Speciale Giustizia

Buonasera a tutti da Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto dello speciale giustizia dunque ormai lo sapete lunedì scorso la procura generale e di il Palermo ha chiesto alla Corte semplice d'Assise d'Appello di confermare le condanne inflitte in primo grado a Bosso ex carabinieri politici imputati nel processo sulla la presunta trattativa Stato o mafia lo ricordiamo gli imputati sono accusati di minaccia a corpo politico dello Stato sono accusati in sostanza di aver veicolato
Le minacce mi ha di Cosa Nostra alla governo allo scopo di imporre iniziative legislative a favore della mafia in cambio del la fine delle stragi la tesi accusatoria si basa sulla convinzione lo abbiamo detto diverse volte che dopo la strage
Né di Capaci dove perse la vita Giovanni Falcone la moglie gli agenti della scorta
Gli uomini del rosso
Intavolare uno appunto una una sorta di trattativa con Toto Rina usando come intermediario don Vito Ciancimino l'ex sindaco mafioso di Palermo
Sempre secondo l'accusa questa una interlocuzione non solo rafforzo Rina nella convinzione che le stragi pagassero portandolo ad accelerare la la strage di via Adamello successiva stragi dopo quella di Capaci e di via D'Amelio per eliminare Paolo Borsellino ma in un determinato momento ne sposò una implicita minaccia contro all'allora al ministro della giustizia Giovanni Conso
Inducendolo nel nel novembre del mille novecentonovantatré a non prorogare centinaia di decreti di i quarantuno bis circostanza che peraltro Conso ha in realtà ha sempre negato
Per quanto riguarda la posizione di Marcello Dell'Utri uno degli imputati secondo la procura di Palermo tra la fine del novantatré i primi mesi del novantaquattro i Bosso Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca
Contattarono l'ex stalliere di Arcore Vittorio Mangano per chiedere di di riferire a Dell'Utri che se non avessero ottenuto
Qualche vantaggio legislativo le stragi sarebbero riprese a sua volta Dell'Utri trasformandosi secondo l'accusa in cinghia di trasmissione fra corleonesi e pezzi delle istituzioni
Avrebbe veicolato la minaccia una fino a Silvio Berlusconi costringendolo a barare di fatto provvedimenti favorevoli a cosa al nostra come il famoso lo ricorderete il famoso decreto Biondi in primo grado ricordiamo anche che il Bosso Leoluca Bagarella non fu condannato a ventotto anni di carcere a dodici di ex ufficiali delle rosso ma gli umori Antonio Subranni l'ex senatore Marcello Dell'Utri nell'ex dal medico fedelissimo di di Totò Riina Antonino o Cina
E ancora otto anni la pena inflitta all'ex capitano del rosso Giuseppe De Donno la Corte in primo grado
Aveva inoltre dichiarato il non doversi procedere nei confronti del collaboratore di di giustizia Giovanni Brusca anche l'un imputato per l'articolo trecentotrentotto cioè per minaccia a corpo politico dello Stato per intervenuta prescrizione visto il riconoscimento delle attenuanti previste proprio per i collaboratori di giustizia
Brusca lunedì ha partecipato al processo in collegamento da una località riservata dopo essere stato scarcerato come è noto per fine pena tra le polemiche la la settimana scorsa dopo venticinque anni
Di detenzione anche Massimo Ciancimino era stato condannato in primo grado a otto anni per calunnia è concorso esterno ma poi il secondo grado la sua posizione è stata stralciata perché il reato è andato prescritto
Allora uno e questa sera vogliamo proporvi la prima parte dell'udienza Guidi lunedì scorso di lunedì sette giugno alla prima parte l'abbiamo sentita proprio lunedì sera con la la requisitoria della procura generale si sono alternati sostituti procuratori generali Giuseppe difficili
E Sergio Barbiera
Può ho pertanto conclusivamente affermarsi che la celebrazione del presente giudizio ha ulteriormente comprovato la presenza di una verità inconfessabile di una verità che è dentro lo Stato della trattativa tra stato e mafia che tuttavia non scriminata mandanti ed esecutori istituzionali perché come ha ha riconosciuto il presidente della Repubblica nel corso della commemorazione del dire eccidio dell'attentato di Capaci gli ardenti tre
Maggio scorso o si sta contro la mafia o si è complici non ci sono alternative questo lo ha detto il sostituto procuratore generale Sergio Barbiera lo sentiremo fra poco terminando appunto la sua parte di requisitoria
Alla processo d'appello sulla presunta trattativa tra stato mafia
E ancora per l'accusa lo dicevamo anche lunedì scorso Marcello Dell'Utri ha avuto un ruolo decisivo in questa situazione di convivenza
Gattopardesca curando la tessitura dei rapporti tra Cosa nostra 'ndrangheta con il potere politico
E lo stesso Berlusconi chiamato a testimoniare sull'argomento quando era premier
Sia balzo della facoltà di non rispondere un suo diritto certo ma di certo ci si aspettava un contributo diverso su questo argomento
Le stesse venti raffinatissimi ha proseguito il procuratore generale Ficini che avevano sostenuto la coabitazione tra il potere criminale e le istituzioni
Avviando la trattativa consento Marina di dire che lo Stato si è fatto sotto dopo gli arresti di Bosso come giova come Totò Riina chiedo scusa e i fratelli Graviano sempre secondo l'accusa i pezzi deviati dello Stato che avevano sostenuto la trattativa avrebbero garantito una latitanza protetta per Bernardo Provenzano nel frattempo nasce Forza Italia dice la procura generale che descrive appunto
Il presunto ruolo nella vicenda
Dell'ex senatore Marcello Dell'Utri
I fatti rimasti accertati non possono essere nascosti e tessuti le verità anche scomode devono essere raccontate così il sostituto procuratore generale di Palermo
Giuseppe Fici ha concluso e sentiremo anche lui fra pochissimo ha concluso dicevamo la sua nella requisitoria con la richiesta della a conferma delle condanne in primo grado
Il processo a questo punto volge al termine nelle prossime udienze in programma a partire dal medi pro Ossimo dalla quattordici giugno sempre Laura bunker del carcere di Pagliarelli
Parleranno le parti civili i difensori degli imputati infine il quattordici è il venti luglio è in programma l'arringa del collegio difensivo di Marcello Dell'Utri ma dicevamo noi questa sera ci vogliamo vi vogliamo proporre appunto la seconda parte
Della requisitoria della procura generale di Palermo da dove ci eravamo fermati lunedì scorso quindi riprenderemo ad ascoltare e dapprima il sostituto procuratore generale Giuseppe Fici poi la parola nel passerà all'altro o sostituto procuratore generale Sergio Barbiera e poi ha ha di nuovo a Giuseppe Fici per la conclusione della requisitoria di questo processo d'appello Bagarella ed altri sulla presunta trattativa Stato mafia
La posizione del Subranni e speculare lavoro gli ha detto a quella del Mannino basta leggere il capo d'imputazione inevitabile pertanto ripetiamo inevitabile
Trattare anche in questa sede la posizione del Mannino come nell'abbreviato Mannino è stata trattata inevitabilmente la posizione del Subranni
Nessun intendimento da parte di questa Procura generale di riscrivere un giudicato assolutorio
Tantomeno per rinnovare persecuzioni addirittura torturare come pure è stato scritto in termini offensivi diffamatori soltanto l'adempimento del dovere processuale di esprimere critiche ragionate nei confronti di una sentenza definitiva
Quando queste vene prodotte senza l'articolo duecentotrentotto bis e la prova dei fatti messa accertati devono essere valutati ai sensi degli articoli centottantasette centonovantadue comma tre
Del codice di procedura penale
E quindi devono essere valutati unitamente agli altri elementi di prova che ne confermino pone
Smentiscano l'attendibilità
Sita si tratta di nient'altro che l'esigenza processuale che deve essere rispettata dalle altre parte processuale che andrebbe rispettata anche da commentatori esterni per quanto possano essere digiuni delle norme processuali
L'esigenza di contrastare con la forza dei ragionamenti certe non condivisibili conclusione dei giudici dell'abbreviato Mannino ad evitare che possono essere valutate come elementi di prova in questo diverso giudizio è questa l'esigenza
Dobbiamo spiegare alla Corte perché non condividiamo certe conclusioni dei giudici della dell'ATO Mannino ad evitare legittimamente secondo la nostra prospettazione che queste conclusioni a nostro giudizio astratto possono costituire elementi di valutazione pregiudizievoli per togliere l'accusa da valutarsi da parte di codesta Corte
Per tali ragioni nella valutazione dei rilievi di merito dell'appello Subranni ma la medesima problematica si pone per i corposi ma Fortran fortunatamente gemelli
Appelli
Mori e De Donno per quanto possa essere agevolati portarsi alle singole conclusioni rassegnata la sentenza impugnata non ci si potrà esimere
Dall'esame critico delle diverse valutazioni espresse in sentenza dei giudici dell'abbreviato Mannino una sostanza limitarci a dire condividiamo ciò che ha detto il giudice di primo grado
E quindi determinate tante quasi tutte delle censure formulata nel merito dalle difese di Mori Subranni e De Donno
Ci affidiamo alle conclusioni rassegnate dal pubblicitario che ci sembrano convincenti convincenti non possiamo no preoccuparci tra virgolette doverosamente delle diverse conclusioni su tutta su talune specifiche su questione rassegnati una sentenza definitiva che agli atti
è
A a
Nel voler dare un contributo valutativo su determinati punti di fatto rimasti accertati in questa diversa sentenza definitiva acquisita agli atti non possiamo che
Esporre le nostre valutazioni critiche ripeto il tutte assolutamente fisiologico
Un furto in un in una corte d'appello quotidiana
La lettura
Di centinaia al giorno di atti di appello formulati avverso sentenza di primo grado nei quali senza per questo essere offensivi si parla di contributi contraddittorietà dimenticanze omissioni e quant'altro
E le vostre sentenze anche dell'appello possono censurare le valutazioni oltre che del giudice di primo grado anche la prospettazione delle parti
E così come le rose sentenze possono essere censurate per motivi che normativamente sono indicati comma missioni contraddizioni manifesta illogicità e quant'altro
Sono strumenti del mestiere se così si può dire e non sono strumenti né di di di persecuzione né di tortura
Devo complimentarmi preliminarmente l'ho già fatto
La voce
Sull'atto di gravame Subranni complimentarmi nella misura in cui ho preso atto che si tratta di un atto di gravame formalizzato in pochi mesi dal una difesa che non aveva partecipato al giudizio di primo grado e che tuttavia è riuscita accoglierei a sintetizzare
Difficilissimi che percorsi valutativi e del giudizio di primo grado formulando
Critiche e riserve diciamo in linea di massima
Pongo anch'io poi non lo condivido però diciamo è stato non difficilissimo o al Proci are e valutare l'atto di gravame in questione
C'è un modestissimo errore ma questo lo dico non tanto per segnalarlo quanto per giustificare gli errori di chiunque di noi partecipa ad un giudizio come questo
Si fa confusione tra Lavilla del mafioso Budokai non è ad Enna
Ma non è una pressione di toponomastica il problema che nella via del Buldo nei pressi della clinica scompaiono di Palermo venne organizzata la conduco missione provinciale di casa nostra
Che aderì alla prospettazione del capomafia Rina e qui riguardo alla dare corso
In previsione dell'ormai decidono ma ecco prevedibile esito nefasto della sentenza di del carrellata della corte di cassazione alla risposta violenta nei confronti dei traditori
E dei nemici storici di Cosa Nostra avvenne a distanza di qualche settimana in quello stesso contesto temporale Rino attiene analoga reazione da parte della commissione regionale di Cosa Nostra
Va sottolineata la circostanza perché non tutto ciò che è emerso ad Enna riguardo alle fonti dichiarative che hanno riferito di quella diverse riunione coincide perfettamente con ciò che è avvenuto invece a Palermo
Circostanza questa che ha indotto congruamente il giudice di primo grado
A dare una spiegazione del perché Rina interloquendo a livello regionale allargato il campo rispetto a dinamiche di tipo di poter di tipo diverso rispetto a quelle invece sottoposto alla sanzione degli uomini della sua Commissione provinciale
Quindi a prescindere dal diverso loro la diversità
Esistente tra la riunione di ieri nella riunione presso casa Bubbico sono comunque non condivisibili le conclusioni in parte quale la difesa sub Subranni
Che non tengono conto di tutti gli elementi valutativi va considerati dalla corte di primo grado e sono conclusioni pertanto che non possono essere condivisa
Abbiamo ripeto ancora una volta già esaminato alcune evidenti criticità della sentenza assolutoria dalla prelato Mannino prima fra tutte l'omessa valutazione del contributo dichiarativo del collaboratore di giustizia non l'atto Francesca
Obliterate del narrato dell'oratorio secondo cui anche il Mannino oltre che Lima venne convocato a rapporto
Dei vertici di Cosa Nostra
Presto poter Perla del Golfo di Terrasini la corte di appello della breve domani no potuto escludere che il Marino non aveva alcun effettivo terrore di essere ucciso
Allo stesso modo la difesa nel Subranni omettendo anch'essa di confrontarsi con il menzionato racconto dell'onorato ma anche con le testimonianze di Riccardo Guazzelli Nicola Mancino Antonio Padellaro ha testualmente
Ed erroneamente affermato che la circostanza che il Mannino nutrisse dei timori per la propria incolumità non può in alcun modo trovare riscontro processuale positivo o negativo attenendo al suo fuori interno
Ancora più sorprendente l'affermazione successiva dell'appello Subranni secondo cui l'aspetto che appare più rilevante
E che è rimasto del tutto indimostrato
E piuttosto se questi timori ove esistenti fossero stati portati a conoscenza dei carabinieri nella specie del Subranni
Ed è proprio questo l'elemento che si dà per provato pur in assenza di riscontri questa è la tesi prospettata dalla difesa Subranni nel suo atto di gravame affermazioni dicevo sorprendente perché omette di considerare tutti gli innumerevoli elementi di prova descritti al riguardo la Corte di Assise di primo grado
Al riguardo si vedono i paragrafi due tre sugli effetti dell'omicidio Lima i timori e le conseguenti iniziative dell'onorevole Collodi Romanino ed il paragrafo due cinque della sentenza di primo grado sulle conclusioni
Sul ruolo del Mannino quale soggetto sollecitatoria della cosiddetta trattativa Stato-mafia
In questa sede non possiamo ripercorrere tutti gli elementi di prova e tutti gli argomenti per ribadire le conclusioni cui è pervenuta la Corte di Assise di primo grado in questo procedimento
Non possiamo e dobbiamo stigmatizzare anche sotto tale profilo l'omessa motivazione nella sentenza di appello dell'abbreviato Mannino anche con specifico riferimento alle divergenze
Le dichiarazioni rese dei tre protagonisti riguardo all'incontri a tre fra contrade Subranni e Mannino
Queste circostanze
Sono rimaste inesplorate nel giudizio di primo grado sono circostanze note all'ufficio decorrente perché invece oggetto di valutazione nel giudizio dell'abbreviato perché questo perché nel giudizio in ordinario dove non compariva in Mannino
La necessità di di
Approfondire determinati temi che riguardavano la posizione del Mannino è stata limitata allo stretto indispensabile per potere per valutare la posizione dei carabinieri di Mez Subranni principalmente
Nel tentativo
Ne avete inevitabilmente non compie non
Non realizzabile in assoluto nel tentativo di limitare al massimo
L'invasione di campo da parte della Corte d'Assise procedente in primo grado nei confronti dei computate mutanti dell'Mannino
L'invasione di campo riguardo ai temi invece indossa stazioni innanzi al giudice dell'ordinario
Nell'impostazione accusatoria si contesta al Mannino l'interlocuzione riservata prima con il maresciallo Guazzelli e quindi con il generale Subranni il dottor Contrada in buona sostanza si dice Mannino ha timore
Abbiamo dimostrato riteniamo in modo incontestabile che avesse veramente terrore di essere ucciso si è rivolto a Padellaro ha confidato in tre dalla sua
Anzi a alta nella romane riferito anche al maresciallo Guazzelli e tramite questi al maggior esuberante
E quindi dell'impostazione accusatoria si contesta al Mannino l'interlocuzione riservata prima con il maresciallo Guazzelli e quindi con il generale Subranni il dottore contrario
Sono interlocuzioni occulte
Finalizzata all'individuazione di un canale diretto con i vertici mafiosi che avevano ucciso Salvo Lima ed avevano decretato la morte anche di Calogero Mannino
Per altro verso l'essere accomunato arrivi ma poteva essere pericolosissimo sul piano del rischio di indagini penali il rischio che poi si concretizzò posto che quel rischio si trasformò presto per il manico in tragica realtà
Superflue dunque le puntualizzazioni difensive oltre che della difesa il Mannino anche di quelle del Subranni del more del De Donno sull'esatta collocazione temporale delle minacce sulla loro consistenza sullo destinatari effettivi sullo scontato intervento
Cioè gli organi inquirenti
A partire dalla corona di fiori da finire dal comitato elettorale di Misilmeri ciò che conta è che il Mannino era terrorizzato ben poco rilevano le puntualizzazioni delle potenze difese
E che diversi organismi di polizia oltre che servizi di sicurezza lo indicavano come condannato a morte senza mettersi dal considerare
Che la stessa cosa lo riferiscono i pentiti che aggiungono altresì che si era già programmata la sua uccisione che si era passati alla fase operativa
E ciò che conta è altresì che il mannitolo
Avviato un'interlocuzione riservata per discutere sulla sua sicurezza con un esponente dei servizi di sicurezza del calibro del dottor Bruno Contrada
Che sarà poi di lì a poco processato e condannato per il reato di cui agli articoli centodieci e quattrocentosedici bis
Il quale mise a disposizione i suoi servigi ed interloquì altresì con un esponente della polizia giudiziaria il generale Subranni la cui controversa ed opaca figura è stata descritta nella sentenza della Corte d'Assise
Di primo grado oggi in esame
Soggetti opachi delle istituzioni che mai formalizzano la denuncia ricevuta dal manico le operazioni investigative posta in essere
Se si tratta di operazioni investigativo di qualcosa di diverse quanto riusciremo ad accertare Subranni a sua volta a Tivoli fidati e subalterni Mori e De Donno che a loro volta di lì a poco presso la contatti con il mafioso Vito Ciancimino
Questi da parte sua per il tramite dell'uomo di onore Antonino Cinà raggiunse il capo di Cosa nostra Salvatore Rina
E così venne invitato a trattare con lo Stato per superare quella intollerabile situazioni sono parole del generale Mori di contrapposizione frontale del muro contro muro
Decretata condanna morto alle mani già avviata nella sua fase esecutiva venne revocata
In un contesto argomentativo di questo genere assume rilievo e non ve n'è traccia nella motivazione della sentenza assolutoria del Mannino
La circostanza che il Subranni interrogato l'otto settembre del novantacinque ha confermato di avere incontrato il Mannino per parlare della sua sicurezza personale ma negato che a questi incontri avesse mai partecipato anche il dottore contrada
Così Subranni
Tale incontro mi fu sollecitato da Mannino e io venni contattato con urgenza tramite la sua segretaria
Nel corso del nostro colloquio Mannino manifesto soprattutto la preoccupazione della sua sicurezza personale in considerazione di minacce che gli erano pervenute non ho mai dedito quindi ancora una volta non ho mai incontrato Mannino insieme a Contrada
Subranni ha poi ribadito tale versione anche a fronte della lettura dell'annotazione contenuta nell'agenda contrada nelle dighe delle dichiarazioni rese dall'onorevole Mannino durante l'interrogatorio del Gip
Del quindici febbraio novantacinque affermando che Mannino conservasse sicuramente
Un cattivo
Non ricordo erroneo
Quella del Subranni è in parte qua
Nel ridente mendacio sul sul quale il Pubblico ministero di primo grado nell'atto di appello dell'abbreviato Mannino si è espresso in questi termini Subranni nega innanzitutto pervicacemente la partecipazione di Contrada questi incontri
Perché questa partecipazione nella sua ottica l'avrebbe resa ancora più anomala inspiegabile cioè se è una chiacchierata sullo in comunità come spieghi questa presenza ingombrante ambigua
Nelle gare questa partecipazione di Contrada però Subranni finisce per scontrarsi abbiamo già visto innanzitutto con l'annotazione delle agende sequestrate a Contrada ma anche con un'ammissione su questo stesso punto sia di Mannino sia dello stesso contratto
Anche contrade infatti interrogato nel procedimento a carico del Mannino all'udienza del diciannove luglio due mila testualmente affermato
Lo ricordo bene andammo insieme con il generale Subranni che allora il comandante del Raggruppamento operativo speciale del ROS dei carabinieri andammo a trovarlo onorevole Mannino in via Borgognone
Sì mi sembra che era lì lo studio
Non ricordo se fu un'iniziativa mio del generale Subranni e poi più avanti
Un altro motivo dell'incontro di un incontro mia con l'onorevole Mannino è stato per le minacce ricevute questo non ricordo bene se nel novantuno quando due comunque queste in questi due anni minacce gravi e serie preoccupazioni ricevuto dall'onorevole Mannino
Su tali divergenti dichiarazioni e in particolare sull'ostinata negazione del Subranni della partecipazione del Contrada gli incontri con il ministro Mannino per discutere dello sicurezza personale
La corte di appello della prelato Mannino non ha speso una sola considerazione pur avendo a disposizione in ragione del rito tutti i verbali cui si è fatto cenno
Interrogatori del Subranni dell'otto settembre novantacinque e quello dibattimentale dell'uno aprile novantanove confermativo del primo del Mannino dell'uno marzo novantaquattro del quindici febbraio novantacinque del contrada del diciannove luglio due mila cui si è fatto riferimento sono indicati ai punti sette otto e nove
Dell'indice negli atti esibiti alla corte all'udienza dell'otto luglio due mila diciannove
Ricordo
Per questi verbali non sono stati ammessi e pertanto se ritenuti indispensabili ai fini della decisione chiediamo che vengono acquisiti anche nel corso di questa discussione
In ogni caso ed in conclusione davvero inaccettabile la conclusione della difesa il Subranni qui pagina cinquantasette dall'atto d'appello
Per virgolette sulle paure nutrite dal Mannino come detto non corre aggiunge sulla prova processualmente accettabile
Altra proposizione inaccettabile dell'appello Subranni e la seguente qui pagina cinquantasette ed è strettamente connessa alla vicenda mafia appalti che abbiamo già trattato
Dice la difesa Subranni sta di fatto che Mannino fu arrestato da personale del rosso nel dicembre del novantadue questo date sicuramente sbagliata dovrebbe trattarsi del novantacinque nel dicembre del novantadue il ministro Mannino
L'ex da poco ex ministro Mannino era a Roma aveva da poco parlato con
Padellaro e di lì a qualche mese avrebbe invece parlato in termini più sereni con Minzolini
Sta di fatto dice la difesa Subranni che Mannino fu arrestato da personale del rosso nel dicembre del novantadue detenuto per circa due anni è sotto processo per un totale di anni quindici grazie ad indagini grazie d'indagine rosso
La circostanza Belvedere si pone logicamente in senso opposto rispetto a quanto ritenuto in sentenza laddove invece si sostiene in più parti che il Mannino avesse rapporti privilegiati con il rosso con il suo comandante dell'epoca c'erano Subranni
Tali da suggerirgli di affidargli la sua sorte
Dice la difesa ma se lo fosse quello quello a mandato diciamo in carcere
Che senso ha che lo cita ipotizzare
E lo stesso rossa è un rapporto privilegiato con il marito
E in effetti dette in questi termini può sembrare duro sosta nel contrario
E invece si tratta di proposizione difensive inaccettabile per le seguenti ragioni innanzitutto non è affatto vero che Mannino viene arrestato al resto d'indagini condotte dal rosso
Trattandosi di un compendio probatorio a carico del nominato ben più consistente perché caratterizzato dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia ed accertamenti effettuati da più di un organo di polizia su delega dell'autorità giudiziaria
Non ricordo o comunque non vale neppure la pena verificare quale organo di polizia giudiziaria è stato incaricato di dare esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere il mani in un tale argomento è di mera suggestione
Discorso a parte merita la circostanza che in effetti il rosso dei carabinieri Antonio Subranni ebbe ad occuparsi anche dell'allora ministro ecologico Mannino nel contesto della così detta indagine Mafia e appalti
Ma al riguardo il discorso non è così semplice come lo ha inteso prospettare la difesa dice come
L'hanno indagato voi mi volete sostenere voi pubblica cui della pubblica accusa
Che lo proteggevano
Non è così semplice dice partiamo dalla circostanza che non a caso probabilmente non a caso la pura attenta difesa del Mannino
Che aveva a disposizione il provvedimento del Gip di Caltanissetta noto al giudice di primo grado della prelato Mannino ma non in atti
La difesa delle Marinaro omesso di produrlo unitamente alle numerose decine di altri atti che pure sono stati dalla stessa difesa prodotti nel primo che nel secondo grado del giudizio abbreviato
D'altra parte come già evidenziato nel corso
In questa stessa mattinata alla difesa del Mannino aveva sostanzialmente aderito alla tesi d'accusa sulla circostanza
Che la prima informativa su mafia appalti con con non conteneva il nome dei politici e fra questi quello di Calogero Mannino
Leggo dalla memoria difensiva del processo Mannino del ventidue maggio due mila quindici
L'altro tema sviluppato dal pm per dimostrare l'esistenza di un connubio tra Mannino e di carabinieri ci riferiamo in particolare a Subranni
Rilevatore della condivisione di scopi tali da cui sarebbe mando Turate all'iniziativa della trattativa è come abbiamo ricordato in precedenza quella della presentazione del rapporto conclusivo relativo all'indagine cosiddetta mafia appalti
L'argomento secondo la difesa Mannino pretenderebbe di rovesciare un dato processuale di chiaro segno difensivo l'esigenza l'esistenza di Schiller cella
Il dato processuale di chiaro segno difensivo il l'esistenza di un'indagine del rosso nei confronti del Mannino fatto incongruente
Con la condivisione di strategie presupposta dalla costata dalla contestazione
Dimostrando asseritamente che anche in questa ipotesi il Rossi avrebbe cercato di coprire Mannino Buran il nome realtà non il solo dal momento che in una delle due versioni del rapporto mancava interamente la cosiddetta parte politica nella prima stesura consegnate magistrati diciamo la difesa Marino dà per scontata la doppia refertazione
Banalizza dicendo era l'altro l'informativa RAI
In ogni caso non nome esso non era solo Mannino ma c'erano anche Lima
Nicolosi ma quello che è certo è che la stessa difesa Mannino Mannino non ha mai messo in dubbio che esistesse un informativa light è un informe omissiva quindi è un informativa piena che è uscita però dopo le stragi
E dopo la rilettura di quei brogliacci di quelle bobine che erano state depositate in
Le considerazioni che seguono su tali generiche considerazioni della difesa Maniero già vanamente per rappresentate da questi uffici alla Corte d'appello che l'abbreviato Mannino
Rimaste del del tutto ignora
Quindi seguono alcune considerazioni
Punto primo
è nozione di comune esperienza la circostanza che nel corso di un'indagine
Si possa incappare attraverso l'intercettazione ad esempio ed una tale evenienza ingovernabile da parte di chi intercetta in soggetti che non si potenzia la potessero essere coinvolti
Se così è io indago per caso su un soggetto quello cui no volevo arrivare
Il vero problema è allora di come l'investigatore si comporta dopo essere incappato nel nome che non immaginava in questo caso i carabinieri di Antonio i carabinieri di Antonio Subranni nascosero per diciannove mesi all'autorità giudiziaria il nome del ministro Mannino si indagano
Incapparono per caso ogni solo per diciannove mesi costretti dalla fuga di notizie
E dal nuovo clima che si respirava
Poi dovettero tirare fuori quelle bobine che già quelle intercettazioni che già circolavano per i giornali e fecero un nuovo rapporto ma non si può sinteticamente dire come i carabinieri dell'osso che l'hanno arrestato voi pensate che fossero d'accordo
Lo hanno arrestato a un certo l'hanno denunciato
Con un colpevoli Simo Rita
Punto secondo il fatto che il nome del Mannino è stato tenuto nascosto unitamente a quello di altri politiche non rende la circostanza meno preoccupante ovvero meno disonorevole
Punto terzo
La difesa del Mannino non ha contestato l'esistenza di una prima stesura dell'informativa mafia appalti e quindi di una seconda stesura ma ha sorvolato su tutte le veci PPE gravissime considerazione sviluppate dal pubblico ministero di primo grado
Torniamo dunque la memoria difensiva Mannino il ragionamento proposto dal pm non convince per alcune elementari ragioni
La prima che abbiamo appena accennate che il nome di Mannino non era l'unico ad essere stato eliminato dalla prima versione l'affermazione che quindi fu fu la prima versione light
Del rapporto potesse considerarsi un atto di favore del rosso nei confronti dell'imputato e quanto meno vada e generica
è evidente continua la difesa Mannino che tale tesi non apprezzo logico e non consente quindi di convalidare la suggestione interrotta dall'accusa dell'esistenza di un ulteriore trama occulta
Tra Mannino e i carabinieri aggiungo io di Antonio Subranni
Ribadendo quanto ci ha rappresentato alla corte di appello della prelevato bagnino che non ha spesso al riguardo una sola considerazione
Per ovvero l'esatto contrario posto che la stessa difesa Mannino ha ammesso la circostanza che rapporto mafia appalti esistito una prima versione che bonariamente stata dalla stessa difesa definita RAI
Evidentemente per confondere dietro l'espressione scherzosa vostro ordinari già straordinaria gravità di ciò che è avvenuto che non poteva essere negato
Posto che è bene rimarcare che la prima versione dell'informativa consegnata nelle mani del dottor Giovanni Falcone piuttosto che l'Aic come definita dalla difesa doveva e deve ritenersi falsa più o meno abilmente falsa falsa per omissione indicativa di un palese favoreggiamento nei confronti di tutti quei soggetti e principalmente del ministro Mannino del quale vennero dolosamente taciuti gli elementi acquisiti nel corso de le intercettazioni
Dei due anni precedenti
Per proteggerli tout court ovvero per proteggere le ricattarlo
Certo è che certi ciò che è certo è che il rosso del generale Antonio Subranni ha omesso per diciannove mesi di riferire alla competente autorità giudiziaria
Quanto era emerso nel corso dell'indagine sul conto della loro contentissimo ministro in carica Calogero Mannino
Ed è certo anche che il rosso dei carabinieri si determinano a denunciare anche il Mannino soltanto dopo la fuga di notizie peraltro in un mutato contesto politico istituzionale
Contrassegnato dal deciso abbia di Tangentopoli ma anche da un rinnovato interesse per i temi della legalità da parte della pubblica opinione
E nelle istituzioni sane del Paese turbate dalle stragi di Capaci ed in via D'Amelio
Vi è poi
Una ricostruzione anche da parte della difesa Subranni ma anticipo che sul tema si è molto dilungata
Sono molto al di lunga delle difese di De Donno
Morì negli appelli che definisco gemelli nella misura in cui pressoché integralmente l'uno ripropone l'altro
Hanno messo
Di valutare nella vicenda amento dei vertici del rapporto del DAP
Una circostanza decisiva
E cioè
Il contenuto delle agende
Del presidente all'epoca del consiglio Azeglio Ciampi
Che documentano al di là di ogni ragionevole dubbio quali fossero le ragioni di quel cambio al vertice
Di il del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Vi è poi il sesto capitolo nel quale sostanzialmente alla difesa Subranni
Cerca di prendere le distanze differenziare la condotta del Subranni rispetto a quella di Moretti da ogni però la storia è unica
E la lontana la verità ogni frazione mentre Doni parcellizzazione
La catena di comando Subranni Mori e De Donno non può essere
Semplificata dicendo sì ma in quel momento
O il ruolo di Subranni non è stato ben definito in una struttura organizzata come quella del rosso di quei tempi è ben difficile ipotizzare che alcune determinate attività ovvero determinate missioni
Potessero essere fatti all'insaputa di chi era al vertice o comunque faceva parte di una filiera i comandi
Passò poi per sintesi all'appello del
Agli appelli Moro e De Donno per i quali sono stati poi presentati anche dei motivi aggiunti
Chiamo non c'è passaggio argomentativo della sentenza di primo grado
Che non sia stato oggetto di censura
Devo fare sinceri complimenti per lo sforzo profuso e per la completezza delle doglianze posto che nessun apparente smagliatura delle oltre cinque mila pagine è stata dimenticata
La tecnica espositiva è risultata particolarmente però difficoltosa perché intenda seguire lo sviluppo del ragionamenti
Ci si riferisce ai frequenti inviti a lettori ad andare a leggere previamente i richiami alle pagine di singoli documenti in gran parte provvedimenti
Agli atti dello straordinariamente complesso fascicolo processuale
Ciò al fine di meglio cogliere il senso e la portata delle singole controdeduzioni su specifiche questioni affidata a ben determinati elementi di prova ovvero a considerazioni sviluppate in altre vicende processuali ed enucleate
Dal contesto argomentativo di provenienza
In generale i rilievi difensivi nel merito delle singole questioni ripeto pressoché tutte quelle affrontate e risolte dal giudice di primo grado
Si caratterizzano per la sottolineatura di un elemento di prova apparentemente contrastante ovvero per il richiamo a volte particolarmente corposo
Della diversa valutazione effettuata in merito alla medesima circostanza da parte di altro organo giudicante
Per noi replica appena adeguate ciascuno di a ciascuna delle centinaia di rilievi non sarebbero sufficienti neppure una dozzina d'udienza
Una significativa parte dei rilievi difensivi delle difese di Mori e De Donno afferenti il merito di ogni singola conclusione del giudice di primo grado
Così come di ogni singola proposizione argomentativa è stata tuttavia affrontata nell'odierno l'odierno requirente nell'esaminare le nuove emergenze probatorie
Nella seminare le questioni connesse aggiudicato assolutorio Mannino e nella seminare nel merito l'appello del coimputato Subranni
Il lavoro di un'epoca del lavoro di replica e rilievi nel merito della difesa morì è stato sostanzialmente in gran parte già affrontato e lo stesso vale per De Donno
Ci si riferisce alle questioni legate ai tempi
E dal contenuto delle delle del deliberazione adottata dalla commissione provinciale di Cosa Nostra e poi a seguire a quella della commissione regionale in epoca antecedente alla definizione in Cassazione
Del cosiddetto maxi processo con la conferma delle condanne di centinaia di mafiosi che avevano confidato in una definizione meno gravosa
Al pregresso sistema della aggiustata dei processi
Al quale l'ombra ben abituati gli uomini d'onore di Cosa Nostra
Pregresso sistema delle aggiustate dei processi
Che è stato ulteriormente arricchito nella sua verità storica
Dalla produzione delle sentenze a carico pronunciata a carico del notaio Pietro Fornaro che tentò vanamente di aggiustare
Una un processo relativo all'omicidio del capitano Basile
Che poi portò alla morte del presidente Saetta
E del presidente di sezione della Corte di Cassazione Corrado Carnevale
Alle ragioni della condanna a morte di Calogero Mannino
Per i suoi pregressi rapporti con esponenti mafiosi che avevano evidentemente confinato nel suo aiuto e Carré stare un delusi ragione per la quale venne decretata la morte dell'allora ministro incarico
Al timore da questi manifestati di essere ucciso con particolare riferimento al colloquio con il giornalista Antonio Padellaro sul quale
Le considerazioni
Dell'Intel del difese di morì
De Donno
Sono sul punto specifico particolarmente evanescenti
Ed invece una tale questione
Il narrato
Del teste Padellaro
Aggiungerebbe
Invece estive deve essere invece estremamente valorizzato
Perché
Uno lei punti delle del del
Delle questioni centrali
Del processo
Nelle dichiarazioni rese dal teste Padellaro così come soprattutto negli appunti dallo stesso redatti immediatamente dopo aver collocato con il ministro Mannino l'otto luglio novantadue
La corte riprovando accertato che quegli appunti vennero memorizzati in quella data nel nell'archivio nel server a disposizione del del che forche serviva il il settimanale per il quale scriveva Padellaro
Si dà atto che questi ebbe a riferire al giornalista Bariffi che queste cose
Mannino al giornalista a che con riferimento al maxiprocesso era stato raggiunto
è stata raggiunta una specie di accordo con il potere politico
Nel senso che Cosa nostra avrebbe tollerato la condanna di esponenti della mafia perdente da alcuni marginali della mafia vincente
Con la promessa che alla fine la Cassazione avrebbe vanificato hanno ogni accordo ogni cosa
Be che il governo non aveva rispettato i patti posto che Andreotti aveva fatto approvare una serie di leggi repressive sci che Lima uomo di confine aveva garantito sulle buone intenzioni di Andreotti ma di che però non aveva potuto mantenere gli impegni e per questo era stato ucciso
Che lui Mannino era stato avvicinato aveva ricevuto pressioni affinché si battesse a favore di misure meno restrittive
Perché lui Mannino non aveva voluto cedere è G che per tale ragione si trovava nella lista nera dei condannati a morte
Affermare come fa la corte d'appello dell'abbreviato Mannino
O come sia pure con diverse tribù espressioni minimizzano le difese di Mori e De Donno
E anche con riferimento alle circostanze di cui alla lettera a è FG si tratta di un'analisi sociologiche criminologica della mafia
è un'affermazione o all'evidenza illogico posto che si tratta all'evidenza di fatti ben precisi veri o falsi che siano è quello che
Padellaro
Scrive il pomeriggio dell'otto luglio dopo aver collocato comandi
E cioè che c'era stato un accordo tra Cosa nostra ed esponenti del mondo istituzionale
E la circostanze anche plausibile ai me tenuto conto di tutta la porcheria che era all'epoca e in quegli anni la possibilità di aggiustare i processi
Che Mannino era stato avvicinato affinché si battesse per misure meno restrittive
Ed è circostanza plausibile perché Mannino per come descritto nelle sentenza di assoluzione nella sentenza con cui lei si rifiuti getta la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione
Viene descritto come uomo dalle tante relazioni anche con esponenti mafiosi
Ai quali però non ha dato un contributo causale questa data dell'associazione
Però è plausibile che potesse essere avvicinata affinché si battesse per misure meno restrittive
Che il Mannino non aveva voluto cedere e in effetti il governo al quale partecipano Mannino
Ah partecipa a da ha dato corso a emanato provvedimenti particolarmente afflittive del per l'organizzazione mafiosa di questo dobbiamo darne atto
Ma è per questo che il Mannino
Secondo la prospettazione di Cosa Nostra
Tradisce le aspettative
E per tale ragione si trovava nella lista nera dei condannati a morte
Peraltro anche con riferimento alla dichiarazione del Padellaro e del suo appunto dell'otto luglio novantadue la corte di appello tra lasciato del tutto di richiamare
Le considerazioni e le conclusioni sviluppata nella sentenza
Pure acquisita ex articolo duecentotrentotto bis nel parallelo giudizio a carico del computato le mani
Perché questa è una costante
Nel giudizio
Abbreviato
Viene prima prodotto il dispositivo della sentenza di condanna
Del parallelo giudizio in ordinario poi viene prodotta la motivazione
La motivazione venne accettata in produzione perché da quella produzione
In relazione al contenuto particolarmente diciamo
Se è vero nei confronti della fonte dichiarativa Ciancimino il procuratore generale dice io relazione a queste considerazioni sviluppate da quel diverso dal diverso giudice che procede in ordinario
Ritengo che non debba essere sentito in questa sede il rinnovazione dibattimentale
Abbreviato Mannino il dichiarante Ciancimino Massimo come prima era stato stabilito
Perché
Quelle considerazioni sviluppate in quella sentenza sono particolarmente condivisibili e non dobbiamo anche in questa diversa sede processuale consentire un possibile inquinamento di questa fonte dichiarativa così squalificata
Quindi la motivazione è già agli atti poi a distanza di qualche
Udienza viene prodotta prima la definitività con riferimento a due posizioni e poi la definitività con riferimento a una terza posizione
La Corte però non ha mai la corte d'appello non ha mai chiarito in che termini la sentenza di primo grado di questo giudizio definitiva su tre posizione fosse stata acquisita nella diversa sede processuale
Cioè non ha mai detto l'abbiamo acquisita ex articolo duecentotrentotto bis come pure avvenuto e pertanto dobbiamo valutarlo
Ha semplicemente ha raccontato il fatto della progressiva acquisizione
E poi di tanto in tanto ho nella memoria che abbiamo depositato sono indicato detassazioni indicati
Danny individuabili passaggi ha citato a sostegno delle proprie argomentazioni
Alcuni passaggi anche abbastanza ampia della sentenza
Di primo grado di questo diverso giudizio che si celebrino Tina
Tralasciando invece del tutto non considerando tamquam non esset tutte le volte in cui invece le posizioni assunte su singole questioni dalla corte d'assise dell'Abbé dalla Corte d'Appello operato divergevano dalle col dalle conclusioni
Dalla conclusioni della Corte
Di assise di primo grado
Un solo esempio valutazione della credibilità della teste Ferraro
La Corte d'appello che l'abbreviato Mannino
E qui
Cioè
Prendo spunto da queste osservazioni per
Dare corso ad ulteriori deduzioni riguardo al agli appelli
Mori e De Donno
Accoltellare domani lo dice la teste Ferraro è assolutamente credibile
Coerente nelle sue affermazioni
Disinteressata il fatto è che la valutazione della credibilità della teste Ferraro viene effettuata dalla corte d'appello della Brigata Mannino traendo spunto da uno soltanto dei cinque verbali che aveva a disposizione
E quel che è più grave
Non prenda conto dell'ultimo verbale quello del due mila dodici della teste Ferraro
Alla quale lì si possono una serie di domande dopo che le attività incoerente aveva di svelato il ruolo attivo della Ferraro nell'emanazione del famoso decreto
Che riguardava la nomina di Di Maggio vicecapo del Dap scritto decreto materialmente nella stessa stanza e la Ferraro
Disvelato dalle intercettazioni tra il presidente l'ha il presidente il vicepresidente del CSM Mancino e il segretario generale dell'appunto del Quirinale Loris D'Ambrosio
In buona sostanza pur avendo agli atti a disposizione cinque diversi interrogatori prende spunto da uno soltanto gli sembrano coerenti in effetti e prendendo uno solo sembrano Pinco coerenti disinteressate
E pur avendo agli atti la sentenza della Brera domani no che sulla credibilità e sull'apporto collaborativo della del teste Ferraro si dice diametralmente l'opposto non se ne cura completamente quindi creando
Per voi giudici che avete quella sentenza definitiva con cui si dice una cosa elementi a disposizione diverse la necessità di prendere posizione eccetto a mio giudizio non potette acriticamente dire siccome c'è il giudicato che ci dice che la teste Ferraro è credibile Mendicino interessa di tutti gli elementi che in cui gli stilisti Donato ha sostenuto il contrario
E prendo atto di un giudicato che su tale specifico punto della su specifico punto della complessa vicenda
Mi affermato una c'è una determinata una determinate circostanze credo che questo non potete non potete farlo nello specifico sto parlando della Ferraro ma nello specifico potrei parlare anche della vicenda
E della
Dichiarazioni della signora Agnese Borsellino
Do con riferito alle quali si è a lungo dilungato non soltanto la difesa Subranni manca la difesa di Mori e De Donno e cosa dice la signora Borsellino sia pure a distanza di anni dei fatti marito sconvolto ha detto che il generale Subranni era puntuto
Nessuno ha sostenuto che questa dichiarazione fosse sufficiente per ipotizzare che il generale Subranni fosse organico a Cosa Nostra
Più plausibilmente una tale espressione raccontata dalla signora Borsellino
è riferita
Drammatico colloquio avuto col marito pochi giorni prima della morte stava a significare può significare soltanto che il dottor Borsellino venuto a conoscenza
Di determinate circostanze però hanno particolarmente turbato in quei giorni difficilissimi che poi lo condussero alla morte
Ebbe a pronunciare a mo'di sfogo questa espressione
Con ciò certamente non intendendo dire prossimi probabilmente che lo stesso Fossa informalmente affiliata era un'espressione di di di disprezzo e di prese di distanza io in maglia invece pungente
Ora
La valutazione che ne fa la corte d'appello del giudicato Mannino è la seguente secondo me
Rogna per queste ragioni
Credo che venga banalizzata enfatizzata la questione dice ma se Subranni e congiunto
Come dice Borsellino a voler seguire il ragionamento della pubblica accusa ma non era questo praticamente la pubblica accusa
Il generale Subranni in quanto Cultures in quindi quanto organico a Cosa Nostra
Avrebbe ben potuto contattare direttamente e mette sì pagato con i vertici di Cosa Nostra
Provenzano Rina in particolare ragione per la quale del tutto inutile
Era avviare il tortuoso percorso attraverso
L'interlocuzione con Vito Ciancimino Paul con Cina e quindi condotto Rina essendo organico a Cosa Nostra quale migliore opportunità potare era se non rivolgersi non dico alzando il telefono nel neppure andando a trovare interloquendo direttamente
Ripeto è una banalizzazione
Comunque logica perché nessuno ha sostenuto in me può sostenere che sulla base dello sfogo del dottor Borsellino si possa dire che il Subranni era puntuto ma anche a concede e questi scritti così fosse
è nozione di comune esperienza che non è che soprattutto con i grandi latitanti per qualunque associato mafioso è possibile facilmente raggiungere il vertice
Per una chiacchierata sono tanti e tali di quegli schemi e di quelle protezioni che anche il solo pronunciare il nome è rischioso per un affiliato organico acquisiamo anche sotto tale profilo
I i i rilievi critici su su tale testimonianza
Della signora Agnese Borsellino non colgono nel segno
Mi riferisco ancora più adesso ripercorrendo tutti gli argomenti già trattati
Che comunque coinvolgono le osservazioni sviluppata negli atti di gravami di dell'interesse di morire su De Donno
All'interlocuzione del Mannino con il maresciallo Guazzelli e dal generale Subranni agli incontri serrate di Mannino con Subranni e Contrada per discutere del suo timori ma anche dell'anonimo denominato Corvo due
All'interlocuzione del De Donno con la dottoressa Liliana Ferraro negli uffici del ministero della Giustizia nei giorni successivi alla strage di Capaci
Al significato di questa interlocuzione così come dell'analogo interlocuzione del colonnello Mori con la dottoressa Contri
All'epoca segretario generale il presidente del Consiglio
Al dialogo e nero porto della dottoressa Ferraro con il dottor Paolo Borsellino nel corso del quale la prima riferì a secondo del cosiddetto rapporto mafia appalti
E fece cenno alla visita di De Donno e quindi di quanto da questi riferito sugli intrapresi contatti con Vito Ciancimino
Allora scarso interesse mostrato al riguardo di tale incontro nero porto tra la Ferraro e di il
Dottor Borsellino scarso interesse mostrato al riguardo alla dottor Borsellino per come confermato
Anche dal dal dal generale Mori in occasione delle sue spontanee dichiarazione
Rimando alla memoria già depositata ma sul tale specifico aspetto
Vi è una affermazione dei giudici dell'abbreviato Mannino che non può assolutamente essere condivisa
Mi riferisco alla circostanza che il dottor Borsellino
Venuto a conoscenza della interlocuzione dei generale Mori e del colon del colonnello Mori del capitano De Donno con Vito Ciancimino
Avrebbe detto che andava bene così e che non avrebbe affatto disapprovato una tale
Iniziativa
è un'affermazione diciamo pesante
Grave
Che sostanzialmente
Far dire
Al dottor Borsellino ciò che non ha detto
Cioè non risulta da nessun'atto del processo la circostanza che il dottor Borsellino venuto a conoscenza della visita a casa Ciancimino di Mori e De Donno abbia approvato e non abbia affatto disapprovato Renzetti
Montale affermazione diciamo non può essere accettata perché si basa sostanzialmente di lei sul nulla ma proprio a volere fare un'attenta analisi
Dell'elemento di prova da cui è stata tratta questa incredibile affermazione
E la risposta che la Ferraro ha fatto
In occasione di un suo esame dibattimentale
Così scrivono a pagina sei centoventisette giudice della prelato Mannino
L'incontro col giudice Borsellino non era stato casuale perché pochi giorni dopo non oltre una settimana il dottor Borsellino aveva chiesto alla Ferraro di raggiungere lo portò a Roma ove era atterrato di ritorno da un convegno in provincia di Bari tenutosi a Giovinazzo
Ivi e lo porto io a Roma
Il dottor Borsellino appresso per bocca della Ferraro dell'iniziativa del rosso
E l'aveva detto senza particolari turbamenti e senza alcuna manifestazione di sorpresa che andava bene che ci avrebbe pensato lui
Questa è la sintesi questo è però il passaggio partirà seicentoventinove della deposizione dibattimentale dell'afferrato da cui ha tratto spunto la corte d'appello per formulare la sintesi tester riportata
La paghino citate quindi sto cito soltanto una domanda una risposta
Esattamente che il Pubblico ministero
Se lei ha riferito in che termini è riferita Paolo Borsellino di questi di quanto aveva appreso da De Donno sul rapporto si carabinieri e Ciancimino sì sì sì ho riferito
Ho riferito appalto di queste diciamo che mi pare di averlo detto
Non ci fu un commento particolare disse qualcosa del tipo va bene adesso ci penso io però diciamo non al meglio no almeno io non ricordo che mi disse qualcosa di particolare diciamo affermazione questa che combacia nella sostanza
A ciò che ha dichiarato spontaneamente l'imputato Mori che ha detto dice sì Borsellino si incontrò a Roma con la Ferraro e per quanto mi risulta si parlò di mafia appalti poiché mafia appalti nel
Lo dovrà chiarire in che termini
Poi si parlò anche della interlocuzione con Ciancimino questione alla quale il dottor Borsellino dice il generale ma non sembrò particolarmente interessato
Per come è facile desumere dalla lettura dalla trascrizione ed alla sintesi la corte di appello ha trasformato una locuzione priva di effettivo significato va bene adesso ci penso io
In un'affermazione netta su una questione di decisivo rilievo e cioè che il dottor Borsellino aveva detto alla Ferraro senza particolari turbamenti e senza alcuna manifestazione di sorpresa che andava bene che ci avrebbe pensato lui
Va bene ci penso io non significa affatto però condivide l'iniziativa ma significa soltanto va bene ho capito post passiamo da
Altro e la conferma del di questa valutazione
Vi sono come ho detto le dichiarazioni del generale morì
Uno scarso interesse
Che lascia presumere come in quell'incontro l'informazione che la ferrata forno al borsellino di ciò che qualche giorno prima le aveva riferito a De Donno riguardo alla inviata interlocuzione con i Ciancimino non deve essere stato per i particolari riferiti particolarmente interessanti
Per cui si ribadisce non è dato sapere allora da cosa la corte di appello abbia tratto spunto per affermare che il dottor Paolo Borsellino fosse a conoscenza dell'iniziativa dei carabinieri di agganciare Ciancimino quale confidente infiltrato collaboratore di calibro
E non soltanto della circostanza priva di reale significato riferitagli dalla Ferraro che il capitano De Donno era andata a trovare Ciancimino Marini più posto che la corte d'appello ha addirittura affermato che lo stesso dottor Borsellino non avesse affatto disapprovato l'iniziativa degli uomini del ROS subito dopo la strage di Capaci di agganciare il Ciancimino quale confidente
Infiltrato collaboratore di Calì si tratta di una grave illazione fondata sul nulla
Penale perché attribuisce al dottor Borsellino che non può certo smentire un'opinione che lo stesso non risulta avere mai e stress
Quanto poi all'affermazione oltre ogni ragionevole dubbio che in quel preciso momento il dottor Borsellino si fidava ciecamente del colonnello Mori e del capitano De Donno sol perché a interloquire con gli stessi al di fuori degli uffici della procura
Per cercare di capire la posizione degli stessi rispetto a quella del suo procuratore capo in merito all'indagine mafia appalti
è affermazione quantomeno avventato
Tanto quella successiva secondo cui sempre dottor Borsellino si fidava ciecamente di pochi altri magistrati tra cui il dottor Ingroia in base a quali elementi
La Corte d'appello per l'abbreviato Mannino ha ritenuto di avventurarsi in affermazioni così nette iscrivendo i colleghi del dottor Borsellino tutti tranne pochi tre soggetti di cui il magistrato poi trucidato da Cosa Nostra
E non solo da Cosa Nostra diffidava non è dato comprendere presto evidente un modo approssimativo
Di esprimere valutazioni su fatti e circostanze particolarmente importanti diciamo senza un adeguato
In questi casi dovrebbe essere insuperabile
Quadro di supporto probatorio
Sto concludendo
Su tutto ciò che in queste tre giornate di questo che abbiamo già trattato
E che costituisce risposta ai rilievi critici nel merito
Di tante questioni formulata dalle difese morì De Donno
Le anomalie abbiamo detto delle indagini mafia appalti del alle ragioni della sostituzione Nicolò Amato alla nomina di Francesco Di Maggio vicecapo del Dap nonostante la mancanza dei necessari titoli all'importante se non anche al decisivo rilievo in merito agli avvicendamenti al DAP che deve essere riconosciuta al contenuto dell'agenda del Presidente Ciampi
Quanto alle pronunce favorevole all'imputato morì ma non anche quindi al De Donno
Citate innumerevoli volte negli appelli o riesame siti feci si riferisce alle vicende del covo della mancata perquisizione del covo di Riina abbandonato e della vicenda di mezzo l'uso ci si riporta le considerazioni sviluppate proprio all'inizio di questa requisitoria
Quando si è cercato di spiegare l'evidente contraddizione di gravi anomalie rimasti accertate ed affermazioni
Quando si è cercato di spiegare l'evidente contraddizione che sussista tra le gravi anomalie procedurali e omissioni rimaste accertate
Ed affermazioni di chiaro segno contrario sul carattere addirittura lodevole e meritorio di certi comportamenti
Sulle altre questioni sollevate dal difese di Mori e De Donno
Credo che completerà
Il quadro
Il collega Barbiera trattandosi di questioni comuni ad altri imputati
Proseguendo nella parte destruens le conclusioni di questo ufficio e dalla minimizzando preliminarmente i rilievi procedurali pregiudiziale pensati da tutte le parti appellanti
Si osserva
Non possono trovare accoglimento le eccezioni relativa all'incompetenza territoriale e o funzionale per le medesime argomentazioni addotte dal primo giudice
Che si condividono pienamente si fanno integralmente proprio da parte di questo ufficio dovendo solamente per ricordare in questa sede che l'omicidio in pregiudizio dell'onorevole Lima
Il primo con il quale si aprì la stagione stragista era stato rigidamente contestato anche il Provenzano nell'ambito del presente processo sitar radicare la competenza di quest'oggi
Analogamente vanno rigettate le eccezioni relative alla novità della sentenza per mancata partecipazione degli imputati richiedenti inverno il solo Bagarella all'udienza di audizione del presidente della Repubblica onorevole Scalfaro
Per le condivisibili argomentazione recettive
Addotte dalla Corte di Assise e non apparendo lesto nel caso di specie ius postulandi destra facoltà di porre domande in giudizio atteso che in iure civili solchi c'ero certa atto pro domo sua
E comunque anche alla luce del principio di diritto fissato seppure incidenter tantum dal giudice di legittimità con la sentenza quattro sette nove del due mila quindici
Secondo cui in tema di legittimo impedimento del difensore del difensore l'ho messo il rinvio dell'udienza determina la nullità assoluta degli atti
Soltanto nei casi in cui all'udienza alla quale il difensore non ha potuto partecipare in questo caso è l'imputato sia stata compiuta attività processuale rilevante e l'incidente sulla decisione finale
Circostanza questa che non appare essersi manifestata in tutta evidenza nel caso sottoposto all'esame di codesta Corte
Parimenti vanno disattese le eccezioni relative all'intervenuta prescrizioni per le argomentazioni già rese dal primo giudice e sulla scorta di quanto verrà argomentato in diritto UTIN fra in merito alla qualificazione giuridica del fatto
Anche l'eccezione relativa alla motivazione seppur atipica del decreto che dispone il giudizio non pare inficiare di nullità il processo di primo grado
Sia sulla scorta delle argomentazioni rese dalla corte di primo grado che alla luce del principio di diritto pacifico
Da ultimo sezioni unite
Ex Pluribus Cassazione quarantacinque due sette cinque del due mila e uno
Da ultimo ribadito dalla Corte di Cassazione con decisione ottantotto trentasei del due mila e venti secondo cui non è abnorme il decreto che dispone il giudizio emesso dal giudice dell'udienza preliminare e contestualmente a un'ordinanza che contenga valutazioni sulla responsabilità dell'imputato in quanto tale atto non determina stasi processuale
In motivazione peraltro la Corte ha precisato che onde evitare effetti pregiudicando ti per il giudice del dibattimento
La parte che vi è interesse posso le citare lo stralcio dei contenuti esorbitanti rispetto all'avvocato ingenui invio dice un dei quali in ogni caso il giudice del dibattimento non può e non a tenuto conto
Discorso a parte meritano le eccezioni relative alla violazione del principio del ne bis in idem di quell'articolo centoquarantanove CPP
Sollevate distintamente CPP dell'imputato Bagarella con riferimento alle sentenze di condanna resero l'autorità giudiziaria di Firenze Caltanissetta ed all'imputato Dell'Utri in relazione alla sentenza di condanna
Pronunciata dalla gi di Palermo per quattrocentosedici bis
Ed invero in entrambi i casi va osservato che pur potendo astrattamente rilevare ai fini del disposto normativo di cui all'articolo ottantuno capoverso da avanzarsi ricorrendo negli altri presupposti
Anche in sede esecutiva la fattispecie criminosa oggetto dell'odierna incolpazione
Risulta posta tutele presidio di un bene giuridico diverso differente da quello protetto dalle norme incriminatrici violate d'entrambi gli imputati nelle loro parallele vicende processuali
Essendo nel caso di specie
Quello di assicurare e garantire al normale funzionamento degli organi pubblici considerati come istituiti contro qualunque per come istituti contro qualunque perturbazione violenta o minacciosa
Di talché anche alla luce di quanto condivisibilmente affermato due primo decidente vanno rigettate entrambe le istanze
L'imputato Bagarella in molti inoltre si duole genericamente oltre che dell'attendibilità delle chiamate in reità dal quale risulta attinto e di cui si è già detto in precedenza discorso che vale anche per gli altri atti di gravami anche del suo ruolo solo l'abbiam mente marginale ma che ex ad verso è stato ulteriormente corroborato dalle nuove acquisizioni probatorie che lo hanno lì dipinto come l'alter-ego di Totò Riina ed il più convinto assertore propugnatore della strategia del sangue
Quanto alle doglianze avanzate dalle domande avversata dall'imputato Cina circa l'impossibilità che due dei suoi principali accusatori D'Amico Carmelo e Di Giacomo Giuseppe abbiano appreso le notizie riferite durante la loro comune detenzione nelle carceri Tolmezzo e Milano opera rispettivamente dal Rotolo Antonino Al Gore dal Galatolo Vincenzo il primo e dallo stesso Cina il secondo non ha trovato conferma nelle audizioni rese dalla dottoressa Della Branca e dal dottor siciliano in data ventisei settembre tre ottobre due mila e dodici
Che anzi mi hanno sostanzialmente ribadito la possibilità
Ed invero la prima direttrice nel carcere di Tolmezzo dal due mila diciassette ove prestava interrotta mente servizio dal mille novecentonovantaquattro ha confermato la possibilità
Di colloqui tre detenuti seppure in regime detentivo duro
E di fatti
La dottoressa della branca testualmente ha riferito pagina ventuno della deposizione della trascrizione i verbali d'udienza
Io non posso dire sì sicuramente poteva ascoltare ovvero la la gente la polizia penitenziaria detto la sorveglianza dipende dal tono di voce che eventualmente i due interlocutori usavano
Indi la stessa a specifica domanda
Del procuratore generale la trasformazione a la salette dove c'era scritto box agente è stato trasformato in famiglia quando la testimone discorde rispondeva non ricordo l'anno preciso ma sicuramente successivamente all'epoca in cui vicina ed il Di Giacomo sono stati presenti
Quindi all'epoca in cui il cinema di Giacomo erano nelle due celle la stanza il box agente era indi dovere indicati in questa cartina la prima essere stata trasformata di essere trasformati in infermeria a cosa serviva questa stanzetta chiedo il procuratore generale c'era un magazzino ci tenevamo bevande materassi eccetera
Poi gli agenti continua la testimone non stavano sempre fermi lì camminavano osservavano poi magari dovevano scendere un attimo giù per le spalle parlare con il coordinatore c'è la postazione della gente non è mai stati caicco
Espressa domanda al procuratore generale la dottoressa rispondeva la battitura del inferriate andava direttamente sulle inferiate poi con le mani controllavano Linde l'integrità della griglia
Queste fine due finestrelle che il PG
Quasi si toccano in teoria colloquiando nei pressi della stanza dove battere la possibile parlare senza essere ascoltati da chi c'era alla parte opposta risponde la testimone se la gente non fosse stato in quel momento presente sì era possibile
Ed infine a domanda del PG perché dalla planimetria esibite per prodotta agli atti risulterebbe che si toccassero le finestrelle risponde la testimone ecco allora è probabile ripeto data la semplicità di tutto il contesto è probabile che le finestrelle fossero vicine
A domanda della difesa gli agenti erano presenti sempre ventiquattro su ventiquattro in queste postazioni di controllo la testimone la dottoressa la direttrice rispondeva di giorno sicuramente
Di notte non lo posso garantire
Perché di notte c'era meno personale in reparto e quindi non posso garantire oggi che ci fosse personale presente durante il turno di notte quanto meno presente per tutto il turno
Ed infine la domanda dalle postazioni di controllo degli agenti del reparto bit come lei ci ha poc'anzi indicato era possibile udire conversazioni intercorrenti tra Cina e Di Giacomo rispettivamente ciascuno alla propria cella
Risponde la dottoressa se la gente l'impostazione sì sicuramente poteva sentire
E comunque dipendeva anche dal tono di voce
Da ultimo ricordava che i bagni erano sicuramente dei detenuti di già come Cina erano sicuramente decenti
E che decreto incollati sicuramente dall'inizio dell'apertura del quarantuno le finestre delle stanze erano vicine successivamente però non mi chiedete perché non ricordo quando furono messo messe delle reti anche sulle finestre dei bagni
Nel periodo di comune detenzione tra Cina ed unico chiede la difesa queste grate queste reti metalliche dei bagni erano state manomesse erano rotte o comunque per quanto lei ne sappia erano in perfetta efficienza la testimone rispondeva non ricordo
Ed infine la collocazione per un certo periodo in quelle due stanze che le ha ricordato poc'anzi per lungo periodo possono avere avuto delle comunicazioni fraudolente non lo posso escludere in maniera assoluto
Possibilità di contatti questi tra i detenuti confermati sia dalla documentazione prodotta nel corso del giudizio di primo grado che come detto dalla planimetria esibita alla peste prodotta al termine del suo esame dibattimentale
Parimenti il direttore di Milano opera dell'epoca dottor siciliano
Escusso innanzi codesta Corte dopo aver ricordato il percorso riabilitativo intrapreso dallo Squillace autore di un vero pentimento anche soprattutto in senso morale
Ha difatti sostanzialmente ammesso la possibilità di veicolare flussi informativi tra detenuti presenti nello stesso reparto
Riferisce invero costruì
Letteralmente la socialità per detenuti in assenza di un procedimento d'intercettazione pagina undici della trascrizione del verbale d'udienza
In assenza di un procedimento d'intercettazione dell'autorità giudiziaria non è sottoposto al controllo
Ascolto il controllo è soltanto visivo quindi io non so se sta parlando della partita di calcio o altro ne sono tenuto a saperlo e un gruppo di socialità formalmente autorizzato e poi incontrarsi discutere di quello che ritiene in quel contesto
La sala socialità non ha il controllo continuativo perché è un momento in cui la norma consente alle persone di incontrarsi
La video sorveglianza all'interno dei corridori del gabbiotti riprendeva pure all'interno delle celle del procuratore generale no risponde il teste siciliano
D'Amico Carmelo e Antonino Rotolo
Erano compagni di socialità le critiche il pubblico il procuratore generale
Se lo apprendo prendo dalla nota risponde il teste siriano dal tre marzo due mila e dodici
All'undici aprile due mila quattordici
Quindi di fatto confermando la possibilità di veicolare notizie tra un detenuto all'altro
Parimenti le acquisizioni probatorie raccolta a carico dell'imputato Dell'Utri come sino adesso sino otticamente rassegnate nel corso della lunga dettagliata e articolata requisitoria di questo ufficio
Hanno trovato ulteriore conferma nelle preparazioni del Riggio come da dettagliatamente ampiamente riscontrate e nella conversazione intercettata a carico dell'avvocato Pittelli allorché
In data
Venti luglio due mila diciotto alle ore sedici e quindici progressivo numero dodici trenta del decreto l'intercettazione ventidue trentanove quattordici e cucito agli atti espressamente interno intercettato
Il Pittelli riferiva senti parlando col suo interlocutore senti sto leggendo questa storia che hanno riportato sul fatto quotidiano della trattativa Stato-mafia
Risponde l'uomo sì prosegue Pittelli
Berlusconi è fottuto Berlusconi è fottuto continua Pittelli però Dell'Utri
E poi sono dice l'uomo e continua Pittelli ragazzi ragazzi Dell'Utri io lo so perché Dell'Utri la prima persona che contattò per la formazione di Forza Italia fu Piromalli a Gioia Tauro
Non so se ci ragioniamo tu pensa che ci sono due mafiosi in Calabria che sono il numero uno in assoluto uno e del vibonese l'altro di Gioia Tauro uno si chiama Giuseppe Piromalli
Evidenze queste che unitamente a tutte quelle emerse raccolti anche nel corso del presente giudizio
Di secondo grado hanno indirettamente confermato il ruolo di veicolo attore del Dell'Utri del messaggio terroristico mafioso al governo dalla Repubblica
Una delle censure mosse sostanzialmente con tutti gli atti di gravame e quella relativa alla progressione accusatore che ha caratterizzato molte delle propalazione accusatoria provenienti da chiamanti in correità
Ed in merito alle quali sono stati eccepite carenze di credibilità soggettiva e di attendibilità nel suo complesso in termini di apparente vulnus di specificità coerenza costanza e spontaneità
A prescindere dalle considerazioni in diritto di anzi svolte va osservato che più che dichiarazioni accusatoria resse progressivamente
Si verte in tema di narrato mai esternato in precedenza che solo in apparenza risulterebbe maggiormente inficiare il contenuto nelle proprio l'azione accusato nel suo complesso
Ma si badi bene il caso specifico di questi discetta i testi nella sostanza
Un dialogo illegittimo e illecito tra apparati uomini delle istituzioni statali costituite
E deviate ed esponenti di spicco della criminalità organizzata mafiosa
In tutte le sue articolazioni territoriali proprio a livello interregionale non può che creare una sorta di giustificata e giustificabile ritrosia
Del collaboratore di giustizia ad aprirsi nella sua integralità con l'interlocutore in inquirente
Magistrato e o investigatore che sia che sempre espressione delle istituzioni democratiche costituite
I teste fa sempre parte di quello stesso Stato le cui schegge impazzite hanno intrapreso una interlocuzione penalmente censurabile
Sicché appare pienamente giustificato
Il timore originario di svelare notizie indicibili
Di narrare verità inconfessabili
Di esporre i fatti apparentemente incredibili non in una stretta accezione giuridica
Ma nel senso di grandissimo enorme straordinario e soprattutto nel senso di impossibile o molto difficile a credersi inaccettabile sul piano dell'intelletto e del giudizio
Assurdo inconcepibile inverosimile o come riportato nel dizionario enciclopedico italiano in senso iperbolico di cosa che per essere straordinaria eccessiva o singolare si stenta a credere
Ed è solo ed esclusivamente per questa ragione che si può spiegare come i collaboratori di giustizia di provate certificata attendibilità giudizialmente conclamata per questa sorta di pudore istituzionale
Che hanno reso dichiarazioni sulla trattativa Statham Stato-mafia soltanto in epoca relativamente recente
E comunque tempo dopo aver intrapreso il percorso collaborativo allorché c'è se ne parlava già a livello mediatico e non potevano pertanto più essere considerati dei mitomani dei visionari dei millantatori
Tutti i motivi di gravame da ultimo
Hanno sollevato eccezione in merito alla sostenibilità della condotta criminosa sub iudice sotto il paradigma normativo in contestazione
Ed al riguardo va osservato come condivisibilmente sostenuto dalla Corte di Assise di appello di assise di Palermo nel processo di primo grado con argomentazioni che questo ufficio di procura generale ritiene di dover integralmente condividere e far proprie
Che il reato di cui all'articolo trecentotrentotto codici sostanziale tende a tutelare alla libertà di autodeterminazione degli organi degli uffici pubblici da qualsiasi forma di corte azione esterna manifestata con vis anche semplicemente morale
Idonea comunque a comprimere o inficiare condono il percorso di formazione e o estrinseca estrinsecazione delle scelte politiche lato sensu intese
Soggetto passivo del delitto e per ciò che qui interessa il corpo politico rappresentato dal governo della Repubblica
La nozione di corpo politico è sempre stata alquanto controversa nella dottrina tradizionale che spesso ha stentato ad individuare gli organi riconducibili a tale previsione a differenza di quanto invece più semplice fare con le concorrenti nozioni di corpo amministrativo e giudiziario pure richiamate nel medesimo articolo trecento cioè ventotto
In realtà però la difficoltà principale non va individuata nella nozione di corpo politico bensì in quella più ristretta di corpo come indicato appunto in una sentenza di primo grado laddove non vi è diretta corrispondenza con l'esplicitazione normativa terminologica degli organi dello Stato
Tuttavia con il termine di corpo non può ritenersi che il legislatore abbia inteso riferirsi genericamente
Ad ogni autorità organo costituito in collegio come si ricava dal successivo riferimento contenuto nello stesso articolo trecentotrentotto alla rappresentanza di Enzo e comunque a qualsiasi pubblica autorità costituita in collegio
In altre parole deve ritenersi che il legislatore abbia voluto prevedere una forma più specifiche grave di fattispecie di reato allorché il soggetto passivo sia non già un singolo pubblico ufficiale o più pubblici ufficiali congiuntamente
Bensì un organo pubblico costituiti in collegio e ciò evidentemente per la maggiore offerta si vita di una condotta delittuosa diretta verso autorità che per essere così costituita si identifica maggiormente con lo Stato
Se così è allora l'attenzione deve spostarsi sull'oggettivazione di corpo
Come politico e per quanto possa apparire tautologico e politico un organo che svolgo una funzione politica
Dovendo si fa riferimento a quell'insieme di determinazioni per mezzo della quale si ministro lo Stato nei suoi vari settori di intervento in vista del raggiungimento di finalità di carattere pubblicistico
Perché il governo possa e debba considerarsi quale corpo politico appare pacificamente recepito dalla migliore dottrina giurie
Nel va ad escludere dal governo quale soggetto passivo della norma incriminatrice de qua la previsione di quell'articolo duecentottantanove Codice Penale
Atteso che la condotta prevista all'articolo trecentotrentotto e del tutta diversa da quella pulita dalla norma di cui all'articolo duecentottantanove
E ciò sia che si consideri il testo di quest'ultima norma come vigente all'epoca dei fatti
Per i quali si procede in questo processo che vi è più se si considera il testo della stessa norma come successivamente modificato
Dal momento che il nuovo testo non ha fatto altro che rendere più esplicita la perimetrazione della condotta incriminatrice non a caso intitolato attentato contro organi costituzionali contro le assemblee regionali
Ed è inserito per ciò stesso nel capo dei delitti contro la personalità dello Stato a differenza invece di quanto avviene per l'articolo trecentotrentotto inserito nel capo relative ai delitti contro la pubblica amministrazione
Sulla minaccia invero non vedi nulla da aggiungere essendo chiaramente esclusa dalla previsione di cui all'articolo duecentottantanove così come anche per il turbamento dell'attività dopo la modifica apportata alla richiamata novella rigettava richiamata novella legislativa
Viene invece da dire che gli atti violenti diretti ad impedire qui si riferisce l'articolo duecentottantanove sono cosa ben diversa ed in astratto meno grave dall'usare violenza ad un corpo politico come punito dall'articolo trecentotrentotto
L'uso della violenza al corpo politico richiede infatti che questo una sua rappresentanza la rappresentanza sia diretto destinatario dell'Avis medesima subendone quindi le conseguenze delle persone nelle persone fisiche che lo costituiscono
Gli atti violenti cui si riferisce l'articolo duecentottantanove invece sono diversi da quelli che attingono direttamente l'organo costituzionale le persone fisiche che le costituiscono
Ricomprendendo piuttosto tutti quegli atti oggettivamente violenti che comunque pur senza colpire direttamente l'organo costituzionale
Hanno l'effetto di impedirne l'esercizio e l'attribuzione
Sicché rileva che l'ambito di operatività dell'articolo duecentottantanove e diverso
Di quello che l'articolo trecentotrentotto con la conseguenza che non può in alcun modo utilizzarsi la previsione specifica all'articolo duecentottantanove per dedurre da questa che gli organi costituzionali tra i quali per quel che qui interessa il governo non possono ricomprendere assi nella nozione di corpo politico richiamata dal trecentotrentotto
Ad analoga conclusione si perviene ove si ragionasse contrariamente perché si per verrebbe ad una conclusione logica dei nazionale
E che dunque sotto tale aspetto non può condurre che la nube ad una diversa conclusione della distinta operatività delle fattispecie criminose di cui all'articolo duecentottantanove trecentotrentotto
Sia pure nella partita parziale coincidenza dei soggetti passivi in alcuni organi collegiali tra cui appunto il governo che avevo svolgono funzioni sia costituzionale che politica
Di talché deve ritenersi che si è configurata la fattispecie criminosa di cui all'articolo trecentotrenta trentotto nel caso in cui sia usata violenza o minacce al governo della Repubblica
Per impedirne in tutto in parte ed anche temporaneamente l'attività
O comunque per turbando il regolare l'ordinario funzionamento
Analogamente va argomentato in relazione alla configurabilità della fattispecie criminose di quel trecentotrentotto nel caso in cui la violenza la violenza la minaccia sino perpetrate nei confronti non già dell'intero governo
Riunito mani confronti direttamente o indirettamente anche per interposta persona di uno o più ministri e del Governo fanno parte poiché come dianzi sostenuto soggetto passivo del reato e l'organo politico l'organo pubblico dello Stato nell'integralità della sua composizione collegiale mediante la quale esercita le sue funzioni
Il reato in esame si configura anche quando la minaccia seppure indiretta per nei confronti di un solo componente dell'organo collegiale
E non in presenza dello stesso organo collegiale riunito sia per ciò solo diretta a condizionarne l'intero organo collegiale allo scopo di impedirne lo turba nell'attività interpretazione questa ora rafforzata dalla modifica dell'articolo de quo ex legge tre il tre luglio due mila diciassette numero centocinque che ha inserito le parole ai singoli componenti dopo le parole corpo amministrativo politico o giudiziale
Di talché si configura comunque il reato previsto dall'articolo trecentotrentotto anche quando la gente
Vorrei volgendo la minaccia ad un componente eventualmente non in presenza di un organo collegiale riunito mira non già alla persona fisica del componente stesso
Ma al corpo politico del quale il componente fogli in the parte ed al fine di impedirne otto rubarmi l'attività
Orientamento ermeneutico questo fatto proprio anche dalla precedente giurisprudenza di legittimità recentemente ribadito la Suprema Corte con la sentenza cinquantasei undici del due mila dodici
Sicché ne rileva pacificamente la consumazione del reato in contestazione agli odierni imputati anche sotto il profilo soggettivo
Parimenti risultano comprovate le circostanze in contestazioni subartico di sette DL centocinquantadue novantuno ora quattrocentosedici bis punto uno comma uno trecentotrentanove e sessantuno numero nove CP
Ed invero come correttamente argomentato la circostanza prevista aggravante prevista all'articolo trecentotrentanove
Del comma dell'aver commesso il fatto in più di dieci persone riunite avente natura oggettiva pertanto estensiva
Vedasi al riguardo Cassazione trecentoundici novantanove del due mila quattordici ricorre quando il reato è commesso appunto da più di dieci persone e pertanto deve il suo spirito emessi sussistente l'aggravante nella fattispecie in esame di fatti
La minaccia a corpo politico contestate pacificamente riconducibile all'associazione mafiosa Cosa Nostra nei suoi vertici jet deliberativi già di per sé composta da più di dieci persone
Trattandosi peraltro in questo caso dei vertici regionali e provinciali come hanno concordemente riferiti numerosi i collaboratori di giustizia escussi tra cui anche mal bagna Giuffrè Brusca
E più recentemente i collaboratori di giustizia cosiddetti Calabresi sentiti innanzi contestato
Pertanto appare evidente che la partecipazione di un numero superiore a dieci persone
Sia stata efficacemente ed effettivamente percepita dalla vittima al momento della consumazione del reato
Circostanza fattuale che rileverà indubbiamente nella fattispecie de qua
Essendo stato ben chiaro destinatario della minaccia ed in primis al ministro Conso come risulta dalle audizioni dinanzi la Commissione parlamentare antimafia ma anche il presidente del Consiglio Ciampi come risulta dalle notazioni nella sua Genta
La sua provenienza dall'associazione mafiosa Cosa Nostra nella sua interezza con conseguente maggiore effetto intimidatorio e minor possibilità di difesa derivanti per la Vitti per le vittime del reato
Difatti
Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante de qua inconferente accertare se la minacce sia stata deliberata contestualmente da più di dieci appartenenti all'associazione mafiosa nell'ambito di un'unica riunione ovvero se sia stata che vi sia se vi sia stato come non infrequente mentre veniva nella nelle dinamiche dell'attore utilizzazione una formula pro informazione progressiva della comune volontà
E comunque in ogni caso alla fine raggiunta con la partecipazione di un numero certamente superiore a dieci associati con funzioni direttive
E che poi sia stato ugualmente rappresentato al destinatario con la contestuale presenza
In quel momento di almeno dieci persone
Dal momento che come ha avuto modo di recente che osserverà la suprema corte seppur in relazione all'altra fattispecie delittuosa nel caso di reato con commesso nell'interesse di associazione di tipo mafioso la simultanea presenza di più persone
Necessaria configurare la circostanza aggravante deve essere individuate nell'azione ai primi momenti in cui viene realizzata la condotta delittuosa e dalla pluralità dei soggetti che interviene a contattare la persona sfere offesa
Esplicitando la natura collettiva dalla richiesta appunto provenienti da più sorgenti soggetti appartenenti al gruppo criminale
Secondo un recente orientamento emerso e consolidatosi nella giurisprudenza negli ultimi anni in relazione ai casi peculiari la cosiddetta persons e stazioni indiretta o a distanza
I test allorché la contestata la condotta estorsiva venga commessa con minaccia a mezzo lettera o telefono
La circostanza aggravante in questione non richiede per la sua sussistenza la necessaria compresenza simultanea di più persone riunite
Essa invece
è configurabile anche se la minacce la violenza siano esercitate da un solo soggetto essendo bastevole che la vetta vittima percepisca che tale prova condotta provenga da una pluralità di individui
Avendo tale fatto per sé e per sé stesso maggiore effetto intimidatorio conformemente Cassazione trentacinque zero cinquantaquattro del due mila nove vale a dire ai fini della sua configurabilità
Non si reputa indispensabile la certi e indispensabile l'accertamento in una prospettiva reo eccentrica del requisito oggettivo dell'effettiva compresenza dei concorrenti al momento della commissione del reato bensì si ritiene sufficiente
In una prospettiva vittima o Centrica quella del requisito soggettivo Raffo del rafforzato metus ingenerato nella vittima
Ciò significa che il baricentro del giudizio di sussunzione dal fatto concreto nel tipo criminoso viene spostato dal comportamento materiale dei concorrenti presi in considerazione dalla norma all'atteggiamento interiore del soggetto passivo
Sicché se la con presenza fisica nel luogo e dal momento della consumazione del reato e pertanto in una prospettiva ermeneutica di tipo oggettivo risulta pacifica per talune fattispecie criminose come l'exemplum tanto mi reati di cui all'articolo seicentonove octies
Seicentoventotto seicentoventinove
Ex salterò a per talaltra dinamiche delittuose non risulta possibile richiedere nel suo concreto di venire la compresenza di tutti il corpo di tutti i partecipanti
Senza che venga meno per ciò stesso l'effetto che lui personale e perciò maggiormente offensivo come percepito la vittima del reato
Quanto alla circostanza di cui all'articolo sette di e le centocinquantadue novantuno ora quattrocentosedici bis
Con punto uno comma uno
Va osservato che essa non è esclusa dalla circostanza che il concorrente non faccia parte dell'associazione mafiosa
E agisca anche con l'intento di perseguire intere un interesse proprio e che pertanto l'aggravante in parola si realizza anche nel caso in cui la gente persegua ulteriore scopo di trarne un vantaggio proprio dal fatto
Purché si accompagni la consapevolezza di favorire l'interesse della cosca beneficiata o della medesima organizzazione criminosa
Come pacificamente sostenuto dal giudice di legittimità
Tanto da potersi considerare ormai user eccetto un l'aggravante da qua ha natura oggettiva riguardante una modalità dell'azione rivolta ad agevolare un'associazione di tipo mafioso e pertanto si trasmette tutti i concorrenti
Sicché
Sia per la stessa genesi che per la per finalità della condotta esaminata inducono a ritenere integrato elemento oggettivo della suddetta aggravante nella condotta contestata a tutti gli odierni imputati
Analogamente può dirsi quanto il profilo soggettivo dell'aggravante mafiosa
Invero il dolo specifico di colica abbia agito con lo scopo di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso che comunque abbia fatto
Proprio a tale finalità incontestabilmente insito del fatto che gli imputati concorrenti nel reato di minacce corpo politico
Stimolando il superamento del muro contro muro quindi l'indicazione da parte dei vertici Manfredo mafiosi delle condizioni per tale superamento si siano inevitabilmente adoperati ciononostante agendo non soltanto rappresentando sì il vantaggio che sarebbe potuto derivare per coloro che si temeva potessero essere vittima vende la vendetta mafiosa
Ma altresì
Per il vantaggio che certamente sarebbe in ogni caso derivato per Cosa Nostra nel momento in cui fosse venuta meno alla contrapposizione frontale
E la forte azione repressiva dello Stato già comminate nelle pesanti pene inflitte all'esito del maxi uno e successivamente con la strage di Capaci
Nelle misure anche di rigore carcerario contenute nel decreto legge adottato dal governo della Repubblica all'otto giugno novantadue
Va da ultimo ha detto
Che oggetto di spille esplicite specifica contestazione l'aggravante ex articolo sessantuno
Numero nove CP risulta di fatto concretizzata nell'esplicazione tutta la condotta criminosa oggetto nella presente vicenda processuale allorché uomini delle istituzioni
Apparati istituzionali deviati dello Stato hanno intavolato un illecita illegittima interlocuzione con esponenti dei vertici già più agguerrita seminare organizzazione mafiosa per interrompere la strategia stragista
Può pertanto conclusivamente affermarsi
Che la celebrazione il precedente giudizio ha ulteriormente comprovato l'esistenza di una verità inconfessabile
Di una verità che è dentro lo Stato
Della trattativa Stato-mafia
Che tuttavia non scriminanti mandanti ed esecutori istituzionali
Perché come ha riconosciuto il presidente della Repubblica nel corso della commemorazione del vile eccidio della strage di Capaci del ventitré maggio scorso o si sta con la mafia o se complici non ci sono tre
Tutto deficit sì TV formalizzando le conclusioni si
Presidente il tema una
Un errata corrige si dice così
La scorsa udienza ho fatto riferimento a una circostanza
Serrata
Ho voluto verificare in udienza mi ero fatto trasmetterà la trascrizione delle conversazioni in carcere
Tra Rhine Lorusso quella del dieci agosto
Ho dato una veloce lettura ho riscontrato quello che mi ricordavo che mi era stato detto non ho letto male
E io non riesco a fare bene forse quando mi ci metto una cosa sola non due assieme quindi ho riferito una circostanza sbagliata nel frattempo avevo disposto anche a degli accertamenti che poi revocato perché da un'attenta lettura tellurica che si può fare della conversazione entrambi nell'Opus risulta che è stato Lorusso e non Rina parlargli un'agendina che gli sono sequestravano introdusse quest'dell'arresto e che invece non li sequestrati
Chiedo scusa alla corte a tutti gli interessati per questo errore andiamo alle conclusioni del presente
Giudizio
Per tutte le ragioni fin qui esposte
Chiediamo a voi giudici popolari giudice tutelare i questa procura generale chiede a codesta Corte d'Assise di appello di rigettare gli atti di gravame di confermare la sentenza impugnata nei confronti di tutti gli imputati
Una sentenza complessa e molto ben argomentata il cui principale pregio è stato quello di offrire un quadro di insieme per decine di vicende che danni suscitano interrogativi e sconcerto
Centinaia di prove dichiarative documentali e illogiche che esaminate congiuntamente restituiscono al lettore
Ma anche soprattutto regalano al popolo italiano nel cui nome la sentenza è stata pronunciata un complesso ma intellegibile Mosaico ed offrono quindi non tutte ma tante risposte
Per citare solo alcune degli avvenimenti tra quelli messi in ordine alla Corte d'Assise di primo grado un ordine agghiacciante ricordiamo innanzitutto l'incredibile mancata perquisizione del covo di Riina
Poi abbandonato per ragioni mai spiegate ferite ancora sanguinanti a distanza di anni per la Procura della Repubblica di Palermo
Per come è stata definita questa storia d'uno dei più autorevoli magistrati che ha vissuto e non ha neppure Lou dimenticato quei giorni di incredulità e costernazione
Una volta scoperto l'incredibile esito beffardo di quella cattura
E sto per far dopo la determinazione rimaste motivate di uomini dell'Arma dei carabinieri e cui confronti però era in quei giorni incondizionata la stima e la riconoscenza per avere posto fine alla latitanza di più note pericoloso da latitanti
Il principale responsabile di centinaia di omicidi dei migliaia che dell'eccidio delle stragi che uno colpito magistrati e uomini e donne della Polizia di Stato
La mancata cattura di Bernardo Provenzano Mezzoiuso per il ritardato sviluppo delle investigazioni nei confronti dei più stretti favore gli odori di colui che era il più noto che latitanti
Cronologia attori che erano invece facilmente identificabile che ci si riferisce in particolare a Giovanni Napoli
Ma anche l'analoga vicenda di Terme Vigliatore dove il grande latitante scampato alla cattura è stato il capomafia catanese Benedetto Santapaola
Protagonisti tutti questi vicende il grosso dei carabinieri
Sono accadimenti che se vengono letti con visione unitaria come ha fatto il giudice di primo grado ci raccontano una storia
Storia che in questo giudizio di appello rimasta arricchita perché si tratta della stessa storia
Oltre che dalla suggestione della cattura in Piemonte di Balthus Di Maggio come qualcosa di costruito dai carabinieri del generale Delfino
Anche dall'inquietante sollecitazione rivolta al boss Vincenzo Milazzo da parte di esponenti dei servizi segreti per una sua piena adesione alla deliberata strategia stragista
Vicenda conclusasi a causa del riluttante atteggiamento del capomafia di Alcamo con la sua sull'uccisione ed il barbaro strangolamento dalla giovanissima fidanzata Bonomo Antonella nonostante il suo stato di gravidanza ad evitare il rischio che la stessa potesse riferire agli inquirenti eventuali confidenze del suo uomo
Storia rimasta arricchita altresì dall'incredibile l'istituzione di tre telefoni cellulari di un rilevatore di microspie al fedelissimo di Provenzano il già menzionato Giovanni Napoli
Ed ancora l'incredibile vicenda umana e Di Pietro Riggio
Che si è messo a disposizione dei carabinieri della DIA per catturare il Provenzano ed è stato ricompensato con una denuncia dei carabinieri del ROS per associazione mafiosa con successive condanne ad oltre dieci anni di carcere
Una storia che non riesce a leggere soltanto chi non sa leggere o non vuole leggere una storia che però soltanto un capitolo di una storia più complessa che è quella dei misteri della nostra Repubblica
Ovviamente in questa sede ci dobbiamo occupare e nella vostra camera di consiglio di doverti occupare delle imputazioni formulate nei confronti di ben determinati imputati con riferimento ai fatti oggetto di contestazione
E sappiamo bene che nei processi hanno cittadinanza le prove e non anche le suggestioni
Ma la visione della storia nel suo complesso non è mera suggestione
E non è affatto fuorviante
Anzi al contrario è un doveroso ed utilissimo strumento per leggere meglio i singoli accadimenti
Cogliendone il senso il collegamento e la continuità e soprattutto contribuendo a di svelare l'animus che ha guidato le condotte dei protagonisti
O le loro missioni e quindi gli aspetti cognitivi e volitive del loro agire
Del loro agire doloso
La sentenza impugnata ci racconta che c'è stata una trattativa con i vertici di Cosa Nostra avviata da luoghi dello Stato gli imputati Subranni Mori e De Donno
Che si sono fatti carico
Autorizzati da chi non è dato comprendere certamente non dagli organi costituzionalmente preposti
Di ricercare un'intesa con il contro potere criminale di individuare un nuovo punto di equilibrio tra potere statale potere mafioso
Posto che era venuto meno quello che per decenni aveva garantito una convivenza per l'appunto tra la mafia e lo Stato
Quella sorta di coabitazione come l'ha definita il teste Luciano Violante
E la sentenza impugnata ci racconta altresì che questa trattativa una volta avviata
Ha innescato dinamiche di ancora maggiore violenza
E ancora maggiore violenza e di prevaricazione
Alla quale sono scampati coloro che in un primo momento erano stati individuati come politici traditori
E primo fra questi Calogero Mannino per il quale venne addirittura sospeso il progettato attentato già in avanzato stato di esecutivi se se l'esecutivo Riina che aveva dato l'ordine di uccidere diede infatti improvvisamente l'ordine di sospendere
Erano gli stessi giorni nei quali il boss corleonese riferiva compiaciuto i suoi sottoposti sodali assassini
Che quelli dello Stato si erano fatti sotto
Ed è quali Lulic capo di Cosa Nostra ancora in sella va fatto un papello di richieste grosso così
Poi i tratti tipici i trattati visti sul fronte statale individuano le puntarono sull'ala moderata e non stragista di Cosa Nostra
Quella meno violenta l'ha definita il ministro Conso che ha raccontato di aver espresso l'auspicio la speranza e la che si comportasse in modo meno violento se lo Stato dava segnali di apertura al così e quindi così il ministro fece la sua parte
E così mentre Salvatore Riina Giovanni Brusca l'odierno imputato Leoluca Bagarella i fratelli Graviano asciutti Giuseppe e Filippo ed altri deducibili vennero catturati
Allora sì o Bernardo Provenzano evidentemente in adempimento degli impegni assunti venne assicurato una latitanza protetta che poi si è protratta per altri dodici lunghi anni
Nel corso del quale l'ozio ha governato con i pizzi nel popolo di Cosa Nostra continuando nel suo affari e con poche decine di omicidi all'anno rispetto alle centinaia del passato
Continuando tuttavia a mantenere inalterati il controllo del territorio il terrore di intere popolazioni rimaste succubi dello strapotere mafioso della sua vigliacche feroce determinazione di continuare a comandare
La ditta latitanza di Matteo Messina Denaro invece ancora attuale
Contestualmente al passaggio dello scettro del dello scettro del comando da Riina Provenzano
E quindi contestualmente alla transizione dall'epoca della strage del muro contro muro secondo la felice espressione dell'odierno imputato Mario Mori
All'epoca della contrapposizione dialogante di una contrapposizione non troppo volendo violenta secondo gli auspici del ministro Conso
Le stesse menti raffinatissime che stavano nell'ombra il che governavano gli eventi muovendo le file alle loro pupi hanno individuato i nuovi referenti sul fronte politico istituzionale così è nata Forza Italia
Che ha avuto successo e ha governato il Paese
Con l'entusiastica adesione di milioni di cittadini in assoluta buona fede dei quali in questa sede non si tenne in alcun modo mancare di rispetto
è doveroso rimarcarlo per rispetto della verità e per non offendere la sensibilità di chicchessia
Mai fatte rimasti accertati non possono essere nascosto e neppure possono essere taciuti
Per non urtare la sensibilità di qualcuno che fu a torto sentirsi offesa perché la verità anche quelle scomode quando alla stregua delle prove acquisite devono ritenersi tali
Queste verità scomode devono essere raccontate ed accettata
E quindi bisogna anche aggiungere che tra protagonisti di questo miracolo elettorale di questa rivoluzione per certi versi gattopardesca per quanto riguarda la convivenza con il crimine organizzato
Un ruolo decisivo l'ho avuto l'odierno imputato Marcello Dell'Utri
Che nella fase di elaborazione di un progetto per la che nella fase di elaborazione di un progetto per la formazione di un nuovo soggetto politico Progetto che sembra un azzardo
E poi nella fase elettorale e quindi negli anni mille novecentonovantatré novantaquattro
Ha curato la tessitura di relazioni e poi la propaganda con la RAI con le realtà criminali di Cosa Nostra della 'ndrangheta
Alle quali evidentemente dovuto fare promesse implicite o esplicite promesse tradotti si richieste che poi a Bari colato al nuovo presidente del Consiglio
Il quale ci riferiamo a Silvio Berlusconi in questa sede processuale invitato a testimoniare la difesa dell'imputato Marcello Dell'Utri evidentemente per dire di non avere mai subito
Da Presidente del Consiglio dei ministri sollecitazioni da esponenti di Cosa Nostra attraverso il fidatissimo amico Marcello Dell'Utri
Se però avvalso della facoltà di non rispondere documentando
Lui e dei suoi difensori di essere indagato per le stragi del mille novecentonovantatré
E quindi di avere per l'appunto la facoltà processuale di decidere di non testimoniare
Comportamento processuale sia chiaro assolutamente legittimo
Che per un verso ha però lasciato tutti perplessi perché da un ex Presidente del Consiglio dei ministri e c'è da un uomo che ha guidato per quasi un decennio le sorti del Paese
Qualcosa di diverso ci si poteva legittimamente attendere piuttosto che far sapere al mondo di essere indagato per le stragi del novantatré
E che per tale ragione si avvaleva della facoltà di non rispondere in un processo così delicato comportamento processuale assolutamente legittimo con il quale per altro verso è stato delegato come era nell'auspicio della difesa del richiedente ogni sostegno processuale
All'amico di un tempo Marcello Dell'Utri ora in disgrazia non foss'altro che per riconoscenza nei confronti di chi si è fatto carico di curare l'acquisizione del consenso per la nuova formazione politica di Forza Italia sul fronte della criminalità organizzata
Acquisizione del consenso attraverso accordi e promesse evidentemente da rispettare
Se è vero come ha sostenuto la difesa che Marcello Dell'Utri non ha veicolato alcuna richiesta degli amici mafiosi all'amico Silvio Berlusconi divenuto presidente del Consiglio dei ministri
Se è questa la verità
Perché questi non avvenuta riferirlo a codesta Corte
A fronte tuttavia di un affresco tanto imponente di elementi di prova che documenta una lira di origine vuole dubbio che Marcello Dell'Utri già Dell'Utri già condannato in via definitiva per il reato di cui agli articoli centodieci e quattrocentosedici bis del Codice penale ha sostituito Salvo Lima come uomo di confine tra Cosa nostra e le istituzioni dello Stato
Possiamo concludere anche in ragione del silenzio del Berlusconi che confermi ma il compendio probatorio descritta dalla sentenza di primo grado
Che effettivamente il Dell'Utri così come contestato ha trasmesso all'amico Presidente del Consiglio dei ministri le minacciose richieste del popolo della criminalità organizzata
Per quanto fin qui esposto si chiede dunque la conferma delle impugnata decisione nei confronti di tutti gli imputati appellante
Molte delle questioni sottoposte all'esame di codesta Corte sono rimaste parzialmente inesplorata
Anche per la scarsa collaborazione di alcuni dei testi escussi ci riferiamo in particolare i testi Luigi Battellino Angelo Pellegrini Alberto persino ne abbiamo parlato nel corso di questa requisitoria finale che si avvia alla conclusione da quanto abbiamo già detto ci riportino
C'è peraltro necessità di nuove investigazioni che i limiti e di tempi di un'attività integrativa di indagine nella prospettiva di lunga relazione dibattimentale in questo giudizio di appello non hanno consentito di sviluppare
Valuterà dunque codesta Corte se riterrà di condividere l'assunto che alcune questioni debbono essere oggetto di approfondimento così disporre la trasmissione degli atti al ufficio del pubblico ministero
Ci si riferisce alla vicenda dalla doppia gravidanza delle compagnie dei fratelli Graviano a ciò che avvenne al carcere di San Vittore con riferimento agli esposti italiano Filippo Graviano Giuseppe
Alla falsa segnalazione esiste utilizzata dal capo della polizia Parisi alla restituzione dei telefoni cellulari e del rilevatore di microspie satellitari alla moglie del mafioso Giovanni Napoli
Al mancato rinvenimento della documentazione relativa alla gestione del confidente il Pietro Di già nei primi diciotto mesi
All'anomala gestione di questo rapporto confidenziale alla denuncia dello stesso Riggio che il reato di associazione mafiosa quando era perfettamente nota all'organo di polizia giudiziaria che ha redatto una CNR che si trattava di un infiltrato
Il convincimento di questo ufficio requirente di secondo grado che non sarebbe giusto scrivere la parola fine su questioni non ancora definitivamente accertata e la loro esatta consistenza ringrazia
Ecco così l'avete sentito nell'udienza di lunedì scorso di lunedì sette giugno il sostituto procuratore generale di di Palermo Giuseppe Fici
A ha concluso la sua requisitoria con la richiesta della conferma delle condanne inflitte in primo grado a a Bosso ex carabinieri politici imputati nel processo sulla presunta trattativa Stato o mafia gli imputati sono sostanzialmente accusati di aver veicolato seppure in tempi diversi le minacce di Cosa Nostra il Governo ha lo scopo di imporre iniziative legislative a a favore della mafia in cambio della fine delle stragi e sono dunque accusati di minaccia a corpo politico dello Stato ricordiamo anche che in primo grado il Bosso Leoluca Bagarella
Fu condannato a ventotto anni di carcere a dodici gli ex ufficiali delle Rosso Mario Mori Antonio Subranni l'ex il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri e l'ex medico nel fedelissimo di Totò Riina Antonino Cina
Otto anni la pena inflitta all'ex capitano del rosso Giuseppe e De Donno il processo ora volge al termine nelle prossime udienze in programma a partire dal quattordici giugno Sempre nell'aula bunker del carcere di Pagliarelli parleranno le parti civili e i difensori degli imputati infine il quattordici è il venti luglio è in programma l'arringa del collegio difensivo di Marcello Dell'Utri radio radicale naturalmente sarà presente come sempre con i suoi microfoni e deve darà acconto intanto per questa sera
Termina così la puntata dello Speciale giustizia grazie a tutti per l'attenzione da Lorena D'Urso hanno buon ascolto con i successivi programmi