La complessità nel presente e nel futuro della cooperazione internazionale

Bene diamo inizio ai lavori di questa giornata benvenute benvenuti a tutti quanti grazie di essere qui in questa appunto mezza giornata di lavoro in cui ci siamo dati o un un obiettivo ambizioso
Quello di parlare della complessità nel presente e nel futuro della cooperazione internazionale
Come molti di voi sanno questo è un incontro che chiude una settimana per Coppi
In cui si è svolto il Copi meeting dove appunto i responsabili degli uffici nazionali e regionali di Coppi si sono riuniti per lavorare appunto al presente e al futuro della cooperazione internazionale
Però abbiamo con noi anche moltissimi ospiti che appunto non non non fanno parte di Copi quindi mi sembrava corretto darvi anche questo tipo di informazione
Ci sono poi saluto anche tutte le persone che sono collegate on line e so che sono moltissime e grazie somma di aver pazientato per l'inizio dei lavori allora io non voglio togliere troppo tempo alla all'inizio appunto di questi lavori
Noi siamo qui oggi a parlare di un tema la complessità che è un tema complesso
In questo momento lo sapete benissimo l'attualità è complessa da ieri sera probabilmente ancora più complessa il sistema degli aiuti ha messo a dura prova
Viviamo come tutti avete sentito più volte nominare una situazione di policristallino di crisi a cascata di emergenze che si moltiplicano
Dove diventano anche come dire diseguali asimmetriche le stesse disuguaglianze
Vediamo assistiamo conflitti locali e regionali che però hanno degli impatti a livello globale viviamo situazioni veramente di emergenza di di diversa intensità che rendono ancora più imprevedibile e ciò che è imprevedibile
E il tutto non ce lo scordiamo
In una fase in cui usciamo dalla pandemia c'è la guerra in Ucraina insomma non c'è bisogno che metta altra carne sul fuoco
Allora prima di iniziare questi i lavori di quest'oggi volevo dare solo un paio di informazioni come avrete visto c'è stato un cambiamento nel programma perché Dominique Napoli non può essere con noi per motivi di salute si scusa e San e saluta tutti presenti
Ma è assolutamente degnamente sostituito da Edward roadie che poi avremo modo di conoscere
Il l'idea a cui tutti i relatori è di appunto discutere del tema di oggi ma di lasciare ampio spazio alle domande quindi alla fine dei giri di tavolo ci sarà lo spazio per discutere aprire la discussione con tutti voi
Vi chiederei una cortesia se possibile ci saranno delle persone in sala con i microfoni perché ci sono anche le persone a casa che devono seguire quindi aspettate il microfono per fare le domande presentate lì
E se fosse possibile proprio perché abbiamo degli ospiti collegati internazionali qui in sala ci sono delle persone che parlano altre lingue
Vi chiederei di fare la domanda in inglese laddove non fosse possibile ovviamente ci organizziamo per tradurla favore di chi la deve comprendere quindi non rubo altro tempo ringrazio Coppi di avermi invitato moderare quest'incontro per me è un onore
Per chi di voi non lo sa ricopre anche il ruolo con molto orgoglio di vicepresidente del consiglio di amministrazione di Coppi però direi che adesso per aprire lavori per darci saluti devo proprio passare la parola al nostro presidente Claudio Ceravolo
Grazie Antonella anche per me davvero è un piacere darvi il benvenuto in questo convegno che cadde in un momento politico Straw mentre delicato tutti noi siamo ancora scossi di quello che sta succedendo che la testimonianza di quanto il tema sia attuale tempo che momenti complessi stiamo vivendo
è l'argomento come diceva prima Antonello su cui copie meeting ha riflettuto per tutta la settimana perché vedete lo è in effetti chi ci conosce sa che Coppi e nata sessanta anni fa con me un NC dedicata praticamente unicamente allo sviluppo di comunità locali con cui si affiancava cooperazione
Nel senso di Padre Barbieri era operare insieme in rete il fianco delle comunità locali e avviare processi di sviluppo quindi questo quello che abbiamo fatto
Per oltre trent'anni poi appunto il sorgere delle polizze Risi sorgente queste complessità del mondo attuale ha fatto sì che fosse impossibile limitarsi a un'opera di sviluppo ed ha cominciato a lavorare nell'emergenza ma tenendo ben presente quello che era il nostro background culturale cercando di inserire ma questo viene da più di vent'anni
Di inserire in ogni progetto di sviluppo del d'ogni progetto di emergenza
Delle semi di sviluppo da continuare da poi seguire poi Melli negli anni successivi senza mai abbandonare le comunità locali questi sempre stato un po'la filosofia di Coppi che ha continuato fino adesso il peggiorare però della situazione
Il
Un mese fa
Le Nazioni Unite sono riuniti appunto negli Orca per riflettere sulla per fare il punto sugli sostenne bolle della pena in corsa e il rapporto si intitola tempo di crisi tempo di cambiamento ecco qualche nome risentiamo davvero che siamo in un tempo di crisi e di conseguenza bisogna cambiare ma cambiare facile da dire non è tanto facile da fare è quello su cui come dico per per una settimana abbiamo riflettuto con con i nostri collaboratori locali proprio per andare a vedere anche le difficoltà che si vivono quotidianamente nelle varie situazioni e con me affrontarle
Perché vedete
Di di Teoria ce n'è tanta non so
Anche il triple Nexus scritto sulla carta
è una cosa bellissima ma pertanto fuori in modo estremamente chiaro da discussioni di questi giorni come una cosa la teoria scritta sulla carta è una cosa l'applicazione nella pratica che a volte davvero complessa e difficile quindi idealmente lo accettiamo ma poi bisogna ragionare come tradurlo nella realtà vi dico subito che questo è un convegno che non darà da cui do quindi non usciranno linee guida perché non è una materia su cui si Possa fissare delle regole assolute da seguire ma al contrario è una materia in continuo evoluzione su cui dobbiamo tutti riflettere e ci cui appunto chiediamo anche il vostro contributo ed è per questo come diceva Antonella che è stato organizzato in una modalità che permetta al massimo di sentire quelle che sono le esperienze di una platea che sappiamo assolutamente competente implicata
Nella quotidianità
Di queste della gestione di queste crisi e quindi ci aspettiamo davvero molto da questo convegno quindi di ringrazio delega sopra presenza vi ringrazio per il contributo che vorrete da fare che continueremmo spero potremmo continuare il dibattito grasse
Grazie presidente allora adesso abbiamo dovrebbe esserci collegato Roberto Ridolfi presidenti di Link due mila e sette che voi sapete essere è quello lo vedo che voi sapete essere il network Dio NI gi
Anche a lui chiediamo insomma di di di darci suo un suo avvio ai lavori Claudio diceva dobbiamo imparare a probabilmente a navigare nella complessità non avremo una rotta certa ma dobbiamo comunque muoverci in queste acque
Come dice bene qualcuno non siamo tutti nelle sulla stessa barca ma sicuramente siamo tutti nella stessa tempesta
Quindi ringrazio Roberto Ridolfi di essere qui con noi oggi e vi lascio la parola
Buongiorno buongiorno congratulazioni a Coppi per un titolo così ambiguo all'inizio avevo capito complessità nel nel presente e nel futuro invece non serbo non c'è
Effettivamente questa complessità c'è oggi ci sarà forse ancora di più domani e siamo concreti e siamo realisti ma io
Quello che vedo che la le crisi dunque il Papa ha detto che c'è una terza guerra mondiale in corso no perché le crisi sono tali e tante e con tanti morti
E non si può evitare di parlare di guerra ecco di guerra in stato di guerra tuttavia deve emergere quello che è un po'il il centro di del dell'azione di Coppi e di link noi abbiamo più o meno uno stesso slogan che è quello sino all'ultimo miglio
Mettere i margini al centro il concetto e fu fondamentale cioè quello di riportare la centralità dell'essere umano e tutto ciò che si fa vedete gli ho fatto cooperazione lo sviluppo da un punto di vista di chi lo insegue istituzionalmente
E e poi l'ho vista diciamo dal punto di vista invece della società civile lei siamo organizzazioni di complete alette di di di di cooperazione internazionale ma anche di solidarietà
Quindi il la parola ONG ci sta un po'strettini nata sì siamo delle ONG però anche la la Boggio la bocciofila sotto casa una ONG le nostre socie e copia un socio fondatore una socia fondatrice hanno questo tutti in Comune trasparenza imparzialità elaborazione advocacy qualità innovazione
Riflessione non aver paura di dell'autocritica e essere molto concreti
Questo è un tema molto caro a Claudio Ceravolo che io saluto che ringrazio insieme a tutti gli altri amici e colleghi di Coppi
E sono vicine contribuiscono alla successo
Anche di lì dunque la cooperazione allo sviluppo sostenibile ve la dovete immaginare al centro di una ragnatela
E e partiamo dalle dalle dinamiche politiche no che sono così complicata in Italia però tutto sommato semplici da capire
Dinamiche politiche che vedete adesso sono animate dal debito pubblico in Unione europea spinge per ripristinare il Patto di stabilità e di governo è nervoso perché debito pubblico aumenta
Non solo a seguito del Covent va anche a seguito delle spese di guerra
Spese necessarie non necessari non voglio entrare in questo però una questione il debito pubblico sul debito pubblico noi come organizzazioni della società civile dobbiamo riflettere perché questo debito pubblico è quello che poi fa a muovere le agenzie di rating a New York che sono a mio avviso un nemico da battere per noi che facciamo cooperazione per il più vulnerabili perché dall'oggi al domani mettono in ginocchio il rating e quindi il il servizio del debito di paesi che improvvisamente si trovano ancora meno con le risorse per fare quello che devono fare ospedali scuole e servire le popolazioni
Il Nexus ovviamente migrazione e sviluppo è un Nexus forno formidabile voi tutti avete letto mandato a memoria i Peppers perché come Linke scriviamo
Questi papers non sono astratti sono molto molto concreti
Stiamo facendo con Coppi l'aiuto dei cinque o sei soci e molto attive in questo Nexus urtiamo preparando veramente un programma perché chiamare Progetto qualcosa che deve durare dieci anni è limitativo
Questo quindi è un altro di questi rami della ragnatela il debito pubblico le dinamiche politiche i conflitti conflitti che fanno aumentare il debito la migrazione che fa infiammare il dibattito politico in tutto ciò c'è la sostenibilità
Perché non facciamo cooperazione allo sviluppo sostenibile Claudio menzionato all'Assemblea sui sostenevo di Vauban cose questi non li raggiungeremo e nei il la gente a venti trenta destinata a fallire
Quindi si rifarà un'altra agenda all'Agenda venti quaranta venticinque nata non lo so gli africani sono stati furbi perché come Unione Africana hanno impostato un'agenda venti sessanta tre due mila sessantatré
Quindi si sono messi molto bene al di là della loro sopravvivenza politica
Però in Africa e chi può dirlo presidenti durano in carica quarant'anni sappia questa complessità quindi si trasferisce diventa ancora più complessa perché la la parola sostenibile attaccata alla cooperazione e sviluppo fa diventare quello che si fa anche in Italia sulla sostenibilità qualcosa che alla a un certo momento comunque anche quella conflittuale a livello di Bagy
Cioè se dobbiamo fare la transizione energetica la transizione con oggi Ca'la transizione non si parla mai di transizione sociale non si parla mai di distruggere le diseguaglianze negli obiettivi
Dei governi che invece la cosa forse la più importante di tutti e ha quindi abbiamo una competizione per le risorse la sostenibilità in Italia compete con l'aiuto allo sviluppo sostenibile in in Africa
Invece non è così
Non è così i dati demografici perché sono deprimenti su quello che succede in Italia neanche più la crescita demografica dei migranti riesce a compensare la decrescita demografica
Degli i cardiologi adesso diventa veramente un problema enorme in alcuni paesi europei l'hanno capito vediamo e speriamo che anche l'Italia debba fare così
E poi rinviamo
A questa ragnatela la parte della ragnatela che s'diventa enorme che si sviluppa intorno alle emergenze pagate tutte diventa emergenza perse tutto un'emergenza
L'aiuto umanitario quindi di emergenza si sovrappone Volpi in modo quasi totale soffocando invece quello che è l'aiuto di lungo respiro la costruzione di e però noi dobbiamo anche rispettare il desiderio legittimo di difendere la democrazia difendere la libertà io voglio usare proprio parole importanti
Che alla fine sono sono importanti hanno impatto mi ricordo sempre che io dicevo al presidente Mosè venni in Africa io mi criticava come ambasciatore dell'Unione Europea per perché diceva voi europei dovete fare come la Cina dove investire e creare posti di lavoro eccetera eccetera e gli dicevo guardi posti di lavoro a uno con una paga di un dollaro al giorno non intendiamo crearmi perché quelli creano la povertà
E inoltre signor Presidente mi dica quanti che quanti suoi connazionali sono immigrati o vogliono emigrare in Cina
Nel futuro prossimo ecco questo mi dà un po'l'idea di quanto siano importanti le parole democrazia libertà e uguali tra di diritti eccetera allora domandare distopia o utopia
Rispondete voi certamente noi abbiamo nel DNA la l'utopia
Il nostro amico scomparso caro Paolo dieci diceva non ho l'ambizione di cambiare il mondo ma quello di cambiare le persone con le quali venne in contatto sia beh questo è quello che ci anima il primo e quindi siamo utopici non siamo visto o PC
Fatalità tutti fin sul futuro sono visto o PC non si capisce il perché
Il cinema ci propone una un futuro assurdo e e i in negativo e quindi comunità integrare mettere in margine al centro non posso solo solo dire rinforzate la visione di sessanta anni fa
Della di di Coppi perché questa è la strada che noi anche come l'invio cogliamo e cerchiamo di di percorrere quindi comunità comunità che devono integrarsi e quindi le comunità alimentari di consumatori energetiche digitali l'integrazione per me una parola chiave della nostra utopia che va verso il futuro chiudo qua io vi auguro certamente di fare una discussione veramente forte
Mi scuso che mi dovrò scollegati in pochi minuti ma il messaggio che intendo lasciare con voi è questo
Mettere ieri i margini al centro
La nostra vocazione naturale alla solidarietà la nostra forza di sapere essere molto smart intelligenti nel metterci dentro la sostenibilità della solidarietà quindi qualcosa che poi alla fine si regge da sé va avanti queste sono valori universali fondamentali di cui copri OP è largamente dotata
Insieme a tutte le altre leggi di link ma non solo
E credo che forse questo ci aiuterà confortarci in un fatto che dobbiamo continuare a essere utopici
E non distorce grazie a tutti grazie Claudio buon lavoro
Grazie a Roberto Ridolfi e anche grazie di avermi ricordato all'impegno di Coppi negli ultimi sessant'anni perché sapere da dove arriviamo è necessario per capire dove stiamo andando io adesso passo subito la parola la professoressa Enrica Chiappero Martinetti
La presento velocissimamente professore ordinario di politica economica all'Università di Pavia è stata visiting fellow e visiting professor presso l'Università di Cambridge Harvard i tozzo Banshee nero Vinke Egna
E ed è anche fondatrice dello Human development e in capability Association potrei andare avanti altri dieci minuti a leggervi la sua biografia
Ma mi fermo qui colgo però come dire il link che ci è stato dato da Roberto Ridolfi ha parlato del fatto di mettere i margini al centro
E questo
è un compito complesso c'ha parlato della sostenibilità ci ha detto che ci muoviamo in una sorta di ragnatela che parole come ONG ci stanno strette che stiamo affrontando una politrauma sezione che tutto è emergenza
Allora le chiedo professoressa ma che cos'è questa complessità e se posso ma la complessità necessariamente un limite
Grazie intanto grazie grazie per l'invito è un piacere essere qui
Coppini unisce è una lungo sodalizio da da quando appunto
Ormai ventisette anni fa ricordo male
Ricostituito il master di cooperazione e sviluppo grazie al sostegni di di Croppi oltre che di ciste e divise quindi insomma alla lunga amicizia e quindi sono particolarmente felice di essere qui
Io non non mi occupo di cooperazione in senso stretto sono l'economista come spesso succede per economisti mi occupo di numeri
E però una riflessione dovrei ricercare fare con voi oggi è proprio attorno al significato di questi numeri e alla loro incapacità di dar conto di questa complessità
Come cittadini a maggior ragione voi come operatori nell'ambito della cooperazione siamo tutti consapevoli appunto che viviamo in contesti complessi che i fenomeni che su cui studiamo ragioniamo su cui lavoriamo sono fenomeni Complessi lo hanno detto il presidente di cisterne o a ripetuta ribadito presidenti di dire
C'è abbiamo una naturale comprensione rispetto alla complessità dei fenomeni che ci stanno davanti su cui vogliamo lavorare su cui vogliamo operare
Il il problema però è che le previsioni le decisioni i flussi di aiuto
Le valutazioni le considerazioni in merito a quelle che sono il gli esiti delle nostre azioni vengono poi di fatto condizionati dai numeri
Menziono soltanto alcuni giusto per per sono entrare un po'nel nel senso di quello che vorrei dirvi
Unicef War benché hanno fornito lei ha recentemente le ultime statistiche ossia il persone che vivono in condizioni di povertà estrema
Quindi meno di due dollari e quindici centesimi al giorno e sappiamo che sono settecentodiciannove milioni cioè oltre il nove per cento della popolazione mondiale
Sappiamo anche tra questi numeri fra questi settecento diciannove milioni ci sono trecentotrentatré milioni di bambini
Senza guardare dal far troppo lo sguardo soltanto a un podista internazionale listate tre giorni fa a
Fornito le statistiche sulla povertà assoluta in Italia quando parliamo di povertà assoluta parliamo di difficoltà a soddisfare i bisogni di base quindi stiamo parlando di una condizione est insomma di difficoltà seria
Sono cinque milioni e seicento mila gli individui nel nostro Paese pari Anna nove virgola sette per cento del totale e corrispondenti a due mila oltre due milioni di famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta
Se guardiamo naturalmente poi all'interno di queste cifre vediamo che sono quasi il trenta per cento di queste famiglie sono hanno meno un componente del gruppo straniero e sono tredici virgola quattro per cento i minori che vivono in condizioni di povertà assoluta
Se poi la vediamo un po'lo sguardo eccetera andiamo a comprenderli altre dimensioni come la salute o l'istruzione le condizioni materiali di vita questi numeri crescono progressivamente
Non voglio però lo come dire annoiarvi con dei numeri ma la mia domanda è che cosa ci dicono questi numeri
E cosa come si costruiscono come essi interpretano Juan de volti ci sono quali storie quali circostanze quali cause si nascondono dietro a questi numeri
Allora se assumiamo questo punto di vista credo che tutti possiamo comprendere a maggior ragione chi di voi opera sul campo come la povertà ma in realtà come la maggior parte dei fenomeni sociali ed economici vale lo stesso discorso se parliamo di disuguaglianze di qualità della vita
Ma chi se parliamo di sviluppo di recessione di resilienza di vulnerabilità di crisi umanitarie cioè tutti questi concetti che sono concetti su cui appunto vogliamo prestare attenzione sono per loro natura Complessi
In che misura riusciamo a trasformare a sintetizzare questi concetti complicati e complessi in un singolo numero ecco in questo io credo qua faccio
L'esame di coscienza che il cono visti abbiano delle grosse responsabilità
E nel senso che sappiamo che queste cose sono complesse però questa complessità in qualche modo spesso viene ignorata
Più lenti dei casi chiederei praticamente ridimensionata talvolta viene rifiutate perché l'idea di fondo e che si è un concetto è Complesso osa un concetto è vago non è accurato non è preciso e quindi non è utile
Allora vorrei richiamare l'attenzione qualche minuto su sussidi ci cosa intendiamo per complesse col cosa intendiamo per Balbo e per riuscire a capire
In che senso poiché queste questa complessità questa vaghezza in realtà più che ignorarla dovremmo farci conti dovremo cercare di riconoscerla e di usarla nostro vantaggio per comprendere meglio i fenomeni e pere riuscire ad affrontare in misura più compri complessa e più completa allora che cosa ecco concetto benché cosa qual è il significato di complessità che il titolo di questa di questa giornata
A che fare con la natura di un problema con un oggetto di analisi e di solito a che fare con il fatto che il comma problema se vogliamo affrontare si caratterizza per una molteplicità di dimensioni per tanti possibili livelli di analisi o aspetti che possono essere presa in considerazione fa riferimento a circostanze molto diverse tra di loro
Fa riferimento al fatto che ci sono tanti elementi che anziché in qualche modo ridurre a ad una ad unità dovremo in qualche modo cercare di comprendere soprattutto nell'interrelazioni che hanno cioè l'altro modi insomma dissenso con le dire che come spesso si dice il tutto
Maggiore della somma delle parti che lo compongono e quindi dobbiamo in qualche modo concentrarci su queste componenti quindi non basta guardare a tante cose ma dobbiamo interrogarci sul modo con cui queste tante cose si combinano tra di loro
E appunto l'esempio tipico e da questo punto di vista la povertà
Che porta chiama in causa una pluralità di dimensioni e di nuovo non è soltanto mettere tante cose sul tavolo ma interrogarsi sulle relazioni che esistono fra queste dimensioni perché ci sono dimensioni che sono collegate tra di loro perché povertà educativa
Chiamai con sei una povertà nel campo della nutrizione cambia attivamente
Sì corrisponde a situazione di svantaggio nel mercato del lavoro nelle nelle nell'empowerment femminile cioè ci sono tutta un'acconciatura raccontati nel concatenazione tra queste dimensioni su cui dovremmo riflette
La complessità anche fare anche a che fare con l'individuo non non siamo soggetti come dire senza identità o senza differenziazione al contrario siamo ciascuno di noi è diverso in tante in tanti modi abbiamo una pluralità di identità è una pluralità di caratteristiche che contribuiscono a definire la nostra situazione quella che in tra i centri sociali si chiama l'intersezione Anita cioè dalla combinazione di tanti fattori che può venire fuori che può emergere una situazione di difficoltà di vulnerabilità o di povertà siamo poi diversi per rileviamo in contesti in circostanze differenti son contesti familiari sociali culturali istituzionali che sono diversi
E quindi dovremmo riuscire a guardare a queste a tutti questi aspetti della loro complessità c'è poi una seconda aspetto che riguarda la dimensione della vaghezza anche questo di solito viene considerato legato al tema la complessità e anche questo come dire si dice fa problema
E di nuovo è nella natura di molti concetti fenomeni soprattutto appunto nel campo delle scienze sociali che ci siano questioni di franchezza che cosa significa vaghezza significa sostanzialmente che non esiste una unica incontrovertibile
E definizione e talvolta un oggetto non può essere facilmente racchiuso dentro confini precisi
Non esiste un confine netto e quindi non esiste neanche un punto il preciso in cui un concetto si trasforma nel suo opposto eran quelli che in filosofia greca si veniva veniva definito il paradosso delle solite no nel senso che e difficile capire qual è il punto la circostanza oltre la quale si cambia status però questa cosa che sembra un concetto astratto e quello che normalmente si fa quando si misura la povertà
Perché se si abbiamo meno di due dollari e quindici centesimi siamo poveri ma se abbiamo due dollari e sedici centesimi non lo siamo più perché evidentemente rende difficile accettare questo tipo di distinzione eppure e quello che facciamo quando misuriamo la povertà
O quando facciamo riferimento a concetti complessi c'è tracciamo un limite oltre il quale il problema non si pone più
Ecco diciamo
Quando farai povertà delega povertà ed per sua stessa natura un concetto Complesso tante dimensioni tanti specificità individuali tante circostanze tanti fattori tante cause tanti elementi chiamati in causa ed è per definizione un concetto vago nel senso che appunto questa
Distinzione questa capacità di racchiudere l'idea di povertà all'interno di confini netti e precisi semplicemente non esiste anche se è un altro artificio che utilizziamo normalmente
Marta estende diceva che nel alle dell'istigazione sociali della misurazione
è indubbiamente più importante essere vagamente del giusto piuttosto che precisamente piuttosto che sbagliare precisamente e quindi va in qualche modo dovremmo riconoscere questa situazione
Allora prendere sul serio la complessità e la vaghezza a del gas a mio avviso delle implicazioni importanti
Non solo quando si tratta di concettualizzare o definire un fenomeno dipende da quali lenti indossiamo per guardare la realtà è questo fenomeno può cambiare in maniera sostanziale
Ha delle implicazioni sulla sua misurazione perché dà origine a numeri che noi ritiriamo precisi perché immaginiamo che i numeri siano precisi ma dipende da come li abbiamo generati da come li abbiamo
Rappresentati
E però per questo forse il tema che interessa più voi in questa giornata
Il fatto che le azioni che mettiamo in gioco per provare ad affrontare se non a risolvere quel problema si basano su questi numeri
Si basano questi su questi numeri che influenza nel modo in cui immaginiamo disegniamo i nostri interventi si basa su questi numeri quando decidiamo di allocare le risorse in un senso piuttosto che in un altro
Si basa su questi numeri quando poi andiamo a valutare l'efficacia di questa nostra azione allora non è un problema filosofico non è un problema astratto occuparsi di complessità a problema molto concreto perché appunto in qualche modo influenza tutti questi aspetti
Allora il mio punto di vista e chiudo e che questa complessità ritornando a quella che era la domanda che aveva apposto la la nostra c'era la complessità non deve essere vista come un limite alla comprensione di un problema
E neppure un limite alla ricerca di una soluzione per questo problema
Tutti i fenomeni sociali ed economici di cui stiamo parlando sono complessi e per le ragioni sono già state dette questa complessità e destinata ad aumentare perché il mondo si fa sempre più Complesso perché queste crisi si sommano se giungono si combinano
Perché le le le diciamo le le le interrelazioni che esistono tra paesi tra Soggetti tra dimensione del problema sta diventano sempre più articolate sempre più complesse allora
Non si tratta di ignorarle lo si tratta di semplificare non si tratta di far finta che non esista questa complessità ma forse piuttosto guarnigione a indossare le giuste lenti per guardare il mondo
Lenti che sappiano cogliere quella che la profondità l'articolazione e l'estensione di un problema
E allora forse solo così possiamo renderci conto di come sia maledettamente difficile affrontare le questioni ma che non possiamo far finta che questioni siano semplici per pensare di risolvere in maniera
Grazie
Grazie davvero perché credo che sì c'è uno spunto che vorrei cogliere è che dobbiamo essere consapevoli sostanzialmente viviamo in un mondo complesso è anche vago e non dobbiamo averne paura di per sé ma dobbiamo essere consapevoli di quello che questo significa
Credo che la riflessione su quello che lei ci ha detto cioè porre dei limiti che possono essere il limite per esempio alla soglia di povertà probabilmente a una con Foro Sol molto comoda che che però la comodità forse non non non dà conto di questa complessità di questa vaghezza
In cui viviamo e anche credo magari poi ci ritorniamo su questa cosa che lei ha detto della misurazione no la necessità di tutto si trasformi in un numero in una valuta poi poi mi vediamo di che cosa si tratta
Per cui magari nella valutazione di ciò che facciamo tendiamo confondere ed efficienza con l'efficacia per cui magari poi entro questo può essere un punto su cui tornare
Allora abbiamo a terzo diciamo la porta della complessità e della vaghezza adesso proviamo a calare questo argomento
In quella quella prospettiva umanitaria abbiamo con collegato ecco lo lo vedo Édouard Daladier che vi presento velocemente
Intanto la ringraziamo per aver accettato l'invito a essere qui con noi oggi anche all'ultimo momento e siamo onorati di averlo con noi lui è membro del CDA di voi se direttore del Norvegia alle Fiji Council Europe
Anche lui ha un avvio lunghissima che poi potete vedere sul programma vi dico solo che presiede l'iniziativa enduring Violence Against mai Granze ed è membro del consiglio di amministrazione di Medici del Mondo in qualità di assunse casello della IG Montreux ai alle anzitutto vico rimessa
Prendevo ce l'hanno Sasso portato la commissione la preparazione a come si europea nella preparazione del Forum umanitario europeo
Allora ieri quando parlavamo con Edouard impreparazione di questo incontro mi ha colpito perché lui ha detto una frase ha detto dovremmo parlare
Diciamo che stiamo sei Singer Sailing cioè di rischio che stiamo affrontando e di ciò che stiamo fallendo
Allora chiedo a detrarre diete come caliamo questo tema della complessità nella prospettiva umanitaria
Sentite
Sì
Perché io non sento voi
Speriamo funzioni tutto buongiorno a tutti un grande piacere per me avere la possibilità di parlarne oggi
A nome del mio collega il presidente di voice parlerò in inglese spero che vada bene per tutti mi rendo conto che c'è una produzione disponibile
E parlano appunto
A nome di voi siete la sua Rete
Avete
Coppi nella nostra rete e quindi è un piacere per me poter contribuire a questo evento oggi per coloro che non ci conoscono voice
La piattaforma principale per l Hong umanitarie sono ottantanove a livello europeo
In quanto tale noi siamo il principale interlocutore per le Honda con l'Unione europea per le questioni di emergenza e noi promuoviamo il valore di queste ponga
Quindi
Cercherò di portare la voce umanitaria alla discussione di oggi è già molto è stato detto a proposito della complessità del mondo nel quale stiamo operando
Io aggiungerò semmai ulteriore complessità sfortunatamente perché penso che sia importante considerare queste complessità nella loro complessità
Cercherò di
Promuovere anche un altro messaggio e cioè che in questo mondo così complesso nel quale viviamo noi organizzazioni di aiuto umanitario abbiamo il ruolo di portare chiarezza perché senza chiarezza non sarà possibile essere accettati non essere accettati significa non avere accesso quindi dobbiamo riaffermare i principi nei quali crediamo e in che danno vita le nostre azioni
E dobbiamo avere degli approcci chiari nel settore dobbiamo dare dei messaggi chiare la possibilità di avere accesso alle persone che hanno bisogno è un con una cosa che vediamo ovunque è importantissima guardate all'Ucraina
Guardate a Gaza
La lista infinita cioè in questo mondo così complesso dobbiamo portare chiarezza
E spero e credo che molta della discussione di oggi ci darà la possibilità anche di parlare di questo ci sono naturalmente tutta una serie di limiti purtroppo però da considerare
Vorrei fare riferimento ad alcuno di cura questi è già stato menzionato brevemente però oggi ieri insomma
A settembre
I dati sono che ci sono trecentosessantatré milioni di persone
Identificate
Dal consolidamento di tutte le cifre
Che hanno bisogno di aiuti o umanitari trecento sessantatré
Milioni di persone al mondo hanno bisogno di assistenza cioè non possono soddisfare l'esigenza di base senza un sostegno proveniente dall'esterno senza un'assistenza e questa è una cosa che non ha precedenti
E questo numero prima di Gaza quindi potete aggiungere altre due virgola tre milioni di persone a quel numero che davvero non ha precedenti
E questa è la conseguenza
Di conflitti che continuano ad aumentare che sono raddoppiati tra il due mila dieci e il due mila venti poi ovviamente
Abbiamo
Una serie di disastri correlati al clima che stanno aumentando
E dobbiamo aggiungere a tutto questo
Il fatto che ci sono tantissimi profughi
Anche a causa dell'impatto di ricoveri d'di tutta una serie di altri sciocca la crisi ucraina che ha avuto un impatto enorme
Sulla economia globale e anche sulla sicurezza alimentare quindi la situazione o davvero preoccupante sia in termini di
Bisogni che dei motivi che creano questi bisogni perché questa un impatto enorme sulle persone che vivono nelle situazioni di maggiore povertà che sono sempre le persone più vulnerabili
Ma che in questo caso si troverà una situazione ancora peggiore si trovano in una sorta di trappola in una situazione dove hanno disperato bisogno di assistenza umanitaria
C'è l'insicurezza alimentare che continua a Mila a peggiorare ed è allarmante questa cosa
Per affrontare tutti questi problemi abbiamo bisogno di risorse abbiamo bisogno di fondi o sfortunatamente un'altra brutta notizia da darvi
Oggi
I dati che ci dicono che ci sono trecentosessanta cinque milioni di persone che hanno bisogno di noi ci dicono anche che abbiamo bisogno di cinquantacinque miliardi di dollari per soddisfare il bisogno di quel tre persone cinquantacinque miliardi di dollari quest'anno
E oggi
I donatori
Ne hanno forniti diciassette quindi siamo diciassette contro cinquantacinque siamo al trenta per cento questo prima Di-Gata ancora una volta ripeto
E questo significa che una persona su tre
Riceverà aiuti umanitari
Per soddisfare le esigenze di base ma le altre due no
C'è un problema
Quindi di fronte a tale complessità è imperativo per la comunità internazionale per tutti noi
Per Coppi per voi in su
Unirci per trovare una soluzione collaborare dobbiamo
Davvero aumentare il livello di fondi dobbiamo migliorare l'efficientamento e l'efficacia e questi aiuti è molto del lavoro che stiamo facendo insieme corpi poi a livello europeo riguarda proprio queste cose
E vorrei aggiungere un altro elemento a tutto quello che vi ho detto fino a questo punto per affrontare questi bisogni
Dobbiamo anche tenere in considerazione che
Se è un terzo delle persone che hanno bisogno potranno essere soddisfatte c'è non c'è uguaglianza
Ci sono tantissime Carrisi che
Raccolgono l'attenzione dei media dei politici e queste sono le crisi che in genere sono ricevere i fondi necessari ma questo significa che la maggior parte delle altre crisi invece non richiedono Arrighi non ricevono denaro e quando non c'è denaro a sufficienza bisogna definire le priorità ovviamente
E allora che cosa possiamo dire di tutte le crisi che non raggiungono i titoli dei giornali
Il Salvador Salvadore adesso
Lascia più di un milione di persone in bisogno di aiuti umanitari perché riceve soltanto una quantità limitata di fondi questo è valido per il Salvador mai valido per moltissimi altri luoghi nel mondo e quindi
Per affrontare questa problematica ci sono tutta una serie di cose che devono essere fare dobbiamo continuare ad essere
Privi per reagire per rispondere per influenzare l'Unione europea e gli Stati membri e io penso che
Ci sarà tempo per la discussione proprio per questo perché è qui che possiamo davvero giocare un ruolo voi essa la nostra organizzazione se ne occupa Coppino
Con il governo italiano e con i tutti i partner a sua volta
Ha la possibilità di influenzare e lo dobbiamo fare
E ci sono delle opportunità
C'è il Forum europeo
E non solo ci sono opportunità ma ci sono anche
Delle scintille di speranza perché
Parlavo della senza di di fondi cioè un divario tra ciò di cui abbiamo bisogno e i fondi che sono messe a disposizione no
Ci sono prospettive buia da un lato perché i donatori
Non forniscono il settantacinque per cento del gli aiuti umanitari che sarebbero necessari gli Stati Uniti l'Unione europea la Germania e Regno Unito
Stanno riducendo i fondi e questa è una cosa estremamente preoccupante però dall'altro canto c'è una consapevolezza se guardiamo alla conclusione del consiglio europeo che è stata pubblicata qualche mese fa
C'è questa chiamata agli stati membri dell'Europa ad impegnarsi
A dedicare una percentuale
Del loro aiuto umanitario
A chi ne ha bisogno certo è semplicemente una dichiarazione di intenti però almeno ci stiamo muovendo nella giusta direzione quindi abbiamo qualche scintilla di speranza però vorrei essere breve nel mio intervento per lasciar spazio alla discussione in seguito comunque
Non voglio lasciare
Questa parte soltanto sui bisogni perché c'è un altro elemento che è estremamente preoccupante
E il fatto che
L'ambiente nel quale operiamo
E mi rendo conto che copista facendo tantissimo ma quando consideriamo questa cosa
Vediamo che la struttura legale
All'interno della quale cooperiamo non ci permette di capire bene come operare in condizioni di guerra perché c'è sempre meno rispetto di quelle che sono le indicazioni legali e non solo questo
I campioni
I campioni tradizionali dell'aiuto internazionale
In Europa
Se guardiamo alla crisi in Ucraina oggi
Difficilissimo
Che l'Unione europea dica agli ucraini
Di operare in modo
Libero noi dovremmo essere imparziali noi dovremmo essere in grado di raggiungere tutti coloro che hanno bisogno ovunque siano
E quindi questo significa che dovremo anche raggiungere le aree di contro controllate dai russi
Però ovviamente
In Ucraina c'è la legge della collaborazione che cosiddetta legge della collaborazione che non consente di fornire questo tipo di assistenza nelle zone controllate dai russi e questo è un grosso problema e quando noi andiamo dall'Unione Europea
Per dire lottiamo a favore dell'Ucraina sappiamo automaticamente che l'aiuto arriverà soltanto a certi livelli la questione troppo sensibile se non siete conventi da questo esempio guardiamo quello che sta succedendo oggi nel Medioriente
Gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti d'America
Hanno lanciato due detto
Nel Consiglio di sicurezza e ieri nell'assemblea generale dell'ONU
Per un cessate il fuoco in garza
Per proteggere le persone e per garantire le l'esigenza di base allora io penso che posso fermarmi qui per la prima parte del mio intervento ma quello che volevo trasmetterli
Dopo gli interessante intervento della professoressa che a Piero Martinetti prima di noi che ha parlato della complessità del nostro mondo io volevo darvi alcuni degli elementi per dare sostanza questa complessità assente Ermini di risorsa di fondi che in termini di regole di condizione legale che crea un ambiente che consenta a noi di operare e poi diamo anche un pochettino pensare a come gestire questa complessità considerando le questioni reali e ancora una volta la mia percezione spero che ci possa essere un dibattito a questo proposito che secondo me noi dobbiamo appunto portare chiarezza questa complessità perché questo sarà fondamentale per noi per consentirci di continuare a fornire il supporto assolutamente necessario questi milioni di persone che hanno bisogno del nostro assistenza grazie
Grazie
E credo che e guardie sia riuscito perfettamente a calare la complessità nel quadro degli aiuti umanitari perché ci ha parlato
Non solo dei bisogni crescenti ci ha parlato della necessità di fondi del fatto che non ci siano abbastanza fondi per tutto e quindi dice bisogna darsi delle priorità oltre che delle regole
Ecco allora chiamato in causa a chi si occupa di cooperazione internazionale dicendo che dobbiamo essere capaci di influenzare le scelte che si fanno
Devo essere capaci di influenzare le scelte che si fanno e fare delle scelte però in un contesto che ha spiegato facendo appunto di esempi dell'Ucraina o di di ciò che sta accadendo
Ieri a Gaza in Israele in un contesto Complesso noi dobbiamo essere imparziali e stare dalla parte di chi ha bisogno ma sembra che anche questo sia difficile due soprattutto in contesti dove magari non ci sono neanche le porte aperte per l'aiuto umanitario anche quello
In più emergenza ecco è ovvio che questa è come dire una palla alzata al prossimo intervento perché abbiamo con noi Francesca partenti avvocato laureata all'Università di Pisa ha una grande esperienza ma ha lavorato anche per l'Organizzazione internazionale per le migrazioni dall'aprile del due mila e cinque lavora per l'UNHCR nella sezione Protezione in Italia
Fa parte anche del gruppo che si occupa della prevenzione dello sfruttamento e dell'abuso sessuale ecco
Anche se non sbaglio pochi giorni fa si è concluso il comitato esecutivo dell'UNHCR e quindi credo che ci porta che più o meno in anteprima in sosta sostanza anche
Come dire questo contributo al dibattito su quello che avete deciso in questa sede quindi la ringrazio anche lei di essere qui le cedo la parola
Grazie molte io chiedo il supporto intanto delle slide e prendo un secondo il telecomando
Ecco sì
Stavo dicendo ringrazio innanzitutto ringrazio a nome dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati Coppi per quest'invito ma anche per l'ottima collaborazione avviata in varie zone del mondo
Ringraziamo per il contributo anche fattivo costruttivo che fornite nelle varie sedi e miele fortunatamente sempre più numerose occasioni di dialogo con le Nazioni Unite e in particolare con l'UNHCR
Cito a mero titolo esemplificativo la partecipazione alla Easy Way che coordina il contributo della società civile al comitato esecutivo dell'UNHCR
E la recente partecipazione alle consultazioni regionali delle incisioni stanno i organizzato lo scorso settembre
Oggi sono investe sostanzialmente di portavoce dell'organizzazione per contribuire a questo scambio riferendo che è appunto quello che come vedete sullo schermo
E lo sguardo dell'UNHCR sulla situazione mondiale attuale e per farlo parto
Dai dati più recenti cha sottolineato la professoressa che Piero Martinetti l'importanza dei dati e proprio questa settimana sono stati resi noti i dati sullo sfollamento forzato le persone di cui non ci occupiamo quindi la prospettiva che vi offro è quella delle persone in fuga da conflitti da persecuzioni quindi gravi violazioni dei diritti umani fondamentali e apolidi
Ecco vedete qui
Nella parte più bassa della slide e di che numeri stiamo parlando
Secondo l'ultimo rapporto il Media Art Renza di quest'anno a fine di giugno si parlava di oltre centodieci milioni di persone costrette alla fuga in tutto il mondo
Vale a dire un milione seicento mila persone in più rispetto alla fine dello scorso anno
Mentre mesi successivi quindi da luglio a settembre di quest'anno si stima che il numero degli sfollati dei rifugiati sa cresciuto di ulteriori quattro milioni di persone portando quindi il totale a centoquattordici milioni un numero record e tenete presente che il numero arriva fino a fine settembre e non tiene quindi conto degli sforamenti più recenti
Ne del conflitto in Medioriente né del conflitto in a corno Karabakh a titolo di esempio e quindi delle centinaia di migliaia di persone che hanno raggiunto l'Armenia in questo mese
A livello globale e questo è un altro record negli ultimi sei mesi sono state presentato un milione e seicento mila nuove domande di asilo individuali e anche questo ripeto è il numero più alto mai registrato
I fattori che incidono su questo momento sono chiaramente molto complesse per riprendere il il figlio luce di questa mattinata ma la prima causa l'alto commissario lo ha ricordato molto recentemente sono i conflitti secondo i dati della Banca mondiale molti di voi però in mente lo sanno già i conflitti di media e di alta intensità
Negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiati e contemporaneamente aumentano le situazioni cosiddette di esilio protratto si parla di esilio protratto quando venticinque mila persone di una stessa origine rimangono lontane dalla zona d'origine per oltre cinque anni
I conflitti che hanno causato solo i nuovi spostamenti di popolazione nella prima metà del due mila e ventitré
Per menzionare quelli riferiti dalla rapporto i compiti principali sono la guerra in Ucraina che continua a causare nuovi scollamenti ma anche il conflitto in Sudan in Repubblica Democratica del Congo in Myanmar
Una combinazione di siccità ma anche di inondazioni e di insicurezza in Somalia una prolungata crisi umanitaria in Afghanistan solo per citare ripeto le cause più recenti dei nuovi sfondamenti
Nell'ultimo anno pensate che l'UNHCR è intervenuta in quarantaquattro nuove emergenza in trentuno Paesi del mondo e anche questo è un nuovo record da proprio questo mese come vi è stato anticipato prima si è tenuta a Ginevra la settantaquattresimo a sessione del Comitato esecutivo dell'UNHCR che è l'organismo che approva i bilanci e programmi dell'organizzazione presentati dall'alto commissario e in questa occasione appunto il nostro alto commissario Filippo Grandi ha definito l'attuale situazione a livello globale un crescente Mosaico di crisi che se non affrontato con coraggio significa rovina per la pace nel mondo
Il compito affidato nell'HC era detto l'alto commissario si trovava in uno dei momenti più difficili della nostra storia un'epoca caratterizzata come l'attualità dimostra sempre di più
Da frammentazioni chiusure contrapposizioni mancanza di soluzioni politiche e bisogni umanitari crescenti che superano e di molto le risorse disponibili
Lavorando con le persone rifugiate sfollate nelle località più remote sappiamo quanto anche il cambiamento climatico aggravi pesantemente le conseguenze derivanti da questioni irrisolte
Di Governance cattiva governance anzi
Insicurezza ingiustizia disuguaglianza ma anche conflitti violenze e persecuzioni contribuendo ad aumentare il numero delle persone costrette alla fuga su questi sono tanti elementi che contribuiscono alla complessità
Di cui si parlava prima
Ma nel discorso al comitato esecutivo l'alto commissario ha menzionato anche a altri fattori che contribuiscono a questa complessità
Tra cui ha a mero titolo esemplificativo la mancanza di rispetto del diritto internazionale che già è stata menzionata
Le terribili condizioni in cui gli operatori umanitari spesso vivono e lavorano di cui mi permetto di dire troppo poco si parla
E i numerosi problemi riguardanti i finanziamenti
Cui pure si accennava poco fa non solo le carenze di fondi ma anche i limiti derivanti dai fondi cosiddetti Tier Markt quindi vincolati che consentono poca flessibilità di intervento
La stanchezza negli aiuti che riprenderò tra poco il fatto che i finanziamenti privati recentemente stiano calando
Quali sono in questi conti in questo contesto i principali paradossi perché sono veramente tanti quindi ne selezioniamo alcuni e le maggiori sfide
Intanto sono i Paesi a medio e basso reddito quelli che ospitano la maggior parte delle persone in fuga
Come vedete almeno il settantacinque per cento dell'onere di ospitare i rifugiati ricade appunto su questi Paesi
Soprattutto Paesi confinanti con le aree di conflitto
Ma tenete presente che la maggior parte delle persone in fuga non attraversa mai un confine internazionale e quindi non riesce neppure ad accedere al sistema della protezione internazionale che ovvia
Alla carenza di protezione
Da parte dello stato di origine
Pensate anche che quarantasei Paesi meno sviluppati del mondo che insieme producono un PIL che è pari circa all'uno virgola tre per cento del PIL mondiale ospitano oltre il venti per cento dei rifugiati nel mondo
Molti di questi Paesi sappiamo sono anche tra i più vulnerabili agli impatti climatici
Pensiamo che la maggior parte degli afgani ospitati in Pakistan in Iran i somali in Kenya Etiopia Gibuti Yemen Uganda
I siriani in Turchia in Giordania in Libano
Anche in Egitto ero in via in Bangladesh
Al contempo circa il settanta per cento dei rifugiati l'ottanta per cento degli sfollati interni
Proviene da Paesi che vivono in situazioni di grave crisi climatica
Peraltro ed è qui un altro paradosso voi sapete che i Paesi e le comunità che sono meno responsabili del riscaldamento globale sono anche i più colpiti dalle crisi climatiche
Ricordiamo anche ed è bene farlo nella comprensione della complessità
Che l'incidenza percentuale delle persone con bisogni specifici
In italiano si usa anche il termine vulnerabile ogni tanto
Tra coloro che sono costretti alla fuga è più elevata che nel resto della popolazione mondiale pensiamo ai minori che nella per popolazioni in fuga costituiscono il quaranta per cento ma pensiamo anche alle vittime di violenza di genere
Lo stupro sempre più utilizzato come arma di guerra purtroppo è poco se ne parla
Le vittime di tortura le persone traumatizzante
Affrontare questi oneri ineguali
è appunto sicuramente la sfida principale per la comunità internazionale
Riprendendo il discorso relativo ai finanziamenti quindi le sfide ma soprattutto i paradossi della situazione attuale a fronte di tutto quello che abbiamo detto
Sappiamo i fondi a disposizione anche dell'UNHCR attualmente pari a quattro virgola otto miliardi di dollari sono pari solo al quarantaquattro per cento del totale dei bisogni individuati undici miliardi
Di ho accennato prima numerosi problemi derivano non solo dal foto sottofinanziamento ma anche dal fatto che buona parte dei fondi sono ancora Irma da quindi vincolati causando inefficienze
Solo il dodici per cento dei contributi pubblici lo scorso anno non erano appunto vincolati lasciandoci poca flessibilità per rispondere alle nuove emergenze e anche per operare nei contesti sotto finanziati
Inoltre l'Oscar l'anno scorso i finanziamenti privati hanno raggiunto un livello particolari
Elevato Cugno uno virgola due miliardi di dollari il ventuno per cento del nostro reddito globale
In concomitanza con la che su Krajina che ha portato un grande sforzo voi sapete di solidarietà non solo in Italia
Ma quest'anno non saremo agli stessi livelli e le proiezioni per il due mila e ventiquattro sono particolarmente e pericolosamente basse
Nonostante i numerosi sforzi di priority trazione dell'organizzazione dovremmo tagliare programmi questo è stato detto chiaramente all'ultimo incontro
La settantaquattresimo a sessione del Comitato esecutivo cui accennavo
E si sono già state menzionate le principali conseguenze di questi tagli tra cui non solo un aumento dei cosiddetti negativo Coppin me Camisa Miss per le persone di cui ci occupiamo per cui sicuramente una un un aumento previsto
Del lavoro minorile
Ma anche un aumento dei cosiddetti movimenti secondari di popolazione de e di rifugiati in particolare con il conseguente aumento anche di fenomeni come la tratta di esseri umani e lo sfruttamento tutto questo è già previsto
Come ci stiamo muovendo come UNHCR in questa situazione
Tra i principali strumenti che guidano l'azione dell'UNHCR forse alcuni di voi già lo conoscono via il Global Compact sui rifugiati adottato dall'Assemblea generale nel due mila e diciotto
Ovvero un quadro comune per la condivisione e qua delle responsabilità che sottolinea e cerca di implementare il più possibile la cooperazione internazionale
Il compact si propone essenzialmente di realizzare quattro obiettivi principali che vedete qui riportati che sono anche l'ambito principale di azione dell'organizzazione
In questo momento innanzitutto ridurre la pressione sui Paesi che ospitano le persone rifugiate
Promuovere l'autosufficienza dei rifugiati
Ampliare il loro accesso il più possibile al così detto Rensi dal mento che una delle soluzioni durevoli
Al problema dei rifugiati sostenere la realizzazione di condizioni nei paesi di origine per un rientro volontario in dignità e insicurezza
E questi obiettivi sono allineati a quelli dello sviluppo sostenibile
Per concludere quali sono gli ambiti principali di azione dell'UNHCR in questo momento
Intanto abbiamo avviato un processo di trasformazione di decentralizzazione e di regioni tentazione sempre più forte per avvicinare i processi decisionali anche
Alle persone di cui ci occupiamo
Stiamo come già detto prima prioritizzare negatività anche con una forte operazione di digitalizzazione e di raccolta dei dati
è stato detto prima quanti dati aiutano ad essere più efficienti stiamo riducendo e razionalizzando i costi del personale al nostro interno ci stiamo molto impegnando sul fronte della prevenzione dell'abuso e dello sfruttamento sessuale
Un ambito importantissimo per chi lavora insieme con l'UNHCR in qualunque area del mondo se non avete già ricevuto informazioni sull'appunto la prevenzione dell'abuso dello sfruttamento mi raccomando chiedete agli uffici UNHCR in zona perché l'impegno su questo fronte sempre più importante
L'abuso portati e lo sfruttamento portano sicuramente danni gravissimi in primis alle vittime
Ma anche producono danni per la comunità di riferimento per la famiglia e per la comunità di riferimento arrecano un danno enorme all'organizzazione per cui il l'operatore umanitario lavora
E arrecano danno anche in termini di riduzione dei costi dei fondi quindi veramente è un una frontiera sempre più importante per l'impegno umanitario
Poi stiamo lavorando anche sul sostegno ambientale cerchiamo di rafforzare la sostenibilità ambientale dei nostri interventi cambiando il mondo delle forniture nel mondo umanitario
Vi sono varie iniziative per aumentare ad esempio l'utilizzo dei materiali riciclati
Per coperte per materassini per taniche
Ci stiamo impegnando anche per ridurre l'inquinamento legato al trasporto dei generi di prima necessità per esempio avvicinando la produzione a dove sono i rifugiati così anche sostenendo nel contempo Progetti a favore dello sviluppo del lavoro e dello cono mia
Delle società locali che ospitano i rifugiati e con effetti positivi anche sulla riduzione dei costi
Lavoriamo per una rapida inclusione dei rifugiati nei programmi nazionali fornendo loro servizi e opportunità nella comunità locale ma di questori parleremo più tardi
Abbiamo ampliato l'opportunità di re insediamento grazie a Stati Uniti Canada e Australia quest'anno un numero più elevato di rifugiate statore insediato in Paesi terzi
Lavoriamo anche per ampliare i cosiddetti canali sicuri le complementari Patty coesa sempre più sono attivi canali di cosiddetti corridoi universitari o i corridoi umanitari
E inoltre per affrontare le difficoltà legate cosiddetti flussi misti stiamo ora adottando l'approccio così detto Polo brutta in cui si cerca di prestare attenzione di intervenire in ogni stadio del processo migratorio dal Paese di origine ai Paesi di transito all'aumento degli interventi nei paesi di destinazione
Qui mi fermo spero di non aver sparato troppo assolutamente no
Grazie
Diciamo non saprei forse nemmeno da dove iniziare per cogliere tutti gli spunti che ci sono stati dati
Intanto grazie per aver ricordato la difficoltà in cui si trova alle difficoltà crescenti in cui si trovano a lavorare i nostri operatori in giro per il mondo
Nel nel programma che abbiamo dato citiamo un dato tristissimo perché diciamo che sono del due mila e venti quattrocentottantaquattro operatori hanno perso la vita mentre portavano soccorso in contesti di emergenza
Ben centosettanta di più rispetto a tre anni prima quindi grazie per aver anche ricordato questa cosa che che credo che sia importante e con Claudio ci guardavamo mentre lei faceva riferimento al cogliere l'appello
Nella lotta all'abuso e allo sfruttamento che è una cosa che abbiamo ben presente che abbiamo colto volevo sottolineare alcune cose intanto tante volte ho sentito dire record no i numeri record e sono sempre record negativi il record di nuove emergenze numeri mai così alti prima ecco abbiamo anche citato correttamente per esempio le cause ambientali perché forse l'abbiamo dato un pochettino per scontate no in questi poli transizioni che stiamo affrontando questo è un altro tema
Poi ha ha toccato dei temi che credo che alle orecchie di tutti noi siano suonati particolarmente familiari fondi vincolati e quindi la mancanza di flessibilità
Quanto stiamo affrontando questa cosa ma avevamo già cominciato quella guerra in Ucraina e adesso con ciò che sta
Questa succedendo in questi in questi giorni
E il fatto che lei ha ammesso dovremmo tagliare i programmi e quindi questo in qualche modo ci ci chiama in causa no dovevate dei programmi e quindici sarà dell'ulteriore lavoro da fare
Mi fa piacere che abbia cento che abbia anche già citato la decentralizzazione
Per esseri vicini ecco in copia molti di voi lo sapranno abbiamo fatto un lavoro da questo punto di vista non lo chiamiamo il futuro prossimo dove per prossimo intendiamo anche la capacità appunto di essere vicino al bisogno e di avvicinarsi al bisogno
Quindi magari questa poi può essere una cosa
Una scelta anche per affrontare questa crescente complessità ecco adesso che abbiamo un pochettino come dire fatto il quadro dello scenario in cui ci muoviamo
Chiederei a tutti i nostri relatori di fare un ulteriore giro proviamo a a guardare al futuro allora al futuro prossimo anche in questo caso in termini di di di temporali come facciamo ad affrontare questa complessità
Allora professoressa Chiappero Martinetti immagino che io spero che lei abbia la bacchetta magica cari ci possa dare la soluzione a tutti i nostri problemi ma forse non è così e forse non esiste una sola soluzione però ci sono delle cose che possiamo fare
Come affrontiamo la complessità che dobbiamo vivere nel nel domani praticamente
Spiace deludere la norma le bacchette magiche non è anche la più vaga idea di quali lo stress e la risposta da dare a un quesito di questo genere
Forse esso sono di nuovo una riflessione su quello che e e su quello su cui appunto forse può valer la pena di riflettere un po'di più è provare a immaginare che possano esservi soluzioni di tipo differente
Allora operato prima di questo esercizio in qualche modo caro comune gli economisti di iper semplificazione di questa complessità e di questa vaghezza ecco credo che
A differenza dei di economisti chi opera nel campo della cooperazione non è neppure possibile fare questo esercizio di per semplificazione perché ritrovate ad agire in contesti compressi e difficili vi ente vostra stessa natura dovette immergeva in quei problemi non siete degli osservatori esterni ma siete parte di concreta di questi di questa complessità
Operate su contesti che sono molto differenti sapete cogliere questa differenza di contesti di situazione
Di confrontate con le persone reali e quindi sapete che non non può si può si può astrarre sui numeri perché le persone che vedete hanno un folto ad una storia in una circostanza hanno una serie di problemi
E quindi diciamo non solo sapeva avete questa sensibilità ma anche credo nel modo in cui operati progetti cooperazione sono in larga misura disegnati tenendo conto di questa complessità di questa eterogeneità di soggetti di contesti del fatto che i problemi
Sì manifestano congiuntamente si sovrappongono dimensione di privazione di vulnerabilità
Che ci sono tanti attori in gioco non sono soli beneficiari diretti ma sono anche quelli indiretti sono gli altri attori che con voi operano sul territorio
Quindi diciamo
Per chi opera nel campo da cooperazione
Per formazione e penso spesso per cultura
E per esperienza che riciterà acquisire nel corso degli anni sappiate come dire abbastanza naturalmente destreggia arabi in questa complessità e sapete riconoscere questi confini di vaghezza
A cui facevo riferimento prima quindi da questo punto di vista sono molto più ottimista rispetto a quella che invece la ma in sette del degli identikit come neve ci fa questo lavoro come osservatore esterno senza una reale consapevolezza di queste difficoltà che invece voi che lavorate nel mondo della cooperazione sia a Como e leggi che come organizzazione rete invece ben presente
Però di nuovo nasce per il fare vanno così sottolineare un punto di di
Timore che che che video perché mentre tutto questo nella fase di progettazione di distesa disegno dei progetti di realizzazione dei progetti mi sembra che sia immensamente più chiaro più familiare
Ho il timore ma spero di essere smentito atelier più una domanda quella che che pongo la platea più che un'affermazione e che questo rischia però di semplificazione di per semplificazione ritorni un po'nel momento in cui si passa alla valutazione dei progetti
In particolare i in un momento storico come quello attuale in cui ormai diciamo da da un circa vent'anni la valutazione di impatto di Progetti eh
Direi dominata on monopolizzata dai cosiddetti errando mai scontro Fraioli se no ce l'ha questi metodi
Scientifico ci
Che vengono considerati estremamente
Precisi efficaci
Talvolta a mio avviso sopra stimando nella superiorità di questi metodi
E che però rischiano a mio avviso di generare quegli stessi limiti che ho richiamato prima cioè si ridimensiona drasticamente la complessità signora l'elemento di vaghezza
Si rischia di fornire dei risultati che sono parziali incompleti
Permetto fino a spingere a dire che potrebbero essere anche inesatti non perché gli strumenti non funzionino ma ogni strumento funziona per misurare una certa terminata cosa ma se lo strumento non è appropriato la misura non può essere corretta e questa cosa può generare appunto delle distorsioni perché così facendo si rischia di perpetuarsi gli si rischia di perpetuare delle
Azioni in certi contesti in certe modalità con certi soggetti
Come esito di una valutazione immaginata precisa corretta e incontrovertibile ora questo metodo che ripeto ne vedo anche i vantaggi però mi vede i limiti nel senso che è estremamente pervasivo
Evidente se inquadrati nel sito di J. tale che una delle principali organizzazioni da cui è nato questo USA approcci Benedetto appunto in un banner del sito che sono stati condotti oltre mille seicento randa ma è scontro tra se novantasei Paesi ormai questo è generale cioè anche da un punto di vista come ricercatore non puoi pubblicare un lavoro sulla cooperazione sulla valutazione se non hai usato gli assetti is
Temo che questa cosa a condizioni molto anche il vostro metodo di valutazione
Vorrei tralasciare qui per un momento la discussione sugli aspetti etici legati all'uso di questo sistema sulle norme impiego di risorse che questa metodologia drena
Sono estremamente costosi portò via un sacco di risorse che potrebbero essere usate la cooperazione invece vengono usati per la valutazione
E e però conto hanno poi una delle conseguenze importanti nell'orientare io
Temo anche nell'imitare non voglio dire che se la causa della riduzione delle degli aiuti soprattutto di provenienza di fonti private però sicuramente li orientano e in parte limitano queste che possono appunto essere politiche di sviluppo il flusso degli aiuti che poi interviene allora domande ha detto no no non solo una bacchetta magica ma non è anche una risposta a domande
Assenso questo operare cercando di tener da conto della complessità delle difficoltà delle teologie vita e poi immaginare che l'esito della valutazione della vostra azione possa essere l'esito di un sistema di valutazione che ripeto presenta dei vantaggi ma è secondo me Unes come un buon esempio di quella iper semplificazione di cui ignorare la complessità la vaghezza che invece è presente nelle realtà in cui lavoro lavorate c'è quanto ci dicono questi metodi su aspetti che io so essere centrali importanti per chi fa cooperazione come la ownership è la pace del Progetto quanto queste ownership queste padre ci sono due durano nel tempo
Quanto ci raccontano del livello di partecipazione formale o informale dei tanti attori di beneficiare coinvolti nel Progetto quanto ci raccontando il livello di empowerment di agency che che spesso è uno delle molle no che guida la vostra azione
Che cosa sappiamo di risultati tangibili ma anche di quelli intangibili che vengono prodotti dai dai vostri Progetti e che non sono mai di breve periodo sono si possono apprezzare nel medio e nel lungo periodo ma Ierse tisana uno sono mio ti guardano a ciò che accade nell'immediato perché donna sua diano risposte certe
Precise e immediate su quello che la vostra azione ma spesso la prostrazione i risultati migliori li produce nel medio nel lungo periodo e a volte andando a toccare beneficiare che non erano quelli previsti ma che riescono a trarre vantaggio da queste azioni
Che cosa sappiamo su quelli che sono gli effetti disco siccome siamo di spillover
Su altri settori su altre dimensioni negare un intervento che guarda l'educazione però se abbiamo la pazienza di osservare i risultati poi vediamo che gli effetti migliori si sono si realizzano sul sull'empowerment delle donne piuttosto che sulla nutrizione dei bambini
Ecco che cosa conosciamo in tutto questo allora che cosa sappiamo della sostenibilità economica sociale e ambientale di questi progetti c'è il rischio e che USL utilizzo la l'abuso Sandler la monopolizzazione di questo netto dalla valutazione di costringa ci costringa
A
Ridimensionare in una spazio molto limitato quello che l'essenza centrale di queste postazioni e che per questa ragione quello che succede poi che appunto porti Dario a orientare in una direzione che non dico sia sbagliata ma forse non è necessariamente quella migliore il flusso di aiuti o gli atti le azioni progetti che svolge quindi nessuna bacchetta magica solo un qualche dubbio qualche domanda grazie
Grazie credo che questo
Timore ci sia arrivato forte e chiaro
Che che tutti noi abbiamo inteso che cosa ci stava dicendo
Torno alla parola che usato prima dopo che lei ha parlato con la consapevolezza no cioè la la valutazione deve essere una consapevolezza che guarda avanti
No in coppi diciamo fare bene il bene che è uno slogan però probabilmente ha a che fare con questa cosa qui c'è a che cosa noi sappiamo fare bene e come lo possiamo fare bene
Quando lei spalanca il la porta degli intangibili credo che probabilmente appunto via il nocciolo della questione cioè non solo non solo i numeri mai il contributo che possiamo dare in termini di creare anche forse una cultura della cooperazione dell'essere comunità
Prima si parlava Roberto Ridolfi diceva nessuno parla mai della transizione sociale no forse qui questa questa cosa dell'intangibile quindi di di di passare diciamo ad ad un tipo di comunità riversa davvero a prendersi cura degli altri
Quindi non non mi aspettavo che la bacchetta magica sottolineo che ha detto comunque sono ottimista perché di fatto il monte compresso già operiamo in situazione di complessità
Quindi magari anche provare a fermarsi un attimo a riflettere davvero su ciò che sappiamo fare come lo facciamo e dove possiamo intervenire invece dove è necessario che punta a capire che cosa ci manca per arrivare al punto credo che sia fondamentale
Ecco qui se c'è Eduardo l'odierno allora eccolo
Ripasso allora lui la parola Luigi ha diceva prima noi dobbiamo andare insieme no dobbiamo fare della strada insieme per affrontare nel prossimo futuro la complessità e gli chiedo ieri sempre parlando con lui faceva riferimento al fatto che abbiamo in mente ad un modello no di aiuto che è uguale 'ste robe Hirst che insomma è è basato sul sul sul sulla nostra cultura sul nostro modo di fare nei paesi diciamo cosiddetti occidentali
Ecco quindi qual è la prospettiva che abbiamo per il prossimo futuro per affrontare insieme a questo punto questa complessità
Eduardo Eduardo roadie che mio di armi
Che mi chiami
Mancino grazie grazie mille spero che voi potete mi possiate sentire bene
Spero di poter fornire qualcosa che possa essere utile per inquadrare
Tutte le prospettive la dottoressa Chiappero Martinetti ha detto che non aveva una bacchetta magica ma nemmeno io
E poi ci ha avvisato di evitare di chi per semplificare le cose quando agiamo in contesti complessi il mio ruolo nella discussione sia credo poter contribuire con un qualcosa che ci riporti con i piedi per terra sì certo operatore all'interno di questi complessi ambiente i richiede certo un approccio più sia sensibile Complesso
Perché altrimenti c'è il rischio di fare più male che bene è ovvio che abbiamo diverse situazioni complesse che le agenzie internazionali come coprì piuttosto che la UNHCR o altri partner devono affrontare
Ovviamente questo è il fatto che operino in queste situazioni da loro un valore un valore anche avranno in futuro ma la domanda come
Possiamo mettere le persone che sono legittimate le persone che sono a livello locale che stanno effettivamente gestendo e trattando nelle complessità ma che sono anche parte della complessità come le mettiamo in grado di fare appunto o di svolgere il loro ruolo questa seconda parte del mio intervento al che fare proprio con le prospettive future e cercherò di
Fare un passo in avanti ulteriore
Questo perché noi ci troviamo in un nuovo contesto diversi elementi hanno un ruolo ma cerchiamo di farla sforzo per vedere il quadro complessivo partiamo dal clima
Le crisi climatica e lo sappiamo lo abbiamo visto ciò che accade quando sia un insorgenza rapida o ma anche una lenta insorgenza di un problema climatica quando esempio il terreno che si coltiva non darà risorse a sufficienza per sfamare la comunitaria persone a quel punto si dà via ed eversiva Silvana magari vicino dove le persone vivono un po'meglio ma non tantissimo meglio
E in quel caso si crea una competizione tra le persone per le risorse crea a ulteriori conflitti
E a ulteriori scollamenti e questo lo vediamo in diverse crisi che affrontiamo le selle in altre parti del mondo e cioè dobbiamo dovremo gestire non solo problemi climatici come siccità
Disastri naturali ma dovremo anche gestire affrontare gli effetti secondari
I dati che abbiamo menzionato prima quando parlavamo di persone bisognose di aiuto umanitario persone che sono costrette a scappare
Bene queste persone hanno bisogno di aiuto umanitario ma come lo forniamo questo aiuto per quanto riguarda i fondi le prospettive che tra il due mila ventisette due mila ventinove invece di cinquantacinque miliardi avremo bisogno di cento miliardi
Allora se questo è vero invece di dare il nostro aiuto al trenta per cento e le persone daremo al quindici per cento di persone e tutto questo che cosa implica che cosa significa qual è la rilevanza della nostra risposta la nostra capacità anche di adattare il nostro aiuto queste sono domande che noi ci dobbiamo porre perché dovremmo dare risposte a queste domande
E questo è un con testo sempre punto tenendomi alle clima mi avete chiesto appunto di parlare di questo
Ripeto abbiamo tutti visto questo fenomeno cioè un aumento di
Persone che mettono in discussione sostanzialmente un mondo un mondo che è quello degli aiuti che è molto basato sull'approccio occidentale le Nazioni Unite sono hanno la preside anni Yorker coprì in Italia poi se indoor UE in Norvegia
Dopodiché vi vi sono altri uffici perversioni che a Ginevra per cui anche se cerchiamo di aiutare tutti ovviamente buona parte del mondo guarda
Sostiene che il tutto è basato su un approccio occidentale anche su valori occidentali S a questo aggiungiamo
Anche altri elementi ad esempio la narrativa della per del danno
O il fatto che i Paesi sviluppati hanno contribuito a danneggiare tenente e hanno la responsabilità del fatto che le persone ora soffrono in altre parti del mondo
E se andiamo a vedere l'ultimo incontro dei Brics che si è tenuto lo scorso agosto dove quaranta Paesi hanno espresso interesse a unirsi ai Brics
Denti tre o ventinove paesi tre questi quaranta hanno fatto domanda e sei sono stati effettivamente inclusi
E dunque dobbiamo chiede Ricci come appunto agenzie che forniscono aiuto
Dobbiamo chiederci che cosa possiamo fare ma che cosa significa tutto questo nel futuro prima si parlava di finanziamenti di fondi Bonaparte i fondi sono forniti da donatori occidentali
Sono per lo più attori occidentali che operano all'interno delle ONG
Cioè un qualcosa che ci
Spinge
Ante aggiungere un altro elemento nel futuro e cioè
Assistiamo a una frammentazione del mondo
Questo è ha sotto gli occhi di tutti è ovvio ma questo significa
Che parte dell'autorità viene sottratta ai meccanismi globale il che in effetti esistono il consiglio di sicurezza in azioni TIR sembra non essere in grado di agire normalmente perché ogni qualvolta c'è un problema da affrontare viene e ha imposto un veto da uno dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza
E questo mette proprio
In discussione in cui noi cooperiamo
E tra le altre cose ad
Effetti concreti sul campo sul stare al TAR possiamo discuterne al però ciò che è avvenuto in Azerbaijan e in Armenia e quello che magari sta succedendo nei Balcani o quello che Katz sta cadendo nel Sahel lo sto cercando di mettere assieme cose sul diverse sembrano però
Essere situazioni che prima erano in qualche modo equilibrata o dove c'era una sorta di equilibrio mentre ora manca uno autorità globale che è in grado di assunse la responsabilità o di fare dei passi in avanti
Ho quando vengono presi questi passi vengono presi a scapito dei civili
Poi abbiamo forse di pace ad esempio in Congo che vengono spostate devono andarsene via e questo che significa per la protezione dei civili o de la nostra volontà collettiva di difendere i civili per cui faremo che fare con delle crisi globali
All'interno appunto del proprio non riuscivano a un sistema che va a colpire anche le nostre adduzioni capacità di mantenere gli equilibri per il settore degli aiuti umanitari Hillel competere se ne vede Croce Rossa si trova di fronte a una crisi finanziaria senza precedenti poi che vedremo abbiamo sentito dalla collega dell'UNHCR che anche lì ci sono problemi di finanziamento
Ma ci troviamo in un momento probabilmente è critico
Credo che
La discussione di oggi veramente importante momento questo che deve essere alimentato anche in futuro
Proprio per riflettere cioè
Gli operatori occidentali nel mondo degli aiuti umanitari che operano con finanziamenti occidentali come fanno a sostenere la collettività
Con le capita che non fanno parte del nostro mondo ma per le quali è ovviamente ci occupiamo e ci preoccupiamo certo tutelasse interrogativi di professore posti in questo senso oppure tutte la cosiddetta Agenda della decolonizzazione anche questa è un qualcosa che va affrontata e guardata con molta attenzione che quando andiamo a vedere le soluzioni che donatori offrono per cercare di risolvere alcuni di questi problemi beh le soluzioni non sono soddisfacenti
In questo momento mi tolgo il cappello di membro di voice
La soluzione ad esempio che sta proponendo la Commissione europea in questo momento non è una soluzione reale assoluzione dovrebbe essere come possiamo utilizzare targati
Usare i fondi a disposizione per risolvere problemi reali questo è un qualcosa che ne stiamo cercando di fare con Boys con voi stiamo cercando di far confluire i donatori su problematiche reali però dobbiamo anche porci il problema di poi come il tutto funzionò come potrebbe funzionare
Io ripeto sono partite di voice
Non posso dimenticare quello che fa la TG imputata che parte appunto la Commissione europea
Dovrebbero finanziare gli attori locali
Dovremmo forse di aprire negoziati per cercare un consenso credo che sia possibile dobbiamo essere preoccupati dovremmo avere paura sta considerando che fra alcuni anni riusciremo solo a rispondere al quindici per cento dei bisogni
Dobbiamo essere coraggiosi dobbiamo riaprire i negoziati con la Commissione europea e dobbiamo
Guardare al sistema nel suo insieme proprio per trovare delle risposte che sia hanno in all'altezza delle sfide che affrontiamo pallidi Scala proprio di sfide di approcci questo è quello che dovremmo in qualche modo fare
Ovviamente ci vorrà del tempo
Ripeto ci vorrà del tempo per Barry vedere il sistema e le idee anche degli uni occidentale sul sistema e che cosa significa noi non siamo gli unici
Il mondo nel suo insieme cattura ciò che i donatori insomma occidentale in qualche modo forniscono ma che dire poi del iniziative cinese del videocassetta
Il presidente della Commissione europea in un discorso del due mila ventidue
Ha fatto riferimento allo studio che è stato condotto in Africa dicendo se coloro che hanno risposto allo studio che sono stati intervistati
Alla domanda qual è il Potenza straniera che avuto più influenza negli ultimi anni il quarantasei per cento ha detto Cina mentre una percentuale molto inferiore ha detto l'Europa ora dobbiamo cercare di includere integrare altri paradigmi ad esempio Prati come cinese
O l'India chieda molto supporto al subcontinente indiano l'America Latina vi sono al tre
Modalità di fornire aiuto che invece di dire dobbiamo avere più fondi dovremmo forse sederci a un tavolo e cercare di capire come coordinare i nostri sforzi e come collegarle tra di loro
Questo è un elemento molto semplice magari e poi e l'approccio di risposta alla crisi oggi abbiamo lo sviluppo e abbiamo l'aiuto umanitario
Ma insomma ivi legami che ci consentono di creare ponti tra i silos
è questo che ci può aiutare a mio all'approccio oppure potremmo dell'approccio fragile di fronte alle crisi un mi umanitarie ora mi rendo conto che la mia come contributo è un po'lungo ma non posso fermarmi senza menzionare
Una serie di cose cioè il diritto internazionale umanitario che la base legale per aiuto con possiamo ripristinarlo abbiamo la repressione come si può combattere contro la repressione la violazione di tale diritto Daryl precauzionale subito unitari in qualche modo è ancora debole conflitti Gaza signoria
Come fronteggiamo gli operatori umanitari
Come proteggiamo le infrastrutture umanitaria o le emissioni mediche ma anche i civili Burning tutto non sta funzionando
Come possiamo fare le cose in modo migliore dobbiamo rafforzarla narrativa
L'UNHCR ha menzionato purtroppo il fatto che centinaia di operatori umanitari sono stati uccisi o sono morti in situazioni di crisi
Cinque anni fa c'era un altro aspetto una mi rispetti gli operatori militari oggi non c'è più
Ora mi chiedo perché che arde ma per la discussione Viviani mondo compresso sì
Lei ha sentito prima l'appello a cercare di i per semplificare io
Appello a non i per semplificare io propongo chiarezza non credo che le cose contrastino
Facciamo delle cose buone
E ci in alcuni ambiti siamo anche molto forti ma probabilmente bisogna fare qualcosa di più a livello di paesi paesi membri per poter riaffermare i nostri principi per trovare le risorse
E per portare avanti le adesso
Discussioni che prima menzionavo e per trovare si spera anche le soluzioni spero che con il mio contributo insomma io abbia dato un po'di
Idee per poter contenere la discussione grazie mi
Grazie
Dicevamo forse più domande che risposte ma credo che sia anche giusto così c'è le domande corrette probabilmente ci porteranno poi magari ad intraprendere le strade corrette perché prendersi il tempo anche di farsi le domande giuste
Poi è importante per trovare quelle che possono essere delle possibili risposte
Anche in questo caso sono state messe sul piatto moltissimi elementi
Questo questo richiamo al comunque provare a cominciare a fare chiarezza
Credo che sia importante la consapevolezza della competizione sulle risorse può essere un discorso difficile da affrontare ma probabilmente va affrontato questa questa ricerca di provare a pensare sia globale che locale no
Serve tempo si diceva ci diceva
Il nostro ospite per per trovare delle risposte
E provare a ragionare su risposte altamente scalabili questo credo che sia una bella sfida probabilmente anche un'indicazione di percorso per il prossimo futuro è qualora restituisco la parola a Francesca appalti indie
Che cosa vedete voi nel prossimo futuro come un'organizzazione come Coppi può inserirsi in questo scenario che voi vedete
Grazie molte chiedo di nuovo il supporto tecnico perfetto eravamo arrivati qui
Ecco vedete appunto tra ci concentriamo in questa seconda parte proprio su quello che si stava dicendo quindi partenariati con le organizzazioni per lo sviluppo
Premesso che è chiaro è già stato detto è ormai scontato che è necessario un approccio coordinato per affrontare le situazioni di crisi gli scollamenti protratti che pongono problemi non solo più in termini crisi umanitaria
Ma anche in termini appunto di cooperazione allo sviluppo l'UNHCR sempre più impegnata appunto a a coordinare le proprie attività con quelle degli attori per lo sviluppo ma più che coordinare in realtà la parola chiave è complementarità perché
Pur con obiettivi Diversi almeno in parte Diversi le azioni del degli attori per lo sviluppo e dell'UNHCR sono e devono essere sempre più rese complementari
I governi aspetta ospitanti per primi
Possono intervenire su molti dei fattori che consentono l'inclusione e l'autosufficienza delle persone sfollate
Ed è necessario a questo punto uno sforzo congiunto per rafforzare ulteriormente le azioni di ad Boccassi di capacity Di Bello mente il sostegno finanziario e gli investimenti nei sistemi dei servizi nazionali e locali
Che cosa vuol dire questo in concreto
La risposta all'emergenza deve essere coordinata sul fronte dello soluzioni di lungo termine
Fin dal planning dell'intervento umanitario ovvero la risposta deve essere concertata con le autorità con le Angie osé con la società civile il prima possibile
Al fine di facilitare appunto l'inclusione dei rifugiati Mrs temi nazionali riguardanti ad esempio l'istruzione il lavoro la sanità l'assistenza sociale
Qual è quindi il ruolo delle ONG e della società civile facilitare questo accesso dei rifugiati lo ripeto ai sistemi nazionali
Ai servizi disponibili nei sistemi nazionali il loro accesso
Ad esempio in primis al mercato del lavoro ricordarsi che rifugiati sono attori di sviluppo anche e possono essere attori di sviluppo per le comunità e per le economie locali
In questo modo con l'effetto di alleggerire il carico di persone che gravano sull'intervento puramente umanitario sulle rette redento
Emergenziale sulla stizzito senza sociale e limitare quindi il sistema dell'assistenza sociale
Proprio a coloro che sono più vulnerabili a coloro che hanno meno probabilità anche nel lungo termine di uscire dall'emergenza dall'assistenza
In questo modo includendo i rifugiati appunto anche nei piani locali e nazionali per lo sviluppo il risultato quello di ridurre la loro dipendenza appunto dall'assistenza
E promuovere la loro autosufficienza questa proprio un po'la chiave il discorso chiave di tutta la relazione
E il Nexus tra intervento umanitario cooperazione allo sviluppo che verrà ulteriormente sviluppato nel futuro
Sappiate per esempio che l'UE nate ci resta lavorando sempre di più con le banche multilaterali per lo sviluppo in primis la World Bank e per chi vuole avere più informazioni vi invito a raccogliere
Imputa anche in merito alla cosiddetta Window Initiative per della i dieci che sapete che quella parte della Banca mondiale che si occupa degli aiuti ai Paesi più poveri
Un altro spunto per chi vuole approfondire è viene anche dal rapporto il recente della Banca mondiale sullo sviluppo dei migranti e dei rifugiati della società
Che propone proprio un quadro integrato per massimizzare l'impatto dell'accoglienza dei rifugiati sullo sviluppo locale anche quello offre molti spunti utili
Per concludere di riporto il contenuto delle recenti consultazioni regionali tra l'UNHCR
E le organizzazioni non governative la società civile che sono avvenuti proprio nell'ambito della settantaquattresimo a sessione del Comitato esecutivo
Comincio in realtà dal secondo argomento che abbiamo già menzionato ma che è proprio il pilastro intorno al quale ruota oggi tutta la riflessione
Riguardante la collaborazione tra l'ambito umanitario per quello che riguarda l'UNHCR e le organizzazioni non governative ma più in generale tutti gli attori per lo sviluppo nell'ambito dello sviluppo e come vedete l'argomento dell'inclusione è stato affrontato
Sotto vari punti di vista un po'riportando c'è anche il discorso della complessità di prima
è stato ribadito il primo punto che vedete sulla destra quindi nella raccomandazioni per l'UNHCR e per lei in giro se è stato ribadito quanto sia importante
Come vi dicevo prima sostenere l'inclusione dei rifugiati nei sistemi nazionali e nei sistemi di sviluppo locale
Fin dall'inizio di ogni emergenza per ridurre costi degli interventi assistenziali come vi dicevo prima
Come per fare questo sia sempre di più necessario da parte di tutti gli attori intervenire per sostenere anche le competenze degli attori statali degli Stati dei governi in sia in materia di assistenza umanitaria che in termini di cooperazione allo sviluppo perché i governi ricordiamocelo sono in prima linea nel fornire alcuna risposta lo sfollamento adottare i cosiddetti Marques sistemi development approcci se e quindi ricordarsi e implementare il fatto che gli sfollati Paul possono e devono agire nei sistemi di mercato come lavoratori come
Produttori come imprenditori come consumatori quindi come attori lo ribadiamo non come riceventi passivi degli aiuti e basta
Ogni costi carissimi per tutti quanti non solo le comunità di accoglienza
Vedete invece sul lato sinistro quelle che sono state le principali non le uniche raccomandazioni fatte invece agli Stati intanto applicare le safety net sociali nazionali anche rifugiati agli sfollati
Garantire la regolarizzazione nonché l'accesso al mercato del lavoro il problema della regolarizzazione
E dell'ottenimento dei documenti è un problema per esempio che riguarda e dei tempi anche per l'ottenimento dei documenti è un problema che riguarda non solo contesti lontani ma anche il contesto europeo e talvolta anche il contesto italiano perché faccio un esempio relativo al settore di cui più mi occupo
Il i in teoria in base alla legge i richiedenti asilo hanno il diritto di lavorare dopo sessanta giorni
Ma dopo sessanta giorni non da quando sono teoricamente richiedenti asilo ma da quando in pratica hanno in mano un permesso di soggiorno quindi risolvere questo genere di problemi è fondamentale anche in altri ambiti
Includere la società civile altro punto e rifugiati nei processi decisionali sulle politiche e i programmi nazionali non solo i programmi che riguardano
La lo Stato ma e nei programmi nazionali demone bisogna tener conto dei rifugiati a tutti i livelli
Vi faccio un esempio interessante ci sono obiettivi importanti anche per quello che riguarda l'istruzione dei rifugiati pensate che sono il sessantotto per cento dei rifugiati accesso alla scuola primaria e questo potrebbe essere già un dato preoccupante ma il peggio è che questo dato diminuisce molto quando si considerano i livelli superiori di istruzione
Siamo solo al trentasette per cento
Della dei dei rifugiati che sono inseriti nelle scuole superiori e al sei per cento dei rifugiati che hanno accesso invece all'università e quindi moltissimo ancora c'è da fare su questo sul fronte dell'inclusione ecco questo è un esempio
Pratico di ciò su cui vogliamo impegnarci ulteriormente
Nel futuro
E
Per
Ultimo invece l'altro argomento su cui si sono più focalizzati discorsi appunto le interlocuzioni a livello di comitato esecutivo tra loro tutti i contesti del mondo anche non lontani da noi
Vedete di nuovo appunto
Quelli che sono le raccomandazioni da un lato per l'UNHCR per le organizzazioni non governative ma per tutta la società civile e dall'altra parte quelle che sono le principali perché ovviamente sono molte di più raccomandazioni per gli stati intanto
Di faccio presente che di nuovo gli ostacoli che sono stati esaminati possono riguardare in parte anche il contesto europeo e il contesto italiano
Tra le raccomandazioni che vogliamo ulteriormente implementare per il futuro vedete c'è assolutamente un maggior coinvolgimento delle donne e anche delle organizzazioni guidate dalle donne nella programmazione degli interventi vogliamo investire di più
Nei servizi in servizi efficace per fare questo bisogna affrontare la questione dell'intersezione Anita che era stata menzionata questa mattina tra le diverse vulnerabilità faccio un esempio concreto
è inutile spero che non sembri banale però per per dare un un un esempio pratico di quanto sia rilevante l'intersezione Anita è inutile dare informazioni su servizi a per di risposta ad esempio sulla violenza di genere a una persona che ha delle disabilità se non so se quel servizio in grado di affrontare quel genere di disabilità ormai sempre di più bisogna capire esattamente il profilo che si ha di fronte prima di tutto per fornire informazioni su qual è il servizio più dei quatto perché per esempio quando si affronta la violenza di genere non fornire informazioni corrette che siano poi accessibili alla persona che chiede aiuto che ha già avuto il coraggio di fare emergere il problema e che ha trovato appunto la forza di chiedere aiuto vuol dire molto probabilmente perdere poi in quel coraggio far perdere a quella persona completamente quel coraggio è difficile che la persona torni dicendo ma io quel servizio sono andata quel servizio
Ma non avevano la risposta per me non avevano non potevano aiutarmi quella persona si perderà e perderà fiducia nel sistema nel suo complesso
Sempre più interventi di K siti di bello commenta anche non solo in termini di formazione
Per i governi e le organizzazioni governative sia nell'ambito umanitario che di cooperazione allo sviluppo
E poi vedete sulla sinistra di nuovo le raccomandazioni per gli stati in primis aumentare i servizi per le persone sopravvissute violenza di genere in alcuni contesti non esistono quasi sul campo qualcuno di voi lo saprà
In alcuni Paesi in alcune zone non esistono servizi di risposta alla violenza di genere
Ma è necessario sempre di più anche intervenire in termini di prevenzione in prima di tutto come vi dicevo anche coinvolgendo le organizzazioni guidate dalle donne io ho concluso il mio intervento ma per per riprendere un argomento che è stato menzionato prima io lo devo fare perché credo che sia veramente importante lasciatemelo quindi fare
Di ricordo o che cosa ha detto di nuovo recentemente Filippo Grandi al comitato esecutivo
Anzi Belloli può perché credo che sia veramente rilevante un importante compito che noi svolgiamo insieme con le altre agenzie delle Nazioni Unite con le organizzazioni non governative internazionali e nazionali
è quello di difendere i principi di umanità di neutralità di imparzialità e di indipendenza anche nelle circostanze più difficili è stato detto prima quanto sia difficile in pratica io vi ricordo è fondamentale da parte di tutti noi con questo vi ringrazio lasciamo poi spazio alle domande grazie
Grazie allora intanto
Ci prepariamo per raccogliere le domande con i microfoni ricorda chi vuole intervenire di presentarsi è se possibile di fare le domande in inglese colgo solo qualche spunto tutte e tre alla fine avete parlato di intersezione Alitalia
Mi mi è sembrato di capire che la direzione sia quella di cercare di ridurre la distanza e i passaggi no tra tra il bisogno in aiuto
E probabilmente anche ridurre i tempi dell'emergenza che è una sfida bella complessa no anche questa
Quando si parlava di massimizzazione dell'impatto probabilmente si fa riferimento anche a ciò che ci diceva prima ergo Euro dieci e di rendere gli interventi altamente scalabili
Sul tema della condivisione delle competenze della formazione delle raccomandazioni date credo che siamo tutti d'accordo poi bisogna essere almeno in due no a condividere le competenze a voler raccogliere le raccomandazioni però siamo consapevoli del lavoro che c'è da fare
Ecco o ho apprezzato questo riferimento all'inclusione della società civile perché di racconto una cosa lunedì quando abbiamo aperto i lavori del Copi meeting no dopo l'intervento del presidente c'è proprio stato dalle persone che arrivavano da David insomma dal campo da chi opera nei paesi proprio anche questa cosa cioè c'è stato questo tema di come noi ci sentiamo responsabili
Del ruolo che giochiamo all'interno della società civile possiamo di far fare di più sicuramente possiamo fare medio però un tema che si sente che si sente molto cioè di di rivendicare anche un ruolo in questa in questo ambito quindi spero che anche se qui si si possa fare insieme che mi sembra comunque una risposta che dobbiamo dare allestirà complessità di oggi
Ma lascio la parola a voi
Tensione sancì farmaci cancellati Maccio datano Ellis fordista inflessibili Scarcia mai nemici Salaparuta bene dove sequenza prova vanity Department Coppi
Antoniazzo mani sotto ai boss o in Spagna venga whisky guardano a lui con scopi meeting Thomas sopra il back to del gruppo distorsione bracciali a quel gli stessi quasi un solista sorto adesso ha andare finché il suo Edouard frutti
Abbiamo sentito credo da Edouard roadie che per affrontare la complessità in cui noi lavoriamo e per affrontare anche i limiti dei fondi
Che disponiamo tutti i limiti legati anche alla mancanza di flessibilità ma comunque per affrontare meglio la complessità chiediamo i donatori un prosciolti semplificazioni
L'abbiamo chiesto appunto dei donatori con regole più semplici per rispondere più rapidamente anche in modo più efficace
Ora
E il delle più elevato di questo tipo di discussione sono i cosiddetti Cox groups oppure le chiedo stiamo facendo progressi
The queste persone sono ancora rilevanti
Però non ce l'ha coi limoni una duratura vero Guido kosher coi Chaibi spinge non so proprio proceduto procedere domanda per domanda simpatia bene intanto grazie per
Avermeli coinvolto appunto con questa domanda
Ora voi sapete che
Il cosiddetto crea in Baldini
è stato poi seguito da discussioni ci sono state alcune discussioni all'interno appunto di questa iniziativa per il Brain Warden
E abbiamo visto un dura abbastanza elevato di donatori che hanno partecipato a questo tipo di dibattito per cercare appunto di rendere il tutto più efficace ed efficiente
La sua domanda stiamo facendo progressi in questo senso
Ma direi
Un po'progresso si si è fatto non sicuramente sufficiente
Difficile
Perché che stiamo facendo veramente tantissimi sforzi ma lo stiamo facendo
Un programma a sufficienza abbiamo una task force a un gruppo di lavoro che straccia alle affrontare questi problemi a livello europeo
Perché noi crediamo anche che l'Europa abbia un ruolo importante nell'ambito del cosiddetto brain Bardem
Abbiamo lavorato anche con ecco che è un grande donatore per tutti noi ma non abbiamo visto progresso sufficiente vi faccio un paio di esempi altrimenti il rischio di rimanere troppo astratto
Ora noi chiediamo una flessibilità nei finanziamenti
Ma che cosa significa questo significa che in invece di finanziare un po'un polso in una città magari voglia utilizzare il denaro dei finanziamenti in modo tale da poter spostare gli aiuti perché situazioni magari cambiano oppure perché magari su più utili più uguali delle istituzionale oppure perché è non essere un Paese che ha coinvolto dalla crisi
Eccola sviluppato un approccio programmatico e pratico
Per cercare proprio di velocizzare gli aiuti si è fatto una progetto pilota
Ah ma qui parliamo solo di un donatore
Ecco a livello di singolo Paese vogliamo cercare di Ascoli legare la fonte del finanziamento con quello che facciamo con gli aiuti in modo tale da avere un approccio più flessibile agile i fondi sappiamo non sono sufficienti e per quanto riguarda la cosiddetta Agenda della localizzazioni cercare di agire con le persone locali le soluzioni che abbiamo trovato sono delle linee guida che sono ben lontane rispetto a quello che effettivamente e qui abbiamo effettivamente bisogno c'è un qualche progresso c'è un tentativo appunto di diventare un pochino più locali
Però non è sufficiente ora per quanto riguarda il l'embargo siamo a livello di Glenn Barr in due punto zero misura tre ambasciatori c'è un gruppo di lavoro e credo premi fermo
Però credo che non abbiamo scelta
O menzionato una serie di sfide molto importanti che dobbiamo affrontare ci vorranno anni prima di trovare le soluzioni a queste sfide devo discutere e cercare di trovare un qualcosa che ci aiuti però abbiam bisogno di portare avanti il grain Bandele perché a quello che abbiamo io credo che voice coprirli e altri devono continuare a sostenere appunto il processo del RAI in Valganna
Alla fine
Si è avuto qualche progresso non sufficiente
Ma credo
Che credo che questo sia il la direzione che al momento possiamo percorrerà migliore certo senso grazie mille chi li vuole fare la domanda
Fassa non sente intimidito
Nessuna
Non vedo le mani alzate quindi fatevi vedere se avete qualcosa da chiedere
Cella
Penso
Fare il good morning Tuol Giorgio Buongiorno sono Giorgio tascone
Sto studiando l'Università Pavia Master in Cooperazione e sviluppo a parte questo vorrei
Sottolineare
Un punto importante tra mio non è tanto una domanda secondo me questo è un punto cruciale al quale dovremmo far fare parecchia tensione
Ne ha parlato già precedentemente la professoressa Chiappero ma anche altre ne hanno parlato cioè il concetto di intersezionale età
Collegato però al concetto di pluralità di identità nel contesto
Per fatto che abbiamo di fronte degli esseri umani che hanno la capacità visto che siamo in sette miliardi che hanno la capacità di collegarsi
Gli uni agli altri per trovare le energie per lavorare insieme in concerto
Al fine di superare queste complessità perché in queste due ore
Abbiamo sentito parlare di complessità come fenomeno che deve essere battuto e combattuto perché la complessità diventi una cosa più semplice no
Diventi una cosa semplice
è impossibile bisogna
Creare con la sensibilità individuale il concetto di generosità perché gli esseri umani quando discutono di crisi dei grandi problemi e sono sempre stati in grado
Nella storia
De adattarsi se hanno trovato modalità diverse per approcciare la complessità per affrontare le sfide o le crisi
Soprattutto negli ultimi secoli
Dove ci sono state lotte a livello critico a livello di valori anche in questo senso
Quando una società
Si arricchisce e comincia a lottare contro la povertà
è importante
Secondo me quanto meno avere un un senso di generosità
Una volontà di collaborare con gli altri e di lavorare con gli altri e per combattere la povertà che può venire da tante situazioni diverse
Questa è una cosa che volevo sottolineare c'è questo concetto di di di generosità ma siamo così in tanti sulla terra
Con tutte le nostre individualità e le nostre differenze quindi dovremo cercare davvero di essere più generosi per
Combattere le grandi crisi
E quindi anche la complessità grazie
Sì
In realtà più che una domanda mi sembra che fosse una riflessione no che Giorgio voleva condividere con noi e mi sembra che sia sicuramente comprensibile credo che si somma
Su posso provare a vederla un po'dal mio punto di vista
Che
Vogliamo render conto dal giustizia di questi questa complessa dei fenomeni dobbiamo avere in fondo anche un po'forse il nobiltà di capire che non è una cosa che un attore può risolvere e va ma richiede uno sforzo congiunto RIS richiede una forma di collaborazione che passa attraverso l'esperienza in ruoli il contributo di ciascuno i nel puntare Francesca a me ti va bene l'ulcera quando parlava di questa di questo suo che questo era previsto comitato
Copelli vi fossero dei richiami espliciti agli Stati
Allora energie talvolta anche la società civile certamente il problema dei dei rifugiati e problemi così complessi
Come quelli che tratta UNHCR non credo inteso che di queste spero di offendere nessuno ma non è un problema che mi può risolvere il problema certe occorre una partnership reale da parte del dei dei paesi delle dei vari attori dell'ONG certamente mi misura principale però anche da da parte dei cittadini da parte di tutti noi
Nel ricordo uscirei appunto nel far emergere con la generosità che Giorgio sottolineava ecco sulla custodia generosità credo che
Sia sia forse anche questa è un'altra complesse nel senso che e difficile e fa scattare questi meccanismi e quando e così difficile entrare nelle situazioni e condividere quello che poi insomma l'appartenenza comune al genere umano non che somma è quello è l'unica cosa che ci che in ci ci mette d'accordo ci trova tutti guarisce da questo punto di vista il problema è che invece appunto prevalgono spesso queste queste identità
Che tendono al renderci DiVersi
E vi è proprio questa mancanza di riconoscimento del genere umano
I del segmentazione attraverso un il genere umano in categorie diverse che sono quelle che ci fanno dire oggi che bambini palestinesi sono diverse donne israeliane dei bambini ucraini è uno dei bambini russi nel senso che se se eliminiamo le etichette diede delle nazionalità e guardiamo a bambini come Calì dovrebbero scattare abbastanza in maniera naturale no queste spinta verso tentare di affrontare seriamente questi problemi
è un passo apparentemente così semplice in realtà evidentemente così difficile perché insomma sono cedere attualmente per azioni
Del passato solo hanno mostrato come dietro questa identità dei ci si nascondono il più profondi profonde ingiustizie insomma ecco credo se spero di aver colto del pensiero benissimo questo
I file Meina dissonanti inviasse nei giorni derise con plexi ti of Human se posso aggiungere qualcosa ieri mi ha detto c'è anche una complessità nella diversità umana e forse dovremmo essere consapevole di questa cosa e riconoscerla
Chi altri
Lui vicino alla video Campana
Figo di monete Massimo Gasparon dietro striscioni fuoco più Buongiorno sono mafiosi sono responsabile Nigeria della missione di Coppi due punti volevo sollevare
Per tutti
O magari per Francesca
Per prima cosa voglio sottolineare la mia fede nell'uomo
Avendo visto tante crisi siamo ancora qui e questo significa che gli uomini sono davvero tanto rese gli enti che hanno sopravvissuto a generazioni di crisi ce la faremo anche in questo caso la prima domanda in genere dopo una crisi
Impariamo molto sviluppiamo strumenti diversi siamo preparati meglio per la crisi successiva
Adesso abbiamo appena attraversato la pandemia da corde d'abbiamo sviluppato tanti strumenti abbiamo visto la cooperazione internazionale operare in modi nuovi e diversi rispetto al passato sì
Abbiamo visto
Come è stata chiesti tra la questione geopolitica e come i Paesi che in genere non parlano gli uni con gli altri invece si sono dovuti sedere intorno ad un tavolo abbiamo visto l'importanza dei dati della scienza e del ruolo che gioca della comunicazione dei media
Che anche che anche se giocano un ruolo importante quindi che cosa abbiamo imparato da questo processo vi chiedo come ci sta aiutando per andare avanti e quali sono
Gli strumenti che abbiamo sviluppato perché non dobbiamo dimenticarci anni troppo presto dovremo cercare di utilizzare nel futuro per cooperare meglio nel futuro
Adesso abbiamo un vaccino e ci stiamo ancora lavorando quindi che cosa abbiamo imparato poi seconda parte visto che vengo dalla Nigeria
è stato interessante capire come il nostro lavoro sta diventando sempre più complesso soprattutto l'esposizione al rischio delle relazioni più recenti
Ci dicono che ci sono diverse persone che vengono rapite che muoiono
Ci sono persone che sono ostaggi insomma ci sono tutta una serie di persone che lavorano nel mondo umanitario che soffrono e che muoiono certo abbiamo i principi umanitari che stanno alla base di quello che facciamo però in Area
In cui ci sono conflitti la nostra attività è stata spesso contestata
E la nostra neutralità molto spesso è stata utilizzata contro di noi
Sono certo che è stato fatto tanto sforzo in questo senso abbiamo ricevuto formazione per la sicurezza poi abbiamo creato delle rete di advocacy eccetera però mi chiedo a livello globale che cos'altro possiamo fare per portare il nostro lavoro a quel livello di chiarezza di cui si parlava precedentemente abbiamo già detto che non è facile i per semplificare però tutti i giorni quando il mio personale va
A lavorare ho paura ci devo andare anch'io non perché dove andranno è impossibile andare
Ma perché
Ci sono tante persone che hanno bisogno di noi c'è un carenza di risorse ma noi rischiamo rischiamo su base quotidiana perché non possiamo in certi contesti essere del tutto neutrali e quindi che cosa altro si può fare per garantire maggiore sicurezza agli operatori
Grazie molte sono due macroproblemi quelli sollevato domata argomenti con anche delle riflessioni sicuramente utili non vorrei banalizzare no no esperienza
Soprattutto sul secondo argomento che è stato affrontato quindi la sicurezza sul campo degli operatori umanitari lo dico subito quindi eventualmente potremo poi condividere ulteriori documenti che riguardano questo
Quello che si può dire che sicuramente anche sul fronte della sicurezza degli operatori umanitari un maggior coordinamento tra i vari attori sul territorio incluse le Nazioni Unite è necessario su questo
Non c'è dubbio riguardo al primo imputi il primo stimolo che cosa abbiamo imparato dal Comité credo che chiunque nella sala potrebbe avere una risposta di versa in e in tutti gli ambiti in tutti i settori umanitari credo che il le risposte siano complesse come la domanda
Io ci siano Bari spuntino Agnes settore dell'intervento umanitario io mi occupo di K siti di bello mente e quindi mi mi limito a quello al mio ambito
Senz'altro la la grossissima riduzione dei costi che c'è nella formazione a distanza e in il vantaggio nella formazione a distanza che c'è appunto di raggiungere dei targhetta che altrimenti non potrebbero essere inclusi negli interventi di formazione è qualcosa che abbiamo imparato strada facendo abbiamo imparato anche come rendere più efficaci questi interventi di formazione le le prime erano i primi tentativi erano abbastanza drammatici devo dire con la colazione daremo atto eccetera siamo diventati tutti più bravi abbiamo degli strumenti
Nel sempre più efficaci
E
Stiamo sviluppando anche sul fronte della formazione degli strumenti di valutazione per riprendere uno degli ambiti che sono stati toccati prima
Sempre più raffinati ma come diceva la professoressa vecchia però Martinetti poco fa
Sono convinta anch'io che anche nell'ambito della formazione i risultati si possano misurare verificare con difficoltà ma soprattutto nel medio lungo termine
Più che nel breve quindi mi limito i miei spunti per questo momento a a questo era
Edoardo il prodiere Yume I want cioè sono Feng
Più mangime ingresso che il tris
Temendo un qualcosa che interessano e tutti
Se affrontiamo i rischi a cui sono esposti gli operatori umanitari il fatto che diventino appunto un obiettivo e si chiede la risposta a livello globale io però non credo che la risposta debba essere a livello globale part time che vuole ribaltare a lei la domanda perché diventato un obiettivo in Nigeria del Nord
A livello globale ci sono tutta una serie di cose che vorrei menzionare
Intanto quello che dicevo prima e cioè
Il fatto che non ci troviamo più in un club di gentiluomini dove tutti sono d'accordo sulle stesse regole ora quando ci sono
Interessi specifici e qui faccio riferimento ai cinque membri membri permanenti del Consiglio di sicurezza
Vediamo cosa succede se passiamo a livello europeo l'abbiamo visto recentemente quando c'è un interesse specifico
Ai vertici della commissione si no lanciano messaggi che vanno a soddisfare quegli interessi specifici
Ora poi per quanto riguarda la risposta il sistema di risposta sia questo tipo di meccanismo dovrebbe essere in grado di proteggere gli operatori Oman comunitari per questo motivo però ci vogliono più informazione o meglio le informazioni
A leader europeo si è discusso molto a in questo
Ma se c'è un progetto europeo per la creazione di un osservatorio sulle violenze
Ora domani se c'è qualcuno a livello di Nazioni Unite o di Stati membri che vuole sollevare
Il problema è importante che ci sia un qualcosa disponibile per far sì che la risposta sia comparabile al problema e quindi collerico a quello che si diceva prima sulla generosità e la fede nell'essere umano certo bellissimo ma il punto è che non è condivisi da tutti dicevo prima non siamo più in un centro club in un club di gentiluomini
Sì certo non ho dubbi che le persone in questa sala abbiano questo tipo di atteggiamento e credo che questa percezione sia importantissima ma pensare che sia condivisa da tutti insomma non è così semplice
Ma peraltro sarebbe neanche sufficiente per evitare che gli operatori umanitari vengono utilizzati come targato presi come target
Devo anche dire però ci sono degli elementi di speranza la Rizzoli Larousse la ricostruzione ventisei cinquantaquattro che è stata votata dal Consiglio di Sicurezza lo scorso anno dice che tutte le sanzioni
Umanità sanzione scusate due Nazioni Unite non si devono applicare alle organizzazioni umanitarie
Onori questo non è collegato a quanto si diceva prima
Ora perché questa risoluzione perché c'era il rischio che i gruppi terroristici potessero trarre beneficio dalle nostre azioni e l'altra cosa importante che è emerso da questa soluzione che lavoro monetario potesse continuare a chi ci fosse un'esenzione dal rispetto delle risoluzione non evidentemente collegato proprio perché c'è questa percezione a livello del Consiglio sicurezza che si deve prevalere
D'aiuto umanitario però poi come lo portiamo sul campo interessante sentire quello che le ha detto sulla Nigeria cioè che cosa possiamo fare per evitare che gli operatori strumentario vengano presi come obiettivi insomma in qualche modo siano vittime
Gradirei scrisse nel Paese
Grazie
Prossima domanda prossimo contributo
Cui ci prima
Si presenti per cortesia
Bene grazie mille tutti per quanto sentite otterrebbe l'informazione
Io vorrei tornare a quanto diceva il signore roadie cioè Stella complessità attuale la caratteristica di un mondo che è cambiato siamo passati da una dicotomia no gente perbene gente
Contraria circa fra il contrario del mondo bene siamo arrivati invece a una
Maggiore complessità rispetto a quella che era una polarizzazione di prima se vogliamo essere attivi se vogliamo essere efficace se vogliamo
Essere di aiuto per le persone bisognose dobbiamo certa adattarci dobbiamo cambiare il nostro punto di vista magari farlo svolgere anche e accettare che vi sono altri attori rispetto appunto agli attori occidentali prima quello quello che siamo spero di aver capito bene
E paga in Prato appunto del grande Warden
E lei ha detto ok questo questo ci teniamo anche se non ci piace
Un po'come l'Agenda venti trenta sappiamo che non riusciremo a soddisfare tutti gli obiettivi dobbiamo accettare tutto questo maturi sono anche persone sa perché non fanno parte del nostro bel mondo occidentale
Il che significa anche accettare l'evoluzione dei principi ma come questa è la mia domanda ma è stata anche la domanda di marchio la neutralità i Nigeria del Nord ha detto mansioni non ci protegge
Certo vi sono due iniziative per migliorare le cose questo va bene
Ma
Insomma
Perché è mafiosa ha fatto quella domanda
Cioè possiamo compromettere la nostra neutralità possiamo compromettere nostra umanità
Ora ne abbiamo debiti attori all'interno dei conflitti che negano la loro umanità dico chi sono queste pezze
Alchimie sto riferendo si sono appunto espressi qualche giorno fa in relazione al conflitto attuare sappiamo tutto
Ora Bloom umanità non tutti lo accettano la neutralità non viene accettata l'imparzialità bene diciamo perdere riteniamo a quello che si diceva ieri sera e poi l'indipendenza
Vi sono insomma
Operatori umanitarie che suo Norrito rispediti nei loro Paesi per via delle posizioni che assumono
Ora i principi umanitari devono essere
Soggetto e compromessi o dovremmo scendere a compromessi sei vogliamo essere rilevanti fossero riusciremo a trovare una risposta tutte queste domande Edouard raccoglie
No non riusciremo a trovare risposte quanto meno non oggi
E sono insomma domande interrogativi di importanza critiche c'è anche letteratura riguardo
Io credo fermamente in questi principi ci sono quelli che definiscono le nostre azione nostro operato
Ovviamente Cardaci sorta di gerarchia tra i diversi principi possiamo essere d'accordo che l'indipendenza e le urla neutralità stanno da una parte e poi c'è l'umanità l'umanità c'è consenso ma di operare in questi
Contesti mi rendo conto è gergo ma il motivo per cui ne dobbiamo essere neutri per cercare di lavorare su entrambi i fronti
Per poter raggiungere chiunque ha bisogno indipendentemente da ciò che avviene credo che sci deponesse gli strumenti strumenti necessarie di importanza critica non risolveremo il problema oggi presso abbiano già detto dobbiamo trovare un modo però per far in modo che buona parte del mondo una grande parte del mondo sia d'accordo sul fatto che questi principi non sono principi solo del mondo occidentale sono principi universali
Vediamo una sorta di arretramento da questo punto di vista e questa è una delle ragioni per cui a molti nostri colleghi vengono uccisi rapiti
E diventano degli obiettivi perché c'è una mancanza di prospettiva perché persona rispettano meno questi principi è una questione che dobbiamo affrontare noi
Dobbiamo anche porci però delle domande
Come facciamo a convincere le persone che questi ci credono in questo sino principi universali cambino il loro approccio come facciamo a convincere del contrario questo è il nostro lavoro richiedo
Credo che buona parte della risposta la possiamo trovare sul campo convincere cioè le persone che sono attorno a Noemi e che magari la penso diversamente da noi
Nel grazie
Ho oppure tu porti sfiga ok ma ne misure ITIS serio ai perché ITC International Business Management battaglia e Bortot Coppi
Nel follow the dessero tra il sesso proseguite organizzate sono battute osso Index Malparte intese
Disco nessun tagliando bordo doterà scolo cooperazione internazionale The scoppi la scrive al sugo inoltre otto supporter capability sensore volle Turcan Bactu capability svuota irregolari Steps
The new
Capability scan from dagli pragmatica approccio scopo ammende from studiata la anteriori NTA tu quiete al Real Network battiste io
Cui are ne bloccasse
Durasse il però siamo ancora come diceva Eduardo
In una situazione dove la maggior parte dei fondi vengono dall'economia accidentali le organizzazioni sono accidentali quelle decidiamo da un l'altro
E poi mandiamo i nostri aiuti e li monitoriamo in un modo o nell'altro quindi quali sono le capre Belletti critiche
Nel frutteto il futuro perché si occupa di cooperazione internazionale
Grazie
Edouard penso che questa sia una domanda per lei
Non ho capito esattamente la domanda lei che per le che entrambe le tesi per lavorare in futuro nella cooperazione internazionale di che cosa ci sarà bisogno in futuro
Non so bene come rispondere francamente mi piacerebbe avere
Una risposta non so può magari parafrasare darmene qualche punto spunto in più
Magari competenze che i per delle tesi in termini di capacità di competenze
Ma non so
Mi scuso ma ma non capisco esattamente che cosa intendiate
Magari sono io che non che non capiscono so quando si parla di competenza l'unica cosa che posso dire è che ne abbiamo tanti dovremmo accertarci che continuino a crescere tale competenza ma forse questa non era la sua domanda mi scuso non so non mi è chiaro
Non vorrei banalizzare ma ovviamente credo sia complicato rispondere perché non c'è un operatore umanitario delle schizzo per un operatore umanitario cioè siamo sempre di più nella specializzazione quello che mi sembra sempre più chiaro ed evidente è uno scambio invece di competenze di formazione e di informazioni su settori diversi
Quindi la specializzazione continuerà sempre più nella direzione della specializzazione per fortuna appunto aumentano gli strumenti per formarsi in modo sempre più specifico specializzato però a seconda poi del settore in cui si va ad intervenire aumentano sempre di più anche gli scambi di informazioni di formazioni con settori DiVersi quello che dicevamo prima tra cooperazione allo sviluppo per esempio intervento umanitario
Qualcun'altra
Il signore
Sì Alberto
Sempre corpi capomissione Libia e Tunisia
Do per andare un po'più su forse sul sul propositivo io credo che la comunicazione sui principi umanitari debba essere fatta sul grande pubblico
E lo dico perché è qui in Italia sembra esserci una deriva riprendo un po'quello che diceva De Angeli chi tra i buoni e cattivi e noi per lungo tempo siamo stati tra i buoni
Ma stiamo rischiando di siamo accusati di essere i cattivi cioè le navi che punto delle Remigi sul Mediterraneo sono accusate dalla parte della politica italiana e poi dell'opinione pubblica di essere quelli che traghettano
I cattivi immigranti no o comunque migranti sulla sull'uso territorio quindi io credo che per essere propositivi la comunicazione
Da parte delle ONG che hanno una neutralità in questo senso no perché poi qui in Italia abbiamo una spartizione politica d'anni su un le testate giornalistiche alle testate
A livello di televisione quindi io credo che forse noi come Networks di ONG a livello italiano e a livello di Brussel per esempio dobbiamo forse fare di più propaga appunto per tocca il grande pubblico per sulla questione e concludo sulla questione della decentralizzazione
E della del fatto che l'aiuto sia arrivato dai Paesi appunto del del mondo al mondo occidentale
In realtà che è vero però è anche vero che dalla prima per esempio sul miglioristi dalla primavera araba in Tunisia in poi c'è stato uno sviluppo esponenziale delle organizzazioni non governative nei paesi in cui interveniamo
E lì effettivamente gran parche in è importante da portare avanti perché queste realtà sono oggi le realtà più attive
Soprattutto in Stati destrutturati in cui l'accesso ai servizi pubblici per esempio difficile e quindi lui Nigi stanno su e e sono suppletive appunto allo Stato ora nel caso sia della Libia sia della Tunisia anche lì siamo di fronte a una deriva nel senso che poi
C'è una classificazione delle ONG
Tra un po'uno buone e cattive una è una e quindi una chiusura anche degli spazi di libertà di espressione perché sei tu costruisce delle latrine però non parli
Di no problema di accesso alla sanità pubblica va bene ma se poi c'è una parte critica anche verso i governi
Che che poi magari hanno alcuna forma di corruzione che non permette che i fondi della cooperazioni bilaterali vadano al sistema sanitario
Sì fuori e magari che non lo la ONG quindi torniamo posso a la grossa complessità attuale in cui poi ci troviamo anche quando vogliamo mettere in pratica dei principi legate ad alla alla polis del Gran Bar Can
Ah io credo che si possa dire alcune cose qui è vero che la complessità è che i buoni a volte sembrano cattivi e i cattivi sembrano diventare i buoni quelli che tutela nove da soli gli interessi di chi perché anche queste la complessità a cui stiamo assistendo
Si iniziava dicendo la Corea AN è necessario che i buoni comunichino allora intanto partire da un punto di partenza che sul quale credo che possiamo essere tutti d'accordo i cattivi sono diventati bravissima comunicare
Ed è il momento che i buoni si facciano sentire su questo credo che non ci siano dubbi cioè i cattivi sono davvero bravi a comunicare il momento dei buoni si facciano sentire prima Eduard die diceva
C'è questa sorta di mancanza di viene meno rispetto a un tempo no
Se si vuole il fascino positivo di chi faceva aiuto umanitario cooperazione perché adesso appunto diventano quelli cattivi io credo anche una cosa appunto bisogna comunicare edemi e di tempo che i buoni si facciano sentire
Si devono far sentire con efficacia e come si fa a farsi sentire con efficacia io credo che la forma di comunicazione in assoluto più efficace sia il buon esempio
E se dovessi semplificare si adesso io vi dicessi mi raccomando non buttate le carte per terra un conto ma se io non vi dico niente e per terra c'è una carta e vi faccio vedere che la storia cogliendo credo che questo sia il modo in assoluto più efficace di comunicare
Quindi se siamo gente che dal buon esempio bisogna farlo vedere bisogna farsi sentire
In questo perché ripeto i cattivi sono diventati bravissimi anche a cambiare le regole del gioco oltre a quello che sta succedendo lei non sappiamo più ciò che è vero spesso sappiamo solo quello che è verosimile
E quindi la battaglia della comunicazione della trasparenza a che fare anche con questa cosa qui
Rispetta la seconda parte della domanda c'è anche quel tema che si diceva prima esistono ancora dei principi universalmente
Come dire riconosciuti sul sui quali ci possiamo trovare per lavorare credo che questa sia una sfida che rimane aperta prima sarà diceva ci vorrebbe un'altra settimana
Per di Copi meeting per parlare dei temi che sono emersi oggi e credo che sia vero non so se c'è qualcuno di voi che vuole aggiungere qualcosa su questo
Qualche altra domanda
Ah io vedo la mano alzata
Lì sei Mehmet intrighi sessant'anni spicchi per cortesia si presenti
Buongiorno a tutti
Vengo dal Pakistan e studio all'Università di Pavia
La mia domanda è la seguente sono una studentessa viviamo in un contesto Complesso però non è nuovo nel cominciato ieri o una settimana tra concerto parliamo del aiuto umanitario ma perché ancora siamo così confusi perché non c'è a livello mondiale una piattaforma che sostanzialmente organizzi l'aiuto umanitario quando c'è un conflitto e nel Medioriente o altrove
Edouard non so se pronuncio bene il suo nome mi scuso
Lei ha parlato di cercare di rendere l'aiuto umanitario più efficace e più efficiente
Ma come se ancora siamo confusi su che cosa vuol dire aiuta unitario come fornirlo e a chi fornirlo e perché c'è stata confusione attorno a questo concetto
Si siede lì Heitinga da riscontri Circe sinceramente credo che ci sia confusione quando parliamo di qualcosa che effettivamente globale
Quando cerchiamo di capire come mai non si riesce ad essere pratici ma devo dire però che ero a livello locale vi sono degli ottimi esempi che dimostrano come si possa superare questo tipo di confusione
Non possiamo dare degli esempi parlando del mondo nel suo insieme ma separiamo tiare specifiche vi sono aspetti specifici e esperienze positive
E al momento le tendenze che ne vediamo che sono molto utili per potere essere molto più efficace nei nostri interventi
Sono quelle di condividere le buone pratiche di sono veramente tante pratiche buone pratiche nei diversi settori per cui lei io sarei positiva c'è molta complessità e noi abbiamo cercato di discuterne
Assieme
Ma ci sono degli esempi positivi che ci aiuta a capire come lavorare meglio assieme e come vere migliori risultati e immagino che tutti voi ad degli esempi di ai risultati positivi
Che si possono ottenere i risultati che si possono anche migliorare il futuro due hard
Tre cose molto velocemente la nostra amica pachistana io credo che
Il grande problema che in questo mentore mo'fare
Il meglio che possiamo con i soldi che abbiamo e cercare di essere efficace efficiente ora vivente questo non risolve i grandi problemi ma non abbiamo scelta questa la prima cosa
Vorrei dire poi qualcosa che si collega a quanto lei ha detto prima dobbiamo essere a tempia da parlare di persone buone persone cattive alcuni giorni fa credo mi ha colpito molto una dichiarazione del parlamento europeo
Oggi alcuni membri del Parlamento europeo credo fossero una settantina
Una dichiarazione solo da una parte dello spettro politico io credo che sia pericoloso l'aiuto comunitario non può appartenere a una parte dello spettro politico altrimenti buttiamo via tutti i principi alla fine avremo i buoni e i cattivi e questo consentirà alla metà delle persone che appartengono all'aspetto politico di trascurare quello in cui noi crediamo io credo che quello è stato un segnale veramente preoccupante
Un'altra cosa volitive e che ha a che fare con i principi da questo punto credo che dovremmo chiederci qualcosa pensiamo al conflitto Ucraina Russia
E pensate a il fatto che è un veicolo dei nostri della coprire Ogliari voice
Che fa sempre quello che fa arriva da qualche parte dice siamo neutri siamo indipendenti dovremo sopra dei principi vogliamo lavorare magari parliamo Pisoni Rusu de Mora Ardizzone ha controllato i russi lasciateci lavorare lì
Ora io credo che la persona di fronte a noi sì magari si fida pensa ma questa persona crede che questa persona o una organizzazione parziale indipendente neutra
Ma questa organizzazione è completamente finanziata dai governi occidentali ecoballe Centanni hanno un'agenda hanno un interesse a far sì che coprimi Boixel UNHCR lavorino insomma in questa zona
E fino a che
I finanziamenti arrivano da Paesi occidentali questo sospetto non sparirà anche se l'interlocutore magari dicessi io credo che questo Eduard a siano persone di principi
Ma non capisce ha però di essere parte di un piano più grande di lui e io quel piano non lo accetto per cui non lo lascia entrare
Ora Dinoi come operatori umanitari se me lo comprendiamo questo vuol dire che ci sfugge proprio il nocciolo della questione
Non riusciremo a capire perché gli operatori umanitari diventano degli obiettivi della violenza ne viviamo in un mondo più grande con trasferiti ma di dinamica
E le persone insomma che su ogni fronte noi a volte comprende altri nomi che a volte non le comprendo lo comprendo dinamica di altri per cui dobbiamo in qualche modo a affrontare il problema dei finanziamenti delle fonti di finanziamenti perché è un problema urgente
Grazie mille
Insomma ci
Bene direi che ci avviamo verso la conclusione di questa giornata che cosa possiamo dire credo che una frase riassuntiva riprendo quello che roadie diceva poco fa facciamo molti sforzi ma non abbastanza progressi
E credo che questo restituisca un po'il quadro della complessità e di questa sensazione quasi di di non poter fare niente che che ci porta a discutere di questi temi abbiamo imparato che il mondo è complesso ed è vago e lo dobbiamo accettare per quello che è perché non necessariamente questo è un limite
Che non dobbiamo sederci appunto della confuso alla della semplificazione che dobbiamo fare i conti con questa complessità che a volte i conti non tornano e anche quando tornano non ci dobbiamo limitare ad una valutazione che poi appunto
Una over semplificazione
Quindi viviamo in un mondo che intersezionale multidimensionale tanti attori dobbiamo tener conto dei beneficiari indiretti degli impatti indiretti di ciò che facciamo e della creazione di una cultura della cooperazione e probabilmente anche della condivisione di valori che siano il più possibile universali
Abbiamo detto che dobbiamo partire dall'inizio no dal planning si diceva e anche rispetto a quello che diceva Eduardo adesso probabilmente cambiare anche il paradigma di finanziamenti e del funding quindi nel ringraziare i nostri ospiti la professoressa Enrica che Piero Martinetti e dovrò dietro in cerca partenti grazie davvero di di aver Necci arricchito di così tantissimo gli
E nel passare proprio per un ultimo saluto la parola al nostro presidente Claudio Ceravolo noi diciamo che dobbiamo fare bene il bene forse dobbiamo fare meglio
E quindi questa potrebbe essere una conclusione ci sono stati lanciati alcuni spunti sarebbe importante ritrovarsi per dare un Fidel capo il locale è stato succede quel quello che è stato detto adesso e quindi lascio a te la parola per raccogliere insomma quest'invito
Sì grazie di ho ringraziato l'inizio per la per la presenza adesso vi ringrazio anche per i contributi dati durante la discussione che è stata sicuramente importante e come diceva Antonio era all'inizio apposto tante domande ma nessun essa perché in un mondo così complesso punto pretendere di averla certezze quanto meno presuntuoso e fuorviante anzi comportare fuori strada e quindi col punto mi diceva adesso Antonella se al mondo siamo in un
In una situazione in cui ci dobbiamo trovarci noi la strada tra questi mille perché ecco che il cammino si traccia andando al camminando come che come diceva marciato e camminiamo su un cammino sul sentiero anche impervio come commissione appunto
Rutti e poco fa ho
Cominciasse certamente difficile in tutto questo la situazione c'è una sola certezza il primo intervento appunto che ha fatto che ha fatto roadie
La certezza della insufficienza dei fondi rispetto alla complessità dei bisogni un'insufficienza di fondi che verosimilmente non sarà colmata quanto meno nell'immediato e quindi di quindi la sorte certezza che abbiamo e la nostra la responsabilità e il nostro dovere di utilizzare al massimo questi fondi con la con la massima efficienza e quello tutto sommato che a Coppi ci si sforza di fare rendere efficace ogni centesimo appunto utilizzato gli sente Simo specie e perché questi sfondi siano davvero efficaci
Di ricorda ancora quella che è stata che è stato il grosso stimolo dalla scossa elettrica che diede è ancora un il Mystère li vent'anni fa col suo libro sulla se Wiseman Bordano
Il sulla inefficacia delle aiuto pubblico allo sviluppo quando si riduce in un semplice trasferimento di fondi tra tra Stati c'è perché l'aiuto sia efficace
Deve arrivare all'ultimo miglio sono solo in quelle condizioni può essere efficace e quindi veramente ritorniamo a quello che è stato un altro dei punti fondamentale discussione di oggi la localizzazione localizzazione su cui appunto è facilissimo parlare ma poi farla ci si scontra di fronte a diverse difficoltà anche di ordine culturale anche il rischio che noi sentiamo solo strapperà le che che viviamo no di di di di di essere accusati di avere un approccio coloniale perché appunto porti dall'alto una certa risposta alla crisi che magari non esattamente quella
Etichette viene percepita a livello di base e quindi questo nostro continuo sforzo anche di h interpretarlo con l'esazione nel modo migliore lo dicevo all'inizio Polo diceva anche Luigi
Per Coppi la localizzazione è sempre stata un punto un punto di forza e
E insite insita nel nel del modo nel modo di operare brillano a sosteneva ancora Padre Barbieri quando non esisteva neppure termine localizzazione ma di fatto lui cercava cercava di farla di renderà
Di renderla
Visibile nel nella dell'attività quotidiana
Stanno e appunto anche qui e cercano di trovare tra i tanti Cambini tra le erbe alte trovare la strada più opportuna un compito difficile certamente informo
Che certamente richiederebbe ricevere altri diversi altri incontri come questi però intanto quello che è importante cominciare a mettersi per strada perché è il cammino non si traccia camminando
Grazie grazie a tutti voi grazie anche a chi già seguito con pazienza da casa
Al prossimo fa Filippine ci vediamo al prossimo anno grazie