Unione Interparlamentare: il dialogo interreligioso e la guerra Iran - Israele. Intervista a Yahya Sergio Yahe Pallavicini

E a radio radicale siamo condonare Yahya Sergio Oriani Pallavicini come sapete il l'iter dell'European a Mosley ma li li terrà Miles
E riveste un'importante carica di di guida della comunità islamiche italiane perché come sapete a Montecitorio cioè la l'assemblea dell'Unione interparlamentare sul dialogo interreligiosa
Allora io al di là della e la retorica acquisì presta diciamo un tema così importante
Volevo chiedere in che misura è preoccupato di quello che sta succedendo e ritiene che la radice soprattutto del conflitto tra Israele e Iran sia una ricevuto o religiosa al di là delle belle parole che si dicono
Dunque io sono intanto molto preoccupato e credo di rappresentare la preoccupazione non soltanto dei musulmani in Italia ma anche gli altri credenti sia in Italia ai cittadini europei almeno ecco perché effettivamente qualsiasi conflitto
Temo che non porta a niente di buono ci vogliono generazioni per poter riconciliare ricostruire ritrovare una decenza e una dignità di cittadinanza e di rispetto reciproco
Quindi siamo molto preoccupati per questa escalation sia in Medioriente per le interminabili invasione guerra anche in Ucraina c'è c'è questa dimensione del potere con invasioni e bombardamenti o del terrorismo con ostaggi e campagne di propaganda di odio
è qualche cosa di contrario alla vera intelligibilità della dignità del pensiero umano e anche di qualsiasi fede
E quindi il rischio è che poi questa campagna esplosiva di violenza che degenera
Ossa poi come si dice anche oggi produrre una umanità al senso umanità
Produrre una impossibilità di comunicare di riflettere e di rappresentare una dignità più profonda della dell'identità di ogni credente di ogni cittadino di qualsiasi regione della terra
Lei pensa che l'Iran ha voglia distruggere Israele devo chiedere se lei è convinto che
Israele abbia sbagliato in questi ultimi due anni a fare quello che che ha fatto che idea si è fatto oggi insultava
Ma il il la sentenza sul Primo Ministro israeliano non devo darla io prendo atto che c'è una condanna per quattro citano e per crimini di guerra che pende sulla sua scarsa
Capacità di rappresentare i veri interessi del suo popolo della suo stato quindi inquilini
C'è una dilagare delle sue responsabilità voler anziché confrontarsi con il proprio Parlamento del comma le varie voci dei cittadini ebrei e dei partiti del Governo israeliano
Voglio invece ogni volta inventarsi una nuova scusa un nuovo arrivi
Ad alimentare un bombardamento un'invasione ove lo scenario sempre militare
Per gestire il suo potere esclusivo a me sembra e questo questo sono i fatti che parlano adesso e non ha nulla a che fare con la la dignità dello Stato di Israele e tanto meno con l'identità ebraica se uno pensa veramente che ha una sua valenza sacra della vita e del rispetto delle famiglie e dei bambini
Quindi secondo me c'è qualche qualcosa che il follia che che che che degenera
E ed è spiacevole perché è la peggiore risposta al terrorismo di Hamas e quindi cioè alla criminalità organizzata ci ha risposto con i bombardamenti a tappeto e quindi non c'è più possibilità di negoziato dialogo mantenendo la simmetria però cercando veramente di tutelare il vero bene dei popoli della propria nazione e del vicinato e quindi da questa da questa prima del generazione e poi si arriva verso la demonizzazione dell'Iran che indiscutibilmente a anche le sue credo colpe nel cercare di influire con finanziamenti e con logiche di propaganda nel cercare di abusare dell'identità islamica o della loro non so cosa interpretazione del del potere per fomentare delle campagne di chiodino
Però se qualsiasi cosa che succede alla soluzione sempre e unica privilegiata la guerra l'occupazione il bombardamento senza fare distinzione tra civili e situazioni militari
Secondo me c'è una grande crisi dell'umanità della della rappresentanza della nostra identità sia spirituale che religiosa che civile ma anche della diplomazia della politica
Al lei ci sarebbe in una società come quella iraniana ritiene che loro vogliano davvero distruggere Israele
Come è stato spesso detto ecco l'avvio io come storico Como teologo forse sono un po'controtendenza genio vorrei evitare questa demonizzazione dell'Iran
Come come come gli iraniani purtroppo persino loro facevano dell'Occidente
Cioè sia l'Occidente che l'Oriente sia lo Stato di Israele che la Repubblica islamica d'Iran non sono modelli perfetti come in ogni famiglia c'è del marcio
Ci sono degli speculatori che vogliono far credere che il marcio non ci sia e addirittura a inventarlo come valore
E questo è tutto una falsificazione della propaganda e della identità politica e dell'identità nazionale
E persino religiosa però io ricordo comunque so ho visitato l'Iran nuovo e o o studiata non Antonello sottoterra non sono stato a Mashhad condanna capitale islamica della cultura
E vorrei ancora una volta a distinguere tra il popolo
Ha il grande patrimonio culturale spirituale che anche l'Iran completo ogni paese ha e i lanci sta comunque di essere molto rigorose nei confronti delle strumentalizzazioni
Anche della politica a favore del terrorismo quindi qui non c'è nessuna concessione o trattativa che si possono fare però dall'altro lato
Non è che siccome c'è un po'di mafia in Sicilia andiamo a distruggere tutti i siciliani
Quindi siccome la mafia non è soltanto in Sicilia allora abbiamo distruggere tutti gli italiani anche in Germania Marco quindi qui sembra che il senso delle proporzioni e il valore della politica e della diplomazia e l'autenticità di avere Rispetto per sacralità della vita rispetto a negoziati o compromessi o quant'altro sia saltato e quindi è un caos quindi quindi non c'è più Bonucci giorni sono più dei riferimenti e si pensa di dover distruggere tutto perché c'è un gruppo di terroristi allora bisogna distruggere Marco tutto il popolo polacco e questa questa misura qui secondo me proprio completamente
Sbagliata cioè bisogna
Bisogna nona vere concessioni per terroristi in nessun modo ma riuscire invece a investire per la costruzione di una società civile che sia rispettosa dei vicini del pluralismo interreligioso culturale
E che non ci siano propagande di odio da una parte o dall'altra o di suprematismo da una parte o dall'altra
Senta cosa pensa lei di vita come si è mosso questo conflitto ha deciso di insomma fare delle trattative per quindici giorni Uddin tra l'altro ha detto che non ci dev'essere un cambio di regime
Il Milan se lei dovesse fotografare la la posizione di questi due leader cosa direbbe di loro
Ma devo dire Trump sembrava che dovesse vincere le elezioni con la promessa che avrebbe in pochi mesi esaurito tutte le guerre
Addirittura adesso mi sembra invece che sta aiutando a bombardare ogni padre o fare dei piani comunque di altri conflitti quindi la sua coerenza politica e strategica militare è in discussione la sua campagna con i dazi per quanto riguarda non so come dire
Una nuova emersione della del capitalismo statunitense nei confronti invece dei rapporti commerciali internazionali
Dimostrano ancora una volta un altro tipo di politica dalla quale non eravamo più abituati
Quindi secondo me a sta tradendo se allora il la fiducia di alcuni suoi elettori ecco questo e ma sto perdendo anche dei valori storici
Del moderno stato divisi
O gli standard della vita statunitense a mio modo di vedere
E per quanto riguarda Putin dovrebbe in qualche modo vergognarsi
Continuare a a cavalcare l'onda di una grande Russia come tra l'altro fa la grande America ma sempre a facendo le spese di invasioni militari di Stati e popoli altrove
Quindi c'è una grande crisi di queste cosiddette superpotenze che saranno superpotenze militari o forse commerciali
Ma stanno tradendo i valori universali del proprio popolo della propria identità nazionali storiche politiche e su Uto delle relazioni
Multiculturali interreligiosa e di cui dovrebbero invece cercare a mio modo di vedere di essere un po'più sensibili e quindi e poi l'ultima cosa non solo su domanda
E che a mio modo di vedere comunque bisognerebbe trovare il modo di stimolare una crescita e uno sviluppo delle relazioni internazionali
Ma smettere di pensare di dover noi risolvere i problemi nei Paesi altrui soprattutto quando per pensare a risolvere i problemi dei paesi altrui
Siamo sempre e non so arroganti e nel voler esportare con le armi la democrazia di cui non siamo stati campioni del nostro Paese
Quindi francamente se ci fosse un po'più di umiltà è un po'più utili sincerità nel nel voler sviluppare delle relazioni non o aver creare sempre dell'ex supremazia o dei giochi di potere ambigui
La politica tornerebbe a essere effettivamente con il servizio per il popolo che invece sta sta dimenticando di essere
Senta un'ultima domanda questa gliela faccio come presidente delle Comunità islamiche l'Italia non vuol sapere se aveva mai incontrato la Meloni se aveva avviato un un dialogo per un'intesa con lo Stato italiano se dite questa cosa ancora lontana perché insomma
Le comunità islamiche nel nostro paese aumentano di numero
Ci può far finta di niente Cosenza altro con la la la la COREIS inattesa di un parere di opportunità da parte della Presidente del Consiglio Danzi dalla parte del Consiglio dei ministri
Per avere il riconoscimento giuridico come ente di culto che possono o io una volta ottenuto questo questa abilità poter anche concorre anche per quanto riguarda l'intesa
E sarebbe credo un segnale politico che liberamente traduce bene un po'la radice dell'Italia che collegata a identità e sviluppo
In una apertura anche del pluralismo religioso dove anche l'Islam italiano trovò una sua fisionomia che non ha nulla a che fare con la clandestinità non ha nulla a che fare con i ghetti non ha nulla a che fare con il radicalismo ma che siano l'espressione di un Islam spirituale aperto al dialogo e che abbia una consapevolezza delle radici dell'Occidente e e dell'Italia
E cosa quindi anche favorire quell'integrazione in una cittadinanza consapevole
A dove i valori universali sono veramente condivisi per la coesione sociale giusta
Bene io la ringrazio molto della sua gentilezza ringrazio Iaia Sergio vie Pallavicini
Presidente delle ulema e vicepresidente del del COREIS con con l'abbiamo parlato delle assemblate riunioni interparlamentari dialogo interreligioso il conflitto
Israele in Iran e non da ultimo somma della possibile intesa tra lo Stato italiano
E le comunità islamiche italiane la ringraziamo grazie