La nota antiproibizionista

Buongiorno
C'è un signore in Danimarca che vuole legalizzare la cannabis si chiama franche IATA a cinquantadue anni ed è il Sindaco della Capitale a Copenaghen in passato è stato anche Ministro della Giustizia
Il suo ragionamento è molto semplice presa d'atto che il proibizionismo non funziona bisogna cambiare strada
Su un punto però è molto chiaro non vogliamo agevolare consumo vogliamo che ci siano o meno come attori nemmeno crimine
Anche a Copenaghen infatti il traffico di droga e mano alla criminalità e gli scontri tra le bande che lottano per il controllo del mercato rischiano di far perdere la Danimarca il privato di secondo Paese più tranquillo al mondo dopo l'Irlanda
Non c'è una formula magica per legalizzare faremo una valutazione indipendente dei risultati ha detto il Sindaco che per questo ha organizzato in questi giorni a una conferenza sulla legalizzazione dell'hashish a cui ha invitato dibattere Pinter laterali
Per confrontare le diverse strade possibili con però un'idea chiara di partenza quella di legalizzare cioè tutta la filiera dalla coltivazione al corso uomo solo con lui sostiene sempre sindaco di Copenaghen si può tutelare la salute dei consumatori e togliere ossigeno alla criminalità organizzata
E la maggioranza dei danesi del cinquantatré per cento se va d'accordo con lui contro un venticinque per cento di contrari tre contraddice però anche il Governo danese ma comunque il dibattito è aperto
Mettiamoci a Parigi dove il sindaco socialista del decimo arrondissement remi però ha organizzato lo scorso ventisette marzo la prima riunione pubblica per discutere della sperimentazione di un arco starà nel quartiere della Garri nord
Tra i duecento partecipanti all'incontro c'erano i richiedenti che hanno sostenuto la necessità di una struttura del genere altri residenti che temono invece l'arrivo in massa di tossici sotto le loro finestre c'era chi accusato di autorità di voler ridurre i danni per i drogati e non cresce Marini chi si è lamentato per i costi giudicati eccessivi chi ha chiesto garanzie per la sicurezza com'era prevedibile sommate trattato di un incontro piuttosto animato e vivace ma è stato anche un momento di democrazia come l'aveva definito il Sindaco ed è giusto che sia così perché quando gli amministratori pubblici prendono scelte che toccano da vicino la vita dei cittadini devono andare a confrontarsi con i loro amministrati
In Italia invece di solito chi ha la responsabilità delle politiche delle però che non ama confrontarsi con che opinioni differenti hanno ancora meno le critiche
Uno di questi dottor Giovanni Serpelloni nominato nel due mila otto dall'allora sottosegretario Giovanardi a capo del dipartimento per le politiche antidroga
Il Dipartimento è una struttura attivissima che rappresenta l'Italia alle Conferenza dell'ONU stringe accordi internazionali organizza convegni lancia campagne di comunicazione si preoccupa delle partecipazioni di Morgana trarremo le dica con Vasco Rossi su Facebook e apre siti web tanti siti web capiti dal servizio per le tossicodipendenze di Verona che interpello ore ha diretto fino al momento in cui è passato al Dipartimento Nazionale
Tanto ho avuto di che tinta emette ma poco di social network perché dottor Serpelloni evidentemente non hanno la comunicazione bidirezionale in Olanda che solleva dubbi sulla scientificità delle pubblicazioni del Dipartimento per le politiche antidroga lo stesso terreno nei fatti firma anche articoli pubblicati dall'Italia il giorno allora dice Anna una rivista di realtà Daloui spesso pubblicata e finanziata dal Dipartimento di cui al capo cioè il dipartimento antidroga cioè Giovanni Serpelloni commissionali ricerche le finanze le giudica ed è pubblica
Tutto questo naturalmente ha un costo e il Dipartimento antidroga una struttura che può contare su finanziamenti di tutto rispetto al
E non stando alle cifre che il suo capo mostrai convegni internazionali organizzati da lui stesso dato che sul sito del Dipartimento di dati non se ne trovano
Per i suoi progetti di ricerca in tre anni il Dipartimento per le politiche antidroga ha ricevuto la cifra di quarantatré milioni e mezzo di euro
Queste e altre cose sono contenuti in un comunicato diffuso la settimana scorsa dalla lega italiana per la lotta all'AIDS di cui parleremo anche noti però che vi permetta con la Presidente nazionale della lira allettandola Cerioli
Io oggi parleremo anche di un'altra questione importante e controversa quella cioè del rapporto che c'è da consumo di cannabis disturbi cognitivi e malattie mentali con il dottor Giorgio bindiani vedremo come l'allarme sulla nocività tipica della Ca'l'avete sia datata sulla lettura scorretta dei dati così sull'uso di dati sbagliati e anche questo in fondo a che fare con l'attività del Dipartimento per le politiche antidroga e con il suo capo Serpelloni e con la sua autentica passione per le ricerche sulle neuroscienze
Chiediamo dunque non dà alle tredici erano detenuti precarietà un saluto da Roberto spagnoli