"100 idee per lo sviluppo. Strategie per la programmazione dei fondi strutturali 2000-2006" convegno promosso dal Ministero del Tesoro, del Bilancio e della programmazione economica c/o il Monastero dei Benedettini 2-4 dicembre

La conclusiva di questo nostro incontro desidero ringraziare gli intervenuti desidero ringraziare le autorità presenti desidero ringraziare il sindaco di Catania Enzo Bianco della splendida ospitalità desidero ringraziare il presidente del Consiglio D'Alema che ha voluto essere qui presente
Il nostro è stato voluto essere un incontro di lavoro cioè noi abbiamo lavorato un documento molto delle persone qui presenti hanno lavorato a un documento questo documento distribuito è stato discusso in sessioni di lavoro
Oggi discutiamo le conclusioni di quelle sessioni nelle quali si è discusso quel documento il nostro lavoro è tutto si svolge intorno a un obiettivo spendere presto e bene le risorse comunitarie come sappiamo in passato non abbiamo speso presto alcune volte non abbiamo speso affatto
Ed è almeno dubbio che abbiamo speso bene il passato ma c'è di più abbiamo scelto un metodo in questi giorni si è molto discusso del quale discuteremo ancora oggi è un metodo che al tempo stesso decentrato il negoziato perché siamo convinti che solo
Applicando estesamente il principio di sussidiarietà e possibile avvicinare le istituzioni ai cittadini quindi farsi che quelle decisioni anche le decisioni relative a come spendere i fondi strutturali siano decisioni che vanno incontro ai bisogni i cittadini siamo partiti molto dai bisogni in queste discussioni di questi giorni
E pensiamo anche che questo sia il metodo attraverso il quale è possibile attivare con più forza i meccanismi di responsabilità democratica
E poi abbiamo pensato diciamo abbiamo detto continueremo a dire oggi che il metodo deve essere un metodo concertato
Perché solo con il concorso dei soggetti coinvolti è possibile evitare lo scarico delle responsabilità
E possibile accrescere il controllo reciproco fra i soggetti coinvolti perché ciascuno adempia ai patti che ha sottoscritto perché ciascuno compiacque che si è impegnato a compiere
Il percorso che abbiamo avviato in questi giorni è dunque lungo
Ed è anche complesso
Deve portarci al Quadro comunitario di sostegno due mila due mila sei con progetti definiti e condivisi utili rispetto all'esigenza di far fare passi avanti al Paese sostenuti da procedure un problema importante quello delle procedure procedure che debbono essere agili e sicure
Nei primi due giorni di questo convegno si sono ascoltati idea appunto di me come di merito il confronto è stato ampio fra poco ciascuno dei coordinatori delle sessioni delle quali si è articolato in convegno renderà conto a questa assemblea delle conclusioni alle quali si è giunti
Non voglio anticipare nulla
Però devo dire che a me pare che da questi lavori emerge la ricchezza di un Paese che è in grado di progettare il proprio futuro
E capace di individuare vie per porre il settore pubblico al servizio dei cittadini
E sa coinvolgere gli interessi privati nel perseguimento di fini di benessere collettivo
Che vuole articolarsi in istituzioni forze sociali società civili società civile tutte vitali e dinamiche che vuole spostare in avanti la frontiera dello sviluppo
Né i passi successivi occorrerà verificare
Quanto i cento fiori di cui oggi abbiamo discusso sono in grado di comporre un giardino
Quanti fiori ancora mancano eventualmente perché il giardino si componga e quali invece era invece occorrerà per il momento accantonare
Anche in questa fase del processo bisognerà seguire il metodo che ci siamo dati decentramento e concertazione
Tuttavia bisogna dire visto che il percorso appena cominciamo è un percorso lungo che ci porta al Quadro comunitario di sostegno Permira due mila e sei
E gli effetti di questo nostro incontro non per verificarle non dovremo aspettare il due mila nel due mila sei fin da subito alcune indicazioni riemerse possono trovare attuazione
Addirittura alcune stanno già trovando attuazione
Nel modo nel quale il Paese sta conducendo la trattativa facendo due mila
Nel mondo del quale stiamo utilizzando i diversi strumenti della contrattazione negoziata nel mondo nel quale stiamo decidendo quali opere infrastrutturali tra le tante incompiuto perché se tali decidiamo di completare è stato detto commentando i nostri lavori che non si non si è parlato abbastanza di mercato
Nessuno credo che come me sensibile a una critica di questo genere
Ma mi pare che abbiamo fatto e stiamo facendo ne sentiremo traccia nelle relazioni uno sforzo ulteriore stiamo cercando di introdurre elementi di mercato cioè di competizione all'interno nella pubblica amministrazione
Di preparazione di questi di questo incontro
Delle visite che abbiamo fatto nelle discussioni che abbiamo fatto in varie parti d'Italia
In particolare
Le persone del dipartimento per la politica risoluta di coesione
Hanno svolto un ruolo importante di sostegno alle iniziative di sostegno rispetto a questo questo convegno
Molti di voi hanno avuto l'impressione che si stesse realizzando nelle istituzioni delle forze sociali nella società civile un risveglio di attenzione rispetto alle esigenze della crescita e dello sviluppo non è un'attenzione che c'è solo nella politica c'è anche nella società
Ci pare che si stia creando una rinnovata fiducia nella capacità delle istituzioni di giocare un ruolo positivo
Non in competizione ma in collaborazione con le forze autonome della società e del mercato
Nel primo giorno quando abbiamo inaugurato questo convegno il ministro Bassolino ha insistito molto sull'aspetto legato alla necessità di creare un clima di fiducia riguardo alle prospettive di sviluppo del Mezzogiorno è un problema importante di fronte a noi
Il problema è come fare
Io credo che vada sviluppata l'intuizione che già presentato in questo nel primo giorno di questo nostro convegno il ministro Ciampi il parallelo con l'Euro voi abbiamo abbiate una severa politica di risanamento questo accresciuto la fiducia dei mercati ciò ha fatto cadere i tassi di interesse questo accresce accelerato il percorso del risanamento noi dobbiamo mettere in piedi stiamo provando a mettere in piedi una cosa simile
Ed il legame non è forzato perché una seria politica di sviluppo seria basata su progetti serie credibili realizzabili
Una seria politica di utilizzazione di fondi strutturali accresce la fiducia nelle possibilità di sviluppo del nostro Paese in particolare nelle aree più svantaggiate del nostro Paese
Ma cosa vuol dire accrescere questa fiducia vuol dire accrescere il profitto che gli intenditori si apprendono agli sia perché nuova gli investimenti in quest'area vuol dire diminuire il rischio associato ad investimenti nel Mezzogiorno e nelle aree depresse
Ma se noi accresciamo il rendimento atteso al netto del rischio stiamo crescendo gli investimenti prestare ancora stiamo rafforzando le politiche di sviluppo
Quanto abbiamo fin qui ascoltato in questi due giorni e quanto ascolteremo fra popoli opera così a testimonianza di questo clima
Sta ciascuno dei partecipanti a questo incontro quasi che tante energie non vadano sprecate
Io vi ringrazio la darei la parola al sindaco Bianco per un cenno di saluto e poi lo se proseguiremo con la rassegna con la presentazione da parte dei coordinatori delle azioni parallele
Delle conclusioni alle quali si è giunti ciascuna sessione e poi avremmo l'intervento del presidente D'Alema do la parola al sindaco abbia grazie naturalmente sarò come naturale brevissimo tanto che mi consenta il rettore desidero portare contestualmente il saluto della città e quello della università di cui siamo ospiti voglio soltanto sottolineare che vi è uno splendido straordinario rapporto qui a Catania
Fra il comune la Provincia la regione siciliana e l'Università agli studi ed è uno dei fattori di successo cui stiamo cercando di lavorare questo straordinario legame tra diciamo la città del sapere ed opportunità anche economiche presidente grazie di cuore di essere qui a Catania per questo importante seminario grazie al ministro Ciampi che è tornato a Catania dopo avere svolto la relazione introduttiva al ministro letta che è presente alle altre autorità naturalmente saluto il nuovo presidente della regione
E siciliani
Siamo qui nel centro della città perché il convegno si è svolto in realtà alla in un albergo della periferia di Catania anzi esattamente nel comune di Aci Castello abbiamo voluto che il momento conclusivo fosse in questo luogo che è un po'il simbolo
Di un certo modo di essere del Sud qui siamo nella Sala del Refettorio Grande del Monastero dei Benedettini che è stato per molti anni uno dei luoghi fondamentali della città non solo dal punto di vista religioso ma soprattutto dal punto di vista economico e in qualche misura civile
Una larga parte dell'Illuminismo
Catanesi siciliano aveva sede in qualche misura in questo stesso identico monastero
E allora lavori nel desiderio di legare
Un momento importante per la vita del paese a uno dei luoghi in questo Sud che ha grandi tradizioni grandi di in Italia e Spagna e che comincia a guardare
Insieme con la giusta preoccupazione anche con un po'di cauto ma sereno ottimismo
Che comincia ad avere fiducia nelle risorse che sa liberare per noi è un momento di grande importanza e vorremmo legale io non vorrei usare una parola eccessiva untore linfatico ma abbiamo tutti la percezione che in questo cantiere come l'ha definito il ministro Ciampi che si è aperto presidente D'Alema in questi giorni a a Catania e che riguarda un periodo lungo e importante per lo sviluppo del Sud ci siano veramente tutti gli elementi di una grande opportunità l'opportunità che abbiamo di utilizzare pienamente le risorse comunitarie ma di utilizzarle per segnare un momento di cambio qualitativo dello sviluppo del Sud
Si è fatto un sereno lavoro ci sono ancora molti nodi da sciogliere ma noi vorremmo di dargli atto consentimi parlerei anche a nome delle autonomie locali di un grande elemento di novità che è stato introdotto qui sia in termini metodologici sia in termini di contenuti metodologiche si fa strada si fa strada la via della concertazione e la via della selezione della scelta delle priorità dal punto di vista del contenuto si fa l'idea di progetti di sviluppo integrati e non di realizzazione di singole opere al di fuori di questo
C'è un elemento che ci dà in particolare fiducia
L'elemento che ci dà fiducia e di avere visto che il Presidente del Consiglio si sta scommettendo personalmente su questo progetto di sviluppo del Sud verso il quale ha sempre manifestato già da prima della sua assunzione di responsabilità come capo del governo una particolare sensibilissima attenzione Caro Presidente io vorrei sottolineare un altro elemento positivo che ci fa molto cuore no e abbiamo visto che nella squadra di governo
C'è il più giovane tra i tuoi ministri che il ministro del tesoro del bilancio il quale sta scuotendo personalmente con la stessa identica entusiasmo con cui si è scommesso sull'altra grande partita quella delle euro ha già segnato un gol decisivo per la Squadra Italia da Catania noi aspiriamo specie che posso segnare un altro gol decisivo dopo avere portato l'Italia in Europa insieme naturalmente a molti altri voglio ricordare evidentemente il Presidente del Consiglio Prodi posso segnare il gol di portare anche il sud d Italia nell'Europa siamo convinti che ce la possiamo fare buon lavoro
Ringrazio il sindaco Enzo Bianco ora procediamo quindi col resoconto del conclusioni alle quali si è giunti nelle varie sessioni parallele rispetto al programma che gli era stato consegnato c'è un qualche piccolo cambiamento nell'ordine cominciamo
Dal professor Siniscalco che riferisce su valorizzazione delle risorse naturali ambientali nel Mezzogiorno ricordo a tutti gli intervenuti che i tempi sono abbastanza stretti quindi mi toccherà essere severo
Grazie
Infinite
Si ferma sulla
Ma non ho bisogno del delle slide per ringraziare
Prima di tutto la città di Catania devo dire a nome di tutti i coordinatori di tutti i partecipanti per un'ospitalità che è stata davvero squisita che si è protratta per tutti e tre i giorni la nostra permanenza
E poi per ringraziare tesoro che organizzato questo decreto fatto un evento fortemente il rituale per molti aspetti fortemente informale e questo è stato un secondo vantaggio e enormemente inteso io personalmente ho imparato moltissimo da queste sessioni e credo che lo stesso sia venuta di tutte le altre
Un ringraziamento ancor più particolare da parte dei partecipanti alla sessione che io presento che quella sull'ambiente
Prevedete da tempo immemorabile si parla d'ambiente un tema di quelli più caldi nel dibattito ma il discorso sull'ambiente che sempre
Erroneamente un po'separato un po'avulso dalla politica economica generale mentre lo sviluppo sostenibile la questione ambientale deve essere parte
Io seguo queste cose dalla conferenza di Rio de Janeiro sull'ambiente al novantadue questa è la prima occasione in cui partecipo
In cui la questione ambientale integrata a questo livello nel dibattito e nell'azione di governo e questa credetemi non è un'innovazione da poco proprio per il benessere collettivo
La nostra sessione come dicevo è stata molto intensa perché come sapete il tema ambientale anche piuttosto conflittuale nel dibattito ma per uno di quei miracoli che succedono raramente
è riuscita a produrre un testo in qualche modo concordato quindi io dirò non parola per parola ovviamente ma nella sua stesura generale io dirò delle cose che rappresentano in qualche modo il punto di convergenza di posizioni forze e interessi anche molto diverse
Il documento comincia ovviamente non lo leggo limito semplicemente a seguirlo
Partendo dall'approccio dal punto di vista che il Tesoro ci raccomanda che non è di considerare le la questione ambientale come investimento come somma di investimenti ma di considerare capitale naturale come insieme di servizi per il benessere collettivo per i servizi che da capitale naturale infatti serve almeno tre cose serve è una sorta di sistema integrato di risorse che sostiene la produzione pensate al turismo pensata l'agricoltura pensate all'Energia e così via
è un insieme di risorse che serve come ricettacolo di emissioni reflui rifiuti che sarebbe impossibile se non altro per le liti tra termodinamica azzerare
E infine è un essenziale sostegno alla vita umana e alla vita biologica la biodiversità e al nostro stesso benessere
Dov'è il problema però è che questi tre usi sono in confini competizione tra loro
E l'ottica dello sviluppo sostenibile mira proprio a tenerli assieme e a mettere assieme questi diversi pezzi in un insieme armonioso ma soprattutto sostenibile nel tempo
Allora la politica di sviluppo sostenibile che quella che mira a soddisfare il bisogno della generazione attuale senza pregiudicare quello delle generazioni future quindi consegnando le generazioni future possibilità di sviluppo maggiori o almeno invariate esattamente questo ricordando naturalmente che in aree altamente antropizzate come l'Italia che non è ovviamente Mato Grosso il problema non è quello di lasciare in toccate le risorse naturali ma è anzi quello di valorizzarle coltivarle investirci sopra esattamente come abbiamo fatto
In secoli di investimento di manutenzione e di valuta e di valorizzazione della risorsa pensate
Al fatto che i sistemi ecologici complessi come la laguna di Venezia sono dei sistemi altamente artificiali realtà pensate al terreno fertile che richiede secoli di lavoro per diventare quello che è
Ricordando come dicevo che l'ambiente non si tutela senz'altro o principalmente con interventi diretti all'ambiente quelli che vengono alla fine del problema come le bonifiche i filtri questo genere di cose endo Spike come dicono gli economisti
Ma sì tutte le ex ante integrando la dimensione ambientale dentro
Tutta la politica economica e tutta la politica sociale allora i contributi della nostra sessione si sono concentrati esattamente su questa classe di Terni
Non ve li leggo perché sarebbe un'elencazione noiosa abbiamo parlato ovviamente di tanti temi connessi al suolo di tanti temi connessi al mare i tanti temi connessi
Alle acque alle acque dolci ci siamo soffermati su problemi di salute si sono soffermati su problemi di sicurezza
Ci siamo soffermati su problemi appunto sui nessi tra ambiente produzione di ricchezza e abbiamo molto come vedrete enfatizzato il problema dell'ambiente come occasione
Per indirizzare le risorse imprenditoriali in particolare di questa però partendo a tutto questo elenco che ripeto non faccio ormai nel testo scritto il primo grande risultante primo risultato della nostra sessione è stato quello di individuare tre grandi gruppi di questioni lotte grandi linee di intervento coordinate e integrate intorno alle quale concentrare gli sforzi sia dei fondi strutturali che della programmazione
Di più lungo periodo
Allora il primo insieme riguarda il ciclo dell'acqua l'agricoltura le foreste e il dissesto idrogeologico
Nel testo vedrete che sono in realtà quattro dimensione dello stesso problema che se affrontassimo ciascuna di queste in modo separato non arriveremmo da nessuna parte
Secondo insieme riguarda mare coste paesaggio e isole minori di nuovo qui vi è che c'era il tema del turismo che tanto per dire rappresenta l'otto per cento dell'export nazionale quindi non stiam parlando di industrie sorto cose di poco conto
Il terzo insieme più problematico riguarda la l'insieme appunto rifiuti disinquinamento recupero e gestione dei siti industriali e riqualificazione delle aree urbane quindi punti di pressione e di criticità
Questi tre insieme come dicevo non ci riguardano solo per la loro dimensione ambientale ma ci riguardano innanzitutto per le rilevanti opportunità di sviluppo e per il rilancio delle regioni meridionali
E ci riguardano anche sul piano della sicurezza devo dire che io sto rimasto anche piuttosto inquieto per una relazione del ministero degli Interni che ce sta che è allegata agli atti che tanto per dire tra le varie cose ci segnala che il business illegale dei rifiuti ormai quantitativamente più grande del business della droga del business delle armi quindi è evidente che qui dentro ci sono grossi problemi anche di sicurezza creando considerato inoltre che problemi economici sarebbe ingenuo è sbagliata soprattutto non considera piccola parentesi da economista fatevela passare quando un business così grande ci segnala in senso buono le dimensioni di un mercato potenziale quindi voglio dire da una parte consente una dimensione da criminalità dall'altra parte se su di un mercato potenziale che va regolarizzato
E sfruttato su ciascuno di questi temi
Non posso entrare in particolare ma il nostro gruppo ha identificato un complesso di proposte di priorità identificando delle idee programma
Molto particolari o anche dettagliati tanto per dire sull'acqua abbiamo parlato di tariffe abbiamo fratto il ciclo integrato ne ho proprio fatto delle priorità puntuale che consegno ovviamente agli atti
E su cui non posso entrare adesso quello che invece ci ha molto colpito è stato che da parte di tutti i soggetti delle organizzazioni ambientaliste l'amministrazione centrale lo Stato
C'è stata una convergenza assoluta nell'identificare alcuni problemi di fondo che accomunano tutte queste questioni da parte di tutti gli interventi di persone che magari non si erano mai incontrate né per primo si è stigmatizzata devo dire un'assenza di strategia di lungo periodo mettere a posto un fiume metterà prestata al bacino del Po all'alluvione in Piemonte che era costata un punto di pile intermedi ripristino è un'opera che chiede trent'anni l'opera richiede integrazione perché non può rifare gli alberi a monte per aver la pianta piena Valle senza considerare l'insieme integrato e così via
Ora questa assenza pare purtroppo un elemento costante così come varietà stigmatizzare l'assenza fino adesso di integrazione tra diversi strumenti in uno stesso ambito territoriale
Come mai questa storia e perché operò ottica di breve periodo un po'per un gioco di interessi per tanti motivi su cui poi non abbiamo discusso Pica più che tanto
Ma i nostri investimenti in campo ambientale sono stati figli dei finanziamenti padovano che c'era un finanziamento si faceva l'investimento e non il contrario
Secondo la logica corretta per cui dovreste era la strategia poi pensano l'investimento e infine ottenere il finanziamento è questa logica capovolta
Ha fatto sì che il lungo periodo fosse una somma di decisioni di Brera che non avevano coerenza è stato un brutto lungo periodo come si vede dal fatto poiché la fragilità del nostro territorio elevatissima che la qualità dell'ambiente degrada e soprattutto Piccolo particolare ma che deve preoccupare molto gli amici del Tesoro il fatto che non siamo neanche riusciti a spendere i fondi comunitari i quali pur con tutta la loro burocrazia alle volte per noi incomprensibile impongono un certo tipo di razionalità che noi non siamo riusciti invece a mettere in piedi in tutti questi anni
Altro punto che è emerso fortissimo nel dibattito degli abbiamo dunque riservato un capitolo assente
E quello che la concertazione
La concertazione è un metodo di governo e non un fine questo lo sappiamo tutti non è che si concerta tra il piacere di vedersi però in questo campo sicuramente essenziale perché noi abbiamo una molteplicità dei soggetti verticali che in base al principio di sussidiarietà vanno dal comune su su fino alla Commissione europea
E una molteplicità di soggetti orizzontali che sono l'impresa e gli stakeholder ambientali la comunità i cittadini e così via che devono essere messi d'accordo
Allora è importante a mio parere che dalla nostra sessione sia uscito un documento unitario fatta da sindacati alcuni ministeri alcuni gruppi ambientalisti che dettaglia i modi di questa concertazione in campo ambientale
La concertazione più complessa delle altre sia per i problemi di rappresentanza lo si capisce bene chi si siede che rappresenta la Opel su questi problemi di difficoltà sia per appunto
Problemi di coordinamento in una materia dove poi non ci sono i prezzi o dove i prezzi non indicano tutto quello che dovrebbero indica è importante anche perché questa concertazione corrisponde non al modello minimale imposto dalla normativa comunitaria ma un modello massimale che ci permetta di fare le cose a mio parere molto meglio anche perché il vecchio metodo top-down alla francese no anche il Governo centrale di siti localizzò di una centrale o piuttosto metro l'abbiamo un po'più alla buona che abbiamo seguito noi in Italia non c'ha portato lontano e quindi diciamo che questo metodo mi sembra particolarmente promettente anche perché si innesta ormai sul bordo di fare istituto dico di costituzione materiale non formale l'Inter nel nostro Paese che funziona molto bene
Sì me questi sono i punti forti vi devo dire che personalmente io e tuttavia sessione siamo stati colpiti simili da alcuni punti deboli e punti mancanti della discussione
E le dico uno
Pazzesco del dibattito su sessanta interventi c'era stato uno o due uno e mezzo di imprenditori privati
Chi erano era uno studio professionale di tre dipendenti qui di Catania e nostro campione dell'imprenditoria privata era quella
Lo stesso tipo di a simmetria stava nella composizione della sessione
Allora si può pensare che quest'auto selezione dei partecipanti derivi dal fatto che l'ambiente viene considerato come un tema soft la cosa non molto interessante per gli interessi economici a questo è semplicemente falso
Gli interessi economici sono enormi bisogna cercare questa è la prima delle nostre proposte di provare a mettere assieme ambiente e mercato cioè di dare essendone si sa difendere servizi ambientali
Anche se la tariffa importante e così via ma nel senso di generare incentivi in senso economico e non in senso burocratico gelare il motivazioni profonde per cui gli imprenditori trovino una convenienza pur ripetitore attuali e quelli potenziali trovino una convenienza inserirsi si ex ante che al momento in questo Grande disegno quindi ambiente e mercato per noi è uno dei temi importanti dalla tariffa ai meccanismi di compartecipazione pubblico-privato e così via
Secondo tema molto importante appunto e che non ci pare questa nesso tra progettazione ambientale integrazione ambiente sviluppo economico e imprenditoria innanzitutto imprenditoria locale offra delle norme opportunità in quest'area perché non stiam parlando di cosa esoteriche ma stiamo parlando di turismo stiamo parlando di parchi stiamo parlando di che a loro volta non utilizzano stiam parlando di agricoltura e così e questo appunto per quello che riguarda ambiente e sviluppo arrivo ora dunque le conclusioni che sono mi pare abbastanza dirette da quello che abbiamo detto fino adesso
Primo anche se vi potrà sembrare ad alcuno raccolgono paradossale per l'ambiente servono risorse finanziarie col per tutto ma non solo il problema principale
Per l'ambiente servono regole e servono comportamenti serve formazione ricerca cultura pensate che su mille fenomeni non abbiamo neanche i dati di base cosa che la sistematicamente la commissione stigmatizza Larry mandarci i nostri progetti occorre poi allungare l'orizzonte temporale capisco che i tempi da politica son difficili da coordinare quei tempi invece di questo tipo di decisioni ma tocca fare uno sforzo dunque infine occorre un quadro istituzionale nuovo che stiamo mettendo assieme appunto per far funzionare questa concertazione ma soltanto con questo approccio le cose funzionano
Durante seminari abbiamo chiesto la Commissione europea è cosa ne pensate di tutto questo che stiamo dicendo devo dire che le loro conclusioni convergono esattamente con le nostre i fondi strutturali direttamente destinati all'ambiente anche solo una parte una parte minore del tutto molto piccola peraltro richiedono esattamente questo tipo di quadro di riferimento eccetera
E tutti gli altri interventi settoriali richiedano esattamente la stessa cosa strategia informazione inquadra non sono tecnico perché non conosco bene questa materia ma c'è veramente una convergenza tra l'esigenza del buonsenso da una e quello che la Commissione eccetera
E quindi abbiamo una versione reale del vantaggio di legarsi una mano di cui abbiamo parlato tante volte
Passato non quindi tutto converge ma parole in passato sapete com'è andata sempre così anzi
Devo dire con un cinismo che poi lontano dalla mia sensibilità ma uno dei partecipanti ci ricordava che in Italia spesso c'è stato un unico attimo di programmazione che era momento di erogazione dei soldi
Questo è stato anche usato per spiegare la strana composizione della nostra sezione perché l'imprenditore privato era state come invitati
Ora io devo dire le cose stanno cambiando devono cambiare continuano a cambiare se non cambiano e continueremo avere programmazione sola corretta del quattrino devo dire che faremo spesa pubblica magari anche qualche effetto moltiplicativo ma senz'altro non faremo sviluppo grazie volta
Ringraziamo che il professor Siniscalco anche perché è stato nei tempi previsti al minuto
Uno dei motivi per cui noi siamo qui e proprio a rovesciare l'ottica secondo la quale si passava dal finanziamento all'investimento
Al bisogno ma dobbiamo partire dai bisogni può individuare i gli investimenti e poi i finanziamenti necessari se ci sono finanziamenti necessari pubblici perché quell'investimento si faccia
Diamo la parola ora al professor Brunetta che riferisce su valorizzazione delle risorse umane e culturali e storiche nel Mezzogiorno
Risulta
Dove il
Sentenza
Sicuramente
La premiazione
Da
Da rotondo e certamente
Tra
Furono romanesco pubblica
Comprare
Azioni riferito può non
Accontentare proprio il a partire ovviamente sottoscritto
Insomma
Dice replica Russia
Una sola è stato
Di una nuova notevoli
Interrogano undici
Zero
Furono
Magari
A
Seguito
Il lo in
Culturale
Ha mai come ma esaminare solo sistema
Allora
Riproporre
Sarà
Da produrre incisivo rifiutano la eseguiti se il Presidente è stata però
Magari serio preoccupata soprattutto
Di possibili confusioni nell'accesso ai fondi comunitari a noi ovviamente dimostrare il contrario
Ma il dibattito anche chiesto su questo punto ha potuto mettere chiaramente in luce che il Comune minimo denominatore tra politiche delle risorse umane e politiche ripieni culturali deve comunque essere lo sviluppo ossia di avere particolare attenzione alla redditività della spesa riconoscere la centralità dei problemi di profittabilità ritorno in termini economici
Gestione significa infatti due cose primo
Che le infrastrutture culturali non implicano soltanto investimenti di tipo edilizio
Ma anche investimenti sul capitale umano e sulle strutture organizzative secondo e ai fini della programmazione è rilevante assoggettare i progetti nel settore culturale a vere e proprie analisi finanziaria basta con i sogni basta con si potrebbe fare
Risorse a quella dei beni culturali dunque identitaria
Che può consentire non solo la riappropriazione del nostro passato collettivo ma anche se ben interpretata l'attivazione economica di interi territori
La grande questione che si pone però a questo proposito è quella di trovare il giusto equilibrio tra tutela e preservazione da un lato e redditività diretta e differita dall'altro
Decisivo in tutti gli esempi presentati è stato il coinvolgimento del sistema dell'impresa lo locali come dei veri e propri protagonisti catalizzatori dei progetti e della loro gestione ritornando all'altro tema
Quali corrette strategie di investimento e valorizzazione in capitale umano
è stata riconosciuta unanimemente la necessità di una sincronia di interventi lungo tutto il ciclo di vita dell'individuo dalla scuola dell'obbligo alla formazione al post obbligo alla qualificazione universitarie di eccellenza
Da qui un approccio che deve riguardare l'insieme degli Stati e l'insieme e soprattutto delle transizioni
Cioè di come si passa o non si passa o si passa male da uno stato all'altro come si passa dalla scuola la formazione come si passa dalla formazione al lavoro come si passa dal lavoro purtroppo hanno un lavoro e agli ammortizzatori sociali come si esce dalla vita attiva individuando di volta in volta gli squilibri i blocchi le necessità di nuove regolazioni e di nuovi interventi seguendo il criterio punto del ciclo di vita che anche dal punto di vista organizzativo
Sì c'è stato utile per organizzare il caos creativo della della sessione e ordinando un po'i molti stimoli provenienti dal dibattito centralità è stata assegnata alla lotta all'evasione dall'obbligo scolastico e alla dispersione scolastica
Nel post obbligo in quanto questi fenomeni degenerativi sono alla base quasi sempre c'è stato rappresentato più volte non solo della Brianza
Ma anche dell'inquinamento del mercato del lavoro lungo tutto il ciclo di vita cattiva scuola evasione dall'obbligo dispersione significa precarietà nel mercato del lavoro per tutto il ciclo di vita
Contro l'evasione la dispersione scolastica molto alte soprattutto nelle grandi città del sud sono state proposte azioni dirette ad influire sul sistema scolastico
Sull'integrazione purtroppo ancora non realizzata tra sistema scolastico con quello formativo sulla formazione obbligatoria dopo la scuola dell'obbligo recenti impegno del governo
Sulla formazione molto si è detto spesso con toni e accenti disperante
Quella della formazione è stata è stato uno dei grandi fallimenti collettivi nella modernizzazione del nostro paese sistema autoreferenziale tutto centrato sull'offerta senza alcuni contatto con una domanda spesso se non quasi sempre assente o distratta anche il sistema dell'impresa
A grandi colte nel fallimento collettivo nella formazione professionale nel nostro Paese
La formazione deve essere considerata invece una infrastruttura per lo sviluppo e come tale certificata modulata a seconda dei settori e attentamente e concertata tra le parti sociali
Solo coinvolgendo il sistema dell'impresa dei distretti dei tessuti produttivi locali si può invertire l'attuale patologico spreco di denaro pubblico in questo campo e su questa base sperimentare pure questa una delle idee siamo partiti dalle cento idee
Sperimentare pure la mobilità formativa attraversa una sorta di Erasmus formativi di massa
Che portino i giovani del Mezzogiorno a sperimentare a fini formativi diverse realtà produttive e sociali in Italia e fuori Italia
Soltanto saltando all'istruzione superiore all'università e la ricerca se convenuto che occorre aspettare l'attuale circuito perverso del sottosviluppo che seleziona il contrario risorse finanziarie e risorse umane
Facendo fallire ogni tentativo di eccellenza
Occorrono degli sciocchi regolativo così da trarre con porto opportuni differenziati monetari e di incentivazione le risorse migliori una sorta di migrazione al contrario far voi mire tornare al Sud i migliori e per questo pagarle e pagarli bene come si fa nelle università americane non più professori con la valigia
Ma investimenti mirati per fare massa critica in fondo un grande premio Nobel con il suo staff di ricerca costa meno di un qualche utile primo o inutile ancor peggio chilometro di autostrada
Per il mercato del lavoro il tema della strategia prioritaria dell'emersione del sommerso
Da me posto pur se condiviso non ha ricevuto stranamente particolare attenzione dal dibattito tutto centrato invece sull'impianto proposto dall'Unione Europea in tema di piani nazionali del lavoro con le loro implicazioni in termini di convergenza benchmarking appunto a livello europeo
Accanto a questa impostazione però hanno trovato spazio e e si sono espresse posizioni più attente ai localismi dei mercati del lavoro alle diversità settoriali territoriali regolative alla concertazione al federalismo fiscale per l'emersione al federalismo contrattuale
Insomma anche se in maniera limitata regole diverse per realtà diverso
Così come poca attenzione è stata posta alla concertazione per la cosiddetta coesione sociale anche e soprattutto a livello locale
In tema di ammortizzatori sociali lavori socialmente utili previdenza integrativa
Elementi questi soprattutto gli ammortizzatori sociali come dire al di fuori delle Bassanini del decentramento delle Bassanini non si può pensare di regolare localmente il mercato del lavoro prescindendo dai dagli ammortizzatori sociali questo punto centrale
A questo riguardo è stato altresì proposto similmente a quanto previsto dal cosiddetto patto di stabilità interno una strategia di benchmarking di convergenza territoriale per la valorizzazione nella convergenza appunto delle diversità
Strategia questa obbligata in tempi di moneta unica in un'Eurolandia che non è certamente un'area monetaria ottimale
In questo quadro è stato proposto di interpretare tanto la sussidiarietà cosiddetta verticale il decentramento il federalismo amministrativo quanto quella orizzontale dal pubblico al privato al privato sociale volontariato Terzo Settore
Si è discusso infine sul fondamentale ruolo ruolo di catalizzatore trasversale che potrebbe essere rappresentato da una pubblica amministrazione efficiente motivata preparata e soprattutto ben pagata
Esistono buoni progetti è una buona dotazione di risorse per fare questo
Forse questa è la sfida più ardua ma anche quella più in grado di segnare la diversità con il passato dal poter fare normativo al saper fare al saper realizzare quali le considerazioni finali
Per quanto riguarda le luci l'impressione è quella di pubblici amministratori funzionari dirigenti attori sociali estremamente preparati e competenti a navigare nel mare linguistico procedurale della spesa pubblica europea
Ma anche talmente impegnati in questa difficile navigazione e vengo alle ombre
Da dimenticare che il giusto assalto e lo dico con ironia ovviamente i fondi europei non è e non deve essere un gioco fine a se stesso ma uno degli strumenti e forse non quello tra i più importanti per fare sviluppo per fare mercato per fare competizione ecco il mercato la competizione e lo sviluppo in questa nuova programmazione rischiano paradossalmente se male interpretati di essere le vittime designante dovremmo tutti fare in modo che questo non accada grazie
Ringraziamo il professor Brunetta molti di noi si confrontano con difficoltà con le complicazioni linguistico procedurale
Ora la parola al professor Patrizio Bianchi riferisce sull'assessore che si è occupata di collegamenti fisici i materiali del Mezzogiorno con le altre aree
Sì grazie
La nostra sessione una sessione è stata sofferta
Scusa
Da dove è stata sua perché
C'è una mente veramente tante cose che quando dice collegamenti fisici materiali e immateriali nata mette dentro le grandi eventi del Paese
Ma metti dentro anche la quantità di rapporti e di relazioni che non riusciamo a costruire su queste reti
Allora il problema è stato quello di ordinare i lavori
E abbiamo avuto in testa uno schemino molto semplice in cui avevamo da una parte il concetto di locale e d'altra parte di aperto di globale e data al parte di materiale e materiale ad esempio
Alfredo che
Materiale e immateriale allora questo schemino
è uno schemino che per dire dice le strade sono materiale e locale
E poi via via
Fino agli aeroporti che sono materiali e sono anche dall'altra parte però globale
Su questo su questo corridoio possiamo costruire costruiamo ad esempio nuovi collegamenti nuovi strumenti di collegamento abbiamo discusso a lungo del ragionamento su le autostrade del mare
Dall'altra parte abbiamo ragionato anche di grandi opere che si situano in questi corridoi abbiamo ragionato devo dire credetemi non in maniera facile sul ponte sul ponte sullo Stretto
Dall'altra parte però stiamo ragionando anche su tutta l'altre cose fino alle reti di ricerca che come vedete abbiamo messo la sua però attenzione una rete fondamentale sono le associazioni locali che sono rilevanti allora perché diventa interessato un discorso le infrastrutture
Perché io sovrastrutture scusate il gioco di parola strutturano cioè in un qualche modo sono le vertebre di un territorio e sono il modo con cui un territorio ossia attacca all'esterno
Allora se noi affrontiamo il problema dello sviluppo in un modo diverso perché una volta Lord Nolan un mondo chiuso non mondo chiuso lo sviluppo è un problema di riequilibrio nodo aperto no perché uno semplicemente da Bologna può andare in Slovenia può semplicemente uscire dalle scatole precedenti allora se la logica dello sviluppo è quello dell'inserimento cioè nel come sistemi locali si inseriscono in un contesto aperto e competitivo
Le infrastrutture materiale e immateriale diventano rilevanti nella discussione il nostro dibattito perché sono il modo con cui noi inseriamo dei testi il Mezzogiorno in un contesto che però è in forte cambiamento la nostra nella nostra sessione abbiamo discusso molto dei cambiamenti abbiamo discusso molto i cambiamenti abbiamo cominciato a ragionare dal materiale
E siamo a tal globale ma siamo finiti alle reti materiali abbiamo ragionato molto nell'altro verso però in un contesto in cambiamento e allora ad esempio il ministero degli affari esteri ha portato una lunga riflessione su come è cambiato il Mediterraneo
E su come in un qualche modo anche la globalizzazione non ci gioca sempre contro in un mondo chiuso certi come siamo un margine
Però in un mondo che si aprono entrando che cambiano e siamo una una via sia una strada e c'è un dato banale se volete ma poi non così tanto banale lo dimostra nessuno avrebbe scommesso in un grandissimo successo di Gioia Tauro del porto
Gioia Tauro ha successo perché il mondo sta cambiando perché ci sono delle strade nuove e i collegamenti nuovi de questo la grande opportunità da cogliere
L'altro elemento su cui stiamo ragionando e che non solo la geografia cambia ma cambia anche il contesto istituzionale
Cambiano le relazioni istituzionali perché perché quando noi ragioniamo tutti in prese e qui le imprese abbiamo proprio create le grandi imprese a rete fino a poco tempo fa erano teste in pubblica amministrazione
E quindi allora quando si dice il mercato noi stiamo nomina entrando nel mercato stiamo costruendo il mercato che è cosa diversa e cosa molto complicata perché vuol dire che passiamo da una logica di proprietà o in una logica di regole ma anche di regolatori
Ma anche di soggetti diversi che a diverso titolo partecipano alla regolazione
E allora aumenta il numero dei giocatori e nella nostra sessione l'abbiamo visto in maniera erede credetemi a un certo punto caotica
Aumenta il numero di coloro che vogliono essere riconosciuti come i giocatori
Per esempio i sindaci hanno avuto un ruolo fondamentale nella nostra sessione sindaci hanno rivendicato di essere i soggetti essenziali che poi sono il luogo della integrazione integrazione non avviene
Sostenni generici dieci sul territorio
E territorio per fortuna Livio è diversificato
E allora le reti al lavoro
Sono da una parte terminali che si incrociano sul territorio
Data parte servono come collegamento con altri territori
Però sono anche gestiti da soggetti diversi che a diverso titolo stanno costruendo il loro mercato
Su queste vorrei fare soltanto due considerazioni
La prima considerazione è questa
La rete delle strade la rete di formazione e ricerca
Sono reti che hanno coscienza diverso disabituati a ragionare in termini di reti per le strade
Non siamo abituati a ragionare in termini di reti di sicurezza
Ministro degli Interni ha fatto un intervento che stato da tutti molto ha prestato la sicurezza è una rete non c'è un presidio specifico di un posto se poi non c'è un collegamento con tutto il resto d'altra parte non si può appena parla di grandi collegamenti mediterranea verso i Balcani verso il resto del mondo se non sia ben chiaro e questo deve avvenire insicurezza
Però d'altra parte su queste reti da un giallo dorato non siamo all'anno zero cioè questo c'è stato detto tutti anzi abbiamo un problema qua abbiamo costruito di più di quanto noi stessi forse non abbiamo coscienza
Ad esempio la Rete unitaria della pubblica amministrazione oggi è un supporto la cosa che i tecnici chiamano intranet cioè un sistema di collegamento su cui c'è un software talmente massiccio che permette ad altre di inserirsi
è un interamente che permette ai ministeri all'amministrazione locale anche all'impresa di fare cose nuove Ministero della sanità ad esempio ha illustrato un programma di assistenza remota
E non solo tre mitico legare il sistema sanitario paese
Ma tenete anche in qualche modo di migliorare di grande grandemente la qualità del territorio quindi la qualità del territorio come l'esito finale non soltanto le imprese
Non facciamoci prendere poi anche perché poi dimestichezza ma gli economisti dall'idea che l'unico interlocutore sulle imprese
Il territorio si valorizza perché l'insieme di tutte queste reti fanno una struttura civile fanno un territorio in cui la gente tali perché gli piace in stato di e quindi si gioca lui
Non ha come prima opzione me ne vado da un'altra parte il primo elemento dello sviluppo e che io sono convinto che qui è il mio futuro e allora questo un elemento fondamentale però su questo abbiamo fatto un altro ragionamento attenzione e questo vale anche per tutto il discorso riguardante fondi e interventi anche noi abbiamo come ha detto posso Brunetta dovuto fortissima questa considerazione
State attenti
Che noi dobbiamo riprendere come paese e questo credo sia il senso di questa riunione il senso del lungo cammino
Cioè pasta convergenza senso del lungo cammino qui noi facciamo il nostro ordinamento e poi certo abbiamo i fondi partecipiamo al gioco dei fondi facciamo altre cose però attenzione
Le chiavi parole chiave che sono saltate fuori dalla nostra sessione sulle infrastrutture sono le parole interposizione e interoperabilità
Cioè non ha senso più immaginare che nel territorio
Ci siano delle reti non comunicanti
La interconnessione deve diventare l'elemento vincolo principale su cui si investe perché noi rischiamo di aver fatto tanti investimenti che però fa di loro non essendo connesso dal punto di vista fisico e intero operativi dal punto di vista il materiale rischiano poi di viaggiare sostanzialmente sempre prima
Questo problema deve interconnessione della interoperabilità diventa assolutamente essenziale quando piazziamo sul territorio
Diversi modi diversi sistemi di cabotaggio e arrivare ad alta
Però attenzione sedi non arriva l'autostrada
Sedi non arrivano tutti i sistemi telematici di controllo seri non c'è un sistema privato di logistica questa è una grande autostrada che viaggia sostanzialmente a a un decimo è quello che serve
Quindi da una parte ci sono grandi interventi per fare gli Abba
Borgia i grandi notte discorsetto chiarissimo
Ci sono due tre quattro grandi snodi in Italia di cui uno-due nel Mezzogiorno
Non possono essere tutti grandi scopi grandi snodi un nome e sono i grandi centri urbani i grandi centri urbani sono il luogo dell'il radicamento delle difficoltà
Questi server era ampliare il sistema per stare come paese il sistema Europa
Però attenzione ci sono tantissimi micro interventi e su questo tutti hanno insistito micro interventi che sono quella bobina nera che vedete di sono quel l'esplosione vera
Che sono magari un intervento apparentemente marginale e però di vita l'accesso sono il fatto che ad esempio il distretto dell'immobile
Nel Materano è un grandissimo distretto e a dodici chilometri di strada assolutamente inadeguata possiamo costruire l'autostrada del mare ma se poi non facciamo perché settori e questo sindaco e ancora una volta idea di a vere una stessa qualità
Di progettazione a tutti i livelli questo è stato riconosciuto come elemento fondamentale c'è un problema di standard standard di progettazione
E deve esserlo spesso mette questi decidono Italia nel momento in cui a livello locale si decide di partecipare perché poi quando abbiamo parlato con le imprese ed hanno tentato di vedere quale rapporto fra sistema dei collegamenti e sviluppo produttivo
Noi abbiamo ritrovato questo ecco
Imprenditori c'hanno fatto un ragionamento che innanzitutto legato all'accessibilità
Ma nano accessibilità nell'acqua accessibilità la più prossima a casa perché io posso anche avere una grandissima costruzione mai da casa mia e devo uscire
Questo è stato il primo punto il secondo punto è emerso il discorso della tanti sistemi locali che stanno scendendo soggiorno
Però attenzione si sistemi sono sistemi di piccola e media impresa
C'è una nuova industria che deve crescere e deve diventare forte e quella della logistica
La logistica di per sé erano nuove industrie è l'idea che noi riusciamo a razionalizzare influssi comportamenti
Usciamo inventare anche dei nuovi beni ma in tempo reale riusciamo a portarle su un mercato anche lontano
Questa idea della accessibilità alle reti
Non deve essere visto in termini statici io faccio le mie robe e le devo portare attenzione noi dobbiamo essere accessibili avere accesso ma questo serve per fare beni e prodotti nuovi e qui allora tutto l'incrocio il materiale diventa importantissimo
E allora qui diventa importante anche un sistema di logistica
Privato fatto da privati organizzato da privati sviluppato perché questo è un bis spero ma che richiede anche logiche di grande impresa
C'è questo immane settore che è quella dell'intelligenza della gestione delle macchine
La macchina collettiva che un settore in crescita
Però c'è un rischio e qua devo dire è saltato fuori non chiaramente è un rischio che va assolutamente precisato
Noi abbiamo oggi di fronte lo sforzo straordinario
Sulla domanda
Di nuove infrastrutture i nuovi interventi la quantità di sempre gli interventi che riguardano il la pulizia delle coste le acque la gestione di sistemi non guardiamo queste sono e queste cose solo dal punto di vista della domanda cioè tratti d'azione
In un sistema chiuso un forte influsso di domanda aumenti reti ma se invece in un contesto aperto
Se ne faccia una domanda che in realtà erano domande dal punto di vista tecnologico molto sofisticata ci dobbiamo domandare se noi abbiamo imprecise in grado di partecipare a un gioco se ciò Venosta impresa che operano in questi settori sono in grado di cogliere questa come una grande opportunità
Questa idea del de di Rex Linda il il Progetto Mezzogiorno non solo come un'opportunità per infrastrutturare il territorio ma anche un'opportunità per la modernizzazione del sistema produttivo anche per la capacità di intervenire nei nuovi settori che sono comunque quelli dell'ambiente
Quello dei trasporti quello delle energie quella dei servizi ai cittadini questo è un punto su cui credo dobbiamo assolutamente approfondire c'è un aspetto di nuove industrie nuovi servizi su cui un paese come questo deve spostarsi
Non è soltanto sui vecchi sistemi locali su cui si può contare bisogna fare nuova nuovi contesti di produzione e quindi di servizi più immateriali
Dal punto di vista delle riprese e devo dire Bayou avuto il senso di come il Paese è cambiato perché quando andiamo a vedere imitatore da una parte le best dall'altra unico le imprese private
E la parte ragionano private e sotto la Telecom sono l'ENEL sono le ferrovie sono preposte cioè sono impresa che come dicevo all'inizio fino a pochi giorni fa fino a pochi mesi fa erano resti pubblica amministrazione
E che oggi invece si misurano in un contesto di regolazione e quindi la chiarezza delle regole il ruolo dei regolatori diventa assolutamente importante in un contesto come questo
Un problema dal punto di vista l'ora di partecipare qui non in termini residuali ma facendo pienamente frutto delle grandi alleanze che stanno facendo a livello internazionale
Giovandosi della conoscenza del territorio perché la loro presenza sul territorio è stato per anni l'elemento che ha legato
Però attenzione siamo sempre in una logica in cui il mercato è un mercato in cui cruciale il bene pubblico
Quindi non è un mercato in cui tutti vanno da un sindaco e gli offrono quello che hanno finito
Non hanno tutto quello che hanno hanno semplicemente un bene quindi si torna a queste ed è il rapporto mercato bene pubblico non è ovvio
Un rapporto che va regolato e costruito chiudo soltanto una considerazione la nuova programmazione si sta misurando con un fatto nuovo che il risultato decente fatto in passato
Da una parte dei riprese le grandi imprese si totalizzano anche le piccole sgobba Lizzano dall'altra le responsabilità ed esile politiche si territori avvisano
Qui in mezzo c'è la nuova programmazione da una parte se lei barese che necessariamente diventano globali
Ma da parte decisione che diventa territoriale la programmazione non è né sopra né sotto la necessità di indurre tutti a percepire questo incrocio con un fatto di lungo periodo
Il ritorno nella visione lunga io credo sia di grande risultato in questi giorni
Ringraziamo il professor Bianchi ha molti significati nuovi programmazione uno incerto basta emergenza programmazione al contrario di emergenza ora noi passiamo la presentazione dei risultati della sezione relativi al miglioramento della qualità delle città delle istituzioni locali e della vita associata del Mezzogiorno questa sessione l'unica che ha avuto due coordinatori i risultati complessivi saranno presentati da entrambi i coordinatori della sezione cominciamo dal sindaco Agostinacchio
Indicazioni
Rappresenta
Prevista alle centrali di ministro Ciampi
La prima considerazione alla svolta nello sviluppo del Mezzogiorno
Per l'aggiustamento strutturale del Centro-Nord tutti pendano in larga parte dall'attuazione una strategia di medio o lungo termine gli investimenti pubblici capace di garantire le condizioni generali dei servizi essenziali
Combinare capitale e lavoro nuove iniziative
L'altro punto importantissimo che in passato la cattiva qualità dello spendere egli pensa spesso dalla mancata attribuzione di responsabilità
Alle amministrazioni locali alle regioni per la scelta della priorità degli interventi da realizzare
Si tratta dice sostiene il ministro Ciampi di correggere quell'errore prendendo gli organismi di governo locale artefici primi della programmazione degli investimenti sul loro territorio
La quarta sessione
Ha incentrato la sua attenzione innanzitutto sulla città soggetto di sviluppo
E quindi non si è assolutamente allontanata dalle indicazioni di massima contenute nella premessa del ministro
Prendendo atto della importante svolta in sede comunitaria che individua anche le città come soggetti delle azioni di finanziamento ordinario dei fondi strutturali per i programmi due mila due mila sei
Questa nuova condizione
è emerso un po'da tutti gli interventi
Fa emergere la esigenza di costruire risposte adeguate
Alla complessità e alla pervasività dei processi che si sviluppano avvolta anche in modo conflittuale sia all'interno delle città che sempre più stanno assumendo consapevolezza di contesto totalizzante della vita associata anche minime Giorgio
Sia rispetto al territorio cui esse si dà
Trattare delle città
Dunque vuol dire misurarsi con l'insieme dei problemi sociali economici procedurali ambientali infrastrutturali ed istituzionali
E delle relative politiche che il territorio nel suo insieme sprint
Successivamente sul sessione ha trattato la interna interdipendenza e concentrazione con le nuove condizioni per la costruzione di programmi due mila due mila sei
E parlando di interdipendenza
Ha rinviato alla necessità di integrare in verticale l'azione dei diversi soggetti istituzionali
A vario
Titolo coinvolti nei programmi di integrare in orizzontale le diverse azioni di settore
Di integrare comunque sul territorio le molteplici iniziative di livello locale e sovralocale che danno sostanza ai programmi di miglioramento delle qualità delle città delle istituzioni locali e della vita Sciuscià
Abbiamo discusso dell'attivazione di reti di attori pubblici e privati
In definitiva è stata posta è stata rappresentata da più parti la condizione indispensabile per montare programmi interdipendenti
Riferita alla capacità di suscitare dinamiche di interazione tra i diversi soggetti detentori di te di interessi territoriali regioni e comuni
Spunti di riflessione al riguardo
Sono derivati dallo studio del metodo seguito per la interessante iniziative importantissima iniziativa delle cento idee cioè l'acquisizione di schiene che non hanno però avuto il conforto della partecipazione degli enti locali
è apparsa una impostazione di tipo centralista regionale
Che ha
Per certi versi vanificato
Lo sforzo del ministero ma l'entità le integrazioni derivanti dal dibattito evidentemente hanno superato questa questa difficoltà che è stata rilevata da più parti
Abbiamo discusso dello strumento della concertazione
Come metodo per pervenire alla scelta pertanto al servizio delle proposte che meglio rispondono agli obiettivi assunti e dalle condizioni di interdipendenza concentrazione richiesta
Queste le premesse generali ogni al particolare la riorganizzazione dei territori metropolitani
Con particolare attenzione al riscatto delle periferie
Tanto legali quanto abusive
Alla riqualificazione e valorizzazione dei centri storici
La costruzione delle reti di città è stato oggetto di interventi derivanti
E dai settori qualificatissime del mondo universitario
E da altri settori interessati per le funzioni specifiche ricoperte ai vari ai vari livelli
Si è parlato
Con riferimento al coordinamento dell'interdipendenza delle azioni alle azioni immateriali
Per campo della sicurezza del territorio
Dei servizi al cittadino e successivamente
Delle azioni aventi ad oggetto interventi di carattere immediato con riferimento appunto ai tre punti di cui alla premessa del ministro Ciampi
Nella al al lavoro del cento di
In definitiva
La sessione si è soffermato
Sull'esigenza di assicurare la fattibilità tecnica economica e amministrativa quindi indicando i criteri per il perfezionamento innanzi amento delle progettazioni interventi di capitale pubblico
Privato e cofinanziamento delle opere verifiche amministrative procedure ordinarie per l'esecutività
Dei progetti
Elevare la qualità delle prestazioni questo è stato
è stata materia di particolare attenzione dei sindaci insomma le questioni per l'immediato sono state poste
Riguardano le regole procedurali l'attuabilità l'attuabilità di programmi le intese istituzionali di programma
Come strumento delle riforme necessario
In linea con posizioni più volte rappresentate dall'ANCI di cui mi onoro far parte desidero salutare e ringraziare il presidente Bianco
Non aver fatto mancare supporto culturale tecnico tra questi i nostri interventi
è opportuno che qualche riflessione questa anche a titolo personale io debba fare
La programmazione intraprese dal ministero stesso
Della quale evidentemente ripeto sulla quale ripeto gli apprezzamenti positivi estremamente importanti
Con le Cento idee per lo sviluppo basata su un forte coordinamento delle amministrazioni centrali
E di un forte tutoraggio delle attività di programmazione delle regioni il tutto nell'ambito delle intese istituzionali di programma è una occasione da valorizzare come avvio di una nuova metodologia
Essa ha messo comunque irrisolto
Un insufficiente coinvolgimento facevo riferimento all'inizio delle comunità locali proprio nella fase iniziale della programmazione
Tale lacuna dal momento che non possiamo fermarci soltanto alla esposizione o all'analisi della di questi aspetti che potrebbero assumere valenza negativa ma credo che sia necessario in questa sede realizzare delle proposte
Tale lacune comunque colmabile tramite l'ampliamento delle possibilità di coinvolgimento anche con gli strumenti a disposizione
Consentendo in tal modo che risultato rifletta in modo adeguato le esigenze anche le esigenze degli enti locali
Le azioni che potrebbero essere intraprese a tal fine sono
L'apertura immediata del confronto con le regioni al momento della definizione dei piani di sviluppo regionali e non dove
Come accadrà
Descritti messi a disposizione del ministero
L'inserimento nei documenti di programmazione regionale di programmi integrati che Comuni presenteranno per le loro città a modello della esperienza di riqualificazione urbana già sperimentata con Urbani
Urbana non può essere considerato uno strumento superato
Il riconoscimento ai comuni della titolarità degli interventi in tutte le fasi e i contesti decisori corrispondenti alle responsabilità gestionali che i Comuni hanno sono gli stessi interventi
Tutto ciò
E pienamente compatibile con le previsioni del nuovo regolamento dei fondi strutturali
Il cui negoziato in fase avanzata che propone la regionalizzazione della programmazione l'accelerazione dalla fase della programmazione l'individuazione dei soggetti quali comuni
O altri enti indicati per la gestione dei programmi integrati finalizzati allo sviluppo locale la valorizzazione del partenariato tra i diversi livelli di governo e la diffusione dello strumento dei programmi integrati per le questioni urbane come già evidenziato dal forma di Vienna
Tutto ciò inoltre in linea come è stato evidenziato
Con l'attuale programmazione nazionale che ha individuato lo sviluppo delle città per lo sviluppo locale lo sviluppo locale quali assist fiorita
Le risorse per attuare una siffatta programmazione non dovranno necessariamente essere solo quelle comunitarie
Perché la nuova programmazione avviata dal ministero del Tesoro
Prevede l'integrazione dei finanziamenti comunitari con quelli nazionali e regionali e si snoda su un arco temporale sufficientemente ampio
D'altronde i diversi fondi che intervengono a finanziare le diverse azioni promovibile all'interno dei tre obiettivi non ci saranno porzioni di territorio italiano non coperti sono utilizzabili pienamente per le diverse azioni da promuovere
L'importante e incidere nel confronto con le regioni in questa fase preliminare in cui si sviluppano le prenotazioni finanziarie più rilevanti delle amministrazioni centrali
Il ruolo protagonista degli enti locali quindi credo debba emergere perché gli enti locali sono gli enti a cui è del sono demandate il responsabilità responsabilità nei confronti dei cittadini e non soltanto nei confronti dei cittadini per l'attuazione di programmi dai quali può discendere la crescita culturale sociale economica del Mezzogiorno
Il sindaco Agostinacchio richiama con forza un tema che è tipico di questo Paese legato ai rapporti tra citare giorni è stato non è questa la sede non sono io certamente a doverlo risolvere qui voglio dire che ci sono due modi di guardare la cosa uno quello di curdi immaginare questo come un problema del Paese che deve essere risolto Olla come dire riducendo ad uno
I livelli istituzionali e l'altro il considerare questa come dire la forza delle città insieme alla presenza dei tre più forte delle regioni con un elemento di forza di questo Paese che caratterizza la storia la cultura di questo Paese può essere un elemento di vantaggio
Do la parola ora al sindaco De Luca anche lui il coordinatore di questa sessione di lavoro
Io considero decisiva l'affermazione fatta da Ciampi io all'inizio di questo convegno
Obiettivo l'ispirazione di fondo
L'affermazione il consolidamento di una cultura del fare
Questo vuol dire acquisire fino in fondo il vincolo per l'Europa con gli obblighi di disciplina omento del nostro Paese
Sapere che oggi liberiamo del superfluo o saremo costretti a liberarci del necessario
Questo significa messa a fuoco del passaggio cruciale dalle carte alla realtà
Passaggio nel quale c'è tutto
Procedure capacità di spesa qualità progettuale pubblica amministrazione perfino tenacia personale di chi ha responsabilità di un obiettivo cultura del fare come Criterion
Di selezione a tutti i livelli dei comportamenti pubblici e privati e di selezione dei gruppi dirigenti in base alla capacità di passare dalle cose dette alle cose fatte
Cultura del fare infine come acquisizione di un linguaggio di verità
Il Sud è oggi tante cose il suddetto ante esperienze dinamiche delle città Catania fra queste
Il sud un insieme di drammi sociali veri ma io credo che nel momento in cui parliamo di sviluppo e di rilancio per lo sviluppo
Dobbiamo avere il coraggio di dire che dietro i drammi sociali veri non si può più nascondere
Nessun falso disoccupato nessun parassitismo nessuna propensione al non fare
E che la chiave di volta del sud non è solo lo aiuto dello Stato ma la capacità di rimboccarsi le maniche senza nessuno alibi
Questa mi pare la pre condizione psicologica per impostare il nostro capo
Nel merito
Si è rilevato nel nostro lavoro di questi due giorni che la qualità urbana dal punto di vista dell'ambiente
Della qualità dei servizi della pubblica amministrazione della umanizzazione della vita delle realtà urbane
E in tante circostanze più importante della quantità degli incentivi economici che vengono offerti alle forze imprenditoriali
Un investimento imprenditoriale serio e prima di tutto un progetto di vita dell'imprenditore della sua famiglia di un gruppo dirigente e dunque
In tante realtà la qualità della vita urbana e del territorio e più importante al decollo di sistemi economici locali degli stessi incentivi materiale
Nel merito dei temi e degli obiettivi di cui abbiamo discusso io mi limito ad elencare i titoli di alcune delle questioni che a me sembrano più rilevante
Sia giudicata importante per la qualità della vita urbana da
Intervenire nella costruzione in primo luogo di beni martedì immateriali
Umanizzazione della vita delle città delle aree urbane con l'obiettivo di medio periodo di realizzare obiettivi minimi standard minimi di civiltà sul piano dei servizi sociali sociosanitari di assistenza fasce deboli ma anche su altri settori di organizzazione della vita culturale dei contenitori teatrali cinema sport
Settori lei quali ovviamente si gioca la qualità del vivere urbani
L'obiettivo di una dotazione di uno standard minimo di civiltà per ogni area urbana rilevante
Può essere acquisito con un censimento aggiornato delle dotazioni di servizi e di strutture di cui dispone ogni singolare urbane
Secondo si è sollevato con forza il tema della sicurezza delle aree urbane come precondizione civile allo sviluppo
Vi sono tante aree del Mezzogiorno che sono in bilico
Che richiedono oggi degli Investimenti di sicurezza se vogliamo evitare che precipiti Ino nelle condizioni delle aree ad emergenza criminale consolidate
Si ritiene dunque necessario che vi siano investimenti nelle tecnologie nelle strutture per le forze dell'ordine nell'adeguamento degli organici
Un investimento limitato oggi in tante aree in bilico pur risparmiarci domani investimenti più massicci e in questo caso probabilmente inutili
Problema della sicurezza anche come necessità di dotazione di un sistema di protezione civile efficace ed efficiente un tema intrecciato ovviamente con gli interventi sull'assetto del territorio ma è vitale dotarsi di un sistema di protezione civile degno di un Paese avanzato
Terzo necessita di dotazione di sistemi informatici locali come anche questo precondizione a una modernizzazione i processi di sviluppo è un tema che si lega all'adeguamento degli apparati tecnici della pubblica amministrazione e dei comuni in particolare
Per consentire loro attività serie per la definizione di bandi e di progettazione
Quarto il nodo pubblico-privato
La necessità di realizzare norme che consentano una dinamica dazione di settori imprenditoriali di forze private di capitali privati attraverso norme chiare oggi non sufficiente
Il problema che si pone a mio parere a questo punto è questo
Di fronte a un rilancio di una nuova programmazione qual è la connessione fra una progettualità seria
Una programmazione concertata raccordata con l'Europa è collocata in contesti regionali
Qual è il rapporto fra questo e l'ordinario
E cioè la vita concreta che si svolge oggi attorno a noi e attorno agli amministratori che ovviamente non possono avere i voti di iniziativa questo è un tema cruciale
Perché la migliore progettualità può affondare nella palude burocratica di questo Paese
Da questo punto di vista si pongono questioni ineludibili
Un rinnovamento delle leggi sull'urbanistica l'Italia muore di urbanistica di carta
Tempi biblici per i piani regolatori che finiscono per non controllare in nulla del territorio necessità di norme di urbanistica contrattata e di semplificazione delle procedure
Una semplificazione delle norme per i lavori pubblici si propone l'abolizione dell'articolo dieci dell'ultima Merloni
Che ha portato a delle acquisizioni significative mai introdotto questa norma per l'aggiudicazione delle gare che è francamente cervellotica
Affrontare il problema del demanio
Non sarà possibile realizzare in tempi congrui nessun porto turistico o Piano Territoriale costiero se non sciogliamo il nodo del demanio
E il trasferimento delle competenze dal gennaio di quest'anno alle regioni dallo Stato
Non semplifica ma per qualche verso complica i nostri problemi
Quarto Poteri delle Soprintendenze
Ruolo dei consorzi aree di sviluppo industriali decisivi in tante realtà meridionali per dare una sponda efficace ai processi di insediamento industriale
Infine nel capitolo dell'ordinario i problemi dei controlli
Dell'eccesso di controlli che rimane irrisolto così come rimane irrisolto il problema su cui da sempre il sistema delle Autonomie insiste
Di cancellare la figura di reato dell'abuso in atto d'ufficio
Formalmente è superata dal Parlamento ma che nella sostanza e rientrata dalla finestra
La moltiplicazione dei sistemi di controllo non garantisce la trasparenza esattamente il contrario la moltiplicazione dei livelli di controllo favorisce lei nicchie di corruzione
Allora rispetto a questo tema ovviamente non potendo attendere diciamo il completamento delle riforme dell'ordinario noi riteniamo che sia utile un uso generalizzato o esteso
Dell'accordo di programma che ci pare lo strumento amministrativo che si è rivelato più adeguato
Salvo eccezioni nella realtà italiana ci pare questo l'anello di congiunzione fra programmazione nazionale comunitaria e decisioni locali inattesa che
I processi di riforma legislativa e amministrativa nel Paese si completi
Infine una considerazione conclusiva io credo che tutti quanti noi
Ci siamo rapportati a questo convegno con qualche dubbio
Tutta la nostra esperienza quotidiana ci spingerebbe
Verso una posizione di scetticismo
Voglio dire sinceramente che a me pare in questo caso che
L'ispirazione di fondo data questi lavori
La concretezza degli obiettivi
Perfino l'impegno personale di alcuni funzionari dal ministro al dottore barca ci obbligano per una volta ad avere fiducia in noi stessi e ad avere fiducia nella possibilità di farcela a realizzare un processo di sviluppo serio vi ringrazio
Ringraziamo il sindaco
è lunga anche per questo richiamo alla fiducia importante ora do la parola al professor Viesti che riferisce sulla sezione dedicata allo sviluppo dei sistemi produttivi locali industriali e terziari del Mezzogiorno
Ringrazio in primo luogo tutti i partecipanti alla sessione di lavoro in cui ci sono stati quasi cento interventi in dodici ore di lavoro
Noi il punto di partenza della sessione coordinato che ho coordinato è stato il sud che sta cambiando
Gli ultimi anni ci hanno mostrato un protagonismo notevole politico locale soprattutto da parte dei sindaci una nuova vitalità economica ancora molto insufficiente ma da valorizzare
Lo sviluppo del Sud e e deve essere sempre di più uno sviluppo per sistemi locali
Economia del sud non è e non deve essere diversa da quella del resto dell'Italia e dell'Europa si potrebbe dire un modello Italia per lo sviluppo del Sud
E cioè imprese piccole e grandi ben integrate la valorizzazione dei saperi locali
La capacità di fare coalizione territoriale una forte concorrenza fra l'impresa una competenza del capitale umano come chiave per stare sui mercati internazionali
I sistemi locali manifatturieri al Sud esistono già
Sono pochi vanno estesi ve ne sono più di quelli che appaiono in questo lucido ma rappresentare una buona base di partenza ad essi si affiancano
Sistemi turistici più diffusi e diffusi anche in altre regioni
Infine l'ultimo punto di scenario da qui è partita la discussione sono state le attuali linee di riforma dello Stato i decreti Bassanini col nuovo ruolo delle regioni la riforma Bersani sulla politica industriale
La partenza della programmazione comunitaria non può che essere il funzionamento ordinario della pubblica amministrazione in questo Paese che sta cambiando
Nella sessione si è molto discusso su che cosa sono i sistemi locali su dove sono vi sono evidenti difficoltà di individuazione
Vi sono state esperienze non positive nelle leggi precedenti
C'è un'informazione statistica incompleta
Devono essere valorizzati i sistemi emergenti quelli che si vedono poco ma che rappresentano i sistemi del futuro
Vi sono problemi non semplici tecnici e politici di come aggregare i sistemi locali
A Bergamo i dall'alto attraverso una pianificazione centrale o regionale o aggregarle dal basso attraverso la spontaneità delle forze sul territorio vi sono vantaggi e svantaggi in ognuno di questi due metodi
Una cosa è certa
La regionale per sistemi locali significa ragionare per sistemi locali aperti che intervengono non autoreferenziale
Che guardano a se stessi per guardare al mondo che intorno
Sono decisivi a giudizio di praticamente tutti gli intervenuti nella sessione gli attori dell'intervento qui siamo in una fase di transizione che richiede attenzione a quello che sta succedendo e a quello che può succedere
Vi è una indubbia soggettività locale positiva gli ultimi anni hanno visto un dinamismo che va assolutamente valorizzato ma al tempo stesso Barracco dato con le amministrazioni locali
Infine il punto centrale della nostra discussione come intervenire per lo sviluppo dei sistemi locali
Gli obiettivi dell'intervento sono di due tipi da un lato il sostegno alle imprese anche attraverso incentivi stiamo parlando di interventi di compensazione che consentono alle intese oggi di superare le diseconomie del fare impresa nel Mezzogiorno
Dall'altro lato interventi a sostegno dei territori stiamo parlando di interventi strutturali cioè interventi che cercano di rimuovere le attuali diseconomie del fare impresa nel Mezzogiorno
Entrambi sono necessari in particolare non è possibile fare politiche per le imprese senza fare politiche per i territori
Gli incentivi alle imprese sono un capitolo importante le imprese del Mezzogiorno e dell'intero Paese chiedono uno scenario c'è un punto di riferimento
è una domanda credo pienamente giustificata e il Quadro comunitario di sostegno può essere la grande occasione nel Mezzogiorno nell'intero Paese per fornire agli imprenditori uno scenario di più lungo periodo nel quale pianificare i propri investimenti
Un'altra esigenza pienamente condivisa è quella di avere strumenti semplici e soprattutto strumenti con obiettivi chiari
Porsi degli obiettivi di intervento accoppiati a ciascun obiettivo lo strumento più ottimale
Su un punto è emerso un forte accordo va assolutamente evitata la concorrenza e la proliferazione fra gli strumenti che ha caratterizzato soprattutto la passate fase di programmazione
Vi è stato anche consenso sulla necessità di forte di uniformare gli strumenti comunità degli strumenti nazionali
La nuova programmazione e la programmazione dei dei fondi comunitari sono la stessa cosa se generano un sistema di incentivi di differimento per l'impresa è semplice chiaro e unitario
Grande attenzione va posta nel non produrre nuovi regimi di aiuto che riescono a funzionare effettivamente per le imprese solo dopo lungo
Infine le procedure rappresentano un'altra chiave fondamentale la Commissione europea suggerisce di creare pacchetti agevolativi integrati in ogni caso e necessario porsi dal punto di vista delle riprese
Vedere quanto per loro gli strumenti che si riesce a disegnare sono effettivamente operativi in tempi congrui con la vita azienda
Vi sono naturalmente alcune questioni aperte che la nostra sessione consegno al dibattito
Innanzitutto è il rapporto tra il fondo unico regionale previsto dalla Bassanini Bersani quadri comunitari di sostegno e la necessità che le Regioni riescano a mettere in atto il fondo unico nel mentre o ancor meglio prima che il Quadro comunitario di sostegno funzioni
Un rapporto tra la legge quattrocentottantotto il Quadro comunitario di sostegno da meglio definire e la necessità che più intervenuti hanno sottolineato di uniformare rafforzare uno strumento specificamente Nizza mirato alla micro imprenditorialità l'imprenditorialità artigiane e cioè a quella vitalità del territorio che diventerà d'impresa di più rilevanti dimensioni del domani
Politica per le imprese significa anche azione sul territorio in cui le imprese operano e non soltanto incentivo
Questo significa rendere massima la progettualità della pubblica amministrazione significa anche attenzione per cose semplici come le aree attrezzate e la logistica di cui parlava Bianchi prima un'attenzione centrale sulla legalità organizzata e quindi su un clima di fiducia e di sicurezza per gli imprenditori
Un'attenzione nuova non semplice sui servizi e sull'accesso ai servizi non è necessario portare i servizi in ogni sistema locale e necessario che ogni sistema locale possa accedere ai servizi e questo può richiedere politiche sofisticate per i servizi telematici per i servizi energetici per ok i sistemi locali stessi possano godere dei benefici della nuova regolazione dei servizi del nostro Paese
Infine gli sportelli unici naturalmente
Si è discusso del ruolo del patto di finanza e quindi di come le banche possono essere al tempo stesso sensori territoriali alleati dello sviluppo e quindi avere un ruolo chiave per lo sviluppo dei sistemi la formazione professionale come tutti sappiamo come c'è stato autorevolmente ricordato è uno dei nodi più difficili ma su cui è più indispensabile intervenire con coraggio nel nuovo Quadro comunitario di sostegno nella sessione si è ritenuto essenziale che la formazione professionale sia sempre più esclusivamente legata alla domanda sia al servizio delle imprese ed erano loro assoluta necessità di migliorare il capitale umano
Anche l'innovazione tecnologica e questo ce lo dico ce l'ha ricordato anche chiaramente la Commissione due nel finanziamento delle strutture ma è anche e soprattutto finanziamento dell'interazione tra le strutture del territorio
Riuscire a fare programmi che partano anche qui direttamente dalla domanda di
Come dicevo in precedenza insieme alle politiche per le imprese
Occorrono politiche per i territori complessivamente e cioè politiche come strumenti come i patti territoriali per lo sviluppo locale o come strumenti in generale di concertazione territoriale che creino economie esteri e cioè che intervengano su tutti quei fattori che rendono lo stare insieme delle imprese meridionali sempre più forti tante volte le imprese meridionali singolarmente non sono meno efficienti ma sono molto più isolate delle altre imprese europee politiche di questo tipo significa anche un chiaro indirizzo a valorizzare le ricchezze del territorio i saperi le reti di rappresentanze Casey
Politiche di questo tipo sono difficilissimo
La progettazione deve essere operata con la massima professionalità non bisogna avere fretta e non bisogna dare fretta questi strumenti
Perché questi strumenti se funzionano bene funzionano con il tempo attraverso un'attività di animazione che non è solo forma ma deve essere sostanza e attraverso una concertazione delle forze locale che anche qui non deve essere semplicemente una firma ma deve essere reale convinzione di quello che ognuno può fare per lo sviluppo locale
Qui c'è molto l'esperienza del passato anche con i forti miglioramenti degli ultimi mesi ci dicono comunque che non bisogna mai smettere di darsi come obiettivo il miglioramento delle procedure imparare dall'esperienza
Vi sono questioni aperte non semplici su queste politiche come legare la finanza e quindi di incentivi alle imprese ai patti territoriali e soprattutto la grande questione di come legare la programmazione regionale allo sviluppo locale
Da questo punto di vista sono immerse idee molto diverse ma una convinzione comune e cioè che non è la definizione formale di competenza a quelle che risolve in assenza di un dialogo sincero e sinceramente interessato fra le regioni e il territorio
Vi è poi una questione di chi fa gli interventi
Dire possibile ha detto adottabilità di modelli tipo sovvenzioni procura globali o del ruolo per i soggetti gestori
Il partenariato nord-sud è una chance importante per lo sviluppo dei territori
Il Mactan territoriale del per i sistemi locali del Mezzogiorno così diversi tra loro
Deve potere deve poter attrarre prese capitali imprenditori non locali qualsiasi contrapposizione tra locale non locale non appare utile
Anche perché interventi dall'esterno possono ben integrarsi con sistemi locali di supporto
Il mio rapporto sui lavori della nostra sessione si chiede si chiude con tre domande su che succede dopo Catania e cioè su come passare dalle attuali idee verso una nuova politica
Per i sistemi locali tre indicazioni forti e vengono emergono dai lavori la prima e per il dialogo
Dialogo verticale di cui il nostro Paese può trarre da cui il nostro Paese può trarre vantaggio questo dialogo significa innanzitutto dialogo fra amministrazioni centrali e regioni
In questo senso le intese istituzionali di programma possono ben preparare il Quadro comunitario di sostegno sia come contenuti ma anche sia come metodo di fiducia reciproca tra chi arriva da Roma capace di ascoltare la voce del territorio e chi esprime la voce del territorio capace di ascoltare qualsiasi suggerimento di assistenza tecnica che li posso venire ma dialogo significa anche dialogo nelle regioni è stato più volte sottolineato anche negli interventi di sindaci
Cento idee regionali non significa moltiplicare i Progetti significa un suggerimento per estendere questa grande fase di apertura di idee all'interno delle regioni verso tutti i soggetti locali protagonisti
Il secondo suggerimento sul dopo Catania che è venuto dalla sessione e che non bisogna mai smettere di lavorare sulla crescita dei soggetti locali
Il Quadro comunitario di sostegno questa programmazione la nuova programmazione può essere un'occasione lasciatemelo dire storica per accelerare quella creazione di classe dirigente del Mezzogiorno che da Guido dorso in poi
è mancata come connotato fondamentale dello sviluppo che non può che essere rafforzato
Il Quadro comunitario di sostegno in questo senso può fare molte azioni operative ma può fare un'azione fondamentale nel lungo periodo
E cioè quella di ridare agli uomini e sistemi locali del Mezzogiorno una fiducia in se stessi molto maggiore che si stanno merita infine l'ultima uscita da Catania e naturalmente per così dire la detrazione sull'ordinario non esistono e non possono esistere diversi piani di intervento
Il quadro comunitario deve essere l'occasione per sperimentare e per imparare anche per quanto riguarda gli interventi ordinari
Ce l'ha indicato chiaramente il ministro Ciampi con questa programmazione
Uno slogan può diventare realtà cioè lo slogan che il Mezzogiorno non è la palla al piede del Paese Agazzi una grande occasione per l'intero Paese
In questo senso con quello che si sta facendo su questi strumenti di intervento con questo lavoro tecnico
Questo slogan può diventare realtà sì attraverso il Quadro comunitario di sostegno sapremo definire strumenti procedure semplici metodi chiavi
è una grandissima attenzione per la valutazione credo che questo lavoro potrà fornire all'intero Paese alcuni suggerimenti per funzionare meglio
Grazie
Ringrazio il professor Viesti tra l'altro professor Viesti è l'unico che ha nominato in questa sede il credito io quando vado in giro sento più parlare di banche di credito nel Mezzogiorno di quanto se ne parli qui
Mi chiedo se quelli quell'impegno di costruzione del mercato al quale faceva riferimento il professor Patrizio Bianchi non investa anche nel Mezzogiorno problemi che attengono alla al credito alla finanza
Do la parola ora al professor balzello ma la sessione destinata alla al centro nord all'utilizzazione dei fondi strutturali nel centro nord è stata coordinata dal professor Grilli che dovuto purtroppo partire di urgenza quindi riferisce al suo posto sulla sulla conclusioni di questa di questa sessione professor Manzella grazie grazie grazie
Devo dire che gran parte dell'attenzione dei partecipanti alla settima sezione
Della delle regioni del Centro-Nord
Si è concentrata sugli aspetti pratici
Dell'accesso
Del paese in particolare delle regioni del centro nord ai fondi strutturali comunitari in questo periodo di transizione ed inevitabile incertezza fra un CIPE l'altro in programmazione
Di riforma del sistema dei fondi strutturali
Quindi prima
Di passare a discutere della strategia che allo sviluppo
è stata necessaria dar sfogo a tutte le frustrazioni
Dei partecipanti riguardo a queste incertezze di tipo pratica
Si è discusso a lungo della difficoltà di programmare quando non si conoscono le regole regole che saranno conosciute soltanto
In primavera tra essi anche osservato che questo lasso di tempo da qui alla primavera lascia spazio tuttora
Al nostro governo di ringraziare ulteriormente
Un miglior risultato per gli interessi del Paese
Stato un coro di proteste sulla riduzione drastica
Dell'area
Del nostro Paese che leggibile all'Obiettivo due esempio più clamoroso Pretestato fornito dalla provincia autonoma di Bolzano di Bolzano osserva che nelle vecchie regole
Il novanta per cento dalla loro popolazione
Risiedeva in zone dell'Obiettivo due mentre secondo la proposta del nuovo regolamento solo il dieci per cento saranno del Zone leggibile
Si è discusso dei criteri che sono stati utilizzati o che sono proposti per
Leggibilità
Ai fondi strutturali
Nel quadro obiettivo due
Della definizione di disoccupazione è stato proposto per esempio che per quel che riguarda la situazione italiana il lavoratore che sono
In cassa integrazione straordinaria straordinaria possono essere equiparati
Ai disoccupati francesi tedeschi che ricevono un sussidio di disoccupazione cento la cassa integrazione romano tipicamente italiana esclusivamente Italia
è stato osservato che i dati statistici usati per la definizione delle aree
Per esempio non colgono gli effetti del terremoto che che il terremoto ha avuto sull'Umbria sulle Marche in quanto la disoccupazione
è stato discusso le eccessiva ristrettezza del vincolo che vuol far coincidere lo l'obiettivo due commi le aree del
Del della deroga
Previste dal novantadue C tre e questo tipo di
Di discussione tecnica ha subito una gran parte dell'attenzione
Che si è venuti a parlare
Di un aspetto molto interessante
Nuova del sistema e quello della fondo sociale l'obiettivo tre
E si è anche osservato
In conclusione da parte di uno dei rappresentanti della commissione che era presente nella sessione che in fin dei conti
Dopo tutte queste considerazione quello che conta e di migliorare qualità della programmazione
E di scegliere in maniera logica fra l'approccio orizzontale e verticale alla ai problemi del territorio ed è di creare dei meccanismi che consentono di accelerare il modo in cui i fondi comunitari si spendono perché questa è l'unica maniera di assicurarsene
E con questa nota di sobrietà introdotta da tetti si è finito per passare al di là della discussione sulla dimensione della fetta di torta che spetta alle regioni del Centro-Nord e a parlare anche di più
Di della ricetta in cui si è fatta la torta e magari anche il mini della cena di cui la torta costituisce il deserto
La l'idea più interessante emersa in questo
Nel senso è stata quella che
Le aree depresse
Che spesso nel passato state trattate come aree a parte e separate dal resto del territorio su cui occorre concentrarsi bisogna invece cruciale come parte integrante del territorio il che significa che la strategia sviluppo deve essere una strategia fondata sul territorio e sull'insieme del territorio di cui le aree depresse Fanfani un approccio orizzontale che imposti azione integrate basati sull'analisi dei fabbisogni locali ai cecità di integrare l'azione sviluppo rimodellare obiettivo nella complessiva strategia di programmazione da Regione specifica dei piani regionali nei piani di sviluppo
Si è osservato che
Il nuovo processo di programmazione negoziato in particolare intese istituzionali di programma sono utile strumento per dare unità al processo di programmazione e al diverse interventi
Ed è interessante osservare però e al tempo stesso uno gli strumenti che si è rivelata efficaci
Come strumento di programmazione fra
Quelle patti territoriali è stato visto a volte da un certo numero di rappresentanti delle regioni centro con la minaccia alla
Sovranità della regione in quanto questi strumenti permettono al dito dialogo diretto fra lettore da centrale quella locale a livello comunale
Che porta
Al conclusione che ricetta principale per migliorare i processi programmazione quella di integrare tutti questi processi in una sistema unitario
Per cui se l'azione che sono praticamente interessanti state fatte riguardano per esempio il fatto che il settore agricolo
E forse è stato trascurato
Inter medie imprese
Anche per quel che riguarda l'utilizzo di fondi comunitari dove il vecchio FEOGA che
Offrirà finanziamenti
Il progetto se ho ben
Orientamento è stato sostituito dal nuovo piove offre garanzie è che verso alcuni è visto come un passo indietro
è stato anche osservato che nella programmazione si è grazie per esempio l'importanza delle reti infrastrutturali
Che d'accordo nel nuovo sistema devono essere provviste da società per azioni di orientamento come cioè come lei nelle Ferrovie dello Stato e cioè dimenticando che alcune di queste Retis infrastrutturali hanno un carattere sociale e che non sono finanziariamente viabili per loro conto e che quindi fanno tuttora parte del responsabilità del settore pubblico
E se anche osservato in particolare che in passato
Il settore servizi
Nel suo complesse ai trasporti ai servizi finanziari è stato escluso dal processo di programmazione e che potrebbe essere rivisto
Per riguarda
L'evoluzione della
Sistema comunitario
Penso che sia stata posta su
L'importanza che ha nel nuovo ciclo il
Il fondo sociale
E l'obiettivo tre
Poi ci sono poi si è parlato di procedure
E di come le cose sono cambiate
Ancora una volta importanza programmazione negoziata ma anche quella
Di tutte
Di tutta legislazione che cos'è legge Bassanini che
Portano una una grossa rivoluzione amministrativa particolare la necessità di assicurare
Da valutazioni ex ante nell'Inter in ma che lasciano grosse incertezze
In sicurezza in questo momento di transizione
Ancora volta per quel che riguarda le procedure però riguarda sistema comunitario l'aspetto più interessante forse che è stato sollevato è quello del nuovo sistema di pagamenti che ha due aspetti di nuovo uno il fatto che
Esista una adesso un legame diretto fra
Programmazione e effettivo esborso e due che la controparte di questa medaglia
E che ci sono
E previsti
I disimpegni automatici e quindi costringono la programmazione a prevedere
L'effettiva esecuzione fin dall'inizio e non a preoccuparsene durante l'esecuzione del progetto
Quota tre cose sono state scosse ma son costretto a tagliare per questioni di tempo vorrei soltanto ricordare l'ultima che era più importante forse ed è che il sistema bancario soprattutto nelle regioni più ricche tende ad esser lasciato da parte come osservava il signor sottosegretario nel corso di una programmazione e sistemi si tende a pensarci
All'intervento e si avancarica definanziamento e progetti soltanto all'ultimo momento bisogna cominciare a farlo fin dall'inizio questo non è stato il caso del passato occorre quello sia di qui in avanti grazie
Ringraziamo il professor balzello ora do la parola al dottor Daniele Di Carpegna del direttore del della DG sedici della commissione che ringraziamo particolarmente anche perché sia suo compare un compito particolarmente difficile quello di
Coordinare la sezione che si è occupato di metodi procedure programmi si riferisce ora
Grazie presidente il Gruppo uno come giusto evangelica mentre viene presentato per ultimo
Attualmente più tecnico quello che aveva avuto più adesioni eravamo circa centocinquanta
E come previsivi venga costituito essenzialmente da addetti ai lavori ma è anche c'è anche una forte presenza di partner socio economici il le discussioni sono state devo dire molto aperte e costruttive la base di lavoro come era previsto è stato costituito dalle schede prepagate dal dipartimento
Schede di cui ho già fatto le lodi ma le ripeto perché nel discussione
è risultato che effettivamente erano molto ben centrata
Da questo giorno e mezzo abbiamo avuto una serie di conferme di quelle che erano
Li stimoli
Concettuali che venivano da queste schede innanzitutto una Fabrizio devo riconoscere anche la data del convegno i mesi di dicembre per chi gestisce fondi
E la peggiore data possibile questo e quindi abbiamo tutti cercato di insistere molto perché la data fosse cambiata però avevi ragione tu perché effettivamente anche se sembra lontano il momento in cui i programmi devono essere presentati in realtà se si vuol fare tutto quello che bisogna fare se vogliamo avere una programmazione che sia realmente migliore di quella che abbiamo avuto finora
Il tempo estremamente breve
Altra conferma la fondatezza direi delle Hideo dell'ispirazione di fondo di tutta il capitolo due e cioè che vista la tempistica che coppia alla programmazione e alla gestione dei fondi strutturali comunitari ma nello stesso tempo
Al fatto che bisogna tener conto evidentemente di quelli che sono gli obiettivi finali di questi fondi
Sì a preoccuparsi di due aspetti
Il primo l'individuazione rapida di un parco progetti cantierabili o per lo meno cantierabile incerti in tempi certi che garantiscano un'attivazione rapida delle dotazioni di bilancio che saranno resi disponibili a partire dal due mila e dunque flusso di base significativo almeno per i primi anni
Secondo di promuovere le modalità e diciamo il metodo che permetta di definire e di di la definizione e la messa a punto di una programmazione strategica operativa
Intervento così come lo vediamo a Brussel concepito come investimento e non come una compensazione finanziaria da distribuire equamente fra tutti i potenziali clienti
Per quattro quater il il primo punto il pendolo alcuni stimoli che son venuti dal dalla discussione
Ci sono due rischi potenziali il primo è che i progetti cantierabili
Potrebbero determinare una ripartizione territoriale non del tutto equilibrata e quindi eventuali contestazioni da parte delle autorità regionali
La seconda viene piuttosto da noi comunitari non è detto che questi progetti cantierabili
Torino tutti una collocazione convincente in una strategia di sviluppo pienamente coerente e motivata
Il rischio in questo caso
E naturalmente che la commissione ponga dei problemi al momento della formazione e che quindi si debbano scontare ritardi che purtroppo abbiamo conosciuto nel passato
Per quanto riguarda il secondo punto cioè il metodo
Bisogna aver presente un aspetto che mi sembra molto importante certo il metodo può essere estremamente utile uno strumento utile per raggiungere l'obiettivo
Però a una condizione che è fondamentale e cioè
Che il soprattutto il livello politico a livello regionale sia d'accordo per integrare questo metodo
Se non c'è questo fattore essenziale il metodo rischia di Castroman sì in una dizione di adempimenti burocratici che invece di accrescere l'efficienza ad esercizio rischiano purtroppo di diminuire l'efficienza
Bisogna inoltre credo se si vuole realmente raggiunge l'obiettivo
Analizzare in modo del tutto lucido la situazione attuale nel contesto italiano
A questo riguardo credo di poterlo dire ma insomma è stato confermato nella discussione di questi giorni che nelle regioni o per lo meno nel nella maggior parte delle regioni italiane in particolare dell'Obiettivo uno non c'è né tradizione né strutture politiche amministrative che garantiscono un ruolo forte e manageriale di coordinamento e di scelte strategiche operative
Questo spiega probabilmente luogo che io considero anomalo che ha avuto
E che in fino ad ora
Che hanno avuto fino a dove i servizi della commissione nella programmazione e gestione dei fondi strutturali in Italia
A fronte delle norme numero dei clienti tradizionali dell'intervento pubblico
Che portano le regioni Acholi Ferrari e gli assi e le misure di intervento tocca spesso la commissione arbitrarie su scelte che toccano di fatto alle autorità regionali
Va riguarda al riguardo ha segnalato che il modo della commissione in ogni caso Nagni casa nella prossima programmazione sarà ridotto
Visto che le nuove con alterazione prevede un aumento della sussidiarietà
Devo anche segnalare che situazioni analoghe per quanto riguarda la maggior parte dell'IST del
Dei ministeri nazionali che anche loro non hanno tradizionalmente un ruolo forte di coordinamento nelle scelte strategiche
Segnalo due eccezioni
Al riguardo una il ministero dell'Interno e secondo il dipartimento per la Protezione civile due reclute recenti mi scusi scusatemi il termine
Per quanto riguarda la titolarità di programmi operativi comunitarie
La situazione specifica di questi due entità amministrative deriva evidentemente dal fatto che sono abituati a gestire l'emergenza un'emergenza estremamente visibile e sensibili in termini opinione pubblica e che quindi da tempo si sono attrezzati per dare le risposte necessaria
In più bisogna anche che conoscevano
Beneficiato di legislazioni che facilitano l'esazione Investimenti eliminarli rischio di blocco ed evitare
Lei e debolezze in certo senso istituzionali
Delle regioni sono in un certo senso enfatizzate e credo sia apparso chiaro da quanto diceva il sindaco De Luca dal consolidamento della capacità mangia geniali e di gestione ma anche di programmazione delle autorità locali
A fronte di tale situazione appare assolutamente necessario rimediare a tali carenze mediante le avvicini azione di responsabilità chiare e soprattutto la dotazione di risorse di professionalità adeguata
A questo riguardo ci sono stati vari interventi cito quello della Bindi del ministero della Funzione pubblica che ha indicato gli sforzi in termini di formazione che sono stati messi in opera ha citato in particolare il programma pars
Alcuni rappresentanti regionali hanno indicato come l'assistenza tecnica perché prevista nella programmazione sebbene attivata può aiutare le regioni che hanno che sono più carenti questo che guarda
Per quanto ci riguarda la commissione
Cerca anche da parte sua di aiutare l'esercizio
è stato citato ieri ci sono stati citati gli orientamenti che la Commissione approverà alla fine dell'anno e sono anche stati citati alcuni manuali uno riguardante l'ambiente destinato ad aiutare gli Stati membri integrare la rimozione ambientale nella programmazione e un altro per quanto riguarda la valutazione
è stata condivisa
Molto largamente l'importazione di principio che fra l'altro è coerente con l'impostazione tradizionale della documentazione comunitaria
Che ancora fra l'altro rinforzata dei nuovi regolamenti che la base territoriale per la programmazione è costituita dalla Regione
Sta quindi in primo luogo alle regioni di prendere le proprie responsabilità definendo le strategie più appropriate per garantire lo sviluppo
A questo riguardo è stato in particolare ha sottolineato che una politica di sviluppo dovrebbe tradursi in una gestione di bilancio sul piano regionale che implichi una riduzione delle spese correnti permette una maggiore spesa
Sforzo a livello degli investimenti
è stato ugualmente riconosciuto e non è in contraddizione con quanto dicevo prima che in alcuni settori ne cito a caso importanti trasporti telecomunicazioni energia ambiente risorse idriche ricerca
Appare indispensabile un forte coordinamento a livello nazionale
Come dimostrano esperienze molto significative ed efficienti di altri stati membri dalle forte coordinamento però non implica automaticamente sistematicamente la messa in opera di programmi multiregionale
La necessità di coordinamento è stato segnalato in questi due giorni risulta particolarmente necessaria nei settori privatizzati o in via di privatizzazione per i quali le Regioni non potranno più contare come era nel passato
Delle definizione di strategie nelle gestione del vecchio monopolista
Passo adesso molto brevemente ad alcuni aspetti più specifici che sono stati discussi la discussione è stata ripartita in quattro gruppi
Un po'artificialmente perché come dicono giustamente le schede queste componenti in realtà sono circolari e quindi si compensano uno con l'altro la prima è stata quella della programmazione
Nella slide ho messo il il metodo spagnolo
A noi addetti largo VP conta un seminario altrettanto importante che abbia avuto l'anno scorso
In cui abbiamo comparato i sistemi di gestione
In Italia in Spagna in Irlanda
Da questo seminario ad apparso varie cose interessanti che sembrano spiegare come mai certi Paesi riescono a gestire i nostri fondi molto meglio di noi
è una delle cose che apparivano più interessanti erano appunto i sistemi di gestione e di programmazione spagnolo
Il sistema estremamente semplice estremamente logico
E fra l'altro estremamente coerente quella logica regolamenti comunitari
E consiste in un'unica programmazione e di coppia l'insieme delle risorse non solo le risorse comunitarie ma anche quelle nazionali e regionali il concetto
E di dire se una Regione intende realmente svilupparsi per quanto riguarda l'intervento pubblico non ci resta che due tre quattro strategie ce ne avesse una sola evidentemente
E una strategia nella quale confluiscono tutte le risorse sia umane che finanziari
Fino ad ora c'era un problema per quanto guarda il contesto italiano
Contrariamente alla Spagna
Il la programmazione così come comici vita a Bruxelles non riguardava che le risorse comunitarie non esisteva una un equivalente per quanto riguarda le risorse nazionale
Ora abbiamo anche nel nel nostro paese
L'esempio le intese istituzionali di programma che possono costituire questa base unica di programmazione e quindi e questo il voto unanime di dei gestori di fondi nazionali di coagulare intorno a questa intesa istituzionale di programma l'insieme delle risorse e di considerare di risorse comunitarie come una delle con punte componenti di questa programmazione
Il fatto di avere un'unica programmazione facilita enormemente le cose non sono perché evidentemente c'è meno disperdiamo iniziativa ma soprattutto anche perché fornisce un contenitori di progetti molto ampia
E in caso di blocco
Di un progetto per esempio con una sospensiva al TAR che un'altra constatazione che l'ha fatto per il caso spagnolo non interviene mai degli interventi pubblici percorso infrastrutture in Spagna
Perché si gli spagnoli pur avendo legislazioni di poter analoga alla nostra considerano che in questi casi interesse pubblico
Deve prevalere sull'interesse privato e l'interesse privato e tutelato in altri modi magari può compensazioni finanziarie ma non col blocco del del che l'esazione delle del dell'investor investimento pubblico
Un altro elemento sul quale ci siamo molto dilungati e quello della flessibilità e della semplificazione dei programmi
Spesso un po'per le ragioni che avevo indicato prima il fatto che le regioni tendono a volere accontentare un numero di clienti esagerati
I programmi che ne risultano nonostante l'intervento le lunghe discussioni con la Commissione sono strumenti complicati molto articolati con cinquanta mila
Misure sotto programmi eccetera
Questo da rigidità all'insieme soprattutto alle contestuale perché se si vuole cambiare constatando che quelle milioni di misure non funzionano per castighi che dei fondi da una misura l'altra ci vogliono procedure amministrative e finanziarie complessa
Quindi unanime richiesta di mediare e di definire concentrare le risorse in poche poche assi strategici
Un'altra inchiesta unanime
La semplificazione delle procedure da queste due è uno dei problemi forse il maggior problema italiano non mi dilungo anche per ragioni di tempo su questo fatto
Mi limito a indicare un aspetto che riguarda in particolare il processo decisionale delle delle delle regioni
A questo riguardo c'è un una suggerì un seggio elemento interessante nelle schede del dipartimento e cioè di definire meglio le competenze a livello regionale fra i compiti di programmazione e di indirizzo e che li che riguardano più specificamente la di il l'attuazione
E di partire questi compiti fra il Consiglio regionale da un lato e la Giunta l'esecutivo dall'altro e non accavallare come succede attualmente le due competenze e quindi moltiplica che ci fu
Un altro aspetto
Questa programmazione unica implica però e tutti intervenire gli interventi l'hanno confermato e hanno richiesto di segnalarlo nel modo più fermo possibile
Anche una semplificazione contestuale dei circuiti finanziari evidentemente
In particolare il
A fronte di uno strumento unico di programmazione ci deve essere anche una base unica per quanto guarda il finanziamento
A questo riguardo ci è stato segnalato che nella finanziaria attualmente in discussione al Parlamento
Questa diciamo regionalizzazione della spesa ordinaria dello Stato è prevista
è stato segnalato non mi sarei mai permesso di dirlo personalmente che purtroppo però spesso anche quando delle decisioni vengono prese queste decisioni non vengono messe in atto o per lo meno magari vengono S. messi in atto ma come dopo molto tempo
Beh in questo caso purtroppo se è vero quello che hanno detto molti nella sala bisognerebbe che non si verificasse perché se vogliamo e tutto il sistema funzioni bisogna attivare questa decisione che immagino sarà appesa i tempi più rapidi possibili
Sì c'è alla Star Trek ma non importa
Il
Il terzo gruppo passiamo al terzo
Non un c'è stata una discussione un po'specifica su un aspetto che fra l'altro non era molto profondi pesche se quello del regime transitorio lo dico perché molti intervenute venti hanno insistito su questo aspetto
Devo riconoscere che l'intervento comunitario così come concepito copre bene credo un problema quello delle Regioni ritardo di sviluppo dell'Obiettivo uno
Coppe altrettanto piena bene le regioni sviluppate di vecchia industrializzazione che hanno bisogno di conversione e l'Obiettivo due
Ma non ve non prevede invece misure specifiche
Per le regioni che non sono più ammissibili l'obiettivo che escono dall'Obiettivo uno
Ma che
Si trovano idee in un
A un livello di sviluppo ancora intermedio necessità un consolidamento
L'argomentazione comunitaria prevede qualcosa riguarda evidentemente
Il famoso regime transitorio con risorse consistenti ed evidentemente tutte le misure che non sono te che te che alzate l'Obiettivo tre per esempio le misure agricole coprono anche questa zona
Però le regioni in questione considerano che queste risorse sono inefficienti sufficienti e quindi hanno proposto che ci sia una specie di integrazione a livello nazionale
Un il terzo
Il terzo tema che abbiamo portato e quello della valutazione e monitoraggio
A questa riguardo non mi due
Molto brevemente
Quello che è importante a riguardo e di non considerare la valutazione come un adempimento burocratico la valutazione deve essere concepite gestita come uno strumento è uno strumento estremamente efficace per migliorare le le la questi Stense e la programmazione e successivamente la sua gestione e solo in quest'ottica che essa ha un senso
Ultimo tema
Che abbiamo poi dato e quello del partenariato
Tema di per sé già importanze ma che è stato ancora enfatizzato nella nuova regolamentazione mi sono permesso di di modificare un po'la famosa frase di Chennedy che però mi sembra rispetti viene lo spirito nel quale il partenariato debba essere affrontata e che non devo dire non è lo spirito tradizionale che constatiamo nel contesto
Italiana
Pechino non non può legge la cosa non chiedete non chiedere alla tua regione cosa può fare aperte ma chiedi ti cosa puoi fare per lo sviluppo della tua regione bisogna rendersi conto
E leggendo i giornali mi son reso conto che non ci si rende conto di questo fatto
Che lo sviluppo e l'investimento per il gruppo non è la ripartizione di risorse fra tutto nel in un certo senso e lo dicevo prima e rinunciare a qualcosa nel presente in vista di avere di più nel futuro ed è con questo spirito che i partner e non tutti gli interventi devo dire Vacca socio economici di ieri andavano in questo senso molti dicevano a finora la Pirelli partenariato riguardava solo Confindustria e sindacati e ci sono tutta una serie di categorie che non sono coperte successivamente se si va partenariato con questo con questo spirito la soluzione è assolutamente zero
Termino Presidente si ricorda che nell'apertura del programma del dell'in mio intervento introduttivo tra l'altro giorno avevo detto ma può darsi che questa sia veramente la volta buona dopo questo giorno e mezzo non mi sento di dire
Questa è la volta buona però mi sento di dire questa deve essere la volta buona altrimenti non ce ne saranno altre temo grazie
Ringraziamo il dottor Di Carpegna per l'opera anche complicata che si è dato per coordinare un gruppo che lo particolarmente difficile
Ora una piccola comunicazioni di servizio per intervenuti grazie alla benevolenza del rettore dell'università che ci ospita così magnificamente del sindaco di Babi Catania abbiamo un piccolo ma piccola colazione
Nel chiostro ora abbiamo un intervento una breve ma rilevante comunicazione del dottor Barca che prego di accomodarsi dietro il dottor Barca come sapete
è il direttore e il direttore del dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione economica se avete presente
Il vecchio film di Troisi noi tutti speriamo che fosse già educato perché educarlo con un nome così sarebbe impossibile prego
Grazie Natale rubo letteralmente quattro minuti e mezzo per
Un'osservazione
Di fronte alla straordinaria sintesi di idee centrata su obiettivi bisogni servizi progettazione che abbiamo sentito quale di cui ringrazio di cuore i coordinatori che hanno accettato un incarico molto gravoso che hanno assolto una maniera che considero straordinarie
Sorge l'urgenza è sorta l'urgenza durante le ultime ore di Catania di non perdere il momento che in qualche modo tutti e se ne abbiamo creato e di immaginarci come dopo ogni evento in qualche modo interessante che si è vissuto con intensità di capire cosa succede la mattina dopo
Allora le mie quattro minuti perché tali sono rimasti sono dedicati a a alla mattina dopo dal momento che ho redatto sulla base dell'intervento che ottenuto ieri nella prima sessione che ha raccolto mi sembra un certo rigore grado di di consenso
Un testo scritto posso essere brevissimo
Quello che ieri mi posso permettere di dire ci siamo detti in quella sessione è questo i tempi sono segnati in maniera chiara e la fortuna di avere a che fare con la comunità dalla Regolamento che ci dice che entro la metà del prossimo anno
Dobbiamo avere pronti un piano globale di sviluppo e dei programmi operativi
Come possiamo arrivarci e quindi cosa fare da domani mattina
Io credo che a questo scopo se necessario grazie se necessario muoversi contemporaneamente
Su due livelli
Un livello nazionale un livello regionale due livelli che devono operare contestualmente forse separatamente per un primo tratto una sessantina di giorni perché di giorni stiamo parlando
Fino alla fine di febbraio per poi ad unificarsi rapidamente a partire da quel momento e consentirci di a vere ricordo a metà del prossimo anno non dei progetti
Perché è vero che abbiamo poco tempo al ma non abbiamo così poco da dovere già fare progetti ma delle scelte strategiche degli obiettivi anche quantitativi
Che indichino cosa vogliamo fare che ci consentano di scegliere i progetti sulla base di questi obiettivi il tavolo regionale
Potrebbe essere si diceva ieri suscitato scaturito da una replica nelle modalità che ogni regione riterrà opportuno realizzare di un evento sul tipo di quello che abbiamo costruito a livello nazionale
C'è un momento se volete anche di caos creativo come qualcuno l'ha voluto chiamare di confronto di tutte le parti che superi quella sensazione di non piena partecipazione di tutti i soggetti che ancora oggi è stata richiamata a questo tavolo
A una fase iniziale rapidissima direi quasi la settimana prossima
Potrebbe seguire la costituzione di un vero e proprio comitato
Di un comitato che all'per ogni regione
Abbia dei requisiti o come sono stati chiamati un livello minimo di partenariato
Un livello minimo di partenariato che si addice discusso a livello e deciso a livello nazionale
Perché a livello nazionale deve darsi carico della sicurezza che quando presenteremo i programmi operativi a Bruxelles alla seconda e l'alla metà del prossimo anno Bruxelles non ci dica il partenariato con cui avete realizzato
Questo piano operativo non è adeguato e quindi questo programma non è percepibile
Forti di questa indicazione noi possiamo sin dall'inizio prevedere le regole di partecipazione delle autonomie locali delle parti sociali delle parti economiche
La costituzione di un comitato di questo genere potrebbe essere il luogo in cui anche a partire dal documento
Della Scheda conto che è contenuta all'interno del documento ma di tutti gli altri contributi già avvenuti o che a quel punto per Ranno delle parti economiche sociali come ha detto adesso dottor Di Carpegna contributi
Non richieste indicazione di obiettivi non lamentele allora a quel punto potrà esserci un dibattito serrato a livello regionale questo potrebbe culminare per la fine di febbraio nella scrittura di un rapporto interinale
Provvisorio temporaneo che indichi a quel punto si come frutto di un'attività parte la reale piena alcune elementi cosa gli assi verso strategici verso verso cui si sta morendo gli obiettivi anche quantitativi le informazioni che si devono raccogliere nelle successive settimane per dare concretezza a questi assi perché spesso non li abbiamo insieme
E il metodo con cui lavorare nei successivi cinque mesi marzo aprile maggio giugno e luglio
Contemporaneamente potrebbe aprirsi un tavolo nazionale
Questo tavolo nazionale potrebbe essere attivato attorno ai temi prioritari nazionali che emergono dal documento cento idee
Dalle relazioni ufficiali e politiche del seminario di Catania dal dibatto dal dibattito tenutosi nelle sessioni e dalla sintesi mirabile effettuata dai coordinatori a partire da questo in una sede istituzionale appropriata
Si potrebbe individuare per ogni tema un'amministrazione centrale che sia come dire l'amministrazione pilota che si dia carico della responsabilità della prima ricognizione della stessa operazione di ricognizione che ogni Regione sta facendo a tutto campo
E che ci conduca nello stessa scadenza cioè alla fine del mese di febbraio ha un rapporto interinale su quella priorità nazionale
A quel punto sulla base di documenti scritti di obiettivi indicati
I due momenti il regionale e nazionale potrebbero confrontarsi e potrebbero arrivare a una e a una sintesi in cui si ritrovano i livelli istituzionali diversi e le parti economiche sociali nel loro rappresentanze regionali nero rappresentanza nazionale
Ho chiuso
Solo perché un punto l'ho dimenticato e quindi faccio finta di inserirlo caso ma lo dico espressamente il tavolo nazionale dovrà darsi anche carico di un punto delicato
Che è contenuto in questo documento
Ovvero di provare a ragionare sul fatto se quella priorità nazionale possa essere opportunamente regionalizzata
Cioè se anche SI è pur sempre una preda nazionale non sia più opportuno che essa venga come dire gestita regionalmente e questo documento
Prova a suggerire dei criteri con cui valutare la regionalizzati Rita se mi scusate il termine
Sarebbe quindi a carico del rapporto interinale indicare se in linea di massima quella priorità possa essere meglio assolto da un programma pienamente regionale
Ovvero tipologia B da un programma gestito da singole regioni ma è stato richiamato con un contributo orizzontale di un coordinamento nazionale che non gestisce ma fa assistenza tecnica ovvero che le peculiarità della priorità siano tali da richiedere dai di essere affrontate gestite da una autorità nazionali grazie e scusate
Ringraziamo il dottor Barca diamo la parola al presidente del Consiglio Massimo D'Alema
Ringrazio molto
Chi ha organizzato questo convegno Guido ha voluto per l'opportunità che mi è data di contribuire
Il mio intervento
Ad una riflessione che mi sembra molto importante per il Mezzogiorno d'Italia
E a definire insieme scelte strategie di comportamento che potranno contribuire in modo significativo a rimettere in movimento la nostra economia a creare le condizioni della crescita a dare una speranza di lavoro lattanti Giove io dovuto interrompere diciamo
Attenti mio attento ascolto per incontrare un gruppo di questi giorni devono la ragione per protestare sempre giusto e legittimo diciamo soprattutto quando si è giovani è giusto è legittimo protesta
Però credo che a questa inquietudine si debba dare una risposta
Non soltanto ascoltando le rivendicazioni parziali ma dando fiducia e speranza nel futuro
In questi giorni
Credo che siamo giunti a maturazione scelte e decisioni
In sketch insieme definiscono una possibilità nuova per il Mezzogiorno
In questo conta come sempre un po'ha contato il caso un po'ha contato e conta la determinazione la volontà politica con cui ci si è mossi
Direi la chiara determinazione la volontà politica chiara animato l'azione del
Ministero del ministro del Tesoro del Bilancio e della Programmazione economica
Il quale come del tutto evidente con questa iniziativa ha voluto dimostrare chiaramente che egli intende onorare tutte le le attribuzioni che sono così elencati
Ma direi adesso a parte lo scherzo
Si rende chiaro che l'opera di risanamento che è stata condotta con grande rigore
E col necessario rigore in questi anni
Era volta a creare le premesse di una fase di sviluppo e di crescita del Paese
Certo bisogna che noi affermiamo una cultura della crescita dello sviluppo molto diversa rispetto a quella che ha vinto purtroppo in anni passati
Non c'è spazio per le furbizie
Non siamo un Paese che possa pensare di cavalcare l'inflazione ai fini della crescita
Non c'è spazio per svalutazioni competitive
Neve per un uso eccessivo e distorcente della spesa pubblica
Ma c'è un quadro macro economico nel quale
Bassi tassi di interesse
Oramai siamo come dire
Molto vicini a quel tre per cento che è il punto di convergenza europea
E tutti siamo molto rispettosi della grande prudenza con la quale la Banca d'Italia ci avvicina quella metà abbiamo anche la serena consapevolezza che ci arriveremo diceva
E quindi
Gli operatori economici sanno
Di potere come forse mai era accaduto nel nostro Paese
Programmare con serenità in un Investimenti in un quadro di stabilità
Una moneta forte
Tassi di interesse bassi basso tasso d'inflazione
Un Paese saldamente inserito in un quadro europeo che insieme una sfida e una opportunità
In questo quadro dobbiamo costruire una strategia di sviluppo
In questi giorni noi siamo venuti
Discutendo qui dei contenuti e dei metodi di una nuova programmazione
Poi cercherò di spiegare perché bisogna insistere sull'elemento della novità
Che la parola programmazione evoca vincoli
Qui invece si lavora intorno ad una concezione nuova dell'azione pubblica
Volta più a promuovere opportunità per il sistema dell'impresa per le energie più vitali del Paese
A definire concordemente obiettivi più che ha imporre vincoli dalla
Di questa nuova programmazione di questa nuova azione pubblica
Che certamente all'obiettivo
Di consentirci di presentarci all'appuntamento europeo
Con una scelte di grande qualità
Noi naturalmente vogliamo anche concorrere alla quantità i fondi come nel passato nel ramo capaci di fare e Mammano ci siamo resi più capaci di ottenere anche quantità di fondo ma nello stesso tempo vogliamo utilizzare queste risorse sulla base di un forte criterio di qualità
Come è giusto fare non solo in Italia ma in tutta Europa puntando su quelli Investimenti che siano in grado di elevare la competitività delle nostre imprese e dei nostri sistemi
Nuova programmazione dunque nuova qualità dell'azione pubblica
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento che crea sviluppo Italia
Ci sono state tante polemiche a proposito di questa iniziativa
C'è stato chi la presentata come il ritorno ad una vecchia logica
Dell'azione pubblica nel Mezzogiorno
Un carrozzone
Magari qualcuno voleva o vorrà nel futuro tornare a vecchie logiche dell'azione pubblica nel Mezzogiorno
Ma la sfida di Sviluppo Italia sta innanzitutto nel fatto che riorganizzato
Sulla base di un criterio di razionalità ed efficienza gli strumenti pubblici esistenti innanzitutto noi dovremo misurarci con la necessità di ridurre consistentemente
Il numero dei membri dei consigli di amministrazione
Non quindi di aumentare le poltrone da redistribuire tra i partiti fallire stringerle che è una scelta coraggiosa per chi governa
E nel restringere le di dovere puntare sulla qualità di amministratori in grado di esercitare in modo autorevole e non condizionato
Quell'azione
Di promozione
Del Mezzogiorno che le aree depresse del Paese ma anche quella organizzazione di servizi per le impresa se per lo sviluppo imprenditoriale
Che appaiono condizioni essenziali per promuovere lo sviluppo
Quindi promozione e servizi
Non clientele non vendita di illusioni
Io credo che anche questa scelta vi parlerò alla fine dell'altra grande azione alla quale stiamo lavorando
E cioè quel patto per il lavoro per lo sviluppo che dovrebbe rilanciare e anche arricchire di contenuti nuovi quel metodo della concertazione tra le grandi forze sociali che ha costituito uno dei punti di forza del risanamento del nostro Paese in questi anni una delle condizioni che ci hanno consentito di vincere la sfida
Della partecipazione italiana fin dal primo momento
Alla moneta unica europei
Io sono che a sua queste dispiacque se decisioni si aggiungono diciamo la messa a punto degli strumenti della programmazione negoziata
L'accelerazione significativa del loro utilizzo negli ultimi mesi
E insieme il rifinanziamento
Scelta qualificante della legge finanziaria dei principali strumenti di incentivazione
E un'altra serie di interventi formulati nella stessa sede della legge finanziaria
L'Europa di qualche risorsa in più
Queste risorse sono state destinate e sono destinate a sostenere lo sviluppo
Oltre che a onorare quell'impegno di restituzione parziale dell'eurotassa
Che sorpresa dal Governo Prodi
Io onorare la quale è anche un segno di credibilità e di serietà di una classe dirigente cioè quelle cose che contano nel
Ricostruire un rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni
Gli abbiamo chiesto un prestito era andare in Europa
Saremo in grado almeno in parte di restituirle lo e alla al momento restituì cioè questa abitudine di fare ciò che si dice che sembra una banalità
Ma forse è una delle grandi svolte diciamo necessarie per il nostro Paese
Io penso che accanto a questo noi abbiamo puntato
Voglio qui indicare alcune scelte che mi sembrano particolarmente significative per il Mezzogiorno
A fare emergere le decine di migliaia di aziende e i milioni di lavoratori che operano nella precarietà dell'economia sommersa
A ridurre il costo del lavoro
Questa è una delle grandi scelte strategiche
Ridurre il costo del lavoro all'incirca alleggerire detti oneri impropri il costo del lavoro
Per consentire al tempo stesso costi sostenibili per l'impresa e salari decorosi per i lavoratori
Incentivare investimenti e nuova occupazione
Ed aumentare il grado di sicurezza delle regioni meridionali
Migliorare la dotazione infrastrutturale del Paese ed eliminare gli ostacoli opera questa in cui dovremo ancora molto impegnarci
Frapposti dalla burocrazia alla nascita io allo sviluppo delle imprese
Io penso cioè che il compito del governo
Non potendo essere quello di fondare prese pubbliche
Dato che noi siamo fortemente impegnati a privatizzare una buona parte di quelle che esistono
Deve essere quello della creazione per il consolidamento di un ambiente
Di un ambiente e di sicurezza di infrastrutture moderne di istituzioni e di pubblica amministrazione efficienti
Favorevole all'innovazione alla creazione di nuove imprese alla valorizzazione delle energie vitali del Mezzogiorno d'Italia
Questo ambiente favorevole allo sviluppo
Deve essere fatto di procedure semplificate di sportelli unici per le imprese vita Catania questa esperienza è ben nota
Dato che da tempo opera uno degli esempi di i primi esempi italiani sportello
Tramite un rapporto diretto semplificato trasparente con la pubblica amministrazione
Di infrastrutture sufficienti a garantire competitività sul piano dei costi di trasporto e delle garanzie dei tempi di consegna di disponibilità di manodopera qualificata e di alta professionalità anche qui l'esempio catanese è significativo per il rapporto direi la sinergia positiva che si è creata tra università e aziende dell'informatica delle telecomunicazioni
Un esempio da incoraggiare
E da estendere di cooperazione e promozione insieme dell'occupazione e dell'innovazione
Questo ambiente favorevole o lo sviluppo deve essere fatto di garanzie per la tutela e per la sicurezza delle persone degli interessi economici
Niente più dello sviluppo di uno sviluppo diffuso rappresenta un modo di combattere la criminalità organizzata il suo potere di controllo del territorio
Ma lo sviluppo deve essere aiutato a consolidarsi ad affrancarsi dalla presenza talvolta soffocante del malaffare e dall'assenza di regole
Ed è che qui davvero c'è da cambiare qualcosa di significativo nella mentalità di incerto un vecchio mezzogiorno
Chi ha fatto dell'assenza di regole una condizione anche per la crescita di una ricchezza non regolare
E che deve essere educato invece accrescere nelle regole
Cosa che non è facile
Ma è la sfida nella quale una nuova classe dirigente del Mezzogiorno deve misurarsi
Gli occorre per questo creare le condizioni perché le imprese possano operare alla petto in piena trasparenza nel rispetto di regole fiscali e della sicurezza sul lavoro
Che devono essere rispettate ma devono anche essere proposte in meno in modo talvolta meno soffocante diciamo di quanto non avvenga sino ad oggi
I controlli debbono essere fatti
Però forse non è giusto che siano tre le amministrazioni che le devono fare in qualche caso
E noi dobbiamo da questo punto di vista mettere in mano
A queste normative per renderle al tempo stesso efficaci ma anche per incoraggiare la legalità
Perché un sistema che punisce chi opera nella legalità credo finisce per promuovere l'illegalità
Infine io credo che sia essenziale una capacità di promuovere il Mezzogiorno
Un'azione nazionale ma anche una capacità di autopromozione del Mezzogiorno
Io qui parlo da l'uomo politico del Sud
Deputato del sud
Noi spesso siamo nemici di noi stessi
Perché sulla base di una vecchia cultura piagnone ci rappresenti diamo peggio di quello che sia e pensiamo che sia furbo dire che da nove mancano le strade mancano i porti c'è la criminalità e questi nostri lamenti non fanno che spaventare quelle in prese che a quel punto si terranno ben lontana dai territori nei quali invece a mio giudizio si sta affermando la legalità rispetto al passato
Crescono competenze risorse e possibilità di sviluppo
Io credo che noi dobbiamo promuove Arci in modo più coraggioso mettendo in mostra tutte le opportunità che il Mezzogiorno offre è un problema del sistema Italia ne siamo uno dei Paesi nei quali e più basso il tasso di investimenti stranieri
E invece siamo un Paese che offre grandi opportunità
Investimenti diretti anche perché hanno paura della complessità della nostra burocrazia delle nostre lungaggini della nostra incapacità di rispondere con un sì o con un no diciamo a chi dovendo impiegare il suo denaro non ha certamente il tempo per seguire la tortuosità dei nostri meccanismi decisionali
Se dovessimo riassumere ciò di cui ha bisogno oggi il Mezzogiorno potremmo dire superando una disputa ideologica che ha molto appassionato negli anni scorsi
Che il Mezzogiorno ha bisogno di più Stato di più mercato
Di uno stato più presenti e più efficiente più capace di fare rispettare le leggi e di combattere la criminalità
E di un vero mercato
Sì quale ci sia effettivamente competizione e che premi le qualità migliori del Mezzogiorno
Quando dico mercato dico trasparenza spinta all'innovazione indipendenza dal potere politico
Possibilità che emergano i migliori indipendentemente dal potere politico
E rispetto delle regole senza le quali non c'è un vero mercato
Io penso che è molto importante per andare in questa direzione il metodo di lavoro
Adesso
Riassumendo in modo puntuale efficace diciamo è anche molto pragmatico
Ne parlava Fabrizio Barca per dire adesso come ci muoviamo che cosa facciamo
D'altro canto questa
Programmazione dal basso diciamo
Per non ridursi per non diventare propagato
E
Per non eccitare spinte municipalista dei che l'una contro l'altra armata storia vecchissima
Per non rimettere in movimento vecchie filiere clientelari per cui diciamo il Progetto mio perché ciò all'onorevole che me lo sostiene diciamo i nomi Progetto tuo
Ha bisogno di una grande strada trasparenza ed efficacia nel modo in cui si lavora
E questo comporta anche una forte fiducia reciproca
E persino la capacità nel momento in cui vogliamo uscire dall'emergenza e ragionare sui tempi lunghi
Di grandi scelte pubbliche
Che poi dobbiamo portare anche al vaglio europeo questo comporta una certa intesa by parte Santo alle forze perché è difficile pensare che un grande Progetto possa essere intrapreso e poi magari abbandonato perché dopo sei mesi a un anno cambia il colore politico della giunta
Ci vuole stabilità
Ma su alcune grandi scelte di sviluppo ci vuole diciamo così un margine di intesa
Perché se siano obiettivo di un sistema
E non soltanto di una parte o peggio come avvenuto tante volte nella storia mezzogiorno di un singolo uomo politico che lega i suoi destini le sue fortune
Ad una bandiera diciamo così
Questo metro di lavoro comporta
Questo
Questo
Diciamo che si
Tre beh battezzare come il mettono che si è sperimentato qui diciamo metodo sperimentato in questo convegno di Catania
Comporta anche il fatto che noi
Cerchiamo di fare funzionare una cooperazione istituzionale difficile
Io capisco benissimo le ragioni delle comunità locali
L'onorevole amico ed io nel nostro lavoro precedente diciamo
Quando pensavamo di potere fare la riforma delle nostre istituzioni della nostra Costituzione che non era una cattiva idea diciamo io spero che venga ripreso questo Progetto
E beh ci misurammo in materia di federalismo con questa grande questione
Quale federalismo per l'Italia
Per il Paese delle cento città
Non delle Regioni
E nel quale spesso accettano parlo della Sicilia che la cui definizione
Sicilia nazione com'è noto non è una Regione
Ma non di rado i confini tra le regioni hanno un carattere artificioso mentre la storia delle nostre città
Carne e sangue della storia nazionale
Ma le Regioni sono uno snodo essenziale
Di una politica di programmazione
E noi dobbiamo scommettere sulle regioni
Ma dobbiamo chiedere alle regioni che essere svolgano la loro funzione
Nel rispetto del compito che è proprio che proprio loro che non è quello di gestire
Il compito di essere organi di programmazione
E di svolgere questa funzione di programmazione
Coinvolgendo direttamente le comunità locali
In un rapporto creativo positivo
Allora le Regioni potranno recuperare quella funzione essenziale nostro ordinamento ma certo noi non possiamo pensare di saltare le regioni
Perché non è pensabile che dal punto di vista della nostra né della nostra Costituzione nel dell'ordinamento della Comunità europea
Ma dobbiamo chiedere alle regioni
Di fare ciò occhiello Orozco di programmare non di gestire
Di assumersi la responsabilità delle scelte
Dei progetti più qualificanti più significativi in una collaborazione con il Governo nazionale una sorta di parte in aria capisci
Che coinvolge ovviamente
La società alle prese
La Rete e assume associativa le istituzioni locali le regioni il governo nazionale
Noi ho visto con quanta abilità politica
Barca ha detto che ci vorrà un impegno nazionale collocato o può detto opportunamente appropriatamente dal punto di vista istituzionale
Se è del tutto evidente diciamo che presta opera c'è una responsabilità anche qui politica non gestionale della Presidenza del Consiglio
E chi io credo che la funzione della presidenza del Consiglio debba essere più possibile anche qui debba liberarsi di compiti amministrativi io abbiamo delegati parecchi per la verità dice
Ma non possa in alcun modo sottrarsi alla responsabilità politica
Di coordinare le grandi scelte di sviluppo del Paese
Per il resto io credo che
L'opera di riforma dei ministeri si avvia
E l'impegno con cui nell'ambito del ministero del Bilancio e del tesoro della programmazione economica si è individuato un centro di propulsione da politica di programmazione e la collaborazione fra questi il lavoro l'industria
Già delineano diciamo così al di là di un conflitto che non esiste di attribuzioni
Il quadro di una cooperazione dice
All'interno del governo intorno ad un progetto che Comune e che ripeto di cui la Presidenza del Consiglio si assume
Intanto la responsabilità politica diciamo come giusto come è giusto che essi
Quindi questa specie di partenariato di governo cioè che muove dalle comunità locali passa attraverso lo snodo essenziale delle regioni coinvolge il governo nazionale credo una necessità essenziale
Il ciclo dei di programmazione comunitaria per gli anni due mila due mila e sei può essere qui una grande occasione intorno alla quale fare ruotare una vera accelerazione della riforma delle pubbliche amministrazioni
Quelle centrali la cui sistemazione anche in termini di riallocazione delle competenze ministeriali dovrà essere affrontata nei prossimi mesi
Per essere poi tradotta in una struttura di governo
Nuova a partire dalla prossima legislatura
E quelle regionali per i quali come accennavo si pone con assoluta urgenza la necessità di semplificazione e di rafforzamento delle strutture tecniche
Cosa di cui qui si è parlato ed anche io credo di rafforzamento istituzionale che non c'è il minimo dubbio insomma che è una delle condizioni perché funzioni questa nuova qualità dell'azione pubblica riavere anche regole istituzionali che garantiscono stabilità di governo e chiarezza di responsabilità
Per esempio una delle ragioni di vantaggio dei Comuni rispetto alle Regioni e che nei comuni di tutto ciò che ha attraverso una legge che consente con l'elezione diretta del sindaco
Una chiara individuazione della responsabilità politica e che anche è una garanzia di stabilità
Nelle regioni non è così e non c'è dubbio che questo è uno dei fattori di debolezza delle regioni talmente ve ne sono altri di natura più storica
Che riguardano il modo in cui si è dovuta costruendo stratificando l'amministrazione regionale ha tuttavia anche una incompiuta riforma istituzionale ha contribuito a indebolire il momento regionale
Io credo che nei mesi che verranno l'impegno per tradurre in pratica per selezionare per scegliere
Sapendo che di cento idee solo una parte diventeranno realtà sarà un banco di prova difficile ma io credo che noi siamo in grado di prendercele la responsabilità
Io non voglio
Scegliere naturalmente che è del tutto prematuro farlo sarebbe del tutto contraddittorio con quella idea di programmazione negoziata concorda
Però non c'è dubbio che anche dalla discussione emergono alcune grandi questione alcune grandi grandi priorità in un'ottica meridionale
Sì io penso a che cosa può rappresentare
Come grande bisogno si è detto giustamente partiamo dai disordini definiamo i progetti e cerchiamo i finanziamenti secondo diciamo su una scala logica e virtuosa
Sì io penso punto quale grande bisogno
L'acqua mezzogiorno
E quale opportunità di sviluppo economico quando dico l'acqua dico tutto dico l'acqua da bere
Nelle case del Mezzogiorno
In molte delle quali
Giunge
Poco
O in condizioni igieniche non accettabili
E quindi
Gli acquedotti la distribuzione della depurazione delle acque
Qui si tratta davvero ed è anche grande una grande leva di sviluppo economico per l'agricoltura per l'industria
Qui si tratta davvero di considerare questa scelta come una delle grandi scelte prioritarie
Sette cittadini su dieci Sutil ricevono l'acqua in modo insufficiente per almeno un trimestre la
E secondo le indagini svolte dal ministero dell'Ambiente
Una delle ragioni di persistenti vide mie malattie infettive in una grande regione del Sud mi sta a cuore mi scuserete la Puglia
ENEL fatta nel fatto che ventitré depuratori
Cioè su venticinque depuratori che il ministero dell'Ambiente ha considerato non in regola riapposto sotto sigillo in Italia ventitré erano collocati in Puglia
Allora quando questi sono
Sono la prova diciamo del modo in cui si è governato sia amministrato per tanti anni noi ieri abbiamo
Con preso una decisione storica per chi conosce la storia del Mezzogiorno
Deliberando in Consiglio dei ministri la trasformazione dell'Acquedotto pugliese in società per azioni
Qualcosa che ha a che fare con la storia Giorgio non è un fatto puramente tecnico
Ed è un segnale proprio sia la sinistra trasformare
L'Ente Autonomo acquedotto pugliese in una società per azioni e
A chiedere quindi un criterio di efficienza rispetto per l'utenza disfattismo quali si richiede ad una società per azioni che opera sul mercato
L'acqua dunque una grande scelta io credo che a partire da questo tema questo tema ci introduce ad un'altra questione di cui certamente la cui parte importante
Che riguarda le grandi reti civiche ambientali
I mercati locali
Noi vogliamo promuovere e favorire un'ampia opera di razionalizzazione gestionali di apertura dei mercati ponendo le basi che l'impresa è capace di consolidarsi sul territorio
è un'azione coraggiosa che deve essere promossa insieme dal Governo nazionale dalle comunità locali evidente che occorre una misura di saggezza una gradualità in questo processo
Che di privatizzazioni
Che ha come fine ultimo servizi efficienti e meno costosi per l'utenza ma anche l'apertura di mercati competitivi con possibilità di rinascita di crescita di nuova impresa di nuovo lavoro
Noi abbiamo
Anche qui governo dico bene ricordare e venti perché quello che fa il Governo non non si sa secondo gli italiani precisi non è e sono un mesetto che ci occupiamo di incerta usa l'arma non è vero diciamo
Noi ci occupiamo di tante cose fra queste tante cose abbiamo
Deliberato
L'avvio della liberalizzazione del settore elettrico
Che è una grande trasformazione
E lo abbiamo fatto ponendo una notevole attenzione propria quella dimensione delle comunità locali penso lo spazio per offerto delle aziende municipalizzate
Rompendo il monopolio delle
E mettendo a disposizione di queste imprese locali che in qualche caso sono grandi imprese locali trenta trentacinque per cento del mercato
Io credo che noi dobbiamo andare avanti su questa strada
Il governo intende liberalizzare regolare i mercati e privatizzare in questo
E non si privatizza i monopoli pubblici non si vendono i privati monopoli pubblici che questo non comporta nessun vantaggio e dal punto di vista dell'efficienza del punto di vista la qualità dei servizi né dal punto di vista dei vantaggi per l'utente finale
Liberalizzare regolare i mercati quando questo è necessario privatizzare
Con un processo che coinvolge di cui devono essere protagonisti anche i poteri pubblici locali non soltanto il governo nazionale
L'altra grande questione
Per il Mezzogiorno per lo sviluppo l'altra grandi priorità quest'opera di programmazione e a mio giudizio l'arco le sono le reti di comunicazione ce ne parla qui
I collegamenti
Io penso da questo punto di vista
Noi abbiamo creato le condizioni per potere realizzare in un tempo più ragionevole di quanto sembrasse all'inizio la sistemazione della Salerno Reggio Calabria
Sicuramente ci sono problemi che riguardano la rete stradale del Mezzogiorno ma io credo che c'è una grande continua ad esserci una grande priorità che l'efficienza e la modernizzazione della rete ferroviaria su
Soprattutto in rapporto anche in rapporto
Alla rinascita della portualità
E al fatto che il Mezzogiorno d'Italia è stato riscoperto come un crocevia di grandi traffici internazionali
Di quelli che vengono dall'Oriente attraverso il canale di Suez e raggiungono l'Europa
Ma se noi non se noi non vogliamo che i nostri porti siamo soltanto come a Gioia Tauro porti in cui si smistano i contabile
E vogliamo che queste merci possano passare dal nostro Paese
Lasciando quel tanto di ricchezza che lasciano le merci quando passa creando quel tanto di lavoro che le merci crea no noi dobbiamo avere appunto quella interconnessioni di reti cioè quando queste navi arrivano devono trovare delle ferrovie
Rapide funzionanti in grado di garantire che le merci arrivino a destinazione ad una data prevedibile diciamo
E io credo che noi siamo in condizioni di presentare un grande progetto di ammodernamento delle reti ferroviarie del Mezzogiorno come una delle scelte qualifica
Vedete in questo quadro io credo che noi saremo chiamati a decidere finalmente sulla
Antichissima questione
Del Ponte sullo Stretto
Diamo acquisire tutti i dati tecnici
Mettere a confronto le opinioni
Non sono scelte facili quando ci sono esperto SISMI cita dei luoghi non è una sfida
Ho letto è una sfida appassionante capisco dice
Perché scrive un articolo è una sfida appassionante per chi decide decide di fare un'opera oltre a essere appassionante diciamo anche preoccupa
Sia l'articolo costi appassionante
Non c'è dubbio
Dobbiamo mettere a confronto l'opinione di chi dice che a causa dei venti certi traffici sarebbero preclusi per non so quanti giorni all'anno non lo so sono personalmente diciamo
No no la competenza necessaria per giudica ma credo che è arrivato il momento di mettere a confronto queste opinioni
Per bisognerà fare due conti
Sulla capacità di questo di questo di questa grande opera di remunerare passi del tempo
E su quanto invece debba essere a carico dello Stato tutte le tutte quei criteri sulla base dei quali si prende una decisione però io vorrei che questa decisione fosse impostata in modo nuovo
E che non si riducesse a dover dire un sì o uno
Nel senso che credo che noi dobbiamo affrontare un grande problema
Cioè quello del collegamento tra la Sicilia Italia l'euro
E alla fine la decisione deve essere comunque un sì
Nel senso che se la forma più opportuna e ragionevole per costruire questo collegamento non dovesse risultare può presto lo sarà lo sarà abbiamo paura di prendere decisioni ma se non dovesse risultare qui la alla fine si dovrà decidere che cos'altro si deve fare per la Sicilia su questo non ho dubbi
Perché certamente questa lunga vicenda non potrebbe concludersi soltanto con un no
E allora bisognerà mettere in questi mesi sul piatto della bilancia ponte traghetti veloci interventi sulla portualità
Arriva Inter investimenti sugli aeroporti Monica in alternativa tra di loro a per potere avere alla fine il quadro delle scelte possibili
E poter dire a questa grande regione impegno del governo nazionale è per consentire alle persone alle merci della Sicilia di raggiungere l'Europa e viceversa naturalmente in un tempo più ragionevole attraverso questa soluzione tecnica
Vorrei
Detto questo vorrei affrontare mi avvio alla conclusione
Vorrei affrontare
Il problema qui noi diamo discusso delle questioni afa diciamo
Ma questo nostro programma
Si collega ad un dibattito che starà assai vivo in Europa
Sull'agenda due mila sulle grandi scelte che dovranno caratterizzare l'unione il bilancio comunitario nei prossimi
Io credo che
La qualità della nostra programmazione
Dovrà e potrà concorrere
A farci vincere una sfida
Contro chi
Pensa di sacrificare
Nella spesa europea proprio la spesa
Di investimento e per promuovere lo sviluppo
Naturalmente bisognerà fare delle scelte che nessuno appare disponibile
A ad aumentare la spesa europea
Si va verso una stabilizzazione della spesa
Ma dentro questo quadro di stabilizzazione bisogna avere il coraggio di compiere delle scelte
E la grande scelta e se noi vogliamo difende
Una spesa agricola comunitaria
Che in buona parte estesa di carattere assistenziale credo bisogna dirlo come stai con coraggio
E risponde a logiche protezionistiche che saranno sempre più incompatibili con le regole di un libero commercio mondiale
E che già oggi sono un ostacolo all'allargamento dell'Unione Europea rapporto tra l'Europa il Mercosur e altre regioni del mondo
Oppure se vogliamo ragionevolmente dire che
La spesa comunitaria non può essere dominata da scelte assistenzialistiche che bisogna puntare invece su quegli investimenti che promuovono lo sviluppo il lavoro e la competitività dell'Europa
Questa badate una grande questione
E nei prossimi mesi questa questione sarà al centro del confronto in sede europea
E da come si scioglie questo nodo dipenderà poi molto anche del realismo dei progetti dei programmi della fattibilità ai quali noi stiamo lavorando con tanta serietà
Io vorrei
Concludendo
Fare un cenno
Alla
A quel patto per il lavoro al quale stiamo lavorando e che può rappresentare
Una cornice
Formidabile
Per una politica di sviluppo e di rilancio del Mezzogiorno
Certamente il nucleo essenziale rappresentato da una rinnovato accordo tra le forze sociali
Per stabilire le regole della negoziazione della contrattazione
Queste regole dovranno consentire io credo
Una maggiore articolazione sono convinto assertore di questo
Sono convinto cioè che una maggiore articolazione non sia contraria alla tutela dei diritti dei lavoratori
Ma che al contrario il sindacato deve rafforzare la sua capacità di rappresentare i lavoratori nei luoghi della produzione
Essendo chiaro che in prospettiva in un'Europa unità in un regime di moneta unica e di bassa inflazione
La contrattazione del salario sarà sempre più vicina al momento della produzione e quindi della produttività
Ed è un sistema questo non significa a mio giudizio oggi a battere i due livelli della contrattazione
Ma significa riservare alla contrattazione nazionale quella dimensione essenziale per la garanzia per tutti
In un Paese in cui la negoziazione articolata ancora purtroppo riguarda soltanto una parte dei lavoratori
Quella garanzia per tutti gli deve essere data
Arricchendo il momento della partecipazione della contrattazione articolata nel rapporto diretto da dove si produce la ricchezza fra le parti sociali
Ma intorno a questo fatto che intendiamo rinnovare
Noi questa volta metteremo scelte di grande portata
E che non saranno soltanto un conto saranno un impegno comune del governo nazionale delle amministrazioni regionali e locali e delle grandi forze sociali cioè obiettivi comuni di crescita di lavoro e di sviluppo
Noi ci mettiamo parecchie risorse a partire dalla finanziaria di questa
Ma ci vogliamo mettere anche un impegno riformatore
Penso cioè alla delega che dobbiamo esercitare in materia fiscale
E alla possibilità quindi di misure fiscali per incoraggiare gli investimenti dell'impresa
Penso alla delega che dovremmo esercitare in materia di ammortizzatori sociali
E questa è una questione essenziale
Penso agli investimenti pubblici e privati ma anche pubblici sulle spese istruzione educazione e formazione questa è una grande questione io io considero con un certo dolore diciamo il fatto che
Io come dire comprendo le ragioni della protesta studentesca
Anche se mi pare sinceramente un po'surreale ve ne faccio è colpa nostra
Che questa protesta sia nata dal fatto che il Governo abbia deciso di mettere in Finanziaria settecentocinquanta miliardi in più per il diritto allo studio
Io non pretendevo che questa scelta fosse salutata diciamo dagli applausi Marche suscitasse delle proteste
Solo perché si è detto che questi soldi serviranno a finanziare la scuola privata che è una sciocchezza perché nessuno intende ne può trasferire fondi pubblici alle scuole private
E quindi diciamo alimentare la protesta giovanile sa queste basi non mi pare serio per chi lo fa non per i giovani diritto di protestare
Quindi quello che ha fatto il Governo non è stata di dare i soldi alle scuole private è stato quello di impegnare i maggiori risorse per la scuola compiendo sacrifici in altri settori della spesa pubblica
Noi vogliamo fare una politica per il diritto allo studio che è un'altra cosa
Una politica per il diritto allo studio che esso stia Juti le famiglie soprattutto le famiglie ovviamente che hanno minori possibilità a sostenere le spese per la formazione dei loro figli
E io penso che sia giusto vent'finanziare le scuole private non è lecito
E non è giusto
Sostenere le famiglie e giusto e io credo che un principio di eguaglianza vuole che lo Stato aiuti tutte le famiglie anche quella minoranza delle famiglie che manda i figli alla scuola privata
Questo è tutto è tutt'altra cosa che non finanziare le scuole private
Aiutare le famiglie meno facoltose a sostenere spesi necessarie per l'educazione dei propri figli
Ma detto questo
Questo è soltanto un piccolo aspetto
Di una politica dell'educazione e della formazione che deve camminare attraverso grandi e coraggiose riforme attraverso una battaglia come quella che si è condotta con successo in questa città
Oggi è la giornata di tutti a scuola siamo contro l'evasione scolastica che è quello
Quell'evento distruttivo dispersivo di risorse umane e intellettuali di cui ancora soffrono
Tante nostre città soprattutto nel Mezzogiorno tanti ragazzi
Quindi le grandi scelte strategiche di questo patto per il lavoro ridurre il costo del lavoro premiare il lavoro e l'impresa a investire sull'istruzione sulla formazione
Incoraggiare gli investimenti e la crescita semplificare la vita dei cittadini e delle imprese questo patto
Non sarà soltanto un accordo tra le forze sociali su come rinnovare i contratti
Ma costituiva un impegno del sistema Paese
è una cornice entro la quale io credo sarà più facile raggiungere gli obiettivi di cui abbiamo discusso anche qui
Vedete noi siamo ad un passaggio delicato importante della vita nazionale
E la cosa che mi preoccupa di più e che il Paese appare un po'come ingessata
Come ancora convalescente
Forse anche sotto l'effetto scioccante dei grandi cambiamenti di questi anni crollato un sistema politico ancora non se ne è pienamente di organizzato un altro è cambiato il modo di vivere di governare
Spread con la spesa pubblica la necessità del rigore che il Paese ha vissuto questo questo passato ne è rimasto come scioccato e da pari ancora ingessato
C'è un timore del futuro
C'è un'incertezza ci sono aspettative non positive negli operatori economici né i cittadini
Noi dobbiamo dare con un attimo
Noi dobbiamo fare capire agli italiani imprenditori che devono investire o cittadini che devono comprare
Che
Non l'Italia è già arrivata sull'altra sponda
Che siamo in un quadro di stabilità
Che le riforme che sono necessarie sono in agenda
Che si può guardare con fiducia al futuro e che si possono liberare le energie vitali che sono tante nella società italiana io credo che e proprio in queste settimane approvazione della legge finanziaria Patto per il lavoro
Che noi ci giochiamo una grande scommessa che se mi consentite e prima ancora psicologica
Cioè di fare capire che si può
Di fare capire che
è arrivato il momento in cui si può ragionevolmente rischiare scommettere sul futuro di questo Paese
Perché le potenzialità di crescita ci sono tutte
Perché i grandi centri vitali dell'economia mondiale non sono stati travolti dalla crisi che pure c'è stata
Ma rispetto alla quale adesso è possibile reagire e i sistemi più vitali hanno già cominciare cominciato a reagire basta vedere l'inversione dei dati americani in crescita
E noi siamo un Paese vitale che appare in questo momento un po'assonnato al quale dobbiamo restituire fiducia nella sua nicchia vitalità è nelle sue possibilità queste la sfida
E io non credo questa non è una sfida che riguarda soltanto la classe dirigente che sta al Governo
Perché in qualche modo è alla prova tutta la nuova classe dirigente del Paese
Politica anche intellettuale economica
Una nuova classe dirigente che comunque ha dimostrato vada
Io penso al panorama internazionale si è conquistata una credibilità
Io penso che noi in un momento difficile della nostra storia abbiamo trovato le persone che hanno saputo
Hanno saputo riportare l'Italia sulla scena internazionale dico
Io mi sento parte di una generazione
Che ha potuto venire sulla scena Ivo Enzo Bianco
Anche perché c'è stata e c'è sempre un'altra generazione che a un certo punto
Ha preso nelle sue mani un Paese in crisi e ci ha aperto la strada parliamoci chiaro
E questo in questo convegno questo è chiaro sono stati uomini del Presidente Ciampi che qui ed altri diciamo che hanno saputo rappresentare
Di fronte all'Europa al mondo hanno saputo dire no badate questo Paese ha una classe dirigente credibile
E adesso noi garantiamo una transizione verso una nuova generazione riportiamo l'Italia e l'Europa l'Italia non è soltanto quella di Tangentopoli nella classe dirigente inquisita delle cose che non funzionano
Ora io dicono in questo passaggio lo abbiamo compiuto
Insisto su questo concetto
Visti con gli occhi dell'Europa noi siamo già
Arrivati fra i Paesi credibili
Dobbiamo dare all'Italia questa consapevolezza e allora vinceremo la sfida abbiamo darlo a mezzogiorno cioè imprenditori ai suoi giovani
Dobbiamo dire crescete arricchiti di investite perché ci sono le risorse che le condizioni
Perché c'è un quadro politico di stabilità che vi incoraggia a fare questo che non vi minaccia perché se ci sono degli ostacoli segnalate accenni e noi li toglieremo di mezzo
Questo è il messaggio che vogliamo lanciare da questo convegno e su questo programma lavoreremo con coerenza
Ringraziamo il presidente D'Alema ringraziamo in particolare con l'ultimo solo ringraziamento agli illustri le illustri personalità del mondo della politica che hanno ascoltato e utile anche ascoltare consentitemi chiudendoli ringraziare in particolare dirigenti e funzionari che hanno reso possibile questa nostra iniziativa grazie