"Le nuvole sull'informazione" org. nell'ambito della Festa dell'Unita'

Sull'informazione
Do intanto il benvenuto a Giovanni Pepi condirettore del Giornale di Sicilia a Carmine Fotia direttore di Italia Radio
E vi porgo anche le scuse di Vincenzo vita responsabile per l'informazione del PDS nazionale che a causa di problemi familiari
Non c'ha potuto raggiungere di Beppe Giulietti che non è riuscito a prendere il volo per Palermo a causa di una serie di tamponamenti a catena sull'autostrada per Fiumicino
Intanto do il benvenuto anche a voi partecipanti a questo dibattito qui alla festa dell'unità di Palermo
Ci è sembrato importante che ci fosse un momento di confronto sul tema dell'informazione non tanto perché è un tema che in questi giorni
O domina l'attenzione del Paese
E occupa grande spazio
Su tutti i mezzi su tutti i mass media ma perché riteniamo che il tema dell'informazione
Il tema della comunicazione
Sia un tema essenziale per il modo di essere stesso della nostra democrazia e per le prospettive di ulteriore sviluppo della democrazia stessa
In particolare annoia Caro uno uno slogan l'informazione appartiene alla società civile così come alcuni anni fa dicevamo la giustizia appartiene alla società civile cioè
Da
Cittadini consapevoli attivi dotati di senso critico intendiamo essere presenti anche al dibattito molto travagliato
Che si svolge attorno al tema dell'informazione proprio perché la vediamo come una questione vitale per la nostra democrazia e quindi non un tema da addetti ai lavori tra virgolette purtroppo a volte tante questioni di vitale importanza per il Paese vengono confinate a scontri in scontri più o meno corporativi in questioni in diatribe
Che assumono connotati quasi troppo tecnici che rischiano di escludere
La comprensione la partecipazione appunto della stragrande maggioranza dei cittadini crediamo che invece sul tema dell'informazione questo fortunatamente non accada e però ecco sollecitiamo anche qui ad una grande partecipazione a questo al dibattito intorno a questo tema moltiplicando anche le sedi e le occasioni in cui questo stesso dibattito si può sviluppare in particolare questa sera
La scaletta che io vi propongo che potrà senz'altro essere vivacizzata dalle dai contributi molto stimolanti sia di Petit che di Fo TA potrebbe svilupparsi intorno a tre grosse questioni intorno a tre grossi nodi tematici
Che riguardano sia un po'il livello nazionale di questo dibattito che poi anche delle concretizzazione a livello locale dove evidentemente il ruolo dell'informazione assume anche un grosso spessore
Intanto il grosso nodo della rapporto tra informazione e democrazia così come anche in questi giorni è stato in questi mesi è stato molto agitato
Un secondo punto potrebbe tentare di scendere più in concreto attraverso una puntualizzazione sul problema dell'Antitrust
Oppure se si tratti di addivenire anche ad uno più generale processo di rivisitazione di riforma del sistema radiotelevisivo e informativo
E quindi a questo proposito
Il cammino che proprio dal basso è stato compiuto in questi mesi attraverso la raccolta delle firme sul referendum per il referendum sulla legge Mammì come primo passo in questa più generale opera di
Di riforma è in terzo luogo un tema che
A me personalmente ma anche a tanti che operano nel volontariato all'associazionismo e molto caro il tema delle informazione minore di tutta quella miriade di testate di agenzie di stampa di riviste rivestire che hanno servito da collante e da collegamento
In questi anni
Per molti settori della società e che rischiano di essere completamente travolte massacrate da provvedimenti come l'aumento delle tariffe postali l'abbattimento delle agevolazioni previste
Per tutta un'altra serie di costi eccetera io di proporre quindi di iniziare il confronto intorno a questi tre punti cominciando dal primo che appunto il grosso rapporto che ci appassiona tra informazione e democrazia
Chi vuole iniziare
Il fair play
Come come ci per i tempi
Io
Non nascondo una crescente preoccupazione
Ed è anche un certo disagio ad affrontare il problema dell'informazione in una sera come queste
Proprio per le ragioni che
Gerbino esponeva noi assistiamo in questo periodo
A un dibattito sull'informazione serrato ricco non si parla d'altro
Ma nello stesso tempo però vedo che il discorso si concentra su un sedimento grosso importante dell'informazione
Ma non sul sistema dell'informazione nel Paese
E su questo bisogna essere chiari oggi mi pare che c'è un'equazione che parlare dell'informazione significa parlare della RAI
Di conseguenza parlare dei rapporti tra le emittenti pubbliche e private tra le grandi emittenti pubbliche tale vite di pubbliche le grandi emittenti private
Non dico che il problema non sia questo
O che questo non sia un problema grosso
Però pensiamoci bene di che cosa stiamo parlando in questi giorni
Noi stiamo parlando del potere sull'informazione
Ormai prima delle elezioni e dopo il discorso si concentra su chi comanda chi sta dietro la RAI e chi sarebbe giusto che ci stia
Noi abbiamo alle spalle una un movimento ondivago perché
Negli anni Venti abbiamo una RAI ancora una RAI abbiamo un polo audio che ha allora soltanto audio privato che poi diventa pubblico poi ridiventa privato
Poi diventa pubblico
è il punto fondamentale
è che noi siamo passati nel periodo della democrazia
Da una fase in cui la Rai le emittenti pubbliche si omologa vano alla maggioranza
A una fase in cui poi
Si è cercato di introdurre elementi di pluralismo nel potere di questo sistema è si è passati così dall'omologazione alla consociazione lottizzazione
Queste due esperienze oggi per il giudizio è unanime
Sono considerate negative sotto il profilo democratico
Cioè oggi non c'è nessuno che per esempio difende il sistema di lottizzazione che c'era prima dell'ultimo consiglio d'amministrazione
Meno che mai si difende la televisione di Bernabei
Ma oggi mi chiedo di cosa si discute
Tutte le proposte che ho visto girare a destra e a sinistra
Spostandosi un po'sulla ripetizione del sistema di nomina affidato al Parlamento
Poi a quello affidata al consiglio d'amministrazione dell'IRI
Noi sì stiamo girando attorno a una questione fondamentale che perpetua
Un controllo pubblico sull'informazione che porta direttamente
O alla lottizzazione o l'omologazione
è che questo discorso impegni partiti non mi sorprende
Ma che invece i giornalisti stiano dentro questo discorso mi allarma
Perché a mio avviso bisogna fare una riflessione diversa
Bisogna intanto chiedersi scusate ma
Abbiamo riflettuto veramente sulle ragioni del servizio pubblico oggi che cosa deve essere il servizio pubblico
Guardiamo un momento perché una cosa è concepito il servizio pubblico
Quando non c'era nessuna concorrenza
Quando c'era soltanto la radio e basta e poi la radio la televisione
è una cosa il servizio pubblico quando è insorto un sistema con una pluralità di emittenti private commerciali di radio
Eccoli nel sistema dell'omologazione avevamo che il servizio pubblico la voce dal Governo
Con la lottizzazione iter lettere ai giornali rappresentavano grosso modo la voce dei partiti che stavano dietro
è oggi che cosa deve essere il servizio pubblico
Deve essere un giornale tra i giornali
Deve essere un emettendo che concorre con le emittenti commerciali
Se è questo che deve essere servizio pubblico io vi dico subito che francamente il servizio pubblico potrebbe non esserci
Mi dispiace che non ci sia qui l'onorevole Giulietti
Perché io ho molto apprezzato per esempio tanti anni fa quando da quel convegno di Fiesole
è venuto fuori a un livello alto
Il discorso sulle regole dalla professione giornalistica
Che poi non era il discorso delle regole sulla professione giornalistica
Ma era invece la definizione di alcuni comportamenti che garantissero il cittadino di fronte all'informazione
Io siccome voglio rispettare i sette minuti voglio fare
Voglio enunciare un principio in modo abbastanza semplici
Perché noi giornalisti non poniamo a prescindere dalla questione nomina del consiglio d'amministrazione
Non concentriamo il discorso sulle regole dell'informazione
E non agganciamo a questo discorso sulle regole la ragione fondamentale del servizio pubblico
Che significa regola l'informazione significa per esempio stabilire in modo forte
Quella pari il principio delle pari opportunità tra le forze politiche di governo e di opposizione
Significa stabilire le quarta M. per garantire una presenza tutte le voci
Significa un equilibrio
Che per esempio stabilisca in modo forte il principio della rettifica che spesso viene ignorato e le emittenti commerciali
Ed ai giornali
Significa stabilire un sistema di regole magari
E lasciamo stare qui per un momento sul come bisogna intervenire su quel per affermare queste regole
Ma per arrivare a quel principio per cui i consigli d'amministrazione passano ma le regole restano io non vedo altra alternativa oggi
Per difendere le ragioni del servizio pubblico che quello di concentrare il discorso non tanto
Su come debba essere nominato il Consiglio
Ma su come devono essere gestite
Le reti
E i telegiornali dopo che i consigli sono stati nominati ecco questo è il primo principe e il nodo principale a mio avviso del rapporto che c'è oggi tra informazione e democrazia
E che rischia di essere non irrisolto ma è l'uso da un dibattito che si concentri troppo sui criteri di nomina del consiglio d'amministrazione
Grazie Sofia
Ma io sono abbastanza d'accordo con
Con le osservazioni che faceva adesso Pepi
Però con
Una preoccupazione che vorrei esprimere
Che questa
Il vero problema dell'Italia
E che
Proprio questa riflessione impossibile cioè una riflessione seria
Sulle regole
Anche diciamo sulle regole deontologiche sul modo in cui si esercita la professione
Sui contenuti dei giornali voi
Portano avanti che comunicano al pubblico
Su una serie di comportamenti assolutamente
Censura Pd opinabili
Che il modo di esercitare la nostra professione ha avuto dovrebbe essere questo il centro della discussione
E dovrebbe essere anche
Diciamo quel grande tema che attraversa ormai la riflessione
I grandi i filosofi e pensatori contemporanei riprende penso all'ultimo saggio di Popper prima di morire ha dedicato al tema proprio della televisione al tema non della televisione
Come dire perché vogliamo fare della televisione il centro di tutto perché
Quello in mezzo di comunicazione possiede una Potenza sconosciuta in passato è una cosa inedita
Una capacità di penetrazione
Nelle nella vita quotidiana
Delle persone una capacità di rappresentazione della realtà
Quale mai si era avuta nell'epoca moderna una capacità di influenzare
Persino l'educazione dei nostri figli
Cioè una pervasività dello strumento televisivo
Che impone una riflessione sempre quando dentro
Cioè la la democrazia
E diciamo caratterizzata dal fatto di cercare continuamente contrappesi
A i poteri nuovi forti che sorgono con lo sviluppo delle tecnologie è sempre così questa è la lezione della liberaldemocrazia con cui molti oggi
Si riempiono la bocca ma di cui pochi sanno
Effettivamente di che si tratti a democrazia il sistema dei pesi e dei contrappesi la democrazia il sistema dove nessuno può giungere ad avere un potere troppo forte sulla vita degli altri
E ma questo tema però che dovrebbe essere come dire questi due temi che dovrebbero essere i temi di un grande dibattito anche culturale
Perché ci sono impediti perché noi ci troviamo di fronte a un'emergenza assoluta
Ha un'anomalia è un'emergenza assoluta
Io figuratevi se difendo la lottizzazione della RAI lo sempre contrastata
Ma oggi non ci stiamo più a a una lottizzazione oggi siamo di fronte all'occupazione militare monocratica monocromatica
Oggi siamo di fronte a
Lo
Smarcato dichiarato
Tentativo di occupare militarmente tutti gli spazi dell'informazione televisiva pubblica e privata questo è un grande tema che dovrebbe mobilitare tutte le coscienze civili e democratica del Paese
Questo ha conseguenze enormi
E nasce da una grande anomalia
Nasce dal fatto l'abbiamo detto in campagna elettorale la gente non c'ha voluto credere ha pensato che noi volessimo
Sollevare
Questioni
Diciamo così
Come posso dire di lana caprina per demonizzare Berlusconi la gente ha votato Berlusconi Berlusconi ha vinto e oggi siamo di fronte all'accumularsi continuo
Giorno dopo giorno di una serie enorme di conflitti di interesse
Non vi è un giorno erano nasca uno i nostri parlamentari sono costretti a stare lì con la lente d'ingrandimento a guardare decreto per decreto se non vi sia una qualche norma particolare che forche
Favorisca una delle tante aziende del Presidente del Consiglio e questa è un'anomalia assoluta assoluta nel suo India sulla democrazia del mondo si deve controllare se il Presidente del Consiglio fa un decreto in cui si aumenta il canone al suo concorrente come era avvenuto come sono stati costretti a fare marcia indietro
La Rai avrebbe dovuto pagare da quaranta a centosessanta miliardi l'anno il canone allo stato per l'affitto delle frequenze televisive la Fininvest avrebbe continuato a pagare un miliardo e duecento milioni
Questo si chiama concorrenza sleale
E potremmo proseguire hanno scoperto l'altro giorno che c'era una norma una bambina piccola piccola nascosta in un decreto con la quale sarebbero stati condonati tutti i possibili reati commessi dalla Fininvest come il possesso delle tre reti a pagamento le tre in pay-tv delle più uno delle più due tre più tre e potremmo via continuare ad elencare ma perché dico questo
Non per riproporre un tema che ormai è stato risolto dagli elettori hanno votato Berlusconi adesso questo governo deve governare il Paese
Sarà giudicato la fine del suo mandato il problema e che questo sta creando una situazione di emergenza democratica
Perché abbiamo concentrate io non mi dimenticherò mai le parole che disse Bobbio
Prima della campagna elettorale quando scrisse
Che
La concentrazione Imu unico uomo
Del potere politico del potere economico del potere sull'informazione un solo nome che si chiama totalitarismo
è un totem totalitarismo diverso dal passato non vi aspettate non ci aspettiamo che arrivino con le scarpe chiodate con i carri armati sarà untori totalitarismo suadente come sa essere Berlusconi mi consenta prego si accomodi entrò in casa sua mi scusi Massara sempre un totalitarismo cioè un modello ormai che fa paura in cui abbiamo sei reti televisive che sono dirette da dipendenti o ex dipendenti del Presidente del Consiglio
Allora qui va anche qui la discussione tra pubblico e privato che io farei sulla falsariga di quanto diceva avevi io non sono affatto convinto per esempio che la questione sia pubblico privato in in in astratto teoricamente alla questione e le regole per tutti che non è che il pubblico deve fare
Un servizio pluralista il privato si può permetterà di fare quello che vuole nei Paesi civili non è così voi sapete che negli né in Inghilterra c'è una commissione che giudica molto duramente se esatto perché ci sono le regole però voglio dire
Io dovremmo fare questa discussione ma io prima devo ristabilire un minimo di campo dove giocare
Dobbiamo ristabilire un minimo di campo con le regole un arbitro ci vuole un arbitro qui gli arbitri sono tutti dipendenti dal del del del di uno che c'ha giocato dall'altra parte
Siamo a una situazione che non ha precedenti nella storia delle democrazie moderne altro che Sudamerica siamo di fronte a una situazione allarmante
Ma insomma almeno avesse omesso il direttore del TG cinque a fare il TG due non ci hanno messo il dice diventano cioè siamo a livelli di questo genere hanno ci sono cose di cui io voi subisco vorrei che poi ne discutessimo perché sono cose gravissime cioè nessuno valuta il peso che ha una struttura nuova della TGR quindi sono dei colleghi della RAI che sanno benissimo invece che è la struttura portante dell'azienda
Be dell'Armata in mano
Con rispetto parlando a un signore proprio che è stato un militante craxiano di quelli proprio dell'ultimo del del del della prima ora di quelli proprio Mazzieri nel mondo del giornalismo
E a e poiché è passato con
Forza Italia siamo mica il capo degli ex capo ufficio stampa dell'MSI che diventano direttori vicedirettori generati o delle televisioni siamo di fronte a una occupazione smaccata allora
Altroché lottizzazione allora protestiamo prima contro questa situazione e poi discutiamo delle regole ma adesso noi dobbiamo impedire che questa che il cerchio si chiuda
Dobbiamo impedirlo perché altrimenti non saremmo di fronte a una situazione nella quale sarà sempre più difficile
Per le realtà indipendenti vivere per le realtà locali
Avremo un mercato che sarà controllato da unico soggetto che sarà una mostruosità
Se
Capo della del Governo capo delle televisioni capo dei supermercati e mette la razza alle cooperative arrivano la concorrenza cioè io non so se sì perché le notizie arrivano ne arrivano troppe ma io vorrei che tutti voi vi fermaste a riflettere un attimo mettendo assieme una dietro l'altra tutte queste cose e qui allora il vero tema
Ed è la ragione per cui il tema dell'informazione oggi è diventato il tema della democrazia nel nostro Paese senza bisogno di ulteriori specificazioni il tema dell'informazione e il tema della democrazia il tema delle regole
Nel nostro Paese siamo in una situazione di emergenza e di allarme che dovrebbe preoccupare tutti quanti e su sul sulla quale dovrebbe sollevarsi un grande moto di indignazione civile e democratica del Paese
Grazie figlia
Tanto come vedete abbiamo con noi anche si può Ardini ditele regione che poi ci illustrerà la gravissima situazione in cui si trova
Questa emittente locale palermitana così come purtroppo tante altre nel nostro panorama informativo locale
Io proverei a cercare ecco di entrare più nel vivo anche di alcune questioni che come accennavo all'inizio anno riempito non solo le pagine dei giornali non solo i notiziari telegiornali eccetera ma anche un po'sono entrate a far parte quasi del nostro linguaggio quotidiano ecco per esempio antitrust si fa un gran parlare di antitrust
Sarebbe interessante capire se è qualcosa che deve riguardare solo il settore dell'emittenza televisiva o più in generale dovrebbe estendersi piuttosto all'intero campo dell'informazione direi anche della comunicazione
In questo più vasto ambito io inserire anche la grossa tematica della pubblicità
Diceva Dahrendorf che sempre più i mass media
Bombardano ecco così parafrasando talmente i cittadini che li trasformano in consumatori sempre più passivi
Anche per quanto riguarda l'informazione e la comunicazione rischiamo di passare addirittura da utenti non solo ecco da soggetti critici a utenti ma addirittura un terzo passaggio terzo
Imbarbarimento consumatori passivi allora in che senso ecco l'Antitrust può e deve essere un uno strumento che si allarghi all'intero campo della comunicazione ivi compresa la pubblicità
Chi vuole
Iniziare
Facciamo un sacco
Facciamo sempre con il turno
Il discorso dell'Antitrust si collega
Inevitabilmente al tema di poco fa tre informazioni democrazia
Però io a prescindere poi dal merito delle cose che ha detto fuggire mi pare che la risposta che lui mi ha dato è questa
Io sono d'accordo
La questione delle regole è fondamentale per garantire questo rapporto tra informazione e democrazia ma purtroppo abbiamo un'emergenza più grande perché ci troviamo dinanzi ad una occupò occupazione monocratica dell'informazione quindi dobbiamo spezzare questa
Ecco qui è un problema di strategia
Perché
Vedi Carmine quando tu dici
E sei stato devo dire in campagna elettorale uno
Di quelli che negli interventi televisivi ti seguiva tracciate risuonano nelle piazze ma se è stato quello che ad un contributo che do maggiore a questo dibattito
E però dobbiamo chiederci da corsa
Tu dici bisogna che si sollevi un movimento di indignazione civile io ritengo che la questione oggi sia un'altra chiediamoci perché questo movimento di indignazione civile non si risolve
Dice beh a un certo punto Berlusconi ha vinto le elezioni e quindi ormai ma chiediamoci perché realmente
E siccome siamo in un paese
Ad alto tasso di democrazia
Con l'elettorato maturo che ha saputo anche votare a sinistra
E io devo dare una risposta che può darsi che sia deludente o sconfortante considerato il pubblico di stasera ma se Berlusconi ha vinto le elezioni se questo movimento di indignazione civile non si solleva e perché questo discorso non viene capito perché non è chiaro
E non è chiaro perché è vero e questo discorso ce lo facciamo fino in fondo io leggendo i giornali alla mattina
Tutte le indiscrezioni che si riferiscono ai colori delle magliette o delle canottiere sotto le camicie
è però qui si sfugge un dato di fondo
Che è quello che ancora obiettiva mente non è dimostrabile
Che Daniela Brancati possa essere ricondotta alla sua figura di dipendente Fininvest o che a questo possono essere ricondotti nomi come Zavoli come Giordani come insetti
Allora caro Foti a cosa mi risponde sì hai ragione
Perché appunto Berlusconi Enza dicendo per favore grazie scusi e quindi questa apparente pluralità
Potrebbe rientrare in questa logica della monocratica ma la gente non lo capisce
E allora che cos'è che rompe il cerchio ove questo cerchio dovesse chiudersi il fatto che chiunque stia lì ha diritto di telegiornale
E costretto al rispetto delle regole
Insomma si è passati dalla monarchia assoluta la monarchia costituzionale seguendo questo principio e mi fa piacere che sia affezionato un concetto di liberal democrazia
Come altri invece non vi sono affezionati citi giustamente a poppa che proprio in quel libro a un certo punto fa un'osservazione
Che noi giornalisti dobbiamo apprendere perché dice
Io non so se i giornalisti oggi sono consapevoli dell'alta responsabilità del loro ruolo
Quindi io continuo a insistere che per me
Ammesso che si sia in quell'emergenza dico non entro nel merito perché mi interessa più l'altro discorso non perché non voglia affrontato forse per non mancherà occasione per entrare anche in quel discorso
A questo punto mi pare che l'Antitrust
E chiariamo significa impedire che ci siano gruppi forti in grado di prevalere su altri perché a questo punto
Il rapporto tra le notizie la gente sarebbe un rapporto squilibrato il discorso sull'antitrust è un discorso serio
Che ne ha visto consente una via d'uscita rispetto a quella che io dicevo poco fa essere
Una brutta spola tra consociazione omologazione
Perché se noi mettiamo insieme le proposte che anche la sinistra ha fatto caro frutti
E non ci ritroviamo a regola di nomina dei consigli d'amministrazione
Che in relazione al nuovo i sommovimenti elettorale determineranno gli stessi punti critici dinanzi ai quali si trovi davanti oggi
E allora
Lasciamo il discorso delle regole di formazione che ho già fatto prendiamo quello all'Antitrust certo questo è il problema vero
Proprio in Italia
Dove noi non abbiamo soltanto la contraddizione di cui parliamo ormai da mesi che è evidente e che lo stesso Berlusconi peraltro riconosciuto c'è una contraddizione in termini tra l'essere Presidente del Consiglio a destra del proprietario della Fininvest
Però vorrei capire perché non si parla mai dell'altra contraddizione
E devo dare atto alla segretario del vostro partito Massimo D'Alema d'averlo posto chissà perché poi non lo pone più che la questione di chi può essere editore in questo Paese
è il rapporto tra un imprenditore che opponeva editoria e altre attività di cui quell'imprenditore stesso è titolare
Perché non è rassicurante per la democrazia Caro Foti via
Che ci stia il maggior gruppo automobilistico italiano dietro i due maggiori quotidiani italiani
Era assicurante
E allora il problema dell'Antitrust a mio avviso deve essere vista a tutto campo
Cioè bisogna proprio per le ragioni che cammina sostenuto che sono poi quelle fondamentali oggi la realtà è quello che la televisione crea c'è poco da fare
Umberto Eco ha fatto un'osservazione due anni fa molto acuta dicendo a proposito del caso Cossiga per Signori
Nel momento in cui il nostro i i nostri costituenti pensavano al potere di esternazione del Po del Presidente della Repubblica lo faceva in una fase in cui non c'era la televisione
Ma nel momento in cui il potere di esternazione del presidente della Repubblica si intreccia con la televisione e quindi è sufficiente che il presidente dica che gli spaghetti non gli piacciono per mettere in crisi l'intero sistema alimentare
Quindi per questo grosso ruolo
Che la televisione a oggi
Eh beh allora a questo punto la questione è quello di garantire seriamente condizioni di pluralismo
Nel senso che bisogna realizzare le condizioni perché possono competere soggetti pubblici soggetti privati soggetti grandi e soggetti piccoli affronteremo poi la questione di Teleregione che non è solo la persona di quella regione
Questo è un altro discorso perché che anche per esempio una questione che può essere telegiornale difficile che può essere Italia Radio e Foti io lo sa
E qui però i discorsi
Bisogna farli
Con una grande capacità di dire agli esteri anche impopolari signor Licci rendiamo conto che la coesistenza se si vuole un pluralismo
Tra soggetti diversi per dimensioni
E per ruoli non possono per esempio convivere con una cultura del sindacato dei giornalisti che impone ancora un contratto unico
Io sono convinto che i problemi
Di Italia Radio non sono i problemi di di Rete quattro
E che i problemi delle Regione non sono certamente i problemi di Italia Radio d'altronde abbiamo noi sancito e anche questa è una cosa di cui si parla poco tra noi giornalisti
Ma abbiamo sancito per esempio il fatto che radio radicale possono rispettare il contratto di lavoro giornalistico so che questa è una manovra che è passata in Parlamento con l'opposizione
E della sinistra però è un fatto
Possiamo noi pensare veramente a un pluralismo di soggetti
Con un ordine dei giornalisti che ritiene Gaucho il tuo punto di stabilire regole unico per l'informazione
Qui ci sono problemi semi quindi volendo riassumere Antitrust significa Primo creare dei tetti
Concreti forti per cui a un certo punto la percentuale attuale a mio avviso non sono adeguate
Cioè a mio avviso ormai ognuno può avere troppo basse e quindi bisogna sicuramente andare a quote pignoli
Bisogna pure però porre il problema del rapporto
Tra
L'imprenditore dell'informazione Sir debbono potere coniugare questa attività con quella di altre attività imprenditoriali
E poi c'è anche il problema di stabilire
Quali soggetti e quanti soggetti possono convivere in questo sistema e tutto deve fare i conti
Cari amici miei
Con una parola che può suonare brutta quando si parla di informazione ma il non averla usata adeguatamente negli anni scorsi ci porta oggi a tanti punti di crisi che è quello della economicità dei bilanci
Una emittente privata grande o piccola un giornale grande o piccolo alla sua prima condizione di libertà nella autosufficienza economica
è è un problema che riguarda intanto la categoria dei giornalisti
Di determinare queste condizioni di compatibilità economica all'interno delle aziende
Discorso questo che sicuramente fa a pugni
Con la cultura unitaria che finora abbiamo seguito e qui in materia antitrust e mi sento in questo momento di poter parlare solo di questi principi poi per quanto riguarda il concreto sono ansioso di ascoltare gli altri colleghi a questo tavolo
Grazie
Ma vorrei chiarire un punto non vorrei che ci fosse un equivoco non è che io pensi
Che non bisogna passare attraverso il discorso delle regole penso che la soluzione finale
Del problema se mai ci arriveremo potrà esserci solo attraverso una riscrittura
Delle regole in senso fortemente democratico liberale cioè un una forte normativa antitrust in tutti i campi tutti i settori della vita
Soprattutto dell'informazione
Che non riguardi soltanto le televisioni sono d'accordo
è una battaglia storica questa della sinistra vorrei ricordare che Franco Bassanini ha perso una causa al Tribunale di Milano contro la FIAT esattamente perché aveva denunciato la FIAT per eccesso di concentrazione ma purtroppo il tribunale come la legge
Suoi vittoria fu fatta anch'essa come la Mammì in modo tale da consentire notevoli scappatoie a i padroni dell'informazione perse con la causa ma la sinistra fatto storicamente questa battaglia quello che io voglio dire e che oggi
Credo che questo tema delle regole
Noi non possiamo affrontarlo come un tema da convegno come un tema di dibattito culturale voglio sottolineare che è un tema aspro di conflitto politico e sociale
Su questo voglio dire qualcosa
Ha ragione per via richiamarci alla necessità armonica la sinistra
Di riflettere sul perché
Di una sconfitta
Io credo che la ragione fondamentale
Sia stata nel fatto che noi
Non siamo riusciti a far capire al Paese
Che la sinistra non era soltanto contro qualcosa ma che aveva idee uomini forze programmi per cambiare in meglio la vita di questo Paese per migliorare la vita di tutti non siamo apparsi come una sinistra troppo rigorista troppo punitiva
E il Paese aveva bisogno di se volete anche di illudersi che le cose potessero cambiare io penso che si stia risvegliando questo Paese
E ci stanno risvegliando anche tanti che hanno votato per Berlusconi e per Forza Italia per la destra
Per esempio è vero che questo tema
Dell'informazione e questa anomalia non ha impedito a Berlusconi di vincere però è anche vero che all'indomani delle elezioni dopo quella sconfitta così bruciante
Siamo partiti in quattro poveri disgraziati vi assicuro che eravamo quattro poveri disgraziati del comitato promotore del referendum sulla legge Mammì e abbiamo raccolto più di ottocento mila fino questo significa che il tema cominciava a farsi strada
E che quindi non è vero che la Società poi non reagisca
Anche perché poi dobbiamo sempre ricordarci che diciamo la maggioranza di questo Paese è fatta di persone che non hanno votato per la destra
E se sommiamo i voti dei progressisti quelli popolari io non sono e saranno sommabili domani in una lezione dico però che la maggioranza di questo Paese non ha era divisa ma non ha votato per la destra quindi noi dobbiamo sempre
Non dobbiamo indulgere alloggi che auto Faraggi all'antica vedo troppo in giro dobbiamo essere capaci di riflettere razionalmente di capire come questa maggioranza
Del Paese possa diventare anche una maggioranza e un'alternativa politica ma questo
Un altro tema
Io
Quello che penso
Per esempio su alcune cose che ha detto adesso Pepi
E che a me
Figuratevi la battaglia contro diciamo la natura corporativa dell'ordine dei giornalisti io
Sono nato ho lavorato
Per più di dieci anni andrà al manifesto in un posto dove gli stipendi sono
Sotto i minimi sindacali un posto dove una cooperativa adesso Italia Radio stiamo lavorando a fare la cooperativa per uscire dalle nostre difficoltà quindi figuratevi come si sfonda una porta aperta però attenzione perché delle cose giuste possono diventare sbagliati non aver minato momento io per esempio
Non sono così convinto che non vi sia dietro la campagna che alcuni parlamentari Marco Taradash in testa stanno facendo conto l'ordine dei giornalisti non vi sia in realtà un attacco all'autonomia della professione
è vero non possiamo ci può essere un contratto che valga sempre comunque bisognerebbe prevedere per le aziende più deboli delle possibilità dis ma però anche qui perché dobbiamo mettere in discussione la tutela dell'autonomia dalla professione si facciano sgravi fiscali si facciano delle operazione di agevolazione delle aziende più deboli soprattutto si rendano queste aziende più deboli in grado di stare sul mercato
E finché noi avremo un mercato della pubblicità bloccato come quello italiano in cui il primo RAI e Fininvest prendono il novantacinque per cento del mercato della pubblicità televisivo secondo la televisione si mangia quasi tutta la torta pubblicitaria
Restano poche briciole dei giornali e qualche briciolo Ina per le radio mentre in tutto il resto del mondo il rapporto è molto più equilibrato quindi la prima questione
Che giustamente tu volevi quella dell'asta
Sanità dei bilanci e ne so qualcosa io che mi trovo nella necessità di salvare un'azienda risanando un Bilancio perché se non mi danno il bilancio di Italia Radio l'azienda non si salda
E la sinistra in questo è un errore la sinistra non ha saputo gestire aziendalmente non ha avuto cultura dell'impresa ed era invece acquisire cultura dell'impresa soprattutto in campo
Editoriale dove la cultura dell'impresa è garanzia di libertà e di autonomia
Se tu sei capace di stare sul mercato non devi rispondere a nessuno se non sei capace di stare sul mercato devi rispondere
Al condizionamento del potere politico e dei flussi di finanziamento che ti può dare il potere politico
Ma allora
E così estraneo a quello che sta accadendo oggi nel mondo dell'informazione a questa questo totalitarismo strisciante e così estraneo un attacco all'autonomia della professione giornalistica
E così estraneo non c'entra niente proprio oggi scopriamo nel la necessità di abolire l'ordine professionale
Non voglio fare polemiche sulla questione di radio radicale perché ne ha fatte
Già abbastanza e non voglio perder tempo su questa questione
Ma quand'anche fosse giusto che una radio di partito prenda decine di miliardi dallo Stato
Di un partito che fa parte della maggioranza di governo sottolineo
Ma è impensabile
Che attualmente possano rispettare i contratti di lavoro giornalistico prendendo contributi dallo Stato che ha tra le sue regole il fatto che non si lavora senza contratto di lavoro giornalistico perché è un reato si chiama uso abusivo della professione
Non va bene si può cambiare la regola ma finché esiste questa regola non possono esistere figli e figliastri non può esistere per un'azienda un costo del lavoro che il triplo di un'altra azienda perché per rispettare il contratto di lavoro giornalistico bisogna ci sono dei costi molto più alti
Ecco
Andando via così di questo passo questo Paese metà distrutta ogni regola ogni idea della regola
Se vanno cambiate vanno cambiate per tutti non possono essere cambiate soltanto per qualcuno per far piacere a qualcuno e io vedo insidiosi sì ma in questo momento lo vedo connesso a questa
Possesso a questo impossessamento della televisione
Questo discorso dell'attacco l'autonomia della professione giornalistica
Si attacca l'Ordine si attacca il sindacato
La figura del non ci vuole un sindacato unico
Ma chi non vuole si faccia il suo sindacato ci siamo in regime di democrazia ma io temo che ci sia un'altra cosa che diano l'attacco al sindacato unico ci sia l'attacco al sindacato conflittuale
Al sindacato che fa le vertenze al sindacato che difende l'autonomia dei giornalisti
E si voglia il sindacato al servizio delle aziende
Questo il punto si vogliono giornalisti impiegati al servizio non ci vogliono giornalisti indipendenti critici perché danno fastidio
Ma non fastidio al potere perché scoprono Ustica perché indagano sulla mafia sulla corruzione quei giornalisti non piacciono a questo potere
Vuole muoiono giornalisti
E in questo voglio spezzare una lancia a favore del servizio pubblico
Non ho mai visto uno scopo della Fininvest non ho mai visto un TG della Fininvest denunciare un caso di corruzione non ho mai visto PG della Fininvest denunciare un caso come Ustica ho visto
Tanti bravi colleghi essere messi in condizione di non poter lavorare come il collega ignora mondi o del TG uno
Che dopo aver scoperto e tirato fuori un intrigo
Pesantissimo venne messo
In condizione di lavorare più queste cose le ho viste nel servizio pubblico e in questo difendo il servizio pubblico e difendo il ruolo che nel servizio pubblico hanno avuto i giornalisti autonomi quelli che pensavano con la loro testa che difendevano il diritto a svolgere questa professione in questo modo perché la professione giornalistica o è critica nei confronti del potere chiunque esso sia il potere chiunque
Oppure non è
La l'essenza del giornalismo e critica nei confronti del potere proprio perché nelle democrazie moderne e giornalismo nasce come un altro potere un potere appunto di contrappeso un potere che freni lì e l'invadenza dei del potere politico economico eccetera questo è il punto vero che oggi cioè in discussione e questo
Si legga all'uccisione delle testate
Al fatto che muoiono una dietro l'altra che hanno difficoltà perché in questo mercato non si può sopravvivere
Perché l'emittenza locale non ha più spazio pubblicitario non esiste più la pubblicità per le emittenti locali perché chi la raccoglie sono sempre gli stessi perché sono sempre perché
Ci sono grandi emittenti locali collegate con la raccolta pubblicitaria di Berlusconi e le l'emittenza locale indipendente fa una gran fatica esistere questo è il punto vero
Allora discutiamo di questo su questo dobbiamo fare
Regole nuove ma le regole nuove si fanno rompendo la situazione attuale spezzando la situazione attuale e io sono molto peggio sul tema
Della difesa dell'autonomia dalla professione giornalistica io penso che ci vuole oggi una grande intransigenza una grandissima intransigenza perché siamo di fronte a un tentativo di come dire rendere i giornalisti complici
Di quello che sta avvenendo mentre invece e anche questa è una novità
Oggi una gran parte dei giornalisti non è complice dicono che ha che ha si sta battendo contro quello che sta avvenendo
E questo è un fatto importante che fino a ieri non c'era che sta cambiando lo scenario dell'informazione in Italia l'ora io temo molto che dietro vecchie bandiere che magari in astratto possono essere giuste oggi possa celarsi invece un attacco molto insidioso
A questo fatto fondamentale che la l'autonomia della professione giornalistica e e in modo critico di esercitare la professione giornalistica un'ultima battuta e finisco poi
No no no voglio dire
Io ho solo una cosa
Io so che le opposizioni hanno sollevato giustamente un grande
Problema intorno a queste nomine
Mi parrebbe strano che se il PDS avesse partecipato in qualche modo a questa lottizzazione
No no no Bánovce Loconte dico che però molti cercano di farla apparire in questo modo in realtà esattamente come dicevi tu credo che ci sia stata una furbizia lì da parte di chi ha fatto le nomine cioè di scegliere non tutte persone di quella scuderia anche se nei gangli decisivi ci hanno messo l'adozione di quella scuderia perché poi di questo si tratta il TG uno è più grande delle Giuba italiano va un giornalista dipendente di del cavalier Berlusconi
Al a Rai Tre si smantella perché il podio per smantellare tra i tre si frusta hanno frustra hanno le competenze professionali interni al TG tre perché adesso non mi si dica che dentro RAI tre TG tre non ci fossero professionisti che potessero fare
Quel lavoro
Non dico meglio perché non voglio giudicare una collega prima averla vista all'opera ma quantomeno allo stesso modo di quelli che sono stati designati quindi c'è stato un tentativo attacco proprio a anche alla alla capacità professionale
Dei giornalisti della della del TG tre e della rete trema questo è il punto poi naturalmente io non do giudizi di valore sui colleghi che saranno tutti dei bravissimi colleghi io
Nodo qual è il segno dell'operazione che avvenuta
Grazie Sophia
Borrelli fare intervenire i quartini che ci parlerà appunto della situazione determinatasi a Teleregione
E poi facciamo un ultimo giro sulla sui punti che avevano detto all'inizio e possiamo anche dare spazio agli interventi per
Ma io naturalmente non non non vorrei giungere ne andavo tra quando l'analisi fatta da Foti mi sembra abbastanza Canale
Così anche ad alcune cose che ha detto anche Bertola giornali Sicilia tempi il problema comunque quello ecco di questo tentativo di di soffocamento delle emittenti private le piccole intende le emittenti locali
Ed è chiaramente su questo soffocamento che può passare questo attentato alla democrazia che sta muovendo in questi giorni
Perché se secondo mesi viene a capire l'importanza che povere che può subire una una voce una piccola voce
Che sia pluralista
Che non sia la televisione
Contro Berlusconi ma che sia una televisione che voglia far capire alla gente
Di non votare Berlusconi quando per ho finito
E cosa ci sta dietro Berlusconi e dietro Fini
Il problema è semplice
Ed è quello che noi questi in questi anni come piccola emittente abbiamo cercato di fare cioè di fare una emittente sia
Chi chi ci segue
Lo sa pende che ha dato spazio a tutti che affrontato i problemi della città che è stata sempre presente in ogni avvenimento che ha che si è assunto del delle responsabilità chiamavamo anche ha sempre espresso chiaramente e senza difficoltà
Certe appartenenze gli ultimi conosce Saba che parto politica sto però tutto sommato tutti hanno avuto spazio in questo deve diciamo da quello che si è sforzata di fare delle trasmissioni di fare una informazione
Che sia proprio quello che la gente ho sommato tipi cioè unno un modo per dare voce a chi non ce la un modo per portare il problema
Del giorno direttamente invece allo parlare coinvolgendo dello stesso quartiere nella stessa città
E però abbiamo dei problemi lo dicevo che il problema è quello della pubblicità
Non possiamo andare avanti
L'editore fra l'altro per la Regione appartiene purtroppo questo dobbiamo dirlo a una società commerciale che sì nevicata in tempo alle vendite poi questo ente sono andate male ma comunque era un modo anche questo per poter assicurare la vita questa emittente io insomma da due anni alla Regione per cui non voglio entrare nel merito quanto era di quanto è successo prima però dico questa emittente si è data una linea editoriale cioè ha cercato di essere presente
In città purtroppo non è stata aiutata dalla sinistra ecco questo dobbiamo dirle una responsabilità la sinistra in tutto il Polo progressista non ha capito l'importanza dell'esistenza di questa voce abbiamo chiesto diverse volte
Un aiuto una collaborazione abbiamo fatto degli spazi
Nessuno finora
C'è venuto incontro tranne ecco qualcuno ma a titolo proprio strettamente personale
L'analisi di Fourier riceve chiarissima adesso tutto sommato la domanda è che cosa fare
Stiamo avendo secondo me è un momento molto importante in questi giorni cioè la gente che si ribella e si ribella spontaneamente
Ecco la necessità delle piccole voci locali cioè di fare capire alla gente questo
Spontaneismo che nasce moti questa questo questa ribellione a questa arroganza
Del governo
Assistiamo fino a stasera ecco i telegiornali una notizia
Questo
Ignobile personaggio che Vittorio Sgarbi
Che si permette di correre chiede avvenuto la commissione d'inchiesta contro Mani pulite
Lui che è stato condannato dal pretore di Venezia per avere truffato lo Stato e non Achille pudore di dimettersi
Dalla carica che Berlusconi gli ha dato
Sappiamo quello che è successo adesso chiaramente non voglio entrare nel merito perché va Magistro sta indagando ma addirittura si Parma diurno di Guizze truccato
E sappiamo che cosa significano i guizzi per va agente sappiamo come e pizza Botta fa anche informazione cioè nel senso sicché si sostituisce all'informazione
Quindi oggi secondo me
Vanno aiutate ma ne tante bisogna Hastings attorno ALDE queste emittenti locale cioè dare dare voce Barolo possibilità di di esistere
Come magari ecco noi stiamo cercando di lanciare un azionato popolare i provvedimenti
Per far sì che questa che per la Regione sia ecco sì alla revisione di tutti una voce rovista una voce ecco che assicuri che assicuri una informazione quando naturalmente più reale possibile ma che si è soprattutto uno spazio per la città di Palermo
Grazie articolarvi siamo riusciti a Luís diventerà anche ai colleghi in questa in questa basta
è stato evocato appunto il tema della informazione a livello locale quindi a volte non è fatta solo di emittenti televisive a volte fatta anche di
Realtà giornalistiche radicate che hanno una storia che si propongono anche di mettere in collegamento
Tantissime realtà della società civile a livello nazionale ecco per un esperimento che riuscito che ha saputo anche superare la sfida del mercato come avvenimenti dandosi una struttura veniva ricordato di azionariato popolare ci sono tantissime piccole testate che rischiano di scomparire perché
Per esempio sono stati di moltiplicati all'infinito i costi delle tariffe postali sono state abbattute
Le agevolazioni per le spese telefoniche parlo di settimanali di quindicinali che è un po'
Diciamo danno la misura anche della ricchezza del fermento che esiste all'interno del nostro Paese
Mentre in altri Paesi della dell'unione europea si moltiplicano gli incentivi a queste forme di
Queste a questa occasione di informazione di collegamento e di espressione ecco nel nostro paese invece assistiamo ad una forte compressione di questi spazi vorrei chiedere ai due nostri ospiti
Che cosa propongono a questo proposito e se effettivamente questo è un settore da loro ritenuto meritevole DSR sviluppato oppure invece deve fare la fine che sta rischiando di fare successivamente possiamo anche dare il via agli interventi dal punto
Tutti gli anni scuserà se io ritorno
Con una insistenza
Che non vorrei apparisse ossessive
Su quello che credo che sia tutto sommato il punto di divergenza
Reale tra noi due stasera che è strategico e non è dei contributi
E caro pronti io vorrei che ci fosse chiari fino in fondo le nomine
Non discutiamo del colore delle magliette o delle canottiere
Le nomine alla RAI sono avvenute
Nel rispetto di un sistema di regole
Sì però scusa Giovanni quale regola non aspettano quale regola imponeva che un direttore come Bolt CCT aveva portato il TG uno a stracciare la concorrenza venisse sostituito io vorrei che non ho nessuna quale regola
No no nessun'onere mica no no nessuna a questa a questa domanda tu devi rispondo nata quando mai
I criteri di selezione di nomina dei direttori dei telegiornali a
Ho fatto riferimento alle audience ottenuti durante la loro direzioni mai io non ho mai visto questa motivazione che ora si vuole scoprire il punto è un altro e dobbiamo su questo destra e chiari
Queste nomine sono in un sistema di regole
E di selezione
Che è purtroppo porta la firma anche della sinistra
Nella previsione che non ci sarebbe stato nel Paese quello che poi c'è stato
E quando si creano
Delle regole in ragione delle quali tutto sommato poi e il potere di governo che domina e va be'quando poi il governo cambia cambiano anche i nominati poi evidentemente io mi rendo perfettamente conto
Che si può scegliere bene o male con più stile o meno ma la questione fondamentale resta quella
Ora io ti dico un'altra cosa
Perché a questo dovete prepararvi io vedo che voi avete scommesso negli ultimi due nelle ultime due-tre settimane sul rovesciamento di questo consiglio d'amministrazione
Utilizzando anche una posizione che è quella della lega che a quanto pare marciare in questa direzione
Da quello che leggo dai giornali e lo dico sempre perché purtroppo non le cui informazioni e quindi sarebbe anche opportuno che se tu ne hai di diverso e me ne andai ma dico alla luce di quanto vedo succederà adesso questo consiglio d'amministrazione resta
I Direttori restano
Tutto sommato la lega troverà il modo per cambiar campo e poi
E poi il problema è quello che si devono fare i telegiornali con questi direttori
Le reti saranno gestite con questi dirigenti ma a quel punto lo facciamo noi discorso
Sul come la gestione dell'avvenire voglio sperare che lo faremo
Ma intanto che cosa sta succedendo nel paese in cui veniamo poi al discorso è qui siamo alla risposta
Nel Paese sta succedendo che la questione dell'informazione dimenticate e stiamo attenti
Stiamo attenti perché
Vogliamo fare una riflessione seria adesso parliamo la situazione siciliana perché si parla della dell'informazione locale scusa utilizzo una posizione di vantaggio ma non sarei corretto se parlasse la situazione a Roma che non conosco
Bene
In questa regione ci sono tre quotidiani
Di antica tradizione
Il più antico appunto il mio che dicendo trentasei anni quaranta anni la Sicilia di Catania un po'meno la Gazzetta del Sud
I loro non c'è parliamo di quello che c'è parleremo anche dell'ora facciamo una perché se no non saremmo no ma no Ilona c'entra in ragione discorso che farò fra poco ma non ha non ha responsabilità sul muro no Loktionova parola la replica non una discussione più in casa nostra la volta sarò breve però su questo discorso vorrei chiedo la tua riflessione
Bene noi cosa abbiamo in Sicilia che queste tre testate
Fanno capo intanto al gruppo editoriali
La cui attività principale è quella di togliere
Anzi per un gruppo editoriale il mio e anche per la Gazzetta del Sud l'unica attività
Adesso che la Gazzetta del Sud fa capo una fondazione non prima quando vivo Bonino era un industriale con molte attività
Queste tre testate che fanno capo al gruppo di togliergli pure nell'ultimo decennio
Hanno praticamente investito i profitti in un programma di in un progetto di realizzazioni
Che non ha precedenti nei trent'anni
Che vanno dal dopoguerra ai quarant'anni che vanno dal dopoguerra al mille novecentosettanta
In pratica tutte e tre i quotidiani che grossomodo erano quotidiani diarrea sono diventati dei quotidiani regionali
Nel senso che ciascuno si è organizzato con redazione autonoma nei vari capoluoghi della Provincia
Questo ha determinato un aumento dell'offerta di informazione ha determinato un aumento di occupazione
Tutto questo è avvenuto senza alcun contributo pubblico
Utilizzando alcune volte i contributi della Cassa del Mezzogiorno che poi come tu sai poi sono stati
Eliminati in corso d'opera
Nelle tre testate regionali non esiste la questione meridionale
Una cosa sulla dalla quale non si parla
Se voi entrate al Giornale di Sicilia la Sicilia o la Gazzetta del Sud come se prima entravate allora questo bisogna riconoscerlo non c'era alcuna differenza tra quei giornale quello che potranno trovare a Stoccarda Washington oppure a Milano
Perché i sistemi tecnologici erano altamente avanzati
Il vero una vera questione meridionale insiste ma non riguarda l'offerta riguarda la domanda
Non dobbiamo dimenticare che da Napoli in giù
Noi abbiamo un bacino di vendita chiedi sessantacinque persone su mille
Nel nord di centotrentasei nel centro di centodiciotto
Questa è una situazione pure che ha un connotazione diversa perché per esempio noi nel Mezzogiorno si vendono e si leggono la metà dei giornali che si vendono e si vendono nel centro nord
Così come poi nel Centro-Nord d'arresto si vendono qualcosa come almeno nella vietta di quello che si vende nel centro Europa
Noi abbiamo grosso modo una media di cento diciotto giornali sul mille in Italia rispetto per esempio ai cinquecentotrentanove dalla Svezia questo per avere i rapporti vedete cosa succede che questo sistema che si espande
Viene colpito dalla crisi delle entrate pubblicitarie
Io faccio l'esempio della mia azienda fatti i conti
Appena qualche mese fa non è nell'arco di un anno abbiamo perduto sei miliardi e mezzo di gettito pubblicitario su un fatturato di ottanta miliardi siamo al dieci per cento
Queste tre testate hanno già proceduto e hanno in corso dei progetti e i programmi di ridimensionamento
Si sono ridotte le pagine
Ci sono state anche degli show per la Sicilia si lavora anche sugli organici noi stiamo facendo un programma di prepensionamenti fortunatamente possiamo resistere solo eliminando quei bene qual è il punto
Che caro futile il sistema dell'informazione perché in Italia si stampano qualcosa come ottantadue giornali
Il giornale di cui si parla sono quattro cinque ci sono i grandi quotidiani gli altri settantacinque sono il sistema dell'informazione del Paese
Questo sistema dell'informazione del Paese è sconvolto da una crisi pubblicitaria che non ha precedenti
E che rischia seriamente non i bilanci ma le aziende perché si chiude
D'altronde
Io parlo alla Sicilia ma dalle notizie dei fili stasera vedo che per esempio in Liguria
Le cui condizioni ambientali sono notevolmente più favorevoli di quanto non siano quelle siciliane che già uno sciopero perché c'è un programma di dimensionamento della proprietà presentata e che non soddisfa i giornalisti ma voglio dire siamo alla crisi scusate periti posso andare ombre
Parlo del dono foto Bove col mondo la Sicilia fatte risulta che Ciancio avuto delle pendeva un tondo come Genova sulle rendite che mirino al momento è come società
O o alcune no lui appunto delle reti di vendita anche ad altre sottoperformance
No io delle altre forme non so non glielo so soltanto che lui ha una crisi pubblicitaria pesante quanto la nostra
Siamo nell'ordine può darsi che i suoi miliardi siano di più perché lui aveva prima un minimo garantito
Con la società concessionaria è più alto di quello al Giornale di Sicilia quindi siccome ormai da anni non ci sono più
E si lavora sulla pubblicità reale evidentemente postumi perde qualcosa più di un'ora passiamo sembra per a un editore puro dovrebbe anche investire anche dico salterebbe la Central Valley sono sei italiani nove
Cioè non dimenticano che lei investimenti ci sono stati ma quello che voglio dire io stasera qui
E mi sarebbe ecco perché avrebbe avrei voluto tanto che ci fosse vita però il punto qual è che di questi problemi non si parla Carlo frutti
E non si parla perché a mio avviso c'è anche questa distorsione dico che emette riduce all'inizio che stiamo concentrando troppo il discorso sull'informazione
E stiamo spendendo troppe energie nella questione della RAI questo è il mio problema e però dobbiamo stare attenti perché ripeto noi abbiamo un sistema dell'informazione nel Paese che la due con tutte le conseguenze del questo comporta perché quando poi noi lasciamo morire
O lasciamo indebolire questo sistema delle testate intermedi ebbe allora poi la concentrazione tra rituali a casa
Perché se poi guardi le televisioni belli già alla concentrazione avvenuta dico non dimentichiamo che cosa significa quando essendo giustamente con la legge Mammì
è stato eliminato un tetto di concentrazione delle emittenti ma molte delle emittenti locali
Che hanno dovuto provvedere in proprio alle spese per i programmi non potendo più partecipare alcuni network sono entrati in crisi
Allora
Vogliamo o no
Discutere anche di questo
Vogliamo no affrontare seriamente in Parlamento la questione dell'affollamento pubblicitario di cui turbata dall'inizio ma le iniziative concrete dove sono
Tutto il programma che riguarda le tariffe a parte il fatto che non fa parte della mia cultura io sono convinto che oggi
Siamo in una situazione talmente disastrata dal bilancio pubblico per cui a un certo punto è difficile sempre dire che non bisogna togliere qualcosa ma dico lasciamo stare il punto fondamentale che l'intero pacchetto di misure per la vittoria
E praticamente scomparso dagli scaffali del Parlamento
E non se ne parla
E non è possibile che lo dobbiamo continuare a vedere concentrato il discorso sull'informazione
Alla questione RAI o i rapporti tra Fininvest
è RAI di cui obiettivamente io non è che mi dissi interesso non voglio questa sera apparire che sono indifferente alla questione sono troppo preoccupato dal fatto che il discorso si concentra troppo su quella realtà ripeto
Poi
Le distrazioni alla fine si pagano come una serie di situazioni di stanno pagando qui e l'ultima conclusione alla quale voglio arrivare facciamo un po'di autocritica perché si è arrivati alla Fininvest in questo Paese
Prima della Fininvest non c'era la Fininvest che c'erano delle reti che facevano capo a vari gruppi e c'era avete quattro che è stata venduta e poi Italia uno e mentre questo polo privato cresceva acquisiva spazi l'emittenza privata diventava una realtà in questo Paese che non aveva precedenti il Parlamento dormiva
Le iniziative legislative non c'erano
E non c'erano ma non c'era solo crack e c'era anche Occhetto questa cosa diciamo le perché la sinistra nel Paese ha grandi capacità di mobilitazione
N e e il fatto è che si è lasciato crescere il polo privato senza che la sinistra interveniste per una legge che lo regolasse queste è una realtà sulla quale dobbiamo discutere
Perché è una distrazione e io temo che un'altra distrazione cronica e quella che abbiamo davanti parliamo troppo della Fininvest e poco dell'informazione
Sì
No vorrei dire questo Giovanni che
In realtà non è che siamo noi che ci concentriamo troppo sul tema della RAI non so il governo forse poteva avere qualcosa di più importante da fare invece che cominciare con le nomine RAI con il consiglio d'amministrazione della RAI
Adesso questa è una battuta ma voglio dire la centralità del tema
è stata imposta è stata imposta nemmeno
è stata imposta da loro voglio risponderti subito all'ultima questione che hai posto perché è una questione molto seria
La sinistra ha sicuramente accumulato un grande ritardo sui temi dell'informazione e della comunicazione
Basti pensare che noi addirittura siamo stati all'inizio contro
L'emittenza privata tout-court
Cioè
La posizione della sinistra il partito comunista del Partito Socialista insomma ai tempi di Berlinguer e De Martino era all'inizio contro indifesa rigida del monopolio pubblico poi è stata addirittura contro l'introduzione della diciamo a colori
Lo ricordate quindi c'è un ritardo nella comprensione
Dell'evoluzione del sistema
Perché era chiaro che si andava verso un'evoluzione del sistema che non poteva essere solamente a presenza pubblica e lei c'è stato un forte ritardo nel definire nel disegnare le regole prima che qualcuno diventassero questo il punto
A sinistra avuto ritardo
E non ha disegnato le reti non ha proposto di disegnare le regole prima che qualcuno diventasse troppo forte
Per impedire grezzi di segnalassero però
Da un certo punto in poi noi abbiamo avuto in Italia un
Accordo di potere tra il monopolista dell'informazione privata e
La
Le forze di governo che ha portato ad insegnare le regole a misura
Di questa di questo monopolio privato dell'informazione è questo il punto da qui non potete no
Anche i ritardi divide la sinistra non spiegano tutto spiega una parte dei problemi
D'altra parte dei propri lasciano nel rapporto di potere di ferro che esisteva tra Craxi in particolare una parte dalla Democrazia cristiana
Il cavalier Berlusconi con tutto ciò che questo ha comportato sul piano anche di Tangentopoli perché
La legge Mammì
è stato uno dei campi di Tangentopoli
Perché sappiamo che sono state pagate tangenti e che tangenti
Affinché le leggi venissero ospite in un certo modo ora già questo dovrebbe bastare a dieci le dobbiamo smantellare a legge Mammì e fare una nuova legge sul sistema radiotelevisivo così come dobbiamo fare bisognerebbe fare una nuova legge anche sull'editoria e sulla carta stampata
Bisogna ridisegnare le regole di sistema avere un antitrust rigorosa i progressisti hanno presentato una proposta molto rigorosa che si basa su un principio molto sempre un soggetto una Rete
Nessun soggetto né pubblico né privato può possedere più di una rete televisiva
Nazionale poi si può discutere se quella sia giusto se non bisognose proposta della lega che dice la polo pubblico una Rete con la pubblicità e una rete solo col cane si può discutere di tutto ma diciamo che quello e l'asse verso cui bisogna andare problema è che dobbiamo arrivare a discuterla in Parlamento
Che dobbiamo
Porla all'ordine del giorno
Del parlamento
Io poi son d'accordo che
Se noi esaltiamo la centralità del duopolio RAI Fininvest rischiamo di perdere di vista delle altre questioni solo che se non spezziamo quel duopolio noi non riusciamo neanche a per il come si risolve il problema
Della crisi di pubblicità della carta stampata si risolve ripartendo la pubblicità in modo diverso ma che hanno dei tetti di affollamento pubblicitario per le televisioni che in Italia sono troppo bassi quindi
Sono troppo alti scusate quindi è chiaro che tu insomma la pubblicità eccome
Una torta a una dimensione no se le fette di torta che si mangia qualcuno sono così grandi per gli altri non resta nulla in più
Aggiungo che
In Italia esistono troppe reti televisive nazionali
Negli Stati Uniti c'è di meno perché peraltro la raccolta pubblicitaria costa come tu ben sai tenere in piedi una Rete di raccolta pubblicata come Publitalia e abbiamo visto o come la Sipra e abbiamo visto che potenza sia Publitalia perché Forza Italia nasce da lì
Significa che una gran parte delle risorse
Che vengono reperiti sul mercato pubblicitario servono a finanziare la raccolta pubblicitaria stessa quindi diventa un
Cane che si morde la coda un circolo vizioso
Dove hai anche uno scarsissimo investire scarsissime risorse per investimenti sulla produzione dei programmi l'Italia è uno dei Paesi in via il maggior numero di televisioni che ha il una quota altissima di pubblicità che vale delle milioni rispetto agli altri paesi e dei uno dei paesi che fanalino di coda nel campo della produzione dei programmi
Perché non ci sono risorse per produrre i programmi quindi se non rompiamo questa situazione noi non riusciamo neanche a redistribuire più equamente le risorse pubblicitarie
Sul mercato e in particolare sul mercato dell'emittenza locale dove
Io penso che
Le amministrazioni progressiste
Che ci sono in moltissime città e che ci sono ci saranno spero mi auguro in moltissime regioni devono assumere questo tema
Devono assumere anche il tema del dell'informazione devono assumere anche il tema di come di che cosa loro possono fare per esempio esiste
Una legge che mi pare sia la centoquarantadue
Che dice esplicitamente che le amministrazioni locali devono dare una parte della loro pubblicità
A
Le emittenti radiotelevisive locali io vorrei che si verificasse in che modo questo viene fatto quanto viene fatto
Perché
Anche qui
Secondo me la dovremmo anche
Introdurre dei cambiamenti dobbiamo anche
Introdurre alcuni principi
Per esempio
Il principio che il pluralismo dell'informazione locale una delle principali
Risorse democratiche
Che può consentire anche un rapporto più forte e più ricco tra l'Amministrazione i cittadini perché possono essere usate anche come sportelli
Elettronici dove il cittadino può telefonare a una radio sentire una vedere una televisione scrivere a un giornale avere la risposta dell'amministrazione sui suoi problemi
E sappiamo che oggi limpido insomma il rapporto diretto è molto complicato Policoro elezione diretta dei sindaci abbiamo una forte personalizzazione della politica la gente investe molto su queste figure e quindi ha bisogno di avere un ritorno ha bisogno di poter continuamente dialogare con gli amministratori
Che ha eletto allora perché non pensare anche è un modo di gestire le scarse risorse che le amministrazioni hanno ma che sicuramente spendono in campo di pubblicità in campo di rapporto di comunicazione con i cittadini perché non pensare anche ha qualche regola che induca a favorire le imprese
Più deboli ma non perché bisogna fare il mito del debole perché sappiamo che c'è questa situazione che aveva appena detto
Perché sappiamo che c'è un mercato drogato sappiamo che c'è un mercato senza regole dove il più debole rischia di soccombere al di là
Del fatto
Se sappia o non sappia fare il suo mestiere io dubito
Per esempio che
L'ora di Palermo sia entrata in crisi perché i giornalisti dell'ora non sapessero fare bene il loro mestiere perché tutti sappiamo che invece Nuova di Palermo è stata una grande scuola di giornalismo non solo per la Sicilia ma anche per tutta vitali tutti noi sappiamo che io fatto per tantissimi anni il cronista l'inviato in Sicilia che so quanto patrimonio professionale ci fosse accumulato in una redazione prova dell'ora
Di Palermo orali sicuramente contano
Gli errori io questo lo voglio dire perché riguarda anche la mia esperienza attuale
Gli errori di gestione
Prima del Partito Comunista voi del PDS un errore fondamentale soprattutto cioè si è capito tardi
Che i partiti non possono gestire aziende non sono capaci
Che i partiti
Possono come dire contribuire a esperienze di informazione perché questo essenziale ma che devono metterle poi in condizione di saper stare sul mercato devono cioè costruire l'azienda le professionalità la capacità non non devono gestire direttamente questa è la strada per esempio che si sta seguendo per l'unità
E la strada che stiamo faticosamente seguendo
Terra Italia Radio attraverso la costituzione di una cooperativa
I giornalisti e di un'associazione degli ascoltatori e qui vengo al tema posto padelle regione che promuova
Adesso ma non lo chiamiamo azionato popolare perché l'azione devo fare una cosa molto complicata tecnicamente da fare ma che promuova comunque
Delle sorta di Public Company dell'informazione dove cioè l'ascoltatore l'utente il lettore del giornale Possa partecipare direttamente alla proprietà
Dell'emittente del giornale della radio e della televisione questa è una strada moderna peraltro ma è una strada questa è la strada che si percorre in tanti altri
Paesi
Quindi lo anche scatti però diciamo nel pubblico dei cittadini nel popolo progressista scatti un meccanismo di ritiro della delega e di riappropriazione
Di questo fatto cioè non si può più pensare che anche perché il partito di soldi non ce li ha quindi non può farlo non si può più delegare al partito che mantenga i giornali le radio
Si deve diventare in piccola parte proprietari di questi strumenti per forni di che cosa
Per forniti di quella parte che non potrà mai venire dal mercato
Perché non tutto può venire dal mercato una parte di risorse deve venire dal mercato dalla pubblicità ma una parte per esempio per una radio che non vuole essere una radio commerciale come noi siamo noi non vogliamo essere varati o puramente commerciale vogliamo essere orario che ha degli spazi commerciali che vengono venduti però vogliamo mantenere la nostra fisionomia di radio d'informazione democratica progressista
E quindi dobbiamo questo è un valore o no dobbiamo metterci d'accordo su questo è un valore se un valore bisogna che ci sia migliaia di cittadini che decidono di sostenere questo valore
Di dare un prezzo a questo valore perché altrimenti non ce la facciamo
E infatti la strada che stiamo percorrendo un po'tutti e la stessa
E allora bisogna che il cittadino di sinistra medio si abitui al fatto
Che in tasca aveva avere anche un'azione di avvenimenti dell'unità del manifesto di Italia Radio di Teleregione se vuole avere un sistema dell'informazione pluralista perché anche su questo
Noi dobbiamo sapere una cosa
Noi possiamo fare tanti discorsi lo abbiamo fatto stasera
Possiamo fare tante battaglie giuste dobbiamo farlo
Dobbiamo chiamare la gente a mobilitarsi dobbiamo fare le leggi
Però noi dobbiamo sapeva rispondere concretamente non esiste una sinistra che non è capace di tenersi un suo piccolo sistema dell'informazione piccolo sobrio limitato
Ma una sinistra che consenta la chiusura di esperienza in questo campo non è credibile quando poi dice voglio cambiare le regole per la RAI perché la gente non ci crede ti dice ma come se tu non sei stato capace di tenere in piedi
Italia Radio se tu non sei stato capace di far vivere questa emittente che costa due lire come pensi di poter amministrare
La RAI poi o il Paese guardate che sono fatti importanti questi la gente col giudica anche su questo una delle ragioni sulle sugli Berlusconi e che la gente l'ha giudicato per il suo successo da imprenditore
Adesso sta scoprendo che non è la stessa cosa fare l'imprenditore per fare il politico ma guardate che a noi come sinistra mancato moltissimo questa capacità di identificarsi con cose concrete e positive che si fanno che vanno bene che riescono a stare
Sul mercato che riescono esisterà sopravviverà andare avanti questa è una grande sfida politica
Non è solo io la battaglia d'Italia dove la faccio solo per difendere il mio posto di lavoro perché sono affezionato a quella radio perché sono affezionato i miei ascoltatori la faccio perché penso anche che la sinistra deve uscire
Da questa immagine di una sinistra chiacchierone
Che parla parla sempre non fa mai deve diventare una sinistra che opera
Capace di cose concrete di progetti concreti che sa far vedere la coerenza tra quello che dice quello che fa
Questa è una sfida molto importante che riguarda Italia domani guarda l'insieme delle esperienze dell'informazione della sinistra che devono diventare esperienze del popolo della sinistra direttamente delle partecipare direttamente e non dobbiamo metterci una capacità una cultura d'impresa dobbiamo metterci dobbiamo scappino e finalmente che fare una riunione politica non è la stessa cosa che farò carico di un consiglio d'amministrazione sono regole diverse tempi diverso
Un politico ci può mettere una settimana decidere su una cosa se tu sei in un consiglio d'amministrazione di una radio di un giornale e sbagli il tempo per di soldi
E quindi dobbiamo riuscire a conciliare queste cose abbiamo dentro di noi la professionalità l'esperienza io penso di sì abbiamo bisogno però questa è la prima regola che dobbiamo cambiare la possiamo cambiare da noi
Senza bisogno di leggi senza bisogno di interventi di altri la possiamo cambiare da noi gli ATO alla nostra cultura e la nostra mentalità diventando tutti assieme protagonisti di un movimento dell'informazione democratica che è fatto di
Battaglia mai fatto anche di esperienze concrete di giornali di radio di televisioni se non facciamo questo guardate che la strada sarà molto dura se non facciamo questo guardate che non riusciremo a stabilire un vero pluralismo nel campo dell'informazione
Grazie Carmine Fotia c'è spazio per alcuni interventi
O anche per la cena se voi non volete entrata
Se se
No no viene al microfono
Sì e mi chiamo Antonio Calanni volevo fare una domanda a breve al signor Pepi
Nell'ultimo intervento che lui ha fatto un poco sono messe spiegata abbastanza bene ancor più chiaramente il suo pensiero
Condivido il pensiero condiviso anche tutti gli altri il tavolo che il problema della legge l'editoria il problema della pubblicità accordata al mercato generale problema importante però chiedo al signor Pepi ma il valore dell'indipendenza del giornalista che mi pare che in questo momento
Sia
La diciamo la precondizione tu per potere poi parlare di tutto questo per Giovanni Pepi è importante questo valore
Altro
Anch'io volevo fare una domanda direttore del Giornale di Sicilia
Giovanni devi io sono Giuseppe validati
Lei poco fa ha esposto anche quella che è la situazione
Diciamo della
Di quanto leggono gli italiani distinguendosi fra Nord Centro e Sud
E io non ho
Problemi a riconoscere che le cifre da lei date rispecchia non realmente
Quello che lei ha detto e cioè che nel Sud si legge molto poco
Però ecco io volevo sapere questo
Se noi riusciamo visto che nel Sud dove si legge molto poco però contemporaneamente
Succede che no io anziché leggere i giornali quotidiani nostri
Molto spesso molti palermitani
Leggono Corriere della Sera
Diciamo i giornali al nord
Ora se non riusciamo a farlo un giornale
Diciamo di qualità migliore ecco lei non pensa che si vorrebbe
Questo rapporto negativo
Non dico a rovesciare ma almeno attenuare
Desidero manifestare il mio compiacimento per quelle indicazioni fatte
Risale
Sulla necessità di partecipare attivamente
Per fare funzionare
La lettera trasmittenti libere
Penso che questo sia
Decisivo
Istaurare un rapporto diretto con i con i cittadini con gli utenti
Contemporaneamente
Penso
Per quelle precisazioni che sono state fatte sui ritardi della sinistra
Penso che sulla questione dell'informazione
Tenuto conto di tutte le preoccupazioni
Di di salvaguardia della democrazia
Se non sia il caso fin da adesso incominciare a pensare
Che la materia dovesse essere oggetto di norma costituzionale perché la norma costituzionale
Salvaguardia del principio della libertà di stampa della libertà dell'informazione
Ma non scende nel dettaglio differimenti per evitare che questi possono diventare motivi di azione antidemocratica e io credo pensa che in uno stato democratico del domani
Questa è una delle norme basilari come tutti i principi costituzionali che via via si sono nel tempo
Determinati e che devono dare quella tranquillità e no non quella temporanea età che un governo può modificare con facilità
Io compenso che anche sotto questo aspetto l'azione che in questo ieri giorni si conduce contro il pre potere di alcuni indirizzi
In prospettiva debba vedere anche questo
Debba vedere di potere arrivare a delle regole
Che non possono essere più di carattere temporaneo o parlamentare ma delle regole più forti più decise e quindi delle regole costituzionali nel regolamentare ed evitare che nell'uso di questo strumento perverso che può essere tecnologicamente e oggi la televisione e anche oggi la stampa René venga usato in termine antidemocratici
Grazie
Se non ci sono
Allora buonasera a tutti in San Giuseppe Zafón
Il mi Za furto Z Totti resta ottimo
La mia domanda si rivolgeva soprattutto a quel Giovanni Peretti
In un panorama così sconfortante ma purtroppo reale quale con l'editoriale che voi avete tracciato
Io vorrei sapere
Vorrei sapere un ragazzo che a vent'anni nel novantaquattro
Che sogna di diventare giornalista
A un brandello di speranza oppure no
Grazie
Allora consentiamo ai nostri due relatori di potere rispondere
Chi vuole iniziare
Anche perché la maggioranza delle domande erano rivolte a te
Io mi sono preoccupato negli interventi che insomma ma forse non sono stato sufficientemente chiaro
Nel dire che non solo per me l'indipendenza del giornalista e un valore importante
Ma direi che e il valore
Vero da proteggere
Solo che
L'indipendenza
Il giornalista può difenderla se lavora in un giornale che a sua volta indipendente
E questo giornale sarà realmente indipendente intanto se realizzare una condizione necessaria e su anche se poi non sufficiente ma necessaria che l'autosufficienza
Circa perché
Allora vogliamo farlo fino in fondo questo discorso non lo so diciamo aprire le proprietà dei giornali alla partecipazione dei giornalisti
Ah io sono nella forma della proprietà verso la regola chiave fateci pattuglioni coinvolto se non se ne sono divenute un'anomalia anche no no no no no voi applaudite perché non siete giornalisti io vi dico che se propongo ai giornalisti la partecipazione alla proprietà con i rischi che la partecipazione alla proprietà comporta cioè con la prospettiva di guadagnare meno se i conti dell'azienda vanno male beh io sono convinto che oggi come oggi questa posizione non è maggioritaria dalla nostra categoria de una posizione che comunque io condivido
Con grande compiacimento quindi da questo punto di vista mi ha visto l'intervento di Foti e stasera fa notizia
Però io non faccio notizia mai per quanto anomala situazione un povero disgraziato il discorso poi fermo restando il fatto che io parto sempre dal concetto che i giornali
A cominciare il parlo del mio e sicuramente fatto peggio di quanto lo farebbe e una persona diversa da me se avesse la fortuna o sfortuna di di
Vincerlo cioè i giornali possono essere sempre fatti meglio ma fortunatamente il discorso che faceva il signor pari io ho notato male il nome
Devo dire che statisticamente le cose non stanno così cioè noi abbiam avuto non soltanto in Sicilia anche in Campania ut dico la Campania perché leggevo proprio ieri la situazione a DS per quanto riguarda il Mattino di Napoli la Repubblica cioè noi abbiamo avuto
Una progressiva affermazione dei giornali i nazionali sui mercati locali ma statisticamente questo non ha assolutamente tolto copia i giornali locali ma nell'ultimo decennio abbiamo una situazione d'vendite non solo quella regionale si chiede il giornale I Siciliani in crescita che si è fermata due anni fa perché ora c'è la flessione ma c'è anche una flessione delle vendite sul piano nazionale
E quindi fortunatamente l'inserimento dei giornali nazionali dei mercati locali ha avuto un effetto salutare sotto un altro profilo quello che ha aumentato complessivamente il numero dei lettori
Si può sempre sostenere
Che Lindsay che l'ingresso dei giornali nazionali nei mercati locali anche se non ha affermato l'espansione del giornale locale tuttavia i tassi di espansione Wyatt compressive questo però è un discorso che attiene alle alle ipotesi
Guardate però che fare un giornale bene meglio non è solo un problema di qualità dipendente dai giornalisti che vi lavorano questo il discorso che faceva Fotia che non vale solo quando un giornale mal gestito ma anche quando un giornale ben gestito guardate che i mezzi
Di cui può disporre un giornale che opera soltanto nel mercato locale sono mezzi in Colorado incomparabilmente inferiori a quelli con cui opera nel mercato locale un giornale nazionale
Voi mettete ricordo che cosa significa un giornale che ha come testata la Sicilia e può vendere soltanto in Sicilia dove reggere il confronto con un quotidiano nazionale che domani dovesse aprire pagine siciliane
Avendo il quindi la possibilità di investimenti che gli derivano dai proventi di un mercato nazionale unito
Ai proventi pubblicitari che come voi sapete sono legate agli indici di venti e quindi
Purtroppo le questioni relative all'informazioni
Non sono mai così semplice come appare faceva già non è che si vende no purtroppo non è così perché per fare giocare meglio occorrono molto spesso dalle condizioni che proprio per il fatto che i giornali non si vendono abbastanza non ci sono quindi
Però fermo restando il fatto che
Statisticamente questo non è successo anche se il mio giornale potrebbe essere fatto sicuramente meglio di quello che invece non è su questo sono d'accordo con tinte
Non sento bene
Sì sì ma no le sto dicendo che le sto dicendo che i dati di vendita dei giornali locali sono giornali sono dati assolutamente confortanti fino a due anni fa quando può è cominciato una flessione
Dei giornali su tutto il Paese dopo la guerra del Golfo non abbiamo assistito ad una pressione crescente delle idee sui giornali per discorsi che sono anche importanti la guerra del Golfo per esempio
Visto che apro questa parentesi ha praticamente segnato un'inversione del rapporto con la gente da giornali e televisione ce la gente ha cominciato ad apprezzare
L'informazione televisiva perché l'informazione televisiva attraverso la dirette la più appagante di quella del giornale e noi ci trovavamo laddove l'indomani mattina in edicola
Spiazzati rispetto a chi aveva preso le notizie fino alle quattro del mattino in televisione quando già i giornali erano in macchina e quindi sono discorsi complessa
Però voglio dire i giornali se ne vuol dire che i giornali non sono fatti molto bene io sono d'accordo con lei potrebbero essere fatti meglio a cominciare dal mio
Per quanto riguarda il
Scorsa udienza furto io devo dire con grande franchezza che se oggi uno mi chiedesse farò il giorno gli o fare il giornalista direi di pensare per il momento un altro mestiere
Perché la situazione obiettivamente grave e le prospettive non sono chiare certo se si affermano criteri di gestione che sono quelle che per esempio Foti e ricorda se questa cultura prevale io sono convinto che si aprono degli spazi nuovi
E allora la situazione spuri prendere ma attualmente devo dire da tutto ciò che leggo e che vedo la situazione del giornalismo è assolutamente pesante e le prospettive non sono favorevole a chi in questo momento sogna di fare questo mestiere
Sì ho chiesto la parola perché volevo inserirmi proprio nella domanda che ha fatto quel per il giovane non sono d'accordo sono domande con previo vorrei dire questo ragazzo
Che
Chi i dei giovani settanta bisogno oggi nel giornalismo
Certo è una strada dura pesante però bisogna tentare sì e bisogna tentare questa strada soprattutto per scalzare coloro i quali hanno ridotto l'informazione al punto in cui e arrivata
è una strada difficile accerto
Però è il mestiere più bello del mondo e soprattutto può incidere il cambiamento e soprattutto nel modificare un modo di pensare
Bene contabile
Un brevissimo intervento vediamo
Io mi chiamo Rosanna Piraino vorrei innanzitutto confermare quello che ha detto
Teleregione cioè del del suo è essere una emittente aperti da a tutte le realtà locali e che è stato un bene per le per la città Scone sono responsabili
Poi vorrei fare una domanda anch'Carmine Fotia prendendo come spunto quello che ha detto Petit che si è chiesto come mai la gli italiani avessero votato per Berlusconi e come mai non c'è una una indignazione è una
Una risposta preoccupata questo fatto
Io ritengo che ci sia una preoccupazione almeno nel nelle persone più responsabile c'è una reale preoccupazione di come di come stanno andando le cose però forse non si conoscono quali quali strumenti contrapporre
Adesso vorrei anche un po'smitizzare questa questa questa questione il perché abbiano votato Berlusconi Bobbio lo ha individuato in un in un sistema anche abbastanza facile evidente non gli ha detto hanno votato Berlusconi perché quel pubblico a nutrito a pane e Fini investe e natura
Naturaliter di destra c'è un pubblico appagato è un pubblico che si riconosce nei caroselli pubblicitari e quindi non ha motivo per votare per la sinistra sinistra piagnone a ecco allora la domanda
Non crede che lo smantellamento di RAI tre addio proprio questo obiettivo di rilevare questa spina nel fianco che poteva essere il pubblico che invece apprezzando Rai Tre essi faceva un'altra mentalità sì siamo elaborava strumenti critici nei confronti proprio della della televisione quindi di Rusconi
Ah sì penso proprio di sì
E un ultimo l'ultimissima per
Sono nello Marisano e vorrei fare una domanda al direttore del Giornale di Sicilia
Allora io ho una bruttissima come si può dire don bruttissimo giudizio su questo giornale e vorrei farle un esempio eravamo in piena c'è all'inizio di Tangentopoli
Tutta la stampa destra sinistra parlavano di Tangentopoli avevamo praticamente l'articolo in prima pagina non dimenticherò mai e il Giornale di Sicilia che portava questi articoli in quarta e in quinta pagina e mi ricordo un giorno che praticamente per compensare le cose
Portò la storia ma a titoli cubitali mi sembra di un assessore non so se di Modena o di una città della Romagna praticamente per allora io vedo in questo giornale ma poi potrei continuare il discorso che più che essere un giornale di un di di informazione è un giorno tant'è che mi sa di faziosità un giornale di parte e dico questo non è fare giornalismo ma questo è fare interessi di qualcuno
No sulla repressione di RAI tre sono perfettamente d'accordo mi pare che ci sia dietro lo smantellamento direi tre perseguito peraltro anche dei professori
Diciamolo chiaramente
Ci sia dietro il tentativo
Di
Mettere in crisi
So che qui forse per lui non sarà d'accordo ma io penso che la caratteristica principale di rete non sia stato di essere una rete di sinistra
Io penso che la sia seria sono avete molto innovativa nel linguaggio televisivo e di costruire alcune cose che sono discutibili la terapia Axa Milano Italia delle cose che sono assolutamente discutibili cioè possono non piacere e hanno sicuramente molti limiti che però
Hanno rappresentato
Una crepa in un sistema dell'informazione televisiva che era loro coloro al coro formino che narcotizzata io non mi posso dimenticare mai Giovanni se lo ricorderà
Io ne sono stato involontariamente uno dei piccoli protagonisti
Quando Samarcanda venne a Palermo
Dopo l'assassinio di Salvo Lima
E ci trovammo in una piazza c'erano tanti giovani
C'era
Poi c'eravamo anche io e Sandra Bonsanti che dicemmo delle cose
Molto ma molto meno pesanti di quelle che un anno dopo hanno scritto i giudici nella sentenza nel non essersi scusato e nella nell'ordinanza di rinvio a giudizio sull'omicidio di Lima sul ruolo
Di questo personaggio lo diciamo molto meno germi diamo a dire che
Una morte non riscattava una vita che era stata ma certa vita come ha avuto una storia che in quella storia andavano cercate le ragioni di quella morte mentre
Sì qualcuno stava cercando di beatificare bene fu chiusa Samarcanda dopo quella trasmissione ve lo ricordate fu chiusa
Per volontà esplicita della Democrazia Cristiana
Allora
E questo è accaduto due anni fa non è che è accaduto un secolo fa
Quella televisione lì ha contribuito a fare emergere il marcio che c'era nel Paese la voglia di cambiamento della gente quella televisione oggi quel tipo di televisione oggi dà fastidio
Non serve più non si vuole la televisione che faccia parlare la realtà questa sta era il il il tratto nocche Guglielmi amava definire di Rai tre una televisione che fa parlare la realtà
Non ci vuole più
Questo tipo di televisione si vuole una televisione che costruisce la sua realtà che rappresenta la sua realtà
E questo è il problema vero
Io però anche su questo o una posizione che forse codice per i minori Daria ma
In cui credo molto io penso che è venuto il momento
Di
Mettere assieme
I professionisti della radio e della televisione
Che muoiono fare questo tipo di informazione televisiva
E cominciare a ragionare sull'idea che
Debba esistere un altro polo rispetto a RAI rispetto alla Fininvest nel mondo della comunicazione televisiva e in quello della comunicazione radiofonica voi anche qui
Non possiamo aspettarci tutto
Dalle regole dobbiamo la prima regola e che esistono in Italia seri professionisti la televisione che vogliono fare Q
è stata revisione esistono seri imprenditori che vogliono fare questa televisione bene cominciamo a ragionare sul fatto se si possono mettere insieme spezzare
Questo tentativo di uniformare anche linguaggi della televisione
Poi c'era il tema
Diciamo così della costituzionalizzazione del diritto all'informazione che è un tema
Molto importante di cui si discute
Da tempo io per il momento mi accontenterei di molto meno mi accontenterei che si facesse una buona legge antitrust
Però indubbiamente noi abbiamo un problema
Che le le riforme istituzionali sono state ridotte solo approvare la legge elettorale che non era il principale dei nostri problemi
E ancora oggi si discute io trovo folle per esempio questa discussione sulla riforma elettorale regionale non è che si può fare una riforma elettorale ogni anno
E vengono sottovalutati e tenuti da parte alcuni alcune tematiche di rilevanza costituzionale che non
Erano previsti non sono stato imprevisti dei nostri padri fondatori perché quarant'anni fa cinquant'anni fa la televisione non aveva il potere che a oggi non era immaginabile quello sviluppo che non era immaginabile diciamo la Presa che l'insieme del sistema dell'informazione avrebbe avuto negli equilibri del potere
Quindi secondo me è un grande tema di discussione per esempio su questo tema Stefano Rodotà ha fatto delle Rifles Cioni degli studi molto interessanti e molto importanti perché peraltro noi in Italia siamo abituati a discutere
Della televisione ma ormai diciamo le dei paesi più avanzati in realtà si discute dell'informazione elettronica si discute
Delle televisioni via cavo si discute
Dell'informatica si discute cioè di una enorme diffusione dell'informazione che può essere un grande fatto democratico se viene governato da regole democratiche cioè ognuno di noi nel prossimo futuro può vere accesso a una quantità di informazione come ma lei è stato nel passato attraverso le reti informatiche attraverso le televisioni via cavo attraverso una serie di strumenti su cui l'Italia il dibattito è a zero su cui negli altri Paesi ci è un dibattito molto forte negli Stati Uniti c'è tutta una discussione sulle autostrade informatiche su le reti informatica eccetera in Italia su questo siamo ad zero e però sistema come dire intanto però si occupano le case del potere perché hanno fatto questa cosa gigantesca che si chiama Telecom
Che praticamente il controllore di tutti i sistemi di comunicazione in Italia cioè nessuno che voglia fare qualsiasi cosa nel campo dell'informazione il fumo non potrà prescindere da questa mega struttura intanto l'hanno fatto la struttura l'hanno occupata non sappiamo cosa ci metteremo dentro non sappiamo con quali regole però intanto questa è la logica con cui
Si procede in Italia io penso per cui non so se si possa arrivare in tempi rapidi a appunto questa riscrittura nella costituzione delle regole sull'informazione che sarebbe necessaria sicuramente penso che dobbiamo uscire da un dibattito gusto provinciale
Troppo incentrato su le nostre anomalie che dobbiamo superare e finalmente
Poter arrivare a una discussione più seria più di fondo che riguardi proprio le regole della democrazia del nostro Paese che metta al ai primissimi posti tra queste regole da riscrivere quelle che presiedono
Al sistema dell'informazione perché tutti rendiamo imparando che senza
Informazione non esiste democrazia e dico un'altra cosa e poi concludo giovane diceva adesso
Citava la cura del Golfo dove
Italiani hanno imparato che la televisione arriva prima dei giornali
La guerra del Golfo però è stato anche uno dei più straordinari esempi di potenza della televisione
Non solo nel creare gli eventi mamme determinarle per esempio
Ormai si sa
Che c'è stata accanto alla strategia militare vera e propria
Da parte del Pentagono una strategia di guerra dell'informazione per cui ci hanno raccontato un sacco di balle
Ci hanno raccontato un esercito potentissimo iracheno che non c'era che non c'era ho fatto vedere il cormorano
Nel petrolio che non era vero l'avevano preso avevano a parte non era un cormorano ma poi Renault è proprio come dire abbiamo assistito
A una
Uso
Molto preoccupante
Della televisione come strumento di guerra previsione è stata una parte la guerra si è combattuta dei campi di battaglia e si è comparso combattuta anche attraverso la televisione questo una ragione in più
Per avere stabilire regole
Molto molto forti su questo
Grazie a tutti non so se per vivono Junior cos'altro allora ringraziamo anche tutti voi che avete partecipato a questo dibattito anche rimanendo sino alla fine questo è testimone ha sicuramente l'interesse che attorno al tema dell'informazione c'è e che senz'altro dovrà essere ancora più sviluppato con altre iniziative in città nei prossimi nelle prossime settimane nei prossimi mesi grazie e buona serata a tutti