendo che se in concreto non sono sostituibili
Proprio la percezione del valore decisivo di queste riserve di energie
E ciò che invece accomuna oggi molti cattolici e laici e che a mio parere indica un grande compito comune che ci attende
Dare qualcosa di noi stessi per rinvigorire e non per depauperare quelle riserve grazie
Level grazie a sua Eminenza il cardinale Camillo Ruini e prima di ascoltare la seconda a relazione del professor Andrea Riccardi c'è un altro gradita intermezzo musicale prego
Ascolteremo
Chi Wolfgang Amadeus Mozart la vedere un po'
Per violino violoncello e archi aiutino Damiano baroni agli Roncello Martina romano
Aiutarli
Non
In
Nell'alle
Alle
Proprio
Bene grazie
Allora il secondo che l'attore di questa sera professor Andrea Riccardi che ha fondatore della Comunità di Sant'Egidio è ordinario di Storia contemporanea presso la Terza Università degli Studi di Roma prego professore grazie
Grazie dottor De Bortoli io ringrazio
Per l'invito a parlare qui in cattedrale
Il cardinale Angelo Bagnasco
E dico che mi fa piacere essere a Genova
Per tanti motivi personali biografici
è una città a cui sono affezionato un cammino di Chiesa che sento non fosse per il legame rappresentato dalla Belle attivo Comunità di Sant'Egidio qui
Nella città
Il tema proposto a due polli
La laicità
E il bene comune e il fatto di parlare dopo il carina Ruini mi libera
Dal compito di affrontare alcuni temi alcuni aspetti che Luigi ha trattato con più chiarezza e profondità di me
La laicità oggi sembrerebbe dividere e la prospettiva del bene comune almeno idealmente unire
Ma guardiamo dentro con attenzione e non con la superficialità di tanti dibattiti grida ci
Il bene comune
Come il cardinale diceva è un grande riferimento ideale del pensiero cristiano
Teoricamente capace di fondare il vivere insieme
E la dottrina sociale della Chiesa ha rifiutato che lo Stato in tempi di socialismo reale fosse l'interprete del bene comune e di fronte al nuovo e all'antico capitalismo
La dottrina sociale ha affermato il nome del bene comune il limite della competizione degli interessi
E poi oggi la crisi finanziaria che è diventata
Grave crisi economica pone in discussione anche quell'idea di mercato provvidenza affermatasi negli anni Novanta
E direi
Che nell'incertezza del mondo globalizzato
Il mercato provvidenza plasmato una mentalità di materialismo quel materialismo del denaro che ha rappresentato grande sicurezza
Ma oggi quella sicurezza si dissolve e restano spaesamento e forse era Appia sì l'uomo del nostro tempo
Quando Thatcher quando grida
è
Un uomo spaesato come diceva Totò rosso con bellissime intuizione
E allora
In questo quadro discutere di bene comune a partire dallo sguardo della Chiesa estraneo alla logica di mercato torna ad essere molto importante
Bene comune laicità
La laicità è un'espressione del vocabolario politico giuridico
Non è un dogma è una storia di almeno due secoli
Sorge come diceva il Cardinal Ruini dalla cultura illuminista si afferma nell'Ottocento Comuna posizione di combattimento per affermare l'emancipazione
Dello Stato della cultura dell'educazione dall'antico regime permeato Dalla Chiesa
Perché l'antico regime era un tipo di società in cui la Chiesa permeata la vita civile vorrei dire come Regina e anima
E il nuovo Stato nazionale che sorge dalla rivoluzione francese laici Zalar vita sociale la scuola lo spazio pubblico e afferma la religione è un affare privato o se volete di coscienza
La storia otto novecentesca in particolare della Francia rivoluzionaria laica liberale è questa laicità vuol dire libertà religiosa per tutti ma vuol dire qualcosa di più vuol dire identità
Nazionale
Stato Nazione cittadinanza comunità
Culturale coincidono in un senso
Di identità patriottica
Non si tratta solo della separazione tra Chiesa e Stato ma di uno Stato laico che è anche etico
E della lotta nuvole novecentesca otto novecentesca tra le due francesi
Quella laico liberale quella cattolica e la Chiesa di fronte a questo modello con argomentazioni modulate si oppone al fatto che la religione possa diventare affare privato
Questa cultura politica
Ho parlato della Francia si ritrova nella costruzione del nostro Stato hanno data alla questione di Roma Capitale e la storia della laicità riguarda in genere i Paesi cattolici latini
Ed è vissuta come immani citazione
E Mancin fazione combattente più o meno Dalla Chiesa
Tra Francia e l'Italia e la Spagna il Messico storia talvolta molto dolorosa
Ma nel mondo musulmano non c'è la laicità perché l'Islam è stato società e civiltà Dinu guarda ULA religione e Stato
Anche se la laicità fu esportata nel mondo mussulmano data turca perché perché voleva costruire uno Stato laico sul modello francese e nazionalista
E la laicità non si ritrova nel mondo britannico addirittura qui non esiste nemmeno la parola per dire alla città laicità bisogna usare il termine improprio di secolare insomma
Non esiste l'idea della laicità non perché nel mondo britannico manchi un umanesimo laico del progresso ma non si dà a processo emancipata Orio Dalla Chiesa
Perché la chiesa anglicana e chiese di Stato il cui capo il sovrano e la Chiesa del sovrano
Non si oppone alla società ma cerca una conciliazione con essa
Differente il sistema americano che nasce da protestanti perseguitati che separa la religione lo Stato ma negli Stati Uniti il cristianesimo nelle sue forme cangianti
Esercita un importante ruolo nell'animare non solo la società ma anche la politica Chesterton aveva una bella espressione per definire gli Stati Uniti sono una nazione con un'anima di Chiesa
Così non si può parlare di laicità nel mondo ortodosso rinato come quello russo ma
Si parla di una rinnovata sinfonia dello Stato e della Chiesa per ridare alla Russia la sua identità
Ma noi abbiamo questa questione laica
Il libero Stato di Libera Chiesa di Cavour
Non è solo la separazione dello Stato Dalla Chiesa ma è anche una posizione talvolta contro
Talvolta anticlericali ma soprattutto
è realizzazione dell'identità laica con un suo spessore di valori diritti di riferimenti permettetemi allo storico che sono di ricordare per esempio che all'inizio del Novecento
Viene diffuso nelle scuole italiane a modi Vangelo laico
Il libretto i doveri dell'uomo di Giuseppe Mazzini fondare una morale e una scuola laica
Allora
Emancipazione Dalla Chiesa
è vissuta come Mancini fazione da un passato che si vuole lasciare dietro le proprie spalle e come fiducia nel progresso civile e scientifico modernità
E la laicità tra Ottocento e Novecento è
Emancipazione
Modernità come emancipazione è una cifra della modernità ma anche
Come proposta di un umanesimo liberale prima e laico poi liberale prima e socialista poi
è insomma una religione della laicità
E della nazione
Una religione dell'emancipazione laica
Come sarà in un certo senso del Movimento Sociale comunista il tono messianico e religioso bello aveva compreso dell'Vacca nel dramma dell'umanesimo attivo
E allora un grande confronto di cui già il cardinale parlava tra laici
E Chiesa che nel nostro Paese sale dal Risorgimento e arriva fino al fascismo
Ma quando parliamo di questo
Non dimentichiamo un fatto
Che sino a tempi recenti
A non molti decenni fa
Con l'eccezione forse del divorzio ma non sempre
Tra l'AICE cattolici ma anche protestanti esisteva una visione
Della morale familiare
Dell'etica che non era tanto distante
Oggi invece
Qui è il grande problema la questione antropologica che non era ieri
Ieri il problema era educazione il ruolo pubblico della Chiesa o addirittura la questione romana
E bisogna pensare che il confronto tra laici e cattolici è stato un il dramma di più di una generazione di italiani io mi ricordo una volta l'anziano Ludovico Montini il fratello di Paolo sesto raccontava in una conferenza
Ci siamo sentiti considerati non italiani ma durante la Prima guerra mondiale noi cattolici abbiamo mostrato che eravamo italiani come gli altri
C'è qui tutto un dramma che
Vissuto da un generazioni che abbiamo dimenticato
L'accoglienza dei patti dell'atterrano nella Costituzione della Repubblica il noto articolo sette sembro chiudere la vicenda e fare della laicità a parte qualche dibattito una questione per studiosi
E qui debbo dire
Che la Democrazia Cristiana
Che rappresentava il perno del sistema italiano per quarant'anni
è stata
Trattata spesso dalla pubblicistica accusata di essere
Il partito della Chiesa che clericali Zavaglia lo Stato
In realtà la DC non è stata è stato il partito italiano e quindi anche della Chiesa ma non solo
E
Lo storico che sono che dovrai essere sa che c'è una laicità democristiana
Superamento dello scontro tra guelfi e ghibellini che tanto stava a cuore a De Gasperi certo una laicità che non era contro la Chiesa mera anche rivendicazione di responsabilità politica dei politici laici
E anche ricerca di collaborazione
Governativa cui partiti laici ma questa laicità democristiana per così dire si sviluppava in una comunanza ideale con la Chiesa la dottrina sociale di ispirazione religiosa e non prescindeva
Dal ruolo della Chiesa nella storia e né la coesione sociale del Paese
La questione laica allora sembrava confinata al passato
Eppure la laicità democristiana per così dire non ha gestito in Parlamento due gravi tre questioni la legge sul divorzio e sull'aborto all'origine di due referendum
Con quei due referendum
Si profilavano
Due mondi con un sentire diverso
Una nuova questione laica centrata prima sulla famiglia poi sulla vita sull'uomo sull'etica
Ed è un fenomeno come il cardinale ha detto e condivido quello che lui ha detto un fatto dei nostri tempi
Mi permetterei di aggiungere un fenomeno in crescita anche per la diffusione di una cultura radicale sposata al consumismo e sul fatto che la sinistra storica faceva
Il centro della propria riflessione la questione sociale
Cosa che
Progressivamente andata sfumando ma oggi come lei ha detto il grande confronto non è sullo stato laico ma
Sulla questione antropologica ed è un tema che non riguarda
Gli interessi cattolici ma l'umano
E allora
Dopo una lunga parentesi si ripropone il conflitto tra laici e cattolici come in passato se posso dire una battuta
Dalla questione romana la questione antropologica
A me sembra
Che proprio questi tre incontri che carina al Bagnasco
Ha promosso mostrino una volontà profonda che abita il mondo della Chiesa e non solo quello della Chiesa di Genova
Di capire la realtà complessa del nostro tempo
è molto bello notavo il titolo cattedrale aperti tali perché è una riflessione che parte dalla cattedrale e dal segreto della cattedrale che la fede e l'esperienza il vissuto della Chiesa
Ma anche
Aperta che ama amerebbe discutere
Di più e discutere con tutti
C'è da capire qualcosa però
Il senso di responsabilità della Chiesa verso la sua missione
Che Giovanni Paolo secondo ha rappresentato con la sua esistenza
Comunicare il Vangelo manifestare l'amore per ogni uomo ma anche parlare dell'uomo e del suo destino del valore della vita e difendere l'uomo anche in modo profetico
In questa prospettiva la chiesa di Giovanni Paolo II Di Benedetto sedicesimo parla in pubblico
Ma non intende
Occupare
Tutto lo spazio pubblico
Presenza in pubblico non è invasione che si tratta di due pratiche differenti
Anzi
Una presenza in pubblico
Che mi sembra anche destinata
A farli riflettere
Giovanni Paolo II insistendo sul dialogo e Benedetto sedicesimo insistendo sulla razionalità del messaggio
Hanno mostrato la volontà non di dibattere solo ma di riflettere a fondo
E anche di ricercare interlocutori sull'uomo il suo destino il nostro Paese
E allora
Possiamo accettare la visione binaria di due campi di due Italia quella laica e quella cattolica
Io vorrei
Fare notare un piccolo fatto
Benedetto Croce
Sul finire della seconda guerra mondiale scrisse un opuscolo molto noto che fece scalpore perché non possiamo non dirci cristiani aveva ragione in un certo senso sono quei laici di cui lei parlava Eminenza
Un laico italiano qual era l'UI sentiva la storia di acquisizione del cristianesimo interni alla sua laicità
Vorrei dire però
Che anche noi cristiani
Potremmo dire perché non possiamo non dirci laici
C'è una laicità del cristiano a partire
Dall'origine cristiana di questa idea
Dallo stesso Vangelo dal vissuto della Chiesa da Gela Asio primo
E significativamente una laicità che è stata anche una lecita contro la Chiesa e nata nei paesi segnati dalla Chiesa cattolica
Il vero problema è
Che la lei cita non è una bandiera certo non lo è nemmeno il cristianesimo non lo è assolutamente il cristianesimo che si rivolge a tutti con il suo messaggio differente
Eppure
C'è un sistema di funzionamento dell'opinione pubblica quello dei talkshow
Gridato che sembra favorire la chiesa
Che sembra scusate favorire non la Chiesa non volevo dire questo
Che sembra favorire la logica del
Delle battute contrapposte
Ed è anche un po'il funzionamento bipolare della politica il mio problema
Il problema è a mio avviso
Lavorare
Per una laicità
Che sia capace di affrontare in modo serio obiettivo alcune grandi questioni della vita del nostro Paese
Con la convinzione che nessuno
A il monopolio della modernità
Oggi
Un mondo di donne e uomini spaesati non crede più che ci sia un orologio della storia e della modernità che indica le tappe del progresso
Io credo se posso esplicitare se ho ben capito quello che Carignani diceva c'è stato una fase in fondo in cui
Noi stessi abbiamo sentito che questo orologio era fuori di noi e in un certo senso dovevamo accordarci
Modernità ha significato per tanto tempo emancipazione dalla tradizione dai costumi oggi significa forse innovazione scientifico-tecnologica
Ma sono convinto che il sentire della gente contemporanea spaesata e molto più perplesso
Oggi
Modernità non è
Solo scientifico tecnologica non è Mancin trazione nessuno a l'orologio della modernità
E allora
Mi permetterete
Inoltrando mi nel mio tema non dico concludendo l'ho mai inoltrando mi
Io penso che
Quando si parla di laicità o di laici non si tiene in conto che il mondo è molto cambiato anche da un punto di vista religioso
Per esempio
è stato smentito l'assioma fondamentale della cultura occidentale un po'sul modello di conto per cui
Più modernità voleva dire
Meno religione Sempre più modernità sempre meno religione
Ma non è stato proprio vero
Ed è stato un dogma della nostra cultura universitaria
La religione diventava un fatto residuale e invece
Oggi addirittura si parla di fondamentalismi
E quella roba uscente dire per dirla così il cappello questo non è solo un problema questo non è nemmeno un problema europeo è un problema globale tutte le religioni in modo più o meno
Corretto che ci può piacere un piacere rivendicano uno spazio pubblico escono nel pubblico
Pensate al mio protestantesimo questa galassia che nel Novecento è passata da zero fedeli a mezzo miliardo all'Islam ma l'ebraismo all'induismo finanche al buddismo che da noi viene rappresentato come
In una sua certa avversione che ha invece una
Una versione che tende
A dare identità al pubblico
E addirittura oggi si parla di laicità
A livello mondiale come difesa della libertà dall'aggressione delle religioni laicità si decida alcuni testi non ho il tempo di citarli come atteggiamento anti fondamentalista
E direi anche
Che la presenza pubblica della Chiesa
Specie da Giovanni Paolo secondo è stata spesso ha scritta
A questa tentazione delle religioni di invadere il pubblico e allora si parla dell'esigenza di
Salvare lo spazio pubblico lo Stato dall'invadenza ecclesiastica
In realtà
Questo resta queste affermazioni sono un po'alla crosta del d. battito alla superficie perché c'è qualcosa di più profondo da capire
C'è una ricerca religiosa di tanti c'è una crisi della secolarizzazione c'è la carenza di risposte umane offerte dal mondo della secolarizzazione
C'è cioè
Quello che lei diceva uno svuotamento delle ragioni del vivere
Che si fa domanda o disperazione
Del resto la presenza della Chiesa nel nostro Paese non è quella di un'Agenzia dissenso ma è un tessuto un reticolo di vissuto di fede di umanità diffuso nel Paese
La nostra Chiesa
Che nel dal mille novecentoquarantacinque stata sfida atta in profondità dal comunismo oggi si ritrova come un albo Hiross solitario mentre sono caduti quelli delle ideologie e dei sistemi dialisi spirati dal marxismo
Molti alberi
Sono crollati nella foresta degli ideali
Quello della Chiesa obiettivamente resta in piedi
è una posizione solitaria e allora vorrei dire
Spesso
Per legittimarsi
Per trovare una coesione o consacrazione ideale tanti hanno necessità
Di contrapporsi a quell'unico albero rimasto in piedi
Non dico questo per vittimismo
Sono convinto che non si debba parlare con faciloneria di persecuzione io un posto di atto la persecuzione dei cristiani nel Novecento è un pochino so quale dramma fosse
Ma sono rimasto colpito per esempio
Che nel due mila un intellettuale francese assai equilibratore nero al mondo
Pubblica su un piccolo libro le cristiani ISMU sua accusa assiomi e di nuovo qualche anno dopo insistesse su questo tema
Parlando non del vecchio anticlericalismo
Ma di un anticristianesimo
Della creazione di un atto una attivo lungi DIA
Che semina se un discredito del cristianesimo o quanto meno che non rispettasse il sentimento religioso come qualcosa di molto delicato
Stiamo parlando in una cattedrale aperta
E in questa cattedrale aperta non possono non giungere i problemi
Della gente e di questo tempo di crisi i problemi delle famiglie che sento la durezza della crisi che vedono i loro figli che vedono i giovani avviarsi
In certi
Sul
Sulla via del domani non è una crisi solo economica
è una crisi di identità
La nostra società e sfida atta
Al suo interno al suo esterno
Lo vediamo
In un'Italia
Al plurale anche dal punto di vista religioso al tempo della grande battaglia laico cattolica o si era cattolici o non si era cattolici
Altro non era dato eccetto la minoranza storica ebraico protestante ma
Oggi vediamo un'Italia con una componente ortodosso mussulmana neo protestante buddista
Non è più questione solo tra laici e cattolici
Ma poi quale l'identità della nostra comunità nazionale
Una federazione di mondi di identità come in Libano uno stato di comunità
Io penso che c'è
Una debolezza storica e strutturale del nostro Paese
Che viene
Dalla sconfitta della seconda guerra mondiale dal protagonismo dei partiti nel secondo dopoguerra
C'è una fragilità dell'identità nazionale
Uno storico che stimo molto Giandomenico di uranio ha scritto con una punta di ironia che l'Italia fu facilmente europeista perché aveva scarso senso dell'identità nazionale e dello Stato
Lasciamo stare questa osservazione che ha una sua punta di verità
Ma oggi di fronte ai nuovi italiani venuti dall'immigrazione o di fronte
Alla globalizzazione ai suoi modelli
All'emersione dei giganti asiatici come la Cina l'India
Cosa vuol dire essere italiani
Bisogna
Riprovare a dire cos'è l'Italia e che cosa vuol dire essere italiani
Nell'educazione
Ne verso gli immigrati nel confronto con gli altri
E allora qui
Mi permetto di dire Celli la costruzione di una laicità italiana nel senso profondo della parola la o posso popolo laicità si connette a identità nazionale in altri tempi si sarebbe detto popolare
E allora questo
è un grande cantiere culturale educativo e qui c'è la debolezza della scuola che però è figlia della debolezza della cultura nazionale
E c'è un problema di linguaggio laico perché laicità e anche ricerca ragionevole
Del bene comune e qui ritorno al bene comune
Il bene del Paese al di là delle passioni esiste è percepibile
è ragionevole
In realtà spesso la cultura politica si evolve
In un bipolarismo gridato
Ma bisogna essere molto attenti a gridare in un tempo di crisi
L'opinione pubblica i più sensibile e più irritata soffre
Ricerca tante volte di colpevoli
E allora
Ci sono i grandi temi della vita che ci preoccupano e della riduzione della vita
Ci sono altri temi
Come quelli della sicurezza dell'emigrazione che appartengono a un altro genere
Ma qui
Un linguaggio laico e ragionevole è necessario
E mi permetto di dire visto
Che è presente tra noi il Cardinal Ruini io penso che negli ultimi dieci anni
La Chiesa italiana sia attrezzata sul piano culturale
Non solo per affermare quello in cui crede con il progetto culturale ma anche
Per discutere per contribuire
Per vagliare per discernere
E in fondo quando lei quindici anni fa lancio a Montecassino il discorso sul progetto culturale lo penso
Come un dialogo tra cattolici e laici
Io allora
Nel ridire l'identità italiana
In un mondo
In un modo laico io penso che c'è una grande responsabilità della Chiesa
E che la Chiesa assente una chiesa che non è estranea al Paese
Non lo è per la sua storia
Che ha segnato la cultura l'arte il paesaggio non lo è
Per cui le eredità umanistica di pietas
Che segna la mentalità italiana perché la pietas cristiana segna la mentalità italiana e questo è qualcosa su cui
Tante volte in un italiano ironizzano
E diventa la nostra faciloneria io credo che c'è una pietas che ricerca dell'incontro del dialogo la Chiesa non è estranea perché il cristianesimo e religione di popolo di milioni di donne di uomini questa
Non è la volontà di confessionali Zare il Paese ma la constatazione di come il cristianesimo italiano sia parte vitale dell'identità italiana
C'è un grande rischio
Nei prossimi anni non avere la forza
Di dire di costruire di trasmettere un'identità nazionale prescindendo dal cristianesimo italiano
Vorrei citare qui il pensiero di un grande pensatore Braico il rabbino Jonathan Sacks che dice il relativismo in niente e inadeguato a rispondere alla sfida dell'affermazione clicca
E dei sistemi di credo esclusivi
Non è un problema della Chiesa ma è un problema dell'attenuta delle nostre società
C'è una crisi spirituale del nostro tempo Francis Fukuyama ha parlato di distruzione dei valori
E dei legami
Perché valori e legami camminano insieme i valori non sono le idee pure
Ma i valori vivono nei legami e allora si determina un vuoto di menti di cuori che anche all'origine della violenza dei giovani
E il vuoto Sparma spesso con la violenza e non con le parole
Mi ricordo davanti alla crisi della balli
Di Parigi un laico registe breath commentò quel problema non è la troppa religione ma la poca religione il vuoto produce identità contro che non hanno cultura
Ma si esplicano nella pratica aggressiva pericolose in un tempo di crisi ricordiamo la crisi del ventinove l'antisemitismo e i movimenti totalitari
Concludo il bene comune
E la ripresa del Paese non è la sommatoria lo hanno detto il cardinale e De Bortoli dei vari interessi ma io direi che c'è un capitolo spirituale del bene comune perché la crisi
Dell'uomo italiano e spirituale
Un grande maestro ulivi e Tremonti scrive
Bisogna convocare lo spirituale nel cuore della cultura europea c'è insomma una questione spirituale dell'italiano
E questo cristianesimo di popolo come quello italiano parla con
L'uomo italiano la donna italiana
Ma anche
Una responsabilità
Di resource mondo nella vita e nell'identità nazionale questo cristianesimo italiano e parte dell'identità laica nazionale e alla capacità
Di parlare sul bene comune e del bene comune
E questa chiesa una storia credibile compagna della gente nei tempi difficili della guerra rappresentata da Paolo sesto negli anni del Torre arrivismo da Giovanni Paolo secondo la grande preghiera per l'Italia
Nel momento della crisi dell'unità nazionale
E poi una chiesa nel quotidiano ha mica nel bisogno e amica dei poveri
C'è bisogno di resource Monti di sorgenti per dire agli italiani cos'è l'Italia
Ma l'identità non si inventa no non si prendono alcuni dai Penati da che vengono da storie diverse e si mettono insieme le identità nascono dalla storia
E dalla vita e allora
Quando io parlo di laicità di tutti non penso a qualcosa direi Nico un abbraccio facile
Ma un intento una laicità capace di segnare le diversità ma di dire che c'è un destino comune alla comunità nazionale e soprattutto c'è un linguaggio ragionevole con cui parlare
Il problema
E infatti
Dire che c'è un destino a un Paese che allo spettro del declino che vive
Nella famiglia dell'Europa con altri Paesi che hanno altre identità
E che cammina nel mondo sconfinato della globalizzazione
Laicità di tutti
Per dire una nuova identità nazionale è un problema che si è posto la Francia
Rivisitando la laicità con il Presidente Sarkozy e bisogna pensare che il Presidente francese un po'
Il il Pontefice della laicità per eccellenza
E Sarkozy disse in laterano
Il cardinale c'era e lo ricorderà doppi diamo tenere insieme i due capi della corda accettare le radici cristiane
Valorizzarlo le
E difendere una laicità Giunta a maturità laicità aggiunta maturità
Benedetto sedicesimo gli ha risposto affermando che importante insistere sulla distinzione tra politica e religione per tutelare la libertà religiosa ma
Aggiunge
è importante prendere una chiara coscienza della funzione insostituibile della religione per la formazione delle coscienze e del contributo che può portare
Al consenso etico di fondo lo ripeto
Non si tratta di confessionali Zare la società ma di comprendere come le nostre società abbiano nella religione uno dei fondamenti
Culturali e umani non una religione civile come l'antica nerissimo ma una parte reale del nostro vissuto
E allora SAR così parlava di laicità positiva
Non so se l'ha preso da Salvemini o forse
C'è una fonte che unisce tutte e due dice laicità che rispetti laicità che riunisca laicità che richiama dialoghi
In Italia
Lo sappiamo tutti noi non abbiamo
La maggior parte di noi il culto sacro della laicità e non abbiamo nemmeno il complesso cattolico di fronte a una chiesa che entra dello spazio pubblico
Però
C'è un timore di grandi imprese
Che possono dare
Al nostro Paese respiro
Io penso
Che c'è la necessità di un grande disegno
Un disegno a cui la cultura noi cristiani i laici anche se quando parliamo di laici dobbiamo distinguere perché non è che sono una confessione
Tutti possono lavorare identità nazionale bene comune laicità si connettono vorrei dire
Con l'evidenza di chi ama gli sguardi lunghi
Di chi pensa al bene comune
E spesso tale sguardo lungo non viene da una cultura politica gridata e allora penso che dobbiamo avere il coraggio di non avere paura
Dell'intelligenza investendo come cristiani sul lungo periodo sicuri che tale investimento si accompagna la vita di un popolo cristiano che pratica la carità
Con i più deboli che vive con speranza la vita di tutti i giorni San Giovanni Crisostomo mora comanda siate semplici ma con intelligenza e allora
Io penso
Che questi incontri
Ma Turano
Offrono materiale annoia tutti per una visione che parli di rinascita
E che additivi la via di una speranza fiduciosa nel possibile bene comune con molta chiarezza senza i reni simili ma con intelligenza
Rinascita
E allora mi chiedo nel due mila e undici ricorrerà il centocinquantesimo dell'Unità italiana
Non è forse il tempo
Per dire qualcosa di nuovo coinvolgente che abbia radici antiche e che sia proiettato sul futuro e dia speranza al Paese
Sarà un appuntamento per noi storici per fare convegni in più o per celebrazioni rituali o forse potrebbe essere
Uno punta mento per parlare di bene comune di laicità e di identità grazie per la vostra attenzione soprattutto
Grazie grazie professor Riccardo
Prima di lasciare la parola a sua Eminenza il cardinale Bagnasco prevede il saluto finale che conclude questo trittico di incontri così interessanti non abbiamo ascoltato questa sera due straordinarie relazioni di grande profondità
Che ci hanno dato spunti di riflessione e certamente noi lasceremo la cattedrale questa sera molto più ricchi con alcune risposte alle molte domande che ci poniamo ogni giorno
Io volevo dire soltanto due piccole parole di ringraziamento
A chi ci ha ospitato a sua Eminenza cardinale Ruini al professor Riccardo perché ci hanno spiegato definendo la
Bene i due concetti di laicità e bene comune
Che sono parte costitutiva integrante insostituibile della nostra identità italiana del nostro essere parte di una comunità
E
Ci hanno dato
Un breviario per poter affrontare due grandi temi
Della
Nostra Società
Innanzitutto le sfide della modernità che pongono una serie di interrogativi angosciosi al nostro vivere quotidiano sono con le sfide della modernità che per esempio attraverso il Congresso
Tecnologico attraverso la scienza ridisegnano il confine tra la vita e la morte lo stesso confine della famiglia lo stesso confine della società
Ma soprattutto questa sera possiamo dire che abbiamo avuto alcune risposte
Che sono sia per i laici sia per i cattolici e qualche volta si può ricordare che i laici sono cattolici una categoria che è stata un po'lasciata in disparte in questi mesi
Queste risposte sono anche un modo per combattere la solitudine della globalità che forse una delle malattie contemporanee che dobbiamo affrontare perché nello stesso tempo ci sentiamo cittadini del mondo
Ma qualche volta non ci sentiamo magari nemmeno i cittadini e sprint stentiamo a vedere
Nel mondo che viviamo nelle nostre dei nostri affetti nelle nostre città stentiamo a ritrovare quei simboli della nostra identità ed è per questo
Che questa sera noi abbiamo avuto attraverso queste due straordinarie relazioni una serie di risposte che ci fanno sentire
Meno soli e che ci fanno sentire più uniti in questa nostra identità che non può non essere un'identità cristiana
Nel rispetto di due sfere tra Stato e Chiesa
E nell'auspicio che ci possa essere un dialogo senza urla senza estremismi con una reciproca comprensione ed le difficoltà che ciascuna delle parti vive in un mondo che è profondamente cambiato senza forse per molto tempo che noi ce ne siamo accorti
Io ringrazio per l'attenzione e cedo la parola sua Eminenza il Cardinale
Bene si conclude la Trio la trilogia di cattedrali aperta
E ringraziarlo proprio il signore per
Perché abbiamo
Tutti quanti avvertito
Una rispondenza di queste serate a ciò che abbiamo nel cuore della mente
Come credenti e come cittadini
Sono state pensate queste tre serate di cattedrale aperta
Nel segno di un contributo che la comunità cristiana di Genova
Voleva dare a tutti
Dire il tipo culturale per una riflessione stimolante
Su un tema particolarmente attuale
E a volte particolarmente problematico
Penso che
Sia stato un contributo questo offerto dalla diocesi a tutti indistintamente appunto una cattedrale aperta
Che è stato accolto da molti qui presenti e penso anche da altri che ne sentono lecco
Di questo siamo
Profondamente grati a Dio e a tutti quanti voi
Perché la chiesa desidera soltanto servire l'uomo nel segno di Cristo del Vangelo senza altre pretese
Questo sul piano
Della testimonianza cristiana della società civile sul piano della carità della solidarietà fraterna
Sul piano innanzitutto delle frange Rizzi azione sapendo che però se il Vangelo diventa cultura rimane astratto se la fede non in forma
Dà vita privata e pubblica resta un'idea
Come se Dio non c'entrasse con la scritta
Questo è lo spirito di queste tre serate che a Dio piacendo ripeteremo riproporremo per il prossimo anno
Quest'anno in modo particolare
Queste tre serate
Sono state pensate anche all'interno dell'Anno Paolino
Che stiamo celebrando con tutta la Chiesa nel mondo
E pensare a San Paolo
Non si può non pensare a colui che e l'ha posto lo delle genti che non ho avuto paura anzi di dialogare con tutti indistintamente pensiamo al suo discorso ad Atene per esempio
E quindi dentro a questo spirito dell'Anno Paolino del Giubileo Paolino queste tre serate volevano collocarsi insieme al pellegrinaggio diocesano sui passi Issan Paolo che faremo
Poi verso la fine dell'anno
Sempre in questo contesto dell'Anno Paolino mi è caro anticipare domenica quindici marzo qui in cattedrale
Alla stessa ora venti e trenta ci sarà a sua Eccellenza Monsignor Ravasi Presidente del Pontificio Consiglio
Per la cultura che ci parlerà appunto Di Paolo la posto lo delle genti
E quindi in questo senso potremmo dire avremo la cornice di queste tre serate di cattedrale aperta
Una parola di
Gratitudine al dottor De Bortoli direttore
De il Sole ventiquattro Ore che
è venuto questa sera per moderare i nostri relatori
Carissimi che ci ha fatto momento di sintesi dei contenuti questa sera grazie veramente direttore per la sua disponibilità e per la sua parola
Al professor Riccardi fondatore della Comunità di Sant'Egidio storico come abbiamo sentito che ci ha riproposto in termini che ho letto ICI ma anche puntualmente storici
Il tema della laicità del bene comune offrendoci come sempre molti stimoli e a sua Eminenza il Cardinale Camillo Ruini Presidente come è stato ricordato del Comitato operativo aperte il progetto culturale della CEI
Con la sua magistrale relazione
Di tipo teoretico fortemente
Teoretico che ci ha stimolato anche a ritornare su questo testo che gentilmente ci hanno già fatto pervenire e che sarà a disposizione anche di chi in questo momento non la
Tra le mani
Quindi concludiamo in modo veramente magnifico questo trittico come ha detto il dottor De Bortoli e vogliamo anche se ci consente imminenza a rinnovare a lei
Gli auguri di buon compleanno
Ai nostri carissimi giovani
Che ci hanno allietato con i loro intermezzi musicali con il loro maestro proprio la nostra gratitudine tutta la nostra simpatia voi carissimi ragazzi
Intanto siete stati costretti ad ascoltare anche voi esse contro
Perché
Grazie veramente
E poi atto di quanti di voi l'autorità
E a tutti quanti voi arrivederci