Proseguono le proteste in Myanmar (Birmania). Intervista ad Ugo Papi

C'è radio radicale abbiamo nei nostri microfoni ancora una volta Ugo Papi giornalista italiano molto attento alle vicende dell'Asia colui continuiamo a monitorare la gravissima situazione del Myanmar
Ormai morti mi ammalo sono tantissimi infine un centinaio ma probabilmente i dati sottovalutano decisamente la vera il vero quadro politico edere manifestazioni mi hanno e che cosa sta succedendo cosa sono gli assalti che ci sembra che ci siano stati a proprietà analisi che cosa vuol dire
Dunque la contabilità purtroppo quella triste arriva addirittura a attorno ai duecento perché soltanto nell'ultima domenica di sono stati settantatré morti contino Imberti ogni giorno Lunetti una quindicina qualche unità anche ieri insomma non si fermano le proteste
Sembra a a me questa è soltanto una riflessione che il fatto che tutti persino i giovani che più manifestano le altre fasce della società ricordino chiaramente l'isolamento e l'aria Bumba del Paese prima del due mila dieci il perché la dittatura militare era soltanto qualche anno fa
Qui studia in qualche modo uno slancio maggiore archivi appunto non vuole tornare indietro
Perché negli ultimi anni invece mia madre ha avuto un processo di apertura in dubbio anche di miglioramento economico ricordiamo che mia madre cresciuta abbia al ritmo di sei sette per cento annuo negli ultimi dieci anni ad essere colpiti sono prima di tutto interessi della Cina come dicevi te
Domenica sono state assaltate trentadue stabilimenti tessili nera in una zona di Rangoon che la intagliare che è una zona industriale perché la Cina fa quello che si faceva prima invece in Cina cioè delocalizza le attività a basso contenuto tecnologico e quindi il tessile si fa in Birmania si fa in Cambogia si fa in Vietnam
Queste sembrerebbe aziende sono state assaltate perché i manifestanti deridono in qualche modo la Cina con un responsabile direttamente non lo è
Anzi ha fatto di tutto la Cina per per rimanere molto prudente ma polizia difendere i propri interessi e questo cinismo visto come una provocazione dai manifestanti tant'è vero che ha detto quando la la Cina ha dichiarato lei il governo cinese
Dopo l'assalto al le aziende tessili che i militari devono usare il pugno duro con i manifestanti questa scatenato ulteriori proteste adesso ad essere messi in discussione anzi minacciati con il boicottaggio
Sono soprattutto gli interessi maggiori della Cina cioè il gasdotto l'oleodotto che sono lei in prese economiche importanti e che il collega non l'Oceano Indiano colui unanime portano petrolio e gas superando le ombre evitando alla Cina di arrivare alla dello Stretto di Malacca che come sappiamo è zona controllata sostanzialmente dal punto di vista di Holbrooke politico
Dalla dagli Stati Uniti quindi colpire questi gasdotti questi prodotti sarebbe della Cina esiziale sarebbe terribile e quindi si preoccupa si preoccupa si preoccupa molto ovviamente addirittura al petto siccome aveva dichiarato quella di mia madre è un affare interno ad un altro Paese noi quindi non ci mischiamo
I manifestanti con un briciolo ironia vista la situazione è tragica hanno risposto alla Cina allora anche gli oleodotti sono nostro affare interno quindi non ve ne dovete interessare insomma la situazione però a parte l'ironia veramente complicatissima ci sono come dire alcune alcune questioni che ci si stanno un po'chiarificato per esempio
Tutti ricordano che nel due mila e sette erano i monaci la la rivoluzione si chiamano rivoluzione charter hanno con la Regione mila sette su un una grande rivolta di popolo che poi spinse i militari alla questura dopo il due mila dieci ecco lì si chiamò rivoluzione zafferano perché a guidarla erano soprattutto era il clero buddista per ricordare che Amato rischia è stato considerato nel Paese
Anche privilegiato ovviamente in questo caso però c'era stata molta prudenza sana e quindi era stato molto criticato sitar comunque Saia dark il capo diciamo
Dei monaci buddisti perché appunto era rimasto in silenzio e quindi negli ultimi giorni invece alzato la sua voce a condannato le violenze ha chiesto ai militari
I tornare indietro questo dal livello internazionale conta poco ma molto all'interno perché una voce molto autorevole
Alla quale della quale devono tener conto persino i militari e quindi bene ma è uno dei di questi segnali importanti l'altro è che ci sono stati questa è una notizia ormai confermata
Alcuni centinaia tre quattrocento poliziotti
Nelle zone di confine che sono tappati
Perso l'India e il Bangladesh perché non vogliono continuare ad usare violenza contro la popolazione così come
Tanti sono i casi di diplomatici nel mondo almeno due due ai liberi ieri sono state richiamate Weston sia il fatto che gli sì cinesi vengono colpiti così duramente sia appunto in tutte le situazioni interne di chiamiamola così sta labbra mento interno
E cose dove potrebbero portare
Potrebbero portare a una divisione all'interno del dei vertici del regime quello che in molti manifestanti manifestanti aspettano ossia auspicano non è facile
Perché invece l'esercito e soprattutto i suoi vertici sono delle legati da un vincolo che anche un vincolo di interesse considerando che l'economia birmana in questi anni
Sì è molto aperta ma le aziende pubbliche anche le più grandi aziende private sono nelle mani delle cultura Aisha
I generali o addirittura in mano loro diretti familiari quindi è molto difficile per i militari impauriti
Vi è la possibilità che in qualche modo debbano pagare questo loro
Il nuovo un po'di mano rimarranno
Probabilmente fino per a lungo tempo sulle posizioni che hanno assunto sperando che la popolazione si plachi Houssine Papisca per ora non è così
Chiarissimo ringraziamo come sempre occupato il saluto come sempre da Radio radicale