Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da Radio Radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto di passaggio a sud est supplemento del giovedì nel quale di solito vi riproponiamo alcuni dei temi che TEN abbiamo trattato nella puntata della domenica precedente domenica scorsa domenica quattordici febbraio
La puntata di passaggio sud-est è stata quasi interamente dedicata quasi uno speciale sul futuro dell'unione europea sulla crisi che attualmente vive
L'Unione europea il Progetto di unione politica dei popoli europei dovuto pesantemente
Alla crisi dei migranti che percorrono la rotta balcanica proveniente da voi provenienti dalla Medioriente dall'Africa per cercare di raggiungere i Paesi dell'Europa settentrionale
Una una crisi un futuro dell'Unione europea è una crisi dei migranti vista dai visti dai paesi balcanici
In questo supplemento del di questo giovedì giovedì
Diciotto febbraio però vogliamo fare una cosa un po'diversa dal solito che vogliamo proporre una a breve rassegna stampa di alcuni ma articoli di alcune analisi che abbiamo trovato in questo periodo in particolare
Su alcuni dei siti dei portali che seguono in particolare la situazione è una realtà politica dell'Europa sud-orientale dell'Europa centro orientale
Partendo da una data significativa importante quella di di ieri il diciassette febbraio sì in Kosovo si celebra la proclamazione dell'indipendenza
Otto anni fa infatti il diciassette febbraio del due mila otto
Il Parlamento di Pristina dichiarò solennemente la propria indipendenza senza il riconoscimento di Russia Cina e di alcuni paesi dell'Unione europea
Nel frattempo sono o sono molti Paesi del dell'ONU che hanno riconosciuto l'indipendenza del Kosovo ma il nodo resta aperto anzi sono molti i nodi ancora irrisolti che pesa non su il più giovane Stato europeo dalla corruzione delle élite politica
Hai difficili rapporti con la minoranza serba e poi la questione della della memoria quella della del conflitto dei crimini
Commessi nel corso del della guerra del novantotto novantanove commessi anche da esponenti dell'esercito di liberazione del Kosovo
L'UCK molti dei dei suoi capi dei suoi principali esponenti hanno adesso non avuto in questi anni hanno attualmente importanti impegna incarichi politici anche istituzionali
Crimini che restano attualmente impuniti e anche la stessa istituzione di un tribunale
è che giudica questi crimini è una questione controversa che in questi ultimi mesi come spesso vi abbiamo raccontato ai infiammato il la il quadro politico in Kosovo
Del del Kosovo della sua fragile indipendenza dei fantasmi del Kosovo otto anni dopo
Ascritto proprio ieri Alessandro le ho grande su pagina novantanove trovate il suo il suo pezzo su www punto pagina novantanove punto it la fragilità del processo di indipendenza e scrivere o grande
Non dipende solo dal mancato riconoscimento della nuova entità statale da parte di alcuni decisi di Paesi i Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell'ONU Russia e Cina ma anche Paesi membri dell'Unione
Europea come Spagna Grecia Cipro Romania oltre ovviamente la stessa Serbia
La fragilità affonda le sue radici nelle stesse strutture politiche sociale del Paese tanto da fare apparire veritiero quanto scrisse Vettor sul ROI fondatore del movimento ora qualche anno fa
Il Kosovo è stata è uno Stato corrotto incompleto il motivo
Risposi usuraia che la nostra élite politica non deriva la sua forza né dalla legalità né dalla legittimità la sua forza reale si fonda su di una struttura parallela
Portata al potere attraverso la frode elettorale e grazie a grandi mezzi finanziari
Tre secondo Alessandro le ho grande sono i nodi irrisolti che rendono amaro l'anniversario dell'indipendenza tanto da farla apparire dopo gli anni di repressione da parte di Belgrado
Mobilitazione nuove repressioni guerra umanitaria protettorato infine la sua programmazione
Tanto punto da far apparire indipendenza un guscio vuoto e questo al di là dei casi di corruzione politica e amministrativa che esplodono ciclicamente
Il primo riguarda il rapporto con la Serbia e con la minoranza serba che vive nei Comuni del nord del Paese
Beh che gli accordi tra Pristina e Belgrado vadano verso la concessione alla minoranza interna di una consistente autonomia nella gestione dell'economia locale della sanità dell'istruzione e della pianificazione urbanistica
Tale intesa e ferocemente osteggiata dall'opposizione nazionalista più radicale del PDK il partito nato dalle file dell'UCK l'esercito di liberazione del Kosovo e rappresentato dal movimento vetro in dose autodeterminazione
Lo scontro con le élite al potere
Ha raggiunto toni altrettanto aspri anche sul secondo dei nodi irrisolti l'istituzione a seguito delle pressioni gli Stati Uniti Unione europea di un tribunale speciale per giudicare i crimini dell'UCK durante la guerra del novantanove al tempo dei bombardamenti della NATO
Dopo mesi di stallo il Parlamento approvato nell'agosto scorso l'istituzione del nuovo tribunale che avrà sede in Olanda per garantire al meglio la protezione dei testimoni
Si tratta di una questione dirimente nel rapporto con la memoria e l'eredità della guerra
Una parte dei processi del tribunale penale internazionale dell'Aja istituito per valutare i crimini contro l'umanità commessi durante le guerre nell'ex Jugoslavia
Hanno riguardato anche alcuni leader dell'UCK che nella loro opposizione armata le violenze dei militari dei paramilitari serbi si sono macchiati di simili violenze
Secondo i capi di imputazione persecuzione deportazione forzata distruzioni motivate di città e villaggi il saccheggio che omicidio solo alcuni di quei leader sono stati condannati la maggior parte dei di loro è stata prosciolta
In particolare
Ricorda le ho grande è stato assolto ramoscello Radin ai uno dei capi dell'UCK per la mancata presenza dei testimoni dal momento che almeno dieci tra questi sono rimasti uccisi in circostanze poco chiare
La Corte è ferocemente osteggiata dall'opposizione nazionaliste dallo stesso era Dina e che ha detto senza mezzi termini che un simile Tribunale avrebbe l'unico fine di trasformare tutti noi in mostri
Tuttavia a rendere l'indipendenza del Kosovo una costruzione fragile è secondo Alessandro grande
La povertà dilagante la disoccupazione giovanile e qui arriviamo al terzo Nadio risolto e alle stelle
Non stupisce allora che negli ultimi due anni circa centocinquanta mila kosovari su meno di due milioni di abitanti abbiano lasciato il Paese di questi novanta mila hanno chiesto asilo politico in Paesi dell'Unione europea soprattutto in Germania
Generando così un paradosso
Chiedere ASI a chiedere asilo sono uomini e donne che scappano da un Paese già posto sotto la protezione dell'Unione europea che tramite la missione EULEX peraltro non immune da critiche dovrebbe traghettare le sue strutture politiche verso la creazione di uno Stato di diritto
Le domande sono state respinte ma il flusso incessante
E la stessa rotta dei Balcani poi percorse in massa dei siriani dagli iracheni fuga dalla guerra
è stata in fondo tracciato tra i boschi e le montagne proprio da immigrati kosovari diretti verso nord in fuga da quel Paese che aveva festeggiato l'indipendenza solo nel due mila otto
Così Alessandro le ho grande su pagina novantanove
C'è un'altra questione che riguarda poi anche la normalizzazione delle relazioni tra Pristina e Belgrado vale a dire lo smantellamento delle cosiddette strutture parallele serve attive nel Kosovo del nord
Una questione che continua a dividere Pristina e Belgrado nonostante gli accordi raggiunti a Bruxelles con la mediazione dell'Unione europea di questo scrive
Ha scritto sempre ieri violetta disegni che elementi su osservatorio Balcani Caucaso
Negli anni negli anni salvo kosovari che vivono nel centro e nel sud del Kosovo sono stati gradualmente integrati all'interno delle istituzioni del Paese
Le quattro municipalità del nord del Kosovo a maggioranza serba rimangono invece politicamente legate alla Serbia e lontana lontani da Pristina
La dissoluzione di tutte le strutture paralleli di sicurezza serve in Kosovo è stata una delle questioni politiche più dibattute nel corso dei negoziati tra Serbia e Kosovo
Ma a partire dall'accordo di normalizzazione delle relazioni raggiunto a Bruxelles nell'aprile del due mila e tredici tra la leadership serve quella kosovara quella questo smantellamento è diventato un obbligo
Entrambe le parti si sono in effetti impegnate espressamente nell'implementare l'accordo ma l'integrazione nelle strutture parallele nel sistema legale amministrativo del Kosovo continua ad essere oggetto di controversie mentre la situazione politica nel nord del Kosovo resta
Un tema estremamente sensibile l'Unione europea ha posto molti sforzi per trovare modalità per l'integrazione delle strutture parallele dentro la cornice istituzionale del Kosovo
Ma mare il no di appunto restano aperti e come spiega violetta disegni che al menti riguardano in particolare la cosiddetta protezione civile
Dopo l'integrazione degli ex ufficiali serbi del nella polizia del Kosovo come stabilito dagli accordi di Bruxelles
Le autorità di Pristina hanno ripiano ribadito il sospetto che questa protezione civile serba ancora attiva nel nord abbia assunto in realtà funzioni di polizia e sia implicata in operazioni di Intelligence un fatto totalmente inaccettabile per le autorità del Kosovo
Per esempio per i serbi del nord della Protezione civile è una struttura che pur operando al di fuori del contesto legislativo del Kosovo provvede all'assistenza dei civili situazioni di emergenza per il governo di Pristina però
La Protezione civile rappresenta un organismo illegale e di carattere paramilitare
Violetta disegni che il menti a sentito tra gli altri poi in questo il suo pezzo mio attragga mi dice il vice direttore esecutivo dell'organizzazione non governativa Active una delle più attive nella società civile del nord del Kosovo
Secondo mi dice l'ICI in generale il senso di sicurezza di protezioni nelle comunità nel nord del Kosovo afflitte da anni da un clima di ostilità
Non si è indebolito in modo significativo dopo lo scioglimento della protezione civile i cittadini del nord del Kosovo si affidano ancora alla comunità internazionale
EULEX è la missione civile europea e che il foro la missione militare della NATO sono percepite come i principali garanti della sicurezza e della protezione
Insieme alla polizia kosovara che a nord del fiume Ibarra è costituita da agenti di etnia serba
Quello che ha maggiormente affetto sulla comunità
Secondo mio tra che mi dice dice non è tanto la chiusura della protezione civile quanto il processo complessivo di integrazione dei serbi kosovari nel sistema legale ed amministrativo del Kosovo
Questo processo causa preoccupazioni nella comunità a causa delle interpretazioni poco chiare ed elastiche fornite dal Governo di Pristina e di Belgrado
Mi dice visionata anche che la piena integrazione del nord all'interno del sistema legale kosovara non sarà un processo semplice secondo un altro esperto sempre sentito da osservatorio dal cane Caucaso
Né né ci mette in spetti un professore universitario ed esperto di politiche dei Paesi balcanici le strutture parallele serve ovvero la Protezione civile non verranno sciolte nonostante gli accordi di Bruxelles
Stadio mette in evidenza che la Serbia ha attuato la stessa politica in Bosnia Erzegovina dividendo la in vari Cantoni e creando la Repubblica Sears ca e quindi disegna uno scenario possibile per il futuro del Kosovo
Dalla fine della guerra Belgrado sta cercando di creare una sorta di Repubblica Srpska in Kosovo di Repubblica Serman sono in corso un'intimità maggioranza serba
I compromessi raggiunti a Bruxelles vanno in questa direzione quando Belgrado ha rinunciato alle sue strutture in Kosovo ha creato terreno per la formazione di nuove istituzioni serve
Oggi secondo spagnolo non esiste formalmente una sorta di Repubblica serba in Kosovo ma potrebbe nasce non è presto una de facto
E nel momento in cui l'Unione Europea chiederà la Serbia di riconoscere l'indipendenza del Kosovo Belgrado farà pressione affinché Pristina accetti formalmente l'ha già de facto costituita Repubblica sesta il Kosovo
Così si conclude questo articolo di violetta disegni che il mediche potete leggere
Aveva trovato del nodo delle strutture parallele serba in Kosovo articolo che potete leggere su www punto balcanica opera sul punto orga
E visto che abbiamo parlato di Serbia andiamo proprio direttamente né in Serbia che si prepara alle elezioni anticipate volute dall'attuale premier conservatore Aleksandar wc c'è
La scommessa pare essere quella di capitalizzare l'attuale enorme consenso di cui gode wc dice e su questo è molto interessante l'analisi che Francesco Martino collaboratore è una dei appunto dei collaboratori dell'autore di Bach dell'Osservatorio Vacca nel Caucaso all'analisi chiare ha realizzato in collaborazione con l'ISPI il all'Istituto per gli studi di politica internazionale l'articolo lo trovate pesato appunto Regina realmente pubblicato sul sito dell'ISPI e lo trovate anche su www punto balcanica Oko sul punto organi
Ufficialmente scrive Francesco Martino wc cioè il premier Butticé chiama l'elettorato alle urne per ottenere un nuovo mandato
Secondo il premier necessario per rilanciare le riforme promesse riforme che si concentrano soprattutto in campo economico nella lotta corruzione di oligarchie sulla strada della futura
Membership serba nell'Unione europea
La necessità di ricorrere al voto a metà dell'attuale legislatura appare però tutt'altro che scontata
Francesco Martino ricorda come nella marzo del due mila quattordici wc cioè il suo Partito progressista serbo ha ottenuto un vero e proprio trionfo elettorale raccogliendo il quarantotto per cento dei consensi
E attualmente il premier gode di una schiacciante maggioranza del Parlamento di Belgrado grazie anche alla coalizione col Partito Socialista dell'attuale Ministro degli esteri ed ex premier Ivica dacci dice
I voti e il consenso per portare avanti riforme anche impopolari dolorosi dunque ci sono già a spingere il premier a rilanciare la sfida elettorale sono quindi considerazioni squisitamente tattiche
Per il premier una nuova campagna elettorale che in Serbia innanzitutto una sfida tra leader
è lo strumento naturale per ribadire la propria centralità politica guadagnare spazio di manovra con due anni ulteriori al Governo un margine di sicurezza importante
Soprattutto visto che l'economia serba nonostante le promesse e i pesanti tagli alla spesa concordate col Fondo monetario internazionale stenta a ripartire con prospettive che anche per il due mila sedici non appaiono entusiasmanti
Per voci c'è dunque scrive Francesco Martino andare al voto adesso serve anche a riaffermare i rapporti di forza all'interno del partito e ridimensionare chiunque sia tentato dal mettere in discussione l'attuale leadership
Principale antagonista Divou Circe è posizionato si negli ultimi anni come negli ultimi anni come paladino dell'integrazione della Serbia nell'Unione europea resta il fondatore del Partito progressista serbo
L'attuale Presidente della Repubblica Tomislav Nikolic
Leader dell'ala del partito più sensibile all'influenza russa e meno apertamente euro entusiasta
Mentre il premier continua a dirigere i giochi l'opposizione democratica pare poi divise fragile e non sembra dunque in grado di rilanciarsi come alternativa credibile
L'Area democratica non ha ancora superato lo scacco subito da quanto da quando il Partito progressista nato nel due mila otto da una scissione del partito radicale serbo un partito
Ultranazionalista che naturalmente non ha nulla a che fare con con il nostro partito radicale
Anzi è posizionato sullo spettro politico serbo appropriandosi della piattaforma approvò Unione Europea tradizionalmente appannaggio dei democratici
A ostacolare il cammino dell'opposizione ci sono però altri fattori più preoccupanti negli ultimi anni l'influenza il controllo dei media da parte del Governo
Se si si sono fatti sempre più pesanti lasciando sempre meno spazio alla critica e al tempo stesso
Le operazioni anti corruzione cavallo di battaglia di voci cioè colpiscono numerosi esponenti dell'opposizione secondo gli indagati però arresti di indagini non sarebbero espressioni di lotta al malaffare ma semplice strumento di repressione politica
Se la sinistra NAS parla destra nazionalista sembra avere invece le carte per riaffacciarsi nel Parlamento di Belgrado
Da cui era rimasta esclusa nel due mila e quattordici
Grazie al voto di una parte crescente di elettori che non ha digerito la svolta europeista
Delle Partito progressista e la progressiva Maggi marginalizzazione della questione Kosovo
Per concludere scrive Francesco Martino ad avere bisogno di nuove elezioni non è quindi la Serbia quanto piuttosto il premier voci c'è
Deciso a restare padrone incontrastato della scena politica anche negli anni a venire importante capire come leader del del Partito progressista intenda utilizzare il consenso di cui gode senza precedenti nella storia recente del Paese
Senza chiudere le porte a Mosca
Nonostante l'incognita di un necessario ma difficile accordo sul Kosovo
Vučić sembra deciso nel suo ambizioso piano di portare la Serbia nell'Unione Europea già nel due mila e venti un Governo forte potrebbe superare molti degli ostacoli sul cammino del Paese il rischio è che una leadership incontrastata con pesi e contrappesi democratici sempre meno efficaci
Possa sfociare in un regime apertamente populista e autoritario
Così Francesco Martino su www punto balcanica Oko sul punto orga
Dal quale vi segnaliamo possiamo solo segnalare che non abbiamo tempo di legge lo anche l'analisi di Dragan agli anice
E sento riguardo alle tentazioni presidenziali di Vučić che appunto forte dell'alta popolarità di cui gode potrebbe decidere di candidarsi a presidente della Serbia
Garantendo sì nel caso di probabile vittoria una posizione di potere fino al due mila e ventidue
E restiamo nei nei Balcani perché c'è stata in questi giorni anche nell'ex Jugoslavia un'altra notizia importante vale a dire matite peraltro a tesa
La richiesta da parte della Bosnia di ottenere la candidatura all'Unione europea insomma la il C.R.O. e il presidente l'attuale presidente di turno della Presidenza tripartita Bosnia corse con rese il croato bosniaco Dragan ciò dice
Ha presentato la richiesta formale di adesione della Bosnia Erzegovina l'Unione europea grande soddisfazione espressa dal presentarla commissario per l'allargamento
Ivana esame ed all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea Federica Mogherini su questo è molto interessante quanto scrive Luca leone sul suo blog
Occhio critico
Lo trovate alla l'indirizzo internet Luca leoni appunto blocco spot punto it di fatto nota Luca leone la richiesta di adesione da parte di Sarajevo non cambia nessuna delle carte in tavola
La Bosnia Erzegovina danni deve approvare attraverso un Parlamento semi immobile a causa di condizione di coalizione di maggioranza ingestibile litigiose riforme in settori chiave quali la giustizia la lotta contro la corruzione
La pubblica amministrazione e l'economia il welfare i diritti fondamentali della persona la libertà di espressione e le libertà dei giornalisti
La richiesta di adesione non cambia un dato di fatto fondamentale i politici e gli amministratori Bosnia corde contesi sono tra i più corrotti al mondo e hanno una visione personalistica nipoti Istica della conduzione della cosa pubblica la maggior parte di loro
Lavora per il profitto personale per l'interesse del clan nazionalistico di riferimento il primo impegno ai fini di un'eventuale adesione all'Unione europea
Dovrebbe essere dunque proprio nella direzione di favorire o meglio indurre il cambiamento della classe politica Bosnia corde coese
E di promuovere una rivoluzione culturale profonda nel Paese
Senza queste due prime riforme Sarajevo non sarà mai pronta per entrare nell'Unione europea
L'altra questione fondamentale scrive Luca leone riguarda la deriva secessionista intrapresa dall'ultranazionalista governo delle entità maggioranza serbo bosniaca
La Repubblica serba di Bosnia sostenuta politicamente ed economicamente dalla Russia di Zar Vladimir Putin
Mosca non ha mai espresso pareri decisamente sfavorevoli verso l'ingresso della Bosnia Erzegovina nell'Unione europea questo è vero mentre se sempre voleva violentemente opposta a un ingresso nella NATO
Ma a Bruxelles dovrà tenere conto delle ingerenze russe nella Repubblica serba di Bosnia
E del fatto che a Banja Luka anche per il capoluogo
Esiste una forte corrente filorussa e anti europeista con cui fare i conti
Il Presidente della Repubblica serba ska l'orso milionario Milorad dopodiché intimo amico dello zar moscovita non fa che lavorare incessantemente per la dissoluzione della Bosnia
E per l'impunità a favore dei criminali della guerra del novantadue novantacinque
Apertamente spalleggiato dai russi anche in sede di Nazioni Unite e l'Unione Europea attuale per quanto possa risultare attraente dall'esterno non ha strumenti adeguati per gestire le forze centrifughe che si manifestano ha lavorato e lavorano al suo interno
E così come le ingerenze russe nella Repubblica Srpska rappresenterebbe un peso ingestibile per la debole
Più femminismo per non dire inadeguate assente diplomazia di Bruxelles allo stesso modo risulterebbero ingestibili le pesanti ingerenze turche saudite statunitensi nella seconda entità Bosnia Querzé coese vale a dire la federazione di Bosnia Erzegovina
L'ingresso
Per la parte economica nell'Unione europea e al momento solo una lontano ipotesi e occorreranno anni forse decenni prima che si realizzi proprio perché non vi sono le condizioni di partenza a cominciare da una classe politica presentabile
Discorso non diverso va fatto per altri Paesi ex jugoslavi che hanno presentato la prima della Bosnia richieste di adesione ovvero la Macedonia nel due mila quattro il Montenegro nel due mila otto e la Serbia nel due mila e nove
Ecco la richiesta di adesione depositata da ciò vice non ha tanto il sapore di una promessa vogliamo dare il massimo per farcela
Ha più che altro il sapore di un riallineamento di un colpo di reni per non dover restare gli unici e a non aver compiuto il passo e sfigurare davanti agli occhi dei propri cittadini elettori
Ma di fatto se oggi c'è un Paese oltre naturalmente alla Macedonia in cui non esistono nell'area ex jugoslava neanche nel lungo periodo le condizioni per un reale ingresso nell'Unione europea quel Paese è purtroppo proprio la Bosnia ironia della sorte
Il Paese che forse in questo momento più ne avrebbe bisogno e la cui popolazione più lo meriterebbe per quello che ha dovuto vivere subire negli ultimi cinque lustri
E continuare a subire a causa della cecità della comunità internazionale Unione Europea in testa e alla corruzione o corruttibili data la sua classe politica della sua polizia della sua magistratura della sua stampa sempre meno indipendente
Così Luca leone sul suo blog Luca Leone giornalista scrittore editore infinito edizioni
E questo è quanto scrive con
Profondo conoscitore anche grande amante della Bosnia bisogna dire un Paese che ama profondamente come è molto interessante questa analisi al di là della ovviamente ma giusta
Soddisfazione che invece stare sta stati espressa a livello ufficiale
Per la richiesta appunto di adesione all'Unione Europea presentata dalla Bosnia Erzegovina poi la realtà e quell'appunto che benna
Illustra Luca leone sul suo sul suo blog
E per chiudere questo questo supplemento del giovedì di passaggio sud-est che oggi abbiamo realizzato in forma di rassegna stampa spostiamoci all'estremo est dell'Europa sudorientale
In Transnistria
Dall'inizio dell'anno il piccolo il piccolo Stato de facto formalmente territorio della Moldavia da qui però proclamato la recessione
Entrato a far parte della ditta
Comprarsi Free Trade Area con l'Unione europea una mossa a sorpresa da parte di da punto era Transnistria i cui effetti politici sono però ancora tutti da valutare
Su questo di segnaliamo l'interessante articolo di Danilo Elia pubblicato il dieci febbraio su www punto balcanica Occo sul punto organi che il titolo appunto una domanda la Transnistria si avvicina all'Europa
La la ma nella repubblica separatista maggioranza russe russofone legata a doppio filo a Mosca compiuto questo questo passo
A molti è sembrato un cambio di rotta inaspettato da parte punto delle autorità di Tirana scuola Danilo Elia però spiega quali potrebbero essere gli scenari che si aprono a questo a questo punto
E quale potrebbero essere anche gli affetti poi su quell'area molto delicata per quanto riguarda gli equilibri geopolitici europei e che coinvolge direttamente l'Unione europea nel confronto
E l'Occidente potremo dire nel confronto con la Russia anche perché la Transnistria è una fettina di territorio che infilata tra la Moldavia e l'Ucraina
Moldavia che è legata a doppio filo alla alla Romania e l'Ucraina che vive la condizione che tutti sappiamo
Da leggere dunque questo articolo di Danila Elia come sull'Ucraina e sempre su balcanica a questo punto ordine di segnaliamo anche questo è un molto un'analisi un articolo molto lungo anche qui possiamo solo segnalarmelo
Hilla nani si di Veras gli arabi che dedicata proprio all'Ucraina
Si parla delle speranze del dopo mai D'Anna di cui poco è rimasto
E di uno della realtà di un Paese in mano agli oligarchie che stenta ad avviarsi deciso sulla strada delle riforme un articolo che è stato Regina realmente pubblicato dal portale ne ho viste negli uno per il venti gennaio
E che appunto è stato ripreso e tradotto da osservatorio balcanica o coso pubblicato lo scorso nove febbraio
Il titolare Ucraina molto come prima siano trovate appunto su punto balcanica Oko sul punto punto orga
O è sempre sull'Ucraina
Ma non tanto sul Ucraina ma sulla Regione del del don Bassano vi segnaliamo anche ormone mai di fatto controllata dalla Russia vi segnaliamo l'articolo di Pietro Rizzi pubblicato su esigere ma il punto netta sei giorni fa una settimana fa
Ucraina ecco come il Cremlino mantiene la Repubblica di idonea schede e l'uguaglianza ca
Si è parlato molto del coinvolgimento militare russo nello scontro tra i separatisti del don basse le forze governative ucraine ma in pochi hanno cercato di capire come fosse possibile che le autoproclamati si Repubbliche di danni a Sky Lugar ska
Riuscissero ad andare avanti economicamente lo scontro militare ma in realtà fermatosi
Ha distrutto l'economia della Regione che in passato rappresentava
La più la parte più florida dell'intero Stato ucraino ed ora quelle zone rappresentano più un fardello che una risorsa economica Pietro Rizzi entra poi nel dettaglio
Delle cifre e dei numeri per dimostrare anche come in realtà sia Mosca a pagare il sostentamento di queste due Repubbliche alta auto proclamate
Mosca che spende ogni anno per il don bassa almeno lo zero virgola sei per cento del proprio Baggio è pari a poco meno di un miliardo di euro in un momento critico per l'economia russa come questo
Per quanto tempo Mosca potrà soprattutto per quanto tempo Mosca potrà soprattutto vorrà permetterselo è la domanda che ti che chiude appunto questo articolo
Di Pietro Rizzi che trovate sul il giorno al punto netta
Dove vi segnaliamo anche
Un articolo di Matteo Zola che il direttore Di Viggiano al punto net sulla tragedia delle foibe
La tragedia delle foibe e nazionalismo italico una memoria selettiva un articolo molto molto lungo
Che spiega come la questione delle foibe sia prima di tutto prima che un evento storico sia un evento politico di cui si ha come è stato anche sia stato anche strumentalizzato dalla destra politica in Italia
E l'ultima segnalazione in qualche modo si lega anche a quest'ultima segnalazione riguarda la prendiamo sempre da il giorno al punto net un articolo pubblicato ieri che è la traduzione
E un'ampia sintesi tradotta di un articolo apparso sul settimanale sloveno ma latina dal titolo il fascismo sta riemergendo come la democrazia europea si sta tramutante isterismo e come l'isterismo si sta trasformando in fascismo
è un articolo molto molto netto attiva però sicuramente letto per capire appunto quale e quale rischio era stia correndo l'Europa
Di fronte appunto all'emergere dell'isterismo dovuto alla alla crisi dei migranti che si trasforma in alla ripresa dei nazionalismi e a riemergere sempre più forte di movimenti
Della destra più estrema che o influenzano in qualche modo direttamente indirettamente entrano a far parte anche di alcuni Governi del di Paesi dell'est o che in qualche modo né influenzano fortemente gli umori
Con quest'ultima segnalazione terminate per questo giovedì il supplemento di passaggio a sud est vi ricordiamo che tutte le puntate di passaggio sud-est le trovate su Radio Radicale punto it nella Sezione delle rubriche se ci volete scrivere
L'indirizzo è io ascolto chiocciola Radio Radicale punto it se su Twitter ci trovate al all'indennizzo chiocciola APPA sud-est
Le ricordiamo anche il nostro il nostro blog passo da spunto blocco appunto comma da un po'di tempo da qualche settimana carte mese sarà meglio dire un po'fermo ma che stiamo cercando di riattivare
Con il supplemento di Pasetto sud esserci
Sentiamo fra una settimana invece la prossima puntata di base dosso desta naturalmente andrà in onda domenica domenica ventuno febbraio come sempre alle ventuno grazie per l'ascolto un saluto da Roberto spagnoli è una buona giornata in compagnia di Radio Radicale