«Guerra e fede nel diritto». Intervista a Massimo Lensi, autore del libro (ed. Carmignani)

La guerra in Ucraina ci ha messo di fronte a paura interrogativi come singoli come persona ma anche come come parte della società in cui viviamo è un libro uscito in questi giorni si interroga proprio su queste paure
E analizzare questi interrogativi cercando di trovare delle risposte libro s'intitola guerra e fede nel diritto edito da Carmignani e l'autore Massimo Lenzi presidente di Progetto Firenze militante radicale di lungo corso che abbiamo al telefono con tono Massimo
Buongiorno buongiorno a tutti allora prima domanda perché decise di scrivere un libro sul parte forse sulla guerra non lo so se si può dire sulla guerra ma partendo dalla guerra perché la guerra che ha stimolato a scrivere un libro
Ma la guerra è un qualche cosa che cara dentro nel profondo dell'intimo delle persone certe volte si creano dei fenomeni di rimozione automatica specialmente merita e nelle popolazioni che sono istanti dal teatro di guerra e credo che dividono indirettamente attraverso le notizie che piombano dentro le carceri con i critici ori con l'internet con le radio
Questa rimozione però crea delle problematiche perché poi dopo gli effetti della guerra indipendentemente dalle altro città commesse sul fronte e arrivano con altri in altre forme in questi giorni si parla del caro bollette ci parla della crisi energetica si è parlato i cachet del metano e questi elementi hanno la caratteristica di ricondurci come fenomeni passivi all'interno del territorio quando si dice questa è una guerra irregolare una guerra ibrida una guerra con delle caratteristiche per le quali non si avverte come un tempo un fronte preciso e sul quale concentrare la nostra attenzione
Quindi sul treno dei meccanismi psicologici molto approfondite anche devastanti per i quali c'è bisogno di porre attenzione al fenomeno anche collettivi e no semplicemente individuali la guerra è un qualche cosa che
Di Rania in territorialmente io mi sono trovato in queste condizioni mi sono trovato a maggio
Ancora oggi diciamo che soffrono le conseguenze di questo stato d'animo a mangiarmi ho deciso di buttare giù per iscritto questa sorta di dialogo interiore con un Demone Fini poneva delle domande
Rubicam prendendo in prestito uno nome dicono dei demoni e di Dante
E quali poneva delle domande degli interrogativi al quale ho cercato di dare delle risposte
Adesso ci arriviamo ma paramano incuriosisce il titolo perché guerre perché guerra e fede nel diritto
Perché all'interno di questo percorso
Percorso libri
E diciamo interiore nel quale parto da un punto preciso questa è una guerra dove c'è un aggressore è un aggredito e si sta sempre dalla parte degli aggrediti
Questo è la regola dalla quale è partito e lo dico subito che dietro guardare chi chi lo vuole leggere fino in fondo sappia che circa dalla parte dell'Ucraina cantava per così dire usando questo brutto
Ma questo brutto formula e e da lì però mi sono mi sono avviato una dimensione quella della ricerca di punti dieci comuni eccome
Si può evitare una guerra oppure di come si può concludere una guerra quando questa
Diciamo è come oggi senza possibilità di conclusione appare che avviata
I cannoni e i missili che partono però allora cosa si può fare quali sono i punti sui quali fare riferimento ecco io
All'interno dei vari capitoli riferendo
Alla ricerca di emetti studi universitari di la mia passione verso il mondo del diritto ho trovato nel diritto e particolarmente nel diritto internazionale penale e processuale pubblico costituzionale le appigli per poter far scattare la speranza perché ha pensato che domenica soluzione anche a livello preventivo e poi anche quello in corso d'opera per poter al parco della comunità degli stati e Brocchi il conflitto è affidata al diritto internazionale non ci sono alternative
Cioè il diritto internazionale
Penale processuale pubblico costituzionali o sono i cannoni Ancona per questo fede nel diritto titolo richiama in qualche maniera Guerra e pace guerra e fede nel diritto alla pace
Fini declina attraverso appunto i vigili
L'altro è un piccolo libero che è uscito qualche anno fa una conferenze che tenne a Firenze Piero Calamandrei che effettuano la fede nel diritto e molto bello quel questo testo che ho in maniera così lo dico con estrema
Passione verso Piero Calamandrei e anche da studente di testi giuridici comunque libero Calamandrei cerca di dare una risposta
A quel tentativo che fu fatto in Italia durante gli anni del fascismo di introdurre il diritto tedesco che la fortuna volle che Piero Calamandrei e altri anche fascisti
Impedirono questo inserimento nei nostri codici che non sono belli però potevano essere bene peggio all'epoca infatti in Germania
E dicevo un movimento giuridico che si chiama movimento del diritto libero che per sostanzialmente dava giudice piena libertà ad interpretare il diritto positivo sulla base delle volontà politica del Führer
Completamente facendo perdere quel principio di legalità separazione dei poteri certezza del diritto che erano le caratteristiche nonostante la dittatura anche sotto il fascismo in quella conferenza
Però Calamandrei delle basi per questo a regime alla a questa avventura e sarebbe stato disastrosa per il nostro paese bloccando
Facendo in modo di dare un senso giuridico a quei principi che sono rimasti tali in quel anche in quel triste nostro periodo della storia è quel volumetto si intitola fede nel diritto ecco io lì mi sono pigliato culturalmente in maniera assolutamente resta per dare un titolo che avesse queste caratteristiche al libero quindi il diritto è uno strumento importantissimo
E lo vediamo oggi quando si parla di corte penale internazionale della Corte internazionale di giustizia di questo risveglio del diritto internazionale che si sta iniziando a muovere anche oggi per portare i Putin alla sbarra
Da una parte e per attivare una giurisdizione
Che sia capace di procedere nei confronti dei crimini di guerra
Ecco tu però mi dicevi anche parlando insomma son fuori fa la registrazione che però questo non è il tuo non è un testo giuridico è più un percorso esistenziale è piatto tua tutti perché no no il tessuto economico io
Diciamo come se ci trovassimo dentro un bar tra amici e adatto anche dei dialoghi che mi sono inventato
Sì approfondissero alcuni a di questi argomenti su cui anche il diritto alle relazioni e ci sono fra le persone i pensieri e le parole che si usano durante conflitto tutti argomenti che si ritrovano all'interno delle chiacchierate per così dire della volontà degli amici di confrontarsi non è un testo giuridico no assolutamente e non è un testo di diritto è un testo dove però si cerca di trovare dei punti di riferimento
In maniera assolutamente divulgativa per orientare il lettore su quelli che possono essere degli strumenti per errare nel file del conflitto per avere giustizia in un a livello internazionale su gli aggressori nei confronti degli aggressori e per contro coltivare
Quello che era l'idea di dare ora
Che Dachan
Fino a Luigi Ferrajoli a percorso
La riflessione su lo stato di natura a livello internazionale Caronte la descrive nella suo famoso volume per la pace perpetua recentemente un meno di un anno fa
Luigi Ferrajoli ha scritto un bellissimo libro per la costituzione della terra
Dove ha cercato
Di trovare collegandosi proprio accanto passando da una marocchino dall'OCCAR da tutte le scuole del diritto di questo secolo una modalità un paradigma di diritto positivo a livello internazionale per una Costituzione come si annoia e nel nostro come l'Alitalia come ce l'ha la Francia non ce l'hanno anche i Paesi e quindi è un modo per
Arrivare alla diciamo la centralità di questo problema che ancora quello del monopolio della forza legittima da parte degli Stati in un contesto internazionale dove dà il tempo di canterà oggi niente è cambiato
Gli Stati sono nemici e lo stato di guerra permanente pur temperato dalle organizzazioni internazionali dal diritto e dall'embrione di diritto internazionale e processuale penale però finché e il monopolio Della Porta legittima rimarrà in mano agli Stati nazionali sovrani non si potranno fare passi avanti e la guerra e introspettiva
Ecco il io dicevo che il il tuo libro affronta si pone appunto dalle paura che ci sono che che sono state cioè non suscitate da questa guerra che ci che ci tocca da vicino
Le quindi tuttora seri interrogativi però tu mi dice anche che la quella guerra e la la guerra generale ma la guerra in Ucraina ci mette ci ha messo ci mette anche di fronte a delle nostre illusioni
Quindi
E certo sono le illusioni che ci troviamo a confrontarci ogni giorno
Vi sono le speranze di un mondo migliore le illusioni che qualcosa possa accadere ci si ritrovi finalmente e a vivere in una società a livello internazionale o anche a livello nazionale Pellizza
Le cause che poi scatena nuove guerre in questo caso sono le risorse energetiche sono le risorse per le materie prime litigi con gli antri nel mondo la paura della carestia della fame ecco questo è uno degli argomenti scoop cui io ho più sofferto
E in quel mese di maggio quando scritto quale fede nel diritto e di fronte al quale ho cercato e mi sono aggrappato appunto alle risposte del diritto io mi ricordo Marco Pannella quando diceva dove c'è strage di diritto societario di poco ecco siamo a questo punto e dobbiamo riprendere in mano questa cultura della prevenzione giuridica proprio per nutrire quelle illusioni e trasformarle in una Pia positiva di fratellanza
E di rispetto dei diritti umani e i militari dell'assolutezza ci sono delle bellissime pagine che io mi ricordo Antonio Cassese Comincioli per diritti umani tanti altri che esistevano Energia a livello collettivo risulta ponendo si è posto il perché annienta queste anche in questi giorni in questi mesi della guerra in Ucraina
E non è la sola e unica guerra nel mondo ricordiamocelo circa ponendo questo dilemma di come fare ad annusare la civiltà
Clinica senza arretrare sul fronte invece del rapporto delle relazioni internazionali ecco il punto è questo sospensione
Ma questo questo investe anche il nostro quello che noi chiamiamo nostro modello che noi chiamiamo di sviluppo
Ecco
Sì per forza di cose mentre è questa la riflessione finale su cui dobbiamo dobbiamo arrivare e cioè che va ridiscusso il modello di sviluppo o siccome oggi lo abbiamo considerato che si basa sullo sfruttamento delle risorse si basa su un mondo diviso in due si basa sulla ricerca di una giustizia climatica in su fenomeni che se non governati saranno questi a governare il futuro dell'umanità e certamente non andiamo verso quello futuro e di riequilibrio mandiamo un futuro di dissesto insomma la la la la crisi climatica è sotto gli occhi di tutti ci ritroviamo ogni volta di fronte a una catastrofe ambientale e diciamo la colpa è di quelli Brescia abbiamo chiesto alle colpe oggettive ma c'è da invertire una rotta cioè modelli di sviluppo innanzitutto
Su quello che una divisione dello stare insieme che ribaltare su un rapporto di comunità a livello urbano ma a livello internazionale
Che pratica alle radici l'attuale modello invece di consumo delle risorse insomma dobbiamo dare occupano Guarino Cremia può essere un'occasione
Per far riflettere tutti insieme ritrovare quell'energia Colletti
Ma che ci pongono di fronte a nuove lire da percorrere e il diritto diritto internazionale specialmente quello pubblico questo punto
Poi faremo al penale e processuale deve dare la porta per ottenere giustizia anche a livello prima il diritto Celli le regole insomma le regole dello stare assieme
La regola esattamente le regole e da quello dalle regole
Dobbiamo oggi la Corte penale internazionale fissa trovate in una fase il beauty colta perché Lucania muore
Un Tribunale speciale
Per la qual è il punto
Il punto è il reato di aggressione
Sì sui reati crimini di guerra come il genocidio l'altro si sta muovendo anche la corte internazionale ingiustizia che però in tribunale a Como e quindi sarà sottoposto ai riti del Consiglio di sicurezza alla Corte penale el cancellata
E i radicali conoscono bene la storia e le sofferenze dietro alle quali e e e parchi voluti a chi la politica per ottenere la Corte penale internazionale
Prima il tribunale ad hoc sulle ricerche Mina Crivellaro oggi il reato di aggressione viste nella giurisdizione della corte penale
Però ancora tecnicamente ha bisogno di fare ulteriori passaggi quindi ci troviamo di fronte a un elemento di diritto in evoluzione com'è il diritto che il perito non è una cosa le regole le regole che offre il diritto sono conto in evoluzione
Quindi anche l'atto di aggressione ha bisogno di trovare un nuovo spazio negli Stati che hanno firmato
Il tribunale lo Statuto di Roma quello che perché evita la Corte penale però bisogna fare veloci e anche in Ucraina delle sottoscrivere ancora al lo Statuto di Roma quindi
Come si vede e qualcosa che è in divenire e questo dà speranze perché ogni volta che il diritto si muove offre la possibilità anche nelle chiacchierate da bar perché anche la chiacchierata da bar è una regola
Si balla su uno parla e l'altro la scorta insomma il punto è questo portare Putin alla sbarra sarà difficilissimo
Superare una serie di ostacoli però ideato dal pressione di uno stato nei confronti di un altro deve trovare una via nuova all'interno del diritto internazionale per procedere
Verso la giustizia internazionale altrimenti si ritorna indietro di tanti anni
Allora questo questo e molto altro c'è in questo in questo volumetto guerra e fede nel diritto di Massimo Nancy edito da Carmignani Editrice è disponibile in libreria sulle piattaforme on line sono delle riflessioni utili anche perché appunto sono riflessioni di fronte alle alle Paure agli interrogativi che ci vengono So che ci troviamo di fronte che ci vengono indotti dalla dalla guerra dalla guerra in Ucraina ma che ci devono portare anche a riflettere sul nostro presente sul nostro futuro e anche sul tipo di modello insomma su cui costruiamo abbiamo costruito e stiamo costruendo una società che come invece potrebbero essere essere in altro modo basate appunto sulle sulle regole grazie Massimo Lenzi guerreggiare ed errori date voi veramente