Dibattito sull'attualità del liberalismo italiano

Radio radicale abbiamo nei nostri studi Corrado Ocone studioso della libri liberalismo che salutiamo buongiorno oneri buongiorno e Pier Paolo segnali della Giunta di radicali italiani studioso di pensiero politico attuale è impegnato da
Da molto tempo nel
Nell'intenzione di
Nel ritrovare riguadagnare l'attualità del pensiero liberale nella dibattito politico italiano male buongiorno relazioni Michele grazie a Radio Radicale per questo appuntamenti
Ecco volevamo fare un approfondimento proprio per partire con Ocone e con per Paolo da questa idea che Pierpaolo sta cercando di sviluppare
Con che nascita
Da tempo e o come è noto per chi lo conosce proprio per una sua interpretazione della cultura liberale del metodo liberale diciamo così
Diciamo spregiudicata ecco siamo delle parole
Leggere per cercare di andare al
Al nocciolo della questione
E questa lettura sui giudizi spregiudicata può dare degli spunti sull'attualità di oggi come come usiamo questo pensiero liberale in una situazione intricata come questa che vediamo oggi
Cominciamo da o con allora grazie della domanda
Ma
In effetti direi che il termine spregiudicato è giusto nel senso calato nell'oggi
è meno secondo me appropriato in una dimensione storica perché
Oggi risulta la mia interpretazione del liberalismo spregiudicato perché
Nella storia del liberalismo italiano negli ultimi anni è successo qualcosa
Cioè la io metto subito le carte in tavola sono d'ispirazione crociana quindi l'ottantanove per cento del consenso che dico
Insomma vi ha già dette Benedetto Croce quindi sono Taldo epigono oppure Taldo il minimo epigono domani perché c'è anche un'esperienza diciamo di studio dell'Istituto di studi filosofici e storici c.d. Napoli per cui lì c'è una formazione solita anche ho letto nella biblioteca personale vivere del sì sì sì certo io ho lavorato se la biblioteca persone detto processo ha sostato borsista dell'Istituto di Studi storici
Che l'istituto appunto creato da Croce stesso dopo la guerra a Napoli
Quindi solo che nel del liberalismo italiano è successo qualcosa di pratico e che bisogna fare in maniera molto dati da
E quindi andando ovviamente un po'con l'accetta una storia della dei ritratti di storia della cultura italiana del secondo dopoguerra
Nel secondo dopoguerra diciamo la cultura italiana è stata è stata dominata
Dal marxismo
In due versioni
Una marxismo che si dica ufficiale
Che diciamo si richiamava a Gramsci attraverso la lettura che di camici tutto sommato abbastanza corretta gli aveva dato Togliatti
Che si era fatto appunto promotore
Del del la pubblicazione del posto porta bene perché del delle opere dei quaderni dal carcere
E poi c'è stato invece onda secondo marxismo che poco alla volta subito anche su un certo peso
Di ispirazione
Positivi Istica
Che quindi diciamo a privilegiato di aspetti relativi alla scientificità del peggio di Max questo secondo marxismo che è venuto a compromessi con il primo nel
E il Partito Comunista faceva riferimento in prima istanza Galvano Della Volpe poi a Lucio Colletti
Nell'uno e nell'altro caso diciamo di si e diciamo svolta una sorta di
Si è combattuta soprattutto il pensiero idealisti come invece aveva dominato la stagione filosofica precedente
Dell'Italia
Si è potuto questo pensiero idealistica o soprattutto nell'espressione crociana liberale
Perché appunto o tendendo do a farlo passare cosa che non era affatto vero come dette privo e provinciale
Oppure facendo un discorso un po'più sofisticato che era quello dei
Marxisti indica Marsciano togli accanito cento
Ci e Croce ha rappresentato il momento mondiale è questa la fase di Gramsci dell'idealismo italiano e dell'idealismo della filosofia contemporanea
Però lo ha rappresentato da un punto di vista più logico noi invece lo storicismo Quercia e borghese lo soci poco scadono dobbiamo vendendone popolare
E
E diciamo concreto con la parte della mi scusi Locone da quella parte là
C'è addirittura la propria azione
Cioè da questo come si fa versante della storia marxista c'è un'approvazione di quella che viene chiamata la linea cronici e De Santis sì no infatti
Gramsci
I aveva proprio scritto nei Quaderni Togliatti sottolinea questa fase bisogna costruire l'anti Croce cioè appropriarsi di conoscerne superarlo
Però diciamo del due nella alla nella concretezza dei fatti poi le due coalizioni comunque hanno fatto sì
Che che diciamo tutta la stagione precedente della filosofia italiana fosse messa in disparte soprattutto fosse messa in disparte quella
Particolare interpretazione del liberalismo che aveva dato
Benedetto Croce che a mio modo di vedere non era affatto l'interpretazione eccentrica o spregiudicata Meda una interpretazione in linea con filoni importanti della cultura liberale europea
Quando nel mille novecento ottantanove
Assumiamo ovviamente come data indicativa
Ecco l'alto il muro di Berlino e quindi è venuta ad esaurimento sì l'esperienza del comunismo sovietico del socialismo realizzato
E è rinato interesse massiccio per il liberalismo
Ora la cosa strana è che in Italia
Questa rinascita del liberalismo avvenuta a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso
E è stata una strana rinascere liberalismo nel senso che
Prima di tutto è stata promossa spesse volte da studiosi che un tempo erano stati marxisti
Ma poiché soprattutto è stata una provocazione secondo me i il più delle volte non nata da un effettivo Travaglio storico e quindi come si fosse dismesso un abito e se fosse nessun altro
Questa qualità anche ambienti non marxista anche viene azionisti e questo che è successo è successo che semplicemente è stato adottato una interpretazione particolare del liberalismo
Chiedo che io chiamo pronto liberalismo cioè è stato è stato eletto come campione del liberalismo un autore come von Hayek
E quindi tutta la tradizione del
Del marginali sbocco
E quindi della filosofi dell'individualismo metodologico austriaco questa tradizione
è stata una tradizione reazionaria nel senso etimologico do la parola nel senso che ha cercato in pieno novecento di recuperare una concezione il liberalismo che era il liberalismo delle origini liberalismo proprietario il liberalismo
Fondato su un concetto di individualità forte eccetera ma il liberalismo nel frattempo aveva avuto una lunga storia
E ha avuto anche delle fratture c'erano state anche delle fratture epistemologia vetustà fu nel linguaggio al terzo piano in questa storia del liberalismo
E sotto a partire da Tocqueville soprattutto
Il liberalismo a
Perché anche il liberalismo come qualsiasi idea vive nella storia e quindi e voi ve nel dibattito viene allegato
Evolve nella storia quindi diciamo
Il liberalismo sia da aveva perso Mammano dei caratteri il linguaggio tecnico si dice giusto naturalistici per diventare sempre più storici sta sempre più meno metafisico dal mio punto di vista
Tanto che molti liberali del Novecento la più parte dei liberali del Novecento è liberale in questo senso
Io penso a Isaia berlina penso
A annata ente che secondo me e liberale spento a una di Beckham democratico liberale come John Dewey penso avremo una donna
Penso
Penso
Anche ad autori della nostra tradizione
Come Gobetti come Rosselli etc che non sono diciamo liberali nel senso del liberale di verismo del economicistico
In cui lo è AIAC
Allora questo operazione intellettuale ha fatto sì che in Italia cioè una particolare interpretazione del liberalismo venisse venisse diciamo
Nell'opinione comune nell'opinione pubblica venisse assimilata al liberalismo tout-court perché queste punto succede perché l'Italia c'era comunque sta una carenza di cultura liberale per motivi storici per il predominio dei partiti etici del dopoguerra eccetera ci sono i comunisti è
E
E quindi e quindi diciamo detta appunto col fatto con l'accetta un po'questa la vicenda allora la spregiudicatezza non è altro che un nel ritorno secondo me
A quel discorso che aveva iniziato Benedetto Croce cioè quello di
Fondare un liberalismo su bassi
Ne e idee diciamo idealisti che ma
Il termine idealisti idealisti idealismo e molto determina insomma
Che non ha l'accezione filosoficamente Chianelli linguaggio comune
Quindi la mia diciamo impressione che ritornare a un liberalismo fondato su basi di ad istituire sia oggi particolarmente in
Importante per tutta una serie di motivi anche concreti e politici
E soprattutto sia in linea con le più importanti esperienze liberali del Novecento
Pier Paolo
Commento diciamo questa questa
Lettura che appunto partiva da questa particolare angolazione della spregiudicatezza interessante quello che dice Corrado CONI
Soprattutto sta appunto se proiettato nell'attualità e
Guardando in prospettiva futuro cioè qual è la forza del pensiero liberale intendo a chiamarlo pensiero liberale proprio per liberarlo dall'ISMU e per non confonderlo con ideologiche
Perché il Novecento è stato attraversato dall'ideologia degli ideologismi dal comunismo fascismo od è dunque Matisse mi dagli integralismi religiosi eccetera
Liberarlo da da da questo
Elemento che tende Orsa confondere nell'interpretazione anche e della parola e recuperati del pensiero liberale cioè la filosofia liberale
Cioè
Il il pensiero liberale non come un'ideologia cioè
Come una costruzione statica fissa strutturata secondo principi che inamovibili ma come un punto un una filosofia che è capace
Seguendo determinati principi di seguire un metodo cioè il pensiero liberale è una filosofia è un metodo questo metodo è basato soprattutto ovviamente sul dialogo sul contraddittorio sul sulla discussione
E sulla possibilità questa discussione questo dialogo possa essere conosciuto che le idee possano circolare che i cittadini possano farsi veramente un'idea sulla realtà in trasformazione
Sentendo le varie campane le varie voci
Anche quelle che purtroppo oggi vengono silenziato e vengono zittite e questo ovviamente impedisce al pensiero liberale trasformarsi in un metodo che possa portare invece quell'innovazione
Che il pensiero liberale in quanto tale ecco necessariamente portatore
Cioè la capacità a seconda anche del del dei tempi che si vivono dei costumi che cambiano degli abitudini degli usi sociali che si trasformano questa capacità del pensiero liberale
Di nell'impatto con la carta che muta di assumere anche delle novità
Che essi perché permettono a questo pensiero di essere sempre aggiornato di assumere aggiornamenti ma anche di
Offrire
Al discussione e alla cultura politica tutte le
Diciamo le possibili strade che Mammano si presentano
L'esempio più semplici che mi viene in mente quello legato alla tecnologia cioè elemento tecnologico internet
L'era del digitale tutto questo ovviamente cento anni fa cinquant'anni fa trent'anni fa non c'era Martens liberale attraverso il proprio metodo discussioni di analisi di capacità di innovarsi
Può leggere questi fenomeni con una chiave di lettura non statica non fissando un immobile
Ma in grado di offrire anche addirittura elementi positivi di
Diciamo di costruzione
Di un'alterità politica
Quindi diciamo questa iniziativa che abbiamo preso con Corrado Ocone con radicali italiani
Farei una serie di appuntamenti dibattiti su personaggi personalità del del pensiero liberale liberalsocialista del socialismo liberali soprattutto italiano
I tempi che abbiamo iniziato appunto con Benedetto Croce aveva poi siamo andati avanti con in audire Gaetano Salvemini
Tutti appuntamenti che abbiamo tenuto nella sede del Partito Radicale Radio Radicale che Radio radicale ha sempre e lo ricordiamo tutte queste cose sono disponibili nel sito internet di Radio Radicale
E invitiamo appunto gli ascoltatori che sono interessati a questo tipo
Gli argomenti di magari andare contestualizzare le cose che stiamo dicendo in questo momento anche riascoltando questi eventi di cui perché sono personalità che
Riscoperte rilette
Ci danno una forza talmente attuale per il presente e che diciamo dimenticarle o far finta
Che non ci siano o rischiare di non sapere quello che effettivamente hanno detto
Ci toglie qualcosa nella costruzione di questo futuro e quindi riscoprire una cultura politica che Marco Pannella dice sempre no politica e cultura cultura e politica
Secondo me negli ultimi anni il pragmatismo a livello proprio ideologico
Cioè un concretissimo di cui si è fatto meno invece del pensiero e quindi delle idee e quindi della visione
Nottola allo stesso Pier Paolo Pasolini criticava diciamo così il pragmatismo con cretinismo se di togliamo il pensiero la rete la capacità di recuperare Pinzi relazione che
Possano andare insieme
E quindi a cultura politica e necessarie per costruire il futuro
E è necessario per il metodo liberale saper unire
Pensiero e azione Latteria della prassi Benedetto Croce richiamava
La filosofia della pratica cioè la filosofia della politica
E se non c'è questo si rischia di esce indenne proprio
Ai minimi termini cioè tutto diventa spartizione potere fine a se stesso la politica diventa partitocrazia cioè si discute soltanto della spartizione di posti chi occupa la RAI come si occupa
Quell'altro ente la corsa alle poltrone le coccarde sì tutto si riduce a al potere mentre il pensiero liberale esattamente
La forza che si oppone a questo potere fine a se stesso
Che cerca di ristabilire un un principio di libertà con la religione della libertà diceva Croce no io volevo dire una cosa che quando Pier Paolo radicali italiani
Insomma invitato no insomma a
Attendere il primo degli incontri di questa serie
Fra l'altro al primo mentre le noto anche Marco Pannella che ha fatto intervento molto molto interessante anzi
Se possono gli ascoltatori recuperando in Rete perché
Ha dato un'interpretazione dei distinti crociani come filosofia del pluralismo
E che è molto interessante però dicevo io ho accettato di buon grado proprio per il discorso che facevo prima perché uno dei diciamo in questa operazione di
Egemonia culturale occupando meno mediatica realizzata
All'inizio degli anni Novanta e che è stata chiamata la rinascita del liberalismo di tonno del liberalismo ma che è stato ripeto la rinascita di un particolare liberalismo
E era necessario rimuovere completamente
La tradizione italiana natalizio del liberalismo italiano in effetti questo è e e infatti questo è avvenuto
Già che se poi sono sia Iside sono locati sì sì nomi che poi fanno parte diciamo nella
Scusate il discorso più di Marco Pannella di altre persone come Luigi
Sono stati molto vocazioni talmente dagli antichi che poi ci sono sedicenti liberali diciamo esatto io infatti faccio
Faccio questo esempio che l'esempio diciamo della di tutti cosiddette in house liberali come vengono chiamati
Sicuramente la persona più onesta intellettualmente anche diciamo più culturalmente attrezzata e che quale secondo me non a caso può in questi venti anni ha avuto anche dei ripensamenti importanti
E Giuseppe Bedeschi più sette Bedeschi scrisse all'inizio degli anni Novanta una storia del liberalismo dagli editori Laterza le pensioni penale
E la cosa interessante che doing ricostruiva abbastanza insomma in maniera egregia hai tutti gli autori la storia liberale lirismo però poi è arrivato al Novecento
Estrapolarla del tutto gli italiani perché diceva croce è stato un liberale in autentico poi lui ha avuto dei ripensamenti sono convinto che oggi non dovrebbe più questo però
Gobetti non è affatto liberale
E l'unico liberali italiano alla fine finiva per essere Einaudi ma insomma secondo me anche con qualche distinguo
Ma questo perché perché in questa ottica di riproposizione del liberalismo delle origini
Essendo la tradizione del liberalismo italiano maturata soprattutto a cavallo di Otto e Novecento
Era del tutto eccentrica allora est
Spregiudicata per il tema della sua parola e
Allora ecco quindi l'incomprensione totale di Gobetti ecco quindi
L'incomprensione di Croce di cui
Quindi questo diciamo una cosa importante fatto invito invece è una cosa relativa a a quello che ha detto insomma magnificamente Pierpaolo sulla liberalismo come metodo e non sistema
Questo diciamo la la differenza
Fondamentale fra quel tipo di liberalismo e questo tipo di liberalismo cioè io non direi mai
Che cioè non farei mai e cioè il liberalismo è un metodo nel senso che non fa feticcio di nulla non crea feticci esaminate a Riccione haitiana c'è il feticcio dell'ordine spontaneo
Cioè
Sul quale lo stesso proseguiva ricordare
Si saprà meglio di me che sicuramente
Steso Croce aveva fatto anche dei distinguo abbastanza noi americani forti ma lo stesso concetto di individuo non può essere assunto in maniera astratta
Cioè il liberalismo è proprio una metodologia critica e
Uno diciamo dei liberali
Dell'ultimo periodo che secondo bene
Che aveva diciamo alle spalle un del poterla somma più solido di quello dei neo liberali è stato Nicola Matteucci Nicola Matteucci ha scritto un libro nel
Del sessantanove che si chiamava il liberalismo in un mondo in trasformazione poi è stato di pubblicato anche commenti il liberalismo solamente
E lui faceva questo discorso
Faceva il discorso dice definiva il liberalismo come una continua risposta a sfidare cioè è la società il mondo nuovo
Lo diceva pure Pier Paolo
Che ci dalle sfide di volta in volta e noi di volta in volta dobbiamo vedere nelle determinati concreti infrazioni il contingente non ciò che favorisce l'ordine spondali o piuttosto che l'ovvia programmato va a vedere qual è la soluzione che apra di più
Spazi di libertà
Già quella la soluzione dell'erario mi vorrei fermare un attimo
Su questo punto che mi sembra decisivo per l'obiettivo di questo dibattito ovviamente
L'apertura di spazi di libertà ecco
Questo il punto dunque vorrei partire verrà la seconda fase di questo dibattito prima però se mi consentite volevo fare alcune notazioni molto semplici
E
Chi in parte sono state anticipate da questo secondo intervento di Ocone cioè sulla rilettura ma anche non è che siamo fare storiografia insomma sono
Anche in parte opinioni diciamo su quello che è avvenuto nella storia politica di questo al Paese
Su quello che è avvenuto in Italia diciamo fino al mille novecentottantanove sul ruolo della cosiddetta egemonia culturale molto opportunamente o come adesso sottolineava che che in realtà un peso
Grande sulla efficacia di questa tradizione liberale vecchie
Era stato messo in realtà non tanto dalla famigerata
Diciamo egemonia marxista ma quanto dai cosiddetti sedicenti liberali che ricordiamolo non sono stati poi solamente quelli degli anni Novanta
E
Pinter ripeterò sicuramente male in maniera grossolana cose che ho sentito anche da Marco Pannella su quanto fosse fatto strane come si dice
Della cultura liberale nelle cosiddetta Prima Repubblica cioè o non voglio dire il Partito Liberale che è un
Rimane un partito sostanzialmente fuori da dall'agone politico e in questo in parte io al sette pure dire
Esercitare anche proprio nelle corse personalità una diciamo raffinatezza una purezza culturale non
Non da poco ma la Democrazia Cristiana per esempio o tutto quello che si guardano attorno al regime
In termini radicali
Chi è in larga parte delle fondazioni sia e poiché con la partecipazione del Partito comunista cominciare dall'epoca Terna
Nel compromesso storico
Ma diciamo lì interviene anche giocata diciamo una operazione che
E mortifica quanto nella Costituzione c'era di questi principi era stato fatto per gli azionisti ed quanto i radicali per esempio tentavano di
E quindi teniamo presente questa questa cosa in effetti
Pure vada affrontarlo ma appunto ed un'arma anche io vado con ben altre argomentazioni rispetto a quelle che sto usando i
Quindi diciamo mi associo a questa lettura sono molto
Diciamo contento di sentirla per quello che vale diciamo nell'ambiguo
Volevo ripartire un attimo da da questa questione dell'apertura di spazi libertà perché secondo me si collega come dicevamo prima co che cosa ne facciamo oggi di queste cose che abbiamo imparato dato che
Per Paolo altri sono diciamo i radicali cercano di incidere sulla realtà attuale e
Io faccio un esempio l'apertura di spazi Berta oggi
Nell'evocazione ancora di più al palo internet per esempio i monopoli ancora di più Benedetto Croce eh una persona che parla dei monopoli di Roma fare OSCE mi pare di ricordare non da poco
Oggi nell'epoca di grandi ma monopoli transnazionali chi c'è a difendere l'idea
Sì ho capito bene io ho un'idea liberale della concorrenza con questi soggetti giganteschi che presentano queste sorti magnifiche e progressive come si diceva e invece non si parla di tira concorrenza no dell'apertura di questi spazi
Ma
Sì in effetti quello che
Andrebbe fatto proprio individuate la funzione di liberale cioè come secondo me chi oggi e l'ha svolto e quali sono i soggetti che possono svolgere la funzione liberale
E perché oggi c'è bisogno appunto di liberalismo
Io Bodei
A questo mondo insomma l'esempio che Michele
Che Michele che tu hai fatto Tondo degli ippodromi destinate a
Ecco appunto l'hai fatto diciamo che questa cosa professor Silvio
No questa cosa che quest'anno che tu hai fatto ecco né è molto opportuno perché
Noi ne abbiamo discusso più dei
In alcuni degli incontri che abbiamo tenuto al partito radicale cioè
Il dibattito per
Anche diciamo un po'mai
Forse vetusto fra liberalismo il liberismo rocce Einaudi etc
Ma e molto interessante perché un'altra delle diciamo dei dei luoghi comuni che si son fatti passare in quelli che è stato fatto passa in questi anni ecco che
Si è sempre detto dice il contrari o Stato ossia statalisti ossia mercati istinti contrario del mercato è lo Stato
No il contrario del mercato il monopolio non allo Stato
Tre carte Santacroce nella storia del
Dell'Europa Secolo decimo il salto l'Oriente è un filo costante di questo esatto io poiché per quando riguarda la polemica fra Croce nodi sul liberalismo liberismo io direi che ha una polemica su cui
Perché tutti devono tempo che sente e che molto formativa ma io direi anche un attimo di andare oltre
In direzione proprio diciamo del sanno PRA di un pragmatismo sanno e
è
Invecchiato che croce
Avrebbe approvato tutti
Tutti diciamo le le politiche Einaudi anni di via di apertura dei mercati eccetera perché
Lì era un discorso semplicemente filosofico e quindi portato gli estremi perché la filosofia e la disciplina che ragiona sul gli estremi quindi da e è radicale
Cioè quando Croce dice dice non si può legare il liberalismo
Necessariamente a un regime di libertà economica non dice che
Allora bisogna
Preferire un regime comunista economici ha fatto questo anzi diciamo
Tutte le basta seguire insomma un po'la la parte politica della sua azione della sua opera ha sempre appoggiato diciamo
Diciamo i provvedimenti di ben visti ICI lui fa un discorso molto semplice
Dice il liberalismo ammette
Qual sia si ordinamento della proprietà e anche l'ordinamento comunisti co e allora di solito ci si ferma qui però lui poi aggiunge
In la concezione liberale come concezione la vita se ricordo bene aggiunge ma con
Una solo dato avvertenza che il modo prescelto
Che dal modo prescelto sia sempre possibile dissociarsi sempre possibile criticando senza averne danno
Allora qui Croce quindi fa un discorso sugli estremi cioè pensava secondo me alle comunità monastica e cioè se io decido di andare in una comunità monastica o anche in una comune e voglio mettere in comune i beni
Posso essere libero di farlo l'unica cosa che poi devono essere sempre possibile
Per recuperare
Non riuscire tecniche dire
L'importante è che qualsiasi modo sia sempre permessa la critica dell'esistente dice il Croce che
Il principio base di ciò del liberalismo cioè i testi
Il militarismo vive nel momento negativo di critica cioè di del
Liberali contesta sembra che l'ordine dato l'ordine stabilito e sembra l'opposizione in qualche modo
La cosa strana è che io ho trovato in un questa idea l'ho ritrovata in un autore di liberale
Che diciamo molto influente attualmente che è un professore della London School
Un economista di Londra che
Che si chiama Kuhkan tasse non di origine asiatica
E Kuka avessero scritto un libro importante che è stato pure tradotto in Italia dalla casa editrice liberi liberi che si chiama arcipelago di Brera alle
Lui dice dice mi fa un discorso relativo un po'alle
Al al multiculturalismo sostanzialmente cioè ecco quindi il discorso concreto come trovare la funzione di Ben Alì in una società multiculturale
E lui dice ma illiberale deve solo vigilare e che l'adesione ad una comunità culturale sia possibile sembri film di Béla a dissociarsi dice per illiberale
Non è importante la libertà di associazione importante la libertà di dissociazione
E in sostanza quello che Croce diceva nella polemica con Einaudi ad Einaudi
Ma perché sostanzialmente erano due metodologie diverse quella di Croce era filosofica quella Rinaldi era più empirica detto questo un allievo di Croce
E radicale Carlo Antonini
Ha interpretato secondo me nella maniera più lì più precisa questa polemica dicendo dice ma
Croce ed Einaudi non si capivano perché partivano da presupposti diversi avevano metodologie diverse
Comunque e e che forse per un perché si poteva la soluzione dicendo che comunque e ne cambia vivono una visione etica del liberalismo dice Carlo Antoni il liberismo
I il liberismo economico di Einaudi il liberismo diede Einaudi un liberismo meta-economico cioè etico cioè a Einaudi non enti inventava
Il liberismo come libertà di commercio inviti
Interessava l'etica che c'era al fondo di questa opzione cioè il l'etica del sacrificio l'etica della meritocrazia etc
Quindi il liberismo metta economico diceva Einaudi di e diceva Antoni viene audito
è un liberismo etico ugualmente il liberismo di Croce holding il liberalismo dico solidarismo metta politico ma metà politico che significa ancora etico quindi sul terreno dell'etica alla fine si ritrovavano entrambi
E forse si può dire che avesse ragione Einaudi se si considera il liberismo non
Come diciamo
Il
La dottrina liberale vista sub specie economica
Se sia o da come
Ovviamente il liberismo è solo una parte non è il tutto
Ma comunque eh quella parte il di e comunque tutto va ricondotto il tutto è un tutto etico e comunque l'etica che giustifica ogni nostra azione e l'etica della libertà eletti che appunto dell'apertura degli spazi
Quindi la cosa importante da dire che
Non esiste il liberalismo esiste la lotta per il liberalismo perché noi di volta in volta nelle diverse situazioni dobbiamo individuare quali sono le soluzioni che favoriscono appunto quell'apertura di spazi liberali quindi liberalismo vive sempre nella tensione non è mai qualcosa di dato non è una regola Istica cioè non sono delle regole da applicare in maniera pedissequa perché una più una sterminata soluzione nota del in una situazione Puff svolge una funzione di apertura e l'altra no
Quindi è soprattutto una questione di etica di animus liberale sola se se uno ha l'animus liberale
Sa quasi distinto di volta in volta qual è la soluzione quindi
Io non credo nemmeno nella necessità che esista un Partito liberale noi cioè
Perché perché e il partito liberale di cioè il liberalismo non è un sogno giù e non è un soggetto
è un aggettivo
E quindi può qualificare il socialismo può qualificate
Qualifica il radicalismo può qualificare democrazia Democrazia insomma e quindi e questo di diciamo secondo me il discorso importante che capisco che è un discorso anche in qualche modo
Raffinato quindi non di facile non di facile però secondo me noi dobbiamo tenerlo ben fermo se vogliamo creare quella cultura politica liberale
Che in Italia nonostante tutto continua a mancare che è stata minoritaria per tutto il doppi guerra
Io non dico che sia stato ininfluente però è stata minoritaria si è coagulata attorno persone a delle riviste tipo il mondo certo al partito radicale insomma comunque è stato cultura minoritaria se non la vogliamo far diventare maggioritaria questa cultura
Dobbiamo comunque secondo me educata ecco il pensiero educare cioè dobbiamo
In
Diffondere delle idee
Che poi si concretano in un animus liberale
Quindi non non dobbiamo a priori dalle delle soluzioni certo
Grazie contrario volevo un po'richiederà Pierpaolo ripartire anche lui diciamo da questa idea che erano appunto nelle
L'apertura di spazi di libertà ordinati alla luce delle ultime cose il terzo aspetto che vorrei
Se
Perché la sfida di oggi diciamo anche dall'analisi che fa Marco Pannella che fanno i radicali con la Pessi tagliando a noi di bruciarlo
Che vada diciamo da a fine dalla seconda guerra mondiale da quarantasette diciamo dal dal periodo della Costituente fine nostri giorni
E ci rendiamo conto come diciamo decremento del potere partitocratico abbia avuto un
Un'escalation fino arrivare ai nostri giorni con la situazione che abbiamo sotto gli occhi
E questo diciamo può essere pericoloso perché la partitocrazia è un potere oppressivo
Che i toni della possibilità della circolazione dei treni e della conoscenza mente il metodo liberale
Anche rispetto a quanto diceva Benedetto Croce
Poteva essere può essere utilizzato da tutti i partiti cioè non è un partito ma può essere addirittura usato da
Ideologie che apparentemente potrebbe essere contrarie mai non essendo un'ideologia non va in contrasto nel senso conflittuale del termine è presente e liberismo con il comunismo rispetto a un partito ma la vita interna dei partiti pure avendo ideologi diverse potrebbero teoricamente a livello teorico adottare praticamente il metodo liberale
Quindi dà forza del pensiero liberale è proprio questa cioè di una sfida che gioca su un altro campo rispetto accampo unico del blocco di potere trasversale
Partitocratico che
Diciamo copre trasversalmente
Tutto di con l'arco costituzionale ma di più e questo reso possibile
Ne ha fatto che a il potere partitocratico nominando i mezzi determina anche i fini cioè avendo gli organi di informazione avendo in televisione avendo la possibilità di influenzare come un regime
I cittadini facendo conoscere soltanto quello che
Desiderano far conoscere in facendo emergere personalità politiche soltanto quelli che giocano
A comunque un ruolo a rafforzare perché serve a rafforzare il regime partitocratico
E questo impedisce appunto è questa la vera sfida cioè impedisce alle ai cittadini alle persone di poter
Veri di cui di questo pensiero liberale di poter
Utilizzare questo metodo con la consapevolezza necessaria e questa consapevolezza non viene data perché non viene
Ridistribuita la conoscenza attraverso il metodo di diarie diciamo dialogico del dibattito del contraddittorio contraddittorio della discussione diceva anche in altri se non c'è la discussione se non c'è il contraddittorio
A fine non non può esserci neanche la democrazia quindi in Italia oggi e non solo viviamo dice Pannella una situazione politica antidemocratica viviamo ignoranti democrazia manca
Antiliberale
E quindi nell'impossibilità no di poter
Fare in modo che gli strumenti del pensiero liberale della cultura liberale diventino efficaci poi nella lotta politica ecco perché poi la lotta diventa perenne cioè
Continuo continua sfida
Per la libertà libertà dell'individuo che significa anche responsabilità
Con ovviamente il senso dello Stato che proprio diciamo dello stato di diritto che una cosa
Che per mia tutto il pensiero liberale
Io sto capannoni consente vorrei
Mettere in evidenza questo porto perché è un punto probabilmente anche abbastanza
Facciamo confusione dibattito politico attuale
Ed è questo cioè uno dei gli elementi che mi sembrava di aver notato per esempio in quel libro di voi accennavamo prima nuovi Benedetto Croce cioè
Quello relativo alla storia del secolo diciannovesimo
Quando appunto Benedetto Croce premette tutto quel racconto con quel discorso sulla religione della libertà
In realtà
Tenta di narrare in una chiave quasi
Pedagogica per cui fu anche oggetto di critiche profonde non del tutto infondate
La costruzione però
Di delle istituzioni diciamo lo Stato cioè la costruzione di queste istituzioni non indiciamo democratica perché forse Croce non avrebbe gradito l'uso della parola inquisire
Ma delle istituzioni delle istituzioni rappresentative vogliamo dire questo cioè la
L'esercizio di quella cultura del diritto dello Stato di diritto e quindi della funzionalizzazione di questi strumenti storici
Che il centro di quella narrazione quasi diciamo carattere pedagogico cui appunto alcuni dichiarano anche nella diciamo esclusione di alcune cose che potevano essere
Problematiche
In effetti voce un po'aveva giocato su questo
Talmente centrale mi sembrava questa attenzione Hiroshima e dire guardate che quello che abbiamo costruito non è tanto lo Stato ma abbiamo
La storia della reggia libertà è diciamo la
Messa in opera di questi strumenti del diritto di UniCredit diritto positivo se non sbaglio
Che poi permetterà l'esercizio del metodo liberale belli dibattito il parlamentarismo nella sua accezione più positiva
Talmente vedere diciamo a questa continuità che Salvemini per esempio a ad Ernesto Rossi in una lettera dice ma però conosce è talmente fissa in questa continuità che ci sta impedendo oggi questo lo scriverei questa cifra rappresenta di fare la rivoluzione che invece servirebbe
Io a questo Paese e non a caso anche lo stesso processo non mi sbaglio parla nel paese delle mancate licenzio quindi ciò queste correzioni per dire che in realtà
A questo punto della costruzione delle istituzioni quindi sì io allora arriverei a questo
Da un po'diciamo per una via laterale allora
Io sto cercavo adesso diventa un po'più concreto diciamo il discorso proprio per rispondere alla sollecitazione pure di Pier Paolo che diceva pensiero e azione
Allora io direi se io dovessi fare in agenda liberale oggi nell'Italia nel mondo del due mila dodici eccetera
Ma per esempio il CIPE ci sono
Già sono cinque diciamo
Bambini duali adesso scrivendo a penna quindi
Però già cinque focus tematici che insomma che andrebbero la giornalino ottica libera secondo me sono uno il multiculturalismo cioè quindi l'integrazione delle civiltà
La lotta non nel senso che intendeva Huntington dama diciamo la nota come centro del confronto fra le civiltà che oggi e sicuramente all'ordine del giorno per
Con la cosiddetta globalizzazione
Poi diciamo un secondo un secondo diciamo luogo di riflessione per un'agenda di Berardi sui temi dell'avvio politico della bioetica
E questo veramente onorerà legali che sono gli unici insomma mi sembra in Italia anche perché se lo fanno gli altri partiti di polpi del si stacca dal tendenzialmente non possa fare si sono presentati no
Comunque poi c'è il tema della comunicazione quindi di internet e anche la comunicazione in senso più lato il tema dell'economia e il tema delle istituzioni
Cioè già solo dai giornali in ottica liberale su questi cinque temi permette esterne per la nascita di un partito serio liberali
Al anche se è vero quello che avevo detto prima che
Poi a noi interessa risultato non il fatto che esista un partito libera che si chiami tanto
E le le istituzioni ma le istituzioni io è un discorso che diciamo per me compresso perché non sono diciamo un istituzionali vista cioè però e io su quello che vedo è la mancanza del senso delle istituzioni in Italia
Cioè e e questo diciamo uno dei motivi più serio la nostra crisi a mio modo di vedere cioè
La Prima Repubblica cosiddetta Prima Repubblica condotta
Tutti diciamo le malefatte che gli imputiamo ha ragione io non sono di quelli dice meglio allargare pubblica
Però comunque si conserva un certo spirito istituzionale cioè le più alte cariche del anche gli uomini di parte nel momento in cui assumevano degli incarichi istituzionali
In qualche modo mettevano da parte la loro appartenenza
Oggi invece il regime della CRI Entella dell'appartenenza e della spartizione
Cioè ecco eticamente quasi totale
Allora d'Italia non è un Paese democratico non è un Paese democratico un paese liberale non è un Paese di Ben Alì ma
Io da un punto di vista del liberalismo sicuramente
L'Italia e ha una caratteristica che hanno gli Stati liberali ed ha visto
Però
Subito aggiungo che il nostro pluralismo non è il pluralismo competitivo che è proprio del del liberalismo ma e il pluralismo conclusivo
Nel senso che tutte
E e quindi c'è sicuramente una procura vitale la società italiana però se la dualità della spartizione non la totalità del libero passaggio da una chiesa all'arte faccio quindi
Cioè
Il grosso problema dell'Italia e la popolazione
Cioè quindi recuperare un solo senso l'istituzione contro i corporativismi diffusi secondo me la prima vera rivoluzione liberale da fare
E quindi quest'ottica io direi
Insomma potrebbe essere un'agenda liberate emesso in
Impianti di tanti di quegli argomenti ma alla fine lo spessore dell'Aula so solo cifre lorde dirti complesse questa tua questa nuova proposta siccome ne abbiamo parlato anche con Corrado Ocone eccetera ho accennato anche atti Michele
C'è l'idea e abbiamo deciso di mettere su un'associazione radicale sia l'annuncio ufficiale tu ufficiale ha deciso di mettere di costituire un'associazione radicale
Aderente a radicali italiani
Proprio con la finalità di sviluppare questi temi e quindi una soluzione radicale di cultura politica poi sceglieremo il nome insieme
Liberale e libertaria
Laica ma anche cattolicoliberale quindi l'anche nel senso nostro del termine
E quindi mettere su questa associazione con anche altre persone che hanno partecipato i vari appuntamenti che abbiamo organizzato Partito Radicale
Personalità del mondo accademico ma non giornalisti intellettuali
Così da rilanciare non tanto dentro il partito radicale perché il dibattito c'è ma dare forza al dibattito interno al partito radicale per poterlo portare all'esterno e
Attraverso un'agenda che potrebbe essere questa di Corrado Ocone sviluppare un discorso
Che certo non possiamo esaurire no questa
Ci potranno essere
Quindi va bene la ringrazio
Paolo diciamo venduto
Verrà scelto quest'occasione per annunciare questa sua iniziativa
A settembre ci sarà ci saranno diciamo comunicazioni coi più precise io
Vi ringrazio per questa un approfondimento atti a Radio Radicale spero che abbiamo cercare un po'di
Sviscerare questi temi che a volte circolano in che maniera nebulosa mentale internet quello che accade prima di blocco indifeso dove a volte si legge qualcosa di questo genere cercheremo anche di
Anche
Cercheremo più di tutti di far circolare registrazioni come queste insieme alle altre che avevamo citato prima cioè l'iniziativa organizzata in questi
Mensi suo Einaudi su Salvemini
Su internet abbiamo già cominciato a farlo perché appunto speriamo che
Grazie all'idea di adesso a settembre di fare un possibile incontro su Calogero timido Carossa prossimo appuntamento anche ad essa vediamo ce la siamo data
Basta lavori ordine prevalse allora avevo Salvemini inganno Calogero benissimo rendiamo filosofia del dialogo faremo poi un bella con fatica Jones dove era tutto questo è sta
Zone oggetto di approfondimento e di ascolto da parte
Di chi verrà su questi in questi luoghi telematici occhi ascolterà conservare questo per dire che il pensiero liberale non è una cosa vecchia stantia superata
Perché non può esserlo in quanto in in cammino è in movimento non è una cosa che firma il tempo di Gian Leonardo Sciascia a memoria futura sarà a futura memoria se la memoria un futuro
Ecco questo percorso della memoria del pensiero liberale serve per costruire il futuro e quindi di mettere in movimento le idee
Io ringrazio tratte Pierpaolo se li ringrazio Michele lembo della civiltà italica italiani Corrado Ocone studioso del liberalismo e dividiamo risolviamo e buon ascolto con i programmi di Radio Radicale