Eseguivano in piazza brani proibiti di autori fuggiti dalla Russia come 'Cooperativa del Lago dei Cigni': un testo bollato come 'estremista', evocativo delle interruzioni di palinsesti durante il colpo di Stato del 1991 o alla morte dei leader del Cremlino e alludente all'attesa della fine del regime … putiniano.
Esibizioni di Naoko in strada non tollerate, ma a quanto pare gradite al pubblico: sotto la superficie dell'omologazione, riaffiora il dissenso.
Le confessioni a The Insider di un ex esponente dei servizi dell'Fsb: racconta di aver lavorato nella struttura che si occupava della repressione degli oppositori e di conoscere quindi gli avvelenatori di Aleksej Navalny.
Spiega che l'eliminazione degli oppositori avviene con l'autorizzazione di Putin.
E che il sistema di sorveglianza del dissenso è capillare: tutti coloro che hanno dato un segno di opposizione, sono spiati, schedati, pedinati.
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