La nota antiproibizionista

Domani si tiene ad Arezzo il processo Walter De Benedetto ho parlato del suo caso in diverse altre note antiproibizioniste Walter De Benedetto a cinquant'anni da trent'anni soffre di artrite reumatoide una una macchia gravemente invalidante che li provoca
Fortissimi dolori che è riuscito ad alleviare grazie ai farmaci cannabinoidi ottenuti attraverso il servizio sanitario nazionale
A causa dell'aggravarsi della malattia però ad un certo punto la dose gli era stata prescritta non era più sufficiente Walter è ha chiesto più volte allora l'adeguamento del dosaggio senza però riuscire ad ottenerlo ha deciso a questo punto di fare da solo ma non volendo ricorrere al mercato illegale ha coltivato alcune piante di canapa qualcuno però forse ha fatto la spia
A casa sua sono arrivati i carabinieri e di mezzo tra l'altro c'è andato anche un amico a cui Walter aveva chiesto una mano e la cura delle piante
Una decina di piazza attenzione non sto parlando di un campo intero nemmeno di un orto una decina di piante per integrare il farmaco che la sanità pubblica non li forniva in quantità sufficiente
La vicenda di Walter De Benedetto mostra una volta di più come il proibizionismo sulle sostanze diventi proibizionismo sulle persone e quanto possa essere feroce il proibizionismo
Walter però ha deciso di fare del suo un caso politico perché la gran parte della politica ha preferito ignorare questo suo caso
E con il suo anche quelli delle decine di migliaia di cittadini malati ai quali viene impedito l'accesso ai farmaci cannabinoidi nonostante per legge siano autorizzati dal due mila e sette cittadini ai quali viene negato il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione
La mia richiesta di aiuto
E anche un atto di accusa contro un Paese che viola il mio diritto alla salute il mio diritto a ricevere cure adeguate per il mio dolore che è un diritto garantito dall'articolo trentadue della Costituzione
E non solo non gli garantisce questo diritto fondamentale Manni persegue davanti alla legge per avere provato a risolvere da mentre il mio stato di necessità
Oltre ad essere malato e inchiodato a un letto sono anche indagato davanti al tribunale di Arezzo per coltivazione di cannabis caro Presidente mi appello a lei
Perché non ho più tempo per aspettare i tempi di una giustizia che ha sbagliato il suo obiettivo e non ho più tempo di aspettare le ragioni di istituzioni così caute da essere irresponsabili il dolore non aspetta
Il dolore non aspetta con queste parole Walter De Benedetto si è rivolto al presidente La Repubblica Mattarella con una lettera che ha accompagnato l'appello che è stato sottoscritto da venti mila firme raccolte quella campagna meglio legale
Nel dicembre del due mila diciannove le sezioni unite penali della Corte di Cassazione avevano stabilito che la coltivazione domestica di poche piante di cannabis non è reato perché la salute pubblica cioè come si dice il bene tutelato dalla norma non è messa in pericolo
Da chi produce una piccola quantità per il suo uso personale
Invece nell'aprile del due mila ventuno un paziente affette da affetto da una patologia devastante come l'artrite reumatoide e che solo grazie ai farmaci cannabinoidi riusciva a ridurre la sofferenza che lo affligge è sotto processo per coltivazione di una sostanza stupefacente in concorso e rischia fino a sei anni di carcere sei anni di carcere
Allora che paese quello in cui parato viene costretto a soffrire inutilmente perché gli viene negato il farmaco in grado di alleviare almeno in parte le sue condizioni
Tenteremo e per la stessa domanda che sollevai un anno e mezzo fa quando per la prima volta parlai appunto della vicenda di Walter De Benedetto e come allora torna domandare ma i responsabili del servizio sanitario non hanno niente da dire
Ma il Ministero della Salute lo sanno quanti malati in Italia sono costretti a soffrire perché vengono loro negati farmaci che pure sono autorizzati per legge
E magari i magistrati che ho qualche domanda anche loro se la pongono ora e non sono io che attendo le risposte le risposte le devono avere quei cittadini costretti a soffrire perché la gran parte della politica a decine di non occuparsi di loro una politica che continua a regalare una montagna di miliardi alle mafie che anche Eva che è una politica che in parte propone anche di inasprire le pene per i consumatori come vuole per esempio la proposta di legge della lega che è all'esame della Commissione giustizia della Camera dei deputati
E la gran parte della politica che magari poi perde tempo a parlare della droga la droga non esiste esistono tante sostanze diverse e magari si veda anche delle polemiche di giornata come quella sulla delega per la dipendenza la ministra Dadone
Allora domani come ci auguriamo come speriamo tutti Walter De Benedetto sarà magari assolto come è accaduto tra l'altro ed è accaduto in casi analoghi
E che però chi non sarà assolta è una politica che continua ad applicare al suo dovere il dovere che è quello di governare e di farlo per mezzo di leggi ragionevoli efficaci e che rispettino i diritti delle persone