Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale giovedì ventuno aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi la guerra di Vladimir Putin contro l'Ucraina una nuova fase ma non meno brutale il titolo dell'editoriale di ieri dal Guardian per commentare l'inizio di questa seconda offensiva sul Dom bass nella parte orientale e meridionale del del Paese il quotidiano britannico ricorda che anche se la Russia rifocalizziamo atto la sua offensiva sul Donbass l'Ucraina rimane in pericolo leggeremo anche un commento di Brezzi Francis dal New York Times perché ammiriamo Zelenay Ski
Stephens ricorda in qualche modo come Zaleski sia diventato un simbolo non solo del suo paese della resistenza contro la Russia ma anche di chi difende l'idea del mondo libero e poi i brevemente ci soffermeremo su altri due editoriali uno dalla wall street journal sul regalo di puntino alla NATO la possibilità che Finlandia Svezia entrino nell'alleanza atlantica giugno l'altro dal faro sciolta in sguardo invece la le questioni del del dei crimini di guerra e l'accusa anche di genocidio da parte della Russia
In Ucraina il quotidiano della city e particolarmente critico nei confronti del Presidente americano Ca'
Parlato per l'appunto di genocidio questa accusa e troppo affrettata un linguaggio sciolto sulle otro cita non aiuterà l'Ucraina scrive
Tra l'altro il fanno affronta invece in chiusura parleremo anche di Francia ieri c'è stato
Il dibattito televisivo l'unico faccia a faccia tra in mano al Macro e Marin le penne nel momento in cui il presidente uscente sembra allungare un po'nei sondaggi
Vedremo domani con menti dei dei giornali francesi a questo dibattito oggi ci soffermeremo invece su le monde civica Hoffman
Che parla di macro queste elezioni e l'Europa conosciamo le sospetto che produrrebbe una presidenziale tende sull'Unione Europea sul posto dalla Francia
Sulla scena internazionale ma qual è il bilancio di macro cinque anni dopo i partner dell'Unione Europea sono più coscienti del cammino compiuto di quanto lo siano i francesi scrive tra l'altro Sylvie Kauffmann su l'Hammond di oggi cominciamo però dall'Ucraina e dall'editoriale uscito ieri sul Guardian a proposito della nuova fase ma non meno brutale
Di questa guerra anche se la Russia rifocalizziamo atto la sua offensiva
Sulla Regione del Donbass il resto del Paese rimane in pericolo scrive il Guardian la guerra della Russia contro l'Ucraina è entrata in una nuova fase con la sua offensiva punitiva nella regione orientale del Donbass
Ma questa seconda fase
è il risultato della totale incapacità russa di prendere rapidamente chi è vero Pesciarelli governo come aveva pianificato all'inizio Vladimir Putin
E destinata ad essere altrettanto brutale e pericolosa
Cinque milioni di ucraini sono già fuggiti dal loro Paese eppure venerdì e sabato per la prima volta da quando le truppe di Putin erano entrate il ventiquattro febbraio
Più persone sono entrate in Ucraina dalla Polonia di quanti nel siano uscite alcuni di loro sono operatori umanitari
Molti però sono ucraini che sperano che il ritiro delle forze russe dalle aree centrali del Paese
Consenta almeno un temporaneo ritorno alle proprie case un breve ricongiungimento con mariti padri i figli
A prima vista potrebbe sembrare che la guerra stia entrando in una fase più stabile prevedibile dato che torna a concentrarsi sul Donbass
Do può otto anni di guerra in questa regione che ha causato oltre quattordici mila vittime la popolazione del Don Bassora dovrà affrontare una raffica incessanti di missili nel momento in cui Mosca attacca lungo un fronte di quattrocento chilometri
Si stima che circa il settanta per cento della popolazione abbia già lasciato la Regione i funzionari locali hanno esortato tutti civili ad evacuare
Le forze russe hanno conquistato la città di Cremeno in poche ore nel Sud stanno ancora tentando di schiacciare l'ultima resistenza Mario pollo con l'obiettivo di creare un ponte di terra tra lacrime annessa e Lester
Il paese funzionari americani hanno detto di ritenere che Putin
Voglia qualcosa da celebrare per il giorno della vittoria il nove maggio quando sulla Piazza Rossa ci sarà una grande parata militare per commemorare la sconfitta della Germania nazista nella Seconda guerra mondiale
Gli analisti militari ritengono che le truppe russe potrebbero trarre vantaggio da una guerra più convenzionale su un terreno aperto pianeggiante le linee di rifornimento più brevi dovrebbero aiutare i russi a superare
I problemi logistici incontrati in precedenza l'aviazione russa potrà effettuare bombardamenti più facili e meno rischiosi
Ma ricordo al Guardian
Va tenuto conto anche del morale molto basso tra le truppe di Putin che affrontano le forze armate più esperte dell'Ucraina nel Donbass
In cui morale tra l'altro è stato risollevato dal successo iniziale del loro Paese nel respingere l'aggressione russa
Il flusso di armi dai Paesi occidentali anche se ben al di sotto di quanto chi detiene e incostante aumento sia in termini di portata sia in termini di quantità
Soprattutto gli ucraini hanno tutte le ragioni per combattere hanno visto che la cosiddetta liberazione della Russia lascia dietro di sé solo morti e rovine
Sanno che l'obiettivo di Putin rimane la sottomissione dell'intero Paese e che la vittoria nel Donbass non sarebbero un modo per salvare la faccia in un conflitto inaspettatamente esplosivo ma un punto di partenza
Verso il dominio completo eppure gli ucraini sono anche dolorosamente consapevoli che i fallimenti russi possono avere un costo molto elevato lo dimostrano la brutalità vista a buccia e altrove la minaccia dell'uso di armi non convenzionali
Con le famiglie le case le comunità distrutte dai precedenti attacchi il meglio che lui e gli ucraini lontani dal don bus possono aspettarsi ora è una tregua temporanea
Cinquantacinque giorni dopo l'inizio di questa guerra la sua fine non sembra né più chiara né più vicina scrive
Il Guardian in questo editoriale tra gli editoriali usciti
Tra ieri oggi sulla stampa internazionale ne vogliamo segnalare altri due il primo riguarda per l'appunto anche bucce massacri e pubblicato oggi dal Financial Times
Un linguaggio sciolto troppo disinvolto sulle atrocità non aiuterà l'Ucraina il titolo l'accusa di genocidio lanciata dal presidente americano Giuba ed contro la Russia troppo affrettata secondo il quotidiano dell'ICT
Che prende posizione a favore invece del presidente francese non Alma copia
Rifiutato di usare la parola genocidio la la circoscritto circospezione di macro difendibile secondo il secondo il Financial Times
Che scrivessi l'Occidente deve rimanere attento su un potenziale genocidio in Ucraina non ultimo dati i segnali di un sinistra narrazione
Promossa da Mosca ma il suggerimento di Baj Del che il genocidio sia già in corso va bene al di là di di quanto molti leader europei siano pronti
A dire il timore che questa retorica Possa minare gli sforzi diplomatici per assicurarsi in cessate il fuoco così tra l'altro il Financial Times i vostri giornalieri invece aveva un un un editoriale dal titolo il regalo di Putin alla NATO perché il regalo perché la la guerra in Ucraina
Sta spingendo Finlandia Sbai e Svezia entrare nell'Alleanza atlantica
E non solo due Paesi qual sia si oltre ad essere due Stati membri dell'Unione europea che per ragioni politiche storiche avevano deciso di stare fuori dalla NATO e di di affermare la propria neutralità sull'anche due due paesi che hanno degli eserciti importanti e possono dare un contributo significativo alla difesa collettiva ricorda tra l'altro il vuol stringere nato il New York Times invece ha pubblicato un un commento di Brett Stephens incentrato sulla figura la personalità ruolo politico non solo in Ucraina ma a livello globale
Del del presidente Volodymyr Zielinski questo il titolo perché ammiriamo Zielinski
La la la risposta alla domanda perché a me li hanno zone Ischia e quasi automatica scrive Stephens lo ammiriamo perché di fronte a una lotta impari il presidente dell'Ucraina non cede perché dimostra che è un uomo con coraggio può portare dietro di sé la maggioranza perché dimostra che l'onore e l'amore per la patria sono virtù che abbandoniamo troppo spesso a nostro rischio e pericolo perché coglie la potenza dell'esempio personale della presenza fisica perché sa come le parole possono ispirare le azioni dare loro forma scopo in modo che le azioni seguano a loro volta le parole a me via Moseleschi scrive Stephens perché ci ricorda quanto questi tratti siano diventati rari tra i nostri politici Telesca chi era un attore che ha usato la sua celebrità per diventare primo un politico e poi uno statista la politica occidentale e piena di persone che agiscono fingendosi degli statisti in modo da poter diventare delle celebrità Zeeland Ski dice agli ucraini la dura verità cioè che la guerra è destinata a peggiorare
Ha usato anche rimproverare presunti benefattori dicendo loro che le loro parole di solidarietà sono vuote i nostri leader invece sono specializzati nel dire ai loro cittadini ciò che i loro cittadini vogliono sentirsi dire ammiriamo Zaleski poi per chi e cosa deve affrontare Vladimir Putin non rappresenta né una Nazione né una causa ma solo un'etica
Totalitaria il dittatore russo sostiene l'idea che la verità esista per servire il potere e non il contrario che la politica si occupa di fabbricare propaganda per chi l'accetta e di imporre il terrore per chi non l'accetta
Ammiriamo Zielinski perché ha ridato un senso l'idea del mondo libero il mondo libero non come espressione culturale come l'Occidente né come concetto di sicurezza come la NATO
Non è nemmeno una descrizione economica tipo il mondo sviluppato il mondo libero appartiene a qualsiasi Paese che aderisca all'idea che il potere dello Stato esiste prima di tutto per proteggere i diritti dell'individuo
E la responsabilità del mondo libero dovrebbe essere di aiutare
E difendere tutti i suoi membri minacciati dall'invasione e dalla tirannia
Stephens poi aggiunge altre ragioni una in particolare
Va va segnalata ammiriamo Zielinski perché ha risvegliato alcuni aspetti migliori delle nostre
Società la sua leadership ha reso Job Weiden un presidente migliore la Germania è un Paese migliore la NATO un'alleanza Migliore ha scosso gran parte degli Stati Uniti dal torpore isolazionista in cui stavano gradualmente cadendo ha costretto le classi politiche mercantili europea smettere di distogliere lo sguardo dalla deriva della Russia
Nel fascismo
Insomma ammiriamo Zaleski perché offre la speranza che le nostre democrazie nei guai possano ancora eleggere leader in grado di ispirarci nobilitare cit e perfino salvarci
Così tra l'altro del suo difensore sul New York Times per chiudere però noi vogliamo parlare di Francia delle lezioni secondo turno di domenica ieri c'è stato il faccia a faccia tra Manuel macro
E Marine le Pen
I commenti su questo appuntamento considerato da molti decisivo li vedremo domani oggi ci vogliamo concentrare su un lungo commento di Sylvie Kauffmann pubblicato da le Monde aproposito di macro le elezioni e l'Europa
Visto da Londra lo spettacolo che dalla Francia ha qualcosa di Rick confortante se io anni dopo il voto della Brenta Seat rispetto al quale metà dei britannici continuano a pentirsi osservare gli elettori francesi colti dal dubbio e attirati dalle sirene sopra liste è un piccolo piacere oltremanica
Ma sul continente la scelta offerto al ventiquattro aprile lascia perplessi perché i francesi
Dovrebbero liberarsi da un presidente che visto dall'estero è stato uno dei leader più attivi sulla scena europea da cinque anni a questa parte
A volte fino al punto di irritare i suoi partner ha qualche giorno dal secondo turno delle presidenziali le ragioni per cui una presidenza Marine le Pen sarebbe disastrosa per il posto dalla Francia in Europa e nel mondo sono ampiamente conosciute per contro sì decritta di meno l'impatto di un secondo mandato io ma nel macro
Ma Kron dice che l'Europa nel suo DNA nel due mila e diciassette si era fatto eleggere sotto la bandiera dodici stelle quella stessa bandiera che oggi le Pen promette di ritirare dalla foto ufficiale se entrerà all'Eliseo
Che ne è stato di matrone europeista cinque anni dopo spiega l'Hammond i suoi partner dell'Unione Europea sono più consapevoli
Del cammino che è stato compiuto grazie al Macro di quanto lo siano i suoi concittadini francesi abbiamo chiesto a quattro personalità europee di orizzonti geografici e politici diversi ministri ex ministri quale ruolo macro abbia giocato potrebbe ancora giocare in Europa
Non sono tutti i suoi sostenitori cambi il Tex premierà ex ministro degli Esteri svedese per esempio
è stato molto critico di alcuni orientamenti della politica ma Caniana ma nel momento di fare il bilancio il verdetto e chiaro il discorso della Sorbona pronunciato il ventisei settembre del due mila e diciassette che voleva essere la roadmap europea della presidenza macro all'epoca aveva fatto sorridere molti tra i ventisette tanto era carico di proposte
Al alle prese con le sue lezioni in Germania i negoziati per formare la coalizione Angela Merkel l'aveva tardato sei mesi prima di rispondere
Eppure retrospettivamente quel discorso ha portato i suoi frutti in due settori in particolare
L'idea dell'autonomia strategica e la solidarietà economica come strumento di resilienza di fronte alle crisi su questo secondo punto gigantesco piano di ripresa europeo ricoveri Fund adottato nel luglio del due mila e venti per far fronte alla crisi economica provocata dalla pandemia resta un progresso
Importante maggiore storico per l'Europa e Macrobio giocato un ruolo Cuccia Ale
Sylvie Kauffmann ha sentito queste quattro personalità innanzitutto Franziska Brabante Nerra dei Verdi tedeschi sottosegretaria all'economia e al clima ti dice le iniziative prese da un Achrome Perrot umbro rompere l'immobilismo di Merkel sono state assolutamente necessarie
Il discorso o o meglio le iniziative contenute nel discorso alla Sorbona la proposta di nominare Ursula von der Laiana la presidenza della Commissione l'accordo sugli obiettivi climatici Recovery Fund
Sono stati essenziali
Poi viene sentita la spagnola Arantxa Consales che è stata ministra degli esteri nel governo di Pedro Sanchez d'anche un conservatore rade che Sikorski ex ministro degli Esteri
Della Polonia che dice macro è la nostra unica chance di creare una superpotenza capace di tenere testa a Putin e di condividere la leadership con di Stati Uniti
Carl Bildt a modo suo dice la stessa cosa macro ha contribuito a restaurare la fiducia nella capacità degli europei di agire sui grandi temi del momento e di pensare
In modo strategico insomma mancano resta di importanza cruciale
Anche se
Non tutti sono subito pronti a seguirlo fino in fondo su tutto così
Sylvie Kauffmann fa un bilancio europeo cosa che effettivamente non è stata non è stato fatto negli ultimi mesi di cinque anni di e moderna con bilancio che ovviamente rischia di essere in pericolo domenica prossima vedremo vedremo nei prossimi giorni come evolve questa campagna contro Marine le Pen ci fermiamo qui per oggi per David Carretta una buona giornata con Radio Radicale