Il centenario matteottiano

I sabot festival durano un'ora perché subito a seguire c'era un'altra quindi i relatori sono importanti sono molti e direi di dare subito un attimo un saluto velocissima all'editore questo lo spazio voluto da Pacini editore per l'occasione importante è un quaderno che fa parte della storia della tradizione era giusto poter dedicare freschissimo di stampa per giunta sta arrivando era giusto poter dedicare anche una presentazione in una vetrina così prestigiosa come questo Festival Francesca facili ringrazio è chiara io appunto soltanto pochissime parole per dire ecco questo come come hai detto tu è proprio uscito da pochissimi giorni
Appunto quest'anno l'anno del centenario Matteo piano con l'onorevole Spini chieda
Da da tanti anni collabora con noi abbiamo appunto individuato quest'argomento perché questa occasione così importante per pinzate fra per noi di Pacini editore quest'anno abbiamo addirittura per cinque presentazioni
E quindi ecco per celebrare un momento davvero molto molto importante quindi grazie al relatore grazie a voi di essere qui e grazie chiara di aver raccolto questi invita per un argomento che non è nemmeno facilissimo grazie grazie
è sempre importante grazie Francia
Allora
Avete visto abbiamo da fare un primo giro ovviamente inizieremo con il direttore della collana con Valdo Spini
è importante andare a capire anche qual è stata l'impostazione di questo quaderno gli appuntamenti per questo centenario in tutta Italia sono stati molti e variegati
Andremo a focalizzare quello che sono gli elementi evidenziati per questa pubblicazione
Poi abbiamo Pietro Finelli che il direttore della Domus mazziniana sicuramente volto noto per i pisani magari chi non è pisano trova Andras condivide cosa farà dopo s'mazziniana Pisa nella sua attività quel per quello che insomma brevemente potremo dire
In questa presentazione Giulio Talini è un dottorando in storia globale della Scuola Superiore meridionale di Napoli giusto e quindi darà un altro taglio ancora un'altra prospettiva
A questa pubblicazione iniziamo subito entriamo nel vivo andando a capire parlare di Matteotti vuol dire parlare
Di un'infinità di argomenti su che cosa vi siete concentrati per questo quaderno
Grazie in antico anch'io ringrazio molto l'editore Pacini che è sempre così puntuale così preciso e così disponibile prima di entrare nel vivo segnalo che in fondo c'è scritto che noi siamo all'anno quarantaquattresimo
Fascicolo centocinquantacinque centocinquantasei
Chi per caso si dedica fare riviste si rende conto quanto sangue sudore e lacrime cioè dove sotto per un periodo così un periodo così lungo ed è per questo anche che noi in fondo al quaderno pubblichiamo sempre qualcuno vorrebbe farmelo togliere
Ma invece pubblichiamo sempre il l'indice completo
Naturalmente per sopravvivere una rivista di questo genere non può essere generalista a delle rubriche ma soprattutto scegliere i temi volta a volta
Nel nostro caso appunto il tema è stato il centenario Matteo piano ma supportato da una robusto contributo sui problemi della città metropolitana di Roma Capitale sono presenti Giorgio Panizzi è blando Palmieri che l'hanno curato
Per quanto riguarda il centenario Matteo piano abbiamo avuto una gradita sorpresa
Cioè effettivamente un fiorire di libri e di contributi che vanno al di là della celebrazione
Quindi questo forse ha compensato diciamo uno molto calore
Che si è verificato a livello diciamo istituzionale nei confronti di questa celebrazione
Ma questa messe di liberi contributi credo che abbia messo in evidenza quello che io cerco di condensare con uno slogan Matteotti non solo martire ma maestro
Perché il Matteotti conosciuto il Matteotti che ha il coraggio di alzarsi in Aula di che dichiarare illegittime le lezioni di affrontare per l'ennesima volta la violenza fascista
Vediamo credo che queste a centenario ha messo in evidenza anche chi era Matteotti cosa aveva scritto qual era nel suo carattere qual era la sua messaggio politico da questo punto di vista dico anche maestro
Perché Matteotti per lungo tempo è stato un po'ritarato dicendo bene un riformista riformisti sono vigente un po'mollaccione a che riuscì che si è fatta che si è fatta mettere sotto dal fascismo per guardando la storia non è assolutamente così
Ma riformista nel senso che si occupi non era un politico del comizio domenicale o dell'articolo una volta era un paziente costruttore di condizioni miglioramento delle plebi del Polesine
Contabile di cooperative consigliere comunale di piccoli paesi sindacalista
E da questo punto di vista a questa particolare sensibilità di vedere l'attacco fascista le leghe che lui ha costruito e quindi di segnalare prima di altri questo pericolo e noto tanto per non andare lontano che a Livorno nel mille novecentoventuno c'è stato il congresso socialista
Da cui è nato il PC come si comporta Matteo Matteotti è venuta a Livorno a sostenere le tesi di Turati ma apprende che a Ferrara i fascisti stava mettendo a ferro a fuoco la città alla saltata la cava del lavoro costretto alle dimissioni il sindaco polentina e così via prende il treno lascia il congresso corre afferrare i termini gli atti di Livorno son tutti sanno che a fatti e potete verificare che solo due delegati parlano del pericolo fascista tutti gli altri discuto sulla rivoluzione la violenza alla non violenza e cioè non c'è la capacità di capire il pericolo incombente Matteotti lo capisce subito
Lascia la vita ma dico maestro perché cioè è una persona estremamente radicale nei valori nei principi la pace lo produzione Prima guerra mondiale la giustizia sociale la libertà e la democrazia lui ha il Parlamento come luogo in cui contesta quello che sta avvenendo
Quindi dei soluzioni democratiche
E al tempo stesso radicale nei principi e riformista del metodo cioè in questa misurarsi continuo con il miglioramento di quelle che erano delle drammatiche condizioni di vita in questo senso oggi
Potrebbe essere messo nel senso che tanti politici oggi dovrebbero in termini moderni riacquistare la capacità di occuparsi di chi sta fuori che è rimasto indietro chi dovrebbe vedrebbe non soltanto dichiarazioni ma anche miglioramenti concreti
La mio mio articolo smetto subito perché o dell'industria correlatori quindi cerca di fare un passo avanti
Dopo Matteotti matti Ottini chi definisco Matteotti quei giovani che si iscrivono o entrano in politica o si scrivono al Partito socialista proprio per solidarietà opere sdegno dopo il delitto Matteotti
Due diventano presidenti della Repubblica
Sandro Pertini che è il più noto
Che scrive una lettera bellissima da Firenze dove si trova a laurearsi a Scienze politiche al segretario della sezione socialista unitaria di Savona dicendo chiedo di scrivervi al Psv in memoria di Matteotti e che la mia
Iscrizione sia datata dieci giugno il giorno del il giorno del rapimento
Poi da presidente la Camera farà pubblicare i discorsi Giuseppe Saragat di Louis e Turati nel momento in cui molti si allontanano dal partito per via delle violenze fasciste questo è un giovane che è arrivata
E noi lo conosciamo ovvero delle vicende dell'assetto del dopoguerra del Dossi poco dopo guerra
Ma insomma la sua azione dal ventiquattro agli anni trenta alla Resistenza è molto interessante tra l'altro poche italiani sanno già per farglielo sapere
Che sia Pertini che Saragat se non fossero stati liberati dall'audace colpo di mano a Regina Coeli finivano alle Ardeatine
Perché erano stati presi condannati a morte e se qualcuno ha visto il figlio rappresaglia no come son fatte le liste
Finisco col terzo che non può diventare Presidente della Repubblica perché Carlo Rosselli Carlo Rosselli con un gruppo di soci del Circolo di cultura si scrive al Partito socialista unitario proprio per solidarietà con Matteo com'è noto verrà ucciso insieme al fratello Nello bagno dell'ordine
Nel mille novecentotrentasette ma nel mio articolo appunto mi è sembrato giusto cercare di vedere anche che quali fiori quali patti ante sono sbocciate diciamo così da questo sacrificio e in questo senso l'ho chiamato mattutini ma io sono colpevole di questo quaderno quindi è bene che parlino gli altri grazie allora
In realtà
Prima di dare la parola giustamente agli illustri relatori che fanno parte del parterre questo pomeriggio una precisazione che mi sembrava almeno quello che ha colpito me nella lettura
Dell'articolo che è contenuta all'interno del quaderno andare a precisare che sa manca a cavallo di un periodo molto particolare ovvero le leggi fascistissime
Beh questo è un assist perché ho appena scritto un libro l'impresario lancia un libretto sulle leggi fascistissime
Come
Come in due anni in due anni secoli abbiano stravolto lo statuto e cucinato e allora questo poi comporta allora che vista col microfono riparlo nel mille novecentoventiquattro elezioni che Matteotti contesta le sinistre sono divise in tre partiti
Il Partito comunista d'Italia il Partito socialista ufficiale alias massimalista e il partito riformista di Matteotti Turati parentesi quello che malgrado tutto prendo un po'più di voti è proprio quello di Matteotti
Quindi anche questa volta del Profeta solo eccetera non è proprio ecco detto questo però quella divisione di quegli anni è stata veramente suicida
Di fronte al pericolo fascista e quindi queste divisioni a volte strumentali a volte beh insomma queste divisioni vanno sempre maneggiate con un po'di cautela come si dice in latino vere tua acetone
Allora andiamo dal direttore della Domus mazziniana quali rapporti della Città di Pisa diciamo con questo centenario così importante ma insomma essendo era il padrone di casa
Alla Domus diciamo quali sono gli eventi che si susseguono abbiamo visto a Pisa per esempio una bellissima mostra museo della grafica non ci sono state una serie di attività
Quali le più importanti se vuole andare a raccontare al pubblico presente atto partendo dal presupposto che magari non tutti siano Pisani anche proprio della Domus sì grazie
Grazie anche tutto e tutti deve essere qui questo venerdì pomeriggio
In realtà Pisa con Matteotti a un rapporto scientifico anche di molto antecedente perché lei sa il luogo dove si pubblicano sono tuttora in corso di pubblicazione a cura di Stefano Caretti l'edizione delle opere complete di di Giacomo Matteotti un'opera iniziata appunto quatto non era particolarmente di moda studiare Matteotti l'unico altro appunto
Raccolta importante di saggi erano il tre volumi della dei discorsi parlamentari altrimenti si andava avanti con ristampe vaghe di scritti che risalivano appunto a nella migliore delle ipotesi degli anni quaranta del del secolo scorso e col su questo asse innestato
In occasione del centenario ma preparato negli negli anni precedenti una collaborazione estremamente seconda che dimostra anche le potenzialità di Pisa quatto
Ci si impegna nel sa nel volume cioè nella del numero c'è un saggio proprio che cerca di fare il punto sul centenario la ricorda come ci sia stata rispetto ad una certa difficoltà della politica gestire questa questo centenario un a invece mobilitazione massiccia da parte della società civile in tutte le sue declinazioni quell'accademica a circoli di di cultura politica
Le associazioni a culturali intellettuali ecco Pisa è stato sicuramente uno dei nobili intorno a cui questo sì sviluppato
Nel volume vengono ricordati una trentina di libri pubblicati sommate ottico se non tutti almeno venticinque Pisa
Li abbiamo presentati ne abbiamo a discussi e la cosa interessante e nei luoghi più disparati cioè andiamo da presentazioni fatte nella nella Aula Magna della Sapienza a presentazioni fatte alla Domus mazziniana sino a interventi nelle scuole al Matteo ottiche
Diciamo un po'entusiasmati dal nome eh perché non di Pisa e l'istituto alberghiero quindi un tipo di scuola dove questo tipo di di studi non è banale da da far penetrare ma che invece ha ha segnalato
Un a una partecipazione fortissima sino a presentazioni avvenuta nel mese di luglio al circolo il fortino che per timore di Pisa e a Marina di Pisa quindi in pieno clima abbagliare a un a coinvolgimento che ha visto appunto accanto alla parte scientifica alla parte didattica che abbiamo curato
Nel cd che il centro dell'università che si occupa di divulgazione là dove sua zia la veniva ricordato appunto questa mostra a di esplicitamente didattica pensata dal comitato
Per le le celebrazioni in ma spettacoli teatrali di vario livello quelli più importante appunto andati in scena al Teatro Nuovo ma anche di nuovo a le drammatizzazioni curate dagli dagli studenti stessi
E a proposito delle gamme con di Pisa magari poi dopo se riavrà la parola parlo anche dallo sua zia ma mi piacerebbe invece concludere con un aspetto che forse e uno degli aspetti più interessanti della riscoperta di Matteo otto in questo centenario
E che a Pisa ha avuto un valore particolare per motivi di tipo familiare cioè il rapporto con Velia con Velia Pitta mappe ottiche per i pisani la sorella di Titta Ruffo e che quindi a aveva legami complici alla riscoperta e assicuri un Matteotti che e le mille miglia lontano da quella immagine
Per carità austera del combattente dell'antifascista ma che nessuno mai immaginerebbe scrivere testi
Disperato perché ha perso il mazzolino di Violante regalatogli da Velia all'uscita da da teatro e questa a storia d'amore che allo stesso tempo tanto molto divertente vedere gli studenti che si sono confrontati con questo
Chiudo chiedersi come era possibile che delle lettere d'amore venissero fatte con il il e completa che continua a dire lei dottore indiano ma davvero pro fatta Matteotti ma una veglia che poi malgrado le differenze lei cattolica lui atrio e così via
Porterà dopo la morte di Matteotti te
Gli studenti per loro scelta hanno voluto della drammatizzazione della corrispondenza chiudere lo scambio di lettere d'amore tra Matteotti te veglia tra Giacomo abbaglia con la lettera che veglia manda al ministro degli interni per dare disposizioni per il trasporto della salma che probabilmente uno dei documenti di coraggio civile più belli che la letteratura politica del Novecento ci abbia dato
Sì quale Vidal sicuramente la parola deve che stava parlando della moglie rimarcati per anche quest'aneddoto no per il quale nel ventiquattro ebbe sfidato pacatamente Mussolini
E ricorda c'è stata anche una pubblicazione abbastanza recente proprio dedicata tutta la voce femminile andiamo avanti con Giulio Kalinin
Ovviamente gli argomenti per uno studioso come lei possono essere moltissime andando ad affrontare un argomento così vasto no come quello che poi proporre uno spaccato storico così importante le chiedo le farò una domanda qual è ovviamente vada dove preferisce nel suo discorso però le volevo chiedere se la memoria in qualche maniera può andare ad offuscare quella che nella storia
Bene grazie innanzitutto grazie a tutti e tutti di essere qui così numerose sono contento anch'io di essere qui allora diciamo così la domanda mi fa molto piacere perché è un po'secondo me il il punto vero
In questo caso per fare una riflessione che è quella che poi umilmente vorrei fare io ora meno magari strettamente su Matteotti più sul centenario Matteotti hanno in che senso lo dico
Detto in brevemente il centenario ma Matteotti hanno mi sembra un un ottimo esempio
Di due cose uno dei possibili abusi della memoria questo il primo del mettiamola così delle derive della memoria
Il secondo del disciolto del del concluso potremmo dire
O i cui Ivo qui in ogni caso rapporto tra storia e politica
Perché su Matteotti bisogna dire due cose riguardo a questo centinaio
La prima è che si è visto ma è stato accennato Baldo l'ha detto cioè e c'è stata una una come posso dire una fioritura storiografica notevolissimo
Ministro di Matteotti anch'Maurizio degli Innocenti di Marzio Breda Stefano Caretti Mimmo Franzinelli si può Mirko Grasso in fondazione ricordo la presentazione di Federico Fornaro cioè potremmo come dire andare avanti a lungo
Ed è una storiografia che ha e secondo me ha avuto mettiamola così dei dei lasciti che bisogna mettere lì sulla figura di Matteotti e sono molto importanti
Il primo di questi è stato anzitutto come dire decentrare l'attenzione storiografica
Ma quindi anche del pubblico dei lettori si spera dal delitto cioè Matteotti non coincide con il delitto con il dieci giugno del ventiquattro è stato solo questo
I allo stesso modo
Secondo messi anche un po'sfumata ma sfumata nel senso che ora preciso immediatamente l'idea del Matteotti pragmatico no perché Matteotti non fosse pragmatico come scrisse appunto Rosselli del trentaquattro e trattato e pubblicato nei Quaderni eroi tutto prosa no
E chi è verissimo diciamo metodo Salvemini hanno diceva Rosselli quando indicare i fatti di prova e non c'è nessun nemico peggiore per il fascismo che questa competenza
Tenace
Cioè la competenza tenace e cioè che attraverso i fatti voleva smontare un'elevata i matti ottiene il mito del pareggio di bilancio fascista Matteotti si mette lì con i conti con la sua esperienza di amministratore locale
Nel Polesine eh per la prima volta eletto Consigliere comunale a Rovigo nel mille novecentodieci
Perché dicevo non così pragmatico perché ci si anche resi conto che Matteotti anche un intellettuale che ha un pensiero politico che sicuramente non teorizza
A in opere sistematiche come come poi saranno ad esempio quelli di quelle dei quelle di Carlo Rosselli o o o di tanti realtà socialisti e comunisti del periodo ma un pensatore anche a tutto tondo cioè un politico un po'meglio un politico che ha una visione diciamo culturale miti dissi no in ogni sospetto
E sia quindi visto il Matteotti difensore del parlamentarismo che mi sembra battaglia attualissima oggi all'indomani di una drastica riduzione del numero dei parlamentari
Il Matteotti del socialismo municipale
E e che nel mille novecentoventi scrive un manuale della buona amministrazione finanziaria
Dei comuni
Il Matteotti utopista che parla anche gli Stati Uniti d'Europa che è in contatto con i laburisti
Britannici quindi che anche un appunto che è una figura internazionale e che è un pacifista
Convinto durante la prima guerra mondiale che considera uno snaturamento della concezione stessa di patriottismo l'interventismo
Mussoliniano tanto per dirne una già si scontrano i due a Reggio Emilia nel mille novecentododici
E c'è anche diciamo aggiungo il Matteotti anche questo è venuto fuori Matteotti fine giurista in Matteotti della recidiva quel trattato del mille novecentodieci
Che pare di rieducazione cioè il problema del recidivo di chi li commette il reato e che può essere deve essere rieducato
Guardando cioè al come posso dire al crimine nelle sue responsabilità sociali cioè di una società intorno e di condizioni socio economiche disuguali che hanno consentito e e premesso il verificarsi di un come dire di un crimine non a caso Benedetto Croce dirà nella mia biblioteca o la recidiva di Matteotti quindi niente male insomma visto che si parla di Benedetto Croce
è venuto anche fuori un Matteotti quindi riformista si però diceva benissimo Valdo nel metodo attenzione riformismo non vuol dire e questo è un grande lascito Matteotti hanno che la storiografia evidenza evidenzia molto bene
Compromesso a ribasso si direbbe democristiano poi grossolanamente prudenza barocca ecco non è questo di riformismo
Metodo riformismo ma a partire da concezioni di rivoluzione della società cioè di mutamento strutturale della società c'è anche chi e ha definito infatti accostato Matteotti
Al al cosiddetto riformismo rivoluzionario c'è stato in storiografia che ha fatto anche questo
E quindi questo deve è un altro aspetto che sottolineò il Matteotti che allora non è solo antifascista
è chiaro che i figlia se uno legge un anno di dominazione fascista belle testo Matteotti hanno per cui lo hanno definito il primo storico del fascismo che Matteotti si rendeva bene conto e lo vede già sulla sua pelle dei fatti di Castelguglielmo del ventuno quindi ben prima del in alta dell'omicidio la il vero volto del fascismo quindi questo non va sminuito ma non è solo questo o si deve ridurre a questo Matteotti è un socialista
è un socialismo nessun antifascista è un socialista e prima di tutto è un socialista e anche questo è stato reso perfettamente sul total punto di vista politico intellettuale culturale
E e ecco qui secondo me interessante e nel quaderno e e e chiudo e l'intervento di Fabio Martini
Perché Matteotti anzitutto c'è una memoria di Matteotti
Quindi una non parlo di storiografia Parodi memoria già difficile da un punto di vista politico perché capite bene a destra
Ovvie le ragioni sono ovvie
E come dire si potrebbero fare anche tanti esempi di resistenza a riconoscere perfino oggi la responsabilità di Mussolini nell'omicidio Matteotti perfino nelle alte sfere del potere
Ma poi come dire anche a sinistra
L'eredità di Matteotti è pesante volto pesante perché è pesante
Se prendiamo il tanto per fare nomi e cognomi Partito Democratico
Diciamo nella sua memoria nella sua politica di memoria potremmo dire è stata Berlinguer la figura principale è in questo momento la figura principale su cui si punta ma non è mistero del resto che Matteotti si scontra anche apertamente contro gli atti si scontra con Gramsci Gramsci trarrà per esempio dalla morte di Matteotti il motivo per dire il riformismo non va da nessuna parte bisogna fare la rivoluzione
Questo pensava Gramsci ma sempre in un'attenzione in questo senso che c'è un'attenzione profonda Matteo quindi c'è un problema di come dire anche anche di là ecco diciamo così c'è un problema nel nell'evitare Matteotti
E qui chiudo però forse il problema però è ancora più come dire di fondo cioè il il punto è che qui diciamo così ci troviamo in un tempo dove si vede molto bene che la storia naturalmente a sua volta si nutre di memoria non bisogna semplificare contrapporre troppo verticalmente ma che la storia con la sua comunque vocazione alla comprensione del presente può orientare la Ciro fa Tanzi dovrebbe essere fatta per orientare l'agire politico e può farlo perché uno strumento di comprensione della realtà
Pur nutrendosi di memorie ma ripeto è uno strumento di comprensione della realtà
A memoria ha in sé una i germi diciamo così di una emotività
Che porta ricordo porta la vittimizzazione porta l'apoteosi ma non all'azione
Non ha al cambiamento politico quello che si vede bene oggi la sfera politica e questo la memoria di Matteotti si è fatta ma con questa storiografia cioè con quello che la storia cedette con il lascito Matteotti hanno lascito politico Matteotti anch'si fanno i conti si modifica qualche cosa qualcosa cambierà io questo non l'ho detto
Quindi io dico Matteotti sepolto due volte una volta dal totalitarismo fascista è un'altra dall'apoteosi istituzionale
Perché questo che ancora a tutt'oggi manca e e e e è per questo cavo cominciato dicendo ecco che si vede il dissolto rapporto fra storie politica perché questo rapporto non c'è
Cioè la memoria e allora però domandiamoci dove andiamo se viviamo solo di memoria e un po'meno di storia grazie
Tra l'altro
La domanda che viene spontanea c'è anche il rischio che la memoria può in realtà venga stigmatizzate in slogan ad uso della politica
Risposte nella domanda assolutamente assolutamente sincere quelli c'è il rischio anzi questo secondo me come dire
Succede molto ma succede perché al fondo proprio bada poco al fondo al fondo il problema è che secondo me dall'ottantanove in poi è proprio il nostro rapporto col tempo storico che ha cambiato cioè quello di temporalità cioè del nostro modo di concepire di concettualizzare passato presente futuro perché stiamo schiacci cioè e e il passato e cancellato il futuro anche insistiamo schiacciati in un presente eterno che è un presente in cui la memoria va benissimo perché la memoria tende a a a mitizzare tende a a rendere più rare fatte come dire a rarefatti gli avvenimenti del passato e se il nostro regime di storicità diceva Artaud perché anche lo studioso lo storico francese
E questo cioè quello del presenti istmo
Il problema è che non vedi il passato storicamente in un'immagine il futuro quindi si rompe il rapporto il rapporto creato dall'utopia cioè un futuro possibile
Che porta dei mutamenti delle azioni politiche presenti
E si è se la memoria che invece di basarsi sulla dialettica questo benigno un libro molto molto recente ha detto molto bene invece di basarsi la memoria non si basa sulla rampa sulla dialettica tra oppressi e oppressori o in ogni caso tra attori storici ma tra vittime e carni
E le vittime sì sì sì piangono i carnefici si condannano ma tutto poi resta uguale a prima i tempi
Tra grazie infinite storia memoria politica volevo tornare dal se tutti un po'direttori per acquisito rap dimettere Spini un annotazione sulla dieci di giugno del due mila ventiquattro a proposito di politica sul lungotevere com'è andata la politica c'era al di là delle celebrazioni del centenario sono stati presenti fisicamente
Bensì il presidente La Repubblica Mattarella è venuto
Presidente La Repubblica Matera Mattarella è venuto ha deposto una corona Presidente il Consiglio pensato di farsi rappresentare invece era presente alla commemorazione solenne che è stata alla camera e poi ha fatto una dichiarazione ma poi spiegherò cosa come la penso io la dichiarazione della Presidente Meloni è stata Matteotti uomo coraggioso
E effettivamente l'uomo coraggioso ucciso dalle squadre fasciste
E la responsabilità del regime del suo leader questa non non c'è stato il coraggio diciamo al di affrontarla però forse noi dobbiamo guardare anche le cose dal nostro punto di vista dobbiamo veramente chiedere gli autodafé diciamo a chi viene da un'altra tradizione o forse siamo stati un po'carenti anche noi
Nel
Portare avanti un certo ricordo e quindi anche una presa di posizione politica su quello che avveniva il le leggi fascistissime sono leggi che svuotano tubini il lo Statuto Albertino
Nel ventotto Giovanni Giolitti va alla Camera e dice la dello Statuto ormai
Stato del tutto calpestato
Finisce che la sessione si reca a Cavour dove muore
Ma intorno a casa sua c'è una specie di danza dei giovani fascisti che dicono ma quando questo si decide
A tirare le
Questa è sintomatico diciamo di un fallimento del la classe dirigente la classe dirigente liberale quindi forse il problema è anche nostro di non avere e qui effettivamente il discorso c'era un po'per tutti
Gramsci non l'ha detto Giulio
Scrisse a caldo è pochi poche settimane dopo la morte di Matteotti lo definì Pellegrino del nulla
In realtà sono legge poi l'articolo era una termine mutuato da un Sud da un da un certo forse non lo conoscete camerale che dirigente del sei agosto del medesimo ma c'è un'affermazione grave quando Gobetti uno che si rende subito conto invece del valore di Matteotti che in banca al di là diciamo del certe comportamenti socialista
E vado da Turati e dice io pubblico abbia speso della casa editrice subito un volume di scritti ai discorsi cosa gli risponde Turati una volta tanto non rispondo per mi risponde ci penserà la direzione del partito
La direzione del partito ci pensò talmente bene che pubblicò poco dopo un volume che aveva il titolo un po'rinunciatario di reliquie
Che non era un titolo molto combattivo che poi il libro che io ho comprato da ragazzo non ci trovava nulla insomma te ottico ma queste reliquie Dall'olio Dall'Oglio allora furono la le di trovare quindi è evidente che in qualche modo Matteotti era un po'un metro avanti
Un padre alcuni passi avanti agli altri ma credo che ritrovare appunto questa capacità di potere mettere insieme radicalità di valori e riformismo nel metodo questo profondo radicamento nelle masse nelle loro brani dell'epoca
Penso che sarebbe una cosa che credo insegni qualcosa anche oggi oltre tutti gli altri aspetti sugli altri punti se si reggono il gli atti parlamentari si troverà anche un gustoso dibattito con Benedetto Croce perché dell'ultimo governo Giolitti Benedetto Croce ministro dell'istruzione
E Matteotti gli fa il contraddittorio dicendo esca dalla più soffitta il però è divertente scartoffie si misuri con i termini in questo senso quindi credo che spero che non sia un discorso che finisce col centenario si sa che quando si celebrò il centenario lo si fa e poi si passa al prossimo ovviamente dicendo bene della persona che in quel momento viene viene ricordata io spero che non Pedrazzi a questo ma che si era come mi sembra Giulio ha spiegato molto bene
Anche una capacità di sussumere una serie di punti di fare riferimento anche nel nostro azione di oggi e nel nostro pensiero di oggi
E anche in qualche modo di riabilitare quel socialismo riformista che è stato liquidato un po'troppo un me che è stato liquidato un po'troppo facilmente
La lei diceva il ventiquattro la tragedia è immane
Pensate che Dubini
Oltre stare poco in carcere perché parlano di me CD o preterintenzionale
Sostanzialmente la colpa era di Matteotti lo laureano solo rapito ma siccome lui si era difeso P picchiando eccetera legato muto dovuto ucciderlo
Volevano solo dargli una lezione già ma se lo è per intimorirlo ma se me l'avessero già subita a Castelguglielmo nel mille novecentoventuno in altre situazioni non sarà per niente intimorito non credo che nessuno potesse pensare che poi lo riportavano a casa finita la nel era un una intenzione evidente di di omicidio come è stato detto giustamente l'episodio di la vicende vergognosa ma forse uno dei punti più vergognosi
E che
Mussolini ha nel cassetto il il passaporto di Matteotti perché domini finita la faccenda dove porta la macchina
La porta al al Viminale
Che a quell'epoca la serie non solo del ministero dell'interno ma anche tra presidenza del Consiglio
E porta il passaporto di Matteotti al segretario del Duce fascione quindi tu ce l'ha nel cassetto arriva la vedova Matteotti
E Mussolini misura che farà tutto il possibile per trovare il marito in una vicenda così vergognose io trovo questo un punto particolarmente vigliacco proprio umanamente umanamente personalmente un movente personalmente miglia
Poi
Questo domini un personaggio così metto sapete che a un certo punto
L'hanno sempre riempiti di soldi lui e gli altri perché stessero buoni gli danno una una presa mento di terreni nell'in Libia
Arrivano gli inglesi e lo mettono al muro
Lo fucile hanno sopravvive
Perché prende quanti colpi tredici tredici ma nessuno nessuno vede organi vitali per cui è morto poi in casa sua a Mila no a Milano tranquillamente
E poi dico una cosa per il pastore bruciare che forse non la conosce
I miei nonni sono ovviamente sì seppelliti al cimitero evangelico di Firenze gli allori a poche tombe di distanza c'è la mamma di due perché la mamma di domini era un inglese
Siccome la Bibbia dice che le colpe dei padri non ricadono sui figli speriamo per le colpe dei figli non ricadano sulle madri però questo per dire come la morte poi un fenomeno è una cosa che ci ci riprende tutti e quindi veramente un tragedia del tempo com'è noto ci sono anche altre interpretazioni c'è chi dice Matteotti realtà è stato ucciso per prevenire quello che avrebbe detto a proposito dello scandalo petrolifero lo scandalo Sinclair
Per carità probabilmente la prospettiva che lo denuncia se lo sa lo scandalo Sinclair
Ha fatto come si dice in Toscana bompresso cioè già che ci siamo ci richiama anche questo ma la radice a mio parere spiccatamente è assolutamente politica e del resto è scritta nel Popolo d'Italia
Quando poco l'Italia scrive ma se questo Matteotti vuole la testa rotta ma proprio rotta lo accontenteremo qui
Io ho conosciuto il figlio del deputato socialista friulano che sedeva ma canta Matteotti durante il discorso che si chiamava così attimi e per inciso il figlio stato Point segretario di Parri quand'era presidente del Consiglio
E l'unico confermava
Credo una fonte che effettivamente suo padre ha fatto a Matteotti da legamenti dopo il discorso e ribatte Ottilia ha risposto adesso preparate Veloso funebre lui confermava che queste è stato una frase veramente vede
E allora credo che questo sia veramente un esempio di spina dorsale
Insomma una colonna avere che fa una colonna vertebrale su cui il nostro Paese è veramente dovrebbe attingere per rafforzare una moralità nella politica e un impegno nella politica
è importantissimo che quindi i giovani vengono avvicinati perché speriamo che questo li posso spingere a una presa di coscienza una partecipazione così
Eleganza quello che diceva il dottor Calini una morte così clamorosa può rischiare di offuscare anche un percorso mano di un personaggio
Assolutamente quello che si quello che appunto per decenni e successo
Volutamente intorno alla figura di Matteotti trasformata appunto nel martire
Con la M maiuscola del dell'antifascismo intorno a cui Ape però abbia ragioni cioè di fronte a un persone a una a fine così tragica
Passato l'immediato momento in cui anche delle nell'ecologia le commemorazioni si cerca comunque di marcare una distanza lecco che Matteotti a che è unico assolutamente mondiale e questo è un altro elemento che va tenuto presente cioè da al murales di Diego de Rivera a New York alla intitolazione di uno degli yogurt dei quartieri operai
Di Vienna da parte delle amministrazioni socialista il nome di Jacko Matteotti diventa non solo per gli antifascisti italiani ma per tutta quella a condanne che andava appunto dalla comunismo stalinista sovietico fino ai libertario gli anarchici
Europei diventa all'incarnazione anzi proveniente è nel delitto Matteotti che essi Corgna la stessa idea che esista un antifascismo come cultura politica al di là delle diverse culture politiche
Di provenienza questo ovviamente genera poi fa un problema storiografico perché anche a cento anni di distanza
Dir male di Matteotti diventa un po'come dir male di Garibaldi cioè assumerlo come oggetto storiografico diventa estremamente Complesso
Presente ad esempio caso il volume di Enzio finti tra i tanti che sono usciti quello di Enzo Fimiani delicato Matteotti in cui c'è una parte in cui i finiani dice bisogna normalizzare il delitto Matteotti che ha suscitato una serie di polemiche in realtà il ragionamento dei finiani che era un po'quello che è stato ripreso anche qui cioè dire guardate che il delitto Matteotti non è stato un evento eccezionale
Che è caduto dalla dal cielo che nessuno si aspettava il delitto Matteotti si inserisce all'interno di una schiera di violenza c'era stato il delitto mi dove di don Minzoni c'era lo spaccio poco pochi
E appunto il primo dei punti Matteotti non è il primo deputato socialista essere ucciso e Giuseppe Di Vagno del socialista lo pugliese il primo deputato e così via c'è una a per citare Pisa Ugo rinvio Carlo cammeo quindi e c'è una s'scia di sangue dentro cui si inserisce il delitto Matteotti quindi va contestualizzato con Bach trasformato in una pax che paradossalmente finisce per entrare in una sorta di lettura a giustificazionista e così anche del pensiero a di Matteotti pubblicare gli scritti di Matteotti
Noi con la davo saputo abbiamo ha curato un'edizione che era stata pensata proprio per le scuole in cinque
Volumetti tematici e anche a voler aiutare in qualche modo a a fare i conti con questi temi che sono quelli della guerra che sono quelli del del lavoro l'istruzione
E e sull'istruzione a proposito appunto del dibattito che che citato e concludo
Che il si sintomatico della di che cosa è il riformismo di Giacomo Matteotti
La l'intervento di Matteo altri corta tocco nella nell'articolo di critica al programma ministeriale di Benedetto Croce non è sull'istruzione
E sulle e sull'edilizia scolastica
Cioè mattatrice è inutile che siamo a discutere i programmi
Se ci sono classi con settanta studenti
Perché voi potete fare appunto tutta la filosofia sulle nuvole che volete ma col sessanta studenti classe non si va da nessuna parte prima costruiamo le scuole elementari e poi parliamo di programmi ecco
A scoprire questa a dimensione Po storicizzare l'appunto con tutte le sue anche asprezze Matteotti non vedeva a un carattere facile tempesta
Diciamo non è un soprannome che si dà ad una persona ha particolarmente mansueta era appunto un uomo del suo tempo con gli aspetti positivi
Gli aspetti negativi lui stesso con il rapporto con Turate un rapporto e con me il socialismo Rocco riformista è un rapporto estremamente compenso si lamenta molto spesso dei suoi compagni di partito tanto quanto si lamenta dei comunisti o degli altri socialista ecco
Io credo che però appunto in questa gran messe di produzione molta sicuramente d'occasione ma sicuramente una serie di paletti di scavi che ci consentono di riscoprire il Matteotti persona e il Matteotti uomo politico nel suo tempo sotto un testo sono stati fatti
Grazie infinite sì tra l'altro uno dei capitoli è proprio rapportato al mondo dell'istruzione fa un po'sorridere che ancora si parla di classi pollaio non siamo nel due mila e ventiquattro orali erano ancora più evidenti ovviamente più popolate le classi però siamo che poi Same corsi e ricorsi storici una sugli argomenti che tornano
Poi
A far parte della nostra quotidianità interessante l'inciso di un Matteotti che tra l'altro conosceva gli studi della Montessori quindi diciamo persone estremamente aggiornata anche dal punto di vista retaggio e facile parlare della Montessori leggerla all'epoca voleva dire avere sicuramente uno sguardo molto avanzato no in tutte quelle che erano anche l'editoria in questo caso in ambito pedagogico che venivano proposte
Un'ultima più o meno domanda perché partiamo che fra cinque minuti dovremo dare il cambio alla presentazione seguente però mi sembrava importante andare ad evidenziare
Qual è la correlazione in questo ultimo quaderno fresco di stampa fra questo centenario della città metropolitana di Roma
Sì perché ripresento nuovamente i due attori Giorgio Panizzi
Blando Palmieri questo è un tema ricorrente nei Quaderni Rosselli abbiamo spesso dedicato quaderni a Roma a Napoli a Firenze a Bologna
Alle città perché riteniamo che le città si è uno dei luoghi privilegiati in cui si svolgono delle azioni sociali relazioni politica relazioni economiche certamente per quanto riguarda Roma in particolare
Roma avendo ospitato il delitto a una particolare responsabilità in questo senso
Ecco che ecco alla mi sono accorta questo autocritica
Che la Camera don aveva nessun locale intitolato a Matteotti e quando ero presidente dell'I Ching
La cosa è scattata due anni fa o con settanta fondazioni culturali abbiamo fatto una petizione perché la Camera di dedicasse un locale la cosa è andata e quindi nel venti ventidue
Prima delle ultime elezioni c'è adesso un locale che ricorda Giacomo Matteotti pertanto quando i ragazzi vengono a visitare Montecitorio per lo meno non possono essere portati il
Monumento su Lungotevere Arnaldo da Brescia dove è stato rapito avuto è un momento di uno scultore pistoiese Jorio Vivarelli molto simbolico astratto diciamo non è figurativo astratto quindi cioè
Lo interpreta bene c'è chi magari però è spesso insidiato da una specie di Selva di di e quindi va continuamente
Ripulito e spero mi auguro appunto che sia l'occasione di mantenerlo ma la cosa che ha fatto più effetto noi abbiamo sostenuto come Fondazione Rosselli e ripeto legame Rosselli Matteotti
è fortissimo
Rosselli Matteotti Gobetti si conoscono le ventiquattro a Torino alla presentazione del programma elettorale di quella terribile campagna elettorale del Partito socialista unitario e come ho già detto di Gobetti Rosselli coglie subito questa vicenda appunto attraverso questa presa di posizione la presa di posizione di iscrizione al Psv
Barra al centro di cultura l'assalto lo ricorderemo perché anche siamo in centenari l'assalto fascista la notte dell'ultimo dell'anno ventiquattro
A cui segue pedissequamente la chiusura per motivi di ordine Pubblico ma il circo di cultura paga appunto questa adesione a Matteotti
Credo che per quanto riguarda appunto Roma certamente alla Camera è stata sede di queste celebrazioni e io invito anche chi chi ha voglia e che ha possibilità di andare a luogo del sepoltura
Fu sepolto in una poco di un metro e cinquanta quindi il corpo fu
Tutto contrarsi
Ma al bosco della quarta nella il Comune di Riano devo dire fa molto per cercare di mantenere la memoria per cercare di mantenerlo anche qui c'è un un giallo
Perché le circostanze del ritrovamento sono tali che sembrano quasi dire che la ritrovato qualcuno che già sapeva cosa trovare ma comunque c'è uno splendido fin di Florestano Vancini delitto Matteotti cui tutte queste cose sono un film verità insomma sono abbastanza sono abbastanza viste per quello che si può fare anche questa nostra attenzione sulle città
In qualche modo figlia di questo atteggiamento
Nel caso Romano io non sono romano ma insomma c'è una particolare situazione che c'è una situazione di Roma Capitale con una legge apposita tra l'altro io ministro dell'Ambiente fu il primo a far fare la rifondare il la relazione annuale che non veniva fatta sull'attuazione della legge ma poi c'è il comune c'è la città metropolitana frutto delle e quindi ci questi tre realtà non sono facili sono molto complesse da gestire insieme
E come vedrete qui ci sono una serie di saggi di interventi che credo Bayou terranno a capire
Anche perché vi ricordo quand'ero ragazzo lo slogan capitale corrotta nazione infetta che era lo slogan di Benedetti e Cancogni
Ma è vero che se le cose a Roma funzionano bene anche in Italia possono funzionare meglio e se funzionano male questo evidentemente ipoteca in qualche modo i poteri che ha in qualche modo tutta l'Italia quindi noi continueremo le venticinque
Questa rievocazione abbiamo scritturato per l'otto gennaio prossimo Nadia Urbinati per parlare di questa vicenda poi successiva
Del pensiero lo seriano perché chiuso il circolo di cultura dell'assalto fascista i Rosselli danno luogo e mediatamente al primo giornale clandestino antifascista cioè il non mollare
E il non mollare entra dell'avvenimento è la vicenda perché pubblica il memoriale
Di Filippo Filippelli
Filippo Filippelli è l'amministratore del Corriere italiano quello che me quello che dà i soldi per noleggiare la macchina della su cui la Shaka
Brandirali procederà Matteo Filippelli vedendosi Pertusola allora fa il classico memoriale scaricabarile diciamo così e questo scatena
Le le le attenzioni Mussolini contro il non mollare e nel nell'ottobre del venti venticinque
Si scatena una caccia ai diffusori del non mollare quindi verranno uccisi altri tre persone
Cosa che uno scrittore importante come Vasco Pratolini ha poi esternato nel libro prova per i poveri amanti diventato anche questo poi un film di un certo trash quindi non si finisce col ventiquattro
Continueremo madrina pure quello che diceva all'inizio cioè che non sia il solito voltare pagina va be'devo Nicola Tolui e l'anno prossimo tocca un altro no perché credo che effettivamente rappresenti una figura centrale di un ripensamento
Certo furono show furono cose
Di una stupidaggine politica feroce sapete perché nasce il Psv
Di Matteotti
Cosa avviene
Avviene vediamo se c'ha due minuti nell'estate del venti ventidue la marcia su Roma e ottobre c'è una spedizione fascista particolarmente sanguinosa a Cremona arrivarci
A quel punto sembra che la Camera si risvegli e popolari socialisti liberali poi liberali Giolitti anni votano insieme un ordine del giorno che dice il Governo inadeguato bisogna fare qualcosa c'è
E sembra che stia per nascere un governo con questa alleanza
Che non nascerà perché Giolitti si rifiuta di parlare con un prete che dalle nemmeno deputato ripopolare i soliti poi rara specie di Anticristo e consapevole
I socialisti o ci ha visti non partecipava alle consultazioni per formare il governo per una pregiudiziale anti monarchica ma in quella particolare circostanza Turati rompe la pregiudiziale nel tentativo di dar vita a un governo che fermi il fascismo rompe la pregiudiziale vale consultazioni del re
Cosa fanno i socialisti massimalisti
Lasciamo andare avanti il tentativo può e quando vedono che è fallito espellono Turati e lei nasce il Psv di Turati e Matteo quindi pensate da cui sia politico
Mussolini che era assolutamente bravo pudicamente né dal suo punto di vista capisce che cosa sta avvenendo e accelera la marcia su Roma
Che che non a caso avviene quattro settimane dopo che si è formato il Psv il quale libero dei massimalisti avrebbe potuto rilanciare il discorso di un'alleanza politica per fermare il fascismo poi andare a conclude molti non si rendono conto Sturzo venne mandato via ma insomma perfino De Gasperi ha fatto un anno di prigione durante il fascismo Moni quattordici anni di Terracini
Pertini Rizzoli però voglio dire la repressione era totale
Allora andiamo a concludere perché incombe la nuova presentazione alle conclusioni velocissime a Francesca Paci
Le mie più che conclusioni sono sarò velocissima sono solo dei ringraziamenti davvero ho ringraziato prima anche a conclusioni relatori
Colgo l'occasione perché allora il momento della presentazione la fase finalissima no quindi vorrei ringraziare che sono qui oggi una rappresentanza anche oltre a al pubblico una rappresentanza tutta femminile della nostra casa editrice
E quindi vorrei davvero ringraziare la dottoressa Frassica dottoressa Petrucci la dottoressa Caglioti che sono qui e un grazie enorme a Chiara Chiara giornalista del Cinquanta canale perché davvero ogni anno ogni in ogni occasione e anche una nostra autrice e davvero dimostri sempre competenza enorme serietà grazie chiara grazie