Collegamento con David Carretta da Bruxelles sul veto dell'Ungheria agli aiuti per l'Ucraina e il conseguente stallo della revisione del bilancio europeo

Sì buongiorno a voi a quarantotto ore da un vertice considerato decisivo per l'Ucraina i capi di Stato e di governo devono uscire dallo stallo provocato dal detto di Viktor Orban a dicembre su un pacchetto di aiuti finanziari da cinquanta miliardi di euro per chi è vero è fondamentalmente il causa nei negoziati tra Brussel e Budapest
Due le ragioni Orba Anna non sembra voler fare concessioni e dunque accettare d'accordo su questo pacchetto di aiuti ma non solo anche la revisione del bilancio pluriennale dell'unione europea dall'altra parte diversi stati membri sono esasperati da questa attitudine perché considerano l'Ucraina come una questione esistenziale per l'Unione europea e per questi stessi Stati membri e evocano fondamentalmente delle sanzioni nei confronti dell'Ungheria di Viktor Orban
Prima sanzione di cui si discute anche se non è ufficialmente sul tavolo l'articolo sette del trattato che prevede di togliere alcuni diritti legati all'appartenenza all'Unione europea un Paese membro che viola in modo sistematico i principi fondamentali come lo Stato di diretto compreso il diritto di voto dentro il consiglio a Bruxelles questa viene definita come l'opzione nucleare
L'Ungheria già sotto procedura per l'articolo sette ma finora non si è mai passati alla fase successiva di questa procedura
Cioè le sanzioni vere e proprie perché serve l'unanimità degli stati membri l'altra l'altra ipotesi che circolata attraverso una fuga di notizie sul Financial Times è quello di un sabotaggio dell'economia
Ungherese con dichiarazioni pubbliche di alcuni leader sulla volontà di tagliare tutti i fondi europei destinati a Budapest provocando così una sorta di crisi sui mercati finanziari
Con l'economia ungherese che già sta attraversando da tempo momenti di difficoltà tutto ciò è stato utilizzato in qualche modo dal governo di Viktor Orbán ha per alimentare la sua narrazione del di una volontà politica di punire l'Ungheria Bruxelles ha sta usando il ricatto contro l'Ungheria come se non ci fosse domani ha detto il principale consigliere del primo ministro ungherese che si chiama
Vallazza Orban ora è chiarissimo questo è un ricatto e non ha niente a che vedere con lo Stato di diritto non cercano nemmeno di nasconderlo nella le rivelazioni del Financial Times su questa questo presunto piano di salvataggio del dell'economia ungherese
Hanno creato ma lei essere anche tra diverse capitali ieri c'è stato un Papa sorta di marcia indietro del Presidente del Consiglio europeo Jean Michel che ha scaricato la responsabilità su alcuni funzionari della sua istituzioni i negoziati proseguono c'è stata ieri sera una riunione degli ambasciatori dei ventisette Stati membri che secondo alcune fonti diplomatiche che abbiamo consultato è stata decisamente tesa non ha prodotto risultati insomma mancano quarantotto ore ancora una soluzione non c'è soluzione che serve anche l'Italia va ricordato perché oltre agli aiuti a chi va il veto di Orban una e diretto contro la revisione del bilancio pluriennale quadro finanziario pluriennale dell'Unione Europea questa revisione include
Alcuni alcune risorse aggiuntive per le politiche migratorie e soprattutto molta più Fest flessibilità nell'uso dei fondi europei fondi della coesione sia quelli del periodo di programmazione precedente fino al due mila venti
Sia che non sono stati ancora spesi sia quelli futuri o meglio quelli attuali che l'Italia continua ad avere qualche difficoltà
A spendere dunque questa flessibilità sarebbe tutto interesse del governo di Giorgia Meloni due buone notizie però per l'Ucraina
Ci sono la prima un accordo definitivo sulla modalità per sequestrare de entrate straordinarie degli asset degli attivi della banca centrale russi congelati per le sanzioni
La seconda è un accordo di principio almeno a livello di ambasciatori sul nuovo strumento per finanziare le forniture di armi che dovrebbe essere dotato di cinque miliardi di di euro almeno su questi due dossier l'Ungheria
Di una messo il veto ma ha scelto un'astensione costruttiva per ora è tutto ti restituisco la linea