Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud est supplemento di giovedì dieci marzo del due mila ventidue
Un supplemento che anche questa settimana vogliamo dedicare alla guerra in Ucraina
Un giuramento nel quale vogliamo proporre una rassegna di analisi sulle conseguenze politiche economiche anche John strategiche provocate nei Balcani dalla guerra scatenata da dall'appunto dalla russa in Ucraina
Con particolare attenzione alla Bosnia con il rischio di una secessione dell'entità maggioranza serba ma anche alla Serbia
Che è impegnata nel negoziato di adesione all'Unione Europea macché anche tradizionalmente legata alla Russia e che sta mantenendo una posizione di equilibrismo insomma nella nella guerra Ucraina ma poi parleremo anche di Turchia perché oggi ad Antalya ci sarà l'incontro tra il ministro degli Esteri
Al russo la prova e il ministro degli esteri culle Ucraino Kuneva dunque un attivismo politico diplomatico della Turchia che a cui si lega anche la visita del presidente israeliano
Herzog ad Ankara una visita definita storica ma una un incontro potrà la proverei con lei ma che fa parte anche dell'intenso lavoro diplomatico dell'intenso attivismo di ardono in questi giorni e che mostra però anche quali siano la anche lì la posizione difficile che alla Turchia Paese NATO che però ha interessi in comune con la la Russia ma anche delle degli attriti o anche comunque anche degli interessi divergenti per quanto quei per quanto riguarda per esempio il Mar Nero insomma una convergenza competitiva quella tra Mosca e Ankara
Maputo partiamo dai dai Balcani partiamo dei Balcani perché in questi giorni si sono fatti dei dei paralleli dei parallelismi tra l'attuale guerra in una in Ucraina e quello che potrebbe succede da da questo conflitto con quello che accade nel in Europa con quello che accade in Europa tre mila centotrentotto il mio Novecento trentanove
Adesso al di là dei dei dei parallelismi de de del anche delle di chi ha paragonato Putin a Hitler però punti parallelismi tra quella situazione
E quella di oggi ma forse c'è un'altra un'altra situazione in cui invece sono più somiglianze più che quella di appunto della fine degli anni trenta e poi dello scoppio della seconda guerra mondiale quando
Le somiglianze
E sono invece più quelle con quello che accade nei Balcani trent'anni fa con lo scoppio delle guerre balcaniche
E di questo scrive Gigi Riva in un articolo pubblicato sull'Espresso intitolato fratricidi da Sarajevo a chi nell'Espresso l'ultimo numero dell'Espresso
è un articolo molto interessante che vale la pena di leggere
Due guerre in Europa dove uomini dopo il mille novecentoquarantacinque entrambe parlate in lingue sleale Sarajevo esattamente trent'anni fa Chievo oggi con molte analogie e qualche decisiva differenza così inizia Gigi Riva
Allora c'era una federazione in sfacelo ora c'è il regolamento di conti postumo per una federazione sfasciata nel mille novecentonovantuno che un autocrate con pretese zariste sta cercando di ricomporre
Allora i primi combattimenti furono nelle Cry me a cavallo tra Croazia Bosnia Serbia Marche di Confine assurdi dell'Impero austro ungarico
Ora tuona il cannone in Ucraina confine nord dello stesso impero uguale l'etimologia Krajina e Ucraina significa significano appunto confine
All'inizio degli anni novanta appena caduto il Muro di Berlino nei Balcani conti se regolare uno subito tre leadership già comuniste riciclati nazionaliste perpetuarsi al potere puntando su parole d'ordine che suonavano nuove come etnocentrismo
Furono rispolverata e parole desuete per fomentare odio e divisioni
I servi erano cetnici in memoria dei Siro monarchici della seconda guerra mondiale i croati ustascia dal nome del regime filo nazista di Ante Pavelić i musulmani di Bosnia erano balie dispregiativo per turchi
Slobodan Milošević sognava la Grande Serbia per riunire tutti i serbi in uno stato Franjo Tudjman all'opposto vagheggiava una grande Croazia allo stesso scopo
Il passato fu usato a piacimento per avanzare pretese antiche nessuno rilesse il grande scrittore Miroslav Vaccaro lesa per il quale virgolette serbi e croati sono la stessa Mère da di vacca tagliata in due dal caro della storia
E musulmani di Bosnia poi proseguì Gigi Riva slavi islandese la Mezzadri per compiacere i conquistatori durante il lungo dominio ottomano
Il mondo voltò le spalle a quel conflitto tra virgolette medievale si sia lungo di non vederlo
Cerco di stendere una cordone sanitario nel perimetro dell'ex Jugoslavia per evitare il contagio il mondo era in altre faccende affaccendato
Perché contemporaneamente si stava risolvendo l'Unione Sovietica con l'incubo del destino del suo arsenale atomico che la Jugoslavia non aveva l'impotente Russia degli anni novanta si recava riferite di quello sfacelo economia disastrata magazzini vuoti esercito in rotta
Una piccola Russia senza nessuna influenza geopolitica chiusa per restauri subiva l'umiliazione degli ex paesi fratelli che l'abbandonavano e non poteva che stare a guardare
Finché scrive a questo punto Gigi Riva finché nel giorno di San Silvestro del mille novecentonovantanove affacciato sul millennio arrivo alla presidenza Vladimir Putin
Impiegò qualche tempo a ricostruire le fondamenta di un Paese ridotto allo stato larvale e a svelare la sua strategia di un ritorno al futuro
Il suo concetto di rinascita dell'orgoglio russo e un misto ossimori Co di nazionalismo imperiale
Tutti i russi in uno Stato per riportare alla padre venticinque milioni di fratelli separati delle frontiere eretti dopo il mille novecento novantuno e assieme la voglia di Zeri Smoke con l'allargamento della sua influenza nell'ampio spazio eurasiatico
Se il ventunesimo era pronosticato come il secolo dell'egemonia del G due Stati Uniti e Cina ecco il disegno pazientemente perseguito di introdursi come un terzo incomodo per stabilire un G tre dove Mosca conta come Pechino e Washington
Non un despota regionale come fumi l'OSCE vice mondi trattore potente e con la chiavetta dell'arma atomica
E un'ossessione mai celata per l'Ucraina giardino di casa come la Bielorussia ma a differenza di Minsk riottoso ad assoggettarsi ai voleri del Cremlino
E allora per giustificare la micidiale invasione ecco il ricorso a una propaganda che mistifica piacimento i fatti inserendo qualche spruzzo di verità per contrabbandare le menzogne
La pretesa di denaro zingare e chi era evocando lo spirito di Stepan Bandera leader ucraino che giù giurò fedeltà a Hitler e crea un governo fantoccio e sottolineando la presenza di vessilli di quei tempi nefasti comparsi
Nella piazza Maidan accanto agli splendidi ragazzi della rivoluzione liberale estivi europea
Lo stesso schema di veloce dice per l'aggressione alla Krajina o croata
Abitata da serbi minacciati venne ustascia croati e ancora l'uso disinvolto della storia dei nei rimandi alla Rustica chi avrà culla della civiltà russa che assume sacro infine pre le cui acque occorrono e mezzo in Ucraina altro mito fondante dell'identità del suo popolo
Lo stesso fece mi noche Visco la battaglia di Kosovo Polje e con il primo Patriarcato ortodosso serbo che era Capeccia in Kosovo per rivendicare il diritto serbo su quella terra e scatenare la caccia all'albanese
Miroslav credo lesa uso alla metafora della Nerva di vacca spaccate in due dal caro della storia per stima che per stigmatizzare lacrimoni ha tra le due supposte niente
Putin conclude Gigi Riva all'opposto interpretando ingannevolmente CR lesa
La potrebbe usare per sostenere quanto sta per fortuna inutilmente cercando di far credere al mondo che l'Ucraina non esisteva una creazione leninista e gli ucraini nemmeno e allora che fa seguendo il suo ragionamento stermina il sangue del suo stesso sangue
Ecco letto integralmente questo articolo di Gigi Riva sull'Espresso sul primo numero dell'Espresso fratricidi da Sarajevo a chi era perché non solo stabilisce alcune questioni importanti sulle analogia molte e le differenze qualcuna decisiva tra quello che accadde
Trent'anni fa nell'ex Jugoslavia lo scopo del valico slava e la guerra Ucraina oggi
Analogie che sono più forse si tengono di più di quelle con l'Europa dei mille novecentotrentotto trentanove ma è un articolo che per quanto insomma la mia opinione risponde anche a tante a tante cose che abbiamo letto in questi giorni da parte di giornalisti di analisti
Filorusse insomma
Insomma è una un articolo questo di Gigi Riva che risponde a appunto al al ricorso alla propaganda che mistifica piacimento la verità
Inserendo qualche sprazzo di verità per contrabbandare le menzogna insomma è un'ottima risposta a questa di di di Gigi Riva che per questo l'ho letta interamente
Ma appunto questo ci dà modo di appunto di vedere
Di avere occhi sui Balcani proprio occhi sui Balcani e l'articolo è il titolo dell'articolo di Micol Flamini pubblicato sul Foglio del quattro marzo per il timore di un contagio in Bosnia dunque due fronti di guerra che preoccupano gli l'Unione europea
La l'Ucraina da una parte e anche i Balcani
E la volta in particolare perché Putin dice che le richieste russe potrebbero aumentare allora l'attenzione va appunto alla Moldavia la Georgia e alla Bosnia
Alle Nazioni Unite
Scrive Nicola Flammini la Serbia ha votato a favore della risoluzione che condanna l'invasione russa dell'Ucraina pur concordando con alcune formulazioni
Qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo pensando che sia addirittura un Paese così vicino amico di Mosca non è disposto a supportare la guerra e anzi è pronto a condannare la nonostante tutto la Russia sempre più isolata eppure le preoccupazioni dell'Europa si dividono tra l'Ucraina i Balcani e c'è il timore di un nuovo conflitto in Bosnia Erzegovina che potrebbe avere l'obiettivo di dividere le forze occidentali su due fronti e di togliere l'attenzione dall'invasione russa dell'Ucraina
Danesi il leader della Repubblica Srpska rappresentante serbo della presidenza tre della bagarre denomina
Migliorato dopodiché ha minacciato di creare un esercito serbo separatista e boicotta le istituzioni centrali costruite su una sistema di pesi e contrappesi scientifico
Gli attacchi alla stabilità del Paese sono iniziati da quando è diventato sanzionabile chi nega il genocidio di Srebrenica
Del mille centonovantacinque e da quel momento Dodi ha detto di rifiutare la divisione della Bosnia Erzegovina in due entità la federazione croato bosniaca e la repubblica Srpska
La preoccupi le preoccupazioni sono molte
Negli Stati Uniti anche mancano anche sanzionato dopodiché che a gennaio ha invitato i funzionari di Belgrado e anche i rappresentanti russi alla festa per i trent'anni della fondazione della Repubblica serba ska che si è trasformata in un Sabba del nazionalismo
è così Nicola Flamini l'articolo poi prosegue ma questo primo pezzo insomma
Capisce perché dobbiamo mantenere occhi sui Balcani
Egli dei sui timori di un contagio nei Balcani particolare in Bosnia da quello che sta succedendo in Ucraina e dal fatto punto che Putin potrebbe aumentare le le le sue richieste quindi coinvolgerà anche i Balcani
E che mille che l'ex Jugoslavia possa essere usata per destabilizzare l'Europa e anche il parere del generale Michele Torres come già consigliere del Prost del presidente dell'OSCE e professore di geopolitica all'Università di Vienna e di Bari
Che è stato intervistato dal l'avete trasmesso il Mezzogiorno lo scorso ventisei febbraio e in generale
Torre del sedici appunto come i Balcani sono l'arma di Putin per destabilizzare l'Europa nell'ambito della strategia della Russia i Balcani sono sempre stati il ventre molle dell'Europa
E un Paese non allineato un Paese dominato nell'Unione europea come la Serbia che è un appiglio al quale la Russia potrebbe appoggiarsi per destabilizzare l'Europa anche perché ora la Russia si troverà isolata e aveva un piccola pace nei Balcani
Sono paesi vicini dal punto di vista politico religioso ed economico e poi
Ma il premier generale Torres
Ricorda appunto in tutti i vari legami soprattutto quelli economici col gas in primo piano
Che legano Belgrado a Mosca e conclusioni conclude dicendo che se l'Ucraina è alle porte di casa la Serbia è in casa
Oggi inoltre nei Balcani c'è una forte presenza della Turchia che ancorché nato a grossi interessi economico-finanziari soprattutto in Bosnia
E dove la maggioranza delle banche sono turche e poi c'è la Cina ci sono investimenti cinesi in Serbia anche con aiuti militari o paramilitari una presenza cinese in incremento
Ecco anche questo
Questo punto accettava voce da dovuto questa intervista al generale Michele Torre sulla Gazzetta del Mezzogiorno il sei febbraio scorso perché sta capire perché bisogna mantenere gli occhi puntati sui Balcani mantiene gli aperti gli occhi
E allora la Serbia proprio del ruolo della Serbia a cui faceva riferimento il generale Torres
E molto interessante e anche lungo
L'articolo di Antonella ricca pubblicato il tre marzo sul sito internet di osservatorio balcanica o caso va caricato punto org Serbia seduto su due sedie ad un mese esatto dall'elezioni politiche e presidenziali amministrative il presidente Aleksandar Vučić
Solo dopo pressioni della comunità internazionale ha condannato l'attacco russo l'Ucraina la Serbia però almeno per ora non si unirà alle sanzioni contro Mosca perché perché ci sono legami tra la Russia e i Balcani
Legami storici origine slava fede ortodossa però scrive giustamente Albanella Ricard sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono al mantenimento del rapporto di vicinanza una tradizionale tra Serbia e Russia
Ciò che però conta di più nell'attuale contesto politico
è il fatto che la Russia e dispone del potere di veto insieme al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Viene percepita da Belgrado come una sorta di garante un attore politico in grado di impedire che il Kosovo diventi membro dell'unione delle delle nazioni
Unite
Inoltre la Russia scrive ancora tra la ricca e considerato un alleato chiave della Repubblica Sir ska
Mentre Belgrado o meglio Presidente Vučić e viene percepito come un attore politico capace di tenere a bada migliore Dodi che continua a minacciare la secessione della Repubblica Srpska dalla Bosnia Erzegovina
Un atto che rappresenterebbe una clamorosa violazione raccordo di pace di Dayton M novecento e novantacinque
E
E ci delibere CIPE nella Serbia presento ricordano bene i bombardamenti della NATO e novantanove durante la guerra in costume questo è uno dei principali motivi per cui ad oggi nessun politico serbo ha mai usato esprimersi apertamente a favore dell'adesione della Serbia l'alleanza atlantica
Insomma tutto tutto questo per capire questi fattori per capire come la la Serbia appunto sia seduta su due sedie e cerchi di giocare un ruolo
Di di
Quindi è quindi equilibrio o di equilibrista tra l'Occidente da una parte e la Russia dall'altra la Serbia che però si trova anche in una posizione non solo di legame storico culturale religioso con la con la Russia ma anche
Una legame e
Economico e con una dipendere proprio dipendenza energetica a salve dipende interamente dal gas Russia russo e allora a questo punto giustamente Antonella Rica su bus caricava sul punto Organ va a vedere qual è il ruolo di wc cioè ricorda come alla vigilia dell'invasione russa e ucraina in Mediaset delineati al potere abbiano tifato apertamente per Mosca
E come e i media filogovernativi presenti dalla guerra in Ucraina come conseguenza di uno scontro tra Mosca da una parte e Ucraina Stati Uniti e nato dall'altra
E questa retorica
Diventa parte integrante da campagna elettorale dell'attuale leadership di Belgrado per le elezioni che si terranno il prossimo tre aprile lezioni lo ricordiamo presidenziali amministrative e politiche anticipate dunque unna
Un testo politico cruciale per capire il futuro di Vucinic ma per capire anche il future ruolo che la Serbia vuole vuole giocare e il presidente musei va tutti i giorni in in televisione vuole
Insomma da messaggi che da una parte
Possono sorgere suscitare il timore dei cittadini ma dall'altra proponendosi come quello capaci di tenere la situazione sotto controllo
Ed effettivamente Vučić controlla tutto dei principali mezzi di informazione alla magistratura dei servizi segreti
Ai grandi investimenti e nel Parlamento serbo non c'è alcuna opposizione perché la maggior parte delle forze di opposizione ha boicottato la tornata elettorale due mila venti sostenendo che non ci fossero condizioni per lo svolgimento di elezioni eque e libere
Insomma la la questione Ucraina ben presente nella politica serba e sarà cruciale per vedere che cosa succederà finora Vučić è riuscito a non fare arrabbiare troppo i suoi Pantera occidentali
L'unica cosa che importa Vučić rimanere al potere vedremo appunto che cosa uscirà da queste elezioni del tre aprire ricordo presidenziale amministrative
E politiche anticipate la la la larga l'articolo di Antonella ricavi più lungo ma lo trovate integralmente su balcanica o a questo punto anche l'abbiamo anche l'incauto sulla pagina Facebook di passaggio a sud est
Però c'è una come come dicevo all'inizio c'è anche un'altra aria da su cui ci dobbiamo spostare che la la Turchia e perché è importante capire il gioco il ruolo che la Turchia vuole giocare in questo momento nella nella nella guerra in Ucraina
E che che gioco vuoi le vuole avere che ruolo vuole avere la Turchia Paese NATO ma anche con dei legami
Con con la Russia e proprio di questo si occupa o l'articolo uscito ieri sul sul Foglio l'articolo del nostro corrispondente del consulente di radio radicale dalla Turchia
Mariano Giustino che si che approvato di tutti gli intrecci commerciali di Erdogan con Russia e Ucraina
Mariano Giustino ricorda sottolinea l'attivismo diplomatico turco in questi giorni intensissimo con il presidente Erdogan che ha avuto diciannove colloqui con diversi leader mondiali con il il ministro degli Esteri Ucraino con il ministro degli esteri russo con il presidente ucraino Zaleski con il presidente russo Putin a ad Ankara anchor c'è la visita storica del presidente del presidente israeliano
Herzog ma la visita anche del presidente azero Aliyev va insomma il governo turco scrive Mariano Giustino è stato mi ha molto cauto sin dall'inizio della crisi ucraina si è imposto la neutralità per via delle strette relazioni dipendenza sia dalla Russia sia dal blocco occidentale
Il leader turco agli occhi di Mosca per appare come un mediatore poco credibile
Perché al mondo dal momento che appunto che al centro della forza trainante della relazione strategica turco Ucraina vi è una crescente cooperazione in materia di e difesa e e la Russia e però un partner commerciale chiave per la Turchia
E per questo conclude Mariano Giustino anche alla sta investendo molto nell'assumere un ruolo decisivo nel portare al tavolo della pace Mosca e Kiev perché sa che la sua neutralità potrebbe non essere sostenibile nel lungo termine
Senza incorrere in seri costi soprattutto se si dovesse estendere il conflitto anche qui l'articolo è dal più lungo però insomma un ho letto alcuni passaggi per per capire appunto gli intrecci commerciali di Air One Colussi Ucraina e anche il il gioco che
è ardua stava cercando il ruolo che sta cercando di giocare appunto in questo conflitto
Da questo punto di vista un altro articolo interessante è quello pubblicato su esogene al punto net
Il sette marzo l'Artico direbbe caldo Rossi che parla proprio di Turchia proprio della quali del di della posta in gioco di di Ankara
Tutto quello che rischia la Turchia dal conflitto russo ucraino
Ankara scrive replica grossi a fine finora ha condotto un'eclettica politica di bilanciamento tra NATO e Russia e l'Ucraina
Ma l'invasione russa in Ucraina ha cambiato drasticamente le carte in tavola e ora Ankara sta facendo sempre più fatica nel suo precario equilibrismo diplomatico nel tentativo di non alienare
Nessuno dei suoi partner la Turchia coltivato degli ultimi anni forti relazioni con l'Ucraina
E qui si parla appunto di accordi commerciali ma anche ai militari ma la DC in ambito strategico con della Turchia con chi sarebbe legato anche al crescente interesse della Turchia per il Mar Nero
Una presenza del Mar Nero stabile e sicura è quindi fondamentale per la Turchia che vede perché ci sono dei degli agenti ci sono dei giacimenti energetici importanti
Ma Turchia vede come fumo negli occhi l'aumentata presenza della marina russa e l'instabilità provocata dal conflitto in Ucraina
Residente a ideando Anna sarebbe allarmato della rinascita del potere russo nel Mar Nero
Anche perché prima del due mila diciannove della Turchia ad avere la flotta più numerosa adesso invece la la Russia nel Mar Nero appunto
Però la nuda turche non vuole inimicarsi nemmeno la Russia e mentre dunque a rischio la sua strana disfunzionali ma strategica
Relazione con Mosca la cooperazione competitiva non priva di Parma di di paradossi e tensioni partner ma rivali amici ma nemici sono tutte espressioni che ricorrono giornalisticamente per definire la complicata relazione tra che in Turchia e Russia e anche qui c'è appunto nell'articolo tutte le varie collaborazioni collaborazioni militare gli interessi economici e dunque conclude poi l'articolo spiegando come la Turchia abbia molto da perdere dal conflitto tra Kiev e Mosca tra interessi strategici
La sicurezza del suo vicinato settentrionale in equilibrio di forze nel Mar Nero ed è una situazione che sta diventando
Sempre più ostica per la Turchia anche alla luce delle conseguenze che rischiano di gravare sull'economia del Paese la guerra fra i due importanti partner la Turchia cioè Russia
Da una parte e Ucraina dall'altra avrebbe e stetti gravi
Fra interscambi commerciali estremamente ridotti se non azzerati ripercussioni sul turismo e probabili pericolose fluttuazioni
Dei prezzi sul dell'energia la Turchia ha dichiarato che non avrebbe imposto le sanzioni alla Russia ritenute inutili e controproducenti sanzioni che andrebbero in ultimo a impattare pesantemente una già sfiancata economia turca
Un lusso
Conclude l'articolo che il presidente turco in questo momento non si può permettere in vista delle elezioni del due mila e ventitré il cui esito già ora si preannuncia molto meno scontato del previsto
Anche qui
L'articolo è più lungo ma ho letto questi passaggi che se anche sono importanti l'Artico di Rebecca grossi sul disgelo al punto net turchi alla porta posteggiate di Ankara
Anche questo lo trovate elencato sulla pagina Facebook di passaggio studente allora qual è il grande gioco della Turchia sull'Ucraina lo spiega
Marta Ottaviani in donna nella porta d'Oriente la newsletter del del portale Asianews dedicata al Medio Oriente
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si prepara a ospitare una mediazione con la quale potrebbe dare scacco matto subentra affronti
La Russia e l'Occidente e quella parte del mondo islamico sunnita che mal tollera l'esuberanza diplomatica alla quale Ankara ci ha abituati fino dal due mila e nove e sicuramente in caso di riuscita dei negozi dei negoziati fra Russia e Ucraina il capo di Stato è pronto a passare all'incasso per questo è importante l'incontro ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev va nel proprio nei primi giorni di questa nuova crisi russo ucraina scrive più avanti Maso Taliani la Turchia avviato un riavvicinamento anche con gli Emirati Arabi Uniti da cui anche aveva preso le distanze proprio a causa della loro mano tesa verso Israele ma c'è
La visita di del presidente israeliano Herzog proprio in queste ore a ad Ankara e dunque vedete come la come si muove come sta cercando di muoversi per quel eventualmente passare all'incasso su tre tavoli
Su tre fronti ben distinti no Russia Occidente e quella parte del mondo islamico che mal tollerano l'esuberanza diplomatica di Ankara ma cosa si giocano Turchia e Russia con questa mediazione
Allora scrive Amato Taviani per Ankara e la grande occasione che attende da tempo pervenire identificata dalla comunità internazionale con un grande player a livello mondiale
Non solo se la mediazione dovesse riuscire vanterebbe un credito non indifferente con l'Occidente e ne potrebbe approfittare in vario modo
Amministrazione Weiden e fino a questo momento ha tenuto la tutti a debita distanza verrebbe costretta a ricalibrare il suo rapporto con quello che un tempo era un alleato di ferro
Sotto scacco anche l'Unione Europea
Nei giorni scorsi presidente ardo anch'aveva usato toni polemici nei confronti di un possibile ingresso accelerato per l'Ucraina facendo notare come i negoziati d'ingresso per la Turchia siano in fase di stallo cronico
è più probabile che Ankara farà pesare il suo ruolo nella crisi per ottenere almeno alla liberalizzazione dei visti che poi è l'obiettivo che sta realmente a cuore al Presidente della Repubblica turca
Il conto però ossalato lo pagherebbe proprio la Russia di Putin
Ed è il motivo scrive Marta Ottaviani per cui il presidente russo ha dato prima la presidenza la Bielorussia il capo del Cremlino rischia che vengano ridiscussi i rapporti di forza in un'alleanza che ha sempre somigli atta più a un matrimonio d'interessi
Un doppio filo fatto da rapporti commerciali e collaborazione energetica
E questo è il motivo per cui Ankara ha chiuso il Bosforo appellandosi alla Convenzione di Montreal quasi fuori tempo massimo quando ormai dal Bosforo era comodamente transitato tutto quello che poteva transitare nonché mantenendo i voli cargo e rapporti commerciali attivi
Però tutto questo a un prezzo e la Russia lo pagherà in teatri internazionali dove Mosca e Ankara sono presenti apparentemente allineate ma nei fatti divise da interessi e visioni differenti l'esempio più macroscopico e la Siria
Ma si potrebbe ora di aggiungere anche la Libia il Caucaso e l'Africa centrale
E attenzione al Caucaso
Attenzione alla Georgia addizionale repubbliche autoproclamati attenzione anche l'Armenia ma torniamo alla conclusione
Dell'articolo di Marta Ottaviani c'è però un aspetto fino a questo momento passato sotto traccia e che rischia di rivelarsi particolarmente insidioso per Putin
La tutela da parte della Turchia dei Tatari di Crimea o almeno di quello che ne è rimasto oltre naturalmente ai tanti turchi che vivono nel Paese un motivo umanitario dietro al quale come ormai di consueto se nasconde uno strategico il Tatarstan
E uno dei soggetti della Federazione russa dove la Turchia è più presente a livello di investimenti e di influenza culturale
Non è difficile immaginare come Nardo Anna possa fare gola ergersi a garante delle popolazioni musulmane che vivono in Russia cercano di infiltrare anche lì i fratelli musulmani
Marta Ottaviani su Asianews sulla la newsletter porta d'Oriente dedicata al Medioriente del portale Asianews il grande gioco della Turchia sul l'Ucraina anche questo era sicuramente da leggere e l'abbiamo
Abbiamo letto
Quasi quasi tutto e ma l'ho trovato e comunque oltre che sua zia in uso trovate Fincato anche sulla pagina Facebook di passaggio a sud est con questa con questa citazione siamo arrivati al termine di questo supplemento di giovedì dieci marzo del due mila ventidue
Un supplemento che ancora una volta abbiamo voluto dedicare alla guerra in una Krajina a a capire insomma attraverso analisi le conseguenze politiche economiche John strategiche che potrebbero essere provocate dalla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina nei Balcani ma non solo anche in altri scenari come quelli che vedono appunto anche la Turchia
Come come a un attore protagonista una storica che cerca proprio di diventare anche un player a livello a livello mondiale
Ci fermiamo qui dunque come sempre di ricordo che tutte le puntate di passaggio a sud est tutti i nostri supplementi settimanali tutelasse speciali sono riascoltarli su radio radicale punto it nella sezione rubriche e on line ci trovate anche alla pagina Facebook passaggio a sud-est radio radicale trovate anche gli articoli che abbiamo citato in questa rassegna in onda invece ci sentiamo ci sentiamo domenica domenica sera domenica
Alle domenica tredici nel marzo come sempre al ventuno per una nuova puntata grazie per averci seguito una saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata all'ascolto di radio radicale