"Costruiamo insieme le nostre Regioni" Il progetto delle Regioni italiane per le riforme istituzionali org. dalla Regione Lazio e dal Cinsedo

Ringrazio
Gli amici della stampa che ci stanno prestando tanta attenzione e li prego con cortesia di potersi piazzare magari in una posizione tale che consenta a tutti di seguire l'andamento dei lavori
La giornata è splendida il posto è stupendo credo che siano le premesse migliori per cominciare i nostri lavori aprendolo ufficialmente lavori di questa giornata di incontro
Una giornata
Che
Non credo sia esagerato definire estremamente importante anche per il livello della partecipazione
E però vorrei che a porgere ufficialmente il saluto
A tutti gli ospiti di Caprarola più che il presidente della Regione sia il sindaco di questa città Tommaso logiche s'è vorrei lasciare subito a lui la parola
Un saluto ed un caloroso benvenuto da parte dell'amministrazione comunale di Caprarola e della cittadinanza a tutte le autorità intervenute a questo incontro
Agli onorevoli presidenti delle giunte regionali d'Italia agli onorevoli ministri
Al signor Presidente della Repubblica che oggi pomeriggio sarà nostro gradito ospite un augurio di una piacevole permanenza nel nostro Paese un saluto
E un ringraziamento particolare vorrei rivolgere al presidente della Giunta regionale del Lazio Piero Badaloni
Per aver scelto Caprarola quale sede istituzionale per l'assise di oggi
Probabilmente primo segnale di un decentramento amministrativo
Un incontro importante è quello della giornata odierna su temi all'ordine del giorno ormai da molto tempo
Federalismo fiscale autonomia decentramento argomenti che anche in questi giorni in vista dell'approvazione della Finanziaria novantasei sono esplosi in tutta la loro forza coinvolgendo le istituzioni a tutti i livelli
Governo Regioni Province e Comuni
Ed è proprio da questi ultimi che è avvenuta la protesta più ampia e più decisa in quanto è su di essi che si scarica tutto il peso delli poco da dell'impopolarità della Finanziaria stessa
Il Comune viene messo nella situazione sgradevole massimizzare l'antipatia che il cittadino prova nei suoi confronti tassare i cittadini è sempre popolare ma lo è ancora di più
Se siamo in condizioni di chiedere sacrifici in aggiunta a quelli già chiesti dallo Stato
è inaccettabile quindi che si scarichi sui municipi l'aumento del carico fiscale e non si conceda l'autonomia impositiva che credo sia il primo passo verso la riforma federalista vera e propria
Bisogna dare ai Comuni gli strumenti per il governo della città anche attraverso la separazione
Delle tasse comunali da quelle statali dando un'effettiva sovranità fiscale ai sindaci introducendo quindi quegli elementi di freno di federalismo già da questa Finanziaria
Che io quindi sindaco amministri i soldi dei miei cittadini i quali possono dare un giudizio sulle mie capacità di far funzionare bene la macchina amministrativa
Sindaci eletti direttamente dal popolo sindaci sottoposti al conto al controllo quotidiano anche ossessivo della stampa e dei cittadini
Sindaci esposti in prima persona per la scelta degli uomini con cui si sta cercando di rimettere in moto il sistema in Italia
Sindaci costretti a fare i conti in presa diretta con i problemi della gente come una verifica quasi quotidiana sulle proprie capacità
Bene noi non ci sottraiamo a questa palestra di democrazia ma vogliamo gli strumenti economici e legislativi per poter fronteggiare tutto questo anche perché molto spesso la burocrazia è una minaccia seria per la democrazia
Mi auguro che le autorità statali e regionali oggi qui presenti si facciano carico di quanto detto in questa sede in tante altre serie
Dove la voce dei sindaci si è levata forte e chiara ed unanime
Capisco
Che era mio dovere portare l'Assemblea un semplice saluto ma il dibattito politico che oggi qui si svilupperà non poteva vedere escluse quelle istituzioni i comuni appunto che rappresentano da sempre la trincea avanzata dello Stato
E proprio per questo maggiormente da salvaguardare che da tutelare mi auguro come ha titolato la stampa che Caprarola sia la culla delle nove Regioni
E da qui nasca il seme fecondo che porti a dare un'organizzazione dello Stato che veda coinvolti anche Comuni e Province auguri per questo e buon lavoro a tutti
Ed ora la parola al presidente della Provincia che ci ospita tra Provincia di Viterbo uno ordini
Signor presidente presidenti amministratori e autorità
Vogliate accogliere il deferente saluto del consiglio provinciale di Viterbo
Della giunta mio personale
è un onore per la Tuscia ospitare oggi questo importante appuntamento istituzionale e relativo confronto tra lo Stato le Regioni su un tema così rilevante come il federalismo e il decentramento l'intero sistema degli enti locali guarda con particolare interesse al dibattito che sin qui si svilupperà oggi e alle conclusioni che scaturiranno dall'assise di oggi
Il processo di rinnovamento dello Stato guarda riguarda l'insieme dell'articolazione democratica ed autonomistica e per raggiungere quell'obiettivo possono e debbono svolgere un ruolo preminente proprio i comuni e le Province
In questi anni
Malgrado i problemi è una situazione politica generalmente generale difficile
Sono stati comunque introdotti sostanziali novità
Penso alla legge centoquarantadue del novanta la dalla stessa legge ottantuno del novantatré per l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti delle Province due strumenti di riforma che hanno dato maggiori poteri maggiori aspettative
Maggiori responsabilità in maggiore fiducia degli eletti e che rischiano però lasciatemelo dire
Di rimanere zoppicanti se non si spinge il piede sull'acceleratore del federalismo del decentramento dell'autonomia finanziaria e impositiva degli enti locali
Per il momento scorgiamo solo pericolose tendenze io lo voglio dire in questa occasione
Ulteriore prove si sono avute nelle scorse settimane in sede di presentazione da parte del governo della legge finanziaria per il mille novecentonovantasei
Continuare a considerare gli Enti locali alla stregua dei gabellieri per conto dello Stato centrale da una parte si tagliano ulteriori risorse
Dall'altro si scarica la pressione fiscale in periferia attraverso le varie imposte e tasse che di comunale provinciale lasciatemelo dire hanno solo la dicitura formale
E intanto sia i comuni che le Province sono al limite del dissesto finanziario tutto questo non è più tollerabile io credo che la riunione di oggi debba su questo
Affrontare il dibattito approfondire questo punto che è estremamente interessante importante delle autonomie locali
Ecco perché vogliamo avere voce in capitolo perché abbiamo il diritto dovere di parlare
Non solo per conto dei nostri enti ma soprattutto per dare voce alle giuste esigenze dei cittadini
Ai quali dobbiamo garantire servizi trasparenza equità fiscale e soprattutto dobbiamo garantire Investimenti e Sviluppo nei nostri territori
Il fondo proprio nuovo meccanismo elettorale che ci impone di avere un uovo un ruolo completamente nuovo nei confronti dei cittadini a me ne sono amministrati
Occorre recuperare la fiducia che si era persa in questi anni nei confronti delle delle istituzioni e tutto questo serve anche a rafforzare la democrazia nel rapporto diretto tra istituzioni e cittadini hanno Ines amministrato
Ed è proprio partendo da queste considerazioni
Che occorre costruire dal basso la riforma autonomistica dello Stato attraverso l'autoriforma degli enti locali e qui gli enti locali su questo stanno lavorando in modo deciso rilanciare il ruolo delle Autonomie
Avviare il processo di decentramento battere il Leo centralismo regionale occorre applicare a pieno la centoquarantadue del novanta attraverso le deleghe attraverso il trasferimento di funzioni occorre avvicinare di più in sostanza le regioni gli enti locali ai cittadini
E io qui desidero per concludere esprimere
Un plauso e tutto il mio apprezzamento alla Giunta regionale dal suo presidente Badaloni per gli impegni che questa giunta sta dimostrando che sono stati presi a Formia subito dopo la sua elezione a luglio dello scorso di questo anno
Per il ruolo nuovo deciso che su questo fronte la Giunta regionale Badaloni sta portando avanti mi auguro che si possono da questo punto di vista compiere rapidi e significativi risultati in avanti
Concludo rinnovando ancora i saluti e gli auguri di buon lavoro da parte dell'amministrazione provinciale di vite
Innanzitutto un benvenuto a tutti i convenuti alle autorità e anche al pubblico in sala da parte di tutti i presidenti delle Regioni
Oggi è un po'la celebrazione di quanto è abbiamo preparato nel corso di questi ultimi mesi e di qualcosa in cui abbiamo creduto
Qualcosa in cui abbiamo creduto che non è qualche cosa di formale ma che vuole essere sostanziale
E arrivo subito al perché di quest'incontro
Ma credo che la motivazione di questo incontro si possa riassumere con queste parole sta nascendo
Un riferimento istituzionale nuovo nel Paese stai facendo riferimento che fa oltre gli schieramenti partitici e parte dal basso
Parte dal basso e interpreta o cerca di interpretare quelle che sono le difficoltà che oggi stanno vivendo le regioni
Il convegno di Caprarola coincide di fatto con una fase straordinaria del confronto tra le istituzioni nel nostro Paese cioè tra le istituzioni centrali e quelle delle Autonomie
Sabato e domenica in questi quindi ultimi giorni abbiamo visto che alcuni grandi quotidiani nazionali hanno dato peso e messo al centro dell'attenzione
Le grandi realtà del Paese
I loro problemi e le loro prospettive si è scritto del sud si è scritto del Nord delle aree forti e di quelle deboli
Federalismo regioni Autonomie locali sono così diventati il punto centrale epocale del dibattito di questi ultimi giorni
è nato un partito dei sindaci oggi si stanno muovendo le Regioni le Province stanno facendo uscire la loro voce che culminerà nel loro convegno in questi giorni c'è una realtà che dal basso sta spingendo verso le istituzioni più alte verso il Parlamento verso il governo verso quelli che sono i garanti di un reale decentramento dovrebbero essere reali garanti di un decentramento nel Paese
C'è un dato fondamentale ed importante che vorrei sottolineare in apertura dei lavori
Caprarola non è un punto d'arrivo è un punto di partenza e un punto di partenza che vede sì oggi protagonisti i presidenti delle giunte regionali ma che vede i presidenti delle giunte regionali in un atto di umiltà oggi chiedere aiuto e chiedere
Ha dei compagni di percorso che potrebbero essere quelli di domani quindi ai Consigli regionali prima di tutto quindi agli enti locali ai Comuni ai propri alle Province alle Comunità montane chiedere di associarsi
Al nostro programma
E di condividerlo insieme gettando né le linee fondamentali da oggi in avanti i nostro documento nei confronti del Governo ma soprattutto il nostro documento nei confronti di una riforma istituzionale è un documento attento
Non vuole assolutamente essere qualcosa di preconfezionato vuole essere solo un punto di partenza
E veramente
Faccio di nuovo appello a chi rappresenta i cittadini da vicino insieme a noi affinché questo documento diventi qualche cosa che porti ad una partenza reale
Per una riforma reale dal basso
Detto questo sul quale poi argomento torneremo nel prosegui a terra giornata vorrei un attimo soffermare l'attenzione su quello che sarà poi l'articolazione dei lavori l'incontro si articola sostanzialmente in tre momenti
E che e individuano le tre dimensioni fondamentali sulle quali si esprime e si sviluppa l'iniziativa della conferenza dei presidenti delle Regioni
La prima dimensione e quella del confronto con il governo
Ringrazio a nome di tutti i miei colleghi l'ampia partecipazione che il governo ha consentito oggi qui all'incontro e l'attenzione ringrazio per tutto il ministro delle regioni e che c'ha dato seriamente una mano per riuscire a convogliare l'attenzione anche di tutti i suoi colleghi e credo che questo sia un segnale importante quindi la il primo punto sarà appunto il confronto con il Governo per la definizione di scelte del governo rapportate ai problemi reali del Paese mi riferisco al sistema fiscale ai servizi sociali al sistema della comunicazione abbiamo scelto questi tre temi nei workshop che seguiranno a questa presentazione e perché abbiamo dovuto scegliere i temi sono tanti sono ampi sono aperti e continueranno nella discussione in seno alla Conferenza dei presidenti in seno al rapporto tra governo e Conferenza dei presidenti il secondo punto è la dimensione del dialogo confronto con i massimi rappresentanti delle istituzioni sulle scelte di fondo della riforma dello Stato e del riassetto di riorganizzazione di riordinamento e ordinamento istituzionale del Paese
Il terzo punto prevede la dimensione del confronto con l'opinione pubblica e con i cittadini sul ruolo delle istituzioni regionali e sulla risposta che esse sono chiamate a dare alle istanze di rinnovamento che provengono dalla società
La scelta di accostare questi tre diversi aspetti e questi tre piani dell'iniziativa delle regioni nome casuale
Non è casuale ma un chiaro significato un significato univoco che potrebbe essere così sintetizzato
Le regioni oggi sono già presenti quali protagoniste dell'azione del governo del paese
Ma al tempo stesso pongono l'obiettivo di una riforma conseguente dell'ordinamento costituzionale e istituzionali
Che vuole essere non già un modello astratto e sottolineo astratto perché oggi il dibattito politico si è fermato ad un livello di astrazione
Ma invece vuole essere
Un qualcosa di più concreto non un disegno di ingegneria costituzionale trattato a tavolino
Ma una risposta concreta alle istanze maturate nella coscienza dell'opinione pubblica in questo Paese stamattina eravamo a contatto con la gente è una delle poche volte che ci è capitato di farlo a Radio anch'io
La gente capisce ciò che diciamo la gente chiede veramente il decentramento non un disegno costituzionale calato dall'alto chiede che i presidenti delle Regioni partecipino a questo disegno
E questo è un dato fondamentale importantissimo chiede che i sindaci presidenti delle Province i Consigli regionali di partecipino e questo è un segnale fortissimo di maturità del Paese
Quindi tutto questo lo facciamo nella consapevolezza che i cittadini e le forze reali
Siano protagonisti della vita economica e sociale del nostro Paese
Credo che non serva altro ma a questo punto serva soltanto
Spero che sia di buon auspicio un augurio da parte mia a nome di tutti i presidenti di buon lavoro per la giornata
E e soprattutto speriamo di arrivare a questa sera ad un momento di sintesi che porti veramente un reale passo avanti
Nei confronti si col Governo ma anche nei confronti di un reale progetto di riforme istituzionali grazie
Allora prima di cominciare il il lavoro dei workshop vorrei affidare all'assessore ai rapporti istituzionali della Regione Lazio Luigi daga alcune notizie
Credo utili e fondamentali anzi Everest tutta l'evoluzione della giornata
Credo che sia utile ricordare che questa mattina terremo tre workshop tre incontri tre gruppi di lavoro uno il primo gruppo o di lavoro che si profila in questa sala sul tema le regioni e lo Stato autonomia finanziaria solidarietà e competenze
Si tiene qui si in questa sale
Gli altri incontri si tengono in due sale al primo piano
Che potrebbe raggiungere o con l'ascensore o attraverso o le scale dietro le nostre spalle i temi riguardano le regioni e le politiche per la qualità della vita
E il terzo tema sono le regioni e l'informazione pubblica
La giornata poi proseguirà
Nel pomeriggio dove e qui in questa sala terremo la seduta plenaria
Vi sarà l'incontro appunto con il governo con il presidente
Della repubblica
E al termine alle ore diciotto e trenta vi sarà un dibattito televisivo qui vorrei spiegare che non si tratta solamente di un dibattito televisivo dove partecipano alcuni presidenti delle Regioni ma è un dibattito televisivo al quale possono o partecipare ad intervenire
Tutti i presidenti delle Regioni gli uffici di presidenza dei consigli regionali di singoli consiglieri regionali
Che sono o presenti perché si terrà un po'sul tema ecco nel metodo di Milano Italia quindi da dando la possibilità al ai partecipanti in sala di poter intervenire di poter interloquire sui temi su cui si sta discutendo
Io credo che
Non vi sia bisogno di aggiungere altre parole a quelle che sono già state dette dal presidente Badaloni dalla Presidente guerra io credo che tutti ci rendiamo conto che stiamo vivendo un momento importante e decisivo che si può aprire H parola una nuova fase del decentramento e del rinnovamento dello Stato Caprarola può diventare se lo vogliamo uno spartiacque tra il vecchio Herno nuovo del nostro Paese grazie
Buon lavoro a tutti
Allora prego il presidente Formigoni di organizzare la partenza del primo presidente Galland di organizzare la partenza del secondo corso e presidente Chiti rispettivamente i tre capiscila
Nella Conferenza delle Regioni per le tematiche che sono oggetto dei tre workshop di dare il via a questa seconda fase della nostra giornata buon lavoro ancora
Di questo primo workshop cioè dedicato al tema le Regioni e lo Stato sono autonomia finanziaria solidarietà e competenze
Si illustrò se innanzitutto mentre i fotografi terminano il loro lavoro di cui Loving li ringraziamo e ringraziamo del lavoro ellenica siamo al fatto che lo terminano
Illustro la scaletta dei nostri lavori ascolteremo qui il punto di vista delle regioni illustrato da me medesimo con un intervento di tipo politico su quella che la richiesta la posizione delle Regioni sui temi nel dibattito mentre poi il vicepresidente Zorzoli illustrerà il documento degli assessori il bilancio al bilancio e poi la posizione del governo prima di aprire il dibattito come vedete il governo ha rappresentato da tre ministri Frattini Masera è mosso che ringraziamo per la loro presenza è assente giustificato il già preannunciato ministro Fantozzi giustificato perché in Commissione al Senato per un primo esame della finanziaria
Argomento la cui rilevanza è nota a tutti dopodiché insisto ci sarà l'apertura del dibattito e a un certo punto indicheremo anche dove sarà possibile iscriversi a parlare
Se non ci sono problemi in sala
Possiamo dare inizio
Dicevo il mio score lo scopo il mio intervento è quello di inquadrare politicamente questa tematica illustrando i motivi della proposta che le Regioni avanzano per una riforma federalista dello Stato i motivi e gli obiettivi noi intendiamo con la nostra proposta
Disegnare una nuova distribuzione dei poteri tra governo centrale e governi locali
E assieme una nuova organizzazione dei rapporti finanziari tra i livelli di governo
Sulla base di quali principi
Avanziamo questa proposta perché credo che sia utile innanzitutto capire perché e dove trova giustificazione la proposta delle Regioni
Noi ci speriamo
Allora mai notissimo principio di sussidiarietà sancito anche come base dell'Unione Europea nel Trattato di Maastricht
Principio in base al quale per garantire efficacia all'esercizio delle diverse competenze
Le stesse devono essere affidate a livello istituzionale più prossimo alle comunità e i territori interessati di volta in volta comune provincia regioni Stato
In altri termini secondo questo principio che noi condividiamo pienamente e che ci sembra ormai entrato di diritto per lo meno nel dibattito istituzionale
In altri termini lo Stato non può attribuirsi competenze
Che per la loro natura hanno una scala ove una dimensione ottima sul livello territoriale regionale
Così come la Regione non può esautorare Comuni e Province dal loro competenze territoriali naturali
Va anche aggiunto che l'applicazione autentica del principio di sussidiarietà non può però limitarsi ai rapporti tra i diversi livelli di governo ma deve estendersi anche ai rapporti pubblico-privato superando anche in questo campo antichi tabù e antichi pregiudizi a favore del pubblico e lasciando il massimo di spazio possibile
Alla capacità di iniziativa e di operatività del privato intendendo per privato tutte le forme libere di associazioni
Da quella fondamentale naturale della famiglia le diverse forme di comunità di gruppi ai cosiddetti corpi sociali intermedi
In altri termini per noi il principio di sussidiarietà fonda sia il tema delle Autonomie locali sia il tema delle Autonomie sociali
E va notato come fosse questo aspetto è quello di maggior interesse per la gente per il cittadino
Il gioco federalista non può essere
Una partita che si svolge soltanto all'interno delle istituzioni ma deve avere una somma positiva con un di più di libertà di responsabilità di autonomia per i soggetti sociali
La nuova organizzazione dei rapporti finanziari tra i livelli di governo implica a sua volta due punti a nostro avviso irrinunciabili che sono primo il principio dell'avvicinamento tra per prelievo estesa in modo da un lato di avvicinare la spesa è di sogni e dall'altro di aumentare l'efficienza e la responsabilità di chi governa in quanto più direttamente controllato dei cittadini
Secondo principio
Ovvio ma val la pena di ribadirlo
L'invarianza della pressione fiscale già troppo elevata nel nostro Paese
Il federalismo fiscale non può essere messo in conto alle Regioni i cittadini dal momento che nasce proprio dal rifiuto di tale logica di governo e dall'esigenza di avvicinarsi alle caratteristiche del territorio alle esigenze dei cittadini
In sostanza le Regioni chiedono che si applichi innanzitutto quanto previsto dagli articoli centodiciassette e centodiciannove della corte la Costituzione
E cioè piena autonomia nelle materie di propria competenza senza interferenze e sovrapposizioni con altri livelli di governo e piena autonomia finanziaria sia sul fronte della spessa senza vincoli di destinazione
Sia sul fronte delle entrate con attribuzioni tributi propri e di quote di tributi erariali
è importante sottolineare che la prima cosa che le Regioni chiedono in tema di autonomia finanziaria di competenze non è una riforma e tanto meno una rivoluzione
Ma semplicemente semplicemente detto con un po'di ironia semplicemente un'applicazione finalmente corretta dello spirito della lettera della Costituzione
Occorre quindi introdurre a nostro avviso primo un'autentica autonomia impositiva propria capaci di generare un gettito significativo e non solo simbolico come è stato fino secondo un'adeguata corrispondenza tra le quote di tributi erariali
E il gettito riscosso nel territorio regionale
Terzo l'abolizione di qualsiasi vincolo di destinazione tre inserimenti statali in modo che gli enti locali possano uscire dallo stato di minorità e affrontare l'età adulta abbiamo dismesso i pantaloncini corti siamo tutti adeguatamente provvisti della nostra uniforme
Più in dettaglio io vorrei soffermarmi rispetto ai contenuti della nostra sessione nostro workshop su alcune considerazioni
Vorrei soffermarmi sul tema dei rapporti Regioni Stato sull'autonomia finanziaria sul concetto di solidarietà e sulle competenze brevi note
Le regioni lo Stato riteniamo che in questa fase di cambiamento istituzionale
Sia tempo di porre fine alla supremazia politica finanziaria di cui ha goduto finora il governo centrale rispetto al sistema delle autonomie
Le Regioni chiedono di essere soggetti istituzionali attivi al pari di tutte le altre istituzioni che fanno parte dello Stato
In particolare le regioni rivendicano il diritto dovere di essere parte attiva nella progettazione nella definizione dell'ipotesi di revisione dell'ordinamento dello Stato delle Regioni
Non vogliamo più essere ricettori passivi delle decisioni e potere centrale
E per esempio da questo punto di vista l'esclusione delle regioni dalla commissione Gallo è stato a nostro avviso qualche cosa di negativo
Ma non solo le Regioni chiedono di essere soggetti istituzionali attivi nel Paese e anche in ambito comunitario
L'Europa che si sta configurando è l'Europa delle Regioni ciò implica evidentemente che sia riconosciuto alle Regioni il diritto possibilità di avere una propria rappresentanza una propria voce in capitolo all'Unione Europea
Secondo tema l'autonomia finanziaria
Di fronte alla crisi del bilancio dello stato della finanza pubblica e a nostro avviso necessario che le Regioni dispongano di una reale autonomia finanziaria come già detto sia sul fronte della spesa che su quello delle entrate
Non è pensabile infatti che si possa gestire in modo efficiente un bilancio se non lo si controlla contemporaneamente sul versante della spesa su quello delle entrate
L'attuale sistema di finanza regionale con i vincoli sulle spese con incertezze sulla determinazione delle risorse assegnate annualmente ha prodotto una forte deresponsabilizzazione degli amministratori locali con gravi conseguenze anche sulla moralità degli amministratori oltre che sul fronte del livello del debito pubblico
Gli amministratori locali devono invece essere finalmente resi responsabili della loro gestione della cosa pubblica i cittadini hanno il diritto di controllare valutare tale gestione inoltre il momento economico difficile che attraversiamo sia sul fronte interno che internazionale
Chiede un Grando sforzo di progettualità e di investimenti
Gli amministratori locali hanno il compito di rilanciare lo sviluppo economico regionale indirizzando le risorse sulla base delle caratteristiche delle esigenze specifiche del proprio territorio
Terzo plesso di osservazioni sul tema della solidarietà
è chiaro che il principio di solidarietà e per noi principio fondamentale della costruzione dell'autonomia e del federalismo anche perché il nostro è un Paese caratterizzato da una distribuzione non uniforme della ricchezza
E le regionalismo che noi vogliamo
Vogliamo anche che faccia i conti con questa distribuzione diseguale garantendo a tutti i cittadini pari opportunità secondo il dettato costituzionale
La perequazione che vogliamo
Vogliamo che sia tra individui prima ancora che una perequazione tra Regioni
Il nostro autonomismo serve ad unire il Paese
Nessuno di noi accetta quella degenerazione dell'autonomia che coincide con la divisione
è per questo che noi non pensiamo che siano possibili soluzioni federalismo fiscale al di fuori di una logica di solidarietà tra individui e regioni e non solo per ragioni di altruismo ma anche soprattutto per ragioni economiche
Poiché evidentemente ci troviamo a competere a livello internazionale con sistemi Paese o sistemi regionali formidabile
Posto l'obiettivo di perequazione affini solidarietà è però necessario individuare meccanismi perequativi capaci di dare garanzie di sviluppo sia le regioni povere che alle regioni ricche
Per questo vogliamo individuare meccanismi perequativi che si basano sul fronte delle entrate su quello delle spese su criteri il più possibile oggettivi
Ad esempio sul fronte delle entrate la formula perequativa dovrebbe considerare non il gettito che la Regione in grado di recuperare gettito che dipende come ognun capisce anche dall'onestà fiscale i suoi contribuenti
Ma sarebbe più giusto considerare il gettito teorico quello che la Regione dovrebbe essere in grado di versare tenuto conto la sua base imponibile in modo così sia da non premiare l'evasione fiscale
Sia soprattutto da incentivare le regioni a perseguirla direttamente sul fronte delle spese la formula perequativa dovrebbe considerare non la somma effettivamente spesa per l'erogazione di un dato servizio ma il costo medio necessari alle ovazioni questa il di quel servizio
In modo da penalizzare le produzioni inefficienti e premiare quelle efficienti
Solo con meccanismi perequativi in grado di incentivare comportamenti trasparenti e virtuosi è possibile spezzare la logica dei trasferimenti assistenziali
Che hanno finito per premiare le posizioni parassitarie dietro e di rendita rivitalizzando al contrario le forze delle risorse produttive di una regione innescando alla fine un processo di sviluppo
Purtroppo più un'altra dolente nota relativa la cronaca di questi giorni ci sembra che il fondo di perequazione individuato dal progetto di finanziaria
Non prevede alcun meccanismo incentivante e capace di tenere insieme le regioni e di favorire dunque uno sviluppo convergente ad un livello di crescita media
Ci sembra anche da questo punto di vista sia solo apparentemente favorevole alle regioni meridionali perché avevo che prevede che tali ragioni mantengano costante la loro quota di partecipazione al fondo perequativo
Ma non considera l'andamento della base imponibile ad esempio dalla benzina
Che potrebbe anche fonico un gettito decrescente o con una crescita non sufficientemente elevato
Sono blocchi di osservazioni descritti maniera sintetica come vedete per aprire il dibattito assieme agli altri interventi
Ultimo blocco odio di osservazioni quello sulle competenze
Sulle competenze attribuite alle Regioni deve a nostro giudizio valere una piena ed effettiva autonomia eliminando ogni sovrapposizione con gli altri livelli di governo secondo la logica di un unico referente responsabile di fronte al cittadino
L'attribuzione di nuove e più ampie competenze non può e non deve rappresentare un mero trasferimento dalle Stato alle regioni
Ma deve costituire l'occasione per raggiungere alcuni obiettivi come ad esempio quello di ridefinire i contenuti di tale competenze
L'organizzazione della loro gestione e le modalità di intervento in relazione anche al mutato contesto economico produttivo tecnologico
Intervenuto in questi cinquant'anni
Ancora l'obiettivo per l'attribuzione nuove piange competenze
Deve essere quello di impostare un corretto sistema di delega con i livelli di governo provinciale e comunali
Noi auspichiamo che la legge delegata prevista dalla Finanziaria sia dunque l'occasione per riscrivere in chiave attuale il seicentosedici
E questo è evidentemente un tema sul quale attendiamo di conoscere
Con curiosità
La posizione del Governo la posizione del ministro
Concludendo
L'esigenza di una maggiore autonomia
Non è
Soltanto un fenomeno locali italiane
Anche se in Italia acquista un significato particolare di risanamento del deficit pubblico
Ma è ormai questa esigenza di autonomia una tendenza forte
Che ha interessato da tempo e sta interessando tutta l'Europa
E che ha raggiunto in alcuni Paesi europei livelli di esperienze di realizzazione significative basta pensare a quello che è stato fatto in questo campo in Belgio in Francia in Spagna in Inghilterra
Dunque non percorrere anche noi questa strada significa affrontare un ulteriore rischio di allontanamento da quell'Europa che tra i primi abbiamo concorso affondare e sviluppare
Quindi le regioni aprono questo dibattito nella convinzione di aprire un dibattito moderno di contenuto politico istituzionale che affronta qui alcune delle sue articolazioni cruciali
Queste le convenzioni elaborate
Dalla conferenza dei presidenti delle Regioni queste le osservazioni che apriamo
Agli interventi dei ministri e alle osservazioni di voi tutti grazie
Passo la parola era l'illustrazione nel dettaglio delle proposte delle Regioni al vicepresidente Alberto Zorzoli
Al termine della riunione degli assessori e dei temi etici del bilancio che abbiamo tenuto a Milano settimana scorsa nessuno ha avuto il coraggio di dirlo ma nell'aria aleggiava signori ministri questo sentimento lasciateci trasferimenti e andiamo avanti così
Perché oltre la difficoltà di reperire il testo della legge finanziaria che è stata una difficoltà quasi disumana e vota difficoltà di interpretare i tutte le varie notte aiutati anche da cortesi funzionari dei ministeri che davano delle interpretazioni assolutamente diverso se dagli altri a seconda poi delle specifiche competenze
Era nato proprio questo stato di disagio perché alcuni segnali che avevamo avuto nei mesi scorsi
Peraltro autorevoli e che testimoniano la volontà direi di una buona parte del governo non voglio certamente entrare a a dar pagelle in strutture che non sono che non sono le nostre dicevo al di là di questo ci pareva che lo stato di confusione fosse abbastanza totale fino arrivare al punto di mettere in serio dubbio la possibilità per le Regioni formulare i bilanci per il mille novecentonovantasei per questa ragione data anche la qualificazione degli intervenuti ovviamente se al tavolo che in sala io vorrei ripercorrere brevemente cosa è stato fatto dalle lezioni a oggi
Per poter poi valutare insieme quale può essere la strategia da continuare a portare avanti fosse per rendere anche più chiare esplicita possibile al governo
La nostra situazione nostro punto di vista le regioni in occasione del pressione del parere del documento di programmazione economico finanziaria per gli anni novantasei e novantotto hanno richiesto un modello di finanza regionale
Imperniato sulla compartecipazione al gettito di uno più tributi erariali di carattere generale collegati alla dinamica dell'attività economica regionale e all'attribuzione di nuovi tributi propri
Con pieni poteri di regolamentazione attivabili anche in funzione di specifici progetti di investimento
Il disegno prospettato doveva consentire una maggiore autonomia e responsabilizzazione finanziaria delle Regioni al fine di rendere più trasparente il rapporto tra prelievo e allocazione delle risorse
Non che il superamento del sistema dei trasferimenti settoriali vincolati e si inseriva all'interno di un quadro complessivo di federalismo solidale
Che tenesse conto delle differenze strutturali esistenti
Nelle diverse aree del Paese e della diversa capacità impositiva delle singole regioni
L'autonomia decisionale dello stato in materia di finanziamenti alle Regioni aveva infatti generato situazioni di incertezza sulla quantità disponibili per le entrate svilito ogni tentativo di assunzione di significative responsabilità su scala locale sul versante delle spese e prodotto un regime di contenzioso permanente nei rapporti tra Stato e regioni
Altrettanto criticabile era il tentativo del legislatore di mettere in discussione i meccanismi di finanziamento costituzionalmente definiti
Per le regioni a statuto speciale
Mentre rimanevano inattuate le previsioni normative che suggerivano la piena attuazione degli statuti di autonomia e di trasferimento di funzioni dallo Stato alle regioni speciali
Dopo tutte queste premesse ed alcune assicurazioni troviamo che il disegno di legge collegato alla finanziaria per il mille novecentonovantasei contiene gli articoli sedici diciassette diciotto diciannove e ventinove una serie di indicazioni che sembrano delineare l'avvio di una nuova fase dell'esperienza regionale nel nostro Paese nella proposta elaborata dal governo le Regioni vedono accolte alcune istanze da tempo avanzate per una effettiva realizzazione del dettato costituzionale
Tramite un riordino della distribuzione dei poteri tra Stato e regioni ed una riforma strutturale dei poteri statali e con questo finisce l'aspetto ottimistico
Il passaggio dei poteri deve essere realizzato con gradualità e flessibilità
Coordinando le decisioni con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province autonome
E prevedendo una messa a regime mediante il meccanismo delle norme di attuazione già in uso anche per le autonomie speciali il trasferimento dei poteri
E previsto come atto unilaterale dello Stato
Al fine di evitare il ripetersi delle esperienze negative maturate con il DPR seicentosedici è irrinunciabile che le norme vengano redatte secondo il principio della sussidiarietà che Formigoni
Ha già richiamato definendo con precisione i compiti dello Stato e lasciando ogni altra competenza alle Regioni
Riguarda il trasferimento di funzioni alle Regioni e riordino dei ministeri articolo sedici tra le materie dovrebbero essere incluse anche in commercio all'assistenza pre altro già previste dall'articolo centodiciassette
Delle costituzioni
Per quanto riguarda la competenza il commercio è già regionale ma esiste un'ampia riserva coperta di fatto da norme statali
Andrebbe totalmente trasferite alle Regioni anche perché a livello europeo la programmazione commerciale
E attuata essenzialmente attraverso strumenti urbanistici l'urbanistica di competenza regionale e per questo si supererebbe tradizionali impianto basato su licenze e autorizzazioni
Per quanto riguarda la competenza dell'assistenza costituisce invece un naturale completamento delle competenze già segnate da seicentosedici
Per tale materia si dovrebbe pensare ad una norma statale che preveda standard minimi per la tutela delle generalità dei soggetti deboli
Mentre le Regioni potrebbero operare tramite la legge statale o con proprie norme
Aventi carattere integrativo
L'esposizione finanziaria si potrebbe introdurre l'indicazione per cui la copertura della spesa viene attuata attraverso la devoluzione di quote di tributi erariali e l'adeguamento dove necessario del fondo perequativo previsto l'articolo diciassette è evidente che l'ampliamento dei poteri regionali deve associarsi a un ampliamento delle risorse disponibili che devono essere definite secondo criteri di congruità ed adeguatezza ovvero risponderei tra bisogni effettivi che si manifestano sul territorio a riguardo le regioni avevano avanzato al governo un progetto di riforma della finanza regionale e dissi risanamento della finanza pubblica che contemplava le priorità che qui vorrei ricordare
Riforma a Costituzione invariata
Problema di metodo
Le Regioni hanno chiesto un rapporto paritetico Stato-Regioni ed un loro coinvolgimento nella definizione di un disegno organico di riforma della finanza regionale
Da realizzare gradualmente nell'ambito della riforma fiscale
Valutando insieme i contenuti le implicazioni gestionali gli oneri l'effettiva capacità di produrre entrate gli spazi concessi all'autonomia regionale
La portata in termini di tutela delle aree più deboli del Paese sia nell'immediato che in una prospettiva dinamica
Versante delle spese
Le Regioni hanno proposto l'inserimento nella legge di accompagnamento della legge Finanziaria novantasei
Di una norma di delega al governo per l'emanazione di una serie di decreti legislativi dopo l'attenta rilettura del Seicento sedici
Al fine di ricondurre l'esercizio delle funzioni delle materia dell'articolo centodiciassette della Costituzione
All'interno e in capo a un unico livello di governo le regioni hanno inoltre chiesto l'eliminazione dei vincoli di destinazione e amministrativi della Spesal contenuti nella legislazione statale
Versante delle entrate le Regioni hanno chiesto il superamento dell'attuale assetto di finanza derivata che incide negativamente sull'autonomia regionale con una loro maggiore responsabilizzazione sul versante del prelievo fiscale
Ciò consentirebbe da un lato di responsabilizzare le Regioni nella gestione del proprio bilancio
Rispettando parametri di funzionalità economica e dall'altro di evitare che ricadano sullo stato eccessi di Spesal corrente tipici
Di settori importanti quali la sanità e i trasporti
In particolare le regioni hanno proposto il coinvolgimento nella definizione dei tributi da trasferire
La regionalizzazione di alcuni tributi erariali la compartecipazione al gettito di un importante tributo erariale in via prioritaria l'IVA o l'imposta di fabbricazione sugli oli minerali
Il mantenimento e il potenziamento degli attuali tributi regionali la possibilità di istituire tributi propri nelle materie di competenza
La possibilità di istituire tasse di scopo da lasciare alla completa autonomia regionale fonte di finanziamento per servizi aggiuntivi nel settore di competenza
E l'accesso ad un fondo di solidarietà perequativo da istituirsi a livello nazionale per coprire la differenza tra il gettito delle precedenti forme di finanziamento e il fabbisogno reale di ogni regione
Condizioni preliminari a qualunque discussione di riforma sono a nostro avviso il fatto che le regioni non accettano forme di compartecipazione
Al gettito di tributi erariali riscossi sul territorio se non sono messe in condizione di partecipare anche alla loro
Gestione a titolo di esempio negativo si citano i contributi sanitari o il rinnovo
Della convenzione con l'Aci
Secondo punto dato il tributo qualunque manovra sulle aliquote deve essere concordata anche qui ricordo un esempio negativo la tassa sulle auto dove ci siamo trovati il il condono di cui le regioni non hanno visto nessuna traccia e che lo Stato ha incamerato tranquillamente pure qua essendo quello un tributo proprio delle regioni
Le Regioni hanno inoltre posto alcuni vincoli alla riforma della finanza regionale ad esempio l'invarianza come ha già giustamente ricordato Presidente Formigoni
L'invarianza della pressione fiscale complessiva cioè il decentramento fiscale non deve diventare l'occasione per un aumento della pressione fiscale e l'introduzione di imposte regionali deve quindi accompagnarsi con una contestuale soppressione riduzione dei tributi erariali
Semplificazione legislativa e amministrativa
La proposta governativo di riassetto della finanza regionale si basa invece su una modesta autonomia impositiva sulla devoluzione del gettito di alcuni tributi benzina i contributi sanitari su consistenti trasferimenti fondo integrativo perequativo ex articolo diciassette e conguaglio della differenza tra Fondo sanitario e contributi sanitari considerazioni a questo punto di ordine qualitativo le Regioni avendo ribadito durante i colloqui intervenuti con il Governo la necessità che l'introduzione di elementi federalismo fiscale previsti dal documento accusa ha fatto riferimento avvenisse nel rispetto di alcuni principi
Che consentissero una reale potestà di manovra a livello regionale su basi imponibili
Che non fossero già ampiamente sfruttate non possono certamente ritenere raggiunto quel questo lo questa loro richiesta
In realtà la previsione dell'attribuzione alle Regioni di una quota dell'accisa sulla benzina per autotrazione ha invece i seguenti affetti
Non consente sulla base delle stime contenute nella Finanziaria di compensare integralmente i trasferimenti soppressi
Da lì qui la necessità di un fondo di riequilibrio pari a circa il quaranta per cento del valore complessiva
Della dell'Inter complessivo dell'intera manovra a favore della quasi totalità delle regioni ad esclusione della Lombardia che è stata usata come parametro di riferimento
Secondo la proposta non lascia alcun margine di manovra per le politiche di sviluppo e di tutela dei servizi di base
Se le Regioni devono assumersi precise responsabilità sul piano finanziario attraverso un prelievo che grava esplicitamente sui residenti essenziale che a esse siano riconosciuti anche adeguati margini di manovra
Sul piano delle scelte legislative per i tributi di propria competenza
Terzo non presenta prospettive di ampliamento ma è anzi destinata a ridursi sensibilmente per effetto di una prevedibile compressione dei consumi di benzina a vantaggio dei consumi di gasolio per autotrazione
La cui accise molto più bassa ed a favore dei quali dal mille novecentonovantasei viene soppressa la relativa sovrattassa con conseguente sgravi io aggravio del vincolo di dipendenza finanziaria del bilancio dello Stato
Nell'esperienza francese la detassazione del diesel ha comportato la formazione di un parco macchine ugualmente ripartito tra benzina e diesel e non abbiamo ragione di credere che anche in Italia non avvenga questo
E se ciò si verificasse si dimezzerebbe ero le entrate regionali della compartecipazione con conseguenti Contini ha giustamente aggiustamenti della compartecipazione stessa
C'è inoltre una contraddizione tra le entrate basate sul trasporto privato e l'impegno di spesa delle Regioni nella promozione del trasporto pubblico io credo che la sensibilità di nessuno degli assessori o consiglieri regionali interromperà
Gli studi per facilitare il trasporto pubblico però ogni atto compiuto in quella direzione oltre che costare ridurrà anche le entrate previste per le regioni
Infine dare una quota dell'accisa senza possibilità di manovra non significa autonomia finanziaria ma semplice ed evoluzione del gettito
Le regioni propongono pertanto di estendere la compartecipazione anche al gasolio poi che al sud i comuni i consumi di gasolio per autotrazione sembrano maggiori di quelli registrati al Nord
E la loro inclusione potrebbe ridurre l'esigenza di perequazione
Analoghe considerazione possono farsi per imposta regionali trenta lire al litro in ordine a tale imposta vanno evidenziate le caratteristiche delle impopolarità che delegittima in partenza l'esercizio dell'autonomia impositiva delle Regioni
Delle eseguita comunque del gettito realizzabile
In ordine ai fabbisogni di spesa regionale ed è la necessità della sua adozione in sostituzione dell'addizionale regionale dell'imposta erariale di trascrizione al PRA che viene soppressa per la Lombardia ad esempio una perdita secca di centodieci miliardi
Tale imposta può inoltre innescare in opportuni meccanismi di competizione fiscale tra le regioni che si sono pertanto impegnate a non applicarla
Anche laddove si è inteso attribuire ulteriori poteri impositivi alle regioni pure in un quadro di semplificazione e razionalizzazione del sistema tributario regionale norme di delega per il riordino di tasso automobilistiche
L'operazione si è tradotta in un'ulteriore accentramento delle decisioni in materia di tributi ai propri delle regioni
L'attribuzione del tributo speciale sulle discariche
Non può essere considerato espressione di un potere impositivo tono mo'in quanto l'autonomia regionale sul nuovo tributo sulle discariche di fatto limitata la manovra dell'aliquota prevedendo la norma precisi vincoli di destinazione del gettito appare una stonatura ancora prima di una forzatura
Ed è una conferma del centralismo di più vecchio stampo che così pesantemente ha caratterizzato i rapporti Stato-Regione
La previsione poi dall'articolo diciannove comma dodici con la quale si sancisce il principio secondo cui la tassa sulle di scali che la relativa normativa
Costituiscono principi fondamentali ai sensi dall'articolo centodiciannove della Costituzione
Sarebbe così fuor di luogo prevedere che le regioni abbiano la facoltà di introdurre forme di tassazione specifica per scoraggiare l'uso delle discariche lasciando la norma statale il compito di definire gli strumenti per reprimere le discariche abusive
Ogni mese anche per quanto riguarda la tassa regionale sul diritto allo studio universitario non si può parlare di autonomia impositiva dal momento che il gettito e totalmente vincolato
Nella sua destinazione e l'unica manovra possibile e quella sull'ammontare della tassa
Inoltre non solo non viene rispettato il principio dell'invarianza fiscale ma viene soppresso un tributo l'ariete mantenendo in vita il tributo erariale di riferimento lire occorre pertanto integrare le entrate che ruotano intorno alla mobilità privata con compartecipazione ed ad altri tributi erariali IRPEF o Iva
E far fronte in questo modo ai fabbisogni aggiuntivi legati alle competenze trasferite o delegate ai sensi dell'articolo sedici
La diversificazione dei tributi consentirebbe non solo di ridurre le disparità tra le regioni ma anche la loro dipendenza
Dal fondo di riequilibrio nazionale
Il regime di compartecipazione pur non mettendo in discussione la centralità della normativa tributaria dello Stato deve associarsi a un convoglio cimento delle regioni nelle fasi amministrative più rilevanti per il controllo il contenimento dell'evasione
Va pertanto respinta la provvisione dall'articolo diciotto secondo comma che prevede che le Regioni hanno facoltà di svolgere controlli su soggetti obbligati al versamento
Dell'imposta di cedere i dati in quanto è una inefficiente e dannosa duplicazione di compiti uffici erariali Guarri finanza e regioni che sorvegliano benzinai e aziende petrolifere
Occorre invece per la benzina le tasse automobilistiche i contributi sanitari e le altre possibili compartecipazioni trovare forme adeguate di cogestione dell'amministrazione periferica che dipende dal ministero delle Finanze peraltro già articolata a livello regionale si devono trovare
Le premesse affinché l'attività degli uffici possono svolgersi anche in funzione di specifiche richieste delle regioni e non solo per quanto concerne i flussi
Informativi considerazione di tipo qualitativo la definizione della compartecipazione è avvenuta assumendo a riferimento
Della riferimento la situazione della Lombardia la più ricca delle regioni
Ed al tempo stesso la Regione con il minor volume di entrate per abitante mentre la compartecipazione dovrebbe azzerare i trasferimenti per almeno le quattro cinque regioni maggiore del centro nord
Ciò comporta non solo che in prospettiva
Sia la condizione di chi sta peggio determinare la condizione di tutti gli altri ma anche un'eccessiva dipendenza di tutte le altre regioni del centro nord incluse dal fondo di riequilibrio gestite dallo Stato
Io credo che l'illustrazione di questi aspetti che può consentire per le altre tre pagine della relazione che è allegata che il governo non conosceva per questa ragione ho dovuto e ne chiedo scusa dei Lungarni ma anche per cercare di far comprendere che abbiam fatto un incerto lavoro di analisi e di puntualizzazione la rimetto la rimetto a voi e spero sia dalle parole dei signori ministri che dà i contributi
Che possono venire dalla sala
Che sorgano elementi sufficienti perché in sede di discussione finanze in sedi finire in discussione parlamentare la Finanziaria posso un po'ricondursi a quelle che sono le reali aspettative delle Red
Grazie
Grazie il sorriso voleva
Passiamo allora all'illustrazione al punto di vista del governo interverranno i tre ministri ciascuno per il settore loro competenza primo prende la parola al ministro Masera
Ringrazio per l'invito a partecipare a questa riunione molto importante molto importante perché al di là dei principi che in essa sono stati affermati
Mi sembra e gli interventi del presidente Formigoni e dell'assessore Zorzoli lo dimostrano che si entra nel vivo di un dibattito concreto di una rappresentazione di punti di vista forse DiVersi
Ma che comunque concordano sull'esigenza di muovere in una direzione ben tracciati
Il mio intervento sarà di carattere forse più generale rispetto ai punti specifici che ci sono stati portati all'attenzione chiederò naturalmente copia del testo di questo intervento e soprattutto evidentemente con il ministro Fantozzi e il sottosegretario Giarda occorrerà fare riflessioni sistematiche sui temi che sono stati portati alla nostra attenzione
Sotto il profilo generale è indubbio che la struttura delle decisioni pubbliche nel nostro Paese rimane troppo centralizzata e che il finanziamento degli enti che sono più vicini al territorio e quindi più vicini al cittadino
E quindi in particolare delle regioni
E tuttora troppo dipendente da trasferimenti che sono a carico del bilancio statale
La nostra è un'anomalia evidente anche nel confronto internazionale con i maggiori Paesi industrializzati
Non posso tuttavia non sostenere il punto di vista che i provvedimenti di finanza pubblica che il governo ha definito a fine di settembre e che sono all'esame
Del Parlamento ma che sono oggi al nostro vaglio contengono novità di rilievo per la finanza regionale e locale e rappresentano a mio modo di vedere senz'altro un avvio di un processo di concreto decentramento di federalismo fiscale in cui occorrerà anche riconoscere accanto alle critiche che per quasi cinquant'anni si era parlato senza tuttavia in fondo trasferire in realtà operativa quelli che erano dettami costituzionali sulla portata dei dettami costituzionali c'è peraltro qui presente il professor mozzo ministro mozzo che credo sotto la minerale alcuni punti com'molta maggior competenza di quello che io potrei fare
Di particolare rilevanza in dubbio la delega che viene prevista nell'ambito dell'articolo centodiciassette
Di tutte le funzioni che attualmente regola ancora esercitate dall'amministrazione centrale e quindi turismo industria alberghiera agricoltura e foreste beni culturali edilizia residenziale pubblica formazione professionale
Trasporti di interesse lo regionale e locale
Si tratta di trasferimenti che sono strettamente connessi al riordino di quelle funzioni e dei ratti relativi organi a livello centrale
Anche l'elenco che pure pone priorità l'esercizio della delega non è esaustivo le funzioni e le dico elencate rientrano tuttavia fra le attribuzioni proprie delle Regioni per le quali dovrà farsi ricorso all'istituto del trasferimento e lasciata in facoltà del governo di individuazione di ulteriori funzioni per le quali ai sensi dell'articolo successivo della Costituzione potrà farsi ricorso alla delega
A prescindere da tale delega il disegno di legge collegato prevede la soppressione dei trasferimenti statali a eccezione di quelli concernenti la salita
L'attribuzione e qui è un punto delicato a titolo di tributo proprio di un'aliquota di trecentocinquantadue lire al litro
Dell'accisa sulla benzina
Ricordo al riguardo che la scelta di questa accisa non è riconducibile a motivi di principio quando se ne è discusso in sede di
Predisposizione della finanziaria l'argomento che è stato portato e mi dispiace che non ci sia
Qui il ministro Fantozzi rispondeva piuttosto a motivazioni pragmatiche connesse alla esigenza di far partire il processo e di disporre immediatamente di un cespite territorialmente ben definito
La benzina adesso evidentemente ho recepito le osservazioni relative al al gasolio si tratterà di valutarle attentamente ma ripeto la scelta di questo cespite non è stata fondata su motivi per così dire ideologici
Ma sul motivo forse banale che sembrava l'unica sembra essere l'unica che consentisse da quest'anno di far partire il processo
Non sto ad elencare le altre misure che sono state prese anche perché dell'uditorio le conosce bene
Purtuttavia vorrei sottolineare che il complesso delle misure realizza quell'obiettivo che è stato sottolineato anche dal presidente Formigoni di eliminare quei vincoli di destinazione attualmente esistenti su gran parte dei trasferimenti erariali e nel contempo di offrire alle regioni la possibilità di conseguire ulteriori ove si è ritenuto opportuno risorse finanziarie quindi l'indirizzo di principio è quello desiderato si tratta di vedere se lo strumento è quello più appropriato
Per quello che riguarda poi mi si consenta di
Affermarlo anche in questa sede la finanza locale
Occorre aver ben presente il quadro complessivo così come emerge dal bilancio a legislazione vigente dal disegno di legge finanziaria dal provvedimento collegato anche qui una piccola notazione che è senz'altro critica
Critica forse anche nel governo nei confronti del governo perché ci è stato ricordato che i provvedimenti collegati
E erano disponibili in due
Versione non ancora completa nella discussione che credo si è svolta a Milano per valutare tutte le implicazioni ed è indubbiamente una critica da rivolgere a noi perché molte delle misure sono state visti i tempi e vista l'esigenza di raccordo sono state definite in tempi molto brevi all'ultimo momento cercando di recepire alcune delle osservazioni che erano state formulate e pur tuttavia a mio avviso incredibile che molti abbiano sui giornali dato dei giudizi complessivi in un senso o nell'altro senza senza evidentemente aver letto questo testo
Ho qui
Un documento molto interessante che ieri mi è stato dato in sede di apertura dei lavori presso la commissione Bilancio e la commissione bilancio ha chiesto qualche giorno aggiuntivo
Pur tenendo conto delle rose urgenza dei provvedimenti proprio per la complessità
Di valutazione degli stessi le schede di lettura predisposte dai due servizi studi sono schede di lettura che comprendono quattrocentocinquantasei pagine
Centoventi pagine sono dedicate all'analisi complessiva dei provvedimenti in relazione alle regioni e ai comuni e alle autorità locali
Oggi leggo sui giornali che qualcuno scopre delle novità che non sarebbero state portate all'attenzione sulla questione estremamente delicata dei contratti dei dipendenti pubblici nel della presentazione che il ministro del Bilancio ha fatto in sede di Aula in Parlamento ci sono quattro cartelle una tavola dedicata a un problema che adesso si dice viene era relegato in alcune pagine dei collegati
Purtroppo la discussione a volte avviene non sulla base di una valutazione concreta ma sulla base di considerazioni che non possono in alcuni casi che essere aprioristica
Detto questo mi si consenta anche qui sintetizzando un testo che poi evidentemente chi vorrà potrà leggere ma complessivamente fra trasferimenti Stra tali
E risorse proprie le entrate aggiuntive attribuite agli enti locali equivalgono a un incremento medio
Del quattro per cento circa rispetto all'anno in corso questa è una crescita che corrisponde a quella prevista per il complesso delle spese correnti del settore statale
Come si arriva a questa quantificazione del quattro per cento rispetto all'uno virgola quattro che è contenuto nelle tavole e di complessa lettura non intrattengo
Questo uditorio su un problema che fra l'altro non è strettamente oggi alla nostra attenzione ma è un'altra dimostrazione del fatto che occorre valutare i provvedimenti
Nella loro complessità per criticarli e eventualmente ma avendo presente quello che nei documenti stessi è scritto
In particolare ricordo che per i comuni una serie di provvedimenti a mio avviso assolutamente necessari ma che vanno a favore dei comuni sono stati presi
Ricordo il di il diritto la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà con riferimento all'edilizia abitativa le misure dirette a ridurre il costo di accesso e a migliorare le condizioni di fruizione della Cassa depositi e prestiti
Evitare esentare i Comuni dall'INVIM sulle cessioni immobiliari
Sono tutta una serie di misure che credo hanno una valenza non trascurabile
E quindi la facoltà di aumentare o diminuire ai soli fini CIR valore dei fabbricati entro il limite del dieci per cento
In connessione anche alla qualità degli immobili e al complesso dei servizi che i Comuni offrono per di residenti degli immobili in questione
A mio avviso deve essere vista comuni non come una necessità di aumento delle imposte sulla casa ma come una possibilità di graduare meglio sul territorio sul territorio quelli che sono che gli oneri
Probabilmente eccessivi ma su questo però dopo che ricadono su coloro che possiedono un'abitazione
Ho fatto questa esposizione assai sintetica ma credo che occorre occorra riconoscere qui in termini generali
Che il federalismo fiscale cioè il trasferimento di competenze e di risorse alle Regioni agli enti locali richiede che venga garantita quell'autonomia impositiva che è stata richiesta
Consentendo in particolare alle regioni entrate derivanti da determinati tributi nazionali con le quali pianificare autonomamente l'insieme della loro spesa
Su questo obiettivo io sono profondamente convinto ma sottopongo con un minimo di provocazione alla vostra attenzione le altre seguenti considerazione
Questo obiettivo richiede a mio avviso necessariamente per quel po'o quel molto di esperienza che ho acquisito con il mondo delle regioni non soltanto come ministro
Ma anche precedentemente nelle di esperienza in particolare di banca richiede un passaggio graduale nel tempo
Che sia commisurato al formarsi effettivo presso l'entità locali di una capacità organizzativa e progettuale adeguata
Sia sotto il profilo della spesa sia della fornitura dei servizi sia sotto il profilo della gestione e compartecipazione delle entrate
Signori miei è un'occasione credo unica che abbiamo per arrivare al due mila ma se carichiamo
Le regioni i cittadini italiani di una serie di vincoli che poi devono essere rispettati perché il cittadino non aspetta più e le regioni non sono in grado come in molti casi mi si consenta di dirlo non sono in grado oggi di far fronte a determinate esigenze noi tutti noi corriamo dei rischi enormi
Un'altra piccola considerazione non trascurabile qualcuno mi deve dire come si pensa di gestire il problema della riallocazione dei pubblici dipendenti perché assessore per fare tutto quello che lei ritiene opportuno fare io concordo con lei
Occorre però anche riflettere sul punto che noi non vogliamo credo ulteriori dipendenti pubblici come aumento in cui dobbiamo tagliare la spesa pubblica e quindi occorrerà valutare attentamente e il trasferimento la trasmigrazione di risorse per consentire alle regioni di effettivamente assolvere alle regioni e poi ai Comuni di assolvere a quei compiti che vogliono questo richiede del tempo quindi l'importante a mio avviso è sapere i passi sapere la strada conoscere i passi successivi fare tutto in un salto oggi potrebbe essere pericoloso questa dal mio punto di vista è stata l'impostazione
Evidentemente questi problemi li seguivo sotto il profilo di bilancio e in termini generali che io ritengo sia opportuno dare a questi a questi processi
Nota session guidato representation chi vi parla nelle sue precedenti esperienze è sempre stato e continua a esserlo molto vicino alla scuola della Public Choice e questo un principio fondamentale di democrazia che fra l'altro è alla base della nascita dello Stato moderno ma mi sia consentito anche di ribaltare il problema
Non ci può neanche essere ripresentati Jean guidata Session
In altri termini ogni governo centrale e locale non può sfuggire a un'assunzione piena di responsabilità il che implica la crisi consapevolezza che le scelte hanno un costo che non si può scaricare a un livello superiore
Ma hanno d'altra parte in questo senso mi pare le dichiarazioni che ho letto oggi sul Messaggero del presidente Badaloni e anche le dichiarazioni che il presidente Formigoni ci ha fatto concordo in particolare colui che il processo non può essere visto come un gioco a somma zero devono e emergere delle valenze positive a livello di sistema perché questo avvenga occorre dare maggiore efficienza la spesa pubblica attraverso il controllo più pregnante cogente che lente delegato territorialmente può avere sulla spesa stessi
Governare significa a mi fare delle scelte di allocazione delle risorse e quindi fare scelte dispensa ma significa anche saper far pagare la collettività governata e direttamente interessata da quelle scelte il costo delle scelte medesimo
Il processo che avviene nell'aggiustamento dei conti pubblici in Italia avviato negli ultimi anni e dei quali credo stiamo vedendo risultati con sede consistenti in quest'anno e ulteriormente condizionato dalla presenza di uno stock di debito talmente ingente da implicare ogni anno una spesa di interessi dell'ordine del dieci per cento del prodotto interno lordo
Sono un dieci per cento di interessi che in larga misura viaggiano all'interno del nostro sistema non vanno all'estero sono tuttavia dei fondi che vengono tassati a un'aliquota che conosciamo
E che circolano all'interno del nostro sistema ai quali peraltro noi dobbiamo far fronte quindi a parità di altre condizioni non è possibile che le regioni e gli enti locali dicano noi vogliamo soltanto una quota dei proventi perché devono vere anche una quota quanto meno delle spese connesse al servizio del debito
Non è un problema banale quello che sto ponendo la vostra attenzione chi abbia seguito come io ho avuto l'avventura di seguire
Il problema del dibattito del federalismo in Canada che è un dibattito estremamente interessante in un Paese che ha caratteristiche molto simile alle nostre in cui fra l'altro il problema della previdenza sociale un problema a mio avviso più grave ancora del nostro
Ha visto che il dibattito fondamentale in tema di separatezza o no di alcune province come li si chiamano avviene sul problema di che cosa succede del debito e chi si preoccupa del servizio del debito
Quindi questo vincolo ci impone un aggiustamento di fatto e purtroppo a parità di condizioni non è possibile cedere soltanto delle quote ripeto di risorse perché una parte di spesi e che sono ereditate semplicemente dal passato a queste occorre che si faccia fronte
E mi sembra che la soluzione più appropriata sia effettivamente quella di fare fronte a queste spese a livello centrale
Vengo alla conclusione del mio intervento il risanamento della finanza pubblica non solo si pone come impegno irrinunciabile consapevolmente assunto con l'adesione al Trattato di Maastricht ma soprattutto appare a mio avviso necessario per consentire uno stabile sviluppo una progressiva eliminazione degli squilibri che sono propri del nostro sistema economico mastri che può essere interessante
Ma non è né l'inizio né la fine delle del processo decisionale il processo decisionale deve avvenire sostanzialmente in base a considerazioni che militano a favore di queste politiche di risanamento per consentire la crescita del nostro sistema economico comunque in base alle regole stabilite dal Trattato l'adesione alla fase finale dell'Unione
Implica che il disavanzo complessivo delle amministrazioni pubbliche quindi non solo dello Stato come noi consideriamo tradizionalmente ma anche evidentemente di tutte le altre entità pubbliche non sia superiore al tre per cento
Non voglio qui soffermarmi sulla questione peraltro molto importante se tale obiettivo cioè quello del tre per cento debba essere conseguito nel novantotto ho già nel novantasette come qualunque qual taluno suggerisce
Mi sia consentito peraltro a questo proposito un breve inciso per ottenere tale anticipazione sarebbero necessarie rispetto a quanto previsto nel DPEF e nella finanziaria interventi aggiuntivi
Nel biennio novantasei novantasette dell'ordine dei trenta mila miliardi rispetto ai sessanta mila già preordinati novanta mila complessivi
Si tratta di un obiettivo molto ambizioso che peraltro sarebbe conseguibile
Occorre peraltro valutare attentamente e le implicazioni che questo aggiustamento potrebbe avere in termini di equazione di stabilità del debito
Cioè sto facendo riferimento alle retro azioni positive sui tassi d'interesse ma potenzialmente negative sul tasso di crescita del sistema
Trovo comunque gravemente incoerente che le sollecitazioni ad anticipare i tempi della giustamente o vengono molte volte da coloro che al contempo chiedono sgravi aggiuntivi e sottolineano l'esigenza di non toccare le grandi aliquote erariali
Deve essere comunque ben chiaro che il tre per cento del PIL al novantasette o novantotto che sia non va inteso solo come un sia pure essenziale obiettivo di carattere Tom temporanee come ho sentito ieri in aula in sé e e come ho sentito ieri in commissione Bilancio al Senato
Esso rappresenta un vincolo permanente nel senso che va inteso anche come condizione per restare in Europa
O anche argomentato che quel vincolo proprio per evitare mal comprensioni su questo punto dovrebbe essere esplicitamente riconosciuto a livello costituzionale ma anche qui il ministro mozzo potrà eventualmente contraddirmi oppure sostenere molto meglio di me questa tesi sarebbe anche auspicabile che si ponesse un preciso obiettivo di equilibrio del saldo corrente
C'è un equilibrio tra entrate e spese correnti tale per cui l'indebitamento complessivo che comunque andrà per sempre se si vuole
Far parte di Maastricht
Ah va contenuto nei limiti del tre per cento del PIL sarebbe destinato cioè quel saldo a finanziare investimenti segnatamente per infrastrutture
E anzi se anziché un pareggio di parte corrente potessimo conseguire un surplus avremmo spazio aggiuntivo per gli investimenti anche in questo caso si tratta d'un obiettivo ambizioso ma ma realistico i documenti di bilancio lo prevedono per il novantotto
Nel senso che prevedono un disavanzo complessivo al due virgola sei per cento del PIL per le amministrazioni pubbliche è un surplus un surplus per la prima volta probabilmente da venticinque anni dello Zen o forse di più dello zero virgola nove per cento del PD
In conclusione la scelta per l'Europa significa per la finanza pubblica a livello centrale l'obiettivo dell'equilibrio di bilancio da conseguire
Anche con un rafforzamento del relativo dettame costituzionale a livello di finanza pubblica regionale e locale che è una componente essenziale delle amministrazioni pubbliche
Quella scelta si traduce pure in un vincolo all'equilibrio di bilancio che peraltro regioni enti locali dovranno sempre più affrontare direttamente
Temo di dover concludere dicendo che sono queste le condizioni perché il federalismo fiscale nel CUD in cui credo profondamente possa fermarsi a crescere grazie
Grazie ministro la parola al ministro mozzo dal quale in basa le sue competenze ci attendiamo anche qualche spunto qualche possibilità sulle riforme fattibile grazie
Grazie signor presidente
Consentitemi innanzitutto
Di rivolgere un saluto al giudice costituzionale Riccardo Chieppa che qui che vedo qui è un vecchio amico ma che vedo qui rappresentanza della corte costituzionale
Non vorrei che passasse sotto silenzio la presenza della corte a questo discorso
Vengo direttamente a qualcuno dei problemi e degli spunti che sono numerosissimi e che ho colto debbo dire in successione dagli interventi di stamane e quindi mi limiterò da una parte a qualche constatazione o alla segnalazione di qualche problema attuale che è derivato dai discorsi che ho sentito finora
Dall'altro se me lo consentite a qualche brevissima offre lascia qualche provocazione su ricavata dal testo del documento che era stato predisposto perché altrimenti andremo fuori gran quadro e probabilmente anche esigenze di tempo e la necessità di lasciare uno spazio al dibattito andrebbero per così dire fuori controllo vengo subito a un argomento che è stato segnalato dal collega ministro Masera e che è molto importante e che ha
Delle connessioni di carattere immediatamente costituzionale a livello costituzionale
Sia per quello che riguarda la politica finanziaria generale dello Stato il ministro Masera che è uno specialista potrà correggermi ma anche proprio il rapporto tra stato finanze regionali
Leggo qui in uno dei documenti che è necessario che per lo meno queste uno dei desiderata ampiamente condivisibili in principio
Che si proceda una definizione con precisione dei compiti dello Stato lasciando ogni altra competenza alle regioni una bellissima dichiarazione di principio è una di quelle idee maîtresse si direbbe con il linguaggio
Delle dei testi costituzionali rivoluzionari francesi tutti siamo d'accordo ma è necessario calare questa affermazione in qualche
Il precisare queste affermazioni relaziona qualche problema concreto
Era proprio ministro Masera che accennava a una necessità cogente e attualmente vigente per noi di conformarci a quello che il testo vigente della disciplina del trattato Maastricht e quindi di seguire le norme nella misura in cui io mi corregga di nuovo il collega Masera il tasso di disavanzo pubblico nazionale non è più determinabile a cura dei governi e delle banche centrali nazionali ma viene determinato ed individuato in sede europea
Dal Consiglio dei governatori delle banche nazionali e prescritto con una serie di misure sanzionatorie di misure di ristrutturazione a ciascuno stato membro e in questo quadro che con il collega Masera ci si preoccupava di capire che cosa fosse necessario fare o necessario opportuno fare ma nell'immediatezza perché questi discorsi circa il limite stabilito al disavanzo riguardano gestioni finanziarie
Che hanno riflessi e necessità proprio urgenti immediate
Cosa si potesse fare o cosa si potesse prevedere per assicurare almeno a livello vistato quindi a livello centrale intanto una corrispondenza con questo meccanismo e un'eventuale nostra vedere qui se possibile o meno possibile
O impossibile adeguamento a queste prescrizioni che sono prescrizioni cogenti
Ed è qui non vado in attraverso altri dettagli perché
In sede di progettazione di revisione costituzionale delle norme sull'articolo settantasette della Costituzione cioè in sede di revisione delle norme sulla decretazione d'urgenza che sono già in fase avanzata in Senato
Il Governo ritiene di prospettare la necessità che il Governo all'atto del conferimento della fiducia sia munito di poteri particolari proprio in relazione a questo fenomeno limitazione
Del tasso di disavanzo e quindi controllo possibile della politica economica e finanziaria ma ci sono altri collegamenti ed io non voglio andare
Fuori quadro fuori campo perché ammette mente discorso diventerebbe troppo lungo
è chiaro che tutto questo si discorso si collega anche a quella che è un l'eventuale proposta del governo di revisione dell'articolo ottantuno della Costituzione cioè delle norme che disciplinano il Bilancio statale
Quali sono i riflessi che io comunque immediatamente dai discorsi che ho sentito finora ma che e o i riflessi sono ovvi tutto questo discorso che riguarda l'impalcatura e la condotta dell'impalcatura centrale
Batte immediatamente sulla definizione del principio di sussidiarietà
Perché il discutere in termini astratti del principio di sussidiarietà ma proprio alla luce del delle della scoperta che se ne è stata nel Trattato di Maastricht a mio avviso poco utile si dice giustamente che il livello di sussidiarietà dovrebbe implicare l'assegnazione denti batterie di competenze e quindi anche di risorse finanziarie corrispondenti
A livello più prossimo a quello che il livello chiamiamolo delle esigenze concrete
Lo Stato
Non può attribuirsi ci diceva il presidente Formigoni le competenze che a scala naturale
Il vicepresidente Zorzoli faceva riferimento
A una congruità ed adeguatezza del criterio in base al quale si applichi la regola di sussidiarietà perché la regola di sussidiarietà come tutte le regole giuridiche e poi in sostanza si risolve in un criterio di ripartizione di competenze di materie stavo per dire di spettanza
Ora è ovvio che il discorso a cui accennava il ministro Masera e immediatamente implica questo discorso collegato a quale livello si può situare la sussidiarietà
Perché da quel livello poi possono individuarsi o a seconda di quello che si scende possono individuarsi le risorse in concreto disponibili ma di direi le risorse in concreto disponibili
Su scala nazionale questo è un problema aperto e io ritengo che proprio in relazione a a questo tipo di questioni sia forse necessaria una presenza ma direi anche una presenza attiva critica propositiva
Da parte delle amministrazioni regionali perché perché il l'intelaiatura regionale ha costruito
Punto in cui siamo
E non voglio rifare la storia dei rapporti tra Stato Regione negli ultimi quarant'anni ma al punto in cui siamo
è necessario che anche le regioni assumano partecipino direttamente a questo tipo di discorso e eventualmente assumano le responsabilità corrispondenti
Commesso a a questo problema c'è anche il problema della piena autonomia nelle materie di competenza si dice che sarebbe opportuno nel quadro del centodiciassette almeno per le regioni a statuto ordinario
Procedere all'individuazione di nuove e più ampie competenze
Certo il presidente Formigoni collegata a mio avviso esattamente l'articolo centodiciassette e centodiciannove e al alte seri mento di competenze deve corrispondere in qualche misura un deferimento di risorse ma ritorniamo sempre al problema cui accennavo prima
Sotto questo profilo a me tocca solo questa parte perché la parte che riguarda dire gli interventi strutturali possibili
Io credo a Costituzione vigente mi tengo a questo quadro non mi riferisco al previsioni costituzionali progettate perché i progetti revisione costituzionale forse questo è un vanto che potrà essere interessante
Per tutti coloro che sono qui presenti allo stato attuale sono centosettantatré
Esistono cento settantatré disegni di revisione costituzionale molti dei quali riguardano come è ovvio anche la struttura federale o regionale
Dello stato italiano ma dicevo lasciando da parte questo sfondo che però è bene tener presente e tornando al discorso relativo a quello che si può fare a Costituzione invariata
E io ritengo che si debba soprattutto tener presente un collegamento ulteriore ed è quello che si realizza o che deve essere operato a mio avviso è di necessità con il principio di solidarietà
Qui mi fermo perché se ne è parlato abbastanza ma è chiaro che la scala discendente è quella possibilità di manovre del bilancio statale nell'ambito del tasso di disavanzo che ormai viene determinato altrove
E possibilità di disponibilità e di risorse a livello nazionale a livello regionale applicazione della regola di solidarietà ci sarebbero molti passaggi intermedi io li ho metto e fatta questa premessa e anche per non rubare troppo tempo vorrei atterrando ormai così in maniera molto occasionale riprendere rapidamente il testo
Che ci è stato sottoposto per fare qualche Brad nota
Che potrebbe essere una provocazione ma forse anzi è un invito a cercare di trovare una messa a fuoco migliore dei problemi capisco che è un testo sintetico ovviamente che quindi meriterebbe
Molti approfondimenti l'Italia e afflitta
Da una ipertrofia istituzionale burocratica leggo il testo basti pensare che da un lato abbiamo gli otto mila cento comuni le cento e otto province le venti regioni
E dall'altro lato un Governo Parlamento
Ma i problemi delle Province credo che siano noti a tutti io non vorrei evocare di qui ci sono più autorevoli colleghi di governo ma questi i problemi delle Province cominciano a presentarsi soprattutto anche sotto il profilo dei costi
In misura che io non sono in grado di valutare che non voglio etichettare ma sono dei problemi che effettivamente fanno riflettere su quelle che sono alcune manifestazioni
Che io considero manifestazioni al limite degli autonomisti mi locali il problema delle Province del proliferare di nuove province e chiaramente un problema di costi qualcuno deve affrontarli e questo è un problema che naturalmente riguarda e qui mi fermo
Cedendo la parola su questo punto al ministro Frattini che forse potrà riprendere il discorso molto meglio di me ma è certo un problema che riguarda a loro volta le amministrazioni regionali e gli enti locali
Alcune prime misure finanziarie si possono muovere una prospettiva di un'autentica autonomia
Ad esempio la sostituzione di una serie di tasse e tributi a partire dai contributi sanitari eccetera con la birra volizione del vincolo di destinazione sulle risorse finanziarie trasferite alle Regioni qui
A direi da par suo è intervenuto il ministro Masera io non aggiungo altro ma vorrei solo rilevare che la autentica autonomia finanziaria
Probabilmente non è legata solo dal punto di vista formale e qui faccio un discorso di etichette giuridica e non di sostanza di contenuto economico ma non è legata solo alla sostituzione di una serie di tasse di tributi mi aveva mi pare di aver ascoltato qualche spunto
Dal quale ho capito ma è sembrato di capire che non basta ottenere la devoluzione il deferimento di tasse tributi in etichetta bisogna anche se ringrazio di riscuoterla
Legislazione statale
In applicazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione leggo il testo occorre che le leggi statali sulle materie di competenza regionale non travalichi non la mera definizione dei principi e si astengano da normative di dettaglio
Certamente qui concordo ter totalmente vorrei però segnalare che esistono anche mi pareva di sapere degli atti che si chiamano DPCM che consistono in atti di indirizzo e di coordinamento che evidentemente sono rivolti e spesso vengono rivolti anche all'amministrazioni regionali forse sarebbe il caso di fare una toilette dell'apparato normativo e di non riferirsi soltanto alle leggi ma proprio a questi atti che poi sono nati che spesso determinano vinco
Credo di avere rapidamente concluso le mie osservazioni un'ultima riguarda la riorganizzazione e la qualificazione della Conferenza Stato Regioni qui certamente
Potrà dirvi con molta più precisione del collega Frattini io vorrei soltanto dire che se si dice che la Conferenza Stato Regioni va in sostanza concepita come una sperimentazione anticipazione
Della formazione del processo decisionale che dovrà essere risanato a seguito della istituzione con la riforma costituzionale delle carte la Camera delle Regioni
E io vorrei solo far presente che evidentemente questa qui si viaggia
Verso una materia che e oggetto di revisione costituzionale che quindi forse sarebbe più semplice potenziare immediatamente la il tipo di rapporto
Che sussiste tra Stato e regioni nell'ambito della conferenza e farsi che intanto a Costituzione
Invariata questa possa funzionare forse al di là di quella che è stata la cadenza il ritmo che ha tenuto sinora vi ringrazio
Grazie la parola al ministro Frattini
Grazie
Io credo che quello che abbiamo sentito confermi sia dalle parole del presidente Formigoni e del vicepresidente Zorzoli sia da quanto hanno detto i colleghi ministri Masera il mozzo che Jacko situazione invariata si possa tentare di avere un quadro ordinamentale che porti ad un sistema di di forte regionalismo
Utilizzando tutti gli strumenti che l'ordinamento uscita in altri termini io sono convinto in questo come in altri settori che il principio di legalità si possa leggere
Nel senso di poter fare tutto ciò che la legge non vieta espressamente e non come il poter fare soltanto ciò che la legge espressamente prescrive quindi un criterio di interpretazione
Delle regole dell'ordinamento e qui dalla Costituzione
Che ci può portare molto avanti senza necessariamente sin d'ora cambiare la Costituzione come pure molte proposte suggeriscono e che ovviamente vanno approfondite
Io credo che si stia marciando tra i vari modelli di regionalismo federalismo
Verso quello che la dottrina chiama il regionalismo federalismo cooperativo cioè in pratica un sistema che compiutamente realizzato in ordinamenti federali come quello tedesco ma che sulla base di una già da ora di una rilettura approfondita del centodiciassette della Costituzione
Può portare a mio avviso ad un notevole avanzamento di rapporti proprio nell'indirizzo che il presidente Formigoni accennava e cioè di Autonomie regionali più forti al servizio degli interessi finali della gente e dei cittadini
Il principio di sussidiarietà è quel principio per cui più il potere è vicino al destinatario e al fruitore finale
E quindi al titolare di un interesse che deve essere in qualche modo soddisfatto
Più l'esercizio del potere è in funzione della collettività alla quale si indirizza e quindi il potere come una Autori vuole dottrina afferma è utile alla gente
Quindi vicinanza tra chi amministra e chi è amministrato questo postula un regionalismo è un decentramento dalle regioni agli enti locali
Questo consente al Governo già ora di affrontare una rilettura dell'articolo centodiciassette e un rafforzamento di quanto diciotto anni fa col DPR seicentosedici si è fatto
Per
Cogliere intanto tutte le potenzialità che la Costituzione offre in questo senso io mi limiterò a proporre alcuni spunti di riflessione
Che sono un po'
La raccolta delle considerazioni che nell'ambito del Governo abbiamo fatto
E che possono portare in attuazione
Di quanto la Finanziaria il collegato alla Finanziaria già afferma a davvero ad una svolta quantomeno nel livello di rapporti e di cooperazione intesa come legame costante come creazione di un filo diretto nell'esercizio del potere che non è ovviamente cogestione ma è una criterio di ripartizione delle competenze delle attribuzioni più rispettoso di una ordinamento che si evolve indubbiamente in una direzione regionalista
E quindi anzitutto attuazione della delega i sviluppo della delega che il collegato alla Finanziaria contiene per le materie e per i settori che vi sono stati richiamati
Ecco qui io toccherei un tema vedrei positivamente e se occorre studierò una formula emendativa per la procedimentalizzazione di questa delega
Che senza ovviamente innovare al procedimento di attuazione di una delega legislativa che ha stabilito dalla Costituzione consenta una forma di partecipazione delle istanze regionali all'iter
Formativo del documento che sarà poi lo schema di decreto delegato
Questo è a mio avviso un passaggio importante che
Ripeto senza introdurre competenze formalizzate che nell'iter di formazione di un decreto legislativo non possono che essere stabiliti a livello costituzionale a me sembra che lo strumento
Della ad esempio del dei comitati istruttori misti che in Conferenza Stato-Regioni stiamo sperimentando proprio ai fini
Delle delibere della Conferenza Stato Regioni che come voi sapete in alcune materie importanti
Costituiscono quasi una specie esso normativa ad hoc di nuova e emergenza nel nostro ordinamento in materia di alluvioni
La Conferenza Stato Regioni ha adottato deliberazioni
Precedute da comitati istruttori misti che indubbiamente innovano nell'ordinamento perché stabiliscono condizioni i requisiti per applicare la legislazione d'urgenza sulle alluvioni quindi indubbiamente un meccanismo formativo
Di atti normativi
Che prevede la concorrenza
Procedimentale
Della regione o delle regioni interessate in ambito conferenza
Questo è un metodo che a me sembrerebbe praticabile anche dovendosi attuare delle che così complesse per il trasferimento di interi settori di materie alle regioni
Ora
In questo ambito la
Sostanzialmente attuazione delle deleghe dovrà prevedere un trasferimento vero e proprio per blocchi di funzioni cioè
Fermo restando che saranno le Regioni a dover accettare la sfida
Per una organizzazione come diceva il ministro Masera che sia realmente rispondente alle esigenze della collettività destinataria perché è bello trasferire ma e dire quindi che le le esercizio della funzione sì avvicina
All'utente
Ma è una sfida importante questa che le Regioni assumono e allora io non sono contrario ad sistemi di organizzazione
Delle strutture
Del personale degli organici che vadano nel senso di una flessibilità nello spirito del DPR ventinove del novantatré che è un una legge di riforma di tutto il sistema dell'organizzazione del pubblico impiego
Ma senza quelle rigidità che probabilmente hanno reso più difficile
Il percorso verso un adeguamento dell'organizzazione al fabbisogno di un servizio di una funzione quando noi trasferiamo nuove e più importanti funzioni indubbiamente dobbiamo renderci conto che una maggiore flessibilità regione per regione forse necessaria
Ora
Io vorrei dire che
A questo percorso si deve necessariamente accompagnare concordo in pieno anche su questo con il ministro Masera con un trasferimento dei mezzi e delle strutture che sono relative alla amministrazione delle funzioni trasferite noi non possiamo assolutamente immaginare che da questo percorso di trasferimento di funzioni derivi una immane quantità di personale è stata Ale in esubero e magari in mobilità obbligatoria e che le regioni abbiano poco carenze di organici o di strutture
Ho correlativamente l'esigenza di un vasto programma di implementa menti implemento degli organici o di riorganizzazione di creazione di nuove strutture è chiaro che
Questa sorta di duplicazioni specie se noi riteniamo come è giusto che nelle materie trasferite lo Stato conservi
La funzione di indirizzo e coordinamento ma solo quella che la Corte costituzionale ci insegna
Non un esercizio di indirizzo e coordinamento che diventa poi il potere di direttiva allora è ovvio che allo stato nelle materie trasferite non servono strutture di amministrazione diretta
Non servono grandi serbatoi di personale ma soltanto quelle strutture agili di coordinamento che mal si conciliano ad esempio con l'esistenza di strutture ministeriali ecco che in questo senso la il collegato alla Finanziaria prevede un riordino dei ministeri
Che significativamente è inserito quasi come attività consequenziale all'esercizio al trasferimento delle funzioni quindi un dimagrimento dello Stato centrale
Per l'esercizio di quelle funzioni che vengono con le risorse e con i mezzi trasferite alle Regioni questo è un programma vorrei dire di buona amministrazione ma anche di buon senso
Ora a questo si collega il tema toccato dal ministro Mozzo il riordino della Conferenza Stato Regioni anche qui si possono avanzare delle idee all'attenzione di tutti ovviamente noi dovremo attuare una delega una delega che prevede anche qui il riordino e il potenziamento della conferenza io vedo la conferenza come
Direi
Un tavolo di effettivo confronto
Che abbia da un lato la funzione conoscitiva e di monitoraggio sulle funzioni trasferite esperienza che noi stiamo facendo per esempio sulla materia sanitaria
Dove la Conferenza Stato Regioni esercita proprio il monitoraggio su come nelle funzioni sanitarie attribuita alle Regioni si abbia un buono
Cattivo o da potenziare a secondo dei casi flusso di spesa e flusso di investimenti questo io penso che possa essere il primo dei compiti nuovi da attribuire alla conferenza la Conferenza poi dovrà diventare il direi momento di formazione della volontà di Stato e regioni nel confronto tra loro sui grandi temi spesso assistiamo a una Conferenza Stato Regioni che entra in discussione su un micro questioni se permettete davvero questioni minimali
Queste questioni potrebbero essere in una riforma della conferenza devolute a dei tavoli derivati dalla conferenza o sezioni tematiche della conferenza senza che questo ambito più generale plenario sia assorbito come nella realtà avviene in questioni minimali e non si concentri invece sulle questioni di più alto e generale livello
A questo proposito molti di voi sapranno che esistono decine di organi misti Stato Regioni disseminati dei ministeri che trattano in modo parziale settoriale punti
Duplicando sostanzialmente la funzione della conferenza ecco che il disegno di legge collegato ne prevede una revisione revisione è nella lettura che io dopo soppressione e quindi confluenza di decine di organismi sovrapposti alle funzioni della conferenza in sezioni
Settori strutture dipendenti dalla Conferenza Stato Regioni che unica è nello spirito della legge quattrocento e della Costituzione e unica deve continuare ad essere ma potenziata ovviamente
Questa è un'altra spunto di riflessione un altro tema importante che col quale mi confronto direi quotidianamente quello del controllo sulla legislazione regionale e dico noi a Costituzione vigente
Ci troviamo dinanzi ad una funzione è una prerogativa che quella di controllo sulle leggi ebbene io credo che noi ci dobbiamo il governo si debba impegnare sin da ora
Ad una lettura del centoventisette della Costituzione
Che veda il controllo come controllo motivato esplicitato per le ragioni di legittimità e non come talvolta avviene con un semplice e generico richiamo
A prego all'articolo ottantuno che in quanto tale è un serbatoio che può venire tanti contenuti allora io per primo mi impegno
A sollecitare
Alle amministrazioni di settori di settore rilievi ove ce ne siano che tocchino effettivamente contrasto con le leggi quadro con le leggi statali ma per argomenti di motivata difformità non di generica in opportunità o
Anche legittimità indimostrata immotivate scusate la franchezza di queste mie osservazioni ma l'esercizio delle funzioni di controllo che nel consiglio dei ministri propongo
O ad ogni seduta vede spesso la mia difficoltà di accogliere proposte di ministeri di settore fondate non sono rilievi motivate ma su generiche censure di violazione della Costituzione
E questo è un altro problema
Terzo ulteriore aspetto ulteriore aspetto eh
Un tema ed è l'ultimo che vorrei toccare
Di grande delicatezza un tema di grande delicatezza e quello della
Immagine e presenza del mondo regionale nell'ambito comunitario è un tema su cui come sapete
Il ministro Masera Iddio nell'ultima Conferenza Stato Regioni abbiamo espresso le nostre personali valutazioni vi è un tavolo di
Coordinamento e di collegamento
Che è in piedi con il ministero degli esteri io non sono oggi in grado di anticipare una soluzione esaustiva e forse soddisfacente per le regioni
Sono certamente in grado di assicurare che l'impegno vi sarà per trovare una soluzione che assicuri una rappresentanza regionale nell'ambito comunitario non sappiamo ancora
E non abbiamo ancora definito che tipo di rappresentanza
Ma una ricognizione comparata ci mostra che il problema molti in tutti direi gli altri Paesi è stato affrontato e qui forse è stato affrontato sinora un po'meno allora l'impegno è per arrivare ad una soluzione ripeto vi sono delle posizioni ancora non collimanti
Sulla soluzione finale ma il tavolo di coordinamento che è stato aperto è un ulteriore sforzo
E un'ulteriore dimostrazione della buona volontà che il Governo ha di toccare anche questo che fino a ieri era considerato un un problema assolutamente difficoltoso è assolutamente spinoso vi ringrazio
Grazie anche al ministro Frattini abbiamo qualche tempo non molto calendario prevedeva il termine lavori tredici e trenta credo che possiamo sfondare di una decina di minuti per il dibattito innanzitutto la parola al presidente Bersani dell'Emilia Romagna
Degli aspetti istituzionale costituzionale si parlerà ancora con la presentazione del documento io mi fermo
A qualche punto che riguarda diciamo negli aspetti finanziari e di bilancio cercando interloquire in particolare
Con l'intervento del ministro Masera anche perché lo conosciamo ormai per un omonimo ferme convinzioni e quindi vorrei cercare diciamo di orientare queste per le condizioni indire convinzioni violazione un po'più favorevole alle nostre tesi allora che il federalismo fiscale sia desiderabile mi pare che siamo d'accordo tutti
Che sia desiderabile anche perché è una risposta adeguata in temi del risanamento
Dobbiamo essere convinti tutti perché nessuna regione credo dotata di buonsenso proporrebbe soluzioni che non si candidasse va a risolvere meglio problemi nazionale
Noi abbiamo ci siamo detti quand'è che una cosa si chiama federalismo fiscale
Quando mette in equilibrio la responsabilità di una regione e la corresponsabilità di una regione una politica nazionale quindi quando c'è un equilibrio fra unico grande significativo contributo autonomo regionale e una compartecipazione tutto il resto può esserci ma è un corollario di questi due pilastri
Non si può avere tutto subito bisogna fare i primi passi perché è farlo tasse difese perché qui benissimo allora vediamo quali sono questi primi passi
Si vuole il Governo vuol chiedere una delega al Parlamento per studiare fare introdurre un un tributo autonomo regionale
Si vuole cominciare da una minima compartecipazione di con minima compartecipazione uno dei grandi tributi nazionali e a questo Stealth contempo si vuole aggiungere un po'di benzina poi benissimo siamo qui tutti ragionevoli
Non si può dire signor ministro che il passo avanti è stato superiamo i trasferimenti alle Regioni perché è un passo ambiguo
è vero che a un passo positivo ma ci consegni un assetto della finanza regionale
Tutto basato sulla benzina sul bollo
Va bene noi abbiamo il caso di una istituzione vorrei sapere se in qualche parte del mondo esiste
Tutta l'Olgiata quanto a finanza sull'alleanza di un consumo vorrei che capire dal punto di vista ecologico questo che ha lassa dissenso dissenso possa avere
Quindi il nostro timore non è che questo sia il primo passo verso la statua che sia l'ultimo passo
Verso la cancellazione di una prospettiva di federalismo fiscale e che cioè il mare di benzina si è chiuso sopra la nostra testa
Primo punto secondo punto benissimo un'impostazione chiede la delega per dei trasferimenti di funzioni
Benissimo
Benissimo anche che si trovino meccanismi procedimentali per coinvolgerci meglio ancora se solo con l'occasione ecco mi permetto un suggerimento si rilancia il tema del federalismo fiscale perché bisognerà vederlo come finanziarla questa cosa qua
Meglio ancora se ci fossero blocchi organizzi di materie io ricordo una battuta dopo col coso segretario Giarda quando mi disse ma pensiamo a qualcosa sui trasporti violetto ANAS no dice ferrovie concesse si ecco
Dico per scherzare ma non tanto per scherzare
Attenzione che se ci crediamo in questo meccanismo beh non potete immaginare delle soluzioni
Che alla fine non colgano anche esigenze primarie
Percepite dalle popolazioni dalle amministrazioni
Ogni ufficio tecnico di una provincia in grado di progettare un ponte di farlo e di appaltarlo se ci fossero norme sugli appalti un po'più chiare ma questo non sono chiare per nessuno
Ecco
Quindi cerchiamo di come dire di vedere se veramente abbiamo questa intenzione anche rispetto alle noci che vogliamo rompere noci difficili no si fa prima con le ferrovie concesse
Anche perché voglio vedere come si finanzieranno come si chiuderanno i buchi e così via mentre invece dove magari c'è da rinverdire una politica di investimenti si trovi il modo di farla rispuntare al centro consentitemi anche queste
No salvo poi dire che però gli unici efficienti nel fa all'investimento i a consuntivo sono stati gli Enti locali
Comunica sul Po parlando di di regioni quindi cerchiamo che su quel però detto questo la vera preoccupazione è che né interessi né a se questo meccanismo di delega c'è una prima partenza
Sul trasferimento delle delle leggi che viene fatto un poco il trucco anche quei
Tanto c'è una nei mesi storiche ecco finalmente si riconosce che i parcheggi non deve fallire non si devo far da Roma no
è Roma deve farla giustizia che sarebbe meglio che funziona su un po'di più
I parcheggi dovremmo farli noi però voi ci passato una legge che ha già carica di tutti i suoi limiti di impegno da segnati parcheggio da fatto si badate delle Lezzi sulle quali ci sono rigidità storiche la Marcora riscosse e quindi limiti di impegno impegni decennali tutto quindi
Diciamo un po'dei vuoti a perdere no non è che si stia pensando e così rilanciamo la nuova politica dei parcheggi eccetera certo oppure la nuova e ci lasciate queste cose ma dico
Va bene anche questo
Però se avete detto che si faceva mi è parsa intervenuta appare
Tanto costano tanto vediamo con la benzina
Non sto andando in particolare i nove signor ministro purtroppo non avendo le carte eccetera simuliamo dal basso quindi a volte non ci si intende perché però io le dico che comunque lo prendiamo il ragionamento il risultato è questo trasferimento a una sottostima
Si convinse a Remo per il blocco delle leggi trasferite compreso il fondo ottengono trasporti eccetera che su scala nazionale mancano quattrocento cinquecento miliardi
E ha aggiunto al fatto che ci togliete l'ariete lo passate alle polizze poi dite che questo viene compensato dal venti lire obbligatori sulle discariche non tornano questi con non è così quindi si fa quattrocento più altri quattrocento circa qui ci sono ottocento miliardi che mancano attenzione mancano mentre ci date delle rigidità è vero che si approvi vincoli di destinazione ma se poi ci mettete i limiti di impegno
Quindi questa compressione delle risorse andrà sulle diciamo flessibilità residue delle politiche regionali
Perché doveva pagare le rate dei parcheggio o o del o o o della Marcora dove vado a comprimere se ho cento miliardi nell'Emilia Romagna riscontare comprimere diciamo il nome per esempio agricoltura
Per esempio sociale per esempio formazione professionale per esempio servizio articoli prese allora lei ministro potrà dirsi e io accetto questo ragionamento
Non si fanno non c'è in Italia che al debito pubblico quali che stan bene quali che sta male c'era posso obiettare in questi anni l'avete tenuto abbastanza sotto controllo la finanza regionale e locale non sarà quali punto di sfondamento questo me lo dovrà riconoscere però sono anche risposta dire va be'ragazzi non è che possiamo fare qui sesta in periferia e stringe al centro
Però allora chiamiamo le cose col loro nome
Si vuol dire che c'è da tagliare ottocento miliardi non si dice che si fa bevuto apparsi getterà taglia Buseto miliardi andiamo i Stato-Regioni e discutiamo vediamo un po'e poi si va a dire finisse che l'Italia Mina dei coltura
Non che scatta il meccanismo della polvere sotto il tappeto e tutti gli agricoli che corona come dicono per carità al trasferimento di funzioni
Per carità e così turistici e così com'dicono queste perché voi incentivato un meccanismo un riflesso condizionato per cui ogni potere che passa è una sofferenza non dichiarata inespressa questo crea sfiducia rovina il percorso che stiamo facendo
Guardiamoci in faccia diciamo gli agricoltori che ci saranno quattro trecento bambini miliardi ne voglia di acqua esto o che cos'altro vogliamo dire assieme
Oppure mettiamoci una pezza
Mettiamoci una pezza riconsiderati il tema del diesel per favore non sottrae terrò la benzina che dava il suo arrivo anche delle cose molto voglio dire molto semplice molto banale e ancora la sanità e chiudo il fondo è sottostimato
Ma io adesso non mi occupavo di questo io voglio dire
Con le risorse che ci sono e sono scarsi
Bisogna cercare spendere al meglio noi abbiamo dei meccanismi di riparto di queste risorse io lo dico perché sono dei danneggiato il sorriso
Che creano un meccanismo che distrugge i servizi dove ci sono senza creargli là dove non ci sono una quota capitaria indistinta può essere potabile sono in una fase espansiva della spesi
Non c'è Paese al mondo chiusi questo criterio e ci sono gli anziani e ce lo stupro dei servizi ci sono tante cose da tenere presente
Lei dice signor ministro dice una cosa verissima dice ma quando dobbiam pur occuparsi anche del del del personale pubblica di questi trasferimenti qui bisogna accompagnarli con delle misure molto difficili perché lo possiamo che un pane da un chilo divisi in due poi passa agli atti
Per per per metà perché poi diventa questo il famoso d'accordo io le faccio notare che di fronte al tema della sanità per esempio
Mentre noi diciamo il contratto non considerate lo nel fondo che già sottostimato no voi dite no lo mettiamo nel fondo e noi non siamo d'accordo mano dividete per quota capitaria anche il contratto
E come facciamo voglia Cammell Ari dipendenti pubblici da dove sono laddove non sono
Si chiede che questo o volete lasciare dei residui di rendita di posizione a chi ha meno il problema del conta cioè qual è la ratio di questa cosa
Questo significa andare una linea che distrugge Lippi i servizi dove ci sono e allora otto messo un po'troppo di calore mi rendo conto ma siamo in giornate abbastanza abbastanza decisi bisogna farsi e discorsi di carità
Bisogna dirsi comincia alle Regioni non vogliono essere tappeto si mette sotto la polvere non pretendo neanche di essere l'unica diciamo che stan bene in un Paese Ca'cariche che c'è un problema
Ecco cerchiamo di mettere anche nella stato regioni su base di questo genere di parità di discorso comune il ragionamento perché tutti voglia far funzionare meglio sto Paese
E aggiungo vorremmo che diciamo il buono che c'è in questa finanziaria che ci sono delle cose buone non fosse divorato
Da cose negative che rispondi inficiare anticipassi ulteriori grazie
Grazie
L'assessore Bonadonna del Lazio chiedo tempi possibilmente stretti l'elenco degli iscritti è molto lungo i tempi molto più ristretto
Sì io molto brevemente anche perché vorrei attenermi grosso modo alcune volte il presidente Formigoni indicato come il quadro politico
Io voglio segnalare qui poi credo che lo faremo anch'con altri colleghi anche negli altri gruppi di lavoro
Una questione che sta anche nel documento
Oltre che nell'introduzione
Mi pare che essa si possa registrare
Attraverso anche interessanti contributi dei ministri
Ma una sorta di fuga dalla realtà sociale
è un tuffo da una parte nel politicismo dall'altra parte in una concezione ragioni Istica del Governo
Lo stesso principio di sussidiarietà
A piena istituzione sovrane unite da trattati
Non mi pare che la Costituzione della Repubblica sia questa corsa mi pare che sia un'altra
E da questo punto di vista io vorrei che noi riflettessimo proprio perché poi si tratta di intervenire
Nel merito della organizzazione dalla Conferenza Stato regione nel metodo dal rapporto tra governo Parlamento tra giunte e consigli
Vorrei che uscissimo da una ambiguità in cui facciamo finta di usare il termine al regionalismo il termine del regionalismo forte qualificato il termine federalismo un poi accompagnato dall'aggettivo cooperativa Unitaria fede e solidale come se fossero tutti i termini intercambiabili nomina assunto conseguenze avrei Rummo non è vero che l'una cosa e l'altra sono le stesse cose allora bisogna parlare con chiarezza
Proprio perché bisogna parlare con chiarezza e mi pare che il presidente dalla regione Emilia sia entrato con i piedi nel piatto su una serie di questioni di merito che non riprendo io voglio segnalare tre questioni su cui dal mio punto di vista se un dissenso netto
Attiene questo questo dissenso attiene alla impostazione politica ma anche al documento
Da una parte non mi convince
E io faccio parte di una Giunta non
Non mi convince il taglio complessivo del privilegio degli esecutivi dir rispetto alle assemblee elettive
Io credo che questo non sia una garanzia di governo credo che questo sia una garanzia forse di Pseudo efficienza ma non di governo
Non mi convince
L'affermazione anzi c'è un dissenso profondo su questi l'affermazione circa la trasformazione dello Stato da Stato delle autonomie a Stato federale e gli esempi che fornì Rigoni ha portato a sostegno di questa tesi esattamente contraddicono la Seles la sede alla alla tesi stesse
Tutti gli esempi di Stato federale a cui giustamente si fa riferimento sono il risultato di preesistenti stati staterelli lei
Cose di questo genere che hanno portato in una spinta alla unificazione alla costruzione delle forme federali
Dallo al Regno Unito alla agli Stati Uniti d'America la Germania alla Germania federale non è dato nella storia
Che avvenga il processo inverso poteva essersi opzione alternativa
Nel mille ottocento tra il cinquanta e il sessanta l'alternativa di Catania capo ultrà che era dai gli staterelli alla allo Stato italiano federale fare federale alla Federazione
Di Catania ma oggi non siamo a questo la storiaccia prodotto in un altro modo e la Costituzione repubblicana frutto di una vicenda che non è stata una vicenda da poco non mi pare che sia tale vicenda abbastanza incisiva nella costituzione formale e materiale di questo Paese eh beh ci consegna uno Stato unitario ci consegna uno Stato unitario delle Autonomie parte da questo punto di vista il lo sbocco federale e esattamente uno sbocco di grave
Come dire denso di pericoli tant'è che si si preoccupa ci si preoccupa
Per un verso di parla di sussidiarietà in maniera impropria in questo caso a mio avviso per un altro verso di temperare questo federalismo
Questa questa conformismo leghiste aiutiamo anch'ancorché connotato di democrazia di democratici ISMU di sinistra
Sì che immediatamente vuol dire ma badate bene si tratta di federalismo cooperativo unitario solidale
Ma se c'è uno Nommo stato delle Autonomie che che che prevede tutto questo mi pare che il si tratta di lavorare nel merito dell'articolo dice centodiciassette dalla della Costituzione mi pare che si tratti di con compiere completare il processo
Regione all'ISPI quindi avviato avviato nel settanta terza questione che è conseguenza di questa impostazione non a caso poi il presidente dell'Emilia ma penso che altri ne ne parleranno
Da per questa via si va Almost vuota mento dalla prima parte dalla Costituzione
Si va allo svuotamento dall'articolo tre della Costituzione e se e si produce una combinazione esplosiva pericolosa io vorrei che su questo riflettessimo da una parte tra centralismo che rimane che rimane che rimane e in un Paese con due milioni di miliardi di debito pubblico io voglio capire
Come si sposa questo disegno che in qualche modo io definisco come Ernesto Rossi avrà l'avrebbe definito aria fritta
Ma pericolosa
Con no il il federalismo quindi centralismo federalismo privatizzazione se terzo aspetto per cui quarto aspetto svuotamento dalla funzione pubblica e quindi delle funzioni statali e progressivo trasferimento di funzioni statali al mercato e quindi di funzioni connesse alla dettato dall'articolo tre che impone Annoni
Res pubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono lo ha uguaglianza dei si tra i cittadini quindi quella progressione porta allo svuotamento
Ultima definita mi pare
Dai ministri che sono intervenuti a dal dal ministro Masera in modo particolare ma anche nelle nelle cose che avevo sentito all'inizio che cosa la definizione di uno stato sociale minimo
Nel momento stesso in cui si fa questa grande polemica contro l'assistenza e contro l'assistenzialismo la definizione di uno stato sociale minimo è esattamente la riproposizione di uno Stato in cui c'è il mercato e quel poco che si deve fare si fa in termini di assistenza
Io vorrei che ha quelli più giovane di me non solo ricordano ma io non lo ricordo ancora
E sono rimasto impressionato dal fatto che alcuni Comuni compreso il Comune di Roma
Sotto un altro nome Maggia lavorano alla ricostruzione degli hakka
Degli enti comunali di assistenza per potere fornire appunto ai poveracci quello che la Costituzione loro riconosce come diritto grazie
Grazie
Io devo io devo assumermi il ruolo ahimè antipatico ma necessario di portare rapidamente alla chiusura del dibattito anche perché gli altri workshop hanno terminato e ci sono le incombenze previste dal programma per cui
Per niente l'assessore Colangelo della Basilicata il presidente Rastrelli dalla Campenni no pregando di limitare l'intervento ai quattro minuti non oltre precisando che non ci saranno repliche perché i lavori proseguono oggi pomeriggio alle quindici con il confronto regioni governo in cui tutti i temi trattati
Avranno o cercheranno di avere una loro sintesi grazie
Starò nei quattro minuti Presidente forme nel senso che vorrei approfittare per l'attenzione che mi pare positiva oggi
Le spalle dello governo stanno prestando alle nostre osservazioni proprio per col per suggerire loro ulteriori terreni su cui nei prossimi giorni si possa lavorare sul testo della Finanziaria
Si è inteso fin qui al di là delle cose già dette che il nodo che più sconcerta in questa finanziaria è il nesso che esiste che si stabilisce oggettivamente e contraddittoriamente tra l'articolo sedici all'articolo diciassette cioè tra la ripresa in grande del discorso lasciato fermo dal seicentosedici e l'avvio di quello che cominciamo a chiamare il federalismo fiscale dove noi ci troviamo dinanzi ad una rappresentazione io dico sconcertante
Di una apertura sin troppo incoraggiante della costruzione dello Stato delle regioni e delle Autonomie e dall'altro dalla messa in campo di un meccanismo così gracile
Così poco probabile che tutti sono preoccupati e tutti temono che la situazione addirittura rischi di evolvere in senso negativo è bene se è vero che e sono confermate le premesse di un ragionamento dialettico tra Stato e autonomie
Che noi dobbiamo mettere in piedi un sistema che debba coniugare autonomia tributaria e autonomia finanziaria
E che certo non vuol ridurre l'autonomia finanziaria una semplice caduta dei vincoli di destinazione dei fondi non credo che sia quello ebbene io credo che occorra intervenire decisamente su questi due articoli io leggo nell'intervento del ministro Frattini
Già una risposta positiva una volontà di intervenire sull'articolo sedici quando meno per raggiungere precisazioni più impegnativa e più stringenti anche forse temporalmente un po'meglio definite circa il procedimento con cui sia si attuerà questo ultimo questa uno uno stadio dei trasferimenti alla competenza
Ma sull'articolo diciassette ministro Masera io credo qui dove si appuntano di più le nostre preoccupazioni occorrerebbe una sua attenzione un suo impegno a lavorare sul testo perché nell'articolo diciassette letto dal punto di vista delle regioni si assommano tutti gli aspetti negativi delle politiche regionali e cioè i divari territoriali
Le rigidità dei ritmi di crescita delle politiche regionali
E la grave incertezza sulla credibilità delle politiche di investimento a carattere pluriennale ecco perché si è detto negli interventi dei presidenti e dei colleghi assessori che noi vogliamo discutere sulla natura e sull'entità della compartecipazione ai tributi ma vogliamo discutere anche nove regioni del Sud uno dei Co. alla Presidente Formigoni sulla necessità che vi siano meccanismi di incentivazione dell'efficienza della spesa anche nel non siamo per una partita a somma zero
Riteniamo che le regioni che vogliono esser regioni d'Europa devono concorrere alla crescita dell'economia nazionale oltre che al suo risanamento ma voglio dire al ministro Masera lei sembra proponibile il quarto comma dell'articolo diciassette
Si può dire in una finanziaria dove è già chiaro che la sono Lombardia viene remunerata dal tributo della benzina
Se il potere che si provvederà con eventuale anticipazioni dati e dal Tesoro Masi invito ma sarà che sa cosa sia fare i bilanci come fanno i bilanci e le regioni
Credo che sia più che razionale ipotizzare un emendamento che trasformi l'articolo diciassette e a mentre punta il ministro mi consenta
Che istituisca presso il ministero del Tesoro il fondo di anticipazione di ammontare pari alla differenza presunta secondo che autorizzi il ministero del Tesoro a disporre trasferimenti trimestrali da questo fondo terzo che autorizzi infine le regioni a iscrivere nella parte di entrata dei bilanci beh previsione per le per l'esercizio del novantasei con voci così denominata la sperimenta eccetera eccetera questo significa anche garantire la continuità
Stessa e la credibile l'attendibilità stessa delle delle della manovra finanziaria delle politiche di rilancio delle regioni quando infine e chiudo al tema della formazione di e la gestione del fondo di perequazione
Io io credo che qui si apre un discorso ulteriore data da sviluppare non solo tra le Regioni e lo Stato ma forse anche fra le Regioni
Perché forse non è la stessa cosa dal punto di vista della costruzione del modello di federalismo nel quale siamo impegnati il fatto che il fondo di perequazione sia gestione centrale o sia gestione interregionale
Credo che sia qui anche la qualità del terrorismo cosiddetto cooperativo come dice bene il ministro Frattini che vogliamo che vogliamo costruire e credo infine e chiudo che sia anche questo un tema di grande attualità politica se è vero che tra le sette grandi questioni che il presidente Dini oggi ha richiamato c'è proprio ma costruzione di questo nuovo rapporto tra Stato e regioni
Una brevissima comunicazione perché io mi trovo in una condizione particolare il pre sono stato durante il governo Berlusconi sottosegretario al Tesoro
Incaricato dal attuale presidente del Consiglio allora ministro del Tesoro di seguire alla Conferenza Stato Regioni
E mi ricordo perfettamente lo stato di sofferenza che i problemi da regioni venivano portate visto urbani a quel tavolo
O questi cent'anni non nella fino ad oggi
Adesso mi trovo per quelle combinazioni dalla politica a adesso all'altra parte
Va sorveglia dal rettore Campania e ho potuto rendermi conto della difficoltà operativa quindi come prima mia considerazione questi molto bene l'intervento propositivo dei presidenti delle regioni
Non sono affatto raccordo con l'assessore dalla Regione Lazio che ha parlato prima che ha sminuito questa funzione
Che vige viceversa è vitale ringrazio il governo e del ministro Frattini in modo particolare per l'attenzione che il problema regionale che stiamo vivendo una nuova veste pone oggi nel complesso delle istituzioni
Priore l'acqua dal ministro Frattini mentre si procede in questa grande
Proposizioni da un lato a legislazione invariata poi come proposta per la modifica della costituzione cerchiamo di fare in modo che il presidente regioni possono svolgere il loro compito è loro dove io mi sono trovato dinanzi a due casi che va l'avvitamento enuncerò il primo erogazione abusivismo edilizio una norma sulla sull'urbanistica
Che ha visto una opposizione al governo
Sulla quale ho pregato il ministro Frattini che ha prestato tutta la sua attenzione
E il ministro Paolucci che abbia dato la sua disponibilità nell'approvazione di questa legge
Mi sono trovato dinanzi a funzionare che hanno completamente invertito nel documento ufficiale la posizione del ministro Frattini alla posizione questo Bonucci
Prima votazione quindi fra mare e lago grazie
Cercare di fare in modo che quando c'è una potestà legislativa riconosciuto alle Regioni se a meno che non esista motivi di legittimità palesi essi lascerà libertà l'autonomia fatti riconosca
La seconda questione riguarda la corte dei conti
Non sono ancora entrati in funzione che già il procuratore generale
Mi comunica che su dodici mila casi di dipendenti dalla Regione non c'è un solo caso che si ascriva allarga normalità
Amministrativa e mi da sessanta giorni di tempo per ricondurre in pristino la situazione complessiva
Decorsi sessanta giorni è arrivato il documento di quantificazione per cui tra qualche giorno chi vi parla sarà iniziato di reato danno del patrimonio lo Stato con tutte le conseguenze
Allora se sposa sul piano operativo mentre facciamo tutto queste operazioni se loro usciamo un attimo a riconoscere una funzione particolare
Ai presidente Havel giù dal giunte regionali che hanno tanti compiti da svolgere tante responsabilità e noi le diamo il fallimento
Il precostituito Jorge successivo operazione
Il sistema maggioritario ha determinato in questo momento una personalizzazione di cuoio della carica istituzionale
Le giunte voci che hanno più giunta di centrodestra ottenuta di centrosinistra Sitam aggiunto Formigoni il punto a Badaloni
Brutta restarci
Oggi questa responsabilità personale e ci induce a chiedermi di essere protetti almeno per la parte che riguarda i nostri compiti istituzionali
Mentre si modifica il diritto è la normativa cerchiamo di impostare il discorso in modo tale che ci sia una tutela per azioni che sono obbligate doverosa mancando le quali il nostro fallimento ed ha sancito
Il presidente della Regione toscana è quello tra Regione Lombardia di raggiungerci sul palco per la relazione
Sintetica del lavoro dei workshop
In attesa che arrivino intanto do la parola all'assessore regionale alla sanità della Regione Veneto
Che ci riferisce sull'esito di questo corso
Mi pare che questa debba essere una una relazione molto breve e molto sintetica che richiama i punti
I punti cardine del lavoro e dello IOR shop
Allora io parto da fac sostanzialmente tre osservazioni sulla sanità uno sui servizi sociali una sulla politiche ambientali sulla sanità
Il l'affermazione centra la la prima affermazione è stata che in questo settore ore le regioni stanno facendo un grosso sforzo insieme connesse alla sanità per il rinnovamento del sistema in Italia rinnovamento peraltro che in linea con quello che sta succedendo in tutti i paesi sviluppati che si sono posti il problema di questa riforma per le restituì le finanziarie per il progressivo aumento della domanda dovuto all'invecchiamento della popolazione per l'incremento delle aspettative in termini di qualità dei servizi
Per i crescenti dubbi sulla reale utilità di molte forme di assistenza
Per l'incremento dei costi dovuto al massiccio ricorso alla tecnologia in controtendenza rispetto a tutti gli altri settori produttivi dove l'innovazione tecnologica determina aumento dei rendimenti e diminuzione dei prezzi
Questa riforma del sistema sanitario consiste principalmente nella aziendalizzazione delle strutture di Offerta nell'adozione di sistemi di remunerazione basati sulla valutazione dei risultati effettivamente conseguiti nella attivazione di dinamiche competitive tra erogatori di servizi in ambito di mercato regolato per cui secondo passaggio la regionalizzazione e l'aziendalizzazione vale a dire la disaggregazione verticale del servizio sanitario nazionale in altrettanti sistemi regionali di aziende sanitarie guidati da una holding di proprietà della Regione che risponde sia dei risulta atti chiede l'equilibrio economico del sistema sanitario regionale tutto questo all'interno del principio di sussidiarietà e della come dire valorizzazione di un sistema NARS sanitario nazionale che deve garantire uguali livelli di assistenza questa riforma di carattere giornalistico ed aziendalistico del servizio sanitario nazionale può a realizzarsi con più talmente solo se sarà contestualmente realizzata anche la riforma federalista a dello Stato in questo contesto c'è stato un dibattito peraltro molto appassionato
E chi ha visto anche una diversità di opinioni sulla introduzione nei criteri di rito di riparto del fondo sanitario nazionale di una accenno di federalismo alcuni dicono fiscale qualcuno dice solidale su questo aspetto il dibattito è ancora aperta e non siamo addivenuti ad una a come dire conclusione definitiva
Ed è un dibattito che per certi aspetti il ministro sta continuando che i miei colleghi perché comunque all'interno di una decisione che le Regioni hanno preso che il riparto del fondo sanitario nazionale non avvenga più soltanto con quel col metodo che viene definito della quota capitaria e si superi questa modalità
Per quanto riguarda
La parte relativa alle politiche socioassistenziali sono state richiamate richiamati tre aspetti riconvertire l'intervento assistenziale un intervento di sostegno diretto del singolo e della famiglia
Passando da un sistema di tutele ad un sistema di opportunità secondo affermare la centralità dei comuni e delle comunità locali
Nell'organizzazione e nella gestione delle politiche sociali sul territorio terzo la necessità di istituire un coordinamento strategico fra Stato Regioni Province e Comuni sul piano della programmazione
Per quanto riguarda le politiche dell'ambiente intervenuto in particolare il ministro
E tre sono stati i punti di confronto la ridefinizione del ruolo e della responsabilità delle regioni
La urgente la necessità dell'attivazione della Agenzia regionale protezione ambiente soltanto cinque regioni hanno già realizzato questa struttura
Una richiamo forte del ministro sull'opportunità dell'utilizzo dei finanziamenti derivati da dalle tasse sugli spalti tu dei rifiuti orientato alla protezione ambientale
Grazie
Grazie per questa relazione
Chiederei adesso a Roberto Formigoni e il presidente della Regione Lombardia di riferirci sinteticamente sull'esito dei lavori del primo workshop quello dedicato la finanziaria
Sì molto sinteticamente non so che tempi ci siamo dati ma certamente io stavo all'interno di questo anche perché
E l'uomo sciocco a cui ha partecipato il ministro Frattini credo che sia interessante per tutti sentire le risposte del governo ai temi che noi gli abbiamo sottoposto in particolare è stato sottoposto è stato sottoposto all'attenzione del governo il documento preparato dagli assessori al Bilancio direi se si può tentare una
Un un un un una una sintesi e anche un giudizio su quello sul tipo di lavoro che è uscito c'è mi sembra di poter dire una forte convergenza tra
Regioni o perlomeno presidenti di Regioni e governo o per lo meno i ministri che hanno parlato ma la distinzione e più tardi termini che non effettiva sui principi cioè la convergenza sulla necessità di ridisegnare un nuovo sistema distributivo dei poteri tra amministrazione centrale amministrazione locale
Fondato sul principio di sussidiarietà organizzando attorno al principio di sussidiarietà sia la redistribuzione dei poteri Stato regione comuni province sia una nuova organizzazione per quanto riguarda l'Unione europea
Ancora
Piena condivisione sulla necessita di realizzare il massimo di vicinanza possibile tra chi amministra e chi ha amministrato
In terzo luogo la convinzione questa mi sembra particolarmente importanti che una serie di riforme sostanziali materiali possono essere realizzate a Costituzione invariata
Il governo ha recepito che l'intenzione della delle regioni da questo punto di vista non è quello di forzare ora
Una una rivoluzione di tipo costituzionale ma di cominciare con l'applicazione delle norme esistenti che già ci permettono
Parecchia più iniziativa di quella che finora si è stata concessa
Che cosa propone il Governo da questo punto di vista in termini concreti per realizzare assieme alle regioni il federalismo possibile oggi
Il governo ha sottolineato il punto della delega che è stata inserita nel collegato nel collegato alla Finanziaria che ha manifestato la propria intenzione poco impegno di dare pieno su gruppo a questa delega compresa nel collegato a finanziarie ha proposto una forza tutto della Conferenza Stato-Regioni che vada nella direzione di monitorare le funzioni trasferite
E di potenziare e complessivamente la struttura in modo che la Conferenza Stato-Regione diventi realmente cioè il luogo dove si forma assieme la volontà dello Stato delle Regioni tra l'altro devo segnalare che nel protocollo di accordo intervenuto la settimana scorsa si è trovato per la prima volta il modo di trasferire al Parlamento ufficialmente il parere delle regioni
Sulle varie proposte che il Governo contiene siamo ancora lontani questo diventa argomento interessante per i lavori dell'assemblea plenaria o comunque veri tempo che abbiamo da adesso in poi siamo ancora lontani nell'attuazioni pratiche le regioni hanno manifestato il proprio disagio il proprio di tutto perché nelle iniziative concrete la finanziaria che aveva suscitato speranze in ordine
Alla all'ottemperando tutto alla presi in considerazione di alcune norme di federalismo in realtà finito soltanto con la con l'aria le regioni qualche compito antipatico in più che le Regioni non più per anno penso al tema della benzina nonno per sottrarsi alle proprie responsabilità ma perché significherebbe compromettere grave intera concezione stessa di autonomia e di federalismo che noi intendiamo portare avanti direi concludendo e rimanendo quindi nei tempi assegnati che questo è il il tema di di di di maggiore distanza tra il Governo e le regioni passi avanti quindi
Sulle intenzioni comuni sui principi su cui fondare il federalismo distanza sulle attuazione pratica
Bene presidente allora
Alla completiamo il quadro diciamo di informazione reciproca con una breve relazione sul workshop relativo alla comunicazione istituzionale all'informazione pubblica Vanino Chiti regione capofila sui Toscana grazie
Alle Regioni hanno presentato in questa iniziativa un
Non soltanto un giudizio di insoddisfazione sullo stato di cose esistenti nell'informazione
Radiotelevisiva nel servizio pubblico radiotelevisivo diciamo il centralismo
Che
Che esiste nell'organizzazione anche della RAI
E il ruolo
Non incisivo
A volte neppure riconosciuto
Regioni
E ancora l'esigenza di una valorizzazione di un'autonomia
Le sedi RAI regionali
Su questo giudizio che le regioni danno non potrei dire che nel incontro di stamani si sia registrato una condivisione da parte dei responsabili del Governo o della della presentanti
Dell'azienda
Noi poi abbiamo presentato dieci punti programmatici per una iniziativa ci sono l'abbiamo chiamato decalogo sono dieci punti sono consegnati nel documento che in cartellina non solo lo stop per brevità ripercorrerli
E su questi dieci punti dell'iniziativa che le Regioni si propongono vi sono stati invece alcuni elementi di confronto che io giudico più utile alcuni anche spazi di apertura abbia tempio
Il
Sottosegretario che era in rappresentanza del ministro Gambino ha detto che nel disegno di legge presentato in Parlamento
C'è una risposta che è positiva sui punti nove dieci il ruolo delle regioni nella programmazione e gestione delle concessioni per il cablaggio e perizie
Vizi
O l'impegno per alcuni canali della cultura tv tematica una funzione di servizio nel rapporto tra amministrazioni pubbliche cittadini
Così come
Il professor Sartori nell'intervento che ha letto data a nome della presidente Moratti a mi pare dato punti di condivisione su alcune diciamo su alcune scelte a breve
Tante che noi continuiamo a mantenere aperto questa è la proposta che che che le è stata avanzata che io ripropongo a mantenere aperto quel nostro Gruppo di contatto con la presidenza dell'RAI per vedere anche qui a situazione legislativa vigente quali sono i punti di un per un verso di un maggiore Rapp otto istituzioni regionali RAI per un altro di spazio e di valorizzazione autonomo maggiore delle sedi RAI all'Iper dovrei
Giornate
Per un altro punto a me pare che sia stato significativo anche la sottolineatura che nel confronto non è che c'è da parte dell'attuale presidenza della stessa presidenza attuale della RAI con la commissione Napolitano c'ha letto professor Sartori una frase per cui la RAI stessa ha proposto alla commissione Napolitano la realizzazione e la trasformazione di una delle attuali reti RAI ira in Rete federalista questo è uno dei punti Forti della proposta dei dieci
Tra i dieci punti è una di quelle è una delle proposte per noi fondamentali dell'iniziativa delle regioni per quanto meno di breve periodo allora
Le proposte conclusi vive credo possono essere queste
Oltre quello di continuare su questi a spetti un confronto immediato con la RAI diritti e vedere come abbiamo detto non un'audizione ma l'apertura di un confronto reale che fino ad oggi non c'è stato con la commissione Napolitano perché sul la realizzazione di una diversa re di una Rai diversa e di una delle reti RAI rete federalista ci sia nel superamento di attuali leggi ma mi ci sia un ruolo
Significativo delle stesse regioni
Il secondo punto di organizzare
Entro la fine dell'anno al massimo entro il mese di gennaio una iniziativa delle regioni in cui si presenti una no tra impostazione su questi temi anche una proposta operativa che posso dire diventare se ce ne sarà bisogno spero di no ma se ce ne sarà bisogno anche
Iniziativa iniziativa legislativa naturalmente ho terminato le Toni ribadiscono anche su questo è stato chiesto un chiarimento preciso al governo non mi pare che stamani si è avvenuto
Ribadiscono anche che vi era stata da parte loro la richiesta ed era stata per un momento in Parlamento l'accoglimento che nella nomina dei consigli d'amministrazione una nomina che non deve essere di una parte chiunque sia questa parte che vince ma deve essere del parla per non di una parte politica ci fosse un ruolo istituzionale anche delle regioni questa proposta che manteniamo diciamo non ha avuto risposta hanno avuto accoglimento
Stamani ma noi la manteniamo ferma perché nella misura in cui vogliamo che non ci siano logiche di parte ma logiche istituzionali per la nomina
Le consiglio d'amministrazione della RAI le regioni andando verso un cambiamento noi ci battiamo per questo dello Stato il voler do anche fare un cambiamento della RAI in senso federalista sarebbe un po'debole se rinunciassero a portare avanti questa loro posizione
Grazie
Adesso pregherei il ministro Frattini di illustrare un po'il il punto di vista del governo sui punti che sono stati raggiunti attraverso il lavoro dei workshop
Nel confronto con le regioni grazie ministro
Sì io dirò sinteticamente che l'obiettivo su cui il il Governo e le Regioni sono senz'altro d'accordo che è un obiettivo di partenza di costruire un regionalismo o un federalismo come si vuol dire di tipo cooperativo cioè mi sembra importante sottolineare il dato della collaborazione e della cooperazione tra autorità centrali autorità territoriali e all'interno del mondo regionale un principio di solidarietà che sia il giusto contemperamento alla regola dell'autonomia e questo ovviamente a beneficio delle regioni che più di altre hanno una necessità di accelerare il processo di sviluppo
Per quanto riguarda il metodo di lavoro come avete sentito nei workshop si è realizzata una sostanziale intesa su alcune linee di fondo cambiare il metodo di lavoro vuol dire
A mio avviso chiamare a partecipare il mondo delle regioni e quindi l'organo che istituzionalmente andrà potenziato e cioè la Conferenza Stato Regioni
Al meccanismo al procedimento formativo delle decisioni che poi si tradurrà in le norme che si tradurranno in decreti legislativi attuando le deleghe che la il collegato alla Finanziaria contiene e quindi direi senza una modifica costituzionale del percorso di realizzazione di un decreto legislativo la Conferenza Stato-Regioni sarà lo strumento il tavolo con cui we le Regioni potranno concorrere effettivamente con lo Stato a realizzare dei documenti che poi saranno gli schemi dei decreti delegati per il trasferimento delle funzioni
Realmente utili l'obiettivo di massima utilità è quello di avvicinare le i centri in cui si esercita la funzione amministrativa la funzione di governo il più possibile ai destinatari di questa azione cioè un'autorità vicina al cittadino vicina al destinatario
Della funzione dell'azione amministrative e di governo questi obiettivi a mio avviso potranno essere realizzati e
Il primo direi esempio chiaro di del nuovo metodo è l'aver fissato insieme governo e regioni alcuni punti che sono i capisaldi di un documento di un documento comune di un protocollo di intesa che da qui noi consegniamo al programma di lavori della Conferenza Stato Regioni e quindi sin da ora fissare queste regole fissare questi obiettivi su cui entrambi concordiamo
Gli obiettivi sono quello di un attuazione secondo le linee che ho accennato della trasferimento per blocchi omogenei di materie secondo le linee del provvedimento collegato alla finanziaria sapete che ci sono materie di grande importanza su cui la collaborazione regionale nella fase definitoria
Delle degli schemi di provvedimento sarà davvero utile basti pensare a materie come il turismo come l'agricoltura come trasporti come i beni culturali poi il
Principio per cui al trasferimento delle funzioni
Dovranno essere seriamente corrispondere il trasferimento dei mezzi delle risorse anche umane quindi una nuova politica di gestione del personale che sia indubbiamente più duttile sia pur nello spirito della riforma del novantatré del Pubblico impiego della pubblica amministrazione indubbiamente per attuare Almè Meglio regione per regione le funzioni trasferite ci vorrà una maggior flessibilità nell'uso delle risorse
E direi soprattutto delle risorse umane perché come si diceva stamani nel workshop questa politica di trasferimenti non potrà accerto trasformarsi in una Poli dica che lasci al centro strutture persistenti ma ormai inutili con una gran quantità di personale destinato all'esubero alla mobilità e negli ambiti regionali carenze di personale carenza di strutture quindi è chiaro che una politica di riforma della pubblica amministrazione dovrà vedere un dimagrimento dello Stato per ogni settore per il quale noi ipotizziamo il trasferimento è chiaro che il duplica mento di strutture sarebbe veramente contrario alla logica del buon andamento della buona amministrazione
Un altro punto essenziale il riordino nelle linee che ho accennato e che il presidente Formigoni ha esattamente riportato della Conferenza Stato Regioni come momento di confronto permanente e il momento anche di produzione di decisioni noi abbiamo sperimentato questo metodo di lavoro già adesso in settori importanti basti pensare al settore
Della applicazione della legislazione per le alluvioni come la Presidente Guerra e i presidenti
Delle regioni ben sanno noi abbiamo prodotto insieme decisioni che hanno Effetto normativo quindi è un primo esempio che sperimenteremo sempre meglio
Un altro punto essenziale è un sistema dei controlli sulle leggi regionali che sia d'ora in poi più aderente allo spirito del centoventisette della Costituzione
Faccio riferimento a una prassi che dovrà sempre più consolidarsi e diventare regola la prassi per cui il rilievo è un rilievo motivato con riferimento alle norme spie che che si assumono contrastate norme di ordine generale dello stato e non il rinvio con il semplice e purtroppo talvolta generico richiamo ad articoli della Costituzione quale l'articolo ottantuno
Lo dico perché nell'esercizio di queste funzioni trovo spesso proposte di rinvio che vengono dalle amministrazioni motivate in modo assolutamente generico
Vi è un ulteriore punto che l'ultimo punto trasfuso in questo accordo in questo protocollo d'intesa punto delicatissimo la presenza delle regioni nella sistema comunitario
Voi sapete che qui il percorso è in più è di abbiamo un tavolo di lavoro comune Governo e Regioni anche qui ci impegniamo io non so dove si arrivi era ci impegniamo a trovare un sistema di definizione della rappresentanza regionale in ambito comunitario
Ripeto non so quale è il tipo di soluzione che adotteremo vi è una richiesta regionale ben precisa vi è una posizione vi era una posizione di parte senza del governo che quell'attuale assai lontana ci stiamo avvicinando la mia personale convinzione è che ci si debba avvicinare sempre di più grazie molte
Grazie e
A questo punto io direi avendo consultato tutti i miei colleghi presidenti che possiamo dare per assunto dalla Conferenza dei Presidenti il documento sul quale la conferenza insieme al ministro Frattini ha lavorato nelle settimane
Scorse
Detto questo però vorrei leggere per correttezza un messaggio che ci ha mandato il presidente Dini
Il quale dice gentile Presidente la ringrazio del cortese invito a partecipare all'incontro nazionale delle regioni per le riforme istituzionali detto l'undici ottobre a Caprarola in quei giorni sarà in visita negli Stati Uniti e non potrà intervenire come invece avrei gradito desidero comunque confermarle che valuto attentamente e l'importanza di promuovere in questo momento un dibattito per le riforme istituzionali
Un dibattito che abbia ad oggetto l'istituto regionale sul quale dovrà attendersi l'insostituibile eventuale intervento riformatore del Parlamento
Vi è gradito esprimere qui la mia attesa per quel contributo di idee di risultati che emergerà dall'incontro e assicuro che saranno oggetto della mia attenzione i documenti conclusivi che vorrete farmi pervenire
A tutti i partecipanti giunga l'augurio di buon lavoro e i miei più cordiali saluti
Ecco nello spirito del lo svolgimento dei lavori della giornata di oggi del messaggio del presidente Dini noi dopo aver ringraziato ringraziando ulteriormente il Governo per l'attenzione che ha prestato e per il fatto di essere arrivato con le regioni a questo protocollo di intesa consideriamo questo protocollo d'intesa su solo come Caprarola un punto di partenza un punto di partenza da cui si dovrà ricominciare domani
E domani ci auguriamo infatti che sapendo che il presidente Dini sarà tornato a Roma
Sia presente nel confronto Stato Regioni che si terrà appunto nella mattinata di domani
Detto questo io credo che a questo punto ci rimanga soltanto lo spazio per organizzarci e per attendere in e cioè il presidente della Repubblica passerà in un attimo la parola Badaloni per i problemi di carattere organizzativo e un arrivederci a dopo
Allora molto semplicemente per motivi di o diciamo così di cerimoniale
Ci viene chiesta la Corte sia di lasciare libera la sala per un quarto d'ora massimo venti minuti questo significa che dobbiamo rientrare esattamente alle sedici e quarantacinque
Per consentire gli ultimi controlli e quindi trovarci di nuovo insieme con il presidente la preghiera e anche poi nel ritorno nel rientro nella sala di lasciare le prime due file
Nel l'ordine in cui sono state definite grazie a tra poco
Signor Presidente delle Repubblica autorità colleghi devo confessare a tutti che provo una grande soddisfazione nel porgervi il saluto della Regione Lazio in questa splendida cornice che abbiamo scelto come sede del nostro incontro
Anche noi vogliamo costruire qualcosa che rimanga
è possibile grazie innanzitutto ad una nuova legge elettorale che dà più forza più responsabilità ai governi e ai consigli regionali
Ma se non prevale tra di noi uno spirito nuovo questa occasione storica rischia di vanificarsi e con essa anche le aspettative di milioni di cittadini che hanno riposto in lui da loro fiducia ne siamo perfettamente consapevoli le regioni a statuto ordinario sono giovani rispetto all'ossatura dello stato tuttavia difficilmente riescono a tradurre la loro freschezza infatti chiaramente percepibili da parte dell'opinione pubblica
Infatti le regioni danno l'impressione di agire sotto tutela
Di non esprimere in effetti una vera e propria autonomia nelle scelte che contano
Nel documento al quale anche la Regione Lazio ha dato il suo convinto contributo queste realtà che qui accenno soltanto sono analizzate compiutamente con altrettante proposte con concrete tese a superare
L'assurda condizione di anonimia politico amministrativa altri illustreranno il documento in questo mio breve intervento di saluto voglio solo sottolineare che nelle proposte che le regioni presentano qui solennemente al Capo dello Stato
Vi è una profonda istanza di etica civile in altre parole e al di là di ideologismi che non hanno più cittadinanza nella nostra repubblica
Le Regioni chiedono allo Stato quella fiducia senza la quale lo sforzo di politici e amministratori finisce per essere vana
Per questo signor Presidente abbiamo desiderato la sua presenza per questo abbiamo voluto dare a questa occasione la cornice di una sobria solennità
Lo abbiamo fatto perché crediamo profondamente in quello che chiediamo ma più ancora crediamo in quello che stiamo facendo sentiamo l'urgenza dei compiti a cui siamo stati chiamati la nostra volontà comune non è l'espressione di un protagonismo giocato sui temi di una vanità effimera al contrario racchiude la legittima ambizione di rappresentare una richiesta che sale dalla base del Paese
Rinnovamento dello Stato si ma anche soprattutto efficienza
I cittadini insomma hanno il diritto di vedere efficaci governi regionali che hanno contribuito a costituirsi con il loro voto democratico
La snellezza delle procedure invece delle infinite trappole burocratiche in cui inevitabilmente incappano anche i provvedimenti più semplici
Il tempo ragionevolmente breve dalla richiesta che l'approvazione di un provvedimento e la sua messa a regime
Questo è il genere di richiesta che viene dai cittadini e questa signor Presidente e la cifra della fiducia che gli organi pubblici possono e debbono guadagnarsi per dare sostanza alla democrazia aggiungo alla democrazia delle Autonomie
Così come lei insieme ai costituenti bene indicaste nella Carta costituzionale
Ma questa cornice di sovranità serve a sottolineare anche un altro elemento fondamentale di questa giornata ed è un ulteriore motivo per cui la ringraziamo di essere qui con noi
E lo stare insieme il parlarsi per costruire un progetto comune
In piccolo l'abbiamo già fatto nella nostra regione abbiamo chiamato intorno alla Giunta appena costituita tutti i Sindaci per capire meglio i bisogni ma anche per conoscerci e da lì è cominciato un commi un cammino che consentirà a tutti di lavorare meglio
Per consentire ai cittadini di vivere meglio il documento che le Regioni hanno sottoscritto ne sarebbe potuto arrivare in altri modi ma noi abbiamo voluto questo
Abbiamo voluto cioè presentarglielo di persona
Non per un arcaico gusto delle cerimonie che non ci appartiene ma per la responsabile consapevolezza che dobbiamo lavorare al servizio delle nostre regioni incerto ma tutti insieme per una Italia migliore e nessuno meglio di lei può essere il punto di riferimento per chi crede con forza e tenacia in questo valore fondamentale grazie
Signor presidente
Le parlò investe enti presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni italiane
Mi unisco alla appello appena fatto dal presidente Badaloni facendo alcune riflessioni sul merito del documento che andremo a consegnarle
L'articolo cinque della Costituzione italiana recita
La Repubblica una e indivisibile promuove le Autonomie
E ancora
Adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
Ecco signor Presidente
Le ragioni sono le regioni sono consapevoli delle preoccupazioni e condividono il monito che e la anche di recente ha rivolto richiamando i valori fondamentali dell'unità della nazione
Le istituzioni regionali posso assicurarlo sono a fianco del capo dello Stato del Governo e del Parlamento nella difesa di questi fondamentali valori
Le nostre istituzioni tuttavia manifestano identica preoccupazione per una vera e piena attuazione del dettato costituzionale in tutti i suoi molteplici ed affascinanti aspetti a cominciare proprio da quell'articolo cinque che ho poc'anzi letto
Ritengo che possiamo essere tutti d'accordo sul fatto che il principio dell'unità nazionale non debba necessariamente trasfondere sì in un modello di organizzazione centralista dello Stato come oggi è di fatto nella realtà
Credo anzi
Che il significato letterale la piena attuazione di quella norma costituzionale consenta di sostenere legittimamente che l'unità del Paese non può accompagnarsi ad un processo di costante e progressivo accentramento di poteri di funzioni
Ma al contrario imponga una reale valorizzazione e difesa delle Autonomie
Questa ad avviso delle regioni è una parte fondamentale e non attuata dell'attuale Costituzione
Questa a nostro avviso e anche una delle cause delle difficoltà in cui si trova oggi il Paese e si trovano le istituzioni del Paese
A ben vedere la valorizzazione delle Autonomie anche il presupposto per l'attuazione di un altro fondamentale principio ispiratore della Costituzione quello espresso negli articoli due e tre cioè la centralità nel nostro ordinamento costituzionale della persona del cittadino
E dei diritti del cittadino
Attuare lo stato delle Autonomie significa infatti portare concretamente il principio di democrazia sino all'interno del singolo cittadino
Nel senso di renderlo pienamente consapevole dei suoi diritti rispetto alle istituzioni e ad un tempo protagonista delle decisioni nell'ambito delle istituzioni stesse lo dice proprio poc'anzi il Presidente Badaloni
Non c'è altra strada per raggiungere questi valori se non quella della reale attuazione dello stato delle Autonomie della riforma in senso federale
Sarà così realizzato anche nel nostro Paese il principio della sussidiarietà che rappresenta oggi uno dei fondamenti dell'unione europea
Sottolineo poi un altro aspetto
Nel passato sono state fatte molte celebrazioni del regionalismo i dibattiti sul Titolo quinto della Costituzione
Poi nel concreto la vita istituzionale ha sempre privilegiato strade profondamente DiVersi
Processi di accentramento nei ministeri di compiti incontestabilmente spettanti alle regioni
L'autonomia è stata quindi trascurata
Complessa violata o ignorata da leggi e da scelte dei governi che ne hanno mortificato di fatto il ruolo
Questo si consenta
Non è attuare la Costituzione della Repubblica
Le regioni recentemente rinnovate nelle loro istituzioni rappresentative vogliono oggi un rapporto nuovo una pari dignità istituzionale con le altre componenti dello Stato
Le Regioni inoltre sono consapevoli che anche per effetto della crisi delle istituzioni centrali l'opinione pubblica guarda ad esse con maggiore attenzione
Questi due motivi stanno a fondamento del documento di proposte che oggi viene presentato
Si deve però sottolineare questo aspetto il documento non è destinato all'archiviazione come di solito in passato è sempre avvenuto e se invece il punto di partenza di un percorso che oggi desideriamo iniziare e che viene non dà una forma ma dalla nostra precisa volontà interiore di partecipare a questo cambiamento
Un percorso che intendiamo fare insieme alle assemblee legislative regionali e qui ritorno al mio appello di stamattina abbiamo bisogno dei consigli regionali
Per portare avanti norme concrete per quelle riforme istituzionali che sono essenziali e dir rimandabili nella prospettiva di un sistema federale destinato a migliorare l'efficienza nel nostro Paese
Le istanze delle regioni sono anche quelle degli enti locali
La protesta dei sindaci la presa di coscienza del ruolo dei Comuni sono in questi giorni al centro dell'attenzione
Non è un fatto casuale
è un altro segnale che la comunità
E le comunità non accettano più soluzioni imposte dall'alto
Ma invece vogliono partecipare di concreto e in prima persona alle scelte
Le regioni quindi non solo condividono la posizione dei comuni ma anzi ritengono che insieme agli enti locali e solo insieme e valorizzando l'autonomia ad ogni livello
Si potrà costruire un nuovo modello di governo per il nostro Paese
Realisticamente la nostra proposta guarda a due momenti
Attuare le riforme oggi possibili e quindi prepararci per proporre nuove riforme
Sotto il primo aspetto la legge finanziaria via prospettive di riforma istituzionale interessanti
Non è invece condivisibile la soluzione proposta per il federalismo fiscale in quanto rappresenta solo un inaccettabile agrario della pressione tributaria imposta agli enti locali
Noi signor Presidente non sappiamo più come rispondere ai nostri cittadini
Il Paese però non può essere veramente rinnovato senza modificare anche la Costituzione
Con questo documento le Regioni vogliono proporre costruttivamente quelle modifiche sulle quali bisogna necessariamente cominciare a riflettere per non restare indietro rispetto all'Europa
è indiscutibile infatti che tutte le democrazie europee quelle più recenti come le più antiche si muovono a grandi passi verso trasformazioni istituzionali caratterizzate da una forte articolazione autonomista e da una chiara connotazione federalista
Questo senza assolutamente rinunciare all'unità
L'Italia ripeto non può rimanere estranea a questo processo
Il principio di solidarietà tra la realtà economicamente solida e le regioni svantaggiate
La valenza nazionale del problema del Mezzogiorno la salvaguardia della peculiarità politico istituzionale delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome questi sono tutti punti fermi della proposta che oggi vi offriamo
La riforma però si fonda i mira soprattutto a dare un ruolo nuovo e determinante per il governo del Paese a tutte le Regioni senza distinzione
Sopra ogni cosa però si impone la necessità di rendere il cittadino e la comunità regionale protagonisti di un assetto dell'Italia più moderno ed europeo
Ora vorrei elencare velocemente i punti salienti tutti questo documento il primo riguarda in Senato o la Camera delle Regioni
Come Diretta espressione delle istituzioni regionali
Quindi la diversa più chiara distribuzione dei poteri legislativi di una e dell'altra Camera parlamentare e a un tempo delle assemblee regionali
Il rafforzamento dell'autonomia degli enti locali la trasposizione degli anacronistici controlli gerarchici sulle leggi regionali sugli atti dei nuovi principi della leale cooperazione tra i soggetti istituzionali
Il riconoscimento della funzione della Regione quale istituzione centrale ed esclusiva di governo sul territorio
La previsione di un giudice delle leggi e dei conflitti che nella sua composizione garantisca la necessaria rappresentanza di tutti i soggetti interessati comprese quindi le Regioni
Sono questi signor Presidente i punti principali della riforma costituzionale proposta dalla conferenza dei presidenti delle regioni
Consideriamo e qui mi permetto una chiosa a fatti recentemente avvenuti
Estremamente importante che i contenuti alcuni almeno dei contenuti qualificanti della proposta di riforma istituzionale che la Conferenza presenza oggi riecheggia i no e abbiano trovato riscontro puntuale nell'intervento che il Presidente del Consiglio ha fatto ieri
In quella che è stata definita l'agenda dei prossimi mesi
Non intendiamo in questa sede
Perché non è nostro compito prendere posizione o fare riferimento ha implicazioni politiche dell'intervento che il presidente Dini
A
Consegnato nella giornata di ieri quanto invece intendiamo sottolineare il fatto significativo che le questioni poste dalla Conferenza dei presidenti abbiano trovato un'ulteriore conferma
Quali temi chiave delle agende degli impegni politico gusti istituzionali urgenti per il futuro del Paese
Cifre ci riferiamo a questo proposito sostanzialmente a due punti la riconsiderazione delle funzioni delle due Camere e lo sviluppo dell'autonomia delle regioni
Ciascuno di questi due punti
Verrà sin d'ora discusso confrontato ed approfondito insieme con gli organi legislativi regionali perché le Regioni intendono arrivare a discutere di questi punti e dei punti poc'anzi elencati contenuti nel Progetto a proposte normative puntuali ed articolate che raccolgano ed esprimano la volontà concorde delle istituzioni elettive
Con questa procedura l'azione di riforma che dovrà essere poi completata dal Parlamento risulterà certamente agevolata perché suffragata dalla volontà delle assemblee regionali
Le quali sono anche sul piano legislativo la prima e più diretta espressione rappresentativa della comunità sul territorio
Nell'incontro svoltasi al Quirinale in luglio signor Presidente
La espressamente faceva rivela rilevare come le Regioni nonostante tutto non fossero tuttora sentite dai cittadini come le istituzioni nelle quali i cittadini stessi si riconoscono a differenza poi del comune nei confronti del quale ciascuno avverte un forte senso di appartenenza
Noi puntiamo superare questa situazione di relativo distacco e riteniamo che se le cose tuttora stanno in questo modo so e perché le regioni contro l'ispirazione che certamente era presente nel lavoro dei deputati dell'Assemblea costituente e che ha trovato pure espressione formale nel testo della Costituzione vigente sono state di fatto
Costituite come organi di decentramento amministrativo dello Stato
Piuttosto che invece come soggetti autonomi dotati di potestà reali espressione delle istanze delle diverse componenti storiche socio economiche e politiche in cui si articola il nostro territorio
Occorre oggi soprattutto un atto di coraggio e di fiducia nel cambiamento
Non è un caso crediamo
Se proprio la spinta positiva che viene dalle espressioni autonomistiche di una delle regioni a statuto speciale il Friuli-Venezia Giulia
Contribuisca oggi a porre nuovamente in modo deciso al centro del dibattito istituzionale una proposta concreta di nuova articolazione del potere statuale
Per rispondere efficacemente alla crisi delle istituzioni dell'Italia repubblicana
Siamo certi e le regioni potranno promuovere ed attuare questo processo di piena valorizzazione della Costituzione italiana insieme a tutte le altre istituzioni
Che con esse condividono le responsabilità di governare e far progredire l'Italia
Per queste ragioni siamo certi dell'appoggio del governo del Parlamento e per primo del Capo dello Stato per attuare
Le nostre proposte
Cerchiamo un consenso che è indispensabile per incominciare ad attuare da subito questo progetto e per dare quella risposta che le regioni e gli enti locali ormai da troppo tempo sia attento
Grazie
Ora vorrei affidare la parola al coordinatore per la redazione del documento della Conferenza dei presidenti assessore regionale agli affari istituzionali della regione Emilia Romagna Luigi Marinucci
Signor Presidente della Repubblica
Signor ministro delle regioni
Autorità colleghi delle regioni italiane
Noi oggi presentiamo un documento della conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome
In materia di proposte e impegni delle Regioni per la riforma federalista dello Stato
Non è un documento rituale
Non è un'ennesima dichiarazione di intenti e di desideri
Vuole essere un documento impegnativo
Un documento programmatico per la sesta legislatura regionale
In questo documento noi indichiamo gli indirizzi di fondo della riforma istituzionale in senso federalista
Ma facciamo qualcosa di più
Indichiamo le cose da fare subito
Perché si possono fare molti passi concreti verso la riforma anche a Costituzione invariata
Anche senza riforme costituzionali attraverso una corretta applicazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione
E possibile realizzare l'autonomia finanziaria delle Regioni
Le Regioni hanno il diritto di poter disporre di un insieme indiviso e incondizionato di entrate grazie a cui pianificare autonomamente l'insieme della loro spesa
Per questo veniva detto anche un attimo fa
Noi ribadiamo
Una ferma critica nei confronti delle misure di finanza regionale proposte dal disegno di legge finanziaria
La proposta di legge finanziaria e i provvedimenti collegati
Hanno per così dire una doppia faccia
In materia di cosiddetto federalismo fiscale c'è l'anno a nostro avviso un inganno
In materia di federalismo istituzionale annunciano una promessa che è tutta da verificare
Noi non chiediamo rimborsi a piè di lista
Chiediamo più responsabilità e più autonomia
Per questo mentre chi ti chiamo la parte fiscale della proposta di legge finanziaria
Ci dichiariamo invece disponibili a confrontarci sul tema del trasferimento di funzioni alle Regioni di cui all'articolo sedici del collegato alla Finanziaria
Ma anche su questo vogliamo discutere
Con il governo e il Parlamento
Non siamo disponibili a ricevere passivamente l'attribuzione di nuove funzioni senza adeguata copertura finanziaria
Ad essere cioè soggetti passivi di una mera razionalizzazione che scarichi sulle regioni ritagli di funzioni e deficit di bilancio
Prima ancora di realizzarne la modifica occorre intanto attuare pienamente l'articolo centodiciassette della Costituzione
Disponendo quindi come annuncia già in qualche modo l'articolo sedici del collegato alla Finanziaria il trasferimento alle Regioni di una serie di funzioni ancora riservate allo Stato
Su materie quali la sanità il turismo l'agricoltura gli interventi di politica industriale con particolare riferimento alla piccola e media impresa
La gestione del mercato del lavoro la formazione professionale la politica scolastica i beni culturali trasporti l'edilizia residenziale
Così come occorre che il governo si impegna a rinviare le leggi regionali
Solo se si devono recepire effettive motivate e argomentate questioni di legittimità
E non mascherando dietro apparenti eccezioni di legittimità
Inaccettabili valutazioni di merito come ancora accade purtroppo i numerosi casi
Al tempo stesso in applicazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Occorre che le leggi statali sulle materie di competenza regionale non travalichi non la mera definizione dei principi che si astengano da normative di dettaglio
Occorre riconoscere la piena agibilità delle Regioni nei rapporti con l'Unione europea
Anche attraverso la costituzione di uffici delle regioni a Bruxelles
Come accade per grande parte delle regioni europee
La riforma degli apparati regionali costituisce oggi un'esigenza prioritaria delle regioni per questo è necessario che con i provvedimenti collegati alla legge finanziaria siano favoriti gli autonomi processi di riorganizzazione burocratica delle regioni
Preghiere prevedendo forme di liberalizzazione delle procedure di mobilità gli incentivi al pensionamento e di acquisizione delle nuove professionalità necessaria di qualificare l'attività amministrativa regionale e più in generale la gestione ottimale delle risorse umane
La Conferenza Stato Regioni
Prevista nell'ambito della riforma della Presidenza del Consiglio deve diventare finalmente una sede autorevole di assunzione delle decisioni più rilevanti nel rapporto tra centro e regioni
E stava quindi trasformata liberandola dall'inflazione di micro decisioni che devono essere rinviati a comitati istruttori
A tal fine i decreti legislativi previsti dal disegno di legge finanziaria devono essere lavorati con la partecipazione di intesa delle Regioni
La Conferenza Stato Regioni in sostanza va concepita come una sorta di sperimentazione
E per così dire di anticipazione
Di quel tipo di processo decisionale nuovo che dovrà essere installato a seguito della istituzione con la riforma costituzionale della Camera delle Regioni
Di tutti questi temi signor Presidente della Repubblica abbiamo discusso questa mattina con il governo
Abbiamo registrato punti di dissenso e punti di convergenza e sui punti di convergenza che riguardano in particolar modo i profili istituzionali
Abbiamo elaborato una bozza di protocollo d'intesa che domani sarà portata all'esame della conferenza stato e regioni
Con il nostro documento i governi regionali
Assumono anche impegni precisi
Non ci limitiamo a chiedere ci impegnamo anche a fare
Perché siamo consapevoli
Che per conquistare
Una nuova credibilità e autorevolezza delle istituzioni regionali c'è ancora molto lavoro da fare
C'è ad esempio da mettere mano al nuovo sistema di relazioni con il con le autonomie locali
C'è da far sì che le Regioni diventino davvero un centro ordinatore e di valorizzazione dell'intero sistema delle autonomie locali
Occorre riformare e qualificare gli apparati burocratici regionali occorre avviare forti strumenti di cooperazione fare regioni in questo senso riorganizzare la stessa conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome
Si tratta dunque di un documento impegnativo proprio perché non vuole essere una mera dichiarazione di intenti
Raggiungere l'accordo su questo documento signor Presidente non è stato facile
Perché le regioni sono un sistema complesso
Vi sono cinque regioni a statuto speciale
E quindici a statuto ordinario
Vi sono grandi regioni
E piccole regioni
Regioni del nord e regioni del sud
Vi sono regioni governate da maggioranze politiche di segno diverso
E non è facile dunque portare a sintesi e ad accordo l'insieme di queste differenze
E tuttavia i presidenti delle Regioni e i governi regionali nel cercare questa intesa sono partiti da un dato politico
E al tempo stesso istituzionale di grande rilevanza
Le elezioni del ventitré aprile del mille novecentonovantacinque nelle regioni a statuto ordinario hanno determinato un fatto nuovo
La nuova legge elettorale
Punti cardine per più aspetti
A partire dall'inammissibile mantenimento del sistema preferenziale
Ha tuttavia consentito agli elettori di pronunciarsi su schieramenti alternativi di governo
Per la prima volta nella storia del regionalismo italiano
Nelle regioni sono oggi insediati i governi di legislatura
Le cui leadership sono state direttamente legittimate dal voto popolare
Da Cuba da qui quindi l'assunzione di una nuova e più alta responsabilità di cui siamo consapevoli
La differenza politica tra i governi regionali non va offuscata
Anzi
Questa differenza politica
Può rappresentare una risorsa e non un limite
E tuttavia questa differenziazione se vuole essere produttiva sul piano delle scelte generali relative alla definizione dell'assetto istituzionale del Paese
Se vuole interagire realmente con i nodi e i passaggi della difficile transizione italiana
Deve combinarsi con la definizione di una unità di azione
Sui punti essenziali di politica e istituzionale
Questo ci ha mosso
Portandoci a concordare un documento che insieme a un complesso di proposte e di impegni relativi al presente
A ciò che si deve fare subito include anche come è necessario l'individuazione degli indirizzi di fondo della riforma istituzionale in senso federalista
Signor presidente lei sa bene che in Italia da molti anni
Si parla di riforme istituzionali
In direzione di un regionalismo forte
O di un vero e proprio federalismo
Anzi oggi tutti a parole o quasi tutti si dichiarano federalisti
Ma la verità
E che il disegno della riforma e le sue procedure restano ancora del tutto indistinte
Perciò con questo documento riprendendo le proposizioni già indicate in precedenti atti delle regioni
E in particolare nel documento presentato la seconda assemblea nazionale dei consiglieri regionali del quattordici novembre mille novecentonovantaquattro
Noi indichiamo anche gli indirizzi di fondo delle riforme costituzionali
Indirizzi che dovranno poi essere compiutamente discussi ed elaborati dai Consigli regionali anche al fine di proporre disegni di legge di riforma costituzionale di iniziativa regionale
Riteniamo che occorra intanto a partire dall'affermazione di alcuni principi fondamentali
E non è questo credo un esercizio retorico
Poco perché dietro a questa favola federalismo sì solo nascoste e si continua a nascondere molte ambiguità
Noi parliamo di un federalismo per unire l'Italia
Parliamo di un federalismo capace di unire questo Paese e anzi di favorire il superamento delle sue fratture storiche
Della fattura fra il nord e il sud parliamo cioè di federalismo alla maniera in cui ne parlavano i grandi meridionalisti italiani
I vigili Sturzo i Gaetano Salvemini di Guido dorso di Altiero Spinelli
L'idea di dividere l'Italia è assurda
Perché la forza di questo Paese deriva proprio dalla molteplicità e varietà delle sue articolazioni territoriali
Occorre dunque comporre la diversità del Paese in un nuovo quadro di governo e non alimentare ipotesi secessionisti che che non hanno alcun fondamento stuttura
Il federalismo serve dunque all'intero Paese al nord come al sud alle regioni forti a quelli più deboli
Proprio in quanto promuove una riorganizzazione delle forme di governo e della stessa forma di Stato fondata sui principi dell'autonomia della responsabilità e della cooperazione
Parliamo di un federalismo per sviluppare le libertà e il turismo
Parliamo cioè del federalismo inteso come antidoto al più grande pericolo che da sempre e oggi in forme nuove minacce la democrazia
L'eccessiva concentrazione del potere
Tutti i grandi sistemi democratici
Nati dai diversi ceppi delle rivoluzioni del Settecento
La rivoluzione francese la rivoluzione inglese e quella americana tutti questi grandi sistemi democratici si svolgono oggi di fronte ad un medesimo rischio
Vedere fa volti i propri principi costitutivi dallo sviluppo di meccanismi incontrollabili di concentrazione del potere
Economico finanziario e mediatico
Questi pericoli si presentano
In Italia in una forma particolare
La crisi della Prima Repubblica il cui vizio principale è consistito nella mancanza di alternanza delle forze di governo
E quindi nella sostanziale impraticabilità dei meccanismi di ricambio tipici delle moderne democrazie rischia di sfociare in una seconda Repubblica altrettanto priva di una vera vitalità democratica
E Danzica datteri Zatta da un ancora più elevata concentrazione dei poteri
Da qui la necessità che uno degli assi portanti della costruzione di un'autentica democrazia maggioritaria
Fondata sulla competizione tra schieramenti alternativi di governo sia costituito da una riorganizzazione di tipo federale dei poteri e delle istituzioni
Assumiamo quindi il federalismo nella sua ispirazione più autentica come strumento di articolazione diffusione e divisione del potere
Come strumento di espansione delle libertà di sviluppo del pluralismo sociale e istituzionale
Parliamo infine di un federalismo diretto a semplificare e sburocratizzare i meccanismi di governo l'Italia è afflitta da una ipertrofia istituzionale e burocratica dunque la riforma deve servire a realizzare una drastica semplificazione burocratica ad aprire nuovi spazi di libertà i cittadini alle forze sociali ed economiche alle comunità locali
Sulla base di questi principi si individuano gli indirizzi di fondo della riforma costituzionale
Venivano accennati richiamati prima dalla Presidente Guerra
In materia di definizione delle competenze fra Stato e Regione
Di superamento del sistema bicamerale perfetto affaretto la costituzione di una Camera delle regioni in cui siano direttamente rappresentati gli enti Regione di autonomia finanziaria e impositiva delle Regioni e degli enti locali
Di regionalizzazione dell'amministrazione periferica dello Stato di rapporto fra Regioni e autonomie locali di composizione della Corte costituzionale
Di revisione del sistema dei controlli di rapporti tra Regioni e unione europea
Siamo consapevoli del fatto che la prospettiva di riforma più indicata si muove nella logica di una complessiva riforma costituzionale e quindi si intreccia con il problema della revisione della forma di governo nazionale
Oltre che della forma di Stato e con la questione delle procedure della revisione costituzionale
L'essenziale è che il confronto su queste diverse alternative sulle diverse possibili alternative non si traduca nell'effetto paralizzante dei veti incrociati
E non costituisca quindi un nuovo alibi a favore del centralismo e a sostegno del blocco del processo di formatore in senso federalista
Qualunque sarà il percorso della riforma che alla fine sarà deciso
Assemblea costituente
Commissioni parlamentari speciali
Del federalismo unitario solidale e cooperative
Signor Presidente della Repubblica
Mi consenta di aggiungere
Una ulteriore osservazione
Come le dicevo un attimo fa
Concordare questo documento non è stato una cosa semplice
Perché le regioni sono diversi
Siamo diversi politicamente
Veniamo dalle diverse parti di questo Paese
Dal nord al sud dal centro lei ha qui davanti le venti regioni italiane
Siamo lucani e Lombardi
Calabresi veneti toscani
Signor presidente noi siamo orgogliosi di queste nostre diversità
E siamo orgogliosi
Della nostra autonomia e della nostra responsabilità
E tuttavia io credo che se oggi improvvisamente da quella porta
Si affacciasse un signore e ci chiedesse
Come è accaduto una volta
Ma voi infine chi siete
Io credo signor presidente che noi risponderemmo come si dispose quella volta
Non sono lesi Taliento siamo gli italiani
Siamo gli italiani veri
Siamo qui per chiedere autonomia e responsabilità
Siamo qui per contribuire a fare di questo Paese una grande robusta democrazia
Ed è quindi con questo spirito
Con questo intendimento e con questa volontà
E io signor Presidente le consegno il documento della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome
La parola adesso allora coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali presente al Consiglio regionale la Val d'Aosta François stamane
Signor presidente
Forse è meglio passare signor presidente della Repubblica
E nella veste di coordinatore dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome
Che prendo la parola a questo incontro
Incontro che ha un grande merito quello di rilanciare il dibattito sul ruolo delle regioni nel processo delle riforme istituzionali devo sottolineare in premessa
Che i presidenti dei consigli nella riunione di Bologna del ventinove settembre
Dopo aver evidenziato aspetti positivi
Limiti e necessità di approfondimento del documento dei presidenti delle giunte regionali
Definito dalla stessa Presidente Guerra punto di partenza di un progetto
Hanno assunto l'impegno di coinvolgere tempestivamente le rispettive assemblee sul tema della riforma dello Stato in senso regionalista e federalista
Per arrivare in tempi rapidi all'approvazione di un documento unitario
E successivamente di un articolato comune che segua poi l'iter di proposta di legge costituzionale secondo quanto previsto dall'articolo centoventuno della costituzione
Ma veniamo al merito credo non sia un compito facile
Discutere oggi seriamente concretamente di progetti di riforma soprattutto a causa della presenza di un clima politico molto subisco il dato che vede la tendenza a privilegiare le forme spettacolare anziché i contenuti
Che la situazione sia complessa tutti convengono
Il governo della repubblica infatti si trova ad affrontare difficili emergenze politiche sia di carattere economiche che sia di carattere sociale il Parlamento che è la sede naturale di ogni dibattito istituzionale
Soffre purtroppo di una crisi di identità
E il discorso delle riforme istituzionali sembra essere e l'uso al di là di quanto veniva ricordato l'agenda del presidente del consiglio dei ministri
Di riforme tutti ne parlano ma manca un avvio concreto in Parlamento della complessa procedura di modifica
L'ultimo sforzo organico sì avuto nella nona legislatura con quella bozza di riscrittura della parte seconda della Costituzione
Interessante perfettibile specie per la riformulazione degli articoli centodiciassette a vantaggio delle regioni verso un modello quasi federalista e centosedici a tutela delle specialità
Insomma la riforma dello Stato in senso regionalista e federalista sembrava essere un elemento prioritario per la costruzione di uno Stato moderno più democratico caratterizzato da maggiore efficienza oggetto questo realizzabile attraverso il conferimento di maggiore autonomia di maggiore responsabilità alle regioni con il fine ultimo di avvicinare maggio maggiormente il cittadino alle istituzioni
In questa legislatura
Rari sono stati fino a oggi i buoni propositi per voler mettere in cantiere un progetto di riforma prendendo spunti dalle proposte esistenti anche sì
La soluzione federalista pare essere un'idea condivisa da quasi tutte le forze politiche presenti in Parlamento
Purtroppo ci sono stati grossi ritardi e un serio discorso riformatore tarda ancora a decollare
In questa fase di stallo signor Presidente le regioni hanno il diritto dovere di riproporre con forza all'attenzione delle massime istituzioni dello Stato
La necessità improcrastinabile di intraprendere il cammino verso una riforma dei gialli regionalista e federalista dell'Italia
è indubbio che pur con tutti i limiti imputabili a un clima di sostanziale o sta lì ostilità dei vari governi nei confronti della trasformazione in senso regionalista dello Stato
Fortemente voluto dai padri costituenti le regioni abbiano operato sostanzialmente in modo positivo abbiano dato in gran parte OPA di una propria efficienza a tale riguardo mi preme sottolineare che la Costituzione delle regioni ha coinciso con una notevole accelerazione del processo di crescita di ampi territori prima depressi
In alcuni casi ed è questa la parte dolente la deresponsabilizzazione degli amministratori
Conseguente alla mancata attribuzioni alle regioni di più ampie competenze e di una reale autonomia finanziaria ha sostanzialmente favorito la valutazioni delle istanze delle cariche regionali
Troppo spesse troppo spesso viste come semplice trampolini per ben più ambiti traguardi a livello nazionale in sintesi chiedo che alla luce di più di un quarantennio di attività sia possibile affermare che quanto non funziona nel sistema regionale italiano sia da riassumere con il detto troppo poco
Troppo tardi
E noto a tutti che il nostro sistema delle Autonomie regionali e articolato in due filoni
Quello delle Autonomie ordinarie nate soltanto nel mille nove centosettanta e quelle dell'autonomia speciale operante dall'immediato dopoguerra
Due filoni che qualcuno ha voluto contrapporre tra di loro
Ma il tempo come oggi
Tale contrapposizione appare fuori luogo in quanto sia le regioni speciali sia le regioni ordinarie
Hanno pur nella diversità della loro origine
Un obiettivo comune che è quello di rendere veramente decentrato uno stato ancora fortemente centralizzato
Oggi e chiedo si stia procedendo in tale direzione
E avvertita più che mai la necessità di perseguire l'obiettivo del raggiungimento di una riforma credibile in grado di rivoluzionari metodi già di gestione della cosa pubblica
Questa sarà finalmente la Seconda Repubblica perché la numerazione e cioè il passaggio dalla prima alla seconda non è un semplice cambio di etichetta
Ma di sostanza in un momento di riscrittura della Costituzione senza il quale parlare di novità è un semplice artificio retorico che nasconde lo stallo e l'incapacità di avviarsi lungo la strada delle riforme in questo senso i Consigli regionali hanno profuso un impegno costante nel proporre iniziative suggerimenti
Anche per pervenire alla l'epurazione di una proposta di riforma in senso regionalista e federalista dello Stato facendo tesoro anche dalle indicazioni già ricordate della commissione bicamerale che al di là di alcune lacune ha dato indicazione utile ad un processo
Costruttivo di riforma
In questi ultimi tempi facendo perno sull'istituto dalla conferenza dei presidenti dei consigli
I consigli regionali hanno avuto modo di incontrarsi di elaborare proposte costruttive concreti ed in modo particolare voglio ricordare gli appuntamenti allora di Venezia di Bologna in ultimo via Poma già ricordato dal dall'assessore Mario C
Che hanno visto riuniti sia i rappresentanti degli esecutivi che dei consigli regionali o più a Roma l'undici novembre mille novecentonovantaquattro
Sono state formulate diverse proposte che hanno portato alla emanazione di un documento conclusivo che rispecchia pienamente la volontà delle Regioni tutte
Di intervenire in prima persona nel processo di riforma spesso nella condizione chiede deve essere salvaguardata la volontà delle popolazioni interessate e iniziative delle istituzioni locale
Mi permetto di soffermarmi su quegli aspetti che mi paiono più pregnanti e cioè poteri e competenze delle Regioni finanza regionale forma di Stato Regione-Autonomie locali autonomie speciali
Il documento degli presidenti delle giunte regionali illustrato dall'assessore Marinucci lo consideriamo come un contributo importante che dovrà essere portata all'esame dei consigli
Regionale
Mi sia consentito signor Presidente
Una piccola ma necessaria riflessione conclusiva su quello che è il tema del giorno la trasformazione dello Stato in senso federale
Grandi democrazie come gli Stati Uniti la Svizzera e la Germania dimostrano come sistemi federali pur differenti
Fra di loro abbiano in comune alcuni concetti di base
Se è vero infatti che il federalismo è anzitutto attraverso il principio della socialità de sussidiarietà la convivenza il completamento che ci poco di diversi centri di potere è altrettanto vero che il federalismo
è un modo di pensare perché il rispetto del potere politico locale ed il rispetto per il cittadino per la persona e per la coppia comunità di appartenenza
Non siamo di fronte ad uno smembramento dell'unità fino a se stessi
Bensì si propone un indizio una unità della Repubblica che sia rispettosa delle diversità interni
E la libertà di tutte le parti nel rispetto dell'ordine
E dell'interesse comune in una logica sinergica di cooperazione e cinque
Avviandomi alla conclusione signor Presidente
Mi pare doveroso sottolineare che i Consigli regionali sono oggi chiamati a da portare il loro contributo ad una proposta di riforma facendo sintesi dei numerosi progetti già elaborate dagli organi di governo dalle regioni
Giunte e Consigli regionali o da specifiche commissioni istituzionali come del caso delle regioni a statuto speciale
Signor presidente vorrei infine ribadire il concetto i Consigli regionali
In ossequio al principio di cui iella è un assertore convinto e cioè della centralità del Parlamento
Intendono sottolineare con forza il luogo il loro ruolo di assemblee elettive che deve essere altrettanto centrale noi crediamo nella stagione delle riforme e siamo perciò disponibili al dibattito e pronti a dare il nostro impegno è la nostra disponibilità al confronto e al dibattito e a concordare il programma dazione
Realizzato grazie per l'attenzione
Il ministro per i rapporti con le Regioni vuole aggiungere al termine di una giornata molto intensa anche costruttiva di lei una distrazione finale
Signor Presidente della Repubblica
Anch'io le porto il saluto a nome del governo è un ringraziamento
Per aver voluto con la sua presenza onorare quest'incontro e d'altronde testimoniare ancora una volta la sensibilità per un tema così importante come quello dell'autonomia delle regioni
Tema che evoca concetti come quello della sussidiarietà della solidarietà
Della cooperazione principi che il fondo traggono alimento dal pensiero filosofico dal pensiero giuridico da quello economico ma che oggi ci trovano qui a discutere di un tema centrale per la riforma del nostro Paese cioè come farsi che l'amministrazione lo Stato si avvicini sempre di più al cittadino
Come farsi che la pubblica amministrazione e cioè chi tutela gli interessi collettivi sia al servizio davvero dei destinatari e cioè dei cittadini che sempre più pretendono un servizio un rapporto una vicinanza con le istituzioni
Ecco che la via del federalismo inteso proprio come rafforzamento dell'unità del Paese e nello stesso tempo come il riconoscimento delle Autonomie territoriali è un percorso su cui il governo
Ed io personalmente abbiamo sin dall'inizio del di questo mandato dimostrato massima disponibilità
Voglio dire soltanto signor presidente che effettivamente la vere definito oggi un documento di intesa tra regioni e Governo su alcuni punti molto significativi che domani la Conferenza Stato Regioni formalmente siglerà
Testimonia da un lato che su punti centrali quale quello di un reale trasferimento delle funzioni e quindi di una rilettura dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Sulla percorso collaborativo che porterà all'attuazione dei decreti delegati che il disegno di legge collegato alla Finanziaria prevede percorso che io credo vedrà una partecipazione delle regioni
Al momento definitorio di questi documenti perché è evidente che un profondo trasferimento di funzioni deve vedere una partecipazione procedimentale vorrei dire di coloro le regioni che saranno le destinatarie di quel trasferimento
E anche su un altro punto sempre alla stregua della Costituzione quindi a Costituzione vigente il sistema dei controlli
è stato ricordato il sistema dei controlli dello Stato sulla legislazione regionale che diventi davvero il momento di emergenza di quei contrasti reali
Ma motivati ed esistenti davvero e non soltanto il richiamo come debbo dirlo con un'autocritica purtroppo è avvenuto
Il momento di richiamo ad astratti principi che nel rinvio di una legge regionale spesso non emergono e si richiamano soltanto ad astratte regole non a concreti conflitti con la legge dello Stato
E quindi un metodo di lavoro signor Presidente un metodo di lavoro che la Conferenza Stato Regioni sta sperimentando sta sperimentando e credo si potenzierà e si rafforzerà quando riordinando e rafforzando questo organo
Spero ne potremo fare il momento prima sperimentale e poi ordinamentale di un confronto permanente di un tavolo in cui gli interessi dello Stato e le istanze e le esigenze delle regioni troveranno non soltanto una conciliazione perché la conciliazione presuppone un antagonismo ma troveranno il metodo giusto vorrei dire
Per cooperare in vista dell'interesse comune grazie
A questo punto signor Presidente per noi sarebbe un segnale veramente molto importante di attenzione da parte sua se potesse rivolgersi qualche parola
Grazie
Anzitutto una parola di ringraziamento
Per essere stato invitato a questa Assemblea
Un saluto molto cordiale
A tutti i presenti
Tutti i rappresentanti delle varie istituzioni dello Stato
Ma un saluto a tutti i presidenti
Delle regioni che sono qui convenuti
è un'Assemblea di presidenti
Avete fatto un buon lavoro
Lei facendoci la redazione
Più particolarmente dettagliata per due volte ha detto una cosa che mi ha fatto sorridere di partecipazione
Quale è stata la fatica che abbiamo fatto
Per le diversità per le posizioni politiche diverse per bene i moti di sentire diversi nelle varie per la ricchezza
Delle nostre popolazioni delle nostre tradizioni della nostra storia
Ricchezza che a un certo momento momento evidentemente diventa non un ostacolo una fatica logica
E ho trovato un denominatore comune
Non è una battuta lirica
Il finale del suo intervento no
è una battuta emozionante di Carrante sostanza
Che dice il denominatore comune peraltro la presidente Guerra ha iniziato il suo discorso
Con queste parole queste parole
Dell'Italia e un indivisibile
Sono uscite da voi
Che avete parlato e anche dal saluto di ci ha dato il Presidente
Della regione Lazio che ci ospita
Un grosso studio avete fatto
Poi noi avevamo voluto qualche sentore
Che i consiglieri regionali chiedevano di avere voce in capitolo
Ma io almeno che ho avuto il piacere di avere più di un colloquio anche andando Gorizia come presidente Guerra
Sapevo che questo non è solo nelle vostre intenzioni nella vostra volontà fin dall'inizio
Ma siccome dobbiamo prendere sempre i dati più positivi molto bello che il consiglio di
Adesso quasi un timore di non essere
Con rapidità messi al corrente però dire un parere per partecipare
Quindi avete fatto una prima grossa fatica per questo denominatori comuni che in quel documento
Ne conosco già talune parti lo leggerò con molta attenzione
Avete adesso un dialogo più vasto che comprende consigli
Voi avete il dialogo
Col Parlamento nazionale
Avete il dialogo avendo un punto di riferimento del Governo
Ma il dialogo più intenso e proprio col Parlamento nazionale
Parlando di riforme
Se deve andare alla sede
E anche questo è possibile è facile non credo
Ma guai se ci fermassimo quando le cose non sono facce
Quando il ventotto di maggio del mille novecento e novantadue
Io giocai fedeltà alla Repubblica
Di fronte all'Assemblea
Delle due Camere dei rappresentanti delle Regioni
Forse facendo un'invasione di campo
Non solo chiesi riforme
Anche se ogni tanto qualcuno mi presenta come quello che non ne vuole ma questo nella vita politica e tanto normale
Che non crea problemi
Ma mi permisi
Ti addirittura indicato una via che peraltro a un certo punto il Parlamento anche trovato valida certo non lo imposta
Ho approfittato della mia vecchiaia parlamentare del Pd mi pare che una commissione bicamerale che nascesse con una procedura costituzionale potrebbe essere
è l'unica non credo
Non ho cessato
Nel suo uso di ogni governo di sostenere questa tesi
E potrei dire che nei colloqui
Che ancora negli ultimi mesi ho avuto quei dati i responsabili dei vari settori politici
Io ho ripreso porre TR ostinatamente questo tema
Tanto sono convinto
Che sia importante operare
Talune riforme con saggezza con prudenza con coraggio con coraggio
Come sono convinto
Che discuterne per dieci dodici tredici credo che stiamo per raggiungere i quindici anni senza concludere sia sbagliato
Sia politicamente sbagliato
C'è altro abbiamo delle spiegazioni
Le spiegazioni nelle vicende politiche nelle situazioni difficili parlamentari
In momenti delicati da superare
Quindi forse nella non facile
Situazione tesa serenità sufficiente per affrontare dei temi di questa delicatezza
Posso ben accettare questa motivazione
Ma non posso non insistere nell'è lite dei re che nulla di peggio che continuare a discutere silenzio giungere a un qualche punto a una stazione d'arrivo
Al G otto punto il coraggio di dire non siamo in grado di poterle fare è un discorso coraggiosa ma che è un'assunzione di responsabilità che da un punto fermo
Spero che nessuno dirà anch'io son venuto qui a sostenere solo questa tesi a non mi meravigliano se capitava perché essendone il cinquantesimo anno di vita politica Simi meravigliarsi
Non avrei attenuanti alcune nei genetica ne specifica
E allora auguri di buon lavoro
Laddove per caso il Capo dello Stato
Può essere non inutile
E a totale disposizione
Non solo e non tanto perché il capo dello Stato
Perché è convinto
Perché ha iniziato nella sua responsabilità
Questo messaggio e questa impostazione
E vi dico qualche parola se mi consentite come uno che molto giovane
è stato l'assemblea costituente
Quindi quando sente parlare di Costituzione
Di procedure costituenti
Può avere una particolare sensibilità e fosse un richiamo di tanti ricordi ricchissimi di Totò Riina
Il dialogo di discussioni sapere
Quante lezioni
Ho raccolto l'assemblea costituente da ogni parte politica
Come ogni elezione si può prendere quando si vive in Parlamento e credo nel Consiglio regionale anche se non ho mai avuto l'onore di farne parte
Quando ci ha una grande capacità di ascolto
Con umiltà di ascolto
Allora
Mi permetterei di dire una cosa
L'Assemblea costituente
è chiaro che il momento politico quale fu il momento storico
Lo coinvolse fortemente l'opinione pubblica nel dibattito
Della costituzione che si stava scrivendo
Posso dirvi una cosa da anziani
Non dimenticato a Roma
Occorre portarsi appresso a questo opinioni pubbliche
Lei ha detto molto bene
Mentre lei parlava aspettavo io quella frase
Voi parlate di autonomia
Voi parlate di regionalismo porta avanti e di federalismo il cittadino dice che cosa sono
Sono tre aspetti di una stessa cosa
E in questo caso perché usate termini perché l'Italia nove è una lingua così ricca
Sono tre cose che hanno contenuti diversi o quanto meno sfaccettature diverse e allora volete dire anche a me cittadino
Quando e come sono diversi
Che percentuale ce lo avete detto voi molto saggiamente molto coraggiosamente
Che percentuale c'è per il fascino del momento per cui il termine federalismo proprio ad un successo maggiore
Che non un termine del giornalismo
Ma noi ci muoviamo sul fascino sul contenuto
Io credo però venire cittadino a votare
Mi dite che che cosa c'è
Penso a questa parola dentro a quest'altra dentro a questa terza
Perché io cittadino in questa patria nasco con un senso chiaro quasi nella circolazione del sangue
Io penso che chi ha questi telefoni se rispondesse farebbe un gran bene
è diventato difficile distinguere un'Assemblea da un'associazioni di centralini telefonici è diventato difficile
Chissà che anche questo sia soggetto a riforme
Allora il cittadino ha bisogno di conoscere
L'assemblea costituente presento il referendum
Che è un referendum
E come mai della lingua italiana esce questo termine con questo finale che lingue
E che cos'è questa Corte costituzionale che non c'era nello Statuto Albertino questo fatto nuovo a scuola nessuno c'era ha raccontato che cosa
Il cittadino ha bisogno di partecipare
Noi nasciamo con il concetto di autonomia
Perché noi nasciamo col concetto di Comune di municipio
Questo lo abbiamo nella tradizione e nella vita nella circolazione del sangue
Ma questa è una gran fortuna perché dunque quando si parla di autonomia si parla a un popolo che ha questa sensibilità si tratta poi di vedere come la trasferisce sul piano regionale
Ma non è che ti manca questo concetto ce l'ho anch'
E non ha mai visto l'autonomia comunale come qualche cosa che si contrappone all'unità nazionale non l'ha mai vista ma perché perché ne ha avuto il concetto che hanno perché l'ha vissuto perché ne ha sentito la cultura
Non pensate che vi faccia una predica così su tutto perché sarebbe un sposta non educata posto caldo che marito invitato a posso dire un'altra cosa
Lo Stato coi suoi più di cento anni sulle spalle
Difetti atavici
Non dico che deve essere
Compreso sempre perdonato no bisogna cercare di togliersi
La DC quanta burocrazia
Quanti sono i dipendenti dello Stato
Ma sono tutti indispensabili
Le Regioni in pochi anni
Hanno moltiplicato ridotto
Il proprio dipendenti e la propria burocrazia
Mi consentite ma questo è un discorso
Questo è un discorso si fa qualche cosa di nuovo deve essere agile vivo vero allora può lamentarsi con lo Stato che ha le pesantezze
Ma se nascendo dopo poco
Nascono delle pesantezze incredibili
Perché vede che ha fatto una sigla dei tiranti elevati perché altrimenti non abbiamo una serie di Generali
Si fa fatica a ridurre i colonnelli
E prima di arrivare ai soldati si hanno le legioni dei Mirmidoni
Poi mi assolverete se qualche battute un po'più vivace
Però il discorso è che l'adesione nasce per adesso una cosa nuova quando lei l'abbiamo pensata voluta noi giovani sognavamo che nascesse qualche cosa di vivo
Che avesse una vita di autonomia c'è una capacità anche di dettar norme perché questo è il tema che avesse una capacità di una vita autonoma sul piano finanziario
Questi concetti ed hanno chiari assolutamente chiari
Sono soltanto deviati per un potere centrale solo otto insensibile
E capace solo di concentrazione o c'è stato anche un grande aiuto non per tutti ma molte volte anche dalle regioni appena nati
Vogliamo affrontare questo tema
Il modo di dire questa patria sente il bisogno non soltanto di un decentramento sentì il bisogno di una autonomistica
Di una possibilità ti scrive leggi dell'ambito di certi temi
Ti riconosce alla comunità nazionale ed esclusiva su certi temi che sono espressione per la unità dello Stato se voi lo avete detto l'avete richiamato
Vi faccio molti auguri
Poi mi assolvete per questi invasione di campo
Vi faccio molti auguri
Perché credo molto in questo lavoro che fate
Io ho creduto quando all'inizio mi fu detto stiamo iniziando un lavoro di questo genere
Non avevo tu più che ci arrivavate
Ma meritato un grande elogio
Continuate questo lavoro
Io credo che i cittadini di domani che poi coinvolge Rete facendo capire intentare seguire vivere
Delle istituzioni così come li volete vi sarà molto grato
Vi aspetto il quattro novembre
Con grande gioia e con grande amore vi aspetto al Quirinale
Voi avete chiesto che al Quirinale che rappresenta il vertice la presidenta questi italiani una e indivisibile
Si fossero avete chiesto che il Quirinale potessi ospitale le vostre pentire
Mi è parsa una richiesta
Veramente eccezionale
Anche con morente piena di significati
Vi aspetto questo quattro novembre che dice molto nella nostra storia ricotta i sacrifici e le sofferenze
Per questa patria
Voi avete anche una possibilità
Di cui vi sono tanto grato come cittadino
Che portando la discussione sui temi della riforma che esce che è un tema alto sul piano culturale
Possiate portare con voi una
Superando i dialoghi a distanza fatti di battute
Holley
Le pesanti insinuazioni
Intanto a riportare come fece l'assemblea costituente
Vanta i temi di largo respiro
Il senso della cultura ho detto giorni fa in qualche incontro la politica o è cultura o non è nulla
Queste incrocio di pensieri emotive direttive fatti Conca
L'Inter rispetto reciproco potete rendere un grandissimo servizio ce n'è molto bisogno di attenderlo quelle bandiere Re proprio perché ogni regione alla sua dimostrano che ogni Regione ha diritto ha una sua vita una sua identità ma il vostro di siti
Io ti portando insieme
Nel cortile d'onore
Del quindici
Tale e il significato più erano
Che noi insieme sentiamola che l'Italia è una Repubblica bene indivisibile grazie di cuore
Sì
Grazie ancora al Capo dello Stato si conclude qui un altro capitolo temporaneo della nostra giornata lo accompagniamo perché purtroppo sappiamo che
A poco con tutti gli altri
In provincia di Viterbo oggi qui si è tenuto dell'incontro di parte sui progetti delle regioni per le riforme istituzionali cioè di che cosa si è trattato si è trattato i passaggi attraverso i quali si dovrebbe arrivare ad una nuova organizzazione dello Stato ad impronta federalista abbiamo avuto qui la presenza del capo dello Stato presidente Scalfaro ha rivolto a tutti un saluto
O comunque
Proprio un
Diciamo
A mettere sì aspetti
Così reti
Insolito strumento
Alzarsi
Una specie di Messaggerie
Avvocato di
No
Inoltre
Penso va be'comunque data è stata una buona
Cinquanta
Ma
Quella che
Quanta passione
No sempre
Grazie alle imprese no Mrs fautore
Quella sera siamo a Caprarola in provincia di Viterbo dove si è tenuto un importante incontro dibattito sui progetti delle regioni per le riforme istituzionali cioè di cosa si tratta si è trattato i passaggi attraverso i quali si dovrebbe arrivare ad una nuova organizzazione dello Stato il segno nell'impronta federalista
Oggi qui c'è stato e il Presidente della Repubblica chiarire perché ha dato a tutti un saluto cordiale è un po'una benedizione per questo per questo incontro la testata giornalistica regionale ha organizzato questo botta e risposta tra poco avrete la parola sentirete gli ospiti tra regioni e Governo ma teniamo in concreto di che cosa si è trattato
Si parla di federalismo coso punti deboli organizzare lo sbarco su principi di autonomia e responsabilità delle Regioni
In questo modo potrebbero avere il rappresentante della Giunta e del Consiglio regionale che hanno promosso questo iniziativa un articolo della Costituzione prevede già il trasferimento alle Regioni di una serie di funzioni in materia di sanità cultura trasporti a scuola ma non è stato ancora avvolto altre più profonde riforme potrebbero entrare in una riscrittura della Costituzione presento la Camera delle Regioni che potrebbe sostituire uno dei due attuali fra cui per parlarne
E questo naturalmente è un passaggio che voi sapete ancora molto lontano si è parlato in realtà di problemi più immediati cioè di riforme fiscali separato di sanità di problemi sociali si è parlato di informazione
Da questa parte della sarà alle mie spalle ecco ci sono pop di persone che io vada presentare dunque c'è il presidente della Commissione affari costituzionali del Senato Aldo Corasaniti
Poi Gustavo Selva presidente della Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati la signora dottoressa Alessandra Guerra presidente della Regione Friuli nonché presidente la conferenza delle regioni
Quelli amari il ministro delle funzioni pubbliche Franco Frattini quindi Piero Badaloni presidente della regione Lazio Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni Pier Luigi Bersani Presidente Regione Emilia-Romagna Antonio Restelli presidente della regione Campania ecco questi sono gli ospiti prego
Io credo che per motivi anche di ospitalità alla parola spetti per primo a Piero Badaloni al presidente Badaloni che al collettivo con tutti dovuti proprio per così dire il Piaggio
Ma
In questa questa è giornata che abbiamo vissuto a Caprarola è un po'una tappa
Basilare di un cammino che deve portarci verso il Duemila a raggiungere gli obiettivi di una compiutezza del valore della istituzione Regione in realtà è stato già accennato all'inizio le legioni sono nate nel settanta ma non si è compiuto il percorso di
Di di di quello che ha il compito istituzionale delle regioni allora oggi si è raggiunto un primo importante obiettivo uno con il Governo e cioè di raggiungere in tempi brevi un protocollo di intesa in tempi brevi
Quelli che sono gli obiettivi che consentiti dalla Costituzione l'altro invece più lungo che deve coinvolgere i Consigli regionali deve coinvolgere le autonomie locali di riforma costituzionale l'obiettivo è lo stesso
La parola magica il federalismo una parola che in questo caso ci ha unito in passato forse ha diviso ecco anche qui sta la novità cioè di trovare insieme elementi di unione rispetto ai motivi di divergenza
E Roberto Formigoni presidente della Regione Lombardia
Ecco e così è riuscito a questo tentativo ha oggi davvero a c'è stato uno stimava
è riuscito e non è finito ma allo stesso tempo siamo a metà di un cammino le Regioni chiedono e vogliono realizzare un regionalismo forte che è possibile già con questa Costituzione
Che scopo al regionalismo perché le Regioni lo rivendicano forse per se stesse
Non solo e non principalmente lo vogliono per i cittadini
Si tratta alla fine del processo di autonomia di dare più potere ai cittadini
Più possibilità di autorganizzarsi che le famiglie siano di più potrà con liste le comunità di lavoro le comunità sociali i gruppi del volontariato della cultura
Fare insomma in modo che si passi dallo Stato centralista da un eccesso di burocrazia ANDI più di autonomia e di potere alle realtà locali e le realtà sociali abbiamo anche parlato di federalismo fiscale
La formula forse può essere impropria ma significato è chiarissimo vogliamo che il tema doloroso del fisco delle tasse delle risorse che i cittadini danno per l'organizzazione dello Stato
Si è affidato il più possibile
A venti come le regioni che sono più vicine ai cittadini questo metterà la chiarezza e la trasparenza i cittadini vedranno con chiarezza chi è che preleva le tasse dalle loro tasche ahimè ma vedranno anche bene come questi fondi sono utilizzati potranno giudicare potranno dire sì tu presidente di regioni ci vai bene perché questa è la via che porta al miglioramento della nostra vita tu invece non vai bene la prossima volta non ti votiamo più un di più di trasparenza e di chiarezza
Che l'obiettivo del lavoro delle regioni
Il ministro Franco Frattini ministro per gli Affari regionali è stato l'interlocutore principale di questa di questa giornata dico che impressione si è fatto quali risposte può pensare già di dal Governo
Ma il governo ha confermato oggi il proprio impegno intanto ad un percorso che quello di lavorare insieme alle regioni per rafforzare sulla base della Costituzione vigente
La quell'autonomia che deve essere la risposta di amministrazioni pubbliche al servizio dei cittadini quanto più l'amministrazione il governo della cosa pubblica vicino agli amministrati ai cittadini tanto più è utile ma qua bisogna precisare che tutto il percorso va affiancato da una semplificazione da una agilità delle strutture da una riduzione dei vincoli burocratici altrimenti autonomia
Può rischiare di diventare una riproduzione dei vincoli delle difficoltà che lo Stato centrale ha evidenziato
Ecco dottoressa Guerra lei sta per intervenire prima ho visto che prendeva il microfono ecco lei ritiene che questa sia davvero possibile c'è un passaggio diretto che si può attuare
Questo che diceva il ministro si volevo precisare non stavo per interventi Sozzani tende ad arrivare a trovare una via per farlo e Veneto Galan Pierini inserisco
Certo c'è è un passaggio fondamentale si può fare tanto a Costituzione vigente ma oggi le regioni hanno bisogno anche e soprattutto di un cambio costituzionale
Il primo passaggio è un passaggio di dialogo di confronto e di costruzione
Con il Governo attuale e con la costituzione di gente è evidente però per superare determinati limiti che oggi le Regioni hanno bisogna arrivare ad un cambio costituzionale questo percorso abbiamo cercato di delinearono con molta pazienza
Superando quelli che sono i limiti che dividono i presidenti delle Regioni i limiti partitici e territoriali e abbiamo cercato di trovare dei punti in comune
è l'inizio di un percorso lo dice la presidente Badaloni vorremmo arrivare ai consigli regionali alla consultazione degli enti locali Comuni Province Comunità montane
Vorremmo arrivare a un disegno di legge costituzionale votato contemporaneamente da pentì consigli regionali
Questo sarebbe un segnale importantissimo per il Paese in un momento di stallo
Per quanto riguarda il dibattito politico e in un momento in cui invece si porrebbe magari far calare sulle regioni oggetto e non soggetto attivo di riforma costituzionale
Una legge di riforma vissuta a tavolino magari proveniente da grande circoli in cui le cose si guardano dall'alto ma non si dicono dal basso ecco il nostro tentativo è questo avviciniamoci ai cittadini
Cogliendo anche lo spirito del discorso del presidente Scalfaro
Comunichiamo ai cittadini che cosa desideriamo che cosa desideriamo per arrivare a ciò che diceva il presidente Formigoni
Arrivare a rispondere delle nostre azioni arrivare ad essere considerati dai cittadini i loro referenti nel bene e nel male però dopo cinque anni poter dire e o poter farsi dire avete lavorato bene oppure non avete lavorato oggi siamo semplicemente degli ufficiali pagatori
Antonio Rastrelli presidente della regione Campania si è parlato molto oggi anche qui di federalismo federalismo fiscale
Ma non pensa come dicono in molti che l'attuazione di queste norme di ferie di federalismo fiscale autonomia impositiva eccetera finisca con danneggiare le regioni più deboli avvantaggiare quelle più forte
No anzi il ma mia convinzione ma è una convinzione diviso anche dagli altri presidenti e regioni meridionali perché il meccanismo del fare Petroleum fiscale può può determinare finalmente il superamento del divario nord-sud
Nel momento in cui gli si modificherà sistema dalla raccolta dei tributi per l'attribuzione della quota portato secondo lo schema che come precedenti da giugno abbiamo presentato quel momento deve scattare il meccanismo perequativo
Perché il nuovo sistema imporrà a due condizioni
La pari condizione alla pari opportunità alle cittadine
E il coordinamento di tutte le regioni nostri porta dentro le stesse condizioni
Sono due elementi indispensabili del federalismo fiscale quindi una volta tanto ci sono un provvedimento radicale
Ci sarà una parificazione delle condizioni economiche perché il prelievo dopo essere né confuso lo Stato rapportato al prodotto interno lordo prodotto in Regione e alle condizioni sociali al reddito pro-capite questo meccanismo permetterà come dire un allineamento di tutto per il giovane stesse condizioni da quel momento Bolt il più bravo anti
Lui regioni meridionali aspiriamo a questo momento pura sfida storica rispetto molto parcellizzata
E che invece presidente Aldo Corasaniti e si parlava in particolare delle regioni meridionali ma per le altre regioni quali può essere il problema
C'è un problema delle regioni meridionali
C'è un problema di Raiway centro-settentrionali c'è lo stesso problema
Problema che va risolto non solo facendo ricorso al federalismo fiscale
Cioè e identificando
I centri di di decisione sulla spesa e i centri di decisione sull'entrata
Ma va risolto anche attraverso l'istituzione di un fondo di riequilibrio territoriale
Che
La tecnica
Non ci sono molto abituati
Ci si fa l'abitudine un fondo di riequilibrio territoriale che esiste in tutti i Paesi a costituzione federale a struttura federale
Si discute se sia migliore un un fondo IRI equilibrio di perequazione paterna cioè gestito dallo Stato
Il quale provvederà a riequilibrare trasferendo entrate risorse dalle
Regioni più ricche più produttivi alle regioni più povere o se sia freddi preferibile un loro equilibrio o perequazione è un sistema di perequazione fraterna
Cioè
Un qualcosa di e
Gestito in via cooperativa
In modo diretto da Denis sedici Cristina colpiti
Ma
Operazione fraterna e cooperazione paterna
Grazie o volevo aggiungere poi che problema anche dei revisori più ricche perché in un qualsiasi corpo sociale come nei corpi umani lei corpi fisici
Laddove non ci sia possibilità di circolazione o dove non ci sia possibilità che la ricchezza circoli
Lambiscono sia le regioni o le parti che ne sono prive sia le regioni o le parti e ne hanno troppo di ricchezza grazie
L'onorevole Gustavo Selva il presidente della Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati onorevole le Regioni lamentano l'in applicazione di un articolo importante della Costituzione italiana quella che delega alle Regioni una serie di attività in una serie di importanti settori lei conferma questa impressione
Prima di rispondere alla sua domanda posso mettere per essere fedele al biologo di Radio Belva i piedi nel piatto del buonismo e precisamente per dire questo
Nella proposta che è stata presentata alla conferenza dei presidenti di regione è è assente l'espressione presidenzialismo sarà un'assenza del tutto casuale ma potrebbe anche non esserlo
Per me nella mia concezione personale e politica il federalismo si deve sposare al presidenzialismo come negli Stati Uniti d'America per esempio e dirò anche una cosa di più
I presidenti delle Regioni il ventitré aprile ventitré per il suo forte
Sono stati si dice eletti dal popolo no sono stati puramente e semplicemente designati dal popolo perché l'articolo centoventidue della Costituzione
Noi abbiamo tentato in commissione Affari costituzionali di modifica cioè di togliere l'ultimo capoverso in cui si stabilisce che i presidenti delle regioni e sono eletti dalle e Consiglio regionale
Ebbene abbiamo avuto una parte politica che ha fatto una blindatura di quest'articolo dalla Costituzione
Parte politica la parte politica di centrosinistra che vorrebbe del resto blindare anche altre parti della Costituzione e a nettare devo dire mettendo un po'lei
De piedi nel piatto del buonismo a me pare che l'elezione diretta dal popolo del presidente della Regione avrebbe dato ancora maggiore autorità voi presidenti proprio per porre all'attenzione dei cittadini e del Governo e del Parlamento
Quei tre temi importanti sui quali poi
Novità discutete per concludere questa prima carrellata questo primo giro
Il girone completo se non si tocca un attimo il problema dell'informazione oggi c'è stato un workshop un mo'ad un momento di approfondimento anche sull'informazione
Perché l'informazione è un è un uno strumento importante ha un suo risvolto regionale non piccolo vicepresidente direttore della testata della TGR Crisan Patti presidente e il direttore della testata la TGR Piero Vigorelli
Ecco il respiro domandare per i signori è intervenuto com'è andata questa è un è stato una voce importantissima di questo divario
Direte sì e soprattutto perché regione è una grande esigenza
Già il parlamento riesce a far poco per far conoscere delle sue attività ma le Regioni finora sono arrivate a far conoscere veramente meno ancora di poco da questo punto di vista la testata giornalistica regionale con i programmi nuove che ha già messo in atto con quelli che ho già promesso alla Conferenza delle dei presenti giorni finalmente anche le Regioni avranno quella visibilità che è necessaria perché i cittadini non c'è niente da fare conoscere per deliberare sul principio che vale per tutti e per qualsiasi colore
Bene adesso sentiamo l'altra parte della della sala se c'è qualcuno che vuole i Tato possono parlare tutti naturalmente come è stato petto ecco i cominciamo subito gli interventi prego ciascuno di dire il proprio nome perché io conosco solo alcuni di voi ma non tutti sono il presidente della provincia di Viterbo
No io ho chiesto di parlare perché oggi è una conferenza delle regioni ci sono i presidenti delle Regioni ho apprezzato moltissimo il documento che è stato presentato per il regionalismo e il federalismo
Però ho sentito anche richiamo del Capo dello Stato poco fa
Che parlava rivolto alle regioni che cosa le regioni hanno fatto per applicare appieno non solo la Costituzione ma anche la centoquarantadue mi riferisco al decentramento regionale al neo centralismo regionale che deve essere superato quanto prima
Per avviare le deleghe il trasferimento di poteri a Province e Comuni questo credo che sale un po'assente nel dibattito di oggi se non dal richiamo del Presidente della Repubblica io penso che da questa giornata dovremmo ripartire anche da qui se vogliamo cogliere appieno questa scadenza comunque questi obiettivi che abbiamo rilanciato anche la giornata di oggi
Qui si rassegni volerà se ci sono due precisazioni dovrei fare suo risponderò a presentarmi J. Sodano volevo chiedere qualcosa osserva
Ti dico di Viterbo di Viterbo volevo dire qualcosa osserva
Nel primo nella prima stesura del documento d'cioè da chiaramente un passaggio nel quale ci indicava come alla
Quel giornalismo va accentuato conseguisse necessariamente l'opportunità di configurare una forma stato lo formò governo dal centro presidenzialista
In un secondo momento coltura più approfondita si è pensato bene di non invadere questo campo dura disputa politica ancora molto forte
Ma per noi resta chiaro che produce accentua il meccanismo del poco il giornalismo o del federalismo sabato volete per meritarmi sono equivalenti più si impone la necessità della riforma presidenzialista dello Stato
Quindi o passo dopo questo punto che solo per un motivo o degli tranquillità dibatto Capparotto non è stato recepito come nella prima stesura figurava come argomento
Io credo che ho fatto eccezione edizione possano essere così superata dal punto di vista che implicito nel discorso quello della riforma regionalista anche il principio della riforma presente sta poi l'ho poi rispondere allora Presidente della Provincia che non c'è alcuna intenzione di sostituire il centralismo dello Stato in un centralismo regionale
Il meccanismo complessivo sarà quello di coinvolgere
Tutte ed enti territoriali le autorità locali sindaci da culto montane le province in un discorso unitario che vede lo sviluppo dello singola regione come base fondamentale per un accordo tutti i poteri
E quindi voglio chiedere a di Agostino salivo chiedo scusa devo dire valenza di farsi no no no no no non è un'anomalia condita con le due voglio fare su un'affermazione sarebbe stato meglio questo forse esplicito piuttosto che implicito
In questo senso io credo che voterò paure silenzio di chi desidera che il capo dello Stato sia eletto a suffragio universale diretto
E vede che sia esplicitamente fatta secondo vorrei girare lo scusate vorrei girare la ronda né per evitare proprio di ricadere su argomenti di carattere squisitamente politico in qualità di garante della conferenza dei presidenti
Non si sono toccati
Problemi che riguardano le scelte politiche di ciascuno di noi perché inevitabilmente non saremmo arrivati alla giornata di oggi
Quelle sono scelte politiche che ciascuno di noi porta avanti all'interno dei propri partiti restituì la giornata di oggi invece avanzata istituzionale che portava
I problemi comuni a tutti quanti presidente immerse nei cantieri senese il dibattito se lei mi permette aperte voglio vivacizzare il dibattito ma proporre la Camera delle Regioni è una scelta politica e costituzionale se lei permette niente
Lei fa benissimo comunque traversa domani ed il problema partitico al problema del presidenzialismo politico accertata la Camera delle Regioni e l'abbiamo fatta alla Camera dell'ascia trasparente anche quei favorevole s'era lasciato io farò la domanda
A Pier Luigi Bersani presidente della Regione Emilia Romagna che seduto lì ha pazientato non ancora
E non ha ancora parlato e la domanda si si ricollega proprio a questo quindi e lo schema
Ripariamo di federalismo fiscale
L'impressione è che lo Stato col federalismo fiscale scarichi sugli enti locali sulle regioni quindi sulle sui comuni in particolare
Alcune responsabilità quindi si sottragga ad alcune responsabilità e susciti in questo l'attenzione o le le proteste dei cittadini che invece che contro lo Stato si rivolgeranno o si rivolge avrebbero contro i Comuni e contro le Regioni
Se è permesso appunto magari abuso il presidente Selva che le Regioni fanno i documenti che ritengono vista come mi pare del tutto di
Nessuno contesta che che nessuno di noi è avvocato a riprodurre nel dibattito fra Regioni una sorta di teatrino inconcludente che si sta svolgendo
Da più parti questo periodo sulle prospettive istituzionale critica il casco
Premesso che
E riteniamo anzi oggi d'aver fatto un'operazione che è l'unico tavolo delle regole che sta ai sistemi questo mette nostro paese perché pur da differenti
Di posizioni politiche da posizioni nettamente differenti abbiamo dato un contributo reale una proposta di riforma di questo Paese questo detto
Aggiungo anche che mentre cominciamo questa corsa
Se il rischio davvero che il cavallo rivista ammazzato prima della fine di questa cosa perché la giornata di oggi è stata una giornata di polemica
Ad esempio sul finanzia
Credo che sia emerso con sufficiente chiarezza che in questa finanziaria il federalismo fiscale è un po'un gioco di specchi
Che alla fine nasconde diciamo così un meccanismo certamente di taglio
Un meccanismo di imposizione fiscale improprio non rivendichiamo l'autonomia fiscale vuol dire un grande tributo regionale che sia sostitutivo di una congerie di tributi che ci sono adesso
E una compartecipazione Oliva Olivo vuol dire questo
Sì rispondono dandoci un pezzo di benzina
E noi non abbiamo la vocazione diventare lente dell'automobile
Credo che non esiste nessun posto al mondo un ente legato a un consumo quindi abbiamo protestato per questo
Abbiamo chiesto che venga riconsiderati i conti perché i meccanismi trasferimento prese a finanziare comporterebbero gravi danni ad interventi in campo sociale in campo greco in campo produttivo e però abbiamo trovato che esattamente dei punti
Dichiaro di discussione quindi
Il federalismo lo si costruisce anche giorno per giorno con atti coerenti
E non può esser diciamo un alibi dietro il quale si mascherano vecchie tecniche metter la polvere sotto il tappeto c'è un problema al centro lo spostiamo la periferia
Questo non può essere
Questo governo diciamo dimostrato intenzioni ha introdotto anche alcune significative novità nella finanziaria e trasferimento di funzioni non sa dato ancora garanzie
Che qua che ha questo non corrisponde diciamo un trucco finanziario che può andare a danno non tanto delle regioni ma certamente dei cittadini che che amministriamo
Si è parlato oggi molto di autonomia impositiva di problemi fiscali a questo proposito c'è una sfida che adesso dovrebbe andare in onda
Purtroppo è chiaro
Torneo presidiavano arrivati articolo sto dibattito ha chiesto la parola io sono Luigi daga assessore ai Rapporti istituzionali della Regione Lazio oggi una tappa importante significativa è un primo patto un primo passo verso il decentramento però dobbiamo essere consapevoli di un fatto che il trasferimento dei poteri dallo Stato
Alle Regioni non avverrà se non ci sarà uno movimento reale nel paese credo che noi dobbiamo interpretare bene
Il monito la solidarietà che è venuta dal presidente della Repubblica soprattutto quando ci ha invitato a riflettere sulla necessità di far capire ai cittadini di che cosa stiamo discutendo
Ed allora per far capire ai cittadini ciò di cui discutiamo è necessario che si determini un'alleanza un'alleanza fra tutte le regioni d'Italia
Un'alleanza dei presidenti delle giunte con i Presidenti dei consigli con i consigli regionali come il sistema delle autonomie locali e cioè con le province e come i Comuni ma dobbiamo far capire ai cittadini qual è l'utilità di questa riforma che noi proponiamo
E per renderla credibile dobbiamo autori format anche le regioni cioè dobbiamo correggere laddove c'è il centralino il centralismo e laddove le regioni hanno ereditato i vizi peggiori dallo Stato grazie
Procediamo allora mi pare che si possa cominciamo inverso
Alberto Zorzoli vicepresidente del Regione Lombardia
Senza distinguere i buoni e cattivi certamente il ministro Frattini nella compagine ministeriale
E il ministro che ha una maggiore attenzione dovuta probabilmente anche alla sua funzione specifica ai problemi istituzionali delle regioni e che consente un buon dialogo e un approfondimento dei problemi
Al ministro Frattini perciò da considerarsi amico bisogna chiedere degli sforzi ulteriori come a tutti gli amici
Ad esempio quello di aiutarci a comprendere fino in fondo qual è la reale disponibilità del governo di procedere verso questo maggior livello di autonomia che le Regioni rivendicano allora formula non proposta direi forte quasi provocatoria
Sarebbe disponibile il ministro a farsi portavoce di una nostra richiesta per cui nella Conferenza Stato-Regioni le Regioni possano porre il veto quando i provvedimenti del governo le Regioni ritenessero violino l'indipendenza e questo principio di autonomia regionale
Accetto la domanda e anche la provocazione è chiaro che noi dobbiamo partire da una riforma della Conferenza Stato-Regioni
Sei la riforma funzionerà e andrà nella direzione vinco io credo è evidente che forse non ci sarà più bisogno di parlare di vento perché si cambierà metodo attuale con un metodo di ricerca di un accordo cosa che sperimenta eremo già dai provvedimenti
Delegati e quindi dai decreti delegati di trasferimento delle funzioni
Uno dei punti qualificanti dell'accordo che oggi abbiamo definito è l'impegno del governo ad una partecipazione insieme alle regioni al meccanismo di definizione di schemi di documenti che saranno i decreti delegati gli schemi dei decreti delegati è chiaro che in questa ottica e con l'approfondimento che dovrà necessariamente intervenire
Io credo che non ci sarà più bisogno di un veto quando simile era ad un'intesa uno schema di provvedimento
Non ci sarà più bisogno di un vento perché la posizione non sarà più antagonistica quindi io raccolgo l'invito e dico che senz'altro se riusciremo a dare questo primo esempio
Trasferire le funzioni alle Regioni coinvolgendo le Regioni nell'iter procedimentale che porterà i decreti delegati avremo fatto un grosso passo avanti
Mi pare che forse intervenire il senatore colazioni
Volevo
Tra presentarmi la necessità di cogliere questa occasione
Per essere informati circa gli orientamenti che si stanno prendendo in tema di riforme istituzionali
E a mia volta colgo l'occasione per ribadire il plauso da lei rivolto alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri quando ha indicato la via delle riforme come possibile la via delle riforme istituzionali
Qualcuno ha fatto riferimento alla ristrutturazione di una delle camere come Camera delle regioni e poi che questa ristrutturazione interesserebbe il Senato in modo particolare credo di essere particolarmente legittimato a dirvi quale sia la mia opinione
Non dovrebbe essere una integrale sostituzione di rappresentanti gli eletti con rappresentanti eletti e seno alle regioni o
Ancor di più con residenti di giunte regionali
Potrebbe essere una composizione mista quella della Camera delle Regioni fra rappresentanti eletti
Sia pure con riferimento alle Regioni su base regionale come già oggi accade in forse dalla posizione e partecipazione quali membri diritto dei presidenti delle Regioni questo è stato il sistema tedesco
Che viene indicato da molti come modello da seguire
La cosa e di enorme importanza perché consente di superare la critica chi si fa da molto tempo
Al sistema italiano di essere il solo a mantenere in vita il cosiddetto bicameralismo perfetto
Cioè la identità di funzioni fra Camera dei deputati e senatori e senato della Repubblica che fra l'altro causa di lunghissimi e tempi della legislazione naturalmente
è la realizzazione di tutto ciò
Implica anche la soluzione
A livello legislativo dei problemi di coordinamento che sono i problemi di maggiore urgenza quando si parla di autonomia regionale perché si teme che l'autonomia regionale
E faccia venir meno ogni unità di indirizzo ebbene la partecipazione delle Regioni alla Camera cioè alla Camera dove si prendono decisioni a carattere nazionale
Risolverebbe questo problema voglio chiudere signorina anche perché io sarò molto breve di solito e non ho bisogno questi secoli non agire in questo senso si sa ma i problemi sono molto gravi voglio chiudere dicendo che la miglior cosa sarebbe addirittura di ristrutturare questa camera di religioni
Come organo quindi costituzionale di collegamento fra l'Italia e l'Europa
Le regioni italiane ed Europa come nello spirito delle politiche regionali comunitarie eccome nella spiegazione del Parlamento europeo che lo considera come un fattore di democratizzazione dell'ordinamento comunitario
Grazie d'dalle dall'Europa passiamo direttamente alle Regioni torniamo alle regioni Basilicata
La pienamente premesso che lei e il presidente del consiglio il classico
Premesso che non si può che condividere dopo anche la giornata di oggi quello che l'autonomia nuovo regionalismo
Intenso federalismo anche come base di una questione nazionale
Chiedo però al ministro Frattini
Cercando di porre un altro problema se tutto questo non richiede comunque affianca una riforma delle Regione
Uno Stato autorevole riorganizzato sovraregionale
Che riesca a fissare linee guida di Indirizzo di ridistribuzione equilibrato attento al Garante garantito in ambito locale più ampio spazio di manovra e di gestione attendo garantire pari opportunità per tutte per tutti
Quindi a fianco una ristrutturazione delle regioni o l'autonomia delle regioni a un federalismo c'è bisogno che si affianchi uno Stato forte e autorevole capace di gestire in maniera sovraregionale quello che possono essere le Autonomie locali
Sì è chiaro che la domanda una risposta positiva ma la difficoltà dal vere dove l'indirizzo e coordinamento dello Stato
Sia veramente tale e non diventi di nuovo sovrapposizione direttiva e sacrificio dell'autonomia allora è chiaro che sì come io credo autonomia
Delle regioni è uno dei momenti della riforma dello Stato della riforma della pubblica amministrazione è evidente che già in questo modo e cioè conservando allo Stato le funzioni che davvero richiedono una unità di indirizzo è una unicità per la garanzia della parità di trattamento come diceva lei a tutte le regioni lo stato si deve ritirare da molte altre funzioni e quindi si è cercato di lei nel documento che accompagna la Finanziaria cioè nel collegato proprio di affiancare il riordino della pubblica amministrazione la riforma e l'accorpamento e il dimagrimento di molti ministeri con l'espansione dell'autonomia regionale tutto questo va accompagnato
Da altri due momenti la semplificazione di tutte le procedure e la delegificazione ben più articolata che quanto ora non sia cioè gli strumenti normativi debbono essere non tutti
Elevati al rango di fonte legislativa perché questo complica tutto
E indigenza l'ordinamento e debbono essere più semplici più semplici per l'applicazione che ne fa lo Stato
E per l'applicazione che ne fanno le amministrazioni io vorrei segnalare che su questo punto le regioni hanno maturato una posizione unitaria che è quella di una riforma costituzionale fondamentale per la realizzazione del federalismo pieno
E cioè quella di attribuire Allo stato soltanto alcune funzioni molto limitate ma essenziali per l'unità del Paese la politica estera la difesa l'amministrazione della grande giustizia e la moneta
I delegati o meglio fare ricadere tutte le altre responsabilità sulle Regioni e sull'organizzazione delle province
Segnalo questo perché questa è una delle possibili riforme costituzionali
Di cui il Parlamento dovrà discutere per realizzare il federalismo se nello stesso tempo importante che tutti sappiano che su altri punti le venti regioni italiane che sono nette
Da maggioranze politiche differenti non hanno lo stesso punto di vista il tema che prima era stato assegnato il federalismo senza scandalo per nessuno è un tema sul quale esistono posizioni differenti
Io stesso Milito in favore del federalismo credo che quanto più alla card del presidenzialismo oltre che del federalismo quanto più alla diamo le maglie della dell'autorganizzazione locale tanto più dobbiamo dare un punto di riferimento
Ma esistono posizioni differenti e nella giornata di oggi abbiamo appunto voluto segnalare che su una serie di temi importanti le regioni marciano compatte hanno delle proposte unitarie sulle altre il dibattito politico
è ancora per svilupparsi e questo testimonia che il fatto che per arrivare interamente ad all'Out alle Autonomie regionalismo dovremo ancora camminare insieme non abbiamo voluto ingannare nessuno
Abbiamo avuto rappresentare un teatrino unitario che sarebbe stato la rappresentazione di quello che non c'è abbiamo voluto dire dove siamo
Arrivati e dove ancora dobbiamo camminare e credo che anche la presenza del presidente Scalfaro le parole che ha detto abbiamo accolto bene i punti di unità i punti su cui ancora dobbiamo camminare i punti su cui la dialettica politica perché poi localizzazione dello Stato evidentemente uno dei compiti che spetta alla politica grazie presidente fornitore
Il uno dei gruppi di lavoro che particolare atto questa giornata ha riguardato la qualità della vita io credo che sia opportuno vedere di che cosa si è trattato
Continuiamo il dibattito sul pubblico
Elena Gazzola assessore alle autonomie regionali e federalismo della regione Lombardia una domanda al presidente sei viva onorevole Selva il quale come ho visto ha letto molto bene il documento visto che
Ne ha se ne atto quelle che riteneva che le carenze mi piacerebbe sapere che cosa
Invece pensa
Di quante le regioni e richiedano a costituzionali invariata l'abbiano fatta un punto fortissima di quei sta non c'è bisogno
Diciassette era costituzioni a dare in materia regionali una legislazioni e quattro
Vorrei sapere se l'intenzione lei presidente della commissione Affari istituzionali intese permanente di andare in questa direzione oppure no
Signora lei commesso fondo una porta aperta io sono del paniere che l'Italia abbia troppe leggi del resto le cifre lo dimostrano noi abbiamo credo se non mi sbaglio centocinquanta mila leggi la Francia ne ha otto mila io credo che si debba dei legiferare diceva bene il ministro Frattini
Il suo Frattini che io voglio elogiare pubblicamente di fronte ad alcuni milioni di telespettatori perché è effettivamente il signor ministro con il quale io possa avere a che fare la commissione Affari catturata tenerlo proporli anche con il ministro dell'Interno sia detto fra parentesi
E si può quanto molti ministro Brancaccio dissi telefono al ministero presidente Dini perché lei diventi ministro dell'interno no dico guardi non telefono perché se telefono forse la danneggia battuta
Quindi d'accordissimo con lei a Costituzione vigente si possono fare moltissime cose e se ne possono evitare molte il presidente Bersani ha ragione non vedete non vi dovete trasformare in gabellieri assolutamente non potete essere semplicemente i terminali del potere centrale dovete dire e ve lo consente l'attuale Costituzione
Un potere autonomo di decisione dovette anche in questo non dovete imitare la burocrazia centrale
Dovete premiare le capacità i meriti dovete selezionare secondo queste capacità che si mette quindi moltissime cose possono essere fatte a costituzione vigente isterico al microfono e poi non parlerò più voglio dire al presidente Corasaniti che sono assolutamente d'accordo con quanto ha detto
Io credo che bisogna fare un mix se di e Camera Camera delle regioni e Camera eletta
Anche per altre funzioni non c'è dubbio che una delle grandi di grandi difficoltà che noi abbiamo è decade il bicameralismo perfetto la navetta che è costretto a fare
Un troppo un disegno di legge una proposta di legge fasi che ci debba essere obbligatoriamente direi quasi l'abuso della decretazione d'urgenza noi procediamo ormai soltanto per decreti legge alcuni dei quali questo è una cifra che va oltre forse l'impressione era sono stati reiterati per la diciottesima volta
Ecco io rilevanti continuare nel dibattito vorrei fare un appello alla semplicità rischiano tutti è cadere
In quelli che sono i difetti del dibattito parlamentare e vorrei aggiungere un paio di cose a questo proposito presidente Scalfaro ha fatto un appello ai presidenti delle Regioni ha detto informate la gente informate la popolazione parte diventare in prima politico un clima da costituente
Cosa sta cos'è questo federalismo io penso che ogni cittadino di questo Stato si chieda che cosa vogliamo dire
E volevo sprecare due minuti per dire due cose molto semplici federalismo per le regioni è questo
Oggi le regioni pagano le tasse attraverso i loro cittadini le tasse arrivano al governo e il Governo rimanda i finanziamenti alle regioni e dieci alle regioni come i presidenti di Regioni raggiunta regionali devono spendere quei finanziamenti
Noi proponiamo esattamente dal punto di vista fiscale un ribaltamento della situazione
Chiediamo che le tasse rimangano nella regione le regioni possono spendere quei soldi dove ritengono più opportuno e mantenne per le funzioni grandi dello Stato difesa parlava prima Formigoni politica estera eccetera
I finanziamenti allo stato in percentuale esattamente opposta a quella esistente oggi questa vada di pari passo con un federalismo anche istituzionale
In cui le regioni devono essere in grado di poter legiferare e di non poter essere in continuazione superate da leggi quadro statali che spiazzano il potere legiferante delle regioni questo vuol dire federalismo per la Regione
Torniamo alla dar voce alle Regioni appunto dall'Emilia Romagna
Sono Luigi ma riuscì assessore agli Affari istituzionali della regione Emilia Romagna e poiché occupato della conferenza il lavoro di coordinamento che ha portato a questo documento
Tengo molto a rispondere a un malizioso intervento dell'onorevole Selva
Vede notevole qui non è questione di buonismo o del cattivismo
E qui è questione di aprire un ragionamento serio e concreto sulle riforme per rispondere ai bisogni dei cittadini
E allora proprio per questo dopo le elezioni del ventitré aprile
Le nuove giunte regionali i presidenti delle regioni che sono stati eletti in un modo diverso dal passato perché sono stati legittimati direttamente dall'elettorato si sono posti una domanda molto semplice
Noi siamo diversi politicamente apparteniamo a diversi schieramenti politici
Ma che cosa possiamo fare noi presidenti delle Regioni giunte regionali per non essere costretti a replicare come tanti piccoli minimi al teatrino della politica nazionale
Ora il Parlamento italiano da anni a questa parte sia come dire ammannito un infinito bla bla sulle riforme
E di formule di fondatrici ne abbiamo sentite di tutti i tipi federalismo più presidenzialismo su per il superamento del bicameralismo e così via e quasi uno scioglilingua
Noi abbiamo ritenuto di dover porre fine a questo bla bla e di assumere come regioni italiane è un atto di responsabilità politiche dicendo le cose su cui siamo d'accordo
E sono cose che si possono fare anche oggi
Ebbene ragionare delle grandi riforme e benedire che cosa è concretamente questo federalismo di cui parliamo
Parliamo di un federalismo per unire l'Italia per governare meglio per sviluppare le libertà e il pluralismo ebbene ragionare sulle grandi riforme
Ma è bene soprattutto pose termine alle chiacchiere e fare fin da subito le cose che si possono fare
Questo è stato il senso della giornata di oggi
Io vorrei introdurre brevemente se me lo consentite l'ultimo dei tre argomenti che hanno guidato la discussione in questa giornata Ettore e cioè la i rapporti tra regioni l'informazione pubblica abbiamo preparato una scaletta su questo argomento vediamolo insieme intanto
L'ultima domanda velocissime sì non ce la facciamo
Poi Presidente dico sì corrispondere al vero perché si sicuri del presidente della regione Piemonte ad altro io volevo chiedere al ministro Frattini abbiamo sentito dal presidente Scalfaro una critica sulla struttura burocratica centrale
E un'altrettanta critica sul modello regionale che non ha fatto altro che ripetere gli stessi errori
Dello Stato centrale se vogliamo questo regionalismo moderno se vogliamo rispondere in maniera attiva alle richieste dei cittadini i quali ritiene lei che siano gli strumenti da adottare oltre a quelli chiaramente che già esistono
Ma sicuramente un una forte riorganizzazione dell'amministrazione a livello regionale una più efficace duttilità e flessibilità nell'uso delle risorse non solo finanziaria ma anche risorse umane vorrei dire
In questo io spero che contratti che a livello viadana verranno sottoscritti Lara nell'agenzia per la contrattazione per il personale degli enti locali per il personale dirigenziale anche degli enti locali e delle Regioni siano un aiuto per sfoltire e semplificare e rendere davvero più agile un organismo che come bene ha detto il capo dello Stato se è pesante come pesante lo Stato centrale non si avvicina ai cittadini come invece l'obiettivo dell'autonomia
Mi pare che Piero Badaloni dovesse prenderò errori vorrei tentare attrezzare almeno i minuti finali per fare arrivare delle informazioni che i cittadini sappiano decodificare con estrema semplicità e anche per ricollegarmi al tema dell'ultima Scheda
Io credo che bisogna spiegare bene far capire bene a chi ci sta seguendo se ancora rimasto qualcuno
Che sullo che cibo che noi ci siamo posti con Caprarola è un obiettivo di lo accennava l'inizio Presidente Formigoni poi però non c'è stato il tempo per entrare nel merito è l'obiettivo di rendere più efficienti
No i servizi che la Amministrazione pubblica in questo caso le Regioni debbo notare ai cittadini fino adesso purtroppo le regioni sono state viste come enti o inutili o peggio dannosi
Allora qui occorre un'autocritica è giusto però occorre anche consentire alle Regioni di poter operare mettersi alla prova nei confronti dei cittadini altrimenti saremo sempre sotto tutela
E ci troveremo una fastidiosa situazione di non di non essere colpevoli però nello stesso tempo di non poterlo dimostrare allora
Concludo che l'informazione anche del servizio pubblico può servire a questo obiettivo può aiutarci in questo obiettivo
Nell'aprile negli spazi di di servizio nel consentire anche cittadini di sapere quali sono i servizi che le Regioni debbono fornire hanno il dovere di fornire a loro di far sapere per esempio i cittadini che in Europa ci sono lo porto come esempio finale chiudo
Ma per far capire l'importanza di quello di cui si sta dibattendo qui a Caprarola in Europa ci sono dei fondi che potrebbero consentire ai giovani di creare nuove occasioni di lavoro questi fondi non vengono utilizzati pienamente anzi
Ma era solo parziale e sapete perché
Perché le regioni italiane non hanno la possibilità di avere una rappresentanza a Bruxelles queste sono le cose di cui stiamo parlando le cose che ci stanno unendo e sulle quali oggi le regioni hanno fatto un grosso
Un passo in avanti insieme al governo Badaloni ha ragione basta un dato rapidissimo il novanta per cento del nostro bilancio è vincolato agli obiettivi praticamente noi spendiamo il novanta per cento
Delle risorse delle Regioni su obiettivi decisi dal governo centrale
Si capisce subito cosa vuol dire autonomia impositiva e regionalismo vero dare ai presidenti di Regione agli assessori alle giunte che sono eletti dal popolo di quella regione una maggiore possibilità di utilizzare il cinquanta sessanta per cento
Bisogna che il governo non ci mandi più fondi vincolati obiettivi
Ma le politiche locali possiamo decidere noi che conosciamo meglio le esigenze del territorio questo e autonomia sì siamo in chiusura c'è ancora il tempo per un breve intervento avvenisse in una dulcis in fondo io volevo parlare dell'informazione
Sarà stata stimolata anche dalla presenza delle del ministro Frattini che sta che tengono alta la comunicazione pubblica e quindi istituzionale devo dire che avendo anche presente i governi io chiedo come cittadino pubblica e quindi interessata ai problemi imminenti
Che Nanni si mostrino sempre esclusivamente e venti ha sporto il tipo di manifestazioni culturali feste quartieri eccetera ma queste case qua io le volevo le vorrei apprendere anche dalla televisione che il servizio d'informazione per tantissimo e quindi chiedo appunto immaginare e sensibilità sono completamente d'accordo con lei la riprova che non so da quanto tempo Regione fanno riunioni al convegno di questo tipo sicuramente questa è la prima volta che c'è una diretta televisiva c'è
Fare una provocazione a Vigorelli a questo punto perché no un'Italia regioni che vada veramente direttamente al cuore dei cittadini che faccia capire ai cittadini
Che cosa è un comune che cosa una provincia che cos'è una Regione che cos'è lo Stato chiave che legifera chi è responsabile di determinati provvedimenti perché spesso ai presidenti di Regione arrivano i cittadini dicendo ho chiedendo qualcosa che spetta al Comune al sindaco oppure che spetta direttamente al prefetto al commissario di governo o al ministro i cittadini oggi hanno bisogno di capire di chiarezza di capire quelli che sono i responsabili gli interlocutori
E effettivamente chi può insisterebbe operare sul territorio informazione pubblica credo che debba avere necessariamente questo grande ruolo sì prima di dare la parola al ministro per per la chiusura di questa nostra serata Gustavo Selva voleva chiede intervenire spero brevemente perché proprio il tempo è scappato
Presidente Bersani è assessore Mariuccia io sollevando il problema del presidenzialismo l'elezione diretta del capo dello Stato non credo di avere sollevato un po'pre un problema da teatrino mi sembra di avere sollevato un problema veramente rilevante in ogni caso io se vuole definire teatrino io partecipo a questo teatrino esattamente dal ventisette marzo dell'anno scorso ed io mentre invece nelle precedenti legislature in quella che possiamo chiamare la Prima Repubblica
C'è stato un laborioso e sicuramente molto interessante lavoro fatto dalla Commissione dibattere bicamerale presieduta dall'onorevole De Mita e dall'onorevole Nilde Iotti che hanno prodotto sicuramente documenti preziosi perché questi documenti preziosi non sono stati poi approvati dall'assemblea in un Parlamento dove Democrazia Cristiana Partito Comunista Partito Socialista avevano l'ottanta per cento dei seggi quindi non se la prenda con il cosiddetto teatrino dalla politica Silvio Berlusconi è stato eletto l'anno scorso Gianfranco Fini non è stato un leader se non nella seconda Repubblica prendete dalla con coloro i quali hanno fatto Bay documenti sulle riforme costituzionali e non hanno realizzato assolutamente nulla chiedo scusa ma credo
Dobbiamo predetto perché era benissimo ecco la parola al ministro Martini per chiudere poi sono cioè si io due considerazioni finali più che sul merito di questa vicenda sull'importanza del tema che ha toccato la signora la comunicazione istituzionale
Manifestazioni come questa hanno un'importanza tanto maggiore quanto più capillarmente vengono conosciuta dalla gente il significato di far capire il messaggio istituzionale cioè il significato di un'Italia che in qualche maniera sta cambiando io tra qualche settimana siglerà o con la RAI una convenzione quadro per la comunicazione istituzionale una convenzione quadro importante attraverso cui il servizio pubblico come diceva il presidente Badaloni ancora di più
Dovrà segnalare comunicare informare su quel poco di buono che concordemente tante istituzioni diverse cercano di fare anche far tra Reggio e nel nostro i giornalisti pazza unicamente
Il nostro appuntamento è terminato io ringrazio rapidamente a che prezzo ma il tempo è fondatore tra scaduto ringrazio il ministro innanzitutto tutti i partecipanti e grazie a tutti voi che ci avete seguito buonanotte a tutti