La guerra e la pace nella dottrina della Chiesa

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Giuseppe Di Leo che il tema della nella guerra della pace nella teologia morale nella dottrina sociale della Chiesa è un tema
Sempre di attualità basti considerare
Negli ultimi vent'anni di impegno
Del magistero papale magistero pontificio riguardo per esempio l'intervento militare nella prima guerra del Golfo nella Seconda Guerra nel Golfo io contro l'Iraq che ha visto Giovanni Paolo secondo
Al versare in maniera netta
Grazie
La guerra preventiva dice no ci dà più bus fino arrivare
Fino ad arrivare Andrea
Decisioni della
Diplomazia vaticana riguardo all'intervento militare in Libia
Ma naturalmente questi fatti di cronaca ci inducono
A
Pensare se necessario anche a ripensare i concetti di guerra e di pace nella morale cristiana
Attraverso
O quella che l'analisi anche storica del pensiero teologico del contributo teologico riguardo al tema della guerra e della pace ed è per questo che ho pensato di cogliere l'occasione
Quindi l'uscita di due volumi
Il primo tutti e due editi dall'edizioni di ogni anno il primo di don Giulio cesareo intitolato Guerra e pace la morali cristiana da Giovanni vige Simo terzo il Vaticano II al nostro da tempo e il secondo volume a cura
Di
Don Carlo Bresciani ed è il penalista professor Luciano EU serie B ancora senso parlare di guerra giusta appunto di domanda sono due volumi
Che appunto affrontano questo argomento anche Duomo prospettiva storica e ho pensato bene di
Invitare per discutere presentare questi due libri
Un giornalista colto che si è
Segnalato si segnala per gli articoli sulla foglio di appunto analisi del pensiero più logico
Marco burini benvenuto Marco grazie buongiorno Marco Bonini una delle firme che si occupa
Di questioni religioso e politico religioso e dei rapporti tra Stato e Chiesa
Della politica anche
Vaticana anche se non è propriamente un vaticanista
Esatto
Sì sei pregio di questo titolo che tu hai fatto studi di carattere teologico
Anche se secondo me un vaticanista che non abbia un minimo di mistiche Zia con la teologia
E poco più di un sampietrino
Ma ci sono varie firme al foglio dissidente si occupano di questioni religiose puliti con religiose vero fisici diamo qualcuna Cervellera chiedono del tavolo dalla legge Ida
Diciamo il vaticanista in senso tecnico Newman poi c'è anche il vice direttore Moritz qui il part time
Nulla buona
Diciamo così sensibilità e preparazione competenza nel campo si è riversato sui tempi abbiamo diversi
Ci sono diversi collaboratori verso i figli
Che
Che danno un contributo penso anche ad altri scrutatori verde verticale sicuramente ha il suo colonnino riforma sì senza naturalmente ciascuno ha in questo chiamiamolo d'uso o il suo spazio
Fino a quando non arriva l'elefantino riducono la proboscide spazza via tutti
O no sarà
Prego aveva a sua volta
Sistema
Sono attrezzando anche dal punto di vista tecnologico sta studiando proprio sta frequentando la Gregoriana lateranense alcuni corsi
Nell'Oriana Sant'Anselmo
Soldi lei
Confronto
Va bene quando sarà
Giunto al termine lo invitiamo anche qui entro una conversazione intanto cominciamo con questi due volumi Marco se sei d'accordo perché poi in realtà cavalcheremo anche attraverso altri testi
Questo testo comincerei con il testo di don Giulio Cesare o Guerra e pace la morale cristiana da Giovanni vincessimo terzo Vaticano II al nostro tempo questo è un testo
Che comincia ad analizzare il concetto di
Guerra nelle Sacre Scritture ma arriva subito poi all'elaborazione dell'anno concetto di guerra giusta che un prodotto della dottrina dei Padri della Chiesa
Sì la guerra giusta e del
Appunto un
Un classico della
Rientrando nella storia della teologia i
Ed è stata elaborata a partire appunto dal
Pensioni padella Chiesa in particolare diciamo che il riferimento principale Sant'Agostino
E è stato il tentativo di elaborare dal punto di vista formale e concettuale la da legittimità di una
Di una guerra cioè di un intervento armato
Che
Deve rispondere ad alcuni criteri ovviamente non significava nel pensiero
Dei teologi fin dall'inizio un
Un via libera indiscriminato ma significava appunto
Una codificazione
Quindi la guerra giusta deve rispondere ad alcuni criteri deve essere una guerra nessun intervento a difesa del bene che viene minacciato da un nemico esterno
Deve essere
La risposta deve essere date in termini proporzionali qui proporzionati quindi non ci deve essere un eccesso nell'applicazione
Deve mirare a ristabilire appunto la l'ordine la
Diciamo così a lo status quo ante diciamo quello che
Che era in precedenza
E quindi
Da questo punto di vista da guerra giusta
Il tentativo da parte dell'ambiente Chiesa apposta costantiniana cioè dopo la svolta di Costantino quando la Chiesa diventa
Una chiesa di regime una chiesa
Chi è che si intreccia con il potere politico diventa appunto il tentativo di dare
Una un fondamento una legittimità teologica
A
A quello che rimane comunque un
Rimane comunque un un noto un grumo
Sempre
Sempre intricato è sempre difficile da sciogliere che con della violenza nel rapporto degli uomini con la violenza poi aggiungo sull'uomo ricchi ovviamente
Questo discorso potrebbe sembrare astratto ma se poi noi lo cambiamo nella storia nella storia dell'Occidente ci rendiamo conto che
La Chiesa è stata protagonista di guerre cioè nel senso che appunto
Finché
Nel Regno pontificio è stato appunto un
Uno Stato con tanto di un sovrano che aveva anche appunto che aveva un territorio da difendere magari da allargare
Questo lo ha reso protagonista di un'azione politica e quindi anche di un'azione benefica senza contare poi il capitolo delle crociate in cui
Ci arriviamo
Intanto ti dico che quello che tu dici
Mi induce a diretti che secondo me io ho un sospetto
Il concetto di guerra giusta in fondo la teologia morale di Sant'Agostino si lascia influenzare dall'interpretazione rabbinica non era stata scritta
Se tu pensi alla concezione
Del funzione degli scopi del matrimonio
Come quindi anche
Scopo per
Generare figli procreazione procreazione questa concezione non era
Propria della tradizione batteristi per il primo secondo secco tanto è vero che Tertulliano
Che non è influenzato da questa interpretazione rabbinica sarà il primo ben prima di Malthus questo lo voglio dire anche agli amici radicali che ci ascolta
A a teorizzare un controllo delle nascite
Poi arriva invece Sant'Agostino che si lascia influenzare dall'interpretazione anche una lista
Invece di una abbinato e mette nel matrimonio la questa funzione
Secondo me
Secondo me
L'interpretazione nella guerra giusta
Sant'Agostino ontologico morale si lascia influenzare dalla visione ponemmo logica
Per Antico testamento
Sì si una
è una lettura possibile nel senso che
Effettivamente già nel ma
Già nell'Antico Testamento c'è una teologia della guerra e non
Come
Recentemente si tende a dire
Una miniera c'è una semplice riduzioni
Di Dio ad immagini antropomorfi che cioè Dio che arrabbiato e quindi
Di occhi e si mette a fare la guerra un rinvio che
Come se Hillary
Come se la
Autorevoli Bricolo lo lo scrittore biblico avesse appunto una
Una povertà di mezzi culturali quindi potuto per essere vendere in maniera
Semplicistica e quindi attribuire delle
Delle passioni umane attivano invece credo che appunto ci sia una mamma
Ci sia già una riflessione
Direi anche molto concreta sulla
Sulla presenza della guerra nella vita degli uomini cioè sul fatto che
Che gli uomini vivendo insieme vivendo gomito a gomito
Alla fine sono portati a scontrarsi anche in maniera violenta incerto anche perché la concezione costantiniana che la si mette sempre e spesso ragioni immenso però non sempre spiega tutto
L'idea di Costantino in questa chiave interpretativa della guerra giusta parte dal presupposto di una certa storiografia antichi Istica secondo cui foto sul costo Antino
Era un miscredente e avrebbe strumentalizzato che russi politici della Regione mentre un saggio tipo il vento che io non ho portato qui perché la nostra unanime conversazione libera
Come se fossimo un caffè saggio recente di polvere introdotto l'intera migrante storico
Quindi
Francese provenzale innanzi dimostra che invece Costantino e Romano di fede
E lo stesso attuali infierito e facciamo dobbiamo necessariamente fare dei salti nei secoli e questo ci consente perché restituzione santa Roma nei pressi del due mila anni l'assenso concetto di crociata
A parte non tanto secondo me dalla concezione di guerra giusta
Ma parte quindi
Di guerra santa semmai quella è una conseguenza e guerra giusta perché guerra santa ma in guerra santa perché c'è l'ammissione del concetto di guerra preventiva
Che non è un'invenzione di Bush
In concezione di guerra preventiva nasce
Attraverso papà Innocenzo quarto
Il Papa Innocenzo quarto che applica per la prima volta l'idea di una guerra preventiva con troppi contro Saraceno come liberazione dei luoghi santi incendi
Chi trova d'accordo questa chiave di lettura
Sì si anche se appunto
Ovviamente non utilizzando un termine come guerra preventiva
Trasportando la Medio Evo facciamo una sorta di corto circuito che dal punto di vista semantico è
Fa scattare una
Una scintilla sms esseri sui testi di Enrico da Susan camionista maestro di Sinibaldo Fieschi tipo dipendente num papà con Innocenzo quarto c'è proprio il termine
Di bellum preventiva al si del suo con precisione non so se ha agito preventivo ma centro questa
Non so se c'è proprio l'aggettivazione del Belluno addirittura d'e quindi uno scopo un un fine
Enrico De Susa
Però però poi
Arriviamo al Novecento
Perché nel Novecento la Prima guerra mondiale mette in discussione in gran parte di ed è il Pontificato di Benedetto decimo quinto come riaffiora questo una trasmissione sui libri di libri
Come riaffiora molto chiaro in un volume pubblicato due mila cinque dal Mulino chiese guerra dalla Bindi dizione delle armi alla pace interressa cure di Mimmo Franzinelli Riccardo bottoni il Pontificato di Benedetto
Decimo quinto papà che condanna di inutile strage esatto è uno spartiacque nel Novecento un primo spartiacque sì
Sì beh non è un caso appunto che arriva in in corrispondenza con la prima guerra mondiale che per
Per i disastri per i delle antenne per il numero dei morti per le stragi per il per il tipo di guerra questa guerra di trincea guerra marionetta uno spargimento di sangue impressionante a quale appunto la la stessa gerarchie crisi elastica
Di fronte al quale l'ARPA stessa gerarchia ecclesiastica rimase
Esterrefatto insomma rimase Asian Ciavatta
I Benedetto quindicesimo fece un lungo lavoro diplomatico lo racconta bene anche Daniele Minozzi anch'io corriamo faccio un attimo di grande valore in quotidiano si Daniele Manozzi che ha scritto
Due o tre anni fa un libro molto interessante che si intitola Chiesa pace e guerra nel Novecento e fa appunto una rassegna
Storica
Appunto del pensiero
Della Chiesa su questi temi e dice descrive appunto bene questo intenso lavoro diplomatico del Papa che
Anche per il suo
Per il suo temperamento per lo stile che lo
Caratterizzate lo caratterizzava attento a lungo appunto di
Trovare dei canali diplomatici uno dei protagonisti di questi di questo lavoro dietro le quinte fu più dodicesimo che allora quanto Nunzio Berlino
Eugenio Pacelli
Era una delle punte gli amanti della diplomazia vaticana ecco
Benedetto quindicesimo ricordiamolo però avevo una difficoltà nei confronti delle conferenze diciamo così le conferenze episcopali nazionali esatto perché ognuna ovviamente potente
Attendeva in un certo senso a benedire
Il proprio esercito della propria nazione cioè c'era una forte senso di patria c'è un forte senso di patriottismo invece diciamo anche di nazionali di nazionalità societaria relazioni cristiana Wilson fece storcere
NAS inizialmente attivare non non è una linea di pesante romani cresca esatto infatti al di là diciamo così a grandi linee
Il non vi cento comincia
Appunto con la prima guerra mondiale con il primo formula primo forte colpo allo Stato nazione piatta prima forte botta che lo Stato nazionale prende
E l'ANAS e la Chiesa stessa che era abituata a a confrontarsi con degli Stati nazionali di fronte al di fare la gara di un conflitto in cui dei cattolici
Fanno la guerra tra di loro perché cattolici sono tedeschi cattolici sono i francesi ma sono sul principio opposte
Ecco il Papa deve muoversi su una su un crinale molto molto sottili molto molto a Milano è fra l'altro dobbiamo ricordare che la diplomazia della Santa Sede propri ma Guerra mondiale fu isolata
Certo restò isolata fu estranee trattati di
San Germaine e quindi
Si vide costretta a prendere atto di questa Società delle nazioni che sostituiva
Il regime di cristianità già perché prima affinché anche nel diciannovesimo secolo il Papa era riconosciuto con un'autorità morale a cui si ricorreva magari spesso inutilmente
Per dirimere le grandi controversie internazionale e infatti nei documenti del magistero ma questo
Storicamente
Successo sicuramente Finocchio dodicesimo ma anche dopo rimane questa nostra regia di una società cristiana di cui la Chiesa con il Papa
In capo da le coordinate dalle direttive e quindi ovviamente
All'inizio la presenza di un di un organismo internazionale la Società delle nazioni che poi diventa all'ONU dopo la Seconda Guerra Mondiale vista un po'con sospetto con con diffidenza fatti se andiamo a guardare i i documenti della prima metà del
Dei primi decenni del Novecento i documenti e diciamo magistero ecclesiastico sui temi della pace della guerra
C'è c'è tutta una serie di distinguo di precauzioni di
Anche un certo scetticismo che solo con il tempo
Si scioglie fino poi a diventare addirittura un vece una
Un
Un perorare la causa delle nazioni esatto però Marco
Questo però rammento questa difesa delle Nazioni Unite si ripercuote sul concetto di
Ecco muovere compare gli eserciti a difesa di diritti umani o di popolazioni che vengono
Sono giocate attraverso soprusi
Ieri
E e quindi un riconoscimento delle Nazioni Unite come
Unico Porcu entità super statale moralmente legittimata del Cile con anche una serie di gradualità e di condizione questo però su un piano
Della ingerenza umanitaria ricordiamo l'intervento di Giovanni Paolo secondo per il caso della ex Jugoslavia mentre invece l'atteggiamento dei della Santa Sede nei confronti degli organismi internazionali dall'ONU
For riguardo alle tematiche che attengono alla dottrina morale
No Veneto più problema quello invece il rapporto e più è più problematico certo
I e cioè e diciamo questa discrasia tra è il rapporto delle Nazioni Unite o dell'Europa per esempio
E invece l'attenzione e riguardo a nulla mancata applicazione è questa la critica che fa la Chiesa
Il Vaticano del principio di sussidiarietà per cui si vuole imporre a tutti un regime un'idea esempio
Della sessualità un'idea del matrimonio udii suscita etica al impostando dal centralismo burocratico europeo
Però l'altro punto null'altro personaggio che segna lo spartiacque nel Novecento e
Papà Giovanni
Ventitreesimo perché
Perché
Con la pace niente assai viene ricordato con me
Appunto che i musulmani e lui scrive due mesi prima di morire presa aprile mille centosessantatré
Siamo appunto poco che tutti ricordano l'epoca del Concilio perché rivoluzionaria Acquistapace bandierine ne parlano ne parlo
Don Giulio cesareo
Si punto diciamo che
La cosa interessante che mi SS mi permetti è che
La figura di Giovanni ventitreesimo è veramente emblematica perché
Da una certa un mondo cattolico soprattutto quello che
Viene definito più progressista più aperto giovani TEN-T ventidue ventitreesimo viene visto appunto come il Papa che dà il via al Concilio e che quindi cambia il volto della Chiesa con una nuova primavera della Chiesa
E quindi anche la Pacem in tempi visto
è uno de intende diciamo delle prove di questa sua capacità di dare una svolta perché nella pagina interni soprattutto in quel passaggio in cui dice che la guerra alienum all'azione c'è qualcosa di irrazionale
Sembra appunto prendere definitivamente Congedo con una tradizione in cui invece la guerra sia pure con tutti i distinguo e con tutte le limitazioni del caso
Non veniva esclusa in maniera così categorica
E però anche vero che c'è invece tutta una linea soprattutto di storici e non sto parlando di storici conservatori perché per esempio mi riferisco ancora alle nozze nel libro che citavo prima
E che invece vede in Papa Giovanni e nello stesso Concilio fatto simpatica non secondo non tanto l'inizio di una nuova era nella storia
Della Chiesa di un'apertura
A una nuova sensibilità quanto piuttosto diciamo così una fase sicuramente di passaggio
Perché gli anni Sessanta lo sono stati non sono nella storia e la Chiesa ma
Nella storia Garofani al resto del costume e poi pensiamo appunto in quegli stessi anni alla crisi dei missili di Cuba la figura di Kennedy
E di Krusciov e al ruolo che
Lo stesso Giovanni ventitreesimo ebbe come mediatori in questa crisi i cui effettivamente sembrava di essere sull'orlo
Di una guerra nucleare
Però appunto dicevo ci sono a studiosi storici che invece hanno più sottolineato una certa continuità nel senso che Giovanni ventitreesimo è comunque una figura della tradizione
Cattolica che nasce con il Concilio di Trento e lo stesso Concilio Vaticano II viene a conclusione di un cammino secolare cioè se Trento e a
Ci nel mille cinquecento e all'inizio della vita delle nazioni non ROPPA con quello che dicevamo prima nel rapporto tra Chiesa e Stato
Il Concilio Vaticano II arrivo un po'al tramonto dello Stato nazione europea che è un esempio i e coglie
Avverte e che restituisce Rita la fatica e la sofferenza di una di una conclusione
Il rilancio sicuramente c'è ancora un momento di rilancio e quindi di superamento di una dottrina tradizionale però forse più che di
Diciamo di abbandono definitivo
Io parlerei comunque di una la dialettica che rimane molto viva nel senso che lo stesso
Paolo sesto che poi colui che porterà
A termini il Vaticano II e anche lo stesso Giovanni Paolo II non hanno mai abbandonato del tutto
La possibilità
Di una guerra hanno diciamo così ristretto sempre di più il campo della migrazione accettarlo però non è mai stata abbandonata del tutto e questo secondo me interessante perché commesse
è come se la Chiesa difendere è come se la Chiesa
In un certo senso volesse Manti volesse mantenere
Credo
Soprattutto dal punto di vista della della gerarchia in quanto istituzione
Qualcosa di dissolvere o di concreto che è appunto il rapporto degli Stati anche conflittuale anche attraverso un conflitto armato
Finché la Chiesa si gioca come istituzione e ne in tutto il Novecento si è giocata come istituzione anche dopo gli anni Sessanta non può non esserci
Un rapporto con i temi della guerra e con i temi della pace non può essere dissolto in uno spiritualismo assai sorso d'accordo o non d'accordo Marco perché guarda alla figura di Roncalli una figura complessa
Sai perché anche complessa né si presta spesso angiografi resa o a integralismi Dinato posso
Venire però
Per esempio lui era un conservatore per quanto riguarda la liturgia nonostante sia stato un innovatore nella preghiera sui gli ebrei no ecco
Era un un impaccio indiano sul piano dottrinale e della formazione Eramo un muro che amava la la tradizione da Salonicco eccetera
Ma sul piano del conflitto che la guerra il concerto guerra secondo me resta ha operato ci su
La pace mi interessa operato una cesura rispetto i documenti precedenti
Ed è stata poi bloccata secondo me e questa è la tesi e io condivido di domicilio cesareo
Poi dalla caduta e spesso perché dallo stesso fa un mezzo passo indietro però io contestualizza direi questo mezzo
Questi intanto la scelta di Dorina di Papa Roncalli perché Roncalli de L'uomo pratico contadino qual era a
Aveva capito che le guerra era impossibile fare una guerra nucleare
Ed a Cascetta quinti
Pacifica attrici finiva per essere qua si limiti una scelta pacifista obbligata
Invece invece passata la crisi di Cuba
Ma sotto il grande spavento il grande spavento messe le bocce Ferente da un diplomatico come lo studioso di diritto un camionista come Montini
La Chiesa di acquisto o la dimensione diciamo così più pragmatica
E
Giovanni Paolo II secondo me si è mosso sulla due
Cosette si è mosso vantiamo pragmatico quanto chiesto e ha introdotto la dottrina dell'ingerenza umanitaria
Gliela anche articolato nell'articolato una serie di reflui
Poi adesso vi lascio la parola e e dall'altro lato invece si è mosso su una linea di Roncalli Diana
Per quanto riguarda
La guerra del del Golfo e la prima guerra del Golfo soprattutto la Seconda Guerra contro con l'Iraq nel due mila tre
Sì nei
Tra l'altro credo che
Che anche in questo caso si gioca un po'il mobbing voi chi l'ha la sua sintesi personali il suo carisma
In cui lui riassumeva
Queste istanze anche contraddittorie di fatto per cui
La guerra in Iraq il nome all'intervento in Kosovo si
L'avvento dei Balcani sia anzi invocato come come necessario perché
Altrimenti finiva con una strage
E né questo penso che
Che sia vero e che sia
E che sia al tempo stesso ecco io torno ancora
Un po'un ragionamento che facevo prima sull'aspetto istituzionale che si lega molto a quello linguistico cioè
Ormai noi siamo abbastanza abituati a sentir parlare di ingerenza umanitaria di intervento umanitario
E di per sé dal punto di vista linguistico sono anche delle
Rendere delle espressioni un po'buffet un po'
Un po'la sua natura è sì perché
Come fai a cioè sono un po'degli orsi morì come fai a mettere insieme un intervento che sia però umanitario allora
Perché non sia una semplice ipocrisia perché non sia appunto una una parola una una frase fatta
Ci deve essere
Veramente una
Una riflessione profonda alle spalle come gli autori
Che tu bilanciati ente regionale o far Carlo bresciani in capitolo di questo libro
Ancora senso parlare di guerra giusta
Ne titolare su capitolo il suo contributo dalla guerra giusta di ingerenza umanitaria un punto esatto loro sempre infatti la cosa interessante che gli stessi diciamo
Intellettuali gli stessi teologi cattolici
Si rendono conto che dietro questo passaggio linguistico
Ci sono grossi problemi dal punto di vista intellettuale culturale
Perché segue errati e pace sono cosa immediatamente evidenti
Intervento umanitario ingerenza umanitaria pone un sacco di problemi all'identità stessa della Chiesa da questo punto di vista perché si muove su uno scenario completamente diverso in cui tu
Non neghi l'uso della forza però devi sapere calibrare ma fino a che punto lo puoi calibrare questo
Questo intervento fatto della Libia intervento in Libia per esempio esatto
Questa
E poi questo tra l'altro si ricollega a tutto il problema della polizia internazionale cioè chi veramente che
Alla forza per per imporre queste condizioni per far sì che non rimangano dei
Ci ritorniamo su questo perché riguarda secondo me la sfida di questo pontificato ma Giovanni Paolo secondo
Fu contraria alla guerra Seconda Guerra del Golfo anche perché
Anche perché
è
La diplomazia vaticana cercò di salvare sarda
Per l'esilio e Tareq Aziz il cristiano presentare Canzi e bus
Junior tutta
La diplomazia statunitense invece maltrattavano
Sia
Il legato
Papale io dagli Stati Uniti il cardinale più larghi amico del padre esperto di questioni americane amico della famiglia Bush appunto amico
Bush senior e e sia emissario papale
In Iraq il cardinale
Fra elogi esce gara citazioni
Ex arcivescovo di Marsiglia che e
Questo sgarbo
Indusse Giovanni Paolo secondo capire che c'era una guerra parrebbe induttiva
Che faceva strada
Della delle ragioni del diritto internazionale
Ed è la cosa su cui si batte da ormai anni Marco Pannella l'operazione verità
L'operazione verità su quell'operazione
Su cui
Vaticano sanno benissimo com'è andata la cosa
E Giovanni Paolo secondo anche per questo per una ripicca personale ma in senso alto
Fu ancor più contrario se possibile al conflitto in Iraq nel due mila e tre rispetto al primo conflitto e mille novecento mila centonovantuno
Invece
Oggi Benedetto sedicesimo
Diplomazia vaticana devono ponderare
L'idea che il conflitto può trans trasformarsi in conflitto di religione
Cioè e questa è la caratteristica si diciamo che appunto alla fine del Novecento che che disse con lode
Delle stragi delle
E delle che delle guerre che ha fatto milioni di morti in Occidente dell'Occidente che
E che fa guerra se stesso ritorna prepotentemente questo questo tema della
Della cosiddetta guerra di religione dello scontro di civiltà
Con
Ma secondo me con
Con la possibilità di tornare a riflettere per esempio sulla
Sulla profonda connessione che c'è tra
Il sacro e la violenza per esempio cioè il rendersi conto ancora una volta che
La guerra come in realtà che fa parte della vita degli uomini affonda nel dire
Nelle radici del nostro essere e mette in crisi le religioni Stense cioè le Regioni stessi hanno in sé qualcosa di violento che
Non possono espellere fuori da sé senza fare un lavoro di forte analisi
Ovviamente adesso il alla controparte il
E
Islam
E la diciamo l'altra strada che Benedetto sedicesimo
Cioè io cosa farà Azzi in chiacchiere teologo di lungo corso a ha inteso perseguire questa strada appunto del
Dell'incontro
Nel nome della ragione nel nome della ragionevolezza dialogo interculturale esatto più che interreligioso esami e che oggi sono tra di loro inconciliabili esaurito e che quindi si tratta piuttosto di arrivare a un incontro sul piano della ragione perché
La ragione diciamo qual è
Con la
Quella moneta che tutti possiamo spendere sul mercato in maniera
Immane in maniera
Uniforme e anche perché
Da questo punto di vista Benedetto sedicesimo far leva molto su questa idea di
Di una legge naturale cioè di una natura alla quale noi ci possiamo rifare alla quale se restiamo in un certo senso fedeli
Possa per questa però è
In realtà era comune anche ampi alto mista Giovanni Paolo secondo cercherà ombre sul paradosso Marco e paradosso è questo
Che quando voi tipo Giovanni Paolo secondo decise di fare il mea culpa
Incuria quasi nessuno era d'accordo e fra questi il cardinale razze prefetto della congregazione dottrina fede Cardinale Ratzinger da papà secondo me Ratzinger
Dal momento in cui ha spostato l'asse del dialogo
In
Interreligioso al dialogo interculturale nei rapporti fra
Islam che cristianesimo
Ha capito che il criterio per arrivare a risultati era il criterio della riconciliazione quindi del riconoscimento anche di un mea culpa
Laddove il teologo Ratzinger rifiutò
Guardò con molto scetticismo cosa simultanea tassi fissi e centosei oggi Andora Lassissi di ottobre secondo me il bar rivisto in questa chiave di una
Conversione
Di
Io se fa Ratzinger alla scelta del mea culpa distribuiti riguarda applicato all'interno soprattutto per la Chiesa delle chiese quindi il mea culpa o anche nei confronti degli ebrei
A me ha capito che con i musulmani questa metodologia di Assisi ottantasei vada rivalutata perché altrimenti su un piano di dialogo in
Interculturali perché altrimenti se non c'è questa
Capacità i mettersi in discussione e di riconciliazione quinti gli anche autocritica i risultati non si sorti siccome un risultato
Sono d'accordo sì penso che sia
Che ci sia uno scarto nella
Nel passaggio tra il teologo Ratzinger
Benedetto sedicesimo talmente appunto dettato anche dalla
Dall'esperienza sul campo da quello che viene
Forse anche dallo Spirito Santo e
Altrettanto Ansaldo Santo isolati o anche il papà o non lo so stiamo imitando magari per errore
No
Sì se si sia produttiva comunque sono tematiche che è una tematica molto affascinante io credo che la questione delle
Delle rivolte in Nord Africa
Costituisce una sfida per la diplomazia della Santa Sede perché anche qui noi abbiamo
Una discrasia l'arcivescovo di Tripoli che era contrarissimo dal primo istante a è operazioni militari i bombardamenti mentre invece la Santa Sede ha detto sì cum grano Salis però sì
E anche qui ripercorriamo all'inizio del nuovo secolo quelli che erano gli attriti anche
Tra le conferenze episcopali
E l'anelito invece di Benevento decimo quinto se c'è sempre la dialettica tra centro e periferia e secondo me c'è anche un'altra dialettica che adesso non possiamo affrontare perché vorrebbe dire a perire
Tutto un altro capitolo ma che secondo me è fondamentale cioè noi finora abbiamo ragionato
Della pace della guerra livelli istituzionali e quindi a livello di magistero a livello di gerarchia poi sarebbe invece interessante ma appunto richiederebbe tutta magari un'altra volta un'altra riflessione
Su quello che la comunità dei credenti cioè
Fedeli rischi di cattolici
En come hanno vissuto nelle nelle comunità diciamo così più a livello di base qual è stata la sensibilità
Come
La pace diventa una
Non uno slogan appunto qualsiasi ma una parola veramente cristiana e questo ovviamente canale tutta un'altra riflessione però c'è sempre anche questa dialettica tra l'istituzione
Con appunto alla alla gerarchia nei
E poi invece i il vissuto dei credenti quello
Che il senso sfide io il consenso sfide esatto esatto coso come oggi i credenti
E sente co cosa cosa cosa gli fa suonare la parola pace nelle orecchie Giacomo se non
Non è nemmeno così scontato che il termine giustizia esatto magari potrebbero esserci anche dei grandi sbadigli perché tra l'altro la parola pace talmente usurata chiede razionalizzare interventi
è questo magari ci risentiamo sì anzi sicuramente in occasione di Assisi Alison maturino
E allora Guerra e pace la morale cristiana da Giovanni vincessimo terzo al Vaticano II al nostro tempo un libro di don Giulio ci saremo
è ancora senso parlare di guerra giusta alle recenti elaborazioni della tipologia morale curata da
Don Carlo bresciani dal professor Luciano Uselli ambedue i libri pubblicati dalle edizioni dei Urgnani sono stati oggetto di una
Colloquio
E di una conversazione io trovo trovato interessante con Marco burini giornalista il foglio che ringrazio grazie grazie grazie tre grazie a tutti e naturalmente
Ringrazio anche i tecnici di la dal vetro è naturalmente un ringraziamento Giuseppe Di Leo gli ascoltatori di Radio Radicale