23 OTT 2025
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Postsovietika. Intervista ad Anna Zafesova

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 07:42 Durata: 5 min 23 sec
A cura di Guido Mesiti
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L'arresto a San Pietroburgo di una giovanissima cantante di strada, Diana Loginova (Naoko) e dei due musicisti che si esibivano con lei: condannati a 13 giorni di carcere per disturbo della quiete pubblica, rischiano pene ben più gravi perchè accusati di discredito delle forze armate russe.

Eseguivano in piazza brani proibiti di autori fuggiti dalla Russia come 'Cooperativa del Lago dei Cigni': un testo bollato come 'estremista', evocativo delle interruzioni di palinsesti durante il colpo di Stato del 1991 o alla morte dei leader del Cremlino e alludente all'attesa della fine del regime
putiniano.

Esibizioni di Naoko in strada non tollerate, ma a quanto pare gradite al pubblico: sotto la superficie dell'omologazione, riaffiora il dissenso.

Le confessioni a The Insider di un ex esponente dei servizi dell'Fsb: racconta di aver lavorato nella struttura che si occupava della repressione degli oppositori e di conoscere quindi gli avvelenatori di Aleksej Navalny.

Spiega che l'eliminazione degli oppositori avviene con l'autorizzazione di Putin.

E che il sistema di sorveglianza del dissenso è capillare: tutti coloro che hanno dato un segno di opposizione, sono spiati, schedati, pedinati.

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