Fai Notizia - Migrazione e lavoro #4. La puntata settimanale

Benvenuti all'appuntamento settimanale con franchezza punto it in forma di inchieste di radio radicale non da lunedì alle ventitré e trenta e poi si replica sempre lunedì ma alle sei del mattino
In questa puntata torniamo a parlare d'immigrazione e di lavoro lo scorso dicembre è stato pubblicato il cosiddetto decreto flussi per la programmazione transitoria dei flussi d'ingresso
I lavoratori non comunitarie nel territorio dello Stato per l'anno due mila ventidue nonostante chiaramente fosse già evidenti che questo decreto ira destinato di fatto a finanziare le quote
L'immigrazione per l'anno due mila ventitré cioè per quest'anno il ventisette marzo infatti c'è stato l'atteso click day che sarebbe il giorno in cui si apre la possibilità di presentare le domande on line
Come di consueto gli ottantadue mila posti disponibili sono andati esauriti in meno di un'ora con oltre duecento mila domande presentate così come si legge nel comunicato stampa del ministro del lavoro pubblicato l'indomani
è stato già avviato un confronto con le parti sociali con l'obiettivo di effettuare un'analisi del mercato del lavoro
Che possa portare alla definizione delle quote massimi di ingresso di ideali per il triennio due mila e ventitré due mila venticinque
La questione però e annosa il meccanismo del decreto flussi si inserisce nel quadro di una legge la Bossi-Fini che più di vent'anni a carenze evidenti
Lo stesso meccanismo dei flussi non risponde più né alle esigenze del mercato del lavoro né a quelle dei lavoratori
Attraverso una serie di interviste con esperti rappresentanti delle categorie di settori in queste settimane
Cercheremo infatti di capire miglior il perché e dopo la serie di interviste con esperti rappresentanti di settore sui temi più strettamente legate alla manodopera migrante oggi ci vogliamo concentrare su un tema in particolare cioè quello dell'incontro tra domanda io offerta di lavoro e in particolare sul ruolo dei centri per l'impiego in un'analisi pubblicata di recente dalla voce punto info luce Valente propone una riflessione che da appunto il titolo all'articolo su povertà e decreto flussi le due facce del governo Meloni
Valente è professore ordinario di diritto del lavoro nel Dipartimento di Scienze sociali ed economiche della facoltà di Scienze politiche della Sapienza dal due mila e tre dicendomi diciotto è stata anche assessore al lavoro al personale alle pari opportunità della Giunta regionale del Lazio ed è inoltre vice segretario generale dell'Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale un'associazione che si occupa appunto di politiche del lavoro e tutele per i disoccupati in quest'l'articolo tracciando un bilancio del reddito di cittadinanza Valente parte da una considerazione le imprese semplicemente non vi legano i centri per l'impiego a proporre i posti vacanti a persone che non hanno mai incontrato
E neanche a persone che sanno essere riluttante ad accettare l'offerta eppure proprio su questo assunto si basa troppo spesso il decreto flussi
Di questo e di altro parliamo appunto oggi con Lucia Valente buono ascolti netto che ha messo dessero per i saluti tra venti minuti
Buongiorno sono Lucia Valente sono un professore ordinario di diritto del lavoro o della sapienza
Mi occupo il diritto del lavoro in particolare delle politiche per l'occupazione
Sono diciamo il mio dubbio principale motivo ogni studio scritto anche recentemente un paio di libri e uno sul reddito di cittadinanza e un altro proprio sulla mercato del lavoro
Ecco proprio a partire da reddito di cittadinanza a quattro anni ormai la sua introduzione ormai in prossimità dell'abrogazione e diciamo nella nella trasformazione in altri strumenti e quali valutazioni né danni ha dato lei in particolare quale valutazione e da a ruolo previsto e poi effettivamente ricoperto da parte dei centri per l'impiego
Guardi faccia faccio una premessa la materia del diritto del lavoro è una materia
Delicatissima perché attiene a la alla persona della del lavoratore e alla persona anche di chi cerca un lavoro quindi disoccupato ma proprio per questo materia molto ideologica il reddito di cittadinanza uno strumento fondamentale per la lotta alla povertà non dobbiamo mai dimenticare il momento storico in cui è stato emanato
è stato emanato nel due mila diciannove a ridosso delle elezioni politiche l'edizione europea e con una grande ferita perché bisognava chiudere quella misura anche gira a piedi
è quella che è stata cattiva consigliera è stata cattiva consigliera perché ha determinato un pessimo prodotto normativo definito nell'articolo uno nel decreto legge numero quattro di cinque mila diciannove poveri misura fondamentale di politica attiva del lavoro e in quanto misura di politica attiva è stata trattata come strumento di accompagnamento al lavoro e noi
Come strumento di lotta alla povertà
Quindi il reddito di cittadinanza
Per ragioni politiche dovute alla concomitante struttura di governo formata da lega e UDC Cinquestelle a quel tempo nasce come misure di accompagnamento al lavoro
E questo è il difetto originario di quella disposizione che per queste ragioni non ha dato gli esiti sperati ed è stato oggetto di gravi abusivi
Ecco nell'ambito insomma di queste considerazioni questa premessa che lei giustamente faceva che cosa si può dire dispetto
Al al volo previsto e poi effettivo dei centri per l'impiego però a raccogliere gli amici i quali sono le problematiche legate allora un'altra domanda e offerta di lavoro il allora le dico questo
Proprio perché il reddito di cittadinanza nasce come misura fondamentali di politica attiva per il lavoro
La porta di ingresso
Al reddito di cittadinanza è stata individuata da al legislatore nel centro per l'impiego
I centri dell'impiego italiani nel due mila e diciannove così come del resto anche oggi erano grandemente deficitari
Sia di personale adeguato a trattare il cittadino percettore di reddito di cittadinanza
Sia incapaci di far funzionare il flusso di attività che il legislatore aveva previsto che i diversi settori di reddito di cittadinanza
L'obiettivo della legge sul reddito di cittadinanza è stato quello di spostare le competenze dai servizi sociali dei Comuni
Ai servizi per il lavoro ai centri per l'impiego i quali si sono trovati
Totalmente impreparati e questa è stata la ragione per la quale sono stati ingaggiati i cosiddetti Navigator perché dovevano dare undici supporto ai centri per l'impiego
Nella stessa legge è stato previsto tuttavia piano di rafforzamento amministrativo vale a dire un nuovo
O reclutamento di personale in organico ai centri per l'impiego
E le dico e le procedure per i concorsi pubblici
Per ingaggiare questo nuovo personale dal due mila diciannove siamo al due mila ventitré sono ancora in corso
Perché tante religioni sono indietro nel reclutamento di personale dentro i centri per l'impiego
Questo per dire che cosa che le norme vengono prodotte senza tenere in considerazione l'infrastruttura amministrativa
E il carico di lavoro che quelle norme produce e questa è stata una
Ma ce ne sono altri trenta a tante una diciamo delle regioni per il fallimento della misura del reddito di cittadinanza come politica attiva del lavoro
Ecco in un passaggio nel nel suo nell'articolo che lei ha pubblicato recentemente certamente per la voce tante cose lei rileva come i casi di revoca del reddito di cittadinanza siamo stati pochissimi e lo collega al fatto che la cosiddetto offerta pura nella realtà non esista e che comunque i centri per l'impiego non siano sostanzialmente stati in grado di fare incontrare no appunto domanda e offerta di lavoro ci può spiegare meglio che cosa che cosa intende e perché questo è successo e succede
Allora faccio una piccola rimessa la parola chiave di questa sua domanda è condizionalità
Che significa condizionalità la condizione penali un meccanismo
Che reato dal legislatore che serve per condizionare appunto un trattamento economico quindi un sussidio comune indegnità
A con una attivazione quindi verificato del reddito di cittadinanza il la struttura normativa vuole che il reddito viene percepito sembra persona non solo si attiva nel cercare un lavoro ma poi accetti anche
Le proposte
Che vengano eventualmente Offerte dopo questa ricerca
Ora per far sì che questo meccanismo funzioni è necessario che i due enti si parlino
Questi due enti sono l'Arpa l'Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro
E o l'INPS che eroga i trattamenti
Ebbene così non è che viaggiano su binari paralleli che non si incontrano mai
Prima cosa seconda cosa per far sì che la condizionalità funzioni il centro per l'impiego dovrebbe essere in grado di denunciare e di farlo veramente Totti di di tutte le volte che il percettore di un sussidio di un sostegno non sia Chini e quindi in onda svolga tutte le attività concordate con il centro per l'impiego per cercare un lavoro ebbene questo non si realizza mai i centri dell'impiego non si attivano ottima cosa la mozione di offerta congrua cioè cosa significa questa parola significa che il lavoratore o meglio il disoccupato percettore o a rifiutare tutte le offerte di lavoro che siano diciamo così costruite secondo la sua aspirazione la sua personalità per professionalità le sue aspettative
Quindi del come costruita alla norma
L'offerta per essere congrua deve avere o un c'è una certa retribuzione deve essere a una certa distanza dall'abitazione della persona deve valere una certa durata il contratto di lavoro
Ma soprattutto io datore di lavoro non fa mai arrivare un'offerta un lavoratore che non conosce o un disoccupato che non conosce
Quindi
C'è un un problema oltre che burocratico per come è stata costruita la nozione di offerta congrua non c'è un problema ancora alla all'origine cioè il fatto che il datore di lavoro non fanno pervenire le offerte niente sia congruo sia incongrue diciamo così
Anime storiche non conoscono perché odio che le vogliono
Vedere selezionare eccetera eccetera e quindi hanno talmente infarcito la questione dell'offerta ha paura di passaggi burocratici
E i datori di lavoro sono scoraggiati più o meno la stessa cosa ho visto che si fa con lavoro per gli immigrati più o meno una cosa di questo tipo
Ecco e su questo punto insomma lei anticipa un po'le domande e le domande successive e ci arriviamo tra pochissimo
Questa sua ultima riflessione insomma fa anche un po'pensare che ci sia una sorta di
Malintesa soccombenti Eno dovrebbe venire l'incontro tra tra domanda e offerta di lavoro perché questo succede no lei ora ricordava le imprese
In linea di massima i datori di lavoro vogliono conoscere la persona che assumono i difficilmente fanno pervenire le loro offerte tramite i Centri per l'impiego quindi diciamo come si crea questo luogo questo malinteso e quali sono le possibili alternative
Guardi malinteso si crea per il fatto che noi siamo affidati a un assist Tura pubblica che fatta dalla Rete di e centri per l'impiego ce ne sono cinquecentocinquanta in tutta Italia
E nei quali personale amministrativo oltre a essere in un'età anagrafica molto importante a una obsolescenza nelle competenze
Tra l'altro questi persone sei persone fanno parte inulina sistema per cui noi veniamo che è quello del monopolio pubblico del collocamento noi veniamo da un un sistema in cui l'incontro domanda offerta
Era gestito a livello statale
Con lei liste poco ed era chiamata nominativa numerica e con i timbri che si andavano a mettere tutti misi su un cartellino
Insomma veniamo da un sistema che è stato smantellato soltanto alla fine degli anni novanta quindi agli inizi del due mila quindi diciamo venti anni fa
E che ancora non riusciamo a superare
E e successivamente burocratizzato e non c'è nulla di bene John per a far fallire l'incontro tra domanda e offerta
Che
Hanno aggravare i carichi burocratici
Una cosa che invece deve essere snellita nella nel nel modo più compro possibile appunto per usare una parola del legislatore
Quindi se quindi noi continuiamo a utilizzare i centri per l'impiego come il pressing pubblico in cui il lavoratore o il disoccupato devi andare soltanto che riempire pezzi di carta e fare dei passaggi a ristrettissimi
Possiamo tranquillamente chiuderli questi centri dell'impiego questi cinquecentocinquanta centri per l'impiego che ci costò quattrocento milioni l'anno
Perché non servono a nessuno così come sono non servono a nessuno
E io come ho scritto a in un recente articolo Sempre terrà la rivista lei accennava prima ci serve un generale figliuolo anche per le politiche attive perché le politiche attive in questo momento sono in balia Dini troppi sorgenti manca un padrone del processo che sappia mettere in fila le necessità urgente urgenze che vanno affrontate smantellare un dito su Bossi candore la selva di adempimenti che non servono a nessuno prima tra tutti alle imprese
Ecco proprio a proposito diciamo non del della dell'eccessiva burocratizzazione che in realtà non aiutasse tornato recentemente a parlare poco dei centri per l'impiego di incontro tra domanda e offerta
Di lavoro in occasione del del cliente è legato al decreto flussi e quindi all'ingresso di lavoratori extra comunitari in Italia tra l'altro un po'anche qui colpisce di nuovo sembrano una serie di di paradossi e no come lei citava ci sono in prese e hanno fatto pressione sul governo perché non riescono a reperire manodopera sulla sul territorio nazionale e centri per l'impiego che però non sono in grado di offrire lavoro
A persone che appunto cercherebbero ancora occupazione e lei su questo decreto flussi chiediamo si è fatta come insomma come come funziona il meccanismo
Guardi allora che ci sia bisogno di manodopera qualificata è un dato di fatto noi abbiamo il rapporto mensile Ampa al censori Unioncamere che ci mette però in evidenza
Le carenze che abbiamo in tutti i settori produttivi e questo è un dato dopodiché noi esprimiamo centinaia di milioni per la formazione professionale
Che totalmente autoreferenziale e non è confacente ai fabbisogni del territorio quindi prima cosa da fare trovare qualcuno che merita
La testa a vedere cosa c'è dentro questa formazione professionale in partita soprattutto da enti accreditati alle regioni
Che foraggiano diciamo così tantissimi a formatori mandorle aiutano le persone a cercare un lavoro quindi prima cosa far funzionare bene
La formazione professionale
Per far questo bisogna mettere a sistema con i sistemi digitali i programmi formativi cioè che tipo di formazione si fa dentro questi centri di formazione professionale e soprattutto certificare le competenze collaboratore un disoccupato a al termine del del corso e seguire con il codice fiscale se quella persona dopo un tot periodo di tempo ha trovato un nuovo lavoro grazie a quel corso di formazione
Cioè verificare il nesso di causalità tra quella formazione impartita e l'eventuale lavoro misurando ora ed è finanziando tutti quegli enti inutili che fanno formazioni inutile
Va bene quindi per il riferissi una cosa da fare per far lavorare diciamo così coloro i quali sono sul nostro territorio
Siano essi extracomunitari sia noi italiani perché non abbiamo tantissimi extracomunitari presenti sul nostro territorio che potremmo formare il mettere al lavoro senza la necessità
Di aprire nuovi decreti flusso
Altra cosa la legge prevede i decreti flussi prevedono che un datore di lavoro prima di chiamare un extracomunitario e fargli un contratto di soggiorno nell'andare al centro per l'impiego chiedere al centro per l'impiego
Di vedere se ci sono persone disponibili a fare quel lavoro per cui quell'imprenditore sta chiamando un extracomunitario
Ebbene qui le cose molto semplice basta compilare un pezzo di carta
Passare quindici giorni se il centro per l'impiego non risponde il datore di lavoro ai nulla osta per chiamare un extracomunitario anche residente all'estero
I quindici giorni passano regolarmente e quindi il datore di lavoro non è costretto a cercare sul territorio le persone che invece magari ci sono e il centro per l'impiego non aiuta a trovare questo per farle rendere conto a lei e ai suoi radio ascoltatori
Di come sono costruite male
Le attività i flussi di attività e la burocrazia che ruota intorno all'incontro tra domanda e offerta
Ecco e tra l'altro quest'aspetto che lei citava che poi ha una novità dell'ultimo decreto flussi ovvero diciamo questo sul ulteriore documento da parte dei centri per l'impiego che attesti l'indisponibilità di mano d'opera sul territorio
Sembra andare un po'nella direzione di nuovo di ulteriori burocratizzazione e di un ulteriore diciamo onere anche per i ciechi Samogin per l'impiego
Ma onere anche per il datori di lavoro perché a questo punto del costringiamo i datori di lavoro fare un passaggio burocratico inutile perché tanto si sa che si compila il pezzo di carta si parte devono passare quindici giorni e poi
Sia il nulla osta del silenzio assenso
Vede è proprio questo il tema cioè il tema è che preso atto che i centri per l'impiego italiani
Centri pubblici per l'impiego italiani non sono performanti non sono efficienti e non rispondono ai criteri europee di di un'organizzazione
L'adeguata di un servizio necessario qualcuno dovrebbe prendersi l'incarico
Di farli funzionare veramente non distante Ernani e non chiuderli perché sono un presidio fondamentale io credo molto in quel presidio da sud chiusa ma
In questa maniera quindi è totalmente inutile averli perché sono soltanto un centro di costo
Il problema riguarda però Lapo Nabis perché i i centri per l'impiego sono di competenza regionale
Il governo centrale non può fare niente sui il centro per l'impiego se non quell'attività necessaria di coordinamento capo all'Anpa l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro
è una struttura
Anche lui svuotata di competenze che non è in grado di far lavorare bene le legioni quindi l'esito di tutta questa storia quale che se sei fortunato a vivere in una regione nella quale Ali come assessore regionale al lavoro competente che mette a lavorare perdendo i centri per l'impiego allora sei un disoccupato
Che ha dei servizi o un lavoratore che si sta in transizione e quindi sta per essere licenziato o vuole cambiare lavoro ciao un condono un ufficio in cui affidare sedersi S otto bagnato in un altro lavoro
Segue la Sport fortunati di vivere nelle regioni d'Italia dove i centri per l'impiego solo delle terre di nessuno lasciate al loro destino senza che nessuno dia una linea di controllo faccio fare qualcosa
Sei un povero Cristo abbandonato a se stesso
Con totale violazione del diritto al lavoro sancito dall'articolo quattro della nostra Costituzione
Certo ecco inconcludenti io volevo tornare in realtà un po'anche al al titolo di questo suo intervento perché le associa diciamo povertà il decreto flussi come e due facce dell'attuale governo e in sintesi
Ci può spiegare perché come diciamo costruito questa associazione
Perché noi abbiamo il reddito di cittadinanza che quest'anno avrà una durata ridotta se Pennisi se non ricordo male o sette otto che pertanto le persone assistite
Ma Rando a un certo punto l'interruzione del flusso di denaro che arriva regolarmente tutti i mesi
E quindi queste persone a certo punto si troveranno senza denaro è senza lavoro
Dall'altra parte abbiamo imprenditori che chiedono al governo
I detenuti affabili entrare di forza lavoro straniera e addirittura c'è stato il click day che ha esaurito paio di ore le posizioni disponibili la la la scorsa settimana se non ricordo male quindi questo significa che c'è un messa se esasperato un bisogno di manodopera qualificata e di personale
Io mi chiedo perché mai non dobbiamo mettere a sistema tutte le nostre risorse le nostre energie per formare la manodopera qualificata qui in Italia e per manodopera qualificata ed intendo non solo italiani ma soprattutto è forse di più gli stranieri extracomunitari che vivono in Italia
Regolarmente quindi formula un lavoro e diamo subito delle risposte ai nostri imprenditori lo possiamo fare benissimo
Siamo pieni di soldi perché il PM RR cita quattro miliardi qua proprie radici ogni cinque inclusione il lavoro vorrei capire per quale ragione noi dobbiamo essere poste che
Appare ancora decreti flussi con tre milioni di disoccupati in aria
E rieccoci esso dessero per i saluti questa era l'intervista a Lucia Valente professore ordinario di diritto del lavoro nel Dipartimento di Scienze sociali ed economiche della facoltà di Scienze politiche della Sapienza
Abbiamo dedicato la puntata di oggi al tema appunto della migrazione del lavoro con le ultime novità allegata al decreto flussi tema di cui torneremo a parlare anche nelle prossime puntate tra oggi fa notizia si conclude quindi ricordiamo come sempre che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta cercare senti ce ne torniamo lunedì prossimo alle ventitré e trenta e poi in replica lunedì successivo alle sei del mattino salute una buona settimana da Daniela Sala