Sono stati discussi i seguenti argomenti: Assad, Bo Xilai, Chimica, Cina, Economia, Esteri, Fiat, Giustizia, Guerra, Industria, Rassegna Stampa, Siria, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale sabato ventiquattro agosto questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi apriremo con la Siria il presunto attacco con le armi chimiche da parte del regime
Bashar al-Assad dalla periferia di Damasco i quotidiani internazionali
Danno conto dei piccoli passi dell'Amministrazione Obama verso una possibile azione non si sa bene però quale diverse opzioni sono sul tavolo non c'è dubbio che
La stampa estera è particolarmente critica di fronte
Alla lentezza della reazione
Occidentale la mancanza di
Azione in passato leggeremo un editoriale dalle mondo dal titolo di distruggere Assad può continuare uccidere in pace e a distruggere il suo Paese in tutta impunità vedremo anche un editoriale dal New York Times dal titolo i corpi in Siria
Nel quale il quotidiano generalmente molto prudente chiede comunque alla
Casa Bianca di muoversi per rispettare
Anche la minaccia che aveva avanzato un anno fa quando aveva detto che l'uso di armi chimiche
Una linea rossa leggeremo anche l'Economist un editoriale dal titolo un passo di troppo se Bashar al-Assad davvero usato armi chimiche contro suo popolo in modo massiccio
L'America deve intervenire poi parleremo d'altro del processo in Cina contro
Lex Stella
Emergente del Partito Comunista box si lie
Cercheremo di capirne la posta in gioco attraverso due analisi una pubblicata ieri da le figlia o di Sebastian Faletti che parla di teste per l'autorità del Presidente
Ci jumping l'altra dalle mondo di oggi il processo Boksic dai dimostra le fragilità del regime cinese chiuderemo con due segnalazioni invece sull'Italia
Due articoli dell'Economist uscito ieri nell'edicole europee uno riguarda la mafia
è un'analisi nelle pagine europee garantiste all'Olanda così viene definita una parte dell'Italia sindaci coraggiosi fatica non è la loro battaglia contro la mafia
Lo stesso economisti poi nelle pagine economiche pubblico una lunga analisi sull'alleanza
FIAT Chrysler le per sperare che rimangano uniti questo il titolo l'unione di FIAT e Chrysler a migliore chance rispetto alle precedenti alle anzi dei due gruppi automobilistici
Ma la strada che FIAT Chrysler ha di fronte potrebbe essere tortuosa sottolinea tra l'altro l'Economist cominciamo però dalla Siria
Efficace il titolo a pagina due di le mondo oggi Siria gli occidentali indignati ma impotenti in realtà
L'Amministrazione Obama sta cominciando a lanciare qualche prudente segnale di voler
Agire in qualche modo sul conflitto reagire all'attacco con armi chimiche lanciato dal regime di Bashar Assad almeno così accusa l'opposizione siriana
Prendiamo Libération quotidiano progressista francese l'editoriale di ieri dal titolo distruggere che esprime bene
In qualche modo il sentimento della stampa internazionale
Simbolo eclatante dell'impotenza occidentale la butta il peggior massacro della guerra siriana è un quartiere a cinque minuti di macchina dal palazzo che ospita l'ispettori dell'ONU che dovrebbero indagare sui precedenti attacchi chimici
Ma il regime evidentemente non è pronto a lasciare passare questi ispettori per evidenti ragioni
Il Consiglio di sicurezza dell'ONU bloccato dagli amici russi e cinesi del macellaio di Damasco ha scelto l'inazione
Il regime scommette sull'apatia delle reazioni internazionali incoraggiato dei crimini rimasti impuniti
Per i suoi nuovi amici cioè i generali egiziani Assad sembra sul punto di vincere la sua scommessa l'uso delle armi chimiche presentato con una linea rossa da Obama un anno fa non ha modificato la posizione degli Stati Uniti Assad
Può dunque continuare uccidere in pace può continuare a distruggere il Paese in tutta impunità
Questa indifferenza del mondo non fa che rafforzare in campo più estremiste islamista in Siria pretesto facile all'inazione occidentale
Ma nessuno potrà dire di non aver visto i bambini morti del quartiere alla periferia di Damasco così tra l'altro
Liberazione suo editoriale di ieri il New York Times che
Sempre stato molto prudente quanto la possibilità di un intervento di qualsiasi tipo in Siria
Io li pubblica volo editoriale dal titolo i corpi siriani in cui invitava comunque l'amministrazione Obama muoversi anche perché la sua credibilità
è in gioco anche in questo caso il quotidiano liberal Junior lo fa con molta prudenza leggiamo
I corpi senza vita che si vedono nelle foto in invidio che arrivano dalla Siria suggeriscono un altro attacco chimico probabilmente il più morti tale in più di due anni di guerra civile
Se si dovesse dimostrare che l'uccisione di
Circa un migliaio di uomini donne bambini alla periferia per via di Damasco è opera del regime di Bashar al-Assad come molti sospetta non per gli Stati Uniti
E le altre potenze maggiori quasi certamente dovranno rispondere in modo più aggressivo di quanto fatto finora
La prima casa cosa da fare però e determinare rapidamente in modo autorevole ciò che è accaduto nelle prime ore di mercoledì Querini or Times foto e video non bastano dimostrare l'uso di armi chimiche
Inoltre gli attori esterni siriani stanno giocando i soliti ruoli quelli prevedibili ribelli danno la colpa al Governo il Governo che controlla uno degli arsenali chimici più grandi al mondo
Ed è stato accusato già in passato di altri attacchi chimici minori ha smentito le russe il principale alleato di Assad accuse ribelli di aver messo in scena un attacco per coinvolgere il Governo siriano
Per avere la verità ci vogliono esperti sul posto e in fretta una squadra dell'ONU Damasco per indagare su tre precedenti attacchi chimici
Questa squadra farebbe bene ad andare direttamente sul posto se Assad della Russia sono certi che il Governo non ha responsabilità dovrebbero permettere agli ispettori ONU di verificare l'ultimo attacco
Così però lo questo
Lo scrivono altri giornali non andrà anche perché Damasco non
Non consentirà questi esperti dell'ONU di verificare
Quanto accaduto ma il punto è un altro per il New York Times se l'attacco chimico dovesse essere dimostrato gli Stati Uniti le Nazioni Unite si troveranno davanti
Al momento della verità sia segretario generale dell'ONU sia la Presidente del Consiglio di sicurezza
Allora detto che l'uso di armi chimiche viola il diritto internazionale presumibilmente questo significo che l'ONU dovrà fare di più che incrociare le braccia malgrado Russia e Cina proteggano da tempo Assad con il loro vento
In gioco poi c'è anche la credibilità del Presidente Obama in diverse dichiarazioni dello scorso agosto
Il Presidente ha definito l'uso di armi chimiche totalmente in inaccettabile in una mossa poco prudente ha fissato una linea rossa avvertendo Assad che l'uso di queste armi avrà delle conseguenze
Abbiamo sostenuto l'approccio cauto dia Obama in Siria ricorda New York Times abbiamo sostenuto
La sua determinazione nell'evitare di portare gli Stati Uniti in un'altra guerra mediorientale
Abbiamo sostenuto le sue pressioni per una soluzione negoziata ma le armi chimiche sarebbero un'escalation da brivido la Casa Bianca mercoledì ha detto di nuovo che chi è responsabile deve essere
Che chi ha commesso questo attacco deve essere ritenuto responsabile a un certo punto queste parole dovranno pur voler dire qualcosa così
Il New York Times in questo editoriale molto più netto invece l'Economist settimanale britannico uscito ieri
Nelle edicole europea in un editoriale dal titolo un passo di troppo se Bashar al-Assad davvero usato armi chimiche contro suo popolo in modo massiccio l'America deve
Intervenire è l'economista opportunamente ricorda le parole dello scorso anno di Obama siamo stati molto chiari con il regime Assad che la linea rossa per noi
E se iniziamo a vedere utilizzate le armi chimiche
Questo cambierebbe it miei calcoli queste parole le aveva detto il Presidente americano esattamente un anno fa
Se le notizie provenienti dall'opposizione siriana di centinaia di morti causati da un attacco chimico saranno confermate allora secondo l'economista Obama
Dovrà mantenere questa sua promessa negli ultimi mesi quelli che precedentemente sostenevano un intervento in Siria si erano calmati questo non perché i siriani stiano soffrendo di meno anzi
Il numero di morti ha superato i cento mila ma l'incapacità di intervenire sin dall'inizio ha avuto conseguenze che hanno rafforzato le ragioni contrarie a un intervento
Il caos settario nel Paese è cresciuto minando le speranze con robe cemento di Assad potesse portare la pace
E inoltre si sono rafforzati i gruppi ribelli vicini
Ad Al Qaeda a spese dei più moderati moderati che l'Occidente vorrebbe veder prendere il potere ma l'uso di armi chimiche per l'economista sposta di nuovo l'ago della bilancia a favore
Dell'intervento e per tre ragioni la prima ragione è che le armi chimiche sono dettate da accordi internazionali se si vuole che le regole sulla guerra siano valide da allora il mondo deve fare del suo meglio per farle rispettare la seconda ragione
E che per quanto le potenze esterne non abbia non vogliono intervenire il mondo riconosce che ci sono limiti alle atrocità che un Governo può perpetrare contro il suo popolo
Fu il massacro di otto mila bosniaci da parte dei Serbia Srebrenica nel mille novecentonovantacinque
A provocare l'intervento decisivo delle potenze esterne nella guerra civile in Jugoslavia terza ragione la credibilità dell'America dipende da un intervento Obama non ha risposte precedenti casi di uso
Limitato di armi chimiche con ogni probabilità Assad stavamo testando il terreno per capire se poteva condurre
Uno molto più ampio ora è cosa fatta se non sarà punito nessuno più prenderà le minacce dell'America seriamente al FIP almeno fino a quando Obama eh Presidente insomma
Se l'accusa sarà confermata allora al mondo dovrà assumersi la responsabilità dell'azione l'America
Per l'Economist non dovrebbe farsene carico da sola Cina e Russia che hanno sostenitore regime Assad devono accettare la loro parte di responsabilità
Ma se non sarà possibile convincere questi due Paesi allora l'America i suoi alleati dovranno considerare una serie di opzioni dure quali dai bombardamenti per limitare le capacità militari di Assad la distruzione della sua forza aerea
All'imposizione di una no-fly zone sul
Paese questo giornale conclude l'Economist crede che l'America costituisca una forza del bene nel mondo ma si Obama non manterrà la sua promessa sulla Siria non resterà granché della forza così l'Economist le Figaro
Quotidiano conservatore francese invece in un editoriale di ieri metteva assieme Siria e G tuo e questo il titolo l'incoerenza
Occidentale occorre trovare una strategia coerente contro Bashar al-Assad l'insostenibile attacco chimico in Siria la paralisi internazionale
Dimostrano fino a che punto le potenze occidentali potenze tra virgolette hanno perso ogni influenza sul corso degli eventi in Medio Oriente la linea rossa fissata da un anno un anno fa e fatta propria dalla diplomazia francese
Non è stata solo su per alterne Gatta nel sangue e niente viene fatto per evitare che questo si riproduca
Come non sentirsi responsabili almeno in parte di ciò che sta accadendo a Damasco
La liberazione in Egitto di Hosni Mubarak che un evento di tutt'altra natura ma per la figlia o illustra il fiasco totale delle diplomazie occidentali di fronte alla primavera araba ci piacerebbe che Washington Parigi le altre capitali europee avessero un'idea precisa
I quali sono i loro interessi in una regione cioè un minimo di stabilità combattere l'islamismo e permettere a questi Paesi di svilupparsi nel rispetto dei diritti di ciascuno e in particolare delle minoranze
In Egitto questo esige un'altra politica rispetto a quella riassunta dagli appelli ad elezioni rapide che condurrebbe ero automaticamente gli islamisti
Al potere salvo poi disinteressarsi delle azioni antidemocratiche degli islamisti
Sanzionare oggi l'esercito che tenta di ricondurre il Paese sulla giusta strada insensato così come l'acquiescenza di ieri nei confronti di Mohamed morsi con il pretesto che era stato eletto da una maggioranza risicata giudiziali
In Siria per la figlia o non si può lasciare Assad schiacciare il suo popolo facendo il gioco dell'Iran e di
Hezbollah una linea rossa è stato davvero superata ed è quella
Dell'incoerenza occidentale sarebbe ora di rimediare anzi così da Peter quotidiano conservatore francese a proposito di Egitto
Una segnalazione del Washington post un intervento diciamo ascoltando Marche riflette in qualche modo
Modus pensanti di una parte
Del dell'establishment americano anche in questo caso l'Amministrazione Obama è un po'divisa sulla reazione
Alla distruzione di morsi alla repressione da parte dei generali tutto quanto è successo nell'ultimo mese e mezzo
Credo Tanner la scelta in Egitto una dittatura e meglio per il Paese e per gli Stati Uniti titolo e sommario riassumono il pensiero di questo commentatore
Mio con
Invece spostandoci in Cina
Per parlare di un altro ben più importante del processo a BO si lie vale la pena riprendere le Figaro
Che ieri pubblicava un'analisi di Sebastian Faletti sul
Sulla posta in gioco di questo processo un teste per l'autorità del Presidente CGU Pinga scrive
La figlia o sulle strade che costeggiano l'imponente Tribunale di Cina nelle forze di sicurezza sorvegliano
Il minimo movimento sospetto le autorità temono opinioni altra cosa una manifestazione a sorpresa dei partigiani ma ho visti a sostegno di Bo Xilai loro eroi decaduto
A Chongqing all'ex capo del partito aveva resuscitato la fibra maoista rilanciando
I canti dall'era rivoluzionario diventando abilmente il portavoce dalla frangia più a sinistra del partito dunque più conservatrice del regime il suo processo è una sfida per il nuovo numero uno CG impegni che
Nel momento in cui questi tenta di rafforzare la sua autorità dopo la sua ascesa
Alla presidenza
Nella transizione tra novembre e marzo una delle incognite
Dice un ex editorialista dalla stampa ufficiale sarà se improbo il però ma opposero hanno manifestarsi durante il pro cesso segno del nervosismo delle autorità un giornalista che aveva lanciato un appello a manifestare a favore di Bo Xilai
è stato arrestato inizio agosto la capitale dello Chandon dove si svolge il processo è stata scelta proprio per la sua
Lontananza da Chongqing dagli anni due bastioni di Boksic light
Spiega ancora un un'altra personalità sono Philippe de già si nolo cui mai visti hanno perso loro leader ma rappresentano sempre una forza
La severità del verdetto sarà un'indicazione dei rapporti di forza interni al partito una condanna a morte sarebbe uno schiaffo nei confronti della sinistra e la dimostrazione che ci Jim Pinga riuscito imporsi definitivamente ma questo scenario
E giudicato poco probabile nel momento in cui
Ci Jim Pindi Presidente continua a battagliare per imporre la sua linea
Un sentimento di esitazione confusione ideologica domina dice un professore dell'Università del popolo alle fidiamo sci incastrato in una battaglia interna deve ancora consolidare la sua Uto Rita in particolare sull'esercito la stampa
Per cercare di nel partito ci jumping ha deciso di tirare fuori per l'armadio gli stessi strumenti utilizzati da Bossi Laura cioè Mao Tze Tung da qualche mese malgrado abbia subito una rieducazione durante la rivoluzione culturale il nuovo presidente fa ricorso al grande timoniere prego guidare il partito resuscita la linea di massa un concetto ideologico che risale
Alle origini di l'avventura maoista e sottolinea l'importanza dei successi dei primi trent'anni della Cina comunista
Secondo il sinodo becera si assiste a un discorso regressivo stupefacente segnato da immobilismo politico questo ritorno alle origini potrebbe essere una
Manovra di seduzione verso la sinistra per meglio far passare i progetti di riforme economiche liberali promosse dal premier lì che Kiang
E questa svolta ma ho vista potrebbe risparmiare la vita box si light principe rosso della stessa generazione dici Jim Ping che del resto lo stesso ci Jim Ping
Aveva onorato con una visita Chongqing nel due mila dieci per Tess né le Lodi così tra l'altro
Sebastian Faletti sulle figlia o di ieri anche le mondo a un'interpretazione molto politica di questo strano processo
Processo a Bossi Lai o le fragilità del regime cinese il titolo di un'analisi di ieri di Bristol Pietro letti
La vera posta in gioco
Di di di questo processo e preservare lo status quo però uno status quo sempre più fragile su cui si fonda il regime qual è lo status quo aver realizzato l'apertura senza
Democratizzazione far credere alla possibilità di uno Stato di diritto quando il partito in realtà resta al di sopra delle leggi vedremo vedremo quali saranno le reazioni
A questo processo soprattutto la prossima settimana doveva concludersi ieri andrà avanti anche oggi sistema cinese
Non è proprio
Stato di diritto tanto meno trasparente per chiudere invece vi segnaliamo due articoli sull'Italia dall'economisti questa settimana uno e su
Ghana esternò domanda e sui sindaci coraggiosi che faticano nella loro battaglia contro la mafia si parla di Elisabetta Tripodi sindaco di
Rosarno delle intimidazioni degli attentati subiti da lei ed altri altre sin da che esse coraggiose poi c'è un pezzo su FIAT e Chrysler al l'economista spera che rimangano uniti perché
Perché hanno una migliore chance
Di affermarsi rispetto le precedente alleanze ma la strada di fronte comunque tortuosa ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di
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