All'ordine del giorno: 1) Modifica della circolare sui tramutamenti 15/4/98 n.
93 ; salvaguardia dell'unità familiare 2) Criteri per la formazione delle graduatorie di Uditori giudiziari 3) Infermità per causa di servizio: ricorso al TAR Lazio 4) Proroga di applicazione extradistrettuale 5) Ricorsi al TAR 6) Incontri di studio 7) Corso di autoformazione professionale per i Magistrati di sorveglianza e altri Magistrati addetti alle funzioni penali 8) Concorsi: individuazione dei Comitati di Vigilanza 9) Ordine del giorno speciale, sezioni A e B 10) Nomina del Direttore dell'Ufficio studi e … documentazione del CSM 11) Proroga di incarico di componente del Comitato Scientifico 12) Copertura posti 13) Nomina di due componenti tecnici del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Roma 14) Riconoscimento di punteggio aggiuntivo per i Magistrati che abbiano conseguito il dottorato di ricerca in discipline giuridiche 15) Altre pratiche su ricorsi, istanze e domande incidentali di sospensione al TAR 16) Cessazione 17) Designazione di 2 componenti della Direzione Distrettuale Antimafia a Napoli 18) Indicazioni agli uffici giudiziari per l'inserimento delle variazioni tabellari nel programma Valeri 19) Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2000/2001, del Tribunale di Macerata 20) Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002/2003, del Tribunale di Macerata 21) Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2000/2001, del Tribunale di Agrigento 22) Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2000/2001, del Tribunale di Termini Imerese 23) Azione disciplinare 24) Mancate prese di possesso 25) Concorso a 360 posti di Uditore giudiziario Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: COSSIGA, IMPEDITA ULTERIORE ILLEGALITA' MI DUOLE CHE CIAMPI SI SIA APPIATTITO SU GIUSTIZIALISMO (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''Approvo incondizionatamente l'astensione dalla seduta con la quale cinque coraggiosi consiglieri laici del Csm hanno impedito la consumazione di una ulteriore illegalita' da parte di un organo che debolezza di governi e capi di Stato ha lasciato travalicare dalle proprie funzioni e trasformarsi in un vertice politico dell'ordine giudiziario che ha minato e minacciato l'indipendnza dei singoli giudici''.
Lo afferma l'ex Capo dello Stato Francesco Cossiga.
''E molto mi duole - aggiunge - che il presidente della Repubblica, a differenza di Saragat, Pertini e me, si sia cosi' appiattito sulle posizioni giustizialiste della magistratura militante, mi auguro per ignoranza perche' altrimenti dovrei pensare o per paura, caso Telecom Serbia insegna, o per vilta'.
Anche io sono stato minacciato e accusato da presidente del Consiglio e da presidente della Repubblica da magistrati militanti che hanno cercato di interferire nelle mie funzioni: ma io ho resisto perche' lo ritenevo mio dovere.
Molto mi duole che Carlo Azeglio Ciampi, nel quale anni fa avevo riposto la mia fiducia nominandolo governatore conto l'opinione di molti, non sia stato neanche questa volta all'altezza dei suoi doveri e delle sue responsabilita''.
DDL CIRAMI: CASTELLI, 'SPACCATURA AL CSM? SONO AFFARI LORO' (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''E' un fatto interno al Csm , sono affari loro''.
Cosi' il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alla spaccatura che si e' verificata al Csm con i laici della Casa delle liberta' che hanno fatto mancare il numero legale, impedendo la discussione sulla risoluzione sul ddl Cirami.
Quanto alla possibilita' che siano introdotte modifiche al ddl Cirami il ministro ha risposto: ''chiedetelo al Parlamento e non a me''.
DDL CIRAMI: CSM; CASTELLI (MD), STRUMENTALE SCELTA LAICI CDL GRAVE ROTTURA ISTITUZIONALE DA NON SOTTOVALUTARE (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''Una grave rottura istituzionale, di portata che non si puo' sottovalutare''; un'iniziativa ''strumentale''.
Cosi' Claudio Castelli, segretario di Magistratura democratica, giudica la scelta dei laici della Cdl di far mancare il numero legale al plenum del Csm di ieri, impedendo la discussione sul ddl Cirami.
''In tal modo si e' impedito il regolare funzionamento di un organo costituzionale, cosa che indubbiamente il Csm e''' osserva Castelli, che giudica ''non giuridicamente sostenibili le giustificazioni addotte a fronte del testo della legge istitutiva del Csm e delle prassi decennali che hanno visto il Consiglio esprimere pareri e proposte sulle piu' varie materie relative alla giustizia e l'ordinamento giudiziario.
Pareri e proposte che - fa notare il segretario della corrente di sinistra della magistratura - sono state spesso approvate e che a volte hanno costituito spunto per iniziative legislative.
''E' poi quanto meno singolare - sostiene Castelli - che gli stessi componenti che hanno rifiutato di partecipare alla discussione della Commissione e del plenum abbiamo poi offerto alla stampa un parere sul ddl (ovviamente in senso adesivo allo stesso)da loro elaborato.
Questo comportamento, come minimo contraddittorio , svela sino in fondo la strumentalita' di parte della loro scelta.
Una sola domanda: un ddl modesto e su una materia marginale come la Cirami puo' giustificare la sequela di strappi istituzionali cui abbiamo assistito?'' GIUSTIZIA: PAGLIARULO (PDCI), DA CDL SCHIAFFO A CIAMPI (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''E' stato sferrato uno schiaffo non solo alla magistratura e alla giustizia, ma direttamente al presidente della Repubblica''.
Cosi' il senatore dei Comunisti italiani, Gianfranco Pagliarulo giudica la decisione dei consiglieri del centrodestra del Csm di bloccare il parere sul ddl Cirami.
''I consiglieri laici della Casa delle liberta' - afferma - stanno sterilizzando il Csm, riducendo il consiglio presieduto dal presidente della Repubblica ad una sorta di ufficio di gestione del personale.
Hanno impedito al Csm di esprimere il parere sulla Cirami, confermando clamorosamente all'Italia intera che la legge ammazzaprocessi e salva-Berlusconi deve essere approvata subito, contro tutti a tutti i costi''.
DDL CIRAMI: ANM "GRAVISSIMA DECISIONE 5 LAICI DI BLOCCARE CSM (AGI) - Roma, 25 set.
- L'Associazione nazionale magistrati esprime, in una nota, "vivissima preoccupazione" per la decisione di cinque componenti laici di "bloccare il funzionamento del Csm", con l'abbandono dell'aula.
Una "decisione gravissima e senza precedenti: mai e' accaduto che una minoranza di consiglieri abbia impedito la discussione ed il confronto delle opinioni su un tema posto all'ordine del giorno con l'assenso del Capo dello Stato".
Per la Giunta esecutiva centrale del sodalizio di giudici e pm "le forti critiche mosse alla nuova legge sul Csm che ha introdotto un elevatissimo quorum di presenza per i laici si sono purtroppo dimostrate fondate.
La legge non richiede affatto che il Csm esprima pareri o proposte solo su richiesta del ministro.
Anzi, la disposizione che originariamente lo prevedeva e' stata dichiarata incostituzionale gia' nel 1963.
Da allora - conclude l'Anm - il Csm si e' piu' volte pronunciato di propria iniziativa su questioni riguardanti il funzionamento della giustizia.
E nel corso degli anni vi sono state voci minoritarie di dissenso sempre espresse nel dibattito consiliare".
93 ; salvaguardia dell'unità familiare 2) Criteri per la formazione delle graduatorie di Uditori giudiziari 3) Infermità per causa di servizio: ricorso al TAR Lazio 4) Proroga di applicazione extradistrettuale 5) Ricorsi al TAR 6) Incontri di studio 7) Corso di autoformazione professionale per i Magistrati di sorveglianza e altri Magistrati addetti alle funzioni penali 8) Concorsi: individuazione dei Comitati di Vigilanza 9) Ordine del giorno speciale, sezioni A e B 10) Nomina del Direttore dell'Ufficio studi e … documentazione del CSM 11) Proroga di incarico di componente del Comitato Scientifico 12) Copertura posti 13) Nomina di due componenti tecnici del Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche di Roma 14) Riconoscimento di punteggio aggiuntivo per i Magistrati che abbiano conseguito il dottorato di ricerca in discipline giuridiche 15) Altre pratiche su ricorsi, istanze e domande incidentali di sospensione al TAR 16) Cessazione 17) Designazione di 2 componenti della Direzione Distrettuale Antimafia a Napoli 18) Indicazioni agli uffici giudiziari per l'inserimento delle variazioni tabellari nel programma Valeri 19) Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2000/2001, del Tribunale di Macerata 20) Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002/2003, del Tribunale di Macerata 21) Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2000/2001, del Tribunale di Agrigento 22) Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2000/2001, del Tribunale di Termini Imerese 23) Azione disciplinare 24) Mancate prese di possesso 25) Concorso a 360 posti di Uditore giudiziario Il CSM nelle agenzie di stampa CSM: COSSIGA, IMPEDITA ULTERIORE ILLEGALITA' MI DUOLE CHE CIAMPI SI SIA APPIATTITO SU GIUSTIZIALISMO (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''Approvo incondizionatamente l'astensione dalla seduta con la quale cinque coraggiosi consiglieri laici del Csm hanno impedito la consumazione di una ulteriore illegalita' da parte di un organo che debolezza di governi e capi di Stato ha lasciato travalicare dalle proprie funzioni e trasformarsi in un vertice politico dell'ordine giudiziario che ha minato e minacciato l'indipendnza dei singoli giudici''.
Lo afferma l'ex Capo dello Stato Francesco Cossiga.
''E molto mi duole - aggiunge - che il presidente della Repubblica, a differenza di Saragat, Pertini e me, si sia cosi' appiattito sulle posizioni giustizialiste della magistratura militante, mi auguro per ignoranza perche' altrimenti dovrei pensare o per paura, caso Telecom Serbia insegna, o per vilta'.
Anche io sono stato minacciato e accusato da presidente del Consiglio e da presidente della Repubblica da magistrati militanti che hanno cercato di interferire nelle mie funzioni: ma io ho resisto perche' lo ritenevo mio dovere.
Molto mi duole che Carlo Azeglio Ciampi, nel quale anni fa avevo riposto la mia fiducia nominandolo governatore conto l'opinione di molti, non sia stato neanche questa volta all'altezza dei suoi doveri e delle sue responsabilita''.
DDL CIRAMI: CASTELLI, 'SPACCATURA AL CSM? SONO AFFARI LORO' (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''E' un fatto interno al Csm , sono affari loro''.
Cosi' il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento alla spaccatura che si e' verificata al Csm con i laici della Casa delle liberta' che hanno fatto mancare il numero legale, impedendo la discussione sulla risoluzione sul ddl Cirami.
Quanto alla possibilita' che siano introdotte modifiche al ddl Cirami il ministro ha risposto: ''chiedetelo al Parlamento e non a me''.
DDL CIRAMI: CSM; CASTELLI (MD), STRUMENTALE SCELTA LAICI CDL GRAVE ROTTURA ISTITUZIONALE DA NON SOTTOVALUTARE (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''Una grave rottura istituzionale, di portata che non si puo' sottovalutare''; un'iniziativa ''strumentale''.
Cosi' Claudio Castelli, segretario di Magistratura democratica, giudica la scelta dei laici della Cdl di far mancare il numero legale al plenum del Csm di ieri, impedendo la discussione sul ddl Cirami.
''In tal modo si e' impedito il regolare funzionamento di un organo costituzionale, cosa che indubbiamente il Csm e''' osserva Castelli, che giudica ''non giuridicamente sostenibili le giustificazioni addotte a fronte del testo della legge istitutiva del Csm e delle prassi decennali che hanno visto il Consiglio esprimere pareri e proposte sulle piu' varie materie relative alla giustizia e l'ordinamento giudiziario.
Pareri e proposte che - fa notare il segretario della corrente di sinistra della magistratura - sono state spesso approvate e che a volte hanno costituito spunto per iniziative legislative.
''E' poi quanto meno singolare - sostiene Castelli - che gli stessi componenti che hanno rifiutato di partecipare alla discussione della Commissione e del plenum abbiamo poi offerto alla stampa un parere sul ddl (ovviamente in senso adesivo allo stesso)da loro elaborato.
Questo comportamento, come minimo contraddittorio , svela sino in fondo la strumentalita' di parte della loro scelta.
Una sola domanda: un ddl modesto e su una materia marginale come la Cirami puo' giustificare la sequela di strappi istituzionali cui abbiamo assistito?'' GIUSTIZIA: PAGLIARULO (PDCI), DA CDL SCHIAFFO A CIAMPI (ANSA) - ROMA, 25 SET - ''E' stato sferrato uno schiaffo non solo alla magistratura e alla giustizia, ma direttamente al presidente della Repubblica''.
Cosi' il senatore dei Comunisti italiani, Gianfranco Pagliarulo giudica la decisione dei consiglieri del centrodestra del Csm di bloccare il parere sul ddl Cirami.
''I consiglieri laici della Casa delle liberta' - afferma - stanno sterilizzando il Csm, riducendo il consiglio presieduto dal presidente della Repubblica ad una sorta di ufficio di gestione del personale.
Hanno impedito al Csm di esprimere il parere sulla Cirami, confermando clamorosamente all'Italia intera che la legge ammazzaprocessi e salva-Berlusconi deve essere approvata subito, contro tutti a tutti i costi''.
DDL CIRAMI: ANM "GRAVISSIMA DECISIONE 5 LAICI DI BLOCCARE CSM (AGI) - Roma, 25 set.
- L'Associazione nazionale magistrati esprime, in una nota, "vivissima preoccupazione" per la decisione di cinque componenti laici di "bloccare il funzionamento del Csm", con l'abbandono dell'aula.
Una "decisione gravissima e senza precedenti: mai e' accaduto che una minoranza di consiglieri abbia impedito la discussione ed il confronto delle opinioni su un tema posto all'ordine del giorno con l'assenso del Capo dello Stato".
Per la Giunta esecutiva centrale del sodalizio di giudici e pm "le forti critiche mosse alla nuova legge sul Csm che ha introdotto un elevatissimo quorum di presenza per i laici si sono purtroppo dimostrate fondate.
La legge non richiede affatto che il Csm esprima pareri o proposte solo su richiesta del ministro.
Anzi, la disposizione che originariamente lo prevedeva e' stata dichiarata incostituzionale gia' nel 1963.
Da allora - conclude l'Anm - il Csm si e' piu' volte pronunciato di propria iniziativa su questioni riguardanti il funzionamento della giustizia.
E nel corso degli anni vi sono state voci minoritarie di dissenso sempre espresse nel dibattito consiliare".
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