Decennio perduto

Carlo Dell'Aringa
Tiziano Treu che è qui presente Carlo Dell'Aringa che oggi non è potuto essere con noi il seminario fu molto interessante tanto interessante che poi chiedemmo
A tutti i partecipanti di di lavorare sui testi e poi è nato da tutto questo
Un testo che abbiamo voluto mettere insieme sotto forma di monografia che li disponibile lo avete tutti sotto mano
Che è venuto secondo me molto interessante motivo per il quale abbiamo avuto svolgere questa presentazione qui in un luogo istituzionale qual è appunto la strada Della Mercede degli uffici della Camera dei deputati
Perché volevamo dare la maggiore di niente dignità possibile a questo lavoro e
Lavoro al quale ha partecipato anche Paolo guerrieri oltre ad altri professori altri esperti
E per dare la massima dignità possibile
Abbiamo chiesto ce l'abbiamo sparato alto qui ne abbiamo immaginato chi può essere la persona che
Può dare un contributo maggiore di riflessione attorno a questo tema il tema del decennio perduto chi se non il
Gran capo dell'Istat e quindi colui che prima all'OCSE che poi oggi
In Italia
è il grande Margot dei numeri e quindi può dirci
Può farci una riflessione attorno a quello che hanno è sembrato su molte ma molto rilevante il decennio perduto è diventato uno slogan spesso ripetuto nell'ultimo hanno
Io mi ricordo la genesi di questa di questo di questa vicenda la genesi è stata recenti un po'casuale per certi versi
La genesi nasce dalla dal nostro lavoro comune con gli spagnoli nel senso che sapete che la relata da ormai dieci anni una collaborazione con un centro di ricerche spagnolo
Che si chiama sito dove si costruisce un foro di dialogo Italia Spagna ogni anno
Il
Lavoro congiunto che abbiamo fatto una volta portò a una riunione sto parlando di
Due anni fa direi
Una Mione con gli spagnoli nel giorno in cui in Spagna uscire fu pubblicato
Un
Un lavoro che era molto
Diciamo domestico domestico spagnolo come idea
Che era finalizzato l'idea era l'utilizzo dei dati disponibili del Fondo monetario internazionale attorno a una grado alla graduatoria di tutti i Paesi
Del Fondo monetario
La finalità domestica spagnola era la Spagna era entrata in crisi profonda Giarda uno due anni
Ma alla finalità spagnola era di dimostrare che nel decennio la performances spagnole erano performances molto invece positiva molto importante
Cosa che effettivamente perché se si prende il decennio la Spagna nel decennio nel due mila due mila e dieci
I dati erano due mila due mila e nove fino al due mila nove la Spagna effettivamente a
Attualmente la miglior performances diciamo dell'area dell'euro
è un quindi in Spagna
Produssero questo questo lavoro e questo lavoro dà dei risultati molto interessanti a prescindere dal caso spagnolo ovviamente dati risultati molto interessanti inquietanti per l'Italia
Quei risultati trasportati in Italia
Cominciarono a far discutere perché quella graduatoria
è una graduatoria ripeto molto interessante perché nell'ambito dei centottanta Paesi del Fondo monetario fa somma fa la somma
Dei dati annuali di crescita e nell'ambito quindi il periodo due mila due mila nove del decennio due mila e due mila nove
Crea una graduatoria
Nella quale ovviamente in tutta la parte alta del relatore su tutti i Paesi emergente ci sono tutti Brix
Ci sono gran parte dei Paesi
Africani asiatici
E poi nella parte invece bassa della graduatoria e questo è un po'la il dato che era più importante c'è tutta la parte occidentale tutta la parte in soprattutto Europa
Con
La graduatoria rovescio che è molto interessante molto interessante perché tolto l'ultimo Paese che Haiti ma legato ovviamente alla vicenda del terremoto
E poi dietro ai siti
I Paesi messi peggio sono i Paesi
Atto nel quale oggi si discute perché le performances peggiore l'hanno fatte l'Italia il Portogallo
La Germania che sta un dato perché il dato dall'al due mila e nove la Germania
E via via gli altri Paesi europei con invece imposizione migliore Spagna Francia e Gran Bretagna rispetto a questi altri perché tra il due mila due mila nove il dato
E ovviamente
Ritorno all'origine l'idea domestica spagnola di dimostrare guardate che Portogallo Italia stanno peggio di noi perché Italia Portogallo effettivamente erano
Immesse peggio non la graduatoria
Da questo è venuta fuori un lavoro sul tema il decennio perché un dato così impressionante sull'Italia a rappresentarvi sto nel suo insieme ha rappresentato un po'un pugno nello stomaco che poi
Nella discussione pubblica italiana
Come spesso capita è diventato un dato ovviamente di polemica politica
Poi
Il tempo è passato e ovviamente il dato due mila dieci due mila e undici hanno
Modificato completamente il quadro della situazione hanno creato una situazione molto più
Complessa e comunque l'anno l'anno girata
Il punto
E e leggo le due cose anche se ovviamente la la riflessione sessioni a tema decennio sapendo che poi quando l'abbiamo svolto in Arel ovviamente la
La riflessione era più lunga
E prendeva anche la parte coi finale di questi ultimi due anni di crisi profonda che ovviamente hanno cambiato l'equilibrio del decenni anche il segno
Delle tendenze
Da questo l'idea di lavorare sul tema il primo decennio del secolo
Perché
Intanto per via di quel pugno sul nello stomaco che dicevo precedente nel senso che poi non siamo abituati a una crescita bassa alle cifre che fanno male quando uno la vede nell'arco di un decennio
L'effetto che la cosa fare molto ovviamente molto più pesante
Perché quando si vede che nell'arco del decennio quello a cui facevo riferimento prima ventidue mila due mila e nove
La crescita italiana è una era una crescita di due punto quattro
Sommata
E la crescita spagnola per esempio è una crescita del ventidue sommata la crescita francese era una crescita del dodici sommate quella britannica del quindici sommata quella tedesca era sette virgola nove se non mi sbaglio
Viene fuori un effetto appunto complessivo che non può che far riflettere
Da questo l'ITEA l'idea di lavorare sul tema decennio perché perché il
Tema del decennio un tema che consente
Di astrarsi
Da un quadro
Che è troppo condizionato dalle continue emergenze nelle quali noi costantemente li diamo e che soprattutto per un Paese come il nostro emergenziale per definizione
Finiscono per trascinare sempre ogni discussione per cui siamo nella tale emergenza che poi dopo passa
Il testimone all'emergenza successiva e si finisce per non cogliere invece la tendenza la dinamica
E invece la dinamica del primo decennio del secolo resa nella sua interezza è una dinamica che da dell'insegnamenti e delle chiavi di lettura che sono inequivocabili se
Le si vogliono leggere ovviamente
Da qui il lavoro
Che tregua e Dell'Aringa hanno fatto quella quel seminario e poi le elaborazioni successive elaborazione successive che hanno portato a a questa monografia questa monografia lo vedete mette insieme diversi temi fa una parte macro economica poi fa una parte legata in gran parte ai temi produttive la produttività
C'è una riflessione specifica un carotaggio specifico molto interessante che ha fatto Alberto Biancardi su sul tema dell'Energia
Ci sono poi altri approfondimenti che hanno a che fare con altre questioni la questione del mercato del lavoro la questione del pubblico impiego molto molto interessante anche essa
E poi
Paolo guerrieri affatto un lavoro
Molto interessante comparato con la Germania
Ancora più interessante sulla base della riflessione di partenza che vi ho proposto cioè
Nella
Tabella del FUS spagnola del Fondo monetario da cui è nata tutta la nostra curiosità su questo tema del decennio la Germania era l'alto Mara l'altro malato insieme a noi
Cioè
Dei Paesi dei centottanta Paesi negli ultimi cinque posti
Citava i TIR lo togliamo però poi c'erano l'Italia al Portogallo alla Germania
E evidentemente questo ragionamento stride con tutto quello di cui stiamo parlando in questi giorni con la Germania invece che
è partita come un treno
E quindi il lavoro che Paolo ha fatto darò subito la parola
Lavoro particolarmente interessante AVEPA lo ha messo insieme la comparazione tra i due Paesi tra Italia e Germania da tanti punti di vista
Che cosa si trae da tutto questo faccio due riflessioni e poi lascio la parola a Paolo guerrieri a Enrico Giovannini livelli e ringrazio moltissimo
Per la loro disponibilità sono sempre gentilissimi e disponibilissimi questo Cenci un'ora
La riflessione che emerge le diciamo le due riflessioni che ne ho tratto nel
Nel rileggere
Il testo e quindi nella
Riguardare il dei dati tutti i dati che emergono da questa vicenda è
Innanzitutto che noi dobbiamo distinguere il decennio in una prima parte in una seconda parte
A mio avviso nel senso che la spiegazione
Dei fenomeni
Globali e delle vicende italiane è una spiegazione che va per forza divisa in due c'è una prima parte e a mio avviso in quella prima parte stanno la gran parte delle colpe delle responsabilità e poi c'è una seconda parte
La prima parte la parte che va all'incirca fino al due mila e sei
E poi c'è una seconda parte che è composta
Di un tentativo di raddrizzamento di alcune dinamiche che stavano andando molto male sia dei conti pubblici sia di alcune dinamiche salariali
E poi arriva la mazzata della crisi
Che completa ovviamente il quadro ammazzate dalla crisi che è uguale peraltro per tutti mentre invece nella prima parte il problema italiano è in gran parte solo italiano o meglio la prima parte
Accomuna l'Italia la Germania nel senso che la peggiore performances tedesca è nella
Prima metà del decennio motivo per il quale la classifica spagnola datata due mila nove metteva insieme tutto il decennio
E mette la Germania così male perché poi la Germania invece in quel periodo ha fatto le riforme e poi dopo è partita con le performances che anche recenti che conosciamo
Quindi il tema primo tema la distinzione tra due
Fasi del decennio
Una prima
C'è una seconda e mi verrebbe da dire il problema della prima fase proprio nel paragone con la Germania
Emerge nelle sue spiegazioni a mio avviso politiche principali la Germania in quella fase affatto riforme molto impegnative
Molto dure
Aggiungerei talmente dura e che il Governo che le ha fatte è stato mandato a casa perché elettoralmente quelle riforme hanno avuto poi
I risultati
Il nostro Paese invece in quegli anni a buttato via l'avanzo primario costruito nella con l'ingresso nell'euro
è un dato
Non è non è presente nelle tabelle che che che qui proponiamo però insomma è uno dei dati più macroscopici dei vent'anni
Il fatto che con
La corsa verso l'Euro costruiamo un avanzo primario strutturale
E questo avanzo primario strutturale comincia viene buttato via
Con Hilla prima parte del due mila per la verità all'inizio è con la ultima finanziaria del Governo di centrosinistra lo dico per
Perché insomma anche da parte mia
è utile fare un ragionamento che sia completo la l'ultima finanziaria dove nel centrosinistra che prepara le elezioni del due mila uno è una finanziaria che
Meno rigorosa di quelle precedenti
Poi dopo c'è il tracollo di quelle successive fino alla ultima finanziaria di Tremonti che invece riprende la via del rigore nella la finanziaria diciamo fatta nella
Nell'autunno del due mila e cinque
Negoziata con Bruxelles
E che invece riprende la strada del rigore ma quelle precedenti quindi le cinque precedenti
L'ultima del centrosinistra e le quattro del Governo Berlusconi insieme costruiscono una dinamica che è una dinamica di distruzione dell'avanzo primario
Di conseguenza rallentamento poi nella discesa della
Rapporto debito-PIL e in una serie di altre questioni
Giocate sull'assenza di riforme che diciamo
Riunificato in tre grandi questioni di cui si parla nei diversi saggi di cui parla Paolo in parte nel suo saggio ma di cui parlano anche
Gli altri gli altri saggi che che sono
Contenuti nella monografia sono tre grandi questione tre grandi questioni
Che sono contenute sia nel nel lavoro di fronte nel lavoro di Pirrone sono le tre grandi questioni che di intitolare così la questione dell'internazionalizzazione la questione della produttività e la coesione del pubblico impiego
Parto dall'ultima sul tema del pubblico impiego il saggio sul pubblico impiego è chiarissimo nel raccontare come
Qui sono molto indicative le tabella di pagina centotre
Di pagina
Novanta tra due
Sono le tabelle che raccontano le due fasi del decennio una fase
In cui il pubblico impiego ha avuto
Dinamiche molto più generoso rispetto al privato troppo generose e la fase in cui nella seconda parte del decennio in cui invece è arrivata la stretta e un recupero
Reso ovviamente ancora più stringente non li negli ultimi dodici mesi diciotto mesi dove questo recupero le tabelle indicano le prospettive tredici quattordici
Dove queste prospettive su prospettive pesanti non soltanto dal punto di vista la dinamica salariale dal punto di vista del taglio delle unità
Si parla appunto di un taglio complessivo del dieci per cento che andrà
Poi nei prossimi due anni a compimento quindi una dinamica del pubblico impiego che vede i primi cinque anni
In cui il pubblico impiego si disaccoppiato rispetto alle dinamiche del lavoro dipendente privato e invece poi periodo successivo in cui il pubblico impiego viene ridotto a dinamiche differenti
La seconda la questione la produttività del lavoro inutile approfondire che sappiamo tutti qual è il grande problema italiano la differenza con le riforme tedesca ma ne parlerà Paolo mi fermo subito
La terza particolarmente interessante perché sempre nel ragionamento con la Germania
Viene fuori la differenza
Sul tema dell'internazionalizzazione cioè in questo decennio
La Germania prende l'abbrivio e diventa il Paese leader che oggi conosciamo soprattutto sul terreno delle esportazioni
E questo terreno delle esportazioni è un terreno nel quale anche qui si vede un disaccoppiamento nel senso nella prima parte del decennio Italia e Germania sono
Per certi versi accoppiate sull'apertura di mercato
Paolo fa riferimento a una una dinamo un grafico su questo molto preciso e poi
Improvvisamente il disaccoppiamento la Germania
Prende una strada ed è sostanzialmente una strada che è dovuta non soltanto alla bravura tedesca ma al fatto che
Le scelte
Di politica industriale della Germania si legano al fatto che improvvisamente scoppia la globalizzazione l'ultima fase della globalizzazione c'è una fase nella quale la crescita esponenziale dei Brix
Fa sì che le industrie
Nazionali che esportano in quei Paesi prendono l'ascensore e qui per esempio venne fuori il grande colpo dell'industria automobilistica per esempio tedesca e al contrario il tracollo dell'industria automobilistica italiana
Sono due Paesi nei quali le esportazioni e il tessuto industriale hanno vissuto sempre un grande peso del settore automobilistico e lì si vede proprio la differenza tra
Un'industria italiana che si era che aveva scelto il mercato domestico come mercato principale che improvvisamente si siede
E poi invece mentre invece l'industria turistica tedesca che invece sceglie ricercare la Cina
Per esempio come grande mercato e che improvvisamente cresce cresce nelle modalità che sappiamo
Ovviamente qui possiamo affrontare la discussione sui temi sui motivi di tutto questo modi di tutto questo in gran parte legate al tema delle dimensioni di impresa perché ovviamente
La se il mercato è quello
Se il mercato è quello non possono andarci le piccole imprese in quel mercato ci possono andare soltanto
Imprese di grandi dimensioni io ovviamente tutto questo va guidato da una politica industriale non può essere lasciato alla semplice iniziativa spontanea
E anche questo ovviamente è un altro tema di discussione anche qui c'è una
Parte politica del ragionamento che si potrebbe fare ma insomma l'altra lasciamo perdere rispetto
Alla agli approcci di politica industriale ma insomma la sintetizzo qui mi fermo do la parola subito a Paolo e poi
A idrico credo che le ritenute qui dentro siamo riflessione molto interessanti perché prendono lo spunto da quel ragionamento sul decennio
Due mila due mila nove
Lo portano avanti e ci raccontano alla fine la tendenza ai ruoli guaio italiano e ci dicono anche in fondo le soluzioni ci dicono cioè che le soluzioni sono che
Una
Paese come il nostro è una sua industria come la nostra non possono
Prescindere dal mercato globale
Cioè
La scelta
Che fu fatta e in parte teorizzata
Ma ho in mente testi precisi
Che Cina Brasile troppo grande per noi e noi dobbiamo invece concentrarci su
Bulgaria Serbia Croazia
Insomma l'est Europa che ci è più vicino e anche più
Sintonico
Una scelta comprensibile per certi versi ma assolutamente
Perdente in prospettiva perché mentre quest'ultimo mercato molto ristretto in crescita certo ma assolutamente ristretto la verità che negli ultimi cinque anni il mondo è cambiato per la crescita esponenziale di mercati giganteschi
E sono mercati con la crescita demografica che conosciamo e di conseguenza tocco un argomento so caro molto a a Enrico Giovannini quindi la crescita demografica e
Le rivoluzioni che questo
Comporta insomma se il senso e pensiamo cosa vuol dire in termini di di quante italie
La Cina con l'India producono ogni due o tre anni questo ci ci dà l'idea
Dell'impatto che i grandi numeri fanno e quindi può il tema del consumo con tutto quello che connesso e quindi questo richiamando non a caso ho citato le tre questioni che a mio avviso sono
Messe in evidenza da questo lavoro
Pubblico impiego quindi Pubblica amministrazione la capacità di avere una pubblica amministrazione efficiente snella e con i costi che siano parametrati con i costi del privato non con costi
Che siano come sono stati quelli i primi anni della del decennio completamente sballati rispetto ai costi del privato
La questione della produttività del lavoro e la questione dell'internazionalizzazione se il nostro Paese non affronta queste tre questioni e se non ci mettiamo
Non per nulla sulle questioni di cui stiamo parlando in questi giorni cos'altro è la spending review se non di inizio di un affrontare il tema spesa pubblica
E strutture della spesa pubblica in modo effettivamente
Efficiente e cos'altro è lo sforzo
Paese che si sta facendo sul tema dell'internazionalizzazione se non il tentativo di recuperare
Anni nei quali invece si è perso tempo con dei ragionamenti che erano già lamenti gli per domestici e che comunque non coglievano la dinamica appunto delle che dei nuovi grandi mercati che sono quelli sui quali Vinci
O perdi e ovviamente la questione produttività del mercato del lavoro in cui naturalmente
Ci aspettiamo che le conseguenze del e di tutto ciò che di positivo nelle riforme che sono state
Proposte discusse e oggi approvate possa effettivamente dare degli effetti positivi per una produttività maggiore e naturalmente perché tutto questo poi
Riesca ad aiutare anche socialmente il Paese che invece fa una fatica soprattutto nella sua forza lavoro giovanile che come tutti sappiamo la questione
Delle questioni rispetto alla prospettiva futura del nostro Paese
Sono stato troppo lungo nell'introduzione ma il tema
E appassionante e soprattutto voluto
Caricare molto perché ritengo che dentro questa monografia ci siano alcune indicazioni di analisi
Attorno a al decennio che abbiamo dietro le spalle e soprattutto di policy rispetto alle cose che dobbiamo fare che io credo che
Sia molto interessante seguire quindi continuerei nella
Diciamo informalità di questa chiacchierata dando
La parola subito a Paolo per le sue considerazioni ovviamente insomma
Il
Il saggio di Paolo è particolarmente interessante proprio per questo paragone con la con la Germania però gli chiedo magari di
Di allargare anche suo campo di di riflessione rispetto altri tempi Paolo a te la parola
Grazie grazie moltissimo e si
Pensavo che potesse essere utile per anche a complemento di molte delle cose che adesso ridicola
Sintetizzato circa il volume curata da Carlo Dell'Aringa Tiziano Treu
Vedere
Infoline i temi che poi sono trattati nella prima parte sul nella prima parte alla domanda se sono stati dieci anni terzi
Si cerca di rispondere analizzando poi due fattori chiave nella
Andamento dell'economia di un grande Paese come l'Italia cioè quello dell'andamento della posizione competitiva internazionale da un lato e della
Capacità e quindi della crescita
Dall'altro ecco se guardiamo a questi due andamenti competitività crescita risposta alla domanda sono stati dieci anni persi un secco sì sono stati un decennio perduto
Perché naturalmente il saggio poi saggi di questa prima parte appunto oltre il mio quello di federe Novelli S. Giacomo Vaciago quello di Roberto Pinza cercano di argomentare e rispondere un po'attivi
Diverse cose verso anticipato Enrico problema naturalmente fondamentale che a un certo punto
Soprattutto fine anni novanta ma soprattutto in questo decennio non abbiamo visto una dinamica di crescita come Paese gradualmente affievolirsi
Scendere su standards stabilmente al di sotto della media europea e
In contemporanea l'apposizione la nostra posizione competitiva misurata come volete accusare un netto arretramento
Non tanto non solo verso i nuovi paesi quindi verso le nuove Tiberi dell'Asia ma
Verso
Paesi partner europei e soprattutto verso la Germania
Queste sono fatti purtroppo molto noti sei notti molto spesso si cita poiché riassumere questo andamento
L'andamento dalla produttività come fattore chiave perché si dice a fronte di una crescita che a un certo punto presso che ristagna tali una competitività che declinata
C'è un andamento della produttività in Italia sia del lavoro ossia del come si dice
Il complesso dei fattori apposita totale dei fattori che accusa una dinamica nettamente divergente rispetto al resto d'Europa e questo è assolutamente vero
Però la produttività e un indicatore sintetico ed è un effetto
Non è una causa di non spiega voi che cosa reale la produttività diciamo cresce o in qualche modo diminuisce la sua dinamica
E perché e un un effetto su cui poi si concentrano tutta una serie di andamenti del sistema economico
Ecco noi dobbiamo in questi saggi c'è il tentativo poi di riassumere quali sono stati questi andamenti
E da questo punto di vista
Diciamo detto in in estrema sintesi e che
Ci sono state delle grandi trasformazioni in questi ultimi vent'anni dell'economia mondiale grandi perché hanno modificato in modo di produrre e di distribuire la ricchezza quindi praticamente
Sì assistiamo assistendo a una vera e propria diciamo trasformazione epocale
Si possono riassumere proprio con dei flash in tre grandi diciamo andamenti innanzitutto quello da cui tutto è cominciato una grande rivoluzione tecnologica che a un certo punto ha messo a disposizione
Dei mezzi per organizzare la produzione molto più profittevoli efficienti di quelli che non fossero
In modo di produzione fordista tanto per intenderci questi mezzi tecnologici si riassumono neve
Tecnologia dell'informazione della comunicazione si sono potute fare
Organizzare i processi produttivi come in qualche maniera mai era stato fatto ho potuto fare in passato questo è un primo grande
Mutamento secondo mutamento e che in parallelo in conseguenza perché in qualche modo sono collegati abbiamo avuto una grande trasformazione
Della
Geo economia degli equilibri internazionali appunto sono entrati i nuovi grandi Paesi
Quello che era un asse bipolare e Stati Uniti Europa che ha dominato per decenni se non per secoli il capitalismo industriale a un certo punto ha visto sempre di più
Investimenti nell'industria nel manifatturiero trasferirsi al Sud verso l'Asia
Ed oggi siamo in questa nuova situazione di un grande polo l'Asia del Pacifico i Paesi emergenti che sono diventati
Non solo diciamo polli di crescita ma in qualche maniera dei grande fonti poi di cambiamenti e di innovazione
E naturalmente il terzo grande mutamento ci riguarda come aree europea e l'unificazione monetaria dell'Europa perché lo sapevamo diciamo nel nel momento in cui ci siamo preparati ce lo siamo dimenticati poi una volta entrati
L'unificazione monetaria l'euro significa non solo un fenomeno
Non è tale o finanziarie ma un fenomeno che accede era tutta una serie di spinte alle trasformazioni che già il mercato interno la costruzione mercato interno aveva creato
Questi sono le grandi trasformazioni con cui si confrontano tutti i grandi Paesi europei e non europei e tra cui l'Italia
Ecco quello che noi cerchiamo di mettere in luce naturalmente in in maniera diversa e quello che è successo nel nostro Paese il nostro la nostra economia
A differenza di quanto era avvenuto se ci ricordiamo negli anni cinquanta perché il grande boom dell'industrializzazione italiana coincide in quel periodo con una grande trasformazione a livello di economia
Europea e internazionale quali furono gli anni in cui non solo non subimmo ma in qualche modo cavalca mai spostammo le grandi opportunità che queste trasformazioni ci offrirono fermamente
Tutta una serie di fattori che sarebbe lunghissimo adesso riassumere ma quella trasformazione cioè quello
Che tu poi una grande trasformazione economica sociale avvenne grazie alla grandi opportunità che ci vennero messe a disposizione da questi grandi mutamenti internazionali e che noi utilizzammo appieno
Ecco quello che è avvenuto in questi ultimi dieci quindici anni soprattutto negli ultimi dieci anni e che in realtà
Questa volta la nostra economia il nostro Paese non è riuscita a sfruttare queste mutazioni epocali in qualche maniera abbiamo subito tutta una serie naturalmente di vincoli penalizzazioni ma abbiamo utilizzato
Diciamo in minima parte invece le opportunità che queste trasformazioni
Offrivano e naturalmente anche qui il problema poi capire perché per esempio questa difformità di comportamenti tra di anni cinquanta sessanta io oggi
C'è una distinzione tradizionale quando si dice perché l'Italia non è riuscita a come dire cavalcare quell'onda ed è quella di distinguere tra
Come si dice i fattori interni contesto di un sistema produttivo e i fattori esterni
Infrastrutture Energia cioè quelli che in qualche modo
E definiscono poi il quadro in cui le imprese operano
Ecco noi riteniamo per esempio in questo errore che questa rischia molto utile perché in realtà non non non è possibile
Dividere e attribuire in qualche modo le responsabilità o le determinanti con questa distinzione netta tra contesto produttivo i fattori in realtà c'è stata una stretta interazione
Che hanno giocato in senso sfavorevole da questo punto di vista
Anche se nel volume vengono poi analizzate diciamo in maniera distinta
Anche se poi appunto si offre una lettura interattiva questi fattori che cosa è successo per esempio su nel sistema produttivo
Che cosa ha voluto dire questa grande mutazione a livello internazionale ha voluto dire due grandi sfide
Per organizzare e ciò che si produce non c'era più bisogno di vincolare tutto a una in mobilità geografica fisica concentrare tutto in pochi chilometri
Ma in realtà la produzione a un certo punto si è appena aperta e l'organizzazione di questa produzione si poteva rilocalizzare con me le convenienze che venivano in qualche modo da poter essere sfruttata dividendole in tante fasi
E quindi
Utilizzando questa divisione in fasi per massimizzare poi la resa la seconda di dove localizzare queste fasi questo prima si pensava che riguardasse pochi prodotti i computer
L'Elettronica ma in realtà è una rivoluzione che gradualmente a investito praticamente tutto quello che si fa
Tutto quello che si fa è oggi in qualche modo scomponibile in una serie di componenti e e quindi rilocalizzare ambire a seconda di queste consegne Henze questo naturalmente significa
Che per riorganizzare in questo modo c'è una grande necessità di inglobare dentro la manifattura i servizi
Questo è avvenuto di nuovo in questi anni di rivoluzionario
Noi
Continuiamo a parlare industria servizi e industria ma in realtà sempre di più l'apparato produttivo è un ibrido in cui il il si producono beni industriali ma con una
Diciamo organizzazione dell'impresa che vede l'impresa
Sempre di più
A servirsi in qualche modo appunto di attività di servizio e i servizi che vengono offerti inglobare il prodotto industriale quindi
La i fattori di competitività sono mutati in funzione di questo e diventato in qualche modo conveniente
Cercarsi delle localizzazioni che non fossero appunto i dieci chilometri quindici chilometri del territorio
Questo non significa
è come viene in qualche modo definito fenomeni di desertificazione delocalizzazione
Perché quello è in realtà tutt'altro e quando non c'è più convenienza a produrre si chiude e si riapre da qualche parte quello che invece avviene che un'impresa
Come dire mantiene valorizzato tutta una serie di attività con cui
Curdi nel processo produttivo ma trova conveniente rilocalizzare delle fasi di questo
In altri Paesi in altre parti quindi c'è stata innanzitutto una rivoluzione del modo di produrre dell'of the l'organizzazione dell'offerta produttiva
E non è una opzione che faccio segua anch'io questo
è che i costi e i profitti di chi lo fa
I profitti salgono i costi si abbassano a tal punto che chi non
Segue questo tipo di riorganizzazione a un certo punto è tagliato fuori o perde visibilmente
Diciamo posizione sul mercato quindi questo è stato una prima cambiamento che non ha riguardato ovviamente l'Italia ma ha riguardato l'Europa ma più in generale il sistema avanzato
Quindi un cambiamento dell'offerta ma contemporaneamente come diceva prima Errico abbiamo avuto un cambiamento forte nella composizione della domanda
I consumi gradualmente sono cominciati diciamo ad accrescere in aree che prima erano relegati a fornitori di materie prime
La composizione della domanda mondiale strada dominata per per decenni da Stati Uniti Europa ha visto sempre di più o in maniera crescente
Protagonisti i nuovi paesi
Appunto pensiamo all'Asia alla Cina all'India il che significa che
Come dire per le imprese si è posto un problema di
Continuare a presidiare i mercati ricchi ma contemporaneamente riposizionarsi sui mercati e dinamici in forte ascesa
Non era un prendere e andare in Cina
Ma in realtà era ho modo di rimanere all'interno di mercati che continuano a essere stati Uniti Europa fondamentali ma riuscire accogliere quella onda che cresceva e che montava che era appunto la nuova domanda
Questo è è avvenuto
E naturalmente quando quando si dice ma cala è stata la risposta delle imprese italiane si citano giustamente molte impresa soprattutto medie italiane
Che queste sfide hanno raccolto e a queste sfide hanno risposto con successo
Perché questo è un fatto assolutamente vero
Ci sono molte imprese medie italiane i cui nomi diciamo sono strano ottimi
è che se non queste cose le hanno non solo pro capite Reiana non solo vissute ma questo tipo di sfide hanno risposto sia dal punto di vista dell'arrivo
Strutturazione di ciò che producevano e qui mi offrivano ossia nel cavalcare la domanda allora qual è il problema dei dieci anni persi e che in realtà questo è un pezzo della struttura industriale italiana ancora molto piccolo
Se vogliamo andare a vedere scopriamo che possiamo discutere ma parliamo del
Venti venticinque per cento di quella che poi che l'offerta industriale
E quindi tutto il resto in realtà ho molto del resto è rimasto in mezzo al guado
Queste grandi trasformazioni le ha semplicemente come dire visse e vissute e in molti casi subendo da questo punto di vista gli affetti e le penalizzazioni questore
Quello che ad esempio emerge con forza con il confronto con la Germania di qui prima appunto parlava ricco e che poi troverete in in in questi in questi saggi il confronto con la Germania
Ci ci fa capire che cosa vuol dire l'effetto Scala danno a voi un segmento di imprese di eccellenza di imprese
Ha fatto queste trasformazioni e LEA i realizzate e con successo quello che è avvenuto in Germania realtà che queste trasformazioni hanno investito
Come dire non solo le grane le grandi imprese ma anche
Lo stuolo delle piccole imprese perché in Germania c'è una marea di piccole le medie imprese
E quindi è stata un fenomeno che ha a un certo punto dopo anni di
Riforme di cambiamenti perché
Enrico ha citato giustamente le riforme del mercato del lavoro le riforme delle per un welfare
Ma ci sono state riforme importanti sul piano dei vari della della politica della ricerca della politica del trasferimento tecnologico dai grandi laboratori alle piccole imprese
Noi
Facevamo i convegni in Germania si facevano delle scelte si dava attuazione da queste scelte perché questi problemi li conosciamo a memoria perché li abbiamo discussi
E allora che succede a un certo punto vediamo che in Italia e Germania per molti anni hanno un grado di integrazione internazionale identico e a un certo punto l'internazionali sono della Germania dal
Venticinque per cento che era rispetta raddoppia passa intorno al cinquanta per cento
In dieci anni dodici anni l'Italia dal venticinque per cento va al ventisei ventisette oscilla intorno
La la spiegazione di tutto questo è relativamente semplice e il cambiamento che avviene all'interno soprattutto del tessuto industriale produttivo
Con le cose che prima ho enumerato internazionalizzazione dell'offerta produttiva
E qui naturalmente le imprese tedesche sfruttano quelle bacino naturale di
Riferimento che diventano i Paesi del centro di arresto europeo Paesi come la Polonia Paesi come era la Slovacchia Paesi come la Repubblica Ceca
Si cita il caso polacco come un caso diciamo di grande successo in questi anni ma andate a vedere la correlazione tra le esportazioni della Polonia e le importazioni della Germania e pressoché perfetto
Nel senso che quello che è avvenuto e che a un certo punto le imprese tedesche hanno rilocalizzare atto in questi Paesi
Gran parte di alcune fasi della manifattura che non erano ovviamente più conveniente attenere attenzione ma non chiudendo e andando a produrre in Polonia
Ma creando in realtà un sistema di impresa
Che sfrutta
L'internazionalizzazione rafforzando poi tutta una serie di attività
Se a livello domestico e qui naturalmente molto importante è stato l'integrazione con i servizi non generici ma la produzione
Un'altra grande trasformazione che è avvenuta in Germania e che in qualche modo deve avvenire o dovrà venire da noi è stata questa anche grande cambiamento non i servizi alla persona non che sono arretrati per molti versi interna ma i servizi alla imprecise
Quello è una grande modifiche a una grande ecco allora quello che succede e in qualche modo questo le imprese tedesche che malate d'Europa come le nostre perché in larga parte
Hanno tutto l'inizio del due mila a un certo punto conoscono una formidabile ripresa è una formidabile crescita
E da questo punto di vista naturalmente il discorso è integrazione servizi manifattura internazionalizzazione
E a questo
Il che significa naturalmente cambiare la
Il lavoro la la qualità e la qualifica del lavoro che si impiega perché non è che si
Arrivi struttura e poi si utilizzano gli stessi quindi c'è una necessità di una grande flessibilità
Ma non intesa come mero precariato come sapete in Germania la disoccupazione giovanile non esiste
Nel senso che ha una dimensione che è pari a quella della dimensione della della disoccupazione
E La Neve No non è che ci sono e e questo legame che si è sviluppato che ha permesso
Come dire queste trasformazioni produttive fossero accompagnate da questi mutamenti a livello di politiche di contesto
Ecco questo naturalmente qui il discorso di della struttura industriale delle differenze di sottolinea sale fondamentale perché naturalmente ha molto aiutato la Germania vere non solamente le medie imprese ma che le grandi imprese che hanno fatto
Hanno in qualche modo agito da battistrada soprattutto sulla seconda grande trasformazione quello della domanda
Perché non solo l'offerta si è ristrutturata ma bisognava andare a catturare la nuova domanda della Cina della dei paesi dell'Asia dei Paesi emergenti
Emergenti e qui naturalmente le dimensioni medio-grandi sono fondamentali perché bisogna in qualche modo stabilire non più un export conveniente bisogna stabilire una presenza
Indi in diverse di queste aree e soprattutto essere in all'interno di queste reti globali che ormai dopo minano e caratterizzano questo tipo di produzione ecco quindi
Da questo punto di vista una prima implicazione di policy non è nuova se vogliamo però e me implicazione forte
Non ci sono più opzioni possibili alla necessità di favorire una riaggregazione del tessuto di micro piccole imprese italiane
Non ci sono nel senso che
La crescita della dimensione la possibilità di favorire fenomeni di aggregazione la possibilità di creare reti
Sono diventati dei degli assoluti imperativi categorici sì questo tipo di
Trasformazioni a questo punto non vogliamo solo subirla e ma vogliamo in qualche modo anche utilizzarle
Naturalmente qui il contesto poi esterno ha pesato
Perché sapete che cosa è successo e lo sappiamo benissimo a queste trasformazioni
Di cui ho parlato si è aggiunta una diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione della comunicazione che sono il vero come dire oleodotto attraverso cui la riorganizzazione del tessuto industriale passa
La diffusione delle delle delle dell'ICT delle della della tecnologie digitali è un fenomeno endogeno non è un fenomeno esogeno di un Paese
In altri termini più un Paese riesce a cambiare più un Paese riesce a
Trasformare a riformarsi e più queste tecnologie si diffondono
Questo è un fenomeno che stanti
Diciamo si sta studiando a livello economico perché prima si pensava basta investire di più in queste tecnologie e si hanno dei furbetti positivi non è vero vedere investimenti contano
Ma a parità di Investimenti fatto cento questo investimento io posso avere una resa di centocinquanta trecento o cinquecento e da che dipende
Dipende dalla capacità in qualche maniera di accompagnare queste
Questi investimenti dalla trasformazione poiché il sistema di relazioni industriali di organizzazione della produzione
Quindi la diffusione e molte volte il risultato di cambiamenti che sono molto più ampi che non investimento ecco quindi per concludere questo forse
E l'altro aspetto interessante importante proprio dal confronto con altri Paesi a partire diciamo dalla dalla
Dalla Germania emerge con forza questo
Un Paese come il nostro non può che avere una via alta la competitività e alla crescita la via alta significa scommettere sull'innovazione sull'educazione sulla ricerca non c'è altro
Fattore che in qualche modo ci potrà assicurare come ci ha assicurato in passato una scomposizione diciamo di Paesi avanzato
Ma questi fenomeni oggi si producono sempre di più in un contesto che ha aperto e quindi deve essere permeabile
Sia nell'andare verso sia nell'attrarre da
Questo è un altro fenomeno molto importante la possibilità di attrarre assorbire questo tipo di opportunità
è un fenomeno in contesto aperto e soprattutto è un contesto interattivo
Dove quindi quelle famose riforme di cui parliamo le riforme strutturali e non servono solo a dare i più flessibilità più mobilità
Ma sono fondamentali per creare un contesto favorevole alla diffusione delle innovazioni e poi alla fine della produttività
Da questo punto di vista e quindi
Come dire
Parlare delle innovazione come semplicemente aumentare gli investimenti della ricerca secondo me è un modo di vedere molto vecchio di un fenomeno
Non è che gli investimenti ricerca e l'INPS non sono importanti ma in realtà se non creiamo un contesto
In qualche modo al punto aperto interattivo in grado di diffondere
Questo
Questi tipo di investimenti gran parte vanno sprecati
Un grande economista diciamo del passato forse il maggiore che
Teorico dell'innovazione tecnologica si chiamava appunto Schumpeter già
Parlava di questa famosa infetto di distruzione creatrice la capacità di
Continuamente creare ecco un contesto oggi interattivo e aperto
Ed è in grado di DD di mettere in moto un meccanismo di questo genere
Questo credo quindi sia un po'il tipo di implicazioni che che che nascono diciamo da questo lavoro e quindi come diceva prima Enrico sono naturalmente dei suggerimenti che vanno
Utilizzati perché
Possiamo vedere questa o mancata internazionalizzazione mancato salto di qualità il recrimina ma in realtà lo possiamo vedere come una grande opportunità che ci è aperta coro
Perché vuol dire che c'è uno spazio da poter colmare
E non è vero che come dire ormai
Il treno è passato i tempi sono scaduti molti di questi treni sono passati ma in realtà da questa situazione partono continuamente dei trenta
Naturalmente bisogna fare bisogna sapere dove la stazione e fare il biglietto soprattutto
E quindi ci bisogna cercare se non altro di non continuare ad andare in direzione opposta e di dire sì sì ci penso dopo grazie
Abbiamo chiamato in causa quindi Moretti e Montezemolo che sembra
Nella fase finale
Enrico Giovannini ha ascoltato i nostri due interventi le cifre i dati il senso del lavoro sul decennio perduto che abbiamo fatto
E quindi l'invito a lui era un invito soprattutto insomma a sapere il suo punto di vista il punto di vista di una persona che in questo decennio ha lavorato sui dati sia a Parigi
Che a Roma e che quindi è in grado di darci in questo intervento centrale conclusivo della nostra presentazione un punto di vista che ASP dal quale aspettiamo molto
Grazie mille ma in grazia di questa opportunità
Beh
Io ho due possibilità la prima e di discutere quello che c'è
Nel rapporto nel documento
Però
Paolo ha già
Toccato alcuni punti nodali Enrico anche
Quindi rischierei di ripetermi dall'altro occorre cercare di discutere forse quello che non c'è ma soprattutto
Provare a rispondere a una domanda fondamentale secondo me
Ma perché è successo quello che è successo
Perché non abbiamo studiato
Perché non abbiamo capito
Perché non abbiamo fatto
E guardate che non è banale secondo me trovare una risposta a questa domanda almeno io non ho trovato
Perché altrimenti
Andiamo molto tranchant ma se entriamo
Nella
Nera ma
Io nel due mila sono andato via fino al due mila
L OCSE
E quindi ho visto per nove anni paese un po'da fuori no
E la domanda
Ma
Abbiamo studiato sufficientemente per capire cosa succede deva nel mondo
Beh abbiamo studiato
Indubbiamente
Paolo diceva abbiamo fatto i convegni leggevamo i rapporti delle organizzazioni internazionali di quello che facevano gli altri
Forse non abbiamo studiato
Come avremmo dovuto in termini di Commissione cioè ogni neurone affida studiato un po'per sé
E non siamo riusciti da creare quello che
Si chiama intelligenza collettiva nel nel mondo del web due punto zero cioè a fare le connessioni
Però io credo che abbiamo abbastanza studiato
E allora la vera domanda
A meno prendo questo come ipotesi di lavoro ma perché non abbiamo capito
Perché sul perché non abbiamo fatto
Si potrebbe
Discutere molto lungo ma io vorrei cercare di concentrarmi sul perché non abbiamo capito pre prendo per buona l'ipotesi che
Non è che tutti i politici sono cattivi c'erano tanti politici che volevano fare
Forse non ci sono state condizioni forse però io ho l'impressione che qui si è
Creato un corto circuito
Che al di là delle difficoltà politiche non ha trasformato quello che studiavamo
In una vera
Comprensione
La comprensione e la conoscenza richiede un processo di elaborazione
E
Ed è qualche cosa su cui a mio parere abbiamo mancato
E allora poiché vorrei evitare che tradisce ammirare nel facesse un altro rapporto sull'altro decennio
Perduto
E visto che ho le carte in regola le direi che se c'è un errore nel rapporto il titolo Peschici realtà nel rapporto annuale di quest'anno abbiamo spiegato che
Sono vent'anni che abbiamo già perduto quindi
Davvero solo dieci anni su cui il questo volume si si concentra ma in realtà sono vent'anni che stiamo perdendo una serie di occasioni io su questo provo a concentrarmi
E perché vent'anni
In sintesi
In questi vent'anni il reddito pro capite in termini reali è cresciuto del nove per cento vent'anni
Vedo qualcuno che fa
E il reddito delle famiglie è calato del quattro per cento
E allora la domanda è già siamo cresciuti così poco poi questi tredici punti dove diavolo sono finiti
E qui c'è in parte il discorso che faceva Paolo
Non siamo più un'economia chiusa e allora questi sono profitti
Delle multinazionali che se ne sono andati
Sono rimesse degli immigrati
Che ormai valgono mezzo punto di PIL all'anno
Sono
Interessi sul debito detenuto da altri
Perché parto da questo dato
Perché
Questa distanza di tredici punti non è altro che
Se volete simbolicamente
L'effetto dell'internazionalizzazione delle imprese dell'internazionalizzazione del mondo gli immigrati
E dell'internazionalizzazione del debito
Quando però l'altro giorno qualche settimana fa io ho dato questi dati agente fatto oddio ma quando è successo sta cosa
è successo per trent'anni non è che improvvisamente abbiamo tirato fuori questi questi dati che non erano sotto gli occhi di nessuno
Allora la vera domanda come dicevo io prima come dicevo prima e perché non abbiamo capito
Vi invito vorrei tornare a quando con Carlo Azeglio Ciampi
Posso dire preparavamo l'unione monetaria
E ci dicevamo
Certo se ci saranno unione monetaria non ci saranno più le crisi finanziarie del cambio
Ottima cosa
Ma quelle
Erano momenti in cui il Paese improvvisamente si svegliava
Prendeva coscienza del situazione drammatica e tentava di intervenire fino alla prossima
Che cosa s'degli era il Paese se non ci saranno più crisi di questo tipo
E ci dicevamo i decimali
Cioè dovremmo imparare a leggere i dati i numeri i segnali con un'attenzione enormemente maggiore di quella che si metteva prima
Per guardare questi segnali Moises Naim chiamando quindi Sindaco se non
Segnali deboli
Per il prima che arrivino questi segnali a essere grandi tredici punti di distanza cioè dobbiamo reagire e non l'abbiamo fatta
E perché non abbiamo se saputo capire questi segnali
Io credo che ci siano tre ragioni fondamentali
La prima
Io ricordo un convegno
Artimino vicino vicino
Firenze sui distretti e così via e ci fu un produttore di Prato che ci racconto la seguente storia
Che per me è rimasta sempre in mente ma riparlo gli anni Novanta
Io prima
Invitavo e se leggete i libri di Edoardo Nesi nei
Trovate straordinariamente raccontate io invitavo a casa mia il mio acquirente
E mi facevo
Davanti a dare il vino eccetera eccetera e quello tornava
Nel suo Paese convinto
Che veramente io ero l'unico che potevo soddisfare le sue esigenze perché la qualità eccetera eccetera
Diceva negli anni Novanta io ormai
Parlo con il responsabile degli acquisti di tutto il sud-est asiatico di una grande catena che non verrà mai
In Toscana e io mandi potrò mai fare assaggiare il mio vino il mio cibo
Non so più come fare
Perché non non mi ci sono apportare con uno che Stam migliaia di chilometri di distanza e io ho perso il vantaggio competitivo che arrivo
L'uso Paolo per come e storia come metafora per tutto quello che hai detto tu
E ci siamo evidentemente cullati nell'idea che
Avremmo trovato un'altra soluzione
Sentenza
E appunto Edoardo Nesi racconta nel suo ultimo libro una bellissima storia che trovo sono anche racconto c'è un
Imprenditore che riceva un giorno il la telefonata al suo contabile dicendo Tore la devo vedere assolutamente
Ciò Dio che cos'è lui racconta che in questo capitolo la preoccupazione di questo imprenditore ma perché questo contabile mio insomma alla fine si convince che egli deve annunciare una visita alla Guardia di Finanza
E quindi incontrai contabile il contabile non sapendo come dire massa dottore cosina insomma ci ma mi dica
E si sa c'è stata la svalutazione non avevamo fatto
Contratti dire acquisto degli input prima e di vendita dopo lei quest'anno ha guadagnato sette miliardi
L'imprenditore
Già quando quando è successa questa cosa
Perché cito questi due elementi per dire che
Il miracolo economico italiano le nostre piccola impresa quello che ha creato la ricchezza di questo Paese negli ultimi cinquant'anni
Era disarmato di fronte a un cambiamento come quello che ci ha descritto
E noi evidentemente complessivamente non abbiamo capito
Chi quel mondo stava cambiando praticante
Non l'abbiamo introiettato forse sperando che comunque
Avrebbero trovato da soli la situazione la soluzione e se andiamo a guardare i dati sull'esportazione gli anni due
Noi vediamo che soffriamo per la prima metà degli anni
Può improvvisamente nel due mila sei due mila sette sembra che
Talmente l'industria italiana la manifattura trovi abbia
Trovato la strada perché cresciamo tasse elevate nel due mila sei anche il PIL eccetera dopodiché
Arriva la crisi
E torniamo indietro alla casella di partenza
Allora la domanda è
In quei due anni
è stato un caso cessa adolescenti fondando tutto il mondo cresceva e quindi in qualche modo aggravio sul anche la nostra banca
O in quei due anni qualcuno aveva trovato la chiave
L'impressione che le analisi che Paolo ci ha mostrato e altri e che era l'onda
L'onda del mondo non perché i nostri adesso improvvisamente trovato una nuova strada ma in qualche modo
Abbiamo pensato che quell'aumento fosse adesso esagero
La soluzione ai problemi che avevamo letto mentre invece era una soluzione temporanea per un mondo che cresceva tutto insieme
Il secondo esempio
Nel due mila
Il livello dei prezzi al consumo in Italia era il novantacinque per cento di quello medio dell'Unione europea
Quello tedesco era del dieci per cento superiore a quello medio europeo
Nel
Due mila dieci
In ambedue i Paesi i prezzi sono circa del quattro per cento superiori alla media europea
Cioè vuol dire che
Quelli italiani sono commentati
Tre venticinque per cento quelli tedeschi del diciotto per cento e solo nei settori esposti alla concorrenza abbiamo in qualche modo tenuto botta o anzi addirittura avuto delle dinamiche di prezzo migliore rispetto a quelle tedesche
E qui parliamo del mercato interno
Allora vuol dire che l'altro elemento
Che non abbiamo che
Il terzo fattore di Paolo ci ha ricordato prima quindi non l'hanno un briefing non le nuove tecnologie non il mondo quindi cammina ma l'essere in unione europea unitaria
L'abbiamo continuato a giocare come disse
Non ci stessi
Possibile che non abbiamo capito questo
Sì è possibile
è possibile e gli effetti di questo sono stati prezzi relativi che non sono adatti
A un'economia come quella che dovrebbe
Fronteggiare tutti problemi che diceva prima Paolo
L'altra cosa che non abbiamo capito sono i servizi
I servizi non solo avanzati ma all'internazionalizzazione dei servizi seguendo ad una tavola del rapporto annuale vedete che l'internazionalizzazione servizi e trent'identica tra il due mila e il due mila dieci
Quando in Germania è un'intatta
L'indicatore del cinquanta per cento quindi si continuiamo a concentrarci sulla manifattura
Solo è una parte minoritaria lo sappiamo ancorché importantissima dell'economia italiana ma se non guardiamo all'intera filiera mi noi oggi stiamo perdendo un'invenzione no
Che il nostro disavanzo
Commerciale sui servizi minori mi evidentemente non abbiamo capito che manifatturiero è importante ma i servizi non su
Se non dal mi disservizi fanno poi la produttività i servizi fanno
Anche un'intensità di lavoro più elevata
Da un certo punto di vista
Bene tutto questo
Forse appunto potrebbe costituire delle integrazioni a quello che abbiamo
Visto in questo modo DOCUP in questi documenti
Ci sono altre tre integrazioni che vorrei suggerire e questo per me sono state delle sorprese
In questo rapporto annuale che abbiamo fatto quest'anno che essendo il ventennale mi sono sentito di fare capitolo tutto dedicato gli ultimi vent'anni
Ma lo sapevate voi che in Italia abbiamo un tasso di natalità del d'impresa tra i più bassi in Europa
Io non lo sapevo Alumix tanti numeri in vita mia ma
Io questa cosa non l'avevo colta
Ed è uno dei segnali più preoccupanti
Perché accantonata ditta natante ad impresa bassa abbiamo tu dicevi la natalità anche demografica ma
Abbiamo la natalità
In termini di brevetti di innovazione
Ancorché qui sappiamo che l'innovazione così definita a livello internazionale non è necessariamente diminuzione si fa in tre anni Mizia un po'si abbassa la Caritas chi d'impresa mi disse abbiamo Michele sta andando
Le gazzelle prese nuove
Fanno la differenza nel senso
Weberiano Luigi
Ricordava Paolo prima mingherlina abbiamo visto Bassano da vent'anni minuti forse mi sembra esperto di politica industriale
Mi sono per toglierla perso certamente degli studi riguardo
Però di gli ultimi dieci anni questo tema
Non l'ho visto mi molto sottolinea mi questo dico così invalidità sono abbiamo neanche studiato abbastanza
Oltre che non aver capito
Ancora come abbiamo mostrato nel rapporto il grado di attivazione delle esportazioni sulla
L'economia nazionale si è ridotto negli ultimi diciamo
Perché
Se abbiamo capito che ci ha detto Paolo normale perché in una mondo globalizzato
Come è successo in Italia aumenta la componente di beni intermedi che tu prendi all'estero
Ma se tu prendi più beni intermedi non ti sposti su beni a a più alto valore aggiunto l'effetto netto e che
Possiamo anche essere molto contenti dell'aumento del dieci per cento delle esportazioni ma questo produce ma rispetto a dieci anni fa meno attivazione interna
E questo un altro pezzo importante perché vuoi perché sono importazioni che vengono da unità localizzata all'estero di imprese nazionali multinazionale
Vuoi perché altri fanno le cose migliori delle nostre a parità di tutte le altre condizioni poiché non credo che questo sia un un evento episodico vuol dire che la domanda estraneità
In prospettiva
Ha un effetto se continua così meno forte di stimolo
Allora di fronte a dei consumi che sappiamo quello che sta succedendo degli Investimenti sappiamo quello che sta succedendo
Se anche ci attaccarsi ma questa idea della domanda estera netta e riuscissimo a fare performances elevate a parità di tutte le altre condizioni
Questa da sola sarebbe ancora meno in grado di rispetto al passato di tirarci fuori
Dalla
Crescita bus
Cioè so tutti questi pezzi non è che ci dovrebbero farmi dormire molto tranquilli la notte
E allora la vera domanda è cosa dobbiamo fare qui mi avvio alla conclusione per evitare
Che tredici anni abbiamo un altro rapporto di questo tipo
Perché attenzione
Bene che vada
Non è che tra diciamo che nel due mila tredici riprende la domanda internazionale abbiamo dei numeri con il più davanti in termini di PIL eccetera
Non è che torniamo a
Terze di crescita sufficienti per assorbire la disoccupazione
Allora se noi pensiamo che nei prossimi dieci anni l'unico elemento per considerarci
In grado di non perdere il prossimo decennio è quello di una crescita elevata
Io ho l'impressione che saremo frustrati allora che cosa dovremmo fare nei prossimi dieci anni adesso lo butto giù un po'dura per assicurare che nel decennio successivo
Si cresca un livello adeguato per assorbire la disoccupazione così cioè per fare il percorso che ci ha detto Paolo ha fatto la Germania nei primi anni due mila beneficiando né successione
E io qui ho l'impressione che stiamo studiando poco e stiamo ancora capendo poco
Siamo a
Quanto
Nove mesi dalle prossime elezioni otto mese di settembre quello che sta
L'altra sera mentre mi addormentavo detto ma ci sarà qualcuno che sta preparando le piattaforme elettorali si
Sono convinto che qualcuno sta preparando le piattaforme elettorali per presentare
Nei prossimi cinque anni un piano
Un modello un'idea che veramente
Ci convincerà
Valido
La mattina mi sono svegliato e mi sono detto ma
Speriamo che ci siano
Quelli che stanno lavorando a questa piattaforma
Non parlo naturalmente di destra sinistra e centro
Perché il modo peggiore di celebrare questo libro sì e proprio quello di dire ok adesso abbiamo capito perché non l'abbiamo fatto
Ma questo non cambia il modo con cui noi approcciamo il problema
Concludo
Siamo in ritardo
Siamo in ritardo e siamo in ritardo rispetto dei treni che son passati ma questa è un'altra grande lezione di questo decennio i treni continuano a passare come di fatto
Ed è non so se siete mai stati nella avrete mai visitato la Silicon Valley posso assolutamente strano
Una delle stranezze che io anni fa provai andandoci e che se vai da un'impresa e gli dici io vorrei fare questa cosa
Nel tuo settore e lei non pensa di farlo non mette risponde non penso di farlo rivederci ma dice non penso di farlo aspetta che ti porto da quelli che invece
Forse lo possono fare e ti portano da loro concorrente
Perché è un segmento diverso darà loro specializzazione
Perché faccio questo riferimento perché abbiamo bisogno evidentemente di mobilizzare le risorse ovunque essi siano concettuali politiche
In questo sforzo dei prossimi dieci anni
E ho l'impressione che ancora non abbiamo imparato la la
La lezione che Paolo stasera ci ha detto sulle reti sull'intelligenza collettiva sul i neuroni collegati
E questo mi fa essere un po'preoccupato per il futuro
Anche perché e qui veramente mi fermo
Sta avvenendo una cosa
Che noi stiamo
A cui siamo al centro scusate se vi rubo un minuto su questo aspetto
Noi l'anno scorso abbiamo visto una sostanziale raddoppio
Della quantità di articoli di scarichi dei nostri siti di interviste di insomma tutti gli indicatori di output dell'Istat
Va be'perché se simpatico se andare in televisione no
E in questi sei mesi abbiamo visto ulteriori raddoppio rispetto a quello
Al primo semestre l'anno scorso
Cioè c'è una domanda di conoscenza di verità se posso usare questo termine incredibile
E basta guardare come i giornali sono cambiati
E parlando con il direttore di un grande quotidiano italiano gli ho detto di come voi avete cambiato il modo di fare i giornali adesso ci sono i dossier che ci sono i dati ci sono i grafici
Dico è stata una scelta sì in parte sono scelta ma la verità e che adesso visto che il Governo di CDEC su cose che toccano le persone le persone vogliono essere informate
Vi invito a riflettere su questo aspetto cioè
Questo è un Paese che improvvisamente si è svegliato
Lo vediamo dai dati economici
Che per esempio ho avuto una propensione al consumo anormalmente elevata nella crisi
E che improvvisamente vediamo i segnali di un tentativo di aumentare la propensione al risparmio perché la gente si è resa conto che la crisi e strutturale e reagisce
Peggiorando la situazione naturalmente nel breve termine ma questo
Allora questa domanda di De Rita
Come riusciamo a soddisfarla
Perché sarà quella domanda di verità che forse si rivolgerà le piattaforme nel frattempo saranno state preparate
Perché nei prossimi cinque anni o troviamo una narrativa come si dice o un meccanismo che ridia speranza e movimento
Affrontando i problemi non semplicemente promettendo oppure il rischio è quello di un ulteriore depressione
E credo che questo libro così come altre
Approfondimenti che si stanno facendo in questo momento hanno assoluto bisogno di uscire dai convegni per usare ancora quello che ha detto Paolo
E trasformarsi in conoscenza e condivisa e quindi d'azione
I treni continuano a passare Massei nei prossimi sei sette mesi cioè quando ci prepareremo nuove elezioni
Non decidiamo quale prendere con la quale
Dei treni che passano e più importante prendere
Beh allora magari salta Remo sull'ultimo lo su quello che passa e non necessariamente sarà quello giusto che eviterà tra dieci anni all'Arel di scrivere un altro passaggio come questo
Questa metafora ferroviaria concludiamo la nostra il nostro incontro devo ringraziare moltissimo Enrico Giovannini sospettavo molto dalla sua
Dal suo contributo effettivamente ci fa molto rifletterci rifletteremo molto spero che torneremo stanotte
Grazie grazie a tutti