Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno poc'anzi chiamiamo il giudizio numero uno del ruolo
Ordinanza centoquarantasei due mila ventiquattro ordinanze dodici giugno due mila ventiquattro tribunale amministrativo regionale per il Lazio
Plus S.r.l. contro Roma Capitale per Roma Capitale avvocato Umberto Garofoli per Proust essere del avvocati Sergio Agostoli Giovanni Valeri
La relazione il giudice D'Alberti telaio
Grazie presidente
Dunque il TAR Lazio
Seconda bis ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo quattro comma quattro della legge regionale dell'azione numero sette del due mila e diciassette
Che è intitolata alla rigenerazione urbana
E al recupero edilizio
La disposizione censurata nella parte in cui consente in via transitoria
L'esecuzione diretta di interventi di ristrutturazione edilizia con mutamento della destinazione d'uso
In deroga alle previsioni dello strumento urbanistico
Senza la intermediazione così ha detto del permesso di costruire in deroga di cui all'articolo quattordici
Comma uno bis del testo unico edilizia e quindi in assenza di un intervento del consiglio comunale
Va specificato che l'articolo quattro della legge regionale in esame
Alt primo comma questo non censurato stabilisce che i Comuni con deliberazione del Consiglio Comunale possono prevedere
Nei propri strumenti urbanistici generali
Previa acquisizione di idoneo titolo abilitativo l'ammissibilità di interventi di ristrutturazione edilizia di singoli edifici aventi una superficie lorda complessiva fino a dieci mila metri quadri
Con mutamento della destinazione d'uso tra le categorie funzionali di cui all'articolo ventitré ditte del testo
L'articolo quattro quarto comma che è quello censurato
Prevede che nelle more dell'approvazione della delibera Consiliare di variante di cui al primo comma e comunque non oltre un anno dalla entrata in dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge
Previa richiesta di idoneo titolo abilitativo edilizio di cui al testo unico le disposizioni del presente articolo si applicano agli edifici esistenti legittimi collegi timbrati
Con alcuni limiti determinati previsti dalla norma
Il giudice a quotare per il Lazio è chiamato a decidere sul provvedimento con cui Roma Capitale ha rigettato tra l'altro ha rigettato un'istanza di rilascio del permesso di costruire ordinario di cui all'articolo chiamiamolo ordinario di cui all'articolo dieci del testo unico presentata dalla
Società a responsabilità limitata
Russo o classe soccombe
Plus
Il giudice riferisce che il progetto edilizio oggetto della istanza di permesso di costruire prevede la demolizione e ricostruzione di un fabbricato dismesso
Ad uso artigianale produttivo
Al fine di ricostruire due ville bifamiliari con destinazione residenziale in una area destinata dallo strumento urbanistico avverbi e servizi pubblici l'occhiata locali
Siamo in un comparto Tiburtino quindi
Nella città di Roma
Il giudice a quo come detto censura la menzionata disposizione dell'articolo quattro comma quattro della legge regionale poiché essa consente sia pure in via transitoria interventi di ristrutturazione con mutamento di destinazione in assenza di un permesso di costruzione interrotta
Che richiede una delibera consiliare
Ma con semplice permesso di costruzione ordinario articolo dieci del testo unico che viene rilasciato con determina dirigenziale
La non necessità di un permesso intero per sarebbe confermata da una precedente sentenza del TAR Lazio
La dieci mila quattrocentosessantanove del due mila e ventuno e da vari provvedimenti interpretativi della disposizione censurato adottati dalla Regione
Ciò comporterebbe l'alterazione della potestà
Pianificatoria comunale in materia urbanistica
E vanificherebbe il corretto riparto delle rispettive funzioni tra Regione e comune
Vi sarebbe un evidente cito stravolgimento della funzione stessa della pianificazione senza alcuna garanzia che l'intervento di modifica della destinazione d'uso possa essere correlato
Alla specifica realtà circostante
Sulla quale incide ciò sarebbe evidente nel caso in esame in cui la ricorrente aspira ad inserire un complesso residenziale in un quadro urbanistico avente tutt'altra destinazione
Verde pubblico il servizio pubblico locale servizi pubblici locali
Il rimettente ritiene siano quindi violati gli articoli cinque novantasette centoquattordici secondo comma centodiciassette secondo comma lettera di e sesto comma
E l'articolo centodiciotto della Costituzione si è costituita nel presente giudizio Roma Capitale
Che tra l'altro ritiene fondata la questione nel merito fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata dal TAR ad avviso di Roma Capitale le disposizioni regionali
Pur potendo integrare o limitare le funzioni comunali
Nel nome di interessi generali collegati a una valutazione più ampia delle esigenze territoriali non possono annullare le caratteristiche del Piano regolatore generale la società Plus S.r.l.
Si è costituita chiedendo che la questione sia dichiarata non fondata
Ed ha affermato tra l'altro che la disposizione censurata dovrebbe ritenersi legittima in ragione della sua natura temporanea
E dell'assenza di proroga non vi sarebbe dunque uno stravolgimento della potestà pianificatoria regionale posizione che è stata ribadita dalla parte privata
Nella memoria presentata dalla società in prossimità di questa udienza la presenza delle parti presidente mi Simmenthal entrare nei dettagli delle rispettive posizioni
Per Roma Capitale innanzitutto l'avvocato Garofoli prego
Sì allora dunque noi abbiamo evidenziato la fondatezza della questione di legittimità costituzionale ma ancora prima
Riteniamo che ci siamo dei profili di inammissibilità e di rilevanza della questione perché come è noto secondo la giurisprudenza di codesta c'è nettissima corte laddove le le leggi e possono essere dichiarate
Ritenute incostituzionali solo laddove non è possibile non sia possibile un'interpretazione costituzionalmente orientata
Cito la sentenza trecentocinquanta se nel novantasei l'ordinanza sette del mille novecentonovantotto
Ebbene né nel caso di specie la la norma in questione appunto l'articolo quattro comma quattro della legge sette del due mila diciassette
Sulla rigenerazione urbana laddove ha previsto in via transitoria e la possibilità e di realizzare gli interventi di cui al comma uno che ricordiamo appunto
Come
Diciamo giustamente riportato dal relatore essere ristrutturazioni edilizie anche con Demo ricostruzione
E soprattutto cambio di destinazione d'uso in deroga agli strumenti urbanistici
Ebbene nel prevedere questa possibilità quindi in via transitoria e prima che intervenisse la delibera
Del di cui alle al comma uno da parte del consiglio comunale che aveva proprio la la funzione avrebbe la funzione di coordinare l'intervento normativo con la disciplina di piano
Appelli ha fatto riferimento ha usato l'espressione salvo idoneo titolo
A nostro avviso laddove ha parlato di idoneo titolo è ragionevole secondo punto una interpretazione costituzionalmente orientata ritenere che abbia fatto riferimento al permesso di costruire in deroga perché solo in questo modo
Sì si potrebbe ritenere che e la il non non non ci sarebbe una lesione delle prerogative dell'ente locale
Perché come sappiamo in sede di rilascio del permesso di costruire in deroga essendo prevista appunto una delibera consigliare in quella sede l'ente locale ben avrebbe potuto nel periodo transitorio
Valutare la compatibilità delle cambio di destinazione d'uso in deroga alle agli strumenti urbanistici
Con né le ragioni di interesse pubblico sottesi alla stessa disciplina urbanistica la sta alle stesse norme di piante
Quindi in prima battuta noi insistiamo per inammissibilità l'irrilevanza della questione di legittimità costituzionale nel caso in cui invece
Quindi India subordinata
Codesta Corte ritenesse invece di aderire all'interpretazione eppure diciamo espressa nell'ordinanza di rimessione del giudice a quo secondo cui anche alla luce dei pareri espressi dalla Regione Lazio
La norma laddove affatto ha usato l'espressione titolo salvo titolo idoneo
A abbia inteso fa riferimento al titolo ordinario edilizio ebbene e in questo caso si noi sosteniamo la fondatezza della questione di legittimità costituzionale
Perché consentire interventi in deroga alle previsioni di piano senza la possibilità all'amministrazione all'ente locale questo caso Roma capitale di esprimersi con deliberazione deliberazione invece
Diciamo possibile nel caso di permesso di costruire in deroga ai sensi articolo quattordici DPR trattata bene allora il nel caso in cui invece il titolo
Dovesse ritenersi un titolo edilizio ordinario in questo caso sì ci sarebbe una questione sarebbe fondata la questione di legittimità costituzionale
Perché la norma appunto sarebbe in contrasto con l'articolo cinque novantasette centoquattordici centodiciassette centodiciotto della Costituzione
In quanto consentirebbe appunto la possibilità di realizzare i cambi di destinazione d'uso Duso in deroga alle alla pianifica gli sballati disciplina
Di piano regolatore senza l'intervento dell'ente locale questo comporterebbe ovviamente sarebbe in contrasto con il regime delle competenze degli enti locali in materia di programmazione urbanistica e in violazione delle prerogative di pianificazione urbanistica del comune
Chiudo dicendo che a nostro avviso richiamo qua anche giurisprudenza sempre della Corte costituzionale e la norma non sembra né proporzionata
Rispetto agli interessi coinvolti e alle finalità della stessa legge
Sulla rigenerazione urbana e ne e caratterizzata da elementi che sappiamo comunque dovrebbero sussistere
Di necessità ed adeguatezza tali da giustificare da parte del della Regione Lazio con la sua legislazione una compressione del potere pianificatorio dell'ente locale
Cito anche qua sentenza centosettantanove del due mila diciannove di codesta Corte e sentenza settanta del due mila venti
Quindi in primis noi chiediamo che venga dichiarata l'inammissibilità li rilevanza della questione in secundis se se aderisse all'interpretazione data dal giudice a quo
Nell'ordinanza di rimessione sì e noi chiediamo che veri che ben venga dichiarata la fondatezza della questione di legittimità costituzionale
Per la società costituita in giudizio l'avvocato Ugo Ascoli
Locomotiva nel giorno
Ma per quanto riguarda la loose S.r.l. ci riportiamo integralmente sia la memoria di costituzione che alla successiva memoria integrativa depositata il diciassette di febbraio e quindi insistiamo affinché la questione
Di costituzionalità sollevata dal TAR venga dichiarata infondata per tutte le ragioni che abbiamo già ampiamente illustrato questa sede vorrei soltanto fare duetti con le precisazioni riprendendo anche illustrazioni che ha fatto il collega di Roma Capitale in ordine alla proporzionalità dell'intervento legislativo e a tutti i presupposti che sono stati più volte poste in evidenza proprio dall'illustrissima Corte in ordine ai rapporti tra le attribuzioni dei comuni in materia di pianificazione urbanistica e l'intervento e la legislazione regionale
Per quanto riguarda la proporzionalità
Qui ci troviamo di fronte ad una normativa transitoria che così come con riguardo a tutte le altre disposizioni previste dalla legge numero sette del due mila diciassette
è ancorata a specifici presupposti applicativi che stavano tutti quanti analiticamente indicati all'articolo uno della legge stessa
Quindi già da questo punto di vista non sia trattato di una liberalizzazione indiscriminata delle modifiche funzionali Paolo perché la norma era subordinata ad una sorta di verifica verifica che viene compiuta
Dalle stessa dalla dagli stessi Comuni dalle stesse amministrazioni comunali nell'ambito del rilascio
Del titolo abilitativo
Per quanto concerne poi la disciplina transitoria va detta che a differenza di quella chiamiamola così ordinaria prevista dalle altre no
Prevedeva anche ulteriori restrizioni applicative
E questo proprio a conferma della proporzionalità dell'intervento legislativo cioè oltre a prevedere dei divieti che sono previsti in relazione a tutte le norme
Stabilita dalla sette del due mila diciassette e la l'articolo quattro comma quattro prevedeva di di via di relazione ad esempio ai alle zone omogenee di e per quanto riguarda espressamente poi di i centri urbani con quelle aree individuate da PTPR come insediamenti urbani
E l'intervento diretto non era comunque non era comunque previsto ed era subordinato ad intermediazione dell'organo comunale in questo caso della della giunta comunale quindi già da questo punto di vista i Comuni hanno sempre mantenuto
Un un ruolo di primo piano anche nell'applicazione di questa normativa che lo ribadiamo
Avuto applicazione soltanto per dodici mesi dall'entrata in vigore quindi fino al due mila diciotto
Nel nelle more della dell'approvazione appunto da parte del Comune della delibera dell'individuazione degli interventi ammissibili all'interno dello strumento urbanistico e qui arriviamo al secondo punto a nostro avviso fondamentale ai fini della della disamina delle della della questione sollevata dal TAR Lazio cioè quello relativo al cosiddetto raccordo collaborativo tra l'amministrazione comunale e l'intervento legislativo cioè i comuni proprio perché questa intervento questa pur normativa era esercitabile soltanto nelle more dell'approvazione da parte della del della del Col de Consiglio comunale dell'approccio della della delibera di individuazione degli interventi ammissibili dello strumento urbanistico i Comuni hanno sempre avuto la possibilità già all'indomani dell'entrata in vigore della norma di regolamentare autonomamente anche i cambi di destinazione d'uso
Quindi non corrisponde al vero a nostro avviso che ci sia stata uno stravolgimento dell'autonomia comunale in materia urbanistica proprio perché hanno avuto sempre
Fin dall'entrata in vigore della norma questa possibilità di intervenire regolamentare autonomamente destinazione d'uso e anche in qualche modo e rendere inapplicabile questa questa disciplina transitoria
Quindi è un dato di fatto e Roma Capitale nel caso di specie non ha emanato questa questa questa delibera entro i dodici mesi ma è stata una precisa una precisa scelta
Della nei nel caso di specie dell'amministrazione comunale ma ciò non toglie che l'amministrazione era assolutamente in grado quindi nel rispetto poco di principi che sono stati sempre lustra avviate dalla corte
Della raccordo collaborativo tra comuni capo se dà la possibilità di intervenire
Da parte di Comune falsari Sempre in grado di intervenire diranno inapplicabile la normativa quindi a nostro avviso la questione di legittimità costituzionale non si pone
Sì chiaro insomma che venga dichiarata infondata
Di aver finito
Ci sono domande
Sarà decisa la questione
Arrivederci arroganti
Ricorso ventisei del due mila e ventiquattro Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Puglia Presidente del Consiglio dei ministri avvocato dello Stato Beatrice Gaia fiducia Regione Puglia avvocato libera ma alla
Un giorno avvocati per la relazione del giudice Pizza la prego
Il presidente del consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo uno della legge della Regione Puglia trenta maggio due mila ventiquattro numero ventidue recante modifiche alla legge regionale il sedici febbraio due mila ventiquattro numero uno
E misure per l'aumento della copertura della velocizzazione anti papilloma virus umano http e misure per la prevenzione delle intenzioni da virus respiratorio si incita fiale nel neonato
La disposizione impugnata aggiunge l'articolo quattro bis alla legge della Regione Puglia
Numero uno del due mila ventiquattro che s'intitolava proprio programma di eliminazione del carcinoma del collo dell'utero e delle altre patologie HPV di correlate
L'articolo quattro bis prevede per rendere lo cito testualmente per rendere capillare il dovere di informazione carico delle autorità sanitarie scolastiche
Sull'utilità della vaccinazione anti papilloma virus umano così da debellare le intenzioni e prevenire relative conseguenze cancerose
Nell'esclusivo interesse dei giovani pugliesi a una vita di relazione quanto più libere affidabile l'iscrizione ai percorsi istruzione previsti e la fascetta undici venticinque anni compreso quello universitario è subordinata
Salvo formale rifiuto di chi esercita la responsabilità genitoriale oppure i soggetti interessati che hanno raggiunto la maggiore età alla presentazione di documentazione già in possesso degli interessati
In grado di certificare l'avvenuta vaccinazione h anti HPV Vito oppure un certificato rilasciato i centri dazio vaccinali delle aziende sanitarie locali di riferimento attestante la somministrazione
L'avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino
L'attestazione rilasciata ai centri vaccinali può anche limitarsi su formale richiesta agli esercenti a responsabilità genitoriale o ricorrendone i presupposti legge dagli stessi interessati
Almeno riferimento sull'avvenuto espletamento del colloquio informativo
Sui benefici della vaccinazione
Il comma due dispone che i dati raccolti nell'applicazione della disposizione di cui al comma uno rientrano nella gamma dei dati sensibili in materia di salute e per questo sono protetti con le garanzie e le tutele previste dalla legge
Il ricorrente articola tre motivi di impugnazione nel primo denuncia la violazione dell'articolo centodiciassette secondo comma lettere M N della Costituzione
Che attribuiscono allo Stato la competenza legislativa esclusiva in materia rispettivamente di Heather mia azione i livelli essenziali delle prestazioni la Apple concernenti i diritti civili e sociali e di norme generali sull'istruzione
In relazione all'articolo tre bis del decreto legge settantatré del due mila e diciassette convertito con modificazioni in quanto norma interposta
Nel secondo motivo lamenta la violazione del principio di uguaglianza di cui l'articolo tre della Costituzione e lesione del diritto lo studio di cui l'articolo trentaquattro
Infine nel terzo motivo censura il contrasto la norma impugnata con l'articolo centodiciassette il primo comma
Della costituzione il saturazione l'articolo nove del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio ventisette aprile due mila e sedici numero due mila estetici
Barra seicentosettantanove relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali
Nel primo motivo il Presidente del Consiglio dei ministri osserva che l'articolo centodiciassette secondo comma lettera n della Costituzione
Sarebbe durato sotto un duplice profilo da un lato volume impugnata in basterebbe la sfera di competenza legislativa esclusiva statale in quanto regolerà ebbe il rapporto tra l'assolvimento degli obblighi vaccinali e gli adempimenti necessari per l'iscrizione
Ai percorsi istruzione previsti nella fascia d'età undici venticinque anni dall'altro le previsioni del legislatore regionale seguono percorsi divergenti rispetto a quelle fissate dalla inderogabile disciplina statale
Che già citato articolo tre bis del decreto legge ottantatré del due mila diciassette come convertito che sarebbe la norma interposta introducendo quindi ulteriori adempimenti a carico dei cittadini
Quanto all'articolo centodiciassette secondo comma lettera m esso sarebbe violato perché la norma impugnata
Rileverebbe nella determinazione dei letto il ricorrente ricorda infatti che la cifra inclusi nelle vele essenziali di assistenza sanitaria dico il DPCM dodici gennaio due mila e diciassette
Nel secondo motivo violazione degli articoli tre e trentaquattro della Costituzione il ricorrente osserva che la norma impugnata e termina ebbe una disparità di trattamento rispetto agli alunni agli studenti frequentanti scuole l'Università di altri territori
Inoltre la norma impugnata interferirebbe sul diritto allo studio in quanto l'introduzione di una precisa condizione
Inerente la presentazione di documentazione sulla situazione relativa agli adempimenti vaccinali degli alunni e studenti
Ancorché ecco la salvezza di un formale rifiuto si porrebbe come limite alla piena fruizione del diritto Allo studio
Con il terzo volume dove motivo si enuncia infine la violazione all'articolo centodiciassette primo comma il riferimento all'articolo nove il già citato Regolamento euro unitario in materia i dati personali
Secondo ricorrente tale disposizione pone un divieto generale di trattamento dei dati personali tra i quali rientrano quelli relativi alla salute
La Regione Puglia si è costituito in giudizio con atto depositato il cinque settembre due mila ventiquattro secondo la resistente alla norme impugnate si muoverebbe nell'ambito della materia concorrente tutela della salute
Essa stabiliva e beh misure che sono finalizzate a conseguire l'aumento della copertura della vaccinazione anti papilloma virus umano
Si tratterebbe di una strategia per rendere la rete informativa a maglie strettissime così da ridurre non vaccinati alla sola percentuale di ragazzi e famiglie che scelgono il rifiuto in piena consapevolezza il rispetto dei confini e la potestà legislativa concorrente sarebbe in mostrato al fatto che la norma impugnata o
Tra
Tramite l'inciso salvo formale rifiuto consentirebbe di non presentare alcuna documentazione al momento l'iscrizione ero scolastica cioè grazie un semplice rifiuto anche solo uno e senza che ciò determini alcuna conseguenza ai fini della iscrizione gli oltre non sarebbe necessario non rendere noto di aver assunto meno il vaccino
Con riferimento specifico alla Street abitazione l'articolo centodiciassette secondo comma lettera n della Costituzione
La Regione Puglia osserva che la norma impugnata non regola il rapporto tra lo stordimento degli obblighi vaccinali e gli adempimenti necessari per l'iscrizione percorsi istruzione undici venticinque anni
Ma si limiterebbe a fare in modo che i soggetti interessati
Siano resi consapevoli dell'esistenza del vaccino e della sua somministrazione gratuita
Inoltre non sussisterebbe alcun contrasto tra norma impugnata e l'articolo tre bis del decreto legge numero settantatré del due mila diciassette come convertito in quanto tale disposizione discipline non ebbe le vaccinazioni obbligatorie mentre il vaccino anti HPV è raccomandato non obbligatorio
Con riferimento alla asserita violazione l'articolo centodiciassette secondo comma lettera m la resistente eccepisce l'invisibilità e il motivo per difetto argomentativo oltre che l'infondatezza
Quanto al secondo motivo di ricorso la violazione degli articoli tre e trentaquattro secondo la Regione la mancata introduzione di un qualsiasi obbligo vaccinale e in generale di conseguenze in caso di rifiuto di presentare la documentazione vaccinale
Escluderebbero che la norma impugnata possa determinare ripercussioni sul principio di uguaglianza o diritto sulla salute
Infine quanto al terzo motivo la violazione dell'articolo centodiciassette primo comma il riferimento alla l'articolo nove del Regolamento dell'Unione sulla tutela dei dati personali la Regione ne argomenta l'infondatezza
E rileva che il legislatore regionale legiferando nell'ambito e la propria legge potestà legislativa concorrente in materia di tutela salute
E prevedendo il trattamento di dati personali al fine del perseguimento di un interesse pubblico
Rientrante nei casi in cui questo è possibile ai sensi dell'articolo nove del regolamento non è intervenuta alcuna materia tutto il sistema di organizzazione e disciplina dita attillati
Al contrario il G8 vecchie preoccupato di stabilire che i dati raccolti e l'applicazione delle disposizioni di cui al comma mio punto rientra nella gamma dei dati sensibili e sono quindi protetti con le garanzie e le tutele previste dalla legge
Il ventitré settembre due mila ventiquattro associazione con Milva o di vite coordinamento al Movimento italiano per la libertà di vaccinazione ha depositato Pino iscritta ai sensi all'articolo sei della norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale
L'opinione è stata messa con decreto del presidente della corte sedici gennaio due mila venticinque
Il diciassette febbraio mille venticinque la Regione Puglia ha depositato una memoria integrativa e il diciannove febbraio due mila e venticinque il Presidente del Consiglio i ministri ha depositato a sua volta una memoria integrativa entrambi hanno ribadito i loro argomenti abbiamo anche proposto appunto un quesito alla regione mi sa che mi fermo presidente dando la parola alle parti
Allora per la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'avvocata Pinuccia prego avvocato
Perché riporta correrò brevemente le censure alla luce di quelle che sono stati e poi le eccezioni e deduzioni della della difesa della regione
Con riferimento alla prima censura si è detto la norma le disposizioni della norma nel Complesso regionale impugnata
Intervengono nella materia di competenza esclusiva di norme generali distruzione e questo proprio perché indipendentemente dalla configurazione ovviamente quali non è di obbligatorietà di una dell'obbligo
Di fatto in sostanza interferiscono in quello che è il rapporto tra le disposizioni di assolvimento dell'obbligo vaccinale e gli adempimenti necessari per iscrizione scolastica ed universitaria ed in questo senso o interferiscono
Prevedendo ulteriori adempimenti come bene è stato ricordato nella relazione rispetto a quella che è la disciplina nazionale di riferimento che si atteggia a quale norma interposta cioè la il decreto legge settantatré del due mila diciassette in particolare il suo articolo tre bis che disciplina nel dettaglio la materia
Indicando le necessarie prescrizioni per l'iscrizione e la frequenza scolastica
è stata ricordata la sentenza cinque del due mila diciotto con cui codesta eccellentissima corte affrontato proprio la questione di legittimità costituzionale del Dl settantatré due mila diciassette per sottolineare come in quell'occasione bene è stato evidenziato che quelle norme sì atteggiano come caratteristiche basilari della SEA Torda Ordinamento
Tale ed organizzativo del sistema scolastico
Ho è stata altresì richiamata la sentenza centottantasei del due mila diciannove che nella dichiarare l'incostituzionalità di una legge regionale del Molise che anche lì prevedeva peculiari ed ulteriori adempimenti
Sono state espressi affermazioni sovrapponibili eri percorribili per la legge che interessa in quanto anche in questo caso la Regione Puglia è intervenuta a legiferare in una materia di competenza esclusiva statale determinando quindi un'interferenza di per se stessa incostituzionale come è stato affermato e con disposizioni nel Q il cui contenuto
è in contrasto con quelle che sono le prescrizioni
Della inderogabile disciplina statale
La posizione difensiva della regione è stata quella di a ricordare come in base all'incipit dell'articolo uno
La finalità della intervento normativo sia proprio quella di rendere capillare il dovere di informazione a carico delle autorità sanitarie scolastiche sull'utilità della vaccinazione e come previsto pure dalla rubrica
Dal titolo della della legge quella di assicurare misure di
Aumento per la copertura della
Della vaccinazioni in questione e quindi la Regione per queste finalità avrebbe semplicemente optato scelto e valorizzato
Una meccanismo informativo per il tramite della della istruzione e quindi incidendo sulle sulla al momento del e iscrizione alla frequenza scolastica o di universitaria
Avrebbe così legiferato legittimamente nell'ambito della propria competenza concorrente in quanto si tratterebbe di materia della salute e in particolare del dovere di informazione sui rischi
A tutela della salute conseguenti ad un certo tipo di patologie
Ebbene è lo stesso tenore letterale della formulato in termini di condizionamento cioè subordina l'iscrizione a certi adempimenti
E a dare conto della della interferenze di incidenza in ambito una materia
Riservata alla competenza esclusiva statale e anche la espressa previsione della possibilità di un formale rifiuto a o rendere questa documentazione queste informazioni costituisce ti perse indipendentemente dalle modalità in cui questo dovrà svolgersi come chiarirà a questo punto la Regione ma indipendentemente dalle sue modalità e ulteriore adempimento per l'accesso alla istruzione scolastica e ed universitaria
E del resto la stessa Regione che nelle sue difese
Ammette di avere in tal modo delineato un meccanismo alternativo che si muova tra la libera scelta dell'interessato di sottoporsi a vaccinazione di
Avviare altrimenti un programma di vaccinazioni di possibile acquisire un colloquio informativo con i centri vaccinali o di rifiutarsi evidentemente alla somministrazione
Sotto il profilo poi della incidenza denunciata nella materia Pella
Determinazione dei livelli essenziali delle delle prestazioni si è la Regione ha opposto come questa affermazione questa censura difetterebbe di argomentazioni ed anzi il perché
Le disposizioni regionali darebbero invece conto di come sì armonizzino con quelle che sono le prescrizioni generali della pianificazione dipinte la prevenzione darci navale nel più ampio
O campo della del piano nazionale di prevenzione e questo perché dice la Regione è stato citato nel ricorso come proprio una delle azioni previste indicate dalla piano nazionale di prevenzione vaccinale per contrastare
Voi per assicurare la la Land della maggiore soddisfacimento della della campagna vaccinale avverso questa questo questo virus sia una questa sia proprio quella di sviluppare un'estesa campagna comunicativa di informativa in questo senso la Regione dice
Questa oppongono un questa modalità operativa ed informativa a Bengasi armonizza con la prescrizione
Se non che sfugge alla regione che quelle che sono certamente le prescrizioni di piano sono prescrizioni che si collocano e e assicurano una strategia di prevenzione vaccinale uniforme sul territorio che cioè prescinda da diversificazioni in ragione del luogo di residenza oltre che del livello di reddito un socio culturali
Quindi in questo senso si pone in contrasto come sia denunciato con l'atto nazionali di programmazione sanitaria che questa uniforme strategia nazionale sul territorio suoni garantire sotto il secondo motivo
Di impugnativa se denunciata la violazione degli articoli due e trentaquattro la disparità di trattamento nella a accesso all'istituto di formazioni scolastica e universitaria sul territorio o da ragione dell'evidente violazione dell'articolo due tre sotto il profilo invece della violazione dell'articolo trentaquattro il Koch si ripete condizionare in tal modo l'iscrizione determina evidentemente una limitazione alla piena fruizione del diritto di studio
Ora ancora una volta l'obiezione della regione è quella di sostenere di avere legiferato in materia di tutela della salute quindi con potestà concorrente
E con uno strumento meramente e informativo considerato altresì che non vi è un obbligo vaccinale in questa materia e che appunto è stato previsto questo questa possibilità di formale rifiuto
Ebbene ora
è proprio subordinare l'iscrizione scolastica ad adempimenti finalità che sono estranei
A quella che è l'erogazione del servizio scolastico inevitabilmente determina ad avviso di questa difesa unirla illegittima compressione limitazione del diritto allo studio o vie più considerato perché vi erano a disposizione strumenti alternativi per assicurare questa stessa finalità come pure
Evidenziato da comitiva e come poi si dirà anche suggerito in quell'avvertimento del garante della protezione dei dati personali dunque l'intervento normativo nella sua scelta come ammessa dalla Regione si pone irragionevole sproporzionato rispetto alle finalità stabilite dalla stessa dalla stessa legge e quella possibilità di formale rifiuto cui la Regione si appoggia per sostenere la legittimità costituzionale della norma
è in realtà irrilevante
Poiché ciò che rileva ai fini delle violazioni denunciate e che comunque per poter accedere al percorso di istruzione
Si imponga agli interessati di prendere manifestamente e dichiarare una propria posizione anche in termini di rifiuto
Ho di presentare con una certa documentazione attestante la somministrazione o la via la somministrazione della vaccinazione
Sotto l'ultimo profilo denunciato cioè quello della violazione dei vincoli alla potestà legislativa delle Regioni per derivanti dall'ordinamento comunitario in particolare in materia di protezione della privacy si è è fatto riferimento il richiamo come norma in te sposi interposta all'articolo nove del regolamento seicentosettantanove del due mila sedici appunto quello che prevede nel dettaglio il genetiche generale divieto di trattamenti dati relativi alla salute il con una serie di esenzioni a carattere tassativo evidentemente non invocabile nella specie non trattandosi e di vaccinazioni obbligatorie
Sotto questo profilo significative si ritengono le motivazioni della di quell'avvertimento adottato dal garante nei confronti della regione il due agosto due mila ventiquattro che sia questa difesa che anche comici vanno depositato in giudizio il garante
Prima ancora dell'impugnativa ripercorre sostanzialmente quelle che sono le le le prospettive interpretative sia pure d'altra angolazioni quanto nella copiosa motivazione dell'avvertimento
Indica anzitutto l'inidoneità della base giuridica così definita in quel contesto e della dell'articolo quattro bis proprio perché è normale
Che dice nel prevedere una raccolta generalizzata studente per studente di informazioni relative all'effettuata vaccinazione
Introduce un trattamento di dati personali anche relativi a alla Solent da parte di autorità scolastiche comporta limitazioni e diritti aree delle libertà individuali
Ancora dice il garante che in tale modo o sì
Differenzi erede come non è consentito la tutela della protezione dei dati e di dati personali e da ultimo ancora afferma come l'ha scelta della strumento legislativo sia contrari ai principi di minimizzazione proporzionalità previsti dall'articolo trentasei del Regolamento
E richiama al riguardo la sentenza venti di codesta del due mila diciannove di codesta Corte che ricorda come il giudizio di ragionevolezza della scelta legislative imponga pulsante un testa di proporzionalità
Proprio in questo quadro sia da ultimo consentito o rilevare come in un'ottica di leale collaborazione
Pervenne dal ministero dell'Istruzione del merito alla per il tramite di ovviamente delle vie istituzionali della Regione una proposta di riformulazione della norma ancor prima della sua impugnativa una riformulazione della norma che tenesse espressamente conto dell'esigenza e delle finalità che ovviamente sono previste di informazione massimizzazione della campagna informativa
Questa proposta che evidentemente che voleva
Non porsi in termini di dovere di informazione mai di nera informazione cioè si suggeriva di dire per rendere capillare l'informazione a carico delle autorità sanitarie e dunque non solo quelle scolastiche
Si proponeva che la Regione potesse promuovere e supportare misure volte a sensibilizzare i giovani nella fascia di età undici venticinque garantendo l'espletamento del colloquio informativo cioè eliminando quel meccanismo di condizionamento sulle autorità scolastiche su prescrizione e che è stato evidentemente denunciato si insiste pertanto per l'accoglimento del ricorso grazie
Per la regione Puglia anche con riferimento al quesito che è stato proposto l'avvocata parla prego la regione non ha dato attuazione alla alla alla legge quindi ha ritenuto opportuno attendere
Il la la pronuncia della Corte costituzionale in merito alla costituzionalità della legge anche molto probabilmente per profili risarcitori che ne sarebbero potuti derivare
Però gli uffici mi hanno confermato la bontà di questo vaccino Pacino che sembra non avere effetti collaterali
E se effettuato in età pre adolescenziale garantisce la prevenzione al tumore della alla cervice uterina al cento per cento
Verrà è un vaccino abbiamo visto non obbligatorio ma raccomandato e per quanto e per questo dispensato gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale
Lo stesso piano di nazionali di prevenzione vaccinale citato ripetutamente dalla difesa erariale
Affermato che la necessità che questo del rilancio del vaccino anti papilloma virus o con tutte le modalità possibili e la Regione Puglia con questa disposizione legislativa non ha fatto che questo cioè ha cercato di rilanciare a fronte del fallimento delle campagne informative attraverso i mezzi alternativi citati dalla difesa erariale a seguito della accertamento del mancato interramento dei vaccini in ordine al papilloma virus
Altro ha cercato ha introdotto una strategia per rendere capillare il vaccino per cercare così come e iscritto nelle premesse dell'articolo uno dell'articolo in questione
E di raggiungere la maggiore quantità di di soggetti interessati delle dagli undici e venticinque anni per mantenendo i non vaccinati soltanto coloro che consapevolmente hanno rinunciato a a sottoporsi al vaccino
La norma non introduce un obbligo vaccinale introduce semplice ma anche l'obbligo di depositare della documentazione documentazione salvo formale di fiuto cioè è sufficiente io adesso immagino che oltre che si potranno utilizzare i moduli che ciascuna scuola ad opera al momento della iscrizione del di ragazzi inserendo delle cautele
E e e delle
Delle indicazioni a come comunemente viene fatto per le obbligazioni per le vaccinazione obbligatoria prevedendo di Bardari non si è un no
Tale e e sicuramente soddisfa la formalità del rifiuto avendo data certa ed essendo formalizzato in forma scritta
La disposizione prevedendo quindi in questa dimensione nonni non accede alla potestà esclusiva dello Stato in materia di istruzione
Contrariamente a quanto affermato dalla controparte ma perse e ha accede alla
Potestà concorrente della Regione in materia di tutela alla salutati
Obbligare il soggetti
Interessati dalla norma presentare la documentazione
E finalizzato a rendere consapevoli di soggetti che sono interessati e che non hanno rifiutato di presentare la documentazione a rendere consapevole della vaccinazione stessa
Io stessa sono la mamma di una bambino di un ragazzo di diciassette anni sono favorevole al vaccino ma devo rivelare che non sono convinta che di avervi fatto fare la vaccinazione soprattutto al domani del periodo del copilota
Lato accertarsi di avere fatto il vaccino se si è favorevoli al vaccino quindi non si è rifiutato di depositare la documentazione è un ulteriore motivo è un ulteriore Mondoperaio intere consapevoli della validità del vaccino dell'esistenza del vaccino si pensi a a mio figlio
Che a diciotto anni raggiunta la maggiore età si deve scrivere alle all'università
Potrebbe scoprire a seguito della presentazione della documentazione a quell'ora non rifiuti del non sia contrario
Di non essere stato sottoposto al vaccino presentando la documentazione essendo costretto a presentare la documentazione potrebbe avvicinarsi al vaccino prendere informazione decidere di sottoporsi al vaccino quindi
Questo per sottolineare l'utilità della disposizione soprattutto in funzione di tutela la salute
E quindi nell'ambito della leggi potestà legislativa concorrente regionale
Da questo punto di vista qualora la si inquadri nell'ambito della tutela del diritto alla salute così come la Regione Puglia ritiene e facile superare anche l'ultima l'ultimo motivo di ricorso cioè quello
Per la quale la disposizione violerebbe
Il diritto comunitario in materia di tutela la privacy infatti e nota la giurisprudenza di questa Corte
Con la quale ammette le il trattamento dei dati personali qualora rientri nelle materie di giurisdizione concorrente che in questo caso sarebbe di tutela a alla alla salubrità
Del resto come sottolineato dal relatore il secondo comma della legge prevede che nel trattare i dati personali
Sì
Ci si deve ad eguale alle garanzia e le tutele previste dalla legislazione nazionale cioè la la Regione non è intervenuta in materia di trattamento dei dati personali
Anzi a si è preoccupata di a garantire che i tratti che i dati personali vengano trattati con le garanzie previste a livello nazionale da ultimo per quanto riguarda il provvedimento di avvertimento del del Garante della privacy
A a contrario di quanto affermato dalla difesa erariale conferma quanto finora sostenuto dalla Regione infatti il garante ritiene che no manchi mancherebbe
Della base e giuridica il trattamento dei dati personali al momento dell'iscrizione soltanto qualora la Corte Costituzionale dichiarasse incostituzionale la legge cioè e subordinata
L'avvertimento alla dichiarazione di incostituzionalità della disposizione
Legislativa posta in essere quindi a fronte di tutto guasto si insista per il rigetto del ricorso
Sarà decisa arrivederci
Conflitto enti regione autonoma della Sardegna contro Presidente del Consiglio dei ministri e Tribunale Superiore delle Acque pubbliche di Roma
Per regione autonoma della Sardegna avvocati Mattia pani Alessandra Punzo per presidente del Consiglio dei ministri avvocato dello Stato Francesco Sclafani
Per l'ENEL Produzione S.p.A. parte interveniente ad opponendum avvocati Alessandro Gigli Andrea Zoppini Giorgio per Cirillo Franco Gaetano scocca
Buongiorno avvocati
Per la relazione del giudice Patroni Griffi nella zona
La
La regione Sardegna impugnato in sede di conflitto di attribuzione tra enti la sentenza numero ottantasette del ventitré nel Tribunale Superiore delle Acque
Che annullato su ricorso di ENEL produzione
Alcuni atti di Giunta o del Presidente della Giunta della Regione Sardegna
Secondo adottare la ricorrente tali atti sono tutti attuativi della legislazione regionale che ha disposto la decadenza di tutti i concessionari dalle concessioni di derivazioni idrica comprese quelle di grandi derivazioni idroelettriche
Tribunale superiore che pure ha riconosciuto la natura di leggi provvedimento delle leggi regionali in queste ore avrebbe tuttavia affermato che se possono essere disattese
E non vincolare il contenuto degli atti impugnati di qui sempre secondo l'assunto della Regione di corrente
Illegittima disapplicazione della normativa regionale che realizza cito un vero e proprio legittimo abuso del potere giurisdizionale
Con conseguente violazione di alcuni parametri costituzionali segnatamente degli articoli centosedici centodiciassette primo comma centouno centotrentaquattro della Costituzione
Nel giudizio si è costituito il Presidente del Consiglio dei ministri ed è intervenuto Heather produzione che era parte del giudizio dinanzi al Tribunale Superiore delle Acque
Secondo il presidente del consiglio il ricorso sarebbe tardivo in quanto proposto oltre il termine di sessanta giorni previsto all'articolo trentanove della legge ottantasette del cinquantatré la Regione infatti è parte del giudizio deciso con la sentenza impugnata a sentenze pubblicata il dodici maggio ventitré quindi ricorso avrebbe dovuto essere proposto entro l'undici luglio del ventitré quando è stato invece notificato l'undici agosto
A nulla varrebbe quanto indica la ricorrente ovvero di aver avuto conoscenza della decisione soltanto il ventisei giugno
Secondo il Presidente del Consiglio infatti la giurisprudenza di questa Corte avrebbe affermato testualmente che l'avvenuta conoscenza dell'atto impugnato
Viene in considerazione soltanto il ninja sussidiaria quando manchino la pubblicazione avrà avuto indicazione che la legge assume agli affetti e qui interessano come equipollente
Il ricorso ma sarebbe inammissibile anche perché la Regione entrambi entrerebbe soltanto un errorino indicando sicché conflitto serbo in proprio strumento l'impugnazione dell'atto
Nel merito il ricorso sarebbero ogni modo non fondato perché il tribunale si sarebbe semplicemente limitato disporre l'annullamento delle delibere impugnate siccome viziate improprio e non in via derivata dalle nostre per l'inosservanza delle regole Renzi procedimentali di cui all'articolo sette della legge duecentoquarantuno del novanta anche ENEL produzione dopo aver argomentato in ordine all'ammissibilità del suo intervento quale parte ricorrente nel giudizio deciso con la sentenza impugnata neppure il ricorso inammissibile
Come in proprio mezzo di censura della sentenza del Tribunale superiore o comunque non fondato in quanto la sentenza non avrebbe disapplicato la normativa regionale ma avrebbe fatto a privazione al gli atti amministrativi della legge articolo sette la legge duecentoquarantuno
Va ancora detto è ricordato alcuni elementi di fatto e cioè dagli atti risulterebbe che il dispositivo di sentenza sia stato notificato il tredici giugno del due mila ventitré
La sentenza è stato che era stato oggetto da parte della Regione anche di ricorso per Cassazione
La Cassazione a Sezioni Unite ha deciso con l'ordinanza del ventotto dicembre due mila ventiquattro hanno cassato con rinvio la sentenza oggetto del conflitto
Con la memoria depositata in giudizio il Presidente del Consiglio dopo aver insistito nel eccezioni preliminari allora chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile improcedibile per cessazione della materia del contendere
In quanto la sopravvenuta decisione delle Sezioni Unite avrebbe rimosso ogni incertezza in ordine al riparto costituzionale e analoga richiesta è stata effettuata anche dalla ricorrente regione Sardegna e dall'interveniente ENEL produzione
S.p.A.
Grazie diamo prima la questione preliminare di ammissibilità dell'intervento quindi l'avvocato Scoca
Presidente sarò brevissimo prego glielo fa come Stato
Illustrato la questione riguarda l'invasione delle competenze della nella regione attraverso la dichiarazione di chi sa applicazione delle leggi che sarebbe avvenuta attraverso l'annullamento di un atto amministrativo
Siccome questa questione è stata poi solo diciamo eliminata dalla Roma Corte di Cassazione la quale ha rinviato
Al tribunale super le acque
Il problema è questo che la stessa questione pende ancora davanti al giudice delle acque quindi la stessa questione che è stata sollevata in questo caso riguarda certamente una controversia
Diciamo attiene all'interesse dell'ENEL ed è e la stessa proprio lo stress gli stessi provvedimenti
Che sono stati il primo tempo annullati sono poi stati oggetto sono oggi oggetto ancora della cognizione da parte del titolare su quella strada io credo quindi ci sia un interesse effettivo non interessa anche attuale
E credo che questa situazione sia diversa per esempio da quella che la corte ha deciso una sentenza duecentocinquantanove del due mila ventidue in cui era proprio anche l'ENEL
Che è stata dichiarata l'intervento all'ENEL che è stato dichiarato inammissibile però non c'era questa attualità dell'interesse
Della regione Sardegna gli avvocati Pannella puzzo vogliono interloquire oppure no la Regione conosce la giurisprudenza sta cortesi alimenta le valutazioni
Farà
Scheda licenziato Presidenza del Consiglio prego
Siete Chiarato che sibila
E allora la Corte si ritira per decidere sull'ammissibilità dell'intero
Visti gli atti relativi al giudizio dei conflitti di attribuzione tra enti aventi ad oggetto la sentenza Allotta al Tribunale Superiore delle Acque pubblica del due maggio due mila ventitré I promossa da Regione autonoma
Della Sardegna che un fronte Presidente Consiglio dei ministri finiva per intervento ha spiegato in giudizio da ENEL
Produzione S.p.A. considerato nel giudizio che conferiva attribuzione te venti di regola non è ammesso l'intervento di soggetti diversi da quelli legittimati a promuovere il conflitto a resistere qui
Che secondo la giurisprudenza di questa Corte non può tuttavia escludesse la possibilità che l'oggetto è conflitto sia tale
Dai coinvolgerà in modo immediato e diretto situazioni soggettive i terzi il cui pregiudizio o la cui salvaguardia dipendono dall'esito del conflitto che nel caso di specie l'ENEL
Produzione riveste la qualità di parte del giudizio definito con la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche oggetto del presente giudizio che il conflitto verte sulla spettanza allo Stato
E per esso al predetto Tribunale Superiore delle Acque pubbliche del potere asseritamente esercitato di disapplicare le leggi regionali che con la sentenza impugnata il Tribunale superiore a quel pubblica colto un ricorso proposto da ENEL produzione verso atti della regione autonoma
Della Sardegna perfetto lati
Che pertanto il presente giudizio sul gettito IVA e di incidere in maniera immediate e dirette a sulla situazione soggettiva di ENEL produzione il cui ricorso è stato accolto con il provvedimento giurisdizionale oggetto del conflitto che dunque deve essere dichiarato ammissibile l'intervento di ENEL produzione in modo da consentirle di far valere le proprie ragioni nel giudizio di fronte a questa Corte per questi motivi dichiara ammissibile l'intervento di ENEL produzione
E quindi per la regione Sardegna innanzitutto l'avvocato su prego grazie
Bene allora intanto vorrei dire due brevi incisi sulla inammissibilità del ricorso per quanto attiene la tardività da rilevare che le sentenze citate dall'avvocatura
Sono attinenti i alla impugnazioni al decorso del termine lungo e non al decorso del termine darebbe e che per quanto riguarda l'impugnazione delle sentenze del Tribunale Superiore delle Acque del team
Una regione delle acque
Vige una procedura totalmente differente che è quella a disposta dal regio decreto mille settecentosettantacinque del mille novecentotrentatré
Da ultimo vogliamo con giurisprudenza consolidata sul punto
La Cassazione a Sezioni Unite ventinove mila zero ottantatré dell'undici novembre due mila e diciannove
Ha stabilito che il atteso mine per l'impugnazione delle pronunce dei tribunali delle acque decorre dalla al rilascio mezzo Peck della copia integrale della sentenza
A seguito dell'avviso previsto dall'articolo centottantatré comma tre regio decreto mille settecentosettantacinque
Quindi i la inammissibilità su un punto
O infondata perché la regione come anche chiarito uno ha prodotto uso la notifica che è avvenuta non non so non della sentenza Mandel mero dispositivo
Che è avvenuta il tredici giugno due mila ventitré per cui si richiede che l'eccezione venga dichiarata in infondata
Ma per quanto riguarda invece merito del ricorso
Sono la Regione rileva che e con uno o il ricorso sono stati delineate richieste due accertamenti
Uno atteneva alla al potere ovvero giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque
A a valutare la generalità e innovatività delle leggi in generali e dalla legge regionale in particolare
E uno invece era attinente all'annullamento della sentenza numero ottantatré del due mila e ventitré del Tribunale Superiore delle Acque
Per quanto ottiene e l'annullamento o nelle more del giudizio ai intervenuta l'ordinanza delle Sezioni unite che ha fatto venire meno l'atto lesivo delle prerogative legislative della Regione
Ridi espandendo l'efficacia normativa e dispositiva sostanziale e formale delle leggi regionali
Che in uno con gli atti amministrativi è stato statuito dalla cassazione
Non devono essere partecipate né immediate e corno degli eventuali contro interessati
Per quanto attiene invece l'aspetto della prima giurisdizione del Tribunale superiore delle acque
La Cassazione ha sostenuto che non una ecceduto la propria giurisdizione il Tribunale delle Acque
Quando ha definito le leggi regionali leggi solo nella forma e non anche nella sostanza e valutando la generalità
E la ai requisito della innovatività della legge le a Puy definite e qualificate come leggi provvedimento sul punto la cassazione ritiene che il Tribunale Superiore delle Acque non abbia ecceduto la propria giurisdizione
E le
La parte resistente e la parte interveniente
Sostengono che il alla pronuncia della Cassazione nonno cono consenta una differente decisione di codesta Corte
Questo argomento non condiviso dalla Regione
Che ritiene praticamente che con noi un'affermazione del genere sì di persista un interesse
Ha da accertare
Quale giudice e tenuto a valutare le leggi non solo regionali ma anche ordinarie
E ha definirle nel caso quali leggi il provvedimento oppongo comunque leggi solo
Nella forma ma non nella sostanza
Facendo un ragionamento a voce alta questa difesa ritiene che
Sia venuto meno il conflitto di attribuzione tra enti
Perché è venuto meno l'atto lesivo delle prerogative a regione ma che di fatto si sia instaurato non conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato
In quale codesta Corte e parte ma questi sono non impedisce alla Corte costituzionale di pronunciati perché anche in altre circostanze la corte pur essendo parte giudice a ritenuto di dover
Statuire e e riaffermare
Quale interesse pubblico l'esigenza le l'esigenza di i porre fine ad una situazione dice incertezza in ordine al reparto costituzionale delle attribuzioni
Tra organi dello Stato
Quindi
Nel presente
Se la corte dovesse ritenere di rilevare fa pubblica dover riaffermare che
Il Tribunale Superiore delle Acque o comunque qualsiasi altro organo giurisdizionale diverso dalla Corte costituzionale
Non una il potere di pronunciarsi sulla natura di una legge quale legge provedimento
Sì di la Regione ritiene di rimette Rossi alla valutazione
E alle considerazioni che questa Corte riterrà di fare concludendo
La Regione rileva che sull'annullamento dell'atto il ricorso forse fa Versini Rossi improcedibile
Mentre si rimette alle considerazioni che codesto accorta riterrà opportuno sull'interesse pubblico a chiarire a chi compete
Definire illegittima una legge sia regionale o statale
E sulla questione ci rimettiamo la corte
Concludiamo in conformità alla alla memoria nella quale avevamo già nella parte motiva a individuato quest'aspetto di di conflitto tra Anna organi giurisdizionali
Nel pronunciarsi sulla valenza di legge il provvedimento o meno di una legge regionale o anche nazionale grazie
Per la Società per l'ENEL e quindi l'avvocato Scoca innanzitutto
Prego avvocato
Cioè qui
Il Tribunale Superiore delle Acque
Non ha fatto a fare esaminare
E annullare contro pentimento amministrativo è vero che nella motivazione c'è un riferimento anche al carattere protetti mentale o meno te le leggi regionali che stanno a monte del provvedimento amministrativo ma questo è un obiter dictum non entra nella nella sua aggiornamento che ha portato poi all'annullamento dell'atto
Annullamento dell'atto è stato esclusivamente per un motivo formale
Perciò il perché nel procedimento non era stato il consigliere riguardante l'atto non era stata
Consentita la partecipazione dell'ENEL
Per il resto francamente non fa parte di quello che è stato deciso d'accordo d'altronde io vi pongo questo problema chiaramente
In linea diciamo definitiva
La pronuncia sul carattere provvedimentale o meno di una legge spetta ovviamente a codesta Corte
Ma il giudice comunque non può fare a meno a mio avviso Ylenia se deve decidere ovviamente una controversia non può fare a meno di porsi il problema se è una legge provvedimentale o meno non credo che questo sia fuori nell'ambito della condizione del più di qualsiasi giudice evidentemente il giudice per esaminare la legge deve interpretare la legge nell'ambito di questa prima interpretazione a mio avviso non rientra perfettamente la questione della natura provvedimentale o meno
è una legge stessa qui il problema è diverso il problema è che che in questa situazione nella controversia diciamo davanti al tribunale super la ci sono due norme una statale una regionale sono in contrasto tra di loro
Quindi io credo che tutto sommato dovremmo venire successivamente davanti a questa Corte questo è il problema e questo sì che non lo può risolvere secondo me il Tribunale superiore quindi noi concludiamo per la infondatezza della questione
Avvocato Zoppini vuole aggiungere qualcosa allora per la presidenza
Del Consiglio l'avvocato Sclafani prego
Grazie signor persisteva affanni Sclafani si tratta grazie sbagliano tutti
Senta mi consenta è la prima volta che discuto dinanzi a a questa Corte nella sua attuale composizione finalmente completa qui mi sento il dovere ma anche il piacere di porgere un saluto e un augurio di buon lavoro ai giudici recentemente nominati
Detto questo io non ho molto da aggiungere a le difese che ritengo abbiano affrontato tutti gli aspetti
Di inammissibilità e di merito della questione però l'intervento della collega della Regione Sardegna mi induce a dover fare qualche replica allora innanzitutto il particolare specifico regime e relativo alla conclusione e alla pubblicazione delle sentenze del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche
Per quanto riguarda la nostra eccezione di tardività del ricorso non fa venir meno il principio secondo il quale al momento della pubblicazione della sentenza e anche in quel particolare procedimento c'è la pubblicazione della sentenza
Si presume una conoscenza o comunque onere della parte del giudizio preoccuparsi di andare a controllare l'avvenuto deposito e questo è un principio generale che pare anche nel giudizio civile nel giudizio amministrativo tante che la decorrenza e dalla pubblicazione non dalla comunicazione in secondo luogo non mi è ben chiaro il riferimento che a un certo punto la collega
Della regione affatto ad un conflitto tra poteri dello Stato che non hanno un conflitto inter soggettivo che residuerebbe e comunque nelle sue conclusioni orali ritiene che ci sia spazio a seguito di una pronuncia di improcedibilità per cessazione dalla materia del contendere per un intervento per una decisione della Corte qualora la Corte ritenga che ci sia un interesse pubblico diciamo a fornire un chiarimento io per lo meno così l'ho interpretata
La
Difesa
Ora al di là del merito sul quale io mi associo le considerazioni fatte dall'avvocato Scoca qui ci troviamo di fronte ad un fatto nuovo ne abbiamo tre memorie depositate in giudizio che concludono tutte e tre
Per chiedendo alla corte di dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta cessazione della materia del contendere ma la cosa più importante che lo chiedeva ricorrente
La quale ha la disponibilità di questo giudizio quindi io ritengo che ha seguito della pronuncia
Dell'ordinanza delle sezioni unite la Corte debba limitarsi a prendere atto della dichiarazione compiuta dalla Società ricorrente dalla Regione ricorrente
Che sostanzialmente dichiara di non avere interesse e quindi di fatto di voler rinunciare a questo ricorso qualora invece si dovesse ritenere che la corte non debba limitarsi a prendere atto di ciò ma debba fare una valutazione autonoma sulla effettiva cessazione della materia del contendere a prescindere da quella che è la volontà della parte ricorrente che ha la disponibilità del del giudizio
Io richiamo la vostra giurisprudenza secondo la quale non rilevano le sopravvenienze di fatto rilevano solo le sopravvenienze di diritto ai fini a cessasse materia del contendere che però abbia determina una polizia retroattiva cioè abbiano una efficacia di annullamento di rimozione dell'atto che ha dato origine al conflitto di carattere retroattivo e questo è proprio il nostro caso
La sentenza del Tribunale Superiore delle Acque pubbliche a seguito della pronuncia
Della ordinanza delle delle sezioni unite non è più esistente ma è come se non fosse mai esistito in ogni caso anche a voler prescindere dall'efficacia retroattiva dell'annullamento e quindi dalla mancanza di una interesse alla pronuncia nel presente giudizio
Resta il fatto che
Anche l'ulteriore sviluppo come ho illustrato la memoria del
Edizione la fase di rinvio non potrebbe mai comunque
Essere pregiudizievole per la regione perché il giudice del rinvio essendo un giudizio chiuso non potrebbe rimettere minimamente in discussione quello che ha detto che hanno detto le sezioni unite e che corrisponde esattamente a quanto osservato dalla difesa dell'ENEL nel senso che il sappia non ha disapplicato ma a applicato le leggi regionali tant'è che ha annullato per un vizio procedimentale consentendo il re che esercizio del potere quindi quello che viene denunciato dalla Regione che ha fatto il doppio binario insomma per stare tranquilla ha impugnato sia in questa sede che nelle dinanzi alle Sezioni unite è chiaramente un errore in giudicando e come tale è stato correttamente deciso dalle sezioni unite quindi io concludo per l'improcedibilità inammissibilità e l'infondatezza
Ci sono domande io
Prego
Sì in parte mi ricollego a quanto diceva all'Avvocatura dello Stato però chiederei alla all'Avvocatura della Regione io ho una memoria di così depositate in atti
In cui si dice
Da parte emotiva salvo che non si ritengo opportuno ribadire che spetta alla Corte costituzionale ed altri brani la quella competenza statuire la natura di legge provvedimento
Si rileva l'improcedibilità del ricorso per soprano sopravvenuta cessazione del contendere nelle conclusioni mi si si viene chiesto il ricorso venga dichiarato improcedibile
Per cessazione della materia del contendere tra l'altro questa dichiarazione aderiscono entrambe le parti quindi senta cioè telecamere parte le controparti entrambe le controparti quindi su questo anche l'avvocato Scoca chiederei un chiarimento per la concluso per la no fondatezza
Qui ma nelle memorie si parla sempre l'improcedibilità però la domanda è rivolta all'avvocato della regione Dante punto ha detto nel tutte salvo che non sussista un interesse pubblico
A chiarire a chi compete stabilire se una legge a nature legge-provvedimento e di fatto il conflitto intersoggettiva opposto del conflitto inter soggettivo senza un atto un conflitto tra i poteri
Sembrerebbe esserci una sorta di interesse essa ridotto una sorta di interesse generale a stabilire tra la Corte costituzionale il Tribunale delle Acque
Chi debba fare ma io vorrei capire l'interesse della Regione permane alla pronuncia o non per mare ma della Regione non l'interesse pubblico
Grazie
Allora
L'interesse della regione
Penso all'interesse anche pubblico che poi valuterete voi e quello di stabilire se una sentenza della cassazione che ha definito Omo competente a pronunciarsi sulla natura di una legge regionale o anche di una legge
Nazionale
Quale legge-provvedimento Possa precludere a codesta Corte di pronunciarsi in modo differente perché finché
Io leggo la l'ordinanza della corte di cassazione è l'ordinanza stabilisce che
Il Tribunale Superiore delle Acque non hai ceduto la propria giurisdizione nel statuire che
La legge regionale era legge solo nella forma e poi ha stabilito che la legge
Regionale erano a me era legge provvedi mento
Ritiene questa Difesa che questo sia una qualificazione una decisione che compete a questa Corte
Nel momento stesso in cui la cassazione stabilisce che
Non ha ecceduto quella giurisdizione cioè la sua competenza di decidere il Tribunale Superiore delle Acque
Si ritiene che si instauri
Un interessa stabilire secco che fa corte o la Cassazione debba a ridimensionare i comuni le competenze degli organi
Cioè lo Stato quindi scritti i i poteri dello Stato sarebbero cassazione e tutti gli altri giudici
E questa Corte nella definizione di quella che la natura di una legge
Avendo frutto o vedere nella giurisprudenza che comunque in altre occasioni questa corta è stata sì a parte che il giudice
Noi abbiamo ritenuto che un chiarimento sul punto giova se sia la nostra causa
Successiva in sede di assunzione ma anche a l'intero ordinamento quindi permane o un palmare permanenza della regione
Ma nell'interesse della Regione Abdi Farah Laurent bisognerebbe riteniamo che l'annullamento dell'atto abbia definito l'improcedibilità sul punto
L'altra richiesta quella di accertare se il Tribunale Superiore delle Acque o qualsiasi altro giudice questo lo rimettiamo al valutazione
Questa corte
Essi hanno un interesse che possa essere ancora attuale soprattutto alla luce delle posizioni prese sia dall'Avvocatura che la dagli intervenienti che ritengono che un'eventuale pronuncia della cassazione precluda codesta Corte di
Decidere in modo differente
Non so se sono fa tagliare o io loro una domanda consequenziale a quello che ha detto un attimo fa
Probabilmente la risposta è scontata la Regione ha proposto conflitto di attribuzione nei confronti dell'ordinanza della Cassazione
No così come ha fatto
Con nota di vento avevano vent'perché non avremmo avuto l'interesse attuale perché comunque l'ordinanza riesco ammende
L'efficacia sostanziale e formale delle leggi regionali e stabilisce che il legislatore regionale non deve partecipare contro interessati nel momento in cui sceglie come definire
La materia delle acque che una materia su cui ha legislazioni primaria
Va bene se non ci sono altre domande est sarà deciso c'è un'altra domanda
La domanda era per la boccata
Puzzo ma se l'avvocato Scoca vuol aggiungere qualcosa no nove ho chiesto l'avvocato Scoca poiché cerniera conclusione c'era la sopra l'adesione alla sopravvenuta carenza interesse e aveva concluso per la non fondatezza se questa non fondatezza era subordinata
Alla mia frase ad effetto questa è la nostra grazie
Grazie ne bene allora sarà decisa arrivederci