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Ordinanza 91/2025 Edilizia residenziale pubblica - Assegnazione di alloggi - Norme della Regione Toscana - Formazione delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi...
giudice dell Corte Costituzionale
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Ricorso 5/2025 Appalti pubblici - Norme della Regione Puglia - Procedure di gara - Previsione che la Regione Puglia, le aziende sanitarie locali... e Ricorso 7/2025 Appalti pubblici - Norme della Regione Puglia - Modifica all’art. 2, c. 2, della l. reg.le n. 30 del 2024...
giudice della Corte Costituzionale
avvocato dello Stato
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Ricorso 12/2025 Bilancio e contabilità pubblica - Sanità pubblica - Norme della Regione Puglia - Legge di stabilità regionale 2025...
giudice della Corte Costituzionale
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Ricorso 21/2025 Elezioni - Norme della Provincia autonoma di Trento - Modifiche all'art. 14 della l. prov.le n. 2 del 2003 (Norme per l'elezione diretta del Consiglio provinciale di Trento...
giudice della Corte Costituzionale
avvocato dello Stato
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Giorno avvocati e chiamiamo il giudizio al numero uno del ruolo gli avvocati già presenti prego
Ordinanza novantuno del due mila venticinque ordinanza ventisei ottobre due mila ventiquattro Tribunale di Firenze Firenze anzi associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione altro contro comune di Arezzo e altro
Per ASGI Associazione degli studi giuridici sull'immigrazione avvocati Alberto Guariso Roberta era Anderlini
Per l'altro diritto centro di ricerca interuniversitario sul carcere devianza marginalità e governo delle migrazioni avvocato Silvia Ventura su delega dall'avvocato Giovanni Ventura
Per regione toscano avvocati Barbara Mancino Flora Neglia Marcello Cecchetti su delega l'avvocato Fabio Ciari
Per la relazione del giudice Patroni Griffi prego Grazia
Il tribunale di Firenze ha sollevato questioni di legittimità costituzionale l'articolo dieci della legge regionale Toscana numero due del due mila diciannove in in materia di edilizia residenziale pubblica
Nella parte in cui richiama l'allegato b lettera C uno alla medesima legge
La disposizione in questione prevede in caso di residenza anagrafica o prestazione lavorativa continuativa di almeno un componente il nucleo familiare nell'ambito territoriale di riferimento del bando
L'attribuzione ai fini della graduatoria per l'assegnazione di alloggi popolari
Di punti da uno a quattro a seconda degli anni di permanenza i parametri avvocati sono articolo tre il primo comma del centodiciassette in relazione ad alcune direttive dell'Unione Europea
Il giudice a quo riferisce d'essere chiamato a pronunciarsi nell'ambito di un giudizio ex articolo ventotto del decreto legislativo centocinquanta del due mila undici giudizio anti discriminatorio su ricorso delle due associazioni anche qui costituitesi
Le quali chiedono al dinanzi al Tribunale di Firenze che si accerti il carattere discriminatorio della condotta tenuta al comune di Arezzo
Il quale nel bando per l'edilizia residenziale pubblica del ventidue ha previsto una clausola relativa all'assegnazione del punteggio basata sulle condizioni definite di storicità di presenza le associazioni nel giudizio cuochi e dono anche che si ordine al medesimo Comune di modificare il bando di modificare la graduatoria adottata e di riaprire i termini per la presentazione delle domande
La clausola in questione riproduttiva della normativa regionale censurata per cui da qui la rimessione pedina del giudice a quo dinanzi a questa Corte la cui vigente formulazione è stata adottata con la legge regionale trentacinque del ventuno intervenuta a seguito delle sentenze quarantaquattro del venti e nove del ventuno di questa corte
La valorizzazione della residenza pregressa prevista dalla legge regionale non sarebbe però a detta di ricorrenti conforme alla giurisprudenza costituzionale
Secondo loro infatti cito i criteri di attribuzione del punteggio basati su condizioni di durata della presidenza della presenza rimessi Webber una rilevanza eccessiva rispetto agli altri criteri rispondenti invece questi ultimi alla ratio della normativa in materia di edilizia pubblica
Diretta a garantire il diritto all'abitazione di chi si trova in stato di bisogno in punto di rilevanza il giudice pur riconoscendo che la controversa in esame ad oggetto l'ambito materiale che rientra anche nella sfera di competenza della normativa europea richiama la giurisprudenza che di questa Corte che consente di scegliere anche in questi casi la via dell'incidente
Di costituzionalità
Quanto al non manifestamente infondata alla non manifesta infondatezza il rimettente ritiene norme censurata in contrasto in primo luogo con l'articolo tre e si attribuirebbe infatti particolare rilievo alla residenza pregressa che però non è di per sé collegata alla funzione di servizio dell'edilizia residenziale pubblica
Volto ad assicurare il soddisfacimento del bisogno primario ad un'abitazione
In questa prospettiva il Tribunale di Firenze ritiene che le disposizioni censurate debbano essere valutate
All'interno del sistema costituito dalle norme che stabiliscono i punteggi da assegnare i richiedenti in ragione delle loro condizioni soggettive e oggettive e da quelle che definiscono i requisiti di accesso al servizio
E richiama anche il Tribunale di Firenze le due sentenze di questa corte la quarantaquattro e la nove
La legge regionale secondi rimettente attribuirebbe un massimo di sei punti alle condizioni economiche sociale familiare un massimo di quattro le condizioni oggettive riferibile a gravità del disagio avverrebbe abitativo e un massimo di quattro per la solidità della presenza dal che ricava anche con delle semplificazioni una evidente uccide così citata sopravvalutazione operata a legislazione regionale della situazione connessa alla anzianità di residenza anagrafica infine le disposizioni regionali secondo il rimettente sarebbe in contrasto anche ora articolo
Undici della direttiva comunque con tre direttive dell'Unione Europea
Precisa il giudice che la giurisprudenza della Corte di giustizia avrebbe già rilevato che normative che svantaggio noi cittadini di uno Stato membro
Solo per aver esercitato la propria libertà di circolazione e soggiorno possono trovare giustificazione solo per la restrizione sia basata cito su considerazioni oggettive indipendenti dalla cittadinanza di persone interessate e sia proporzionata allo scopo legittimamente perseguito dal diritto nazionale
Nel caso di specie non vi sarebbe in primo luogo lo scopo legittimo nei termini delineati dalla giurisprudenza la corte
In quanto se la normativa regionale intende garantire il diritto all'abitazione di chi versa in stato di bisogno
Il criterio della residenza pregressa determina per controlla apposte redazione automatica nella graduatoria per l'assegnazione degli alloggi di persone che possono far valere fattori bisogno soggettivo rilevanti a vantaggio di chi invece tali fattori non possegga
Il tribunale differenza poi osserva poiché anche a ritenere sussistente la legittimità dello scopo di attribuire il beneficio soltanto a coloro che possono manifestare una prognosi del di radicamento futuro nel territorio
Le disposizioni censurate si rivelerebbero comunque sproporzionate sia nella misura sia perché è ben possibile considerare misure alternative
Più proporzionate cito per raggiungere lo stesso obiettivo si sono costituiti in giudizio le associazioni ricorrenti nel giudizio qua
E la regione Toscana e tutte le parti hanno presentato anche memoria che
Potrà essere illustrata verrà per l'associazione degli studi giuridici sull'immigrazione l'avvocato Guariso prego
Grazie presidente io credo che se c'è un punto sul quale le parti del giudizio quo potrebbero essere raccordo è che effettivamente non dovremmo essere qui a discutere di questa questione perché
La tensione
Creatasi attorno ai criteri di ripartizione di un bene pubblico così importante come la casa
Potrebbe e dovrebbe essere inferiore e se fosse inferiore certo non sarebbe diviso completamente il problema di chi arriva per primo perché a qualunque bene pubblico ha dei limiti e quindi un criterio cito per la discussione sui criteri ci dovrebbe pur essere ma sarebbe meno forte meno rilevante di come si è dimostrata essere come dimostrano le numerose sentenze sul tema
Nel quale questa Corte ha già affrontato ma invece purtroppo la situazione come sappiamo è quella che in Italia la percentuale di alloggi pubblici
Inferiore
Enormemente inferiore a quella degli altri Paesi europei siamo al quattro per cento in Francia il diciotto
In nel Regno Unito diciassette in Austria il ventotto nei Paesi Bassi il trentasette per cento
Storicamente noi siamo andati in questo modo ogni anno ci dicono le statistiche ci sono
Più di trecento mila nuclei che corrispondono quindi ha forse più di un milione di persone che pur avendo i requisiti di bisogno per entrare nelle graduatorie restano comunque esclusi
Da un alloggio pubblico e questa è la situazione e quindi il problema è se in questa situazione il diritto a
Qualcosa da dire rispetto a un tema
La
Valutazione la costruzione di queste scale di bisogno che sembrerebbe effettivamente essere doveva essere riservato al decisore politico bene noi pensiamo che
La parola che il diritto può dire
Sia
Quella che abbiamo illustrato che sia la seguente prove intendo questo non è che l'associazione che rappresento chi ha sollevato questi problemi sia sia in assoluto contrari contrari gli atti ha questa funzione premiale
Della residenza pre premiale esattamente la parola che la Regione USA nelle sue difese della durata della residenza nella ripartizione del bene casa
Pensiamo che questa funzione che è tradizionale nella costruzione dell'Uefa possano ragionevolmente dovrebbero essere fortemente ripensata pensiamo solo alletta al tema delle norme riconversione produttiva che dovremo affrontare che stiamo affrontando in questi anni
Nella
Per fare esempi toscani che si riguardo nella piana di il Bisenzio piana fiorentina ci sono migliaia e migliaia di lavoratori della logistica compreso amazzoniche
Che ha come sappiamo quindici mila licenziamenti in corso lavoratore della pelletteria che dovranno cambiare lavoro
E però ne stiamo discutendo di una norma regionale che premia al lavoratore abitante a Campi di Bisenzio si continua a lavorare nel comune perché sappiamo che questi criteri si applicano ai Comuni non ha la residenza nella regione
All'Arena del bando comunale per l'assegnazione degli alloggi
E lo vogliamo però premiare se prosegue per oltre tre anni oltre cinquanta dodici hanno trent'anni il suo lavoro lì quando sappiamo che questo non potrà accadere ma non per colpa di nessuno prete questo è il destino non sono mi permetto un altro esempio
Il il decisore politico come si sia stabilito che è bene nell'interesse pubblico che nei prossimi ai negli nei sei anni tre anni passati tiranni futura mediante i decreti flussi entrino novecentocinquanta mila stranieri
E che in treno perché è un'esigenza collettiva nel nostro sistema sociale ed economico bene questi novecentocinquanta mila persone cioè un terzo in più degli stranieri extra UE oggi presenti in Italia
Stando a norme come queste per cinque dieci vent'anni non potranno accedere a un alloggio pubblico nemmeno e qui siamo al punto nemmeno se possono far valere un qualche e una qualche un qualche bisogno specifico di quelli che il legislatore nella legislazione regionale ha individuato
E questo è il punto se non ci fosse
E nel lavoratore della logistica si deve spostare
Nello stato italiano o straniero che sia non ha importanza nello straniero che arriva qui regolarmente con influssi perché al governo ha stabilito che è una buona cosa se non c'è un bisogno e quelli che il decisore politico regionale ha stabilito dover essere premiati nella formazione della graduatoria e abbia anche un bisogno che già donna vittima di violenza residenza in un ambiente incompatibile con la destinazione ad abitazione numero dei figlie se non c'è nessuno di questi due
Va bene premiamo il fatto che uno è di da più tempo
Ma se questo bisogna e su questo non non nulla da dire non è l'oggetto di questa causa questo non è l'oggetto loggette questa causa non è che la residenza debba essere la durata di una residenza debba essere esclusa in assoluto dalla valutazione
Dei
Nella ripartizione di questo bene sociale non è questo l'oggetto della causa è solo questo se una persona non ha alcuno dei bisogni che la politica ha individuato
Quindi stiamo parlando di un'operazione totalmente rispettosa del decisore politico se una persona non ha nessuno di questi misure solo per il fatto che è rimasta lì
Ferma che ha la fortuna di non essere né un lavoratore della logistica né un lavoratore alla pelletteria che andrà ad esaurimento come attività né un uno straniero entrato con il decreto flussi se una persona non alcune queste bisogna e solo per il fatto di non essere in queste categorie e di poter essere rimasto lì da vent'anni a nel Campi di Bisenzio possano andare avanti
Possa stare più avanti di quello che ripeto il decisore politico ha deciso a essere il più bisognoso tutto qui e non ci sembra una cosa che sconvolga gli equilibri della della della valutazione politica del delle varie situazione e e che
Che poi sia questo che accade abbia spiegato negli atti e quindi non mi dilungo evidente solo dal fatto se compariamo
Un qualunque dei bisogni che diano un punteggio al di sotto dei quattro punti e e quattro punti che si ottiene che ottiene il PCI il residente di Campi di Bisenzio per fare l'esempio questo esempio per il fatto di essere Natoli
E Natoli arriva a venticinque anni trent'anni fa la sua domanda non ha nulla non ha nessun bisogno ma solo per questo tiene quattro punti che invece il bisognoso nona
E quindi la soluzione che chiediamo è semplicemente questa che
The novanta una soluzione abbiamo citato per esempio la sentenza del tribunale di Milano in materia tra l'altro la maggioranza delle pronunce su questo punto che fino a questo punto non sono molte ma sono tutte favorevoli alla tesi che ho esposto
Ferrara Milano l'ordinanza
E sono pronunce fatte su regolamenti solo alcune regioni che mi risulti solo tre uno e queste a una l'Abruzzo sul quale questa corte si è già pronunciata con la sentenza nove è un'altra il Piemonte sul quale ho saputo che ieri c'è stato una nuova immissione alla a questa Corte esattamente sullo stesso tema perché anche in quel caso con una scelta di una rigidità in davvero incomprensibili i punteggi sono stati inseriti nella legge e non nella regolamento regionale ebbene il
Appunto come dicevo la soluzione il Tribunale di Milano esclusivamente questa evitiamo quel paradosso che vi ho letto fatti in modo di considerare del punteggio
Esclusivamente quando ha collegato anche alla residenza quindi puoi considerare l'età va bene ma considera quanto l'anziana rimasto da anziano su quel territorio del considera la disabilità va bene ma considera quanto tempo
Ha vissuto su quel territorio la persona con Lanza con il disabile
Nel nel proprio nucleo familiare semplicemente questo e ci sembra che questo sia del tutto conforme alla giurisprudenza di questa corte in particolare la sentenza nove è ancora una sentenza centoquarantasette laddove ha detto
Potete benissimo valorizzarla residenza ma utilizzate esclusivamente un criterio che valorizzi la residenza in collegamento con la situazione di bisogno e ha fatto l'esempio
Che mi pare più di un esempio della permanenza nella in graduatoria e ovviamente molte altre opzione oltre alla forma né in sé una graduatoria che esprime questo collegamento tra novanta del bisogno
E durante della residenza molte altri esempi come ho cercato di fare il tema possono essere fatti non credo che però compito di questa corte mi permetto di dirlo possa essere lo stesso Del Giudice comune e quindi la indicazione del criterio il il compito che noi chiediamo questa corte con la dichiarazione di incostituzionalità è necessariamente un compito demolitorio e cioè di non può è incostituzionale
Attribuire un punteggio che sia collegato esclusivamente alla Presidenza come nella legislazione
E poi rimarrà integro lo spazio del decisore politico di individuare le forme rispettosa di questi principi di valorizzazione del bisogno che sono quelle che stanno alla base articoli tre ma anche due Camollia della Costituzione anche se non è un parametro richiamato e che impongono col mio avviso di eliminare situazione come quelle che abbiamo descritto per questo se stiamo quindi nella dichiarazione l'incostituzionalità della norma nell'ottica che ho cercato qui di riassumere
Per il centro ricerca universitaria l'avvocato Silvio avventure che
Il marchio per qualcuno turbolento il chiostro poveri sì certo buongiorno non voglio aggiungere in realtà moltissimo se non a fare una specificazione rispetto a quanto appena detto
Dal collega Guariso ossia che proprio su indicazione di quelle che erano state le
Come dire i principi affermati nella sentenza di questa corte nove due mila ventuno la Regione Toscana nella stessa esposizione in parte censurata in questa sede ha già previsto la valorizzazione dell'accusa detta permanenza storica quindi della residenzialità storica dei candidati
Legata ad uno stato di bisogno e lo ha fatto prevedendo un punteggio anche rispetto alla permanenza in graduatoria quindi è una legge regionale che già prevede una valorizzazione della permanenza storica sul territorio
Regionale e quindi poi comunale rispetto ai bandi che vengono emessi dai singoli comuni
Del candidato
Da questo punto di vista aver a un aggiunto la sola il solo resi requisito della residenza sconnesso da qualsiasi stato di bisogno sembra come dire una impostazione ultronea e che invece a questo punto si permette in astratto un sopra avanzamento sullo stato di bisogno della mera residenzialità storica del candidato
Della regione Toscana l'avvocato Cecchetti prego
Buongiorno presidente Bongiorno certissimi giudici io ringrazio i colleghi avversari perché ci consentono di fare subito il punto su quello che è il thema decidendum di questa causa che è un tema assolutamente peculiare forse cruciale devo dire proprio come crocevia perché questa legge regionale è una legge che è stata approvata espressamente per come dire conformare l'ordinamento regionale alle vostre sentenze fra quarantaquattro due mila venti
E in particolare anche alla nove del due mila e ventuno quindi siamo di fronte per la prima volta se non vado errato a un legislatore regionale che cerca di fare quello che la corte ha detto che si deve fare il thema decidendum cui è importante
Perché questa contrapposizione che ho sentito
E che ho letto anche negli atti negli scritti difensivi avversari e che lo stesso giudice nell'ordinanza di rimessione
Cerca di accreditare tra bisogno così e non bisognosi ecco una contrapposizione che secondo me non ha ragion d'essere
E lo diciamo subito perché non ha ragion d'essere perché questa diciamo valorizzazione
A fini di punteggio della graduatoria della storicità della permanenza in loco e in loco qui non è il territorio nazionale o il territorio regionale come in altre leggi regionali era stato previsto ma è
Il luogo dove si svolge il bando quindi l'appartenenza quella collettività che eroga la misura
Ecco dicevo questa valorizzazione questa considerazione chiamo la così di questo status e non vale come requisito di accesso all'erogazione della prestazione vale come condizione
Per contenere un certo punteggio
Questo ci fa dire senza infingimenti e senza equivoci che la condizione di bisogno è già stabilita
In re ipsa dai requisiti d'accesso i requisiti di accesso quelli che nella legge regionale
Che oggi consideriamo stanno nell'allegato A quei requisiti individuano situazioni di bisogno
I soggetti che accedono a questa prestazione sono tutti bisognosi diciamo che sono bisognosi per usare un termine semplice mai efficace sono poveri
Questi soggetti sono pochi
I poveri
Quelli che hanno un reddito sotto l'ISEE quelli che hanno un patrimonio complessivo non superiore a quaranta mila euro quelli che hanno dei valori immobiliari non superiori a venticinque mila euro
Sono posti
Tutti
E tutti reclamano il diritto inviolabile all'abitazione
Di questo dobbiamo essere consapevoli non possiamo nel guardare alla graduatoria distinguere i bisognosi da in un bisognosi
Inesistenti o i lavoratori che per un certo periodo
Matura hanno una permanenza in loco solo altrettanto bisognosi magari per altre ragioni ma sono comunque bisognosi non si sta facendo una discriminazione fra chi ha bisogno e chi non ha bisogno
Proprio perché come questa Corte ci ha insegnato
Questo requisito non è un requisito di accesso alla misura
è un requisito che serve a individuare dei punteggi per ristabilire una graduatoria un ordine di priorità tra bisognosi tra poveri
Tra questi poveri sì abbiamo dieci alloggi o come ci diceva l'avvocato Guariso questo quattro per cento del patrimonio immobiliare a chi lo diranno
Questa è la domanda a cui risponde la graduatoria
E in questa graduatoria si fanno si utilizzano una serie di criteri è vero
Una serie di criteri soggettivi una serie di condizioni oggettive e altri che adesso andremo a vedere tra cui anche ritiene il legislatore regionale perché questa Corte nulla escluso in quelle sentenze anche il criterio della presenza sul territorio della presenza attenzione continuativa
Non maturata anche discontinuo attivamente
Presenza continuativa in blocco o per residenza o per attività lavorativa cioè questi poveri sono poveri di quell'uomo sono può veridico e della collettività
Sono poveri che hanno mantenuto una appartenenza e forse mi viene da dire anche un'aspettativa
Per la soddisfazione del loro diritto inviolabile hanno un diritto inviolabile Sandulli da tanto tempo continuativamente aspirano ad avere un alloggio che edilizia residenziale pubblica
Ma perché non dovremmo considerarlo questo criterio
Perché dovremmo aggiungerlo come ci propongono le difese avversarie come dici
Suppone il giudice rimettente perché lo dobbiamo necessariamente aggiungere combinare con altri criteri di bisogno siamo tutti i bisognosi
E io solo magari un padre
Solo non l'ho maturato quei requisiti magari non sono in un alloggio fatiscente non solo in un alloggio sotto sfratto però lavoro in questo Comune
Non l'ho un reddito superiore Alisei ma perché dovrei avere anche io un'aspirazione
Ad avere l'alloggio di edilizia residenziale pubblica attenzione un'aspirazione perché come vedremo fra un attimo non solo criteri che necessariamente non è un criterio che ha un peso necessariamente sopra valutativo rispetto agli altri è un criterio che pesa assieme agli altri a nostro avviso in misura ragionevole ebbene al di sotto di quella soglia che la sentenza nove del due mila e ventuno vostra aveva invece censurato in riferimento alla legge della Regione Abruzzo
Ma arrivo a questo punto
Con più analiticità signor Presidente però prima di entrare nel merito e valutarli valutare il peso di questi criteri come ha fatto la vostra sentenza nove del due mila e ventuno
E quindi valutare questi punteggi se effettivamente ci sono riconoscono una sopravvalutazione al alla residenza o all'attività lavorativa continuativa nel comune
Mi permetta signor Presidente di far notare una cosa che non è stata notata negli atti di causa e che però diciamo
A me è venuta in mente provando a ricostruire quale fosse il diritto applicabile oggi e il diritto applicabile al giudizio a quo perché
Questa disciplina è stata modificata recentemente da un intervento del legislatore regionale con la legge trenta sei del due mila e venticinque che ha è intervenuta proprio sull'allegato b rimodulando una serie di punteggi
E consegnandoci un testo che è difficile come dire da ricostruire mi permetto di dirlo
E perché è difficile perché l'unico testo ufficiale che ci ha consegnato dalle banche dati partendo da normativa e la banca dati della Regione Toscana oggi ci consegna un testo nell'allegato b
Dove non compare più per le condizioni soggettive il limite di sei il limite massimo di sei punti
Ora che invece un limite che il giudice a quo assume come esistente
Dalla ricostruzione che ho fatto
Il limite oggi sempre guardando a questo testo che viene dalle banche dati l'unico disponibile per la verità all'esito della novella del due mila e venticinque
è il punteggio massimo complessivo per le condizioni soggettive attribuibile in Regione Toscana sarebbe quattordici
Invece che sei
Qui come dire una bella differenza allora da questo punto di vista io mi permetto di dire non è mio compito in questo caso ma
Siamo sicuri che questo intervento normativo di Novella intanto eh esiti un risultato
Come quello che si prefigura nell'allegato b che ufficialmente è scaricabile dalla banca dati della Regione Toscana
Ma che questo dato normativo sopravvenuto non sia rilevante per la questione di cui questa cortesia e occupare forse no perché quel giudice si deve occupare del quadro normativo previgente e non del quadro sopravvenuto però questo come dire Lori metto al vostro prudente apprezzamento
Verosimilmente il giudice deve valutare il quadro normativo e quindi ha rimesso la questione sul testo normativo dell'allegato di come vigente prima delle modifiche del due mila e venticinque mi sembra ragionevole però questo ce lo dobbiamo dire
E questa Corte deve sicuramente prendere una posizione sulla rilevanza dello ius superveniens
Detto questo e quindi facendo come se si dovesse applicare davvero nel giudizio
A cuore il testo normativo previgente andiamo a vedere quali sono i punteggi perché qui il giudice secondo me
Ci consegna una
Ricostruzione non
Un perfettamente
Coerente perché ci dice
Che il limite massimo di punti per le condizioni economico sociali e familiari e di sei che è quello che ci siamo detti c'era una clausola esplicita che atto diceva che affermava questo nell'allegato b testo originario che il il punteggio massimo per le condizioni abitative cioè le condizioni oggettive quattro e che ci sono poi i quattro punti massimi per queste condizioni di storicità ora il giudice cui però omette il a mio avviso
Di considerare che invece i punti massimi
Riconoscibile per le condizioni abitative sono dieci e non quattro
Perché è chiaro che quelle condizioni come l'alloggio in proprio le barriere architettoniche l'alloggio precario il cammino di locazione inferiore maggiore del trentatré per cento rispetto al reddito un maggiore del cinquanta per cento rispetto al reddito
Lo sfratto
La coabitazione o il sovraffollamento tutte queste condizioni a cui vengono riferiti ovviamente dei punteggi
Per ciascuna ovviamente sono cumulabili
Non c'è nessuna clausola che dica che non sono cumulabili e quindi in astratto noi potremmo avere un punteggio massimo di dieci certe
Punteggio massimo di dieci sarebbe
Una una situazione di particolare svantaggio però ecco certamente una un'ipotesi che non si può scartare e che il giudice invece scarta perché nel suo computo ci dice che il punteggio massimo quattro
E una differenza di sei punti ovviamente
Conta parecchio nelle percentuali così come il giudice omette di considerare i sei punti della presenza continuativa in graduatoria che pure vanno assommati perché sono un'ulteriore aggiunta e i due punti che sono che erano riconosciuti prima dell'intervento
Normativo di Novella per
La cosiddetta contribuzione Gescal che erano due punti
Riconosciuti come massimo dalla tabella risultante dal testo originario in buona sostanza per fare sintesi
Anche considerando questo dato normativo previgente alla novella del due mila e venticinque il punteggio complessivo
Minimo ma Massimo nel senso minimo perché è in buona parte massimo attribuibile era un punteggio di ventotto punti
In cui i quattro massimi della residenza storica costituiscono un settimo cioè una percentuale intorno al quattordici per cento
Cioè una percentuale di molto e molto significativamente inferiori rispetto a quelli circa venticinque per cento che era la percentuale che alla corte parziali sopra valutativa nella regione nella legge della Regione Abruzzo dichiarata incostituzionale
Nella con la sentenza nove del due mila e ventuno
Quindi la considerazione complessiva ci dice che i punteggi sono ripartiti nella legge della Regione Toscana in modo da sensibilmente non sopravvalutare
Anche il ponte a livello di punteggi massimi il criterio la condizione della storicità della presenza
Che ripeto è una storicità non la residenza nel territorio della regione ma la residenza o l'attività lavorativa nel territorio in cui viene indetto il bando
Dopodiché ecco facciamo anche accediamo anche all'ipotesi che il giudice rimettente e le stesse difese di controparte
Percorrono cioè quella della comparazione atomistica loro in fondo di che cosa si tolgono e anche lo stesso giudice che accoglie la prospettiva delle controparti di cosa si duole
Del fatto che questo famigerato suo oggetto che non ha nessun altro bisogno
Altero che quello
Dell'appartenenza alla comunità territoriale per vent'anni cioè che matura questi quattro punti
Potrebbe scavalcare in graduatoria sopravanzare in graduatoria altri soggetti che quei quattro punti non raggiungono
Perché a nostro avviso anche questa comparazione atomistica si rivela fallace e non dimostra affatto quello che il giudice vorrebbe dimostrare cioè non dimostra affatto di essere irragionevole
E sproporzionata
Beh perché intanto come dicevo prima accennavo prima la comparazione atomistica non può essere a senso unico
Cioè non può contrapporre intensi dei bisognosi
Verso dei non bisognoso qui sono tutti bisogno
Ci sono dei bisognosi che magari sono portatori di handicap
O dei bisognosi che hanno un nucleo familiare numeroso o dei bisognosi che sono separati o divorziati con assegni di mantenimento e ci sono dei bisognosi che semplicemente magari solo single non hanno figli però lavorano e hanno un reddito basso sotto l'ISEE i quali parimenti hanno diritto all'abitazione esattamente come la famiglia numerosa o come il portatore di handicap naturalmente si tratta di vedere in questa graduatoria di poveri
Si arriva anche ai punteggi che consentono l'assegnazione dell'alloggio ma di per sé non è irragionevole pensare che è un single senza figli con reddito basso e magari in una condizione abitativa non di sfratto o non di alloggio precario possa avere anche lui
Un aspettativa per il solo fatto di risiedere in quel territorio e quindi di poter aspirare all'erogazione del beneficio che quel comunismo
è lunga di poter partecipare alla competizione il punto è questo questi poveri
Che non sono portatori di handicap o separati o divorziati o padri di tre o quattro figli possono partecipare alla competizione
Per il solo fatto di stare in cui il Comune da tempo e attenzione anche questo tempo andiamo ravvedere perché la Regione Toscana attribuisce questi quattro punti in ben cinque fasce chi è rimasto sul territorio per più di tre anni
Un punto
Chi è rimasto sul territorio per più di cinque anni
Due
Chi è rimasto sul territorio per più di dieci anni tre punti
Poi si va a più di quindici anni tre punti e mezzo ci vogliono cinque anni per maturare un altro mezzo punto a vent'anni si maturano i quattro punti cioè occorrono dieci anni per maturare da tre A quattro
Allora domando ci sembra irragionevole sproporzionato pensare che quella situazione a cui facevo riferimento il single senza figli senza handicap va lavoratore in quel territorio tra il dieci anni e i vent'anni di permanenza a un certo punto guadagni un punto quel punto che gli fa probabilmente non solo aspirare all'alloggio ma forse anche un tenero allora da questo punto di vista capite che anche la comparazione atomistica quella che ha fatto proprio il Tribunale di Milano la giurisprudenza di merito è una comparazione che alla luce della quale la norma della Regione Toscana appare perfettamente ragionevole perfettamente giustificata e perfettamente proporzionata
Da questo punto di vista e per questo
Per queste ragioni e per tutto quello che ovviamente negli atti difensivi abbiamo scritto dedotto
Insistiamo per il rigetto della questione
E eventualmente anche per la declaratoria di inammissibilità per i profili delle censure riguardanti la violazione asserita del centodiciassette primo comma per violazione del delle direttive europee grazie
Domande ci sono io prego retribuito prego il
No io
C'è stata una esemplificazione entrambe le parti sia negli scritti difensivi sia nella discussione orale
Delle varie possibili ipotesi
La domanda è
Può avvenire con questo meccanismo combinato sicuramente di punteggi
Che una persona che abbia
Uno stato di bisogno più o meno collegato alla residenza perché poi c'è l'abbinamento come ricordava l'avvocata Ventura
Superiore
Possa essere posta dato a una persona che ha un bisogno inferiore per il solo fatto della residenza è una domanda perché di esempio erano stati fatti
In tutti i modi in maniera molto variegata
Quindi la domanda è può in questo meccanismo che sicuramente un meccanismo complesso accademie chiavi da uno stato di bisogno superiore venga possa erogato in virtù della sola residenza anagrafica
Sul territorio a uno che abbia uno stato di bisogno inferiore fermo restando che come ricordava l'avvocato Cecchetti qua stiamo parlando non più di requisiti di accesso quindi tutti hanno un un indice di bisogno hanno tutti Unicem bisogna prego l'altra domanda prevede mandati destro è è una richiesta del testo normativo siccome
Anch'io effettivamente trovo l'allegato b nel testo oggi vigente lei ha per caso un un testo dell'allegato b in vigore nel momento certi applicabile al giudizio copre che questo è un po'
Su quello che ti ho dato io giudizio a quo e questo è questo che si trova nella banca dati scusi mite Mimì chiarisce un attimo questo profilo per fare va bene allora che perché temo scusi che il il testo che si trova sulla banca dati che quello che abbiamo noi non sia quello se ho ben capito che che si applicherà giudizio cooperò forse chiariamo questo
Io credo su entrambe le
Nicola Tognana per come l'ho ricostruita e vi confesso per come l'ho ricostruita questa mattina
No no ve lo confesso
Allora
Il testo che si applica nel giudizio a quo a mio parere è quello restando il bollettino ufficiale della Regione Toscana
Cioè il testo storico
Della legge due del due mila e diciannove che era previgente a luglio del due mila e venticinque che è ripeto quello originario del due mila e diciannove
Non modificato nel due mila ventuno dove però questo è il punto rilevante
Alla fine della lettera a in fondo alla lettera intitolata condizioni sociali economiche e familiari
Compare una clausola riassuntiva che dice nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti più situazioni tra quelle sopra indicate e io intenderei tutte quelle sopra indicate non possono comunque essere attribuiti più di punti sei
Quindi è una clausola finale che fissa questo limite massimo a sei per tutte le condizioni sociali economiche familiari cioè le condizioni soggettive
Che è quello che assume il giudice a quo giudice a codice condizioni soggettive sociali familiari eccetera sei ma poi giudice a quo erra perché le condizioni della lettera b che invece sono quelle oggettive Luís dice che il punteggio massimo e quattro invece il punteggio massimo se ricavabile è dieci e va bene
Nel testo oggi vigente quello che avete anche voi cioè l'unico disponibile che compare sulle banche dati questa clausola che ho appena letto un finale rispetto alle lettere a non c'è più
Non c'è più non la ritroviamo e non la ritroviamo intesi perché sarebbe intervenuta la legge del due mila e venticinque
Che però se l'andiamo a vedere è vero che introduce quella clausola in una lettera assenti
Però non elimina questo all'idea della del
Del vecchio del vecchio testo quindi forse non l'ha eliminata io non lo so però di fatto la legge cioè l'allegato b che oggi trovate sulla banca dati cui il punteggio massimo di sei non c'era più
E se io conto i punteggi attribuibili il punteggio massimo per le lettere a condizioni soggettive fa quattordici
Quindi come dire è tutto un altro mondo perché quella percentuale che vi davo prima quattordici per cento di peso della corte il punteggio storico Massimo ovviamente diminuisce e
E diventa intorno al dieci undici per cento se consideriamo quattordici invece di sei come condizioni soggettive
Questo io e in virtù della normativa intesi applicabile però questo lo chiedo anche agli avvocati per intesi applicabile al giudizio acqua o no oppure in base alla normativa sopra sopravvenuta
Questo è sopravvenuto legge regionale trentasei del due mila e venticinque luglio due mila e ben quindi questo discorso che non c'è più la causa del cede riguarderebbe la normativa sopravvenuta un arbitrato eventualmente però naturalmente alla normativa intesi vigente oggi
Dove intesi la Regione Toscana prevede quattordici punti per le condizioni soggettive come un peso della storicità all'undici per cento invece dal quattordici
E il dice l'altra
C'era anche un'altra domanda quella del relatore
Prego prego
Se vuol completare sì allora io alla domanda rispondo per quanto mi costa non sono le lì le ipotesi di postergazione diciamo di bisognosi
Diciamo dei delle prime tre condizioni rispetto ai bisognosi storici senza far condizione di bisogno sicuramente possono accadere immagino cioè sì abbiamo questo soggetto che faticosamente per vent'anni ha maturato
Sta sta residenza e sta stabilita attenzione venti uguale quattro punti ma come ho detto dieci uguale tre
Quindi per arrivare a quattro punti ci vogliono vent'anni continuativi in quel comune
Non è una cosa così però vent'anni continuativi fanno quattro punti
Se qualcuno prende vero di quattro punti certo sta dietro graduatoria però il requisito richiede vent'anni continuativi in quel comune con un'aspirazione di bisogno
Grazie
Prego avvocato Guariso sulle due sì va quanto e come eroga la legislazione il bando del due mila ventidue
Riguarda il comune di Arezzo ovviamente il giudice dovrà applicare la normativa vigente in quel momento e quindi credo qualcuno cioè vogliamo
Rimettere al giudice l'esame di un possibile effetti retroattivi ma sto problema del cambio della percentuale di rilevanza della residenza
Non mi sembra rilevante perché non incide sul nucleo della questione che è invece quella collegata all'altra domanda che veniva fatta e che non abbiamo cercato di esporre a pagina tre della memoria conclusiva
Abbiamo elencato
Tutti
Lire situazione di chiamiamolo occulte ha bisogno ma quel bisogno che serve entrare e sul bisogno economico limite di reddito e Demitri patrimonio i poveri aspirano ad avere l'alloggio pubblico non è che ci sono altre situazioni poi per la ripartizione tra loro
Il decisore politico sceglie gli elementi che abbiamo indicato qui bene basta individuare tutti quelli che danno un po'un punteggio inferiore
Ai quattro punti che si vede che la situazione di postergazione si può rilevare a nucleo mono mono genitoriali con figli
Da uno a tre punti quindi sempre sotto richiedente pendolare che lavora come un punto donna vittima di violenza su un punto e così via sono elencati qui non faccio perdere tempo
In tutti questi casi la la persona ove era sicuramente che non ha nessun'altro dei Kweli requisiti che sono stati indicati come situazione di particolare di bisogno sopravanza in forza di quella con condivido pienamente di quella aspettativa che veniva descritta la controparte
La domanda è ma quest'aspetto la premiazione in un caso fosse anche uno solo è sempre un'annoiata di pochi casi ma però possono verificarsi e su questo siamo d'accordo tra le due parti
Per premiare questa aspettativa rispetto alla alla valutazione del bisogno è compatibile con il legislatore che deve costruire una politica sociale che è compatibile con l'articolo tre della Costituzione
A nostro avviso no che ci fossero pochi fosse Madrid può darsi che la maggioranza dei casi siano persone che cumulano moltissime situazioni di bisogno
E per le quali quindi sto problema non si porrà ma fosse anche uno che si trova postergata o per quel motivo a nostro avviso questo non è compatibile questo l'oggetto ripeto modesto di festa causa che viene poi sottoposta oggi
L'avvocato avventura vuole aggiungere qualcosa sul no non ho altro da aggiungere sarà decisa arrivederci e va bene
Sì chiamiamo congiuntamente i giudizi al numero due eteree della ruolo
Ricorso cinque del due mila venticinque ricorso sette del due cinque parte uno dei due Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Puglia
Lo dico per presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato Davide Di Giorgio per Regione Puglia avvocato Isabella fornelli
E Buongiorno avvocati mi è stato comunicato proprio ora il decesso del Presidente emerito
Annibale Marini e quindi sospendiamo per un minuto vi chiedo così dire accoglierci ci sarà il momento per ricordarlo in modo più adeguato
Ma intanto facciamo un minuto di sospensione ricordando il presidente
Marini che è stato presidente della corte negli anni due mila cinque due mila sei
Cordoglio al collega
Francesco Saverio Marini che giudice di questa corta
Abbiamo chiamato due ricorsi congiuntamente la relazione al giudice Petitti e poi discuteremo discuterete
Sì sulle questioni presentate dal giudice relatore poi proseguiamo con gli altri ricorsi prego
Grazie presidente con due distinti ricorsi al Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo due comma due
Nella legge la Regione Puglia ventuno novembre ventiquattro numero trenta il medesimo articolo due comma due per come modificato dall'articolo ventuno della legge del regionale numero trentanove del ventiquattro in entrambi
I ricorsi del ricorrente lamenta l'abitazione di articoli trentasei primo comma trentanove ultimo comma centodiciassette secondo comma lettera l e m della Costituzione
Per comprendere l'oggetto di censure giova ricordare che il comma uno dell'articolo due non censurato
Prevede che la Regione delle aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere Sanitaservice le agenzie regionali e tutti gli enti strumentali regionali
Indichino nelle procedure di gara in coerenza con quanto previsto all'articolo undici del decreto legislativo trentasei del ventitré che al personale impiegato nei lavori servizi e forniture oggetto di appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente all'attività svolta
Stipulato alle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative salvi restando i trattamenti miglior favore
Il secondo comma il secondo comma del medesimo articolo due stabilisce quindi che i soggetti di cui al comma uno
Verificano che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a nove euro l'ora questa era la versione della legge trenta perfetto e le modifiche apportate all'articolo ventuno nel testo dispone ora che i soggetti di cui al comma uno verificano che i contratti in decanati nelle procedure di gara preveda una retribuzione minima tabellari inderogabile pari a nove euro l'ora
Ricorrente sostiene in primo luogo che l'articolo due comma due della legge trenta contrasterebbe con l'articolo trentasei primo comma in quanto l'ordinamento non prevederebbe un salario minimo stabilito dalla legge o da altre disposizioni giuridiche vincolanti
E con l'articolo trentanove ultimo comma per violazione dei parametri che la norma costituzionale prevede a presidio
Dell'autonomia della contrattazione collettiva
Inoltre poiché la materia delle retribuzioni sarebbe al momento regolata unicamente alla contrattazione collettiva la disciplina regionale lederebbe l'autonomia l'autonomia la contrattazione collettiva garantita dagli articoli trentasei e trentanove
Ricorrente rileva altresì che la direttiva UE due mila ventidue nel due mila quarantuno
Relativa i salari minimi adeguati nell'Unione Europea seppure finalizzata a garantire condizioni dignitose e lavoratori dell'Unione nostri sarebbe una soglia retributiva minima
Riconoscendo la possibilità che la contrattazione collettiva individui livelli salariali minimi nei singoli settori
Un secondo motivo il Presidente del Consiglio i ministri sostiene che la disposizione censurata inciderebbe sulla disciplina del rapporto di lavoro privato subordinato in violazione articolo centodiciassette secondo comma lettera del ed M
La determinazione del salario minimo infatti quale aspetto peculiare della regolamentazione del rapporto di lavoro
Sia privato che pubblico sarebbe ascrivibile alla materia ordinamento civile alla materia determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale
Entrambe di competenza esclusiva statale
Ad avviso ricorrente per pacifico orientamento la giurisprudenza costituzionale
Ogni norma che disciplina il contratto quale fonte regolatrice del rapporto di lavoro subordinato andrebbe ascritta la materia ordinamento civile con esclusione dell'intervento regionale mentre le esigenze di uniformità d'eguaglianza
Che per me era fortemente la disciplina del contratto di lavoro giustificherebbero la potestà esclusiva statale di cui alle lettere l ed m
Della secondo comma articolo centodiciassette le medesime censure sono poi rivolte al presidente del Consiglio dei ministri avverso vedi la disposizione modificativa dell'articolo due
Introdotta dalla legge trentanove articolo ventuno ed è oggetto del ricorso sette si è costituita entrambi giudiziario jeune Puglia chiedendo che le questioni siano dichiarati inammissibili in ogni caso non fondate
Con riferimento al ricorso numero cinque la Regione deduce la inammissibilità per mancanza di corrispondenza tra le disposizioni impugnate quell'oggetto dell'autorizzazione governativa con riferimento al ricorso numero sette la Regione eccepisce inammissibilità nella parte relativa all'articolo ventuno legge regionale trentanove in quanto la disposizione i parametri costituzionali che si ritengono violati sarebbe indicati nella relazione del ministro degli affari regionali
Ma non verrebbero menzionati nella deliberazione del Consiglio dei ministri che autorizza l'impugnazione
Quanto al primo motivo di ricorso la Regione eccepirne ci ci dice l'inammissibilità della censura di cui articolo trentasei primo comma per difetto di motivazione
In quanto non si comprenderebbe come le disposizioni regionali contrasti con il principio della retribuzione proporzionate sufficiente
E in conferenza in quanto essa non inciderebbe sulla retribuzione dei contratti di lavoro individuali e collettivi ma solo sulla scelta del contratto collettivo applicabile in sede di gara
Nel merito difesa regionale assume che la disposizione censurata sia volta a contrastare il fenomeno il cosiddetto dumping contrattuale che genererebbe una concorrenza al ribasso a discapito del costo del lavoro delle tutele contrattuali dei lavoratori
La censura non sarebbe fondata essendo pacifica diretta applicabilità dell'articolo trentasei la valenza di diritto soggettivo per la salario minimo costituzionale
La difesa regionale ci dice altresì che la censura formulata con riguardo articolata oltre uno comma sarebbe inammissibile in quanto oscura
In ogni caso la Regione rileva che gli articoli trentasei primo comma trentanove ultimo comma non istituire ebbero alcuna riserva normativa alla contrattazione collettiva in materia salariale nessi fatta riserva sarebbe imposta dalla direttiva UE prima citata
La Regione osserva poiché il quantum della soglia retributiva nove euro l'ora non è contestato il ricorrente rimanendo estraneo al tema decidendum
E che si tratterebbe in ogni caso di importo già presente una disposizione statali ottico cinquantaquattro bis del comma sedici del decreto legge cinquantadue mila diciassette in tema di contratto di prestazione occasionale
Quanto al motivo di ricorso attinente preferì competenziale la Regione eccepisce l'inammissibilità Perino erronea identificazione del parametro
La disposizione impugnata attenendo alle procedure di gara regionali e non al rapporto di lavoro afferire balla materie tutelare la concorrenza di cui al centodiciassette secondo comma lettera ecco parametro non invocato nel ricorso né negli atti prodromici
La materia dell'ordinamento civile rileverebbe in relazione al suo la fase dell'esecuzione del contratto
Merisio rilievo estraneità alla materia dell'ordinamento civile della fase di gara
Attinenza alla sola fase successiva alla stipulazione del contratto condurrebbe in ogni caso la non fondatezza della censura tanto più che la disposizione regionale non avrebbe voluto introdurre alcuni livelli essenziali di prestazione
Non pertinente sarebbe infine secondo la difesa regionale riferimento hai letto non comprendendo siccome la soglia della retribuzione minima da considerarsi le procedure di gara sia riconducibile ai livelli essenziali delle prestazioni
Nel giudizio scritta numero cinque
L'avvocatura generale dello Stato ha depositato memoria con la quale
Dica le eccezioni di ammissibilità e sostiene nel merito
Che l'esposizione censurare imporrebbe un trattamento economico salariali minimo in un intero settore rilevante la contrattualistica regionale come sarebbe rese evidente dalla quantificazione fissa di un parametro numerico minimo
E non di adeguatezza pari a nove euro l'ora anche la Regione Puglia ha depositato memorie entrambe le corsie dando atto della entrare in vigore la legge ventisei settembre due mila venticinque duecentoquarantaquattro recante recante delega al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo informazione questa
Dunque sul ricorso cinque e sul ricorso sette limitatamente alla all'articolo ventuno della legge trentanove della presidenza del Consiglio all'avvocato
Di stato di Giorgio prego grazie presidente
Giudice la materia che affrontiamo nell'ambito di questi giudizi è materia particolarmente sensibile particolarmente complessa la peculiarità del contenzioso che che ci occupa attiene a questa particolare successione di di leggi nel tempo che ha condotto sotto un profilo formale della mo'alla modifica delle locuzioni utilizzate dal legislatore che ha dato adito quindi a quelle cessioni di inammissibilità
A cui nella relatore consigliere autore faceva faceva riferimento l'eccezione di inammissibilità con riferimento alla ricorso numero cinque in particolare è stata contraddetta come mora illustrativa cui qui contenuti ovviamente mi richiamo però va anche evidenziato che medesima eccezionali ma si inammissibilità è stata mossa avvenne ricorso numero sette avverso la formulazione ha ricorso verso la formazione generazionale trentanove
Ora il rispetto del parametro formale tra Petite Hume deliberazione la pressante residenze meeting consiglio dei ministri è a mio modo di vedere evidente ad una piano lettura del ricorso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Con la deliberazione relativa ricorso cinque chiede l'impugnazione della legge regionale trenta nel ricorso numero sette chiede l'impugnazione della legge regionale trentanove per i relativi parametri così
Declinato sono declinati entrambi i ricorsi quindi sotto un profilo formale questi inammissibilità cede di fronte al tenore del ricorso sotto un profilo lautamente sostanziale va rilevato che la legge trenta comunque mantenuto una sua vigenza che giustifica che potrebbe aver prodotte fette che dunque giustifica
Una sua suo scrutinio in un'ottica di legittimità costituzionale
In entrambi i casi
La ratio sottesa alla disciplina della le locuzioni utilizzate nell'ambito delle delle disposizioni normative comunque rimane la stessa dunque anche a voler accedere ad un'impostazione formalista sulla scorta dalla quale oggetto di censura del ricorso numero cinque doveva essere alla legge trenta come modificata
Dalla legge regionale trentanove misi consenta di richiamare gli arresti di codesta Corte la sentenza centoquarantuno due mila sedici a sentenza centonovantacinque due mila ventiquattro
Sulla scorta dei quali codesta Corte ha affermato è chiarito che in presenza di modifiche normative intervenute è possibile la trasposizione della questione sulla norma sopravvenuta ove vi sia continuità sostanziale
La continuità sostanziale disciplina la materia nell'individuazione di quel parametro numerico paia di nove euro l'ora a mio modo di vedere è evidente tanto è evidente e mi si consenta di dire che laddove la presidenza del Consiglio non avesse impugnato la legge regionale trenta in prima battuta forse la sola impugnazione della legge regionale trentanove forse sì sarebbe potuta essere considerata inammissibile
E ciò perché la nouvelle entro tutti la legge trentanove è infatti una natura meramente integrativa si palesa come non innovativa
Conferma sotto questo aspetto che anche sotto questo aspetto il ricorso numero sette che vi è piena corrispondenza la delibera autorizzativa e ricorso introduttivo venendo voi
Al merito della vicenda in particolare al primo dei parametri che vengono di onde paramediche violato in particolare attivo trentasei
Assunto della difensivo dalla Regione Puglia su cui insiste molto sia nelle nelle memorie illustrative che nelle memorie di costituzione eh che diciamo la le disposizioni non inciderebbe espressione in questione non inciderebbe sulla materia lavoristica in quanto declinata in una materia settoriale quale quella degli appalti
Ora a mio modo di vedere si tratta di un errore logico di un errore logico chiamato in materia logica falsa dicotomia
E quello sulla base del quale si assume che due aspetti siano completamente separati e non in chiesti pendenti
Quando invece un legame sostanziale e imprescindibile esistere tra di loro nel caso specifico si assume che la norma sugli appalti non incida sul diritto del lavoro
Non riconoscendo con parametro & vincolante economico vincolante sugli stipendi incide chiaramente su una materia tipica del diritto al lavoro retribuzioni e condizioni lavorative
Creando quindi una falsa separazione una prospettazione di falsa separazione tra appalti materia lavoristica per di più nell'ambito dell'argomentazione
Logica si incorre in un oltre in un terrore ulteriore errore argomentativo a mio modo di vedere che la così detta fallacia del non seppi Tor cioè dalla conclusione che la norma non incide la la conclusione che la norma non incida sul diritto del lavoro non segue evidentemente e logicamente dal fatto che essa disciplini gli appalti la materia degli appalti in questo ambito si intreccia inevitabilmente con la materia lavoristica
La norma regionale impone un parametro economico vincolante nelle gare pubbliche incidendo direttamente sulla libertà negoziale sui meccanismi di determinazione dei compensi salariali e della retribuzione
Con sentenza cinquantuno due mila quindici e duecentotrentuno due mila tredici codesta Corte ha affermato che la retribuzione deve essere determinata secondo criteri oggettivi e non può essere imposta unilateralmente da soggetti diversi
Dalle parti sociali
E così del resto anche pacifico in dottrina che la retribuzione proporzionata è sufficiente non può essere fissata in astratto ma deve essere valutata in relazione alla prestazione lavorativa e al contesto contrattuale specifico ora non è il caso di richiamare l'ampio dibattito dei padri costituenti sono dure articolo Sant'trentasei che ha condotto a ritenere l'articolata dei norma precettiva non programmati né la grande giurisprudenza di questa Corte su un attimo in caserma
Che e la corte abbia definito l'articolo sei come presidio di garanzia di una retribuzione che sia al tempo proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto
E sia sufficiente ad assicurare al lavoratore la sua famiglia è un'esigenza libera e dignitosa
Principio consolidato la giurisprudenza la corte bene la norma regionale imponendo un valore numerico fisso prescindendo a tale valutazione individualizzata e sostituisce il giudizio di adeguatezza ad un parametro predeterminato legale
Questo ambito anche la giurisprudenza della Corte di Cassazione evidenziato che certamente il giudice può discostarsi degni tabellari dei contratti collettivi se ritenuti non conformi ai principi costituzionali
Però ciò non legittima in nessun caso letter o determinazione di un salario minimo
La determinazione del solitario nel nostro ordinamento la costruzione costituzionale che regola la materia passa attraverso combinato disposto dagli articoli trentasei e trentanove dalla Carta costituzionale
E tale sistema determinazione di determinazione del salario è a mio modo di vedere pienamente conforme al diritto euro unitaria
La direttiva venti ventidue mila quarantuno citata poc'anzi in relazione invocata in realtà a sua difesa dalla Regione
Non impone in realtà agli stati membri identificazione misurazione del minimo stava al salariale l'abbiamo ha detto così relatore poc'anzi
E in questo senso l'articolo centocinquantatré del testo paragrafo cinque al terzo e funzionamento dell'Unione europea il totale funzionamento né lo crea esclude
Dalle materie dell'Unione Europea quella della retribuzione lasciando agli Stati un'ampia discrezionalità il sistema costituzionale e dunque è ben delineato come ben allineato con la disciplina euro unitaria
Sull'articolo trentanove brevemente la Regione nega interferenze con la trattazione coltiva un po'perché da un certo punto di vista si limita a sostenere per l'appunto che siano materia volta a condizionare la partecipazione agli appalti quindi ritorna quell'argomentazione che poc'anzi ho cercato di contestare
Però valida iniziato come la fissazione di un minimo tabellare al di fuori dalla contrattazione collettiva costituisce sia una forma di terminazione del contratto
Quindi incide sulla libertà in qualche modo della contrattazione collettiva in tal senso mi permetto di richiamare la sentenza duecentotrentuno di codesta Corte in cui si con un particolare accento sulla libertà della contrattazione collettiva
E i e addirittura mi permetto di citare parte la dottrina che si è spinta oltre proprio in ressa ha affermato che la contrattazione collettiva rappresenta uno strumento di autoregolazione del mercato del lavoro che non può essere surrogato da interventi legislativi
Qui dice proprio regionali ora l'articolo trentanove è un meccanismo che come noto prevede che collettivi avvenente contratti collettivi abbiano efficacia solo se stipulati
Abbia efficaci obbligatoria solo se stimolati da organizzazioni sindacali registrati secondo legge in assenza dell'attuazione di tale disciplina la contrattazione collettiva conserva natura privatistica e non può essere imposta per Lecce
La norma regionale levando un parametro retributivo requisito legale viola tale principio
Sull'articolo centodiciassette comma due lettere Lemme
Rilevo che evidentemente questa dinamica legislativa particolarmente invasiva dei sistemi di determinazione
Poc'anzi delineati chiaramente va ad incidere e determinare un elemento del contratto di lavoro ma è evidente che questa materia rientra nell'ambito dell'ordinamento civile e come tale non può essere avocata dalla Regione la mia con l'intervento legislativo regionale così sarebbe oscuro il perché ci sarebbe una violazione dei lecco così se assieme la regione ma in realtà se io inserisco un minimo salariale in un ambito territoriale regionale
Sto delineando un livello essenziale la prestazione soprano Antonio territoriale rispetto ad una media nazionale in quei cinque questo anche sta prospettiva chiara la violazione del parametro evocato
In tal senso richiamo la sentenza di codesta Corte numero ottantadue mila ventitré duecentocinquantanove del due mila ventidue
Laddove sia chiarito che le Regioni non possono introdurre discipline che alterino l'uniformità dei diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale la giurisprudenza costituzionale ha dunque affermato che la disciplina del contratto di lavoro rientra nella materia ordinamento civile permane nell'esclusiva dei potestà del legislatore statale con la sentenza già richiamata cinquantamila cinque
Queste norme regionali stabilendo un trattamento economico minimo intervengono prevedendo un livello essenziale di trattamento economico in materia riservata alla competenza statale
Ecco dunque che le norme regionali si pongono in contrasto con i principi costituzionali sopra richiamati perché interferiscono con la libertà sindacale
E la contrattazione collettiva incidono su materia di competenza esclusiva statale introducono un parametro economico vincolante non previsto dalla legge statale insisto dunque per l'accoglimento dei ricorsi sette la declaratoria di incostituzionalità come delineata dagli stessi Grazia
Nella regione Puglia la bocca aperta fornirmeli con la stessa limitazione quanto lo sì prego
Allora quando il l'attore a esposto ha ben focalizzato i punti che sono stati imposti in evidenza in relazione alle censure
Formulate dalla difesa erariale
La difesa erariale ha impugnato l'articolo due comma due della legge trenta del due mila ventiquattro nella sua prima versione originale quella pubblicata
Sullo bollettino ufficiale novantacinque del venticinque novembre
Come esposto questa norma stabilisce che nell'ambito degli appalti pubblici indetti in territorio regionale sì alla Regione che tutti gli altri enti ad essa strumentali quali le aziende sanitarie le agenzie regionali verifica no che i contratti collettivi
Ivi indicati al primo comma cioè nell'ambito appunto della appalti indichino un trattamento economico minimo non inferiore ai nove euro dopo pochi giorni è intervenuta la normale cioè l'articolo ventuno della legge trentanove
Che ha modificato la locuzione trattamento economico minimo con retribuzione minima tabellari minima in
Tocca a Mila e sempre non inferiore non inferiore ai nove euro non che debba essere di nove puro Mannoni inferiore
Quindi non abbiamo un parametro fisso
Questo che significano in tutti gli atti prodromici
Mi riferisco al ricorso numero cinque ovviamente nonostante siano successivi a questa modifica non si fa alcun riferimento ma si fa riferimento alla legge originaria quella pubblicata sul BURP novantacinque
Nel ricorso invece si alterna ora si fa riferimento al trattamento economico ora si fa riferimento alla retribuzione minima tabellare che contrariamente a quanto
Riferito nella difesa erariale
Non è implicato una modifica meramente formalistica ma si tratta di istituti DiVersi il trattamento economico comprende tutti gli emolumenti erogati al lavoratore tra cui anche la retribuzione
La retribuzione minima tabellare invece comprende quella che proprio la paga base del lavoratore
Altre poi come retribuzione in generale a dare degli emolumenti di natura accessoria quindi non è stata una modifica formalistica è stata una modifica sostanziale per cui questa difesa ha ritenuto non possibile l'applicazione dell'orientamento noto dire questi eccellenti sì ma corte
Dalla trasposizione dell'impugnazione anche sullo ius superveniens laddove però la modifica e sostanziale
E riteniamo che in questo caso lo sia e che quindi l'atto prodromico non essendo stato allineato se ben sebbene successivo allineato alla all'intervento normativo modificativo successivo
Abbia reso inammissibile
La impugnazione
Venendo poi al merito riguardo gli articoli trentasei e trentanove
Lei argomentazioni habens avversarie benché suggestive non modificano il giudizio di questa difesa sulla opacità della motivazione opacità perché sembra di attribuire da parte della difesa erariale un significato un che va oltre cioè vedere un qualcosa che va oltre quello che la portata della norma
La norma non ha inciso sulla definizione di retribuzione proporzionate è sufficiente non ha detto che la retribuzione e proporzionate sufficiente se non è inferiore a nove euro allora
Non hanno ha detto alle Autonomie sindacali quale comunque protagoniste della contrattazione collettiva e che dovete trattare soltanto prevedendo una retribuzione minima non inferiore a nove euro l'ora a molto più modestamente semplicemente posto una condizione alla agli appalti che si svolgono nell'ambito pubblici ovviamente nell'ambito della Regione Puglia dicendo che le autorità preposte regionali preposte verificano che questi contratti collettivi preveda no una all'inizio un trattamento economico minimo e successivamente una retribuzione minima tabellare non inferiore a nove euro
Si tratta come rilevava il recentissimo relatore di una quantificazione non posta in discussione
Andava da parte dell'Avvocatura dello Stato anche perché contenuta in una norma statale oltre che ricavata dalla riferimento alle varie fonti sulla indicizzazione dei costi
Salariali e quindi non arbitraria ma che si riallaccia ad un discorso molto più ampio questo sì introdotto in particolare dalla corte di cassazione con le famose sentenze
Molteplici del Duemila ventitré
Cosa ha detto la Cassazione così sono anche smentendo questa sorta di riserva normativa in favore dell'autonomia collettiva in materia salariale come a adombrato ma anzi ha proprio affermato la difesa erariale e tra l'altro già smentito da questa Corte con la sentenza numero trenta dalla risalente del mio nome centosessanta ma sempre molto valida che ha escluso una riserva normativa in materia salariale da parte della contraente le dell'autonomia sindacale
Ha detto la corte di cassazione è vero che noi fino ad ora abbiamo sempre considerato i contratti collettivi come o un una c'è una parametro di riferimento al fine di valutare la proporzionalità e la sufficienza della retribuzione
Il culto di Queens sappiamo regolata dal comma uno dell'articolo trentasei come norma immediatamente precettiva e come stabilito da sempre San prendendo mi novecentosessanta da questa corte quindi come un diritto soggettivo perfetto
Però c'è una presunzione semplice che la contrattazione collettiva possa soddisfare questo duplice
Requisito ma il giudice interviene e la dobbiamo fisso e perché qui il fenomeno del dumping contrattuale
Che la la stessa mansione la la la sentenza alla settantacinque cinquecentoundici si origina da un caso molto significativo la stessa mansione dapprima regolata da un contratto collettivo lo stesso lavoratore stessa mansione successivamente entra in vigore l'altro contratto collettivo
La stessa mansione viene retribuita successivamente in misura inferiore
Allora la Corte di Cassazione
Giustamente in aderenza proprio allo spirito dell'articolo trentasei ha detto
Non è possibile che la stessa mansione venga retribuita solo per una successione di contratti legittimi formalmente
In maniera peggiorativa
E allora si pone il problema di stabilire che il giudice possa verificare al di là del dato della contrattazione se la retribuzione applicata sia proporzionata è sufficiente
Questo è stato come dire illa dato dalla dalla Suprema Corte di Cassazione che ha portato e amministrazioni mi si consenta più sensibili a
Deve vedere e a tutelare le condizioni del la dei lavoratori questo l'ha fatto la Regione Puglia ha dapprima con la legge diciannove del due mila ventiquattro laddove ha previsto come elemento di premialità
Proprio al l'inserimento all'articolo cinque lettera j
Dalla previsione di una rete di un trattamento economico viene detto lì non inferiore ai nove euro come un elemento di premialità
Ma poi l'esigenza di tutela è andata oltre e onde evitare diciamo la possibilità che le amministrazioni potessero e il eludere questa esigenza di tutela al previsto per legge una condizione e cioè quello di verificare che i contratti applicati non si hanno inferiori una retribuzione minima tabellare non sia inferiore nei contratti indicati dagli operatori economici ai nove euro allora
Quindi mutuando il parere del consiglio di stato dato dal Consiglio di Stato sull'articolo undici del codice degli appalti del decreto legislativo trenta sei del due mila venti tra che espressamente ha previsto che non c'è una interferenza con l'articolo trentanove da me ma dal momento che ha indicato la norma e come condizione contrattuale
A quell'imprenditore libero di accedere o meno non ha d'cioè non è intervenuto uno intervenuto a gamba tesa dicendo dovete applicare questa retribuzione se l'imprenditore sceglie di partecipare a un appalto indetto dalla Regione Puglia dagli enti ad essa strumentali
Queste stazioni appaltanti verificano che questi contratti indicati non possano eludere quello che il requisito della retribuzione proporzionata è sufficiente
E quindi devono rispettare la condizione prevista dalla norma oggi censurata
No ma che
Credo che sia abbastanza pacifico che si inserisca nell'ambito della materia della tutela della concorrenza
Cioè tutto ciò che viene come indicato da questa Corte uno citato la sentenza quarantaquattro del due mila ventitré
Tutto ciò che viene a regolamentare
La procedura di gara la selezione del concorrente anzi la sentenza
Va anche oltre perché s'allarga lambito della materia della tutela della concorrenza
Anche alle condizioni dell'esecuzione del contratto che sono legate da un fu un unico filo conduttore come dice la sentenza
Anche alla fase prodromica a quella della selezione del del contraente quindi per aggiudicatario
Rientra come dicevo nella materia della tutela della concorrenza perché la norma regionale non va a modificare quella che la disciplina del contratto non va a imporre una condizione in materia di contrattazione collettiva
Ma come ripeto
Pone una un requisito nell'ambito di quelli che sono gli appalti pubblici e questo requisito di scelte che Cuba ricadere sulla scelta del contraente senz'altro rientra nella materia di tutela della concorrenza di cui tuttavia non che traccia nella relazione del ministeriale nel nella delibera governativa di autorizzazione dove si fa riferimento semplicemente e soltanto al l'articolo centodiciassette comma due lettera l ed estera
M cioè appunto la la materia dell'ordinamento civile e la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che dovrà essere ovviamente garantiti su tutto il territorio nazionale
Quindi io portandomi quindi a quanto già ampiamente illustrato nelle memoria insistono per il rigetto dei i ricorsi per le ragioni sia di inammissibilità e comunque l'infondatezza illustrate
Chiamiamo anche il
Ricorso al numero quattro del ruolo ma gli avvocati sono gli stessi immagino quindi comunque lo chiamiamo
Ricorso sette al due mila venticinque Parte due di due ricorso dodici due venticinque parte tre T tre
Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Puglia Presidente Consiglio dei Ministri l'avvocato dello Stato Davide Di Giorgio Regione Puglia avvocati Paolo scagliola Isabella fornelli
Per la relazione la giudice Sciarrone liberali prego
Dente con il ricorso è scritto numero sette del registro ricorsi due mila venticinque Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato anche l'articolo ventisei della legge della Regione Puglia numero trentanove del due mila ventiquattro
Per violazione degli articoli novantasette e centodiciassette terzo comma della Costituzione sotto più profili la disposizione regionale rubricata istituzione della RSA di Sannicandro Garganico e di Troia è volta a determinare il passaggio di dette strutture assistenziali fino allora gestite da una società privata a una gestione interamente pubblica
Mediante il loro inserimento dell'organizzazione funzionale dell'azienda sanitaria locale di Foggia
Si prevede in particolare l'articolo ventisei che tale passaggio avvenga alla scadenza dei contratti di gestione attualmente in corso o in regime di proroga e che il transito del personale nell'organico dell'ASL si realizzi ai sensi dell'articolo uno comma duecentosessantotto lettera C nella legge duecentotrentaquattro nel due mila ventuno
Nel rispetto della normativa vigente ove compatibile con il profilo professionale valorizzando l'esperienza lavorativa svolta per la stessa tipologia di servizio
Ad avviso del ricorrente il passaggio di personale dal datore di lavoro privato a quello pubblico realizzerebbe una non consentita deroga alle procedure concorsuali in assenza di situazioni eccezionali o giustificate da interessi pubblici superiori
Che in nome della tutela della salute consentano la piroga al principio costituzionale del pubblico concorso
A riguardo il Presidente del Consiglio dei ministri ritiene inconferente l'invocata applicazione alle procedure di transito del personale dell'articolo uno comma duecentosessantotto lettera C
Della legge duecentotrentaquattro nel due mila ventuno poiché la richiamata disposizione statale non riguarderebbe l'internalizzazione diretta senza concorso pubblico
Il rinvio a tale previsione sarebbe inoltre improprio in quanto la norma regionale impugnata si riferirebbe genericamente al personale in servizio senza distinzione tra vari profili professionali
Come invece previsto dai regolamenti statali attuativi degli articoli quindici e diciotto
Del decreto legislativo cinquecentodue del mille novecentonovantadue allora volti espressivi di principi fondamentali nella materia tutela della salute
Sotto questo profilo quindi l'articolo ventisei sarebbe costituzionalmente illegittimo per violazione degli articoli novantasette quarto comma e centodiciassette terzo comma della Costituzione con riferimento ai principi fondamentali in materia di tutela della salute
Sotto altro profilo alla normativa regionale è censurata con riferimento agli articoli novantasette primo comma e centodiciassette terzo comma per ciò che concerne la determinazione dei principi fondamentali in
Tenga di coordinamento della finanza pubblica
Ciò perché la disposizione impugnata ritenute in contrasto con gli obiettivi fissati nel piano di rientro dal disavanzo sanitario al quale la Regione Puglia e sottoposta sin dal due mila dieci in forza dell'accordo all'epoca raggiunto con lo Stato
Per il ricorrente il passaggio di personale nell'organico delle aziende sanitarie con i connessi oneri finanziari pregiudica il raggiungimento dell'obiettivo del contenimento della spesa per il personale sanitario
In contrasto con quanto stabilito dai commi ottanta novantacinque dell'articolo due numero cento della legge numero centonovantuno del due mila nove
Che sancisce come noto la vincolatività degli interventi individuati nel piano di rientro obbligando le regioni che vi sono sottoposte a rimuovere i provvedimenti anche legislativi che siano d'ostacolo alla piena attuazione del piano e a non adottare negli nuovi intervento normativo regionale inoltre non sarebbe stato preventivamente comunicato i ministeri competenti al fine di verificarne la compatibilità con l'attuazione del piano di rientro
Ne sarebbe stato coordinato con il programma operativo di prosecuzione del piano due mila ventiquattro due mila ventisei nonostante l'evidente quanto significativo impatto sulle risorse finanziarie della Regione
Realizzando così un'indebita modifica della programmazione sanitaria in violazione del divieto di incremento di tale spesa per motivi non inerenti alla garanzia dei LEA con il secondo ricorso scritto numero dodici del registro due mila venticinque analoghe censure sono state formulate dal Presidente del Consiglio dei ministri nei confronti dell'articolo duecentoquaranta della legge della Regione Puglia numero quarantadue del due mila ventiquattro
Intervenuto sull'articolo ventisei della legge regionale trentanove del ventiquattro mediante la Giunta della RSA di Campi Salentina
Da inserirsi nell'organizzazione funzionale della nostra di Lecce
E l'introduzione di una nuova definizione dei termini del subentro e del numero dei posti letto
Inoltre nel corso dodici in relazione al censurato passaggio diretto di personale viene dedotta la violazione dell'articolo centodiciassette secondo comma lettera e le la Costituzione
Che riserva alla competenza esclusiva dello Stato l'ordinamento civile e quindi i rapporti di diritto privato come quelli cui afferiscono i contratti collettivi di lavoro
Il danno giudizi si è costituita la Regione Puglia deducendo l'inammissibilità delle questioni promosse o comunque da loro non fondatezza
Sotto il primo profilo la resistente eccepito la carenza di adeguata motivazione
In ordine alla supposta violazione delle norme costituzionali in tema di coordinamento della finanza pubblica e di equilibrio di bilancio non essendo stata fornita
Alcuna dimostrazione della denunciata lesione dei vincoli imposti dal Piano di rientro me della reale portata dei costi
Ha dedotto inoltre con riferimento alla lamentata violazione dell'articolo centodiciotto diciassette secondo comma lettera l inammissibilità per assoluta carenza e assertività della censura
Nel merito alla Regione Puglia ha in particolare evidenziato come per tutte e tre le RSA non si tratti di una nuova istituzione bensì di strutture sanitarie già esistenti e operanti da tempo nel territorio regionale di nel territorio regionale
Di titolarità pubblica sin dall'origine e affidate inizialmente a un soggetto privato che li ha gestite per conto dell'ASL
E se rientrerebbero quindi nel percorso di riorganizzazione del settore socio sanitario avviato con legge della Regione Puglia numero cinquantatré del due mila diciassette con particolare riferimento a strutture residenziali per soggetti non autosufficienti
Cui sono ascrivibili le strutture in questione
Da alcune tabelle allegate ad atti di programmazione regionale depositati in giudizio dalla Regione si evincerebbe non soltanto la preesistenza delle strutture e la loro natura pubblica
Ma anche risparmio distesa derivante dall'internalizzazione del personale rispetto alla spesa affrontata con l'esternalizzazione da ciò
Intrinseca coerenza con il programma operativo di prosecuzione del piano di rientro oltre che con la programmazione regionale dei posti letto nel setting differimento e quindi con esclusione della necessità di una preventiva consultazione ministeriale vertendosi peraltro in materia di erogazione di Lea
Con riferimento alla violazione delle procedure concorsuali e l'ha denunciata violazione delle procedure concorsuali la Regione ne contesta la fondatezza
Osservando come il richiamo fatto alla legge duecentotrentaquattro e due mila ventuno e alla normativa vigente implichi piuttosto l'intenzione del legislatore regionale di assoggettare la procedura per il transito all'osservanza di tutti i vincoli normativi
Di genti a livello statale
Nelle memorie difensive depositate in prossimità dell'udienza solo dalla Regione Puglia resistente ha poi prodotto ulteriore documentazione a riprova del del fatto che l'intervento censurato
Sarebbe uno strumento attuativo degli obiettivi del piano di rientro non si porrebbe in autonomia con essa in antinomia con esso
E sempre nella memoria depositata in prossimità dell'udienza alla Regione Puglia richiamo alla recente sentenza numero cinquantasette del due mila venticinque di questa corte
Che decidendo sulla legittimità costituzionale della normativa regionale relativa al centro ospedaliero di Ceglie Messapica mi ha riconosciuto la conformità sia rispetto agli obiettivi concordati nel piano di rientro sia rispetto alla programmazione sanitaria
Ritenendo illegittima la sola previsione della possibilità di attivare procedure di selezione per soli titoli in alternativa alle procedure ex legge
Ex legge duecentotrentaquattro nel due mila ventuno alternativa quest'ultima della selezione per soli titoli non riprodotta nella norma oggetto delle odierne censura
Queste allo stato degli atti
La presidenza del consiglio con riguardo al ricorso sette
Nella parte in cui impugna l'articolo ventisei e il successivo ricorso dodici con riguardo alla norma che ha modificato della successiva legge quarantadue che ha modificato l'articolo ventisei
Prego avvocato depistato Di Giorgio grazie presidente ai giudici allora
Anche in questo ambito ci troviamo di fronte a due norme che hanno la medesima sostanziale regolamentazione calibrata evidentemente su due situazioni particolari differenti ma che appare era la Presidenza del Consiglio dei ministri soffrono della medesima i medesimi vizi di incostituzionalità
Credo che da una prima lettura del ricorso nonché della deliberazione alla presidenza del Consiglio ministri Rizzi
Evidenzi chiaramente l'ammissibilità dello stesso e dalla lettura delle censure articolate sia invero piuttosto chiaro su cosa sì
Concentra il dubbio di costituzionalità difeso da sollevato la difesa erariale
Il primo punto sicuramente
Rilevante da affrontare è il tema del passaggio di personale da queste strutture
Che la Regione Puglia dice originariamente pubbliche gestite da privato quindi sottoposte in realtà un regime totalmente privatistico
Loro passaggio nell'ambito di una struttura qual è l'altra si foggiano lato all'ASL di Lecce dall'altro a conduzione e regime evidentemente pubblico
Bene i un passaggio diretto di un personale di assunto con diritto lavoro prima con un contratto di tavolo privato assunto privatistica mentre nell'ambito dei quali pubblici
A me pare evidente che sia si ponga in violazione all'articolo novantasette la Carta costituzionale
Si pone in violazione non in assoluto perché sappiamo che esistono pronunce di codesta Corte e in particolare mi riferisco alla sette e due mila quindici euro centoventisette del due mila tredici che hanno ritenuto questo principio
Sottoponibile a deroghe
Però solo se giustificato da esigenze straordinarie e specificamente motivate
Esigenze ci e circostanze che a nostro modo di vedere da una piena lettura delle disposizioni normative impugnate non appaiono sostanzialmente assenti
Si ribadisce che questo richiamo effettuato dalla Regione siano difese ma sia ovviamente nel testo del testo normativo alla legge duecentotrentaquattro mila ventuno
Non può che considerarsi inconferente perché ragionevolmente non applicabile alla fattispecie di cui si discute perché è una norma statale che si riferisce esclusivamente a procedure selettive per il reclutamento del personale del sistema sanitario
Nazionale eccetto non si riferisce al transito di personale privato nel pubblico impiego
Inutile
Credo ricordare alla corte che le procedure duramente al personale sanitario trovano una specifica regolamentazione e disciplina nel DPR quattrocentottantatré mila centonovantasette per il personale dirigenziale
E nel DPR duecentoventidue mila e uno per il personale non dirigenziale che impongono evidentemente il pubblico concorso come come regola generale
La norma regionale
Diciamo in qualche modo diciamo l'impostazione e la difesa dagli anelli spetta la norma regionale trova anche in qualche modo conforto in alcune posizioni tenute dalla Corte dei conti in materia che ritengo opportuno richiamate nei ricorsi ma che ritengo opportuno ulteriormente evidenziato e mi riferisco al parere alla Corte continuo quattro due mila dodici Ca'escluso la legittimità di passaggio automatici da società in house a enti pubblici quindi società in Austria una
Evidente connotazione almeno nella finalità pubblicistica ma ne è escluso il passaggio diretto di persona
E cosa più importante forse ancora più che si attaglia più al caso di specie il parere centoquarantadue mila ventidue che ha ribadito dopo tenuti siciliana la specie
Che ha ribadito che anche in caso di reinternalizzazione il personale deve essere selezionato tramite concorso
Ecco che dunque anche la prospettazione difensiva sulla base del quale queste erano realtà pubblicistica aborigena gestito dal privato e gestite con tutti i criteri
Ovviamente del rapporto di lavoro privato e che vengono ride introdotte nel sistema di gestione pubblica di fatto non muta l'assetto il vizio delle checché solleviamo in ordine a violazione dell'articolo novantasei
La disposizione regionale impugnata più richiamando la normativa statale di fatto non garantisce
E non prevede precedute selettiva ma prevede transiti automatici
Non c'è un'intenzione che qui possa trapelare o c'è una disciplina che prevede un determinato vincolo detta disciplina resta per l'appunto
Diciamo inesistente dunque l'intenzione del legislatore in via applicativa forse diciamo è destinata accedere di fronte ad un vizio costituzionale evidente per quanto concerne la violazione dell'articolo centodiciassette comma tre mi concentro diciamo a fattor comune sempre su entrambi i ricorsi affrontando gli stessi temi sul principio di coordinamento la finanza pubblica
Beh diciamo la situazione concreto e fattuale della della Regione Puglia evidenzia come una scelta legislativa di questo tipo si ponga in contrasto con l'articolo centodiciassette comma tre
E soprattutto non tenga indebita consigliere Izzo e considerazione la situazione che vede la Regione sottoposto al piano di rientro disavanzo sanitario
Le previsioni in questione infatti costituiscono una chiara violazione dei principi di coordinamento tra finanza pubblica perché l'internalizzazione del personale determina un incremento strutturale della spesa regionale
Non può non determinare un incremento strutturale la spesa regionale
E tale incremento cosa importante non emerge né dalla disposizione legislativa né dalle difese della Regione Puglia non è giustificato
Da esigenze di garanzia dei livelli essenziali assistenza dei LEA codesta Corte e ha già affermato con sentenze centoquattro due mila tredici e trenta sei
Del due mila ventuno che le Regioni in piano di rientro non possono adottare misure idonee ad aumentare la spesa sanitaria se non
Strettamente necessarie ha rispetto per l'appunto del
Inoltre
Non possono sempre codesta Corte affermato con sentenza cento due mila dieci novantuno due mila dodici è sempre trentasei due mila ventuno
Che le regioni in piano di rientro non possono votare provvedimenti legislativi che ostacolino il raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa
Ogni aumento della Spesal nell'ambito di una
Regione sottoposto un piano di rientro deve essere calibrato con il piano stesso deve essere valutato nell'ottica da un lato della garanzia dell'assistenza essenziale dall'altra della necessarietà del contenimento
Della spesa della finanza pubblica
La Regione sostiene che in realtà nell'ultima memoria questo è un punto importante su cui credo sia necessario replicare la se stessa
Regione sostiene produce documentazione al riguardo che in realtà non si tratterebbe nella specie di un aumento di costi bensì addirittura se non ho letto male di un risparmio rispetto rispetto alla spesa
Avrebbe infatti a va la la difesa regionale provveduto ad analizzare l'impatto derivante a normativa regionale censurata al fine di dimostrare che quindi vi sarebbe un vantaggio finale in questa previsione normativa a mio parere la stima compiuta non fornisce elementi di dettaglio tali da consentire un'attenta valutazione dell'impatto sul piano di rientro
Soprattutto non tiene conto ha prima diciamo ad una prima lista ad una prima lettura non tiene conto degli aumenti contrattuali previsti nella tornata due mila ventidue ventiquattro durerà venticinque ventisette
In realtà questa argomentazione della della difesa regionale
A mio modo di vedere conduce ad affermare l'esatto opposto cioè rende ancor più evidente la necessarietà di una valutazione coordinata commissari affianca anti in ordine all'impatto delle previsioni sul detto piano
Rende ancor più evidente a mio modo di vedere il senso dell'illegittimità costituzionale
Rilevata
C'è poi rivelato rilevata c'è poi da
Affrontare due temi che che nei ricorsi vengono diciamo postergata e a queste due argomentazioni che poc'anzi al trattato forse ritenuti più forti ma che poi secondo me al
Uno un una valenza essenziale nell'ottica della valutazione della Costituzione disposizioni un all'impatto
Delle revisioni e della Spesal sul tutta sul sulla tutela della salute del diritto alla salute comunque l'articolo quindi alla Fiorentina sette comma tre sotto il profilo della salute perché perché se da un lato e questa è la prima lettura dobbiamo ritenere che la Scelta di mi si passi il turno internalizzare le strutture di rendere pubbliche le strutture non risponde a ai cosiddetti LEA non sembra risponde o comunque non è data giustificazione in tal senso dall'altro
L'adozione di un maggior carico finanziario sulla Regione per provvedere a detti alla diciamo alla realizzazione alla messa in pratica di dare disposizioni normative
Rischia di colpire il bilancio sanitari in modo da influenzare quei livelli essenziali di assistenza che dal piano di rientro sono effettivamente garantiti quindi ancora su questo profilo ancor di più c'è necessità di una valutazione dei ministeri affiancati
Vi è poi l'ha citato nell'ambito la relazione è una sola nel solo nel ricorso dodici a dire il vero avversario già in Regione quarantadue
Una valutazione afferente la relazione articolo centodiciassette comma due e tre belle be'semplicemente sì perché vi è un'invasione dell'ordinamento civile nel momento in cui si va ad incidere sui rapporti di lavoro privati e sul regime contrattuale della personale dipendente in conclusione a mio modo di vedere alla norma regionale non rispetta i vincoli costituzionali che presidiano il buon andamento della pubblica amministrazione la trasparenza nelle assunzioni del coordinamento della finanza pubblica la presidenza del Consiglio i ministri contesta la modalità in cui l'intento regionale è stato attuato non prevedendo un concorso escludendo una valutazione mini ministeriale dettata dalla piano di rientro
Quindi escludendo la coerenza di detta decisione legislativa con il piano stesso
Insisto dunque per l'accoglimento dei ricorsi la declaratoria di incostituzionalità erano impugnata grazie della Regione Puglia con la stessa limitazioni oggettive all'avvocato scagliato da un treno signor Presidente le ossessioni giudice Della Corte
L'intero impianto censore dalla Presidenza del Consiglio sull'articolo ventisei della legge trentanove ma poi replicato anche sull'articolo duecentoquaranta se la legge quarantadue a sostanzialmente
Sì si fonda su un equivoco
Che viziato tutta quanta la prospettazione del del ricorso in tre turni introduttivo e cioè che la Regione abbia istituito ex novo un servizio con nuovi e ingiustificati oneri come abbiamo ascoltato realtà fattuale e giuridica come abbiamo dimostrato è completamente di forma
Difforme
è necessario in primo luogo però sgombrare
Un il campo da un fraintendimento puramente nominalistico ovvero la legge parla di in tre D di istituzione ma questa corte insegna che non è hanno Mindy Outis che dobbiamo guardare ma alla sostanza e la sostanza qui inconfutabile la legge non istituisce alcun servizio nuovo non crea strutture non aggrava il bilancio di nuove opere
Di nuovi oneri la norma quindi si limita più semplicemente a riorganizzare presidi pubblici già esistenti già operanti ma soprattutto già a carico del servizio sanitario regionale
Quindi una modifica del modello gestionale non una nuova programmazione da condividere con i ministeri la distinzione che non pare emergere dalla prospettazione della della della Presidenza del Consiglio è proprio la differenza tra titolarità e gestione
Queste non sono strutture private accreditate o private convenzionate come scrive l'Avvocatura dello Stato sono strutture pubbliche sempre stati pubbliche la la giudice il sistema dice Radice prima ha citato de dei dei provvedimenti che dimostrerebbero
Questa la titolarità pubblica li ricito l'artigliere la DGR duecentodieci due mila due ora ventinove la ventuno cinquantatré del due mila del del due mila diciannove
Le due delibere
Confermano che è l'ai tesserati Sannicandro Troia e Campi Salentina sono strutture da sempre di titolarità pubblico allora gestione era stata meramente affidata a un gestore privato
La legge quindi opera una scelta semplice e lineare alla scadenza dei contratti di gestione quindi non c'è nessuna invadenza dei rapporti contrattuali o ingerenze rapporti contrattuali o privatistici alla scadenza dei contratti queste queste strutture tornano alla mano pubblica ritornano alla gestione diretta delle loro naturali proprietario l'ASL Foggia nell'ASL Lecce
Non un'acquisizione dunque non una nuova spesa semplicemente una riorganizzazione e questa è una scelta non solo gestionale
è una scelta strategica del legislatore regionale ha voluto assumere con la forza e la valenza programmatica della legge l'atto di massima rappresentatività democratica
La Regione quindi non ha stravolto il sistema al contrario proprio partendo dalla constatazione che l'impianto socio sanitario in Puglia fondato sull'assoluta prevalenza del privato accreditato ha esercitato la propria piena autonomia organizzativa garantita dalla dal centodiciassette quarto comma della Costituzione che ha deciso che per almeno quei rari presìdi di titolarità pubblica il modello gestionale più idoneo
A garantire il saldo controllo sulla qualità dei servizi e sul risparmio nella spesa fosse quello del ritorno la gestione in house
E si giunge così alla prima è più grave censura la violazione del piano di rientro
Il fulcro dell'argomentazione statale e e rigido la Regione in piano di rientro dunque le preclusa qualunque internalizzazione perché per definizione
Perché ovviamente non ci sono dimostrazioni contabili su questo punto per definizione quindi provoca un aggravio di spesa
A fronte di questa affermazione che Resta un mero postulato
La difesa regionale ha prodotto risultanze documentali che restituiscono una verità contabile completamente diversa
L'argomentazione statale capovolge la funzione stessa del piano di rientro da strumento di razionalizzazione
Che peraltro con l'obiettivo di contenimento della spesa delle spese non essenziali delle prestazioni extra LEA come peraltro la Regione Puglia va bene
Non può e non non deve trasformarsi in uno strumento di paralisi che ne impedisce peraltro l'efficiente
La più efficiente organizzazione proprio di quei servizi sa
Vede chiedo scusa desideri dei livelli essenziali di assistenza perché prima sì ma abbiamo ascoltato che ci sarebbe anche il dubbio sulla sulla sul sulla circostanza che queste prestazioni che le prestazioni erogate dalle serie entrassero mentre nel prestazioni
Nell'M&A LEA è evidente che così
E quindi l'assoggettamento al piano di rientro non è un commissariamento la Regione conserva la sua autonomia organizzativa purché la eserciti per raggiungere l'equilibrio di bilancio
Il piano quindi non può essere invocato per cristallizzare un modello di gestione quello esterno che i dati contabili ci dicono essere più oneroso
Peraltro la presidenza asserisce un maggior onere ma questa censura resta completamente indimostrato
La difesa regionali invece ha prodotto di dati contabili ha prodotto delle relazioni analitiche dell'ASL Foggia e della las e dell'ASL e ci restituiscono una verità diversa
Per la S per la tessera di Troia in particolare
Si è passati da un costo esterno di oltre un milione cinquecentosessantotto mila euro un costo diretto di un milione centocinquantasette mila euro con un risparmio annuo netto di quattrocento undici mila euro
Per la RSA di Sannicandro Garganico il costo di novecentoquindici mila euro esterno si è ridotto ottocentoquaranta con un risparmio di settantacinque mila euro
Per la RSA di Campi Salentina l'azienda sanitaria locale ha certificato analiticamente abbiamo prodotto documentazione in tal senso la gestione pubblica diretta non produce un costo ma un risparmio per il Servizio sanitario di oltre trecentocinquanta mila euro
Questa legge quindi non produce un costo questa questa legge genera un risparmio calcolato sulle tre strutture di per circa che supera gli ottocento mila euro
Questa legge quindi non viola il piano di rientro ne costituisce virtuosa e rigorosa attuazione
E su questo punto dirimente non a difesa regionale che deve convincere
è sufficiente richiamare la giurisprudenza di questa eccellentissima corte
Nella nostra memoria è stata richiamata anche prima
Abbiamo richiamato la sentenza cinquantasette di quest'anno relativa al centro di Ceglie Messapica la fattispecie non è meramente simile e giuridicamente sovrapponibile
Anche lì una struttura pubblica anche lì una legge che a perché ha previsto l'internalizzazione
Anche lì le medesime censure statali violazione del piano spesa del personale
Esaminando quel ricorso questa eccedenti sulla corte ha scolpito principi che appaiono risolutivi ha chiarito innanzitutto che le prestazioni in esame lo siccome le le prestazioni erogate dalle RSA rientrando nei livelli essenziali di assistenza costituiscono spesa obbligatoria e che tale argomento e già di per sé assorbente e tuttavia proprio pur avendo la Corte ritenuto tale argomento assorbente
Ha voluto esaminare anche il merito di fatti contabili giungendo statuire testualmente che non emerge con evidenza alcun aumento dalla spesa sanitaria regionale
Non solo ha pienamente validato anche l'approccio della regione identico a quello di Herno notando che all'opposto la Regione Puglia o ha prodotto documentazione da cui emergono dati che sembrerebbero rivelare una diminuzione della spesa
L'esito di quel giudizio è stato pertanto un pieno riconoscimento dell'azione della legittimità dell'azione regionale
Questa Corte ha stabilito che la scelta di riorganizzazione lungi dal violare il pali piano nera una coerente attuazione definendo l'intervento pienamente armonico rispetto agli obiettivi concordati
Altrettanto infondata poi la censura sull'articolo novantasette
La presidenza lamenta abbiamo ascoltato anche poco fa il transito automatico del personale
In spregio al pubblico concorso
Bene l'articolo ventisei comma quattro non dispone ha fatto un'assunzione ope legis esso prevede che il personale transita secondo le modalità modalità precise
E specificando che ciò avviene come è stato richiamato ai sensi dell'articolo uno comma duecentosessantotto lettera C della legge trenta dicembre due mila ventuno numero duecentotrentaquattro
La norma regionale dunque non fa altro che operare un rinvio recettizio alla legge dello stato per la disciplina della prima della procedura
Stessa legge dello Stato che peraltro non prevede alcun transito automatico anzi al contrario prevede l'avvio dicevo di procedure selettive dunque concorsuali con una riserva di posti
Legislatore regionale peraltro non ha imposto alle ASL di assumere direttamente
E di far transitare il personale nel nella nella nella propria organizzazione ma di aspettare un concorso
Così come disciplinato appunto dalla legge nazionale chiamate aggiunto un ulteriore duplice clausole di salvaguardia nella stessa legge nel rispetto della normativa vigente e ove compatibile anche con il profilo professionale
E su questo punto la sentenza cinquantasette richiamata e dirimente
Podestà eccellentissima corte esaminando una clausola identità contenuta in quella sera in cui un po'la stessa legge ha stabilito che proprio il richiamo all'articolo duecentotrentaquattro
E all'incisione rispetto da della normativa vigente sono sufficienti a garantire il principio del pubblico concorso e arrendere alla norma immune dei vizi di legittimità costituzionale
Per competenza espositiva è stato pure ricordato
La declaratoria di incostituzionalità in quella sezione sentenza si appunto su un unico specifico vince la selezione alternativa per soli titoli tale profilo di criticità tuttavia e del tutto assente in questa in questa in cui nel testo di legge oggi all'esame e vi è poi un ultimo un ultimo decisivo siano finito Presidente ultimo decisivo profilo che attiene alla piena sostenibilità correva in relazione alla spesa del personale nelle nostre memorie avevamo anticipato l'iter di approvazione dei piani triennali del fabbisogno del personale delle ASL a parte la Giunta abbiamo depositato le delibere delle due ASL con le quali approvavano preparano approvato il piano grave fabbisogno ma l'iter prevede appunto una successiva approvazione da parte del giunta con l'approvazione è intervenuta rappresenta oggi una formula una prova fondamentale
Fondamentale perché con queste due delibere peraltro approvate in data ventidue ottobre due mila venticinque pubblicate sul Bollettino ufficiale di di ieri quattro novembre peraltro poco anche copia dell'estratto perché ovviamente prodotte successivamente al termine di scadenza
Per il per il deposito
E in quelle due delibere in particolare la C mille cinquecentosettantotto approva formalmente il piano triennale dell'ASL Foggia e attesta in modo incontrovertibile che l'ammontare complessivo della spesa per il personale comprensivo di tutto il personale delicato alle due Persia sì quelli diciamo internalizzate
Si colloca pienamente senza sforamento al di sotto del limite di spesa stabilito dalla legge nazionale la legge il viale trentacinque due mila diciannove applicato in Regione Puglia dalla DGR
Mille ottocentosettantasei del due mila ventiquattro parallelamente la deliberazione mille cinquecentonovanta approva il il piano del fabbisogno triennale ventitré venticinque della ASL Lecce e anche in questo caso ha certificato il pieno rispetto del tetto di spesa per il personale nel rispetto dei dei limiti statali
Regionali tenendo altresì conto della della del personale utile alla alla gestione del dell'eresia di Campi Salentina
Tale circostanza quindi priva di ogni consistenza fattuale e giuridica e contabile direi anche l'ultimo profilo di censura articolato l'impugnativa statale
Per queste ragioni la difesa regionali insiste per la declaratoria di inammissibilità
E in subordine di manifesta infondatezza delle questioni di legittimità sollevate grazie
Bene
A questo punto rimane il solo rincorso dodici
Con riguardo alle norme non ha ancora preso in considerazione cioè novantotto cento dice
Settecentotrentadue centosessanta e duecentodiciassette per la relazione il giudice Buscemi
Sì presidente la parte del ricorso numero dodici assegnatami concerne cinque pozzi o della legge regionale Puglia
Citata Betta quale presidente consiglio ministri propone altrettante questioni citerà costituzionale suddivisibili in due gruppi
Il primo gruppo di questioni ha per oggetto l'articoli novantotto centosessanta che vedo rispettivamente contributi per la promozione della realtà virtuale
Telemedicina nella formazione medica de professione sanitarie e per lo sviluppo le così dette diretta io te Nieves destinando risorse al Dipartimento di Medicina Sperimentale dove si attesta al Salento
Il Presidente del Consiglio ministri in proposito si duole della relazione della normativa codetta pari metro sanitario ferimento l'articolo venti del decreto relativo centodiciotto il due mila undici
E pertanto era articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione la materia col diventò la finanza pubblica
Perché le prestazioni finanziate dovrebbero diretta attinenza con la guarda la salute come invece prescritto l'impiego del capitolo del bilancio regionale destinato a spese per la salute
Il secondo poté questione di Moggi articolo centodiciassette certo lento dovrebbe e duecentodiciassette Beppe quali e dedotta la prelazione da competenza statale a fissare i principi fondamentali della materia professioni ai sensi articolo centosette terzo comma
Proprio lo precede l'articolo cento euro sette prevede che nell'organico delle residenze per appello titoli abitanti e per il trattamento dei suoi di soggetti con disturbi del comportamento alimentare sia presente io un biologo nutrizionista
Il governo di tiene che nel nostro ordinamento
Sarebbero presenti esclusivamente il biologo e dietista dunque poiché la figura intitolata zero regionale sarebbe ultronea e lamentata la prelazione da competenza statale di quote o c'è sette verso comma ma delle professioni relazione all'articolo uno comma tre vede agitativo numero trenta del due mila sei
E articolo centotrentadue del ricerche durate sette prevedono intercambiabilità rompe io transitorio di ventiquattro mesi di professionisti sanitari del dell'interazione rispettivamente ai centri per trattamento di pazienti conti subito su spetta autistico e delle comunità riabilitative se stanziare psichiatriche per paziente autori di reato della la legge levata complessità nelle more di una programmazione di un'adeguata formazione i figura carenti
Il peso dei cocci ministri viene computer cambia abbellita delle figure individuate dal legislatore regionale
E appartenente a diversi ordini professionali determinò una violazione di principio fondamentale ai sensi della del quale potrà relativa regionale esercita su professioni individuati e rifinite dalla normativa statale
Dopo che si è costituita in giudizio per la parte assegnata mi ripetutamente alle questioni relative agli articoli centodiciassette centoventisette e centotrentadue deducendo l'inammissibilità della non fondatezza leggo delle questioni
Circa pure cioè l'articolo centodiciassette
La Regione eccepisce a tutto l'inammissibilità da censura per carenza di motivazione
A bordo però sarà si limiterebbe secondo la Regione evocare un parere del Consiglio superiore alla magistratura sanità nel due mila undici senza alcun riferimento alla normativa interposta effettivamente rilevante
Così la legge è stata istitutiva della professione di biologo nel merito la Regione nel sostenere la non fondatezza del ricorso osserva che li pugnato articolo centosette prevede l'arrivo del biologo di giallista
Nell'ambito di un'aria Rotom la regolamentazione volta a valorizzare la prigione di Biolo che opera in équipe specializzata nella gestione e cura disturbi alimentari senza tu devi & Hadera competenze proprie del medico chirurgo il biologo e del dentista come disciplinata normativa nazionale vigente
Peraltro secondo la spesa regionale non vi sarebbe l'attuazione impugnata alcuna ciclina dei compiti del biologo nutrizionista nella previsione di un albo o alcun o degli indici sintomatici dell'adulazione di una nuova figura professionale
Al contrario l'attuazione affiderebbe la materia da valutare la salute
Anche sotto il profilo della prestazione sanitaria regionale
Io sto con terrebbe una previsione incidente sulle auto lezione sanitarie sul rateazione sanitaria che sarebbe parte integrante del ma crede a tutela della salute riconducibile alla compensativa concorrente più colti docente da sei a sette della terzo comma
Con riguardo in piena discussione proprio promosse con pochi articoli
Cento introduce duecentodiciassette la Regione Nesci pesce anzitutto l'inammissibilità
Per carenza motivazionale atteso che non sarebbe chiarite in che modo il procione generale possono arrecare il cui il bonus denunciato nei sarebbe uscita delle norme interposte che se sono aggravate
Meteorico sarebbe comunque infondato riso dell'intercambiabilità a firma del regionale non resterebbe karate direttività bensì costituirebbe una misura di carattere transitorio limitato ma un periodo massimo di ventiquattro mesi termine
Necessarie per consentire l'avvio delle attività cliente specializzati per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico ed è l'attività
Delle comunità riabilitative assistenza e psichiatrica dei dedicata ai pazienti Autori di reato ad elevata complessità
Qui fin qui a te Presidente
Della presidenza del Consiglio l'avvocato di Stato di Giorgio con riguardo alle residue norme del ricorso dodici
Grazie presidente
Cercherò di essere che sintetico in relazione articoli novanta cento sessanta
E centosessanta da prendere atto che non c'è stata costituzione della Regione Puglia questo
Tipologie di censure evidenzia semplicemente che la
Violazione costituzionale l'articolo centodiciassette comma tre in relazione al parametro di quell'articolo venti via del GSE numero centodiciotto appare a mio modo di vedere lampante la dessinée folle sono le norme le disposizioni destinano infatti Fondi assoggetti fondi sanitari a soggetti estranei al servizio sanitario nazionale regionali in violazione della corretta perimetrazione del bilancio della Regione stessa
La giurisprudenza di codesta Corte
è costante nel ritenere che le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale non possano essere utilizzate per finalità estranee l'erogazione delle prestazioni sanitarie stesse
Cito la sentenza la Corte Costituzionale ottanta mila diciassette la sessantotto ed era ventiquattro
E men che mai il finanziamento sanitario può essere destinato ad istituti universitari per l'attivazione di corsi di laurea U formazione post-universitaria né per il sostegno a programmi di di ricerca
Volendo sostenere adesso diciamo anche volendo mi un po'nell'ottica regionale che imponendo invocare una sorta di strumentalità di queste Spesal sistema sanitario nazionale
Ricordo che con sentenza sessantotto venti ventiquattro codesta Corte ha chiarito che alla missione tredici è quella qui si imputano queste esperienze
L'imputazione consentita solo beh spesi direttamente connesse all'erogazione dei LEA non per le attività previste dagli articoli novantotto cento sessanta come osserva la dottrina in materia la trasparenza contabile e presidio di unità economica e non tollera imputazioni spurie questa imputazione rientra proprio in quest'ultima categoria
Qui la regione del resto non dimostra vincoli di destinazione inni risultati che possano essere immediatamente funzionali ai livelli ai LEA sostanzialmente
Sull'articolo centodiciassette sull'articolo centodiciassette
Primariamente mi mi soffermo un attimo sull'eccezione di inammissibilità
Perché prima ancora del merito come con ricordato nell'ambito della relazione della Regione Puglia solleva anche qui agenzie eccezioni ammissibilità per chiarezza oscurità
Della motivazione mio modo di vedere non si verifica tale oscurità nel ricorso in questione che ha indicato correttamente il parametro l'articolo centodiciassette comma tre la norma interposta l'articolo
Uno comma tre del Dl al decreto legislativo trenta mila sei
E ha spiegato il vulnus costituzionale evidenziato l'imposizione di una figura non prevista dalla legge statale come requisito per il riconoscimento di strutture di tipo sanitario sostiene poi la Regione Puglia l'infondatezza del censore ricorso perché e la figura del biologo nutrizionista non costituirebbe una nuova professione ma una specializzazione del biologo
è chiaro in realtà che la competenza legislativa in tema di individuazione di nuove figure professionali perché anche la specializzazione in fondo è una nuova figura professionale
Non può che essere avvocata normativamente Allo stato in realtà si legge in controluce nell'ambito delle difese della Regione Puglia d'impostazione stessa un tentativo di spostare l'attenzione il tema discussione sostenendo che in realtà la norma non attiene a istituzioni nuove figure ma attiene a profili di organizzazione sanitaria
Così a mio sommesso parere non è in quanto la norma di fatto impone la presenza di detta figura biologa nutrizionista non conosciuta
Dall'ordinamento statale né conosciuta dalla Consiglio superiore alla sanità abbiamo citato degli arresti al Consiglio superiore nell'ambito del ricorso come requisito indispensabile per l'accreditamento creando di fatto un sotto profilo non previsto la legge statale
In tal senso dunque non si può non insistere sul principio di riserva statale in materia di professioni
è sul punto copiosa la giurisprudenza di codesta Corte
Cito la centosettantadue mila diciotto centosettantotto due mila quattordici
Ma anche la centoventotto tornerà nove sulla base della quale le Regioni non possono legiferare è stato riconosciuto Regione non posso legiferare istituendo nuove professioni né modificare i confini di quelle esistenti
Pena l'invasione della sfera di competenza statale sugli articoli centotrentadue
E duecento diciassette
Che si ripropongono sotto un altro profilo qui si va a modificare in qualche modo l'area di competenza per l'appunto delle professioni riconosciute stabilendo un principio di intercambiabilità che francamente desta non poco di perplessità e poche vestita non solo sotto il profilo della legittimità costituzionale ma anche sotto il profilo dell'effettività fattuale di ciò che viene previsto l'anno
L'idea di intercambiabilità tra professioni si parla di intercambiabilità tra professionisti come il terapista occupazionale ed educatore professionale sanitario e il tecnico della riabilitazione psichiatrica sono sono professionisti con ambiti di attività e responsabilità radicalmente diversi contrasta evidentemente con la struttura unitaria e vincolante
Delle qualifiche professionali sanitarie definite a livello statale
Sul punto la difesa alla Regione Puglia Stato poc'anzi citato in qualche modo cerca di minimizzare vivendo una sostenendo che si tratta di disposizioni organizzative e soprattutto afferma che l'istituto dell'intercambiabilità non rivesta carattere di definitività ma costituisca una misura di carattere transitorio limitata
A un periodo massimo di ventiquattro mesi a Regione parla di misura residuale e temporanea
Codesta Corte però ha chiarito con le sentenze centosettantotto due mila quattordici centodiciassette due mila quindici che la fungibilità
Tra profili sanitari e incompatibili con la riserva statale sugli stessi profili
Richiamando anche qui parte della dottrina all'organizzazione cioè quando si procede ad organizzare un servizio non si può certo incidere sulla tipicità delle competenze
Cosa ben più significativa e e concludo
Beh la transitorietà di una previsione non sana l'invasione delle competenze
Ecco allora competenze che ripeto hanno un effetto ridondante rilevante sulla anche responsabilità dei professionisti sanitari anche questo è un aspetto che merita che merita l'attenzione in un'ottica di valutazione costituzionale
Concludo quindi come il ricorso anche qui per la declaratoria di legittimità costituzionale nome coniato e ringrazio
Resta corte per l'ascolto grazie per la regione Puglia ancora all'avvocato scagliola prego sì grazie Presidente
Come è stato ricordato la Costituzione della Regione Puglia in questo giudizio è limitata agli articoli centodiciassette centotrentadue duecentodiciassette duecentoquaranta la legge quarantadue al l'articolo duecentoquaranta è stato trattato nella precedente
Discussione quindi con riferimento all'articolo centodiciassette
Anche in questo caso la censura muove da un presupposto giuridico errato
E cioè che la Regione ha destituito la figura del biologo nutrizionista
E quindi nuove dalla dalla considerazione e attesta che l'inesistenza della figura tuttavia così non è l'altra professione del dei biologo istituita è regolata dalla legge dello Stato trecentonovantasei mille novecentosessantasette quella stessa legge statale
All'articolo tre lettera Bindi affida al biologo tra i suoi compiti la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo
Nebiolo voluti stesse non è una figura nuova un biologo che esercita una competenza specifica non declinazione professionale che la legge dello Stato già gli attribuisce riconosce
La norma regionale impugnata quindi non disciplina una professione non istituisce un albo non non definisce un profilo abilitante
La norma disciplina l'autorizzazione e l'accreditamento stabilisce un requisito organizzativo per una specifica e delicata resta rete assistenziale quella per i disturbi del comportamento alimentare
Ricadiamo perciò non è la materia delle professioni
Ma nella potestà legislativa concorrente in materia di tutela della salute nell'ambito della quale spetta alla Regione ai sensi della del decreto legislativo cinquecentodue del novantadue definire quesiti organizzativi strutturali strutturali e tecnologici delle strutture accreditate
La Regione quindi ha semplicemente esercitato la sua competenza fissando uno standard di qualità ritenendo che quella figura professionale per quel tipo di di di di struttura fosse necessario garantire l'adeguatezza delle cure
Ma questa difesa oggi non sollecita una FIAT la creazione di un nuovo principio ma confida nell'applicazione di un principio già affermato in una recentissima sentenza di queste cedenti si fa forte depositata appena cinque giorni fa
E mi riferisco a latina la sentenza centosessantuno del trentuno ottobre il caso era giuridicamente identico quasi sovrapponibile se accusava la Regione di aver creato la figura dello psicologo con la legge quarantuno due mila ventiquattro
La Corte con chiarezza cristallina ha dichiarato non fondata la questione il principio dirimente che emerge in quella sentenza
Al punto due punto uno del considerato in diritto e che la legge regionale impugnata non ha in alcun modo l'effetto di dare vita a un'inedita figura professionale
La Corte è giunta questa conclusione riconoscendo che la Regione lo stava definendo un albo appunto un titolo ma si era limitata a introdurre un servizio l'analogia con il caso odierno e pertanto assoluta riproducendo la medesima fattispecie
Come per lo psicologo la Regione Puglia non crea alcun albo per il biologo nutrizionista come per lo psicologo la Regione istituisce un servizio o meglio in questo caso un requisito organizzativo per un servizio dedicato alle strutture del del comporta dei disturbi alimenta il del comportamento alimentare anche in questo caso come per lo psicologo la Regione affida il compito a professionisti i biologi già abilitati da una legge dello Stato ad occuparsi di nutrizione
E quindi la cella sentenza centosessantuno del due mila venticinque
Ha tracciato un solco chiarendo che l'istituzione di un servizio sanitario regionale affidato professionalità già normate dallo Stato per esercizio di specifiche competenze come in questo caso non viola la ripartizione di competenze ma rientra nell'albo il nell'alveo Della tutelata la salute
Del resto come ampiamente dirci scritto nelle memorie difensive
Ogni paventato rischio di sovrapposizione o sconfinamento come scrive l'Avvocatura dello Stato di competenze giuridicamente infondato
Infatti regolamento regionale otto due mila diciassette che disciplina la Rete per i disturbi alimentari già impone come necessaria la presenza del medico
Specialista in scienza dell'alimentazione e del dietista
A queste figure cui restano ovviamente è saldamente ancorate la diagnosi della prescrizione dalla terapia la norma impugnata inteso aggiungere non sostituire la competenza del biologo nutrizionista
E quindi non si genera alcuna confusione si realizza al contrario un modello di équipe multidisciplinare più completo a maggior presidio della qualità assistenziale
Passando lei gli articoli centotrentadue duecentodiciassette legge quarantadue su la censura relativa l'intercambiabilità
Anche in questo caso la ratio della norma non è quella di stravolgere l'ordinamento delle professioni ma consentire l'avvio di servizi essenziali come abbiamo ascoltato la norma e transitoria ventiquattro mesi quindi non una modifica strutturale ma una soluzione ponte per superare delle criticità
Legate all'avvio delle di di di qui di queste strutture e peraltro e per attendere un'adeguata formazione per alcune professionalità ora carenti
Pertanto la norma era necessaria necessarie appunto ad attivare e a far partire i servizi
Che era umano si prestazioni
Lea quindi prestazione obbligatorio da parte della Regione
Il centotrentadue i centri per l'autismo duecentodiciassette comunità riabilitative assistenziali psichiatriche per autori di reato l'alternativa a questa norma ovviamente non era l'astratta perfezione organizzativa era concretamente la paralisi del servizio il mancato avvio dello stesso tuttavia la norma e presidiata da garanzia
Intanto la competenza delle chi la la completezza delle chiedo scusa la legge testuale l'intercambiabilità opera fermo restando la presenza delle citate figura professionale
Questo inciso fondamentale significa che la norma non consente di sostituire una figura professionale con l'altra impone al contrario di le professionalità siano nella stessa ed proprio previste siano nella nell'équipe e l'interscambio attiene alla composizione delle Chicco che deve essere completa
Ma attiene alla flessibilità organizzativa e ci tornerò tra un attimo la seconda garanzia il ruolo del medico la norma in particolare per le crack articolo duecentodiciassette esplicita nel salvaguardare leggo testualmente la presenza del medico psichiatrica responsabile sanitario
La funzione medica pertanto è sempre garantita
E poi l'omogeneità la terza garanzia l'interscambio non è indiscriminato interscambiabili entra figure che la normativa nazionale il via alle ventinove marzo due mila uno già raggruppa nella medesima aria dire della riabilitazione
Definiti pertanto questi limiti e queste garanzie il fine ultimo della norma che non è quello di sminuire le le professioni ma di valorizzare l'assistenza l'obiettivo è superare la rigidità e la standardizzazione dei regolamenti
E la loro impostazione perché fissano ore di assistenza per ciascun profilo in astratto quindi la norma consente l'équipe completa di ogni sua figura professionale
Di fornire un'assistenza più mirata modulando l'impiego delle professionalità presenti leggo in relazione ai bisogni assistenziali dei soggetti in trattamento permette quindi di rispondere alle necessità cliniche
Reali del paziente che come sappiamo sono fluttuanti complesse per questi motivi la difesa regionale insiste per la declaratoria di inammissibilità in subordine manifesta infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale
Venne ci sono domande con riferimento il altri tre ricorsi io una domanda che riguarda il primo ricorso cinque sette no sulla clausola del trattamento economico minime inderogabile una faccio a tutte e due le parti
Questa clausola opera come clausola che definisce un requisito escludente Sempre faccio un esempio Porto di Brindisi doveva fare la concessione per la gestione di una banchina nel porto a questo punto se un'impresa vuole sa applicare il contratto collettivo di determinate categorie sindacali che non prevedono il minimo inderogabile questa sarebbe esclusa
Sicuramente esclusa quindi quella categorie sindacali sarebbero destinate a essere esclusi da tutti i contratti a Regioni finché non introducono un minimo inderogabile anche loro
Oppure di giudizio di equivalenza che viene strutturato nei commi successivi dell'articolo due permette una valutazione più elastica in termini di indici e quindi non siamo requisito veramente escludente questa domanda che pongo a tutte e due
Altre domande
Sì allora innanzitutto la Presidenza del Consiglio l'avvocato Di Giorgio
Grazie a mio modo di vedere sì la norma così come è strutturata è chiaramente un requisito escludente e questo la rende particolarmente invasiva ed importante proprio sulle dinamiche l'articolo trentasei e trentanove
Non non c'è un'interpretazione nel testo di una norma interruzione consenta di dire che detta disposizione possano dalle stazioni appaltanti essere derogato ai fini dell'ammissione alla gara non è l'ipotesi di riconoscere una premialità
Sappiamo che c'è una legge regionale toscana che è stata Rust impegnata ed è pendente di fronte a codesta Corte fa ricorso trentadue venti venticinque in cui si discute
Della natura premiale di chi riconosce un requisito minimo salariale questo e quindi anche quel parere citato in qualche modo del Codice degli appalti e Consiglio di Stato con gli appalti si inserisce in quella dinamica
Qui invece siamo di fronte ad una clausola escludente per mancata previsione a mio modo di vedere ci mancherebbe altro per mancata previsione di un minimo di nove euro l'ora questa un affetto tra l'altro se vogliamo ragionare in un'ottica passate con ecco più diciamo complessa di individuale si un minimo ma anche di pianificare al ribasso prestazioni sanitarie che tra loro possono essere estremamente differenti
Dalla e credo che un minimo si può sempre pattuire una quota maggiore però ecco diciamo nella Dialettica dell'economie e dei rapporti tra impresa e d'appalto allora
Sia il biologo che legge complesse indagini
Chimiche può essere trattato diciamo ricominciò a vedersi riconosciuto un minimo di nove euro al pari i servizi che nella loro dignità appaiono comunque meno importanti e strumentali al servizio sanitario in questo senso io leggo la norma
Grazie
Prego avvocato intanto l'avvocato scagliarsi
Per quanto riguarda nel sommare il quesito io ritengo che la norma vada sempre lenta in coro di no coordinata con tutto il resto dell'articolo due che fa espresso richiamo comunque l'articolo undici del codice degli appalti
Ora la previsione della retribuzione minima tabellare non è un requisito escludente c'è un requisito di partecipazione all'appalto non ebbe evincibile
Dalla norma non lo si ricava neanche dalla lettura Den di tutto l'articolo due
Ma è una in condizioni come dire successiva
Successiva che si inserisce sempre nell'ambito della scelta del contraente quindi della tutela della concorrenza ma successiva no no requisito di partecipazione il che conduce anche ragionevolmente ad escludere a non escludere chiedo scusa che ci possa essere quel giudizio di equivalenza di cui a cui faceva cenno all'eccellentissimo giudice quindi a contrario della missione apocalittica Napster Avvocatura dello Stato ritengo che la lettura coordinata di tutta la norma e il richiamo Espresso all'articolo undici del Codice degli appalti passa pacificamente escludere la natura chiedo scusa del gioco dal ripetitivo di parole escludente del requisito indicato
Non ci sono altre domande extra decisa arrivederci avvocati
Chiamiamo
L'ultimo giudizio il ruolo di numero cinque ricorso ventuno del due mila venticinque Presidente del Consiglio dei ministri contro Provincia autonoma di Trento
Presidente del consiglio dei ministri avvocati dello Stato Ruggero Di Martino Eugenio De Bonis quel collegio poco di Trento avvocato Giovanni Guzzetta
Buongiorno cooperanti la relazione al giudice Pitruzzella Perego grazie presidente
Il presidente del consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo uno commi uno e due del testo di legge la provincia autonoma di Trento approvata a norma dell'articolo quarantasette lo statuto speciale Trentino Alto Adige è recante
Modificazioni e l'articolo quattordici della legge elettorale provinciale due mila e tre si tratta e l'impugnazione di una cosiddetta legge statutaria che insieme all'impugnazione distrutti e le regioni ordinarie rappresenta l'unica ipotesi residua di giudizio di legittimità costituzionale in via preventiva
Le disposizioni impugnate innalzano da due attenti i mandati consecutivi che possano essere svolti al presidente della Provincia eletto a suffragio universale diretto e da quarantotto a settantadue immessi anche non continuativi che devono essere stati svolti nella carica perché operi tale limitazione ai mandati Secondo il ricorrente le disposizioni in questione violerebbero in primo luogo il principio del divieto di terzo mandato consecutivo
Che costituirebbe un principio dell'ordinamento giuridico della Repubblica e in quanto tale un limite alla potestà legislativa statutaria ai sensi del già citato articolo quarantasette dello statuto speciale
Il principio si potrebbe ricavare da una serie di disposizioni e in particolare dall'articolo due comma uno lettera f la legge centosessantacinque del due mila e quattro di attuazione all'articolo centoventidue primo comma della Costituzione che prevede appunto il divieto del terzo mandato per i presidenti e le regioni ordinarie oggetto della recente sentenza sessantaquattro due mila venticinque
Si ricaverebbe altresì dall'articolo nove quarto comma dello Statuto speciale alla Regione Siciliana che lo prevede per il suo presidente e infine dall'articolo cinquantuno del tu a il per i sindaci dei comuni più popolosi oggetto e la sentenza numero sessanta del due mila ventitré
E per i presidenti di Provincia fino a quando anch'essi erano letti direttamente
Il divieto del terzo mandato sarebbe un principio reggere una un principio generale in ragione della sua ratio che secondo la giurisprudenza costituzionale quella di temperamento il sistema rispetto all'elezione diretta il vertice monocratico
Qui fa da ponderato contro altare e di un punto di equilibrio tra fondamentali diritti costituzionali
Il diritto di elettorato passivo da un lato e i principi dell'effettiva par condicio tra i candidati della libertà di voto ai singoli elettori della giù in unità complessiva della competizione elettorale
La stessa democraticità delle istituzioni
Al contempo le disposizioni principali
Provinciali violerebbero gli articoli due e tre quarantotto cinquantuno nella Costituzione
Perché regolerà ebbero il diritto di elettorato passivo alla carica apicale provinciale in materia difforme dal resto del territorio nazionale
Vi sarebbe pertanto una violazione del principio di uguaglianza nell'accesso alle cariche elettive principio che secondo la giurisprudenza costituzionale costituirebbe un limite anche per la potestà legislativa primaria le autonomie speciali in materia elettorale
Ne ricorrerebbe al quelle peculiari condizioni locali che secondo la stessa
Rispondenza costituzionale possono giustificare un trattamento differenziato
Si è costituita la provincia autonoma eccependo in primo luogo l'inammissibilità del ricorso per in Conferenza dei parametri interposti citati al ricorrente in relazione e presenti in giunta regionale ossia i presidenti giù ordinaria ai sindaci e presidenti e le province ordinarie
Nel merito comunque ricorso sarebbe infondato dalla giurisprudenza costituzionale si potrebbe ricavare che a essere costituzionalmente imposta è una limitazione dei mandati non il divieto di terzo mandato consecutivo la esatta determinazione quantitativa dei mandati sarebbe rimessa per le Regioni ordinarie sindaci al legislatore statale
Per le autonomie speciali invece il punto di equilibrio non potrebbe che essere fissato al legislatore statutario
Ciò troverebbe conferma nella stessa legge costituzionale numero due del due mila e uno
Chi ha previsto il divieto di terzo mandato esclusivamente per la regione siciliana inserendo non le sto Statuto
Il silenzio serbato dalla legge costituzionale per le altre autonomie speciali dimostrerebbe a contrario che la scelta sul punto di equilibrio è rimessa ad essa non sussisterebbe poi la dedotta violazione del principio di uguaglianza nell'accesso alle cariche elettive
Perché vi sarebbero peculiari condizioni locali atte a giustificare un trattamento differenziato rispetto i principi posti a legge numero centosessantacinque del due mila quattro con riferimento alle Regioni ordinarie
Tali condizioni sarebbero la presenza di una pluralità di minoranze linguistico-culturali la regola fissata l'astuto speciale l'articolo quarantotto primo comma per cui in caso di scadenza anticipata di uno dei due consigli
Che formano poi il Consiglio regionale il presidente di provincia rieletto non dura per l'intero mandato ma solo per il tempo rimanente all'altro consiglio provinciale
Con atto depositato il ventitré giugno due mila e venticinque l'associazione di promozione sociale più democrazia in Trentino
Ha depositato prima descritta in qualità di amicus curiae ai sensi dell'articolo sei delle norme integrative argomentando in senso adesivo alle censure del ricorrente l'opinione è stata messa con decreto presidenziale il ventitré settembre due mila e venticinque in data quindici ottobre due mila e venticinque la provincia autonoma di Trento ha depositato una memoria difensiva con cui oltre a illustrare ulteriormente gli argomenti già spiegati nell'atto di costituzione
Ha eccepito inammissibilità della questione avente ad oggetto la disposizione provinciale
Che subordina l'operatività del divieto del terzo mandato consecutivo al pregresso esercizio delle funzioni per almeno settantadue mai fianco non continuativi
In ordine a tale disposizione infatti a difesa erariale non avrebbe spesso neppure una parola suffragio della propria contestazione con conseguente impossibilità per l'artista in tempi esercitare il contraddittorio questo presidente allo stato degli atti
La presidenza del Consiglio l'avvocato di Stato debbo
Grazie presidente questo è il mio intervento orale vorrei prendere posizione su alcune delle eccezioni e sono sono state sollevate
Dalla difesa della provincia
Illustrare
Brevemente alcuni aspetti del ricorso vere secondo noi sono importanti da rimarcare per dimostrarne la sua fondatezza
Abbiamo ascoltato la dettagliata ricostruzione del giudice relatore quindi non mi soffermo neanche su gli aspetti diciamo descrittivi della fattispecie e cerco sinteticamente avvenire agli aspetti salienti
In primo luogo del tutto infondata l'eccezione di inammissibilità sollevata dalla Provincia
In qualche si basa sul fatto che la difesa statale non avrebbe operato una contestazione aperta e diretta degli articoli della Costituzione ma solo per il tramite delle norme interne poste che sarebbero costituiti dai principi generali dell'ordinamento mentre è sufficiente leggere il ricorso per per merce rendersi conto che la censura posta sotto duplice profilo e anche attraverso la denuncia come abbiamo ascoltato nella relazione della relazione diretta da parte della della legge provinciale impugnata di parametri costituzionali
Innanzitutto sul primo aspetto va poi ribadito che era inevitabile confrontarsi con la potestà legislativa esclusiva della della provincia di Trento Insubria questa materia
Come attribuita dall'articolo quarantasette dello Statuto
Tanti tanto cioè vero che non non si poteva prescinde non siamo in un ambito in cui si stanno censurando le competenze della Regione in una determinata materia o l'aver leso orbitato è una materia di legislazione concorrente ma si sta sindacando
Come la legge la la Provincia abbia esercitato la sua potestà
Legislativa esclusiva che sicuramente sussiste in questa materia perché previsto espressamente dall'articolo quarantasette
Dove appunto si prevede che la che la purché l'ampia la Provincia Autonoma legifera nella materia della forma di governo e specificamente sui casi di ineleggibilità tra l'altro del presidente della Provincia che il problema che viene in rilievo
In questa sede e quindi era necessario confrontarsi sulla seconda parte di questo disposizione dove è previsto che questo tipo di legislazione vada esercitata in ora in armonia con la Costituzione i principi generali dell'ordinamento giuridico della Repubblica
Quindi mi soffermerò poi sulla tentativo di dimostrare come divieto di terzo mandato assurga propria un principio generale dell'ordinamento della Repubblica che quindi la legge provinciale avrebbe dovuto rispettare
In ogni caso serbo che contrariamente all'eccezione della Provincia alle pagine tredici e seguenti del ricorso è ampiamente argomentata anche la violazione degli articoli tre e cinquantuno della della Costituzione dell'articolo tre anche sotto il profilo dell'irragionevolezza della norma e quindi anche sotto questo profilo l'eccezione è priva di fondamento
Passando quindi al merito della questione
Anche la difesa della Provincia non poteva essere di fare diversamente concorda sul fatto che a livello costituzionale già prevista una necessità di prevedere una limitazione e non si possa diciamo operare
In assenza di qualsiasi limitazione mandati consecutivi degli organi monocratici eletti a suffragio universale
La differenza di vedute sta nel fatto che secondo la provincia spetterebbe ad essa l'individuazione di questo limite
Mentre solamente per le Regioni ordinarie e per la le regione Sicilia dove c'è una norma espressa sarebbe allo stato attribuito per le prima legislatore dall'articolo centoventidue dall'applicazione dei principi fondamentali nel due mila quattro questo obbligo questo divieto di terzo mandato mentre per le Autonomie speciali come la provincia di Trento spetterebbe a essa stessa questa individuazione
Ebbene innanzitutto a questo argomento semplice replicare che questo è vero ma sempre con i limiti dei principi generali dell'ordinamento è sempre con principio del rispetto del criterio della ragionevolezza
E quindi non è che la Regione l'autonomia speciale può operare senza nessun vincolo da questo punto di vista e poi anche il fatto la citazione della situazione peculiare della Regione Siciliana
è un argomento che anzi rafforza il fatto che nell'ordinamento giuridico della Repubblica questo principio assurga principio fondamentale generale perché appunto come vedremo è menzionato appiglio a più livelli anche di fonti normativi dell'ordinamento per cui è senz'altro entrato a far parte poi del patrimonio
Dell'ordinamento nazionale e quindi costituisce un vincolo che la Provincia avrebbe dovuto rispettare perché dunque
Per essere in armonia con la Costituzione quei principi nell'ordinamento legge provinciali delle risse in Santo rispettare e poi deve rispettare il criterio di ragionevolezza
Quindi il primo aspetto da prendere in considerazione chiedersi appunto correlativamente se il divieto di terzo mandato possa assurgere o meno a questo principio generale dell'ordinamento della Repubblica
Oppure invece non lo sia
E questo secondo noi si ricava sia dalla giurisprudenza della Corte sia anche dalla storicità con cui questo divieto è si è collocato nel nostro ordinamento sappiamo che già questo operava
I inizialmente con la legge nel novantatré per i sindaci e presidenti delle province eletti a suffragio universale
Dopodiché ripreso anche nel testo unico degli enti locali dall'articolo cinquantuno comma due e le neanche nelle sue successive formula forma formulazioni
Con la sola deroga per i Comuni meno popolosi al di sotto dei quindici mila abitanti
E inoltre è fondamentale anche in questo senso è appunto
La legge del centosessantacinque del due mila quattro che appunto alla lettera all'articolo uno lettera f prevede l'obbligo a carico delle Regioni
Di per vedere la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato quindi diciamo che già da questo si ricava
Come al più livelli da ordinamentali
Sia stato posto questo divieto di terzo mandato che quindi sostanzialmente va a coprire la stessa situazione in cui si trova il presidente dalla Provincia cioè di organo
Monocratico eletto a suffragio universale diretto che quindi ricade in una situazione del tutto assimilabile a quegli altri organi monocratici per i quali questo divieto è previsto per quanto riguarda poi questo secondo me è dimostrato anche dal fatto che al contrario di quanto osservava la Provincia nelle sue difese
La stessa legge provinciale nel due mila tre prevedeva espressamente il divieto di terzo mandato
Quindi sostanzialmente non è vero che che la Provincia abbia delle peculiarità tali da poter invece prevedere dei mandati diversi perché la stessa Provincia che prevedeva il divieto di terzo mandato
E quando invece si è trovata nella necessità di modificare la legge ha deciso di provvedere in questa direzione ha quindi anche nella addirittura nell'ordinamento della Provincia autonoma di Trento esisteva questa regola e quindi anti era l'unica regola che era coerente con il sistema perché l'abbiamo vista per i sindaci per i presidenti delle Province ordinare quando vigeva quel sistema di elezione
Per i presidenti delle giunte regionali e anche per il presidente della Provincia il Trento quindi c'è un sistema che era del tutto coerente
Ed in linea con le previsioni anche assimilabili per cui per questa ragione
Questo intervento appare assolutamente distonico e non conforme
A questi principi da cui appunto si ricava una diretta violazione della norma statutaria che ne prevedeva appunto la necessità di applicazione e di Rispetto
Quindi concludendo su questo profilo secondo noi anche dalla giurisprudenza della corte che ovviamente
E quella più recente dove viene anche compendiata tutta la giurisprudenza precedente e quindi la sentenza sessantaquattro del due mila venticinque viene messa in luce anche la ratio
Che è stato anche ricordata nella relazione
Che sorregge la limitazione al al numero dei mandati che a quell'appunto di garantire i principi dell'effettiva par condicio dei candidati ha libertà di voto la genuinità della competizione elettorale fisiologico ricambio della rappresentanza politica
In definitiva anche la stessa democraticità degli enti locali quindi ratio che si rinviene anche persone reggere questo principio una sua valenza di principio generale
Passando al secondo profilo come dicevo in apertura del mio intervento
A differenza di quanto Pina la difesa della Provincia
Si è si è detto si è si è specificato nel ricorso che la legge appare anche in contrasto o con la Costituzione perché contrario al principio di uguaglianza e ragionevolezza di cui all'articolo tre e con l'articolo cinquantuno della Costituzione
Occorre sul punto premettere che anche nell'ultima sentenza
Della corte del due mila venticinque il divieto di terzo mandato consumi consecutiva è stato formulato in termini di ineleggibilità quindi è stata raccolta questa ricostruzione
E quindi che la limitazione afferisce proprio a questa a questa tematica perché si era o Pinato invece diversamente che si fosse invece nell'ambito di altri di altri
Diciamo profili ostativi all'assunzione di una carica
Invece la previsione della della provincia autonoma del limite di due mandati
Dei due mandati che era nell'originaria formulazione della legge del due mila tre come abbiamo detto era in linea con quella che era la legislazione vigente
è stata ulteriormente rafforzato dalla legge statale del due mila quattro che la previsto come principio generale anche per le Regioni a statuto John ordinario
E quindi dalle la la legge provinciale nel momento in cui va ad ampliare il limite dei mandati per un organo monocratico eletto a suffragio universale UNI diretto dotato di ampi poteri
In un vasto ambito territoriale ricordiamo e siamo sopra i cinquecento mila abitanti è una provincia di Trento è assolutamente irragionevole se comparata rispetto a situazioni assimilabili come quelli delle dei sindaci dei comuni di grandi dimensioni così come
Per i presidenti delle del delle giunte regionali
Tanto più che
Sotto il profilo funzionale istituzionale il presidente della Provincia diciamo presenta caratteristiche simili e sia a quelle dei dei sindaci in parte sia quella dei presidenti delle giunte regionali
Tutti sono poi gli organi monocratici posti al vertice di enti territoriali elettivi
Guidano l'organo esecutivo sono espressione diretta della volontà popolare attraverso l'elezione a suffragio universale incarnano il ruolo di rappresentanza politica dell'ente
Il presidente della Provincia Autonoma esercita quindi poteri direzione politica amministrativa che non solo si avvicinano meno alcuni casi accedono quelli dei del sindaco così come la provini così come là dove la Provincia esercita accumula competenze che poi regioni ordinarie sono quelli della del presidente nella regione e quindi la prossimità istituzionale con questi organico consente di affermare
A nostro avviso con fondatezza che la ratio sottesa al limite dei due mandati prevista per i sindaci presidenti delle Regioni
Quindi osservare o evitare quelle concentrazioni di potere tutti quegli altri principi costituzionali che sono stati poc'anzi evidenziato i devono essere rispettati anche dalla legge trenta provinciale che abbiamo impugnato
Perché altrimenti la sola provincia di Trento solo nella provincia di San di Trento vi sarebbe questa ha possibilità di svolgere tre mandati consecutivi
Del tutto in coerentemente con il limite previsto per le altre tipologie in una situazione in cui di elementi della peculiarità locale che sono stati tentati di evidenza dalla Provincia non colgono nel segno
E questo poi ha dimostrato la semplice ragione che ho evidenziato che nella stessa provincia la normativa elettorale in precedenza prevedeva un analogo divieto
Grazie per l'attenzione ho concluso
Per la Provincia autonoma di Trento l'avvocato Concetta prego
Grazie presidente e signori giudici
Consentitemi seppur irritualmente
Di iniziare manifestando il grande dolore il grande turbamento per la notizia ricevuta questa mattina
Mi coinvolge diciamo tantissimi livelli
Professionali scientifici accademici e anche di grande amicizia
E che in qualche modo ovviamente coinvolge anche la corte purtroppo non siamo solo avvocati siamo persone
E questo a una diciamo a un ha un effetto su su quello che facciamo
Cercando di concentrarci sul merito della questione
Molto è stato detto né nelle difese e quindi non voglio anche per le ragioni che ho appena detto tediarvi ulteriormente alcune considerazioni
Puntuali primo il tema dei principi generali
Il tema diciamo la corte
Anzi come premessa vorrei dire
Questa difesa non chiede alla Corte di cambiare la sua giurisprudenza su questa materia
Questa questa difesa chiede alla Corte di considerare l'assoluta unicità e peculiarità nel caso della Provincia
Di tre
E questo è importante perché laddove noi ci concentriamo sui principi generali come la corsa già detto tante volte ci troviamo in un contesto di bilanciamenti di vario genere perché c'è un più un bilanciamento a livello di articolo cinquantuno della Costituzione tra
Il diritto di accesso ai pubblici uffici di chi è presidente uscente che pur sempre un diritto costituzionalmente tutelato il diritto
Come sappiamo dei lei concorrenti ad una par condicio
Ma c'è anche un'esigenza di bilanciamento rispetto alla
Situazione speciale delle regioni autonome la Corte questo lo ha detto
Lo ha detto chiaramente
E quindi
Perché questi principi generali non si risolvono in principi fondamentali
E necessario appunto che ci sia un surplus di valenza attribuito questi principi senno le regioni ordini speciali verrebbe equiparata a questo punto di vista quelle ordinarie
Ora noi abbiamo dei forti dubbi che si possono ricavare dei principi generali un principio generale nel senso sostenuto dall'avvocatura
Abbiamo delle forti difficoltà perché se non è il richiamo il principio generale e ciò che si ricava dall'intera trama dell'ordinamento
Vogliamo non considerare le leggi le leggi regionali che prevedono la possibilità di un terzo mandato in certe condizioni cioè allorché uno dei due mandati non abbia raggiunto i due anni sei mesi e un giorno
Vogliamo considerare che i principi generali si ricavano solo dalla legislazione nazionale ma anche la legislazione nazionale con l'articolo cinquantuno del testo unico
Degli enti locali prevede la possibilità di un terzo mandato per certi enti
Inoltre ci sembra molto compresso ricavare principi generali mettendo insieme scusate la
Brutalità ma così sarò chiaro pere mele e arance qui ne stiamo parlando da una parte dei comuni da una parte di regioni da una parte di un ente che si chiama provincia autonoma di Trento che non ha eguali
Nell'ordinamento della Repubblica
Nemmeno la provincia di Bolzano paragonabile a quella di Trento da questo da questo punto di vista
E allora siccome la giurisprudenza costituzionale nella fare quest'operazione complicata che corretta comprensibile e condivisibile o comunque Co coerente no di
Generalizzare certi limiti a a tutti gli enti
Parte del ragionamento che sarebbe viceversa
Incongruente immaginare
Che per certi cittadini ci sia un trattamento diverso rispetto ad altri cittadini quindi evocando il principio di uguaglianza
Per questo estende anche alle regioni speciali la propria giurisprudenza perché quelle condizioni devono essere garantite a tutti i cittadini su tutto il territorio
Quindi la domanda è ma quali sono questi cittadini che sono in una posizione di eguaglianza rispetto ai cittadini della provincia di Trento
Cioè qui è proprio il presupposto dell'applicazione del principio di eguaglianza che permette questa generalizzazione che non si sa perché i cittadini della provincia di Trento hanno dei poteri riconosciuti
Indipendentemente dal valutato che non sono comparabili con nessuna condizione degli altri cittadini per il semplice motivo che la provincia di Trento è un unicum la modalità di funzionamento organizzazione ordinamento competenze della provincia di Trento
E un unicum e allora non si capisce con che cosa dobbiamo compararlo questo presunta disparità di trattamento
Quindi il il punto di equilibrio va cercato
Come dice la Corte non nella nella con nella Costituzione perché pacifico che non ci sia un limite di mandati nella Costituzione se non il principio che ci debba essere un limite di mandati
Ma va ma va cercato nella legislazione pertinenti
Ora la legislazione pertinente qui determinato da una legge costituzionale
Che era legge due del due mila e uno da uno statuto
Che peraltro prevede una disciplina sui mandati che anche questa del tutto eccentrica
Perché la circostanza che l'eventuale rinnovo del conto del Consiglio durante il quinquennio della legislatura
Regionale
Determina una limitazione della durata di mandati e già sufficiente a rendere evidente la differenza rispetto ad altre regioni perché qui non si tratta di fatti politici le dimissioni lo scioglimento e qui si fa si tratta di una previsione ordinamentale
Che quale che sia lo Slam causa del dello scioglimento prevede che comunque il secondo mandato durante la legislatura abbia una durata minore a quella di un mandato normale
Quindi il limite dei due mandati in una Regione ordinaria salvo le ipotesi di tipo politico di scioglimento anticipato a ordinare mentalmente una durata che è quella nel caso la provincia di Trento il secondo mandato ha una durata che per definizione ridotta rispetto alla durata del mandato ordinario
Questo ci sembra già sufficiente per escludere che si possa paragonare paragonare per le due
Le due circostanze
Del resto il legislatore costituzionale
E intervenuto in questa materia tabla disciplinata e ha previsto il limite di due mandati esclusivamente per la Regione Sicilia
Questo dal Po di sette pratiche o qualche cosa dovrà pur significare nella ricostruzione di tutti questi bilanciamenti di cui siamo siamo stiamo parlando è chiaro che non c'è
Sarebbe sarebbe stato utile che si se ci fosse stata una disciplina chiara magari costituzionale eccetera ma questa disciplina non c'è
E ci troviamo a trattare di un ordinamento assolutamente peculiare
Per il quale la previsione di un eventuale terzo mandato non ha nessuna influenza sulla giurisprudenza della Corte sulla condizione di tutti gli altri per di tutti gli altri ordinamenti per giunta di un ente che non ha pari
Nel nell'ordinamento perché se anche si volesse fare con una forzatura estrema un paragone tra la Provincia autonoma di Trento e le province ordinarie
Questo paragone non celebre per il semplice fatto che le province ordinarie ormai momenti di secondo grado e quindi prevista elezione diretta quindi
La provocatoria
Eccezione di inammissibilità nasce proprio da questa idea di fondo cioè non esiste come dire un parametro di riferimento che possa giustificarsi per la specifica e unica condizione
Del Tel
Della provincia di Trento
Ed altro fermo restando questo lo scriviamo che è chiaro che l'avvicendamento per
Sorge per il solo fatto di essere
Eccezionale eccentrica non può darsi qualsiasi disciplina sul numero di mandati e quindi non potrebbe essere per esempio prevedere l'assenza di limiti o comunque questo numero di mandati dovrebbe essere ragionevole
Qua stiamo parlando di passare dal due al tre mandati sapendo che nell'ordinamento ci sono delle ipotesi legislative in cui il terzo mandato è possibile seppure a certe condizioni uno siamo parlano di una norma eversiva o che altera in maniera radicale in nome di una presunta specialità assoluta
La l'orientamento prevalente su base nazionale stiamo parlando di una norma specifica in un contesto specifico in cui anche ordina diciamo dal punto vista ordinamentale c'è una differenza sostanziale vecchio insisto questo articolo quarantotto dello statuto che prevede che il secondo mandato è per definizione più breve di un mandato ordinario già altera qualsiasi conto possibile comparabilità con il resto delle
Delle
Delle regioni e quindi anche con quel presunto principio generale che dovrebbe assistere la disciplina la disciplina normativa regionale grazie
Domande andare a prendere vorrei un attimo una domanda su questo aspetto cioè Lerici per definizione o è solo nell'ipotesi in cui venga sciolto
L'Alto consiglio provinciale che allora il il mandato si riduce alla alla scadenza dell'altro perché lì si è per definizione
No perché certe brutte per definire dove mi mi sono espresso male e voglio dire
Per la scelta ordinamentale cioè
Se il CESC c'è uno scioglimento anticipato e certo ex legge anzi ex Statuto che il secondo mandato non durerà quante
E quindi io in un'ipotesi del genere il il divieto di terzo mandato non è paragonabile al divieto di terzo mandato di un'ipotesi diciamo ordinaria in cui il mandato abbia la durata di cinque anni qui il secondo mandato ha una durata per definizione inferiore
Tanto per così che stiamo facendo dei dei calcoli e sarebbe persino possibile in punto di fatto quindi rileva quanto rileva che addirittura un presidente vincolato dal divieto di persona andato non non non posso svolgere il proprio mandato per più della durata di un singolo mandato
Perché se viene eletto nella prima legge Cska semplice si scioglie nella prima legislatura durante la legislatura si fa il secondo mandato di durata inferiore
Complessivamente si è fatto due mandati non può fare il terzo ma in realtà non ha fatto nemmeno un solo mandato perché poi con lo scioglimento c'è tempo diciamo così di ordinaria amministrazione quindi paradossalmente l'effetto boomerang sarebbe che vietando il terzo mandato si possono creare in concreto situazioni in cui il mandato del presidente non può essere superiore
A meno di uno
Prego avvocato vuol il suo osservatorio sarà su questa domanda questa su questa domanda solo fatto che se ci fa parte si facciamo riferimento diciamo situazioni fattuali anche qualche modo patologicamente ma
Se fosse vera questa considerazione Punzi giustificherebbe il fatto che la stessa Provincia nello stesso assetto ordinamentale già invece prima prevedeva di via Twitter
Ho mandato cioè se avesse comportato tutte queste
Problematiche applicative non avrebbe previsto in precedenza quindi questo già mi sembra che dimostri che questa argomentazione appunto un po'poco peso grazie
Bene non ci sono altre domande è stata decisa
Prego ora
Breve per la stiamo brevissimo stiamo parlando di discrezionalità del legislatore all'ex imputare alle legislatore di oggi di fare del fatto una scelta diversa da quella che ha fatto il legislatore di ieri due in punto di diritto non ha assolutamente alcuna rilevanza grazie
Sarà decisa arrivederci avvocati
L'udienza è chiusa
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