Giornalismo, letteratura e impegno civile nel primo ventennio dell'Italia repubblicana - prima giornata (mattina)

No tutti grazie di essere venuti nonostante l'incremento del tempo e
La professoressa
Carla su Dini che in realtà l'area dell'organizzatrice
Di questo convegno mi ha chiesto di iniziare insomma di introdurre di avviare questa iniziativa
Compito che io accetto volentieri nella quale la ringrazio
Perché questo convegno organizzato a Lucca dal centro
Pannunzio di Torino e ringrazio qui la presenza degli amici del Centro Pannunzio a partire dal professor che Franco quaglie richiede il Centro Pannunzio il direttore
Dicevo questo
Centro Pannunzio in realtà pur avendo sede a Torino
è intitolato ha un grande Lucchese
Mario Pannunzio
Nato a Lucca nel mille e novecento dieci
In un anno particolarmente diciamo fortunato per la cultura
Di questo territorio e più in generale per la cultura nazionale
Perché nel mille novecentodieci
E nato Pannunzio
è nato Arrigo Benedetti l'altro grande giornalista di cui ci occuperemo è nato
Carlo Ludovico Ragghianti cui è intestato a una fondazione che ha sede qui in questi locali
è nato anche Mario Tobino
Quindi insomma
Un anno
Del tutto del tutto particolare
E
Quest'anno e cade il cinquantacinquesimo anno della morte di Pannunzio che è morto nel mille e novecentosessantotto
E cade anche il cinquantacinquesimo anniversario della fondazione a Torino del centro Pannunzio
In occasione appunto di questa di questa questa ricorrenza
E dopo le esperienze che hanno visto anche a Lucca
L'attività Necchi di cui ricordo perfettamente nel due mila dieci nel centenario della nascita di Pannunzio
E ho pensato
Di dar vita ad un
Momento di riflessione sia di valore scientifico
Sua appunto il significato
Di quella stagione
Che ha visto Panucci De Benedetti protagonisti della stagione
Che ha visto il mondo come protagonista del dibattito politico culturali italiano
Lo sto ha detto ad addentrarmi io in questo perché poi saranno le relazioni analizzarne che ha focalizzarmi vari aspetti
E un ventennio che va praticamente dalla
Dalla dall'avvio della Repubblica
Fino praticamente alle soglie
Dei fatti che hanno caratterizzato Point sessantotto e tutto ciò che ne è conseguito
Sembra proprio così un periodo
Che ha una sua identità cioè parte da dallo slancio dall'entusiasmo
Da dal dal dallo slancio politico che caratterizzava la società italiana dopo la la guerra si veniva appunto
Dalla guerra dal fascismo ieri qualcuno che è qui presente di parlava di
Che la classe politica aveva alle spalle la scuola
Dell'antifascismo la squadra guerra
E se arriva praticamente alla alle soglie del sessantotto in cui prevalgono altri tipi di elementi attivi problematiche e probabilmente fu si era un po'anche esaurito
Quello slancio per lo meno con quelle connotazioni che aveva avuto dopo la dopo dopo la guerra questa questo venir meno di questo slancio di questo di questa forza di di di di di di di che era che forse è stato anche un po'come dire l'elemento che ha segnato un po'la crisi del tipo di giornale
Appunto così vede del mondo così come era pensato così com'era congeniata
Però ripeto su questi argomenti poi ci saranno le nere le relazioni
Ultima un'ultima breve annotazione perché evidentemente non la voglio far troppo lunga
Il titolo
Giornalismo
Letteratura
Impegno civile
Poi nel primo ventennio che ho detto prima della dell'Italia repubblicana euforico maggio due grandi giornalisti
è perché il mondo ciò che è ruotata attorno al mondo
Ha significato proprio questo
Giornalismo
Evidentemente un giornalismo di altissimo livello
Forse il giornalismo di più alto livello che la storia repubblicana possano vantare
Letteratura perché il mondo è stata anche una fucina
Di esperienze letterarie che aveva
Una forte valenza culturale
Generale che ha aspirazioni Carey rispondeva anche a precisi parametri diffusione
Del della letteratura lo scritto Autori importante partita Tobino anche altri
Hanno dato il loro apporto creativo al al mondo età Nunzio e poi impegno
Civile pegno civile
Impegno civile impegno politico inceppi e civile questi di queste figure
Per il loro ruolo che hanno avuto nella vicenda politica di quel periodo e anche per le ha e lavorazione
Politico culturale
Basti pensare
Famosi convegni
Del mondo che sono stati
Dei momenti che le fucine di elaborazione politico culturale rilevantissime per quel tempo sia data a leggere gli atti i documenti
Di qui il tipo di iniziative vi rendete conto dello sforzo impegno culturale e politico chi dietro questi c'è stato quindi abbiamo un po'come dire voluto
Sintetizzare quelli che erano gli aspetti
Più rilevanti che hanno ruotato attorno all'esperienza di Pannunzio
Quindi un un grande giornalismo
La con grande impegno per la diffusione della cultura
Un grande sforzo
E a sostegno
Dell'impegno
Civile impegno politico per la società italiana
Io ripeto non vorrei
Andare oltre forte l'ho già fatta che troppo lunga
Saranno sicuramente e tre sessioni di grandissimo interesse
Stamattina qui oggi Palazzo Bernardini domattina
Nuovamente qui
Ringrazio
Naturalmente tutti coloro che hanno reso possibile questo convegno
Dispose comune rappresentato che poi ci dirà qualcosa
All'assessore mia Pisano la Fondazione Cassa di Risparmio la mente che
Ci ospita
L'Associazione Industriali albergatori insomma tutti quelli che hanno reso impossibile
Quest'incontro ringrazio infinitamente i professori che lo animeranno
Che hanno accettato
I partecipare a questa iniziativa
Che poi si è rivelata sulla partecipazione complicata perché avete visto che ieri l'altro mattina a seguito di un incidente ferroviario essa stato proclamato uno sciopero dei treni che ha
Complicato notevolmente la vita di chi
Da fa venir qua sorvolare e comunque nonostante questo abbia avuto comunque tutte le adesioni Gentile ha dovuto un po'tripolare
Pervenire ci ha messo ore insomma troppo è riuscita a raggiungere raggiungere Lucca ringrazio vivamente il Centro Pannunzio
Per il supporto e sostegno chieda
A queste iniziative per l'attività che normalmente
Svolge ringrazio il pubblico che parteciperà pesca iniziativa che è un'iniziativa di livello scientifico che noi ci auguriamo però a Lucca significhi un ulteriore momento di presa di coscienza del fatto che appunto della nostra città
Sono nati due tra i più grandi giornalisti delle novecento perché sicuramente Mario Pannunzio ed Arrigo Benedetti sono un po'diciamo così del due figure di riferimento
Più importanti del del giornalismo del giornalismo italiano
Quindi grazie a tutti buon convegno io passerei per il primo la parola a Raffaele dove c'è tutto doveri civici presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Lucca poi alla dottoressa assessore
E a Pisa Napoli al professor vertici che questa mattina ha il compito di coordinare
La sessione assessore che poi sarà lui a illustrare io mi sono punto tagliano lo spazio di avviare
L'iniziativa
Scusa al professor PET-TC che si incaricherà di illustrare la mattinata che prevede peraltro anche alcuni interventi in remoto
Perché appunto abbia avuto un caso di collega che top urto difficoltà a raggiungere e Luca per ragioni appunto dello sciopero e nel caso in cui si sono resi veramente difficoltoso
Dal punto di vista operativo dal punto di vista pratico
Le cose abbiamo appunto
Utilizzando tecnologie che oggi ce lo consente
Di sostituire praticamente interventi presenza un intervento in in in remoto quindi ci consentirà allo stesso di poter ascoltare l'intervento se pur non avendo fisicamente il relatore qui insana comunque per fortuna ripeto sostanzialmente quasi tutti e questo è stato uno sforzo veramente notevoli sono riusciti a a raggiungere Lucca e naturalmente di questo non possiamo che esserne Hsd profondamente grati
Boh convegno a tutti io farei il microfono a Raffaele e non un saluto ritrovarsi poi grazie
Buongiorno a tutti Benvenuti al look io rappresento la Fondazione Cassa di risparmio di Lucca che ha sostenuto questa iniziativa e perché siamo qui appunto in quella che nell'auditorium della Fondazione quindi davvero di vi porgo il saluto benvenuto nella nostra sen
Volevo fare in apertura del mio sarà proprio un insoluto molto molto sintetico appunto volevo complimentarmi con chi ha pensato questo convegno Chieti grandissime
Grandissimo interesse culturale e scientifico quindi essenzialmente con la professoressa di microprocessore suoni col Comitato della Centro Pannunzio
Questo credo che sia una manifestazione di alto livello di grande qualità
Che pone l'accento su due figure che come diceva
Il professore operazioni prima sono nasce a Lucca e che poi magari hanno vissuto nel corso della loro vita meno a Lucca ma che hanno comunque mantenuto sempre rapporti molto stretti con ambienti culturali locali e poi lui ricordava quella famoso mille novecentodieci
E che ha visto la nascita di grandi il intellettuali tutti curiosamente in questa zona geografica
Volevo anche dire così proprio en passant che in maniera molto fortuita domenica scorsa in un'iniziativa organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio iniziativa culturale che riprendeva il testo Marcovaldo di Calvino ad opera di Cederna è capitato in quell'occasione
Di deve ricordare anche un altro grande intellettuale del periodo che non so se è giusto ho corretto chiamare in qualche modo come un allievo
Di Pannunzio di radianti ma certamente è stato un collaboratore molto scritto e detto
Visto che ha scritto sia sul mondo che non sull'Espresso mi riferisco Antonio Cederna che è stato no l'antesignano forse di un giornalismo di inchiesta
Rivolto ai temi di protezione del paesaggio dell'ambientalismo e così via
Questo mi dai il appunto che a commentare che questi giornali di cui andremo a parlare in questi giorni
Il mondo L'Espresso sono stati una fucina di tanti autori frizzanti intellettuale di tante persone che hanno consentito appunto una riflessione su tanti temi
In un periodo molto particolare
Della storia del Paese no un periodo in cui si formavano i grandi partiti periodo in cui si usciva da una determinata epoca storica un periodo in cui si parlava di Patto atlantico si sentiva l'esigenza di costituire forse forse è diverso
Una terza forza tra tra i due poli principali che erano quello occidentale e quello sovietico in un ambiente appunto
Liberale che affida appunto una una sua idea di fondo appunto su questa terza forza se andiamo a vedere tanti di questi argomenti sono ancora di grande attualità se guardiamo appunto la scena nazionale e internazionale si difese con me
Tutto
Occhio due argomenti che vengono affrontati giornalismo letteratura soprattutto l'impegno civico il testo
Il mondo al problema di un periodo così complicato saranno di stimolo di stimolo non solo per riflettere su quello che è stato il passato il primo ventennio Repubblica
Ma che su quell'operazione sia che il momento attuale detto questo rinnovo i complimenti occhio apprezzato un conto del convegno di questo cioè di farci dovuti perché queste due giornate siano davvero molto proficuo e come tutti siamo convinti
Buongiorno buongiorno a tutti
Sin da quando la professoressa se Dini e Paolo sono venuti a trovarmi raccontarmi quello che avrebbero voluto portare a Lucca io subito colto questa proposta perché ho trovato di altissimo livello intellettuale di altissimo livello culturale perché come diceva giustamente il professor Domenici si parla di non solo di passato ma si parla poi di temi di di grande attualità quindi è importante che il territorio partendo da quello che è stato con personaggi che hanno caratterizzato questa città che come vedete Luca
Ha dato i natali a personalità di altissimo spicco che in Italia si sono fatti strade annesse segnato il cammino poi di tutti noi
Ne abbiamo tanti lieto annunzio è uno di quelli che sicuramente ha segnato il giornalismo a livello italiano in maniera significativa proprio per il taglio che gli dava il per la la capacità e la voglia la forza intellettuale di portare avanti le proprie detto che impegno che vogliamo dire proprio civile quindi le tematiche che vengano affrontate questa mattina sarà tematiche che sicuramente verranno in seguito io spero e vorrei che non fosse due giorni
Soglio in un anno ma che si potessero ripetere magari con una cadenza tale da poter fare sempre un punto su quello
Che circonda su quello che ci troviamo ad affrontare con un taglio un po'dal passato ma che ci riporta con il presente perché i tempi cambiano
La vita va avanti ma le tematiche rimangono sempre le solite ad affrontarle con quello che c'ha c'hanno lasciato gli studiosi del passato secondo me è fondamentale fondamentale non solo per gli studiosi quelli per le persone che tutti i giorni sapore di questo me fondamentali per darlo poi anche ai giovani per darlo a coloro che stanno affrontando adesso le scuole che non hanno contezza
Di quello che li circonda perché magari tesi a dalla loro vita recente sarebbe importante capire che chi li ha preceduti approfondito ha studiato ha poi si è fatto una strada e ha studiato delle tematiche che di base poi son quelle che affrontiamo nel quotidiano anche se siamo qua nel due mila ventitré ci sembra tutto così fortemente moderno quindi vi auguro una buona cena di approfondimento sono sicura che rimarrà qualcosa sul territorio io purtroppo vi devo lasciare perché ha un altro impegno però cercherò di ritornare c'ha detto Paolo Del Passero oggi e anche domani
Grazie devo dire veramente altra fondazione che ospita e che ci dà una mano sempre atti a portare a Luca questi che semplici convegni si sono veramente di alto livello intellettuale e culturale
E a Paolo e alla professoressa per la caparbietà con cui portano avanti le loro idee che rendono la città un servizio veramente enorme grazie davvero
Bene
Grazie
Raffaele grazie a
Amica mia direi punto di iniziare contiamo in partita edere punto da passerei la palla al professor PET-TC
Come la prende lo prende la palla circa sportivo si c'è mica Luca qui
L'avvocato tra tecnici e Luca no in Cina
Quindici
Sito
L'accettare quest'offerta
Sì sì ora venti allora direi che il professor PET-TC allora la palla
A lei per avviare il il convegno grazie
Buongiorno buongiorno a tutti grazie e di questa
Occasione
Il primo numero del mondo nel mondo marzo mi sembra il quarantanove aveva sulla copertina sulla prima pagina la gigantesca fotografia di Giuseppe Stalin
L'ultimo numero del mondo nel marzo del mille novecentosessantasei aveva sulla sulla prima pagina una gigantesca fotografia di Benedetto Croce
Erano passati diciassette anni
E
Il mondo e l'Italia erano
Profondamente cambiati
Dall'Italia del dopo dal mondo del dopoguerra della guerra fredda e nel quarantanove era ancora vivo Stalin
Pio dodicesimo
Truman
E e sessantasei il mondo era profondamente cambiato il mondo il il mondo la rivista il settimanale il Mondo fu
Probabilmente l'evento culturalmente più importanti sul piano giornalistico editoriale di questo periodo
Tanto importante nonostante che su questo si è insistito non è che avesse tirature gigantesche
Era un è rimasto sempre un un settimanale rivolto a una si parla di venti mila copie circa
Rispetto ai numeri che poi certi Putin certi settimanali hanno avuto nelle sedi nelle nei decenni successivi chiaramente il numero impallidisce però certamente ha avuto un ruolo egemonico per alcuni aspetti e per alcuni anni tanto che ha costretto gli avversari all'imitazione nel mille novecentocinquantaquattro il Partito Comunista pensò di fondare il contemporaneo che era sostanzialmente
Una copia
Direi una brutta copia del mondo e le pure coinvolgendo intellettuali di spicco dell'area dell'Aler comunista ora pre prepararmi spiritualmente a questa Presidenza ieri sera mi sono un po'riletto
Alcune cose Vidal di e di di Pannunzio e perché devo dire che io non è che sono quindi ci sono studiosi che lo hanno
Approfondito studiato da tutti i punti di vista
E
Io possiedo ho la fortuna di possedere qualche annata del mondo ogni tanto quando sono nervoso me li vado un po'a rivedere e e me le vado un po'a rileggere penso che succede a tutti
E a tutte le grandi riviste e nonostante che gli anni che sono intercorsi dalla loro
Stampa annoio ecco Pannunzio devo dire come come personalità mi sfugge ancora nonostante
Perché in definitiva è un uomo che ha scritto poco
Tre e ha scritto voi sapete che sul mondo non ci sono sostanzialmente articoli
Da lui firmati
Anche se alcuni articoli famoso commiato dell'ultimo numero possiamo sì sicuramente dico
Attribuirlo a Luino è una personalità che resta ancora sfuggente
Fino al quarantatré scrive io se non l'ha visto male scrivesse essenzialmente di letteratura
E di cinema
Il primo saggio riporta un po'più corposo e e diciamo non propriamente letterario cinematografico è il saggio del quarantatré appunto intitolato le passione di topi
E che certamente un saggio molto significativo per come dice Pannunzio stesso mentre all'estero
Il pensiero di Tokio villette era latitante diciamo da parecchi decenni in Italia nel ventennio fra le due guerre ci fu una vera fortuna diciamo del suo pensiero e furono pubblicati tradotti
I testi fondamentali di Tocqueville
E Pannunzio faceva però anche di Tocqueville e un ritratto in qualche modo letterario nonostante che siamo alcune intuizioni le le grandi passioni intoccabile erano l'orgoglio l'ambizione e poi l'amore per la libertà
E queste erano le tre e le tre
Quindi come questo uomo che aveva Pannunzio che aveva questa formazione prevalentemente letteraria e cinematografica diciamo
Poi si è
E
Posto come giornalista politico e e dirigendo per un quotidiano politico come il Risorgimento liberale di cui il mio amico Nicolò si sa tutto quindi mi taccio il
Come
Questo questa personalità che non non si vede da questi scritti in particolare colloquio con conosce
In qualche modo per nelle nel dopoguerra invece bene o male abbia
Trovato incrocia il suo come dire la questa fondamentale
Fonti di ispirazione diciamo così complessiva
Ecco a me no non è come si un uomo come Pannunzio si sia potuto dire liberale nel mille novecentoquarantasei quarantacinque quarantasei vada lei che non era semplice in quell'anno dirsi liberale lo disposti per lui stesso
Perché al liberalismo si attribuivano il fallimento
Dello Stato liberale contati e quindi nessuno o pochissimi erano quelli che si permettevano di riprendere queste eredità magari diventavano azionisti
Ma non liberali
Azionisti che significava in quel momento essere tutt'altra cosa è parliamoci chiaro
Tutt'altra cosa
Anche per il nostro amico Ragghianti che che che io ho studiato abbastanza bene la sua formazione giovanile e politica era una personalità straordinaria certamente molto più combattiva
Il Paese
Più disposto a mettere allo sbaraglio la propria vita negli anni Trenta
Di quanto abbia fatto Pannunzio ma questo sono
Percorsi biografici DiVersi
Ma
E
Quindi come mai abbia potuto dirsi liberale e che cosa è stato questo liberalismo
E non è una cosa che a me
Del tutto chiara non vorrei dire che spunta dalla sua testa come Minerva la quella di Giove il liberalismo però vorrei capire il il il il
Il il suo il suo retroterra ma certo poi questo liberalismo del mondo è stato il liberalismo
Diciamo
Più di maggiore spessore culturale che ha avuto in Italia questo Street filone di pensiero che come tutti sapete non si identifica col Partito Liberale propriamente detto
è una è una è un orizzonte di pensiero più ampi
Poi lo abbiamo visto tramontare questo liberali
Io sono vecchio mi ricordo che l'ultimo numero del lo sempre presente l'ultimo numero del del mondo rimase
Nell'edicola dove io a Viareggio perché io sono un in quasi vostro concittadino simile insomma e quindi e e
L'ho visto questo nucleo del mondo restare in linea edicola per mesi e mesi perché nessuno gli aspetti non c'erano le rese
L'abbiamo visto tramontare ci sono stati alcuni centri come Centro Pannunzio che la orgogliosamente rivendicato dal mille novecentosessantotto
E di una data particolare da Pannunzio e molto in quell'anno come Giovannino Guareschi cioè sono anche sono come dire anni sono scadenze significative da questo punto di
Il il
Poi lo abbiamo visto rinascere il liberalismo nella nostra lunga vita e in negli anni ottanta ma è la stessa cosa del liberalismo di d'Annunzio e del mondo
Il liberalismo diciamo
è inutile che vi pene bene ricorda i le caratteristiche
Di ripeto liberalismo degli anni ottanta e novanta era la stessa cosa del del liberalismo di Pannunzio e oggi questo liberalismo di Pannunzio ci può dire ancora qualcosa e e che cos'è oggi il liberalismo
Io mi ho qualche difficoltà a orientarmi da questo punto di vista e Panorama culturale non solo italiano ma internazionale
Ecco solo domande domande che io ho fatto e a me stesso e che metterei ripropongo a questo a questo convegno che in qualche modo
Forse potrà dare qualche risposta
La mattinata di stamani è particolarmente densa da questo punto di vista
Perché ci presenta acquis titolo il giornalismo nel primo ventennio dell'Italia repubblicana
Guardate che
Siamo nelle per palle un soldo come perché delle volte non ci rendiamo conto del disco delle distanze temporali che ormai ci sono
E il giornalismo nel primo ventennio dell'Italia perché il mondo è andato avanti no il mondo diciamo le la società nata avanti con una
Velocità che non è neanche quella degli anni
Il giornalismo nel primo ventennio dell'Italia repubblicana
E la mattinata è stata bene impostata ci sarà un'introduzione una una parte introduttiva di Gerardo Nicolosi sul Risorgimento liberale che era il quotidiano di Pannunzio dove si sono formati tanti giornalisti che poi hanno anche
Lavorato al mondo
Poi Andrea Ungari da remoto padella di Leo Longanesi maestro di Pannunzio
Dell'editoria italiana
E poi Giovanni Licci parlerà di Arrigo Benedetti tra giornalismo e letteratura io Arrigo Benedetti me lo ricordo direttore del Paese Sera
A metà degli anni settanta evidentemente i suoi percorsi non sono stati quelli di Pannunzio
Il il
E anche questo va detto
Anche L'Espresso di Benedetti
Anche quando era Di Benedetto e non di Eugenio Scalfari e e non era il mondo
è inutile mettere insieme affiancare esperienze molto diverse
Molto diverse evidentemente erano sensibilità molto diverse
Poi abbiamo Pierfranco Pagliani che pone un interrogativo provocatorio esisteva storiografia sul mondo
Io direi che esiste però se la se mi pone la domanda vuol dire con qualche dubbio ce l'ha
Il e poi Annamaria Longoni su Ennio Flaiano e i diari notturni di una relazione clandestina con la libertà quindi abbiamo tanta carne al fuoco io ho parlato anche troppo
Esiste anche
Quindi abbiamo sei in interventi il la l'ora diciamo terminale deve essere tredici
Le tredici quindi abbiamo due ore e quaranta per sei interventi credo che si possa ragionevolmente parlare di venti venticinque minuti a attesta se è previsto anche un coffee break qualcosa del genere no sì
Sì c'è un coffee break
No allora siamo calvinisti Pierluca quindi andiamo avanti fino alla fino alla fino alla
Alla scadenza
Alle alle tredici quindi venti venticinque minuti
A testa quindi direi di non affollare troppo la tribuna quindi possiamo far venire invitare qui almeno i primi due relatori ma Ungari in e in differita quindi abbiamo Gerardo Nicolosi
Il Risorgimento liberale un laboratorio di giornalismo
Un giorno
Grazie presidente io ringrazio molto gli organizzatori di questo
Bel convegno in particolare devo ringraziare Carlazzo Dini
Che si è sobbarcato questo carico organizzativo la ringrazio anche per l'opportunità diciamo di tornare su un tema di studio
A me molto caro cioè la vicenda di Risorgimento liberale il giornale che Pannunzio dirige dal mio centoquarantaquattro mila centoquarantasette ci tengo a dire e anche me sia un grande onore essere qui
Per celebrare un grande Lucchese ma per celebrare anche cinquantacinque anni del centro Pannunzio cioè cinquantacinque anni di cultura di attività culturale
All'insegna del liberalismo ciò che in Italia mi sembra una vera e propria impresa e di questo gli amori dobbiamo ringraziare credo insomma Pier Franco coi ieri
Ecco io qui mi occuperò di Risorgimento liberale come laboratorio di giornalismo quindi non tanto guardando ai
Contenuti politici del giornale quanto diciamo alla sua formulare la formula giornalistica alla alla natura del giornale è diciamo all'essere stato per ragioni che cercherò qui di mettere in evidenza una vera e propria palestra per molti grandi giornalisti italiani
Una considerazione preliminare che ritengo necessaria è questa cioè che in tutto il tutto il percorso diciamo tutta la parabola intellettuale e professionale di Mario Pannunzio
L'esperienza di Risorgimento Liberale costituisce un unicum perché e l'unico quotidiano che dirige
Pannunzio e questa esperienza diciamo è stata un po'
Oscurata dal fatto che il nome di Pannunzio era automaticamente diciamo rimasto legato soprattutto al
Mondo che diciamo no no straordinaria impresa giornalistica però il mondo era un'altra cosa da un punto di vista del tecnico c'è perché aveva una periodicità settimanale
Allora intanto cominciamo col dire queste ore Roberto ha ha ragione cioè non era facile dirsi liberali nelle novantaquattro quarantacinque quarantasei però l'esperienza di Risorgimento liberale non è
Non è un cioè non è un caso isolato io ho avuto modo un po'di ricostruire anche grazie al meritorio lavoro che fece il collega Murani è un po'di per ricostruire il network dei giornali di Area diciamo che facevano capo
Al proprio allora ricostituito Partito liberale italiano bene mila centoquarantaquattro quarantacinque quarantasei c'erano ben otto quotidiani che coprivano in pratica tutto il territorio nazionale
La libertà Nelli cito la libertà di Milano l'opinione di Torino il secolo liberale di Genova il Giornale dell'Umbria di Perugia la Sicilia di Catania il Corriere Lombardo che era diretto da Edgardo Sogno e poi passo ad Angelo Maiano a Napoli Benedetto Croce che aveva diciamo guidato la creazione del Risorgimento che nel giornale primo giornale voluto alti debiti poi abbiamo però la libertà che era diretta nel mille centoquarantaquattro non giovanissimo Guido Cortese che poi la libertà diventa il giornale di Napoli
Diretto da Mario Lupinacci che poi sarà a fianco di Pannunzio e nel Risorgimento liberale
E se vogliamo diciamo il il discorso ramo non non si ferma proprio quei perché anche nell'ambito della grande stampa
Delle grande delle idee delle grandi testate nazionali diciamo di area moderata una presenza liberale diciamo era
La mente libera diciamo così era possibile
Ravvisare dal Corriere della Sera dal mio centoquarantasei almeno centocinquantacinque le diete se il direttore Guglielmo Emanuel che
Era stato proveniva dal Giornale di Napoli e poi era stato con Pannunzio Risorgimento liberale alla stampa quaranta delle quarantotto c'era Filippo Burzio tranne nel periodo della del dell'occupazione tedesca il Risorgimento di Napoli di cui sopra diciamo era il direttore a Flo Floriano del secolo poi passò Corrado Alvaro poi Alberto Consiglio dal quarantasette al quarantanove poi c'era il tempo di Renato Angiolillo
Che lo dirige dal quarantaquattro al settantatré e la creazione di Angiolillo fu una una delle esperienze giornalistiche di più alto valore nell'Italia del dopoguerra anche anche quella fucina di molti grandi giornalisti
Il mattino al mattino né almeno centocinquanta troviamo il re integrato Giovanni Ansaldo
Al Giornale di Sicilia c'era Ardizzone che era di tradizioni liberali sebbene poi Giornale di Sicilia diventa un foglio democristiano
E il Messaggero dal mio centoquarantasei al cinquantadue e diretto da Mario Missiroli che Roberto conosce bene
La Gazzetta del Mezzogiorno era diretta da Luigi De Seclì dal quarantatré al sessanta che era un giornalista di tradizione liberale la nazione c'era Giulio caprini Cabrini era
Stato corrispondente un osservatore di politica estera per il Corriere della Sera ed era stato un sottoscrittore del Manifesto Croce nel mille novecento venticinque poi la patria di Giovanni altro foglio
Che veniva pubblicato a Firenze il Resto del Carlino fu diretto da Vittorio Zincone altro no qui siamo negli anni cinquantatré cinquantacinque ecco
Diciamo che si conferma un po'quella quella di cioè il fatto che ecco una tenuta e del sebbene sofferta mentre diciamo della cultura liberale
E del giornalismo diciamo di marca liberale sino a alla metà degli anni Sessanta sino agli anni Sessanta
Ora quale funzione aveva avuto questa stampa chiamiamola moderata ecco
Il video in linea generale in primissima battuta aveva puntato aveva
Puntato sul ripristino di una normale liberal democrazia aveva favorito il ritorno al pluralismo politico e dalla pubblica discussione aveva garantito diciamo un controllo sugli attori istituzionali nei passaggi più delicati
Della transizione democratica
è nell'ambito di questa di di di questa funzione sottolineo
Diciamo quest'opera di umanizzazione della della lotta politica per esempio assumendo un atteggiamento non certo assolutorio nei confronti del fascismo però diciamo lontano dai furori
Del giacobinismo ci ellenistico su questo
Questo senz'altro
Era stata questa stampa a vigilare sulle derive della guerra della guerra civile acquisti del denunciando senza mezzi termini anche coraggiosamente
L'ondata di violenze politiche e di classe che interessarono il paese prima e dopo la Liberazione
Ecco in questo quadro però ecco che cosa succede cioè la radicalizzazione della lotta politica siamo ha dei riflessi sul rapporto che si instaura tra unico opinione pubblica e stampa cioè nel senso che si genera un progressivo spostamento di attenzioni dai giornali di partito ai grandi quotidiani di informazione
I grandi quotidiani di informazione diciamo dopo vivono in prima battuta un periodo un una fase di difficoltà
Questa difficoltà è dovuta ovviamente alla sopra esposizione dell'elemento ci ellenistico
E dovuta al fatto che gli americani cioè scusa gli alleati favoriscono i giornali di partito le dovuta anche al fatto alle difficoltà derivanti da dalla diciamo
Ristrutturazione diciamo di redazioni che erano interamente fasci schizzati
Ecco dopo una prima fase di difficoltà le le la stampa di informa la la stampa generalista riprende quota
E qui la vicenda del tempo di Renato Angiolillo che appunto un giornale moderato ma non riconducibile ad un partito politico è molto indicativa il tempo nemmeno centocinquanta raggiungerà
Una tiratura di centoventi mila copie
Ed è una vicenda esemplare appunto di questa Ford e la fortuna di questa foto della della formula generaliste
Nell'immediato dopoguerra dall'altro si apre una polemica tra i sostenitori della stampa di partito e coloro che invece avevano guardato al modello generalista è qui e forse a noi interessa di più
La posizione di Luigi Einaudi che in un articolo del mille novecento aprile-giugno centoquarantacinque viene pubblicato sulla rivista sulla rivista Foreign Affairs articolo abbastanza noto
Con il titolo per fiutare Aubry Italian Press ecco Inaudi non disconosceva l'importanza del risorgere del della stampa di partito sobriamente dopo il buio completo del Ventennio però Richard avvertiva il del pericolo che che che che si nascondeva dietro la stampa di partito non solo per il tasso di radicalismo di faziosità
Presente su certi fogli di quegli anni ma più in generale perché difficilmente la stampa di partito avrebbe potuto proporsi scopi politici e sociali di carattere generale Elena odi portava come modello proprio i giornali che il giornali dell'Italia di barare e giornali di opinione dell'Italia libera alla stampa il Corriere della Sera La Stampa di Frassati querela se era di Albertini
Che e diceva in un prescriveva in un periodo in cui il protezionismo era del programma di tutti i partiti politici due professori universitari riferimento era se stesso cioè in auge cambiati
Avevano potuto scrivere liberamente dal mille novecento al mille novecentoventicinque dei
Danni protezionismo per l'economia italiana quindi metteva in evidenza grande libertà di azione
Ecco e in linea con questo concetto e Ina odiano
Ecco l'indipendenza della stampa dal partito negli ambienti liberali viene vista come una condizione sine qua non per ogni proposta giornalistica di valore
E questo non soltanto in rispetto a un principio generale di libertà cioè ma proprio perché era considerato come una unica garanzia di qualità del prodotto finale eccola la libertà l'indipendenza come garanzia di qualità e qui vengo a Mario Pannunzio che nel suo ruolo di direttore di Risorgimento liberale perché Risorgimento liberale è un organo del Partito liberale italiano ecco Pannunzio non vuole creare un giornale di partito si oppone all'idea di dirigere un giornale di partito la questione arriva alla Giunta centrale del partito una grande discussione Pannunzio perde perché nel partito ci sono sospesi coloro che sostengono che anche il PLI avrebbe dovuto avere un vero e proprio giornale di partito era il clima
Il clima del tempo quindi la sua idea viene bocciata però Pannunzio ecco è vero che Risorgimento liberale non fu mai cioè fa in modo che più Sorriento rivali non fosse un bollettino di partito ma un giornale che cerca di coniugare il messaggio politico
Con quello più generalista quindi
Da questo punto di vista Pannunzio si pone il linea con la migliore tradizione giornalistica dell'Italia liberale attenzione non voglio dire che i liberali di quegli anni fossero dei fossero stati dei dei dei dei francescani c'erano perfettamente inseriti nella nella lotta politica risorgimento liberale e diciamo perfettamente calato nella nella con polemica
Politica però diciamo e qui prevale ecco una concezione ben precisa di giornalismo è una e deontologia dell'informazione che è ben definita e Porto c'è un passo di una lettera molto indicativo lette Luigi Barzini
Junior del mille novecentoquarantasei Barzini junior che era il capo ufficio stampa del PLI nel partito
Che si rivolgeva Pannunzio a proposito di alcune iniziative di propaganda da mettere in atto come diciamo che aveva o l'obiettivo di Volga rizzare gli scopi del partito sono parole di di di Barzini
E e e scriveva a Pannunzio questo per svolgere questa funzione diceva la migliore propaganda si fa con le notizie e con le notizie esatte che non tengono di essere smentite e questo mi sembra diciamo
Va be'non soltanto una bella lezione di il giornalismo ma in questo rapporto Barzini Pannunzio cioè del capo ufficio stampa del PLI e del direttore del giornale del partito ecco al mese abbiamo molto indicativo un rapporto che si stabilisce diciamo
Di questo rapporto tra partito giornale cioè non un giornale al servizio del partito ma una reciprocità di rapporto cioè il giornale
Mi inteso come un altro strumento di collegamento con la realtà del paese con la società
Alonso quindi cerca nella sua nella sua opera di direzione quindi di conciliare le esigenze di partito con quelli di mercato cooperazione difficilissima punta diciamo la creazione di uno strumento di informazione duttile
Poli Enrico bene inserito nel mondo della politica ma anche diciamo in qualche modo svincolato dal mondo della politica
Capace di recepire diffondere notizie di svariata natura e così diciamo nasce questo giornale prende forma questo giornale che dopo i primi quattro numeri Pannunzio non è in prima battuta il direttore esce come diciamo è è Cattani non può guidare
A tirare le fila del discorso ma quando la palla passa Pannunzio diciamo mette a punto un giornale dove assieme alla politica italiana
Alla grande letteratura italiana c'è anche la grande letteratura straniera Henin Guayaquil Suleman il dibattito internazionale di natura politica ed economica
Corretta che Beveridge Kessler club Genco sugli orrori del comunismo e tanti altri faccio soltanto qualche nome
Ecco è non mancava diciamo una attenzione nei confronti di una platea ampia di lettori quindi le rubriche di Taio satirico le inchieste di varia natura le attenzioni verso il cinema molto cinema Roberto Lovari
La grande passione di Pannunzio lo ha ricordato il teatro la musica la rivista lo sport
Ecco questa ecco qui c'è una differenza perché contrari probabilmente dettato anche da
Dai tempi dalla dal dal dalla periodicità cioè che il mondo cioè il rispetto al mondo ecco Risorgimento liberale non è un giornale diritto
Era un giornale per esempio che veniva distribuito Allo stadio quando la Roma giocava in casa c'era un giornale io dico ero giornale popolare fatto bene
Fatto bene diciamo è diciamo con giornali affidato a giornalisti di grande e qualità è che le proponeva una formula sicché risentiva di questa tradizione ottocentesca del giornalismo libera
Ecco e questa precisa linea però che permetta Pannunzio di aggregare attorno a sé una vasta schiera di giornalisti letterati intellettuali diciamo di vario genere che sono attratti da due fattori sostanzialmente la qualità del prodotto giornalistico e il clima di libertà che si respirava nelle stanze di Risorgimento liberale
Di libertà e deve anche di tolleranza tolleranza anche nei confronti di chi si era maggiormente compromesso nella con la politica culturale
Del regime qui è molto interessante quanto il carteggio di Pannunzio in questo senso è davvero molto molto indicativo del anche molto è una possibilità di studio molto molto bene ecco a me è piaciuto molto diciamo scorrere queste lettere
Di con con le quali Vanuzzo invitava diciamo a collaborare al Risorgimento liberale o lettere che riceveva con proposte di di collaborazione qui
Molto interessante quando Pannunzio affermava a proposito degli intellettuali nel caso specifico si trattava di due accademici d'Italia ex accademici d'Italia Antonio Baldini ed Emilio Cecchi quando si fecero i loro nomi negli ambienti dei liberal dei le del del Partito liberale italiano quelli con la puzza sotto il naso
Cominciavano a sollevarsi delle critiche soprattutto dalle parti di Elena Carandini compagnia
Beh Pannozzo difese difese strenuamente Baldini e Cecchi dicendo che ma la loro azione era rimasta confinata nel campo della cultura
E e diceva nel campo della cultura vale quando appunto non si commettono non si commette altro nel campo della cultura vale un giudizio soprattutto estetico
Un campo in cui c'è un tribunale molto più alto e nobile dell'Alto Commissariato per l'epurazione che era il tribunale
Della critica ecco
Questo questo atteggiamento diciamo permette di di aggregare attorno alla proposta di Pannunzio una una vasta schiera diciamo di intellettuali Risorgimento Liberale diventa un vero e proprio sul nodo Di esperienze giornalistiche diciamo punto di approdo di percorsi che in qualche caso avevano preso corpo in tarda età giolittiana nel periodo tra le due guerre o durante il regime e diventa anche trampolino di lancio per future
Carriere ma in ogni caso diciamo una esperienza altamente qualificante ora qui davvero impossibile diciamo restituire e tutti i nomi dei collaboratori del giornale
Mi limito diciamo a ricordare che al Risorgimento liberale arrivo tutta una nutrita schiera di collaboratori del Corriere della Sera cioè di coloro che avevano partecipato al Corriere la serie di di di Albertini oltre a Luigi Einaudi e Alberto Albertini presente una personali Unamuno a una un ruolo chiave nei primi anni del Risorgimento liberale
Lo ha Michele Mottola perché mitico capo di redazione del Corriere della Sera poi altri nomi da ricordare
Domenico Bartoli Raffaele Mauri Luigi Barzini junior lo abbiamo ricordato Tommaso Besozzi Giovanni Comisso Augusto Guerriero Paolo Bonelli Indro Montanelli che su Risorgimento liberale scrive sotto pseudonimo
Emilio Radius Silvio Negro e poi redattori letterari angioletti Baldini Cecchi De Robertis Emanuelli
Ecco
Poi ci sono quelli che cari Sorgi vento liberale cioè grazie all'esperienza con Pannunzio passano al Corriere della Sera
Avranno una futura carriera nel Corriere ecco e qualcuno va già partire dalla quarantasette quarantotto
Gino Visentini lo stesso Flaiano Alfio Russo che diventa direttore poi nel Corriere della Sera che aveva diretto la Sicilia di Catania Arrigo Benedetti Gian Gaspare Napolitano Panfilo Gentile Manlio Lupinacci Alfredo Pieroni eccetera tra le altre
Cosa appunto molte altre sono le carriere di rilievo Vittorio Zincone abbiamo ricordato diventerà direttore del Resto del Carlino poi vicedirettore del tempo poi Benedetti Sambre Nicola De Feo Ferruccio di San Lorenzo trionferà Arnaldo fa Sky
Maglio Cancogni e soprattutto Vittorio Corrèze io vorrei io a a su Risorgimento liberale uno anche una funzione di grande importanza perché uno dei primi capiredattori del tecnica di redazione e e poi grande notista parlamentare è soprattutto autore di bellissime inchieste alcune delle quali sono tuttora inedite e poi è stato ricordato va da sé che quando Pannunzio crea il mondo ecco una o può contare su un nucleo consistente di collaboratori che erano stati con lui al Risorgimento liberale quindi appare molto chiaro che diciamo a oltre a un Inner Sir color del Partito liberale italiano
Infatti alcuni di questi non lo seguiranno al mondo perché rimarranno fedeli al PLI uno di questi sarà Manlio Lupinacci un altro sarà Ferruccio disdegnando ma ce ne saranno altri ecco diciamo
Anche il Risorgimento Liberale diciamo c'è una un'area di consenso diciamo attorno alla proposta giornalistica che è molto ampia diciamo che va molto oltre il partito di riferimenti e questa è una caratteristica del del modo con cui Pannunzio intendeva fare i giornali quindi ora qui io mi avvio a concludere guardando diciamo la grande lezione quindi di Mario Pannunzio come diciamo è una pagina particolare di uno specifico modo di fare giornalismo è è è qui al proposito
Vorrei ricordare un intervento di un altro grande giornalista italiano Piero Ostellino
Che in uno dei numerosi convegni diciamo sulla Stampa sui problemi della stampa che si svolgono che si svolgono Ilaria liberale negli anni negli anni Settanta che è un periodo di crisi a un periodo di crisi economica anche un periodo in cui si comincia a sentire appunto la crisi del della stampati a un intervento di grande interesse perché Ostellino toccava punte di cruciale importanza tra i quali quello della neutralità e della imparzialità dell'informazione
E sosteneva appunto l'impossibilità per un giornale di essere obiettivo e a questo proposito citava un altro grande giornalista Walter Lippmann che diceva date a dieci cronisti il compito di riscrivere lo stesso incidente stradale e avrete la descrizione di dieci incidenti diverso tutti descritti obiettivamente quindi secondo stellina il problema non era tanto obiettività non obiettività ma neutralità imparzialità cioè un giornale poteva benissimo non essere neutrale
Ma doveva mantenersi fedele al metodo della imparzialità quindi non si può chiedere ad un giornale politico di essere neutrale ma si deve pretendere che un giornale sia imparziale cioè restituisca un'informazione completa ricostruisca un fatto nella sua interezza e non parzialmente secondo quello che conviene o secondo il proprio fine cioè quello che si addice meglio al proprio fine ecco e e diceva l'imparzialità è un atteggiamento mentale
Che fa giudicare una mezza notizia la presentazione di una sola faccia di un problema come cattiva informazione e quindi come cattivo giornalista anche dal punto di vista politico non solo etico professionale
E qui siamo perfettamente in linea con quello che scriveva ecco Barzini junior nel mio centoquarantasei a Pannunzio cioè la migliore propaganda si fa con le notizie e con le notizie esatto e che non temono di essere smentì
Ecco quindi l'esistenza di un tratto comune diciamo che vada Pannunzio e Barzini aggiunge fino Ostellino e che accomuna molto buon giornalismo negli anni della Repubblica mi fa pensare che esista un modo di connotati specifico di un giornalismo d'di marca liberale
Ripeto senza dare a questa ma al al termine liberale un'accezione partitica ecco
Quello che sto stanza si riallaccia alla migliore nostra la tradizione io poi lascio a voi le conclusioni siamo su quello che
Su quanto abbiamo sotto i nostri occhi cioè sul panorama attuale della stampa e della forma a fare della de e dell'informazione in generale in Italia
Concludo ricordando soltanto questo per la cultura liberale la libertà di stampa è la vera linfa vitale della liberaldemocrazia Pannunzio diceva la libera di stampella principalis ma delle libertà borghesi
Però non dimenticherei nemmeno quello che scriveva Luigi Einaudi mila centoquarantacinque in quell'articolo che abbiamo citato nei sistemi democratici il problema non è soltanto di libertà
Ma anche di dignità della stampa cioè responsabilità onestà intellettuale e professionale ecco e questo mi sembra che sia diciamo un qualcosa che mantiene ancora oggi mutato il proprio valore grazie
La ringrazio Gerardo Nicolosi anche deve essere stato scrupoloso nella dal punto di vista diciamo così del tempo del suo intervento mi ha molto colpito
E l'atteggiamento e di Pannunzio verso coloro che avevano che erano passati attraverso il fascismo
In particolare Baldini e ciechi ma si potrebbero continuare
Pannunzio anche lui aveva era passato attraverso il ventennio fascista e sapeva come si viveva in Italia
Durante il fascismo
Cioè nessuno poteva
It o pochissimi potevano veramente non avere contatti col regime vigente
Vivere in un paese in un regime significa in qualche modo essere variamente coinvolti nella vita sociale e nella vita politica di un Paese quindi da questo punto di vista era un'esperienza propria
Che proiettava anche sugli altri l'assenza di giacobinismo da questo punto di vista un realismo storico insomma è una è una anche perché gli ex intellettuali fascisti come dire presenti i comunisti i listini sanavano tutti cioè bastava che diventassero comunisti e quindi da questo punto di vista il loro passato era assolutamente dimenticato
Quindi questo però significava un senso diciamo così della vita che tipico diciamo così di un un uomo come Pannunzio e del suo e del suo ampiamente io non parlo dei giornali di oggi perché Gerardo è u uno dei pochi che conosco il Pd continua a leggere io è vent'anni che non leggo più quindi per me non esistono
Bene la ringraziamo e ringraziamo
Il nostro amico Nicolo così ora
Abbiamo i Andrea Ungari a distanza
A distanza e
Se se così brava presto
Andrea ci sei
Sì ci sono ecco allora spetta parliamo anche di far credere magari saresti anche più Carino vediamo un po'qui si si può far qualcosa
Quindi
Basta perché non verrà aspettasse conto chiamiamo il tecnico è meglio per fare figure poco nobili
Paolo
Richiamare
Tra l'altro
Non so se mi è utile
Sentiamo
Buongiorno Roberto Villetti se titolo problema lo straordinario oggi vediamo
Però solo ma tra l'altro allora alla questione della del treno ieri si è aggiunto che stamattina avevo trentotto e mezzo quindi oggi versato
Axel non valgono don Marco era sei un martire del libero pensiero
Grazie aspetta un attimo mentre attendiamo il tecnico per mostrare anche la tua immagine oltre che l'attimo per conoscerlo
Dovrei leggere una lettera una lettera che è arrivata al Centro Pannunzio da parte del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano
O saluto al Centro Pannunzio per i suoi cinquantacinque anni e anche per questa iniziativa specifica
Allora egregio presidente purtroppo gli impegni di governo non mi permettono di partecipare al cinquantacinquesimo anniversario della fondazione del Centro Pannunzio
Una realtà culturale che con le sue attività portata la bandiera dell'idea di Behrami crociana
Sviluppata nel dopoguerra da Mario Pannunzio
Nell'incredibile fucina di talenti giornalistici che fu la rivista settimanale il Mondo dal lui fondata e diretta del mille novecentoquarantanove
Fino alla chiusura nel mille novecentosessantasei
Furono molte diverse tra loro le intelligenze raccolta intorno a questa iniziativa editoriale
Che seppe anche essere un centro di discussione sui principali temi della prima Italia repubblicana grazie convegni del mondo
L'approccio culturale in questo evidenze percorse differenti si incrociano
Portando al superamento delle pregiudiziali discipline di partito ma militanza capace di accogliere idee delle più varie provenienze
Per contribuire al progresso sociale e civile e democratico della nostra nazione
L'Italia di oggi deve molto a Mario Pannunzio e la vostra attività da oltre mezzo secolo è il merito non solo di tenere viva la sua memoria
Ma anche di promuovere come questa iniziativa per i cinquantacinque anni iniziative pienamente rispondente al suo spirito libero e curioso
Nel rivolgere a tutti voi il mio personale saluto ancora la celebrazione di questa importante ricorrenza il successo che meritava
A abbiamo il tecnico
Allora
Infatti insomma pur occupando va bene e allora intanto ci ascoltiamo poiché
Aspettai facciamo un'altra
Riuscire a a Andrea è consci poste benissimo guarda sei al allora ai tutto
Se anzi sì scusatemi ecco come dicevo oggi gioca anche l'influenza quindi
Va bene
Scusate c.t. non sono potuto essere con voi e ringrazio
Io ringrazio gli organizzatori in aula Sauvignon cento annuncio aggiungerà continua ad ogni Consigliere ciò dispiaciuto non essere Petrarca perciò parte amici oggi compreso il presidente che curdi lavori Livio alcuni rilievi con il mio
Allora
Il mio discorso effettivamente è un discorso superato un personaggio che mi fa stare in questa questo convegno come in partibus infedeli ombra perché epigrafe in Umbria Nesi
Ed è dai i rapporti con i rapporti con annuncio soprattutto nel breve c.t. più nuovo un proprio ruolo
Ossia il ruolo Palestro
E e ruolo dell'antagonista
Il ruolo del maestro Luganesi potrebbe durante il ventennio
Ricordava prima Roberto vertigine anche l'annuncio era passato attraverso un fascismo e realtà sia per l'edilizia annuncio tedesco nella
Nel lavoro quotidiano cultura cultura Longanesi crescono in omnibus io volevo fare alcune citazioni che mi sembrano mi sembra molto importanti che sia venerdì e Pannunzio faranno al momento della morte di Longanesi dal settembre del mille novecentocinquantasette solo il novantadue anni
Procura così importante nel panorama culturale curiale artistico giornalistico italiano scomparve in maniera così prematura
Benemerenze in questo in questo ricordo
Diario italiano sull'Espresso del sei ottobre del cinquantasette si chiedeva
Cosa devono settimanali DNA Longanesi
Saremmo tentati di rispondere che gli devono tutto
Ma essendo ormai così vasto e vario il capo dell'editoria settimanali italiana ci rivedremo rispondere che il conto
Se ne quarantacinque alcuni giornalisti furono immediatamente in grado di sfruttare tutte le risorse sono state la libertà di stampa lo si deve al sei settimane dopo era sorpreso persino gli stranieri i quali non conoscendo la storia di Omnibus invocano come potesse l'Italia dopo tanti anni di isolamento possedere un giornalismo settimanale postmoderno così occidentale lo si deve a lui
Ma soprattutto molti milioni di euro un patrimonio di cognizioni tecniche orgogliose credo per il carattere artigianale del giornalismo affida ad accettare della cultura Robertson immobili che possono essere intestati sulla tradizione
Questa frase e quindi chiaramente un un ricordo posti non sono cioè c'è il mezzo la morte organica molte di un un uomo un maestro dell'editoria però attestano questa grande peccato questa grande
E direi anche indissolubile rapporto durante il fascismo Trapani direttive Longanesi e anche il riconoscimento a altri Benedetti di essere cresciuto all'interno all'interno di questa di questa scuola non minore rapporto l'intervento che il dibattito in tema di un annuncio fa sul mondo dell'otto ottobre no qualcosa però c'ho Rocco piccoli accorciate
Che cosa organizzate rappresentare l'Italia negli anni pardon trentacinque quaranta forse solo in pochissimi amici possono testimoniare e quali torna il tema dell'amicizia dopo la rottura invece avviene tra i due del dopoguerra una rottura Corte Ducale
Quegli amici che non hanno cessato di stimarlo anche quando si sentivano lontani dal la prova di un intollerabile del fascismo intona Longanesi impronta uomini varie esperienze anziani Domizzi per trovarne uno spregiudicato e coraggioso imprenditore
Ricordare il nome dei compagni di allora un po'come rifare la storia intellettuale di questi ultimi vent'anni
Il settimanale Omnibus non fu soltanto una cornice innovazione nel campo dell'editoria giornalistica
Nel merito dei milanesi rinasca dimensioni di una profonda una tecnica rito dovrà politico e letterario
Longanesi non avrebbe lasciato le tracce che ha lasciato
C'è qualcosa di più che non va dimenticato
Difficile parlare di scuola a proposito di Longanesi Pascoli fu ebbene fu presente l'indipendenza di Liberal critica di dissidenza
E ha collaborato con lui in quei lontani anni sardi non ebbe mai un cd prudenza né tanto meno l'obbedienza
Per questo il merito di ovviamente sono Occhetto ricordi posso per carità poco probabile
In un primo momento un momento dolore brutto per la scomparsa del maestro mi pare evidente che entrambi gli organi dei annunciò Consolo riconoscono io essere diminuirono futura carriera giornalistica alla scuola lunga
Ma riconoscono a Longanesi una libertà di pensiero
E espressione pure all'interno
Che sono a mio avviso mirate costante negli ultimi anni già usciti i volumi che hanno cercato in qualche maniera di ridimensionare questo tema ci soprattutto albume e la bimba ricoverata sull'Omnibus di Longanesi in realtà sorge se vogliamo di giornalisti nel dopoguerra
Come Pannunzio Benedetti presero strade urbane polemico modenesi a mio avviso
Ciò ha testimoniato come
All'interno di Omnibus si respira si respirasse un'aria di libertà una un atteggiamento frondista cerco stiamo parlando ricordava prima amico Gerardo ma anche Roberto stiamo parlando sempre in una dittatura stiamo parlando sempre di un regime e ma l'atteggiamento
Longanesi non fumare durante il fascismo scoperto contro un fumanti un archivio di fascismo attivo compreso mai rinviati decisivo e anzi fu va
Personalità assolutamente integrabile al momento della chiusura io Cuscunà assolutamente integralmente oggi fascista cento è che Lugaresi nonostante e insomma fosse quello che aveva coniato il motto inclusa sempre Regione in realtà scusa per la testimonianza di questi lavori
Mettono in evidenza come all'interno o di di Omnibus Omnibus fosse una sorta di lo definiva definisce dedica un altro articolo soldoni palestra perché l'antifascismo
Ossia c'era una libertà di pensiero ora voglio dire non voglio insistere su questo punto perché altrimenti in qualche maniera c'è il rischio di risate la figura di Longanesi presentarlo come dicevo prima di fascismo invocati fascista attivo
Vada in questa critica di fronte a regime evidente in tutta la sua attenzione per esempio alla letteratura americana
Tutta la sua attenzione alla scoperta di talenti io poi ricordare qua ventuno grossi studiosi sottocutanee Zurlo guerra curò scoperti Groninga Longanesi quando diverse la collana il sofà delle muse player
Editore Rizzoli che duecentoquaranta quindi una fase successiva dura alla chiusura di Omnibus che fu battuto nel quaranta Dino Buzzati in tre settori datteri e quarantuno mila caro Brancadoro don Giovanni Sicilia
Quell'uragano affidato Akhmad Kadyrov in relazione agli organi consortili mantenere un diavolo dialogo aperto con i propri collaboratori cercando di
Mantenere di fronte ad una obbedienza esteriore a regime un'apertura del pensiero alle novità provenivo anche dall'estero ricordo come in quegli anni
Ingannevoli grande amici e compagni tutta una serie di gli scrittori che scrivono dall'estero apparire uno la prima volta in Italia cioè quindi il nome
Figure come apra nel caso Mercure Astoria allora questi salgono temeraria ad oggi alcun ceux veri Kurt Hans in tutti tutti scrittori di oggi angolo prova creata in quegli anni avevo segnato Panorama
Editoriale
Un mondiale problema esso dimostrava una una curiosità intellettuale è una tortura eventuale ecco insomma
E in qualche maniera e forse una un atteggiamento di fondo
E anti dittatoriale per antonomasia accumula una curiosità intellettuale una libertà intellettuale certosini il re difficile regimentare o all'interno di una dittatura elevati
Su una vicenda di olio di Omnibus testimoniò nuove adesioni Mussolini
A affascina di organici al fascismo sonda si incontra anche delle addirittura Lisi anche nelle appunto in un articolo via videoconferenza subito guardi che appare di nuovo la rissa che ha rinunciato a Mussolini
Gli anni successivi
Fa parte la conduzione del sofà delle Muse sono sovrano è molto complessa Longanesi
Con una una provvista ma proprio una collana editoriale e ancora più drammatico cosiddetto Viaggio in Italia sale
Il titolo libro di Mario Soldati Cuneo che parte dal mille novecentoquarantatré dopo la pubblicazione ho visto repubblicana per il suo nome nel famoso articolo sui alcuni giganti
Patron soli appunto
Longanesi parte i si cantando Cotena soldati faranno una una rubrica odio fonica molto divertente che è una stella bianca su Ciccio Radio Bari e che e a Napoli insomma comincia emergere quei mobili che porteranno al distacco con Pannunzio venerdì
Cioè cominceranno emerge in Longanesi una forza politica confronti dall'antifascismo
Una sorta di anti antifascismo pagassero con la Fia sulla politica ma anche culturale avrà esce spesso anche gli anni bene comincia a sviluppa slovena
Operativo diviso tecnici h ossia di carattere personale perché proprio nel suo passato vicino a regime Longanesi viene scuro regie colore a Napoli degli alleati soprattutto da Napoli in URSS
Per risentimento conosce conclusi sa sempre un elemento permanente voi Nicola nelle interi anche una le polemiche fatte da da Longanesi però c'è anche una
Una una critica di quella nuova antifascista
Patta alta persone che avevo lavorato che avevano e che erano cresciute dal punto di vista per editoriale anche giovanissimo abbiamo fascismo
Fa quello le che che fa scattare la nomina di questuanti antifascismo avrà bisogno non venisse ecco questo poi la critica nei confronti questa ipocrisia di voti
Però quando il regime erano c'erano affermati nel regime e
Dall'altra parte questo risentimento Quirra per stare fuori dalla dal dal
Dal
Da Parigi che conta accolgo continuazione verso alcuni caratteri politico emuli anche di carattere personale che era lì c'è in più chiara c'è una
Come posso dire una sorta di pignoramento questo c'era sempre stata una sorta di innamoramento in Mussolini vi Longanesi per Mussolini ecco io direi che più che essere stato fascista e su questo credo che insomma piloti corso inoltre chi ha studiato sita in Fascismo ecco forse non è stato un muscolo pista
Forse ad uno che era legato alla figura di Mussolini ancora prima di esser legato al al fascismo percorre la riduzione con la fine del fascismo che aveva portato con sé tante cose inutile il discorso d'Italia ma anche a un recente idea
Che Luca ricerca rielaborare in blu ora economia acquisì ottocentesca l'esatta destra storica e che lui aveva visto già attacca allo sbaraglio
Del regime fascista come fino a lui ecco con la fine della guerra questo mondo viene un po'meno
La critica
A
A
Questi questi
A questi protagonisti è verrà dedicata ad esempio molto molto buona per esempio nei confronti di vitaliano Brancati
Che poi dai loro le proprie del molto criticherà criticherà allunga così e e Longanesi una in una corrispondenza un
Con Giovambattista Anzaldo avrebbe scritto così le mie nel giugno del mille novecentoquarantanove certo Brancati alcune mamme
Il bello è che titola il suo ultimo romanzo l'ho dato io quando Brancati Vienna Milano così bella siamo a voi ma io non mi meraviglio di nulla cessarono le carriere è stato proprio Branca
Cassani giorni lo interrogano
Un redattore di quadri descrisse una commedia intitolata avviare nella quale appariva il Duce induce naturalmente lui Brancati si congratulò con lui tutto allora valore perché Brancati del mondo tutta campagna liberale destinato a finire a calci nel sedere elencare di nuovo le scarpe del prossimo dittature non c'è via di scampo
Ecco questa indicazione rimettere interiore l'altra fazione l'altra fase nella rottura con Pannunzio e convegni vittima soprattutto compagno perché perché perché c'è questa cultura
Le motivazioni sono corse
La prima è invidiabile molto c'era un certo successo nel mondo ci vuole causato ricordato prima sia sia tra perché aveva preceduto un certo Roberto vertici Serge alcuni grossi modo rappresenta un un ricevimento una cultura ovarica
All'interno dell'Italia del suo corpo quindi un giornale in Italia subito un successo e quindi c'è un risentimento personale proprio un riferimento rafforzato dal fatto che erano suoi Adyei a ed io abbiamo superato il maestro quindi c'è sempre un po'questo raccordo problematico per avere maestri non solo nel campo della dell'Accademia ma anche nel campo del giornalismo
Ma alta questo che sicuramente è una moda e accanto al fatto che Pannunzio
Come insomma sono spese queste lettere sono conservate nell'archivio della Camera
Annunciava cercando di contattare i più stretti collaboratori
Di Longanesi quindi aveva scritto Ansaldo ha scritto Montanelli cercando di coinvolgerli all'interno dell'avventura del mondo comincia anche quest'ultimo che passa ma a mio avviso il motivo il pirata della rottura proprio la rilettura qui
Pannunzio Benedetti fanno nel fascicolo
Ora sono d'accordo con quanto ha detto il Gerardo Nicolosi per quanto riguarda Risorgimento liberale
Nella vicenda del mondo però forse ecco questa questa critica nei confronti del fascismo fatto tra i giornalisti odori che all'interno del fascismo erano cresciuti
Insomma la citazione di Brancati stanza evidentemente c'è un problema non poteva irrigare
Longanesi come si appunto questi questi questi protagonisti che hanno statico cresciuti alla scuola si può sette scuola si può dire come continuavano a consumo Longanesi Anna ora si permettevano di criticare
Il fascino e soprattutto di litigare induce e Pirrello penosi manteneva sempre una anche che ha per una pessima teneva sempre un certo fascino ecco secondo me
L'armatura esige una rottura di carattere confutabili personale benissimo pessimo carattere carattere molto spigoloso erano verso le nascite insomma si faceva trascinare da sentimenti su questo quindi c'è sia un dato sull'ingresso rare e l'invidia nei confronti del successo dei colleghi ma a mio avviso se i problemi sociali c'è anche la volontà di replicare questa visione fasci
E tante che questa che nasce nel mondo adombrano costituita anche in amore
Per Longanesi di realizzare il
Il mensile positiva il borghese ora il consolato d'accordo su quanto questa detto prima solo il mondo ha rappresentato un nel Mincio Diniz
Importante all'interno del panorama giornalistico editoriale italiano io credo che in borghese abbia dato voce
Navigabile
All'Italia conservatrice
Ed essa
Non di destra vicino a Pavia estremi sia fascista ma conservatrice monarchica perché poi lo scivolamento ma lo sci lo scivolamento supposizioni neofascista avverrà solo negli anni successivi dopo la morte di Longanesi
Della rivista era divisa borghese per quale ragione circolari rigira Mario Monti ecco il borghese da destra
Poi contrattare dell'uomo
Cioè cercando di dare voce ad una durata conservatrice di restano all'interno di un panorama politico e culturale italiano scelto era
Sia la borghesia Longanesi assolutamente sfavorevole quindi è chiaro che Longanesi opera torno al discorso del in partibus fidelium proprio perché in qualche maniera non era facile portare avanti certi discorsi portare avanti certi certi certo dei materiali Italia e rinasceva proprio il rifiuto ER nell'Ulivo loculi comma quarto Pinot grigio
Quindi la dell'istituzione l'istituzione monarchica erano questo in qualche maniera si si Carolina tutta fra ricevere borghese e la nascita della senatrice a mio avviso significa proprio questo scontati Longanesi ieri riscrivere storia capitale di quegli anni
Il portare avanti un discorso anti antifascista di dare attenzione a l'anticomunismo come faranno uso del mille novecentoquarantotto pubblicando il libro uscito la libertà di calce ecco qui appoggiando chiaramente la campagna elettorale della democrazia sia complesso in cui una antipatizzante della decima essendo espressione di quella borghesia italiana di scivolare
Sulla depurazione quarantotto ecco sì alla luce giornali diedero voce a questa a questa cultura questo una borghese gongola borghesi rimessa conservatrice per carità accadeva
Una sua consistenza perché se è vero che il mondo rappresenta un altro tipo di borghesia
Più larga nulla più più larga volevo più volto al futuro calcoliamo sicuramente più propositiva per quanto riguarda il futuro mentre ma l'avvocato Laveneziana può una volta di retroguardia avvisa di un passato Longanesi cerca di realizzare certo che lui Giovanni rappresentarono a mio avviso poco
Credo Tronconi tra liberalismo italiano che si annuncia fronteggiati
Tra il quattordici e quindici e che in qualche maniera si protegge con voi nel periodo della fuoriuscita di fascismo se vogliamo come Gennaro cioè benissimo nella vicenda del Partito liberale
A gare anime
Più progressiste all'interno del partito liberale e quindi più conservatrici che facevano rappresenta Sperto Lucifero e se vogliamo faranno pure parte dell'esperienza paraguayana all'interno del partito liberale ecco io questi questionari lì con lei Rosalba alcune
Ecco sfumature alcune luminescenza un po'più filo fascista dell'esperienza nel Borghese di Longanesi però lei dicono che i precetti Venezia una almeno finché vivo sia quello che almeno fino al mille novecentocinquantasette vinicole operai all'interno di una comune matrice liberale se volete lo scontro rinnovato del giudice Alessandrini insomma che ammetterlo sembra che sia stato poi prodiano conclusione uno
Riscontri più a lungo Ron caratterizzato la vicenda
Del pensiero liberale sia dal punto di vista sia da politico sia dal punto di vista liberale dal punto di vista culturale a partire dal quattordici quindici ecco è una divisione che a mio avviso arriva fin d'ora agli alimenti nel secondo dopoguerra e che
Un po'tratteggia i rapporti tra Partito liberale e per esempio conseguono inerente il dopoguerra
Grazie scusare Hun Sen sono stato uno
Mentre ringraziamo Andrea Ungari di questa relazione effettivamente Ungari ha posto un problema
Non sempre noi dunque
Il problema è questo la maggior parte degli intellettuali italiani di varianti natura è passata attraversa il parco il fascismo
E variamente credendo variamente credo cioè nel regime fascista
Il il questo bisogna prenderne atto
Bisogna prenderne atto variamente credendo che le cime o comunque ritenendo che il fascismo quel regime fosse l'orizzonte della loro utilità all'interno del quale bisognava in qualche modo muoversi la maggior parte la maggior parte
Come è avvenuta la fuoriuscita da questo orizzonte
Si deve innanzitutto ritenere che la fuoriuscita sia avvenuta l'esperienza perché il fascismo
Si è concluso in una tragedia nazionale
Quindi
Pensabile che una buona parte di questi intellettuali che variamente avevano si erano mossi all'interno di questo regime abbia fatto più o meno i conti con quello che succedeva
Io non credo che quindi come le polemiche del dopoguerra anche di Longanesi di tanti altri e sia stato soltanto opportunismo questo passaggio ma è una crisi di coscienza
Una crisi di coscienza una crisi di dire di contatto con la realtà
Ora in e da di questo vede di questi intellettuali una parte i fascisti
Perché ci sono stati anche molti fascisti intelligenti anche se oggi le molte nella polemica questo lo si nega eccome se ci sono stati e i fascisti intelligenti come Montanelli come Ansaldo come Longanesi
Hanno capito subito che il regime andava male perché ne hanno subito loro le conseguenze ma la parte ma la parte andata al confino Monti non grave e Longanesi gli hanno chiuso Omnibus Montanelli ha avuto difficoltà col Corriere eccetera eccetera quindi hanno capito bene che il fascismo che loro vivevano non era quello che loro sognavano
Però non hanno avuto diciamo così per motivi Complessi non hanno avuto la volontà la possibilità il coraggio per la ditta chiamatela come vi pare E.T. diventare antifascisti
E quindi sono hanno e questa categoria minoritaria però che esiste ha fatto bene Andrea Ungari a ricordarla degli anti antifascisti
Che hanno visto nell'antifascismo soltanto un elemento diciamo di ipocondria di ipocrisia nazionale non è così ma nella polemica loro era sempre così
Qual è stato a mio modesto pari il quindi io ritengo che uno come Pannunzio variamente coinvolto potesse diventare poi un antifascista
Come tanti altri
Qual è stato semmai il loro limite se mi posso consentire non dico di Pannunzio dico di questa categoria di intellettuali parlava prima di Brancati sapere poi dopo nel dopoguerra
Dopo insomma forse chiarito che cos'era stato il fascismo per loro
E di avere più o meno detto all'italiani guardate che siamo stati fascista che noi
Ecco e e che in qualche modo perché in quel momento tutti più o meno variamente lo si attesta lo siamo stati come poi che i privati le piazze
Però gli avete riempito fino in fondo le piazze
Quindi non hanno da questo punto di vista favorito un esame di coscienza collettivo su quello che era stata la il passaggio diciamo così della cultura e della società italiana attraverso il fascismo arroccandosi in una
Ora nobilissima illegittima di antifascismo puro
E le questo ecco è una è una questione che e se Norberto Bobbio porto un paragone ci avesse detto guardate che in alcuni momenti ho anch'io ho avuto bisogno dice dice di scrivere una lettera al tale per avere oppure per per avere una cattedra universitaria o per non avere problemi di carriera perché a tutti succedeva così se questo fosse stato diretto agli italiani e non avessero detto soltanto e che e ecco forse un
Un esame di coscienza collettivo da questo punto di vista sarebbe stato possibile
E con maggiore e i come già di sincerità e con maggiore anche diciamo conseguenze etico politiche di un certo livello
Però si poteva diventare antifascisti perché il fascismo era finito in quel modo tragico insomma
Signori c'è stata la fine dell'Italia per alcuni aspetti come dire il quello che è successo tra il quarantatré e il quarantacinque il il per cui sì per fare i conti con quello che era successo e dire anche caspita quante volte ciò creduto e ho sbagliato
Ma che cosa amici fasce cosa mite predisponeva quelle Errore questo è stato fatto da anti e ed è credo che sia stato un passaggio importante e un passaggio possibile non soltanto opportunismo
Quindi ringraziamo Andrea Ungari per questa e poi io avrei curiosità tante sbattuto sulla casa editrice Longanesi Andrea però ora non è il caso di di aprire di aprire il discorso
Perché insomma
Potrebbe essere potrebbe è un argomento che io come OPAS ho passione per l'editoria
La sua storia mi mi mi incuriosisce e molto ma non non la faccio lunga ora quindi ringraziamo Andrea Ungari per questa sua problematica interessante relazione ora diamo la parola a Giovanni Ricci
Che ci parla del te del bevute la comicità diciamo così di questa nostra di questa nostra di questi nostri comprendi cioè che
Arrigo Benedetti Arrigo Benedetti tra giornalismo e letteratura
Buongiorno a tutti intanto grazie per l'invito
Il Centro Pannunzio la professoressa esso Dini sì io ci ho pensato un po'o come impostare l'intervento Nora pare sono
è un argomento enorme io ho pensato di interrogarmi su rapporto tra o sì certo giornalismo e letteratura ma in particolare in Arrigo Benedetti come ha vissuto nell'arco della sua della sua vita della sua carriera questi due questi due aspetti
On e vorrei partire dalle primissime righe di una delle rare monografie la prima testata scritta su Benedetti Castori della collana il Castoro Katie sovrano dedicate grande scrittori qui viene affrontato Benedetti sia tra il giornalista che scrittore
è del mille novecentottantuno
L'autrice Flora per razzoli e che inizia con una lettera inedita all'epoca di Benedetti De Benedetti le aveva scritto lettera inedita la studentessa frodi per sole ripeto l'autrice della monografia ventinove settembre settantatré dove stralcio una sorta di appunto di sua biografica
Esordisce così sono uno scrittore che a un certo punto si è trovato a fare il giornalista
Cioè subito Luís mette come le mani avanti dicendo appunto che si che sono conosciuto come come giornalisti siamo nel settantatré e siamo alla fine insomma della vita degli ultimi anni della vita di
Di media detti ma mi sono ritrovato a fare il giornalista perché in realtà sono uno scrittore
Fra l'altro cercando sempre insomma ricorrendo a quanto scrive Pedrazzoli somma Orrico ripescato un paio di interviste che Luís rilascia nel settantadue
Una Carlo Rossella e una Pietro Bianchi quindi nel settantadue le aveva lasciato la direzione e la seconda serie del del mondo ma che ripreso dalla numerazione che aveva lasciato Mario Mario Pannunzio
E o mi viene proprio rivolto questa domanda questo cito da dall'intervista per drogati che rapporto c'è tra letteratura e giornalismo come tu intendi
E ripeto la riscosse netta ben poco quasi niente il giornalista deve scrivere in modo netto senza ornamenti tutto pubblico il lettore deve essere coinvolto in un romanzo vero scritto a più mani e ancora Carlo Rossella lo stesso anno addirittura di Cesco dalla schiavitù
Conf confessa di avere alcun rimpianto per la scrivania del direttore mi sono trovato nel settimanale un po'per caso perché il tratti l'articolo va scritto rapidi semplice efficace onirico notizia non chiacchiere ornamento
Il giornalismo una cosa la letteratura un'altra mi dà fastidio a metà strada e poi ci fa ma la parte quel giornalismo che si in fronzoli o di letteratura via non ce n'è bisogno
Mi sono chiesto
Come in realtà questo rapporto fra letteratura e giornalismo si sia sviluppato leggendo queste righe sembrerebbe che appunto lungo volesse tenerle distinte realtà poi la critica successiva
A spesso sottolineato il fatto che sta giornalismo letteratura di Benedetti ci fosse diretta del turco con ha parlato di travaso o in ogni caso di un'influenza non così banale
Ma le Franco isolato ma le Panconi che con Benedetti aveva firmato inchieste del cinquantacinque
Io capitale corrotta uguale nazionale infetta sulla speculazione edilizia Roma
Viene a Lucca siamo nel settantasette Benedetti morto da un anno per presentare il romanzo postumo che cos'ha un figlio
Benedetti aveva perso il figlio Alberto nel settantaquattro non era ancora trentunenne
Si era immerso in in Sardegna appunto era morto in quest'occasione durante un'immersione subacquea e
E Cancogni appunto che nel look rappresentarne il libro
E dice cose interessanti anche problematiche perché dice ne leggo un estratto e cosa ne esatto dire che Benedetti avuto un po'di colpa di responsabilità se allora e per molti anni in Italia ci si dimenticò che era uno scrittore e lo sento forse un certo disprezzo per i letterati che continuavano ad arrabattarsi con i loro sogni non accorgendosi quanto più affascinante fosse la realtà
Ma detto a che cosa che cosa trovare l'europeo se non allargamento la prosecuzione delle sue speranze letteraria
Benedetto voleva che il lettore leggendo vedesse come Stendhal cinematografo assicurava di fare la predica non voleva persuaderlo benedettino avrebbe mai rinunciato al suo metodo al suo stile alla sua poetica
E a ben guardare non c'era molta differenza tra questa sua rivoluzione giornalisti che lo sua fede letterarie degli anni Trenta
Descrivere rappresentare questo voleva allora come ora e poi conclude tutti i migliori giornalisti italiana nei barattoli o hanno perfezionato a quella scuola la loro preparazione
A questo proposito lui parla dunque Luca Cancogni quindi dice non c'era un morto differenza tra questo suo rivoluzione giornalistiche la sua fede letteraria degli anni Trenta ecco negli anni Trenta Benedetti
Abitava a Lucca avvisato Luca fino al trentasette
E ha quando poi raggiunto appunto Mario Pannunzio a Roma col col
Nella
Con lavorando omnibus come è stato ricordato può ancora oggi prove fondata con Mario Pannunzio col quale peraltro si era rincontrato nel nel trentatré
Perché Mario dunque se non mi ricordo male dal ventuno del Mario Pannunzio trasferito a Roma per le violenze subite da dal padre da parte dei fascisti
E però tornavano qui durante le vacanze estive nel mille novecentotrentatré si rincontrano per l'altro Pannunzio di Trichet lo erano stati amici d'infanzia però erano stati amici d'infanzia quindi si rincontra lucane trentatré
Quanto benedette Venissa sarà scrive i suoi primi racconti
Illeciti scrive Benedetti riconoscimento fu reciproco istantanea sei tu quello che scrivi dischi fissi acque da quel punto appunto non si lasceranno non si lasceranno più
Quando l'ambiente due parole forse sull'ambiente Lucchese degli anni Trenta vale la pena spenderle perché sono stati ricordati ma è stato ritardato Ragghianti o tubino
Io volevo ricordare al perlomeno altri due ero due nomi dei quello di Romeo Giovannini e quello di Guglielmo Petroni o che ci sono due nomi di Lucchesi che poi loro volto Sandas insomma
Sono fatti come dire onore sia nel giornalismo che la letteratura che sono però un po'dimenticati ecco a questo proposito forse Guglielmo Petroni è stato ripubblicato il suo capolavoro al mondo una prigione l'anno scorso da una piccola casa editrice di Roma sui giornali un po'se ne parla sperò sostanzialmente sono nomi un po'scomparsi da dal dibattito intendo dal punto di vista letterario
Ed è un peccato chiaramente l'unico se vogliamo usare questa espressione canonizzato e Mario subito insomma Mario Tobino se ne parla
Però l'unico che ha avuto insomma Meridiano Mondadori che in qualche modo certifica l'ingresso definitivo nel Canone gli altri vogliamo Petrolero nascevano in eccesso non lo sono
Post comparsi dal dibattito dal dibattito pubblico letterario critico a in questo gruppo Benedetti era con lui si è in qualche modo era percepito come il più preparato era un gruppo che si riuniva caffè di Simoni via Phil lungo quel Lucca
Ecco avevano un
Si confrontavano sulle idee certo una contesto provinciale ma che censo ma guardava guardava altrove poi verso verità dopo la metà degli anni trenta tutti si questi nomi che ho che ho citato a parte tubino meno nostro era direttore del
Le mani sono e come si chiamava allora di di Magliano parrocchia
O come dicevo Benedetti aveva pubblicato dei racconti
Che avevano anche avuto Successo aveva ricevuto dei premi addirittura Gianfranco Contini che forse uno dei più grandi sentono nel più grande critico letterario italiana aveva definito il suo racconto il prato
Sono sempre negli anni Trenta fratto ambientato sulle mura Lucchesi come tra gli eccellenti del secolo quindi ero un riconoscimento da secoli premi letterari lui continuerà dico bene detti anche quando arriverà Roma inizierà stato curava le pagine letterarie sedie Omnibus che di oggi continuerà a scrivere fino al mille novecentoquarantacinque con il romanzo paura all'alba nel quale lui racconta la sua esperienza forti sfollato dopo l'otto settembre a Grazzano sull'Appennino tosco-emiliano cioè il Paese della madre
A quel punto c'è un silenzio che dura dal quarantacinque l'anno di colore all'alba fino al mille novecento sessantaquattro che quando viene pubblicato il suo romanzo il passo dei Longobardi
E il passo dei Longobardi appunto e tra l'altro lui c'è un libero anche questo pubblicato postumo che è questo il diario di campagna
Che è un documento molto prezioso perché è il diario che Arrigo Benedetti tenne dal cinquantanove al sessantanove
Quando acquistò la villa di località sott'occhio Ponte a Moriano qui nella campagna lucchese
Proprio quell'idea distaccarsi progressivamente dalla dal giornalismo per poi dedicarsi alla più intensamente alla letteratura
E in particolare per scrivere questo romanzo storico il passo di Longobardi che andava dal
Da reprimere violenza fascista Luca venisse delle degli anni Venti fino alla liberazione della città
Ma passando da la repubblica partigiana di Montefiorino raccontando di lucida ma anzi no la la leggenda di se la nobildonna Lucchese delle del diciassettesimo secolo insomma un romanzo Bynes ambiziosissimo
Qua di quasi ottocento pagine di cui lui aveva remore anche a raccontare agli agli amici del persino in famiglia aveva questo pudore che e nel diario di campagna
E lui racconta anche questo conflitto fra il giornalismo fra gli impegni giornalistici e il suo desiderio di ritornare all'amore letterario che aveva interrotto queste così tanto tempo o
Ad esempio il ventinove febbraio mille novecentosessantadue scrive o la letteratura finito con con l'essere per me è una deformazione segreta
Un tempo quando cominciai a scrivere seppi vince il puzzo a il pudore a Città di Specchia nelle mie cose stampate sopporta l'immagine di me riflessa negli atti osceni pochi lettori inseguito il pudore divento più ricette
O
Ero scontento risultati letterari dell'eventuale valutazione dissi che mi parevano tanto più distratti quattro più favorevole
Più avanti dice il taglio un attimo così mi sono messo a scrivere un libro il cui il romanzo di assili del passato se nonché anche se mi pesa ma perché lo valuto ancora la mostruosità ignorato dagli altri
Sistemare il mio lavoro è la mia vita in modo da dedicarle c'è la mia continua aspirazione senza che io trovi giusto parlano i miei familiari e ai miei collaboratori
Infatti in queste pagine di Benedetti emerge anche un aspetto che più molto più intimo cioè rispetto a quello che a volte viene descritto di direttore severo anche
Attento
Giustamente ha lo stile de degli articoli al taglio degli articoli insomma davanti al quale molti erano come dire preoccupati di del del giudizio troviamo Benedetti
Molto diverso in particolare questo ritorno alla letteratura loro angosciava perché ha paura alle volte addirittura dice ma su avrà davvero la pena dello scrittore e soprattutto vede che non è compreso ciò che lui scrive rischia di non essere compreso
Giudice anche Pannunzio a un certo punto Pannunzio
Lì dice proprio se uno interrogato dopo che Benedetti che ha dato il romanzo il passo e vengo guardi cinque maggio mille novecentosessantaquattro era appena uscito il romanzo con Benedetti si parla pochissimo di politica in questo in questo libro si parla molto di di letteratura si parla molto di trovare siti appunto su delle sue angosce dei suoi dubbi
Fra i giudizi che riceve circolo di Pannunzio la telefonata Lula riporta la data del cinque maggio mille centosessantaquattro siano mentre fin dalle prime pagine del romanzo accerta se non rifiuta avrà elettori che ti sosterranno atto che non ti capiranno e ti rifiuteranno
In effetti da questo momento
Benedetti con me allora il passo dei Longobardi viene candidato allo Strega entra nella cinquina finalista non vince vince Giovanni Arpino mi pare con l'ombra delle colline
Tra l'altro questo porterà anche elettoralmente Benedetti hanno partecipare più a premi letterari ma ciò che lo ferisce di più le reazioni che ha da tanti critici anche l'UDC in Iraq tanti anche amici che hanno delle riserve sul suo romanzo cioè la leggibili piani messa in discussione proprio la leggibilità di un libro che già non tanto per le dimensioni ma anche per la lingua scelta anche per il modo con cui Benedetti Shelley raccontare una una parte della storia
Così così importante non è stata Savoca
E questo appunto provoca in in Benedetti de dei momenti di di di dolore di vero e proprio dolore che però rimane molto sobrio e rimane molto misurato rimane molto
Ma si limita a registrare delle reazioni che non sono quelle che Luigi voleva altre cose ecco noi quando cioè nel momento delle aquile farmacia aperta
Ascoltiamo
Qua con del materiale riusciti a fare
C'è qualcosa che
Sì
Dunque stavo dicendo invernale
L'immagine di Marinetti Pepper questa appunto studiare tutto un consente di programmi suoi là ci sono gli anni in cui lascia L'Espresso prima come direttore poi anche come collaboratore gli anni del contrasto con scarso gli hanno detto
Appunto della polemica sull'articolo su che aveva scritto sui Strela la lenta ma della guerra dei sei giorni quello che portò all'accusa di razzismo e anche insomma un decremento delle razzismo antiarabo il deterioramento dei rapporti economici ha innescato insomma tanti tanti vasche ripeto lui
Due accenna accenna appena
Allora fare mucca e questo comunque da quel momento cioè a ecco che volevo dire
Il discorso dell'indicibile i saggi Benedetti ora veneti è vero che poi scrive un perito in cui di scrittori italiani sono tantissimi etiche grandissimo porta lento quindi in qualche modo e anche un po'oscurato da da dalla dall'abbondanza
O nei giorni in cui scrive il passo i Longobardi fra promessa al talk perché forse non ha sottolineato il fatto che lui circa Isa spedì passare sempre più tempo assaltò che ma questo passo dei Longobardi scritto fra Santa Roma esatto quindi fra la capitale gli impegni Khelifi sono sempre di più
O questo luogo appartato qualcuno l'ha definito addirittura un'ombra sdoppiato Benedetti fra la volontà di appartarsi
E l'europeismo punto la volontà di di aprirsi che fosse comunque Inquirer fra quell'aspetto che
Vi sono andato nel settantasei quindi a crocette vicende carte lette sui libri ecco
Però ecco una cosa che mi ha ha coinvolto è proprio questa inquietudine dell'uomo dell'uomo quando se c'è questo suo
Cercare riflette su se stesso e però non non trovare neanche come dire alla fine alla quale la vede cinque sempre essere sempre in questo in questo Udine che appunto loro
Perché anche da quel momento cioè dalla pubblicazione passi Longobardi a quel punto una Pandora il giornalismo è stato ricordato Paese Sera no all'elezione di Paese Sera
Prima quella della seconda serie del mondo le collaborazioni però a questo punto questo seconda parte della vita ci sono due
Corrono in parallelo il giornalismo alla letteratura perché l'un pubblico era altri quattro romanzi da passi longobarda e sessantaquattro sino alla morte senza mille centosettantasei
Non rinunciando le corporazioni le direzioni se ho ancora un minuto d'orologio leggo fosse il passo che mi ha più nel più ma più colpita del passo i Longobardi perché appunto si diceva di Benedetti anche figura
Imponente da un punto di vista intellettuale no capace anche di di suggestionare dei mette in soggezione
E questa pace Aquino somme alla mia perché lui ripeto parla
Siamo nel sessantasei quindi è stato pubblicato il passo i Longobardi anche il successivo romanzo l'esplosione
Ancora e questo ricorrente in benedette ambientato negli anni del fascismo della guerra
Scrive benedette dalla se il cinque settembre miceti sensazione dopo le le assi che le reazione nella sua letteratura non erano state quelle che lui si era aspettato
Pubblicare un libro mente sia Romeo Milano e meno penoso gli amici con le loro parole dice nemico pure dando l'illusione di aver suscitato un minimo di interesse
In Campanella fantasia lavora
Anche al ginnasio e liceo consegnato il tema cercavo di indovinare con la fantasia le reazioni del professore
Ora a Saviotti dal bando dal banco mi scruta avvertito il senso intimo Complesso di certe parole apprezzato il ciclo della frase
Poiché era spesso deluso il professore non mi nascondevo la sua indifferenza anche quando mi dava un sette con sé più lo faceva quasi collare di solito un peso di sullo stomaco mi scortava un attimo il vero proprio come avevo sperato pareva sul punto di forza la domanda con la sua curiosità intellettuale sa afflosciato
E mi addormentavo non per il voto esiguo ma per quella sensazione del disinteresse di incomprensione
Pone vergognavo del per il presunto troppo di me desse mi lasciate accarezza seduti accarezzare dalle immagini fantastiche del professore che mi distingue fra gli atti e dice bravo proprie Tulle scritto
Ecco questo sta se chiamarla re
Stazione alla regressione ma insomma questo questo desideri o no di forse anche nel campo letterario che lo fa tornare a ricordi addirittura scolastici mette invece come giornalista era però
E forse anche un modo per rientrare in questo in questo rapporto è a volte contrasto fra giornalismo e letteratura grazie
Allora e dobbiamo ringraziare per e le
Giovanni Ricci per questa relazione su Benedetti mia e Pannunzio morì nel senso nel sessantotto ma il mondo muore nel sessantasei
Il romanzo di Benedetti il passo dei Longobardi del sessantaquattro e da quanto perché i ero ragazzina per tempo ed era un ragazzino abbastanza attento io sibili dovessi ricordare uno dei romanzi intorno a quegli anni mi ricorderei non so l'ultimo Vittorini mi ricorderei cantina ricorderei anche L'ombra delle colline di Giovanni Arpino
Ma sinceramente Benedetti romanziere
Non me lo sarei ricordato io ero rimasto a a al primo cioè a quello paura all'alba ecco quello sì ecco e si ha l'impressione dopo il sessanta a siamo a metà degli anni Sessanta che e insomma questi due autori
E comincino a essere un po'stranieri nell'Italia che è cambiata
Per alcuni aspetti anche da un punto di vista letterario e culturale e abbiamo difficoltà di di di relazione con questa Italia poi Benedetti si butta sul ritorna nel giornalismo anche se si deve dire che la seconda serie del mondo
Assolutamente diverso dal Mondo di Pannunzio attuale quello me lo ricordo bene ecco il il anche da un punto di vista del default del del formatore dei tempi eccetera eccetera però entrambi hanno qualche difficoltà a arresti cioè da a restare in sintonia con una realtà che in qualche modo finché in qualche modo
Sta cambiando
Mi Ricci ha citato Manlio Cancogni siccome abbia avete citato quattro di qua Cancogni è stato in parte un versiliese insomma per de molta presa Santa ed è un personaggio
Secondo me di grande interesse anche come pittore come giornalista eccetera eccetera e forse meriterebbe di essere anche lì anche lì anche lì ricordato
Ora non ho capito bene se ora tocca al maestro Piero Craveri o se Tosca all'ingresso e allora la parola è un altro maestro e perché Pierfranco qual vieni che ci parlerà su pone il problema esiste una storiografia sul mondo
Ecco io intervengo anche perché voglio che sia Piero Craveri Craveri a chiudere questa mattinata così ricca di interventi sì
Sì sì sì no no no
Doveva sì ma anche
Dicevo
E ovviamente
Non posso qui scindere il mio ruolo
Dico fondatore del Centro Pannunzio
Da quello di studioso
Di Pannunzio perché almeno per esprimere a Carla Soldini il grande
Ringraziamento
Che il Centro Pannunzio intende rappresentarle
Non solo per aver organizzato questo convegno ma per il grande impegno che Carla Soldini ha messo nel corso degli anni per contribuire a degli studi Pannunzi anni
Più vicini alla realtà
Di come invece per molti decenni è accaduto
Lento ASI commemorativa
Ha rischiato di uccidere
La storia del del Mondo di Pannunzio
Io ho vissuto personalmente quella stagione
Successiva al sessantotto
Perché per ragioni familiari legate all'amicizia con la famiglia di Arrigo Olivetti
Ho persino giovanissimo conosciuta Mario Pannunzio
E ho pranzato insieme
A Mario Pannunzio
In una
In un ristorantino che c'è ancora oggi
A Roma con Arrigo Olivetti
Quando
Pannunzio è mancato
Se noi andiamo a vedere
Le cose che sono state scritte a livello di quotidiani livello di settimanali
Sono
Degli elogi acritici sperticati
Incapaci di cogliere
Nel suo vero significato l'apporto che ha dato Pannunzio
E il giornalismo parlo iniziano
Dall'elogio sperticato via via si è passati
All'oblio nei confronti di Pannunzio
E alla affermazione
Sempre più forte
Di
Un grande del giornalismo indiscutibilmente ma che non si può considerare l'erede di Pannunzio come è stato detto e ridetto per decine di anni cioè parlo di Eugenio Scalfari
Eugenio Scalfari è stato sicuramente un maestro di giornalismo ha creato
Una pagina nella storia del giornalismo che è stata ed è ancora oggi molto importante
Ma alla attribuire come fa Scalfaro stesso
Una sorta di di di
Continuità
Trova
Pannunzio
L'Espresso
Scalfari è davvero una cosa che fa inorridire in termini storiografici ma queste cose non sono state scritte per decine di anni e io solo qui a testimoniarlo questo
Prendiamo un esempio
L'amico Giovanni Spadolini che certo
Ha avuto un ruolo
Nel far conoscere apprezzare
La stagione del mondo per dirla con un titolo di Spadolini
A parte che quel libro e una raccolta antologica
Degli scritti di Spadolini sul mondo
Con una premessa
Ma Spadolini io lo ricordo perfettamente
Mai e poi mai
Ha avuto da ridire
Su questa
Vulgata Scalfari
Tana
Anzi insieme
Adagiato
Ha contribuito a rafforzare questa borgata Scalfari Anna
Che ha portato a fraintendere
L'apporto del significato del Mondo di Pannunzio
Decisivo è stato a mio modo di vedere
Il contributo
Che
è stato
Tratto con un volume sul Risorgimento liberale di Nicolosi
Di cui abbiamo avuto oggi
Una sintesi una testimonianza perché perché a rompere quella vulgata
Non so se volontariamente o involontariamente è stato proprio il libro dei di Colosio
Perché ha messo in evidenza una pagina di Pannunzio che era stata oscurata
Cioè quella del Risorgimento liberale quella dell'impegno liberale di Pannunzio
Ma qui non bisogna dimenticare che Pannunzio è stato tra i primi
Se non gli unici
Giornalisti di quell'epoca
A parlare di foibe di esodo degli italiani disse via Edison Marzia
è stato tra i pochissimi giornalisti italiani che ha parlato delle violenze e degli ammazzamenti
Dopo il venticinque di aprile nel triangolo della morte e nel nord Italia più in generale
Si potrebbe dire con una parola che sarebbe considerata una bestemmia messa vicino al nome di Pannunzio Pannunzio sul Risorgimento liberale ha parlato
Del Sangue dei vinti ante litteram
Questa è la realtà
Io ho avuto un'aspra polemica con Giovannino o russo che si ritiene si riteneva anche lui un piccolo erede del mondo
Piccolo di statura piccolo
In quasi tutti i suoi significati
Che Giovannino russo
Riteneva che fosse stato giusto
Obliterare annullare cancellare quelle
Quell'impegno coraggioso di Pannunzio
Sulle forme più estreme
Di guerra civile
Parte che qui oggi abbiamo ascoltato
Delle osservazioni importanti
Sul fascismo Ozurumba vicinanza al fascismo di di
Di Pannunzio
Non abbiamo ascoltato finora ma penso che lo ascolteremo ma lo cito soltanto io en passant
Ernesto Rossi
L'uomo che lavorava a fianco
Scrivania con
Pannunzio
Che raccolse del materiale
Per testimoniare
L'adesione e la compromissione di Pannunzio al fascismo
E va riconosciuto che Mirella Serri che è a livello molto più giornalistico perché Nicolosi ha fatto il lavoro storico
Io nella Serre ha fatto un lavoro divulgativo essenzialmente Mirella Serri mise in evidenza
Questa
Che sta aggressione
Da parte di uno spirito libero
Come è stato Ernesto Rossi che ha pagato col carcere
Le sue scelte
Eppure
Chiese a
Portarla nei tribunali della repubblica
La compromissione di Pannunzio con il fascismo
E qui oggi è venuto fuori un qualcosa di molto importante
Che i puri dall'antifascismo in Italia non c'erano io aggiungerei una cosa o erano in carcere o erano in esilio
O erano fuori fuorusciti o combattevano in Hispania
Questa è la realtà
L'antifascismo militante in Italia non è esistito
E non poteva esistere
Questa è una verità che bisogna bisogna rappresentare se vogliamo avere un quadro esatto altro che Ernesto Rossi che che
Bazzi Heart Care nella spazzatura dei degli articoli che
Pannunzio avrebbe non tanto scritto quanto pubblicato perché Pannunzio aveva in fondo il vizio più che di scrivere
Di pubblicare anche se all'epoca scriveva
Perché il Pannunzio essenzialmente dal mondo in poi che suggerisce
I taccuini ad esempio
L'annuncio precedente il Pannunzio fino al Risorgimento liberale è un po'annuncio che scrive che si assume le sue responsabili
Dicevo
Ecco esistita una storiografia
Relativa a papà minuto si è esistita mai esistita in termini molto contraddittori e pasticciati
Perché
A inquinare il discorso
è stato essenzialmente
Il fatto di
Voler vedere
Nell'Espresso un uno sforzo persino di figlio del del mondo di Pannunzio
Poi la cosa si sono chiarite in modo inequivocabile nel sessantasette
La guerra arabo-israeliana
Che ha portato
Nel sessantasette
Pannunzio a rompere in modo clamoroso con Scalfari
Perché Pannunzio si dichiarò filo israeliano e rimase
Alé come era già stato per altri versi
Nei decenni precedenti e Scalfari
Divenne un sostenitore autorevole della tesi filo araba
Ecco da quel momento lì in poi era difficile sostenere questo rapporto
Di Pannunzio
Che era stato il maestro di di di
Di
Di Scalfari
Perché il dato oggettivo del dissenso non su una cosa marginale
Ma su una cosa essenziale
La guerra arabo-israeliana
E non consentiva di continuare
E siamo all'assurdo
Che persino in quella sorta di autobiografia
Che
Scalfari ha scritto la sera andavamo ci trovavamo in via Veneto
Si ha traccia di una cosa che dovrebbe aprire gli occhi almeno ai lettori se non agli storici
Cioè e lo stesso Scalfari che dice che Pannunzio ormai arrivato alla fine della sua vita
Ricoverato all'improvviso in una clinica romana
Dice a Niccolò Carandini
Di vietare
A Scalfari di presentarsi ai suoi funerali
E Scalfari stesso a scrivere questa cosa
A distanza ovviamente di tempo rispetto al febbraio del sessantotto eppure malgrado questa affermazione
Questa testimonianza di Scalfari stesso
Invece d'altra parte noi troviamo che Scalfari stesso che dice che c'è una linea di continuità trova
L'Espresso il mondo tra Pannunzio
Calzettone
Qui c'è un altro elemento che anche qui in atto secondo me è la valutazione
Storica di di questa vicenda l'anticomunismo perché mentre in Mario Pannunzio c'è una linea chiaramente
Anticomunista oltre che di rifiuto della dittatura
Mussoliniana
Turco
Pur con le premesse che dicevamo perché vivere in Italia a fare il giornalista non era proprio una passeggiata in quegli anni
Deve antifascisti si trovano Oltralpe no no non in Italia
Pannunzio
Come pochi
Intellettuali
Ebbe il coraggio di mantenere una posizione anticomunista fermamente anticomunista
Io ho pubblicato
Nel carteggio
Tra Croce e Pannunzio carteggio che
Alda Croce mi ha incaricato di
Pubblicare una ventina di anni fa proprio una lettera di Pannunzio
A croce su questo tema dell'antifascismo e dell'anticomunismo perché
Pannunzio affronto
In una lettera
E non solo in una lettera
Il rapporto con l'associazione dei partigiani come lampi che voleva monopolizzare
Monopolizzare totalmente
La partecipazione alla guerra di liberazione
E qui senza voler fare della retorica
E non si può dimenticare che Pannunzio
Sia stato arrestato
Nel quaranta tre
Sia vissuto a qualche mese a Regina Coeli e che sia scampato al
Alla tragedia delle Fosse Ardeatine
In quanto liberato per errore
Pochi giorni prima
Della vicenda
Pannunzio non ha mai esaltato questa sua pagina che pure che pure
Poteva far comodo ad esempio rispetto alle cave Agliate di Ernesto Rossi nei suoi confronti non l'ha mai esibita
Lui non ne parla mai
O una persona che scrive di questa vicenda
Di Pannunzio che non voleva anzi che si raccontasse che era stato aveva a Regina Coeli forse perché gli dava fastidio un certo antifascismo che aveva lucrato
Su quello che lui riteneva un Governo nel momento in cui era stato catturato senza che lui avesse voluto fare il
Il fuggiasco
Noi condusse
Nei primi mesi del Risorgimento Liberale clandestino condusse una vita normale
Senza prendere gli accorgimenti
Minimis simile a questo riguardo anche lì viene citata la pigrizia di Pannunzio
Per cui Pannunzio era così pigro da persino mettersi nelle condizioni di finire a Regina Coeli
Pannunzio se noi vogliamo vederlo in termini storici dobbiamo liberarlo da tutto lo stucco che è stato messo sovrapposto
Alla sua figura
Da
Questa cultura
Che ruotava e ruota ancora oggi attorno al quotidiano la Repubblica
Io ricordo per averlo sperimentato proprio cosa volesse dire
La Repubblica
Nei primi anni
In cui era una cosa scontata che loro ad esempio se rivolgesse loro all'archivio storico del Centro Pannunzio per ottenere dalle fotografie
Di Pannunzio che la vedova di Pannunzio
Neri
Aveva
Riservato al centro un po'e non ad altri
Loro ritenevano questo patrimonio un patrimonio del giornale la Repubblica e non non c'era motivo
Pensavano di spadroneggiare al Centro Pannunzio come fosse una sorta di
Dipendenza
Del quotidiano
Fondato da da Eugenio Scalfari chi è stato il primo che a mio modo di vedere
Ha incominciato a rompere questa questo gesso questa questa falsificazione
Un giardinetto Nicolosi ma c'è qualcuno che ha fatto un discorso
Prima ancora di Nicola
Ed è Francesco Compagna
Francesco Compagna che
In un suo libro dedicato al meridionalismo liberale
Parla appunto del liberalismo duro e puro i palloni
Questa è l'espressione di Francesco compare ma non è un'affermazione buttata lì è un'affermazione fondata
Sullo studio
Di Pannunzio
E e non a caso proprio un uomo che
Veniva dall'esperienza liberale come Francesco Compagna
Un uomo che poi
Era stato anzi era in quel quel periodo repubblicano e era credo mini ministro o sottosegretario ecco ma è stato anche mini ministro in precedenza ebbene Francesco Compagna
Ovviamente non ho ascoltato no non non seguito in questo senso però Francesco Compagna aveva indicato la strada per una lettura di Pannunzio cioè Pannunzio liberale
Qui si aprirebbe tutto un discorso complicato da fare
Nei confronti dell'azionismo
Perché è vero che alcuni azionisti hanno collaborato da vicino al Mondo di Pannunzio
è vero che
Salvemini è stato uno zero al tre anime importanti dal Mondo di Pannunzio
Ma certamente
Questa componente azionista finito di avere una prevalenza anche nella a livello storiografico
Il mio amico Valerio Castronovo malgrado le nostre discussioni
Dal passato
Sostenne fino alla fine che
Una fu una prevalenza di tipo Salvemini hanno
Quella del Mondo di Pannunzio che disse e prevalse appunto nel mondo l'Italia
E io
Io ho obiettato spesso Maldini i motivi per cui
Martini per cui se mai davano
Una dimostrazione opposta
Cioè che Salvemini
Che doveva al Mondo di Pannunzio il suo anticomunismo
E Salvemini che aveva capito che la legge truffa annovera una legge truffa ma era una legge a difesa della democrazia e il premio di maggioranza
Era per tutelare la continuità di governo anche nei confronti di una minaccia che la destra poteva rappresentare
Altro che la legge truffa dei comunisti ecco queste sono le battaglie del Mondo di Pannunzio
Non contro la legge truffa sostenne o dalla legge truffa trascinando con sé e persino un uomo coriaceo
E intanto orante com'era Gaetano Salvemini
E poi non bar dimenticato l'apporto determinante che Croce ha dato
Croce ed Einaudi hanno dato al Mondo di Pannunzio e anche all'amicizia che si è stabilita tra
E inaudite divenne Presidente della Repubblica ma malgrado questo come
Dimostrano le lettere pubblicate da
Collane
Cam si vagliato prenderti
Ecco le
Camorani
Queste lettere stanno a testimoniare che che Einaudi era legatissimo attentissimo alla volo di Tallone
E per non parlare appunto di questo di questo
Di questo carteggio Croce Pannunzio
Che
Lo voglio dire
Non è stato neppure considerato da uno dei biografi di Pannunzio
Che del
Due mila e dieci ha fatto un volume così di biografia di Pannunzio ebbene non c'è la benché minima citazione del cartello rocce Panucci
E quel carteggio e considerato estremamente importante
Tenendo conto del fatto che annuncio vedeva in croce il suo punto di riferimento morale e ideale
E poi si è ancora un altra complicanza e chiudo perché poi non vorrei
Abusare
Montanelli
Montanelli certo non apparteneva alla scuderia Pannunzio
Ma ci fu un rapporto tra Pannunzio Montanelli ma soprattutto
Va detto che una parte
Dei collaboratori più autorevoli del mondo
Fini erano lì trovare ospitalità sulle pagine del giornale
Sì è vero che alcuni furono collaboratori istituzionali della Repubblica
Ma basterebbe pensare a Rosario Romeo cito il primo nome che mi viene per vedere l'autorevolezza
Della scelta che Romeo fa
Che non pensa neppure
Al quotidiano di Scalfari
Perché non è quella la strada e qui si aprirebbe un altro capitolo importante
Il Risorgimento il valore del Risorgimento che per Pannunzio è un qualcosa di irrinunciabile lunghe teneva il ritratto del conte di Cavour dietro la sua scrivania
Vuoi che veniva a Torino al Museo del Risorgimento
Che sentiva forte questo legame
E siamo in un'epoca in cui invece la demonizzazione del Risorgimento da parte
Gobetti Anna posso Gobetti Anna gramsciana posta gramsciana è un'aggressione Dio lentissima che vede nel Risorgimento il fallimento il non frazionato
Pannunzio
L'odissea persino Spadolini in un suo discorso che ha registrato quando ebbe il premio Pannunzio Spadolini visse
Ed è ed è registrato perché
Spadolini era in quel momento Presidente del Consiglio dei ministri
Ed ebbe il Premio Pannunzio il primo premio Pannunzio
Bene Spadolini visse
Proprio al ristorante
Del cambio no il ristorante dove andava a pranzare il conte di Cavour
Disse
Pannunzio nella polemica aspra
Che ci fu
Tra Omodeo
E Gobetti ormai mancato
Titolo difeso dal Risorgimento di Omodeo in cui stronca il lavoro storiografico di Gobetti con il professor cimento bene persino Spadolini fissa che
Pannunzio sarebbe stato dalla parte di
Un modello
Forse se avesse dovuto parlar di sé stesso
Spadolini non l'avrebbe preso una posizione
Cercando di mediare perché perché lì ritorna in un altro modo lo Scalfaro Isma'da una parte e liberalismo dall'altra il Risorgimento i valori del Risorgimento
Ci sarebbero tantissimi altri aspetti ma credo che questo convegno abbia una grande importanza perché offre la possibilità davvero di parlare a cinquantacinque anni di distanza non tanto dal Centro Pannunzio ma dalla morte di Pannunzio
Di parlare finalmente
Senza
Al
Il il guinzaglio
Il guinzaglio di certi guardiani della storia ecco qui i guardiani della storia sono tramontati
Il guinzaglio e sono superati
Per cui Pannunzio va giudicato per quello che ha fatto per gli errori che ha commesso non va mitizzato come come fulmini mentre mitizzato almeno per dieci anni dal sessantotto al settantotto
Salvo poi l'oblio
Successivo e
La vulgata Scalfari Anna in alternativa ecco io credo che
Se noi siamo qua dobbiamo dobbiamo fare questa opera di chiarificazione
Andando oltre appunto anche le menzogne che sono state scritte
Ripeto e chiudo non non non perché lo abbia fatto io quel lavoro
Perché è stata Alda Croce a chiedermelo
Ma scrivergli Pannunzio
Ignorando il carteggio tra Croce Pannunzio pubblicato Air davvero una sconcerto sa che nessuno storico serio
Poteva
Arrivare a manifestare nel due mila e dieci
In questo modo ignorare completamente
Nella bibliografia non dico nella citazione persino nella bibliografia il carteggio Croce poncho non c'è mai stato
Vi ringrazio e ringrazio a nome del Centro Pannunzio la vostra partecipazione perché per noi è una cosa molto importante chi come me ha dedicato una parte consistente dalla propria vita
A questi ideali che sono anche in parte ideali familiari come vi dicevo
Forse
Costata toccando con mano anche che certe battaglie forse sono state inutile ma la presenza qui
Oggi di molti studiosi come voi
Da anche un senso
A quello che il Centro Pannunzio ha cercato di fare certo magari sbagliando anche ma non ha sbagliato per opportunismo e questo è forse il titolo di nobiltà mi diceva una volta Indro Montanelli
E il titolo di nobiltà del Centro Pannunzio
Oltre che credo che si debba ringraziare il professor Fogliani per questa relazione che ha toccato alcuni punti cruciali diciamo della non solo della storiografia sul Bondone ma diciamo del
Delle categorie con cui dobbiamo legge las cultura italiana del secondo Novecento
E io mi sono scusate se
Ho proposto diciamo così la categoria di cultura antitotalitaria
Per definire una serie di pensatori politici di giornalisti dico di che per hanno mantenuto un giusto equilibrio diciamo così fra la l'opzione anticomunista educazione antifascista
Un liberale una persona democratico che aveva almeno per buona parte del Novecento ha dovuto in qualche modo perché avere questi due punti di riferimento ovviamente
Negativi per con cui elaborare le sue posizioni ora e Pannunzio indubbiamente è stata è stato un esponente della cultura antitotalitaria
Perché perché Panucci è stato un liberale non radicale
Io per ora mi amico Maurizio Griffo chissà come dopo mi
Scriverà ma è così cioè da Nunzio era è stato nel Partito radicale del cinquantacinque e del primo partito radicale ma questo gruppo entrò in crisi nel mille novecentosessantadue
Per la quest'la famosa questione Piccardi
Con cui in qualche modo ci fu una rottura fra Mario Pannunzio direttore del mondo ed Ernesto Rossi
Credo che le ricerche archivistiche di Ernesto Rossi per mostrare i precedenti politici di D'Annunzio siano degli anni successivi posti morì nel sessantasette se non mi ricordo male
Quindi il è chiaro che poi delle polemiche che e fondò anch'a sua volta una rivista che siamo l'astrolabio è chiaro che le polemiche dim di Ernesto Rossi sono di questo periodo ora
Ernesto Rossi invece è un tipico esponente che Rosa che di la cultura radicale e diciamo sempre come dire progressivamente sempre più antifascista e meno se possibile posso dire antitotalitaria
Il
Ma sì è vero quello che io ho sempre sentito dire che Mario Pannunzio voglia nella sua bara I promessi sposi di di Alessandro Manzoni questa è una scelta molto significativa voglio dire
Di appartenenza un filone culturale e di sensibilità storico e culturale che non era quello dei radicali
Quindi il il
Quindi il questo va tenuto in ora cosa è successo però questo è un po'il problema che nel mondo almeno per tutti gli anni Cinquanta queste due anime hanno potuto convivere e sono conosciute
Perché soprattutto dopo i cinquantacinque il grande obiettivo del mondo politicamente parlando è stata l'apertura a sinistra e quindi diciamo così la formula di centro sinistra il superamento del centrismo
E la formula di centro sinistra che come tutti sanno
In Italia si è affermata dopo il mille novecentosessantadue
Egli però che comincia il problema
Questa formula di centrosinistra deve essere una formula in qualche modo autosufficiente
Che isola sulla sinistra i comunisti e sulla destra diciamo la destra anche liberale ma soprattutto la destra missina
Oppure deve essere una formula che si apre progressivamente a sinistra e che in qualche modo guarda guarda progressivamente anche all'universo comunista qui
Cioè la differenza di sensibilità
E Ernesto Rossi come sapete
E con l'astrolabio è un po'
Il laboratorio in cui si forma con la categoria degli indipendenti di sinistra che già furono eletti nel sessantatré ma che soprattutto il furore sessantotto che in qualche modo entrarono in Parlamento e che erano
Pro uomini
Il primo per fra tutti Ferruccio Parri che veniva dal mondo azionista e veniva dalla Resistenza e che in qualche modo e come dire sia crede di poter ormai essere in Parlamento come eletto nelle liste del Partito Comunista ecco Pannunzio non fa questo sviluppo
Quindi una parte del mondo segue Ernesto Rossi un'altra parte resta
Con Pannunzio nel mondo
Ma è anche vero che gli ultimi anni del mondo o il mondo finisce ecco voglio dire questo emorragica probabilmente è fatale al al al quotidiano intanto nel sessantaquattro muore
De Caprariis che non abbiamo ancora citato ma che è un altro personaggio importante all'interno del mondo
Era morto nel cinquantanove Carlo Antoni anche questo è un altro personaggio importante a livello del mondo tutte e due facevano parte della cultura antitotalitaria non te la cultura radicale
Il il e quindi il mondo si esaurisce ora in gergo l'operazione di Scalfari e che è stata
L'operazione chiara lui ha fatto riferimento questo filone
Diciamo
E radicale che guardava a sinistra
è e da subito con la Repubblica
Per tale da Repubblica è stato la più grande avvenimento giornalistico degli ultimi decenni per del del Novecento e quella che ha fatto la politica italiana per alcuni aspetti
E e e la sua il suo orizzonte politico si è avverato politicamente perché sostanzialmente le la e le diciamo così l'incontro culturale che ha avuto in testa fra certo Uboldo liberale un certo mondo radicale valicare un certo mondo cattolico di sinistra e
I post comunisti questo questo tipo di di di di rapporto si è avverato
Quindi Scalfari
è stato un genio della del giornalismo non io lo apprezzo molto ma però bisogna riconoscere oggettivamente la sua statura e la Repubblica oggi non più è molto il sono finiti i giornali ma i quotidiani sono finiti ma almeno finché la diretto a lui è stato certamente una
Un un un un un un uno strumento di politica e di lotta politica ma nel mondo queste due anime su c'erano presenti a un certo punto si è avuto
Una rottura e e ciascuno appresso la sua la sua la sua direzione e questo venne non credo che abbia molto avvantaggiato la cultura liberale in Italia che già era
Dopo i sessanta era in qualche difficoltà ma fra le morti e le divisioni come dire sia poi in qualche modo
A meno che non si voglia vedere questo è un po'il tentativo ci fu anche amico Nicolosi che vede liberali dappertutto ma io qui penso che i liberali poi bisogna un pochino come dire
Valutare antiche per quello che dicono e per le posizioni che hanno detto questo perché tutte queste osservazioni erano però scusate poi mi mi un altro
Per amicizia che io ho avuto per il suo autore ma anche per il valore che ha avuto questo libro io devo ricordare il libro di Antonio Cardini sul mondo e ecco voglio dire che è un libro diciamo di un allievo di Roberto Vivarelli forse Cardini avrà anche per la sua cultura e di carattere socio economico avrà avuto un pochino sottolineato come dire contributi di Rossi su contributi la sua lotti liberiste
E eccetera eccetera però sul mondo è forse ancora oggi
Il volume diciamo
Complessivo immobili un po'le le le
Poi il nel mondo c'è anche un filone anticlericale che a me interessa particolarmente ma ora non voglio parlare di Carlo Falconi che invece meriterebbe e meriterebbe una una una a una trattazione a parte
Però vedete tutte queste questioni sono nate dall'intervento del professor Pagliani che noi anche per la sua
Perché bisogna dire pane al pane e vino al vino teme i piemontesi non se sembra che abbiano una tradizione di cortesia e invece abbiamo avuto una una una mentre il vento abbastanza abbastanza Franco è abbastanza deciso
Ora la parola appunto al nostro maestro
E Piero Craveri
Che salutiamo ecco da cui diamo la parola
Grazie
Sì
Grazie non so se mi scusi Sergio aiutare la mia
L'immagine
Sì sì preso
Benissimo c'è molto che era un essere allora Luca tenuto molto volentieri
Sono contento di poter dire alcune cose su Pannunzio
Tra l'altro
Mi permetto di dire attorno su
Niente rendendo prove giornalistiche proprio sul mondo ma era i primi anni Sessanta molto tempo fa
La iniziare
Mettendo ma cento fuoco
Il problema della cultura di Pannunzio
Pannunzio era uomo colto gli uomini colti hanno senta al fondo per le loro sul letture per i loro studi un nocciolo fondamentale che può essere ideologico filosofico
Pannunzio
Ora
Un conoscitore profondo
Della filosofia contemporanea
Non sappiamo
Ma la sua biografia
Presa alla leggera a studiare estetica di Croce negli anni Trenta
Ora come molti
Per la platea di questo congresso saranno un libro di filosofia non è un romanzo non è nemmeno un libro di storia e qualcosa di più complesso
Che per
Realmente cogliere quelli che sono i suoi assunti generali occorre passare attraverso una sequenza di passaggi logici
Per fa sì che la vettura sembra proprio mentre uno studio
Questo liberamente
Perché non era professore da un
Non fu nemmeno filosofo
Ma questo fondo di cultura
Vienna
Pannunzio cioè
Vorrei fare riferimento a una pagina di scalzare
Lo faccio con qualche timore sentito quali geni
Dicendo giustamente
E non si può nemmeno di repressione o che non si può dire che sia una gradito e Nunzio ma nemmeno un prosecutore un seguace
Cioè tra i due lo dico per inciso
La profonda diversità di
Innanzitutto della struttura l'integrità morale di Pannunzio che non è quella di Scalfari
E poi dopo anche nella profondità della cultura di d'Annunzio Scalfaro naturalmente è stato un brillantissimo aggiornata giornalista
Una persona
Di grande qualità
Che però come e di quelli che hanno sempre cercato di salutare sul cavallo vincente
Destini poi dopo negli anni ottanta
A fare fa anche il modo
L'apripista il suggeritore nel partito comunista
Non è la storia di Pannunzio
Ma
Dicevo cito perché proprio
In cui nel suo libro dei ricordi scalzando la sera quando andavamo a via Veneto
C'è una pagina significativa non c'è un solo punto loro andavano a un caffè via Veneto
Sono andato in giro a trovarlo qualche volta
Tra non c'era un sequenza tornava spesso a casa molto si svolge attaccasse mi si diceva che era un'abitudine Lucchesi che comunque con lui molti avevano preso a Roma
Non c'è più quel
Ora Barracco
Quale ancora andavano a via Veneto
E Illy dice scarsa richiede un certo punto c'erano discussione c'era Moravia c'era Flaiano c'era lui stesso
Elevavano molte critiche
Alla soprattutto all'opera di critica letteraria all'incrocio
A un certo punto Pannunzio che rappresenta scarso dice Scalfari
Scacco accendendosi compassione come non gli era solito di frequenza
Lei cominciò a spiegare Cafaro buon giornalista riferisce bene abbastanza per il cantante
Per cominciare a spiegare come filosofica di Croce nelle forme dello spirito
Quattro furono dello spirito sono tra loro distinte
E come
L'una non è legata all'altra può esserlo ma non necessariamente legata all'altra
Ne esce comunque tutte hanno nei dovrebbero quel poi sono vere dovrebbero avere intensi canzonetta con la forma etica dello spirito
Insomma una descrizione del sistema crociano
Molto
Di vivace vivace
Perché andare in segno per la facilità con la quale Pannunzio maneggiava questi argomenti
Pannunzio fu crociano
Poi profondamente grossolano
Per quel che riguarda il suo approccio filosofico e alla cultura
Non lo farò in politica omesso di roccia questa distinzione
Nesi nei suoi rapporti intervengo rapidamente a descrivere se anche l'elemento politico
C'è
Ma
Pannunzio cerchi piuttosto Salvemini comunque aveva e a un certo punto si mise a costruire un disegno suo era quello che l'unità delle forze laiche
Possiamo
Posso anticipare una conclusione
Panucci ha avuto un'importanza fondamentale nella storia della cultura italiana
Nel Novecento perché
Si vede in gran parte a lui in grandissima parte da Luís e al mondo
Se
La cultura laica storicista crociana non se lo conosce Anna
Ha ricevuto a mantenere un ruolo accanto a quella cattolica accanto a quella comunista
Mi sento coi insomma l'attacco comunista
Caro venne subito nel dopoguerra è apparsa di Togliatti insomma POR
Soprattutto gli Alicata avviare secondo la cultura crociana la cultura laica
E e lo spazio coi dopo comunisti la cultura comunista riuscì
Ad acquistare
Nell'insieme della cultura italiana sono corso
Non sono d'accordo assolutamente conosciute certamente
La cultura laica mentre dal punto di vista politico diciamo di sui progetti di mantenere una posizione di terza forza
L'indicazione del percorso che voleva costruire Pannunzio
Non riuscì
Urso chi mi ha preceduto fatto riferimento al centrosinistra nel centrosinistra fu
Come dire un calvario verrà
Per D'Annunzio per il gruppo del mondo per il preannuncio avevano fondato il Partito radicale proprio per questo
Nel senso che si resero conto e i socialisti non ce la faceva nomina non erano riusciti a rompere la crosta nel sistema di potere della democrazia cristiana soprattutto con la sovrapposizione del sistema partitico preziosi sullo stato uso le funzioni di governo
Dicevamo grammi sessanta sono le amnesie più turisti perché sono gli anni in cui questa consapevolezza
In attesa che qualcosa succede
Continua
Si vede quel progetto il progetto del centrosinistra sciogliersi in quello che è stato a anche portato con sé risultati positivi
Ma tuttavia nel complesso non ha rappresentato una svolta per la politica italiana
La conoscenza
Con
Merger
Per la pubblicazione del carteggio tra Klose entra Nunzio molto ben curata acqua gliene
Nei rapporti tra i due iniziano intorno al Risorgimento liberale
C'è una lettera di di Pannunzio quello invita supera
Collaborare al Risorgimento liberale
Che
Produce conosce Pannunzio e ne apprezza proprio la solidità ha una sua solidità
E non è così frequente non restano e non viene ora e non è mai stata così frequente la sua solidità culturale
La collaborazione al volo di un collaborazione
Va detto che il cui siamo nel quarantaquattro messe in ombra
Ora quello è un anno siamo prima della Costituente
Risorgimento liberale un giornale moderato il centro liberale
Anche se non votano per il partito liberale
De l'idea
Che ha cinque Simón questi uomini di cultura hanno essendo liberali e che il Partito liberale potesse avere
Nella nel nuovo regime politico una posizione risorsa
Proprio perché il Partito Liberale gioco male le sue carte
De Gasperi che era un uomo
Non solo di grande levatura terrà un grande statista ma era anche un uomo molto abile nel gioco politico
Mando avanti cartesiane
E invece la rottura del governo Parri è impossibile sino al consiglio il regime dei nemici dei CLN
E naturalmente questo album perché perché permise a avrei caso di Dini rimanere una posizione di centralità Marx maggiore nel sistema politico allora tant'è vero che la candidatura di De Gasperi al Presidente del Consiglio destinata a far gola Palmiro Togliatti
Ora
Elezione della Costituente
Furono colpo duro
Perché il partito liberale
Adesso non mi ricordo più una percentuale di Marzio Mario per devono non coscienza
Non marginale ma certamente quello che venne fuori perché
Elettorato italiano sostanzialmente monopolizzato da una parte del partito cattolico dall'altra dal partito comunista
E già unito il partito socialista
Allora unito il partito socialista
Naturalmente da questa
Considerazione nacque
Secondo il mondo è nato
Prima
Come idea Renato prima del quarantotto si tendopoli la carta del quarantotto sepolto davanti al carro del quarantotto e quella fu ancora più riduttiva che non
Quella della Costituente la democrazia cristiana raggiunse del quarantanove virgola cinque per cento dei voti alla camera
Lo spazio i liberali avevano commesso anche l'errore
Di università qualunquisti
Il cui elettorato si era disperso Chéreau disperso che erano al momento della costituzione del governo De Gasperi quarantasette
Scrive Gastone
Aveva chiesto all'auto che era uno dei grandi finanziatori del i giorni
Ti prenderebbero aveva illuso perché dei deputati qualunquisti le diedero contro il governo De Gasperi sono gli permisero la rottura con i comunisti naturalmente con questo è sostanzialmente verso interamente le loro funzioni
Rare il sodalizio liberale qualunquista fuggito dall'inizio punto avranno per il partito liberale nessun questo era già avvenuta per la prima scissione una sinistra liberale
Conti Colucci il cui nome D'Annunzio era sostanzialmente il leader
Pericu incrocio ci voleva dare da mangiare rammaricato quindi quando
Anzi nel quarantotto
Conosce
Pannunzio
Diede dita
Al mondo eccome se ricomincia c'è un rapporto e il nuovo rapporto nuovamente a un rapporto rapporto che sarà più in qualche modo interrotto
La partecipazione di Croce
La risposta di crociera perché la situazione dei crociati fu immediata
Cresce anche l'aveva capito che
Lì nasceva uno dei
Dei dei pochi strumenti gli organi
Forse non rappresentativi
Della cultura liberale laica
E incomincia a collaborare
Sono mi sembra trentaquattro trancio cogliendo in quel quadro Monsanto un quaderno bianco alle il numero a tutti Sandro sono trentaquattro i contributi che incrocia diede
Tra il mille novecentoquarantotto del mille novecentocinquantadue
Ricordo soltanto alcune cose
Che sono di maggiore rilevanza
La maggiore di tu
Allungare recensioni del Croce va
Avendo letto penale uscito in inglese il libro di orrore nell'Ottocento mille novecentottantaquattro
Veramente ho riletto
Per svolgere questo modesto ufficio quest'oggi
Sono severamente pagine
Di grande penetrazione anche scrivere
Il tema di orario per il tema dell'uomo lei si trova chiusi sono lo stop non paritarie per i quali sono gli elementi diciamo che determinarono convenzione non si uniscono per condizionarne interamente la vita
De Crocco voce rare
Dalle Indro
Una teorizzazione del in questo stretto dello stato totalitario che
Per profondità di notorietà mi ha ricordato il bellissimo libro di Venus l'ardente prigioniera tutti voi conoscenza che il libro
Cardinale sul problema del rapporto tra l'individuo libero in un sacco in uno stato sanitarie
Conosce sul mondo
Siccome era ferocemente attaccato
Da sinistra
Va continuamente vendere attaccato sul suo
Sulla sulla basata sull'analisi del maschilismo versione sul sul suo rapporto con la filosofia idealistica del quindi
Diciamo cioè una serie di precisazioni Puntius sanzioni sull'ordinamento incasso un sistema eccetera
Si sono invece trattarsi proprio direttamente
Che hanno tendenzialmente valore se vogliamo politico o se vogliamo indottrinamento ideologico
E cioè anche una polemica diretta sul marxismo
Angela oggi è interessante perché
Favorire suoni l'elemento di quella
Con
Come tutti sanno sostanzialmente inizierà la sua attività filosofica
Con la bresaola
Di ritorno a marzo
E prova subito degli elementi diciamo di distanza dall'opera di marzo
Ma questo lo porta
E si iscrive anche avrà gravi molto vicino a buon curati pesci scrive anche un anno al Partito socialista
Con la voce
Da questa esperienza segue tutto il dibattito allora molto intenso della Seconda Internazionale
L'elemento che sino a un certo punto passato e anche oggi donazioni scrivono l'estetica poi dopo diciamo prendere un'altra strada Croce e da lì
Nascerà successi alla sua attenzione
Perciò il movimento socialista la biblioteca di Comencini in questa fase aveva comunque molto ricca in questa fase pecca di testi
Direi di sì degli sviluppi della cultura socialista
L'Islam
Non arriva alle una croce era suo interesse verso il marxismo e si ritrova mille invece non lo stalinismo
Nel marxismo
Nel marxismo
Di cui è nutrita da una nemica comunista nei suoi confronti
Accogliendo in questo punto quello che era stato il passaggio interno al marxismo on line
Perché lei viene spostare il capolista i punti di partenza diciamo così della rivoluzione della costruzione dello
Stato socio della società socialista
Disposta dalla classe operaia com'erano
Marx ma se la classe operaia il soggetto
Il Lina occorsero cogliere bene la croce il passaggio del terrazzo dalla classe operaia al partito della classe operaia il partito che è il partito guida della classe operaia
E poi il terzo saggio con la conclusione dello Stato
Allo Stato chavista subirà il quale si conclude diciamo così sì organizza la struttura totalitaria per la società sovietica
Sono ancienne però
Conoscendo conosce
C'è Dionisio Gallo
Marxismo
E alla fine del secolo decimo stavo
Leggendo queste poc'anzi non si capisce come lunghe code a questo questo passare in questi passaggi davanti a questa profonda traccia un pensiero
Per fa
Dei partiti comunisti dei partiti che si dicono marxisti ma che sei
Ormai con staccati profondamente dalla ricevere sinistra
Un altro elemento
E ho trovato di carattere più direttamente politico
è una considerazione la considerazione che gli fa sul liberismo
Tutti sanno che
C'era stata una polemica
Molto forti voce Einaudi su questo tema la libertà economica
Liberissimo liberismo come libertà economica
La priorità vera libere per Einaudi la priorità vera libertà economica come principio fondante della libertà
Istituzionale
Io un validissimo
Dentro c'era invece c'è il problema della libertà mormorava che è libertà tutto interno all'individuo
E c'era anche l'idea
Che l'individuo
Ho
O cercare tentare comunque scorsa sia di essere libero anche di una seconda volta aiutarle
Cosa che mi sento questa responsabilità nella denuncia basta pensare alla grande letteratura sovietica sovietica e russa
Del del Novecento
E qui benissimo internazionali
Con le domande non fanno sempre
Giorni
Lega nazionale con Croce mi domando sempre una ragione Einaudi aveva ragione procedere consentono in ragione di otto due perché al TAR in qualche modo consentire e quindi qui c'è un gran
Un passo in un in un articolo che in con una nota in croce sul liberismo in cui dice sostanzialmente questo cioè ci tiene
Ora riproporre la distinzione
Ora una libertà morale la libertà
Economica ma dice delle disappunto credo due possono coniugarsi
Nell'area che e che una cosa guardare in astratto questi processi è una cosa ricordando che nel concreto in cui l'unione con lo dice chiaro
Ci sono altre cose
Sul quale
No
Non mi sono sono sono sarebbero
Cioè naturalmente
Quando Pannunzio col suo gruppo Carandini Olivetti gli altri rientra nel partito liberale nel mille novecentocinquantuno c'è naturalmente loro caro a Trondheim riconosce
Ma a cui voglio solo relativamente a marcare
Che appunto con tornare a mangiare
La differenza che
Il registro
Il rapporto tratta non c'è alcuna voce cioè per quel che riguarda l'impostazione culturale
La radice fra cinque società la struttura filosofica riprende il pensiero un siero
Invece
Avrà
La traiettoria politica che Pannunzio cerca di costruire rimarrei sentivo che il Cremlino ai quali ieri esecutivo il presidente su queste cose
Si sono già soffermarsi
Il quarantotto
Un momento momento nel quale un mondo
Da innanzitutto il mondo accusa caratteristica
E riesce a unire tutti perché va accorciata Salvemini
Ai
Anche i sassi olistiche
Erano finiti
Penso a Valiani è lo stesso Calogero
Erano finite nel resoconto popolare
Opposizione principale partito cattolico
E che naturalmente nel quarantasette soprattutto i fatti
Argini succedono in Europa orientale esprimono a rompere
Entrano nel mondo entrò nel mondo
L'annuncio grandissima corrispondenze
Con tutti penso a quello di Valiani nell'esempio Colletto né una cattiva dizione Karzai
Da Massimo Teodori cattiva dizione perché nona
Non ha no teme una io credo che
Questo convegno convegno potrebbe uscire un'idea di fare
Un volume
Con l'asciutto una scelta di corrispondenze
Se ne potrebbe fare uno politico con cui ci segue risulta prendendo vari corrispondenti
Lega Nord c'è si potrebbe seguire
Tutto l'arco
E la storia italiana che avrà
Dal centrismo accento siciliano Cinzia al centrosinistra
Ne avrebbe sicuramente di una cosa molto interessante
è un altro relativo all'originario problemi culturali sul mondo hanno spinto tutti hanno spinto
Stanzia a questo punto di vista un giornale straordinario
Barocco non proprio la recessione da Chiaromonte al caro a Chirac
A
Persino il vecchio Baldini l'ecatombe ridurre inutile Carangidae hanno scritto
I maggiori letterati italiani
Sono
Gli ho dato uno sguardo caro
Mi sono che invitante dalla camorra per l'elezione della Camera dei deputati ma là sopra sono un grande lavoro da fare
Come l'assonanza questo lavoro ci faccia
Io
E con dichiarando la piena disponibilità aveva un'opzione atroce anche a partecipare eventualmente a un lavoro di questo genere
Di rilascio
Ringraziamo moltissimo di essere stato invitato pedalato senza con cui viene trasportato grazie
La ringraziamo Piero Craveri che insomma è un maestro della della nostra generazione
E del dei più giovani per quello per le puntualizzazioni che ha fatto in questo suo intervento in effetti sulla cultura filosofica di di Pannunzio e e sul suo rapporto con Croce e anche per
Le osservazioni che ha fatto sulla convivenza all'interno del mondo almeno per tutti gli anni Cinquanta di anime diverse ma credo che il il programma diciamo che abbiamo davanti i queste anime poi emetterà
Sufficientemente in in luce e poi mi pare molto interessante questa proposta finale la scelta del card dell'epistolario insomma di Mario Pannunzio perché lo ripeto al di là di tutto per lo meno per persone come me che non l'hanno conosciuta opere per tanti motivi
Il personaggio mantiene come dire zone d'ombra e e quindi zone che forse le lettere forse i rapporti possono maggiormente illuminare ora e sì io immaginavo no
Ecco ma il suo Mimma mi immaginavo questo immaginavo come ad altro canto io sono stato un po'loquace però
E le le le presidenze pure le presidenze notarili non non appartengono cioè non mi non
Perché non le molle quindi e poi abbiamo avuto l'intervento che era previsto domani mi sembrano delle delle di di Piero Craveri per cui la nostra amica e collega Anna Maria Longoni parlerà oggi nel pomeriggio allora ecco quindi siccome è l'ora di pranzo credo che si possa concludere la seduta c'è una un intervento ah ecco vuole si può fare gli interventi ancora come sappiamo il dibattito come si diceva una volta cioè un un un già congressi sta che ha chiesto la parola
Professore volevo allora
Sì io il presidente per per mi concesse quest'intervento io parlerò domani quindi già so abusando un pochettino il dello spazio e del tempo del del convegno ma ci tenevo a fare una precisazione che mi sembra importante quanto al ad Ernesto Rossi e al Rossi dopo la conclusione del rapporto col mondo
Cioè quello che mi preme sottolineare che una ricostruzione di Rossi come non antitotalitario dopo la chiusura della vicenda del mondo è una ricostruzione
Che non trovo propriamente fondata e a riguardo
Ci tenevo alla legge una lettera del sessanta treni
Che lo si indirizza non a qualcuno ma Marco Pannella
E quindi siamo già nel periodo Astrolabio fondato negli scrive così
Apprezzo molto gli sforzi che fate per diffondere le vostre idee sui problemi della pace della libertà delle istituzioni repubblicane della collaborazione con i socialisti e con i democristiani condivido quasi tutte le vostre idee ma io sono molto più preoccupato di quanto non dimostrate di esserlo voi di non lavorare per il re di Prussia
Le la esistenza nel nostro Paese di un partito comunista molto più forte di quello che sono i partiti comunisti negli altri paesi europei
Partiti tutti quanti finanziati ed eri diretti dal Cremlino quali strumenti della politica estera dell'URSS che ha esigenze militari e di espansione imperialistica analoga a quella delle altre grandi però al Potenza
Prende molto definisce difficile tenere le posizioni democratiche di sinistra
L'atteggiamento assunto a suo tempo da comunista i comunisti nei confronti della monarchia dei Patti lateranensi la loro continua a fare per la collaborazione al governo con la DC
Il loro immediato allineamento tutte le posizione prese dal governo sovietico confermano secondo me che non possiamo fare affidamento sui comunisti per una politica a lungo raggio
I dirigenti comunisti se ne fregano dei principi dell'ottantanove se ne fregano della difesa dello Stato laico non danno alcuna importanza conservare una certa coerenza fra quello che fanno oggi quello che hanno affermato ieri
Non hanno un attimo di esitazione assegnarci per la strada se viene una nuova parola d'ordine da Mosca
Sono i gesuiti moderni il loro unico vero permanente Obiettivo e la grandezza dell'URSS qualunque cosa diventi e da qualsiasi persona sia rappresentata in certi momenti può essere necessario affiancarci ai comunisti per azioni particolare
Ma non dobbiamo mai dimenticare che i comunisti qualunque siano le loro professioni di stima e le loro promesse ci considerano dei borghesia intendono adoprarci solo come utili idioti
Si può anche mangiare la zuppa col diavolo dicono gli inglesi ma occorre adoprare un cucchiaio col manico molto lungo
La relazione prestare intervento di Rosi mi fa molto piacere che io sono un ammiratore di Ernesto Rossi è la seguente diciamo per si si diciamo pure però che l'ambiente che si muoveva intorno a Rossi lo non lo ascoltò
Ecco a quest'ora ecco e quindi come dire fece esattamente il contrario di quello possa è vero si è morto il sessantasette o mi sbaglio ecco quindi sì sì però diamo la parola Piero Craveri se
Quattro ed era una cosa sì
Certo certo di pure
E ma sorge il problema del rapporto non sempre annunzio ma qualcosa ma nella rottura
Va bene perché quando Cifola all'espulsione di Piccardi nella polemica contro Riccardi serve no la
Sostanzialmente la fine del board in quel in quel partito radicale coi quali nel nel se l'assunzione per la propria parte lui fece un'altra cosa
Rossi è il professor Pardi Riccardi
Ecco una frattura sì quello c'è ancora il personale
Credo di poterlo dire avendo ottantasei anni che avvengono tra leggi
Si dedicarono profondamente quel a quella l'origine del distacco non c'è match
Ma l'elenco di carattere culturale
Fatto sta però che la rottura complicati perché forse il il voi sapete che Renzo De Felice lo storico aveva pubblicato nel mille novecentosessantuno comma su gli ebrei italiani sotto il fascismo
E Renzo De Felice in una noticina
Leva mostra aveva attestato che Vincenzo Picardi noto collaboratore del Mondo giurista aveva partecipato a un convegno in Germania nella Germania nazista insieme ai giuristi nazisti
Questa in questa questa noticina fu messa in evidenza sul sul mondo e e da qui nacque ovviamente una rottura fra Piccardi e il settimanale e una serie di collaboratori che
Spettro dalla parte di Picardi è un'altra serie di collabora io ho sempre avuto l'impressione ma io avevo nove anni nel mille novecentosessantadue piedi ho sempre avuto l'impressione che questa rottura personale nascondesse anche
Sensibilità politiche di tipo diverso che lady che poi furono messe in mostra negli anni successivi perché l'ambiente che segui Piccardi e Ernesto Rossi ebbe una traiettoria politica nonostante come dire le posizioni personali di Rossi
L'ambiente che restò nel mondo perde un'altra tra l'altro Fini ecco mentre l'astrolabio continuo perché vedete quello che è interessante è il fatto che alcuni finiscono e e gli altri inserendosi in quella traiettoria poi hanno una storia e a non lo svolgimento e questo è anche è piuttosto piuttosto è piuttosto interessante piuttosto rilevante ecco io ho avuto sempre questa impressione che in realtà
Quella convivenza che era stata possibile negli anni Cinquanta fra elementi radicali non intendo radicali intenso partito intento culturale ecco in e liberali che secondo me solo due tradizioni diverse
Mentre il Mondo di Pannunzio
Negli anni Cinquanta questi due tradizioni era stato possibile che convivessero poi dopo il sessanta
Dopo il centro sinistra ho l'impressione che invece avessero difficoltà a condividere questa è una mia e è una mia lettura posso accusato può essere una lettura come dire è sbagliata con la
Alla sua
Chi
Non dico
Ecco la questione trova persone anziane ma certo ma certo ci fu del del del dell'astio terribile che che si che determinò queste così però negli USA realtà ci fu anche un dissenso politico cioè le due anime del piccolo partito radicale
Si stavano dividendo
Una
Vicina al Partito repubblicano dalle l'alleanza elettorale
Che poi naufragò miseramente
Col partito repubblicano porto a la Malfa portò a dei rapporti di un certo
Tipo con una parte di radicali Cattanei Carandini e via discorrendo e un'altra parte in cui c'è già
Uno scalo storiche per e consigliere comunale a Milano nel cinquantasei
E che e consigliere comunale socialista a Milano cioè quella parte che vuole guardare al Partito Social Challis quindi repubblicani vicini alla male insomma e gli Scalfari anni già in quell'epoca
Ecco due scelte che renderanno
Quasi impossibile la sopravvivenza del partito
Radicale che rinasce adottarono di Marco Pannella ma se noi dobbiamo fare una storia del Partito Radicale di Pannella noi dobbiamo partire da un'altra storia
Perché anche nella vicenda Piccardi ecco Pannella
Vola alto non si misura liscia nelle polemiche che invece caratterizzarono in modo in modo squallido ecco la avvicenda Piccardi
Difficile arrestarlo cioè il Danilo Breschi che vuole intervenire è l'ultimo intervento
Benissimo mi sentite sì ecco saluto anche a casa professor Craveri
Professore amico Andrea Ungari
Perché c'è un punto che ha toccato professor Guagliani che credo decisivo parlo ora a livello di culture politiche
Che sta emergendo credo emergerà sempre più in questo convegno in questo Roberto vertici può dirci molto cioè
Qui c'è veramente nel primo ventennio repubblicano l'eredità della storia dell'Italia liberale perché è la distinzione parlo di famiglie politico ideologiche tra liberalismo e radicalismo nel senso dell'estrema no da cui nasce può in modo diciamo di sono i radicali
Nella nell'ultima parte dell'Ottocento il giudizio sul Risorgimento come è stato compiuto nei primi anni Sessanta Bamako maturazione l'operazione togliattiana di egemonia culturale qui ci potrà vedere molto Roberto PET-TC a livello di cattedre di storia di istituti storici
Per cui c'era una convergenza curda punti di partenza differenti tra Gramsci e Gobetti nel giudizio comunque
Derogatorio già negativo se non liquidatorio del Risorgimento una visione che porta sostanzialmente a far sì che appunto liberalismo e radicalismo Sidi parigino e è interessante che quando poi il partito radicale viene preso culturale veniva menzionato da Pannella Pannella da come la vedo io opportuna cultura
Che è vagamente liberale ma di un liberalismo che non ha più addentellati con la storia e la tradizione nazionale ma è sostanzialmente d'oltre oceano
E quindi parlo a livello diciamo di storia culturale e anche delle istituzioni culturali era solo questo aspetto ma questo è molto importante perché arriva sino ad oggi oggi parliamo spesso di liberali in realtà abbiamo una tradizione radicato
Che liberale quasi più radicale arriva sino ad oggi sino stazione diciamo pure anche la storia da sinistra contemporanei vidi nelle ultime segreteria grazie il
Italia dovreste ha toccato un punto direi fondamentale il giudizio sull'Italia liberale
Questo è a e sul Risorgimento e sull'Italia liberale arresto era un altro come dire discrimine all'interno del gruppo del mondo perché i liberali diciamo Mario Pannunzio
A cloche nel famoso dibattito compatti alla Consulta nei film nell'agosto del mille novecentoquarantacinque quando comincia la democrazia in Italia
Le le Italia prima liberale è stata la Ternana una democrazia o la democrazia nasce oggi
Mille novecentoquarantacinque crochet e i liberali fanno proprio nelle dittature Risorgimento e dell'Italia liberale per loro non è
Inevitabile che l'Italia liberale finisca nel fascismo
Il fascismo non è la rivelazione dell'Italia liberale ma è una rottura con l'Italia liberale e si tratta nel quarantacinque di riprendere quella tradizione e ti svolgerla nella nuova situazione
Guardate
è un argomento anche la valutazione della Grande Guerra come parte dell'Italia liberale
Roma Cesario Romeo dalla Grande Guerra da italiana arrivava un giudizio positivo e del ruolo che aveva avuto nella storia d'Italia
La l'Italietta aveva dimostrato di essere una grande potenza e sedeva nei quattro grandi avversari
E vorrei addivenire Elena Russo lui e anche contro dice a Jack scese partito volontario non lo so ma questo le finalità di uno che ha novanta anni ci si contraddice tutti
E tante volte però voglio dire il il il giudizio sull'Italia liberale è un altro disco discrimine e sul Risorgimento
Su questo punto
Pannunzio e i liberali hanno perso la battaglia ricche il richiamo oggi oggi il richiamo come dire a questo punto è un ed è una rovina
Per la cultura italiana perché uno stato che non a un principio uno stato che non ha una una una una una base da cui partire che è stato uno Stato a cui un popolo a cui si dice che ha sempre sbagliato che è sempre stato limitato che tipo di autostima può avere e se non c'è un'autostima da parte di un popolo che tipo di sentimento di stare insieme perché si sta insieme
Se siamo un popolo di falliti
Questo è è il messaggio a cui come dire la purché che in in gran parte da qui infatti la via di fuga l Europa
L'unica via di fuga che sia
Ecco che il il e che tipo di di di di di
Senza punti minimo di autostima non è possibile tenere insieme un palo un popolo è una nazione su questo ci sono i sociologico e lo dicono non lo dico io lo dicono gli studiosi di di di delle culture politiche eccetera eccetera
Comunque questo era un altro discrimine è un altro tipo di
è un altro tipo di di
Di sensibilità diverse ecco che esisteva all'interno del mondo credo che con questa mia sproloquio credo che si possa concludere la nostra mattinata io ringrazio tutti i partecipanti in particolare quelli che erano presenti ma anche lontani
Ma Andrea Ungari dette Piero Craveri che ho rivisto con grandissimo piacere e e quindi ci diamo appuntamento oggi pomeriggio quando i lavori si riprenderanno alle ore quindici
A a Palazzo Bernardini non qui grazie