"Erano carte false ? Giornalisti a confronto sull'informazione della Prima Repubblica"

Colate Gorillaz cominciamo preghiamo per giornalisti e i fotografi qui davanti se per cortesia si possono leggermente allontanare perché ci sarà modo per fotografare e riprendere ecco questo è il dibattito di oggi come sapete e intitolato erano carte false e giornalisti a confronto sull'informazione su quello che era l'informazione della prima Repubblica e noi cercheremo approfittando che qui ci sono Paolo Liguori Vittorio Feltri Arturo diagonale che due grossi giorno tre grossi giornalistiche negli anni settanta e negli anni ottanta sono quelle che poco
A hanno cominciato all'interno delle redazioni di giornali a contestare quelli che erano i soviet che si erano instaurati all'interno di queste redazione
E c'è stato un giornalista famoso Giampaolo Pansa che aveva scritto un libro alcuni di voi si ricorderà erano carte false no quale uno del potere del reggino che cominciava a contestare dall'interno quello che avveniva all'interno dell'informazione
Però devo dire che il libro che più mi ha colpito favolose Feltri è stato quello di e Michele Brambilla
C'è Michele Brambilla e un giornalista del Corriere Della Sera
Che sette otto anni fa
Quando si è cominciato il dibattito all'interno
Del Corriere Suso sui grossi cambiamenti che stavano avvenendo e ci state parecchie grosse firme che hanno cominciato ad avanzare
Delle rivendicazione di essere stati quelli che negli anni settanta
Avevano difeso la informazione l'obiettività dell'informazione che avevano tutelata da libertà all'interno delle redazione dei singoli giornali ecco Michele Brambilla che era un giovane andata a vedersi
Quello che succedeva all'interno del Corriere della Sera proprio in quegli anni
E lui aveva scoperta l'ha scritto che all'interno del Corriere della Sera
C'erano i soviet cioè il comitato di redazione del Corriere dalla Sera era un vero proprio soviet che censurava
Preveniva tutta la informazione che doveva essere pubblicato questa posizione è uscita fuori anche in un dibattito che si è svolta l'anno scorso al circo dalla stampa cui hanno partecipato proprio Feltri Mieli
Paolo Liguori e io mi ricordo adesso correggetemi se mi sbaglio che proprio Paolo Mieli ricordava che quando lui era giornalista dell'Espresso gli arrivavano le veline dal ministero dell'Interno
E lui diceva ci dove purtroppo prendevamo queste veline con queste Perina facevamo informazione cioè questo per dirvi un po'il clima che c'era in questa né perché ne parliamo perché parliamo dell'informazione dalla Prima Repubblica perché vediamo che proprio in questi giorni si sta aprendo una polemica sull'informazione dalla Seconda Repubblica
C'è c'è tutto un tentativo da parte di alcuni giornali che sono ormai diventati gli organi di partito
Di un partito unico di opposizione che messaggera Repubblica è il Corriere della Sera che si fanno paladini della libertà ecco io direi
Di cominciare su due punti secondo me estremamente importante uno quello che è avvenuto negli anni settanta
Con la scissione all'interno del Corriere della Sera di un gruppo di giornalisti che non potendo esercitare il proprio diritto
Di scrivere liberamente sono stati costretti a uscirne fuori e a fondare un giornale che poi tutti quanti voi sapete si si è chiamato il Giornale di Indro Montanelli perché il Giornale Nuovo di Indro Montanelli nasce perché all'interno del Corriere la sera non c'è la libertà c'erano i soviet c'era la censura
E non era una questione che riguardava i cosiddetti preciseranno posizioni liberali perché c'era un Bettiza
Un Montanelli che fino a qualche anno fa del settanta addirittura aveva scritto qualche articolo sul compromesso storico in senso favorevole qui io volevo cominciare dalla scissione del Corriere Della Sera
Come è maturato e Feltri allora mi pare che era tu eri
Erie ancora al Corriere sono ancora
è no come lo appoggio
Chiedo scusa
è per parlare un po'di quello che è successo in quegli anni sia quella sera e sia Paolo per esempio su quello che è successo con la questione dell'Irpinia che credo vi ricordate che Liguori è stato il primo che è andata a scavare della provincia di Avellino su quello che aveva fatto di Mita nello dopo terremoto e ha pagato anche delle grosse conseguenza
Ecco io mi fermo qui per il momento e passo subito la parola Franco Servello
La
Innanzitutto un saluto
Da parte della organizzazione di Alleanza Nazionale
E anche da parte vostra un ringraziamento insieme agli amici che sono qui su questo la per una a cominciare da Arturo diaconale che direttore de L'opinione peccato
Fatto anche uno dei pilastri del giornale all'epoca di Montanelli
Un saluto ancora più caloroso io la voglio fare a Vittorio Feltri per quello che fa parte
Che saluta Paolo Liguori è d'obbligo
Ho detto io però devo fare una pubblica confessione come lo perdoneranno qui di amici compreso Luciano Buonocore io sono stato inserito come moderatore
Però si dà il caso che io moderato non sono e quindi mi riesce difficile fare il moderatore sua famiglia e che dimostra subito perché non ci sono un moderatore moderato beh io stamattina ho letto L'Espresso
Ho letto la Repubblica naturalmente anche agli altri giornali compreso il giornale
Nei giorni scorsi ho letto un articolo di fondo di Paolo Mieli sul Corriere della Sera
Io non ricordato un'impressione sarà forse deformata la mia
E questi signori non si danno pace
Avendo perso la battaglia della informazione radiotelevisiva non si danno pace sono impazziti sembra punterei quello che scrivono un territorio punta rinvio quello che scrive Giampaolo Pansa stamattina o voglio dire subito agli amici siccome abbiamo
Così
Furtivamente portato via
O il titolo di un suo libro Carte false beh io avevo tentato ad invitarlo perché se di carte false si parla un intenditore come Panza non esiste in Italia ecco più preparato
Io dicevo quello che scrivono stamattina contro la letizia
Beckett i Moratti è una cosa da dal Sant'Uffizio così incredibile ma che cosa gli abbiamo portato via che cosa gli ha portato via il Governo a costoro l'ha portato via la moglie la figlia la la la nonna non la so
La verità è che ci è stata cento una vera e propria rivoluzione
Nell'informazione dall'otto Paese e non si danno pace coloro i quali danno blindata per quarantacinque anni con ciò la verità contro l'informazione contro l'appalto collocato alla destra italiana
Su questo punto quarto punto poiché perché e le l'amico Paolo Liguori ha fatto un itinerario particolarmente significativo non è partito certamente da posizioni nostre va bene e ha fatto esperienze
Anche sulla tua pelle importanti ecco io vorrei sentire che cosa ha da dire oggi abbiamo già sentito a lungo in una precedente
Testa del Secolo d'Italia ma sentirlo oggi dopo avere conquistato il Governo del nostro Paese insieme a Forza Italia è insieme alla lega insieme al CCD B è una cosa importante sulla quale bisogna soffermarsi grazie
Adesso proverò a moderare Servello perché varie high tech sentita che è quasi impossibile che faccia al moderatore fai si è sentito anche dai toni
E il tema di questa di questo dibattito
Le carte false nel passaggio dalla prima alla seconda Repubblica ci si riferisce all'informazione secondo me l'informazione non è ancora passata
Dalla prima alla seconda Repubblica tanto è vero che ci ritroviamo spesso a dibattere di le stesse persone eccetera ma dire le stesse cose però delle volte noi le naturalmente ci sentiamo ci consultiamo anche fuori da questi dibattiti delle volte devo ammettere che queste persone con le quali si trova comunque sempre un confronto aperto
Su alcuni temi sono poche sono sempre le stesse e nerastra grande maggioranza all'informazione resta resta quella di prima diceva Servello che in realtà
Sembra di assistere a una specie di rivincita di vendetta cioè l'informazione la la maggioranza dell'informazione
Sembra aver perso qualcosa e esserne morto a dispiaciuta realtà non ha perso la battaglia per la radio televisione non ha perso la battaglia per sull'informazione ma insomma ha perso le elezioni cioè la maggioranza delle etichette più no perché lei ha votato il popolo italiano
E la maggioranza dell'informazione bisogna dirlo voi lo sapete credo ma di tutti ma noi io lo so molto bene ne ero perfettamente cosciente
La stragrande maggioranza dell'informazione diciamo oltre il novanta per cento dell'informazione in questo Paese
Era nelle mani o diretta uno di proprietà o Diretta da persone che erano Coppo diretta da persone che ne facevano i contenuti che erano convinti che le elezioni sarebbero andate in un altro modo
Allora le cose stanno cambiando molto lentamente perché tutto quello che era pronto
Per orientarsi in un certo modo tutto diciamo gli apparati dello Stato alcune cose pubbliche
A perfino grandi banche perfino Grandin prese perfino perfino imprenditori e finanziatori esteri che erano pronti ad applaudire alla vittoria di una certa parte politica si son trovati
Di fronte ad un'altra ad un'altra scenario cioè c'era era tutto pronto per la festa mancava il consenso popolare popolando ad a votare come dire allevato un po'la tovaglia fatto che Ascari piatti perché quella festa lì non si è fatta più
Però lo scenario era apparecchiato la tavola era imbandita e l'informazione era pronta era pronta ha soffiato durante le elezioni in un certo modo
E ora diciamo e anche la parte
Più lenta a mettersi
A mettersi non non il movimento ma a mettersi con la testa su quello che è successo insomma già capire quello che è successo io
Vedo leggo i giornali e trovo del telegiornale molte più resistenze di quelle che si potrebbero pensare non ad allinearsi perché non mi è mai piaciuto l'informazione allineata e naturalmente
Non mi piace fare un'informazione allineata alle persone che sono qui non hanno mai fatto no formazione allineata però è anche vero che non si può contrastare quello che è la realtà cioè non si può avere in mano i maggiori mezzi di informazione di questo Paese e sistematicamente contrastare la realtà la realtà di quello che pensano i cittadini comuni sa allora questo è quello che sta avvenendo e che è avvenuto in buona parte anche adesso e quindi io dico che le carte false che c'erano nella Prima Repubblica molte di quelle carte false sono ci sono ancora adesso e dobbiamo aspettare secondo me aspettare che si trovino diversi orientamenti naturalmente il procedere dei tempi farà farà il suo corso
Invece è interessante piuttosto che riferirsi al passato e piuttosto che a riferirsi alle cose che ognuno di noi
Poi ha fatto ha detto ha scritto e fare una piccola riflessione sul presente e sul futuro perché questa è davvero una riflessione secondo me che può essere utile lo ricordava Servello
Io sono venuto altre volte a quelle che erano le feste del secolo molte facce di quelle che sono qui sono le stesse oggi diverso il titolo ed è diverso in parte il simbolo però io credo che non si debba nemmeno entrare in questo clima di grandi polemiche perché mi sembra che lo spirito poi sia lo stesso cioè che ci si arrivi quelli che ci sono arrivati insieme ci arrivino con lo stesso spirito ogni anno si ripete ogni anno rivedo delle facce parliamo dell'informazione e eppure in pochissimi anni in due anni
Pure se nelle nemmeno la nostra realtà è passata dalla prima alla seconda Repubblica sembra passati mille anni mille anni veramente venendo qui ho visto qui dietro all'Arena
Rifondazione comunista con i suoi simboli che vende libri usati di stiamo trecento metri di parco a Milano
Sembra mille anni mille anni ieri non si poteva assistere ad una cosa del genere
Li ha una movimento politico di un certo segno che fa la sua attività qui a un movimento politico di altro segno di altra storia che fa il suo dibattito col segretario nazionale
Quindi vuol dire che qualcosa e per anche se i giornali fanno finta di non aver di non essersene accorti la televisione fa finta di non essersi accorti qualcosa davvero successo
Ora che cosa fare per trasferire questa realtà nell'informazione perché questa realtà va portata agli occhi dei cittadini perché questo è quello che noi stiamo vivendo ora che sentiremo dopo che avrà i suoi riflessi domani e non un certo tipo di polemiche ora mi sembra che sull'informazione si vogliano per forza sottolineare i grandi sistemi grandi scenari per nascondere delle piccole cose no allora sì ci si sta facendo adesso questa grande polemica che Servello ricordava sulle nomine RAI
Su questo riassetto del sistema del sistema radiotelevisivo va ricordato in che paese viviamo viviamo in un Paese che fino a quindici anni fa
Soltanto fino a quindici anni fa dico io aveva soltanto la televisione di Stato
Viviamo in un Paese in cui non lo dico perché lavoro nelle televisioni della Fininvest in un telegiornale Fininvest però molti non lo ricordano ed è sbagliato non ricordarlo questo che solo fino a quattro anni fa
Non esisteva l'informazione sulle reti Fininvest cioè non esistevano i telegiornali se non i telegiornali i telegiornali dell'informazione del cosiddetto servizio pubblico RAI
Va ricordato che il servizio pubblico RAI non avevate le regole
Su due proprie oggi si fa un grande parlare di codici di deontologia e di regole da mettere da mettere nell'informazione oggi che le cose sembrano andare in un altro modo ecco che all'improvviso si vogliono mettere regole dappertutto
Ma noi dobbiamo ricordarci che per quarant'anni il servizio pubblico RAI
Anzi diciamo per quarant'anni meno gli ultimi due che poi sono stati anni travolgenti non aveva bisogno di regole perché era ispirato alle stesse regole che ispiravano tutta la gestione della cosa pubblica dello Stato
Cioè una gestione della cosa pubblica nelle mani dei partiti non servivano regole perché sembrava naturale che la RAI come una specie di propaggine e di appendice si uniformassero gli accordi che c'erano in sede politica spesso bisogna anche dire questo perché c'è stato
è normale lo sa benissimo addirittura in RAI si tentavano formule alchimie di accordi politici che dopo e soltanto dopo essere stati sperimentati nell'informazione diventavano accordi di governo o di o parlamentari quindi è stato quasi addirittura quasi una un un laboratorio sperimentale di certi accordi di un certo tipo di politica l'informazione non aveva bisogno di regole perché sembrava naturale come in linea di discendenza le grandi monarchie che chi andava in Rai non poteva che essere schierato
Nello stesso sistema preciso identico che che governava il Paese che amministrava al Parlamento e che deciderà quasi tutte oggi che sembra sconvolto tutto questo e che si affacciano
Tante cose nuove dico tante non una cosa nuova ma tante cose nuove c'è immediatamente la richiesta di mettere regole ed ecco che noi conosciamo nell'informazione solo da quindici anni il mercato solo da quindici anni quindici anni fa
Un imprenditore privato di una piccola televisione penso che vendendo pubblicità si poteva finanziare la televisione e che vendendo pubblicità si finanziano le imprese che facevano pubblicità attraverso un aumento dei consumi l'aumento dei consumi su diciamo sotto lo spettro della pubblicità poteva in qualche modo essere anche favorire anche la concorrenza e favorire anche il consumatore oltre che il produttore questa idea di mercato normale in molte parti del mondo in Italia è stata per dieci anni almeno demonizzata
Come una televisione commerciale consumistica da distruggere accetta è stata introdotta in questo tipo di scenario l'informazione e ricordate il quando fu fatta la legge Mammì che oggi si vuole abolire fu fatta perché si pensava che questa legge avrebbe tagliato le gambe
Al allora attrice commerciale la legge Mammì fu pensata e fatta perché si pensava che essendo costretti a fare l'informazione naturalmente le reti commerciali sarebbero morte sotto il peso dei costi dell'informazione bene la televisione commerciale che vive di che dire di reddito prodotto dagli stessi programmi e dalla pubblicità ha mostrato di poter fare l'informazione costando dieci volte meno
Allora si sono sviluppate tanti se si fa la concorrenza e il mercato la concorre tante voci io dico tante voci dentro le reti Fininvest diverse chiunque di voi
Vede le reti Fininvest sa una una sola cosa è chiara
Che siccome chi vende pubblicità come potenziale acquirente a tutto il mercato e quindi tutti i potenziali telespettatori le sue reti non possono che essere uniformate non ad un'idea politica ma a come dire tutte le idee deve poter fornire uno spettro un campionario di tutto ciò che il pubblico desidera altrimenti hanno naturalmente l'audience naturalmente l'ascolto naturalmente il mercato pulire ebbe punire ben la stessa terra dice la stessa dice da cui viene prodotto il reddito che consente la televisione vive e allora dentro la Fininvest come voi sapete nonostante tutte le campagne che sono state fatte c'è stata c'è stata pluralismo di idee di intenti di intenzioni e dentro la RAI io credo la stessa cosa e credo che questo tipo di meno naturalmente il sistema era più farraginoso si è comportato in maniera dura ha resistito in maniera dura e ha resistito anche durante la campagna elettorale
Perché era la la l'affiliazione di quel sistema dei partiti che c'era anche prima naturalmente ora con queste nomine si pretende di cambiare anche quello bene che cosa succede oggi c'è una grande campagna in atto nel Paese per dire che insomma
Paradossalmente chi ha lottato contro una certa opinione comune prevalente
Per la libertà per la libertà di scrivere ognuno quello che vuole dismettere o i meno quello che vuole senza senza darci troppe regole né troppe punizioni reciproche ebbene proprio quelli
Sarebbe l'oggi indicati come i servi del nuovo regime questa è una cosa intollerabile certe a me risulta intollerabile
Ma perché stupido perché paradossale perché platealmente falso leggere
Che il giornale diretto da Feltri è proprietà di presidente del Presidente del Consiglio a parte che non è vero formalmente ma qualora pure
Lo fosse io non credo che Vittorio Feltri scriverebbe due righe perché gli vengono dettate o perché gli vengono ordinate casomai al contrario
Rischierebbe di rompere le scatole perché gli piace sedi viene ordinata la cosa far vedere è giustamente che ragiona con la sua testa così è stato finora le abbiamo polemizzato quelli che hanno seguito queste questo tipo di cose lì ci conosciamo abbiamo polemizzato abbiamo in invece fatto battaglie comuni e sempre in piena autonomia e questo avviene sempre costantemente la verità e che c'è un regime dell'informazione che vorrebbe in qualche maniera che prima controllava tutto
E vorrebbe fare in modo che non sfugga questo controllo non è decisa la partita credo che siamo in una fase di transizione che durerà ancora a lungo e che in questa fase bisognerà fare solo una cosa mantenere ognuno le proprie idee e la propria indipendenza
Grazie a dei ruoli ora prima di passare la parola Vittorio Feltri
Beh io devo dei di una cosa io non voglio fare una provocazione
Ma francamente ogni tanto fa pensare con me stesso
Il comma come ci può spiegare
La evoluzione la introduzione di Indro Montanelli
Pedemontana e due quello come diceva Luciano Buonocore prima che fa una scissione nell'ambito del Corriere della Sera perché conformista dice Listera appiattito certe posizioni e indubbiamente anti destra anti tutto
Come mai ecco
Come mai tanto poi la cosa che mi sorprende tanto rigore contro il suo ex se editore ogni giorno partono dei siluri terribili
E anche attraverso i fotomontaggi
Io non credo che sia tutto frutto dell'Orlando Furioso cioè di Federico Orlando no però io non ricordo ecco voglio ricordarlo non tanto a apre il tema ricorda mesto il suo gli anni in cui Federico Orlando sulle colonne del del giornale attraverso quella organizzazione giovanile che era attorno al giornale
Quindi Tavano invitava finanche
Quindi per partecipare a dibattiti che erano contro gli attuali non dico alleati gli attuali simpatizzanti simpatizzanti del Grande Sacerdote Indro Montanelli
Ecco come è potuto avvenire una cosa di questo genere questa saldatura saldatura tra coloro i quali da perseguitano e le perseguitarlo perseguitavano un tempo per l'idea che professava con molto coraggio ed abbiamo apprezzato il coraggio d'allora di Montanelli come mai questa involuzione
A che cosa miniera
Al governo delle sinistre io non lo so c'è una confusione nella testa forse di Montanelli che non credo che neanche Vittorio Feltri possa fare chiarezza privata
No non ci riuscirai a farmi parlare male di Montanelli
No io sono dispiaciuto come immagino la maggior parte di voi nel constatare come un uomo dalla forza di Montanelli dall'abilità dalla bravura dalla solidità intellettuale di Montanelli abbia potuto fare quello quello che ha fatto però credo che ognuno si è anche libero di fare quello
Quello che crede noi siamo liberi di provare rabbia o dolore personalmente provo provo amarezza
E soprattutto non riesco a spiegarmi una cosa mi piacerebbe che fosse lui a spiegarmela ma non ho più avuto modo di di incontrarlo qualora lo incontrarsi mi porrei questo quesito mettiamo pure che Berlusconi sia quel malandrino che Montanelli dice dice serve mettiamo pure che Berlusconi abbia tutti i difetti che quotidianamente
Vengono elencati illustrati spiegati sul sulla voce può anche darsi
Ecco mi domando come Montanelli non tanto abbia potuto lasciare il giornale per fondare la voce oggi mi domando con lo stupore come abbia potuto stare diciassette anni Montanelli come Berlusconi prima di accorgersi che era un farabutto
Diciassette anni sono indubbiamente tanti e allora i casi sono due
Come Montanelli che ha avuto un processo un po'un po'lento nel capo né capire né comprendere e allora questo ci deve siete fare interrogare tutti quanti anche sul passato di Montanelli
No non credo se invece Montanelli
Allora è stato bellissimo per diciassette anni come per diciassette anni ha dichiarato di stare con Berlusconi beh allora si vede che mente adesso o una o l'altra cosa non penso proprio che ce ne sia un acre
Ecco ma al di là di questo io sono convinto
Contrariamente a a quello che ha detto Liguori che qualche servo del regime ci sia già anche oggi in passato ce ne sono stati tanti
Io comincio a vederne qualcuno anche oggi qualcuno che cambia rapidamente la camicia
Da un'allusione non casuale cambia anche la giacchetta la cravatta e si presenta come innovatore come critico dalla Prima Repubblica
Ecco si veste si veste di nuovo io credo poco a queste conversioni dell'ultima ora ne abbiamo viste tante probabilmente più anziani si ricordano anche del ventiquattro aprile non di quel venticinque quando queste conversioni erano veramente di massa e quindi non mi piacciono assolutamente non mi piazzo sono anche convinto che fra sei mesi
I campioni della Prima Repubblica non ci saranno più forse si raduneranno in un club di di reduci ma non più combattenti
Sarà un momento brutto
Sarà un momento brutto per la stampa perché significherà che siamo tornati al conformismo all'opportunismo e allora io penso che che tutti noi ma specialmente voi che siete stati scusate la parolaccia ghettizzati per per tanti anni insomma dovrebbero nutrire dei sospetti nei confronti dei ghettizzato di che adesso si trasformano in ospizi
Naturalmente anche graditi vorrebbero anche essere graditi quindi un po'di attenzione nell'accogliere tutti a braccia aperte e ciò che Forza Italia spesso non ha saputo fare
Spero che Alleanza Nazionale si è un po'più attenta me lo auguro vivamente perché sarebbe sarebbe spiacevole dover constatare il contrario
Io ritengo che però dobbiamo guardarci anche da un possibile
Altro gravissimo errore ed è quello di
Pensare che
Cambiato il regime parolaccia
Si possa si possono adottare di quel regime gli schemi qualche qualche segnale qua e là qua e là si vede e francamente non mi piace scusate la mia brutalità ecco io non vorrei che
Si passasse da un regime a prevalenza democristiana
Nel quale nessuno poteva fare un passo in in televisione ad esempio una neanche una piccolissima carriera se non era un lacchè della democrazia cristiana naturalmente poi al club si è aggiunto il partito socialista
Si è aggiunto anche un partito che non era ufficialmente dalla maggioranza ma che di fatto lo era cioè il Partito comunista e poi il PDS ecco questo club faceva e disfaceva a suo piacimento io
Credo che sarebbe opportuno che d'ora in avanti non ci fossero più esclusioni di questo tipo e che si privilegiasse però altri metodi mi rendo conto che è difficile
Tant'è vero che nelle ultime nomine RAI
C'è stato chi si è lamentato prima Servello citava un articolo che è comparso proprio questa mattina nell'ultimo anno da L'Espresso un articolo di Giampaolo Pansa che se la prende Tonk con tutti forse anche con se stesso
Per per queste nomine
E
Non riuscendo a dimostrare che sono nomine lottizzate
Ha messo tutti ha fatto di ogni erba un fascio ora io mi domando che razza di lottizzato di siano i nostri amici della maggioranza se hanno nominato
Come direttore di Rete uno un democristiano inossidabile come
Come Franco Iseppi
Anzi mi adesso mi sto forse sbagliando mese prima e Giordania Giordani Giordani che è un altro democristiano fare tre uno
E a rete due un altro democristiano che appunto Iseppi che citavo prima due democristiani pazzeschi proprio di quelli della prima ora dalla seconda sono rimasti democristiani anche oggi che non c'è più la democrazia cristiana
Devo dire che sono due per due persone tecnicamente bravissime sono persone sicuramente capaci di fare la televisione credo che non vi siano altre nove persone più brave di loro
Però sono democristiani o da sé questa maggioranza se il comitato se il consiglio di amministrazione della RAI ha inteso a lottizzare nominando questi due democristiani
Come direttori dirette sono lottizzatore dal Menga perché avrebbero dovuto mettere
Se poi consideriamo che alla terza rete tanto per lottizzare ci hanno spiazzato Sergio Zavoli che non è l'uomo della Prima Repubblica ma direttiva del Regno Unito
Sembra eccessiva
Fece ci sono state anche delle critiche feroci Issime nei confronti di Carlo Rossella che
è stato fino a qualche giorno fa vicedirettore vicario di di Panorama di Panorama ora Rossella viene fatto passare come l'ultimo dei giornalisti quando Rossella è stato inviato alla stampa è stato direttore di Stampa Serafini
è uno dei giornalisti più con più spessore peraltro non è mai stato mi risulta di destra perché io ricordo negli anni negli anni ruggenti alla Mondadori era uno che agitava volentieri la bandiera rossa quindi diciamo che viene sicuramente viene sicuramente dalla sinistra io adesso non so neanche distinguere fra comunisti socialisti io vedevo vedevo solamente rosso in quel periodo calme erano tutti uguali
Però anche questo è uno strano modo di lottizzare se come direttore della rete più input della Rete del telegiornale più importante
Della Rai televisione sì da mettere un signore con questo passato professionalmente ineccepibile per l'amor di dio ma dal punto di vista politico dal bivio da dal secondo il mio parere il parere non è affidabilissimo
Ma io credo che non sia necessario avere un'affidabilità politica perché è un giornalista se è bravo alla sensibilità di capire in che in che momento vive alla sensibilità per dare spazio a chiunque per dare a voce per dare voce a chi non l'ha mai avuta soprattutto per dare voce a chi la merita e non mi pare che in questo momento meritino
Di divieti di trovare come cassa di risonanza i pidiessini i quali hanno avuto peraltro la direzione della terza rete perché mi risulta che il direttore della telegiornale tre sia una signora comunista
Poi diventata pidiessina francamente io questa lottizzazione non la vedo se trattasi di lottizzazione ripeto è una lottizzazione fatta male quindi bisogna cambiare il il consiglio di amministrazione della RAI per incapacità lottizzare ecco se mai questa dovrebbe essere la critica
Dopodiché non escludo non escludo che i signori che sono stati nominati dal Consiglio di amministratore
Possono dare delle prove pessime però dobbiamo aspettare almeno sette otto mesi per giudicare giudicare ancora prima che si che si mettano dietro la scrivania nonna mi sembra un una buona cosa mi sembra semplicemente
Un pregiudizio mi sembra un giudizio pregiudizi non giudizio ma un pregiudizio e pregiudizi come voi ben sapete vanno vanno respinti
Poi rapidamente volevo rispondono un po'quesito che poneva Servello come mai
C'è questo ritardo nel nel nell'adeguamento della stampa le nuove realtà diciamo che il ritardo si spiega facilmente noi in Italia noi parlo di noi giornalisti
Siamo volgari
Siamo rimasti Bulgari siamo una delle poche isole infelici del socialismo reale
Per una ragione semplicissima negli ultimi venticinque anni non si diventava giornalisti se non si era graditi ai Comitati di redazione
I comitati
Comitati di redazione che cosa sono sono i sindacati
Ora i sindacati in Italia hanno svolto un un luogo terrificante
In tutti i settori ma nella stampa ne hanno svolto uno liberticida addirittura i infila ferrotranvieri i metalmeccanici i tessili hanno sempre avuto come minimo tre sindacati
In alcuni casi come nella scuola
Ci sono stati quattro sindacati perché alla triplice c'era da aggiungere il sindacato autonomo senza contare la CISNAL che pure ha svolto un un un ruolo di di qualche peso
E giornalisti che pure non sono tutti uguali che hanno una grandissima differenziazione di di tipo politico addirittura quasi a livello individuale guarda caso hanno sempre avuto un sindacato unico
Ereditato peraltro dal regime fascista infatti fu Mussolini ventotto con la corporazione dei giornalisti a dare un assetto ben preciso la nostra categoria rendendola molto privilegiata
Oggi abbiamo a cuore il sindacato unico ma non siamo più neanche privilegiati perché ci prendono tutti a calci nel sedere almeno a livello retributivo
Quindi non c'è stato nessun guadagno nella conservazione del sindacato unico anche perché il sindacato unico che con una sola matrice ed era una matrice rossa
I dirigenti del sindacato imponevano alle dalle redazioni un determinato comportamento tenevano in scacco i direttori i direttori non comandavano più nelle redazioni e patteggiano con il sindacato
Se patteggiano la quiete in redazione in cambio di assunzioni quali assunzioni
Le assunzioni erano clientelari non ha un cliente reali
Per favorire l'editore o il direttore per favorire il sindacato il quale immetteva quindi nelle redazioni dei potenziali votanti voi occorre cioè chi entrava in redazione Point
Restituiva il favore votando per questo sindacato per il sindacato di fatto ha cementato la categoria che è una categoria a prevalenza sociale comunista ed è difficilissimo
Fintanto che questi qui non moriranno che ci possano essere dei cambiamenti radicali a meno che qualcuno non riesca a sfasciare il sindacato e io ci sto provando nel mio piccolo
Non so se riuscirò stralciarlo ma ci sto provando ripeto perché si continua a dire che dobbiamo guardare all'Europa che dobbiamo guardare al giornalismo anglosassone che il giornalismo da imitare che il giornalismo scuola ora giornalismo anglosassone non ha più il sindacato
Ciascun ciascuna redazione ciascun giornale a il proprio sindacato alla propria rappresentanza delle trattative avvengono nell'azienda a seconda delle risorse dell'azienda e delle capacità dei giornalisti sono in questo caso si può avere un minimo di pluralismo è inutile parlare di pluralismo e poi conservare il sindacato unico perché è una contraddizione di termini
Ecco detto questo credo che la spiegazione sia abbastanza chiara
Ora noi ci lamentiamo perché è il Corriere della Sera perché la Repubblica la stampa qualche volta L'Unità danno la sensazione di essere giornali fotocopia
Nel senso che hanno gli stessi titoli hanno gli stessi commenti io non non sono convinto del tutto di di questo sicuramente ci sono giornali che faticano a spostarsi verso il centro è verso la destra per le ragioni che dicevo prima perché i giornalisti sono nati con quella mentalità con la mentalità di sinistra un dipende dobbiamo dimenticare che l'egemonia culturale di sinistra
Ha condizionato pare che i cervelli io al giornale per esempio ho moltissimi giornalisti che si proclamano di destra e sono convinti di essere di destra ma quando parlano capisce lontanamente che sono nell'intimo di sinistra
Perché hanno recepito in modo addirittura cronico quell'acculturarsi a quella subcultura di sinistra della quale siamo tutti stati schiavi negli ultimi venticinque anni
Allora la battaglia la battaglia sarà lunga ma nel momento in cui finalmente in ogni giornale ci potrà essere un sindacato autonomo veramente autonomo anche nel cervello
Che combatterà le proprie battaglie per ottenere ciò che è ottenibile ossia miglioramenti economici ma non normative astruse
Che uccidono le aziende perché noi non dobbiamo neanche dimenticarci che questi sindacati a forza di appesantire gli organici di clienti hanno ridotto le aziende editoriali
In uno stato di asfissia
Un'azienda editoriale è un'azienda come le altre se non produce reddito muore ma questo faceva comodo ai sindacati per quale motivo
Perché il giornale che non è autonomo economicamente è costretto a dipendere dai partiti dai governi dai potentati
E nel momento in cui un giornale per chiudere costretta a non chiudere costretto a bussare alle porte di un'industria di una banca o dei partirono dei partiti politici è immediatamente schiavo di chi dà loro i quattrini per sopravvivere ma sono ma sono schiavitù queste che hanno fatto sempre comodo ai giornali di sinistra perché non agognato hanno che a questo cioè a un regime di tipo sovietico fortunatamente le cose stanno cambiando ma non illudiamoci che cambino in fretta
Perché ci vorrà del tempo bisognerà che ci sia una maturazione a livello culturale che può avvenire in due modi o con non svendita all'ammasso cosa che io non escludo
Da parte dei giornalisti un cambiamento di pelle rapido per motivi opportunistici oppure una maturazione che sia veramente culturale e allora finalmente ci libereremo da tante storiacce
Di cui di cui Brambilla è stato un un grande narratore del suo libro citato in apertura un gran libro che dimostra come non solamente al Corriere della Sera ma su quasi tutti i giornali italiani
Per circa vent'anni
Ha comandato un colore solo il rosso fortunatamente questo rosso ormai è una rosa pallido grazie
Grazie
Io non farò nessuna provocazione all'amico Arturo diaconale dico soltanto questo non so se oggi ai sentito il telegiornale
Dell'una dell'una e mezza
Beh c'era una diciamo così una trasmissione un servizio interessante
Il Presidente della Repubblica
In un loro incontro non ricordo bene a che livello
Seconda delle
Ad Ancona
Le norme non sapevo a che livello diciamo così politico professionale o altro come trova il modo di parlare della libertà di informazione
E lancia così spezza una lancia si spezza una lancia per il trattamento in par condicio
E tutte le forze politiche partiti partiti e movimenti
Beh noi per carità apprezziamo questo
Diciamo Indirizzo generale del Presidente della Repubblica quella verità come missili l'avremmo apprezzato molto di più qualche anno fa comunque non è mai troppo tardi
Dietro una provocazione altura diaconale dico soltanto alla all'amico Vittorio Feltri che apprezzando l'iniziativa che ha assunto pubblicamente
Di eliminazione sostanziale sostanzialmente dell'ordine unico dei giornalisti mi pare che sia stato un po'preceduto un po'preceduto
Proprio dal Polo diagonale che come precedente o segretario non ricordo bene della Federazione dalla stampa romana avuto un momento di rottura molto coraggiosa in tempi piuttosto calmi Tosi prego Andrea
Qui tocca un compito molto gravoso parlare dopo Paolo Liguori soprattutto dopo Vittorio Feltri
è un impegno quasi disperato visto e considerato che poi condivido quasi totalmente quello che hanno detto e quindi debbo trovare dei margini di novità rispetto a tutti quanti gli argomenti che hanno sollevato
E allora mi piace partire dal riferimento del Capo dello Stato io non ho seguito il telegiornale di cui parlava l'amico Servello ma so che il capo dello Stato si è recato nelle Marche prima a Loreto e poi le ad Ancona voi sapete che il capo dello Stato c'è una caratteristica ogni tanto che dalla Madonna ed è andato a Loreto
Avuto
Una illuminazione
Una illuminazione che credo introduca perfettamente la discussione che stiamo facendo cioè quella che il mondo dell'informazione
Gliel'ha detto deve aver detto direttamente la Madonna di Loreto
Deve dare spazio uguale a tutte quante le forze politiche allora
Rispetto a questo dobbiamo parlare di novità assoluta
Le carte false in questo Paese si tramandano di generazione in generazione
E questo rappresenta una constatazione da alcun pericolo
Quando si parlava del libro di Giampaolo Pansa carte false
Ma debbo dire che quel libro colpiva nel segno perché Panza scriveva di carte false rispetto all'epoca della informazione omologata di stampo democristiano
Non lo possiamo dimenticare
Il monopolio di Stato della RAI tutti quanti i giornali prorogati attorno ad una informazione che veniva direttamente dal Palazzo
E quel palazzo era occupato esclusivamente dal mondo e dal regime democristiano come ha detto giustamente Vittorio Feltri poi quel regime per cooptazione si è allargato
Ed è diventato un regime democristiana socialista e infine anche primo Christian consociativo
Per cui
L'informazione è stata lo specchio esatto ed è stata funzionale a regime consociativo in cui non eravate
Gli unici a non esserci eravate voi
Allora questo non va dimenticato non va dimenticato perché a Giampaolo Pansa bisognerebbe chiedere di scrivere un altro libro
Fu un altre carte false
E le carte false che si sono ci sono state dagli anni settanta ad oggi
Io ero me lo ricordo perché ahimè faccio parte di quella categoria
Che può essere anche insultata e voi sapete che una delle la coerenza si dice alle volte
E la virtù degli imbecilli
Allora io ahimè o questa virtù non so se sono imbecille però sono molto
Chiedo di essere stato coerente di esserlo da tanto tempo
Cioè DS ha mostrato di rimanere tale e quale a quando negli anni settanta all'interno del sindacato della Federazione della stampa mi battevo contro l'informazione omologata
Attenzione a non Bagnardi
Prego prego no come dice giustamente bisogna serrare le fila perché ci sono nuove battaglie da fare
Ecco vedete l'informazione degli anni settanta era un'informazione a senso unico non più democristiana ma di tipo pronto consociativo io ve lo ricordo ma credo che sicuramente a voi
Non sia scomparsa la memoria
Quando la violenza veniva soltanto da una parte quando le stragi avevano comunque un marchio
Quando le Brigate Rosse ricorda Servello erano presunte sedicenti e questo la presunta sedicenti non è durato per qualche mese è durato per anni quando all'interno delle redazioni ha detto bene l'ha ricordato bene Feltri all'interno delle redazioni non c'era possibilità di esprimere un'opinione che forse diversa
Da quella di una maggioranza che si era formata nei cortei del
Dalle aule universitarie alle stanze delle redazioni soltanto per motivi ideologici
Io purtroppo non sono più giovanissima mi ricordo di Walter Tobagi mi ricordo di Walter Tobagi qualche mese prima
Che venisse ucciso venne a Roma io ho sempre lavorato a Roma e mi racconto della sua idea di creare all'interno del mondo dell'informazione una nuova aggregazione che rompesse quel monopolio
Ecco dopo qualche mese l'ENEL Walter venne ucciso
Per fortuna qui il clima è cambiato
La situazione
Si è distesa
Però non dobbiamo dimenticare
Che non ci sono state le pistolettate poi nel corso degli anni negli anni successivi ma fino a qualche mese fa
Il processo di omologazione era assolutamente in atto
All'interno delle redazioni continuava lo stesso clima di intolleranza nei confronti dei chi osava opporsi all'opinione generale e soltanto pochissimi
Pochissimi
Pazzi sconsiderati
Be
Vittorio Feltri è stato un pazzo sconsiderato vittorioso ma un pazzo sconsiderato ma pochissimi hanno avuto il coraggio di battersi apertamente
Contro quel clima contro quell'egemonia
Perché battersi significava non solo andare controcorrente significava non entrare in RAI non avere posti non fare carriera significava avere problemi anche di tipo economico e familiare per tantissimi
Perché poi anche gli orari hanno famiglia no ogni tanto
Allora tutto quanto questo è durato fino a qualche mese fa
Allora ci Giampaolo Pansa lo scriverà
Un libro un nuovo libro
Sulle carte false degli ultimi quindici anni di lavori io credo di no
Io credo semmai che scriverà un libro sulla grande delusione che tutto quanto quel mondo ha voluto
All'indomani del ventotto
Marzo
Ci sono svegliato una mattina hanno scoperto che il mondo gli era cambiato sotto gli occhi e non se n'era ora non se n'erano accorti
Che la maggioranza degli italiani non ragionava non pensava non seguiva quello che la stragrande maggioranza dei giornali gli aveva insegnato per tanti anni
Estrae la vera rivoluzione
Nella rivoluzione che è stata fatta dagli italiani rispetto a questa rivoluzione la nostra categoria deve ancora fare la propria
E credo che uno dei mezzi per fare questa rivoluzione sia appunto quello che indica Vittorio Feltri
Io sono uno che a impegnato la propria attività professionale
Dedicandola in parte anche all'attività sindacale
Lo so che nel sindacato per tantissimi il sindacato dei giornalisti per tantissimi
Il rifugio
Di chi non ha la soddisfazione di tipo professionale
Io debbo dire che su Di Fazio di tipo professionale ne ho avute spero di avere anche altre oppure mi sono dedicata al sindacato mi sono dedicato al sindacato per un motivo solo
Perché non mi andrà alla di darla vinta a quelli che entravano nelle redazioni solo per quel motivo
Adesso dovrei essere contento perché il clima è cambiato e perché improvvisamente scopro di non essere più solo è anzi vi debbo dire francamente che assisto a dei fenomeni abbastanza curiosi
Vengo costo quotidianamente scavalcato a destra
Tutti quanti quelli che una volta
Indicavano come il nemico da battere all'interno del sindacato adesso ne guardano come se fossi un pericoloso progressista pericoloso sì ma progressista no
Allora
Io credo che la strada indicata da Vittorio Feltri sia quella giusta
Dobbiamo rompere lo strumento l'unitario del sindacato dei giornalisti è dello stesso ordine dei giornalisti
Che è stato uno strumento di omologazione culturale di informativa e che è stato lo strumento attraverso il quale i partiti egemoni dal vecchio regime hanno controllato e diretto equilibrato l'informazione in Italia
Lo dico con un certo dolore ovviamente perché ho speso tanto tempo che ho dedicato tanto tempo al sindacato
Però credo che sia un passo inevitabile
Così come che si credo che sia inevitabile un'altra circostanza
E credo che su questo punto dobbiate essere voi
Ad avere il controllo della situazione
Dovete stare attenti al riciclaggio
Questo non significa che è un appello alle analisi del sangue e alle prodezze
Assolutamente no
Ben vengano tutti quanti quelli
A cui finalmente si spalanca il cervello ben vengano
Attenti però
Che questa rivoluzione che è stata fatta
Inopinatamente ed incredibilmente malgrado tutto dagli italiani non venga inquinata
Da tutti quanti quelli che nel passato hanno gestito
Il vecchio regime
Dovete tenere sotto controllo
Dovete essere rigorosi
Non potete consentire che
Tutta il sistema informativo italiano cambi pelle faccia in un attimo
Perché il pericolo quale il pericolo è che questo cambio di pelle repentino
Porti a una nuova omologazione di senso che ho di segno contrario
Certo può fare comodo e può essere anche intrigante di interessante dopo essere stati chiusi per tanto tempo alla finestra a vedere gli altri
Che nella Pasticceria singhiozzava no poter entrare
Dalla porta principale la stessa pasticceria però state attenti
L'omologazione è un disastro
Nell'erogazione uccide uccide le idee
Diceva Paolo Liguori
E faceva un commento positivo
Che singolare e tutto sommato è positivo che mentre qui si discute
Di questi temi e a qualche centinaio di metri si svolge una manifestazione di Rifondazione Comunista tanti anni fa non sarebbe stato possibile e giusto
è giusto però io aggiungo anche un'altra cosa mi dispiace
Che nei dibattiti che si vanno facendo in giro per l'Italia atti battezzate siano sempre quelli che la pensione Oberon ma nello stesso modo mi sarebbe piaciuto cui litigare con Giampaolo Pansa
Avrebbero avuto perché la loro cultura ancora quella della chiusura totale
E la cultura di chi non accetta il dialogo ecco da questo punto di vista bisogna essere più avanti di loro
Perché soltanto in questo modo si può tornare ad essere vincenti perché si è vinto una volta e si è vinto una grande battaglia io spero che si dica che la guerra nel futuro grazie
Grazie
Grazie per questo magnifico intervento ora vorrei approfittare di questo passaggio da un oratore all'altra per salutare la vita onorevole europarlamentare Cristiana Muscardini che fuoco ma dare
Pecora facciamo facciamo delle domande specifiche
è stato affrontato crea un tema molto importante che è quello del sindacato
Non si è parlato di un sindacato in particolare
Che è una delle cose più aberranti che possono esistere nel sistema politico e dell'informazione del nostro Paese dell'Usigrai
Del sindacato per la Rai ma quello è un sindacato oppure vuol farla da padrone all'interno del servizio pubblico con convegni con manifestazioni più atipico anche oggi che la grafia riunite non so dove per fare proclami e proclami per impedire la sutura
Beh insomma è un po'troppo
In pratica e una Teki elementi di inquinamento volare televisione EDP protezione intollerabile intollerabile delle situazioni che ancora all'interno della RAI solo per l'oggi dalle sole rimosso e quindi io penso che dovrete anche da questo punto di vista considerare la posizione del sindacato all'interno della RAI
Poi volevo fare un'altra una domanda che naturalmente voi potete prendere
Come ritenete e dare una risposta se volete B
è importante l'informazione
Però attenzione
Ci sono problemi che riguardano non solo l'informazione ma la formazione del cittadino
L'altro ieri c'è stato che un dibattito molto importante
Che riguardava la scuola che riguardava la scuola
Vorrei giornali tendenzialmente tendenzialmente riferiscono quelle che sono le posizioni del ministro del sottosegretario qualche volta ma soprattutto le opinioni correnti
Io penso che il problema della scuola nel nostro Paese sia un problema cento
Tant'è che
Il problema dell'informazione è importante ma quello della scuola collegata a quella dell'informazione e forse uno due più importanti Ferrari su questi temi si ritiene un opinione da parte di Paolo Liguori
Su questo tema del sindacato della RAI sono anche intervenuto nei giorni scorsi perché siamo stati per esempio nel è un vecchissimo problema il sindacato dei giornalisti RAI è un problema che rispetto alle cose che diceva Feltri sul sindacato dei giornalisti una peggioramento enorme oltre a tutto perché questo sindacato non agisce soltanto diciamo di in una redazione normale di un giornale nella quale c'è comunque possibilità di sopraffare con le cose che diceva Feltri le opinioni di Ersel agisce all'interno di un servizio pubblico di un servizio che viene pagato con i soldi di tutti e che ha accumulato dei debiti che vengono poi pagati con i soldi dello Stato
Io sono intervenuto per esempio a proposito di questa cosa perché abbiamo assistito proprio negli ultimi giorni è un episodio gravissimo lo sciopero ultimo che c'è stato della RAI e una cosa che meriterebbe molta più attenzione devo dire addirittura ancora più attenzione di quella che di quella che effetti ha dedicato alla questione del contratto e giornalisti perché
Lo sciopero della RAI che è stato proclamato l'altro giorno è avvenuto soltanto a danno del cittadino utente o contribuente allora per prima cosa quello sciopero è stato retribuito
Perché i giornalisti che fanno lo sciopero audio-video non lavorano non fanno il loro dovere di dare immagini per il pubblico ma per l'azienda lavorano
Sono presenti se voglio essere presenti cioè non sono presenti perché si dichiarano sciopero ma lo sciopero audio-video non comporta lo sciopero dalle notizie quindi ci sono delle regolari comandate all'interno delle redazioni c'è un'altra questione
I giornalisti della RAI attualmente sono mille seicentocinquantatré questa questione è stata sollevata proprio dalla presidente Moratti ha avuto un'eco un giorno sulla stampa non è stata più detta
Quando si parla della RAI e delle proteste della RAI non si parla mai a nome dei tredici mila dipendenti ma si parla sempre a nome dei mille seicentocinquantatré giornalisti che sono una parte per corrisponde poco più del dieci per cento ma hanno un potere un potere di informazioni un potere di gestione e dei legami con una categoria che a sua volta un grande potere sui giornali perché poi sono questi legami
Trasversali con i giornalisti colleghi dei quotidiani che ridanno questo potere
Molto ma molto superiore al loro numero
Allora che cosa succede innanzitutto succede che la RAI offre un servizio di informazione con mille seicentocinquantatré giornalisti e pochi sottolineano che questo servizio pubblico pagato dai cittadini si confronta con un servizio sulle reti private sulle reti dove lavoriamo noi che viene garantito in tutto compreso lo sport e i servizi d'informazione e tutti e tre i telegiornali delle tre reti da centosessanta giornalisti
Cioè siamo in una proporzione di uno a dieci certo noi agiamo in ristrettezze alcune volte e ce ne lamentiamo
Perché è la logica dell'impresa privata dell'impresa privata che può creare dei posti di lavoro e può garantirli se non fa sprechi
Ma certo un rapporto di dieci a uno dimostra che almeno almeno un terzo dei giornalisti della RAI sono superflui per il servizio che offrono che come potete vedere tutte le sere non è così
Non è dieci volte superiore non è dieci volte superiore qualità e per quantità di di ore e di programmazione quindi questo è il primo punto l'altro giorno su questo sciopero
Che l'Usigrai ha dichiarato ha convocato delle assemblee alle quali hanno partecipato una quota minima ridotta dei giornalisti
Il TG uno ha votato hanno votato sono trentanove persone a favore quindici contro il TG due ha notato trentadue persone a favore otto nove contro il TG tre hanno votato a favore ventinove persone contro due tre
E il team che il TG la testata sportiva ha votato quindici persone contro due persone contro questi sono cifre che sono apparse sui giornali cronache nessuno c'ha fatto caso
In poche parole centoventi centotrenta giornalisti su mille seicento
Hanno paralizzato un'informazione che non è proprietà dei giornalisti della RAI e non è neppure proprietà dei giornalisti della Fininvest ma è un diritto di chi ha il televisore e paga il canone in particolare
L'informazione RAI
C'è proprio in questo caso la la la la la prova concreta di una lesione dei diritti del cittadino una lezione che viene perpetuata da innumerevoli dibattiti e polemiche
Sulla libertà di stampa tutte le volte che si affronta questo problema voi noterete che esso da alcune parti su alcuni giornali ed alcune parti che hanno hanno una forte e chiara ed evidente ed esplicita matrice politica si solleva il problema della libertà di stampa e si dice ma noi dobbiamo avere questa opinione per esempio un'opinione pregiudiziale nei confronti del governo la stampa è libera secco contro il Governo l'avete sentito cento se non è contro il governo non è libera questa è una concezione della libertà di stampa
Che vede la libertà di stampa come monopolio dei giornalisti cioè di chi scrive di chi informalmente la libertà di stampa è la libertà dei lettori degli ascoltatori degli utenti di avere tutte le informazioni questo lo dico a proposito è stato citato qui Montanelli una delle cose più gravi di questi ultimi tempi
Che ha di cui si è reso
Partecipe Montanelli non è stata la partecipazione trionfare al Festival dell'Unità quella è una cosa che può essere celebrata come il concerto di Caracalla della Ida che fanno naturalmente a ogni inizio di stagione a Roma
Una uno spettacolo un grande aspettavo la cosa più grave è stata questo convegno promosso dal suo giornale in cui si è confusa la libertà di stampa come una libertà degli operatori degli addetti a lavori della stampa piuttosto che dei cittadini tant'è vero che la conclusione è stata che per migliorare le cose ci vorrebbe un concerto dei direttori che dovrebbero mettersi d'accordo tutti assieme a descrivere tutti le stesse cose
E le stesse cose contro il Governo cosa che lederebbe la libertà di concorrenza e quindi lederebbe la libertà concreta reale dei cittadini lettori dei giornali e ascoltatori alla il sindacato
Nelle sue forme commette questo errore che Feltri spiegava benissimo prima il sindacato nella RAI il padrone occulto della RAI il sistema dei partiti aveva prodotto un sindacato omologato al sistema dei partiti
All'interno della RAI ci troviamo di fronte a un paradosso
I cittadini col voto hanno spazzato via il sistema dei partiti abbiamo un nuovo sistema politico
Nella RAI si dà vita ad altri meccanismi per cui i dirigenti sono nominati dai presidenti delle Camere non più dai partiti si potrà ancora cambiare si andrà ancora avanti ma in ogni caso tutto avviene in un'altra maniera
Il sindacato che resta interlocutore padrone dentro la RAI è riferito ancora al sistema della Prima Repubblica e conto di quello c'è uno scontro duro
Dal punto di vista anche pratico della possibilità di bloccare l'informazione ecco due questo volevo dire sulla scuola poi
C'ho poco da dire evidente che il problema è importante ed è evidente che l'informazione se ne occupa poco apre anche vero
Che se ne occupa poco perché e ci sono state pochissime proposte sulla scuola sono ormai anni che non si discute più le forze politiche hanno discusso di tutto tranne che per la scuola probabilmente perché
A parte la quantità di persone che lavorano nella scuola e quindi il peso politico di un Ministero come quello alla Pubblica istruzione nel senso di controllo clientelare
In realtà sulla scuola uno Stato c'ha poco da guadagnare e c'ha la rimettere per garantire l'istruzione e allora questo interessa poco evidentemente finora interessato poco bisognerà cambiare anche questo meccanismo
è che io ho visto però preoccupati Vittorio Feltri Arturo diagonale sullo la questione del riciclaggio che mi sembra un argomento che vada approfondito
Ma soprattutto
Diagonale faceva osservare e mi pare che l'abbia detto tra le righe che il proprio quelli che per anni si sono battuti su certe posizioni a che e hanno pagato di persona e con l'emarginazione con qualche volta anche fisicamente sono quelle che oggi forse tendono a essere nuovamente emarginati da questi nuovi arrivati cioè è possibile che ci sia proprio un tentativo di questi luoghi decifrati che tenta di emarginare coloro i quali sono battuti per anni per il cambiamento della sede della della Prima Repubblica
E possiamo vederlo addirittura e qui vorrei un vostro parere su questo perché c'è una tendenza oggi e soprattutto in questi giorni a emarginare per la seconda volta il movimento sociale italiano questa volta vincente
Ecco io risentirla Vittorio Feltri ed Arturo diagonale grazie
Abbiamo fatto diverse domande comunque ora sceglieranno loro la risposta che ritengono più idonea
Sì io vorrei dare una definizione del dell'Usigrai che non è neppure un sindacato ma è è un soviet
Come tale
E come tale si è sempre comportato tanto è vero che uno dei dei dei capi supremi Giulietti
Che per circa dieci anni è andato predicando per l'Italia le sue teorie è diventato non a caso parlamentare
Progressista quindi del del PDS quindi che vi sia una cinghia di trasmissione tuttora
Funzionante tra il il comunismo tra i comunisti il sindacato mi sembra del tutto evidente ed è appunto questa cinghia di trasmissione che va spezzata il sindacato deve semplicemente interpretare gli interessi di chi lavora e fare in modo che gli interessi di chi lavora
Sì hanno siano conciliabili con l'azienda che poi certi interessi deve mediare ecco questo è soltanto questo dovrebbe essere il sindacato e noi non siamo assolutamente almeno io personalmente non sono ostile al sindacato sono ostile ai soviet il sindacato deve poter potersi organizzare spontaneamente senza dipendere da nessuno senza vere
Cordoni ombelicali con questo o quel partito ma non solamente con il partito
Degli ex comunisti io non vorrei alcun cordone ombelicale né con Forza Italia né con Alleanza Nazionale né con la lega con nessuno il sindacato deve essere una forza spontanea autonoma che si organizza e si rinnova costantemente a seconda del della situazione sociale ma soprattutto secondo della situazione dell'azienda nella quale si lavora detto questo non posso che che ebbe sottolineare un aspetto gravissimo che è quello degli scioperi
Gli scioperi sono ormai un'arma spuntata
Che vengono fatti più che altro per ubbidire una liturgia non in base a delle esigenze utenti che con lo sciopero non si è mai ottenuto niente da quando lo sciopero è diventata sia inflazionato
E quindi a maggior ragione noi dobbiamo deplorare gli scioperi della RAI che sul vengono retribuiti non lo abbiamo scritto sul giornale
L'abbiamo scritto sul giornale siamo stati soli ad averlo fatto e questo un po'mi inorgoglisce mamma mi dispiace perché mi stupisco molto che gli altri giornali non non abbiano raccolto la palla
è assurdo che vi siano stati degli scioperi ma dal mille novecentosettantotto vige questa regola in in RAI per cui si può scioperare tranquillamente andare al giornale non andare
Fare il telegiornale non farlo e lo stesso alla fine del mese si prendono i quattrini senza la la trattenuta per lo sciopero questo è uno scandalo
è uno scandalo voluto dal soldi a
Non ci stancheremo di di denunciarlo
Questo su questo non c'è dubbio
Per quanto per quanto riguarda invece il pericolo il pericolo dei riciclati io sono convinto che che in effetti vi sia ma non è tanto come diceva diaconale prima
La paura che qualcuno che prima la pensava in un modo poi ha cambiato idea è un diritto di tutti Possa iscriversi a votare per i partiti che attualmente vanno per la maggiore questo è un fenomeno del tutto naturale e meno male che c'è altrimenti la nostra società sarebbe statica non sarebbe dinamica con tutte le conseguenze inutile anche che
Che le ricordi le conoscete benissimo il problema è che i i riciclati professionali e sono quelli che mirano ai posti alle cadrega che e questo dà particolarmente fastidio perché subire delle lezioni
Da coloro i quali noi magari abbiamo combattuto per anni e subire delle lezioni da destra questo ci dà particolarmente fastidio io cito un episodio personalissimo circa un anno e mezzo fa nei dibattiti pubblici ma anche dalle colonne del mio giornale che allora era le indipendente sostenevo la necessità di un'alleanza tattica ma possibilmente anche strategica fra la lega nord e
A Alleanza Nazionale allora ancora si chiamava sola solamente Movimento Sociale ma c'era già in atto
Il tentativo di di formare Alleanza Nazionale ecco questa mia proposta aveva scandalizzato soprattutto i leghisti
Sui quali non
Non perdevano l'occasione per rinfacciare di questo assurdo sostenevano che le due posizioni erano inconciliabili che questa cosa mai si sarebbe potuta fare perché il movimento sociale italiano della centralinista
Mentre la lega era a era federalista e nelle altre sciocchezze di questo tipo e poi alla fine invece l'alleanza tre oddio la la la se l'alleanza tra il movimento sociale e la lega è stata necessaria per costituire insieme con forza Italia il Popolo delle Libertà il quale parla delle autorità e poi servito per fare la maggioranza che doveva poi esprimere a questo governo
è chiaro che vi sono posizioni inconciliabili ma in certi momenti è necessario fa compiere anche dei tratti di strada insieme ecco ancora oggi io subisco degli attacchi a volte anche pesantissimi da parte di DDA di alcuni leghisti vera quella posizione che ho assunto e che poi fra l'altro ha trovato una rispondenza
Le nei nei fatti sono al governo anche loro ma stranamente si comporta un po'come si comportavano i socialisti quando stavano con la democrazia cristiana
A me la cosa un po'dispiace perché per assurdo stare nel governo potere tutti i privilegi che si stanno sentire che si ricevono stando del governo e al tempo stesso facendo la fronda o addirittura l'opposizione non sia d'accordo su certe cose e si raggiungono certi obiettivi oppure si ha il coraggio di uscire dalla maggioranza dal governo
Ci si preoccupa
Di altre cose
In questo in questo senso la paura dei riciclati diventa addirittura terrore
Perché non vorrei che a forza di riciclati ci ritrovassimo a comandare gli stessi che ci hanno comandato fino ai ieri e mi pare con risultati non brillantissimi
Infine una parolina sulla scuola io sono d'accordo con l'onorevole Servello sulla necessità che la scuola sia una cosa seria
Ma la scuola non sarà mai una scuola una cosa seria e in Italia perché purtroppo è stata governata da gente incredibile
Tra cui Rosa Russo Jervolino
Posizione D'Onofrio
Oggi cedono altri o che mi pare stia facendo delle proposte che probabilmente sono degni Eva proprio di Rosa Russo Jervolino
Quindi portiamo pazienza soprattutto
E soprattutto cerchiamo di non confondere la scuola con dall'informazione perché l'informazione
Facciamo una fatica terrificante a informare se all'informazione dobbiamo delegare anche il compito di educare con le teste di rapa pensione giornalisti alla fine dal mondo
Caro amore
Io ora a parte le risposte ai vorrà dare diaconale sulle precedenti sottolineate qui da però occorre che hanno trovato puntualmente una dico
Nelle parole di Feltri ecco io vorrei farti una provocazione pare finale
No finale nel senso delle provocazioni e poi il resto sarà tutto latte e miele
Beh questa storia della RAI del consiglio d'amministrazione della RAI
Del decreto salva RAI
Mercoledì si sta verificando una specie di alleanza una vera e propria alleanza
Tra la lega ed è forse progressista e di sinistra
L'alleanza
Poiché è intervenuta ieri pomeriggio in commissione di vigilanza RAI tra la stessa lega e il pronto e progressista secondo te
è una cosa giusta od ad approdare ma soprattutto come andrà aprire
Mi piace la provocazione perché io poi ti rispondono con una provocazione abbiamo molte però prima di rispondere la provocazione tre precisazione le risposte rapide sui quesiti che sono stati posti il primo sul Usigrai
Io ho avuto la disavventura di partecipare all'ultimo congresso dell'Usigrai che avvenne a Bari come osservatore esterno perché facevo parte del sindacato nazionale
Il congresso in rappresentanza di mille duecento giornalisti rei vedeva in platea quattrocento delegati il segretario della dell'Usigrai allora Giulietti parla per tre ore e mezzo alla fine dissi a Giulietti dico senti e se invece di essere il segretario l'Usigrai ieri per il segretario dei metalmeccanici che parlai per cinque giorni
Adesso per dire il clima
Il clima da basso direttore
Barbiero nemmeno nemmeno moscovita
Che si è sempre ispirato all'interno dell'Usigrai
E che dimostra come il sindacato dei giornalisti RAI abbia rappresentato negli anni il simbolo spesso del potere del regime consociativo
Altro argomento la cultura è il problema alla cultura un problema enorme ma il problema è la cultura io credo che si debba affrontare
Cominciando a toccare il problema dei libri di testo prima ancora che il problema degli orari delle perché problema è nei libri di testo
E lei libri di testo è anche per quanto riguarda i giornali
Nell'apertura a temi a questioni culturali che negli ultimi quarant'anni non sono state neppure sfiorate
Cito un solo esempio tutti i giornali sono stati pieni nelle scorse negli scorsi giorni
Dico cronache e di commenti sul filosofo Karl Popper
Bene questo filosofo Karl Popper che poi è il teorico della libertà
In Italia non è stato tradotto se non pochissimi anni fa
E tutti quanti vorrebbero volevano totalmente ignorato e rimosso
E oggi
Si scopre car Popper semplicemente perché ha scritto interdetta delle riflessioni sulla televisione che vengono usate strumentalizzate in funzione antiberlusconiana
Ora poppiero
Persino da Bobbio si ecco persino da Bobbio che forse se avesse letto ma io credo che lo abbia fatto solo che aveva immediatamente riposo rimosso se avesse letto
La società aperta e il libro di Karl Popper in cui spiega come deve essere una democrazia moderna
Aperta tollerante probabilmente no avrebbe assunto quelle posizioni di assoluta intolleranza che l'hanno trasformato nel cucù dell'intellighenzia italiana
Negativa
Del passato regime
Questione riciclati la preoccupazione è forte detto sgombro un argomento non è una preoccupazione di tipo personale
Perché debbo dire che le il confronto con riciclati a nonna estremamente divertente
Non cambia nulla che uno si è riciclato no però il pericolo c'è
Il pericolo nel mondo dell'informazione dove la tendenza al conformismo e forte cent'e questo pericolo va tenuto sempre ben presente
Perché se mai si arrivasse all'invasione
Dei riciclati sicuramente essi appesantirebbe la nuova stagione politica che è stata costruita
E questa nuova stagione politica avrebbe una palla di piombo pesantissima
Ultima questione
La provocazione sul consiglio di amministrazione RAI
Sulla sintonia contingente
Non tanto Casio Nale ma contingente che si è creata tra il fronte progressista e la lega nella contestazione
Delle nomine RAI fatte dal nuovo consiglio di amministrazione
Io credo che questa contestazione nasca semplicemente non da un motivo motivo politico di fondo parlo della Lega
Ma semplicemente da
Scarsa lottizzazione improprio in altri termini
Se la lega avesse trovato soddisfazione alle proprie richieste probabilmente questa alleanza
Occasionale non si sarebbe verificato però il problema è un altro
Il problema è il nodo di fondo irrisolto che dovrebbe essere risotto e qui sta la mia provocazione Servello è la RAI
La RAI intesa come servizio pubblico
E allora il problema di chi comanderà nella RAI si porrà sempre
Si è posto prima quando a comandare dalla sinistra la Rari era egemonizzata dalla sinistra e Kid era fuori contestava
Quella lottizzazione a senso unico si pone adesso
Quando chi ne è stato escluso e poi non è vero che ne è stato escluso perché come ha ricordato giustamente Feltri la sinistra mantiene la Terza Rete alcune propaggini all'interno delle altre ma si sente esclusa
Perché non ha più un monopolio allora
Il problema è la RAI
No non c'è bisogno di chiuderla è molto più semplice
Bisogna privatizzare al allora perché non far decadere il decreto salva RAI approfittate perché questa è un'occasione storica la Lega si unisce con la sinistra benissimo anche voi unitevi estate cadere decreto salva egli siffatti alla privatizzazione si faccia la privatizzazione
Si arrivi a un commissariamento magari con Moratti la signora Moratti commissario
E si vada a mettere sul mercato
Le reti RAI per arrivare alla soluzione definitiva del problema nel senso che si arrivi a stabilire che in RAI non comandano i partiti e le forze politiche quand'anche questo
E il mio auspicio è che poi non come andiate in RAI perché sarebbe la vostra rovine ma che comandano le persone che hanno la possibilità di stabilire decidere sulla base del merito e delle regole dell'economia
Bene io avrei consentite fare una piccola conclusione avete altro da di un giorno mi pare di no
Però dopo la mia conclusione se avete qualcosa da aggiungere replicare
Sono lieto anche perché dovremo trascura ancora alcuni minuti
Prima di trasferirci dall'altra parte dove parlerà proprio pochi minuti l'onorevole Fini
No
Vede di fronte di fronte
No no coperta coperto
No no no da assai
Grave forse parla fosse parla qui vedremo ora che sta per arrivare
Aldo aveva questa ed hanno ragione sobrietà dei tre doc allora volevo dire questo volevo dire questo giura tutto in risposta alla provocazione Lidia corale
Beh io penso che Berlusconi del suo governo
Farebbero un grande servizio a della opposizione progressista Ceci attuasse quello che lui propone Bello in teoria cioè altro siamo il decreto Salvarani
La RAI è costretta come società per azioni a portare i libri in tribunale da qui il la procedura fallimentare
Be bellissimo da diversi però teniamo conto non solo dal fatto che il giorno quattordici mila circa dipendenti ma teniamo conto questo è un servizio pubblico e se è un'operazione del genere venisse fatta dal governo che a alla sua testa un loro grosso operatore dell'informazione
Televisiva come Berlusconi
Evidentemente questo sarebbe un grave errore politico però tale il grave errore politico è la prospettiva
E ci sono vari passaggi io non escludo che in un prossimo futuro ci possa determinare la condizione busta
Pacifica per una revisione dell'attuale situazione anche di carattere giuridico della RAI è una RAI attualmente che non risponde nessuno
In un'ora e il responsabile non risponde agli utenti che pagano il il canone
Quello dove ogni anno non risponda al potere politico al potere parlamentare perché al massimo si può fare un'interrogazione i ministri poi i diciamo squali hanno io ricordo tanti anni ho fatto il parlamentare che quando faceva una interrogazione sulla RAI nessuno vorrà rispondere
Dicendo che c'era una Commissione di vigilanza la commissione vigilanza non ha nessun potere
Ergo la RAI è andata avanti senza controllo da nessuna parte no Guerra bisogna cambiare le regole del gioco ma bisogna cambiarla non
Traumatizzante ad una situazione già abbastanza traumatica
Ma determinando le condizioni di un un minimo di serenità per andare a una riforma generale per tutto alle regole generali che riguardano l'informazione nel nostro Paese
Per quanto riguarda poi la questione politica dettata risollevata
Da noi peraltro con la risposta e ho avuto da diaconale circa l'atteggiamento della lega e francamente e un atteggiamento molto grave
Io non so se ne parlerà certamente io penso ne parli anche l'onorevole Fini nella sua responsabilità di segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano di coordinatore di Alleanza Nazionale però
è una cosa il veramente che va fuori da ogni regola
Che un partito di maggioranza chi ha responsabilità di governo
In una Pansy di transizione così delicata come questo si permetta di fare comunella di allearsi nella Commissione cultura con i progressisti catapultati sconfitti il ventisette il ventotto di marzo questa è una cosa inaudita
Devo dire una cosa inaudita
Io non dico di trarne subito delle conseguenze massime
L'ipotesi
Venisse votato in Commissione di vigilanza RAI martedì quell'ordine del giorno che e dice confessione da parte di una maggioranza parlamentare rappresentata nella Commissione di vigilanza una sconfessione del consiglio di amministrazione della RAI beh
E il consiglio d'amministrazione può anche fregarsene e non fare nulla perché non ha un valore cogente uno ordine del giorno del genere ma già ho sentito uno dei consiglieri di amministrazione di provenienza decide Istria marchi che
Direi ieri che è disponibile
A lasciare il suo posto il che significa è un messaggio che viene adagiato continuate continuate votate questo ordine del giorno però cercherò di creare magari con il supporto dell'altro consigliere
Di abilitazione cartelli una crisi del consiglio di amministrazione
Si tratta di una situazione grave di una questione di carattere nazionale ecco rispetto alla quale bisogna reagire teoricamente in termini anche ai giornalisti cioè con un dito che io faccio così soltanto informare targa perché non abusa non hanno bisogno certamente do la mia sollecitazione e direttori doveri quotidiani e per l'informazione qui presenti ecco quella che io dico che bisogno c'è di utilizzare l'opinione pubblica
E infine io dico a tutti voi
Ma anche a quelli che stanno al di là di questa di questo tendone dico a tutti voi che l'unica risposta
Che si può notare
Ai giornali della disinformazione
Milanesi otto ripresi o di altra religione non è quella di mugugnare è quella di non leggerli e leggere appoggiare il giornale l'opinione e il Trentino efficiente Giordani piazzando nell'informazione obiettiva io penso che sia la migliore risposta materie prime fra la fine della pirateria grazie
Allora per cortesia allora restate tutti quanti al vostro posto perché Fini parlerà qui tra poco Pedenovi volete