"Governare da sinistra" incontro con Walter Veltroni, intervistato da Paolo Graldi e Marco Demarco organizzato nell'ambito della Festa de "L'Unità" di Napoli (10-27 luglio 1997) presso la Mostra d'Oltremare

Per questo permettetemi di ringraziare in modo particolare stasera Walter Veltroni di aver accettato l'invito ad essere con noi qui a Napoli alla festa dell'unità un primo incontro ne seguiranno tanti altri
Permettetemi all'inizio di questa nostro incontro di ricordare un importante appuntamento che avremo domani a piazza Medaglie d'Oro per ricordare Silvia Ruotolo un mese da quel vile attentato che c'è stato nella cittadina per ricordare soprattutto l'impegno di tutti quanti noi
Attenere alta la tensione la mobilitazione civile di questa città che rifiuta l'immagine di una città militarizzata o cos'altro e come si è invece è stata importante la decisione a cui ha contribuito anche Walter Veltroni
Di inviare qui
Parti consistenti dell'esercito per aiutare non solo la città ma tutta la provincia di Napoli a uscire da una situazione difficile alla quale ci siamo trovati nelle ultime settimane
Sembrava giusto ricordare questo appuntamento di domani io vorrei ringraziare due protagonisti
Nel giornalismo napoletano che credo sia cresciuto nelle ultime settimane modo particolare Paolo gradi direttore del Mattino e Marco De Marco a cui vogliamo rivolgere gli auguri per la nuova edizione del Corriere del Mezzogiorno ed ho subito a parola Paolo grandi per cominciare questo confronto con Walter Veltroni
Grazie buonasera
Non credo che se qualcuno di voi accarezza l'idea che qui stasera litigheremo andrà deluso con Walter abbiamo antiche consuetudini
Anche con Marco abbiamo percorsi personali e professionali
Simili poi lui ha fatto questa straordinaria carriera ma insomma quando eravamo ragazzi con poco più che ragazzi lavoravamo insieme sugli stessi tavoli
Abbiamo condiviso molte cose molte idee molti emozioni quindi mi piace questa sera essere qui
Alla sua destra solo casualmente
Per così dialogare
Dialogare anche per per dare un un senso un po'diverso da quello che ha acquistato la politica che si è fatta a mio parere molto concitata
è molto frammentata che ha spesso abbandonato i luoghi dove il dibattito dovrebbe svolgersi per invece preferire i microfoni gli spezzoni dei telegiornali e così via
Beh sì siamo a Napoli il governo oggi ha mandato cinquecento ha deciso di mandare cinquecento soldati
Noi del mattino fin dal primo momento abbiamo detto che l'esercito sicuramente servirà certamente da solo
Non risolverà il problema di questa città o meglio le emergenze di questa città che non sono solo quelle prodotte dalla microcriminalità o dalla criminalità seguitare
Io vorrei sapere da Walter posso chiamarti come ci chiamiamo bene da Walter
Sì Luís non ritenga che Napoli sia stata spesso blandita e altrettanto spesso dimenticata dal governo centrale
Per esempio Prodi nel novembre di un anno fa disse porteremo la grande conferenza dell'occupazione a Napoli
Poi disse no alla per la facciamo a febbraio però la facciamo più bella più concreta non solo per dibattere del problema ma anche per portare soluzioni concrete
Poi di questa conferenza sulla quale molti avevano riposto speranze comunque pensavano che fosse il primo grande segno di cui la città la città che poi la capitale del Mezzogiorno
Avessi bisogno si è un po'sta rinata non se ne parla più può darsi che Prodi venga a Napoli nei prossimi giorni a parlare di ordine pubblico io personalmente vorrei che il Presidente del Consiglio venisse a Napoli non quando ci sono i morti per strada soprattutto se innocenti che ci venisse spesso continuativamente e però chiedo a Walter ecco sia riuscirà a riporre adesso che tutte le emergenze Europa master più eccetera la questione meridionale al centro del dibattito politico al centro dell'azione del governo grazie
Per prima cosa volevo
Ringraziare del dell'invito ringraziare Paolo grandi Marco De Marco per
Per questa serata in cui gli appunto sarà difficile che litighiamo ma insomma
Diremo comprende forse la cosa migliore del
Le idee i
Parleremo dei problemi cercheremo di ragionare sul su sui valori delle cose che facciamo
Voglio anche dare una notizia rassicurante la platea chi si di voi si annoia può benissimo andar via anche tutti insieme che tanto mi da qui non vediamo niente per cui potresti anche sparire tutti non ce ne accorgeremo andremo avanti lo stesso
Alla domanda di Paolo voglio rispondere così noi oggi abbiamo avuto una discussione in Consiglio dei ministri su questo provvedimento
Provvedimento che abbiamo preso convinti come siamo della sua giustezza convinti che non si tratta di mi ha colpito il fatto che qualche collega quando sono arrivato qui mi ha chiesto ma c'è il rischio di blindare di militarizzare
Veramente noi siamo mossi esattamente dalla Regione dall'intenzione opposta
Cioè noi abbiamo deciso di mandare qui i cinquecento uomini delle
Delle forze armate con lo scopo di esercitare funzioni di presidio
E consentire dunque una utilizzazione piena di tutte le forze ingenti che qui sono impegnate della Polizia dei Carabinieri della Guardia di Finanza
Per razionalizzare appunto tutte le risorse disponibili e impegnarle in una lotta che è sicuramente una lotta dura nei confronti di una criminalità come quella della camorra
Che ma su questo qui si è scritto e detto tanto che è un fenomeno molto diverso dal fenomeno della mafia in Sicilia
Persino il modo di operare quello di cui si è purtroppo avuto testimonianza Napoli nel corso delle ultime settimane la dimostrazione anche di un come dire di un impazzimento del meccanismo
Il meccanismo della camorra quindi nessuna intenzione di blindare la città sarebbe credo quanto di peggio si possa fare a Napoli semplicemente l'obiettivo di per una fase poter davvero utilizzare tutte le risorse in una lotta senza quartiere al fenomeno della camorra ma è chiaro che questo non basta io su questo sono stato molto chiaro stasera venendo qui è chiaro che pensare che la violenza si sconfigge aumentando esponenzialmente il numero delle forze dell'ordine impegnate un'illusione
è un po'come pensare gli Stati Uniti e con la pena di morte si combatte la viola non è così
Non è così Stati Uniti ci sono credo un milione i detenuti quindi vuol dire che c'è un fenomeno di violenza che non è che l'inasprimento delle pene ha prodotto effetti di deterrenza sulla diffusione della violenza
Qui bisogna fare altro io posso dire che il presidente del consiglio verrà qui il diciotto
Non con diciamo non per ragioni di ordine pubblico comunque non solo per ragioni di una pubblico verrà naturalmente un ministro agli Interni ma verrà qui a parlare di una serie di progetti verrà con lui il ministro Burlando si parlerà della metropolitana si parlerà di tante altre cose
Abbiamo parlato la settimana scorsa a dire che i ministri qui a Napoli vengono con una certa frequenza Spina scorsa eravamo io e Maccanico qui
Abbiamo parlato della installazione a Napoli dell'Authority per le Comunicazioni ispirati come siamo dalla convenzione che la ricchezza della vita culturale di Napoli sia qualcosa di molto importante ma c'è una cosa in più più vorrei dire sul Napoli
Guardando i giornali non essendo a Napoli non vivendo a Napoli sia una strana sensazione nel giro di quarantotto ore
I giornali nazionali si viene sbattuti due lungo due dimensioni assolutamente contrastanti una sera a Napoli e l'incanto di Piazza del Plebiscito col concerto di zucchero e si descrive una Napoli
Di sogno
Ventiquattro ore dopo succede quello che è successo
E si scrive che Napoli è il Bronx
Io ho l'impressione che bisogna smetterla di considerare Napoli una sorta di come posso dire
Di sovranità limitata di di di città di tipo quasi speciale
Napoli è una metropoli
Con particolari problemi
Ma come tutte le altre metropoli hanno Jorge c'è il concerto al Central Park e poi ci sono i fenomeni di violenza che sappiamo a San Paolo del Brasile o altrove ci sono fenomeni analoghi le grandi aree metropolitane le quali si condensano
Tante cose diverse sono naturalmente vorrei dire lo specchio delle contraddizioni di una società e quando a Napoli a Napoli la novità se volete el e la prima metà non la seconda
A Napoli la novità è che ci sia una vita culturale che ci sia un orgoglio l'essere napoletani che non c'era prima
A Napoli
Un giorno io ho visto sull'Herald Tribune anzi non sulla mondana della tribù una pagina dedicata per metà Napoli per metà la riapertura della Galleria Borghese sono stato contento per l'Italia per il mio Paese
La novità è che Napoli sia anche questo e questo è merito credo in primo luogo dall'amministrazione comunale anche un pochino dello sforzo della cultura quando io vedo che a Napoli escono
Giornali nuovi che i giornali si rinnovano è una ricca è una grande vitalità che Centofiori crescano
La vita culturale di Napoli una grande ricchezza è una ricchezza del suo cinema zio teatro devono esserlo sempre di più i suoi musei
è così che si combatte oltre che con diciamo la lottare ragioni sociali di una emarginazione ma smettendola di pensare che Napoli sia di meno delle altre città italiane ed europee
Napoli è una città con i suoi problemi e le sue contraddizioni cerchiamo di affrontarla insieme
Sapendo che non è solo un problema di ordine pubblico è anche un problema di ordine pubblico
Ma che qui la battaglia si vince si si risana e si rinnova questa città che non è compito sono gli amministratori ma che ne sentiamo essere un problema che ci chiama in causa direttamente come governo e come sta
Allora con questa scusa che qua non dobbiamo litigare però chissà dove andiamo a finire invece cerca di fare io una una domanda un po'più cattiva
è tutto vero io condivido l'analisi su Napoli però c'è un dato secondo me
Che
Rispetto alle due italie quelle del Nordeste e quelle del Sud
Finora l'attenzione non lo dico in termini di contrapposizione diciamo l'attenzione politica dell'intellettualità di questo Paese delle forze economiche eccetera eccetera si è concentrato sul nord con effetti devastanti secondo me perché il sì del dato anche forza riconoscimento a
La spinta secessionisti
Negative dicendo mentre invece nel Mezzogiorno dove inspiegabilmente non c'è stata una una grande rivolta i tassi di disoccupazione di Nietzsche eccetera eccetera oggettivamente devo dire
Voglio dire l'attenzione è stata molto ma molto inferiore
Allora
Graal di poneva una questione io la la rilancio l'impegno per il Mezzogiorno l'impegno per risollevare le sorti di questa parte d Italia in che cosa consiste Veltroni ammette Walter ammetti che c'è stato almeno una fase in cui l'attenzione sul Mezzogiorno non è stata adeguata ai tempi
Allora
Tanto per non dare l'impressione che siccome sto a Napoli ho avuto questa domanda dà una risposta che
Diciamo viene incontro a domanda stessa
Posso dire questo Andrea Cozzolino e Allodi erano
Alla linea della direzione del PDS che abbiamo fatto
Martedì dove a me capita di dire due cose che voglio ripetere questa sera perché risponde a una domanda di Marco De Marco
Prima cosa la priorità di questo governo ora che abbiamo fatto ma ne parleremo nel corso dalla serata delle cose veramente penso di poter dire enormi per questo Paese in un lasso di tempo breve se io sento che c'è
Una priorità questa priorità e il Mezzogiorno non lo dico qui l'ho detto la direzione del PDS ho detto come compito per il governo ha come compito in generale
Delle istituzioni delle forze politiche tra organizzazioni sindacali eccetera
Poi però aggiunto un'altra cosa io sì certo Nordeste avrà dei problemi figurarsi sono problemi semplificazione burocratica e tante altre cose
Però io più che un problema del nord est che dobbiamo affrontare per altro verso sento che c'è stata una gigantesca sottovalutazione del fenomeno lega una sottovalutazione politica contro la quale diciamo da diversi mesi
Qualcuno di noi cerca di combattere
La lega un fenomeno pericoloso
Pericoloso
Non mi importa sapere quanto Bossi sia credibile quanto le sue sparate possano essere prese come scherzo come cosa vera
Mi preoccupa il fatto che ci sono delle parole che erano fuori dal vocabolario politico del Paese che sono entrate semplicemente nei vocabolari politico del Paese la parola secessione
Che è una parola che a me fa paura io lunedì vado a Sarajevo vado a vedere che cos'è l'effetto di una secessione lo vedrò nei buchi palazzi
E nelle finestre sventrate dai colpi di mortaio sparati da chi diciamo aveva
O credeva di avere motivi e ragioni per rompere e entrare in conflitto etnico o proprio o razziale
La secessione una parola che gronda sangue
Una parola inquietante è una parola che un politico spregiudicato vuol dire con leggerezza la sera studentessa andare a cena con Berlusconi
Il caso di di di Bossi
Ma nella testa di tanti ragazzi
Magari quelle parole possono diventare qualcosa di più
E poi si può decidere di rovinarsi sei anni della propria vita per andare a fare una cosa del tutto insulsa sul campanile di San Marco una cosa del tutto insulsa che però
Per diritti perché non per dieci ormai abbiamo abbassato la soglia dello stupore
Io ho letto una dichiarazione dell'onorevole Roberto Maroni
Che vorrei ricordare a tutti voi durante il governo Berlusconi perché nulla ci è stato risparmiato in questo Paese
è stato ministro degli interni
Quando in quello stesso governo c'era Speroni quello con la cravatta gialla e delle scarpe e Jole la giacca verde a pallini rossi che era il ministro delle riforme istituzionali
Per dire sembra una cosa da marziani invece così era
Maroni ha detto ragazzi non preoccupatevi non sconterà in carcere tutta la pena appena avremo fatto la Padania vi libereremo l'ex ministro degli Interni deputato della Repubblica Italiana
Una cosa che nessuna Novas non ha sollecitato nessuno stupore
Io penso che la lega sia un fenomeno da combattere duramente bisogna smetterla di pensare che la lega sia un interlocutore politico che diciamo su utilizza di volta in volta un autobus che si prende dal quale si scende la lega ci ha dimostrato
Che
E più capace lei di utilizzare gli altri al contrario
E allora il fenomeno lega per le implicazioni che può avere per gli effetti che può avere certo e grottesco nei suoi aspetti diciamo ma di di manifestazione politica Ammar rischia di seminare un veleno
Io quando ho visto le camicie verdi mi sono spaventato anche se erano addosso a persone che magari si vergognavano di portarle ma noi siamo un Paese nel quale abbiamo fatto tanta fatica e abbiamo lasciato tanto sangue per strada
Perché non ci dovessero più portare le camicie dello stesso colore io una certa affetto per il fatto che gli italiani possano portare le le camicie del colore che gli pare nessuno debba decidere qual è il colore per ordine politico questo aspetto cioè l'aspetto come posso dire di demagogia che fa leva sul malcontento
è un problema che va combattuto politicamente la questione Napoli mezzogiorno è una grande questione sociale
Per il governo oggi è una priorità è una priorità nel senso che io non credo voglio dirlo subito non ho mai creduto neanche quando stava all'opposizione a i progetti speciali e le leggi speciali gli interventi speciali il programma
Penso che una serie di interventi legislativi producono effetti penso che il pacchetto Treu potrà avere effetti positivi per Napoli e per il Mezzogiorno
Penso che quello che stiamo facendo per la cultura potrà avere per Napoli e per mezzogiorno affetti importanti penso che insediamenti industriali turistici nuove potranno averlo questo è la politica bisogna fare
Quello che il governo sente di dover fare come prioritari petto non lo dico qui perché sto sul palco della festa dell'Unità di Napoli ma credo che del bilancio del governo questo sia l'aspetto in maggior ritardo è quello sul quale bisogna fare una corsa più veloci
Allora mi richiamo a due o tre passaggi del della tua risposta a Marco
Beh intanto prima del voto del ventuno aprile
Dobbiamo dircelo con chiarezza
Anche e Prodi candidato premier
Dialogava con la lega e con Bossi
Dicendo più volte ripetutamente che il ragazzo si sarebbe ravveduto
Che in fondo era folklore che sarebbe stato riportato
Alla ragione perché non c'era niente di ragionevole in quanto andava dicendo
Naturalmente il pollo ha fatto dall'altra parte
La stessa cosa ma scortato prima
Ha preso precauzioni più forti io credo che la sinistra abbia delle responsabilità
Da questo punto di vista
La sinistra a
Cercato di attirare a sé di utilizzare in qualche modo Bozzi
Sapendolo ago della bilancia in molte fasi incerte della politica italiana
E e solo quando si è accorta che Bossi autonomamente era diventato una scheggia impazzita e perciò ai pienamente ragione davvero pericolosa naturalmente non ha fatto altro che prenderne atto io credo che da questo punto di vista in una sede sgombra da pregiudizi una autocritica per esempio di Prodi del del governo nel suo insieme rispetto a questo problema sarebbe sanno e utile nel senso che altrimenti vedere l'atteggiamento dispiegarsi per esempio dell'Ulivo rispetta questo problema se ne colgono sobbalzi contraddizioni incertezze
Bisogna combatterla duramente ma per esempio
Una cosa richiama l'altra
Alla Bicamerale ancora una volta i leghisti all'improvviso scassato nudo squinternato lindo tutti gli schemi hanno fatto irruzione e hanno prodotto poiché qualcosa che sì sta insieme ma con molte grandi fragilità se prendete il i giornali domani
Vedrete che la lite tra Polo e Ulivo e di nuovo incandescente e ancora una volta al suo centro c'è il problema della giustizia il problema del pool il problema di Di Pietro
Tutte patate bollenti che continuano a girare a passare di mano in mano
Recentemente penso proprio martedì con grande franchezza tu hai detto alla nel tuo intervento alla direzione che non è vero che la Bicamerale grande momento
Diciamo ideale
Della politica della sinistra ha poi in definitiva ha prodotto almeno finora quella auspicata stabilità alla quale si è fatto spesso ricorso per delineare un clima politico non ha prodotto sufficiente stabilità
All'interno dell'Ulivo c'è chi ha fretta di chiudere D'Alema per esempio e c'è all'esterno dell'Ulivo ma con sguardi benevoli
E Scalfaro oggi e ha detto che la Costituzione si deve riscrivere con molta calma leggere rileggere modificare e correggere insomma un po'come avevano fatto i costituenti
Della carta che ancora vige come carta principale del nostro Stato
Niente omesso
Alcuni alcuni punti perché mi sembra che ancora una seria rigorosa linearità su alcuni temi non si possa vedere con chiarezza
Dunque Paolo Guerra sulla prima questione io
Penso che noi come Ulivo francamente diciamo l'autocritica a sinistra sono un genere tanto abbondante quanto spesso
Facile da usare
No non come Ulivo francamente sulla lega non abbia nulla da rimproverarci
Cosa voglio dire il giorno in cui allora rifacciamo la storia
Si sciolgono le Camere
E comincia la la costruzione degli schieramenti elettorali a quel punto in Italia nessuno metteva scommetteva un un sente come nei film western sull'Ulivo tutti davano per scontato che avrebbe vinto il Polo e allora si parlava ricorderai del di una possibile di un possibile accordo di desistenza tra l'Ulivo e la lega la lega era reduce dall'aver partecipato all'esperienza dalla maggioranza del governo Dini dalla quale si era comportato in un certo modo ma già nell'ultima fase del governo Dini
Eh beh insomma ricordiamo quando si comincia a discutere del decreto sull'immigrazione cominciano ad affiorare i proiettili di gomma tutte quelle cose lì no quindi la fase finale il governo Dini è già segnata da una lega che comincia a fare dei discorsi diversi
Io posso dire questo noi il giorno che la prima volta che Bossi ha smesso di parlare di federalismo
Che è un termine diciamo del quale si può naturalmente discutere si deve discutere un valore persino dal punto di vista la riforma dello Stato
Ma la prima volta che ha usato la parola secessione Romano Prodi ed io abbiamo detto con chi parla di secessione non ci potrà essere nessun accordo e nessun rapporto di nessun tipo
E nel corso di questo anno e mezzo di tempo che abbiamo in cui abbiamo lavorato non c'è mai stato un rapporto io che credo di avere diciamo una qualche responsabilità nell'Ulivo ho visto in vita mia
Umberto Bossi una volta
Sa Sufi come si dice in Francia
Quando mi occupavo del tavolo delle regole famoso al luglio del mille novecentonovanta Abu cinque euro sì novantacinque l'abbiamo visto perché vedevamo tutti i gruppi parlamentari punto e basta
Noi non abbiamo avuto come Ulivo nessun tipo di rapporto con la lega il nostro giudizio sulla riga è stato molto come posso dire politicamente molto dura poi se tu mi chiedi se complessivamente c'è stata una sottovalutazione culturale politica e rispondo di sì per le ragioni che ho detto la direzione che ho confermato qui questa sera
Scusate Walter ti ricordi quando comparendo alcuni proclami di Bossi si disse la magistratura devi a questo punto intervenire
Beh io li ebbi l'impressione se fosse qualcosa di più di un'impressione che ci fosse moltissima cautela che si accarezza se continuamente
E in modo particolare da parte di Prodi in una lunga intervista che gli feci prima e dopo la campagna elettorale su questo punto gli esiti di molto ricerche delle risposte vaghe delle risposte aperti
Delle delle considerazioni quindi sì ma questa non è la questione del nostro Paese anche quando appunto la magistratura
Doveva essere chiamata certamente con un ruolo ancora una volta forse di supplenza ma a piantare un chiodo
Dentro questa questione e a dire questi sono reati
Paolo che se non siete d'accordo ma non spetta alla politica dire la magistratura quello che deve fare cioè sedere ATC sono questi reati vanno perseguiti quello che la politica deve fare alzare
Diciamo il il ponte levatoio nei confronti di un fenomeno come la lega non avere nessuna ambiguità nessuna strizzata d'occhio nessun atteggiamento di indulgenza noi per esempio l'anno scorso a settembre abbiamo passato un momento difficile abbiamo scelto una linea in quel caso abbiamo scelto coscientemente una linea che era fatta di due mezze mele da un lato
Il rispetto della legge
Dall'altro dire badate che questo fenomeno non sarà un fenomeno di massa così ampio come si dice i giornali avevano annunciato milioni di persone poi è stata una cosa di dimensioni a me vedi non mi spaventa la dimensione di massa del fenomeno lega mi spaventa un'altra cosa cioè mi spaventa
La possibile deriva di carattere estremo quello mi spaventa mi spaventa per gli affetti che può che può avere sulla seconda cosa la Bicamerale la mia opinione è questa
La Bicamerale ha cominciato cioè la Bicamerale ha concluso il suo lavoro ed è stato un bene se la Bicamerale avesse chiuso con un nulla di fatto sarebbe stato un disastro per il Paese
Così come sarebbe stato un disastro per il governo del Paese sei nel momento migliore diciamo della politica
Di avvicinamento all'Europa noi ci fossimo trovati con gli effetti della Bicamerale scaricati sulla maggioranza di governo fino a romperla due risultati che sono stati due rischi che sono stati evitati
Che cosa sostenuto lì confermo che in Commissione bicamerale non si è risolto il problema della stabilità di governo che a me pare il problema decisivo del futuro italiano
Noi siamo un Paese nel quale i governi sono cambiati con la velocità dei vestiti di stagione
E lo stupore dei partecipanti al G7 o dei partecipanti al Consiglio dei ministri della cultura europei quando vedono Prodi o me per la secondo per la terza volta abituati come sono a vedere i ministri italiani
Una volta e mai più è la testimonianza di qualcosa di cui questo nostro Paese deve come dire a cui questo Paese deve puntare
Che cosa significa stabilità stabilita per me significa una cosa molto semplice che non ho l'impressione che sia risolta mi auguro che l'integrazione del Parlamento ci possa portare in questa direzione
Per me stabilità significa che cittadino va a votare un giorno un mese un anno si trova di fronte a due schieramenti che hanno due programmi ne sceglie uno
Quell'uno che ha vinto a dal voto di maggioranza il premio di maggioranza necessario per governare
Ci si rivede dopo quattro anni dopo quattro anni si stabilisce se quel programma è stato rispettato gli elettori decidono se conferma quel governo Polo mandano a casa
Io sento che c'è ancora troppa differenza
Tra un Paese come l'Inghilterra in cui Tony Blair prende gli stessi voti che abbiamo preso noi dell'Ulivo ha preso gli stessi la stessa percentuale
Ma il giorno dopo stava a Downing Street e se ne riparlerà tra cinque anni e un paese come l'Italia dove dopo che abbiamo vinto con gli stessi voti Toni Blair tre giorni dopo Buttiglione stava già facendo gli schemi per fare un governo nuovo che poi non riuscirà a fare
E si sono formati trentasei forze politiche nel corso di questo anno e mezzo
Io penso che questo problema non si è ancora risolto che la Bicamerale abbia dato un contributo ma che bisogna ancora lavorarci perché il destino vedete e poi finisco
Ogni tanto a Palazzo Chigi viene qualcuno che dice abbiamo superato il Governo Leone in durata e la risposta è sempre un chi se ne frega cioè non è che noi stiamo facendo una gara di resistenza non si uccidono così anche i cavalli ecco
Ma stiamo facendo un'altra cosa per gente come noi che governa perché vuole cercare di fare le cose in cui crede non perché vuole continuare a governare mi importa assai se sono diciassettesimo sedicesimo però questo ci dice una cosa
In Italia i governi ci sono governi sono durati diciassette giorni trentasei sessanta cinquecentoventi
Questo avuto degli effetti sul debito pubblico sulla sul fatto che la burocrazia è cresciuta sull'interpretazione legislativa sulla debolezza del Parlamento
è stata una delle cause del disastro di un Paese in cui ricordiamocelo io l'altra sera ero appestati Rifondazione Comunista
Con Cossutta dove c'è una grande difesa Della proporzionale io non non posso
Ricordare con nostalgia il tempo in cui l'onorevole Altissimo che aveva il due per cento dei voti Pacha cascare il governo perché non erano dato un posto in consiglio da amministrazioni di non so quale ente pubblico non ho nessuna nostalgia per quel tempo
E penso che se questo era grave negli anni che abbiamo dietro le spalle adesso che siamo in tempi di globalizzazione di integrazione europea di parametri di Maastricht eccetera o l'Italia sarà un Paese stabile
Noi oggi abbiamo tutti i record dell'economia se l'avesse fatto un governo tecnico ci sarebbero i fuochi d'artificio l'appalto un governo politico e capisco che è più difficile riconoscerlo ma ogni giorno i mercati indicano cifre da record per l'economia italiana
E adesso che comincia anche la ripresa il circolo si è chiuso dal nostro punto di vista quello che dovevamo fare di più importante salvare questo Paese perché scusate mi mi mi mi appassiono un attimo e poi lascia subito la parola ma quando siamo arrivati un anno e due mesi fa a Palazzo Chigi
C'era da mettersi a piangere
Abbiamo dovuto fare manovre per cento mila miliardi abbiamo detto agli italiani
Che c'era da da fare uno sforzo collettivo e noi per primi abbiamo detto a Prodi e Dio se non riusciamo a entrare in Europa ce ne andiamo a casa
Appunto perché abbiamo quella idea del Governo nel corso di un anno e due mesi abbiamo ridotto l'inflazione che significa fare aumentare la busta paga dei lavoratori e il reddito dei pensionati portando da quattro e cinque all'uno e quattro
Abbiamo ridotto di tre punti i tassi di interesse che significa regime sessanta mila miliardi in meno di debito pubblico sessanta mila miliardi in meno buttati dalla finestra ogni anno
Abbiamo avuto riduzione di tre punti del tasso di sconto il che significa aiutare gli investimenti e anche qui ridurre diciamo l'esposizione dello Stato siamo rientrati nello SME
Abbiamo quando abbiamo cominciato il nostro lavoro avevamo un differenziale tra i buoni del Tesoro italiani e quelli tedeschi di quattrocentosettantacinque punti l'altro giorno siamo andati sotto cento
Questo abbiamo fatto nel giro di un anno e due mesi e facendo questo i cittadini di questo Paese hanno potuto andavano a comprare una macchina vanno a comprare una macchina spendono due milioni di meno
Vanno a metterci la benzina dentro spendono
Diverse decine di lire in meno e non in più come si faceva nel passato quando c'erano le manovre aumentava benzina le sigarette e non so che cos'altro con noi
E diminuita la benzina è diminuito l'acquisto delle macchine costa di meno ristrutturare le case questo è una cosa importante per i fare come dice Prodi la faccia dell'Italia costa di meno andare al cinema
Costano di meno le tariffe telefoniche cioè noi abbiamo fatto uno sforzo per trovare cento mila miliardi fare entrare l'Italia in Europa rientrare nello SME
Mettere a posto i conti dell'economia italiana e non abbiamo aggravato la diseguaglianza sociale di questo Paese io lo considero intanto per la sinistra noi sinistra dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato perché intanto abbiamo rotto uno schema un anno e tre mesi fa in questo Paese c'era un signore che andava in televisione a dire sì al vince la sinistra scatteranno gli imprenditori andremo all'estero ci sarà abbiamo governato in questo anno e tre mesi e mentre quando governava lui due anni fa la Borsa è calata del trenta per cento da quando governiamo nuovi la Borsa è salita del trentacinque per cento
Che cosa abbiamo dato un segno di serietà di stabilità e di cambiamento
Questo abbiamo fatto
Ma questo riusciremo e continueremo a far potremo continuare a fare se il Paese sarà stabile se torneremo nel tempo in cui i governi cambiano
Come come le stagioni l'Italia non vedrà l'Europa ma forse c'entra perché non ce la portiamo in Europa ma pare potrà uscire dall'euro
E si esce dall'Europa state certi che i primi a pagare il prezzo più alto sarà esattamente il Mezzogiorno d'Italia perché il resto
Che ai ritmi diciamo così ma il Mezzogiorno Research rischia di essere schizzato da un'altra parte per cui la più grande politica meridionalista che si è potuto fare fare entrare l'Italia in Europa
è per questo che io sono così angosciato dal tema della stabilità perché governando mi accorgo di come sia un valore importante e come la stabilità sia un principio di trasparenza
Io sono stabile perché mi hanno scelto i cittadini non perché sono il prodotto di giochetti di palazzo e di Buttiglione ismi di varia natura
Mi hanno scelto i cittadini governo per quattro anni e dopo quattro anni torna al giudizio dei cittadini che mi promuoveranno o mi bocceranno questa per me è la democrazia moderna
Vorrei fare uno sforzo per tentare di di affrontare anche altri temi non strettamente diciamo di di natura politica
E ci provo è questo il libro che questa sera presentiamo è un libro che per mia fortuna in gran parte ho visto visto costruire il primo dei degli articoli che sono qui raccolti quello sul centro sinistra è nato sostanzialmente nella nella mia stanza
E in quella del del mio è ex direttore cioè all'unità
Sono stato uno dei primi avere il
Come dire il il piacere di leggere quel quell'articolo uno dei primi
A dire che era d'accordo sull'uso della della parola centrosinistra e non sinistra centro eccetera eccetera tantissimi ricordi bellissimi ma di tutto quello che ricordo un clima una passione per la politica e di qui Walter indiscutibilmente uno dei rappresentanti più più brillanti più più generi
Ora quello che voglio dire questo
Se tutti ricorre a un certo punto prima di andare a fare la convention Milano del del dell'Ulivo
Chiederei un po'qual era le le le nostre sensibilità che cosa avrebbe fatto piacere sentire in quel discorso e ti dissi non so se te lo ricordi va per fare un accenno a un impegno di natura come dire un po'morale
Fare un accenno Aldo vera del politico a dire la verità
Ad usare questo costume morale quando si parla a dire la verità e quindi ad ammettere quando si sbaglia perché così si può correggere eccetera eccetera eccetera
Allora perché faccio tutto questo discorso perché ahimè nonostante tutti tutti i risultati che e Walter ha citato diciamo sono oggettivi
C'è un senso che io accolgo diciamo che forse sono mia ma insomma che e che c'è una traccia di delusione in tutti quelli che
Il partecipare alla vittoria del dell'Ulivo poi quasi immediatamente dopo subito dopo si sono resi conto come se quel cartello quell'alleanza fosse servita in quel momento e poi annullati
E poi a nulla
Allora
Questa sensazione credo che sia abbastanza diffuso non non maggioritaria ma anzi ma abbastanza diffuso perché qui succede questo perché non si riesce a spiegare bene le ragioni del dissenso anche dentro questa coalizione
Perché facendo uso della verità non si può spiegare qui faccio un appello a Walter a spiegare le ragioni vere del dissenso tratte
E Massimo D'Alema
Perché non si riesce ancora ad usare un linguaggio chiaro per spiegare perché secondo te
La prospettiva c.t. che indica Massimo D'Alema è diversa da quella che indichi tutte
Dove la differenza
Io non voglio assolutamente tendere diciamo a rappresenta un teatrino in cui due Massi non siete nemici perché io lo so si sta rientrando i miei direttori vi conosco
So benissimo non non fate teatro quando dite che del del rispetto reciproco eccetera eccetera però l'altro giorno in direzione D'Alema ha detto che qualcuno lo ha ostacolato qualcuno chi si riferiva devasta il perché anch'tu proprio qui a Napoli neanche quindici giorni fa
Dicesti a propose la lite della Bicamerale che forse era meglio azzerare tutto ricominciare daccapo
Esponendo ti anche con un tratto a alcune apparsa addirittura illiberale che ha detto Altea una cosa abbastanza da abbastanza rare diciamo però effettivamente un vice presidente del consiglio che dice di fronte a un'assemblea democraticamente eletta anche se della democrazia si è fatto un uso i in quella sede un po'la diciamo discutibile da parte della lega dire dobbiamo azzerare tutto perché la prospettiva in cui siamo andate sbagliate eccetera c'era era molto impegnati allora io dico
è possibile anche qui stasera diciamo senza voler necessariamente metterli l'uno contro l'altro ma spiegare in parole semplici dicendo la verità
Walter Veltroni pensa che questa è la situazione è questa la prospettiva D'Alema pensa che questa è la situazione e quella la prospettiva in questo la pensiamo allo stesso modo e in quest'altro la pensano in modo assolutamente diversa ne avrei altre domande questo
Allora prima cosa no Massimo non si riferiva assolutamente a me come diciamo risulta evidente si situa spiegato mille volte a chi si riferiva
Anche quando un giornale ha scritto appunto a ha usato questa interpretazione Massimo giorno dopo ha mandato una lettera per spiegare precisamente a chi si riferiva e si riferiva alle posizioni che erano state espresse da alcuni ministri non del PDS
Sulle colonne esattamente di di Repubblica che aveva che aveva ospitato questi articoli
E anche l'aria di direzione anzi Massimo ha espresso un raccordo con il mio intervento io vorrei per un una volta per tutte mettere non dico capo a questa questione ma appunto Marco mi conosce bene abbiamo lavorato insieme sono stati veramente credo per me poi insomma per me sono stati anni bellissimo dico passato direttore all'Unità probabilmente anni
Che non dimenticherò per tutta la vita e che sono stati impegnati come eravamo a a salvare a rilanciare un giornale a farlo crescere anni nel quale abbiamo fatto una squadra di persone che nella difficoltà di quella temperie come un equipaggio un poco i giornali son così Paolo lo sa
Nella temperie di diciamo di quella sfida ha maturato delle relazioni umane molto forti
La stessa cosa c'è tra me Massimo io colgo l'occasione stasera poco defilati come siamo per dirlo
Vedete io al massimo quando abbiamo avuto delle opinioni politiche diverse ce lo siamo detto ma non non ce lo siamo detti sotto dando lo abbiamo detto sui giornali nelle riunioni di partito io mi son fatto così quando ho delle opinioni politiche diverse le dico non sono io che non son capaci di fare i giochini
Non non non mi va di fare correnti non ho mai voluto fare i correnti in vita mia non ho mai partecipato a componenti non è tutto una roba che non mi appassiona
O o gelosia di di di della mia libertà
Quando abbiamo avuto più diverse ce lo siamo detti
Però badate dal punto di vista politico
Il congresso del PDS è stata per me è una cosa importante
Io non avevo fatto leggere prima la relazione Massimo D'Alema e Massimo D'Alema non ha fatto leggere prima le sue conclusioni a me
Eppure li abbiamo credo impegnato tutte e due un grande sforzo coraggioso che ci ha messo persino in conflitto con amici e compagni ai quali siamo legati da come Sergio Cofferati insomma io con Sergio sono veramente amico nel senso che siamo a cena spesso insieme ecco
E tuttavia come è bello che sia siamo entrati anche in un conflitto abbiamo credo teso lo sforzo massimo e credo che nel corso di questi anni in cui appunto Massimo è stato segretario del PDS io ho svolto funzioni diverse dopo la vicenda della del dell'elezione un segretario che è stata credo
Un momento nel quale io non so quanti altri partiti avrebbero resistito ad un'attenzione di quel genere
Arrivati lì con una situazione nella quale un candidato aveva avuto un consenso più ampio nel partito e un altro candidato avrebbe avuto e poi ha avuto un consenso più ampio nella sede dell'organismo dirigente quanti partiti sarebbero usciti da una situazione di questo genere con un clima come quello dal quale è uscito il PDS che poi due anni dopo
è arrivato a governare questo Paese io non ne faccio naturalmente merito solo a Massimo D'Alema al sottoscritto sarebbe un atto di presunzione di arroganza che non mi appartiene
Ne faccio però per una parte merito a noi stessi anche al fatto di aver saputo dominare tutti quelli che ci volevano mettere l'uno contro l'altro nel corso di questi anni detto questo ci sono stati dei passaggi nei quali abbiamo avuto opinioni diverse durante la vicenda del governo Maccanico abbia avuto prima diverso
Ce lo siamo detto io l'ho detto sui giornali io ero contrario a quel tentativo
E quando su un giornale io allora ero candidato come ricorderete a fare il vice presidente del Consiglio Romano Prodi
Allora uscì sui giornali di ipotesi che io potessi essere candidato a fare il vice Presidente del Consiglio nel governo Maccanico io mandai
Prima di sapere come Fini come sarebbe finita una lettera al giornale l'aveva pubblicata questa notizia dicendo che io per quanto mi guardava avrei fatto questo lavoro solo scelto dai cittadini e solo con Romano Prodi
Abbiamo avuto delle opinioni diverse durante il la questione Buttiglione qua abbiamo avuto una discussione sulle idee della sinistra però
Badate sono discussioni politiche alte
Altri non sono quello che Cesare colpi bassi sono discussioni politiche alte in cui c'è più ciò che unisce che più di ciò che divide poi ci sono i caratteri delle persone Massimo ed io siamo fatti in modo diverso
Per questo sto siamo stati veramente molto quando lavoravamo insieme molto molto legati e al tempo stesso abbiamo due personalità
Diverse e forti per fortuna non le uniche personalità di cui quest'
Detto azzerare tutto nel senso di azzerarlo formalmente a fare una cosa illiberale anche se vorrei ricordare perché poi siccome Berlusconi ha detto gli ho una strana concezione della democrazia francamente da che pulpito viene la predica ricordo che quando casco al suo governo lui non è che accettò il patto che la Lega che allora votò per far cascare il suo governo
Facesse nascere un governo nuovo voleva e diceva elezione anticipata scioglimento del ce lo ricordiamo no quindi francamente lezioni da quel ponte intorno a me non ne accettiamo io ho fatto un altro ragionamento
Ho detto dopo quel voto e le cose sono andate esattamente così dopo quel voto tutto diventa più difficile
Perché quel voto per la sua anomalia politica per il fatto di non essere l'espressione di una maggioranza commenta ma di un giochetto Corsaro rende tutto più complicato
E allora si è dovuto cominciare a scavare la figura del signor diciamo l'istituto il semipresidenzialismo e cercare degli altri equilibri Hammer rimaneva in quel momento più come dire più razionale e e furono le cose che dissi primo ci vuole una grande intesa non si va a colpire trentasei a trentuno per cambiare la Costituzione e tanto meno si è questo l'oggetto di scorribande corsare secondo probabilmente un equilibrio sarebbe stato più facile raggiungerlo partendo dal premierato lavorando sul sistema elettorale che tenesse conto di tutte le diverse posizioni questa era la posizione che io esattamente confermato in questi termini perché se voi a monte c'è un giudizio sulla lega
Ho esattamente confermato in questi termini la direzione del mio partito martedì scorso ha detto questo
Dopo quella ferita la Bicamerale ha fatto il possibile per sanare quella ferita e ha trovato il punto di equilibrio diciamo
Che si poteva raggiungere per evitare gli effetti distorsivi faccio un esempio se fosse rimasto com'era nel testo votato dal semi presidenzialista Maroni
Il Presidente della Repubblica che presiede il Consiglio dei ministri voi potete immaginare che cosa sarebbe stato nel nostro Paese immaginate che ci sia la coabitazione in Italia il Governo Prodi siede in Consiglio dei ministri presieduto da Berlusconi
O viceversa
Badate io questo lo vedo come un problema anche in Francia in Francia c'è un litigio tra Jospin e Chirac perché alla politica estera
Allora da quel momento dopo quella ferita si è cercato di trovare una soluzione
Io rimango dell'idea che se in quel momento che fosse stato soprattutto da parte del Polo
No la rivendicazione della legittimità di quel voto che era ovvia da potesse istituzionale ma dal punto di vista politico quel voto non ha aiutato a trovare una buona soluzione in Bicamerale ha reso tutto più difficile
Se in quel momento il Polo fosse stato avesse avuto il senso di responsabilità necessario avrebbe detto anche lui per sottrarsi al giochino della Lega
Fermiamo le macchine cerchiamo di trovare un punto d'intesa era quello che io auspicavo che accadesse che poi non è accaduto ma purtroppo l'andamento delle cose hanno confermato con la mia valutazione e quel mio giudizio
Quindi credo di aver risposto alla alla domanda di Marco De Marco aver chiarito non dico una volta per tutte perché è inevitabile che il tema si riproporrà
Quali sono le diciamo la dialettica il rapporto che c'è tra Massimo D'Alema e il sottoscritto che ripeto però
Avviene in un partito in cui ci sono molte più teste molte più energie molte più idee per questo che anche gli ho ritenuto fosse sbagliato usare espressioni che avevo letto nei giorni passati tipo resa dei conti tipo
Giudizi sulle componenti come etero dirette questo partito ha bisogno di essere un luogo nel quale le idee e i valori esterni i punti di vista circolano con il massimo di libertà e con il massimo di visibilità perché è da questa ricchezza che il PDS attrae la sua forza politica e vorrei dire anche il suo fascino culturale il giorno che dovesse ridursi ad una sorta di di di di come posso dire di partito che non ha questa ricchezza ma che è rinchiuso dentro uno steccato più più stretto diventerebbe tutto più difficile
E poi credo che il congresso abbia costituito attorno al dibattito che aveva impegnato Massimo mi
La prospettiva dell'Ulivo quello a quale Marco aveva fatto riferimento io sono convinto e credo che l'evoluzione istituzionale ci dica che il futuro della sinistra in questo Paese
Dentro l'Ulivo non dissolversi nell'Ulivo ma dentro l'Ulivo io l'ho detto prima di Baggio abbiamo fatto sulle Torino Daniele sono molto ottimista sul destino della sinistra
Penso che per la prima volta in Italia ci sia una sinistra libera dall'ideologia che possano finalmente essere radicale nei suoi comportamenti in termini di valori e di programmi
E quando a Palazzo Chigi scusate se faccio questo inciso ma ci tengo quando a Palazzo Chigi
è capitato a me e al presidente del Consiglio di dovere fare i conti col problema di Ustica
Noi ci siamo comportati come gli altri governi
O col problema della Somalia o con altri problemi di questa natura noi ci siamo comportati in un altro modo con un segno di discontinuità politica nei confronti della tradizionale esperienza del rapporto tra governi e vicende drammatiche di questo Paese
Io sento tutto il valore che all'idea di una sinistra e oggi un centro sinistra che fa della radicalità l'elemento che
Come posso dire che distingue la sua identità non possiamo essere radicali nei contenuti perché non abbiamo problemi ideologici per i quali dobbiamo giustificarci
Allora la mia opinione ma col Congresso è l'opinione di tutti e che il destino della sinistra italiana sia sviluppare se stessa lungo il processo
Di rafforzamento dell'alleanza tra tutte le forze che non è una semplice somma di partiti perché se fosse stata alle elezioni del ventuno aprile PDS più Peppino e avremmo perso le elezioni non l'avremmo vinta
Perché noi abbiamo preso nel maggioritario ottocento mila voti in più della somma dei partiti del proporzionale il che vuol dire che dietro quel simbolo
Ma di più dietro quella idea l'idea dell'Ulivo l'idea di un luogo comune dei democratici vi era una capacità di attrazione che non dissolve l'identità dei partiti io ho sempre ritenuto una cretinata contrapporre la Quercia L'Ulivo
Ho sempre pensato che la forza della Quercia però stia nella capacità di avere una prospettiva politica di governo di cambiamento del Paese la Quercia da solo il ventuno per cento per vincere bisogna essere il cinquantun per cento
E allora bisogna avere la forza di mettere in moto un movimento non sono un'alleanza tra partiti che raccolga energie professionali volontariato culture
E lei metta in una come posso dire in una sintesi nuova io sto in un governo di centrosinistra vi posso assicurare che sulle questioni programmatiche con i miei colleghi anche di partiti diversi
O anche che non appartengono a partiti non non abbiamo il riconoscibilità anzi c'è una sintesi nuova c'è un c'è una cultura nuova che sta venendo avanti
E questo io credo sia un grande risultato a questo risultato abbiamo lavorato tutto Massimo D'Alema io tutti coloro i quali nel PDS hanno operato nel corso di questi tre anni difficili e se mi permettete
Anche prima chi ha fatto nascere il PDS perché posso anche dire che ho letto in questi giorni qualche dichiarazione che dice siamo finalmente alla fine dello che ti stimola ritengo uno uno sbaglio e anche un ingenerosità perché perché
Se il PDS è nato e se oggi il PDS può aspirare ad essere quello che è perché c'è stato un atto di rottura se volete anche caratterialmente violento quale quello che Occhetto e noi che eravamo nel gruppo dirigente abbiamo impresso
Quello che io voglio dire in sostanza del come ho iniziato il mio intervento la direzione come concludo questa risposta e che noi oggi abbiamo sulle nostre spalle una responsabilità immensa
Io l'ho raccontato una volta però voglio raccontare anche qui il giorno che abbiamo vinto le elezioni
Giorno dopo io sono andato una stanza di Massimo e gli ho fatto questo discorso
Oggi sulle nostre spalle in particolare lui segretario PDS io sarei stato da lì a poco vicepresidente del Consiglio e quindi come dire quello che aveva per la sinistra responsabilità maggiore sulle nostre spalle c'è una responsabilità immensa
Per quanto i nostri caratteri possono essere diversi per quanto possiamo avere qualche opinione politica diversa per quanto cercheranno di metterci in conflitto noi non abbiamo il diritto
Di sciupare o di rovinare la prima volta della sinistra al governo di questo Paese avevo questa idea il momento in cui si è formato il governo ce l'ho ancora di più oggi che il Paese sta cambiando davvero
Mi pare che sul finale
Dei questa tua articolatissima risposta molto generosa
Abbia aderito all'invito di Marco di dire la verità
Allora tutti quanti Massimo D'Alema compreso qui sopra evocato più volte questi in questo palco siamo tutti i giornalisti io ricordo un po'straordinario magistrale articolo di fondo sull'Unità
Nel quale contestargli a D'Alema
Questi specie di dette stazione programmata radicati stima nei confronti dei giornalisti o meglio della rappresentazione che di D'Alema sui giornali soprattutto sui grandi giornali
Si andava facendo adesso un po'meno ma sempre siamo in quell'ambito
E allora
Tu non hai queste caratteristiche
Non voglio riproporre il teatrino
D'Alema d'Alema contro di te cui in conflitto con Luís ma certamente ci sono elementi politici
Che proprio in questi giorni vengono rappresentati dei giornalisti ora se siamo nel caso di una deformazione scientifica programmatica della realtà non lo so ma certamente e tutti i giornali danno conto di un vistoso riavvicinamento tra presidente del consiglio Prodi il segretario del PDS Massimo D'Alema
I giornalisti poi aggiungono che questo nella prospettiva ed è questa poi la domanda
Nella prospettiva ti taglierebbe fuori perché riformato lo Stato si andrebbe verso come dire una spartizione
Delle poltrone più alte che vedrebbero Prodi al quirinale
E il candidato naturale per Palazzo Chigi
D'Alema allora poi che siamo in grande vena di sincerità
Aiutaci a capire fuori dal teatrino
Almeno guardando con lungimiranza anche cogliamo l'occasione per dare un senso anche alla prospettiva dei lavori della bicamerale che cosa c'è di vero
Al di là così della facile risposta potrebbe persino darla io al tuo posto sul fatto che ti senti tagliato fuori ma certamente e maturato un rapporto nuovo tra tra Prodi D'Alema
Se le conseguenze di questo rapporto possono portare a quello che i giornali rappresentano in questi giorni
Quella Paolo io appunto da una risposta molto sincera
Non leggete
Non leggete diciamo ci sono
Alcuni che sei mesi fa sostenevano che D'Alema voleva
Schiantare Prodi
L'ordine gli stessi o meglio lo spesso perché poi diciamo quasi sempre una firma che era vero lo diceva Prodi no no no no
Lo stesso oggi dice che ci sarebbe la grande asse con Prodi anche con D'Alema non ci facciamo regolarmente delle grandi risate sopra ma veramente è quello il teatrino della politica ma in cui non siamo uno dei protagonisti
Cioè
Hanno scritto anche grande asse D'Alema Veltroni l'altro giorno e quindi appunto come ieri ha detto Massimo a forza di assi che si fa una falegnameria
Se la politica viene rappresentata come un teatro d'imbecilli di imbecilli quali pensiamo solamente a cosa faranno da grandi
è una rappresentazione della politica orrenda la quale nessuno di noi accetta di stare allora D'Alema perché questa è la descrizione che se n'è fatta in un articolo pubblicato del Bari ieri oggi il medico
D'Alema
Che prima quando
Pensava che voleva perché che poi sarebbe passato il premierato
Voleva fare fuori Prodi perché così poteva fare il premier adesso che invece c'è il semipresidenzialismo vorrebbe fare l'asse con Prodi perché così manda Prodi al Quirinale Luigi sala cose da matti Giamatti
Cioè è una rappresentazione agghiacciante di una politica che non ci appartiene noi ma veramente si crede che che che siamo come quelli che c'erano vent'anni fa il cui io avrei problema di essere tagliato formativo mass io non sto pensando a che cosa farò da grande
Romano e Massimo lo stanno pensando a cosa faranno domani stiamo cercando passiamo le giornate a occuparci dei problemi di questo Paese
è il nostro obiettivo è cercare di fare in modo che in questi quattro anni l'Italia cambi volto radicalmente tutti insieme chi facendo il segretario di partito chiarendo a responsabilità di governo
Poi qualcosa da fare si troverà io ho anche detto tante volte ribadisco che non considera ho letto un'intervista di Fini
Qui ogni tanto interrompo le frasi ma perché do per scontato che si capisca la conclusione Lella finisco non considero la politica un mestiere ho letto l'intervista di Fini che mi ha
Allucinato intervista di Fini che dice qui non si capisce che io e Berlusconi ci stiamo giocando la carriera
La carriera
Che cos'è la carriera nella vita politica io non non non non riesco a a immaginare che la politica possa essere una carriera una tecnica un mestiere
La politica è una cosa che si erge non sto facendo sto dicendo una cosa che ha almeno a me mette in pace con me stesso
L'ho detto tante volte l'ho detto in televisione cui son quelle cose che non è che si dicono e poi si fa il contrario
Io farò politica finché avrò sentirò di avere le persone che saranno e soprattutto i cittadini che giudicano diranno che ho la freschezza all'Energia per poter continuare a farlo il giorno in cui io dovessi pensare
E cominciare a ragionare in termini di allora adesso sto qua
Però se io mi muovo così allora forse mi sentirei esattamente quello che ho aborrito per tutta la vita e siccome ciascuno di noi dentro a qualcosa
Se non ce l'ha peggio per lui dentro a qualcosa deve guardare dentro questa o qualcosa e deve trovare i no e dissi che può dire la politica è una cosa complicata
Che si può fare in molti modi
Si può fare come carriera come tecnica fredda come pure esecuzione ora si può fare come passione civile oggi la fai qui
Domani la farà in un altro posto domani ancora la farà in un'associazione o nel volontariato scrivendo un libro dirigendo un giornale o facendo il giornalista o o o non so che cos'altro se la politica non è una carriera
Ma se la politica è una passione guardate
Per fare politica moderna secondo me ci vogliono una serie di cose provo a dirla proprio come mi vengono in mente ci vuole energia
Energia una ma sorta di fuoco dentro una sorta di passione ecco ci vuole coraggio
Perché bisogna dire delle cose spiacevoli e bisogna avere il coraggio di sostenere le anche quando sono impopolari
In questo io sono debitore
A Enrico Berlinguer che ha avuto il coraggio di dire cose complicate anche di pagarne il prezzo e per me passi il tempo rimane un un riferimento personale importante
Ci vuole
Decisione decisione nel senso non del decisionismo di un tempo decisione significa non farsi avviluppa are dalla Rete delle paure dei timori ci vuole un po'di malinconia
So che questa parola è lontana dalla politica ma ci vorrà un po'di malinconia dentro cioè ci vuole un po'la voglia di di capire di condividere
Un po'di dolore un po'di insomma di di cose che non vanno e ci vuole molta umiltà cioè l'idea che gli altri abbiano qualche cosa da dirti a cui forse tu non avevi pensato se si mettono insieme questi cinque cose ci si incominci ad avvicinare ad un'idea della politica ricca
E bella e e trasparente pulita ecco
Io per questo rispondo a Paolo in questo modo non c'è nessuna se ora c'è una grande soddisfazione per come va il governo che è una grande soddisfazione questo è per me in particolare
Motivo di soddisfazione prima c'erano preoccupazioni sono stati momenti anche dure e difficili anche in quel caso ce lo siamo detti
Adesso cioè da parte del PDS nei nostri confronti un atteggiamento di grande nostri come governo di grande apprezzamento credo che Massimo abbia apprezzato il modo in cui noi abbiamo rispettato il lavoro della Commissione bicamerale ci sono condizioni per le quali appunto in questo momento l'Italia sta probabilmente uscendo dal tunnel non ci sono non è assieme nel tra pezzi né niente altro ci sono solamente delle persone perbene che stanno cercando ciascuno per la sua parte di aiutare questo Paese ad essere migliore
No né già altra volta abbiamo sempre litigato quando si fa il discorso politici e giornalisti quindi in serate choc anche se brevemente questo sfizio ne devo togliere l'ICI allora
Giustissima come sempre però io una cosa veramente non capisco
Voglio il tuo parere
Tu
Alla cena a casa di letta ci saresti andato perché è vero che i giornalisti racconta un sacco di frottole però io vi invito a fare questo pensiero diceva
Io ho proprio immaginarmi Togliatti De Gasperi eccetera che mentre stava votando l'articolo sette della Costituzione certo punto sette e mezzo senza voglio esserci diamoci al Piano caffè è la intorno discutiamo se doveva prova non abbiamo prova cioè oppure se a un certo punto la dovevo decidere se inserire o no le Regioni dentro dalla costituzione del termalismo ne ha già affascina poi torniamo a in e dice no ci sono e le liturgie che secondo me vanno rispettate se dall'altra parte si vorrà ottenere quello che si vede c'è il rispetto da parte dei giornalisti
Allora è vero che la politica non è un teatrino ed è vero invece il giornalismo spesso la rende tale ma è anche vero che molte volte alcune liturgie della politica non vengono rispettate
Ora io non sono un moralista non so benissimo che si può benissimo andare la Cina eccetera però in determinate situazioni in determinate condizioni in un determinato scenario uno sforzo per mantenere la distinzione tra il privato e il pubblico forse renderebbe più difficile la vita nei giornalisti
Ma io sono a dieta per non posso diciamo non non ceno ma
Voglio dire questo
Anch'io non vedo nulla di male nel fatto che si vada a discutere a probabilmente anche De Gasperi Togliatti andavano a cena discutevano insieme non lo so
E comunque magari Degasperi togati faceva delle cose anche molto più dure più cattive che oggi ci appaiono meno
Giustificabili
Voglio però dire una cosa sul giornalismo siccome e e il tema delle ultime due domande qua di Paolo e quella di Marco prendiamolo
Prendiamolo in questo modo io ho
Ho fatto il direttore di un giornale e difendo naturalmente il non solo come è ovvio la libertà e l'autonomia di chi sta ai giornali e questo rispetto è fondamentale ma rispetto anche della facoltà di sbagliare sbagliamo uomini politici sbagliano i giornalisti
Poi ci sono nomi polizia sbagliamo di più e giornalisti che sbagliamo di più
Certi voi certe volte si soffre io vedete per esempio sapevo benissimo che una volta che stare al governo sei
Sul proscenio se come l'orso che passano tutti ti sparano per cercare di abbattere più non so va be'nell'ordine delle cose
Però io soffro solo in una circostanza quando quando improvvisamente leggi delle cose del tutto inaudite delle invenzioni pure
Allora sì perché l'io soffro se volete non da uomo politico ma la giornalista
Oggi per esempio non mando quasi mai lettere ma io ho aperto un giornale è ovvio e alla fine di un articolo presentato come editoriale c'era scritto Veltroni è andato a un convegno divisione questi ragazzi che si sono riuniti eccetera
E gli ha detto che per diventare un movimento devono scendere in piazza due volte alla settimana
Una cosa che è un cretino può dire ora
Io ero andato al al convegno Acquette fin qui la notizia è vera e avevo sostenuto esattamente l'opposto l'ho detto a questi ragazzi che oggi hanno venticinque o trent'anni gli hanno detto vedete nessuno di voi dirà che siete un movimento perché secondo l'iconografia classica si definisce
Uno movimenti quelli del Sessantotto del settantasette perché erano movimenti che andavano in piazza almeno due volte alla settimana in realtà nella società italiana ci sono molti i movimenti dei quali voi siete espressione espressione dal
L'azionismo al volontariato i gruppi culturali eccetera cioè esattamente il contrario di quello che sveniva scritto oggi ho mandato una letterina per spiegare di che si trattava e la risposta giornalista è sconcertante
Perché diceva comincia così Veltroni ha ragione purtroppo mi è rimasto un non nel computer
Cioè esce in prima pagina come editoriale l'articolo di uno che scrive un pezzo e poi non solo non lo rilegge cosa che sarebbe il minimo ma aggiungo c'era scritto che si aprono sempre a poso della scena dice Veltroni non va a cena tant'è vero dove andare a pranzo con i vertici del calcio
E poi invece li ha chiamati in una squallida stanzetta di Palazzo Chigi invece io li avevo chiamati nella splendida stanza del ministro dei Beni culturali a via del Collegio Romano
Per dire però che ecco c'è una cosa che io sento è un problema non de de adesso non parlo come uomo politico parlo come giornalisti ed è un problema che con Marco abbiamo affrontato al giornale quando abbiamo lavorato e Anzio voglio cogliere questa occasione pubblica per dirgli quanto sono grato personalmente a lui del lavoro che abbiamo fatto insieme abbiamo veramente lavoratori era prima caporedattore e poi vicedirettore quindi insomma veramente era quello che faceva
Il giornale insieme a me io ho una grande nostalgia per quel per quel periodo però era un problema che affrontavamo regolarmente i nostri difetti
I nostri difetti come giornalisti poi ci sono i preti ed uomini politici che devono rispettare quando il giornale scrive giornalista scrive non bisogna prendersela bisogna incassare
Perché così sono le regole del gioco i giornali criticano e come i politici devono sopportare le critiche poi hanno il diritto di ribellarsi s'però quando divengono attribuita delle cose non vere allora hanno il diritto di ribellarsi e siccome capita è giusto che ci si ribelli ma solo in quel caso
Solo in quel caso
Poi ci sono i difetti nostri come giornalisti
Quante volte sui giornali vediamo leggerezza imprecisioni Ho letto l'altro giorno Luciano Violante presidente di Palazzo Madama cioè quelle cose che fanno rabbrividire sul giornale su grandi giornali
Nessuno è esente di quest'da questi errori noi pure la giornata avremmo fatti a valanga immagina tutti ne fanno però ecco noi dobbiamo ristabilire un principio
Allora sì io posso concludere così in questo libro
Io ho pubblicato vari discorsi ai quali tengo appunto il primo articolo al quale si parlò di centro sinistra
Il la relazione al congresso del PDS il discorso al congresso del Partito laburista di Tony Blair a Blackpool ma alla fine ho messo un testo del tutto eterogeneo rispetto agli altri
Però al quale tengo molto ed è il discorso che pronuncia ai
Nella chiesa di
Di Roma dove si tenne dei funerali di una persona quando ero molto affezionato anche Marco e anche Paolo
E cioè Andrea Barbato Andrea aveva una caratteristica era un giornalista del tutto particolare era un signore un uomo con dei valori rigidissimi e dei principi molto rigidi dentro di sé
Se un uomo che è morto credo di dolore è morto di dolore perché nell'ultimo tempo dalla sua vita aveva subito dei torti delle inspiegabili vendette
Tanto che il giorno del suo funerale c'erano delle assenze che ha mi sono rimaste dentro per la loro assoluta mostruosità
Allora
Ecco io quando ho cominciato a lavorare al giornale tanto la prima cosa che ho fatto ma cosa è chiamare Andrea chiedergli diventare editorialista de l'Unità cosa che fece subito
Però per me Andrea Barbato era quello che mi sarebbe piaciuto mi piacerebbe fosse il giornalismo
Allora se mi permettete leggo solo poche frasi di questo di questo discorso che fece allora
Ha scritto Fernando Savater che nessuno invidia più le parole di un altro invia il suo orologio la sua macchina la sua villa ma nessuno invidia più una per su una perché a un mondo interiore di parole formidabile e nessuno dice mai mi piacerebbe avere quel mondo di parole e cercherò di farlo mia chiuse virgolette
Io invidiamo mi rivolgo ad Andrea il tuo mondo di parole invidiamo il modo in cui cercare la facilità con cui le trovavi l'ordine con cure disponibili ho sempre pensato che tu avessi riconosciuto l'essenza reale del tuo mestiere la sua difficile semplicità
Tu guardare e raccontare i le tue parole facevano vedere portavano in viaggio gli occhi della mente riesce sulla grande tu sei stato uno dei più grandi giornalisti italiani in questi giorni lo hanno scritto i suoi colleghe conoscendovi deve essere proprio vero
L'altra cosa dite che mi piaceva era che di come ti dicevo scherzando un giocatore completo sapevi fare l'inviato ma anche il direttore due cose rare in un uomo solo
Sapete Varrone quotidiani bisettimanali e anche in televisione altra cosa rara e in tv potevi credibilmente parlare di filosofia di cronaca di musica non so come dire la gente si fidava dite sapeva che non gli vendevi scoop inventati che non eri una jeep però sapeva che non avevi bisogno di urlare per farti sentire giornalista il gentiluomo L'Unità Repubblica i giornali che ti hanno conosciuto meglio hanno fatto lo stesso titolo
In un tempo in cui tutto è gridato il frastuono delle informazioni spesso giustizia la realtà e la verità
Tu puoi avere un grande orgoglio una rarissima fierezza hai fatto per molti anni il giornalista grande livello ma non è mai lasciato sul selciato vittime innocenti
Noi usiamo un'arma pericolosa che può fare molto male la vita di una persona la sua onorabilità la sua felicità non le possiamo bruciare in un secondo tu non l'ha mai fatto si sistema un'etica l'informazione pura certo frequentata hai scritto aperte virgolette ho sempre avuto del giornalismo personalmente un'idea che non so definire aggressivamente pedagogico rimediabile mente ingenua
Ed è forse per questo che me ne trovo temporaneamente al di fuori
Credo che la società sia migliorabile se dispone di strumenti di conoscenza e credo che uno dei compiti del giornalismo c'è proprio la ricerca del bene sociale è un'idea un po'ottocentesca ma l'unica che mi sembrava giustificare una professione che altrimenti non avrebbe senso alcuno e che tanto varrebbe lasciare alle macchine
Credo che la diffusione del senso critico sia uno degli elementi della sopravvivenza individuale proprio mentre gli apparati tecnici crescono mostruosamente di una Società Tomic Zatta in cui il cittadino attende da il Giornale tre vale la conferma del proprio malumore o il passaporto per il proprio disimpegno il giornalismo avrebbe ancora un grande ruolo per troppe volte chiuse virgolette per troppe volte e ancora recentemente Andrea
Che si portava dentro questa idea del giornalismo è stato costretto al silenzio che strano faceva evidentemente più rumore dava più evidentemente più fastidio il suo tono di voce di tante urla sguaiate per fortuna le risorse di Andrea erano superiori alle amarezze che provava andrà infatti era davvero un intellettuale moderno scriveva sceneggiature per il cinema commedie romanzi amava la vita e frequentava il dubbio due modi per essere vivi Andrea dava sempre l'impressione di cercare qualcosa di cercare ancora ecco a me piacerebbe
A me piacerebbe che il giornalismo fosse questo cercare qualcosa cercare ancora non voler far male a nessuno
Raccontare quello che si vede e descrivere quello che si pensa se arrivassimo lì con uno sforzo di etica e di impegno tutti quanti credo che sarebbe importante la politica deve rispettare il giornalismo e probabilmente tutti coloro i quali si sono trovati e si trovano a fare questo mestiere devono puntare
Appunto ad avere quella idea del giornalismo grazie
Grazie a Paolo gravati da Marco De Marco e soprattutto a Walter Veltroni appuntamento per i prossimi incontri qui alla festa dell'Unità