La geopolitica del cibo

Proposte di legge poi diventate legge tra cui non dimentichiamo lo spreco alimentare e Ségolène insegna precisa per veniva detto si aspetta che tu arrivi mi dispiace mi scuso del ritardo
E introduco molto brevemente visto che devo recuperare una parte del ritardo che che ho prodotto
La vicenda ucraina russa
è vista da larga parte
Dei commentatori politici perché non posso definirli leader politici come una cosa da seguire sulla base dell'ultimo posto Otto e mezzo o sondaggio e di conseguenza è vista come una cosa nella quale attribuire alle forze politiche idee che non sono idee di lungo periodo
Ma sono semplicemente degli slogan superficiale
è del tutto legittimo pare anche producente e produttivo ai Fini dei sondaggi
Oggi c'è il pacifismo la gente lui fanno le domande secondari vuole le armi un risponde no
Partenza alla fine del due mila diciotto che voleva almanacchi benzinai
Le persone dico voi arrivi paga del condono preferirei di no
Diciamo normali
Quindi i sondaggi dicono che non vogliono le armi e allora che cosa si fa e allora bisogna dire no alle armi chi lo dice per esempio quel presidente del Consiglio già per conto in quanto è stato premier
Aumentato le spese militari di tutti gli altri
Non c'è più un ragionamento sulla memoria sulla riflessione politica c'è un potere dell'istante
Oggi vedo che va di moda dire che siamo tutti per la guerra il ventiquattro febbraio tutti i commenti erano armiamo gli ucraini oggi dopo due mesi dopo due mesi agita senza preoccupare ai nella semplice fermiamoci un attimo
Chi cose Italia viva
è il partito che orgogliosamente prima che ragionare di sondaggi poi ci dovremmo preoccupare nazionalmente nel prossimo anno anche del consenso vorrei che lo spingesse a nessuno
Ma prima che inseguire il sondaggio prova a fare una riflessione politica
Vale per la dicendo che in Russia e poi arrivo al cibo
Noi il ventiquattro febbraio abbiamo detto serve un'iniziativa diplomatica congiunta di unione europea è nato proponemmo due nomi Angela Merkel Tony Blair giusto per stare su due nomi
Chiaramente riconoscibili come leader e non come fondo per e vogliamo che attraverso questa iniziativa si possa arrivare a costruire la pace perché c'è una cosa chiara nessuno può vincere questa guerra
Ma l'Europa può perdere
è la vera sconfitta se non prende una iniziativa politica diplomatica allora siamo stati subissati di commenti anche di alcuni nostri attivisti ricordo i ragazzi che si occupava di società che mi dicevano Mattassi troppo morbido siamo scavalcati anche dal Pd
Alcuni commenti che dicevano ma perché non prevede una posizione più dura
Io sono perché i paesi in tutto il mondo rispettino
Sempre di più i diritti umani e ho sanguinato insieme a voi
Quando ho visto Santiago metaforicamente
Che il Paese paladino della libertà nati in questa vicenda in Ucraina Stati ottenendo un atteggiamento molto duro serio rigoroso vale a dire i sapidi d'America quello stesso Paese un anno fa in Afghanistan hunter adito la propria vocazione universale alla libertà
Andando a fare che cosa
Lasciando le bambine talebane fuori elevabile e nelle mani dei talebani fuori dalla scuola ragazze costrette a dimettersi il burqa allora se lo fa impressione lo farla profonda seria articolata a trecentosessanta gradi questa riflessione pare che non sì amata dalla maggioranza delle persone noi non puntiamo
Alla maggioranza ce la filiale dicevo no era grammi provvederà forse può sommarsi non potendo avere la maggioranza mi accontenterò dell'unanimità no noi non potendo avere la maggioranza ci accontenteremo di parlare al dieci per cento della popolazione
Che vuole ragionare
Lo diciamo volete fare una discussione sulle vostre sui vostri poste laico Fatah era noi siamo diversa e questa diversità Guarcino cos'è il cibo per la cinque straordinarie per perché quando un leader e in difficoltà posso un cattura smista oppure la ricerca della zia oppure è posta appunto vicino spiegandone uno strappo alla viene questa cosa qua sia per quelli che fanno statuaria Matteo la quale mi dichiaro e spento sia per quelli che semplicemente vogliono vedere l'animo delle persone ad uno straordinario elemento forza perché la gente dice ma che bello finalmente è uno di noi parlo poi dovremmo dirlo che bisogna smetterla con l'arrivo di un indebitamento di nuovi ma in quelli ovviamente uno meglio di lui se dobbiamo essere guidati perché questa è la differenza tra alcolisti questa piccola parte questo di cibo per il profeta Dellai è questo
Ebbene noi abbiamo un'altra idea noi pensiamo che il cibo sia l'argomento politico per eccellenza
E non perché si tratta semplicemente di una cosa che dobbiamo fare tutti chi due chi Techint esagerando qualche volta in più al giorno ma perché il cibo è innanzitutto tradizioni e valori culturali e nel mondo del metà verso abbiamo bisogno di cultura il cibo è territorio
Il cibo è sostenibilità anche dal punto di vista e crema Cenci il cibo è posti di lavoro e pezzi di economia non era semplicemente divertirsi siamo per persone che cercano
Di avere qualche laico in più e ed è questo il marito di Maria Chiara che ringrazio di tutti gli organizzatori cui passo la parola il cibo Giorgio politica
Che sulla questione del cibo si gioca non soltanto un rischio enorme e quello di cui qualcuno finalmente inizia a parlare
Che il rischio di una carestia devastante ai prossimi mesi e la carestia perché in politica tutto si tiene si porta dietro l'immigrazione
Perché se tu stai in Mali
Mi devi scegliere tra rischiare di morire nel deserto morire di fame rischi di morire deserte Prodi arrivare magari sopportando anche Langer che altri hanno fatto non noi
In questo contesto in questo scenario la geopolitica assume un rilievo fondamentale
Avrei una tra le sei e le sette ore di intervento su questo ve le risparmio le consegno alla Presidenza mi limito soltanto a dire che non si discute di cibo e geopolitica senza ragionamento di Mou grafico
E quindi è un bel problema
Perché l'Europa è in una crisi demografica senza precedenti
Perché questa crisi demografica senza precedenti
è sintomo di fine di un'era
Perché Cina e India insieme faranno tre miliardi di persone perché la Nigeria nei prossimi venticinque anni sarà solo la Nigeria più grande dell'Europa
Seguendo le previsioni nei prossimi venti venticinque anni la Nigeria la Nigeria rivela quattrocento cinquanta milioni di persone
L'Europa è più o meno a quattrocentotrenta allora in questo scenario così compresso io sono grato agli amici veniva che sono quelli che cercano di ragionare che non puntano alla maggioranza ma si accontentano di pagare il dieci per cento ma che vogliono riflettere
In un modo profondo e non banale quindi se volete seguire qual è stato l'ultimo posto sul cibo di un vostro leader fatto non se volete invece seguire una roba non da influenze ma da politici le prossime due ore sanno dedicare questo grazie Marechiaro scusate il ritardo
Non sento Mariachiara quando parla
Tua non lo dice li denunciando Padova laboriose
Grazie buongiorno a tutti
E grazie a Matteo per averci introdotto in questo tema molto importante che ci riguarda da noi da vicino in quanto produttore e nello stesso tempo parte di quella filiera che valorizza il prodotto italiano
Una filiera agricola quella delle della cooperazione che si è preoccupata nel tempo di valorizzare il prodotto di aggregare
Le produzioni e i produttori e che oggi si trova di fronte a sembra avere un ruolo maggiore quella della capacità anche di programmare rispetto alle difficoltà che stiamo vivendo la cooperazione fatta da tanti settori
Oggi viviamo un tema che quella della carenza di molte materie prime ci siamo accorti che non siamo autosufficienti su tante materie prime ci siamo soprattutto a corti che probabilmente le politiche europee in questi anni che dovevano dare una garanzia di sicurezza alimentare non sono proprio state appropriate a quello che era la necessità dell'Europa forse c'è sfuggito qualcosa forse abbia ci siamo troppo preoccupati di diventare le produzioni non di produrre
Rispetto a questo il mondo produttivo cooperativo che inizia oggi anche le le eccellenze del della produzione italiana dei prodotti a denominazione per la maggior parte sono gestite dal mondo cooperativo
Si trova di fronte al fatto che deve continuare a mantenere quei mercati a produrre quella fascista ma problemi di materie prime per poter alimentare alcune di queste filiere in particolare quello che è venuto a mancare Salus il discorso dei cereali questa carenza che comunque nel nostro mondo da una parte a produttori de cerealicoli che si sono visti aumentare i propri prezzi e dall'altra parte agli allevatori che hanno bisogno di cereali che si sono visti aumentare i costi
Non c'ha messo che in grosse difficoltà da questo punto di vista e rispetto a questo è chiaro che seppur parte di queste importazioni non arrivano dalla dalle zone delle che delle della crisi spesso viene detto che l'Ucraina e il maggiore esportatore di alcuni prodotti non è proprio così voi importiamo molto di più dall'Ungheria
Però rispetto a tutto questo è chiaro che le difficoltà ci sono ci sono tutte ecco perché la necessità in questo momento che il mondo produttivo quello cooperativo
Deve avere sempre più un ruolo di programmazione perché ne rischiamo che se non ci stiamo questa fase inutili scorso di richieste di mercato
Che sono al di fuori di quelle che sono l'abituale richiesta del del del mondo pro del diciamo dal mondo economico del mondo del mercato alcuni agricoltori lasciano delle filiere per dedicarsi ad altro e questo significa mettere in difficoltà quelle filiere che oggi hanno un mercato è chiaro garantiscono qualità
E un esempio per tutti in questo momento siamo rendono i segni del girasole perché c'è una richiesta forte di girasole mass ci sono agricoltori che stanno abbandonando il pomodoro e questo non è possibile non ce lo possiamo assolutamente permettere perché abbiamo lì una filiera importante che e il è un pezzo di made in Italy
Rispetto a tutto questo detto
Lavorare insieme lavorare in modo programmato cercare di far capire che il questi momenti di mercati dovrà essere gestiti in modo intelligente per evitare contraccolpi su altre filiere credo che sia un ruolo un po'di tutti noi e noi ne abbiamo un pezzo importante di questo problema per chiudere certo probabilmente noi come Paese Italia andò soffriremo non avremo carestia particolari
E probabilmente qualche prodotto dovremo sistemarlo gestirlo meglio il tema vero e che però avremo carestie in altre parti del mondo che necessariamente ci creeranno delle difficoltà anche noi come Paese Italia e su questo credo che l'attenzione della politica nazionale deve essere questa attenzione dobbiamo pensare a noi ma dobbiamo pensare anche agli altri quindi le scelte politiche sono fondamentali
Operativo significa anche all'educazione nel nostro Paese i nodi irrisolti
Riguardano anche una grande frammentazione produttiva aggregazione di prodotto di produttori e politiche di filiera può avere un senso in prospettiva
è fondamentale necessarie anche rispetto alle nuove politiche europee che sono comunque in un discorso di sostenibilità e innovazione tutt'altro tutto quelle che sono le risorse che dobbiamo mettere in campo in un momento di crescita è chiaro che la cooperazione può dare un grande contributo perché l'aggregazione significa mettere insieme quelle piccole aziende che da sole non ce la possono fare l'aggregazione significa fare in progetti collettivi sulla sostenibilità sull'innovazione sulla digitalizzazione che le aziende agricole da solo non ce la possono fare quindi
Anche su questo credo che lo sviluppo e la crescita ulteriore dell'aggregazione al nostro Paese serve a migliorare anche l'agricoltura italiana
Grazie io passerei subito la parola al presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti insomma
I militari
Lista vengono elevata
Sia una chiave volta
Tenente permettetemi di ringraziare presidente Renzi
Maria Chiara per avermi voluto a questo tavolo questo pane ovviamente tanti amici del tener viva è un caro saluto a Teresa
Con cui avevo fatto delle belle cose al ministero
Io vorrei sempre dare dei numeri da cui fare poi con cui fare delle riflessioni nel mondo noi siamo cinquecentosettanta milioni di agricoltori dobbiamo partire da questo contento
La metà di questi agricoltori opera nei paesi evoluti l'altra metà quindi il cinquantuno per cento il quarantanove per cento lavora in paesi in via di sviluppo o a bassissimo prodotto interno lordo
è evidente che ci sono quindi numericamente la metà degli agricoltori che producono e la metà degli agricoltori che vivono devoto sussistenza se andiamo a guardare i macronumeri
Se pane ma guardare nello specifico come sono distribuiti gli agricoltori per fasce di superficie agricola condotta il novantotto per cento degli agricoltori coltiva meno di due ettari
Il due per cento degli agricoltori coltiva più di due ettari
L'un per cento della gli agricoltori coltiva più di dieci ettari
Allora affrontare le sfide del mondo con una ripartizione come quella che oggi abbiamo a livello globale obiettivamente diciamocelo con chiarezza abbastanza difficile non a caso il mix micidiale
Della effetto cambiamento climatico pensate cosa accadeva l'anno scorso a luglio giugno luglio negli Stati Uniti in Australia e il prezzo del grano duro immediatamente ne risentì in termini di mercato
Perfetto della guerra oggi ci accorgiamo che probabilmente non siamo così allineati tra quelle che sono le capacità produttive del pianeta e quelle che sono le necessità del pianeta
Se la Nigeria come diceva prima Matteo aumenterà la sua popolazione mondiale popolazione del Paese in così in maniera consistente ridente ci sarà anche un incremento del prodotto interno lordo a sua volta quindi la crescita demografica da una parte la crescita del PIL dall'altra con la compagnia mo'con una crescita della produzione agricola livello globale oppure evidente che la Carelli carestie nel mondo mentre l'anno e le fasce di malnutrizione anche quello mentre noti con quello di conseguenza quindi evidente che quando anche ieri l'altro ieri la Presidente Della Seta insomma non è proprio l'ultima presente da Fed dice signori c'è bisogno di mettersi intorno a un tavolo perché il tema della crisi alimentare è un tema che va affrontato parla del tema da crisi alimentare ha detto con chiarezza non è stato mai affrontato anche il tema dell'alimentazione a livello globale è sempre stato un comunque uno di quegli argomenti sì importanti ma non così importante da essere un motivo di discussione né a un G7 né tanto meno di venti
Oggi ci accorgiamo che le due emergenze sono da una parte l'alimentazione dall'altra parte l'energia
Alla parlare di fuga policies
Fosse diventato più attuale che mai
Parlare di come le merci oggi si spostano a livello globale da un continente a un altro e con quali regole diventa assolutamente fondamentale
Capire dove eccome andare a fare produzione diventerà fondamentale questi giorni ad esempio sta arrivando olio della Tunisia sui porti di Bari a seguito degli accordi di libero scambio che abbiamo con la Tunisia dazio zero in un momento in cui obiettivamente ne faremo anche a meno paradossalmente però dobbiamo aiutare comunque gli agricoltori tunisini allora senza una dimensione e un modello di gestione
Dell'alimentazione a livello globale che veniva fatto anta che anni fa col multilateralismo e oggi col bilateralismo evidente che ci troveremo comunque sempre ad affrontare delle crisi
Quella delle parole d'ordine questi giorni sono prendendolo dei giornali crisi fame prezzi inflazione e non certo mai parlare di produzione competitività strategie visione cioè tutte le volte ci piangiamo addosso ricordandoci quali sono i problemi ma non c'è mai la risposta allora è evidente che se dobbiamo individuare una risposta quello che oggi è il problema aumentare la capacità produttiva del pianeta evidente che ad di fronte a questa domanda ci sono poche risposte primo aumentare la capacità produttiva dei terreni agricoli
Come Turner la competitività e ogni dente che il digitale le tecnologia piegato oggi l'agricoltura avranno un impatto fortissimo tra bisogna agevolare il trasferimento tecnologico e digitale in agricoltura
Noi tutti siamo fortemente impegnati oggi affinché agricoltura quattro punto zero possa effettivamente essere una realtà a tutti noi fa piacere oggi vedere come e con Teresa hanno fatto delle battaglie se ricordi deve saper trasferire quello che era industria quattro punto zero ad agricoltura quattro punto zero
L'avete firmato insieme al ministro Patronelli ma in quegli anni in vestivamo trecentocinquanta milioni tecnologie oggi siamo arrivati a due miliardi
Quindi quella misura di governo oggi ha permesso comunque gli agricoltori di investire un miliardo e sette in più rispetto a quello che si faceva con il cinquanta per cento in credito d'imposta ha avuto un vantaggio l'economia agricola certamente sì allora è evidente che se vogliamo avere un ruolo nel Sutto come o coltivatori italiani in secondo luogo come coltivatori europei in questo scenario di ordine barra disordine globale l'Europa deve scegliere da che parte stare
La politica agricola comunitaria di cui stiamo ancora oggi discutendo è vecchia
Come erano vecchie quella tu con che abbiamo nel tempo attuato c'è un grafico bellissimo in cui si vede l'andamento della coltivazione del mais negli ultimi cinquant'anni rispetto alle modifiche che di volta in volta sono state rispetto alle Politiche agrarie
Tutte le volte è stata fatta una politica agricola comune in Italia crollata la coltivazione di mais
Allora mi chiedo
Ma la politica agraria europea era volta a favorire la coltivazione oppure era volta non seminare o seminare meno perché oggi ci accorgiamo che le politiche agricole che negli anni si sono succedute anziché curare autosufficienza al comunità europea hanno garantito non un reddito agli agricoltori un sussidio a non produrre qua produrre meno era questa l'obiettivo che ci siamo dati io sinceramente da presidente di una società che oltre vi dico che è stato un abominio
Allora rispetto a questo dovremo rimettere immediatamente la palla al centro decidere se la parte del di cui stiamo discutendo e attuare o più o no perché se non lo è
Il mix che M. R. R. progetti di filiera logistica tutte cose su cui l'Italia agroalimentare dita dell'agro industria debole
Il granaio d'Italia
La sua terra Basilicata se uno va a vedere come si collega la produzione di grano della Basilicata per andare a Bari tra due capoluoghi di provincia ma neanche in Iraq bombardata ci son quelle strade lì
Allora come pensiamo di essere un Paese leader nel mondo forte delle sue tradizioni delle sue produzioni made in Italy se non abbiamo un sistema delle infrastrutture in grado di poter andare sui mercati porti non adeguati
Linee della capacità d'ovviamente di poter dialogare attraverso i telefonini in molte zone dell'Italia siamo ancora al tre G
E allora credo che rispetto a questo oggi più che mai i grandi temi della visione della strategia vadano rimessa al centro di un più ampio dibattito in cui dal confronto cosa deve emergere deve emergere quello che deve essere la prospettiva dell'agricoltura italiana un'agricoltura italiana sempre più produttiva un'agricoltura italiana sempre più competitiva un'agricoltura italiana sempre più forte
Sui mercati internazionali e questo il digitale lo permetterà perché perché il digitale permetterà di produrre di più di fare molta più attenzione ai grandi temi della sostenibilità perché oggi digitale le tecnologie connesse cosa permettono permettono di produrre meglio permettono di intervenire solamente quando ce n'è bisogno e soprattutto nebbia
La tracciabilità di quella produzione questo ci permetterà ovviamente di raccontare in maniera diversa quello che effettivamente prodotto agricolo nel mercato internazionale perché comunque passata la guerra lo dovremo continuare a crescere rispetto ai mercati interazione nel due mila e quindici caro Matteo caro ex presidente del Consiglio se ti ricordi festeggiamo il expo con ventisette miliardi di fatturato
Oggi siamo arrivati a quarantatré quarantaquattro quarantacinque abbiamo quasi raddoppiato
Cinquantadue scusare cinquantadue rimasto due anni fa cinquantadue
Quando
Cinquantadue ci siamo arrivati costante due anni dico avete siamo a cinquantadue miliardi quindi quindi vuol dire che il modello paese quando ha deciso di mettersi alla prova
è riuscito in quel modo in cui la crescita basta no dobbiamo continuarono rispetta quel percorso demente noi come Confagricoltura riteniamo che la tecnologia il digitale permetteranno all'agricoltura italiana di fare un salto veramente
Molto molto di prospettiva grazie
Grazie presidente Giansanti e saluto in collegamento da Milano il fondatore di Italia Oscar Farinetti
Contiamo in una sala di Salò che è la persona che si vede di più durante questo evento comunque grazie grazie a Oscar per essere con noi hai sentito
L'introduzione di Matteo Renzi e soprattutto il primo confronto tra il mondo produttivo della trasformazione e il settore primario che primario non soltanto perché il primo anello della catena alimentare e produttiva ma anche perché è primario davvero in termini di sostenibilità sociale
Il tuo punto di vista di imprenditore che opera nel mondo che il mondo lo vede lo vive vive anche l'aspetto della competitività
Beh intanto dimessosi mi sentite sì perfetto benissimo è primario per forza qualche se non mangiamo o moriamo e quindi è il primo aspetto di cui dobbiamo occuparci no
Inquadriamo inquadriamo il problemi tanto correggo solo ma cinquantadue miliardi sono di esportazioni non di fatturato di esportazione di agroalimentare il nostro fatturato è grave dettare molto più potente circa centosessanta la siamo riusciti ad arrivare a fare questo miracolo mi ricordo che io scommetteva o su questa cifra con l'allora e allora ministro da agricoltura tra dei nostri ci siamo arrivati cinquanta miliardi e niente dobbiamo arrivare a cento indico come secondo me però qui c'è un problema generale
Nel mondo diciamo otto miliardi giusto stamattina guardavo siamo sette miliardi novecentottantuno insomma siamo commedia
Il valore del cibo prodotto il ventotto per cento quindi ventiquattro mila miliardi di cibo
Che basterebbe per dodici miliardi di persone
Invece succede che ottocento e ventisei mila persone sono denutriti dall'altra parte abbiamo quasi un miliardo di persone offese tre miliardi di persone sovrappeso sono gli Stati Uniti spendono quattrocento milioni di dollari per per per dimagrire pazzesco questa va a dirigere un po'strano no
Perché perché non siamo riusciti a regolare ora tavoli perché siamo diventati otto miliardi di persone in pochissimi anni pochissimi anni quindi assolutamente normale che ci sia disorganizzazione in questo senso
Anche perché siamo tante passioni quindici sono azioni come gli Stati Uniti che spendono sette per cento mangiare altre come il Pakistan che ne spendono il cinquanta e siccome ci sono venticinque mila bambini ogni giorno tre muoiono di fame vuol dire Edison delle aree del mondo neanche in poco estese dove non basta al cento per cento del PIL
Parziale cibo cibo assoluto di una filiera agricoltura trasformazione cucina piatto e quindi bisogna partire dall'agricoltura se vogliamo ovvero il cibo per tutti ormai chiaro che vicino non si deve spostare
Vicini di base è chiaro che dobbiamo essere capaci di produrre cibo quindi di fare cultura moderna in tanti Paesi del mondo d'oggi di cibo manca e qui noi italiani se a voi in gioco
Noi siamo i più bravi più consone al mondo non siamo per merito di questa generazione lasciamo perché ci sono stati degli italiani molto vicini di noi ottanta agevolazione isola neanche tanto nel due mila anni fa che hanno inventato l'agricoltura moderna Demetra tuttologi reinventato mietitrebbia Lara Ravarotto Molino sistemi d'irrigazione moderno e molto interessante leggere Licinio leggere il vecchio eleggere cattura leggere leggere che marrone marrone con la cessione per capire che cos'era l'agricoltura italiana allora si chiamava romana ma nostra bisognava dar da mangiare ai un milione di persone che stavano nella megalopoli più grande del mondo a cinque milioni di persone che stavano in Italia cinquanta milioni di persone che stavano nell'impegno
E ci riusciva il più bravo di tutti fu premiato ricondurlo realizzazione molto interessante e ci arrivò attraverso un sentimento molto umano la pietà si ambienta fece la prima patrimonio la storia quando si rese conto che c'erano centinaia di migliaia di bambini che morivano di fame nell'intero più ricco del mondo
E quindi feci in maniera che i patrizi romani passassero il cinque per cento del loro reddito raccontare da mangiare siccome siamo in un momento abbastanza emergenziale
Perché se la distribuzione delle chiese migliorato migliorata migliorata migliorata sempre bene dal due mila sette diciamo dal due mila otto le Marmolada ma oggi è è ripartita è ripartita Ubaldi disuguaglianze
E quindi io non escludo che il primo gesto che dovrebbe fare questo Governatore all'alimentazione del mondo io sono molto d'accordo sul conflitto prima gira una programmazione mondiale
Deve trattare con i vari Stati forse una prima operazione dovrebbe restare intanto emergenziale una patrimoniale mondiale sui venti del mondo
Fare in maniera che
Sì cessasse venticinque mila bambini ogni giorno muoiono di fame
Cosa dobbiamo fare noi come italiani non ricordiamo ci sembra che noi italiani siamo lo zero ottantatré per cento dei cittadini del mondo lo zero virgola zero due delle superfici delle tele del mondo ma che poi noi possiamo fare molto in termini di agricoltura per il mondo Congo colture intensive certo non possiamo dobbiamo fare un'altra lei per esempio noi come abbia creato mille occhi rossi
Che abbiamo pagato gestiamo e che cosa facciamo andiamo di insegnare la buona sana agricoltura
Ah agente del mondo che deve imparare a farlo e questo è un grande contributo che l'Italia dovrebbe dare al mondo il nuovo abbiamo il più grande know-how al mondo un capo i nostri contadini sono i migliori del mondo questo avviene sul e dovremmo organizzarci per andare a distribuire questo tono calmo
Per il resto ragazzine utile pesano tanti discorsi di aumentare le quantità di fare c'è anche questo nome partire meglio conosciuto la folla sovrani ISMU mi viene l'orticaria ma non so neanche l'accordo sul suo familismo Libetta
Oh Dio è chiaro che nel campo del grano tenero dobbiamo fare qualcosa di più
Noi mentre nel grano duro produciamo quattro milioni di tonnellate sul trentasei milioni di tonnellate mondo siamo i primi al mondo bravissimi siamo quasi al settanta per cento settantacinque al nostro fabbisogno del carotene ma produciamo tre milioni di tonnellate su settecentocinquanta milioni
Di tonnellate al mondo perché abbiamo non facciamo più grano tenero abbiamo quattro milioni di ettari incolti perché il grano tenero veniva pagato i contadini meno di un cappuccino
Sopra dubitare
Meleto pugile ai contadini hanno smesso di semina io non sto mica tra quelli così arrabbiati che nella notte hanno aumentato così ripreso sono anche contento l'importante è che il grosso di questo prezzo va dei contadini
E che si sia dei giovani chiamandolo seminare di nuovo un po'di notevole italiane in quattro milioni di di ettari incolti Marco che il grano tenero antiche cultivar biologico Italia noi siamo condannati a produrre eccellenza
Soprattutto di cultura anche in altri campi come l'abbigliamento dice non siamo siamo veramente condannati a creare Eccellenza in tutti i cambiamenti per eccellenza al mondo
è inutile che andiamo ad aumentare gli allevamenti intensivi di carne o o le grandi coltivazioni intensive di grado di Merigar di mais noi dobbiamo produrre eccellenza perché si sarà facciamo produrre eccellenza se questi cinquanta miliardi diventano cento cosa assolutamente fattibile un sacco di giovani si metteranno farglieli conto
E cosa devono fare però devono in ogni luogo d'Italia dove si trovano produrre le meraviglie se sono di Bassano del Grappa dovuta agli asparagi
Sì so di Polignano doverosa le carote sensori Carmagnola dosare per Veronica devono trovare repackaging e la chimica del mondo ci sta aiutando armati dei packaging per esportare
Queste meraviglie del mondo poi dobbiamo andare a regalare know how agricolo al mondo
Questo è quello che cerchiamo anche di fare noi come Italia in diciassette Paesi del mondo dove non raccontiamo solo la meraviglia in bocca dei nostri piatti ma raccontiamo la nostra agricoltura allora bisogna avere dei colpi d'ala
Generali colpi d'ala veri è molto vero quello che il quello che ha detto chi mi ha preceduto che la politica europea Stato disastro ce l'abbiamo incentivato non produrrà
Abbiamo dato incentivi grosse agricoltore in Italia poi ci sta il fatto che i contadini devono non paga le tasse chissà perché è giusto che non paghino le tasse fino a quanto cinquecento mila euro un milione di euro
Ma qui abbiamo aziende agricole stava milionaria che paga lo zero vietasse da una vita
E non è neanche giusto c'è sopra certa cifra dovrebbero andare dall'ordinario sono tirchi dirà questa cosa perverrà votino Teofrasto e lo dico perché la Coldiretti ci farà sopra la storia
Però a volte bisogna anche dire l'Europeo cercando appena
Affermate ha detto che per noi è impossibile perdere voti perché sai le percentuali
Matteo Nana Vasili Traviano non lo so io Reina convincere alle prossime elezioni ieri ho fatto anche un messaggino quel disgraziato che Roma ha risposto biglietto va bene allora volevo solo chiudere chiudere con questo concetto
Il più grande colpo d'ala che possiamo dare dichiarare tutto l'Italia biologico
L'agricoltura produce il trentaquattro per cento dei danni climatici alla terra
Noi dobbiamo smettere di a vere ben sei milioni di bovini tredici milioni Magnani cinquecento milioni gli importi che stanno come a Guantanamo di di domesticazione intensiva cattiva contro benessere animale soprattutto contro la Ternana devo fare un altro discorso
Dove dobbiamo smetterla di dare concimi chimici erbicidi che in Italia
Visto che abbiamo la terra più sana d'Europa zero virgola zero dodici
Di di chiamiamolo di inquinamento chimico contro la media europea dello zero tre abbiamo già per la migliore d'oro siamo già molto avanti come straziante biologiche e biodinamiche in certi campi come il vino siamo già oltre il trenta per cento
Noi siamo l'unica penisola al mondo che viaggiate in trovare e assolutamente isolati noi e che abbiamo il know how dobbiamo fare grande colpo d'ala dichiarare l'Italia totalmente biologica
Con tre anni di tempo per le culture più facile frutta verdura Pera adattarsi cinque sei dieci anni di tempo per le
Condurre un po'più difficili come riso grano granuli dettato più facce ormai ci siamo ho visto di ogni ben di Dio di meraviglie in Italia visto allevamenti di maiali Pio
Che hanno tre metri anziché uno questo deve fare l'Italia che mangiano soltanto Oronzo e mai visse dio logico noi possiamo insegnare al mondo questa strategia e dovrebbe essere i primi a farlo ma arrivato promette colpi d'ala io lo so che in Italia a volte si tenti di dare dei colpi d'ala ti fanno fuori no normale
Però ci riprova e lei su un campo del cibo sano e piuttosto drastico
Perché Risoluzione grazie io ringrazio tantissimo a scala anche e soprattutto per aver dato il gancio rispetta una legge quella sulle produzioni biologiche di cui sono prima firmataria però e l'ho sempre detto portando quel testo che abbiamo portata avanti comitati arriva con grande convinzione che noi dobbiamo avere un sistema che che inserisce e che contempla sicuramente il metodo biologico siamo i secondi esportatori al mondo dopo gli Stati Uniti e questo credo sia un dato di fatto importante ma poi effettivamente dobbiamo portare anche l'agricoltura convenzionale
A a una riduzione dell'impatto della chimica sul suolo io passerei subito la parola a a Franco Verrascina perché di provocazioni sono Oscar Farinetti ne ha fatte ne ha fatte parecchie traccia un tema quello delle redditività delle imprese agricole perché noi possiamo parlare di cibo di quantitativi di innovazione abbiamo parlato di politica agricola comune di aggregazione però c'è un tema se non ci sono gli agricoltori non c'era che le colture non c'è il cibo
Sì grazie grazie al tema
Ringrazio Italia via per avermi invitato ma sentito l'ultimo intervento
Io
Vengo da una famiglia umile
Perché non
Difficilmente si poteva permettere qualche tempo fa
Di andare acquistare del vino a trecento euro quattrocento euro cinquecento euro
Su questo
Credo che dobbiamo tener presente la situazione in cui vivono gli italiani
E che quindi sì voi dobbiamo continuare a lavorare sul versante della qualità
Dobbiamo fare sempre più qualità
Ma dobbiamo anche produrre di più con l'aiuto della ricerca con l'aiuto di quello che che che serve proprio perché dobbiamo risponde a quello che ci sta succedendo vedete io
O anche il difetto di ascoltare molto
La gente
Ed ecco
Parlando con loro in questi in questi anni parlo nel periodo e la pende la pandemia in questo periodo che sta preoccupando tutti del del del del
Dell'attacco della Russia al all'Ucraina e con tutti i problemi che ci sta portando a che sta portando alle aziende agricole
Tutti quanti dicono presidente noi siamo convinti che nulla
Sarà più come prima
E la cosa che mi infastidisce che tutti quando dicono nulla sarà più come prima lo declinano in modo negativo io lo voglio vedere in termini positivi abbiamo tutte le possibilità per uscire da una sforzo e questo può essere uno schiaffo per tutto il Paese per la politica per nei confronti di noi stessi per perché disegnare l'Italia che verrà lo dobbiamo ai nostri figli e alla futura generazione di su questo dobbiamo impegnarci oggi più che mai in considerazione del fatto che stanno arrivando dei vari delle risorse ingenti per il nostro Paese quindi proprio per questo non possiamo permetterci di spiegarle
Perché da qui dipende il futuro appunto dei nostri figli e delle future generazioni noi siamo sempre stati bravi
Avrebbe a a trovare le risorse a farci dare le risorse poi però siamo stati in perché dico e di questo dobbiamo essere dunque uscenti siamo stati meno bravi a spendere queste risorse e addirittura meno bravi ancora al arriverà a guardare quello che dobbiamo fare del del del nostro Paese cosa progettiamo per dar per il nostro Paese
è qui in questo contesto si inserisce l'agricoltura lo diceva il presidente Renzi
L'agricoltura e in è un settore strategico beh passiamo
Dalle parole ai fatti una buona volta è strategico vogliamo riconoscergli questo ruolo l'agricoltura produce cibo in una situazione titola oggi la geopolitica del cibo in una situazione come la come quella che stiamo vivendo
Vogliamo riconoscergli questo ruolo
E quindi su questo dobbiamo credo tutti quanti impegnarci
è vedete
Gli aumenti che ci sono stati in questi in questo periodo
Hanno portato alla chiusura di molte aziende tanti altri stanno pensando di chiudere basta vedere quello che è successo sul versante delle dell'energia
E non solo
Ma anche quello che sta succedendo valide da settembre dell'anno scorso la Cina si stava H parlando
Le materie prime aveva preso il sessantanove per cento laici a giugno di quest'anno arrivano sessantanove per cento del del Miles delle scorte mondiali il cinquanta nove per cento del riso
è il il cinquantanove per cento del riso e poi
E il cinquanta per cento del
Del del grano è un fatto che ci deve preoccupare perché questo significa ecco perché gli aumenti poi anche lì gli aumenti ci sono stati aumenti eccezionale per esempio sul versante del grano del grano duro la colpa degli agricoltori gli agricoltori grano avevano venduto già a giugno dell'anno scorso Sovana prenda direttamente sui campi commercianti
Perché così purtroppo la situazione in questo momento e quindi a noi su questo dobbiamo lavorare come
Dando le risorse a un settore le scelte oggi è il momento di mettere in campo il coraggio delle scelte
Cioè dobbiamo appunto dare le risorse ai settori che noi riteniamo possano creare ricchezza e posti di lavoro come diceva Matteo Renzi nel nel suo nel suo intervento l'agricoltura è uno di questi è un settore essenziale ma per fare questo non basta solo anche se
L'abbiamo accolto positivamente
Riprendere tutto il discorso di quei terreni a livello comunitario di quelli veri che sono stati messi a a riposo Infamous de Vega set-aside duecento mila ettari per quanto riguarda l'Italia
Addirittura possiamo arrivare a un milione se andiamo a prenderlo in quei terreni incolti per bisogna vedere come sono questi terreni
Ci mancherebbe il problema reale oggi è convincere gli agricoltori a seminare a produrre proprio perché non c'è redditività
Allora è questo il punto di di gente che noi dobbiamo dobbiamo dobbiamo risolvere
A i Cece la Teresa Bellanova quanti incontri abbiamo fatto al ministero quando dovevamo affrontare la questione dei prezzi
Pure dal d'un paio di settimane fa abbiamo fatto uno sul sul con con sullo sul mai
Dobbiamo convincere gli agricoltori a produrre a produrre Miles
Il micidiale che piangeva e ho detto a me dispiace mio non voto quando piangono gli altri alloggi però tenete presenti abbiamo pianto solo noi il problema è che però in questa in questa situazione vizi vi siete dimenticati quando sul tavolo del del del del ministero dicevate che oltre i settecento e oltre diciassette dollari o i diciassette euro
A a quintale non poteva ad andare e questo vale per per per per il maestro verbale e vale per tanti altri altre altre produzioni vi siete scordati di questo va bene adesso allora vuol dire che bisogna fare anche qui
Con l'industria con la cooperazione noi abbiamo vissuto anche la partita del del del prezzo del latte
Abbiamo visto da significava cioè quanto quanto veniva a costare un litro di latte alle alle stalle e quanto vedi quanto veniva pagato quello quelli quelli Trudy latte
Allora è su questo che credo che noi dobbiamo impegnarci appunto dando la giusta redditività tutti gli anelli noi dobbiamo fare sistema
Quindi la filiera deve fare il sistema sei chiude un'azienda
Chiude anche l'industria
Chiude anche la la l'azienda industriale lo dobbiamo capire allora vogliamo fare il made in Italy benissimo
Per fare i beni di dal dubbio benemerito dobbiamo produrre
Per produrre dobbiamo garantire il giusto reddito agli agricoltori cosa che non c'è stato fino ad oggi io ricordo sempre che a Berna l'agricoltura e l'anello debole e l'anello debole del del della della filiera
Oggi purtroppo la miss l'agricoltura è diventato in Italia l'anello forte del appunto perché può decide decidono perché ragionano con la propria testa di non produrre più in perdita
E allora
Facciamo sistema diamo queste risposte agli a agli agricoltori sarà difficile io sono preoccupato quando mi dicono dobbiamo convincere gli agricoltori che si va a parlare con gli agricoltori dice va bene tu adesso vai a seminare
Bene
E direi Presidente Verrascina che questi tagli al ruolo della politici non è un ragionamento a fare le le leggi giuste anche sostenere pace valore stimato in questo momento forte non ci vado come sullo
Sul sul su sulla decisione che so sarebbe sul sul versante del DL aiuti del del nel del taglia a pezzi e diciamo che su queste attività Kampala spiegare quindi è una delle rare avevano siamo in tempo e siamo in tema ancora per l'alta cara Profumo siamo in ancora in tempo per per modificarlo almeno almeno me lo auguro perché sono queste appunto le risposte che che che dobbiamo dare
A agli agricoltori perché oggi gli agricoltori una cento una certezza ce l'hanno
Andare a seminare significa seminare a costi altissimi
Cosa succederà da qui a quattro cinque mesi i prezzi saranno quelli di oggi o non saranno più gli stessi oppure come si si prevede avranno avranno un uno un calore di di quelli eccezionali allora
Diamo delle certezze per dare delle certezze quindi la politica le organizzazioni la filiera
Cerchiamo di fare in questo settore che è vitale per l'economia del nostro Paese facciamo cerchiamo di fare un sistema perché solo così possiamo dare le risposte
A tutti sembrava grazie presidente lasciamo questa domanda aperta soprattutto aperta al nostro lavoro
Io passerei la parola al presidente di Coldiretti Ettore Prandini perché c'è un tema un nodo molto attuale tra le righe è già stato detto
La redditività dell'impresa e ma spesso anche la competitività è legata ai costi dell'energia
A tanti investimenti non fatti per una politica di veti contro veti che nella scorsa legislatura abbiamo vissuto e da un lato perché poi queste scelte dell'Unione Europea di ridurre di lasciare improduttivi alcuni terreni si deve si sposano avevano una ratio
Rispetto a un'altra sfida del nostro tempo che quello della sostenibilità ambientale che oggi dobbiamo coniugare da un lato e l'agricoltura dico ahimè per un dibattito anche abbastanza sterile dei mesi scorsi
è sempre stata messa solo sulla graticola
E uno dei settori produttivi più inquinanti bensì l'agricoltura può essere in un'ottica di paese che cresce e che investe anche nella sostenibilità nell'economia circolare
Il luogo il settore produttivo in cui si aumenta la redditività dell'impresa e ma si contribuisce anche al dal punto di vista energetico alla sostenibilità del nostro Paese
Quindi da questo punto di vista l'Energia cos'ha a che fare con l'agricoltura
Ma intanto Maria Chiara grazie per l'invito un ringraziamento un saluto anche a Maria Elena
Ai torero Sato Matteo per il lavoro straordinario che ha fatto come presidente del consiglio io non posso dimenticare nonostante io all'epoca non ero presidente dalla Coldiretti ma ero vicepresidente ma grazie a il suo impegno all'impegno di Maurizio Martina ci tengo a ringraziare anche Maurizio non siamo riusciti a ottenere l'obbligo dell'originale sui prodotti agroalimentari che era una cosa che ci davamo danni non eravamo ripeto mai riusciti ad ottenere grazie all'impegno determinato di quel governo luci Montenero non solo a livello nazionale ma creare un principio completamente nuovo livello europeo
Quindi le cose se si vuole si possono fare e questo è il punto di fare di partenza
Un ringraziamento anche a Teresa il lavoro straordinario che abbiamo fatto insieme a quando era ministro dell'Agricoltura ma anche oggi
Perché non è chi rapporti poi finiscono i rapporti continuano
E oggi con Teresa stiamo cercando di modificare quelle norme fondamentali per il futuro del mondo greco rispetto al tema dei cambiamenti climatici
Che riguardano i bacini di accumulo
Perché se noi non realizzeremo i bacini di accumulo nel nostro Paese passeremo dal trattenere l'undici per cento di acqua piovana arrivare almeno al cinquanta per cento allora di tutto quello che stiamo parlando possiamo farne a meno
Perché se non abbiamo una consapevolezza rispetto a quello che è successo nell'ultimo autunno nell'ultimo inverno dove non in campagna con tutto il rispetto per l'assessore da campagna dove da anni devono fronteggiare delle crisi anche di carattere iberico
E oggi stanno ponendo loro in campagna degli obiettivi di carattere strategico che potranno dare delle risposte significhi significativa a quell'intero territorio ma nel nord Italia noi siamo stati per quattro mesi
Senza acqua
Dove il POR non è mai stato così basso nemmeno nel mese di agosto era arrivato un livello di questo genere allora ritorno quello che Matteo diceva nel suo intervento se noi non abbiamo la lungimiranza di programmare rispetto a quelli che saranno i bisogni futuri noi non invertiremmo assolutamente la rotta
Allora parlare oggi di bacini di accumulo non vuol dire che domani mattina li hai a disposizione
Vuol dire che li avrai fra qualche anno ma sarà in grado anche non solo di dare una risposta al disastro idrogeologico ma di valorizzare i sistemi produttivi energetici sostenibili come l'idroelettrico avrai la capacità di poter portare acqua dove oggi non c'è e quindi triplicare le rese apparso partizione
Parka condivido quello che diceva Farinetti
Noi siamo il Paese dalle eccellenze noi siamo il paese che debba guardare alla distintività del suo modello produttivo però non è che ci dobbiamo dimenticare di una capacità produttiva che comunque ci può e ci deve appartenere perché se noi portiamo l'acqua dove oggi non c'è noi replichiamo come Lecce voler risalgo superficie è quindi vuol dire in tante filiere arrivare a non essere magari auto sufficienti al cento per cento ma arrivarci vicino quindi essere meno dipendente rispetto ad altri Paesi
Di fronte a tutto questo c'è una sfida sicuramente energetica c'è la sfida della valorizzazione dell'energia rinnovabili non solo perché anche qua non dobbiamo ingannare i cittadini
Noi dobbiamo dire che dobbiamo produrre tutto quello che possiamo con l'energia rinnovabili
E poi ci dobbiamo aprire in termini di ragionamento a forme energetica completamente nuove ad esempio per quanto riguarda il tema sviluppato da AN
Per le energie che solo di nuova frontiera rispetto al nuovo nucleare che si chiama nucleare ma non non hanno nulla a che vedere con quello vecchio quello precedente al parquet non crea scoria non implodere e chi dà una garanzia sul costo energetico
E allora nonostante parliamo di distintività e di qualità non possiamo comunque non ragionare su quelli che sono i costi che riguardano le nostre impresa
E apre un altro frontiera che a quella della logistica
è sbagliato parlare di agricoltura
Lo dico da rappresentante del mondo greco noi dobbiamo parlare di agro alimentare
Noi dobbiamo avere una visione d'insieme su quelli che sono i bisogni dell'intero comparto
E allora cioè noi parliamo di logistica noi oggi abbiamo un gap competitivo rispetto ai Paesi hanno in maggiormente concorrenti di tredici miliardi di euro
E questo gap non lo possiamo recuperare ci saremo in grado di fare il giusto Investimenti utilizzando al meglio le risorse ad appianare Lerna
Dico una cosa assolutamente impopolare ma io penso che in questa fase storica del nostro Paese bisogna non raccontare quello che qualcuno si vuol sentir dire ma iniziano a dare anche un po'controcorrente
è un errore strategico destinare il trenta per cento dalla risorsa del Pnr R. ai comuni
Perché i Comuni non faranno niente di strategico faranno solo l'ordinarietà noi invece abbiamo bisogno di immaginare di utilizzare questa risorsa pensando al futuro dalle nuove generazioni
E allora saremo in grado di valorizzare non i cinquanta miliardi cinquantadue miliardi di esportazioni di agro alimentare italiano non in centottanta o voi centosettanta come veniva detto precedentemente rispetto a ciò che oggi pesa l'agricoltura ma avendo una visione ben più lungimirante che quella proviamo a togliere l'agricoltura e che cosa faranno interni Polo e cinquecentosettantacinque miliardi questo risultato vero quattro milioni di occupati nel nostro Paese noi vogliamo crescere noi dobbiamo formare noi dobbiamo educare
E la formazione basilare perché se noi investiremo sulla formazione che riguarda di imprenditori agricoli e le figure nuove che ci dovranno essere nel contesto agricolo ma riguarda anche i funzionari pubblici
Perché parte delle risorse del Pnr R. non par demonizzare il funzionario pubblico ma per dargli la giusta importanza va formato e poi e far sì che quei funzionari pubblici siano attenti a quelle che sono le discussioni ad esempio che oggi vengono dibattute a livello europeo e esser presenti
Col massimo dal nostro livello e introducendo anche figure nuove ad esempio sul sistema delle ambasciate mutuando quello che fa la Francia creando un meccanismo che quando tu parli di internazionalizzazione
Non solo Faile cena di benvenuto ma crei un vero sistema che accompagna le imprese interni di relazioni decreta di sviluppo rispetto a quello che può essere un aumento esponenziale dalle nostre esportazioni
L'agricoltura in tutto questo può essere il motore che cosa ci serve
Se serve mai come oggi avere ben chiara quella che la traiettoria che noi ci dobbiamo dare
Noi dobbiamo investire sull'agricoltura di precisione noi dobbiamo utilizzare l'agricoltura di precisione per utilizzare alla raccolta dei dati
E gestire questi dati interni trasformazione per un'informazione puntuale nei confronti dei cittadini e dei consumatori un qualcosa che traduce quelle informazioni in tutte le lingue del mondo
E allora tu crei un vero elemento anche di lotta all'Italia Sunday e contestualmente la brocca cene
E allora qua io ritorno su un argomento rispetto a qualche motivo poneva in termini di riflessione
Gli Stati Uniti hanno una piattaforma blocchi cent'la Cina la sua piattaforma di Bozzente
L'Europa in tutto questo dove si pone nella discussione
Nell'essere un soggetto che decide di appoggiare i propri dati della propria impresa sulla Cina cioè gli Stati Uniti o crea una sua piattaforma di blocco c'è il parka la gestione dei dati c'era custodire il patrimonio delle nostre attività produttiva che riguardano l'agroalimentare ma che riguardano qualsiasi settore produttivo
E la gestione dei dati sarà il vero patrimonio che noi dovremo difendere perché sennò diventiamo facilmente copiarli
Ma soprattutto vendiamo tutte quelle che sono i segreti che comunque rendono forte i nostri sistemi produttivi
Prima si faceva un'analisi rispetto quelli che sono
Le strategie future
Di internazionalizzazione asso con uno è fondamentale
Ebbene importante anche immaginarci imparò uno studio puntuale sul tema Dalla Demografia
Che nel nostro paese non si fa
Noi abbiamo un Paese che tende sempre di più ad invecchiare
Abbiamo un meccanismo che utilizziamo spesso e volentieri che è quello dal contributo che viene dato un può perdere rispetto anche i bisogni immediati che anche i nuclei familiari possono avere noi diciamo che in questo momento storico mai come oggi noi dobbiamo sostenere le attività produttive
Ma che possiamo dare anche un contributo di cento duecento euro
Ma se guardiamo i posti di lavoro quei cento duecento euro non serviranno assolutamente niente e allora oggi la cosa che va sostenuta sono le attività produttive che garantiscono un posto di lavoro e lancia una provocazione
Che è legata anche al fatto che noi abbiamo speso in tre anni in me o meglio in due anni e mezzo venti miliardi per il reddito di cittadinanza
Se noi avessimo utilizzato questi venti miliardi per diminuire il costo ho rispetto a quelle che sono i costi che le imprese sostengono rispetto al costo della mano d'opera
Lì saremmo stati molto più competitivi rispetto agli spagnoli rispetto ai francesi rispetto ai tedeschi perché uno dei problemi che noi dovremo affrontare
è dato dal fatto che noi non avremmo più stagionali perché negli altri Paesi hanno dei contratti di vantaggio e quindi quelli che erano gli stagionali che storicamente venivano nel nostro Paese non trovano più interessante venire nel nostro Paese e contestualmente
Sgravare il costo dal lavoro significa creare competitività nell'impresa ma io dico di più
Che come mondo agricolo ma sono convinto che questo vale per l'intera filiera agroalimentare
Guarda la diminuzione del costo noi siamo disponibili in gran parte aggirarla intermedi aumento dello stipendio rispetto a quelle che sono i nostri collaboratori e in questo modo
Tu generica ricchezza ripone un giusto posizionamento anche il setto meglio e lo mette nella condizione di poter fare investimenti e dico di più
Di fare figli perché uno dei motivi per i quali non si fanno più figli è dato dal fatto dei costi tre famiglie hanno e non è con i contributi che risolviamo questo sistema quindi e chiudo parlare di agricoltura è un errore se continuiamo a farlo come abbiamo fatto negli ultimi trent'anni
Parlando in modo diciamo così finalizzato solo di quello che fa il singolo agricoltore parlare di agricoltura oggi è parlare di un'intera filiera produttiva che può essere il traino economico per il futuro di questo Paese che parte dal presupposto per il quale permettetemi questa ultima battuta proprio per l'impegno che tu ci hai messo e la dobbiamo smettere di seguire le sirene anche in Parlamento
Perché quando c'era in approvazione una legge che poteva riguardare il biologico e biodinamico ma vogliamo partire dal concetto che bisogna lasciare liberi gli imprenditori
Di poter fare quello che decidono di fare all'interno dalle loro impresa e non esce condizionati da quelle che sono andate in cerca di personale che non ne fanno assolutamente niente di agricoltura ma che vogliono continuare a parlare di questo settore quindi penso e chiudo veramente
Che come Coldiretti noi saremo al fianco di quella politica che non parla alla pancia delle persone ma che sicuramente invece una traiettoria di futuro rispetto al bene al futuro di questo Paese grazie
Grazie a tre Prandini presidente della Coldiretti poi come Italia viva ci siamo stati e quella legge l'abbiamo portata a casa
L'ultimo giro delle associazioni di rappresentanza agricole agroalimentari e Stefano Francia che è l'unico presidente nazionale
E i giovani giovani della CIA qui è stato detto c'è il tema demografico ma soprattutto c'è un tema domanda molto secca
Un giovane
Assenso che faccia l'agricoltore oggi cosa manca a cosa serve
Allora innanzitutto grazie per l'invito grazie al presidente Renzi a tutti il senatore gli onorevoli d'Italia viva alcuni concetti base c'è difficile per un senior fare agricoltura per un giovane doppiamente difficile
Uno per trovare il terreno due per la questione che riguarda il grande sforzo che dobbiamo fare nel nostro Paese per infrastrutturare le aree interne
è stato citato negli interventi che mi hanno preceduto ma credo che sia strategico ancora oggi ribadirlo
Se noi non pensiamo di infrastrutturare in modo digitale le aree interne del nostro paese diventa difficile dire a un giovane o che un giovane scelga di andare a fare agricoltura all'interno di quell'area
E questo è uno dei grandi temi che abbiamo perché guardate bene che il digitale nelle aree interne è una sfida che non l'ha ancora vinta nessuno nonostante da anni stiamo utilizzando risorse europee
Allora su questo dobbiamo fare un grande sforzo perché avete digitali in quelle aree significa che io da agricoltore giovane mi vado ad insediare posso programmare di farmi una famiglia in quell'area lì
E posso pensare di avere accesso alla telemedicina la didattica a distanza a tutta una serie di questioni che ad oggi è difficoltosa vere
Ma torno su alcune tematiche fondamentali la prima la chiare una delle poche persone che conosco e dei pochi onorevoli che conosco che so compatta del cibo prima del Covi perché la grande modo del CIPE è venuta durante il Covi de questo penso di vado un grande plauso su questo perché ne ha sempre a l'attenzione ma noi quando parliamo di cibo dobbiamo sempre ricordarci che il nostro Paese ha necessità di applicare le nuove tecnologie
Allora le nuove tecnologie sono la sfida solitamente che hanno i giovani per applicarle servono due cose il primo è che la ricerca sia indipendente e non sia quella che ci portiamo a casa dalle multinazionali quindi un grande progetto della ricerca nel nostro Paese che veda veramente di traguardare la ricerca che si erano gli agricoltori la seconda
è la diffusione della conoscenza
Io sono emiliano-romagnolo l'Emilia Romagna la sfida della lotta integrata la vinta per un motivo perché la Regione credeva nella ricerche dell'Indipendente e perché si fece una rete di formatori di tecnici di campagna che diffondevano la conoscenza
E l'altra è la sfida degli istituti agrari
Ho oggi negli istituti agrari del nostro Paese insegniamo l'agricoltura del futuro altrimenti siamo nel passato volendo guardare al futuro e non porta diciamo ricchezza un'altra questione
Sui duecento mila ettari io sono stato molto critico perché esse gli agricoltori quei duecento mila ettari che sono stati chiamati ammetterà coltivazione finora non li coltivavano un motivo c'era
Perché è molto spesso non ci sono le infrastrutture viarie per andare a fare le operazioni culturali ma molto spesso c'è un altro tema
Che in quei territori se non infrastrutture amo l'irrigazione quelle culture non si possono fare
E guardate che sull'irrigazione ci giochiamo il futuro del nostro Paese perché non dobbiamo solo guardare alle esigenze produttive di oggi
Ma quando parliamo di irrigazione dobbiamo guardare come è cambiato il clima negli ultimi anni e che se vogliamo avere quel tipo d'agricoltura nei prossimi anni in quel territorio c'è necessità di avere acqua mentre oggi non c'era
Poi c'è un'altra questione che è quella della ricerca genetica della CISL analisi e del genoma editti come Europa stiamo dormendo su questo tema allora le sfide del futuro diverse rispetto a quelle del passato si vincono con delle piante anche diverso
Che hanno necessità di meno input chimici che hanno dei tempi di maturazione di versi
Io sono un grande sostenitore dei cereali e delle culture del passato
Ma chi è stato ricercatori in quegli anni l'adottato quelle pianta quel clima che c'era quella volta là noi oggi abbiamo necessità di inventare delle nuove varietà che siano adeguate al nostro primo Elisa sostenibili
Poi c'è il tema che riguarda il reddito
Io credo e la nostra confederazione da sempre l'ha fatto noi abbiamo il Mediterraneo che è un territorio dove le agricolture sono molto simile dove tutti i problemi che riguardano gli agricoltori del Mediterraneo
Sono gli stessi problemi che hanno tutti una grande politica del Mediterraneo questo è strategico altrimenti ci facciamo la guerra tra nord e sud del Mediterraneo su un solo gli agricoltori che ci rimetto
L'ultimo tema è quello della politica e della diplomazia
Tu lo richiami nell'iniziativa di questa mattina della geopolitica la diplomazia crea un mondo diverso noi abbiamo necessità veramente
Che ci sia una grande visione di dove vogliamo portare i nostri prodotti di come vogliamo intervenire nei Paesi che ad oggi non hanno l'accesso alla tecnologia che possono produrre all'interno del loro Paese
Perché altrimenti quei Paesi verranno nel nostro Paese a cercare fortuna
E su questo ci giochiamo una partita importante l'ultimo è il tema che riguarda comunque i servizi sociali delle aree interne siamo ben attenta al welfare delle aree interne perché se vogliamo che i giovani investano e che facciano agricoltura nelle aree interne del nostro Paese e parto e concludo da dove son partito
Abbiamo necessità che quelle aree abbiamo un'attenzione maggiore altrimenti non ci siamo grazie
Carter lei
Che fanno franca lei a dire che è stata chiamata in causa tv Antena viceministra alle infrastrutture Teresa Bellanova ma già ministro
Nell'agricoltura e dietro le nostre spalle aderiamo il nostro collega eurodeputato Nicola Danti che dovrà aiutarci a tenere i tempi europei perché in Europa si parla tre minuti è la gestiamo così invece
Chiamerei sul palco Teresa e direi all'assessore caduta di venire vicino vicino a me anche perché poi gli passerà la parola
Nicola Danti grazie Teresa
Grazie grazie chiare grazie
A tutti voi e a chi è intervenuto
Dando davvero materiale per un lavoro importante perché io credo che è stato davvero un dibattito molto stimolante con
Proposte concrete io vorrei richiamare brevemente alcune questioni che mi stanno molto a cuore dentro questa dinamica partendo da un dato
Questo settore il settore agroalimentare
Viene scoperto come settore strategico quando ci sono delle emergenze
Lo è stato con la pandemia dove tutti ci siamo accorti che i prodotti che consumiamo vengono coltivati nei campi c'è qualcuno che li deve andare a mettere a dimora qualcuno che se ne deve prendere cura qualcuno che li deve trasportare qualcuno che poi magari li trasforma li fa rimane anche sulle nostre tavole
E con la guerra altra emergenza gravissima tremenda si scopre appunto quanto questo comparto un comparto non del passato ma il futuro
E l'esistenza e la qualità della vita dell'umanità
Allora io credo che noi oggi dobbiamo fare i conti con alcuni temi che vengono posti da questa situazione credo che dobbiamo affrontare il tema dell'autosufficienza energetica
Che coinvolge fu pesantemente
Questo questo settore ma in generale perché noi sull'autrice genetica paghiamo una mancanza di visione e di pianificazione questo sta su tutti i giornali
Perché oggi tutti
Dicono
Noi dipendiamo dai russi
Noi abbiamo bisogno del gas
Noi abbiamo bisogno non voglio parlare perché qui parleremo non so quanti però e il tema
Autosufficienze minacce
C'è un altro tema di cui si parla meno in questi termini
E spero che non si confonda Collina
La autarchia
E il tema dell'autosufficienza alimentare
Non ce lo dobbiamo porre dobbiamo porre adesso
Perché noi siamo l'agricoltura del lusso dobbiamo continuare a destra dell'agricoltura del lusso dobbiamo migliorare ancora più ma dobbiamo sapere
Che oggi porsi il tema dell'autosufficienza alimentare significa a vere una strategia di medio e lunga visione significa porsi il tema di come recuperare le all'interno
Dobbiamo andare oltre gli slogan
Aria interna capitolo successivo all'interno sviluppiamo il tema oggi c'è questo problema
Recupero delle aree interne recupero delle terre incolte
A lanciarlo o no una bella campagna messa a dimora di terre che sono abbandonate che sono incolte
Io credo che noi dobbiamo rilanciare per esempio ai comuni all'ANCI la sfida di dire andiamo a fare la NATO di tutti i dobbiamo che spesso non si sa neanche a chi appartengono sono stato sono corsi frazionato che non sono stati coltivati da decenni e oggi proprietario non sanno neanche di aver li possiamo mettere nella disponibilità
Produttiva magari nelle nuove generazioni magari facendo
Quando insieme a Disneyland quanto riguarda le terre che vengono nel nella disponibilità delle nuove generazioni cioè i sentiamoci se le cose che repubblicano spazi che sono spazi di produzione sono spazi anche di lavoro
Noi quando lega il tema del autosufficienza energetica e dell'autosufficienza alimentare pongo un'altra questione sì adesso in secondo piano un tema che voi sapete a me sta molto a cuore che su quello del sulfureo fu androni penna dell'energia l'alternativa ma non ci facciamo prendere dalla storia che le energie alternative che dobbiamo produrre la niente unico scusate solare tempo e non sappiamo neanche
Dobbiamo ancora Energia
Significa tante cose significa anche autoproduzione stracciare questioni voi poneva significa farsi carico complessivamente di questa di questa questione allora capite che stiamo per Lando del sud dove stiamo parlando di tecnologie stiamo parlando di innovazione stiamo parlando di agitazione in un settore che ha grandi spazi per raccogliere perché questo ministro del lavoro molti pensano che l'agricoltura e aratro e Zappalà agricoltura e agricoltura di precisione
Agricoltura e avere ingegneri
Provenienza se vengano hanno allora io penso che questi sono temi che noi ci dobbiamo assolutamente Cordova rinunciare dobbiamo farlo in questa fa
Se non ci sono lì è vero tante risorse ma l'agricoltura di precisione delle cose che ci siamo dette si portano appresso per esempio tutta la strategia non abbiamo giornate nell'acqua
Si riporta una frase di una strategia in quanto si portano appresso la necessità di dire nel suo paese oggi quando al nord per cento giorni
Il muro guarda e un'evidente azione neanche in cui siamo inquilini anche una reazione a catena la Renault inciucio allora Angarano aprono il giornale Franca
Fassino membro dell'Antimafia avrà fanno una battaglia l'abbiamo fatto insieme perché nel Piano nazionale di riprese resilienza
Ci fosse questo tema con grandi risorse io credo che si può fare ancora meglio ma ponendo questo tema poniamo a diamo anche una risposta a quella questione che produttività e Venditti vita
Perché lo sapete io sono all'antica e penso che se non si produce ricchezza la ricchezza e non si può distribuire se vogliamo il lavoro di qualità se vogliamo portare i giovani in questo settore se vogliamo che le persone rimangono di investire in questo settore
Noi dobbiamo determinare le condizioni perché ci sia produttività e redditività e quindi significa una nuova logistica stiamo lavorando dobbiamo forse incrementare ancora di più ma aver evitato il blocco dei porti in silenzio perché noi amiamo lavorare in questo modo
In silenzio abbiamo evitato il blocco dei porti
Oggi diciamo non dovevamo aspettare Odessa per capire che cosa importante nella logistica l'intermodalità e i porti abbiamo evitato il blocco dei porti abbiamo evitato il blocco dell'autotrasporto
Adesso di questo noi dobbiamo fare una strategia fondamentale perché la logistica fa parte integrante di questo settore
E anche qui significa affrontare il tema dal punto di vista produttivo dal punto di vista della ricchezza dal punto di vista del del lavoro
Noi dobbiamo continuare a produrre cibo di qualità ma dobbiamo continuare a produrre cibo di qualità che deve essere reso disponibile e accessibile a tutti
Oggi questo non è scontato
Avete fatto interventi importantissimi
Chi ama occuparsi un po'di questo settore sa che oggi non è scontato garantire cibo di qualità accessibile a tutti
E allora dobbiamo cambiare doverose dobbiamo rivedere anche gli interventi comunitari la parte l'abbiamo concordata in un momento in cui non era pensabile da parte di nessuno di noi
Questa questo dramma della guerra se dobbiamo farlo facciamolo is facciamolo senza
Attaccarci a quello che è stato già fatto ma facciamola avente chiare avendo chiaro però quali sono gli obiettivi che dobbiamo avere l'Europa a questo obiettivo garantire cibo sufficiente per i suoi abitanti
E noi questo lo dobbiamo fare
Sapendo che in questo modo stiamo affrontando alcune ricadute della guerra
Perché la guerra ricadute su tutti ma ricadute più pesanti sulle famiglie sulle fragilità abbiamo provato a rispondere insieme quando siamo passati da un fondo che aveva dieci milioni di euro per l'emergenza alimentare Mariachiara sa quanto lavoro è stato fatto
Abbiamo portato a trecentoquaranta milioni di euro
Era è un'altra emergenza quella oggi se ne aggiunge un'altra e forse anche su questo c'è bisogno che anche come Governo ci facciamo ci facciamo carico ma per stare ai tempi e quindi andare un po'con l'accetta
Noi abbiamo ricadute sulle famiglie quindi sui consumi interno sulle sulle persone e sulle fragilità che abbiamo già sul territorio nazionale
Ma abbiamo delle ricadute che sono pesantissime sui Paesi importatori
Dell'Ucraina e della Russia oltre che importatori su altri di altri paesi
E che cosa arriverà
Vogliamo aspettare
Che arrivino o vogliamo prevenire
Allora io penso che è una cosa saggia la dico adesso che poi parleranno gli amici e colleghi e che stanno in Europa
L'Europa non può perdere altro tempo
Deve dotarsi di un piano di sviluppo da portare nei paesi dove c'è una ricaduta più pesante della guerra perché noi dobbiamo aiutare le persone a stare lì ma stare lì in modo dignitoso e se non lo facciamo adesso perdiamo una occasione che non ci sarà mai più
Perché oggi c'è una sensibilità diversa anche nelle popolazioni e quindi anche nei governi
E anche nel nostro Paese noi dobbiamo fare i conti con questo tema
Perché
Arriverà non c'è niente da fare
Arriveranno l'immigrazione arriverà qui in misura più grande rispetto a quella che c'è stato negli anni passati
Oggi c'è sensibilità ma vorrei che non ci fosse sensibilità solo perché arrivano persone che hanno lo stesso colore della nostra pelle
E avvertiamo più vicina a noi
Chi scappa dalla guerra dove si combatte con le armi e chi scappa dalla guerra della fame della desertificazione
Ha lo stesso valore
Per noi abbiamo abbiamo
Simone come Europa quindi non pasta Barilla non basta parlare solo
Di rivedere Dublino bisogna rivedere Dublino e fare i piani di sviluppo e nel contempo prepararci all'accoglienza perché lo avete detto oggi anche qualche giornale parla
Della carenza di manodopera per noi non è una novità perché c'è una carenza di mano d'opera
C'è una carenza che attiene al fatto che noi dobbiamo garantire condizioni come dicevamo prima di redditività
Di soddisfazione anche della qualità del lavoro che si fa c'è carenza perché c'è un lavoro che non è che ci vengono a togliere gli altri che in parte noi non vogliamo fare
Sono i cosiddetti lavori umili
E ai quali dobbiamo rispondere con una capacità in più di orientare la formazione dobbiamo rispondere con una capacità in più di produrre ricchezza e se necessario di farci carico anche di politiche differenti e se volete anche dal punto di vista fiscale
Perché se è un settore non produce ricchezza e noi di quel settore abbiamo bisogno in qualche modo ce ne dobbiamo fare carico non ci possono essere politico uguali per situazioni diseguali oggi è il momento di farsi carico di questo
Abbiamo bisogno e mi fa piacere che arrivata Elena di di aprile
Due questioni
Uno la regolarizzazione io lo so che a molti di voi questo è tema che non sta molto a cuore
Però è così oggi manca
Il le persone che vanno a lavorare i nostri campi ci sono persone nel nostro Paese che sono arrivati
In tanti modi
Che possono dare un contributo Ellroy dobbiamo farli lavorare in modo regolare perché la stragrande maggioranza delle aziende chiede questo di poter assumere in modo regolare le persone
Quindi dobbiamo riaprire la regolarizzazione che è stata trattata con sufficienza perché la stragrande maggioranza dei componenti del governo erano contrari a quella regolarizzazione battaglia che non solo rifarei ma che intendo riaprire e spero che tutto il mio partito mi segua su questo perché la regolarizzazione degli immigrati in Italia è un tema di civiltà così come un tema di civiltà farsi carico dell'inclusione
Noi stiamo investendo tante risorse del Pnr R per esempio sugli asili nido giustissimo tema fondamentale
Ma quelli che vengono nelle nostre aziende
Parto da casa alle tre di mattina
E tornano non perché li fate lavorare dodici ore perché si sposta perché abito in un luogo e si spostano dove c'è magari un'agricoltura più intensità
Quelli che invece lavorano nello stesso campo però lavoro la mattina presto in agricoltura alle sei si sta già nei campi a lavorare
E allora noi di qua le donne e di quali bambini ci vogliamo occupare
Solo di quelli che abitano nei centri delle città io credo che per la cultura che abbiamo non ci vogliamo occupare di tutte le donne
E allora noi dobbiamo insieme lavorare perché ci sia un guado perché sia inclusivo anche lei fino alle immigrate perché altrimenti
Non lo dobbiamo sapere che qui il rischio è che arrivano solo gli immigrati giovani e maschi lei donna rimangono a fare le schiave nel momento che sono stati costruiti non da noi ma che sono state costruite fanno
Siccome non dobbiamo fare un'accoglienza
A tutto campo non dobbiamo sapere che su questo abbiamo una sfida e la sfida che ha anche questo governo in questo scorcio di legislatura è quella di dare risposta
Di metterli in condizione di lavorare di lavorare bene e di lavorare nel rispetto dei diritti e della dignità delle persone
Abbiamo tanta tesa in collegamento da Bruxelles ama lo vedo lo vedo ferma allora per non risparmiare un po'di tempo in attesa di Nicola Danti io passerei la parola Nicola Caputo assessore della Regione campagna assessore all'agricoltura queste politiche europee che ricadute hanno sul territorio in un territorio dalle grandi bellezze come la campagna ma anche dalle grandi difficoltà
Congratularci intanto Conte con il partito per aver realizzato questa iniziativa penso che sia la prima volta che un partito organizzino insediativa sull'agricoltura c'è voluto il corridoio voluta la la guerra per renderci conto tutti quanti della importanza del cibo e del e dell'agricoltura proveniamo una una un'epoca straordinaria con una rivoluzione in atto i terreni sottratti all'agricoltura sono sempre di più
Praticamente ogni anno viene sottratto alla al all'agricoltura produttiva circa un territorio pari a quello dell'Italia
In questo contesto diciamo i grandi i ricchi del mondo stanno acquistando sempre più terra Bill Gates è diventato il forse più grande proprietario terriero con novantasei mila ettari di terreno
In un fondo cinese possiede tre milioni di ettari in in Ucraina
Manco a farlo apposta o forse quella la zona dove che viene bombardata che viene bombardata di meno questo per dire cosa per dire che diciamo la griffe col così come è stato ben evidenziato penso da Giansanti e le il i terreni si stanno concentrando nelle mani nelle mani di poco nelle mani di poche di pochissime persone e noi dobbiamo mettere in campo qualcosa di diverso d'Italia cioè c'è un problema geopolitico diciamo a livello globale c'è un problema geopolitico anche a livello a livello italiano nell'ambito del di in questo contesto e penso che anche all'interno del nel nostro paese nel Mezzogiorno paghiamo un per un prezzo un prezzo altissimo prima si parlava di innovazione fatto molto piacere il tuo intervento
Perché sono molti dei temi che aveva intenzione di trattare e che non ripeto ovviamente per evitare ripetizione però voglio dare un dato il Mezzogiorno possiede solo il tre per cento
Dei brevetti di innovazione noi se non facciamo innovazione non possiamo assolutamente immaginare un futuro per la nostra agricoltura e quando parlo di innovazione parlo anche di modelli gestionali parlo di quello che sta accadendo in Giappone dove addirittura la lattuga si produce all'interno del del del supermercato dove il riso si produce in ambienti salmastri dove producono addirittura nove tonnellate per ettaro
Dove diciamo anche lì le serre diciamo a rappresentano diciamo una novità dal punto di vista non solo produttivo ma anche ma anche ambientale tutto questo contesto ci ci deve indurre a fare delle riflessioni diciamo di sistema prima è stato evidenziato
La politica agricola comune in questo momento nel nostro e assolutamente fuori fuori tema fuori binario è stato evidenziato praticamente da tutti i relatori avere un parterre de Roma di di questo genere penso che sia una delle poche volte che io l'ho registrato quindi abbiamo ascoltato le voci vere dell'agricoltura
Della dagli ultrà italiana però c'è un il tema il tema vero è che non non possiamo più lavorare in questi in questi in questi termini c'è bisogno di immaginare una politica diversa duecentoquarantaquattro osservazione al nostro piano nazionale che non vengono affatto considerato e tutte le i rilievi fatti sulle aree interne tutti neri fatte sulla sul sul fatto che l'Italia non è un un unico paese ce ne sono diverse agricolture del nostro Paese gemelle l'agricoltura regionale della Campana è molto diversa da quella dell'Emilia Romagna
O di quella o da quella della Sicilia andrebbe riposizionato un poco il nostro a sette come dire strategico e devo dire che l'attività anche che stiamo facendo noi in come come commissione Politiche agricole delle della Conferenza delle Regioni
Pensavo potesse portare a qualche risultato ne abbiamo chiesto maggiore flessibilità abbiamo chiesto come dire una riconsiderazione del della PAC proprio in considerazione della difficoltà
Di di adeguare quei parametri che erano concepiti per epoche diverse io ero sono ero in Parlamento europeo seguito i dossier della PAC
Diciamo e se ed eravamo tutti d'accordo nel come dire nella nell'attuare una sfida ambientale ma quella sfida ambientale con i tempi che viviamo Babbel mente ha bisogno di adeguamenti ha bisogno di una maggiore c'è bisogno di una maggiore vicinanza agli agricoltori in questo momento le imprese hanno bisogno di risorse i giovani hanno bisogno di terra come è stato detto e queste cose
Diciamo con la nuova politica agricola non la riusciamo non riusciremo sicuramente a soddisfarle
L'innovazione nel nostro Paese se non saremo capaci di attrarre i giovani in agricoltura sarà difficile da applicato
Questi sono temi davvero da tempo poi c'è c'è tutto il resto tutto quello che abbiamo tutto quello che abbiamo trattato c'è l'aspetto sociale io per esempio in Campania
Sto lavorando molto sull'aspetto del degli aggressiva nelle nelle nelle aree interne la la questione della ventenne ce l'ha evidenziato Brussel
Diciamo è un problema che avremmo dovuto evidenziare noi come come Paese diciamo mettere in campo delle delle sinergie ed era una una strategia unica di e anche come dire
Importante per fare uscire le zone interne da questa da questa condizione di difficoltà inconcepibile in alcune zone non sono non è che non ce la il cinque g non c'è il GS non c'è la la la rete per il telefonino
STS è un sia un trattore si si guasta devi andare prima in paese che a chiamare a chiamare il meccanico ci deve andare con l'auto non ci non lo cui telefonate voglio dire quindi siamo siamo a questo a questo determini una riconsiderazione secondo me
La dobbiamo fare questo momento in un momento nel quale siamo quei programmando risorse
Ingenti della politica agricola comune e c'abbiamo risorse del PNR R. io con la collega né Stefania
Zaccardi diciamo abbiamo posto più volte il tema del Pnr R e di come queste risorse vadano atono impiegate
In in agricoltura diciamo per ora non ci sono riscosse grande grande confusione diciamo io penso che gli obiettivi che ci siamo posti con quel con quel tipo di di risorse dice difficilmente li li raggiungeremo se continuiamo a svolgerle questo tipo di a a a far finta di niente perché di fatto così stiamo facendo se le le associazioni agricole tutte hanno chiesto maggiore flessibilità hanno chiesto risorse avere per l'impresa hanno chiesto
Insieme hanno che a tutti gli assessori regionali una misura straordinaria del del PSR anche in questo rito in sezione per dare risorse vere alle imprese alcuni allevamenti nel nord e nel sud
Non hanno possibilità alcune a Genova mossi da evitare a mangiare al proprio bestiame non è che facciamo immaginiamo di bloccare continuano a bloccare alcuni terreni per non diciamo per continuare quella sfida ambientale che abbiamo avevamo messi in campo quella andava bene per quell'epoca adesso c'è bisogno di un cambiamento radicale io penso che diciamo dobbiamo forse anche dal punto di vista parlamentare dal punto di vista del Governo
E noi come come come partito forse si svolge in un un ruolo ancora più forte da questo punto di saper riportare un po'tutto alla diciamo al centro dell'attenzione grazie
Grazie
è arrivata a Malta rivela ma ci sono quali temi aperti neuropatia nordcoreani la parola Herbert normanna che è stato relatore anche della farmaco forti e cosa ci dite da Bruxelles
No intanto voglio prendere la parola dal banco degli impresari alimentano stava
Siamo sul banco degli imputati quindi la prendiamo volentieri non per difendere ma per a fare una riflessione più approfondita sui temi che venivano citati da voglio che sia stata molto utile questa chiacchierata con tutti i protagonisti le agricolture italiane quindi credo sia davvero davvero un'occasione unica anche per rimettere in fila le grandi sfide che abbiamo davanti a partire quelle che sono state citate che le sono le sfide di fondo di tutta la politica
Europea per i prossimi anni quella ambientale climatica e quella che attiene alle sfide digitali che sono la grande opportunità per l'agricoltura e per loro OPA veniva ricordato dal presidente prende il tema di sotto dei dati Eddie la gestione dei dati sono temi straordinariamente strategici per i prossimi anni credo dobbiamo avere una visione del futuro e penso che in questo momento serva davvero
Provare a individuare quale sarà il futuro del nostro del nostro del nostro continente d'agricoltura il nostro continente io ricordo che il biliardino inizio un questo aneddoto poi dalla parola la persona più esperta
Che sta a Bruxelles come Kerber Dorval ma ricordo che nel due mila due ero presidente di Comunità montana nella provincia di Firenze i ebbi una telefonata un giorno dal ministero del foreste della della Svizzera nel due mila due dissero vorremmo venire da voi oralmente ritorno a studiare l'assetto forestale del vostra zona perché pensiamo e nel due mila trentacinque
Le Alpi svizzere saranno simili al all'Appennino tosco emiliano ecco il giovedì prendemmo in giro eppure ci rendiamo conto che nel due mila due già qualcuno pensava al due mila trentacinque noi dobbiamo avere una visione strategica
Per pensare davvero alle emergenze e abbiamo ma anche a quali possono essere le frontiere su cui dobbiamo orientare l'agricoltura europea e la questione del cibo in Europa perché capite bene che con la crisi ucraina l'emergenza alle porte
Io chiamo subito in causa una delle persone più esperte di agricoltura il Parlamento europeo che è un un oltretutto un amico un deputato italiano della Südtiroler Volkspartei non fa parte del gruppo del PPE e coordinatore della Commissione agricoltura del nel gruppo del PPE ed è dorma Herbert è stato relatore del fatto fuorché è una persona molto attenta alle alla all'agricoltura italiana e Allen di coltura europea molto esperta
E quindi vorrei che lui desse immediatamente il suo contributo a questo dibattito che credo sarà utile per tutti noi
Herbert a te la parola
Apre il microfono e ci sei linee
Herbert
Il bello della diretta come si sente Buongiorno mi sentite
Perfetto mai buongiorno mo'giorno scusate Pisicchio attiva male la metteremo scontrino legni colorati
Io il microfono acceso non si sente
Problema della connettività vale per tutti anche a Bruxelles evidentemente
Problemi prova parla sentite
Sentite
Io se sono sul computer non so se voi sentite in Aula
Maria Chiara dacci un segno
No non si sente nulla se concordi Seton Cardini koala
Anticipiamo un altro collegamento in attesa che Herbert possa collegarsi a direi
Sì in collegamento dalla Polonia Maurizio Martina disse direttore vicedirettore della FAO
E Allo stesso tempo io chiederei ai relatori della secondo panel di raggiungerci sul palco insieme
Alla ministra Elena Monetti e alla alla nostra capogruppo alla Camera Marian maniera in agosto intanto ringrazio davvero alle e associazioni le associazioni agricole per questo importante momento momento di confronto
Se c'è linea Maurizio Martina ecco notiziario mi fa insorgere benissimo benissimo dalla Polonia vero vicedirettore della FAO noi abbiamo bisogno per introdurre questo secondo panel abbiamo fatto una discussione molto ampia sullo stato dell'agricoltura delle prospettive sul ruolo dei nostri agricoltori ecco però tu agì nel tuo nuovo ruolo hai una visione sul mondo anche dal punto di vista sociale cosa sta succedendo e cosa succederà Maurizio
Intanto grazie di cuore per quest'invito Saluzzo davvero calorosamente tutti
Mi sembra molto importante
Allora la possibilità riflettere sulla geopolitica del cibo in questo particolare momento ho sentito con interventi prima capisco che per le politiche nazionali per le politiche agricole nazionale questa un'ulteriore sfida quella della fase
Che stiamo vivendo che come avete detto
A vista da un punto di osservazione globale
Segue versetti della pandemia
E viene affrontata nel pieno delle conseguenze
Che l'agricoltura sta vivendo ovunque legate all'impatto dei cambiamenti climatici
Vorrei semplicemente ricordare che conflitti cambio climatico e shock economici derivanti dalle grandi emergenze
Pandemia e non solo sono le tre vere cause fondamentali della fame nel mondo
La guerra in Ucraina ci ha fatto scoprire ancora una volta che si muore di fame per la guerra o sembrava tempo superato questo in realtà non lo è drammaticamente
Il punto di vista della FAO dal punto di vista di chi sta cercando di lavorare per accompagnare le politiche dei paesi in via di sviluppo ed ai paesi sviluppati
Nella consapevolezza che Sully insicurezza alimentare né ci giochiamo tanta parte anche per la stabilità sociale civile economica della fase che abbiamo davanti a noi
Gli effetti della guerra li avete credo anche descritti
Io voglio solo richiamare il fatto che c'è una stretta la strettissima relazione tra i due Paesi coinvolti da questo drammatico conflitto e tanti Paesi in via di sviluppo dell'area africana mediorientale che come diceva bene Teresa prima nell'intervento che ha ascoltato prima della guerra dipendevano in maniera evidentissima
Dalle importazioni di beni agricoli primari ricordo sempre un dato ci sono cinquanta paesi in via di sviluppo che prima della guerra ricevevano almeno il trenta per cento del loro grano da Russia più carina
Ventisei di questi più del cinquanta per cento
Se inserite tutto questo dentro gli affetti dalla pandemia e se aggiungete
L'elemento specifico della crisi energetica dell'aumento delle dei costi energetici che in agricoltura ha un impatto immediato anche per via dell'aumento dei costi dei fertilizzanti di date quadro della situazione estremamente fragile che abbiamo davanti non abbiamo alcuni Paesi in via di sviluppo dal quadrante africano che stanno cercando di gestire questa situazione
Ad esempio vi vi dò un un caso specifico in in Iran stanno cercando di gestire l'aumento dei prezzi del pane con dei sussidi
Direttamente che possono calmierare il prezzo naturalmente questi sussidi però non possono durare in eterno e ad dirittura ipotizzano che la seconda fase di quest'intervento riguardi diciamo la calmierazione delle quantità e quindi il fatto che ciascuno a un certo momento potrebbe anche essere obbligato ad acquistare quantità minime per evitare eccessi e stiamo parlando dell'Italia cioè di un Paese che ha una grande delicatezza e una sua forza ma alla situazione drammatica ed è difficilissima anche dalla sponda sud del Mediterraneo non sto a dire cose che sapete ma dall'Egitto alla Libia passando per l'Etiopia per altri grandi contesti africani il tema della inflazione alimentare l'aumento dei prezzi
Alimentari la riduzione del disco delle scorte questa dinamica profondamente in salita
Sta creando un problema l'aumento dei prezzi alimentari non arriva con il conflitto in realtà è da un anno e più di un anno che noi registriamo aumenti costanti
Dei prezzi dei beni agricoli di riferimento
Oggi apre chiudo la parentesi e per fortuna che in quest'ultimo anno e mezzo non sono esplosi i prezzi del riso
Perché sono esplosi quello del grano per fortuna che non sono esplosi prestiti all'altro grande bene agricolo fondamentale per il mondo
La situazione è questa quindi bisogna parlarne qui in Polonia proprio in questi giorni stiamo tenendo una conferenza regionale europea del centro Asia della sua auto perché immaginare la delicata sarà la discussione a proposito di conflitto
Quello che a me interessa aggiungere
E ho finito
è questo forse conviene a noi italiani a noi europei accompagnare questa discussione sulla nuova fase che abbiamo davanti con tutte le sue conseguenze
Nicola diceva adesso vari orientata alla politica agricola comune penso che questo sia un tema terzo e giustamente bisogna parlarne
Riflettiamo su come costruire politiche agricole utili in un tempo in cui e dal mio punto di vista e giusta Nana l'analisi di chi sostiene che non siamo alla fine della globalizzazione
Siamo sicuramente un passaggio di fase
Dove io condivido quelli che ad esempio ipotizzano che andremo più verso una globalizzazione selettiva di carattere regionale
Dove la fiducia nel rapporto tra i Paesi conterà molto più di quanto non è accaduto fin qui dove Bison era lavorare di più sulla diversificazione anche degli approvvigionamenti e sull'autoproduzione e meno sulla dipendenza vale per l'Energia ma vale anche per i beni agricoli fondamentali allora bisogna guardare a questa dinamica ragionare in chiave europea guardare i numeri e studiarli sapere ad esempio che dal punto di vista del Bilancio fondamentale delle proteine alimentari l'Europa a delle falle da colmare e ha delle percentuali interessanti su alcuni fronti dice cosa questi dati servono per poi essere conseguenti quando ragioniamo di autoproduzione
Di alcune filiere ecco credo che si debba fare questo sforzo ultimo messaggio
Io cercherei di aiutare anche il dibattito europeo a superare un po'questa logica se viene prima l'ambiente l'agricoltura messaggio che semplifico ma io penso che dobbiamo tutti lavorare per evitare che si affermi questa idea che compiere una svolta ambientale significa compiere una politica anti agricola e viceversa di mezzo c'è la capacità di creare anche di inventare delle politiche nuove che tengano insieme agricoltura ambiente
Io penso che abbiamo questo compito se no finisce che andiamo avanti a discutere se viene prima l'ambiente l'agricoltura ma questo dal mezzo ossia la svolta ambientale necessaria
Sia l'idea del nuovo modello di ridicolo che sia coerente no con i suoi interessi e basta ma con quello che ci sta capitando nel mondo e allora le tecnologie all'innovazione il tema dei prezzi giusti le politiche al servizio di questa svolta
Vedo tanti amici europei ultima battuta non è ammissibile che in Europa dal mio punto di vista francamente incomprensibile perché l'Europa dopo anni e anni non abbia ancora offerto ai Paesi un quadro giuridico nuovo di riferimento per quelle bio tecnologie sostenibili
Innanzitutto in campo genetico vegetale che possono oggi aiutarci a tenere insieme meglio sostenibilità e agricoltura abbia bisogno di varietà più resistenti e noi siamo l'Europa da anni discute
Se e come dare un quadro giuridico nuovo a queste tecnologie adesso il tempo delle scelte anche perché altri queste scelte le hanno fatte e percorrono una strategia e quindi io penso che in questa chiave dovremmo provare a lavorare tutti insieme grazie di cuore buono
Alemanno no Malaspina
Dark ma nel tempo delle scelte vediamo se collegamento a funzioni nani coloranti ci siamo tempo delle scelte in Europa strategiche molto
Ma contromosse però cioè verso l'assistente
Problema tecnico come rimaniamo beh io continuiamo a non sentire l'audio
Robert prova ad accendere il microfono non si sente
Norme del commercio attinente alla generosità o dell'errore grazie per aver ascoltato tutto al nostro dibattito grazie
Grazie a voi dibattito molto interessante tanta carne sulla brace direi
Concordo ciprioti perfettamente con quello che ha detto Larizza Martina prima questo o questa situazione che stiamo vivendo in questo momento non può essere diciamo io responsabile non è solo questo confidiamo in Ucraina che sostanzialmente poneva capire cosa succede
Era in questa come in questo momento già l'Ucraina l'anno scorso ha avuto raccolto mondiale
Il problema che abbiamo lo scontento il problema non logistico Charlot né che il cenno irachena in questo momento ci sono più o meno dieci milioni di tonnellate di grano ventuno virgola cinque milioni di tonnellate di girasole che l'Ucraina
Vorrebbe esportabile però non riesce ad essere risposta perché o almeno sono Luca sono locali
Copie di ieri alla comunicazione dell'Unione Europea dalla commissione europea per
Prende Manzù per offrire altre via logistica ma anche qui il programma no scoppio governo dell'Ucraina perché sembra che in questo momento sul confine tra l'Unione europea dell'Ucraina dall'Arpa democratica ci sono mille anni propone di ritirarlo carichi di grano che noi non riusciamo rendere perché
Sembra assurdo però o
Il il binario la distanza invita l'India non fra i diversi quindi oltre non può passare arditamente Damiano la la scarica incaricato però tutto questo più il la responsabilità in questo momento più dalla nostra parte che dalla parte dell'Ucraina però quello che voglio dire io e che è sostanzialmente quello che succede in questo momento democratica potrebbe succedere nei prossimi anni anche da altre parti potrebbe speriamo di no
Però un problema diciamo geopolitico potrebbe succedere il Brasile e l'Argentina in Canada abbiamo tanti Paesi dai quali noi abbiamo una forte dipendenza ma mi sembra anche chiaro che immenso questo purtroppo c'è tanta speculazione
E questo si vede soprattutto guardando anche l'astuzia verso il versante fertilizzanti poppe stamattina ho avuto un incontro anche abbastanza acceso con l'industria e qua messo per la Messa Dell'Utri messi male
A dire che l'aumento dei preti prezzi del dei cattivi Zanardi
Non è per niente giustificabile collocamento delle indagini perché i fertilizzanti sono aumentati molto di più di quanto aumentato il prezzo dell'energia
E se poi io credo che le compagnie che hanno fertilizzanti hanno più che raddoppiato in media il valore delle proprie azioni
E se me guarda un po'il risultato economico di queste aziende nell'ultimo anno mi viene a un certo sospetto se questa crisi non viene anche largamente scontata da qualcuno immenso allora quindi era quindi il bello più in questo momento chiaramente per gli agricoltori Ribrezzi anche i pezzi e piccole sono atti perché il prezzo del grano altissimo per la prima volta in Europa abbia un pezzo all'arte che supera cinquanta centesimi aikido
Però come prima giustamente è stato ricoverato anche del presidente dell'associazione agricole
Prima di tutto non sappiamo fino a quando questo va avanti e non sappiamo se l'agricoltore che oggi deve seminare potrà renda il suo grano orzo mais questo pezzo poi è chiaro che UNESCO oscillazione così fa occhio di prezzi
Normalmente non non può essere sfruttata
Dal elemento più debole della filiera ed è più che chiaro che l'elemento più debole della filiera e l'agricoltore
Però dico questo persa due tre riflessioni
Primo oggi stamattina abbiamo parlato tanto di autosufficienza
Erano però cos'è l'autosufficienza
Prima di tutto noi importiamo prodotti agricoli che non possiamo uno che in Europa
Penso di Caselli banale sarà ben difficile da raggiungere e nero
E poi cosa significa l'autosufficienza significa alimentata proprio popolazione
Noi importiamo tantissime commodities perché noi da per fortuna l'industria a un'industria agroalimentare che ha bisogno di comodo artisti materia prima che li trasforma
Di esporta il nuovo intenti in giro intorno il mondo pensiamo per esempio all'industria italiana della pasta solo per fare un esempio che imposta calano Arditti sovrano
E poi rende le eccellenze italiane la pasta in giro per tutto il mondo
Queste autosufficienza
Quindi noi facciamo parte di questo del del sistema di come centro nazionale
è questo è anche un bene però è anche vero che noi inviamo alcuni settori della e qui dobbiamo farci veramente riflessi sì oggi per esempio sulle polveri nere
Dipendiamo all'ottanta per cento da in Po sulla soglia al novantacinque per cento
E qui in questo Parlamento Miccoli anche l'amico a tal punto che ho visto prima è stato nostro collega per anni qui lo sa benissimo abbiamo stiamo parlando da io sono qui quindi da dodici anni stiamo parlando di strategie alle polverine
Ma noi dovremo mai a produrre il potere in Europa se non fanno parte di un piano di rotazione e se noi non lo ricordo ad inserire nella propria dotazione
Sì campi anche piante proteiche
Perché la coltivare la solita semplicemente rende meno che coltivare il grano e quindi o nell'ambito della PAC
Nell'ambito dei dei dei nuovi schermi ambientali
Pubblichiamo a rotazione che prevedono anche piante povere che esso se no noi non avremo mai una una pausa la parte più alta impoverire perché parlando solo di qualche per terra marginale no
Dobbiamo portare l'impianto ipoteche sulla anche su su grandi superfici e questo lo facciamo solo violentò una valutazione che il palato risolverebbe anche in parte nato Mollema alla altissima dipendenza nelle del da dalla zoppo minerale perché quando sappiamo nipotine Bramante un contributo all'accumulo di Tirzo nel nel terreno
Quindi sì a me aveva politiche agricole più insistente su queste cose subsp ho potuto anche sul sul sul sul diciamo su una mille progrediti produzione in proporre
La filiera lattiero elemento importantissimo io penso in questo momento dobbiamo veramente riflettere su come migliorare le ringhiere però ricordo due dati
In questa parte che entra in vigore tra qualche mese abbiamo previsto un tre per cento del primo pilastro che gli stati membri nell'ambito del di piani e strategie possono destinare al alla politica e visiera
Si doveva avere solo il il pianista greggi sicché i ventisette Stati membri hanno fatto c'era ben voglia di fare ben poca voglia di farlo cioè questo strumento viene utilizzato pochissimo
Noi tardi no mille novecentonovantasette quindi Arben venticinque anni abbiamo nel campo dell'otto fu sta un classico sistema di filiera programmi operativi
Fonici dopo venticinque anni neanche il cinque per c'è il cinquanta per cento della produzione di ortofrutta è coperta da questo sistema e vediamo anche in Italia occhi marrone diciamo di diritti
Differenza fortissima fra il super no mentre nell'occhio confutano più o meno coperto dallo schema su no perché non si riesce a parlare a far funzionare la filiera la cooperazione tra premier Berlusconi
Quindi dobbiamo discutere su quest'ultimo ultima riflessione dobbiamo dobbiamo veramente
Riflette cominciare riflette come andare avanti alla politica agricola dopo il due mila ventisette quindi alla fine di questa politico col Hamas perché io concordo con quel che segue quello che ha detto Teresa Bellanova dobbiamo accedere ai terreni marginali dobbiamo utilizzare questi terreni mappe notizie questi terreni sarò appagamento istrici
I circoli questi terreni e quindi dobbiamo riflette come cosa possiamo fare dobbiamo sviluppare dobbiamo lavorare sullo sviluppo rurale come collega Caputo ha detto prima dobbiamo lavorare sullo sviluppo rurale perché soprattutto in queste zone interne a volte per quanto riguarda lo sviluppo rurale sono un disastro quindi bisogna affosserebbe dare più più attenzione a allo sviluppo rurale e ultima frase chiudo
A me sembra ci ha anche nella riflessione sull'OPA più insistiamo su queste cose
Passo diventa il pagamento retta pagamento diretto quindi questa decisione politica che va preso preso anche Inter insieme con l'associazione piccole i soldi no aumenteranno bisogna prendere delle sedici sia
Grazie Alberta grazie davvero dell'intervento molto utile è molto importante io passerei immediatamente la parola serrate Faenza Accardi che e di formulare se ne occupa come assessore regionale da Toscana e quindi Stefania attese la parola
Da qua da Bruxelles
Grazie
Il quadro che abbiamo ascoltato fin adesso anch'io ringrazio Maria Chiara
Per per l'intervento ci dice che l'autosufficienza probabilmente non è un obiettivo realistico ma qualcosa dobbiamo imparare dalla guerra e dalla pandemia credo che comunque tra le cose che dobbiamo imparare provare a trasformare in questo modo le difficoltà in opportunità c'è anche che un po'più di autonomia qualcosa dobbiamo dobbiamo migliorare
Certamente l'autonomia dal punto di vista energetico e lo sviluppo e la crescita delle energie alternative è un aspetto importante
Io credo lo sia altrettanto provare a Sculli a sviluppare alcune colture che nel tempo abbiamo abbandonato anche sul politiche che incentivano più l'abbandono della coltivazione l'avete detto prima e Teresa toccato
Ma Theresa May che io vorrei rimpiango moltissimo come ministro dell'Agricoltura dall'assessore all'agricoltura
Dobbiamo provare a recuperare un po'di terreni abbandonati dobbiamo provare a recuperare aree all'agricoltura
E questo non solo per provare a a mettere a coltura alcuni terreni e provare a trovare maggiori quantità di grano di mais e di tutto quello che che ci manca e che è indispensabile ma anche per conservare migliorare il nostro territorio e questo peraltro potrebbe essere una uno strumento utilissimo anche per portare in agricoltura un po'più di occupazione essere uno un obiettivo certamente va incentivata lo diceva da Hoffman
Ma potrebbe sicuramente essere un obiettivo per tanti giovani che possono trovare uno sbocco occupazionale di grande interesse nell'agricoltura
Fatemi aggiungere qualcosa lo diceva Prandini prima nella nell'introduzione ma quadrate che in agricoltura i danni
Le conseguenze nefaste del reddito di cittadinanza si misurano in modo fortissimo io questa settimana è solo mercoledì oggi ma questa settimana incontrato due aziende
Che mi hanno detto che non riescono a trovare persone per lavorare
Nella in agricoltura per lavorare anche nelle attività connesse all'agricoltura e tutti chiedono di lavorare a nero perché non per non vogliono perdere i benefici il reddito di cittadinanza guardate siamo arrivati al paradosso che le aziende vorrebbero Assi furtarelli e sicuramente regolarizzare assumere persone in modo assolutamente regolare e persone non lo vogliono perché temo uno di perdere l'indennità di disoccupazione il reddito di cittadinanza allora non solo per il recupero delle risorse come diceva Prandini stamani ma anche per provare a dare un senso a una a alla all'agricoltura una forza maggiore all'agricoltura questa misura qui va pensata e va cambiata peraltro guardate un'altra delle delle conseguenze io poi Maria Chiara sa che mi sono occupata di di politiche sociali da da da sempre sono adesso mi occupo di di agricoltura però guardate anche il modo con cui questa misura è fatta è assolutamente inadeguato ci sono zone aree nella mia regione in Toscana
Dove per esempio la disoccupazione non esiste anzi cercano nuove occupazioni grazie a ad alcune produzioni che tirano in modo fortissimo pensa all'aria di Montalcino all'aria di Bolgheri
I sindaci mi dicono che non potendo avere nemmeno un l'elenco delle persone che beneficiano del reddito di cittadinanza non possono andare nemmeno ad offrire posti di lavoro che invece conoscono bene e di cui avrebbero in qualche modo la disponibilità perché gli imprenditori poi alla fine si rivolgono si rivolgono anche ai sindaci quindi non solo eh dannoso per la modalità con cui Peppe dissenso ovunque fatte per incentivare una politica assistenzialista invece in una politica d'autonomia e di inserimento sociale ma è dannoso anche perché innesca un principio
Un sistema topo da una nel quale le amministrazioni locali che poi sono quelle che hanno il polso delle delle politiche sociali sul territorio sono bypassando completamente non possono dare un loro contributo questo guardare il reddito di inclusione non ce l'aveva perché tradito di inclusione invece li coinvolgeva le amministrazioni locali nelle politiche sociali
Quindi questa della del recupero dei terreni noi abbiamo la banca della Terra mamma funziona pochissimo bisogna inventarsi qualcosa a livello nazionale e questa potrebbe essere o un'idea perché guardate il il cibo
Le politiche del cibo possono essere un volano di sviluppo straordinario anche in altri in altri ambiti bisogna stare attenti lo dico alla madre del della griffe della legge sull'agricoltura biologica
A non consentire che la guerra e la necessità di aumentare le produzioni siano il pretesto per fare passi indietro su un'agricoltura che invece sta andando nella direzione giusta che è quella che diceva Martina
Di non fare mettere in contrapposizione l'ambiente il mondo agricolo
E lo dico da una regione che ha il trentacinque per cento della superficie agricola destinata biologico e lo dico appunto da accanto prevede
Gli europei molto oltre e peraltro da quando da quando io ho questa responsabilità abbiamo investito quasi il cinquanta per cento delle risorse della programmazione ventuno ventidue sulla sulla Juve sui sostegni all'agricoltura biologica ma dicevo è necessario che si si provino a pensare le policy del cibo anche come volano di sviluppo più complessivo penso che la mia regione a un altro primato per esempio il numero più alto di agriturismi
E e oggi tutto ciò che gira intorno alle politiche del cibo e all'agricoltura è importantissimo e tutte le politiche
Della accoglienza della ristorazione
Portano che alimentano anche turismo e e lavoro anche femminile perché questo è un settore nel quale riusciamo a sviluppare anche lavoro femminile io credo che siano un un aspetto importante sul quale si possa si possa spingere chiudo chiudo subito ma i diari dico che su questo però forse anche un po'di politica di sviluppo e territorio devono essere resettare perché se noi immaginiamo
E come un certo tipo di ambientalismo immagina che le cose siano belle perché le lasciamo immutate e perché la natura va per conto suo vuol dire non abbiamo capito nulla i nostri paesaggi del Chianti eccetera sono Belli perché l'opera dell'uomo li ha presi così e quindi spesso bisogna avere la lungimiranza di dire
Che in un'azienda agricola se si consente un leggero ampiamente ossessivo assente di rafforzare agriturismo si consente a quell'azienda agricola di sopravvivere non di fare miliardi ma di sopravvivere perché questo tipo di attività che gira intorno
Al alle politiche del cibo e l'agricoltura consentono spesso a tanto mondo agricolo di sopravvivere quindi io credo che ci siano essi possono fare tante cose non ultima anche un cambio culturale e davvero mi fermo perché bisogna pensare e coinvolge che su questa anche la grande distribuzione
Che il cibo ha un suo valore non si possono continuare ad a vere campagne al ribasso in cui si paga uno e si compra quattro
Perché alla fine è vero che su questo la legge sulle pratiche sleali ci dà una mano ma alla fine si arriva a ha un conto molto facile in Toscana
Agli agricoltori il latte viene pagato trentanove centesimi al litro io la scorsa settimana comprato un litro di latte e lo pagano uno euro e novantotto
Non è immaginabile in questo modo si distruggono le persone si distrugge il nostro paesaggio si distrugge anche una un'economia una qualità di prodotti che sono indispensabili per il nostro futuro mi fermo e più ringrazio e mi scuso grazie grazie a un premio ad altre zone
Kaká anticipo si pone
E valore questo valore non è legato soltanto la produzione come abbiamo discusso questa mattina non è soltanto legato al prezzo ma è anche territorio e tutto quello che gira attorno al cibo in termini di salute benessere e di accesso al cibo perché poi questo è l'oggetto per la nostra discussione di oggi in questa seconda parte io lascio la parola Maria
A Maria Elena boschi di questi temi li conosce molto di vive e viene anche lei da una regione che quella dell'assessore sta Cardi dove questi temi si sentono e si vivono
Sì li mi appassionano mi appassionano molto e ascoltando stamani tanti interventi che ci sono stati devo dire molto belli perché si sente una approccio non soltanto di grande competenza ma una visione molto moderna
Superando un po'anche gli stereotipi che a volte ci sono su questo settore come un settore legato soltanto alla tradizione in realtà è un settore capaci di grande innovazione di grande modernità e devo essere rapida tra il difficile anche sentendo i vari interventi che ci sono stati che hanno parlato non soltanto di quanto questo settore sia strategico a livello geopolitico Marzia importante in termini di produttività
Per l'economia del nostro Paese di export di competitività di innovazione tecnologica allettanti misure che abbiamo messo in campo negli anni del nostro governo per sostenere accompagnare la crescita di questo settore
Ne cito solo alcuni per essere rapidi guardò Teresa quarto chi ha condiviso con esperienza di governo con Matteo Renzi il primo tavolo agroalimentare alla presidenza del consiglio presieduto dal presidente del Consiglio Renzi l'abbiamo voluto noi
Expo due mila quindici con il grande lavoro del ministro Martino sul nutrire il chiarezza su tutto il tema però della sostenibilità legato ovviamente anche all'alimentazione al cibo e alle grandi produzioni ma pensiamo abbiamo ascoltato interventi dei giovani impegnati in agricoltura tutte le misure sulla destasse azione under quaranta per il settore dell'agricoltura
O sugli limo su tutti i terreni agricoli pensiamo alla grande lavoro che è stato fatto per sostenere quel quel settore
E un lavoro che poi ha ha proseguito Teresa nel suo incarico ovviamente da ministra quando si è trovata ad affrontare una grande crisi quella del Covito perché lì la priorità era garantire che i prodotti arrivassero sulle tavole delle famiglie quindi prima di tutto nei negozi
E con una scelta che ha guardato da un lato all'innovazione lo ricordavamo prima agricoltura quattro punto zero l'agricoltura di precisione la modernizzazione ma anche all'importanza del lavoro
Non dimentichiamo che con il governo
Renzi abbiamo avuto la legge sul caporalato con Teresa abbiamo avuto un grande lavoro sulle regolarizzazioni
Ma anche una scelta coraggiosa nel governo Conte due
Portata avanti da Teresa Elena in Consiglio dei ministri perché sul settore dell'agricoltura non si destro soltanto Ristori a Chioggia Massi utilizzassero le risorse previste per la decontribuzione cioè per cercare comunque di far lavorare in quel settore e non semplicemente di dare Uri storie un momento di bisogno
Grande lavoro sullo spreco alimentare ne parleremo nella seconda fase con Maria Chiara nella scorsa legislatura col Governo che è stato un apripista importante quando magari le associazioni ne parlavano i sindaci ne parlavano ma in Parlamento se ne parlava molto meno
Pensiamo anche al lavoro che viene fatto nel contrasto alla povertà grazie anche agli strumenti dal fondo indigenti a tanti altri che abbiamo voluto in questi anni
Quindi credo che la nostra attenzione io sono capogruppo quindi devo rivendicare un po'il lavoro che facciamo in Parlamento e lavoro che abbiamo fatto al governo con con il nostro partito
è dimostrato non solo in occasioni come quelle di oggi importanti per il confronto ma anche buoni le iniziative legislative nelle misure che abbiamo chiesto quando abbiamo avuto ruoli abbiamo grazie a Remo Bonetti ruolo anche in Consiglio dei ministri con il governo Draghi
E in Europa con i nostri parlamentari che che ci rappresentano e lo dico brevemente poi passa al tema che mi sta a cuore
Oggi noi stiamo facendo in Parlamento oggi un grande lavoro
In materia di concorrenza per salvaguardare
Il settore idroelettrico voi sapete che il Governo ha scelto di aprire allegare nel settore idroelettrico care europee Queen possono arrivare soggetti anche gli altri Paesi
Noi abbiamo consiglia frequenta con altri colleghi fatto una battaglia per la golden power quindi perché lo Stato potesse avere una sorta di potere di controllo su chi poi entrerà
E di aver nel nostro Paese gestire quelle risorse non solo per il grande tema dell'Energia della produzione di energia legate riflette con ma anche per il settore idrico in sé abbiamo voluto che fossero ricompresi medi bacini perché c'è un tema poi di gestione della risorsa idrica per l'importanza che ha per i nostri cittadini e anche in agricoltura quindi sono battaglie che vanno portate avanti a trecentosessanta gradi
E tu arrivo però a un piccolo tema prima di ascoltare tanti altri interventi molto più competenti del mio su queste materia che è quello dell'educazione all'agroalimentare
Perché tutto quello di cui stiamo parlando l'importanza per il lavoro per la produzione per l'innovazione tecnologica per la sostenibilità ambientale e qui dico solo una parola perché il tempo è poco ne tiene Rear re in generale ne parliamo di transizione ecologica
La transizione significa che va accompagnato questo passaggio e si accompagna anche incentivando un cambio di produzioni di mentalità e di culture non soltanto penalizzando il settore agricoltura
E questo è fondamentale per non perdere competitività per il nostro Paese
Ed è fondamentale che la transizione ecologica quarti tanto all'allevamento all'agricoltura non soltanto all'industria diciamo manifatturiera o di altro tipo e per questo nel piano re abbiamo voluto che anche la parte di agricoltura avesse un ruolo importante ma la cultura agro alimentare è una sfida gigantesca se pensiamo andato molto semplice cammino mi ha impressionato noi siamo italiani giustamente siamo orgogliosi delle nostre eccellenze agroalimentari del made in Italy per cui siamo famosi in tutto il mondo il nostro export la dieta mediterranea è citata come un punto di riferimento ovunque
Eppure sapete quanti di noi sanno la differenza tra grano tenero e grano duro
Il trentacinque per cento degli italiani sapete quanti di noi sanno che cos'è un Abs il sessanta per cento
Allora c'è un tema un tema fondamentale perché tutto quello che ne diciamo si regge anche sulla capacità di scegliere cosa mangiamo e cosa vediamo
E scendere o non soltanto per valorizzare le eccellenze italiane le produzioni italiane attraverso ovviamente la capacità di distinguere la qualità dei prodotti l'origine la provenienza dei prodotti ma anche se sappiamo quanto impattano sulla nostra salute le scelte che facciamo in materia agro alimentare
Ecco perché per me è fondamentale che questo lavoro oltre che con la divulgazione che possiamo fare con tanti strumenti parta dalle scuole
Questo per me è importante non soltanto per alcune misure che già abbiamo previsto che sembrano piccole ma che hanno dietro una scelta di valore
E la buona scuola ne abbiamo previsto che legare sulle mense scolastiche avessero dei criteri di prevalenza per la filiera corta per i prodotti del territorio ma ci vuole anche un'educazione ai bambini e alle bambine a cosa stanno mangiando un'educazione a quello che è il grande patrimonio
Enogastronomico del nostro Paese
Su questo secondo me riusciremo poi ad a vere generazioni che sono più in salute che vivono meglio magari contrastando anche lo visita o altri tipi di malattia che a quello si ricollegano fin da piccoli ma anche sapremo scegliere meglio
I prodotti che il nostro territorio e le eccellenze dei nostri allevatori dei nostri agricoltori riescono offrirci grazie
Maria Elena Boschi ha citato le scuole mi ha fatto ripensare a quanto è successo durante la pandemia perché durante la pandemia la chiusura delle scuole ha significato anche chiusura delle mense scolastiche questo significa che per migliaia di bambini e di minori nel nostro Paese l'accesso una dieta sana equilibrata
Fosse più difficile proprio nei mesi nemesi della pandemia entriamo proprio nel vivo in questa seconda parte del dibattito e lo faccio e lo faccio con Giuliana Malagutti responsabile della comunicazione del Banco alimentare Banco Alimentare che opera da trent'anni e oltre nel nostro nel nostro Paese e che da insieme a tante altre associazioni pace anche vicino vicino a noi Lidia Borda Zini delle ACLI di Roma a una risposta concreta
Nell'attuazione della legge anti spreco della legge centosessantasei del due mila e sedici però io vorrei farti un'altra domanda che non è legata i trent'anni del passato Giuliana
Ma rispetto alle nuove parole al nuovo vocabolario che dobbiamo portare nel nostro quotidiano per agire per fare la differenza e per risolvere questo tema dell'accesso dell'accesso al cibo
Poi c'è un po'questa dicotomia che ricordava anche Maria Elena noi l'abbiamo detto tutta mattina cosa diversa e fare assistenzialismo dalla sussidiarietà e la sussidiarietà presuppone la comunità tanti soggetti diversi che partecipano obiettivo comune le imprese da un lato con la loro responsabilità sociale d'impresa le istituzioni ha ovviamente il terzo settore
Io ringrazio moltissimo nove di Banco alimentare per questo invito grazie per la sua domanda preziosissima ci vorrebbe una giornata solo per poter rispondente
Però ecco il tema che abbiamo toccato anche prima che quello di scegliere le parole da utilizzare nel linguaggio per definire quella che è la realtà in cui viviamo è una responsabilità
è una responsabilità perché si occupa a di informazione ma anche per chi si occupa di comunicazione come me quello che è successo in questi due anni e mezzo e che lo scenario in cui Banco Alimentare opera che è uno scenario in cui la sua attività è recuperare le eccedenze quindi cibo che potrebbe essere potenzialmente sprecato metto la disposizione delle organizzazioni che
Offro appunto aiuto alimentare a persone famiglie in difficoltà dicevo lo scenario in cui ci siamo trovati uno scenario che ma
Come dire mutato molto rapidamente perché la pandemia è stata sicuramente un acceleratore il tutto una serie di fenomeni che erano già presenti ma che si sono fatti molto chiare ed evidenti subito dopo durante comunque la pandemia stessa
Quello di cui ci siamo accorti e che le persone che chiedono aiuto e che ricevono aiuto alimentare oggi
Sono persone come noi nel senso che sono potremmo essere potrei essere io potremmo essere noi sono persone che hanno le nostre stesse vite
Sono persone che si rivolgono appunto alle strutture sul territorio in cerca di aiuto faccio degli esempi l'mamme con bambini piccoli che chiedono di poter ricevere dove trovare le pappe per i piccolini
Ma sono tanti anche mamme ma i genitori separati anziani soli persone che fanno fatica punta a mettere insieme il pranzo con la cena ci stavamo i minori prima sono il fanalino di cura delle statistiche Istat ormai da quindici anni quindi
Restano però una fascia molto fragile da proteggere
Ciò di cui ci siamo resi conto e che il linguaggio che utilizziamo per definire appunto chi sono queste persone che ricevono aiuto alimentare
Poco adeguato nel senso che noi
Ci troviamo in una situazione dove il disagio sociale molto diffuso molto diffuso nelle pieghe della normalità
Abbiamo situazioni di persone che ci vivono accanto che ricevono ma un pacco alimentare oppure che si rivolgono e si siedono una mensa per consumare un pasto
E non sappiamo che questo accada giustamente perché la loro come dire ai vasi riservatezza deve essere assolutamente garantita
Quello di cui ci siamo accordati cercherò di essere brevissimo
è che queste persone per definire la loro situazione non si sentono assolutamente povere quando si Busa la parola povero la persona indigente la persona emarginata
Sono parole non adeguate sono etichette che avallano stereotipi
Che segnano anche molto forte una linea netta di confine tra chi riceva aiuta chi lo domanda
In realtà questa linea di confine si è fatta molto molto labile in tutti questi mesi
E anni
Quindi parlare di persone povere indigenti probabilmente
è sbagliato lui era prima e oggi due è molto evidente
Anche perché le persone che ricevono aiuti elementare oggi sono stremati tutto persone sono persone in difficoltà una difficoltà che diciamo auspicabilmente temporanea dalla quale cercano di uscire il più possibile
Abbiamo tante oli che in questo periodo che che chiedono aiuto persone che arrivano dai paesi in guerra dove avevano stili di vita alto avevano tutto e arrivate qui hanno perso tutto quindi ripartono da capo e chiedono le cose fondamentali essenziali
Quindi anche partire da un utilizzo corretto delle parole credo sia fondamentale per una questione di conoscenza di consapevolezza ma anche per una questione di rispetto e dignità di chi si trovano momento difficoltà che auspicabilmente ripeto passeggero
Ma che chiede sostegno e chiede prima di tutto rispetto da parte nostra partire proprio dalle parole con cui definiamo queste esitazioni queste persone
Ti ringrazio moltissimo a Giugliano in collegamento dovrebbe esserci in collegamento da Londra Francesco con Licci cofondatore di e cuori ecco evento
Una associazione giovane che si occupano una cosa molto molto particolare recuperare il cibo per i grandi eventi quelli che guardiamo in TV in queste ore ci sono gli Internazionali di tennis ci sono le partite di calcio
Io ti farei una domanda partendo dalla provocazione di Giuliana Giuliana Malaguti le parole sono importanti ma lo è anche la comunicazione te lo dico in una chiave particolare perché voi siete
Un'associazione che ha recuperato centinaia di migliaia di pasti sottraendogli allo spreco facendoli diventare un bene per qualcun altro
Ma la sostenibilità la comunicazione quindi anche il ruolo il legame forte con l'impresa in termini reputazionali può essere anche una chiave di attrattività con i giovani perché molte volte il terzo settore ha ha bisogno di di braccia ma soprattutto di menti che possano riorganizzare la risposta ai bisogni
Allora grazie intanto Buongiorno tutti Buongiorno Maria Chiara grazie per l'invito grazie a Italia viva per questa per questa occasione per questa opportunità assolutamente sì intanto diciamo subito grazie per l'introduzione quanto è grazie alla legge del buon samaritano la centocinquantacinque del due mila tre e poi grazie alla quale chiamare Chiara la centosessantasei del due mila sedici oggi recupera l'eccedenza alimentare dagli avanzi per destinarla enti caritatevoli quindi condannando lo spreco non l'abbondanza attenzione perché noi diciamo sempre che che l'abbondanza è un po'connaturata alle piante il Siena vale l'altro momento in cui si vuole mostrare diciamo così il meglio quindi non è quello che condanniamo quello che condanniamo anche qua questa abbondanza diventi spreco e quindi diventi spreco non soltanto il cibo insieme a tutte le risorse connesse al civico quindi dall'acqua che è stata utilizzata per produrre quel cibo alla forza lavoro che è stata utilizzata per trasformare quel cibo
Dunque ecco e quaranta creato questo nuovo moderno in Italia Europa per cui sia creato un ampio un l'obiettivo è quello di creare uno né qualche Anza sociale attraverso il mezzo del Cibona e veranda la tua domanda in realtà la comunicazione per noi ha giocato un ruolo e gioca ruolo totalmente fondamentale una comunicazione fresca una comunicazione giovane ha permesso alla nostra associazione di essere appealing sia per le aziende sia per i nostri volontari perché perché di fatto legame con il business e oggi per noi una diciamo così un driver fondamentale perché Ellera del bilancio sociale le aziende sono alla ricerca di strumenti snelli e veloci semplicità incrementare per creare un impatto e per comunicarlo nel giusto modo con l'obiettivo di generare cosa un ritorno sulla reputazione fu il cosiddetto reato riapre Protection che è assolutamente importante quindi grazie ad un modello assolutamente uno dall'operativo assolutamente sì dice snello veloce rapido e questo altro concerto molto importante perché diciamo così ci siamo resi conto che è possibile creare un impatto a per creare un legame stretto con le aziende dei viaggi metterti diciamo così dei anche viaggiare alla stessa velocità e nella maggior parte dei casi di aziende il disastro viaggia più veloce rispetto magari ad altri nomi no e quindi a con grazia un po'ad un modello operativo semplice e snello feroce siamo rappresentiamo esattamente questo uno strumento per poter permettere alle aziende e creare appunto quell'impatto sociale da un punto di vista del diciamo così della del di essere a feeling nei confronti dei giovani il volontario cioè quanto possiamo dire insomma con con estrema sicurezza ormai sono passati insomma otto anni da quando abbiamo fondato l'associazione il volontario giacca a vento giovane giovanissimo
Perché che fare il volontario per la guerra Antonio è un'esperienza per davvero cioè riesce ad entrare nei ruoli degli elementi adesso come Bendetto stiamo recuperando dagli interna gare di tennis ma eventi enormi non so allo stadio Olimpico
La Federazione italiana rugby Sei Nazioni quindi tu volontario hai la possibilità di entrare all'interno di luoghi degli eventi e soprattutto di vedere immediatamente l'impatto delle tue azioni perché quaranta o di fatto non fa altro che fare logistica cioè prende l'eccedenza dal luogo dell'evento
Lo porta direttamente all'ente caritatevole quindi hai la possibilità di vedere tutto il percorso di vedere tutto il processo e soprattutto di vedere qual è l'effetto che stai creando tubo l'Ontario ecco
Quindi da questo punto di vista la comunicazione per noi ha giocato un ruolo assolutamente fondamentale
Perché le are appunto questa vicinanza e attrattività per le aziende ma anche per i nostri volontari possiamo dire che abbiamo siamo una di quelle associazioni che ha permesso di riavvicinare il giovane ha l'alta al suo settore
Perché come sappiamo diciamo un gatto uno diciamo così una delle sfide che c'è stata negli ultimi anni è stata che magari il terzo settore Hassan è stato visto come un settore un po'per un target diverso per un target più maturo
E invece appunto siamo riusciti a creare e siamo usciti anche a comunicarlo nel modo opportuno un un organizzazione che permette appunto di fare di creare un impatto in modo semplice è vero c'è chiudo dicendo che in questi giorni stiamo recuperando dagli Internazionali
Che finiranno domenica
E ad oggi abbiamo recuperato oltre ottanta chili di cibo parliamo di circa cinquecentocinquanta porzioni di cibo destinate a enti caritatevoli e dal due mila quattordici fino a oggi abbiamo recuperato circa mezzo milione di pasti sottratti allo spreco risorse ieri inserite all'interno del sistema destinate a chi ne ha davvero bisogno e parliamo di eccellenze perché non parliamo di appunto
Il Banco Alimentare Giuliana ciò Giuliana
Siamo insomma dotato questo rapporto bellissima di amicizia però parliamo cibo cotto dagli eventi quindi magari Levanto difendere Notari quello stesso cibo consumato da notai d'Italia nell'arco delle due ore successive viene consumato dalla Comunità di Sant'Egidio questo è uno strumento di democrazia è uno strumento di e quegli Anza sociale mosto potente e quindi a Cossutta mentre comunicazione per noi ha giocato un ruolo estremamente importanti direi fondamentale grazie ancora
E ti ringrazio ti ringrazio moltissimo Francesco anche per essere stato in collegamento con noi per così tanto tempo ma soprattutto la vostra associazione all'esempio di come innovazione si possono fare anche in campo in campo sociale oggi la vera sfida è quella dell'innovazione sociale quella di lì intercettare le grandi sfide lo dico guardando l'idea Borzi presidente delle atti di Roma siamo in una metropoli una metropoli che ha tanti contrasti a grandi bellezze grandi ricchezze ma anche grandissime povertà domanda secca aperte
Durante la pandemia ci dicevamo tutti che saremmo migliorati cosa abbiamo imparato dalla pandemia
Ma intanto grazie Maria Chiara questo viaggio che c'hai fatto fare che avete fatto con Italia viva attorno alla geopolitica del cibo
Ci restituisse veramente la consapevolezza che tutto è connesso e questo è veramente importante connesse purtroppo le guerre le carestie
La povertà alimentare e allora bisogna il problema della mancanza di un lavoro dignitoso e questo è un po'il nocciolo che abbiamo toccato anche con le mani durante la pandemia quello dell'arte delle crescenti diseguaglianze sociali
E del vecchie e nuove povertà diceva prima la collega di Banco alimentare molti sono insospettabili molti sono i nostri vicini di casa i nostri parenti le persone che per un qualsiasi
Problema inciampò siccome galleggiavano sono affondate tante sono state le mamme con i bambini tante sono state le persone che hanno chiesto aiuto tante ci hanno detto che non avevano più più bisogno
Insomma la cosa che mi sembra prima ancora di risponde alla domanda secca di sottolineare il paradosso dell'abbondanza il paradosso sanitario sono due cose che veramente non riguardano solo le due parti del nostro globo la parte più ricca con la parte più povera
Quindici bocce per tutti ma al tutti non hanno accesso ma riguarda purtroppo anche le nostre città a partire dalla capitale noi capita spesso che a fine giornata nei mercati o nei cassonetti vediamo le persone
Normali che cercano avanzi per poter mettere in piedi un un piatto
Da questo ne discende un altro problema che ha a che fare molto con la politica
Che il paradosso sanitario cioè si spendono miliardi nella parte ricca del mondo per curare le malattie da eccesso di cibo ed alimentazione il regolata proprio sregolata
E nell'altra parte del mondo ci vorrebbero questi miliardi che non sempre sono messi a disposizione per curare le malattie
Che vengono causate dalla fame o dalla carenza di un cibo Doni di un'alimentazione sana ma durante la pandemia dicevo o come anche ora durante questa guerra ci sono state
Abbiamo visto il peggio abbiamo visto il peggio abbiamo visto le persone appunto morire persone scappare in questa guerra
Abbiamo visto papa Francesco che quotidianamente ci incitava con un mantra nessuno si salva da solo e forse tutti pensavamo che questo sarebbe accaduto che tutti saremmo stati migliori
Beh io se devo essere sincera forse credo che migliori non abbiamo forse ancora capito la lezione al cento per cento però posso anche dire che di cose belle in mezzo a questa bruttezza ce ne sono veramente tante
C'è questa bellezza della solidarietà cede
Una cosa fondamentale che lo facciamo anche noi con la nostra buona pratica il cibo che serve che ha recuperato nel periodo della pandemia accompagnato due milioni di pasti
E quella di considerare chi riceve il pasto un partner un alleato tant'è vero che tante persone in seria difficoltà economica
Tante persone in cassa integrazione
Sono venute da noi a fare i tacchi ad allestirli a rendersi utili a sentirsi parte di un progetto e a non sentirsi poveri a cui li dai il tipo di risulta ma invece quelli che aiutano a contrastare lo spreco alimentare
Questa è una cosa bellissima e bellissima la rete di la Rete la Rete moltiplica trasforma le addizioni moltiplicazioni e questa è forse il vero punto di forza che noi abbiamo visto e che stiamo anche
Vedendo fruttare anche in questa terribile guerra Ucraina dove tante donne e tanti bambini sono arrivati qui in Italia sono sbucati dico sempre dagli smartphone con una valigetta alla consapevolezza di avere perso tutto
E allora li stiamo aiutando anche colle Koller recupero delle eccedenze non recuperiamo con il kart anta frutta tanta verdura
E quindi alimenti sani che sono i primi a saltare dalla dalla dieta delle persone
Una cosa importante che ci tengo a dire riprendo proprio una un una
Una frase famosa celeberrima di che viene attribuita confuso ma poi invece papa Francesco nella fratelli tutti lo dice molto meglio quando dice alla persona non dare il pesce per sfamare l'uno ma dai la canna da pesca per pescare uno e allora io credo che esperienze come le nostre come quella che fa Banca alimentare come quella che facciamo noi col cibo che serve ma in tutta Italia
C'è un progetto sulle spese eccedenze alimentari abbiamo attivato un Festival quest'anno Real raggiungerà sarà la seconda edizione e quella di fare in modo che la persona attraverso il pacco il cibo che gli diamo
Quello diventi il gancio il gancio per farlo entrare in una rete di protezione sociale
Dove mette al centro la dignità della persona dove tu gli dai il cibo gli dai l'esigibilità dei diritti gli dai opportunità di lavoro si diceva prima e vado a chiudere il discorso che in agricoltura ci sono
Tanti posti carenti
Anche per il reddito di cittadinanza qui a Roma per fortuna sembra che stia ripartendo il turismo do un dato nel due mila e dice nove sono passati ventuno mila mediti milioni di persone la Roma nel due mila ventuno un milione quindi pensate come è andata in crisi ma la macchina del turismo sta ripartendo si richiedono tantissime post posizioni e non ci sono moltissime persone
Noi stiamo facendo un grande lavoro di cucitura tutte le persone a cui abbiamo portato un pacco che erano in una situazione più di disagio permanente li stiamo cercando a uno a uno con il nostro segretariato sociale e li mettiamo in contatto proprio con quelli diamo l'opportunità di avere la canna da pesca e non il pesce
Che gli viene dato come dire
Non dico come elemosina perché non esiste l'altra cosa è che attorno a queste tematiche di recupero delle eccedenze alimentari
E del cibo non possono essere solo buone pratiche lasciate alla diciamo buona volontà di singole organizzazioni qui ne abbiamo ascoltate alcune importanti ma devono diventare buone politica per questo è fondamentale l'istituzione e l'istituzione nazionale
Anch'io posso confermare non perché Maria Chiara Gardel qui che con la legge Gadda c'è stato veramente
Uno
Volano è stato un volano per il recupero delle eccedenze ma anche nei Comuni si muove tanto Roma Capitale attivato la policy futuro
Con il il consiglio del cibo noi siamo coordinatori come ACLI di Roma del tavolo proprio di recupero delle eccedenze alimentari con Giulia Di Gregorio c'è veramente c'è un momento in cui ci sono delle condizioni positive
Affinché delle buone pratiche possono diventare buone politiche
E politiche anche di sussidiarietà circolare anche perché recuperare cibo
Ogni cibo che recuperi metti in piedi dai tanti risulta risposte è un'esperienza di sussidi anche economia circolare ogni chilo di frutta o di verdura che noi togliamo dalla spazzatura
A un'attenzione un impatto sull'ambiente positivo
A una imbatto positivo sulla responsabilità sociale delle imprese di cui si diceva prima
Che oggi sono anche avvantaggiati finalmente anche Roma la delibera per la scontistica dell'Atari che avevamo tanto
Tanto attese abbiamo messo un po'di anni un padiglione forse arriverà se vogliamo fare l'abbiamo fatta ma ancora attorno c'è un'attenzione alla salute perché la salute vuole dire che tu curi non dai alla persona qual è perché è in difficoltà qualsiasi tipo di cibo ma cibo sano
E c'è un'attenzione al sociale perché tutto questo cibo va nella filiera della solidarietà gratuitamente abbiamo diceva accompagnato due milioni di pasti e chiudo e abbiamo centottanta enti in Rete
Io credo che le parole chiave sono recuperare
Condividere e redistribuire e non sono parole chiave solo per la redistribuzione ma per la politica e per le relazioni per tessere una comunità coesa e solidale grazie grazie Lidia Borda dico lei abbiamo l'ultimo collegamento
Prima delle conclusioni con la nostra amministreremo Elena Monetti per le pari opportunità la famiglia in collegamento se ci aiuta la regia
C'è Riccardo Bonacina direttore di vita che spesso anzi sempre dà voce al terzo settore oggi in questa nostra mattinata intensa abbiamo avuto un occhio a quello che c'è da fare nel nostro Paese
Abbiamo cercato di ampliarlo le politiche europee ma soprattutto anche quello sguardo mondiale che serve oggi qual è il punto di vista di chi fa comunicazione e che osserva queste cose da allontanare commenta
Buongiorno Marechiaro e un giorno tutti a tutte grazie di questa finestra sarò davvero nei tre minuti perché volevo condividere con voi un pensiero Manzù allarme che ci arriva parlassi
In particolare tramite colleghi tramite Giovanni Ricci li stanno lavorando compiacere sottolineo che davanti a in negli Stati Uniti ha portato questo tema in maniera forte non dicendo cito letteralmente
Che può essere effettivamente un primo esempio di dialogo che si costruisce tra le due parti per salvare decine di milioni di persone Paesi più poveri lo scopo del forti
Che diciamo impedisce
Il traffico di grano di il mais eccetera ecco dall'Africa ci dicono ho seguito Martina che già accennato tempo fa queste queste tematiche insomma ci sono venticinque Paesi che dipendono per più del cinquanta per cento per l'importazione di di grano da Ucraina Russia trenta per cento del Nord venti per cento del maestro il quarantacinque per cento giorni di girasole quindi la fame sarà una delle conseguenza di grandi della guerra in quei Paesi anche perché si vanno a stare su delle fragilità pazzesca credo che Programma alimentare mondiale insomma sta ha detto prima che iniziasse la guerra
Che il numero di persone che soffrono fame a causa della siccità potrebbe saliva alle stelle dall'attuale stima di quattordici milioni ha venti milioni e come come morti entro il due mila ventidue ecco se a tutto questo aggiunge
Diciamo la scarsità alimentare che è generata dalla guerra i numeri ci dicono ONG che stanno studiando il fenomeno potrebbe salire trentotto milioni di morti
Quindi questo allarme che volevo condividere con voi e quindi quando si parla di Ucraina quando si parla del dialogo fra le due parti quando si parla del ruolo dell'Europa
Bisogna a dire anche questo sguardo sull'Africa che tra l'altro diciamo Matteo Renzi quando un Presidente del Consiglio aveva in maniera molto forte
Grazie
Grazie grazie davvero Cardone a Siena ecco io direi che per la ministra Elena Monetti ci sono tante sollecitazioni però io vorrei ringraziare Elena per un altro motivo perché oggi è una giornata importante dove si parla anche di sei miliardi per familiarità non è solo assegno unico universale in cui si parla di famiglie
Ma soprattutto di servizi che sono quelli che anche le organizzazioni agricole hanno richiamato queste Bizzi che servono per la qualità della vita delle persone
E per poter vivere in tanti luoghi del Paese
A rischio di abbandono
E l'abbandono e povertà che per povertà e soprattutto mancanza di sviluppo mi lascerei le conclusioni ai lena Bonetti poi chiederò allora altresì al vicepresidente della Camera nonché presidente del nostro partito Ettore Rosato
Di di chiudere con noi questa mattinata intensa
Intanto Grazia Maria Chiara non solo per aver organizzato questo il vento di altissima qualità quindi grazie atte a tutti
Il relatore l'attrice che sono intervenute soprattutto per lo sguardo ampio Complesso multidimensionale con quale questo appuntamento è stato costruito e che credo lo sguardo necessario per chi vuole interpretare in questo momento storico in particolare
Quei processi di transizione di innovazione che ho vengono programmati governati
I indirizzati o rischiano semplicemente di irrompere le nostre vite avendo un effetto devastante quindi stamattina credo si sia visto chiaramente come tu evidenziato quanto terra affrontare dei processi di transizione di innovazione
Necessitiamo di due elementi che sappiano lavorare su due scale
Quello della concretezza della prossimità della risposta puntuale singoli problemi ma contestualmente l'inserimento di questi azioni all'interno di una strategia più ampia più complessa
Che non guarda solo alla prossimità del chilometro zero ma mette questo elemento come soggetto cruciale in una scala in un mercato in un'interazione che di fatto è globale questo da un punto di vista geografico questo da un punto di vista delle politiche per i tanti fattori che di cui stamattina si è parlato questo da un punto di vista temporale perché è chiaro che mai come adesso le politiche di riforme riformatrici dovrà mettere in campo sono politiche che devono rispondere all'oggi
Ma ne ma insieme attivare un processo che definisce un percorso sul domani sul futuro su quello che anche Nicola Danti diceva la capacità di visioni in avanti
Mi ha sollecitato oggi è per noi una giornata importante perché oggi io l'ho detto con chiarezza l'Italia è un Paese migliore con l'orgoglio di dire che ciò che era un elemento di profonda criticità del nostro Paese il frutto di anni di politiche inadeguate per rispondere con questo approccio sistemico alla questione
Sostegno alla familiare contrasto la denatalità affrontare la questione demografica che quanto abbiamo visto si interseca con la questione del cibo con la questione agroalimentare
Tema del lavoro del lavoro dei giovani e delle donne in modo puntuale ecco questa riforma
Finalmente ha deciso di attivare un processo attraverso delle azioni molto concrete una di queste la richiamata è un'azione che definisce un nuovo welfare per le fallimento per le politiche familiari che a un tratto di universalità e quei in questo universalità vuol dire che è per tutte e per tutti
Significa includere tutti quei processi e quelle forme di lavoro
Nuove che si stanno sviluppando proprio anche in settori come quello agroalimentare di cui si è parlato ma anche come richiamava Teresa Bellanova per quei flussi anche migratorie che nel nostro Paese a questo fenomeno sono connesse inserendoli in un elemento non solo di regolarizzazione
Ma di fatto di costruzione di quelle reti sociali sulle quali si fonda anche lo sviluppo del nostro Paese e quindi oggi parlare di inclusione anche in questo contesto non è semplicemente dare una risposta riparativa
Ma è definire quel legame di coesione che possono essere anche riconosciuti come elementi di investimento
Altrettanto mi permetto somalo richiamo anche per le mie dalle che puntuali è sulla questione del lavoro giovanile e soprattutto quello femminile
Quanto in questi percorsi è stato uno dei dei punti chiave che abbiamo affrontato alla conferenza la si è stabilito che è la più grande conferenza internazionale che si svolge tutti gli anni alle Nazioni Unite quest'anno il tema cruciale era esattamente quello trattato oggi cioè
Come le donne sono
Partecipi e protagonisti agenti di cambiamento all'interno di questi processi
Di sistema mondiale ma che di fatto nascono dall'esperienza della quotidianità della prossimità territoriale nell'ambito del clan l'accento e di di tutto quello che ne consegue in particolare sull'effetto climatico
Alimentare agroalimentare
Ovviamente nel quadro della transizione ecologica come oggi ne possiamo abilitare quel pezzo straordinario di Energia del femminile per essere pienamente lo solo inclusa ma valorizzate e messe in campo in questo settore
Il tema dell'imprenditoria femminile un tema importante abbiamo adesso proprio aperto è aperti in questione pessimi in giro giorni un bando
Significativo che si apre a tutta la filiera anche dell'agroalimentare della della lavorazione abbiamo e scegliamo di investire IRI intercorsi educativi come richiamava giustamente Maria Elena Boschi è uno dei punti cruciali
Non solo nel contrasto alla povertà minorile e alla polenta diciamo familiare attraverso l'investimento sulle mense scolastiche soprattutto in quelle regioni dove non ci sono
Ma anche attraverso la costruzione di quella presenza dei servizi educativi che inclusero inferriata
Nelle aree interne con una specificità dichiarata per le aree interne vuol dire valorizzare l'esperienza come gli altri Nieto ha ricordato Nicola Caputo prima e poi c'è un tema altrettanto significativo che è quello della formazione quindi progetti di formazione di riqualificazione di competenze anche per quelle realtà che di Venditti in contesti magari is più isolati sono stati esclusi dai processi di inserimento di sistema il nuovo mondo del lavoro che si sta costruendo è un mondo del lavoro che sta perché dovrà necessariamente coniugare da un lato il sapere della tradizione dall'altro i processi dell'innovazione e io e in questo incontro strategico che oggi siamo chiamati a interpretare credo si giochi la sfida davvero che tu oggi hai richiamato con questo dibattito
Di costruire percorsi concreti nei quali davvero sappiamo cogliere l'opportunità di ripartire da un percorso di crisi per ricostruire un'umanità che sappia invece essere davvero pienamente capace di affrontare la sfida di uno sviluppo che sia sostenibile
Residente inclusivo che apra diciamo la prospettiva del tempo in avanti soprattutto per le nuove generazioni
Grande ringraziamento Elena Bonetti e ma soprattutto un grazie per la determinazione nella nell'approvazione del Family atti inviterei sul palco il Ettore Rosato che ha dato una dimostrazione molto chiara questa mattina abbiamo parlato molto
Però oggi abbiamo dato anche un altro messaggio che la politica sa ascoltare Ettore Rosato è stato qui con noi tutta mattina e ci sono molti punti per l'agenda riformista
Ma io intanto voglio esprimere la mia invidia perché ogni volta che si parla di legge Garda tutti applaudono quando si parla del rosa Tell un c'è sempre qualcuno che ci ha qualcosa da dire detto questo
E questo questo
Invece devo dire questo appuntamento questa mattina è stata veramente molto molto interessante abbiamo potuto fare uno quadro
Veramente
Chi ha abbiamo ascoltato un quadro chiaro di una problematica che noi consideriamo che non viene messa al centro del dibattito politico né nazionale né internazionale come è stato detto e che invece rappresenta una delle grandi sfide dei prossimi cinquant'anni
Se penso al futuro dei miei figli e dei miei nipoti mi preoccupo più di questo che di tante altre cose
Se il cibo nella nostra nel nostro immaginario diciamo la tavola e il luogo della della della conciliazione luogo del socializzazione luogo delle amicizia e invece il cibo rischia di diventare il luogo della separazione il motivo della guerra il motivo della divisione probabilmente anche la guerra in Ucraina e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia che ha sicuramente molte motivazioni economiche nelle motivazioni economiche c'è anche questo c'è anche il possesso di quello che è una grande una grandissima un grandissimo produttore di beni agroalimentari come abbiamo come abbiamo ascoltato in più interventi
Nelle mie due parole di conclusione voglio solo esprimere la consapevolezza che l'Europa deve avere uno di cambiare schema all'interno lo abbiamo sentito in molti interventi di cambiare il rapporto con il mondo dell'agricoltura di cambiare e l'approccio il il non non è la l'agricoltura un settore da assistere
è una leva economica che può essere una leva di grande slancio per l'occupazione per la tutela del territorio perché un territorio che
Coltivato che curato
è un territorio più sicuro
è un territorio che viene maggiormente che viene maggiormente tutelato nel tempo e la seconda questione e l'attenzione che dobbiamo avere sugli equilibri mondiali perché poi alla fine io sono ascoltavo le cose che diceva Bonacina in cui credo moltissimo infatti
Noi dovremmo chiedere agli Stati Uniti un patto il la NATO un'alleanza militare che a cui noi aderiamo con grande convinzione come vedete nelle notizie gli ultimi giorni si allarga servirebbe un'alleanza alimentare anche molto netta molto forte che si deve far carico dell'Africa di quei problemi che l'Africa a che saranno problemi esplosivi per per per per la comunità mondiale nei prossimi anni se non vengono governati non c'è niente che può fare fermare un padre di famiglia rispetto al fatto che non ha niente da mettere nel piatto dei figli non ci saranno muri
I blocchi navali che Blocher che impediranno
Enormi migrazioni se noi non garantiamo il cibo se non garantiamo lo sviluppo se non garantiamo il lavoro ma se non garantiamo il cibo a chi ha diritto ad avere il cibo visto che lo sfruttamento dell'Africa
E un è un privilegio che gli europei si sono si sono presi per decine centinaia di anni adesso noi abbiamo un'enorme responsabilità nel restituire rispetto a questo privilegio
La lo chiamo così
Che l'Europa si è preso nei decenni precedenti essendo i garanti che che lo sviluppo agroalimentare di quel continente garantisca garantisca l'alimentazione dei popoli che là ci sono
Ecco quindi grazie Maria Chiara perché oggi gli ho fatto una cosa una cosa molto utile tue Nicola in particolare l'avete voluta e l'avete
Progettata così proprio con lo scopo di mettere in Rete di costruire una anche un quadro che sia non solo informativo ma che sia di stimolo a ognuno di noi per fare meglio il lavoro che che dobbiamo fare quindi buon lavoro grazie molte
Grazie
Grazie a tutti voi per la vostra presenza ovviamente grazie relatori