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Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bel trovate bentrovati all'appuntamento con il supplemento settimanale di passaggio assunte sta giovedì sei giugno del due mila ventiquattro
Supplemento che vogliamo dedicare interamente alla Serbia
Confermando le previsioni il partito serbo del progresso la formazione conservatrice nazionalista
Che fa capo al presidente Aleksandar Vučić ed è guidata dalla in quale nuovo premier Milos voce vice ha ha vinto
Nel voto Contri domenica scorsa due giugno ha conquistato Belgrado e a cui è stato anche altre decine di comuni in tutto il Paese
A a Belgrado che che il partito di voce scherno e danni poi la forza di maggioranza in Serbia e guida l'attuale governo ha ha conquistato la maggioranza all'assemblea municipale della capitale che
Che importante insomma nella geografia del potere in Serbia controllare asta di Belgrado
Ha un peso non indifferente al secondo e terzo posto sempre a Belgrado molto distanziate le due nuove formazioni schierate l'opposizione anch'io sono Belgrado e scegliamo Belgrado
In all'assemblea municipale sono entrati anche noi Forza del Popolo e il partito filo-russo serbi e russi fratelli per sempre
Largo successo del partito di voi ci dice anche a Novi Sad anni esce che sono la seconda e la terza città del Paese
La vittoria del partito di voce c'è è stata larghe consistente anche in decine di altre città grandi e piccole con nel presidente wc c'è il premier voce vince
Che hanno parlato di un risultato che ha una valenza anche nazionale è un solo un attestato di fiducia al governo
Questo in vista anche dell'Expo del due mila ventisette che
Ma insomma la la dirigenza serba considera un una una una formidabile opportunità insomma di crescita e per attrarre nuovi investimenti
Alla larga vittoria del del partito a al potere ha contribuito anche la scelta dell'opposizione che è arrivata al voto amministrativo del del due giugno in ordine sparso
Con addirittura alcune forze che hanno deciso di boicottare il voto per protestare contro la data scelta
Chiedevano che si votasse in autunno
E anche per la mancata accettazione di alcune richieste di cambiamenti della legge elettorale
In un dato non non non indifferente è l'affluenza al voto che è stata molto bassa intorno al quaranta per cento e questo sia per il pass parziale boicottaggio punto di parte dall'opposizione
Sia per diciamo così una sorta di stanchezza elettorale di cui hanno parlato diversi analisti in riferimento al fatto che gli appuntamenti elettorali sono stati molto frequenti somma negli ultimi tempi
C'è poi la questione del delle regolarità di nuovo le forze dell'opposizione che hanno partecipato alla al voto hanno denunciato non poche irregolarità
Ad ricordiamo sì seguite passaggio sul testo e lo ricorderete certamente a Belgrado le le elezioni amministrative
Siano già svolte a dicembre in concomitanza con le elezioni parlamentare il diciassette dicembre ma subito dopo il voto l'opposizione aveva accusato di brogli il partito di voce dice in molte città del paese c'erano state anche manifestazioni molto numerose contro il Governo dello ricorderete ne abbiamo parlato
Anche gli osservatori locali internazionali che avevano il compito di assicurarsi che le elezioni si tenessero in modo equo e regolare avevano detto di avere riscontrato diverse irregolarità nel vuoto
Voce Vito Vučić scusate il presidente voci dice
Il il cui cui partito aveva aveva già vinto a Belgrado
Ma poi non non si era formata la la la la maggioranza somma per sostenere l'amministrazione comunale ha preferito andare al voto per due motivi per
Fugare insomma per per
Sono i tutti i sospetti sui brogli e anche per consolidare il successo le possibilità di successo dell'opposizione
Ovviamente sono state ostacolate come dicevamo dalla spaccatura composizione arrivata divisa
Il movimento Serbia contro la violenza che si era formato Pérez del diciassette dicembre sia Rob si è spappolato sono andato in pezzi e questo diversi analisti lo avevano l'avevano già a non previsto
Si discuteva punto dopo diciassette dicembre
Serbia contro la violenza riuscirà a mantenere questo Mita oppure no ma già al all'indomani del voto si era visto come sarebbe stato difficile mantenere
E questa coalizione che era stata formata da tutti i partiti di opposizione e che si era appunto presentato unita alle elezioni
La maggior parte dei partiti che facevano parte di questo movimento ha comunque ottenuto Belgrado un buon risultato tanto che presidente Vučić stesso lo ha riconosciuto e ha detto che sono anche un risultato che non va sottovalutato
Le forze di opposizione che hanno partecipato al voto come come dicevamo così come gli osservatori internazionali hanno nuovamente denunciato diverse irregolarità
Le elezioni locali serve sono state caratterizzate da condizioni di disparità e da una ridotta competitività così hanno rilevato gli osservatori internazionali dell'OSCE secondo i quali le libertà fondamentali sono state rispettate e agli elettori è stato offerto un'ampia gamma di opzioni politiche ma la diffusa pressione sui dipendenti del settore pubblico e l'uso improprio delle risorse pubbliche hanno sollevato interrogativi sulla possibilità per gli elettori di fare liberamente la loro scelta
Gli osservatori internazionali dell'OSCE
Hanno rilevato inoltre che il predominio del partito al governo e la frammentazione dell'opposizione hanno ridotto la competitività mentre le accuse di pressioni diffuse
Sui dipendenti del settore pubblico e di uso improprio delle risorse pubbliche hanno favorito la coalizione di governo
La giornata elettorale come complessivamente si è svolta senza senza problemi e senza intoppi
Però gli osservatori hanno hanno notato numerosi problemi con la segretezza del voto nonché diversi casi di gravi irregolarità tra cui l'acquisto di voti e casi isolati di violenza inoltre sempre secondo gli osservatori dell'OSCE in media del servizio pubblico e le emittenti private nazionali hanno favorito in larga misura i funzionari pubblici ai partiti di governo mentre la copertura dell'opposizione sui canali privati è stata spesso negativa
Resistono infine dicono sempre gli osservatori dell'OSCE preoccupazioni di lunga data
Tra cui le minacce e le intimidazioni nei confronti dei giornalisti le azioni legali strategiche contro i giornalisti investigativi e l'impunità per i crimini commessi contro di loro
Appunto è un problema di lunga data in Serbia questo della del rispetto dell'indipendenza libertà
Del d'informazione e che però non riguarda solo la Serbia ma un po'tutti i Balcani occidentali con differenze vale da un paese all'altro insomma
Comunque il il voto del due giugno è stata una vittoria del per il partito di
Di Vucinic
Lesse il partito serbo del progresso e non a caso appunto Vučić e il premier Vucinic hanno parlato di risultato con valenza anche nazionale sono un attestato di fiducia al governo il Governo che però hanno un pochino Problemi da da affrontare
E ci sono i problemi internazionali con alcune questioni avverte che mantengono al centro dell'attenzione almeno per me che ce ne occupiamo e per chi si occupa di queste cose
Il ruolo che poi la Serbia vuole davvero già avvera sul sul piano internazionale
In primis i rapporti con la Russia da una parte e il processo di adesione europea di integrazione europea dall'altra e in questo ovviamente il Kosovo è un nodo fondamentale
Ma un Kosovo che resta nel limbo perché perché è passato un anno dagli scontri avvenuti a Svezia Anna nel nord del Kosovo cene dico nella zona a maggioranza serba del Kosovo
Scontri che se se lo ricordate si svolsero appunto a ebbero luogo appunto un anno un anno fa altra alla fine
Di Di Maggio tra manifestanti serbi e i soldati della NATO della KFOR che è la forza multinazionale che vigila appunto sulla sul Kosovo
E dopo il fallimento ad aprirlo scorso del referendum per la rimozione dei sindaci albanesi il Nord resta di fatto resta ancora somma un paese nel nel limbo
Su questo c'è un articolo di Leonardo Torelli e pubblicato il trentun maggio su il Giorno al punto net
Che ricorda un po'tutta la vicenda il ventinove maggio dell'anno scorso il Kosovo veniva scosso da violenti scontri tra manifestanti serbi che soldati della NATO
Nell'area a nord a maggioranza serba in quell'occasione nel tentativo di impedire l'insediamento nelle sedi istituzionali dei sindaci albanesi eletti
A Svezia la protesta dei serbi si era fatta violenta provocando neanche feriti gravi tra i soldati NATO che sono appunto impiegati nel Paese
Nel settembre
Dell'anno scorso il governo di Pristina aveva accettato di annullare gli esiti delle elezioni comunali nel Nord del Paese di tenerne di nuove e assecondando su questo le pressioni che erano venute dall'Unione Europea
Il referendum promosso lo scorso aprile
Per rimuovere i sindaci albanesi che avrebbe dovuto aprire la strada a nuove elezioni locali però ha fallito a causa di del boicottaggio dei residenti serbi lasciando i quattro comuni settentrionali in uno stato di pericoloso limbo così
Così dice appunto tre ore Torelli Leonardo Torelli soggiorno al punto netta poi ricordo appunto tutto il il contesto nel le le varie tensioni tra con Belgrado e con la popolazione serba la questione delle targhe dell'auto
Che aveva causato nel novembre del due mila ventidue la decisione dei serbi di abbandonare le istituzioni
Del del Kosovo poi il ventitré aprile dell'anno scorso le votazioni boicottate dai serbi su indicazione della lista della SARS Calista Lista serba il principale partito dei serbi del Kosovo controllato da da Belgrado
Solo i rappresentati di etnia albanese erano risultati vincitori con una percentuale di voto di nemmeno il quattro per cento l'insediamento di questi sindaci ha portato alle violenze di Svezia en seguite poi da i fatti di Bani scali in settembre quando un villaggio vicino alle posa vince
Aveva va registrato un attacco ad opera di una trentina di uomini saldi mascherati contro una pattuglia di polizia gran causato la morte di un poliziotto e la polizia del del Kosovo
Il il l'allora vicepresidente della SARS Calista migliora narra dove Circe aveva messo tramite il suo legale di aver organizzato in autonomia l'agguato senza il contributo di Belgrado e pochi giorni dopo l'uomo era stato arrestato in Serbia considerato vicino a Vučić al presidente serbo ruggisce ma immediatamente ha rilasciato a seguito di queste tensioni soprattutto le pressioni internazionali sale presente nazionali la soluzione adottata da Pristina consisteva nell'indire un referendum prima delle nuove elezioni con cui la popolazione avrebbe potuto esprimersi sull'opportunità di rimuovere i quattro sindaci delle municipalità coinvolte
La soluzione era stata respinta da Sears Calista secondo cui sindaci avrebbero dovuto semplicemente dimettersi
Il partito sosteneva inoltre che il referendum non fosse stato frutto di un accordo tra prestando il grado immediatamente nazionali e aver esortato i serbi che dicono i quattro comuni a boicottarlo eh
Il ventuno aprile insomma
Il c'è stato un flop annunciato alle urne erano andati a votare solamente duecentocinquantatré elettori sui circa quarantasei mila iscritti nelle liste dei quattro comuni senza che la consultazione raggiungesse il il quorum
E insomma il continuano la stiamo raccontando ogni settimana ogni puntata di di passaggio Soda Sterpa e le continue schermaglie le accuse reciproche tra Pristina e Belgrado poi la la questione della la decisione della Banca centrale kosovara di fermare bloccare la circolazione del dinaro serbo in in Kosovo
Insomma la la c'era stata anche ovviamente ci sono le preoccupazioni le reazioni anche per esempio negli Stati Uniti ma anche di Italia Francia Germania Regno Unito che
Avevano anche espresso RAI rammarico che questo insomma
Perché i referendum
Fosse fosse fallito è insomma
Resta resta il limbo e di questo su questo conclude appunto Leonardo Torelli dopo il fallimento del referendum i sindaci albanesi sono rimasti al loro posto la popolazione serba continua ad essere senza rappresentanza politica
La scelta del boicottaggio sponsorizzato da Belgrado sembra aver accentuato le tensioni già presenti lasciando l'aria in un limbo che non vede soluzioni imminente così come si conclude questo articolo del trentun maggio scorso del neonato Torelli che trovate
Prete leggermente integralmente su il Giornale punto net
Il il nodo del Kosovo è cruciale per il il il l'avanzamento del del negoziato di adesione della Serbia
All'Unione europea ma cruciale anche per lo stesso Kosovo per arrivare ad aprire quel negoziato che al momento sembra apertura che al momento siamo ancora abbastanza lontano
Non c'è nessuno
Chiedo scusa non c'è solo la questione del Kosovo potrebbe aprirsi con la Serbia anche una questione con la Bulgaria
C'è un articolo pubblicato proprio l'altro ieri su e ora TV è la la versione tre andrà carattere una rete paneuropea di di di organi d'informazione che è specializzata proprio nelle politiche dell'Unione europea è stata fondata nel mille novecentonovantanove dall'editore francese questa folle Clark
Il quattro giugno silurati ed è comparso un articolo firmato da cassa Nicola fa che parla del presidente bulgaro che rumeno Rader perché accenna un ripensamento sul sostegno all'adesione della Serbia l'Unione europea
Prescrive Nicolò che punto rade va lasciato intendere che potrebbe rivedere questo sostegno
A causa del modo in cui Belgrado tratta la minoranza bulgara nel Paese
E quindi potrebbe riproporsi in Serbia las la stesso problema che si era posto in Macedonia del Nord
Il criterio principale in base al quale giudicheremo e sosterremo il progresso dei paesi dei Balcani occidentali
è proprio la situazione dei nostri connazionali in ogni Paese le loro condizioni di sviluppo economico e sociale e soprattutto la loro capacità di difendere identità nazionale la lingua la cultura e la memoria storica così ha detto il presidente bulgaro rade fa
Tre anni fa
Appunto ricorda Nicola fa con una mossa molto criticata la Bulgaria aveva posto il veto al processo di adesione all'Unione europea della Macedonia del Nord accusando il governo di Skopje di generare discorsi di odio contro i bulgari l'inclusione della minoranza Burg
Nella costituzione della Macedonia del Nord resta l'unico ostacolo formale all'avvio dei negoziati di adesione all'Unione europea del Paese ma rimane fuori portata a causa della mancanza di consenso
Vuole ma ce l'ha nel nord sono andate andato è stata la vittoria elettorale del del del centrodestra del principale del centrodestra che non gradisce nemmeno tanto l'accordo con con la Grecia dunque questo potrebbe riaprire la questione ma
La restando alla Serbia Nicolò va ricorda che il mandato del presidente bulgaro come presidente scade nel due mila ventisette nonché dopodiché gli aspetti politici prevedono che diventerà un attore importante nel Parlamento
Mercoledì il presidente ha conferito la più alta onorificenza statale l'ordinanti sta l'ordine di Stara Planina a Ivan Nicoloso
Presidente del Centro di formazione culturale della città serba di vacilla Grad e uno dei più attivi rappresentanti della minoranza Bulgari in Serbia durante la cerimonia Nicola fa affermato che l'ideologia dell'autorità di Belgrado sta portando la repressione della minoranza bulgara
Ha chiesto maggiore solidarietà è una posizione bulgara ancora più categorica e coerente in difesa della minoranza bulgara non sono degrado Brussel ma anche a Sofia
Il presidente bulgaro ha sottolineato che la Bulgaria è stata la principale forza trainante dell'adesione all'Unione europea dei paesi dei Balcani occidentali perché siamo consapevoli dell'importanza di questa integrazione per la sicurezza e la stabilità allo sviluppo economico sostenibile della regione
Ma ha detto rare ma siamo fermamente convinti di avere i nostri meriti in questo processo di integrazione in modo che sia sostenibile reversibile
A dicembre ricorda l'articolo
Dodici dei diciassette eurodeputati bulgari di tutti i gruppi politici tranne cinque del Partito Socialista bulgaro che filorusso hanno messo in guardia
Le istituzioni dell'Unione europea in una lettera aperta sulla violazione dei diritti e di incitamento avrebbe all'odio nei confronti della minoranza bulgara in Serbia la lettera è stata indirizzata al Parlamento europeo alla Commissione europea
Al Consiglio europeo al Consiglio d'Europa e agli ambasciatori e questo poco prima dell'incontro di una propria Balcani occidentali
Una lettera sottolineava che nello spazio pubblico serbo c'è un flusso costante di discorsi d'odio contro la minoranza bulgara provocati dalle istituzioni che creano condizioni di vita difficili per i bulgari in Serbia
Hanno avvertito che la generazione di odio nella società serba contro Bulgaria e quindi contro l'Unione Europea è per lo più a favore del Cremlino
E poi ancora la limitazione dell'insegnamento della lingua a a bulgara al problema della conservazione del patrimonio culturale bulgaro che secondo questa lettera impedito in ogni modo in Serbia la falsificazione della storia da i tempi della Jugoslavia di Tito
Le funzioni religiose in bulgaro che non sono permesse le organizzazioni politiche civili ambientali loro attivisti che sono perseguitati insomma
La lettera dei deputati Bulgari era piuttosto dura anche la Chiesa ortodossa serba che mantiene stretti legami con Mosca è stata accusata di avere creato un sentimento anti bulgaro nel periodo successivo al due mila otto
Questo è l'articolo di Crans Nicoloso pubblicato il quattro giugno sui ora terrà e e questo è un altro è un altro capitolo insomma non non lo sottovalutate somma la Bulgaria potrebbe mettersi di traverso al processo integrazione europea della Serbia
E
E questo insomma fa capire dovrebbe far capire quanto è importante guardare ai Balcani nell'attuale situazione geopolitica internazionale
Quanto ai Balcani sono importanti rispetto al conflitto in in Ucraina alla guerra non di aggressione russa e ucraina considerando anche la presenza della Russia
Nella nella regione a prima di tutto attraverso la Serbia ma non ci dimentichiamo anche il Montenegro la Repubblica sarà scavi Barnard Agordina
E a Hilla i Balcani intra il gioco anche rispetto poi agli equilibri di un'area delicatissima come quella del del Medioriente insomma
Andiamo letto questo articolo e tenetelo presente se seguite le questioni dei Balcani insomma si potrebbe aprire un'altra questione politico diplomatica di non poco conto
Questo ci porta anche a me
Restiamo su e ora attiva perché abbiamo trovato un articolo che in rispetto alla Serbia suggerisce una lettura diversa rispetto a quella corrente nell'atteggiamento nei confronti della quale in Ucraina e della Russia
è un articolo che ora tenta di ora Anna draga Jean fondatore e direttore dell'Istituto di sicurezza internazionale con sede a Belgrado che spiega secondo suo punto di vista come la Serbia sarebbe molto più vicina l'Ucraina rispetto ad altri Paesi
Che penso non so ma anche imponendo sanzioni alla Russia abbiano fatto abbastanza per l'Ucraina al suo popolo
è un attimo sottolinea come le opinioni espresse in questo articolo riflettono unicamente la posizione personale del suo del suo Autore però insomma è una lettura che appunto e ci siamo abbastanza interessante però vogliamo proporre poi naturalmente ognuno tran trae le sue le sue conclusioni allora
Scrive draga Jacques
La notizia che a marzo la Serbia ha inviato all'Ucraina un aiuto finanziario di trenta milioni di euro non ha suscitato molto interesse in nessuno dei due Paesi
Diversi organi d'informazione ucraini hanno riportato la conferma del ministero delle Finanze ucraino sottolineando che era degno di nota il fatto che l'aiuto provenisse da un Paese che mantiene legami economici con la Russia e non ha aderito alle sanzioni economiche dell'Unione europea contro Mosca
Questa transazione amichevole tra due governi merita l'attenzione dei media ci domanda draga Jean
L'ultimo sostegni a finanziare l'Ucraina non è di poco conto per la Serbia è pari al bilancio annuale di una città di medie dimensioni di circa sessanta mila abitanti e non è nemmeno senza precedenti la Serbia ha fornito tre milioni di euro all'Ucraina per aiutare i bambini vulnerabili
E un altro milione e mezzo per gli sfollati quei questo sono solo pochi mesi dopo l'inizio dell'aggressione russa
All'Ucraina a oltre ai pacchetti finanziari la Serbia ha inviato all'Ucraina aiuti materiali veicoli medici generatori elettrici impianti di depurazione dell'acqua e altra assistenza umanitaria
La Serbia ricorda Dragan se non fa parte della coalizione internazionale che fornisce l'Ucraina armi e materiali militari
Ha proclamato la mia neutralità rispetto al conflitto elesse autorità ripetono che la Serbia non fornisce armi a nessuna parte tuttavia alcune fonti attendibili affermano che la Serbia fornisce armi all'Ucraina attraverso paesi intermedi
E insomma questo è una cosa appunto sarebbe da verificare ma insomma mettiamola lì insomma secondo quanto scrive orali Braga asce
Che poi aggiunge che l'anno scorso la Reuters agenzia Reuters ha pubblicato o parti di un documento classificato dell'esercito statunitense secondo il quale la sede avrebbe accettato di fornire armi a Kiev o le avrebbe già inviate nel frattempo sui social media principalmente russi compaiono occasionalmente video per lo più di munizioni d'artiglieria con etichette di produttori serbi presumibilmente utilizzato dall'esercito ucraino tuttavia il sostegno più convincente della sedia a difesa dell'Ucraina dall'aggressione russa sottolinea Braga a livello politico anche se spesso viene trascurato
Troppo spesso si ricorre a stereotipi sulla Serbia come alleata della Russia e quindi avversari dell'Ucraina perché è così è più facile ed efficace
Si dà la prima risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel del marzo due mila e ventidue la sede è stata costantemente tra i Paesi che hanno condannato l'aggressione della Russia e chiesto il suo immediato ritiro dall'Ucraina
Ha sostenuto quattro risoluzione delle Nazioni Unite compresa quella che condanna l'annessione da parte della Russia di quattro regioni orientali dell'Ucraina nell'ottobre del due mila ventidue
Ed è stato una grande sorpresa per molti che la Serbia abbia anche votato per l'esclusione della Russia dal Consiglio dei diritti umani delle nazioni unite nell'aprile due mila ventidue
La posizione della serva le forme globali e riguarda l'invasione russa dell'Ucraina
Ah identica a quella assunta nelle organizzazioni regionali
Lo scorso febbraio insieme ad altri nove Paesi dell'Unione dell'Europa sudorientale la Serbia ha firmato una dichiarazione in cui affermava che l'aggressione russa era una flagrante violazione del diritto internazionale la più grande minaccia alla sicurezza europea poi in occasione di un vertice a Tirana del febbraio due mila ventiquattro con il presidente ucraino Volodymyr celesti
Il leader della regione si sono impegnate a continuare a sostenere l'Ucraina fino alla sua vittoria
La non capisco le persone in Serbia che esprimono sentimenti anti Ucraina capisco la loro posizione sulla Russia e l'Ucraina non ha mai fatto nulla contro la Serbia sono i nostri fratelli slavi e cerchiamo di avere buone relazioni aveva detto appunto wc sul presidente serbo a Tirana
Nell'ultimo anno ricorda ancora Braga lascia i suoi incontri con Zaleski e sono stati frequenti ed entrambi li considerano significativi e amichevoli
Il ho notato l'importanza della partecipazione della Serbia l'attuazione della formula di pace ha dichiarato se lesti dopo il loro incontro a febbraio ha ringraziato la Serbia per il suo sostegno alla sovranità Ucraina periti forniti per l'accoglienza dei rifugiati
Belgrado non ha imposto sanzioni economiche alla Russia una decisione presa a Linda all'inizio dell'aggressione russa contro l'Ucraina e tuttavia è stato sottolineato che potrebbe cambiare questa decisione
Quando ciò influisce sui suoi interessi economici e politici
Questo aspetto della mancanza di sanzioni è stato per troppo tempo al centro della solita rappresentazione della posizione della Serbia nei confronti dell'aggressione russa senza alcuna giustificazione ma per Zaleski
Non è un problema mantenere una costante solida collaborazione comunicazione con voci cioè il sostegno politico o umanitario finanziario e forse anche militare della serie l'Ucraina
è continuo e per nulla simbolico e come tale ha da tempo messo da parte il fatto che la Serbia non abbia imposto sanzioni economiche alla Russia
Chi ha un problema è a Mosca
Il Cremlino nelle sue dichiarazioni ufficiali continua a caratterizzare il presidente serbo wc siccome il leader di una nazione amica e un rappresentante della politica di partenariato verso la Russia
I suoi canali di propaganda lo attaccano spesso come un partner insincera completamente rivolto verso l'Occidente quindi verso l'Ucraina
Nell'ultima rassegna lo offensiva immediato così hanno descritto come umiliante l'incontro di voci con il presidente francese e non al Macro a Parigi all'inizio della settimana
Questo è un è un articolo pubblicato po'di tempo fa è stato pubblicato in aprile quindi si riferisce a quell'incontro
La ora è venuto a Parigi per chiedere l'elemosina e non ha avuto la forza di tenere testa al capo dell'Eliseo aveva scritto alla Gazzetta russa a proposito del vertice salvo francese il problema per Mosca scrive Braga
è che l'ultimo incontro tra voci c'è Macron porta porterà l'acquisto di dodici case francesi Rafale e infatti c'era stato questo questo accordo
Questo rappresenta il definitivo allontanamento strategico della Serbia dal tradizionale attaccamento alle armi russe ereditate dall'Unione Sovietica dalla Jugoslavia
Serbia Ucraina non hanno alcun problema nelle loro relazioni reciproche questa relazione sono di un livello superiore a quello di un normale partenariato la maggior parte dei cittadini serbi è dalla parte della Russia a livello emotivo anche quando questa invade il popolo amico dell'Ucraina
Questo è un fattore che nessun leader serbo nemmeno Wtc potrebbe ignorare nel definire le politiche relative a questo conflitto
Ma è necessario uno sguardo più attento la Serbia è molto più vicina all'Ucraina di altri paesi che pensa nella verrà fatto abbastanza per l'Ucraina il suo popolo imponendo sanzioni alla Russia
Insomma così ha scritto ora andrà anche al suo fondatore e direttore dell'Istituto di sicurezza internazionale che ha sede a Belgrado l'articolo è stato pubblicato su e ora attiva e ora attiva a su pre come dire
Sottolineato che le opinioni sonorizzato unicamente la posizione personale del suo autore autrice parola pubblicato lo scorso aprile noi l'abbiamo voluto leggere integralmente perché è vero insomma fornisce una chiave di lettura diversa della della della Serbia rispetto all'Ucraina
E questo ovviamente introduce un elemento di riflessione in più rispetto a adesso anche il futuro della Serbia alla luce anche dei risultati elettorali dello scorso dicembre ma anche di domenica scorsa a Belgrado
Insomma il presidio il potere del presidente Vučić forte e consolidato
Vučić
Un po'manca va avanti in quella che tagli una volta si sarebbe chiamata la politica dei due forni da una parte il processo di adesione all'Unione europea dall'altra le relazioni con con la Russia
Più volte abbiamo parlato anche di questi microfoni della presenza russa in Serbia del ruolo che gioca la Serbia
Che ha la Serbia anni nella negli equilibri della regione e dunque il rischio che attraverso anche la Serbia la Russia potrebbe mantenere l'instabilità della regione ma attraverso anche
La Repubblica salta di dodici o il filo russi Montenegro ma
Questo articolo di Dragan
Introduce un ulteriore aumento di di di riflessione e questo insomma Bam va tenuto presente per capire da una parte quali possono essere gli sviluppi della situazione nei Balcani occidentali ma dall'altra anche per avere un altro punto di vista sulle sugli e quindi sulle gli equilibri di siepi disequilibri geopolitici che sono aperti in Europa nel nel mondo con riflessi anche nel mondo avvolto a proposito della guerra in Ucraina ma anche del conflitto in Medioriente
E l'articolo dicevo lo trovate su e ora la Serbia non è così neutrale sull'Ucraina come si sostiene un articolo dello scorso aprile con questo chiudiamo questo supplemento settimanale di passaggio a sud est di giovedì sei giugno del due mila ventiquattro lo abbiamo dedicato intere interamente alla Serbia abbiamo parlato delle risultato delle elezioni locali
Dello del due giugno che hanno visto la vittoria netta del prestito il partito al governo del presidente voci cioè a Belgrado ma anche in molte altre città con una opposizione che resta
Resta divisa
E e tutto qui questo è stato letto dai vincitori come una conferma della loro politica c'è un occhio anche alle al all'Expo del due mila e ventisette ma sarà anche adesso interessante capire è che quanto peserà questo poi nel nel relazioni internazionali della della Serbia ma per per questo ovviamente vi rimandiamo alle prossime puntate di passaggio a sud-est
A a partire da quella di domenica prossima di domenica
Nove nove giugno che dedicheremo proprio in particolare alle elezioni europee le elezioni europee viste però dei paesi che hanno in corso il processo di adesione paesi dei dei Balcani occidentali come vivono in quei paesi non tanto le elezioni ma il processo di adesione il sentimento europeista
E quindi per questo ci risentiamo domenica sera
Non dalle ventuno per questa supplemento ci fermiamo qui
Di ricordiamo che tutte le nostre puntate tutti i nostri supplementi una se speciali di ritrovate su radio radicale punto it grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli una buona giornata all'ascolto di radio radicale
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