"Il mercato e il futuro dello Stato sociale" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de "l'Unita'" '95 (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Intanto informo il pubblico che non ci sarà possibile da subito
E di avere la presenza di Vincenzo Visco ha un ritardo di aereo sarà tra noi penso nella parte nella seconda parte in questo dibattito il tema è un tema molto importante il mercato il futuro dello stato sociale in questi ultimi anni si è parlato molto della possibilità di creare un'integrazione sarà marcati è stato sociale tra pubblico e privato per riuscire a garantire omino i servizi la persona
E altre cose molto importanti non possono essere previdenza alla sanità eccetera spuntino quindi che riguarda l'oggi un team che riguarda però anche il nostro futuro che riguarda soprattutto le fasce più deboli dei della nostra popolazioni qui con noi abbiamo Alfiero Grandi segretario aggiunto della CGIL abbiamo Antonio Cantaro direttore del CRS
Abbiamo il presidente delle
Un bollettini ammazzarli abbiamo Stefano Tamagni che il preside della facoltà di economia di Bologna
E conduce diciamo questa serata Piero Di Siena giornalista dell'Unità che inizierà ponendo anche domande su questo tema molto importanti domani di carattere generale però per far dibattere i nostri i nostri ospiti abbiamo parecchio tempo la possibilità di fare due giri completi anche da parte di tutti e quindi darei subito la parola a Ciro Di Simine giornalista dell'unità prego
Ma io il tema è molto ampio
E oserei dire anche molto complicato
E quindi
Da oggi
Dicevo
Va bene e infatti torno Dacca
Dicevo che è appunto il tema che dobbiamo affrontare questa sera
è un tema molto ampia e per molti aspetti anche complicato io quindi
Mi preoccuperei ieri
In questa prima fase della nostra discussione di svolgere il ruolo di isolare almeno alcune delle questioni attinenti a questo tema
Innanzitutto vorrei fare un'osservazione di carattere molto generale il il rapporto col mercato è un rapporto costitutivo dell'intera vicenda storica del welfare
Nel senso che appunto il welfare storicamente si è costituito e si è sviluppato come quel complesso di politiche sociali di sistemi di sicurezza sociale che
Sono sono cresciuti e sono nati all'interno di economia di mercato
Quindi il problema che noi ai forse abbiamo di fronte è quello di capire rispetto alla alla crisi ero ai processi di trasformazione dei di nell'esperienza di guerra per che abbiamo conosciuto soprattutto a partire dal secondo dopoguerra
Capire come questo rapporto col mercato si debba modificare più che costruire nel corso della necessario rinnovamento che i problemi che sono insorti il mutamento di frase che abbiamo di fronte a noi impone e innanzitutto rispetto a questo c'è un problema di carattere credo di carattere molto ma molto generale che probabilmente sarebbe utile toccare per avere uno
Ci siamo visione d'insieme entro cui affrontare poi le singole questioni specifiche
Questo problema di carattere generale che io voglio qui semplicemente porre è quello che le esperienze di stato sociale si sono costituite all'interno come si suol dire dell'orizzonte degli Stati nazionali
E sono in qualche modo sono stato un elemento come dire costitutivo anche della costituzione di un mercato interno moderno ai singoli stati nazionali
Oggi noi ci troviamo di fronte ad un processo di forte globalizzazione di internazionalizzazione dei mercati
E basti guardare alle vicende legate all'andamento della valuta
Ai problemi dei mercati finanziari per comprendere come il quadro di riferimento attorno a cui noi continuiamo a ragionare per quanto riguarda le politiche sociali
Cioè compatibilità dei bilanci dello Stato i problemi delle entrate e delle uscite appunto dello Stato nazionale
Siano probabilmente non un punto di riferimento non più sufficiente per affrontare il futuro qui come si è detto dell'UE
La seconda questione invece attinente ad un'altra
Ad un altro problema che che qui è stato in qualche modo accennato dal compagno che ha introdotto la nostra discussione
E cioè il rapporto e come dire la la prospettiva che è presente all'interno
Diciamo della della discussione intorno ai problemi dello stato sociale
E delle politiche di sicurezza sociale
Di una gestione in termini di mercato di alcuni pezzi o di molti pezzi che attengono a queste politiche e a questo compresso di servizi
Sì sì
Quindi dicevo il
Va gestione
Da parte in termini di mercato di pezzi di servizi lo di beni
Gestiti tradizionalmente dall'interno dello stato sociale
Ebbene
Uno dei
Dei grandi uno dei principali anzi per i grandi capitoli di
Che sono presentati e sottoposti all'interno di queste ipotesi riguardano un tema che
E in qualche modo molto attuale quello relativo al nuovo sviluppo della previdenza integrativa cioè delle pensioni integrative
Anche e dei loro e sette del volo possibili ricadute sul piano economico generale
L'altro tema che viene in qualche modo portata a sostegno di questa ipotesi
E quello della necessità di una forte personalizzazione dei servizi sociali che sono strettamente collocati allo sviluppo stesso in qualche caso della qualità di questi servizi
E che difficilmente possono essere più o sufficientemente diciamo elargite forniti attraverso meccanismi standardizzati legati alla gestione pubblica degli stessi servizi sociali
Dentro questo quadro io vorrei io vorrei che queste questioni poi noi dobbiamo affrontarlo all'interno di un quadro in cui come dire i caratteri particolari del welfare italiano
Su cui adesso io non voglio soffermarmi che sono stati in qualche modo sottoposti ad un duro attacco per i loro risvolti spesso assistenziali e clientelari
Su hanno come in tutti i Paesi del corso dei titoli dei decenni che abbiamo alle spalle
Si sono il intrecciati con un attacco generalizzato i sistemi di sicurezza sociale che per quanto riguarda il nostro Paese hanno introdusse uno uno degli elementi costituiscono insieme a quelli diciamo
Dei trend economici in uno degli elementi del divario tra Nord e Sud
Che ormai un divario fortissima anche dal punto di vista delle prestazioni e delle condizioni di civiltà basti pensare alle differenze dello stato della sanità appunto dei servizi di assistenza alle persone alle condizioni generali
Del re prestazioni delle prestazioni sociali
Ecco a me pare che questi possono essere alcuni dei temi che noi possiamo affrontare la discussione di questa sera
Su cui io inviterei gli
A cominciare dal direttore del CRS Antonio Cantaro
Di ad intervenire per poi probabilmente in una seconda fase del dibattito se
Come io spero ci sarà se il tempo cercheremo di scendere di più sulle questioni particolari che sono attinenti a questa parte
Grazie Piero Di Siena
Il mio compito è un po'ovviamente ingrato dove entro parlare un po'per primo a rompere il ghiaccio quindi un po'i compagni gli amici mi perdoneranno una certa sommarietà perentorietà nelle affermazioni che spero poi di poter riferire se necessario in un secondo giro di interventi
Io credo che il tema intanto come posto è stato ben posto alla festa
Il mercato e il futuro lo stato sociale cioè il riferimento a queste che sono due grandi istituzioni come dirò
Nella modernità ogni epoca moderne anche in epoca contemporanea
Dell'inclusione dei cittadini e per certi versi vengono vissute e giustamente anche come strumenti di grande liberazione
Di grande identità e appartenenza e strumenti di grande regolazione sociale
Metterli assieme contro invece una vulgata neoliberista imperante negli anni ottanta e ancora oggi che gli ha contrapposti secondo me può essere una strada per iniziare anche all'interno alla sinistra
Una riflessione che spesso invece è accantonata
Le spese invece accantonata e che invece deve essere costituire anche Farhat carattere ed elemento di distinzione e di chiarezza nel rapporto con le altre forze politiche sociali e diciamo con l'altro schieramento con l'altro blocco il blocco conservatore
Con cui si contende il governo del Paese
Intanto in quel fare il mercato hanno avuto sicuramente un grande passato in epoca moderna
Un presente incerto e da molte parti il futuro appunto per tornare al titolo
Un futuro fortemente in discussione
C'è un rischio in questa impostazione della discussione io credo che elementi e non non è il caso di di riprenderli ma sono un po'davanti a tutti noi non solo del welfare italiano con le sue miserie di cui stiamo discutendo purtroppo anche in questi giorni al di là degli strumentalismi che sicuramente la vicenda
In quel far sotto accusa
A il fondamento ha un fondamento
Come peraltro verso ha un fondamento un mercato sotto accusa proprio per quella funzione generale qui queste due grandi istituzioni della convivenza comunitaria dovrebbero assolvere che sono quello di includere e liberare da vecchi vincoli e dare nuove forme di identificazione appartenenze soddisfazione dei bisogni
Da che cosa dipende da questo passato e la crisi che invece oggi vivo il welfare e che per altri versi secondo me vive anche il mercato questo mercato specifico
Che abbiamo di fronte
Il grande successo del welfare anche nell'immaginario in quello che trasmetteva concretamente di speranze emancipato Oria
Lo stato sociale era quello di disegnare un orizzonte
In cui fosse possibile per ceti emarginati o per ciechi in situazioni di bisogno di essere inclusi di appartenere ad una comunità
Di fronte ad una vecchia ideologia liberale liberista la legante liberista dell'ideologia liberale
Che affidava tutto al mercato
Da bisogni sofisticati e secondari ma anche a bisogni essenziali alla salute alla sanità
L'istruzione l'abitazione il lavoro
Si è aperta nel corso di questo secolo una grande istituzione della liberazione dell'emancipazione
Che appunto lo stato sociale
Non si tratta tanto delle singole prestazioni ma l'idea che veniva offerta ad una larghissima parte alla popolazione
Nel welfare State cosiddetti universalistici fondali sui diritti di cittadinanza sociale cioè sui diritti sociali a tutta la popolazione
Di poter in situazioni di bisogno di difficoltà o per una parte della propria vita giovani anziani contare su un quadro di prestazioni
Che liberassero dal bisogno d'applicato dal mercato dal ricatto della situazione economica il vantaggio dal potere del denaro cioè tutto si può ottenere tramite il potere del denaro se no non se non si ha capacità solvibilità in denaro
Non si soddisfano negando e che questi bisogni
Il Welfare State e le ragioni del suo successo sono dipese da questo c'è una grande istituzione dell'Inter dell'inclusione sociale com'era avvenuto peraltro per il mercato
Il mercato che rompe nell'ottocento i vincoli corporativi dico così in maniera sommaria di un'economia chiusa
Ho l'economia in cui la produzione e la distribuzione l'allocazione delle risorse avviene all'interno di organizzazioni c'è attuale corporative che invece si offre come strumento di liberazione d'emancipazione per larga Marte della popolazione
Lo stesso il Welfare State che non a caso giustamente di Siena ricordava hanno poi camminato assieme all'esperienza di questo sì
Passiamo all'oggi perché attira la crisi profonda di questa esperienza e da dove una sinistra può ripartire
Guardiamo i dati quest'anno dell'università
La grande speranza dell'istruzione
Dell'istruzione generalizzate crescente
Credo che tranne l'università dove insegno ad Urbino
E tranne una facoltà Sociologia se non ricordo male i dati indicano in una situazione già in cui l'Italia è molto arretrata rispetto ad altre esperienze europee che per la prima volta dopo anni diminuisce il tasso di iscrizione oltre ad esserci il fenomeno che conoscete moltissimo anche molto noto che quella de la mortalità poi di quanti arrivano effettivamente a prendere una laurea
Ma questo che è un esempio sull'istruzione lo verifichiamo in relazione a molte altre cose la stessa riforma la previdenza
Che si voleva fare poi se ne è fatto un'altra con molti compromessi con molte difficoltà indica comunque la strada di un'esclusione di larghi strati che invece prima potevano accedere alla prestazione previdenziale occupa comunque avranno diritto a prestazioni previdenziali molto ridotte
E poi soprattutto il problema drammatico del Paese che il Mezzogiorno
La speranza del Mezzogiorno tramite l'istituzione del Welfare State
Distorte assistenzialistiche non funzionanti per molti versi però è stata quella di offrire una speranza di emancipazione lavoro
Istruzione sanità
Tutto questo oggi e fortemente in discussione non non sono neanche necessario le statistiche basta viaggiare
Basta avere un'esperienza diretta in uno di questi settori sulle inchieste di porzioni del territorio per capire come l'atteggiamento e la speranza emancipati IVA liberatoria inclusiva che il Welfare State lo Stato sociale
Aveva in larghe fasce la popolazione oggi è fortemente diminuita e fortemente messa in crisi con tutte le reazioni che questo comporta
Quelle che si diamogli rivolta fiscale nei Paesi sofisticati evasione fiscale nel nostro che viene legittimata dal livello dei servizi e da un'idea di mercato
Delle prestazioni nel complesso le prestazioni offerte dal Gwen farà sempre più declinante
Da dove ripartire
Bisogna intendere qual è stato poi collante di questo o quel fast è Italia di tutta questa prestazioni ricordata la speranza che poi
Ha consentito un livello di imposizione accettato e accettabile
Un livello di consenso sociale un livello di consenso politico che invece oggi è spesso fortemente in discussione secondo me la leva individuata per lo meno nell'esperienza italiana ma non credo solo all'esperienza italiana
In quella in quello che è considerato il prototipo anche se il più controverso indico dei diritti sociali che il diritto al lavoro
Badate il dito lavoro non è che si sia realizzato sempre le spese due Frassetto un tasso di disoccupazione
C'è stato c'è anche nelle esperienze più compiute più avanzate
Però ideologia che sosteneva queste esperienze di stato sociale
E poi le corrispondenti de di intervento sul mercato
Era l'idea di una speranza della piena occupazione di progetti concreti per la piena occupazione
Questa nostra Costituzione che si vuole continuamente riformare appare ai miei studenti a tanti giovani poc'ipocrite
Una Costituzione che afferma il diritto lavoro al primo compatto in un articolo il fondamento alla Repubblica sul lavoro una un diritto al lavoro all'articolo quattro e così via come diritto fondamentale
Per una certa fase questa costituito un programma una bandiera è una speranza
Perché ci sono illusioni di poter ricostituire un Welfare State uno Stato sociale che abbia consenso sociale politico senza riaprire la grande questione posta da Keynes nel corso del secolo
Posto da lunedì all'americana affittare americano affrontato del Welfare State europee che appunto la questione del diritto alla piena occupazione del diritto al lavoro
Perché non è semplicemente un fatto economico quell'inclusione di cui parlavo quel senso di appartenenza alla comunità questa per lo meno è la mia opinione anche contro altri che credono invece al reddito minimo garantito come possibilità
Risolutiva della crisi del welfare dal punto di vista il consenso che viene offerta a lui senza questa intuizione ancora di grande valore ma ripensata che va ripensata e motivata contenuta nei valori fondamentali alla Costituzione italiana che questa del diritto al lavoro senza quella non c'è senso di appartenenza alla comunità c'è carità c'è solidarietà c'è spesso come purtroppo accade anche dalla politica che si delinea del centrosinistra un'idea caritatevole
Di equità
Per lo meno nell'immagine che si dà fino a quando non si struttura programmaticamente in modo forte il progetto di questo polo di qualcosa che si può concedere dopo
Dopo che si sono realizzate certe condizioni che in realtà sembrano realizzarsi sempre meno
Perché se si accetta come in questi giorni viene riproposta
L'ipotesi di una revisione all'unione europea o comunque di un'accettazione
Dei vincoli di bilancio di politica monetaria del debito pubblica accettati così passivamente ed esclusivamente nella loro dimensione puramente finanziaria
Non c'è futuro per l'occupazione non c'è futuro per lo stato sociale in Italia
C'è anzi la strada
Che indica il commissario all'Unione Europea per l'Italia Mario Monti dei tagli automatici
Senza che passino neanche per la deliberazione parlamentare superato un certo livello un certo tasso di debito pubblico un certo tasso di inflazione un certo tasso di spesa pubblica l'idea che il Parlamento venga espropriato
Ipotesi illusoria che non ha funzionato neanche gli Stati Uniti di Reagan ma che comunque indica
Il totale disinteresse rispetto a questo punto cruciale che è appunto quello della piena occupazione che ciò che può restituire consenso reale alle politiche di welfare
Io da questo punto di vista
E finendo su questo punto anche se il collegamento non è immediato
Il resto non so cosa ci dirà grandi resto veramente sorprese strabiliante
Dalle posizioni della Confindustria emersi in questi giorni in questi ultimissimi giorni
Relativamente al problema del lavoro e che riguarda la retribuzione l'adeguamento di questa retribuzione all'inflazione
Resto Stra abbigliato dalla proposta
La Confindustria di stralciare all'inflazione importata per la svalutazione la moneta quando proprio quella su valutazione della moneta
è stata lo strumento per fare arricchire le importazioni italiane per riempire di profitti le imprese italiane e che sta deprimendo i consumi all'interno e che li sta deprimendo soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
In cui sono venuti meno tutti i meccanismi di finanziamento
Antichi della redistribuzione del reddito ed è rimasto per gran parte della popolazione proprio il lavoro pubblico per questo io credo che invece una lotta oggi è un'iniziativa forte del sindacato e dalla sinistra
Per un recupero pieno dell'inflazione costituisca una vera e propria battaglia meridionalistica e a difesa del Welfare State grazie
Sede adesso cantano chiamava causa direttamente grandi io credo che
Diamogli immediatamente la possibilità di
C'è una valutazione che riguarda lo stato sociale sulla periodo in cui il nostro Paese ne ha conosciuto uno sviluppo importante penso soprattutto agli anni sessanta e settanta in cui sicuramente gli elementi di allargamento gli hanno offerto una dimensione come non aveva e come non aveva avuto da molti anni è vero si è costruito in epoche diverse ma diciamo guardiamo per un attimo la fase più recente
Elementi di forte estensione sono avvenuti sull'onda di riforme di grande peso riforme che stanno appunto a cavallo degli anni sessanta e settari
Quell'estensioni sono avvenute sulla base di esigenze fortemente sentite cioè problema salute
Previdenza
Casa istruzione poi non tutte le scelte che sono state fatte per rispondere ai problemi ed esigenze
Si sono rivelate giuste Problemi errori questioni forse qualche illuminismo perfino nel cercare di riordinare
Vedi abbastanza strano che ci sia stata un'epoca in cui il nostro Paese ha cercato di modellare il proprio sistema sanitario
Sulla base dell'iniziativa politica di una parte sostanzialmente sul modello inglese come per una sorta di legge del contrappasso
Oggi le idee inglese che è completamente rovesciata acque cioè quella del pieno liberismo sia assunta invece da un altro versante in particolare
Dal versante neo liberale e della destra italiana
Ma insomma c'è stata una fase nella quale lo Stato sociale si è largamente esteso
Non c'è dubbio
Lo stato sociale non è
Da accettare così come era e così come in parte ancora come tutto buono e come un risultato tutto positivo dentro ci sono stati dei problemi li abbiamo conosciuti li abbiamo visti
Io però dico subito che non sono d'accordo
Con la valutazione liquidatoria che ho sentito anche recentemente non soltanto da settori conservatori che lo Stato sociale che abbiamo conosciuto in Italia è tutto da buttare come dire tutto frutto della politica della Democrazia Cristiana qualunque altra valutazione politica le si voglia attribuire poi la DC ha grandi responsabilità
Ad esempio la grave responsabilità sta nel fatto di avere esteso la tutela dello stato sociale senza forme di finanziamento
Relativo a strati sociali che sicuramente avevano un particolare legame letto orale con la Democrazia Cristiana
Nessuno ha ancora spiegato perché
Sia stato fatto non molto tempo fa non molti anni fa un'estensione dal punto di vista previdenziale che ha dato ad alcuni strati sociali il diritto deve la stessa pensione con la metà dei contributi
Salvo poi dover andare in questa fase ad una riforma contributiva che in grande parte in materia di pensioni si spiega proprio con il rendere trasparente il rapporto tra i contributi legati al lavoro e la pensione che si avrà è in fondo
Una risposta dopo tempo
All'illusione di chi credeva di potere promettere per ragioni elettoralistiche la pensione a strati sociali
In cambio di un contributo che era la metà di quello dei lavoratori dipendenti
Queste responsabilità ci sono tutte
E sono tra quelle che hanno portato all'esclusione finanziaria dello Stato sociale però io francamente non sono d'accordo
Con l'idea che sia tutto da buttare e quindi perché ci sono questi problemi e questi problemi ci sono e peso ma dirò quanto hanno pesato secondo me
Tuttavia che tutto ciò che c'è come idea fondante anzitutto poi anche in parte come pratica il diritto ad una pensione il diritto ad essere assistiti il diritto alle spalle istruzione con tutti i vincoli e tutti i problemi che si possono immaginare però che sono obiettivi dichiarati e in una certa misura anche che si è cercato di perseguire
C'è stata una reazione nei confronti dello stato sociale che abbiamo avuto e vorrei dire di più credo che ci sia stato un errore molto grave
Della sinistra del sindacato
Di tutti quelli che avevano a cuore per una ragione o per l'altra più di altre lo stato sociale proprio per le ragioni di riscatto che sono state ricordate l'inizio
Credo che si sia stato un ritardo nel comprendere le ragioni e forse anche la forza di un attacco che è venuto lo stato sociale
Che si è manifestato soprattutto e per diversi anni
Sul terreno diciamo della cosiddetta crisi finanziaria dello stato sociale
Il timore del tutto comprensibile di vedere scomparire importanti conquiste
Ha forse fatto velo rispetto a un merito
E questo ha consentito ad una linea tutto sommato conservatrice
Neo conservatrice e qualche volta apertamente liberista poi via via sempre più forte con un effetto che è cresciuto nel tempo
Che ha fatto del punto di vista finanziario nei fatti la ragione di una modifica di fondo di aspetti dello stato sociale
Avere capito in ritardo questo problema non essersi posti per tempo il problema dell'equilibrio finanziario cioè delle questioni finanziarie che sono uno dei pilastri per consentire lo stato sociale di esistere
Evidentemente aperto una contraddizione e in questo contraddizione è passata ed è passata con molta forza l'iniziativa della destra io penso che se noi questo non lo ammettiamo con chiarezza non riusciamo a capire perché
Via via anno dopo anno parti importanti dello stato sociale sono state messe in discussione e sempre con una motivazione la questione dell'equilibrio finanziario e del bilancio pubblico
Pino che ad un certo punto quest'estate il veicolo principale per a riordinare
Sia pure da un certo punto di vista naturalmente da quel punto di vista le caratteristiche dello stato sociale appunto che oggi è per molti aspetti difficilmente riconoscibile rispetto all'idea di riforma
Alla all'obiettivo generale dichiarato da alcune delle iniziative di riforma che ho ricordato degli anni sessanta e settanta
Io penso che a questo punto però
Avendo ormai credo tutti riconosciuto che il problema esiste e quindi come tale va affrontato dobbiamo dire con molta chiarezza che siamo arrivati ad un punto limite
Personalmente lo ritengo non valicabile apprezzo di costi sociali molto pesanti
Come dire si sta esagerando
La questione dell'equilibrio finanziario è sicuramente un punto ma la questione dell'equilibrio finanziario non può diventare il valore principe della società è pur sempre un mezzo per reggere gli obiettivi socialmente definiti
Badate che c'è una contraddizione che va detta con grande chiarezza
Gli sforzi che si stanno facendo anche attraverso tagli soprattutto in materia di stato sociale
Per costruire un avanzo primario in grado di riequilibrare la finanza dello Stato il bilancio dello Stato fondamentalmente va a pagare interessi troppo alti sul debito pubblico
Un conto è farlo tarlo come stato di necessità
E cercare di dare risposta a questo problema
Altro è farne nel un'ideologia e fare del vincolo finanziario il punto su cui gira tutto il mondo per valutare gli elementi dello stato sociale
Io penso che oggi di fronte alle forze democratiche della sinistra al sindacato c'è un impegno di grandissima forza
Ed è quello che dopo aver imparato anche a prezzi è alta a prezzi molto pesante
Che non si scherza con le queste degli equilibri finanziari
E tuttavia occorre riproporre anzitutto il grande tema che la società deve ricordare le ragioni per le quali produce e lavora
E le ragioni per le quali produce lavora debbono continuare a essere in la persona il suo diritto alla salute all'istruzione al miglioramento al diritto alla pensione cioè a diritti fondamentale
Connessi con l'equilibrio finanziario ma non succubi dell'equilibrio finanziario
La società deve ripristinare il valore della politica degli obiettivi
Prodi ha scritto alcuni giorni fa per spiegare anzitutto le ragioni per le quali non è uno che vuole il voto ad ogni costo un bell'articolo in cui ha rilanciato l'idea dei valori della società di una società che immagina se stesse
Ne discute e sulla base di un consenso sociale definisce le modalità e i criteri con cui vuole raggiungere questi obiettivi
Altrimenti si potrebbe gradualmente arrivare l'idea che i vincoli finanziari di mercato decidono da soli
Sarebbe una subalternità politica e culturale l'idea
Che la spontaneità decide non è così la Società bisogno di pensare su se stesse socialmente di decidere che cosa vuole fare
Del resto parate che non possiamo sottovalutare Hillary chiamo che è stato fatto anche recentemente da corrieri da Carniti da tutti quelli che si sono occupati in questi anni
Anche con qualche silenzio di troppo a sinistra
Dei problemi della povertà una sorta di strana divisione di compiti
Per cui c'erano alcuni che erano più attenti per ragioni magari di etica morale le queste della povertà e altre al mondo del lavoro sappiamo che questa è la distinzione che quando io adesso sto esagerando evidentemente succede sono guai per un mondo e per l'altro
La verità è che il nostro Paese ha aumentato la soglia di povertà basta guardare i dati dell'Istat a venticinque anni data per capire come la nostra società
Abbiamo mancato le distanze tra i ricchi che sono più ricchi poveri che sono più poveri e come sia difficile essere poveri oggi in questo Paese
Dobbiamo riproporre quindi un'idea di società
Di obiettivi socialmente condivisi di politica che significa quindi perseguire obiettivi
Perché altrimenti arriviamo appunti che mettono in discussione la salute io non so chi di voi ha letto un articolo anzi una serie di articoli per fortuna
Però di quelli che non sempre tutti leggiamo perché magari presi da tante cose che parlavano dell'arretramento della salute in un settore delicatissimo come quello della salute della donna
Il ticket
Non è solo un problema finanziario e lo scoraggiamento per una famiglia nella graduatoria delle priorità nel fare qualche volta l'esame preventivo del Pap test
Scusate questa prosa e città
Per alcuni diventa l'impossibilità significa un aumento in concreto dei tumori
La prima conseguenza ed è l'unica che mi interessa in realtà è quello delle conseguenze sulla persona che la sua salute
All'altra conseguenze anche economiche perché quella salute costerà in termini di ospedale con tutte le conseguenze che conosciamo non è nemmeno un guadagno dal punto di vista sociale
Allora noi dobbiamo ripristinare alcuni valori di fondo perché se non facciamo questo non arriviamo a capire le ragioni per cui lo uno stato sociale riordinato e rideterminato va con molta determinazione ha riproposto
E difesa
Questo vuole dire non porsi problemi dell'equilibrio finanziario credo invece che lo ripeto l'ho detto in premessa in modo da evitare che qualcuno mi facesse esattamente questa osservazione il problema esiste
Ma chiami in causa una questione che si chiama fisco e rapporti con le aree di evasione il sei città sbaglia benissimo non saranno seicento mila saranno cinquecento quattrocento resta il fatto che riceve sicuramente una delle ragioni per cui lo Stato sociale dato in disequilibrio finanziario di una parte ad un certo punto ha pensato che pagava troppo
C'è un problema di decentramento delle responsabilità anche dal punto di vista fiscale e delle politiche contributi sicuramente
C'è un rapporto da ridefinire tra fisco e contribuzione una riforma da fare su ciò che è caricato sulla generalità fiscale e ciò che è materia contributiva
Perché dobbiamo avere il coraggio di affrontare il tema di reperibilità di risorse ai fini di
Ma questa questione la dobbiamo affrontare proprio con l'obiettivo di creare le condizioni
Per chiamare a raccolta queste risorse scoprire queste risorse trovare queste risorse e si potrà fare questo soltanto in ragione di un modello di società che viene riproposto
Ad esempio
è stata fatta una riforma delle pensioni
Io credo che sulla riforma delle pensioni occorre avere rispetto per il sacrificio del mondo del lavoro
è importante la riforma delle pensioni per dare certezza al futuro in un rapporto che si misura decine di anni
Ciò non toglie che una parte importante del mondo del lavoro dipendente per arrivare a questo equilibrio ha sacrificato qualcosa di molto importante delle sue aspettative di vite di risulta
Probabilmente non c'era altro modo ma riconosciamo intanto socialmente che questo sacrificio c'è
Perché è un riconoscimento dovuto alla parte che ha pagato
Questa riforma delle pensioni al di là dei problemi che può porre all'interno della riforma in quanto tale io non ne voglio parlare in questo momento voglio parlare i due aspetti che propone uno riguarda anzitutto il fatto che avviene a valle del sistema contributivo così come esiste
E del resto non si poteva probabilmente affrontare tutti i problemi che una volta io sono convinto però che oggi resta più che mai d'affrontare il problema della riforma dei contributi per la previdenza e non è difficile
Perché oggi i contributi previdenziali sono contro l'occupazione
Cioè pesano sulle imprese in rapporto direttamente proporzionale al salario che le imprese pagano
Le imprese sono spinte da questo sistema contributivo a sostituire macchine a lavoro
Il sistema contributivo potrebbe essere più utilmente collocato metà sulla busta paga emetta sul valore aggiunto di impresa
Questo renderebbe già meno forte la tentazione di molte imprese di sostituire lavoro con le macchine
Ma c'è un altro grande tema che dobbiamo affrontare veniva ricordato il tema da di Siena il tema della previdenza integrativa
Qui c'è un campo tutto nuovo che si apre oggi si va verso un disegno
In cui accanto alla previdenza pubblica generale da mantenere in questo equilibrio che si tende a costruire tra contributi e prestazioni si va in una direzione in cui c'è un disegno di previdenza integrativa
Ora il disegno di previdenze integrative di quelli che meriterebbe un dibattito da sola lo sanno a soli in particolare che di queste cose se ne intende anche per ragioni
Di presenza professionale
Io penso che in materia di previdenza integrativa tenuto conto anche delle materie su cui in particolare il governo dei delegificare per decreto quindi per delega del Parlamento
Ma anche per norme che il Parlamento può ancora definire e che aver fatto una riforma dei grosso non vuol dire che non si possono fare degli aggiustamenti
Io ritengo debba chiarire politicamente e poi se possibile ancora meglio dal punto di vista normativo qual è l'obiettivo che vuole realizzare
La previdenza integrativa significa un risparmio del lavoratore dell'impresa a partire dal fatto che oggi si prende anche una quota del Trattamento di fine rapporto ma ci si mette un po'di denaro fresco
Da parte del lavoratore del datore di lavoro lo si accantona lo si investe per avere una fetta di pensione domani
Io credo che sia ancora oggi aperto un problema che ritengo centrale dal punto di vista del rapporto almeno tra sindacati e lavoratori
La garanzia che questi investimenti ossia integralmente restituito con almeno una parte di interesse
Queste questione di garanzia molto importante per la credibilità di questo disegno perché noi non possiamo caricare sulla previdenza integrativa un eccesso di obiettivi
Certo che c'è il problema anche di investire il mercato azionario in altri campi certo che esiste anche questo problema
Ma la ragione fondante della previdenza integrativa sta nel fatto di garantire un di più al momento della pensione
E noi dobbiamo avere la certezza se vogliamo impegnarci seriamente su un terreno oggi inevitabile dati i risultati del sistema generale di previdenza
Che alla fine del risultato quando sarà a distanza di venti i trenta di quarant'anni a seconda della distanza che separa uno dalla pensione quei soldi
Siano effettivamente in grado di dare il risultato che hanno promesso guardate che questa è una scommessa politica fondamentale
Quindi c'è un problema che riguarda
Una riforma in itinere del sistema previdenziale
E che riguarda quindi questo come altri campi pensiamo al campo sanitario oggi veramente non ha più senso
Che resti un contributo sulla busta paga a fronte di un sistema sanitario di carattere generale anche questa è una riforma che va fatta ci metteremo dieci anni benissimo
Poiché sono dieci punti di contribuzione sulla busta paga un punto l'anno può darsi che non si possa fare diversamente
Ma dobbiamo avviare queste riforme abbiamo era un'idea di dove vogliamo arrivare poi le gradualità sono date dalla situazione dagli equilibri finanziari dalle condizioni sociali
Insomma bisogna riprogettare
Bisogna riprogettare gli obiettivi la qualità degli equilibri della stato sociale
In una società che cambia e cambierà ancora e ce lo dicono anche i dati che ci ricordano che sono aumentati gli anziani in riferimento ai giovani e anche il numero di coloro che lavorano
Evitando però di procedere in una in una logica di tagli separati e parziale e avremo un appuntamento prego quello della Finanziaria
Perché se la Finanziaria ancora una volta dovrà essere la sede nella quale per motivazioni finanziarie
Di nuovo verranno messi in discussione prestazioni io credo che questa volta semplicemente ebbi a dire no
Senza urlare no
Anche perché stiamo ormai abbastanza vicini ad una situazione che io credo comprometterebbe definitivamente l'idea di fondo dello stato sociale
L'idea di uno stato sociale per i poveri io spero che non ci arriviamo mai come assetto definitivo
Perché lo Stato sociale per i poveri non è grave soltanto per i poveri contrariamente a quello che credono è grave anche per i ricchi
Un conto è stabilire diverse modalità di accesso Allo stesso diritto alla prestazione
E allora c'è chi se la deve pagare perché ne ha la facoltà non si è ma
Su questo non ho mai capito nessuno
Ed è un bene che gli si è stato tolto
Ma dall'altro lato evidentemente è necessario che la prestazione di prestazione stiamo parlando
Abbia le caratteristiche di garantire la necessaria solidarietà chi non è in grado di accedervi con risorse proprio
è una distinzione di fondo
E che se ho la salita diventa una sanità per i poveri e per i ricchi è cosa diversa di una sanità per tutti a cui ricchi accedono paga sono due cose tra di loro profondamente diverso o anche con misure di solidarietà integrativa per i lavoratori che sono possono permettere
Non è detto che allora la collettività possa garantire a tutti tutti i livelli di prestazione
L'importante è che la prestazione prego sia Offerta tutti nello stesso modo anche se il modo di contribuire di accedervi può avere caratteristiche diverse a seconda del reddito della caratteristiche sociali
Creando le condizioni quindi perché diritti fondamentali io ho sentito molto in questo periodo e ho finito
Ricordare anche con salti di duecento anni che fanno anche piacere quando si richiamano radici molto antiche diritti fondamentali di libertà
Diritti fondamentali di libertà sono valori essenziali per i democratici e per la sinistra
Ma il diritto a un particolare problema
Che quando deve essere esercitato in modo uguale da diversi deve rivolgersi diversamente nei confronti di chi uguale non è e quindi comporta un'azione forte di riequilibrio e di socialità
Cioè occorre rilanciare un ideale di socialità di ragioni dello stare insieme
E credo che questa sia questione veramente di grande momento di grande forza
Voglio ricitare Romano Prodi e non è casuale
Perché devo dire la verità
Alcune delle cose che sta dicendo mi sembrano molto utile anche per gli uomini della sinistra
Quando Romano Prodi ricorda l'importanza politica ed economica oltre che sociale del diritto all'istruzione la cosa che ricordava poc'anzi Cantaro dice una cosa fondamentale per qualunque sistema sociale
Ma dire questo significa evidentemente che nel programma che Zamagni ed altri stanno preparando per Prodi ci deve essere una risposta e una percorribilità per questo di e sarà una bella fatta dura
Sarà una battaglia dura perché oggi questo diritto non c'è
Non è vero che oggi i provenienti dal mondo del lavoro delle classi sociali meno abbienti hanno più diritto all'istruzione del passato valere
Se guardiamo le statistiche siamo sostanzialmente al palo della situazione
E naturalmente non aiuta
Una modalità di aumento delle tasse ad esempio nei versi d'arie che sono previste pare da notizie sui giornali trecento miliardi nella prossima finanziaria che discriminano molto poco sul terreno del reddito dei che ripeto c'è qualcuno che forse può pagare altro che tre milioni
Ma c'è qualcuno che sapere bene che non li pagasse tre milioni se vuole continuare ad avere il figlio che va all'università
Io so che c'è una possibile critica questo discorso non pretendo di avere convento vorrei soltanto aiutare alla discussione evidentemente
Dice ma oggi non ci sono le condizioni beh guardate
Il mio punto di riferimento e il democratico cristiano tedesco con
In Germania è stata approvata una legge in piena in pieno governo democristiano della serie U che ha imposto una tassa dell'uno per cento sul reddito tutti i cittadini tedeschi
Per garantire che gli anziani non autosufficienti con più di settanta anni abbiano il diritto di essere assistiti
Insomma non è poi vero che in tutto il mondo si abbatte soltanto lo stato sociale cioè Sica vide omettono gli anziani e per fortuna aumenta il livello di vita media ed è del tutto evidente che lo stato sociale deve cambiare le sue finalità ma ci sono anche Paesi che pure impegnati al quattro per cento del reddito annuo per sostenere l'estate la Germania trovi il modo di avere questo obiettivo
Allora io credo che il compito che noi abbiamo è quello di rilanciare un dibattito in grande stile ben venga il programma di Prodi a questo programma di Prodi occorre contribuire come singoli come gruppi
Il centro sinistra i democratici debbono preparare una come si può dire una riscossa in materia di stato sociale non possono accettarne semplicemente l'abbattimento il nome di un Talmud finanziaria voleva finanziario cioè siamo già stati sconfitti per non averlo affrontato per tempo
Ma a questo punto è l'idea di socialità a cui il mezzo l'equilibrio finanziario deve essere evidentemente finalizzato che l'obiettivo fondamentale e questo obiettivo nello dobbiamo discutere discutere con grande serietà
Va bene io
Naturalmente sono costretto a pregare gli altri interlocutori di non imitare grande Hunter la durata dell'intervento
Vorrei ieri
Per ritornare ad un problema del del rapporto tra Stato e mercato chiedere ad Enea Mazzoli un se è possibile che il suo intervento si accento tra le altre cose che vorrà dire attorno a un punto
Io sono convinto che una riforma dello Stato sociale non è possibile senza avviare anche un largo processo di costruzione di una democrazia economica
Come forma non solo di allargamento dei diritti proprietari ma anche come forma di intervento sulle stesse modalità dei mercati finanziari io credo che la sua esperienza gli consente di dirci delle cose su questo punto è e probabilmente su uno degli strumenti possibili di questo tipo di intervento da parte dei grandi è stata io adesso la pongono otto sommariamente c'è stato una specie come dire di avvertimento cioè che è quello di dire con i fondi pensione per le pensioni integrative siamo cauti a pensare ad una prospettiva di un'ipotesi di questo genere
Ecco forse
Mazzoni ci può dire qualche cosa anche attore
Ci provo
Tentando anche di recuperare dei tempi
Ho ascoltato Cantoro che Cantaro chiedo scusa se storpia il nome
Che ha parlato delle difficoltà che incontra
Lo stato sociale l'Italia è sostanzialmente di un forte calo del tasso di socialità vita
Poi sentito grandi
Che pur partendo da una identificazione diciamo
Diario di errori e ritardi
Penso si riferisce al campo suo ma
Io penso complessivamente della sinistra italiana nel capire qual era l'evoluzione complessiva della società italiana quindi cambiamenti da introdurre
Nel tipo di socialità da vivere
E l'ho sentito anche dire però adesso basta dobbiamo bloccare ulteriori tentativi di smantellamento dello stato sociale prende preso né dopo a pretesto una una
Una necessità che quello di mantenere Orietta meglio recuperare l'equilibrio dei conti finanziari
Parto di quinte tentando di dare la risposta
Aggiungendo anche che c'è un dato di base politico anche un po'filosofico
Per fare
Tutto ciò bisogna riprogettare in grande quindi bisogna ripartire da fa Lori
Obiettivi
Programmi
In sostanza io credo che capito che egli sostiene che la sinistra vede svegliarsi
Lo sostiene anche la rivista politica economica nel suo ultimo numero secondo me la sinistra deve svegliarci
Deve cioè riprogettare lo stato sociale e non attardarsi ancora
Alla resistenza allo smantellamento dello Stato sociale
Ogni atteggiamento desistenze passivo ogni atteggiamento passivo certo noti dal risultato se ti va bene fai pari ma probabilmente per di ogni giorno qualcosa
E suggerisce di usare il fisco e anche un pochettino
Non avrei dell'obiezione comunque l'argomento che ci porta lontano
Mi sembra tener conto anche dei dei temi di riorganizzazione statale di di ricerche di efficienza io qui vorrei dire riorganizzazione statale efficienza viva le regioni e e non Mallardo
Perché secondo me in questa tendenza di Dante cercò con le regioni nel modo giusto si recuperano efficienza spazi risorse per difendere difendi dello stato sociale però gli ho cominciato a dire non in risposta alla Lega Nord bisogna ricominciano dire con delle progettazioni
Stare attento che c'ho un dubbio grandi a misure che possono ostacolare la meccanizzazione l'autorizzazione del delle imprese
Non torniamo forme di neo ma chimismo no non ci porterebbe lontano
Mentre invece concordo con le valutazioni che si fanno a proposito della palline sempre che offriva
Quella particolare da contrattazione sindacale
Che deve fornire garanzie assolute di ritorno del capitale versato con un minimo di interesse
Che è stata la battaglia debbo dire che il settore assicurativo ha condotto contro molti perché certe tendenze avrebbero portato assoluzione previdenza integrativa che non garantivano rendimenti come invece poi alla fine si è arrivati ad approdare da questo punto di vista pieno consenso
Stando ben attenti come sindacato a entrare fortemente non tanto nella gestione ma nel controllo dei meccanismi quindi non guardare troppo dall'alto la vicenda concreta contrattuale della previdenza integrativa perché se si guarda con troppo distacco troppo dall'alto poi si finisce per Conor non conoscere bene come vanno le cose in realtà chiedo sindacato attenzione dentro agli strumenti che può avere di controllo sottordine sbrigativa e non atteggiamenti a uscire
Lo stato sociale
Che conosciamo
Cresciuto nel mercato
Per l'intervento dello Stato la famosa soluzione svedese che ha funzionato protezione totale dalla culla alla tomba
Questo non è più possibile
Non è più possibile
Questo il massimo che si può fare bloccare all'esistente
Ecco io introduco un argomento che forse professor Zamagni nella nella sua capacità di licenziato all'economia può può corroborare medio per cercare anche di essere breve
Secondo me è la difesa dello Stato sociale allo stato esistente non si fa più più una contrapposizione ordinazione sindacali e Governo e Confindustria soltanto io leggo nell'atteggiamento sindacale di oggi la difesa lo stato sociale in una contrapposizione o contrattazione solo col Governo e con la Confindustria no mi sembra un discorso completo
Pesto va continuato ma bisogna approfondire un momentino
E accorgerci che esiste un sistema di impresa e dell'economia sociale che non sono risolutive che non sono una quota importantissima del mercato ma che danno corpo esperienza e sostanza
Per far sì che il mercato non sia una lotta selvaggia fra due o tre potentati
Siamo in una terra di forte tradizione motoristica e cooperative io credo che nella polemica politica nella politica sindacale nel programma di Prodi
E so che Zamagni ci ha lavorato molto ci sia spazio per quelle istituzioni che si possono richiamare l'economia sociale che fanno assistenza concreta
Occupazione in termini di mercato e non in termini di passività da contribuzione statale
La sinistra si è accorta che esisteva nel settore economico e sociale con sette ottocento mila copie occupati con decine migliaia di miliardi di giro d'affari l'ha letto nei libri
Non l'ha vissuto da protagonista non l'ha costruito ne è fuori
Io credo che a questa grave lacuna si beva si vedeva porre rimedio
Dunque recuperiamo questa insufficiente elaborazione e questa insufficiente progettazione se vogliamo davvero difendere lo stato sociale e se vogliamo davvero è difendere il ricco i livelli acquisiti di socialità e impedirne il calo da questo punto di vista spero anch'io molto nel programma di Prodi
Ho finito
Mazzoli diceva riprogettare lo stato sociale
Dica professor Zamagni
Grazie ma dunque raccoglie la provocazione di l'affermazione di grandi quando dice c'ha detto poco fa lo stato sociale non va buttato via ecco sono d'accordo però quest'affermazione qua ma qualificata per evitare fraintendimenti io direi che va amputato urliamo
Un modello di stato sociale chi senza ormai ricitazione possiamo denominare il modello statalista di stato sociale
E quindi quell'occhio occorre oggi fare a mio modo di vedere di reinventare il nuovo modello di stato sociale
Perché se noi invece ci limitiamo solamente ad affermare la prima parte e cioè che non va buttato lo stato sociale e non qualifichiamo l'assalto corriamo veramente il rischio di essere tredici poi e attaccati ovviamente cartello
Dico questo perché se noi pensiamo è stato giustamente ricordato il vincolo di bilancio la crisi fiscale dello Stato eccetera io ritengo probabilmente sono unite rosso ma chi la crisi fiscale finanziario dello stato sociale e l'effetto non è la causa il modello statalista di stato sociale entrato in crisi non per ragioni finanziarie fa perché non poteva più funzionale
E poi che non poteva fund più funzionale anche determinato squilibri di natura finanziaria
Ora importante non invertire il nesso causale scambiare la causa con l'effetto può essere molto pericoloso il rischio è di non trovare poi la terapia adeguato e perché non poteva funzionare il modello ma perché il modello di stato sociale è stato pensato inventato e realizzato all'interno di quella fase dello sviluppo economico che noi identifichiamo con lo sviluppo del
Società industriale ma oggi in Italia come negli altri Paesi già da diversi anni abbiamo abbandonato la società industriale siamo arrivati dalla società posti questo fa una grande differenza se non capiamo questo e pretendiamo
Di applicare alla società attuale che non società postindustriale
Le categorie di pensiero degli strumenti l'intervento dello stato sociale che erano stati predisposti sediamo leggere testi
I colori quali lo hanno elaborato prima culturalmente poi implementato politicamente ottenete continueremo a rincorrere delle utopie che voi la realtà continua ci immancabilmente obbligherà a tardi mitizzato e colora perché ritengo che sia opportuno oggi porsi il problema di reinventare un nuovo modello su questo banco siccome non sappiamo ci sono due grosso azione da una parte l'opzione di pianista
Perché è qui attenzione non è vero che il liberista Dino quello serio rifiuta lo stato sociale monete
Non è vero
Il liberista dice da una particolare interpretazione intorno e propone un particolare modello di stato sociale
E qual è questo modello quello di dire allarghiamo il più possibile la sfera del mercato perché e dal mercato che dobbiamo attenderci il soddisfacimento delle nostre sfere di benessere i singoli e i gruppi i cittadini
Quindi Da Rin liberista il soddisfacimento di queste sfere di benessere passa attraverso l'allargamento sempre più ampio delle relazioni di mercato della sfera di mercato
Quindi se vogliamo come io penso si debba perché la come dire riflessione teorica anche più avanzata quella più elaborata e in grado oggi di convincere per sua sicuramente che questa è una opzione non fattibile
Cioè a dire e necessario criticare la posizione di verista su questo piano e ciò dimostrare che l'allargamento della sfera di mercato anziché soddisfare lei nostri pensieri di benessere veri questa è secondo me la sfida che è una sfida in primis culturale guai a sottovalutare lato culturale delle battaglie politiche chi come dire a esperienze di queste cose sa che qualsiasi battaglia politica se non viene tre seduta e accompagnata da una elevati elaborazione teorica e culturale tende inevitabilmente perché perché si perdono di vista quelli che sono gli argomenti diciamolo pure dell'avversario in questo caso politico allora
In due in due battute
Perché qualcuno potrebbe chiedere l'assoluzione liberista che quella che dice allarghiamo sempre arriviamo allo stato puro dell'economia di mercato
E quindi io restringiamo sempre di più la sfera dello Stato cioè del settore pubblico per dilatare di
Perché questa soluzione non è credibile e quindi non è accettata
Per la ragione secondo me che i problemi che una società postindustriale qual è la nostra pone non sono più del tipo più o meno cioè dirige il conflitto di una società postindustriale non è più in conflitto del tipo più o meno come era nella società industriale
Nella società entrare in conflitto era tra chi aveva più e chi aveva minimo perché chi aveva di più era incluso di chi era infatti meno era esclusa la novità delle nostre società attuali echi si può essere esclusi anche si sia di più
Ci vuole dire la differenza in termini soltanto dell'indicatore di reddito e della ricchezza non è più sufficiente a come dire allargare le sfere di inclusione
Ripeto oggi in possesso la ricchezza non è più garanzie cerca se io sono ricco posso anche avere poteri può essere vero anche il viceversa
A potere vuol dire un soggetto a potere quando può modificare la sfera decisionale di qualche altro soggetto questa è tecnicamente la definizione del potere ora non sappiamo e gli esempi abbondano soprattutto in questa nostra epoca del nostro paese che uno può avere potere cioè può agire sull'altrui sfera di decisione o di libertà anche se non è straordinariamente ricco
Questa è una novità che deve farci riflettere
Ci vuole dire buona parte delle aree di esclusione
Dai diritti ad esempio di cittadinanza non possono esservi immediate soltanto attraverso una redistribuzione del reddito la ricchezza queste era la strategia principe nell'epoca della società industriale ed è una strategia che ha avuto il suo senso che come no
Ora non che ha questa non abbiamo un un continua ancora ad avere un senso però lo avrà sempre di meno ecco perché dove sta il punto di forza di un modello diverso di stato sociale cioè il vecchio modello che ho chiamato statalista era sostanzialmente basato sulla redistribuzione
E questo non basta più
Ecco perché occorre reinventati una e qualcuno potrebbe chiede ma
Quali sono i nodi problematici che ci possono aiutare a capire perché non basta più la regista
Tre quindi
Quali sono in altre parole i tre paradossi sociali
Della fase di sviluppo nella quale siamo entrati il primo paradosso e la crescita senza occupazione il job esploso come si dice in inglese la crescita senza occupazione
Oggi la crescita del reddito del prodotto interno lordo non genera necessariamente più posti di lavoro
Questa è una novità assoluta
Non era così in passato nell'epoca d'oro del keynesismo cioè allora bastava allargare la base produttiva perché adesso si accompagnasse e creazione di posti di lavoro oggi questo non è più vero
E quindi è un paradosso un secondo paradosso e ci mentre aumenta la ricchezza media il reddito medio aumentano le ineguaglianze sociali
E questo è vero in Italia come negli Stati Uniti come in Inghilterra mettere Visco tutti pochi mesi fa il rapporto autori che è una fondazione di ricerca inglese molto accreditata che ha pubblicato il rapporto che indica appunto le e andamenti negli indici di ineguaglianza sociale ebbene tutti gli indicatori quali se ne voglio usare indicano che gli e di l'indicibile ineguaglianza compagno e tutto questo avviene in in un periodo di crisi o di recessione ma mentre il reddito medio e la ricchezza media aumenti
Ora voi comprendete che questo fa problemi
Perché una volta eravamo abituati a pensare chi la povertà fosse dovuta alla mancato stadio di sviluppo incerto paese o di una certa area geografica oggi non è più necessariamente così un Paese più crescere nella PA della della accumulazione del capitale conoscitrice del reddito eccetera senza che a questo si accompagni la riduzione anzi può avvenire esattamente l'opposto negli ultimi vent'anni le ineguaglianze sociali sono aumentati
Non diminuiti solo in Italia ma anche negli altri Paesi cosiddetti appunto avanzato postindustriale
Ma c'è un terzo nodo direi paradossale paradosso voi sapete in greco vuol dire meraviglia qualche cosa che desta meraviglia ecco perché sì c'è un paradosso
Ed è chi nella società postindustriale i margini di libertà di scelta del consumatore cittadino si restringono anziché aumentati
Ora questo paradosso è occultato dal fatto che il cittadino medio oggi è portato a pensare che ci sia più libertà di scelta oggi che non ieri invece faccio nemica venga e perché non è vero perché la gente si ostina a confondere il concetto di libertà di scelta con il concetto di libertà di poter scegliere son due cose completamente diverse
E vero esce oggi noi andiamo al supermercato possiamo scegliere tra una gamma molto più ampia ieri di beni e di servizi
Ma questo è un concetto molto riduttivo di libertà di scelta perché il problema fondamentale è come incidere nelle decisioni riguardanti quali beni servizi produrre e poi distribuire e allora il paradosso nel quale oggi noi ci troviamo è che come cittadini siamo costretti a spendere il nostro potere di acquisto che mediamente mediamente aumenta impegni i servizi di cui potremmo tranquillamente fare a meno
Mentre invece nessuno ci produce nessuno ci offre bene i servizi di cui invece ancora vorremmo fare domanda e per le quali siamo anche disposti a pagare queste pur perché il e questo è veramente un paradosso che un autentico liberale non liberista ma un autentico liberale ha molto a cuore perché voi sapete che questo vuol dire minare le basi in principio cardine tutto il pensiero liberale che il principio della sovranità del consumatore
Oggi per paradossale che la cosa posso sembrare il consumatore e meno sovrano ieri e capito in che senso meno sovrano nel senso che non può con le proprie scelte libere determinato o indirizzare quali categorie un insiemi di beni servizi produrre piuttosto che mi dire che voi cosa c'entra questo con lo stato sociale penso che il esso sia chiaro ed è ancora più chiara Sheva esplicito questo punto questi tre paradosso pur diversi alcun elemento in comune
Che li accomuna e tetti tutti e tre rappresentano un attentato molto forte alla nostra libertà
Ecco allora qual è a mio modo di vedere la nuova frontiera i problemi di oggi delle nostre società post non sono più tanto problemi di giustizia distributiva
Questo era il problema della società industriale perché nella società industriale il conflitto era del tipo più o meno
Oggi i problemi di sono i tipo aut aut conflitti sono del tipo aut aut tra chi è dentro e chi è fuori
E precisamente questi tre paradosso impuro dedicato ovviamente troppo poco tempo per essere come dire Cohen correttamente interpretato hanno questo elemento in comune
Che rappresento non minacce alla nostra possibilità di esprimere liberamente la nostra come dire intenzionalità e le nostre opzioni di qua
Ecco allora dove andare a parare per trovare un nuovo modello di stato sociale
E questa a mio modo di vivere la risposta che bisogna dare a chi propone il modello liberista di stato sociale il modello liberista non è credibile perché la estensione
Tutta l'Italia della sfera del mercato
Anziché aumentare riduce le aree di libertà
è su questo che dobbiamo fare leva per far emergere quel tipo di contraddizione perché altrimenti noi rischiamo veramente di limitarci semplicemente alle solite giaculatorie a contrapporre una visione ad un'altra
Allora si cade di nuovo nel nel trucco nelle sabbie mobili delle guerre di tipo ideologico quello che occorre fare mostrare invece che il liberista non è credibile perché sia un po'contraddice perché mentre dichiara in quanto liberista di credere al valore supremo della libertà la sua proposta riduce gli spazi di libertà cioè la frontiera delle libertà anziché essere spinta verso l'esterno viene come dire a ridursi eccetera
Ho ancora un minuto poi interno cosa vuol dire tutto questo allora e quindi in questo rapporto la la suggestione del dottor Mazzone vuol dire in termini istituzionali che se questo discorso come dire ha un senso non è più possibile pensare di affidare la implementazione di un modello nuovo di stato sociale e se volete possiamo chiamare in opposizione a quello liberista un modello societario che quindi non è statalista
Modello societario di stato sociale non può essere realizzato implementato soltanto soltanto avvalendoci dei due come dire centri decisionali che sono lo stato e il mercato
A doppia far emerge e potenziare dare voce a quell'altro centro decisionale
O a quell'altro assetto istituzionale che il terzo settore chiamiamolo parole diverse terzo sistema chiamiamolo non provasse chiamiamolo sistema cooperativo noni
Badate che questo discorso pre molto più importante di quanto non sa non dovevamo parlare di queste quindi io adesso non posso aggiungere altro tempo eccetera
Però attenzione c'è un modo anche nel dell'ambiente come dire del centro sinistra molto riduttivo di interpretare il terzo settore
Un non profit che dir si voglia operazioni che dessimo è un modo per i colossi a mente riduttivo che fra l'altro sconta un deficit culturale spaventosa io quindi i colleghi quando mi trovo a discutere di questo neanche accaloro perché non riesco a capire come degli economisti di professione oggetti di cultura economico sociologica non capiscono delle cose fondamentali
Perché ancora troppo diffusi convincimento secondo cui il terzo settore è un settore residuale chiede di intervenire per far fronte ai fallimenti del governo i fallimenti come li chiamiamo noi economisti del mercato niente di più mistificatorio niente di più quello che dobbiamo recuperare il convincimento per cui l'implementazione di un modello societario
Di altro ora non importa
Che vada nella direzione che ho poc'anzi indicato non può fare a meno di una terzo come dire centro decisionale che appunto quello della impresa sociale
Vi direte voi ma chi differenze è la differenza cui chiudo veramente perché è che è diverso il modo di funzionamento dell'impresa sociale rispetto all'impresa privata di tipo capita e il principio fondativo dell'impresa sociale è il principio di reciprocità dobbiamo recuperare primo in primo luogo a livello culturale e poi a livello come dire di anche assetto legislativo questo concetto di principio di reciprocità
E vi posso assicurare che fa una differenza enorme anche e soprattutto sul piano dell'efficienza perché altrimenti a poco serve invocare un modello diverso di stato sociale si opponga quello liberista se nel frattempo non ci rendiamo conto che un modello credibile non può reggersi se non facendo leva su questo terzo centro decisionale che ha rappresentato dal modo variegato di esprimersi della impresa sociale grazie
Va bene io
Oltre ad essere curioso di conoscere l'opinione di Vincenzo Visco su questa questione posta con tanto calore da Zamagni
Credo anche che la discussione debba continuare rispondente ad un un interrogativo anche un po'più generale
E cioè bene non possiamo limitarci qui è stato detto più volte a più voci
A difendere il gli istituti dello Stato sociale lo conosciamo necessario riprogettare ripensarlo ricostruirlo su nuove basi
Ma credo che questo discorso coi diventa persuasivo rispetto all'opinione pubblica la gente i cittadini se essa è in grado di dimostrare di convincere che per questa via aumenta anche la protezione sociale invece di diminuire cioè che le garanzie l'estensione diciamo del benessere
Boh pur rinnovato nei contenuti e nelle forme diventa molto più ampio che io credo che Visco forse ci può aiutare a rispondere o iniziare rispondere anche a questi interrogativi
Ma
Dunque io
Mi limito a qualche osservazione schematica di
Diciamo tenendo per ultimo ci andò via Twitter
Avendo ascoltato solo alcuni degli interventi
Concentrandomi su su pochi problemi
La cosa che cos'è uno stato sociale storicamente
Lo stato sociale è un insieme di istituti
Di garanzia sociale
Che hanno riguardato essenzialmente alcuni settori
Che sono decisivi per la vita no e la tranquillità e la sicurezza no la tutela nei confronti del rischio di ognuno di noi questi sette settori storicamente sono stati la previdenza la saluto
L'istruzione
La casa la disoccupazione il sostegno della famiglia il sostegno alla povertà certo
La formazione
E si potrebbe ancora
Continuare
Assolutamente ragione Zamagni che il modo con cui è stato concepito e finanziato lo stato sociale finora è legato a una certa fase storica e che la crisi finanziaria espressione manifestazione del fatto che quella fase storica si è concluso su questo in tutta Europa fosse in tutto il mondo c'è stato un foto invitato la sinistra
Nel capire questo fenomeno e in particolare del sindacato del sindacato per sua sto formazione natura dette tutti i problemi in termini appunto di redistribuzione il conflitto fra slavi e profitto tra più e meno come diceva Zama
Quindi c'è un problema di dovrà inventare questo questo sistema però dato che il sistema che vedere con queste cose
E chiaro che il sistema è irrinunciabile
Poi vedremo come organizza vedevo come finanzia
Però la tutela nei confronti dei rischi dell'esistenza e un'aspirazione fondamentale della gente quindi la gente sarà pronta a sostenere uno stato sociale credibile
Questo porta un altro punto potente
Lo stato sociale di destra o di sinistra
E lo stato sociale è stato una grande costruzione delle socialdemocrazie europee
Però non è affatto vero che la destra e anche questo dicesse Zamagni non sia sensibile stessi problemi
Il prime godimento di stato sociale nascono nella Germania di Bismarck
Che chiaramente non è un rivoluzionario e che introduce le pensioni
Attualmente le introdusse Conde calcoli attuariali molto diversi da quelli attuali
Nel senso che lavoratore tedesco andava in pensione aveva la probabilità di stare pensione probabilità media e pochi anni perché poi nuovi era strettamente legata
Dico comunque comunque c'era una garanzia di orecchie che andava oltre
Appunto quello che potevano essere l'accumulazione di
Risorse personale
L'altra caratteristica dello stato sociale sulle socialdemocratico e quello dell'università salita
Cioè di un insieme di istituti
Che proteggono ugualmente tutti cioè la concessione lo stato sociale con diritto di cittadinanza
Ora questo è sicuramente vero
Per alcuni del prodotto stato sociale non c'è dubbio
Ma sanità l'istruzione
La povertà la disoccupazione cioè ecco però non è necessariamente vero per tutti gli altri
E e qui si arriva subito al problema del rapporto tra stato sociale situazione la finanza pubblica mi pare che se sicuramente qualcuno avrà ricordato cosa è cambiato
In questi in questi anni nei Paesi occidentali son cambiati
Gli assetti demografici da un lato e questo ha conseguenze devastanti sugli equilibri di un sistema che
Si finanziava con la crescita non è un fatto automatico cresceva che cresceva il vecchio cresce l'occupazione crescevano le imposte cresceva la la domanda sociale cresce l'altro che c'è una possibilità di finanziare questa norma
E ma e poi perché siamo entrati in una fase di grande all'evoluzione industriale una di quelle frasi che nella storia del capitalismo
E non so se ce ne sono state altre due simile a questa fosse questa va oltre questa e anche questo ricordava Zamagni questo scompagina abbastanza del sistema perché qual era stato il prodotto per ugual far socialdemocratico era stato un un sistema
Basato sul il l'intervento di supplenza dello Stato o degli altri enti pubblici nei confronti del fallimento del mercato
Cioè il mercato perché bisogna che io quel fare sussidiato sempre finanziato dovunque
E dovrà si dovranno attuare i modi per continuare a fare questo e se ne è fatto che il mercato non produce alcuni benché o non li produce nella quantità
Necessaria la soddisfazione dei bisogni presente se uno
A
Il diabete
E è molto difficile che trovi una a assicurazione privata sanitari a basso prezzo
Se uno ha superato soli settant'anni non rassicura nessuno
E così via sono un voglio di non dilungarmi in esempi in esempi diciamo scolastici però il problema il problema e e questo il mercato non produce
Fallisce quindi la risposta ai liberisti secondo me è ancora quella tradizionale cioè dico ma
E e questo lo dimostra la storia dei governi thatcheriani e che niente sono dove
Poi alla fine non è che si sono fatti
Del degli interventi spaventoso
Cioè Germania ricordava grandi la la di
La sede Houdet col mantiene
Alimenta lo stato tradito sociale tradizionale la Thatcher ha tagliato le pensioni ma si è fermata di fronte alla sanità ha tagliato duramente le strutture sull'istruzione
E questo però rientra nella caratteristica dei liberisti liberisti pensano che tutto
L'istruzione non sia una cosa particolare particolarmente potente provano poetessa un po'la formazione professionale
Bene allora se sono queste le caratteristiche se dello stato sociale è chiaro che queste
Diciamo tradizionali postazioni di
Devono essere ripensato vanno vanno e fanno vi dice non steso tempo
Io starei molto attento a sottovalutare guardare l'impressione sottovalutare
Che i problemi di finanziamento non dello stato sociale
Ma della spesa pubblica il generale siano trascurati
E perché noi rischiamo limitazioni molto più ancora più forti delle condizioni elementari diritti se noi della gente se noi avessimo finanziato lo stato sociale negli anni settanta con l'aumento delle imposte come allora
Eva Eva necessario e non fu fatto risultato sarebbe stato non avremmo avuto il debito pubblico che abbiamo adesso
Risultato sarebbe stato e questo si poteva fare ancora l'inizio degli anni ottanta che i tassi di interesse sarebbero stati molto più bassi
Adesso non avevo bisogno metti di surplus primari né appunto di di tagli e ti aumento di imposte
Ogni aumento ogni
Diciamo comportamento che mantiene i tassi d'interesse a livello attuale ha come conseguenza immediate
Una riduzione di occupazione e la una necessità di aumentare le imposte che a sua volta riduce ancora di più l'occupazione quindi stiamo attenti a
A non
A non sottovalutare questo aspetto rendiamoci conto che il problema e punto semmai quello ti priorità nell'utilizzazione delle risorse e ha appunto allora
Da questo punto di vista c'è molto da dire anche su come fatto nostro Stato sociale non abbiamo fatto costruito uno stato sociale tutto basato prevalentemente favorevole alla spesa pensionistica e in parte quella sanitaria
Abbiamo progressivamente distrutto
Tutto quello che era a sostegno alla famiglia sostegno la povertà
Abbiamo fortemente limitato le spese di istruzioni quindi se andiamo a vedere gli interessi tutelati
E gli effetti distributivi di questa cosa che è avvenuta negli ultimi anni vediamo che tutto quello che è accaduto nel nel nostro Stato sociale andato contro gli interessi dei giovani e a favore degli interessi dei più anziani e questo su questo sicuramente c'è da riequilibrare e da redistribuire
L'altra
Collegato un po'le cose che dicevo prima io che diceva Zamagni mi scuso se il discorso non è del tutto
Diciamo ma c'è qualche
Spostamento
Qualche salto diciamo
Noi
Se dobbiamo ricostruire con un'idea noi è stato sociale è chiaro che dobbiamo abbandonare
Quello che stamani chiamava lo statalismo e cioè la produzione diretta da parte del settore pubblico del dei servizi beni e servizi tipici dello stato sociale
Siamo attenti però che qui e qui naturalmente troviamo appunto anche molti interessi questo attenti però a non fare un'operazione tipicamente italiana che non abbiamo già fatto più volte e cioè non crea una duplicazione di spesi per questa via
A pubblica
Semi pubblica attraverso incentivi agevolazioni fiscali e quant'altro e privato cioè noi dobbiamo avere un modello per cui si riducono a alcuni interventi diretto in questo settore da parte dello Stato
E questi vengono assunti
Ma impresse del che possono essere
Non solo il terzo settore ma anche imprese tradizionali
Ma più efficace
Adeguarsi più a di
Alle domande
Cioè quando già manipolati disponibilità a pagare sarà un concetto economie
Che esiste una una domanda potenziale certi beni e servizi che sono o o strettamente
Riconducibile Oscar allo stato sociale
Otto perché la gente di cui la gente ha bisogno e
Il mercato non produce che lo Stato non produce
Cioè
Alle burocrazie
Quindi a questo punto il
è importante investire nel terzo settore
E qui invece al terzo settore cigni
Anche consentirgli
No
Ottimisti cioè non è che si risolve
A complesso settore stesso settore per lunghi anni
Finale Paci votano ex nel caso in cui lo Stato decide di non
Fatto dura certi
Riservando
Quando si la possibilità di controllo che sarebbe poi la vera funzione pubblica dello dello Stato adesso dico quello che succede nella gestione di queste di queste istituzioni e spesso i come quantità di sprechi di una città di devastazioni Savoy pensate
Bene ancora adesso nel settore sanitario noi abbiamo impianti costosissimi che lavorano se io
Ciò
E questo perché no
Ma non si vede
Ma non si decidono non ci si decide a Tomba
Un modo per fare turni
Due tre turni al giorno o non tu non solo
E questo porta porta a sprechi di risorse di
Duplicazioni a duplicazioni di costi quindi io concludo su questo cioè di penso che siamo di fronte a un po'che è stato negli anni passati affrontato essenzialmente come
Di un territorio che il nemico aveva già conquistato
O consiglia una in cui molte di queste cose più
Dibattito anche scientifica certa negli ultimi anni sono state acquisite a livello politico e cominciano a produrre la vocazione politica
Guardate che lo stato sociale è stato tagliato non sono
Non si riconosceva più immesso gente no voleva altri comuni
Vede disposta a appagati prezzi o Tarif o altro per la quello che essa venne
Da questo da questo punto di vista penso che il passo successivo e cominciare settore quantifica le possibilità
Lei disponibili
In queste diciamo
Nuovo settore di attività economica che si si può sviluppare tenendo presente che poi tanto nono
Non profit nei Paesi che non ha avuto le esperienze
Per i stato sociale molto molto a avanzato
è molto importante
Previdenza di democrazia di socializzazione
Autonomie
Esso non sono tutte cose che
Tradizione
La sinistra non considerava nel suo patrimonio ma chi
Ci sono e e sulle quali si può costruire
Io so che il professor Zavan
Immediatamente del resto noi non possiamo rimanere qui oltre alle otto e trenta
La successione dei diversi di balzi dar corso alla festa ecco io direi che se rapidamente qualcuno ed Inter
Il dibattito ha messo anche in evidenza differenze non di poco conto di valutazione di accenti che sarebbe adesso troppo lungo elencare ecco se alcuni io direi che rigorosamente nei tempi che abbiamo se qualcuno degli intervenuti vuole fare una replica una precisazione professor Zamagni prima di andare via voi
O comunque Alfiero Grandi che è stato più volte chiamato in causa io credo che molto rapidamente sia possibile chiudere
Alle otto e mezza
Grazie
No ma io devo dire che anzitutto Zamagni mi trova totalmente d'accordo sull'idea che c'è bisogno di ombra orizzonte culturale prima ancora che politico che se c'è qualche differenza non ci possiamo passare soffre
Se io penso questo
R. su due punti soltanto
Il primo e cos'è che
La questione del vincolo di bilancio che sicuramente la cosa importante del resto io sono parte partito di lì
E posso anche accettare l'idea che il vincolo di bilancio se è una delle componenti del problema non non lo voglio assolutizzare al punto da pensare che il problema del deficit sia l'unica chiave di lettura delle questioni che stiamo ragionando
Però oggi siamo di fronte ad una situazione che richiede un intervento molto particolare
E qui richiamo un attimo la cosa che diceva Cantaro all'inizio la questione dei salari
Se politica
La politica finanziaria che verrà proposta nei prossimi giorni
Affronta
Il tema dei salari prevalentemente dal lato come purtroppo si sente dire in queste ore questo sarebbe preoccupante di una messe in discussione del diritto dei lavoratori che stanno dentro i vincoli dell'accordo del luglio novantatré quindi hanno chiesto contratti scommettendo che l'aumento dei prezzi sarebbe stato basso voi non lo è stato purtroppo nel novantacinque
Vedendo mettere in discussione quel diritto a ricostituire un salario che ha già perso potere d'acquisto si aprirebbe un problema molto serio
Ciò non vuol dire che dobbiamo ragionare in termini
Di
Pensa rispetto all'obiettivo di una lotta all'aumento dei prezzi quindi per abbattere l'inflazione ma per una ragione banale
Quando il mondo del lavoro e il sindacato il nome di una battaglia per il risanamento pubblica
Per abbattere l'inflazione e per ottenere e purtroppo non ci sono risultati occupazionali ha già condotto una politica di moderazione salariale
E quindi
Ha già oggi di fra per risultati ad esempio come perdite salariali concrete non ha interesse a ricaricare la molla dell'inflazione ha interesse al contrario ad abbattere l'inflazione il problema è
Che gli atteggiamenti che oggi sembrano prevalenti anche se io spero di essere smentito
E che invece sarà questo l'atteggiamento esattamente prevalente all'interno anche della discussione della manovra finanziaria
Io temo che invece l'atteggiamento prevalente sarà quello dello stare a guardare con aria un po'rassegnata al fatto che va be cosa volete l'aumento dei prezzi è un po'aumentato si si è scagliata e pazienza adesso bisogna capire che tutto non si può avere indietro se questo è l'atteggiamento
Credo che sarà un momento molto difficile dal punto di vista non tanto delle tensioni proprie della comprensione sociale del problema
Se invece l'ottica con cui viene affrontata la questione la battaglia contro l'inflazione va rilanciata con grande decisione mettendo sotto controllo le variabili
E in particolare coloro che hanno aumentato i prezzi senza guardare agli effetti dal punto di vista del sistema
E
Quindi la scommessa della lotta anti inflazionistica diventa di nuovo l'obiettivo centrale e non lo stare a guardare non la rassegnazione all'aumento dei prezzi
Allora anche i termini di recupero salariale diventano una cosa diversa perché si può seriamente scommettere
Che nei prossimi due anni l'obiettivo della lotta all'inflazione sarà un obiettivo che verrà perseguito non è l'atteggiamento di Confindustria in queste ore che con un atteggiamento un po'vittoriano cerca di dire ma non è poi aumentata tanto Nizzola
Io
Per cercare di negare l'evidenza in questo modo noi potremmo rilanciare la questione e ne avremo beneficio anche dal punto di vista della finanza pubblica perché è del tutto evidente che se che erano i prezzi calano i tassi di interesse
Il debito pubblico costa di meno ed evidentemente la richiesta o di nuove entrate o d'Italia e per fare fronte ai tassi d'interesse sul debito pubblico sarebbe evidentemente una richiesta tendenzialmente meno
Io temo che ho
Si possa sfuggire di mano questo problema fondamentale
E questo naturalmente a una impatto molto grosso su un altro aspetto del secondo l'ultimo che volevo citare che la questione del reddito Zamagna
Il prodotto uno spunto di grande interesse anche di provocazione culturale che io accetto completamente
Il reddito non è l'unico criterio né quello familiare né quello personale come valuta leone delle questioni per carità però il reddito un piccolo
Non è l'unico ma un veicolo è
E oggi dal punto di vista della situazione di reddito dobbiamo prendere atto che ci sono fasce importanti della società
Che dal punto di vista del reddito sono ricacciati in basso al di sotto della soglia di povertà
E in ogni caso questo ai feti anche dal punto di vista generale poi sulla domanda interna sulle prospettive economiche e sul resto quindi è vero che questo non è l'unico criterio ma è un criterio di cui occorre tenere conto delle valutazione perché il
Peso del risanamento dei sacrifici sì Biella rimodellamento dello stato sociale su cui avere occorre avere grande apertura culturale politica per capire
Il nuovo che viene avanti però questa questione non può essere nascosta ecco perché io penso che la cosa che dobbiamo fare il più rapidamente possibile e andare al merito
Vanno benissimo queste discussioni come dire a larghi tratti di carattere ce ne
Ma io spero che andiamo al merito andiamo a parlare della gente in carne e ossa dei loro problemi delle concrete condizioni per ricostruire un'idea per ricostruire un progetto dei valori delle linee guida
Di una
A rimodellamento dello stato sociale in nuove condizioni sociali il nuove condizioni economiche politiche ma con l'obiettivo di raggiungere questo obiettivo e lo dico perché stiamo parlando a Reggio Emilia non solo in una città generica del nostro Paese
Io vorrei ricordare
L'esperienza
Delle scuole materne del comune di Reggio Emilia un'esperienza straordinaria dal punto di vista della gestione sociale dell'esperienza pedagogica studiati
Nel mondo
Non dimentichiamo che lo stato sociale non è
Tutto ciò che non funziona e non è tutto ciò che rigetta giustamente legittimamente l'atteggiamento di tanta parte della società ci sono anche arte dello stato sociale che a pieno titolo io sono contento noi possiamo e dobbiamo difendere anche perché altre nel mondo c'era invidiano
Allora ci fermiamo zuppa
Vi ringraziamo ringraziamo i partecipanti tavola rotonda e soprattutto il pubblico buona sera