Il Mondo a pezzi

Radio radicale continuiamo a parlare di economia da approfondire i temi dell'economia in questo lunedì con l'aiuto stavolta del professor Paolo Guerrieri Bongiorno professor per innanzitutto come sta e a né da poche iniziare il due mila e ventitré come sta
Buongiorno grazie tutto bene allora Europa e Stati Uniti stanno andando verso la guerra economica ci mettiamo il punto interrogativo ma lei ci spieghi la situazione
Beh si è aperto un confronto sul piano economico che diciamo da non sottovalutare affatto perché
Andrebbe i suoi toni aspri e soprattutto va letto all'interno di un di un contesto di relazioni economiche internazionali
Che che in questi anni si è profondamente modificato perché
Chiesto innanzitutto il ritorno e lo spavento come dire degli targhe a un ruolo di rilevanza in economia e questo riguarda tutti i Paesi più importanti
Naturalmente ne abbiamo già parlato le cause sono diverse c'è stata la pandemia Covip che ha messo a nudo le dipendenze strategiche degli Stati Uniti Europa e quindi alle favorite un ritorno dell'intervento statale poi c'è naturalmente la questione climatica
Che significa norme ambientali ecologiche
Sempre più difficili da rendere compatibili come dire che con quello schema di il libero mercato e di apertura internazionale del passato e poi molto più recentemente ma molto più pesantemente irruzione dei fattori geopolitici della guerra economica tra Stati Uniti e Cina e poi la guerra in Ucraina e che quindi
Come sappiamo sta spingendo verso la ristrutturazione di queste catene del valore sempre di più il nome della della della sicurezza nazionale ecco questo è un po'il contesto in cui bisogna
Collocare questa ritorno in grande stile anche negli Stati Uniti
Il nell'intervento dello Stato e poi della politica industriale perché proprio il presidente Vari viene quindi parliamo diciamo di negli ultimi due anni ha varato trova in media programmi di intervento
Operano abbondantemente dei trilione di dollari quindi parliamo
Appunto di di una dimensione ciclopica e sono tutti interventi diretti a favorire la la la capacità produttiva industriale
Americana in una serie di settori soprattutto in settori quali semiconduttori e quindi diciamo
Tutto il discorso digitale tecnologico e le energie rinnovabili e quindi settori legati alle politiche ambientali più recente di questo appunto si chiama non si trattenne perché è qui che si chiama inflation Reduction a che quindi come dire un un un provvedimento che dovrebbe ridurre l'inflazione ma in realtà con l'inflazione ha poco a che vedere Simone Provenzano non è che apparve tipi di elementi e
Di ristrutturando le catene del valore interi non in termini di mercato mente misi purezza nazionali in realtà si però uno shock dell'offerta per cui non riduce l'inflazione aumenta l'inflazione ma lasciamo per
Si era questo potrebbe appunto essere ancora più paradossale
Comunque è diretto verso la decarbonizzazione verso la sostenibilità ambientale
Ciao tutto legittimo perché lo sta facendo anche l'Europa e tutti gli altri Paesi problema che ha posto questo provvedimento
E che in realtà questi sussidi questi sgravi di imposta diciamo ingenti che l'amministrazione americana ha messo in campo
Vanno andranno in previa produzioni a condizione che siano localizzate negli Stati Uniti o al massimo
Nei paesi dell'area Nafta quindi sostanzialmente Messico e Canada
E questo è il chiaro diciamo ma chiara finalità protezionistica e da questo punto di vista va anche letta
Come un tentativo diciamo o comunque un provvedimento che poi vuole isolare sempre più la cinquina il diminuire la dipendenza
Ad un danno dei catena del valore cinese ora è evidente che non era all'Europa il bersaglio di questo di queste misure di questo provvedimento ma certamente il suo contenuto pone all'Europa problemi seri di competitività
Perché in molte imprese o diverso imprese europee potrebbero decidere e andare a investire a questo punto negli USA per usufruire di questi cospicui benefici statali tanto più come sappiamo in una fase in cui le le imprese europee devono fronteggiare delle differenza di costi energetici
Quale dice non è un provvedimento contro l'Europa però inzuppata sull'Europa pesantemente portrait tutto la Cina già comunque enormi vantaggi competitivi in termini di costi di produzione e quindi il risultato è che contro l'Europa
O no loro ha detto che non è conto loro non stato pensato cellule staminali EUROCONTROL proprio tornerò a fare il processo alle intenzioni
La storia potrebbe essere ricostruita non abbiamo tempo allora il dato pensato l'Europa è in realtà
Non tutto purtroppo non compare in molte volte spesso diciamo nelle nel nelle nelle nelle discussioni tanto meno nelle politiche degli Stati Uniti però e giustamente luogo detto e lei lo ha giustamente ripetuto è un provvedimento che colpisce
Che ha dei dei periferia in un serio impatto nei confronti dell'Europa quindi evidente e che l'Europa deve rispondere
Naturalmente nella nella nella premessa che nessuno oggi può guardare con favore a una guerra commerciale in ogni Stati Uniti o vendano urine da parte loro vista diciamo l'alleanza militare l'impegno comune in Ucraina nero fronteggiare la Russia di Putin
Ora quello che si è scartato subito e l'ipotesi di come dire di una risposta
Riporterà e che che che si colpo su colpo che quindi in qualche modo alla ingaggiare un braccio di ferro
Perché non Europa non avrebbe negli strumenti né le risorse per farlo e soprattutto finirebbe per spaccarci al suo interno non si può ricorrere come citerebbe fatto fino a qualche ente tempo fa
Andavo anch'io un'organizzazione mondiale del commercio
Che denunciando la violazione e questo provvedimento diciamo
Registra nei confronti di di del della norma di non discriminazione perché vita pregio è praticamente paralizzato nei suoi organi di funzionamento anche per e avverte il boicottaggio o degli degli Stati Uniti
E poi i tempi sarebbero certamente troppo lunghi quindi la risposta europea che si sta contando
è una risposta che vuol fare parte
Naturalmente fronteggiare il problema di questo provvedimento
Sinceri deve inserirsi in una strategia di politica industriale di più ampio respiro che soprattutto guardi a questi problemi come qualche cosa che va ben oltre
Diciamo il il il breve termine allora per sintetizzare al massimo ci si muove si spense a rimuovere con crescita già muovendo su o alcuni fronti innanzitutto
Continua il negoziato con gli Stati Uniti per ottenere esenzioni deroghe a favore delle industrie imprese europee ciak si sono ottenuti alcuni risultati per esempio per le automobili elettriche
Quello che è l'obiettivo Bruxelles è quello di ottenere per per le imprese europee le stesse condizioni riconosciuta dei paesi con cui gli USA hanno poi questi accordi di libero scambio come come il Messico e il Canada
Naturalmente
C'è spazio per quel per per una possibili risultati ma le concessioni sono poi relativamente poche quelle che si potrebbero tenere perché certo non è prevedibile che valida imposto a tornare al congresso soprattutto il nuovo congresso per una modifica di questo provvedimento quindi c'è bisogno di una risposta diciamo in qualche maniera più strutturale e qui si pensa sostanzialmente
A varare una strategia che sia fatta da un lato la possibilità
Di come dire dare ai Paesi europei e la possibilità di giovarsi e utilizzare più gli aiuti di Stato e dall'altro diciamo simmetricamente quello di costituire un fondo sovrano europeo che dovrebbe finanziare i progetti comuni europei e alcune priorità strategiche dell'Unione
Quindi
Da un lato si immaginano delle semplificazioni che siano oltre a consentire più aiuti di Stato per i singoli Paesi soprattutto modificare tempi e modalità di autorizzazione di questi aiuti chiese diciamo per dirla in breve che io voglio ricorrerà un'esenzione negli Stati Uniti ci metto due Milito la voglio fare in Europa ci metto due anni e quindi questo potrebbe stare in qualche modo la possibilità di un'agevolazione naturalmente
è l'altro fronte quello di dare più spazio ai singoli Paesi perché possono poi fare ricorso agevolazioni sussidi gravi d'imposta
Però è importante che venga varato questo nuovo mondo che in qualche modo dovrebbe finanziare diciamo queste finalità comuni naturalmente la cosa importante è che poi si deciderà
E modalità di finanziamento quali forme in qualche modo assume dei prestiti o un po'dopo successivi a fondo perduto
Ecco che cosa e qual è il il diciamo il nodo della questione e che in realtà questi sono due come dire fronti su cui procedere che avranno tempi diversi perché più è agevole come dire approvare questo allentamento degli aiuti di Stato che non varare il nuovo fondo quindi i tempi diversi sono scontati ma non devono essere tali da dividere questi due provvedimenti perché il pericolo e che sexy
Agisce solo sul fronte di lasciare i Paesi siamo liberi di spendere evidentemente finisce come sappiamo cioè i Paesi che possono e hanno più risorse in un testa alla Germania seguita dalla Francia lo faranno lo hanno fatto in quest'ultima
Crisi energetica e i Paesi come l'Italia ed altri che invece hanno spazi esigui dal punto di vista fiscale rimarranno sicuramente penalizzati quindi
Perché diciamo questo ieri ad esempio il loro professore c'è anche un altro pericolo se le due cose non vengono coordinate bene ecco tra l'altro se ne ebbe capire come si miti insieme questo fondo sovrano proprio Romolo guardiamo in un'altra occasione
E c'è pericolo pure che si rompa di fatto il mercato unico
Ho assolutamente cioè il pericolo del del del fatto che alcuni paesi
Possono entreranno pesantemente in gioco favorendo le loro imprese significa anche i il patto di modificare come dire delle regole competitive come lei dice provocare distorsioni a livello il mercato interno questo è il come dire il l'aspetto delicato ed la difficoltà come fare in modo che questi
Dure diciamo facce di una stessa medaglia c'è una strategia che deve essere unitaria perché poi vuole riguardare al discorso transizione energetica e ristrutturazione industriale
Tenga insieme questi due aspetti perché è evidente
Che c'è un do ut Paestum compromesso da raggiungere perché il il il il il fondo sovrano non verrà varato si non si farà qualcosa sul piano degli aiuti
Gli aiuti non verranno varati si e non ci sarà un fondo sovrano questo è chiaro perché il paese di poi sono schierati diciamo rispetto a questo in maniera diversa
Questo naturalmente quindi è molto importante spara alla commissione quello che è importante sono per quanto diverso di questi tempi devono essere
Comunque diciamo ristretti e quindi si può immaginare
Un qualche cosa che nei prossimi mesi possa riguardare il discorso aiuti ma già nella seconda parte dell'anno porti alla al barocco noto oramai questo è il collegamento
Difficile ma assolutamente necessaria e fondamentale perché altrimenti chi critica quello che lei e molti diciamo in qualche modo intravedono perché si
è già avvenuto nel senso che in occasione della crisi energetica si è data la possibilità ai Paesi di spendere di più e lo hanno fatto non sinceramente la Germania in testa seguita dalla Francia pochissimo l'Italia
Con gli altri Paesi chiarissimo bene ringraziamo come sempre professore Paolo querele coro viste come sempre un saluto da Radio radicale