Sono stati discussi i seguenti argomenti: Crisi, Economia, Esteri, Euro, Grecia, Guerra, Libia, Nato, Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
10:00
15:00
09:30
8:32 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:45 - Senato della Repubblica
9:00 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
13:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Parlamento
13:40 - Camera dei Deputati
Quel giorno gli scrutatori di Radio Radicale martedì ventuno giugno questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta due temi di cui ci occuperemo questo oggi approfondiremo innanzitutto la crisi del debito sovrano
Nella zona euro in particolare la la situazione della Grecia
Jorge Papandreu il primo ministro deve andare
Di fronte al Parlamento per ottenere la fiducia sul nuovo Governo dopo un rimpasto lo scorso
Fine settimana domenica notte i Ministri delle finanze della zona euro hanno deciso di
Rinviare
La concessione di dodici milioni di euro di prestito
Alla metà di luglio insomma per dirla con le Monde di oggi l'apertura forse un po'drammatica
Dieci giorni per evitare l'effetto dove Mino in Europa a causa del debito greco leggeremo non solo nel mondo ma anche alcuni commenti dalla stampa tedesca la Süddeutsche Zeitung si spinge a dire che in gioco non c'è solo l'unione monetaria ma l'intero progetto europeo o poi
Vedremo altri opinioni dalla stampa economica e finanziaria col forno un ciao sul ferro sciatta INPS che è relativamente ottimista sull'esito della crisi del debito sovrano contro ogni previsione
Lei euro ce la farà anche se per il rotto della cuffia
Chi invece è pessimista e Irvine essenza del Wall Street Journal Europe se tutto fallisce beh abbassati i vostri standard l'altro tema che approfondiremo
La primavera araba alle difficoltà della NATO in Libia domenica c'è stato un
Primo incidente che ha provocato la morte di vittime civili la NATO deve mantenere il sei i nervi saldi scrive il Times un editoriale
Di ieri in Borsa interposti invece ha pubblicato un commento di Giorgio UIL e che definisce la NATO l'alleanza potente Chilla finta alleanza
Militare che in realtà sempre più difficoltà
C'è poi la Siria ieri Bashar al-Assad ha parlato per la prima volta in pubblico dopo due mesi proponendo siccome la meglio speranza per il cambiamento e attaccando i soliti sabotatori stranieri
Leggeremo un commento un editoriale del Wall Street Journal Bashar il riformatore il titolo
Ironico ma cominciamo dalla Grecia a debito greco dieci giorni per evitare l'effetto domino in Europa e l'apertura forse un po'drammatica di
Le monde di oggi l'Unione Europea cento la soppressione sul Governo Papandreu Bruxelles a condizione del suo aiuto all'adozione di un nuovo piano di austerità prima del trenta Junior scrive
Piemonte usiamo per contestualizzare un po'quanto accaduto negli ultimi giorni dopo un nuovo fine settimana atteso con manifestazioni massicce in Grecia e pressioni rafforzate da parte della Commissione europea su Atene
Il Governo greco si è detto fiducioso sulla sua capacità di far adottare il suo piano di austerità in Parlamento prima del trenta giugno
Il voto di questo piano è la condizione posta nella notte tra domenica e lunedì dai Ministri delle finanze della zona euro per sbloccare la quinta tranche da dodici miliardi di euro del prestito accordato la Grecia nel maggio
Due mila dieci da Unione Europea e Fondo monetario internazionale cioè un po'di un che il Presidente dell'Eurogruppo indicato che tutti i ministri hanno ricordato con forza al Governo greco che di cui alla fine del mese
Dovrà fare in modo che tutti siano convinti che tutti gli impegni presi saranno rispettati
Ci sono però delle difficoltà ricorda le Monde e intanto sull'ipotesi di un nuovo pacchetto
I salvataggi ministri della zona euro hanno preso atto del principio affermato la scorsa settimana tra Angela Merkel e Nicolas così di una partecipazione su base volontaria del settore privato al nuovo piano di salvataggio terra attiene questo
Questo è il contesto che andrebbe
Completato con un interessante articolo pubblicava in prima pagina ieri l'International Herald Tribune in Grecia
C'è un sistema politico-sociale che ostacola gli sforzi di un rilancio economico la rinascita dipende dalla crescita ma molti hanno profondi dubbi sulla capacità
Della Grecia di adottare le misure e le riforme necessarie per rilanciare la crescita l'Herald Tribune come spesso fa
Racconta innanzitutto la storia quella di Jorge Papandreu che alcuni mesi fa ebbe una grande idea per rilanciare la crescita e che l'ho mica coprire le isole baciate dal sole dal vento di pannelli solari turbine eoliche per trasformare il Paese in una green economy un'economia verde
Per attrarre gli investimenti di cui la Grecia disperatamente bisogno e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro
Vi è che Terna cioè guardarlo l'utilizzi ex elettriche a multinazionale in grande impresa immagino di investire in progetti io ho l'ICI off-shore penso di essere accolta a braccia aperta e invece il Governo chiuse le porte anni stranieri
Con la Grecia sostanzialmente in bancarotta il Paese ha disperatamente bisogno di generare crescita sostenibile di aumentare la sua competitività per ripagare i suoi debiti che stanno minacciando la stabilità dell'Unione monetaria europea
Ma se il Governo Papandreu riuscito a fare qualche passo in avanti in realtà e lungi dall'aver realizzato ciò di cui c'è bisogno rimettere la Grecia sui binari sarà quasi impossibile se i politici di questa
Paese con una società Cotica non riusciranno ad accettare riforme
Strutturali fondamentali
Questo scenario solleva rischio che la Grecia
Non riesca ad evitare
Il default la bancarotta mettendo così l'Europa e il suo fragile sistema bancario ancor più a rischio così gli altri bionde scrive la situazione e allora andiamo a leggere qualche commento partendo dalla stampa
Tedesca quella sempre più attenta perché i soldi alla fine
Cioè gli alla Germania e i contribuenti tedeschi sono sempre più ostili I salvataggi nella zona euro
Handelsblatt quotidiano economico in un commento di ieri avverte del rischio di un'implosione di un collasso dell'unione monetaria scrive
I Governi europei stanno cercando di evitare il l'esplosione di una crisi generale del debito dalla fine del due mila e nove
Questi sforzi però ora stanno fallendo la Grecia il primo Paese su su soccorso dall'Europa si trova nuovamente sull'orlo tra bancarotta e molti altri Paesi sembrano dirigersi verso uno status emergenziale analogo
Non possiamo però sullo attribuire il fallimento di questo sforzo ai Paesi che non vogliono mettere ordine nelle loro finanze pubbliche il cuore del problema secondo under sbatte e l'indecisione dell'Europa fin dall'inizio i Governi europei hanno cercato di perseguire due obiettivi diversi contemporaneamente il primo era
Sostenere finanziariamente i Paesi altamente indebitati che rischiavano di essere tagliati fuori dei mercati finanziari
Chiedendo loro al contempo di mettere ordine nelle finanze pubblica il secondo obiettivo era di evitare il contagio della crisi del debito
A Paesi che si avevano problemi di deficit ma erano ben lontani dall'insolvenza
Non si doveva permettere a questi Paesi di trovarsi in una situazione in cui non avrebbero più potuto finanziarsi da soli sui mercati per Handelsblatt però questa strategia del doppio binario non ha funzionato perché
A affiancato ha creato tensione tra l'assistenza finanziaria tradizionale come quelle del Fondo monetario internazionale il tentativo di evitare un aumento dei costi per prendere a prestito per altri paesi
In questo contesto l'Europa farebbe bene evitare una ristrutturazione del debito della Grecia almeno fino a quando gli altri Paesi in difficoltà non saranno di nuovo in clienti la domanda
E come spiegare tutto questo i contribuenti che stanno già sopportando il peso finanziario dei salvataggi
In Grecia Irlanda e Portogallo la sulla risposta possibile dire chiaramente che altrimenti
Pagheranno un prezzo molto più alto e cioè i costi del collasso dell'Unione monetaria europea così tra l'altro Handelsblatt la Süddeutsche Zeitung ieri
Però sottolineava che in gioco non c'è solo lei euro per capirci ma anche
Ma anche il Progetto europeo nel suo insieme lei euro un simbolo dell'unificazione europea è in pericolo
E l'Unione deve dimostrare immediatamente EZIT di esistere ancora
Quest'ultima crisi non riguarda i debiti accumulati dalla Grecia o da altri Paesi col denaro necessario per salvare i Paesi in in difficoltà per quanto possa sembrare assurdo questa volta
Il denaro cioè più che sufficiente per contro l'Unione europea sta sprecando il capitale maggiore che a sua disposizione cioè la credibilità
Dopo molti mesi di gestione disastrosa della crisi la fiducia che l'Europa possa superare la crisi del debito in modo unito si sta di sorgendo
L'Europa spiega la Sueddeutsche teme che un paio di focolai alla sua periferia possono provocare un grande incendio e sta ancora cercando di spegnere questi focolai con qualche secchiata d'acqua invece di chiamare la squadra di pompieri
Ma l'azione collettiva si sta dimostrando debole molto debole i leader dei ventisette devono pensarci su chiarire dopo oltre vogliono
Portare l'Europa per la sul dolce l'obiettivo deve essere l'ulteriore unificazione del continente così il quotidiano tedesco che in qualche modo
Si mette in contrapposizione con gli elettori Tedeschi chi invece è ottimista sull'esito
Della crisi attuale
è fallace al Times o meglio uno dei columnist più importanti del quotidiano della City Wolfango un Chau contro ogni previsione controlli scommessa lei euro ce la farà anche se per il rotto della cuffia
I commentatori si rincorrono nel predire la bancarotta della Grecia la fine della moneta unica ma si sbagliano e perché si sbaglia sbagliano andiamo subito alle conclusioni scrive annunciavo
Dopo aver capitolato di fronte alla Banca centrale europea sulla sua richiesta di imporre delle perdite dei privati
Se Angela Merkel davvero seria nel voler porre fine alla crisi greca come ha permesso di fare venerdì dovrà capitolare su molti altri fronti
Quali per esempio abolendo parzialmente il debito della Grecia o di altri
Paesi della zona euro accettando un eurobond un buon della zona euro e ancora una piccola unione di Bilancio
Tutto ciò potrebbe porre fine alla crisi non ci siamo ancora ma la lezione degli ultimi giorni e che l'economia politica dalla zona euro ci sta guidando in quella direzione così tra l'altro
Vuol fanno un ciao Merkel però va detto e nuovamente messa in discussione dell'altri pionieri pubblicava una lunga analisi ruolo centrale di Merkel messo la prova della crisi
Nessun altro leader ha di fronte tanta pressione per salvare il progetto europeo
In sostanza scrive scrive scrive il Tribune con la crisi del debito delle zone euro che minaccia di diffondersi dalla Grecia ad altri Paesi l'euro
Rappresenta non solo un passo storico verso l'integrazione ma una sfida epocale per impedire che il più ampio progetto europeo vera gli del tutto in questo sforzo
Forse nessun altro leader come Angela Merkel sotto pressione per dimostrare leadership Merkel pilota la più potente economia dell'Europa due settimane fa era stata accolta trionfalmente alla Casa Bianca
Solo due giorni fa era al fianco di una piccola star così preannunciare
Una marcia indietro sulle sue richieste
Per un nuovo salvataggio della Grecia qual è il punto è che tutto ciò in Germania non viene accolto positivamente secondo un commentatore danni al Bross voler il risultato è pessimo Merkel non riesce a far passare le richieste tedeschi d'Europa
E non riesce nemmeno a conquistare il sostegno dei tedeschi sul salvataggio dell'euro o se non ciao è ottimista quanto all'esito finale della crisi inesistenza accolse Wall Street Journal gruppi invece pessimista
Se tutto fallisce abbassati i vostri Standard del titolo di un editoriale di ieri pluri assumiamo visto che il default la bancarotta della Grecia
Avrebbe delle ripercussioni pesanti sui bilanci delle banche tedesche francesi
Idem per l'ipotesi di una partecipazione più o meno volontaria un salvataggio da parte degli investitori beh cosa fanno Parigi e Berlino chiedono all'Unione europea di annacquare l'accordo Basilea tre che impone
Alle banche di avere un certo capitale e di aumentare i propri capitali
Nel caso in cui si trovino dei titoli tossici come quelli greci va bene passiamo la primavera
A Rabat in Libia c'è stato il primo incidente militare domenica sfrenato colpito un edificio
Civile provocando delle vittime il Times commenta
Quanto accaduto con un editoriale ieri terrore Tripoli la NATO deve mantenere i nervi saldi dopo la tragedia di civili domenica in Libia
Il fumo non si è ancora completamente diradato letteralmente figurativamente dal palazzo colpito
Da un missile errante della NATO che ha provocato diverse vittime civili domenica in un distretto residenziale di Tripoli la NATO Egitto rapidamente per riconoscere la propria responsabilità
Tre cose però sono chiare primo la morte di chiunque in guerra anche di un solo civile una tragedia nato a immediatamente ammesso che stava operando Tripoli ha detto che credeva di sparare sull'obiettivo militare legittimo
A già cominciato indagare su come i suoi missili possano aver sbagliato bersaglio secondo non ci sono dubbi sul fatto che responsabile ultimo per qualsiasi vittime Muammar Gheddafi un uomo la cui barbarie lo ha già catapultato nella serie A
Dei paria internazionali si tratta di un leader che
Oltre ad aver promosso
Il terrorismo internazionale ha promesso di massacrare il suo stesso popolo casa per casa stanza per stanza e la tirannia di Gheddafi che ha messo l'alibi in ginocchio del suo rifiuto di lasciare il Paese
E di permettere alla libertà di esprimersi che minaccia di condannare la Libia un tormento prolungato il sanguinoso
Terzo la tragedia di domenica Tripoli non deve portare un cambiamento del concorso del conflitto l'alleanza deve tenere i nervi saldi la missione autorizzato dall'ONU dura da tre mesi le sue ambizioni sono sostenute dagli alleati arabi
La potenza di fuoco fornita dall'America del Regno Unito dalla Francia
è una missione sul cui successo contano i libici che vogliono vedere Gheddafi e i suoi andarcene
Se la NATO cerca giustamente di minimizzare i rischi per i civili ammette che questi rischi non possono essere completamente eliminati in una campagna militare
La vittoria in Libia è a portata di mano ci sono tutte le ragioni per credere che sotto la pressione dei bombardamenti che privano Gheddafi di risorse
Il regime sia sul punto di bloccare l'alleanza devi sicuramente riflettere sulla tragedia di domenica ciò che non deve fare e deflettere da una guerra giusta e necessaria così la pensa il Times che mantiene
La linea c'è invece un commentatore del Washington post perché
è nettamente contrario alla piega che ha preso questa guerra e Giorgio UIL la Libia e l'alleanza potenti Kim nell'alla finta alleanza quella di cartone
Scrive UIL l'intervento dell'America nella guerra civile in Libia il più protratto e meno surrettizio tentato omicidio della storia doveva durare giorni non settimane secondo le parole di Barack Obama ma ora siamo al quarto mese
E l'intervento a rivelato che la NATO è un'organizzazione militare sempre più fittizia
Anche se questa guerra non ha alcuna connessione diretta
Dice punibile con la sicurezza nazionale degli Stati Uniti serve comunque l'interrato l'interesse nazionale americano e in tre modi richiama alcuni parlamentari americani alle loro responsabilità perché alla fine il Congresso non ma autorizzato l'intervento degli Stati Uniti
E secondo George Will Obama sta adottando un atteggiamento un po'iniziano secondo confuta la pretesa che le Nazioni Unite siano in grado di fissare parametri significativi per le guerre che autorizza Terzo a avviato una messa in discussione della
Della NATO l'atto che il secondo George Will è un'alleanza potente chili il
L'uso che ne viene fatto in questi giorni perverso fornisce una patina di multilateralismo un intervento militare americano in cui l'Europa essenzialmente è un free rider un battitore libero perché
Non pienamente coinvolta così la pensa Giorgio lui columnist del Washington post per chiudere però ci vogliamo occupare
Anche di Siria l'Herald Tribune oggi titola leader siriano ammette le minacce della rivolta nel suo primo discorso in due mesi presidente Bashar al-Assad ha promesso di non cedere sabotatori stranieri
Ma anche presentato se stesso come la miglior speranza per il cambiamento in sostanza rispetto
A due mesi fa non è cambiato granché
E allora leggiamo commento del Wall Street Journal Bashar il riformatore il titolo
Di un editoriale di tutti i tentativi di sopprimere la primavera araba almeno per ora il peggiore sembra essere quello in corso in Siria diciamo sembra perché regime Assad continua vietare l'ingresso di giornalisti stranieri
Così sappiamo quanto accade sull'attraverso le poche testimonianze raccolte via telefoni cellulari via internet o dai racconti dei rifugiati
Le ultime notizie sono di scene di orrore in una città nel nord est del Paese
Assaltata sabato dalle truppe di Bashar al-Assad domenica le forze militari di sicurezza hanno bloccato le strade che portano la frontiera con la Turchia un blocco che sta creando una crisi umanitaria nel momento in cui in cui i rifugiati
Non hanno più cibo e acqua le organizzazioni umanitarie stimano circa
Che circa mille quattrocento persone sono morte undici mila sono scomparsi o arrestati da quando è iniziata
La rivolta tre mesi fa Ansa di ieri ha parlato i siciliani come sempre ha dato la colpa agli stranieri accompagnato le solite minaccia qualche vaga proposta di riforma politica e di dialogo
Dubitiamo che i siriani daranno ascolto per l'Occidente però potrebbe essere un'altra storia e difficile crederlo ma il Presidente Obama si aggrappa ancora la speranza retorica che Assad possa essere una forza
Di riforma il Presidente Obama farebbe meglio ad abbandonare questa illusione ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0