Notiziario antiproibizionista

Lunedì tredici giugno del due mila ventidue un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale
Allora ieri si è votato per i cinque referendum per la giustizia giusta promosse dal Partito radicale dalla lega e come ormai sapete il quorum del cinquanta per cento non è stato raggiunto quindi la consultazione non è non è valida
Era forse un esito prevedibile visto che una buona parte degli elettori nemmeno sapeva dell'esistenza di questi di questi referendum
Come dire insomma lo stato diciamo così per comodità usiamo per come la questa parola le istituzioni insomma non hanno provveduto a informare in maniera corretta in maniera esaustiva in tempo utile i cittadini sui sui referendum
Sui quesiti loro contenuto le ragioni dei favorevoli e quelli contrari all'abrogazione delle norme sottoposto punto all'esame popolare
Poi c'è la questione dell'informazione è legata più propriamente agli organi di stampa il servizio pubblico radiotelevisivo che poi lo ricordiamo è pagato da tutti noi cittadini
Ne ha avuto bisogno di un richiamo dell'Agcom per programmare spazi di informazione peraltro negli ultimi tempi prima del voto mille numeri sufficienti non ai discutibili il che però sommando avesse ricevete seguite questi giorni abbiamo dato conto anche di queste polemiche che non ha impedito veri e propri comizi da parte di sostenitori del no
O di propugnatore dell'astensione senza però un contraddittorio è oggi il giorno dopo i titoli si sprecano chi parla di fallimento che parla di flop che parla di débâcle
Ecco però forse sì se c'è un problema che bisognerebbe porsi dei sono è il problema delle condizioni della nostra democrazia in cui il popolo che poi siamo noi siamo noi cittadini non è in grado di esercitare quella sovranità che pure gli attribuite dall'articolo uno della Costituzione e il referendum
E patì uno degli strumenti previsti dai costituenti per esercitare questa sovranità Marco Pannella
Chiamava quella referendaria la terza Scheda
Il il potere legislativo in negativo insomma del delle data i cittadini invece di abrogare in Totti totalmente o in parte
Una legge in questo in qualche modo somma creare un bilanciamento col potere legislativo del parlamento dei delegati di una cittadini che affidano appunto a degli eletti e il compito di fare le leggi e poi c'è anche per esempio la la passività lindi leggi di iniziativa popolare e ecco l'informazione da questo punto di vista non c'è stato e come dicevo una buona parte degli elettori di coloro che hanno diritto al voto nemmeno sapevano che c'erano a si andava a votare per cinque referendum
Paga naturalmente non l'abbiamo sentito in questi giorni l'abbiamo lo sentiamo in queste ore e insomma chi parla di disinteresse dei cittadini di quesiti troppo complicati di abuso dello strumento referendario
Forse forse non lo so forse c'è qualcosa di vero in tutto questo sta di fatto che si tratta di argomenti che abbiamo sentito già innumerevoli volte e che vengono ripetuti puntualmente immancabilmente in occasione di ogni tornata referendaria
E poi ci sarà c'è sicuramente chi è più bravo di più preparato di me per analizzare spiegare le cause della mancata partecipazione al voto
Comunque resta il fatto che con buona pace degli neri tra realisti e commentatore dei polemisti dei dei tuttologi insomma che non mancano mai che sì in queste ore oggi sui giornali sui soci alla nelle radio tre zero e si compiace per il mancato successo dei referendum ecco il fatto è che la questione le questioni che erano poste dalla dal AN quesiti è stata solo nascosta sotto il tappeto insomma come la polvere il problema c'è un problema e del problema della giustizia italiana è il problema del jazz italiano era giustizia stessa
è il modo con cui viene gestita è il suo rapporto con la politica il fallimento del referendum di ieri la debolezza della cosiddetta riformando la giustizia
Lei frutto di un compromesso al ribasso
Lasciano irrisolti tutti quei nodi che da troppo tempo sono ormai arrivati al pettine e poi alla fine sono sono sempre quelli insomma la separazione delle carriere la responsabilità civile dei magistrati l'obbligatorietà dell'azione penale
E a questo non solamente si aggiungono il problema del sistema
Elettivo dei membri togati del Consiglio supera magistratura la questione dei magistrati fuori luogo l'influenza sul ministro della Giustizia sulla politica ma c'è poi un'altra questione che viene delusa dalla maggioranza del mondo politico dell'informazione e anche dalla dalla stessa magistratura
Non sì possiamo fare dobbiamo fare tutte le le riforme della giustizia che sono necessari per garantire una giustizia che sia a servizio dei cittadini
E che rispetti ma rispetti anche il dettato costituzionale una giustizia giusta appunto però bisogna anche mettere mano alle leggi che impegnano le forze dell'ordine che intasano il lavoro delle Procure che causano il sovraffollamento delle carceri senza ottenere alcun risultato positivo e la prima di queste legge
Quella sulle droghe in vigore dal mille novecento novantanove è l'unica c'è anche per esempio la legge sul sulle migrazioni ci sono Antal trancia questa visione per cui per ogni cosa bisogna procedere con punizioni con sanzioni magari anche con il carcere lo ripetuto tante volte questi microfoni lo ripeto anche oggi a costo di apparire so mono maniaco la gran parte del mondo politico e dei media continua a considerare il consumo di sostanze vediamo punto al tema
Quindi questa spazio di informazione da Radio radicale
Il consumo di sostanze psicoattive legali come una questione di sicurezza con una questione di ordine pubblico oppure magari come o anche come una questione di devianza una patologia e appunto continuano a prevalere le risposte d'ordine la risposta di polizia
E questo in linea appunto con quella quello che viene chiamato dagli esperti il Pampena lirismo che caratterizza la politica della giustizia e allora quello che vi vogliamo proporre oggi questa puntata del notiziati proiezioni stare una sorta di replica
Cosa con insomma repetita iuvant verrebbe da dire non lo so insomma però in termini PIL problema appunto delle delle delle carceri di questo si è discusso lo scorso no alla fine lo scorso novembre alla sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che è stata convocata si è svolta a Genova e la prima sessione tematica così come il primo nei tavoli preparatori
Nella conferenza era dedicato alla realtà per queste Tito della prima sessantenne tematica la realtà penale e penitenziaria della dipendenza nuove proposte su misure alternative riduzione del danno e sanzioni e questi erano state anche le questioni appunto affrontate e discusse nella nel primo tavolo preparata della conferenza allora di questa sessione tematica che è stata condotta moderata da Gianfranco del Gesù che il direttore generale della direzione dei detenuti del trattamento Denis la giustizia vogliamo righe proporvi è riproporvi alcuni alcuni interventi
Dobbiamo fare una sintesi per questioni di tempo quindi non sentiremo alcuni di questi di questi interventi
E quelli che vi vogliamo proporre e gli abbiamo vediamo già prodotti ma proprio al all'indomani del re da del referendum ma con quelle premesse insomma che ho che ho voluto fare adesso
è sembrato giusto li ascolta se non avete mai avete mai a ascoltata è come la prima volta e se no appunto riascoltare quello che è stato detto in quella sede istituzionale la Conferenza nazionale quella che deve essere convocata ogni tre anni per legge non lo è stato insomma per dodici ma alla fine è stata fatta
Per legge proprio per fornire al decisore politico la la realtà poi dell'applicazione della delle norme e quindi suggerire possibili cambiamenti che allora ascolteremo nell'ordine l'intervento la presentazione delle proposte del tavolo tecnico a cura del coordinatore il tavolo tecnico nel tira su giustizia penale misure alternative
E prestazioni sanitarie penitenziarie nell'anno della dipendenza sostanze psicoattive il coordinatore era lo Poldo grosso il presidente onorario del gruppo Abele che appunto la prima voce che ascolteremo poi sentiremo subito dopo l'intervento di don Ciotti fondatore del Gruppo Abele anche di libera poi quello l'intervento del presidente della della presente nazionale diventa associazione Antigone Patrizio Gonnella poi quello del garante
Nazionale dei diritti dei detenuti Mauro Palma e infine o del professor Fernando offrirà che insegna politica economica Università di Messina come ripeto è una sintesi di questa di questo prima sessione tematica
Ma queste di tempo ma questi questi interventi mettono in linea tutta una serie di cose che sembra giusto di ascoltare appunto il giorno dopo del della referendum del del fallimento del referendum per la per la giustizia giusta l'Italia il il referendum potrà consultazione è stata non ha raggiunto il quorum quindi non è non è valida mai problemi che poi attanagliano la alla giustizia restano restano lì tutti necessitano di un intervento da parte del decisore politico
E uno di questi interventi fondamentali cioè riguarda oltre la riforma appunto dell'ordinamento giudiziario
E dei suoi funzionamenti dei suoi organi riguarda anche le leggi che poi incidono sulla sui tribunali sulle carceri sulla vita di tutti noi e la una la prima di queste leggi quella che ha causato il sovraffollamento è quella che sovraccarica le forze dell'ordine per le operazioni quasi sempre condotte non alla fine poi si va a vedere le le nelle carceri di veri boss del narcotraffico sono pochissimi i trafficanti la maggior parte appunto siamo di fronte a una situazione che punta al basso ecco allora
Riascoltare quello che è stato detto alla conferenza di Genova può essere utile per per l'indomani della referendum per ricordarci che i problemi al di là della dell'esito del voto restano tutti
Sul tappeto appunto in mente qualcuno cerca di nasconderli sotto ascoltiamo questi interventi il primo lo ripeto leopoldo Grosso presidente onorario del gruppo Abele che ha presentato presentava le proposte uscite dal tavolo tecnico preparatorio
Della conferenza nazionale di di Giano
Grazie
I dati delle sopra scollamento carcerario parlano da soli
Il trentuno virgola uno per cento della popolazione carceraria detenuta nella stragrande maggioranza per spaccio comune
Il ventisei dati al primo semestre di quest'anno
Partono il ventisette per cento della popolazione detenuta soffre di disturbo d'uso di sostanze due deduzioni
Il carcere e l'istituzione che ogni anno incontra più persone con consumo problematico di Trockij
La seconda e che il carcere si rivela non come lo strumento più efficace per la riabilitazione dal disturbo
E la causa prima come è già stato detto del sovraffollamento penitenziario è la recidiva nel reato
E allora fra i tanti motivi per cui è stato detto bisogna di affrontare la problematica legge trecentonove ebbe uno e la necessità di rovesciare l'impostazione concettuale
Quindi tentare di passare dalla predominanza dell'intervento penale alla predominanza dell'intervento di cura sociale ed educativo
Il tavolo composto da ventuno esperti propone quindi rispetto all'articolo settantatré che definisce l'impianto sanzionatorio della legge
Di sottrarre l'azione penale
Astuccio tra l'azione penale alcune condotte illeciti contemplate nelle fattispecie articolo settantatré comma uno e uno bis come la coltivazione di cannabis e rumoroso personale e la cessione senza finalità di lucro
Ecco su questo punto specifico un esperto espresso dissenso dicendo che la norma deve rimanere
Di vedere l'impianto sanzionatorio delle fattispecie previste alcune quattro settantatré riducendo i termini di tali
In modo da escludere l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza facilitando così l'accesso alle misure alternative
Escludere la previsione dell'arresto obbligatorio eliminare il criterio tabellare del superamento per le soglie per uso personale inserire i lavori di pubblica utilità come possibile sanzione al posto della reclusione per alcune fattispecie dell'articolo settantatré
Dare spazio al comma cinque bis dell'articolo settantatré e all'istituto della messa alla prova per avviare percorsi di giustizia riparativa
Rispetto alle misure alternative alla detenzione anche qui i numeri stati forniti precedentemente dalla ministra Garda aprirà
Quello che emerge dalle evidenze e che le misure alternative si rivelano più efficaci nel contenimento della recidiva
Più utile per quanto riguarda
Condannati alla collettività più convenienti per la spesa pubblica
Tuttora sono sottoutilizzate per ostacoli alla richiesta e per ostacoli all'ottenimento
Le sentenze di rigetto della magistratura di sorveglianza sono più frequenti paiono essere più frequenti tra chi ne fa richiesta dalla libertà
E sono consentiti più facilmente i programmi residenziale rispetto ai percorsi territoriali
Si diceva che ahimè a volte nemmeno i minori degli istituti penale P non riescono ad accedere alla comunità
Si contrappongono quindi le esigenze di custodia e di sicurezza ma è nostro dovere trovare la sintesi più equilibrato
Due ostacoli preclusivi specifici riguardano sia i criteri utilizzati per la certificazione di tossicodipendenza e poi per l'interpretazione della stessa da parte della magistratura di sorveglianza
In dettaglio documento spiega meglio questi aspetti ma gli aspetti più ostativi di accesso alle misure
Coinvolgono in carcere le persone che non avevano residenza è immigranti Sanpapié la cui mancanza di risorse di riferimenti credibile accertabili nel territorio
Molto spesso preclude la concessione delle misure e quindi hanno poi una punizione più dura e a minore
Valenza riabilitativa per cui si impongono più opportunità di inclusione
Quindi per rendere le visure porta Donativo operative bisogna rendere esigibili i diritti e soprattutto bisogna qualificare le misure perché più sono qualificati e dotati di risorse più abbiamo risultati efficaci
Quindi si rende necessario maggiore chiarezza interpretativa delle norme minore complessità del percorso di concessione anche la creazione di realtà di intermediazione tra servizi sanitari giudiziaria di esempi al momento nel processo
Fattiva condivisione di obiettivi tra istituzioni operatori coinvolti maggiore celerità nella concertazione i programmi coinvolgimento attivo delle regioni e degli enti locali nel predisporre
Gli strumenti e sociale educative necessari maggiori soprattutto stanziamenti economici e di personale dedicato a sostegno di qualificati percorsi di cura non può essere che la misura alternativa possa consistere solo nel dare nell'andare due volte a settimana al sette far l'esame dell'urina
Allora anche relativamente alle revoca delle misure alternative
La recidiva del consumo non può assume adesso Alleanza dirimente per la revoca dell'affidamento in prova essendo la dipendenza con me tutti sostengono una malattia con una precisa caratteristica la recidiva
Rispetto la custodia attenuata istituita nell'ottantotto dal da per i soli detenuti tossicodipendenti e alcoldipendenti questa a sbarre ITO piano piano la mission originaria nella sua specificità
Una quanto carente sia la sua applicazione
Lo dimostrano i dati di una rilevazione del due mila quindici
E diciamo che dobbiamo sottolineare che permangono alcune specifici criticità
Riguardano il mancato inserimento degli capillare rete di attività d'iniziative territoriali la creazione della gentilmente come è già stato sottolineato
Sì
La necessità di rafforzare quindi versione di territorio e soprattutto la possibilità di ammettere a queste
Misure i detenuti in trattamento con farmaci agonisti endoteliali
Sulla riduzione del danno in carcere le evidenze scientifiche portate dall'Osservatorio di Lisbona dice che è tra il trenta e il settantacinque per cento dei consumatori hanno trascorso almeno un periodo di detenzione
E che in carcere i tassi a Kerouac oppure ci fu sono esposto inizialmente più alti tra la popolazione
La comorbilità psichiatra ci Chiatti ricca coinvolge più del quaranta per cento perché tenuti contesto Bertazzi il diritto all'equivalenza delle cure
Impone alcuni interventi li rende legittimi di riduzione del danno infatti ma gli U n oggi sì Morgan Sermonti alla sanità e un ex segnale Ning taglia l'assenza totale di disponibilità di preservativi siringhe sterili e di farmaci salvavita
Proposte apportare modifica normativa all'articolo undici dell'ordinamento penitenziario e su questo punto un altro sono esperto ha dichiarato la sua
Momentanea contrarietà perché richiede sia necessario un ulteriore approfondimento e quindi salire le azioni di riduzione del danno come atto di natura sanitaria includendo né nel regolamento di istituto nella carta dei servizi quindi se
Il tempo scarseggia la progettazione deve essere individualizzata il trattamento integrato e continuo questi sono i tre aggettivi qualificativi che devono accompagnare il piano terapeutico del dibattito terribile riabilitativo individualizzato
Che ha bisogno di uno strumento però che lo supportino sostenga e questo linguaggio di cura di cui parleranno sicuramente il collega eccessivamente
Chiudo dicendo che è necessaria ovviamente una collaborazione
Che riguarda tutti gli attori e che trovino anche fattivi strumenti perché questo avvenga con più facilità attuata tipo il protocollo di mittente la cartella informatizzata
Veramente trentaquattro per cento delle persone tenuti in carcere
è costituito da stranieri
Un dato più o meno costante da circa vent'anni al momento del rilascio allora è preclusa ogni presa in carico territoriale
Allora per evitare clandestinità ricettiva al tavolo tecnico suggerisce
La concessione di un permesso di soggiorno in prova di durata temporanea come misura derogare al termine della pena e da valutare in itinere e quindi maggiore gli accertamenti sullo stato della centralità emerse solo una ne vogliamo sottolineare
L'impoverimento progressivo del sistema dei servizi di tutti i tre sistemi sanitari e sociali giudiziale c'è un dato della Fondazione Jinbe che parla che di un definanziamento definanziamento di sistema sanitario nazionale tra il due mila dieci due mila diciannove di ben trentasette
Negli atti
Necessità ultima cosa proprio dell'incessante contrasto coste ma che riguarda soprattutto le persone detenute tossicodipendenti con con con comorbilità psichiatrica con patologie infettive emigranti affinché processo riabilitativo forse la persona a non essere solo un ex dove la persona e definita in positivo solo base in base al negativo che non è più grazie
Grazie allora questo rosso
Do la parola a don Luigi Ciotti fondatore del gruppo Abele
Questo buongiorno a tutti voi mi insegnate che la cultura che dà la sveglia le coscienze
Vorrei partire dall'educazione perché l'educazione il primo per il più prezioso investimento di una comunità aperta al futuro
Pongo un investimento che trova nella famiglia nella scuola i suoi piccoli principali
Ma non possono essere gli unici ogni contesto può e deve essere educativo
Anche il contesto sociale
Deve svolgere un ruolo educativo
Quindi oggi più che mai abbiamo bisogno della città educativa dove tutte le forze si mettono insieme in quel progetto in quei percorsi educativi Secondo certo il problema delle dipendenze riguarda tutti i giovani gli adulti
Dobbiamo leggere il nuovo chi bussa mi permetto di dire sui giovani una cosa che ai giovani
Se trovano dei riferimenti veri coerenti e credibili Scissor no i giovani ci sono non è vero che non ci sono i giovani ma attenzione
Queste alla seconda generazione a cui è stato derubato letteralmente del futuro
Non è una generazione che spera nel futuro di un futuro migliore spera che un futuro ci sia una società che non investe sui giovani è una società che divora se stessa che non crede nel proprio futuro
Allora voi me lo insegnate che i giovani Disidoro nutrirsi non solo di parole e sono stanche di tanti parole
Ma hanno bisogno di opportunità e di concretezza
L'educazione ribadisco per noi era cosa di grandi investimento culturale educativo
E generatrici di vita solo se ciascuno di noi testimonia con le sue scelte e i suoi comportamenti Mau l'Italia all'ultimo posto per la dispersione scolastica
E noi siamo agli ultimi posti in Europa per la povertà educativa allora perdiamo il quaranta per cento dei giovani nei percorsi dell'università
Noi siamo qui per fare il tifo positivo perché le cose possono cambiare
Ma allora ci vogliono degli interventi meticci che tengono conto di tutto questo
L'altro aspetto la consapevolezza oggi oggi che i nostri impegni non reggono più l'urto del tempo sono importanti ma insufficienti
Dobbiamo trovare il di più risposte azioni comuni tutti noi portiamo avanti comunità accoglienza centri crisi troppi a abbiamo aperto cooperative e lavorò per le famiglie
Però lasciatemi dire come anche importante lavoro di strada
Il lavoro di strada vuol deve essere lottatori per la vita in tutte le sue espressioni
Molte persone che sembravano sconfitte rassegnate possono ritrovare motivazioni e progetti se non vengono abbandonate al loro destino
Non si può parlare di strada di disagio di sofferenza sociale e umana
Senza ascoltare e stabilire una redazione ed era con quelle persone che il disagio lo dicono sulla loro pelle non si possono fare scelte solo a tavolino calate dall'alto dobbiamo scontare la vita la vita delle persone
E abbiamo capito che in questi anni a fianco di tutto il resto che deve essere fatto che era tanto fondamentale prevenire l'uso di droghe quanto prevenire i rischi dell'uso perché quando uno è morta non basta a commuoverci dobbiamo Moro riciti più tutti
Praticare un realismo che non abbassassero la guardia dal punto di vista educativo e preventivo
Guardate i principi sono certo importanti e devono essere la guida della coscienza morale
Ma non possono essere assolutizzare atti fino a diventare i muri che ci sottraggono all'incontro con le persone
Noi dobbiamo lottare per la vita e dobbiamo inventarci di tutto per andare incontro alle fragilità delle persone la legge del novanta a cui facciamo riferimento ci pone interrogativi
Oggi necessario un cambiamento radicale del suo impianto punitivo non più rinviabile per diverse ragioni tutti i meccanismi sono stati già ben detti Vendetti
Io mi permetto chiamatela come volete si trovino delle strade io oggi dico
In base a tutte le cose già riverse
Chiediamo la de criminalizzazione del consumo e la depenalizzazione
Nella depenalizzazione
Evitate di penalizzazione dei reati più lievi più chiedi
Ma chiediamo con insistenza che vengono potenziate qualificate e concesse le misure alternative alla detenzione
Misure chi si sono rivelate più efficaci
All'arrabbiate bisogna dare ai titoli strumenti perché questo avvenga stima riconoscenza quanti nei penitenziari e si spendano nei servizi dentro fuori
E per quelli che devono stare dentro che venga ridato vigore agli istituti le alle sezioni di custodia attenuata
Dove ci sono già in alcune realtà ci hanno dimostrato la dance e positività
Ma non è stato fatto quello che delle leggi precedenti si era stabilito di allargare a tutte le case circondariali cito dal diario eccetera
Attenzione
Anche per noi e a tutto il sistema dei servizi piccola disattenzione al problema droga e AIDS
è inevitabile che anche i servizi sono stati colpevolmente trascurati
I servizi socio sanitari territoriali sono stati mortificati dalle leggi finanziarie che di anno in anno tagliavano la spesa pubblica
è la vittima più illustre è stata la prevenzione ridotta al cinquanta per cento a noi caspita ci saranno pure dei responsabili in questo Paese
La vittima di un lustro della prevenzione
Ma anche questo accolto all'accorpamento dei server non sostituendo il personale in pensione sempre più ridotto
Ma l'altro problema grosso è il topo carcere e l'inserimento sociale e lavorativo salto avanti solo per titolo per dire che i sociale
E tutti gli interventi necessari per tutti ma anche per le persone che devono avere delle opportunità quando escono il sociale per piacere
Non è un costo ma è un investimento
è un investimento costa di più rincorrere i problemi dopo allora non guardare per il piacere tutti
Al sociale
Come un mondo a parte uno tra gli altri ma dobbiamo guardare dal sociale per fondare credo le proprie azioni si parte dal basso si parte dalla vita delle persone si parte dal mondo del sociale più trascurato
Otto la mafia più pericolosa
Era nostra intensa era burocrazia
Abbiate pazienza dodici anni è vergognoso
Ma io mi chiedo
Mentre il prezzo che abbiamo pagato in questi dodici anni i vari vento di fragilità di mancanza di servizi di leggi sbagliate l'hanno pagato sulla pelle le persone più deboli e più fragili
Ma che non ha fatto quello che doveva fare in questi dodici anni nella politica che non ha convocato ogni tre anni sempre impuniti
Non è possibile questo che non abiterei leggi deve rispondere rispondere seriamente a tutto questo
E il tempo se n'è andato così o forza o c'è uno scatto in più da parte di tutti per dare fiducia speranza dobbiamo inondare i nostri territori
Le cose belle positive dobbiamo riconoscerle e farle emergere e nel nostro Paese ce ne sono tante
Però mettiamoli in grado di potere funzionare meglio
Grazie
Do la parola al professor Patrizio Gonnella presidente dell'associazione Antigone
Grazie grazie e dopo don Luigi Ciotti di cui sottoscrivo dalla prima all'ultima parola quindi potrei anche non intervenire però è un'occasione ce l'amministratore ringrazio la ministra Dadone per questa occasione data anche alle organizzazioni come Antigone
Beh io direi che noi dobbiamo recuperare i compiti la complessità ci ha insegnato in questo tour Luigi noi dobbiamo recuperare la complessità quella complessità chiedo ci può dire non ci può far dire che Stefano Cucchi è morto perché drogato
Lo stato detto nel due mila dopo Stefano Cucchi è morto perché drogato ecco quella e l'ha comprato quella in una semplificazione quello come una semplificazione vive parlare di Rocca
Perché esistono Rocchi perché esistono tante storie diverse perché esistono consumatori dipendenti perché quel diciannove per cento di ragazzi che abbiamo oggi citato che fra i quindici e i diciannove anni fanno consumi di droga ma non possiamo voto semplifica boh lasciarli nelle mani di polizia nei tribunali e perché saremmo criminali criminali no
Perché saremmo criminali
Vogliamo una società di questo genere una società senza la complessità doppia recuperare la complessità la complessità fa fa fatica anche nelle carceri fa fa fatica lavora andare nelle carceri non ci andiamo
Simula un forse ispirati dava probabilmente uno dei più grandi giuristi della nostra storia repubblicana Piero Calamandrei
Che ci diceva bisogna appena visto non ci andiamo ringraziamo l'amministrazione penitenziaria c'è qui dottor De J. su che ci consente di all'darci da però raccontiamo vediamo le sezioni ghetto per tossicodipendenti dottor decimo vediamo tante custodi attenuate so pochissimo e perché perché si fa una circolare prevedendo per esempio troppo l'istituzione di nuove sezioni dovevamo tutti i detenuti che danno fastidio l'esenzione ex trenta ad articolo trentadue del regolamento di esecuzione e non si chiudesse invece sulle custodi attenuanti non liberiamo noi non ci liberiamo da questo pregiudizio migliaia di persone detenute potrei Moro noi trattarle con progetti di libertà perché vogliamo rimettere discussione conquiste come quella che grazie a Mauro Palma ottenemmo della sorveglianza dinamica in tutti gli istituti di pena e invece no una ditta del tossico più Husayn cella è una vita doppiamente sofferente è una vita doppiamente sofferente dobbiamo recuperare dobbiamo recuperare visione andiamo in carcere siamo stati in carcere l'altro giorno nella sezione Sestante
Al carcere di Torino bene quelle persone oggi fortunatamente è stata chiusa quella sezione di osservazione psichiatrica
Lei c'erano persone con doppie triple diagnosi e ci sono le persone a con i problemi di dipendenza dentro quelle doppie triple di amici e come rideva vivevano come abbiamo descritto e come avevano già descritto le organizzazioni di garanzia in questo ESE e anche in qualità nazionali divergono in modo indecente inumano o degradante ecco ne dobbiamo superare tutto questo perché altrimenti miss semplifichiamo ecco io diciamo autonomo Toldo appunto la questione della complessità e vorrei riassumere vorrei riassumere rapidamente le ragioni del perché bisogna cambiare la legge
Sulle troppe perché bisogna cambiare il DPR trecentonove in primo luogo ragioni etico filosofiche non vogliono diciamo dire cose troppo grosse però in realtà noi dobbiamo fare attenzione dobbiamo fare attenzione che noi costruiamo un meccanismo punitivo di fronte a tutto ciò che non ci piace il meccanismo punitivo di fronte a tutto ciò che non sappiamo trattare il meccanismo punitivo che riguarda stili di vita sbagliati giusti il bambino non solo consumatore non sono mai stato consumatore quindi posso dirlo diciamo mi sento diciamo quella quella terzietà rispetto al tema beh diciamo non possiamo essere una società liberale di massa non possiamo essere una società liberale di massa e su questo su questi io spero che con il referendum si possano te con il referendum si possa dare un passo una possibilità di aprire un dialogo nella società su questo vuol dire aprire un dialogo sulla questione della libertà Dimas perché non è una seconda questione secondaria quando parliamo quando parliamo di troppo
E quando parliamo di truppe una seconda ragione è una razza è una ragione che porta ad argomenti a me molto caro quelli su cui ci siamo formati dei di Antigone cioè penso a al garantismo pedale di Luigi ferraioli cosa ci dice Luigi Ferrajoli ma cosa dice la nostra Costituzione attenzione il principio di offensività deve governare il sistema penale
Attenzione quindi quello che diceva il don Luigi Ciotti io lo riformula in questo modo l'attenzione ai delitti che non hanno una vittima fatte rivediamo quella legge rivediamo perché quella legge è una legge che è in realtà trova i contatti ad avere un suo fondamento di tipo costituzionale fino in fondo per ragioni procedurali si la Corte costituzionale già intervenuta ma è già intervenuto anche sul principio di proporzionalità è una legge che sproporzionata
Rispetto al sistema sanzionatorio totalmente sproporzionata rispetto al sistema sanzionatorio e poi le ragioni di politica criminale solo qui e sono molto contento che se a fianco al procuratore nazionale antimafia pecche evidenti che da voi ha grande stima per il suo per il suo lavoro Blair noi dovremmo cercare quantomeno di aprire un dibattito aprire un dibattito sulle ragioni di politica criminale che in realtà aggiunte diciamo dovrebbero essere alla base di una inversione nella tenuta una interruzione nel tipo di politica da affrontare fino ad oggi non mi pare che il narcotraffico abbia trovato va abbia trovato svantaggi dalla legislazione attuale nome parto mi parlo mi pare riterrà prolifera prolifera su tutto o dove c'è un mercato illegale ci si butta questo è quasi scontato queste quasi s'puntato dirlo ma io dico anche un'altra si va con conclusioni un'altra ragione di politica criminale rapidissimamente essa pure quest'altra ragione di politica criminale riguarda in milioni due-tre Egon lo so di consumatori che fanno diciamo un uso in sostanza che indagata è vietato dalla legge ma non vogliamo creare un sistema in cui nessuno ha più paura del sistema punitivo ma se non c'è un sistema punitivo che può in realtà sa che non potrà punire perché vogliamo mettere due milioni tre milioni di persone in carcere o punirla e allora perde di efficacia per tutti perde di efficacia la legge perde la sua forza
Dice Scrima Beccaria attenzione meglio prevenire cioè nomi punire e chiudendo la questione carceraria il sovraffollamento citato beh qui ministra secondo me dobbiamo fare un tavolo comune non ci siamo
Prendiamo dieci mila persone tossicodipendenti e forse anche a legislazione vigente fino proviamoci crediamoci dietro un tavolo e proviamo a vedere se non riusciamo a liberarle dal carcere perché si può fare per il risparmio netto il risparmio netto per lo Stato sarebbe di noi abbiamo calcolato fra i duecentocinquanta e trecento milioni di Unieuro
L'anno è ben potrebbero essere investiti i progetti per la prevenzione e per il recupero sociale grazie
Dopo la parola al professor Mauro Palma presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale prego professore
Se grazie
Ringrazio anche io ringrazio anche io la ministra
Mi piace usare il femminile visto che siamo in un tavolo di tutti maschi qua né e mi piace invece come dire dare un minimo dei il valore alla ministra
E anche allora ex ministra Livia Turco per il cammino fatto in questi anni
Molti hanno rievocato i dodici anni dodici anni che sono che sono passati non sono stati soltanto anni in qualche modo di non fare
Purtroppo sono stati anni in cui si è fatto lei ministra stamattina parlava delle molte fragilità quelle molte fragilità hanno trovato eccessi di robustezza
E hanno trovato una ricondusse spezza in tutte le istituzioni segregati idee e privati vetero Libertas siano spesso nelle comunità molto più spesso
Nella situazione del carcere ma hanno anche trovato un rischio un rischio concettuale che noi di cui ancora vediamo i prodotti il rischio è quello che il diciamo modello classico che lecca tra di loro le parole norma reato reo pena
Cioè si è in qualche modo buttato perché la devianza cioè il reato
Non è stato più top più diciamo riferibile alla trascrizione ad una norma predeterminata al contrario si sono infila Bonati modelli di normalità
E quei modelli di normalità hanno poi diciamo inciso So sulle norme quasi che le norme andassero a configurare chi non corrispondeva a quei modelli ecco
I reati senza vittima ecco i reati senso offensività
Ecco i reati
Molto diciamo perimetrati attorno a delle forme di comportamenti individuali che chiedevano supporto sociale
Non identificazione in ambito normativo come elementi di reato il sì questa inversione ambientazione culturale molto di più molto difficile da rimuovere e ha ragione
Ha ragione Luigi Ciotti quando dice il sociale
Non è soltanto il valore educativo del sociale
Non è soltanto il listino le istituzioni a ciò deputate come la scuola con la famiglia e sociale è una complessità il sociale deve essere deve essere un coro vedete
Io non aggiungo molte cose alla fisionomia del carcere pentito perché il carcere
Non è
Mi permetta di dire un tavolo tecnico l'autorità carente ad antichi e privata della libertà e in qualche modo il cuore del problema io non ho elementi tecnici specifici e il cuore del problema perché tutto ciò è confluito nelle varie forme della privazione della libertà e del debito o soltanto un paio di numeri che agli in aggiunta a quelli che già lo porto grosso già da Marta Cartabia avevano dato precedentemente
Ci sono in carcere oggi questi sono i dati che la collega aveva dato Emilia ruspe Rossi aveva dato al tavolo tecnico ci sono duecento settantuno persone duecento settantuno persone
Che sono in carcere per e
La recente l'articolo settantatré condannate ad una pena inferiore a un anno e ce ne sono mille seicento terreni che sono condannate a una pena tra uno e tre anni
Allora che cosa mi dicono questi dati mi dicono questi dati che non è soltanto l'estensione del ricorso alla questione come dire privativa della libertà la carcerazione la penalità e alla carcerazione ma anche che si finisce col colpire
E colpire in maniera assolutamente come dire senza tornare indietro quello che è la coincidenza tra la minorità sociale
E la piccola situazioni di criminalità non vi sto a dire gli altri gli altri dati parlo di pene inflitte non ti pene residua perché se vi dicessi di pene residue si aprirebbe il discorso sulle misure alternative e sul maggiore accesso adesso
In sostanza quello che noi in questi anni di robustezza abbiamo finito per elaborare è un modello in cui è la risposta forte mi dispiace dirlo le ha sentite anche questa mattina
Alcune alcuni elementi di risposta robusta diciamo in qualche modo al problema senza oliere l'elemento in sé
Che invece si voleva in qualche modo se in qualche modo fare evidenziare
Ma questa inversione della normale dialettica che esiste tra norma reato pena rischia di essere un qualcosa che va a colpire anche il dopo carcere
Perché quello che tu hai individuato come comportamento non omologato il White infinito attraverso la penalità molto difficilmente loro i nuovi una volta anche che se è uscito da quello
Da qui da quella spirale della penalità
Questa inversione un'inversione che incide sui numeri del carcere è un'invenzione che incide anche sul dopo su quello stigma su cui tutti ci si trovava invece su questo tutti si trovavano d'accordo stamattina
Ecco perché le frecce edita sono molte
E il meccanismo della robustezza la robustezza segrete attiva è il meccanismo che non solo non hai fiuta le persone fragili ma non aiuta novit
A comprendere la fascia la fragilità ecco perché anche il nostro lessico è diventato un lessico sempre più pendente alla irrecuperabilità di alcune persone
E sempre meno tendente a riconoscere l'appartenenza di tutte le persone all'assessore Astorre peccato e in qualche modo riconoscendole trovare per loro le modalità per ricco saldare ciò che possano aver deciso all'interno del legame sociale
Risulta
La parola al professor Fernando ovvio professore associato di politica economica presso l'Università degli Studi di Messina
So che si occupa di tematiche relative allo sviluppo economico in particolare quelle concernenti le politiche di contrasto che alimenti il mercato
Prego
Allora grazie grazie Ministro per l'invito grazie
Allora come è stato anticipato precedentemente io sono un economista e danni presso l'Università di Messina ci interessiamo degli effetti distorsivi dovuti alla criminalità organizzata
Analizziamo demonizzate analizziamo gli effetti per esempio sulla contrattazione da pub i tetti della contrattazione effetti del dell'espressione e dell'usura
E al nell'ambito di questo progetto abbiamo ci siamo soffermati anche sull'impatto della legalizzazione delle droghe leggere
Vedendo sia agli affetti indiretti come quelli di contrasto o di riduzione della criminalità cioè della del dei comportamenti criminali su questo settore ed allo stesso tempo abbiamo considerato lei gli Effetti della legalizzazione in termini anche di gettito fiscale e di aumento delle entrate fiscali stesse
E le l'ambito di questo evento di questo studio abbiamo considerato in modo diretto
Sia i costi
I costi quindi le riduzioni nel nell'ambito carcerario perché come già anticipato da uno studio pure effettuato da voi che i dati coincidono quasi perché noi riusciamo a ottenere un uno un risultato pari a cinquecento milioni di euro quei trecento mi sembra perciò già siamo nell'ambito del del contesto con effetti oltretutto positivi perché il riducendo una somma del genere potrà essere utilizzate in altri in altre realtà economiche e quindi oltre a ridurre l'affollamento delle carceri e quindi un effetto anche indiretto dalle cento stesso
Ovviamente
L'altra H un altro effetto positivo di una eventuale legalizzazione delle droghe in termini ovviamente guardando l'aspetta economiche quello di
Fiducia e anche le spese di impegno dell'ordine pubblico del della sicurezza perché molte risorse della pubblica del dell'ordine pubblico della polizia dei carabinieri ci anche della magistratura sono indirizzate sono impegnati in questo contesto e invece potrebbero essere utilizzate in altre realtà e in altri impegni e quindi è un un un trasferimento ecco di risorse sul tema
Il tema principale però il guadagno maggiore potrebbe essere nella legalizzazione intesa come se in modo molto
Simile a quello della legalizzazione delle sigarette
E quindi in tal caso noi riusciamo a ottenere un risultato annuale di circa o otto otto miliardi di euro cioè quasi la somma di una finanziaria
Ottenendo una legalizzazione di queste di questo di questi prodotti ma non solo questo ma l'elemento fondamentale quindi
I costi i vantaggi indiretti abbiamo anche considerato i costi e anche i costi hanno una certa rilevanza però i benefici indiretti dovuti a questo
A questo passaggio sono legati al fatto che il prodotto
Il prodotto utilizzate venduti un mercato legalizza legale è un prodotto ovviamente di qualità
Perché come è noto molte volte addirittura c'è uno studio dell'Università di Berna che lo evidenzia
Che addirittura su centonovantuno campioni
La il il novantuno per cento di questi prodotti contengono lieve fibre di vetro colle e altri prodotti che sono altamente dannosi e quindi con ulteriori costi nell'ambito sanitario quindi si aggiungo questi sono cosiddetti costi indiretti che si aggiungono anche a questo fenomeno né
Benefici
Dicevo quindi come vedete questo è un elemento lenimento maggiore di questo studio
E il fatto che la possibilità della legalizzazione potrebbe comportare come dicevo un aumento enorme delle del gettito fiscale
Ovviamente ovviamente parliamo della legalizzazione delle droghe leggere e quindi ecco per questo motivo è ovvio è uno studio scientifico ed economico noi non entriamo nel particolare in i giudizi di valore prima che vi è stato un dibattito sul punto no
E il giudizio di valore ovviamente è un problema diverso perché ovviamente ovviamente ci sono varie sensibilità il nostro lo studioso strettamente scientifico che tiene conto ovviamente dell'aspetto economico
Tenendo conto anche degli effetti positivi di indiretti perché noi sappiamo bene e qui il procuratore antimafia
Lo può sottolineare anche le distillerie le relazione del distretto della della della dia negli anni passati erano anche evidenziato che la criminalità gestendo gestendo questo mercato sottrae liquidità alle a sopra liquidità ai settori altamente produttivi la lei investe in felina inni attività imprenditoriali che sono ovviamente non c'è Tory competitiva in settori tradizionali
Non c'è già crea distorsione alla concorrenza
E oltretutto ottiene consenso sociale quindi noi legalizzata Ando riduciamo il consenso sociale oltretutto anche a livello di piazza per capirci gli i giovani che si riforniscono di droghe o altro hanno contiguità
Con il con la criminalità quindi con la legalizzazione verrebbe meno questo
Quindi il dei desidero soltanto evidenziare che dai nostri conteggi
Potrebbe aversi esserci un beneficio che va oltre gli otto miliardi di euro comprensivo sia del jazz maggiore gettito fiscale ma sia anche comprensivo delle riduzioni dei costi per quanto riguarda le spese carcerarie nonché leghiste le spese riguardanti l'ordine pubblico grazie
Ecco così questo era l'intervento del Presidente del professor Ferdinando offrire professore associato di politica economica Università di Messina alla sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che siamo al al ventisette novembre dell'anno scorso i primi di luglio avevamo scontato nell'ordine
Il primo di luglio Mauro Palma garante nazionale diritti e tenuti Patrizio Gonnella presidente dell'associazione Antigone
Il fondatore del gruppo Abele di Libera don Ciotti e leopoldo Grosso del presidente onorario del gruppo Abele che aveva presentato le proposte
Ne emersa dal tavolo tecnico uno dei Talete Ken tecnici preparatori della conferenza nazionale e queste che vi abbiamo proposto abbiamo riproposto la prima sessione tematica della conferenza nazionale il ventisette novembre
Dal titolo la realtà penale e penitenziaria della dipendenza nuove proposte su misure alternative riduzione del danno e e sanzioni era una sintesi il la TAV nel questa questa se se a tematiche era che è stata condotta moderata da Gianfranco De Gesù direttore generale della direzione dei detenuti del trattamento amministra la giustizia e nel corso della del questa sessione intervenuti anche dall'allora Ciano venga ancora procuratore azione antimafia Federico Cafiero de Raho il presidente della Società italiana di medicina e sanità penitenziaria Luciano Lucania vi è poi le conclusioni con l'analisi delle priorità delle parole chiave
Di Mauro soli del CNR
Perché abbiamo proposto viva molto proporre questo noti semantico revisionista far devi ascoltare queste in questa
Gli interventi che già avevamo proposto nei mesi scorsi perché ieri si è votato per i cinque referendum per la giustizia giusta promosso dal Partito radicale dalla lega il quorum del cinquanta per cento non è stato raggiunto e quindi la consultazione non è non è valida
E però c'è una al di là insomma del sicuramente Coni e questi referendum con i tre referendum non ammessi dalla Corte costituzionale sarebbe messo in moto un monumento di una una una stagione di riforme e però c'è una questione che non bisogna mai dimenticare perché ed è una questione che viene elusa dalla maggioranza del mondo politico del nell'informazione della stessa magistratura non è giusto doveroso sacrosanto verrebbe da dire una e e necessaria una riforma della della giustizia
Ma per ottenere una una giustizia che funzioni occorre mettere mano a quelle leggi che hanno che concorrono al suo malfunzionamento intasano le procure ne appesantisco lavoro delle forze dell'ordine causano sovraffollamento delle carceri e la prima di queste leggi è e resta la legge sulle droghe in vigore dal mille novecentonovanta
Il in Italia si continua a a spingere sul divieto sulla repressione sulla punizione
Di certe sostanze ovviamente non di tutte sulla cannabis per esempio ma non sul sul tabacco sulla col e il sistema repressivo punta al basso quante volte l'abbiamo ripetuto i dati ufficiali indicano che nelle carceri italiani trafficati ce ne sono pochi
E dietro la sbarre però Angelo parte ci sono pesci piccoli piccolissimi o persone dipendenti a volte anche con la doppia diagnosi e con gli arnesi psichiatrica
Ma le sanzioni non ottengono un effetto deterrenza e all'inasprimento delle pene introdotto con la legge lo vogliono passare del novanta poi aggravate nel periodo della legge Fini-Giovanardi ad unirsi a due mila quattordici non non ha corrisposto una diminuzione dei reati correlate appunto al consumo di sostanze
Illegali e e al contempo le sanzioni amministrative che puliscono il consumo personale sono diventato uno strumento di repressione ulteriore al di fuori però del controllo
Giurisdizionale e anche in questo caso senza alcun effetto dissuasivo come dicevo il referendum per la depenalizzazione della cannabis avrebbe potuto essere l'occasione per aprire un confronto pum pum plico sulla politica delle droghe ma la Corte costituzionale con la decisione
Che a me ai miei occhi appare del tutto politica ha preferito non ammetterà sostenendo che non fosse in linea con le convenzioni internazionali sottoscritti al nostro paese altri paesi mi si sono mossi
In in modo diverso pensiamo al Canada e questo però non ha sollevato particolari problemi eppure sono paesi che hanno sottoscritto le convenzioni hanno legalizzato la cannabis e adesso si sta nobiltà non discutendo anche sua legalizzazione di altre sostanze
Ripeto il referendum sulla cannabis quello sull'eutanasia legale quello sulla responsabilità civile dei dei magistrati insieme ai cinque sui quali e si è votato ieri ma che sono stati vanificati avrebbero potuto essere l'occasione di una importante stagione di riforme la politica invece ha scelto un'altra strada preferito non cogliere questa opportunità
E la magistratura associata continua insomma ad avere una concezione proprietaria della giustizia e la polvere però dei problemi non è sparita e i nodi sono al pettine e la pole versata solo nascosta sotto sotto il tappeto
Ci fermiamo qui con il notiziario di Previti sionista tra poco nel corso del pomeriggio lo troverete on line su radio radicale punto it i non deve ci risentiamo lunedì prossimo alle tredici grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli