Speciale Giustizia

Buonasera a tutti la Lorena D'Urso benvenuti all'ascolto nello Speciale giustizia si terrà domani alle undici nella sede della al ministero della Giustizia n avviare nulla un incontro tra il Guardasigilli Carlo Nordio
E i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato nonché i capigruppo di Forza Italia lega fra dell'Italia nelle Commissioni Giustizia di Camera e Senato secondo quanto si è appreso la convocazione arrivata direttamente dal capo di gabinetto Giusi
Bartolozzi sul tavolo della riunione alla quale parteciperanno anche i sottosegretari il timing dei diversi provvedimenti in materia
Di giustizia all'esame del parlamento su tutti
La proposta di legge Zanettin che mette un limite di quarantacinque giorni alle intercettazioni approvata al Senato attende il via libera
Senza modifiche auspica Forza Italia di Montecitorio
Trasmesso da a palazzo Madama ma non ha ancora avviato in Commissione alla Camera l'altro testo Zanettin che modifica invece il Codice di procedura penale
In materia di rispetto dell'oralità e del contraddittorio nel giudizio penale di appello
Probabile che si parli anche della riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere anche se i capigruppo della Commissione competente affari costituzionali
Non sono stati ancora convocati al del pesce
E intanto si è stato ancora una suicidio nel carcere pratese della dogana Aia e il quarto da inizio anno
Il totale dei detenuti che si sono tolti la vita nelle strutture di detenzione italiane
Sale così a settantasette ai quali si aggiungono i casi di sette agenti di polizia penitenziaria l'ultimo suicida era a un italiano di cinquant'anni in carcere per gravi reati e con fine pena
Fissato al due mila trenta
Il numero delle persone detenute nelle carceri italiane ha superato le sessanta due mila unità era dal due mila tredici cioè dall'anno della sentenza Torreggiani con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo
Aveva condannato l'Italia per i trattamenti inumani e degradanti generalizzati nelle carceri italiane che non si registravano numeri così elevati a sottolinearlo è l'associazione Antigone
Osservando che solo nell'ultimo anno sono quasi tre mila i detenuti in più presenti nelle carceri
Laddove i posti disponibili conteggiati dalla ministero della giustizia sono cinquanta uno cinquantuno mila centonovantasei mentre a metà ottobre
Sappiamo affermato l'associazione Antigone che tra questi quattro mila quattrocentoquarantacinque non lo erano o realmente e noi stasera rimaniamo sul tema del processo penale del del carcere con un convegno proprio dal titolo il diritto penale tra punizione riparazione e premio un convegno che si è tenuto di recente il venticinque ottobre scorso nell'aula magna del Dipartimento di giurisprudenza dell'Università degli Studi di di Palermo
Un convegno molto lungo e articolato di cui stasera sentiremo la prima parte con gli indirizzi di il saluto del professor a Bartolomeo Romano professore ordinario di diritto penale all'Università degli studi di Palermo già componente laico del consiglio superiore
Della magistratura e attualmente consigliere
Giuridico del ministro della Giustizia sentiremo anche il prorettore vicario dell'Università di Palermo Enrico Napoli
Daniela Mazza Greco docente di diritto tributario per presso l'università di Palermo poi appunto
Ascolteremo le considerazioni introduttive del professor Bartolomeo Romano e dalla prima sessione di questo convegno sentiremo gli interventi della professor Francesco Palazzo professore emerito di diritto penale presso l'Università degli studi di Firenze
Domenico Politano professore emerito di diritto penale presso l'università di Milano o Bicocca il convegno e proseguito poi con agli interventi del professor Aldo Schiavello
Ordinario di filosofia del diritto presso l'università di di Palermo
E nella seconda sessione sono anche intervenuti Stefano Anastasia associato di filosofia del diritto
Presso l'Università degli studi di Roma UNITELMA sapienza garante per la Regione Lazio dei detenuti
Luciano Hauser Bini ordinario di diritto penale
Presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Francesco Viganò giudice della corte costituzionale ci sono poi stati gli interventi programmati di Paola maggio
Associata di diritto processuale penale a Palermo Francesco Parisi associato di diritto penale anche che l'Università di Palermo e Dalida
Schirò ricercatrice di Diritto penale presso l'università di Palermo è il convegno si è concluso con le considerazioni finali del professor Giovanni Fiandaca emerito di diritto penale all'università di il Palermo ma appunto dicevamo stasera sentiremo la prima parte di questo lungo è articolato importante convegno dal titolo ripulito ripetiamo ancora una volta il diritto penale tra punizione riparazione premio e ascoltiamo innanzitutto il professor Bartolomeo romano
E allora buongiorno a tutti
Grazie per essere
Presenti in questa importante giornata di studio di riflessione comune
Quando ho proposto a Giovanni Fiandaca di organizzare un convegno sul diritto penale tra punizione riparazione e premio raccogliendo una sua immediata disponibilità
Avevamo convenuto che avremmo dovuto chiamare i maggiori esperti della materia e farli venire nella nostra Palermo
Ed ci siamo messi subito al lavoro e devo dire che i relatori interventori che abbiamo oggi a Palermo sono quanto di meglio il panorama penalistico
Filosofico
Italiano consente di avere
E quindi veramente siamo molto molto grati a soprattutto chi viene da lontano di aver accettato il nostro invito di essere qui per avere presente
Naturalmente avere un gruppo di relatori così importanti si di alto livello
Anche fonte di responsabilità
Allora la prima cosa che
Mi sono preoccupato di fare
Era quella di far ritrovare una Awlaki un'Aula Magna piena strapiena e questo
Avvenuto mi vedo tanti presenti
E
Nella nostra aula magna di questo dipartimento Splendido anzi eccellente non siamo l'unico dipartimento di eccellenza del nostro ateneo
è
Abbiamo anche la possibilità di avere
Tanti studenti perché abbiamo chiesto l'aiuto delle associazioni studentesche che
Come sempre io interpello indistintamente cioè tutte
è
Ho avuto il piacere di avere la piena disponibilità di tre associazioni per questa sessione mattutina l'associazione contrariamente l'associazione l'uso ateneo e vivere giurisprudenza che quindi ci aiutano ci hanno aiutato a diffondere questo questa idea di questo convegno e nel pomeriggio ci accompagneranno intesa giurisprudenza foro di giurisprudenza e futura giurisprudenza
Naturalmente
Abbiamo anche pensato che fosse utile avere
Avvocati qualche avvocato lo vedo fra il pubblico eh
Abbiamo potuto avere dal consiglio dell'ordine degli avvocati crediti formativi abbiamo anche diffuso fra i magistrati tramite il Presidente alla Corte d'appello questo invito
E però
La presenza di un Awlaki fisicamente così piena non ci bastava
Perché noi ovviamente avendo costruito questo convegno così importante volevamo avere la possibilità di parlare anche oltre i nostri confini perché
La nostra bellissima terra soffre di quella insularità che talvolta finisce per potere essere anche isolamento confinamento addirittura e quindi abbiamo bisogno anche di aprirci oltre i nostri confini territoriali
E abbiamo operato in due modi il primo quello di ricorrere ancora una volta alla lo straordinario contributo
Di conoscenza che è rappresentato da radio radicale che voglio ancora una volta ringraziare sentitamente perché radio radicale Rest disse verrà in audio e video l'intero nostro convegno e poi lo collocherà nel sito di radio radicale dando la possibilità a chiunque fuori di questi confini ristretti di pur un'aula molto grande affollata di fruirne nel tempo
Per potere seguire anche in differita i lavori radio radicale
Indispensabile soprattutto per noi che ripeto abbiamo una condizione territoriale di indubbia sofferenza di distanza da altri territori
Radio radicale da voce a tutti
Quando controllato ho visto con mio grande stupore che l'avrei dovuta ringraziare settecentoquaranta quattro volte
I miei interventi sono settecentoquaranta quattro volte presenti su radio radicale da domani settecentoquarantacinque quindi grazie veramente a Radio Radicale
Poi abbiamo
Raccolto anche l'interesse di tanti colleghi non sono potuti venire fisicamente qui
Quindi abbiamo attivato un link
Che consente indiretta di seguire anche a chiunque volesse
Questo i nostri lavori
E anzi anticipo subito che il professore Leotta
Si collegherà con tutti i suoi studenti intorno alle dieci e trenta et tanti altri colleghi lo faranno in giro per l'Italia e forse anche qualcuno dall'Europa
Quindi
Questo è stato un grande sforzo collettivo un un grande sforzo collettivo che sperò sarà apprezzato non soltanto all'inizio dei lavori ma soprattutto alla fine dei lavori
E con questo spirito innanzitutto vi auguro di seguire con profitto questi nostri lavori e dunque buon lavoro a tutti
Chiamerei poi innanzitutto per i saluti istituzionali
Era previsto l'intervento del nostro magnifico rettore professore Massimo mitili che però a New York per impegni istituzionali non abbiamo il magnifico rettore abbiamo lo Splendido prorettore vicario e cioè il professore
Invito a da l'avvicinarsi e un ingegnere quindi abbiate diciamo comprensione
è il professore Napoli a cui cedo volentieri la parola
Buongiorno grazie Bartolomeo le benvenute a tutti e tutti un saluto molto molto caldo prima tutto ai nostri studenti che vedo a riempire questa sala in maniera molto molto molto piena molto ampia come diceva prima il professore romano ovviamente un saluto molto molto grato ai nostri ai nostri relatori prestigiosi ospiti che che ci onorano del lavoro
Della loro presenza e ovviamente al dipartimento di Giurisprudenza io mi trovo spesso qui a apportare saluti a inaugurare convegni perché le attività di questo dipartimento dei dottorati che opera all'interno di questo dipartimento sono estremamente estremamente richieste regolamento e varie quindi questa certamente una forma di una manifestazione di grande di grande vitalità il tema il tema di oggi è un tema certamente di di grandissimo di grandissimo interesse che ovviamente in un contesto giuridico guardate on tutta la ovviamente la competenza l'approfondimento tecnico
Culturale che che caratterizza le discipline le singole discipline ma è un tema che è ovviamente entra e che anche un ingegnere per preservi esce a di cui riesce a comprendere la portata e la la rilevanza è un tema che entra Polo profondamente all'interno del del dibattito pubblico
Che si scontra con con grandi difficoltà anche culturali cioè il concetto dico una banalità per per voi ma il concetto della funzione rieducativa della pena della necessità di far diventare anche il momento della detenzione o dalle altre forme di
Di pena che possono essere dato un momento che poi possa preludere a un rinsavire al reinserimento nella società
Non è un tema banale per per la cultura per la cultura più più diffusa e quindi probabilmente la difficoltà anche che i tecnici di questo che operano in questo ambito hanno è quello di doversi scontrare con una cultura generale che questi concetti non li considera normali naturali e parte del del contesto civile che caratterizza il nostro il nostro sistema sociale
Ma che invece si scontrano con voglia di di vendetta di diciamo visioni molto molto molto diverse da quelle che animano invece la nostra Costituzione il nostro il nostro sistema giuridico
E chiaramente tutto questo orrende particolarmente difficile il lavoro anche di chi lo analizza in contesti
Lontani da quello della politica perché poi invece la politica che trasforma tutto questo in in norme in in regole
E facendo quindi sentendo da una parte Ithil sono le spinte editi approfondisce questi temi ma dall'altra anche quella di un'opinione pubblica che deve essere con deve essere convinta di certe di certe di certe dinamiche di certe necessità senza le quali diciamo diventa difficile qualunque tipo di intervento quindi particolarmente importante questa vostra questa vostra riflessione la presenza anche di radio radicale che che ringrazio così ci diciamo è anche un'occasione ulteriore di di diffusione di questa di questo Raffles riflessione di questo ragionamento
Io ogni volta che porto i saluti poi mi trovo spesso poi al dovere a dovermi scusare perché mi devo allontanare perché o altre altre attività
Di solito sono scuse circostanza perché magari non vedo l'ora di andare via perché magari l'interesse per le attività non è sempre al massimo livello questa volta devo dire che sono veramente dispiaciuto per non potere partecipare perché ripeto è un tema che anche per un non giurista a una una rilevanza è un è un interesse particolarmente elevato quindi grazie ancora gli organizzatori buon lavoro a tutti
Son convinto che sarà una giornata molto proficuo
Ringraziamo il prorettore vicario questo convegno ovviamente organizzato nel cuore dal dipartimento di Giurisprudenza
Parlavo ieri con il professore Playa che non ha potuto essere presente con noi fisicamente e gli dicevo
Guarda che l'aula probabilmente sarà strapiena dei nostri giovani e l'omicida ma sai un tema così complesso sei sicuro Eligio guarda e non è affatto vero la vulgata generale nonché i ragazzi non si interessano che i giovani non hanno non si fanno coinvolgere nella mia esperienza ormai trentennale di professore di diritto penale non è affatto vero
Ciò che conta è offrire delle pietanze appetibili è offrire delle occasioni interessanti
Noi siamo anche favoriti gli dicevo lui un civilista nessuno è perfetto gli dicevo noi siamo anche favoriti perché il diritto penale e la materia più bella che c'è nel corso universitario e come dico ai miei studenti credete allo a me almeno su finché non avete superato l'esame
Quindi grazie ai nostri ragazzi grazie al nostro Dipartimento di essere presenti perché
Date la prova che non è vero quello che dicono quelli più grandi di voi
Ma di poter rassicurare perché lo dicevano anche a noi quelli che erano allora più grande di noi credo che si vada avanti da qualche migliaio di secoli in questo modo da generazioni precedenti
Dicono sempre di essere migliori di quelle successive io spero che sia esattamente il contrario
Questa iniziativa e poi è stata fatta sotto la luce del dottorato di diritti umani
Chiedo alla professoressa Mazza greco che vice coordinatrice del dottorato di dare il saluto del dottorato a cui io spesso il professore Schiavello che ne è stato coordinatore più volte siamo
Grati
Perché è importante che la nostra università ovviamente offra ai nostri studenti bravi e meritevoli anche la possibilità di proseguire
Dopo il percorso quinquennale se lo vogliono un ulteriore percorso di eccellenza che quello offerto dai due dottorati che abbiamo e per quanto ci riguarda al dottorato in diritti umani
Buongiorno a tutti grazie naturalmente al professore romano per avermi invitata arrendere il mio indirizzo di saluto a tutti voi per la giornata di studi che i accingete iniziare oggi
Devo dire che il piacere
Nota è vuole sotto molteplici punti di vista anzitutto perché si tratta di un tema quello che appunto vi proponete di trattare
Le possibili funzioni perseguite dai diversi modelli punitivi che non soltanto è naturalmente vicino agli studi che essi sono coltivati dal nostro corso di dottorato manca per vocazione
E ora mai oggetto di importanti riflessioni anche da parte degli studiosi di diritto tributario
Sapete che anche nel diritto tributario ormai da anni sono sperimentati moltissimi istituti di marcata impronta premiale
Pensate per esempio a ravvedimento operoso alla penalty Protection nella transfer pricing o anche soltanto l'adempimento collaborativo
E quindi per questo motivo il dibattito teorico ormai da molto tempo nella mia materia si incentra su modelli punitivi possibili
Ed è proprio questo il fronte su cui l'ultima riforma quelle inaugurata dalla legge delega centoundici del due mila ventitré sia dovuta misurare era necessario infatti valutare S affiancare o meno alla funzione punitive a quella deterrente che mediamente emergevano dalle modello voluto dal legislatore nel novantasette una funzione diversa
Ispirata alla filosofia che noi chiamiamo tax compliance realizzata da un insieme di istituti che sono appunto finalizzati a promuovere e a incentivare un rapporto di vera e propria collaborazione tra contribuente e amministrazione finanziaria
Questa scelta sicuramente emerge dai principi che sono contenuti nella legge delega fiscale è lascia trasparire con ciò che cambia sostanzialmente cioè l'approccio è eccessivo senz'altro dire è non lo sentirete mai dire da me che la funzione punitiva quella deterrente cedono il passo all'interesse che si instauri un rapporto di reciproco
Affidamento tra amministrazione finanziaria e contribuente ma certo non può essere negato che la funzione premiale della misura sanzionatoria assicura economicità speditezza ed efficienza dell'azione amministrativa
Allora la possibilità di accedere a un trattamento sanzionatorio tanto più favorevole quanto più il contribuente si mostri capace di tenere condotte che possiamo definire collaborative comporta per l'amministrazione finanziaria un vantaggio innegabile
Cioè quello di ridurre tempi che a volte possono essere lunghissimi per la definizione delle liti e non meno importante o una obiettiva contrazione delle risorse che sono impiegate per assicurare entrate all'erario
Allora l'intervento riformatore cosa ha fatto ha dato un forte impulso all'adempimento collaborativo estendendone i margini di applicazione
Ora però la complessiva lettura delle norme sanzionatorie che sono state introdotte a seguito della legge delega fiscale lascia però pensare costa che nonostante le fortissime aspettative su Franco su questo fronte noi avevamo interventi operati sulla funzione premiale abbiano lasciato sostanzialmente immutato l'impianto del sistema sanzionatorio e quindi la oramai consolidata scelta di campo in favore del diritto punitivo comune
Quindi agli occhi del tributarista è è chiaro che le riflessioni che saranno oggetto di questa giornata non possono che essere guardate con un auspicio c'è quello di coltivare l'idea che proprio da quel sistema
Ah qui tutt'oggi guarda l'apparato sanzionatorio fiscale possano scaturire le giuste sollecitazioni per un ulteriore evoluzione del sistema quindi dell'ordinamento nel suo complesso a tutti voi il mio buon lavoro grazie
Allora una volta che sono qui rimango qui per alcune brevi considerazioni interruppe introduttive nel merito del convegno naturalmente cercherò di essere particolarmente chiaro è volutamente sintetico non
Userò citazioni o autocitazioni quelle eventualmente le lasciamo al testo scritto
Tanto più che diciamo Laura è in gran parte
Piena di Giovanni di studenti
Allora il diritto penale per come noi l'abbiamo conosciuta o
è sempre stato sinonimo di di punizione di pena
Di sanzioni negative
Il diritto penale ha sempre offerto il suo volto feroce via via anzi sempre meno feroce
Via via sostituendo la pena la pena privata
Alla pena pubblica quella che noi oggi conosciamo non è più la vittima o i familiari che si fanno giustizia o non dovrebbe essere così da sé medesimi
Ma la punizione viene filtrata tramite gli strumenti che lo Stato predispone tramite il processo penale
E il diritto penale svolgeva come si diceva una volta una funzione
Punitiva
L'oggetto era quello fondamentale di punire il colpevole
Per evitare che la vittima avesse bisogno di farlo da sé medesima di farsi giustizia da sé
Si diceva né Cipressa Dharma Danny ante affinché i cittadini non vengano alle armi loro direttamente
E e però la storia del diritto penale è una storia molto lunga
In cui anche la pena ha subito una profondissima evoluzione
Tenete presente che
Avevamo fondamentalmente come strumento Massimo la la pena di morte
La quale non era inflitta in modo indolore oggi
In certi Paesi in cui purtroppo la pena di morte ancora praticata si cerca di trovare il mezzo migliore per uccidere una persona senza farla soffrire
Invece in passato era aspramente il contrario cioè si voleva provocare la morte con massime sofferenze pensate alla ruota si metteva una persona si recava una persona la ruota le si spezzavano mani
E piedi eh e peggio finché non veniva provocato alla morte pensate Airoldi
Ma pensate anche alle pene corporali le torture
Pensate a alla gogna pensate alle frustate
Pensate
Se ci andate è andata e cinque all'osteria la sede oggi del nostro rettorato là dove c'erano le carceri dell'Inquisizione
Dove si praticava anche purtroppo la tortura
Pensate alle pene detentive
Il carcere per dire quella principale forse all'epoca l'esclusiva che era una pena disumana
Pensate che libero in Europa più venduto nell'Ottocento italiano Fulle mie prigioni di Silvio Pellico
In cui Luigi descriveva il periodo di carcerazione il primo soprattutto a i famosi Piombi di Venezia
Condizioni disumane
In cui il conte di Montecristo pensate alla descrizione di quel di quella pena come una pena disumana pensate alla presenza ai lavori forzati
Oggi vietati dalla nostra costituzione dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo ma in passato praticata
Pensate che i romani chiamavano servita N i condannati che venivano obbligati ai lavori forzati è un tipo di lavori forzati era quella di praticare
Le lotte contro le fiere pericolose
E quindi di sfidare di volta in volta con la loro vita
L'aggressione da parte di una fiera
Quindi nel corso degli anni de decenni dei secoli il concetto di pena a poco a poco si è e migliorato
Sì umanizzato sia civilizzato oggi noi parliamo o della pena detentiva giustamente
Delle condizioni che ci sono in carcere delle sofferenze professore Fiandaca è stato garante dei detenuti e la Sicilia abbiamo il collega che che sentirete più tardi che è garante del del vede tenuti nel Lazio
Una e ora ci preoccupiamo o giustamente di quelle condizioni carcerarie ma pensate cos'era prima
E nel corso dei decenni la vittima che era prima la vera protagonista la ragione della pena inflitta all'autore quasi scompare dai radar penalistico
L'attenzione è tutta viene per
Il colpevole il reo l'autore del reato
E a mano a mano si costruiscono giustamente delle garanzie che lo riguardano un famoso e l'unica citazione Caffaro un famoso autore tedesco von liste disse che il Codice Penale la Magna Carta del reo cioè la Carta dei diritti fondamentali della persona responsabile di un reato là ci sono anche le garanzie il rispetto delle regole
Per pure condannarlo o assolverlo se fossi innocente
è le teorie della pena che inizialmente erano teorie affidate puramente e semplicemente alla retribuzione tanto AJ fatto male tanto ti devo punire talvolta anche con pene diciamo brutali che tuttavia talvolta esistono ancora in certe parti al mondo pensate alla cosiddetta legge del taglione no il ladro ruba gli taglio la mano o il braccio
Pensate che le teorie della pena a un certo punto si arricchiscono da altre visioni
Che non escludono del tutto la retribuzione in realtà ma che la completa non la illuminano le danno
Chiavi di lettura differenti e talvolta la mettono come nel nostro sistema in una posizione meno elevata perché si affianca la teoria della prevenzione generale il diritto penale era di minacciare avvertire
I consociati per evitare che commettano reati e li punisce quando li hanno commessi
E poi si affianca soprattutto la funzione Special preventiva della pena cioè con l'attenzione specifica l'autore del singolo reato
Per evitare che quella persona venga abbandonata al suo destino per sempre
E per evitare anche per noi egoisticamente che quella persona condannata commetta un altro reato
Dando vita a quel fenomeno dei recidivi Isma'che è una sconfitta per lo Stato è una perdita per quella persona che qui commettere il reato ed è un pericolo per la società perché scontata la pena quella persona
Qui al aria acquisendo la libertà spazzava un potenziale pericolo
E l'articolo ventisette della Costituzione in realtà per quanto riguarda la pena
Illumina questi due aspetti che ho cercato sinteticamente di
Enunciare perché da un lato dice che le pene non possono essere contrari al senso di umanità
E quindi questo ci pone una serie di domande tante domande
Su come la pena oggi in Italia alla pena detentiva la pena carceraria soprattutto viene vissuta
è
Ci fa capire che ci sono dei limiti
A l'intuizione delle pene
è proprio questo carattere della umanità connesso all'altro faro che è quello della rieducazione lo scopo della pena non è incapacità aree cioè mettere qualcuno dal da parte per evitare che commetta reati sì in parte anche questo
Ma è soprattutto quello di fare intraprenderà questa persona un percorso che su base volontaria perché non lo possiamo drogare frustare
Costringere li dobbiamo offrire una possibilità
Di consentirà se vorrà e se le condizioni che noi poniamo in campo sono sufficienti di essere Harrison socializzato allora questi due qua questi due elementi umanitari socializzazione sono fondamentali
Devono fare sentire a chi è dentro il carcere che che c'è un fuori ma deve fare anche capire chi è fuori che c'è un dentro questa è la ragione per la quale io ho portato centocinquanta studenti un anno e mezzo fa del nostro dipartimento alla in visita al carcere Pagliarelli
Un centinaio circa l'abbiamo porta di quest'anno ha all'Ucciardone
E completeremo le visite con visita che sono anche un momento di confronto fra detenuti
Studenti molto istruttiva per gli uni ma soprattutto per gli altri gli studenti
Io dico sempre ai miei studenti che ci sono due categorie di persone che conoscono il diritto penale quelli che lo studio no e quelli che lo praticano scegliete da che parte stare
Lì la scelta evidente perché c'è una differenza di ruoli
Però quelle visite la terza sarà al Malaspina per farli per fare vedere a ai miei studenti agli studenti come realtà ci siano dei coetanei
Anzi più piccole di voi perché al quando arrivata al diritto penale avete superato l'età che consente di stare negli istituti penitenziari minorili
Che sono lì
E quello non è un mondo del tutto separato è un mondo che magari ci fa paura ma che noi dobbiamo imparare a conoscere
In qualche modo con il quale dobbiamo imparare a dialogare
E la Costituzione tagli anche la pena di morte
Originariamente la prevedeva per i casi previsti dal codice penale militare di guerra
Dal due mila sette il divieto di morte di pena di morte in Italia assoluto
C'è stata una modifica alla Costituzione talvolta quando si modifica la Costituzione si possono fare anche cose buone la Costituzione non è qualcosa di immutabile ma è qualcosa di perfettibile pur essendo un testo di subitissimo livello
Dal mille novecentosessanta dell'anno del secolo scorso si aprono nuovi scenari
Perché c'è una teoria internazionale la così detta nuova difesa sociale
Che nasce in contesti più ampi dei territori ristretti del nostro Paese ma che inizia dire attenzione la pena non deve essere soltanto incapacità azione non deve essere soltanto esclusione deve essere la possibilità di reinserimento
E in qualche modo figlia di questa visione è la introduzione nel mille novecentosettantacinque della legge sull'ordinamento penitenziario
La quale legge dell'ordinamento penitenziario introduce alcune misure che si chiamano misura alternativa alla detenzione che consentiranno a chi originariamente nella visione iniziale a chi è in carcere
Di fa che fa un percorso riso Cerizza ante di uscire prima dal carcere rispetto alla pena alla quale è stato condannato di avere alcune finestre
Di respiro in altri termini di avere speranza nella speranza in carcere e la cosa più importante del patrimonio più importante che i detenuti
Devono avere
E nel mille novecentottantuno un'altra legge molto importante la legge numero seicento ottantanove del mille novecentottantuno introduce oltre a
Una forte depenalizzazione introduce le misure sostitutive alle pene detentive di breve durata
Sono due leggi figlie di un movimento culturale di riforma del diritto penale che ha portato certamente i suoi frutti
Ma la storia del diritto penale è una storia in perenne evoluzione circa un ventennio dopo al negli anni ottanta del secolo scorso
Iniziando dagli Stati Uniti d'America e poi via via espandendosi inizia ed è il secondo dei punti che noi oggi affronteremo inizia ad affiorare l'idea della riparazione
Inizia ad affiorare l'idea che oltre a al diritto penale che punisce c'è un diritto penale che ripara
Che il diritto penale non è soltanto sanzione negativa cioè pena
Ma il diritto penale può essere anche una sanzione positiva c'è una conseguenza migliorativa di una condizione pre precedente
è in questo quadro ampio
Affiora l'idea della giustizia riparativa o della giustizia rigenerativa come anche si dice
Questa prospettiva riprende un soggetto che in qualche modo era era abbandonato si era dimenticato nei decenni pur
Tutto questo percorso meritevole che il diritto penale affatto cioè la vittima che come vi ho detto era quasi scomparsa dai radar del diritto penale
Sì inizia a pensare che in questo processo occorre recuperare una partecipazione attiva della vittima che bisogna sa ove possibile mettere in correlazione in contatto l'autore del reato alla vittima
E fare capire all'autore del reato il danno
La lesione che ha prodotto eh cercare di soddisfare il bisogno di giustizia della vittima non soltanto con la via principale della punizione dell'autore del reato ma con altri strumenti che possono in qualche modo ricostruire
Il danno subito
Il reato dunque non è più semplicemente
La violazione di una regola di condotta cui consegue una pena
Ma è una condotta che coinvolge direttamente persone diverse
Anche la vittima
Al reato corrisponde l'obbligo per l'autore del reato di porre rimedio alle conseguenze della sua condotta cercando di recuperare un dialogo un rapporto fra sì ha commesso il reato chi quel reato lo ha subito
è pensando di poter inserire anche modelli risolutivi del intenzioni diverse da quelle tradizionali
Tutto questo nasce come movimento
Intellettuale scientifico
E poi a poco a poco quando vede sono buone si diffonde nel tessuto normativo innanzitutto
Nella direttiva due mila dodici ventinove del Parlamento europeo e del Consiglio del due mila dodici recepita in Italia con decreto legislativo nel due mila e quindici numero duecentododici e e poi successivamente tramite una raccomandazione del Consiglio d'Europa relativo alla giustizia riparativa del due mila diciotto
è
Con la dichiarazione di Venezia sul ruolo della giustizia riparativa del due mila e ventuno
è uno degli strumenti individuati è la mediazione penale di cui si occupa
Una raccomandazione del Consiglio d'Europa del mille novecentonovantanove
Quinta rete presente come
Il dialogo internazionale viene filtrato innanzitutto a livello dell'Unione europea e poi come vedremo arriverà anche dopo
Sul nostro territorio con dalle fonti normative interni
In realtà fino al due mila e ventidue lo spazio per la giustizia riparativa
è molto piccolo
Nel tessuto normativo esistente perché abbiamo la presenza della mediazione penale soltanto in due ambiti
Che sono ovviamente considerati di maggiore interesse per l'intervento della mediazione ma lo stesso tempo
Sono settori in cui si ritiene che la pericolosità la lesività sia minore cioè
Nell'ambito della giustizia minorile viene preso prevista la mediazione penale e nell'ambito dei procedimenti penali riguardanti i giudici di pace
Lì si introducono questi strumenti ma sono limitati al a quel luogo a quella sede non si va oltre certo non è che le condotte riparatoria in senso lato non fossero già in qualche modo presenti nel nostro ordinamento
Con effetti di varia natura odi diminutivi di pena pensata la circostanza attenuante di quell'articolo sessantadue numero sei ma pensate anche alla commisurazione in concreto della pena che certo tiene conto già dal mille novecentotrenta delle condotte riparatoria delle condotte positive della condotta successiva reato diremmo del reo
Fino ad arrivare a strumenti più forti perché quella mediazione penale di cui vi ho parlato anziana esito positivo
Comporta l'estinzione del reato quindi reato viene estinto e non c'è più
E poi ci sono delle misure che già incidono sulla sospensione condizionale della pena che talvolta è subordinata condotte
Risarcitorie riparatoria
Per da parte dell'autore del reato
Certamente la vera svolta e dovuta però nel mille nel due mila ventidue alla riforma Cartabia
La riforma Cartabia è frutto di una legge la quale si compone di due articoli il primo articolo
Anzi l'articolo due appresa degli strumenti immediatamente precettive cioè che sono entrati immediatamente in vigore
Cito una misura per tutte la riforma della materia della prescrizione con l'introduzione della figura della improcedibili
Da per superamento dei termini durata massima dei process
Ma poi c'è all'interno di una legge unica c'è un altro articolo che in realtà una legge delega
Questa legge delega
Segue poi un adempimento da parte del governo che
Dopo i lavori di una commissione vedete che come importante ruolo anche dalla dottrina quando la dottrina ha la capacità di dialogare
Una commissione presieduta dal ha presidente Lattanzi che è stato presidente della Corte costituzionale oggi abbiamo anche l'onore e il piacere di avere un giudice della Corte costituzionale
Che è un collega di diritto penale
Poi però presentano più tardi il presidente Lattanzi prevedeva questa Commissione i cui lavori sono in gran parte stati recepiti nel decreto legislativo numero centocinquanta del due mila e ventidue che la parte forte della riforma Cartabia
Fra le varie cose lo dico ovviamente in modo molto sintetico la riforma Cartabia incide sulle
Pene detentive di breve durata
Ampliando nel ricorso alla possibilità cerca di rendere più facile possibile il ricorso alle pene pecuniarie l'abbiamo un problema in Italia grosso che le pene pecuniarie cioè il diritto penale
Non è soltanto carcere
Diritto penale come sapete eccome saprete e anche pena pecuniaria
C'è il pagamento di una somma di danaro il vero problema quale che
Riscuotere il pagamento di quella somma di danaro è molto difficile
Perché noi abbiamo un tasso di effettività bassissimo tenete presente che la gran parte delle pene pecuniarie non vengono mai pagate
E questo comporta una difficoltà enorme cioè che il nostro sistema è sbilanciato a favore della pena detentiva
Mentre in altri sistemi penso a quello tedesco l'ottantotto per cento delle conseguenze del reato sono pene pecuniarie
L'ha mai esattamente il contrario perché abbiamo sfiducia timore nel ricorrere a una pena pecuniaria che poi diventa in effettiva si incide anche sull'istituto nella particolare tenuità del fatto ampliandone i confini sulla procedibilità a querela cercando di aumentare i reati procedibili a querela da un lato e dall'altro di ampliare i casi di remissione tacita della querela
Per sostanzialmente inseguita condotte positive sostanzialmente per ridurre il carico dei reati esistenti
E
Però certamente il cuore della riforma è la giustizia riparativa viene introdotto in Italia per la prima volta in modo organico compiuto un sistema di giustizia riparativa la quale si spieghi quale sistema di giustizia riparativa
Incide profondamente ne sentirete parlare ovviamente i nostri illustri relatori su l'impianto del diritto penale favorendo in tutti i modi possibili
Questo incontro ove possibile fra autore del reato
La vittima
Quindi l'imputato al diritto di chiedere di accedere a questi percorsi di giustizia riparativa
E
Ovviamente tutto questo ha delle conseguenze per lui particolarmente positive nella visione del legislatore la giustizia riparativa dunque concorre all'efficienza della giustizia penale
Perché agevola la riparazione dell'offesa e la stessa tutela dei beni offesi dal reato
Viene incentivata appunto la la remissione della querela e si facilita site cerca di facilità letti il percorso di reinserimento sociale naturalmente dovremo vedere se tutto ciò andato do a regime funzionerà veramente
Perché l'obiettivo che noi abbiamo questa riforma è stata imposta
Da il Pnr R. non abbiamo tanti danari che andranno al pianeta giustizia
è per quanto riguarda il settore penale dovremmo raggiungere l'obiettivo dell'abbattimento entro il due mila e ventisei
Del venticinque per cento della durata dei procedimenti penali che il vero problema che noi abbiamo nel nostro paese cioè i procedimenti penali durano troppo a lungo con tutte le conseguenze che
Potete immaginare naturalmente ogni riforma soprattutto una riforma così ampia
è perfettibile è migliorabile la stessa legge prevedeva che ci fossero dei degli interventi correttivi uno in particolare è stato
Approvato il decreto legislativo del diciannove marzo due mila e ventiquattro numero trentuno che viene chiamato correttivi alla riforma Cartabia e riguarda esclusivamente la nostra materia la materia penalisti
La terza gamba di questo convegno
Rappresentata dall'idea di premio ovviamente è l'idea più difficile e più lontana che noi abbiamo rispetto al modello tradizionale del diritto penale
Tant'è vero che se voi fate una ricerca
Cercate se esistente
Premio
Nella nostra legislazione l'ho trovata esclusivamente nell'ordinamento penitenziario
Il premio in quanto tale
è
Citato nella possibilità di ottenere da parte dei detenuti dei permessi chiamati esplicitamente l'ordinamento penitenziario permessi premio
Nella possibilità di avere
La semilibertà
Nel l'ambito nella quale possono essere concesse delle licenze appunto premio
è nella liberazione anticipata che
Consente una detrazione di quarantacinque giorni per semestre
Titolo di premio se la condotta del detenuto è stata positiva
Perché badate bisogna
Riflettere sul fatto che non sempre
Lo dico brutalmente il bastone e più efficace della carota il bastone
La pena
Nel diritto penale ci deve essere diritto penale l'unica branca del diritto che si qualifica
Per il fatto che a completamento del suo nome alla conseguenza negativa no diritto civile diritto amministrativo diritto penale si qualificano alla pena
Quindi è chiaro che la pena è di fondamentale importanza nel quadro del diritto penale tuttavia non è l'unica finestra alla quale noi dobbiamo guardare talvolta la carota e cioè la speranza la prospettiva positiva e almeno tra tanto importante che la pena
E però l'idea di premio è difficile da ipotizzare da ammettere sia pure essendo stata prevista nella legislazione emergenziale tenete presente che durante il contrasto al terrorismo
E durante il contrasto alla criminalità mafiosa si comprese come per entrare dentro queste strutture criminali
Non bastasse la forza penetra attiva dello Stato ma occorresse una sorta di forza centrifuga cioè che qualcuno dall'interno ne uscisse e raccontasse quello che all'interno c'era
Questa è stata l'arma fondamentale per il contrasto al terrorismo prima e per il contrasto alla criminalità mafiosa dopo pensate per farvi un esempio chiaro
Che
La criminalità di stampo mafioso veniva chiamata nel lontano passato ma non era il primo ucciso a piazza Marina
Che veniva dagli Stati Uniti e Cina trovata lì la targa Petrosino
Veniva qui per informarsi sulla ma non era e da allora noi abbiamo sempre chiamato la criminalità di stampo mafioso mafia
Soltanto quando un pentito cosiddetto
Cioè Tommaso Buscetta ha raccontato dall'interno i fatti abbiamo saputo che in realtà loro la chiamavano Cosa Nostra
Quindi l'importanza e naturalmente a questi pentiti venivano date delle misure premiali
Allora l'idea di premio fa parte nel Complesso di ciò che è oggetto della nostra riflessione
Ora per chiudere questa brevi considerazioni introduttive mantenere
Alla ha quasi al secondo l'orario previsto per gli interventi dei relatori le undici
Io credo che noi dobbiamo riflettere in modo libero in modo assolutamente però consapevole di come il diritto penale
Non sia non possa essere soltanto Pena Punizione
Come nel diritto penale occorra studiare approfondire sistematizzare alcuni anzi tutti i relatori che voi sentirete hanno dei lavori monografici in materia hanno hanno approfondito e hanno studiato particolarmente questo altro aspetto perché il primo quello tradizionale
La pena la funzione della pena
Diciamo a una letteratura sterminata e l'altro che ancora deve essere tirato fuori dai cassetti e dalle menti che deve essere sviluppato ed è quello anche più difficile culturalmente
Perché se voi spiegate che il diritto penale non è soltanto punizione ma è anche riparazione ma talvolta è persino premio
Non incontrato il favore dell'opinione pubblica generale non incontrato il favore della classe politica
Trovate lo stupore
Ma lo stupore è frutto di una mancanza di conoscenza e la mancanza di conoscenza provoca pregiudizi noi siamo qui per riflettere in modo libero
Per riflettere a più voci
Come sempre quando organizzò un convegno le voci sono e devono essere libere e anche possibilmente dissonanti perché soltanto dalla pluralità delle voci diverse
Chi ascolta si può fare la propria idea il nostro compito non è quello di interrotti Pinardi di darvi una verità assoluta il nostro compito è quello di elevare la vostra capacità critica
è il nostro compito è quello in punta di piedi di dare un quadro più completo possibile
è questo io credo sia il compito e la funzione della scienza quella di aprirsi alle idee più diverse
Ai contributi autonomia e liberi
Tanto più lo dobbiamo quando ci rivolgiamo a chi come voi ha ancora un percorso ideale in costruzione e deve necessariamente farsi la propria libera idea
Non è perché l'ha detto il professor Romano il professore che andare che al giudice alla Corte costituzionale che una cosa giusta
Ma ascoltate riflettete le sfaccettature diverse le idee diverse per farvi liberamente la vostra idea grazie ora dopo queste brevi considerazioni introduttive
Entriamo veramente con i nostri illustri relatori a il tema del nostro convegno
Seguirei l'ordine diciamo così alfabetico più o meno che ci siamo dati
La prima relazione che ascolterete
Del professore Francesco Palazzo
Professore pare Francesco palazzone
Importantissimo professore di diritto penale professore emerito nell'università
Di Firenze nella quale una vita fa io feci il dottorato diciamo cose ormai della preistoria e
è stato anche il primo presidente dell'associazione degli studiosi di diritto penale
Unisce alla profonda conoscenza del diritto penale
Un tratto è una capacità di
Esporre le proprie idee che sicuramente di affascina era prego
Grazie grazie carissimo bando Romeo grazie
Di questo invito graditissimo
Che mi ha riportato in questa magnifica città di Palermo in quest'aula così affollata di tanti Giovanni
Così attenti partecipi
Partecipi di un tema che bene
E continua ad essere all'ordine degli del giorno di molte iniziative il tema della pena il tema più in generale delle risposte sanzionatorie al crimini ne parliamo tanto ne parliamo spesso
è sperabile augurabile che si passi poi dalle parole a qualche fatto
Nel processo di civilizzazione della pena del diritto penale in cui ha fatto riferimento nella sua introduzione il professore Bartolomeo Romano
E
Questo titolo di questo nostro convegno punizione riparazione premio mi pare che esprima assai bene le attuali pensi io della penalità
Vediamoli uno per uno punizione la punizione più che oggetto di un processore eccessivo al centro di grandi contraddizioni dovremo la riparazione la riparazione
La riparazione sembra quasi essere una idea salvifica
Con grandi capacità di trasformazioni del sistema penale ma a costo di forti disorientamento sticker resistenze
Il premio
Che io intenderei in senso ancora più un lato come non punibilità per comportamenti susseguenti al reato
Il premio il premio sembra quasi un personaggio in cerca di autore perché il premio si presta
Ad essere funzionale cioè a servire a molteplici scoprì scopi molto diverso e molto eterogenei
Scopi di intonazione spiritualista Spica quando come sconfina verso il pentimento scoppi di intonazione marcatamente utilitaristica
Quando incentiva comportamenti ritenuti utili al sistema penale
Insomma nel Complesso il sistema penale ha perso la sua monoliti città
Che è diventato in fondo un sistema a geometrie variabili dove appunto punizione riparazione premio si intersecano e si combinano
Ora questa geometria variabile del sistema dovuta alla presenza di queste tre grandi categorie
Accentua la discrezionalità
La discrezionalità prima di tutto del legislatore
Che a una gamma di scelte molto più ampia di prima nella possibilità di combinare variamente queste tre categorie sanzionatorie
Ma anche la discrezionalità del giudice
Che ha molte margini di manovra nella modellazione nel confezionamento in concreto della risposta di tenuta più adatta al caso specifico concreto
Ecco ma discrezionalità significa fatalmente esigenza di un controllo
Perché discrezione non può essere una discrezionalità senza limiti sono diventa arbitrio
Ecco allora un controllore la necessità di un controllo di un controllo che prima di tutto della Corte costituzionale rispetto alle scelte del legislatore
Nelle varie combinazioni possibili tra queste tre categorie
Di il legislatore è discrezionalmente libero ma non può non soggiacere a un controllo di ragionevolezza di congruenza di eguaglianza da parte della corte così come il della corte costituzionale
Così come il giudice il giudice comune
Nell'esercizio di questa sua ha cresciuta qualcuno direbbe smisurata discrezionalità non può non soggiacere ad un controllo della corte di cassazione
Se non che questo è un problema coltissimo perché
Quanto più aumenta la discrezionalità quanto più difficile è il controllo quasi c'è una contraddizione in termini tra crescita della discrezionalità ed esigenza di controllo che è reso difficile proprio dalla natura discrezionale di questi
Possibili scelte del legislatore in prima del giudice poco
Veniamo a qualche cosa di più Decoud dettaglio a proposito di queste tre grandi categorie punizione
Riparazione premio
L'idea punitiva
L'idea punitiva
A me pare attualmente al centro di forti contraddizioni
Da un lato signori non possiamo negarcelo
La idea punitiva
Gode di un largo credito nel circuito sociale largo credo
Un credito che si alimenta da una spirale viziosa
Che parte dalle Paure dalle insicurezze sociali passa per le strumentalizzazioni della politica in chiave consensuali Istica elettoralistica
Deve fomentata da interessi mediatici che amplificano la la portata diciamo così dell'idea punitiva idea attenzione questa punitiva
Che si ammanta anche
Di una copertura di giustizia e di garanzia
Sentita spesso come e presentata spesso sotto le spoglie più o meno ventitré della giustizia
Dall'altro lato però in sede quanto meno teorica scientifica culturale diciamo in senso ampio l'idea punitiva soffre di un grande discredito o se non di un discredito quanto meno di un disincanti
Di un disincanto che ha tanti motivi tante cause un disincanto prodotto per esempio
Dal fatto che ormai sono state messe chiaramente in luce penso ai lavori di Cuddy Umberto curi per esempio le ascendenze metafisiche e religiose persistente
Nell'idea punitiva nonostante il processo di secolarizzazione del diritto penale
Ma penso poi soprattutto alla insoddisfazioni che oggi noi avvertiamo sentiamo per la grande rivoluzione illuministica
Che
Curtò a una conversione del diritto penale in senso essenzialmente Générale preventiva di prevenzione generale
Ecco oggi noi davanti alla prevenzione generale
Esercitata dalla pena in come punizione abbiamo dubbi e incertezze sulla sua efficacia
Almeno rispetto ad alcune son tante tipologie criminose soprattutto quelle che occupano le pagine dei giornali rispetto ai quali parlare di prevenzione generale
Insomma parlare di illusioni ma anche perché poi la prevenzione generale
Ha prodotto una chiara involuzione in liberale nata dal movimento liberale illuministico ha prodotto poi una involuzione in libera le come è dimostrato per tabulas
Dall'inasprimento sanzionatorio un'inarrestabile e motivato da esigenze di prevenzione generale
Dinanzi a queste disillusioni tendono oggi ad affermarsi al alcune teorie le cosiddette Tivoli è espressive della Perina
Cioè cioè a dire secondo queste teorie che la pena serve essenzialmente ad esprimerei
Che cosa a esprimere biasimo verso l'autore e a confermare il precetto la validità del precetto e la sua autorità la pena secondo queste teorie cosiddette espressive dunque è rivolta essenzialmente alle persone oneste non ha nessuna vedi secondo queste teorie non ha nessuna velleità di contenimento della criminalità non è dunque rivolta ai criminali rivolta alle persone oneste in funzione essenzialmente di stabilizzazione sociale
E non dunque di contrasto alla criminalità ma di tranquillizza azione della della società delle tensioni sociale
Sono certo queste ultime più moderne tesi interessanti
Ma che hanno essenzialmente una natura descrittiva di quello che la pena e hanno essenzialmente il sapore
Di una rinunciataria Presa d'atto innanzi alla realtà appena
Fondo non serve a contrastare la società serve a a contrastare scusate la criminalità serve a tranquillizzare la società
Un quadro
Ahimè non posso confortante dunque
Quasi desolato
Ma in questo quadro sconfortante
Compare un faro luminoso questo faro luminoso l'idea rieducativa
Che abbacinato illumina entusiasma
Ma anche questa idea ahimè oggi e sottoposta a qualche ragione di erosione
Lascerei da parte no anzi non lascio da parte voglio soffermarmi un minuto sulla recente per esempio proposta
Di amico lo studioso stimatissimo amico nostro fra l'altro Luigi ferraioli
Che nell'ultimo suo libro
In nome di un liberalismo estremo
Propone la radicale eliminazione dal penale della rieducazione
In nome di un liberalismo estremo perché non rieducazione comporterei avrebbe Ferré crebbe con sé i rischi di una manipolazione della personalità
Ecco con tutto la ammirazione e la stima se posso l'affetto per Luigi ferraioli io non mi sentirei affatto di buttare al macero l'idea rieducativa
La rieducazione al di là di quanto possa in concreto produrre la rieducazione esprime almeno a mio parere un messaggio forte
Di personalismo umanistico e di solidarietà umana e sociale anche nei confronti degli emarginati
E poi io mi chiedo
Cosa sarebbe oggi il nostro sistema penale se non ci fosse stata la rieducazione se la Corte costituzionale non avesse avuto tra le sue mani tra i suoi strumenti e nel suo armamentario
Lo strumento appunto della rieducazione
Certamente che la rieducazione a dei punti critici a delle criticità
Al di là delle criticità per così dire effettuato in nella difficoltà di come si dice oggi con parola molto di moda implementare il la rieducazione in concreto al di là di questo io credo perdonatemi semi a rischio a esprimere questa convinzione personale io credo che talvolta noi abbiamo talvolta abbiamo un po'ecceduto in una sorta di retorica della rieducazione
Ci siamo fatti un po'abbacinare ipocrisia
Va bene
Questo lo dirà il tempo di dopo K ci siamo fatti un po'abbacinare dalla meraviglia di questa dei ruoli professionali accetto certamente certamente
Abbacinare da questa idea forse se peccando commettendo il peccato di invertire i piani tra rieducazione e diritti dei detenuti
A parer mio prima vengono i diritti
E poi vengo viene la rieducazione se no la rieducazione nelle mani del legislatore rischia anche di essere utilizzata penso soprattutto alle misure alternative
Come uno strumento di mera deflazione penitenziaria di alleggerimento del carico penitenziario certo che il discorso dei diritti e più complesso
E più impegnativo soprattutto è più impegnativo per gli apparati dello Stato perché i diritti impegna hanno gli apparati dello stato agli impegni hanno in concreto giorno per giorno nel sistemare le mura del carcere che non trasuda di non milita nel sistemare i cessi delle celle
Che non siano al vista di tutti e allora prima i diritti poi la rieducazione
In questo quadro
In cui
Purtroppo forse sono più le ombre che le luci
In questo quadro
Fa la sua comparsa l'idea riparativa
Quasi un'apertura Palin genetica del sistema
A proposito di riparazione
Si suole distinguere
Tra una riparazione che potremmo chiamare in senso oggettivo patrimoniali stinco
Cioè la riparazione che concerne che riguarda le conseguenze materiali anche economiche del reato che tenta di ridurre le conseguenze del reato
E una riparazione invece in senso soggettivo o personalistico
Cioè una riparazione che tenta la ricomposizione del conflitto interpersonale tra i due soggetti autore e vittima
Come ha accennato il professor romano
Sia l'una che l'altra forma di riparazione oggettivo soggettiva
Erano note al nostro sistema penale anche prima della recentissima riforma cartaria però erano a parte le ipotesi che lui ha citato nel diritto minorile giudice di pace nel diritto comune degli adulti riparazione oggettiva e soggettiva operavano per così dire dall'interno del sistema punitivo all'interno del paradigma punitivo operavano come criteri di commisurazione della pena o come elementi del trattamento
Rieducativo oggi invece con la riforma Cartabia la la riparazione si è per così dire autonomi insensata
Rispetto all'idea punitiva affiancandosi all'idea punitiva e spesso operando in chiave alternativa
Vediamo brevissimamente come la riparazione
In senso oggettivo cioè sulle conseguenze materiali del reato
Ha trovato trova una delle sue espressioni più significative
Negli in un articolo citiamolo centosessantadue ter cioè quello delle condotte riparativa e successive al reato con efficacia estintiva del reato
E trova poi espressione in alcune norme sparse del diritto penale del lavoro dell'ambiente tributario
Senza indulgere naturalmente nell'analisi di queste norme cosa si può dire in estrema sintesi forse si può dire che questa riparazione in senso oggettivo
Ha realizzato una sorta di privatizzazione della giustizia penale cioè ha rimesso
Ah i soggetti privati la questione criminale una privatizzazione della giustizia tra penale perché la la il comportamento ripara TV è rimesso nella volontà del soggetto prelato che è libero di tenerlo non o non oppure no
E comunque questo strumento riparativa o nelle varie forme che assume è pur sempre uno strumento di origine civilistica
Ecco quindi che noi assistiamo a un fenomeno veramente consistente alla sua ad assistiamo alla nascita di una sorta di nuova forma nuovo paradigma
Del diritto penale che si pone a cavallo tra pubblico e privato tra diritto pubblico diritto privato insomma si corrode l'integrale monopolio pubblicistico del diritto penale per fare posto e spazio a un personalismo Dei privati che valorizza le scelte dei privati
Veniamo ora alla riparazione in su che ho chiamati in senso soggettivo quella più clamorosa quella più amata dagli italiani come la famosa cucina
La la giustizia riparativa la la il tentativo cioè di comporre il conflitto interpersonale tra i due soggetti
Cercare la conciliazione in fondo
Easy interessarsi
Del del della il profilo oggettivo del reato e ieri puntare sulle due persone sono due non sono non è più solo l'autore ma anche la vittima che diventa protagonista coprotagonista di questo processo di conciliazione
Ecco qui bisogna essere chiari questo è un paradigma che radicalmente eterogeneo rispetto a quello punitivo
è un paradigma che per citare solo una caratteristica che lo distingue è totalmente dance formalizzato Rispetto al paradigma punitivo
Tanto è formalizzato quello punitivo classico tanto è vero formalizzato quello della giustizia riparativa
Se è così non ha senso porsi il problema delle garanzie all'interno
Del paradigma della giustizia riparativa non ha senso perché io non hanno non non possono trovare spazio le garanzie classiche in un paradigma interamente deforma linciato
In sostanza la grande scelte Hall lo si accetta per quello che e dunque anche col sacrificio delle garanzie che esso comporta o lo si rifiuta
C'è una radicalità della scelta implicita
Nella com'nel la giustizia riparativa una radicalità della scelta che giustifica o quanto meno rende del tutto comprensibili
Le resistenze e le diffidenze che la giustizia riparativa con la riforma Cartabia ha prodotto ma direi che queste diffidenze o queste tipo Banzer davanti alla giustizia riparativa in qualche modo sono presenti nella stessa riforma carta
Perché dico questo perché a me pare di cogliere quasi un principio non non c'è non ci sono accenti critici in queste mie parole guardate signori non no assolutamente è una costatazione
A me pare di cogliere all'interno della della stessa riforma Cartabia
Quasi un principio di contraddizione perché vedete la giustizia riparativa dalla riforma Cartabia è stata sposata direi a piene mani almeno in alcune enunciazioni teoriche
Teoriche di principio da un teorico di principio laddove il legislatore ha detto la giustizia riparativa per qualunque reato
Per qualunque reato in qualunque stato e grado del procedimento quindi un'adesione totalitaria per così dire ma nello stesso tempo nello stesso tempo i risultati dei percorsi di pare attivi
Previsti dalla riforma col cartaria risultati ci sono modestissimi a parte la l'area dei reati perseguibili a querela dove hanno a cioè loro
Consistenza a parte questi sono esiti minimi ma soprattutto ma soprattutto la riforma Cartabia in fondo a affidato ha messo sotto tutela del giudice
Il ricorso ai percorsi riparativa
è pur sempre il giudice l'arbitro della giustizia riparativa
è il giudice nell'avvio dei percorsi di pare attivi è il giudice nella valutazione dei risultati dei percorsi di tale attività quindi è una giustizia riparativa appunto sotto tutela del giudice
E questo è quasi contraddittorio perché la giustizia riparativa non per sua natura non sopporta una componente giurisdizionale
Qualche parola finale per stare proprio nei tempi e credo che ci starò qualche parola finale brevissima sulla terza ed ultima categoria del nostromo di questo bel titolo del convegno il premio
Il premio
Che ripeto io intenderei più in generale con me non punibilità per comportamenti susseguente
Ecco sul premio mi limito a formulare
Due osservazioni di carattere generale dicessimo
Il premio la categoria del premio
Come ho accennato all'inizio una categoria marcatamente polifunzionale nel senso che può assolvere le funzioni le più diverso
Il premio può essere inteso in chiave moralistico addirittura spiritualista dico si premia la resipiscenza morale
Del condannato
Può essere inteso in senso marcatamente utilitaristico per esempio quando viene utilizzato per incentivare la collaborazione processuale
Del reo insomma il premio è una categoria sotto l'acqua sotto la quale nel nella quale è presente una forte polifunzionalità che oscilla tra moralismo estremo ed utilitarismo saremmo
Dall'altro lato l'altra osservazione generale più di politica criminale
A me pare che il premio sia diventato oggi nel nostro sito nella nostra legiferazione penale una categoria fortemente con carità i significati politico criminali perché perché è con la premialità
Che si fa politica criminale
E con la premialità che intanto sì correggere
La iper criminalizzazione del sistema
Il sistema non riuscirebbe a reggere sotto la pressione di questa hit per criminalizzazione che tutto criminalizza
Con pene altissime se non ci fosse dall'altro lato una sorta di valvola di sicurezza che la regna lì la non punibilità
Per comportamenti susseguente
Detto tutto questo però il premio categoria del premio mi pare che sia dunque una categoria come dicevo all'inizio un po'alla ricerca di un suo ubi consistam
è un ubi consistam che non può che essere trovato
Attraverso delle funzioni e delle finalità premiali che siano costituzionalmente fondate
E qui rimane insuperato l'insegnamento di Franco Bricolo a quando sulla non punibilità
Ci richiama a tutti Antonio attribuire appoggiare fondare la non punibilità su basi costituzionale su basi costituzionali che in sintesi potremmo riassumere in questo il premio va benissimo va benissimo sono anch'io d'accordo né ma deve essere coerente con diciamo così Littell ecologismo complessivo del sistema penale in praticare in concreto
Ecco io sarei guardingo anche dal punto di vista costituzionale sarei dubbioso
Su un premio concepito in chiave e collusiva mente deflattiva
Ecco la deflazione è un obiettivo ma non può essere l'unico obiettivo che sorregge la categoria del prete così come sarei guardingo
E cauto nell'uso del premio cioè della non punibilità per finalità esclusivamente processuali esclusivamente processuali soprattutto di collabora
L'azione di ausilio alle indagini
Investigative sarei del tutto radicale nell'escludere la possibilità possibilità costituzionale di un premio
Previsto concepito per la realizzazione di interessi totalmente estranei al sistema penale come potrebbero essere interessi di natura e qui economica certamente economica anche qui lo dico con titubanza
E anche interessi economici legati a lassù la la sopravvivenza Dean prese o addirittura al motivazioni di ordine occupazionale
Istituti che ci certo non mancano di ragioni convincenti ma è chiaro che ci poniamo in quest'ottica completamente fuori e forse in antitesi altri orologi Isma'del sistema penale
Quindi il premio ben venga
Ma alla ricerca di un ubi consistam che non può essere altro non può trovare fondamento altro che nella nella costituzioni
E questo significa aprire a un giudizio di costituzionalità sulle norme premiali
Un giudizio di costituzionalità estremamente delicato
Se veramente delicato e difficile fondato tutto sull'uguaglianza e sulla ragionevolezza ma non perché qui sia presente l'amico carissimo Francesco villano ma io
Credo ancora oggi e ho grande fiducia e speranza nel ruolo della corte costituzionale nel nostro sistema grazie esclusa
Sono i siamo noi che ringraziamo il professore Palazzo perché ero certo che avrebbe dato il suo alto contributo professore Palazzo la relazione professore Palazzo ovviamente non si non si commenta nessi chiosa ma si ammira
Due punti però mi sembrano particolarmente interessanti dalla mia prospettiva che un po'si legano l'uno all'altro
Che ha trattato all'inizio e alla fine la sua relazione
Questo aumento di discrezionalità del legislatore che poi i viene in qualche modo bilanciato da un un controllo della discrezionalità del legislatore da parte della Corte costituzionale
Tema delicatissimo è particolarmente sensibile
E l'altro che al trattato nella parte finale del suo intervento e Cione
Che la tendenza all'ipertrofia penalistica cioè a introdurre tante norme penali incriminatrici sembra talvolta bilanciata dal ricorso a degli strumenti di riparazione perdono e premiali
Che però finiscono gli uni e gli altri per accrescere in modo veramente quasi mostruoso la presenza del diritto penale prima per punire poi per riparare perdonare per premiare è un l'argomento ovviamente di particolare difficoltà e di particolare complessità e lo ringraziamo veramente sentitamente per il suo alto contributo e d'altra parte da un maestro del diritto penale non ci si poteva aspettare di meno
Da un maestro del diritto penale a un altro maestro del diritto penale il professore Domenico puritano anche viene emerito nella università questa volta Bicocca di Milano
Un uno studioso che ha da sempre approfondito questi temi con particolare sensibilità quindi molto volentieri dice dalla parola prego
Grazie per l'invito per questa bellissima occasione di confronto su problemi
Ma quali ci dedichiamo con impegno petto importanza le riflessioni che quei propongo si confrontano con il libro di Giovanni Fiandaca intitolato punizione
E con il disagio che egli ha espresso nell'affrontare da vicino i termini della pena un disagio che ho sentito ha confermato da tutte le voci sentite anche questa mattina
La sostanza dei problemi che mette
Al disagio
Premetto al confronto con standard un breve prologo nell'inferno dantesco primo l'ultimo Girone
Confronto al con le reazioni che Dante descrive al all'incontro con persone
Trattate nell'inferno
Primo girone il più basso quello dei peccatore carnali trascinati dalla bufera infernale che mai non resta
Il girone di Francesca Paolo
Dante al vedere nel sentir nominare per donne antica il Cavalieri reagisce con un senso di pietà pietà mi giunse ne fui quasi smarrito
La pietà e il sentimento che segna l'incontro con Francesca peccatrice che Dante non assolve
Ma sente pietà
Alla fine di piantato io venni manco si o morisse e caddi come corpo morto cade
Pietà per un peccatore
Dannato
A livello che per noi oggi sarebbe problematico
Il peccato di Francesca Pernorio oggi non sarebbe certamente oggetto di rilevanza penale
Ultimo girone il più profondo del basso inferno
Il girone dei
Ma gli acciaio dico circa il girone dei traditori
L'ultimo canto ventitré sì nell'incontro con i traditori di chi si fida
Sono immersi nel ghiaccio
Il pianto il piangere non basta non lascia il pianto spesso non rilascia le lacrime fanno groppo fanno sofferenza negli occhi riempio sotto il ciglio tutto il corpo fanno grande sofferenza è uno dei questi chiede di essere aiutato
Levate Vidal visto i duri belli sì ch'io sporchi il dolor che il corno in trenta un poco prima che il pianto mila Gelli
Grande sofferenza
Dante gli chiede chi è le fa una promessa ambigua essi io non ti disbrigo al fondo della ghiacciai mi commedia tante stava andando al fondo della ghiaccia quindi questa promessa non vale nulla
Un imbroglio in sostanza
Il dannato racconta e chiedo il sollievo e chieda adempimento di stendi oggi mai in qua la mano
Apribili occhi e io non li l'attenersi e corte sia fu lui esser villano inferno trentatré CV sfida del canto
Perché è questa
Prologo nell'inferno profondo
Qui siamo in un cerchio diverso da tutti gli altri nello stesso impostazione dantesca i peccatori per i delitti più gravi
è lei l'anima via via gettata anche quando il senza che il corpo ci arrivi viene gettata in vita del peccatore El Corte affidata un demonio ok poscia li governa no personalità
Spezzata la punizione per il tradimento di chi si fida peccato di gravità massima la distruzione dell'integrità della persona
E di fronte a questo Dante si esprime con quali sentimenti indicato prima che ci lascia molto sconcertati
L'ho proposto però accostarlo all'esito del populismo penale più cattivo
Il marcire in prigione ed espressioni affini di fronte a delitti non necessariamente gravi nella nostra società sono frequenti reazioni che sostanzialmente si assomigliano alla
Come dire
Alla rigidezza di Dante alla villania del lasciare congelare nell'inferno
L'accostamento del Lessico del populismo penale a quello del usato da Dante
Intende richiamare l'attenzione sulla complessità e spinosi età dei problemi del penale che riguardano non solo io cioè i legislatori
Riguardano tutti riguardano anche i nostri atteggiamenti Assogenerici e sentimenti di fronte al penale
Ambigui tra giustizia e vendetta fa pietà e spietatezza
Problemi che attraversano tutta la storia della civilizzazione umana in misura
Fortemente drammatiche
Vengo all'oggi
Gli approcci liberali al problema penale vedono nella penale
Per certi più sanzioni un meccanismo stabilizzatore il principio responsabilità e nell'interesse della libertà che può essere limitata solo in nome della libertà del rispetto di regole della convivenza
Era impostazione di John Rawls della sua filosofia politica emblematica della cultura
Politica
O della filosofia politica del nostro tempo
Il penale è ammessa è ritenuta una risposta a tutt'oggi necessaria non ci sono alternative
In passato i grandi filosofi hanno scritto toccare nell'appena retributiva il delinquente onorato come essere reazionarie
La famosa e discussa formula di Hegel ci piaccia o non ci piaccia che l'ok meriti di essere presa ancora sul serio
Non come risposta definitiva ma come formulazione dei problemi del punire e a monte problemi del minacciare pena che ci riguardano anche oggi ci riguardano anche oggi nel nostro contesto che intende essere liberale minacciare temi minacciare pene legali è necessario alternative realistiche non se ne vedono non le vede il più appassionato teorico del garantismo finale il già citato
Luigi Serra ciò che il quale ritiene il garantismo incompatibile con l'abolizione della pena
Giovanni Fiandaca chiude la prima parte del suo libro sottolineando il problema di tale
Prima parte dedicata hanno lo sguardo di insieme sui problemi del punire Fiandaca riprende alla fine dal criminologo David Garland la caratterizzazione della pena come istituzione sociale complessa
Così densa di significati data aprire necessariamente pluri dance bidimensionale
E con questa pluri dimensionali età dobbiamo fare i conti non ci sia esce
I fatti ci impongono di confrontarci con questo
Brevemente sui principi sulla pena nella Costituzione italiana articolo ventisette
Mi limito a ricordare che questi principi annotare che questi principi presuppongono
Un diritto criminale Confalone all'insieme dei principi costituzionali un diritto penale
Liberale
Formalmente strutturato dal principio di legalità
Capace di svolgere una funzione di guida dei comportamenti prevenzione generale sostenuta dalla previsione di pene per inosservanze colpevoli
Colpevoli
Cioè caratterizzate da un disvalore senza il quale la risposta punitiva sarebbe contraria alla costituzione
Questo sfondo ce lo dicono i principi costituzionali sul diritto criminale
Sul mondo sulla costruzione del mondo delle norme incriminatrici e dei criteri di attribuzione della responsabilità tutto ciò precede il problema direttamente
Rivolta alla tema
Relativamente alla tela viene in primo piano il divieto di trattamenti contrari al senso di umanità
Il minimo che debba essere assicurato in una società decente e ciò riguarda sia alla costruzione del sistema normativo
Nella a a livello legislativo sia le modalità di attuazione in concreto nella esecuzione di pene
L'ideale rieducativo scrive FIAT scritto Fiandaca
Dai inteso come coerente proiezione della ispirazione personalistico solidaristica che connota l'intero sistema costituzionale
Da ricollegare al principio di uguaglianza materiale di cui al secondo comma dell'articolo tre della Costituzione
Funzione rieducativa come offerta statale di ausilio in chiave solidità solidaristica Diretta rimuovere i deficit
Socializzazione primaria che si riscontrano nella stragrande maggioranza degli autori di reato che frequentano
Le prigioni
Mi riconosco in questa impostazione l'idea rieducativa
Lessico ambiguo che non mi piace particolarmente può approvare una caratterizzazione positiva se lo collochiamo nell'insieme dei principi costituzionali
Che hanno a che fare con il problema del risposte Andrea
Per inciso problemi diversi crolli continuiamo in ogni momento nel nostro lavoro di giuristi e siamo sempre a rischio di cadere nella retorica il problema è intenderci cercare di chiarire il senso dei concetti dalle parole che un Poliziano
Scontarli di sovraccarichi
Di significati di altro genere che rischiano di completare il discorso
Torno alle norme sulla tela senso di umanità il paradigma rieducativo sono logicamente in funzione dell'uno o dell'altro lo ha detto la corte costituzionale in sentenze recenti
Fiandaca parla di polivalente problematicità dell'idea rieducativa anche per la complessa e talora confliggente interazione tra teoria e prassi
è un dato di fatto la premessa di problemi che probabilmente ci troveremo sempre davanti qualunque sia l'impostazione teorica e normativa
L'obiettivo dice Fiandaca
Il rispetto della legalità esteriore un obiettivo tendenziale affidato all'accettazione volontario del condannato
Il rispondere per il reato commesso questa è la mia parafrasi deve poter essere significativo per il condannato nel rispetto della dignità personale e bella dignità
E della libertà di coscienza senza ricche il valore
Moralmente significativo e positivo della tela si stravolgerebbe nel suo contrario e di fatto nel mondo il rischio di stravolgimenti c'è
Sia il lessico della giusta retribuzione sia quello della rieducazione sono a rischio di essere caricati di significati diversi e contrapposti
Oscillanti fra l'etica della responsabilità e stravolgimenti autoritari allibire estremo
Il Gulag come campo di rieducazione dentro un ordinamento autoritario è totalitario
In ordinamenti che vorrebbero essere decenti anche non compiutamente liberali
Nei casi concreti si pone l'esigenza di irrogare una pena giusta considerata tale giusta cioè quanto più possibile adeguata e proporzionata al livello di gravità dell'illecito
Parole di Giovanni Fiandaca il quale pone in rilievo i nessi fra l'idea di proporzionalità e l'idea via tubo estiva
E nota il riemergere di approcci neo retribuzioni stick fuori che finiscono coll'assimilare la retribuzione alla prevenzione generale positiva
Nell'approccio di Fiandaca proporzione retribuzione interessano sostanzialmente come limiti in ottica letterale prossima intenso ed è una impostazione che è da liberale condivido pienamente
Dentro questa impostazione e cercando di essere liberali
Facciamo i conti con la pena detentiva
La quale si è affermata nel mondo moderno come alternativa alla pena di morte che è pure presente prevista e applicata agli Stati importanti
Liberali e illiberali anche Stati liberali come gli Stati Uniti d'America
Conosciamo gli inconvenienti della prigione ha scritto Michel Foucault
Uno dei guru della mondo libertario di sinistra conosciamo gli inconvenienti della prigione come sia pericolosa e tuttavia non vediamo con quale altra cosa sostituirla
La proposta di abolire il carcere della quale Giovanni Fiandaca espone ragioni di difficoltà non è realistica e diciamo ai sostenitori
In quella stessa invidia direttiva sono consapevoli
Ha scritto Fiandaca il carcere verosimilmente destinato a continuare ad apparire ultima per fronteggiare la criminalità finché non riusciremo a inventarci dispositivi più intelligenti e umani
No siamo minimamente Vizzini alla invenzione di dispositivi di quel genere
Il programma liberale al quale possiamo lavorare e cerchiamo di lavorare HeLa ridurre moderazione del punire la riduzione della pena carceraria
Si iscrive in questa prospettiva riduzione nell'appena come moderazione del punire moderazione ma consapevolezza di essere Jensen che
Comportano anche il ricorso a livelli di severità non piccoli
Questione delle massime pene
La pena dell'ergastolo giovani fan bianca l'ha sfiorato il suo libro richiamando le pronunce della Corte costituzionale che hanno inciso sulla disciplina dell'ergastolo cosiddetto ostativo
La finalità rieducativa
Esige la previsione di percorsi che possano comunque arrivare ad un fine pena questa mi sembra la indicazione leggibile nei principi liberali della nostra Costituzione
Don necessariamente la illegittimità costituzionale di un ergastolo aperto ad un fine pena
Resta il problema legislativo
Da mantenere l'ergastolo come pena la vita
Molte voci si sono espresse contro anch'io in altri tempi
Ho dei dubbi oggi
Nell'orizzonte del principio responsabilità in un mondo come il nostro forse la previsione legislativa
Della pena a vita può ancora avere un senso etico politico non per efficacia preventiva non ci credo affatto
Ma come affermazione formale del massimo grado di responsabilità per taluni massimi crimini contro la vita delle persone
Stragi omicidi premeditati commessi per finalità di terrorismo o nell'attività di organizzazioni criminali o con modalità che giustifichino un giudizio di gravità massima
Fredda premeditazione se Krizia escluderli
è un'approssimazione che pone il problema più che abitare una soluzione
è ragionevole rispetto al problema della massima pena
Essere consapevoli delle ragioni però è contro
Resta ferma l'esigenza di superamento nelle ricasca costruttivo l'indicazione data dalla giurisprudenza con costituzionale forse con eccessiva cautela
Compete al legislatore trovare un ragionevole equilibrio fra esigenze diverse che non vi sia io non mi pare si sia stato trovato
Riterrei un segno di civiltà
Mi si permetta di dire l'accettare
Che possiamo rilevare nel suo letto fuori di casa
Anche un efferato capomafia quando si è trattato di Totò Riina questa possibilità non è stata consentita
Sarebbe stato forse è più bello per la una società liberale consentire a Totò Riina di morire nel suo letto di casa intorno al documento
Vengo alle modalità di esecuzione della pena il senso di umanità dovrebbe essere stata curato assicurata a questo livello
Livello delle modalità di esecuzione oltre che misura delle pene
La dimensione materiale delle pratiche punitive ambienti carcerari e trattamenti in carcere fuori
Hanno a che fare con il senso di umanità della pena e con la funzione rieducativa e hanno rilevanza costituzionale
è difficile farla valere da una rilevanza costituzionale il senso pieno
Le dimensioni materiale della esecuzione per il terziaria ce l'hanno e questo aspetto affiora
In modo diretto in una sentenza di quest'anno della corte costituzionale la sentenza numero dieci del due mila ventiquattro
Quella che ha dichiarato la illegittimità della norma dell'ordinamento penitenziario relativa ai colloqui
Nella parte in cui non prevede che la persona detenuta possano essere ammessa
A colloqui con il coniuge il partner dell'unione civile o persona stabilmente con vivente senza il controllo a vista del personale di custodia quando non sussistano ragioni ostative
Qui sullo sfondo c'è il problema della affettività dei detenuti ma il problema del condizioni delle esecuzioni penitenziaria nelle condizioni materiali ha un rilievo assai più generale
è la rilevanza costituzionale del condizioni materiali dell'educazione addita dove eri normativi
Del legislatore innanzitutto ma non solo del legislatore doveri normativi
Doveri anche esecutivi di delle autorità che hanno Problemi di costruzione e gestione delle carceri e della vita nelle carceri
è un punto interrogativo assai importante di fronte al quale ho l'impressione che ci sia ben no otto movimento
Ecco ci fermiamo qui per stasera con l'ascolto dell'intervento del professor Domenico Politanò professore emerito di diritto penale presso l'Università di Milano Bicocca nel corso del convegno dal titolo il diritto penale tra punizione riparazione
E premio che si è tenuto il venticinque ottobre scorso a Palermo presso l'aula
Magna del Dipartimento di giurisprudenza dell'Università degli Studi
Abbiamo sentito dapprima gli indirizzi di saluto del professor a Bartolomeo Romano professore ordinario di diritto penale all'Università degli studi di Palermo
Già componente laico del Consiglio superiore della magistratura e attualmente consigliere giuridico della a ministro della Giustizia abbiamo anche sentito
Il saluto del prorettore vicario dell'Università di Palermo Errico Napoli e abbiamo sentito
Daniela marcia Greco docente di diritto tributario presso l'Università di Palermo poi appunto le considerazioni introduttive al convegno del professor Romano e gli interventi del professor Francesco Palazzo professore emerito di diritto penale presso l'Università degli studi di Firenze e l'intervento del professor Domenico puritano il convegno è andato avanti con una seconda sessione con molti interventi e poi con le considerazioni finali
Del professor Giovanni Fiandaca emerito di diritto penale all'Università degli studi di Palermo ma questa la seconda parte la avremo modo di di ascoltarla in una prossima puntata dello Speciale giustizia che per questa sera
Termina così e quindi grazie a tutti per l'attenzione dai Lorena D'Urso una buon ascolto con i successivi programmi di radio radicale