Passaggi Festival della Saggistica - Il Ministro Mogherini e Massimo D'Alema al Chiostro delle Benedettine di Fano nelle Marche

Massimo D'Alema non solo Euro cerchiamo insieme di fare un un percorso racconto di quello che
Questo libro voci
Ci fa capire o ci fa pensare in giorni
Particolarmente importanti per la vicenda europea per quello che sta accadendo in giro per il mondo e di questo a lungo si parla nel libro allora direi che comincerei proprio col Presidente D'Alema per dire perché sintetizzare in un libro con uno sguardo molto preciso sui temi chiave
Quello che è il momento delle nostra intenzione cioè non di scrivere un saggio su d'Europa
E o sulle politiche europee che avrebbe dovuto essere assai più
Ponderoso
Ma di scrivere un libro di intervento politico naturalmente
Alle spalle vent'delle proposte perché è un libro soprattutto così ho cercato che fosse di proposte
Alle spalle di queste proposte c'è un lavoro che poi è e il mio lavoro nel senso che io presiedo ormai da tempo la fondazione culturale dei socialisti europei
Che ha un po'il compito
Di
Di sviluppare un pensiero una visione comune dei socialisti dei progressisti di chi si riconosce nell'ambito del Partito del socialismo europeo una visione comune sull'euro
Quindi c'è dietro un lavoro di analisi ci sono convegni ci sono contributi di molti intellettuali studiosi partiti poi ho pensato di fare una sintesi e cioè di dire
Che cosa bisogna cambiare
E questo libro comincia con un grido d'allarme
Parma non devono essere stato profetico perché era era facile la profezia diciamo
E cioè comincia dicendo che ci saranno le elezioni europee e che stavolta elezioni europee saranno una sconosco Sonego era vero cioè non ma non era difficile Maggi inattaccabile ed
E quindi dice B
Adesso però come si risponde a questo che cosa deve cambiare in Europa
Perché l'Europa torni ad essere vicina i cittadini ad essere percepito come un grande progetto
Comune dei cittadini europei non come una realtà lontana burocratica tecnocratica persino ostile
Questo è
Il quesito da cui io sono partito
Cercato di dare delle risposte
Ecco una delle risposte che fanno parte della del percorso e dell'analisi che fa Massimo D'Alema in questo libro riguarda proprio
Le istituzioni europee e il bisogno di restituire legittimità e centralità alle elezioni europee alle istituzioni europee a parte il fatto che tra poco inizieremo ed è assolutamente inevitabile a parlare di politica estera anche
Con il Ministro Mogherini ma vorrei proprio ripartire da questo risultato elettorale europeo che ci ha fatto capire esse ce ne fosse stato il bisogno
Che è il momento di ripensare e ricostruire questo percorso di legittimità delle istituzioni a prescindere dal fatto che se esistano
Sì c'è un passaggio tra le prime pagine del libro che io trovo assolutamente illuminante da questo punto di vista
Mi dice le etichette populismo e antieuropeismo rischiano di essere un modo di esorcizzare il problema o di dare corpo alla pretesa illusoria di circoscrivere delegittimare la protesta io penso che bisogna partire da qui
Per provare a dare qualche risposta tra quelle che il Presidente D'Alema citava
Cioè non c'è stata soltanto
La protesta
Antieuropeo l'euroscetticismo
O anche la crescita di movimenti di estrema destra perché in alcuni paesi di questo si tratta puri e semplici momenti movimenti di estrema destra c'è stato più sotterraneo più diffuso un largo senso di
Diffidenza
Anche nelle tarati tradizionalmente europeisti come quello italiano
Anche nelle tarati nostri
Che hanno fatto con il voto europeo una sorta di ultimo appello al cambiamento che qui in Italia ha trovato una risposta politica
Nella quale quindi i cittadini anche frustrati anche disillusi hanno provato a contare per l'ultima volta forse
Sperando che il cambiamento arrivi altrove dove questa offerta politica non c'è stata si è riversato su altri tipi di volta
Credo che il punto fondamentale sia innanzitutto cambiare adesso
Dando risposta a questo mandato che per l'Italia ha un mandato di portare il cambiamento che stiamo provando a realizzare in nel nostro Paese a livello europeo
Ed è un mandato che anche
I nostri partner europei vedono leggono molto bene perché oggi l'Italia ha una centralità è una potenziale
Portata di cambiamento a livello europeo nuova rispetto al passato che dobbiamo saper sfruttare bene
Ma ci sono due elementi su cui si può agire sul cambiamento europeo da una parte
Una nuovo sguardo sul metodo di lavoro
Perché la debolezza di questi anni libro racconta
è anche un è anche molto una debolezza di volontà politica per cui gli spazi istituzionalmente previsti penso spazi che già prevedono i trattati di azione comune
Politica europea non sono stati sfruttati in pieno dalla politica estera pratica difesa ma anche alla politica economica
Ma soprattutto una una miopia di
Di percezione dell'essere europei
In questi sei sette anni di crisi economica che abbiamo alle spalle il il filo rosso il ragionamento è sempre stato quello dei Paesi del sud con tre paesi del nord e viceversa e Paesi grandi con tre paesi piccoli
Come se non fossimo tutti sulla stessa barca come se non dovessimo tutti condividere responsabilità di scelte che avrebbero potuto costruire uno scenario innanzitutto economico per il nostro continente
Diverso non tanto per
L'Italia o per la Grecia per la Francia per il Portogallo per la Spagna ma per tutti perché se
L'Italia o la Spagna la Grecia al Portogallo o la Francia
Hanno un problema di crescita economica automaticamente questo problema anche per la Germania per l'Olanda per la Danimarca e per la Finlandia e via dicendo quindi innanzitutto credo che dobbiamo produrre questo cambio nell'ottica non siamo italiani e tedeschi siamo europei
E proviamo a lavorare con un'ottica più comunitaria e meno intergovernativa e poi dobbiamo cambiare alcune delle politiche non penso che su questo
Non voglio anticipare domande che potranno Veneto
Ecco andando verso le le politiche da cambiare e devo dire sono a bene elencate però ci sono due passaggi secondo e nel nel libro che fanno anche capire qual è la prospettiva uno è già il titolo non solo Europ perché anche questa sovrapposizione
Dell'elemento economico finanziario al progetto europeo come unico fondamento di di dibattito di discussione
è parte del problema e l'altro è
La narrativa europea tradotta col fatto che molto spesso nelle politiche nazionali e i politici dei singoli Stati
Hanno attribuito all'Europa il problema che c'era ad affrontare la negatività del momento quindi ricordo i famosi compiti a casa piuttosto che ce lo chiede l'Europa ecco
Invece
E tutto questo PAI crea una mentalità crea una percezione anche da parte delle persone che tutte le sere tutti i giorni si sentono dire che c'è qualcuno che sta chiedendo qualcosa ed è altro da fare
Sì io voglio dire una cosa cioè
Dove sta l'inganno di questa impostazione
Sta nel fatto che avendo rimosso la politica
Perché curioso questo da quando si parla di Europa non c'è più la destra la sinistra cioè l'Europa gli Stati nazionali
Le decisioni le scelte
Che hanno caratterizzato la politica europea
E che si sono anche tradotte nel contenuto dei trattati degli accordi che regolano la politica europea
Sono state presentate dietro come dire il vero di una presunta neutralità
Il dominio dell'economia in quanto scienza neutrale
Ma l'economia non esiste come scienza neutrale
L'economia è
E politiche economiche sono il luogo di un conflitto
Tra interessi diversi tra visioni diverse
E in realtà dietro il velo di questa pretesa neutralità
Negli ultimi anni oramai da un periodo non barese la costruzione europea è stata dominata
Dal pensiero conservatore e neoliberista
Permetto di dire delle cose diciamo di sinistra o di sinistra fredda la verità cernia di svelare questa verità
Non è un principio neutrale dell'economia stabilire che la stabilità monetaria e il valore supremo
Obama
Ha detto ho detto stampate dei dollari per cortesia perché dobbiamo fare riprendere l'economia e creare lavoro
E gli hanno detto ma se stampiamo dei dollari il dollaro avrà una valutazione non ci sarà la stabilità monetaria mi ha risposto me ne frego
Grosso modo diciamo
E hanno stampato dei dolori
Perché Obama è andato contro la scienza economica no applicato un'altra politica economica che si direbbe con con rimandando i classici di tipo keynesiano
L'Europa si è
Si è fatta prigioniera di un dopo comma neoliberiste monito a vista
Per cui
Si è teorizzato che bisognava eliminare ogni forma di intervento pubblico nell'economia
Perché questa era il male supremo quindi
No agli aiuti di Stato no
Lo sullo stato
Fuori dall'economia si è teorizzato che la Banca centrale europea come unico fine istituzionale garantire la stabilità monetaria e la lotta all'inflazione
Non ha come fine quello di promuovere la crescita del lavoro
Che sono dei fini nobilissimi anch'essi e criticità il fanno parte anche essi dell'economia cioè
Io vorrei
Insomma il vero grande problema eh
Tornare a mettere al centro del dibattito europea la politica l'Europa è oggi non soltanto le
Direi che più che mai confronto destra sinistra non può che svilupparsi a livello europeo
Perché se non si è scelto dalla da questa filosofia da questa prigione in una dimensione esclusivamente nazionale è molto difficile invertire la tendenza
Cioè la massa d'urto per passare dalla
Dalla stagnazione economica dalla gente dal rischio di deflazione alla crescita può esserci solo a livello europeo quindi
Potendo voleva anche un po'di svelare questa
Questo grande inganno ideologico o no
Quando qualcuno comanda
In generale e cerca di farti credere che non fa i suoi interessi ma applica una teoria generale oggettiva ora non esiste
Una teoria generale oggettiva delle economie economia è il terreno di un
Confronto una sfida di interessi di valori di finalità
Qual è oggi il fine principale dell'Europa la crescita e l'occupazione
E se e dice ma ci sarà un po'di inflazione non fa niente
è secondario cioè
Ma ma questa priorità
Ma questa scrittura è che deve decidere questa priorità
La politica
La possono essere dei tecnocrati che decidono qual è l'affidabilità solo la polla politica democratica
Cioè la maggioranza dei cittadini insomma tornare a mettere al centro della costruzione europea un grande progetto politico democratico è fondamentale
Altrimenti l'Europa apparirà come una tecnocrazia
Che da Brussa è il ci dice quello che possiamo fare quello che non possiamo fare se facciamo delle cinese ci punisce ci fa le procedure
Effrazione eccetera Ciaffi dei compiti a casa come se fossimo dei bambini ma è chiaro che tutto questo non può che generare una crescente insofferenza verso l'Europa
E un senso di impotenza di cittadini che diceva scusate per allora cosa vada a votare a fare se qui siamo di fronte alle leggi immutabili dell'economia diciamo
Trascritte in trattative che vincoli
Faccio un altro esempio diciamo che è una questione mi di oggi perché è uno dei temi che la Presidenza italiana intende porre giustamente
Ma chi l'ha detto che gli investimenti devono essere computati come spesa pubblica
Ma non c'è nessuna impresa
Nessuna famiglia che adotti questo criterio
C'è un criterio oggettivo no è stata una scelta politica sbagliata che l'Europa che è stata imposta da una maggioranza conservatrice
E che ha prodotto dei danni incalcolabili
Perché è uno dei
Dei dati chiedi indicano in modo più drammatico il declino dell'Europa
è che mentre trent'anni fa l'Europa investiva ogni anno il venticinque per cento della ricchezza che produceva
E quindi era proiettata verso il futuro oggi questa quota e si è ridotta al sedici per cento
C'è una riduzione drastica degli Investimenti pubblici che sono impediti
Da una interpretazione rigida il patto di stabilità che colpisce i Comuni government persino i Comuni che hanno i soldi ma non potete spendere
Perché
Però si supera il quoziente del clan
E investimenti privati
Perché è chiaro che il sistema bancario è anch'esso
Diciamo prigioniero di un meccanismo in cui l'obiettivo principale la rendita finanziaria quella principale attività alle banche prendere i soldi ha un tasso di interesse bassissimo dalla Banca centrale europea
E poi cercare di
Guadagnare sullo spreco che se un cittadino diciamo se per caso ubicato di sforare il conto in banca paghi l'otto per cento è chiaro che se tu paghi l'otto per cento
Fai pagare l'otto per cento il nove per cento il dieci per cento del denaro che prendi allo zero venticinque la differenza però l'economia frattempo va a picco qui
Abbiamo sostanzialmente uno
Blocco degli investimenti privati e pubblici
Che sta soffocando economia europea e dove sono i grandi progetti europea anche questo ma l'Europa deve vivere di grandi progetta
Ciò la banda larga europea
Che non è soltanto in sé un grande Investimenti
Ma è anche un'investitura una grande infrastruttura moderna che genera nuove possibilità di impresa no nel campo della creatività della fiction delle telecomunicazioni e cioè
A soli interconnessione delle reti energetiche europee
Noi abbiamo otto problema anzi ci spaventa puntine eccetera ma se noi avessimo l'interconnessione delle reti europee e del gas
Noi ridurremmo il fabbisogno di importazione dalla Russia subito del venti per cento
E quindi
Avremmo un uso molto più razionale di questa risorsa
Che oggi non siamo in grado di usare il
Sono Paesi che sono in surplus Paesi che ne
Non siamo in grado di usare nazionalmente con effetti positivi perché questo potrebbe portare anche a una riduzione delle tariffe per le famiglie per l'impresa allora io voglio una Europa che a si liberi
Da
Da interpretazioni perché e persino sufficiente un'interpretazione più flessibile della norma neanche necessario cambiare i trattati
Si liberi da interpretazioni
Costrittive
Che sono contrarie alle esigenze fondamentali di crescita e di lavoro vogliono Europa che abbia grandi progetti
Di investimento di crescita anche per generare come dire
Idee che uniscono l'uomo una visione del futuro un sentimento un senso di ottimismo negli europee
Per uscire da questa situazione in cui l'Europa appare soltanto con una terribile somma di divieti di proibizioni di
Di vincoli di punizioni ecco parrocchie che simpatica si può aprire verso
Una roba di questo genere
Diciamo
E anche
Sarei Progetto europeo è nato come un grande progetto ideale di pace Dini abbattimento delle frontiere lungo le quali erano scoppiate due guerre mondiali aveva da questo punto di vista una grande
Quali sono oggi le idee i valori
Le speranze di questo progetto in grado di suscitare
Secondo me se rimane se continua ad essere in questo modo dominato dall'economia
Dominato dalla stabilità monetaria
Dominato da una selva di regole che ostacolano la crescita il lavoro io credo che l'Europa non riguarda invierà la fiducia dei
Cittadini europea questo è il punto
Quindi
Insomma oggi noi siamo chiamati tutti noi siamo chiamati ad una grandissima responsabilità cioè quindi che ci credono nell'Europa
Lasciamo stare quelli che non ci credo non ci credono ma il vero problema è come rispondono quelli che ci competono o noi diamo veramente il segno che abbiamo capito
Perché ha votato il quarantatré per cento dei cittadini
E dentro questo quarantatré per cento un abbondante quarto ha votato contro
Quindi se dal quarantatré per cento cene leviamo il diciamo il venticinque per cento dei voti per cento
Ci rimane un'area di consenso mettendoci dentro tutti i conservatori progressisti rivoluzionari tutti
Che il trenta per cento dei cittadini europei
E parliamoci chiaro
Su questa base non faremo molta strada
Quindi è veramente
Il messaggio va raccolto e le scelte da compiere sono scelte molto coraggioso
Massimo D'Alema faceva un ragionamento sulla
Su questa economia che non è neutra che è politica a tutti gli affetti
A me veniva in mente che però poi quando si va a a discutere delle flessibilità per esempio e lo si fa da italiani
Immediatamente la reazione perché voi
Siete uno dei Paesi che forse è un problema non si coglie
La portata anche per tutti gli altri di questo alla vigilia del semestre europeo le due cose come stanno
Questo è esattamente
Il problema e cioè il fatto che c'è una responsabilità anche politica
Degli ultimi anni se non decenni nel fatto che quando si è a Roma
Si dice la colpa di Bruxelles le regole compiti a casa e i vincoli l'immagine negativa
Voi quando ci si siede nella sala del Consiglio che sia dei ministri degli esteri
Sia dei Presidenti del Consiglio dei ministri dell'energia
O ancora in parte al Parlamento europeo
Si capovolge il mondo
E diventa la mia visione nazionale contro la tua visione nazionale e la politica a cui giustamente faceva riferimento D'Alema sparisce
Rischia di sparire dietro la logica dei Paesi e allora è chiaro che si valuta nel complesso il Paese pesante il Paese leggero il Paese che ha storicamente dei problemi di debito per esempio nel nostro caso sono problemi veri
Che non ce li ha
è aperta che non ce li ha creati l'Europa sono problemi reali che provengono dalla politica economica italiana del del secolo scorso
Il primo punto credo che sia quello di fare a Bruxelles quello che si dice a Roma e dire a Roma quello che si fa a Bruxelles
C'è un filo di collegamento spezzato che fa parte della
Mancanza di responsabilità politica
I cittadini italiani così come cittadini di altri Paesi più i cittadini e degli altri Paesi ci sono Paesi europei dove hanno votato il dodici tredici per cento degli elettori
Io dico sempre dall'Italia stavolta sono arrivate
Due tre buone notizie per una volta per una volta la prima forse siamo il Paese da cui
In Europa arrivano le buone notizie un tasso di partecipazione al voto tra i più alti in Europa
Una frenata dei movimenti pur molto alti ma dei movimenti antieuropei e
L'unico Paese a parte Malta e la Romania dove il principale partito di Governo arriva a livelli
Quaranta e passa per cento
Ma il tasso di
Richiesta di trasparenza e di coerenza
Che c'è da parte dei cittadini europei rispetto al comportamento dei propri leader politici tra quello che si fa che si dice a casa quello che si fa che si dice a Bruxelles io credo che sia troppo basso e troppo bassa è stata fino adesso il livello di
Punto di coerenza di trasparenza di impegno politico
Quando si va a Bruxelles assieme sì Presidente del Consiglio di un Paese ma sia anche portatori di una linea politica e questo è il motivo per cui stiamo impostando questo inizio di semestre che poi coincide anche con l'inizio dell'anno la Commissione con l'inizio del nuovo Parlamento
In questo modo è un po'da marziani
Chi conosce lo passate insomma ci vuole un po'di
Ma non ci manca di coraggio
Per dire
Parliamo delle cose che dobbiamo fare in questi cinque anni di legislatura europea che abbiamo davanti parliamo di quello che la nuova Commissione dovrà fare
Perché sì si può discutere di chi fa il commissario all'energia ma parliamo di che cosa proporrà di che cosa farà il commissario l'energia insieme ad una squadra di Commissione nuova
Parliamo di come cambiamo le politiche economiche europee
D'Alema lo diceva molto bene non è questione di tra di cambiare i trattati o i parametri o i vincoli o le virgole o le percentuali è una questione di come si interpretano quei trattati quei parametri di come si usano gli spazi politici
Che ci sono come strumenti di politica europea per fare in modo che sì simile dia uno sguardo a ai conti pubblici credo che sia nostro interesse farlo
Ma soprattutto si avvisi una stagione almeno i prossimi cinque anni di investimenti per la crescita l'occupazione soprattutto per le giovani generazioni perché ma diciamo sempre un problema dell'Italia
Ma in Svezia dove non hanno problemi di occupazione hanno problemi di disoccupazione giovanile
Le fasce try sedici diciassette diciott'anni e i trenta trentacinque quaranta ormai stiamo arrivando
A ben oltre i giovani tradizionalmente intesi si stanno perdendo ovunque e questo poi ripercussioni sulla vita sociale sulla vita economica di tutti i Paesi e quindi del del continente per questo diciamo
Lavoriamo e lo stiamo facendo in vista del prossimo Consiglio già della prossima settimana quindi già prima dell'inizio del semestre europeo
Insieme
Hai gli altri Paesi europei padovana lo sta facendo molto bene con il con i suoi colleghi a sia la visione politica che la capacità tecnica per farlo usando le finestre che ci sono con una chiara direzione politica
Lavoriamo perché ci sia un'interpretazione intelligente e politica degli strumenti che abbiamo
E avviamo
Una flessibilità che consenta agli investimenti sia sul piano europeo con grandi progetti ma sia sul piano locale e nazionale
Perché laddove le risorse ci sono devono poter essere investite
Io credo che sia soprattutto una questione di volontà politica
Non è una questione tecnica non è una questione di di modifica è una cosa e di volontà politica
E credo anche che
Ci sia oggi io sono tendenzialmente un ottimista credo che ci sia oggi anche nei Paesi che fino a qui sono stati più
Rigidi
La consapevolezza che o si cambia
O l'Europa non ha futuro e siccome tutti sanno
Che noi non abbiamo futuro senza l'Europa non noi italiani non cittadini europei non abbiamo futuro senza l'Europa
è urgente mettere in campo delle politiche di cambiamento reali concrete ed è per questo che sia sul versante economico sia
Su un altro versante che per noi cruciale quello della gestione del dei flussi migratori delle politiche
Di asilo stiamo dicendo iniziamo da lì
Iniziamo dal programma di legislatura si direbbe in Italia cominciamo ad applicare questo concetto anche dell'Europa iniziamo dal programma di legislatura e che cosa deve fare il Governo europeo e Parlamento europeo per i prossimi cinque io concretamente vorrei aiutare anche chi ce la fa come stasera a capire
Come potremo vedere che è cambiato qualcosa nelle procedure perché c'è un bello tra insomma se il Parlamento italiano discute di una cosa o ma lo seguiamo se come giornalisti capisce esattamente cosa stanno parlando qualche volta viene da aggiungere purtroppo ma si capisce mentre invece non è così chiaro
Quando si arriva a parlar d'Europa e poi ci si rende conto che invece le decisioni impattano eccome poi sulla nostra
Esistenza quotidiana se ci sarà questo cambiamento di cui stiamo parlando come lo si capirà dove dobbiamo andare a guardare
Su
Su tutti gli aspetti della politica in realtà che noi percepiamo come nazionale
Non c'è un aspetto della politica nazionale direi quasi della politica locale chi amministra un Comune lo sa che non abbia in qualche modo una connessione con decisioni che vengono prese al Parlamento europeo o in Consiglio
O che non siano direttive del della Commissione
Il punto vero è esercitarlo il potere politico perché
Le decisioni le prendono i tecnocrati burocrati orografiche io non amo molto questa terminologia ma quella che
Usava per quei Rallo ANPANA parecchie alloggiare amplissimo ma
Quel
Quel tipo di decisione viene presa da chi non ha responsabilità politica quando chi ha responsabilità politiche non esercita questo è il vero punto questo il vero punto dove dovremmo guardare sulle scelte innanzitutto di politica economica
Se noi riusciremo ad a vere nei prossimi mesi io credo che si possa fare già nei prossimi mesi già all'inizio del semestre di presidenza italiana
Una nuova interpretazione dei parametri che sono esistenti che consentono per esempio un rientro nel debito dal in termini più
Flessibili che consentono di investire di più
Questa è una cosa molto concreta
Che verrà da lì
Perché ormai la quasi totalità non la totalità ma la quasi totalità delle scelte delle politiche nazionali io non dico vengono da Bruxelles vengono da scelte che noi facciamo a Bruxelles e anche in questo ne dovremo cambiare linguaggio non è noi
E Bruxelles siamo sempre noi che ci spostiamo andiamo tutti quanti e non sa il commento Parlamento italiano c'è qualcuno che viene da qui qualcuno che viene dal Veneto qualcuno che è la Sicilia che si trova a Roma stessa cosa sono scelte che noi
Compiremo insieme a Bruxelles e io credo che sulla politica economica primo
L'altro banco di prova fondamentale per noi sarà la politica e la gestione delle politiche migratorie
Perché su questo c'è un punto di
Di ipocrisia
C'è un punto di PIL un confine comune che è un nostro manca ma euro della mensa né maggioranza di rifugio tanto sono per la maggior parte provenienti dal Corno d'Africa dalla Siria
E non so se non ne arriveranno di iracheni perché la situazione ovviamente è quella che
Si tratta di un dovere umanitario accoglierli e allora c'è bisogno che ci sia una condivisione il principe la solidarietà non è soltanto teorico tra gli europei entrano europei e i nostri vicini del Sud del Mediterraneo
è una questione di di coerenza e quindi penso che anche su questo ci sono delle cose molto concrete che si possono fare insieme ed equo il lavoro che stiamo facendo in questi giorni in questi mesi che secondo me durante la i sei mesi di Presidenza italiana potranno avere
Un nuovo slancio dire unico nuovo inizio un nuovo inizio
Perché davvero io quello che sento quello che vedo una
Una nuova attenzione alla centralità italiana
Ecco effettivamente Presidente D'Alema in giro per l'Europa di questi tempi una buona attenzione all'Italia accenni e significativa e vera non è retorica
Per una volta di dire questo tra virgolette esperimento italiano a è guardato con grande attenzione questo cita
Forse una mano
Per
Individuare quella possibilità di azione politica anche dentro i margini trattati perché sappiamo benissimo che sentiamo a discutere dei trattati e come discutere di altre riforme di cui non parlo stasera perché verrebbe come dire di parlare di cose che mi riguardano da vicino però se invece
Di parlarvi trattati si decide di intervenire in quel famoso margine politico forse qualcosa si può cominciare a fare
Ma io credo io credo che senza dubbio l'Italia oggi abbia
Una maggiore forza contrattuale
Sia perché l'Italia era vista come il grande malato parliamoci chiaro bensì guardava la Grecia pensando seccate l'Italia si si porta giù tutto diciamo in fondo la Grecia era un peso sostenibile
E oggi appare un Paese invece proiettato verso un processo di rinnovamento di riforme di stabilità politica
Di innovazione politica e sono tutte cose che
Indubbiamente suscitano interesse suscitano simpatia e attribuiscono al nostro Paese un peso
Rilevante questo non c'è dubbio d'altro canto Paese governato da un partito che è il partito che come giustamente ci ha ricordato Matteo Renzi è il partito che ha avuto più voti in Europa
Come voti come quantità assoluta di voti
Tanto perché in Italia ha votato poco meno del sessanta per cento contro una media europea del quarantatré
E poi perché il risultato ottenuto dal
Principale partito di governo in Italia non ha eguali
In Europa nessuno partito al governo in Europa ha ottenuto un risultato come quello tenuto dal Partito Democratico in Italia quindi è chiaro che questo conferisce
Alla nostro Governo una un peso una responsabilità
E anche una forza contrattuale
Passai rilevanti
Questo per per essere sinceri diciamo anche in altri momenti l'Italia ha avuto un peso rilevante
Perché
è vero che noi io sono d'accordo noi non noi non possiamo scaricare sull'Europa le cui le questioni nostre
Ma nel corso degli anni Novanta salvo una breve parentesi diciamo il Paese è stato governato bene tanto è vero che noi portammo il debito pubblico dal centoventisette al centotre per cento del PIL
Che fu un risultato straordinario
Che si chiama o Ciampi e Amato Prodi insomma
E
La spesa pubblica globale arrivo al quarantasei per cento oggi il cinquantatré
Oggetti quanta tre e non a caso un posti delle della politica tagliare i costi della mia azione residenza della Commissione europea non è una cosa piccola diciamo per un Paese come il nostro
Io penso che noi oggi siamo nelle condizioni di essere un Paese che torna ad avere un peso molto importante in Europa e dobbiamo cercare di usarlo nel modo migliore per produrre i cambiamenti
Che sono necessari abbiamo avuto purtroppo diciamoci la verità
Noi abbiamo avuto
Quel io penso un decennio perduto per il Paese ma insomma però non interessa un'opinione
Non voglio entrare nei particolari politici ma insomma sicuramente il punto in curva punto di scarsa credibilità tra cui l'Italia era arrivata era
Veramente forse abbiamo a un certo punto toccato il fondo ecco
Oggi
Parliamo di un Paese che senza dubbio invece sta fortemente riguadagnato indo credibilità e
Peso
Sono anche d'accordo con il Ministro degli esteri con Federica che su
Una questione essenziale cioè
Oramai c'è la consapevolezza
Prendiamo la Germania c'era asse ma se non riparte il mercato interno europeo e cioè se non si crea un clima di ripresa economica e di fiducia
Per cui gli europei ricominciano a consumare
Beh ma ma anche l'industria tedesca pagherà un prezzo parliamoci chiaro anche loro cominciano ad accorgersi che si rendono meno a udire meno meno Volkswagen nel mettere cioè oramai c'è poco
Non è che loro possono pensare
Esteri così mio pc da pensare di
Crescere sulle disgrazie dell'Europa perché sarebbe una politica mio appello
E ingiusta alcuni grandi tedeschi glielo hanno detto gli hanno detto cari signori
Io però ho assistito al discorso del due mila dodici di nel blu ci metta al Congresso delle spese
Ha detto l'altra il debito di alcuni Paesi a cui noi facciamo la morale
è l'altra faccia della crescita tedesca perché parliamoci chiaro lei euro c'era enormemente avvantaggiato e altri ne hanno pagato il prezzo è venuto il momento di restituire io lo ha detto così
Non ex cancelliere nella Repubblica federale tedesca non un pericoloso estremista Greco diciamo ecco quindi
C'è anche in Germania una consapevolezza
Che
Lungo questa strada loro stessi finiscono per pagare un prezzo quindi
Io credo che il clima nel quale è possibile produrre dei cambiamenti c'è
Ora adesso bisogna dare molta forza politica alle istituzioni europee
E questo è il punto diciamo della leggibilità
Cioè
Bisogna che il
Il dibattito politico da cui nasce
Il nuovo Governo dell'Europa non sia soltanto una spartizione di posti diciamo che in questo sarebbe micidiale ma sia effettivamente un dibattito politico e programmatico
Di grande rilevanza di grande
Trasparenza
D'altro canto il Trattato di Lisbona prevede che la Commissione abbia il voto di fiducia del Parlamento
E il voto di fiducia deve essere ottenuto sulla base di un programma
E questo dibattito deve essere un dibattito trasparente
Io io credo molto alla centralità del Parlamento perché
In Parlamento e il luogo dell'accountability insomma dirige il luogo della trasparenza
Perché ci vado a fare le riunioni del Consiglio europeo sono riservate per loro Cucurachi diciamo più o meno riservate
Ma è nel Parlamento europeo che poi il dibattito pubblico
Deve svilupparsi in un confronto aperto
E
Debbano essere
Messe a fuoco le scelte programmatiche nuove
Che devono essere affondamento del programma dei cinque anni che abbiamo di fronte
E bisogna anche che ci sia una Commissione europea di alto profilo perché
Ma non perché parliamoci chiaro è chiaro che l'Europa è un'architettura abbastanza complessa cui ci sono i Governi nazionali che hanno un peso fondamentale
Però
Se
Il
I Governi nazionali inevitabilmente sono portatori del punto di vista agli dei Governi nazionali la non li si può rimproverare è un capo di governo
Che va intorno ad un tavolo e cerca di fare gli interessi del suo Paese un lavoro del suo lavoro diciamo
Ma l'interesse europeo
Deve essere ugualmente forte in modo da bilanciare gli interessi nazionali
La forza dell'Europa sta in una bilanciamento tra istituzioni comuni e istituzioni intergovernative
E quindi la forza del Parlamento e della Commissione
Che ne ampi che a modo suo diciamo una sorta di governo parlamentare dell'Europa devono essere tali da bilanciare la forza del Consiglio
E ne in momenti più alti dell'Europa sono stati questo quando abbiamo avuto Commissioni forti con Dell'Orco Prodi cioè Commissioni che erano in grado di discutere con i Governi nazionali
E di rappresentare il punto di vista comune
Dell'Europa
Io io spero che noi
Riusciamo a fare in modo che la formazione delle istituzioni europee abbia questa forza e questa legittimità perché se noi continuiamo ad avere un consiglio forte
Dominato dai maggiori Governo
Questo ha alla fine anche se noi diventiamo noi invece che i francesi e in quelli che fanno la locomotiva con i tedeschi per italiani è una soddisfazione ma non cambia la sostanza del meccanismo diciamo
E il meccanismo deve essere tale ampio giudizio da
Ridare
Proprio visibilità alla democrazia europea
Che come tale deve trascendere la dimensione degli Stati nazionali perché sono nel Consiglio europeo inevitabilmente ci sono alla fine dei vincitori e dei vini
Prova la fai il Primo Ministro slovacco non conterà mai come il cancelliere tedesco
Nella riunione dei Governi
Ma nel Parlamento europeo ciascun deputato conta uno
E nel Parlamento europeo non ci si divide tra la Germania e l'Italia ci si divide tra i socialisti e i conservatori tra dell'estrema destra e la sinistra cioè c'è la politica
Altrimenti noi rischiamo di tornare al conflitto tra le nazioni
E il conflitto tra le nazioni in Europa ha generato due
Guerre mondiali non ce lo dimentichiamo mai diciamo ecco
è molto meglio che ci sia la dialettica politica in Europa piuttosto
Che il conflitto fra le nazioni ecco io Pagliarin assunti dalla politica e il carcerato
Posso fare a me chi era ministro se il dibattito di questi giorni sulla formazione della Commissione come dire rispecchia questo tipo di impostazione o meno
Sì
Ho fatto un po'tardi proprio perché togliamo prendeva Romero RAI era Palazzo Chigi abbiano fatto un po'un punto dalla situazione
Priva di questo incontro siamo
D'Alema ha ragione
Il problema e fare una Commissione forte
Il problema è che anche sulla Commissione si rischia di partire sia fatto fin qui
Il nordico quello del sud quello dell'Est quello che è anche perché se no poi proprietario e sotto altre pecuniarie ma ogni italiano c'è o no e tre Palacios Auchan perché no ma siamo all'alba lanciano siamo data ora però il il punto è anche dare
L'anima politica la Commissione perché altrimenti il meccanismo
Del fatto che ogni singolo Presidente del Consiglio nazionale porta al tavolo del Consiglio europeo il proprio interesse nazionale io poi sono convinta che la maggior parte dei casi l'interesse europeo sia l'interesse nazionale per il discorso che si faceva prima siamo interconnessi
Ma se poi questo meccanismo dovesse scattare come a volte è scattato anche per i commissari perché o commissario anche una sua nazionalità e denominato da un Governo
Non andiamo da nessuna parte allora il punto vero e sia avere una Commissione di livello
Ma è anche avere una Commissione che abbia un'anima politica un'altra azione politica un programma
Di fronte al Parlamento di fronte al Consiglio e noi lì siamo in questo momento e il peso
Il suo peso che forte in questo momento l'Italia lo sta mettendo lì
Dicendo lavoriamo sul programma della Commissione
In modo tale che innanzitutto le scelte di politica economica della Commissione
In seno al Consiglio al Parlamento rispondano le esigenze dei cittadini europei che hanno dato un chiarissimo segnale siamo lì
Poi c'è anche l'interesse credo di tutti e anche a partire dal nostro di avere un semestre di presidenza che non debba occuparsi per cinque dei suoi sei mesi di chi fa cosa
Chi va in quale casella come si usa il bilancino perché Cencelli secondo me non era in pochi anni afgana
Praticato è un meccanismo infernale
Bisogna da una parte dargli l'anima politica il programma politico
E dall'altra fare in modo che la transizione tra istituzionale sia rapida il liscia perché se passiamo i prossimi cinque mesi a discutere di chi fa che cosa altro che
Consenso dei cittadini europei la prossima volta votano no il quaranta per cento il venti quindi bisogna anche fare
Infette dandogli ha un senso alto e
Politicamente contenuto può essere che si arrivi in tempi abbastanza rapidi a definire almeno il quadro diciamo così di delle quattro posizioni chiave tre-quattro posizioni carte venire in Italia che evochiamo labile e in mezzo c'è
Vorrei utilizzare l'ultima parte della nostra conversazione per un tema che mi sta molto a cuore perché ascoltando il discorso sulle grandi politiche che faceva Massimo D'Alema io non potevo fare a meno di pensare
Che davvero si sposa male questo discorso sulle grandi politiche con un'immagine dell'Europa che non riesce ad mai ad avere un peso sullo scenario globale perché non riesce a trovare
Una posizione comune perché non riesce a giocare una politica estera comune perché se penso a tre quattro delle crisi recenti
Abbiamo visto posizioni europee nel migliore dei casi distanti perché verrebbe da dire che erano esattamente opposte basta citare l'Ucraina per passare attraverso la Siria la Libia e via discorrendo allora
Come si fa a immaginare un luogo della grande politica
Quando poi sono scenario globale nel quale l'Europa politica al solo come Europa perché togliamoci dalla testa di poter esistere come Italia come Francia cioè visti da
Dall'arresto del mondo siamo uguali a Polinesia più o meno
Allora come sintesi non così ma insomma per arrendere estremo ragionamento nella secolo che appunto ma Bubani definisce il secolo asiatico e viene richiamato nel libro secolo asiatico
Come si fa a pensare di avere una grande politica europea di chiamarsi europei e poi non essere in grado di esprimere una politica estera comune
Ma diciamo presso per essere
Obiettivi verso
L'Europa ha gestito
Bene due vicende
In cui era unitario
Una è stata la vicenda dei Balcani in particolare il processo di pacificazione tra il Kosovo la Serbia
Anche perché noi abbiamo offerto dei Balcani occidentali insomma la prospettiva
Di una
Di una
Inclusione nell'Unione europea come conclusione diciamo della lunga guerra civile balcanica
E nei Balcani l'Europa all'inizio no ma da un certo momento in poi ha giocato un ruolo positivo
E io penso che anche nel corso degli ultimi anni questa vicenda è stata condotta in modo efficace eravamo uniti e
La seconda vicenda che l'Europa ha condotto in modo efficace è stata la trattativa con l'Iran
Naturalmente questa trattativa ha avuto un salto di qualità nel momento in cui gli americani hanno deciso di spingere diciamo verso una
Una soluzione politica con l'Iran comprendendo finalmente
Che il pericolo maggiore nella Regione non è l'Iran ma il fondamentalismo sunnita
E che l'Iran per molti aspetti del nostro alleato naturale
Il fatto che noi abbiamo fatto la guerra nostra alleato naturale per circa dieci anni è stata una delle tante scemenze perché difficile trovare un altro definizione che
Hanno caratterizzato la politica occidentale nel Medio Oriente
Che secondo me è stata una lunga sequela di errori
I di di di operazioni mal congegnate mal pensate mal concluse diciamo il cui effetto finale è
Una situazione
Traumatica
Perché è vero noi adesso sa nostra attenzione è stata presa dalla vicenda Ucraina ma la vera
Grande sfida dalla politica estera europea e il Mediterraneo
Anche perché al di là del Mediterraneo e noi abbiamo
La Libia che rischia di diventare una nuova Somalia diciamo
Di milizie armate che si si combattono senza più un potere statale riconoscibile e la Libia e lì
Ci arriva il gas insomma la
Cioè non è così lontana
La Siria
Dilaniata da una tragica guerra civile di cui non si vede una conclusione
L'Iraq è stato democratizzare atto dagli americani diciamo salvo il fatto che in questo ce ne sono andati dopodiché sta crollando tutto e
E oggi è l'epicentro di una nuova ondata di fondamentalismo
Barbarico che rischia di in sanguinare tutta la regione
L'Egitto di nuovo sotto una dittatura militare che non mi pare un esito molto brillante per la primavera araba
E sostanzialmente l'Europa
Il processo di pace nel Medioriente tra israeliani e palestinesi che doveva concludersi entro l'anno diciamo così appare lontanissimo dalla possibilità di avere un esito positivo recenti vicende anzi ulteriormente aggravano le tensioni
Fare un quadro veramente preoccupare
Di cui
Diciamo
I rifugi
La gente che scappa nel Mediterraneo sono se volete l'aspetto che e più appariscente per debba ma
Per noi ma
Bisogna capire
Diciamo da dove scappano ecco il perché e
Al di là dell'accoglienza il problema che il problema di creare le condizioni perché non debbano più scappare il che richiede un'azione politica
Di enorme impegno
E io vorrei dire un profondo ripensamento da parte dell'Occidente cioè questi uno di quei temi su cui l'Europa dovrebbe essere unita e dovrebbe dire agli americani scusate
Amici americani ci mettiamo intorno a un tavolo e ci mettiamo a riflettere seriamente
Di come noi affrontiamo questo gigantesco problema del rapporto tra mondo occidentale e mondo islamico che rischia di essere
Il nuovo focolaio di guerra cioè il
Del nostro tempo
E e noi siamo in prima linea diciamo e
Quindi non c'è dubbio che questo
A mio giudizio sarà
Uno dei banchi di prova fondamentali e noi siamo andati in ordine sparso i francesi gli inglesi che ogni tanto pensano di essere una grande potenza sarà
L'ho apprezzato molto divertente la battuta di un intellettuale francese di
Notevole valore al direttore del Centro di studi europei diciamo c'è poco siccome questo libricino è stato tradotto
E pubblicato in Francia cosa rara che i francesi pensano di
Sapere già tutto da da soli diciamo però è successo diciamo da una
Autorevole casa editrice
Io sono stato a presentata a Parigi
Il corso di questa presentazione con questo signore che purché il direttore del Centro studi europei di siamo Scoditti essi
C'è qualcuno in Francia che pensa ancora che la Francia la grande potenza
Ma è qualcuno che ha dimenticato il cervello nel secolo scorso e bisogna che la mandi a prendere distacco sette
Perché
Perché il mondo è cambiato diciamo non non non c'è più non
Non esistono più le grandi potenze del secolo scorso diciamo sono
Sono Paesi che molto rapidamente non avranno neanche più titolo per sedere al tavolo del G sette perché sono superati
Dal Brasile dall'India dal non parliamo della Cina dall'Indonesia che il mondo è rapidamente cambia
In modo caotico se volete e ora noi ci mettiamo insieme e cerchiamo di affrontare questo cambiamento
Non pensando che vince Dio Dio il mondo dicembre
Fatti vicende rete che non si può scendere distacco e cerchiamo di affrontarlo con intelligenza di vedere i rischi
Ma anche le opportunità
Di affrontare i rischi insieme oppure noi rischiamo
Di diventare progressivamente un'area marginale
E è stato abbiamo presentato abbiamo qualche
Settimana fa
Siamo stati invitati Romano Prodi e Dio all'Accademia dei Lincei per iniziativa della Fondazione De Gasperi della signora Maria Romana De Gasperi
Ad aprire solennemente diciamo le celebrazioni le iniziative che si terranno nel sessantesimo della morte di De Gasperi Stato molto bello che fossimo invitati Romano Prodi edito dalla signora De Gasperi
Poi ci saranno anche altre iniziative naturalmente ma nella sua conferenza Romano ha detto una cosa molto pere otto divertenti e interessanti anche drammatiche ha detto che
Conversando con un dirigente cinese diciamo
Lui ha una frequentazione piuttosto intensa della Cina e quello che ha detto c'è l'Europa è una cosa bellissima solo che noi non riusciamo più a capire se l'Europa è un progetto politico coi un museo
E la domanda è piuttosto radicale
Noi se non ci diamo un progetto politico rischiamo di diventare un museo ma bellissimo intendiamoci perché
Siamo un museo pieno di di di di cose meravigliose di tracce meravigliosa della storia passata
Ma il problema qui non sono le tracce della storia passata ma che cosa vogliamo cercare di fare nella storia futura questo è il vero grande problema perché l'Europa si dovrebbe porre
A e allora
Proprio sulla storia contemporanea futura chiederei a Federica Mogherini chiudere proprio perché insomma i dossi esso nota anche in questo semestre qualche passetto per trovare questa voce dell'Europa riusciremo a tentare al risparmio
Sì
Il caos intorno a noi ha oggettivamente abbastanza
Sistematizzato che se guardiamo dall'Ucraina dove tanti errori avrebbero potuto essere prevenuti
E anche il fatto di
Smettere semplicemente di compiere errori CIM infonde oggi voi avete errori volevano loro premendo un programma perché anche lì neanche in grado di Verona raccontando molte cose ma qua apriamo
Dall'Ucraina passando per il Medioriente la Siria tre anni
E ancora non si non solo non si vede
L'uscita
Ma
Anche la retorica del dire rilanciamo al processo di Ginevra quando oggettivamente il processo di Ginevra
Possiamo credo dire che
Finito
è evidente che non c'è soltanto il dramma umanitario che pure fortissimo e noi lo sottovalutiamo sono stata in in Libano in Giordania la scorsa settimana parliamo di milioni di rifugiati su Paesi che hanno popolazioni estremamente
Inferiore alla nostra sul Libano è un terzo della popolazione nazionale come se da noi fossero venti milioni di persone
Questo per farci anche noi un po'di proporzioni di quello che
Di quello che che diciamo
Conseguenze
Sociali sulle società di questi Paesi confinanti economiche ovviamente di sicurezza perché insieme alle persone
Attraversano i confini armi organizzazioni come sta succedendo in Iraq dove oltretutto non è soltanto una questione di movimento
Jihadista che viene dalla Siria ma
Va ad incidere su una realtà che mai si è riconciliata dopo l'intervento militare americano lì a meno che non ci sia un Governo
Nuovo che mette insieme sunniti sciiti e curdi con la capacità di mettere insieme le forze democratiche del Paese non ci sarà
Intervento esterno che tenda per stabilizzare la situazione
Una dinamica
Dal dal Medioriente bloccato alla
Alle primavere arabe
Anche quelle di successo perché la Tunisia ci racconta unica
Storie di successo con una Costituzione molto avanzata un processo di riconciliazione nazionale ottimo
Pure
Con rischio di
Vedersi schiacciati dal flusso di armi e di persone che vengono dalla Libia o delle difficoltà economiche che pure loro fanno perché stanno attraversando misure di austerity richieste in gran parte poi dai partner internazionali
Fino alla Libia scenari
Intorno a noi se puntiamo un compasso su Roma un su Bruxelles e lo facciamo andare dall'est al sud oggettivamente non incoraggiante infatti certe volte penso
Almeno un punto di miglioramento dovremmo trovarlo credo che però
Il punto vero sia questo che se ne prendiamo le singole aree di crisi una per una e cerchiamo di trovare un miglioramento una soluzione
Non andiamo molto lontano non andiamo da nessuna parte
Il punto vero è che dopo la fine
Della guerra fredda dopo il crollo del muro di Berlino si è fatto si sono fatti un paio di tentativi quello degli anni Novanta con il nuovo ordine mondiale che però poi fu bruscamente interrotto dall'undici settembre
Quello
Degli interventi unilaterali e dello scontro di civiltà
Che mi sembra che sia chiaro e frutti che ha portato
Il nuovo secolo in politica estera non è viziato
Non è ancora iniziato siamo ancora fermi all'ottantanove questo è il vero tema allora se non riusciamo
Invece che avere uno sguardo settoriale crisi perché Risi e pensare che si risolve un pezzettino qui è un pezzettino alla la Siria questa soluzione più o meno militare o più o meno umanitaria e la Libia risolviamo così
Ma invece proviamo a
A trarre alcune lezioni da questi ultimi vent'anni
Primo in termini di prevenzione dei conflitti le crisi si vedono arrivare da lontano lo sappiamo benissimo lo sapevamo benissimo
Che il mondo arabo
Era una polveriera sapevamo benissimo che i mali la situazione potesse sfuggire di controllo sapevamo benissimo
Che l'Ucraina un Paese diviso profondamente diviso
E che firmare un accordo
Che la costringesse in qualche modo a scegliere tra la Federazione russa e l'Unione europea era un errore politico strategico
Sono tutte cose che si possono guardare prima che avvengano e mettere in campo delle azioni a volte diplomatiche non certo militari
Per
Cercare disinnescare le crisi conflitti prima che di enti no
Drammatici come quelli che abbiamo intorno quindi primo vedere i processi e così come
In alcuni casi di interventi militari sono convinta che siano necessari
L'altro giorno questo week-end ha votato l'Afghanistan per il secondo turno me tendiamo a rimuovere le zone di conflitto dopo che noi abbiamo finito o stiamo finendo agli interventi militari come successo dell'Iraq
Credo che sia un errore l'altro giorno ha votato per il secondo turno l'Afghanistan
Sarà un anno cruciale con sedici se ne pensiamo penseremo che finita l'ammissione ai Sasso finita la missione NATO
In Afghanistan il tema è risolto e non ce ne occupiamo più rischiamo tra tre anni tra quattro anni del Cinquale di avere un altro situazione come quella di oggi in Iraq lì
Quindi guardare avere lo sguardo lungo sul tempo vedere le cose prima che arrivino e seguire le cose dopo che sono state purtroppo
Sottoposte a drammi disastri
Anche militari a volte molto consistenti quindi avere
Lo sguardo sui processi di lungo periodo e
L'altra occasione grande che abbiamo è il
La strategia regionale di gestione delle crisi che è quello che veramente è mancato è mancato un protagonismo europeo sicuramente
Le divisioni sono profonde io sono
Io ho fatto il mio primo Consiglio affari esteri a Bruxelles
Il giorno dopo due giorni dopo che era scoppiata la questa nuclei
E ne abbiamo fatti credo otto nove lunedì ce n'è un altro parliamo quasi esclusivamente di questo a proposito di sguardo lungo
Salvo poi arrivare a quello del mese dopo dicendo cioè l'Afghanistan boccia l'Iraq non ce la Siria
Avere uno sguardo un po'più ampio aiuterebbe ma l'occasione è quella di capire che le crisi si gestiscono in un contesto regionale
Non c'è modo di risolvere la Siria se non si guarda anche alle dinamiche dell'Iran è piuttosto che del Golfo o dell'Iraq o della dell'Arabia Saudita adesso c'è qualche tentativo di gestione comune
Delle crisi regionali
Tutto si tiene verrebbe da dire
Allora il ruolo che l'Europa può vere è innanzitutto esercitare questa saggezza che dovrebbe aver maturato che dovremmo aver maturato su di noi
Sessanta anni di pace dopo aver vissuto a due guerre mondiali
Significa che l'unico modo di gestire i potenziali conflitti è quello di condividere interessi
Condividere interessi perché l'Europa è diventata una storia di pace perché condividiamo l'interesse alla stabilità se questo stesso modello né proviamo
A
Farlo crescere
In Medioriente nel Mediterraneo
Allora forse riusciremo a disinnescare la mina più pericolosa sullo scenario della sicurezza globale non soltanto regionale ma globale questo è l'impegno che proveremo a mettere durante il semestre di presidenza
Grazie a te Ministro verificate Presidente Massimo D'Alema a quello che non sia riusciti a dire è in questo libro non solo euro