Commemorazione di Giuseppe Garibaldi nel 200° anniversario della nascita

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Ad illustrare l'unità della nazione
La stessa assunzioni della sua figura
Al fine di illustrare moti sociali associazioni della società civile
Al gruppo ambienti politici di parte non hanno mai alterato il valore anche simbolico di Garibaldi nella presentazione della memoria in Italia del Risorgimento
Le celebrazioni promosso in occasione del bicentenario della sua nascita rappresentano dunque un'occasione
Per indagare sulle ragioni profonde dell'Appia durante vitalità di una figura
In cui la comunità nazionale continua a riscontrare un elemento unificante l'espressione di un sentimento attestante una identità aperta nel Comune
Credo non sia estranea le radici di questa grande popolarità la cifra anzi eroica con cui Garibaldi ha voluto segnalare il suo lungo e appassionato impegno
A sua scelta di trasmettere una chiave di lettura umane quotidiana della sua pure eccezionale esperienza biografica
Come testimoniato in particolare nelle sue memorie
La capacità di unire ancoraggio al carisma la dimensione degli affetti personali e familiari declinata con sincerità e umanità
Penso tuttavia che l'azione di Giuseppe Garibaldi resta consegnata la memoria storica del Paese
Soprattutto da un dato di valore l'aver vissuto l'Unità d'Italia non come un'idea letteraria
Ma come la condizione per l'esistenza di un popolo per la formazione della sua dignità
Per la costruzione delle basi materiale del suo sviluppo del miglioramento delle sue condizioni in questa chiave
L'attacco alla causa nazionale è stata pari Garibaldi soprattutto la notte per la liberazione dall'oppressione
Come dimostrano anche
Alcune sue riflessioni doloroso
Su qualche risvolto sociale imprevisto e lontano dalle aspettative che avevano accompagnato duecentoventi
Garibaldi ha pescato del popolo avrebbe dovuto essere naturale corollario della condizione di indipendenza
A fronte di questa convinzione Garibaldi attento a tutte le battaglie progressiste del suo tempo nell'ottica di un socialismo umani
Ma io all'inventato piuttosto che agli schemi dell'ideologia dall'immediata consapevolezza dell'uguaglianza
Ed una pari dignità tra tutti gli esseri umani
Non è dunque un caso che Giuseppe Garibaldi sia stato in prima fila iniziative per la pace universale
La Federazione europea l'abolizione della pena capitale tanti schiavismo il libero pensiero emancipazione milioni
Gli stessi valori del resto che furono i riferimenti anche dell'impegno
Garibaldi conduce in Parlamento per oltre un ventennio sino alla morte sia pure con le pause accettate dalle frequenti dimissioni cui talora l'insofferenza per la pratica della politica quotidiana lo concede
A quell'impegno in particolare alla Camera dei deputati intende rendere il dovuto riconoscimento
Ospitando una giornata di studio da promuova sull'intesa con il Comitato nazionale che potrà concludere l'anno garibaldino nella sede delle istituzioni in cui egli ha lasciato la testimonianza diretta del suo impegno parlamentare
Sarà l'occasione per ricordare come Giuseppe Garibaldi abbia arricchito l'esperienza del Risorgimento italiano
Di valori etici di portata universale che al momento gli italiani tra loro e il popolo italiano e gli altri popoli oppressi del suo tempo e che l'hanno condotto valicare più volte l'Atlantico tra combattere a fianco dei popoli l'America latina
Anche se allora impegnati e all'indipendenza democrazia
Un messaggio di libertà giustizia e solidarietà
Iscritta una coscienza nazionale grazie anche a testimonianza di uomini come gravi danni ma anche di tutti gli italiani che dal suo esempio sono stati guidati perché ne hanno condiviso e sentimenti e aspirazioni Ignazio
Prende ora la parola al sottosegretario delle culturale che Andrea Marcucci il Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario degli animali
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Senato signor Presidente della Camera
Signor vice Presidente del Consiglio
Signori membri del Governo onorevoli senatori onorevoli deputati autorità
Membri del Comitato nazionale
Familiari dipende da voi
Signore e signori e con grande emozione che mi accingo a portare il saluto del Comitato nazionale
Per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi
C'ho l'onore di presiedere
In quest'Aula così prestigiosa e così carica di significati della nostra storia nazionale
è giusto un anno che il Comitato si è insediato nella giornata odierna rappresenta certamente il momento istituzionale più alto e più sentito
Nessun protagonista del nostro Risorgimento raggiunse immagino una qualità paragonabile a quella di Giuseppe Garibaldi al suo nome sono legate in molte tra le pagine più celebri della lotta per l'unificazione italiana
Tra queste la difesa di Roma del mille ottocentoquarantanove l'impresa dei Mille la vittoria di Bezzecca
Ma le imprese militari pur grandi che siano non bastano da sole a spiegare lo straordinario fascino che Garibaldi esercitava sulle folle l'aureola di leggenda che lo circondò ancora vivente non solo nel nostro Paese
Il segreto di questa leggenda
Come di quelle imprese sta nella personalità dell'uomo nel suo carattere semplice e schietto né i nobili ideali che l'animarono nella sua vita disinteressata ed avventurosa
Garibaldi ha una grande influenza morale egli gode di un immenso prestigio perché ha reso all'Italia i più grandi servigi che possa renderle un uomo ha dato agli italiani la fiducia in loro stessi
Queste parole
Pronunciate da un testimone non certo sospettabile di finalità geografiche Camillo Benso Conte di Cavour bene riassumono gli indiscussi meriti storici e con gli atti alla vendita
Protagonista del nostro Risorgimento strenuo combattente sensibile alla condizione dei ceti meno abbienti disposto a difendere la libertà laddove questa fosse messa in discussione
Ma anche padre affettuoso marinaio tenace e agricoltore aperto alle sperimentazione di nuove tecniche figure estremamente dignitosa nella sua vecchiaia seppur non priva di mali fisici
Garibaldi appartiene agli italiani tutti
Ma anche come volle sottolineare a suo tempo il presidente Sandro Pertini nel nobile messaggio inviato alle Camere il due giugno due mila e nove sento ottantadue in occasione del centenario della morte dell'eroe
Appartiene alla causa dell'emancipazione dei popoli
Non si contano lo sappiamo i Paesi del mondo e lo hanno elevato a simbolo delle loro rotte di liberazione vanno ringraziate tutte le istituzioni nazionali e locali
Associazioni università scuole tutti i cittadini che lo hanno voluto celebrare in ogni parte del mondo attraverso una miriade di manifestazioni le più varie ed originali
Proprio in ragione di queste sue peculiarità di questa sua unicità l'attività del Comitato nazionale si è sviluppato lungo due direttive principali
Dall'altro una serie di iniziative di carattere scientifico volti ad analizzare sempre più in profondità la personalità il pensiero l'azione del generale di sarde in relazione alle vicende sociali politiche ed economiche che hanno caratterizzato il nostro Paese
Dall'alto nella promozione di una serie di iniziative capaci
Di riportare il comandante dei mille nel vivo della coscienza di costume nazionale
Riguarda il primo obiettivo quello cioè di stimolare necessario ripensamento scientifico il Comitato ha promosso due convegni di carattere internazionale uno che sia una querela il prossimo ventiquattro ottobre a Napoli in collaborazione con le Università Parthenope
Un altro doveroso riconoscimento ai luoghi che per tanti anni hanno visto la ribadì protagonista che si terrà a Montevideo invita impegna atti storici italiani ma anche soprattutto studiosi di diverse università istituzioni culturali di Paesi del centro e del Sud America
Ai due convegni si aggiungerà un dizionario storico politico letterario che riproporrà le interpretazioni che nel tempo sono state date di Garibaldi da intellettuali politici ed artisti di ogni parte del mondo
L'altra direttiva sulla quale il Comitato nazionale ha tenuto fede fin dall'inizio dei suoi lavori riprendendo un auspicio formulato anni or sono dall'onorevole Bettino Craxi è stata quella di cercare di riportare la figura e l'immagine di Garibaldi al centro del dibattito civile
è stato dato per questo impulso a tre mostre di carattere nazionale una che già si è aperta a Firenze il ventiquattro maggio scorso alla Presidenza alla presa Enza del Capo dello Stato al quale rinnoviamo la nostra gratitudine e che ha per titolo Garibaldi tra storia in Veneto la mostra c'è particolarmente cara
Perché ci ha permesso di poter ammirare almeno una parte della preziosa raccolta garibaldina appartenuta Giovanni Spadolini nome che in quest'Aula non ha certo bisogno di presenta Simoni e che fu Presidente voglio ricordarlo qui con deferenza del Comitato insediatosi per ricordare nel mille novecentottantadue il centenario della morte di Garibaldi
La stessa esposizione va sottolineato presenta dipinti particolarmente significativi provenienti dal Museo del Risorgimento di Milano
Un'altra mostra si arriva a Palazzo Ducale dicendo a fine settembre e avrà come tema la grande pittura ottocentesche italiana con quadri
Provenienti da Tina oltre che di tutta Europa una terza mostra si terrà infine a Roma nelle sale del vittoriano curata dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano
Sempre con lo scopo di dare alle iniziative promosse dal Comitato nazionale una dimensione quanto più vicina possibile al costume al gusto nazionali si sono realizzati da mostra itinerante che ha seguito il Giro d'Italia dedicato quest'anno a Garibaldi lungo tutto il per Corso ed il grande concorso nazionale organizzata insieme al Ministero della pubblica istruzione che verrà nei primi giorni del prossimo mese di dove premiati mille ragazzi con un atto c'era che lì per terra quanto possibile Lasorte dei Mille arrivando in Sicilia
C'è stata una grande intensità di rapporti con il Ministero degli affari esteri con la collaborazione
Con gli istituti italiani di cultura e l'affetto intenso di tutti gli italiani all'estero
Il Ministero dell'interno che ha mobilitato tutte le prefetture d'Italia il Ministero della difesa con cui sono state si sono svolte si svolgeranno diverso inizia vive come le quattro bande centrali delle armi che questa sera ternano quattro concerti contemporanea in quattro piazze romane in collaborazione con il comunismo
Se ci sono stati anche i rapporti del Comitato nazionale con la RAI culminati nella realizzazione di tre puntate del programma la storia siamo noi espressamente dedicate Giuseppe Garibaldi e che diventeranno prezioso materiale didattico
Naturalmente non è mancato e non manca la collaborazione con le realtà locali chiamate ad uno sforzo che
Tenendo conto del carattere nazionale ed internazionale di Garibaldi ripercorre la sua figura la
Con tematiche legate alle specificità dei luoghi in tal senso è stata anche approntata con il Touring Club Italiano una guida che dia conto di tutti di itinerari garibaldini del nostro Paese
Inoltre doveroso sottolineare il ruolo decisivo che il Ministero per i Beni e Attività culturali assolve da sempre quale luogo primario deputato alla memoria storica della straordinaria vicenda di Giuseppe Garibaldi
Con i suoi musei le sue biblioteche i suoi archivi custoditi il testimone anzi dicono grafiche librari e documentari e
Per molti versi ancora da esplorare non solo ma il ministero anche provveduto a stanziare ingenti fondi per restaurare rendere maggiormente fruibile il compendio garibaldino di Caprera troppo a lungo trascurato dallo Stato
Ringraziamento particolare va al Senato della Repubblica che oggi ci ospita e dalla Camera dei deputati per la proficua collaborazione e per la costante spinta istituzionale
Questo bicentenario vuole essere solo una tappa del percorso di recupero e riappropriazione da parte di tutta la nazione dei valori e della storia della patria è nata con il Risorgimento italiano
Percorso che ci condurrà nel due mila undici alla celebrazione dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia
In conclusione Garibaldi appartiene alla nazione ed è patrimonio di tutti gli italiani proprio per questo alla sua figura dobbiamo attribuire un significato particolare
Per questo voglio ricordare le parole che Giovanni Spadolini pronuncio alla Camera l'undici luglio del mille novecentottantuno allorché affermò che evocare il patriottismo senza riserve degli eroi Nizzardo i su voi impedisce nevrosi la sua onestà senza macchia è un modo di ritrovare quella certa idea dell'Italia che dal Risorgimento arriva fino a noi e che noi vorremmo trasmettere intatta alle nuove generazioni
Signor Presidente conscio della mia inadeguatezza al compito mi sento obbligato ad esprimere la grande gratitudine mia e se posso permettermelo di tutti gli italiani e i membri del Comitato Nazionale ed in particolare
Alla sua Giunta che tanto impegno hanno profuso in questi mesi di lavoro viva Garibaldi rivalità
Ora la parola per il discorso
Commemorazione ufficiale al senatore Valerio Zanone
Presidente della Repubblica
Signor Presidente del Senato signor Presidente della Camera
Signor vicepresidente del Consiglio e ministro ma l'attività culturale signori nel Parlamento del Governo
Conto a vita signore
Signori amici della famiglia Garibaldi
E delle associazioni garibaldine
Quanti erano
Giovanni negli anni
Cinquanta
Ancora conservano ricordano un disco dove Piero Calamandrei spiegava la Costituzione agli studenti di Milano
Diceva Calamandrei nel mille novecentocinquantacinque
Che ogni Costituzione contiene in sé una
Polemica e la Costituzione italiana non era soltanto la polemica contro il passato ventennale della libertà negate represse
Era anche la polemica verso il presente e dei diritti incompiuti per spiegare agli studenti riuniti nella sala dell'Umanitaria all'origine dei diritti ancora incompiuti
Calamandrei risaliva indietro nel tempo fino alle origini dell'unità nazionale
A saper intendere diceva Calamandrei si sentono nei principi della Costituzione gli e chi
Di voci lontane
L'articolo due
A parlare dei doveri inderogabili di solidarietà e la voce di Mazzini all'articolo cinque la Repubblica e promuove le autonomie Repubblica di Cattaneo
All'articolo otto l'eguale libertà delle religioni davanti alla legge alla libertà di Cavour
E c'è anche nella Costituzione letta da Calamandrei la voce di Garibaldi non parla di principi ma dei diritti e doveri del cittadino
Compare l'articolo cinquantadue del comma finale che informare Forze armate allo spirito democratico della Repubblica
La democrazia lo spirito informatore dell'ordinamento militare in quanto esprime la virtù repubblicana del cittadino in armi
Nel discorso di Calamandrei la vocazione della Ribaldi raccomandava oltre
Ma sembra evidente che in quel comma dell'articolo cinquantadue Calamandrei avvertisse né con la lontana
Dell'appello non disgiungere il popolo dall'esercito che fu il tema centrale del discorso a parlarne avvento dei volontari pronunciato Garibaldi alla Camera il tre giugno mille ottocento se San due e ha ripreso nella camera giusto vent'anni dopo il tre giugno mille ottocento ottantadue dal Presidente del Consiglio Depretis nell'orazione funebre per gli animali
In cui Depretis riconosceva il soldato che più di ogni altro sette usare la forza morale degli eserciti popolare
In ciò signor Presidente si può ravvisare uno dei tanti fattori all'origine del mito di Garibaldi che a distanza di due secoli è inseparabile dalla sua storia
La storia presto tradotta in mito del guerriero che per la sua concezione dell'esercito ripudiare la istruito nome di militarismo
Opponendo al militarismo alla milizia democratica della nazione armata
Il mito del combattente che dalle prime avventure sudamericane aveva riportato
Insieme alle tattiche di guerriglia e all'inclinazione dal sono dittatura al servizio degli oppressi la convinzione che la guerra fosse Laverda della vita delle ombre ma come guerre legittime ammetteva sono quelle di liberazione e di indipendenza
Nel mille ottocentosessantasette a Ginevra
Chiamato a presiedere il congresso internazionale per la pace dichiararlo ammissibile soltanto la guerra contro il tiranno quel volontarismo ha segnato la storia Europa d'Italia fino alla Resistenza quando in slalom hanno combattuto i partigiani in Italia e i soldati all'estero come la divisione garibaldino guardabile
Il ventidue ottobre mille ottocentosessanta non quella pochi giorni dalla battaglia del Volturno mentre i plebisciti del Mezzogiorno in Sicilia sentivano l'annessione al Regno sabaudo
Garibaldi pubblicava nel giornale il diritto il memorandum con le potenze d'Europa in cui prefigurava la formazione di un unico Stato europeo
E la conseguente smobilitazione degli eserciti e delle foto di guerra
L'Europa sovrana del mondo immensi capitali impiegati negli armamenti sarebbero diventati disponibili per le opere pubbliche e le spese sociali
Che negli ultimi anni dopo l'unità sarebbero diventati i temi prioritari nell'iniziativa politica Ribaldi strade ponti canali e alla scuola pubblica gratuita
Così
Prima di passare Volturno verso il bivio di Taverna Catena però stridere la manovra d'Italia ancora dal campo di battaglia Garibaldi rivolgevano speranza verso un futuro
In cui l'Europa unita la guerra non essendo quasi più possibile gli eserciti diventerebbero inutili ma aggiungeva che neppure all'l'ora sarebbero diventate inutili le milizie nazionali per mantenere il popolo nelle sue abitudini guerriere e generosa
Oggi a duecento anni dalla nascita il mito ritorna
Nelle pagine dei giornali
Lei nuovi libri che si aggiungono alla sterminata bibliografia garibaldina
Nei Governi lei convegni degli studiosi delle iniziative promosse e coordinate dal Comitato nazionale di cui ho parlato poc'anzi il suo Presidente Andrea Marcucci
è desiderabile che ha due secoli dalla nascita centoventicinque anni dalla morte il mito di Garibaldi sia liberato dalle rivendicazioni ed appropriazione di parte
Ed anche da similitudine accostamenti con fatti e personaggi del mondo di oggi
Tanto lontano da quello ottocento sul quale si distende quasi per intero la vita avventurosa vicari valide sebbene il culto di Garibaldi la tradizione del Garibaldi risma si siano protratti
Dai giorni nostri Garibaldi fu pur sempre
Un nuovo dell'ottocento e
Nel contesto dell'epoca che gli appartenne va vista interpretata la sua vicenda esistenziale
Dei moti libertari della giovinezza alla filantropia umanitaria le internazionalismo socialista romantico degli ultimi anni
La vicenda della sua vita inseparabile dal mito di cui egli stesso fu più o meno volontario artefice
Si può non citare in proposito il necrologio pubblicato il cinque giugno mille ottocentottantadue dal compassato Times il personaggio scriveva il Times veri terra di essere studiato anche dopo che la fredda analisi critica avrà fatto quanto occorre per spogliarlo delle armi scintillanti di cui l'entusiasmo popolare l'aveva rivestito
Ma poche righe dopo anche il Times tornava quasi sui suoi passi per ammettere che neppure la fredda analisi critica avrebbe potuto spogliare da il tutto la personalità di Garibaldi dall'alone che la circondava come qualcosa di favoloso dalla natura inafferrabile
Ebbene anche sull'arco di due secoli quell'aura intorno alla figura di Garibaldi non si è dissipata nel senso che la sua storia ed un suo convinto
Fanno parte insieme di una unica rappresentazione che non va sezionata a scopo di appropriazione politica ma piuttosto intesa nella complessità anche dalla compresenza di elementi opposti in cui per buona parte risiede quell'alone leggendario
Il connubio indissolubile fra Garibaldi e la celebrità
Inizia con le avventure latinoamericane del Corsaro della libertà Capo della regione italiana di Montevideo
Celebrate della stampa europea soprattutto ad opera di Giuseppe Mazzini che in Garibaldi vedeva personificata o il principio scritto nello Statuto della Giovine Italia la virtù dell'azione
Cresce quel destino di celebrità nella disperata difesa della Repubblica romana
Continua negli anni dell'esilio per i vari del mondo non solo dei due mondi ma dei cinque continenti devo alla cortesia del senatore Nino Randazzo una recente pubblicazione degli italiani Australia che rievoca la traversata di Garibaldi tali ma la cima alla Cina nel mille ottocentocinquantadue e del ritorno la rotta del sud e l'approdo nelle isole australiane
Poi navigante ritorno all'Italia allearmi nel marzo mille ottocentocinquantanove assume il comando da cacciatori delle Alpi e ricerche con la firma di Cavour il grado di generale
Di quell'armata sarda che nel mille ottocentotrentaquattro con sentenza del Consiglio di guerra di Genova lo aveva condannato a morte come le dico dello Stato
L'anno seguente alla celebrità di Garibaldi culmina nell'epopea dei mille poi la ruota della fortuna vicende
Verso anni nella memoria Garibaldi dichiarerà inerti e inutili ma la sua fama ormai sganciata dalla ruota dello opportuna anzi si allarme si alimenta ad ogni
Avversità
Quando sull'Aspromonte l'esercito italiano colpirlo con una ferita che lo segnerà per la vita anche moralmente Alessandro Ferzan scrive che alla grandezza dell'errore c'è aggiunta la corona del martire il viaggio a Londra mi ottocentosessantaquattro si trasforma in un trionfo che provocano irritazione tanto di Vittorio Emanuele quanto della regina vittoria ed anche di Karl Marx ma Bless donne rimane affascinato
E farà a scrivere la sua biografia ciò che in chiamava i cuori dei più
Il pensiero del soldato che aveva combattuto per la libertà umana
L'avanzare degli anni degli acciacchi compaiono le ultime impresa nel Trentino voi a Mentana e poi in difesa della Repubblica di quei francesi contro cui a Mentana è il primo a Roma Garibaldi aveva
Combattuto sempre al servizio della propria missione e negli anni della fratellanza Mazzini aveva definito internazione delle libertà popolare ed infine
Con gli ultimi viaggi e più con i messaggi proclami da Caprera
L'opera di Garibaldi ripiega verso la sfera delle idee ideali sul finire di una vita di invece di uomo di azione vissuta da attore sulla scena della storia
Una semplificazione che la storiografia recente ha provveduto a riaprire e essendo aree sistemava gli artefici maggiori dell'unità nazionale nel canone quadro virale celebrato ora dall'iconografia Vittorio Emanuele monarca costituzionale Camillo Cavour geniale Tessitore Giuseppe Mazzini apostolo profeta Giuseppe Garibaldi eroe popolare
La linea di connessione fra i quattro fu per primo
Una linea ad alta tensione eppure solo alla loro discorde concordia riuscì ad unire l'Italia prefigurando dette pensioni e avrebbero animato ed agitato la storia nazionale dal mille ottocentosessantuno filo forse ad oggi
Il primo merito di Garibaldi è quello indiscusso di aver allargato la dimensione territoriale del disegno di edificazione e di averla personalmente attuata scavalcando gli accordi di proprie
Il Conte di Cavour non escludeva il disegno di un'Italia federale
Ancora la fine del mille ottocentocinquantotto si contava di un Regno sardo e per essa la testa sulle Alpi e i piedi dalle parti di ancora solo nel mille ottocentosessanta visto lo Stato unitario come approdo del suo realismo
E realisticamente subito considero il rischio che la corona tra Pallas sulla testa del re
Se il resto la ricevesse dalle male di Garibaldi agli occhi della grande maggioranza degli italiani scriveva paura Nigra Vittorio Emanuele non è più altro che l'amico di Garibaldi
La sua corona brillerà soltanto del riflesso che un avventuriero eroico riterranno inevitabile
Ebbene diventa in quella lettera come del resto sempre nell'interesse di Cavour era rivolto non ha la testa transitoria del re
Ma all'istituzione perenne della corona Cavour sapeva d'altra parte di non poter contare sulla comprensione di Garibaldi
A dividerli fiera dallo ridire una diversa concezione della politica che per Cavour faceva tutt'uno con l'arte del parlamentarismo della diplomazia detestate da Garibaldi
E la divisione di origine vivendo un solco invalicabile proprio per gli accordi di Pomigliano
Che malgrado le resistenze iniziale di Cavour comportarono la cessione di Nizza alla Francia
Quando in Parlamento Garibaldi rinfacciano Cavour di averlo fatto straniero in Italia lavorerebbe nuovamente il realismo di dichiarare
Se io non mi pare però questo fatto io non gliene faccio appunto e il distacco restò irreparabile tuttavia
Non impernia Cavour descrivere il proprio poc'anzi ricordava Marcucci Garribba avere sunnita all'Italia i più grandi servizi che un uomo possa renderle perché ha dato agli italiani la fiducia in se stessi qui sta il secondo merito dell'impresa dei Mille
Non soltanto di aver allargato la dimensione territoriale del disegno di unificazione ma di aver allargato quel disegno al popolo che diversamente ne sarebbe rimasto escluso suscitando una forza di avocazione rimasta attiva dopo l'Unità e dopo Garibaldi nel discorso pubblico nella cultura popolare
Ed è il volontarismo dei garibaldini
Un libro recente lirico Padula ricostruisce sui documenti d'archivio la straordinaria irradiazione del mito garibaldino del Mezzogiorno profondo
Che senza l'impresa dei Mille e sarebbe rimasto separato dal resto d'Italia dalla duplice barriera come si diceva allora la barriera dell'acqua salata e la barriera dell'acqua santa
Ed oltre l'allargamento territoriale e sociale del disegno di indicazione il terzo merito di Garibaldi fu quello che gli costo la rottura con Mazzini
La forzata comprensione che l'Europa monarchica non avrebbe accettato l'Italia repubblicana esposta forza irregolari ed insurrezionale
E che d'altra parte la sua la bandiera del Popolo della loro vita la cacciata degli stranieri
E quel risultato non sarebbe stato possibile se l'unica monarchia italiana si fosse gettata dalla parte della reazione ancora durante la vedi Aspromonte in un passo delle memorie che addebita la monarchia sabauda i veti frapposti alla spedizione dei Mille
Garibaldi opponeva quella sua
Percezione diretta della volontà popolare all'Inter esigenza repubblicana dei mazziniani assuefatti alle distrarre il mondo dal fondo scriveva delle loro scrivania
Forse per Garibaldi terreno di scontro più difficile fu il Parlamento dove le sue rare tempestose apparizioni suscitavano sconcerto anzitutto per l'abbigliamento e il generale Cialdini definivo strano e teatrale ottenendo da Garibaldi per risposto una lettera dove diceva circa la formula del mio vestire io la porterò sinché mi si dica che non sono più in un libero paese dove ciascuno va vestito come crede
Ma a parte il vestire
Le complicazioni dei regolamenti e le sottigliezze dei dibattiti parlamentari mal si prestavano al temperamento eroico dell'uomo d'azione
Non si può quindi dare torto al Consiglio dei Ricasoli
Che nel mille ottocentosessantasette gli scriveva vorrei che prendeste alla vita politica quella parte che consentono le nostre istituzioni
O altrimenti conserva spinte ero gli italiani in prestito della vostra reputazione nel silenzio della vostra isola Romita
La carriera parlamentare di Garibaldi fu peraltro lunghissima a cominciare dal Parlamento subalpino dove nel mille ottocentoquarantotto fu eletto del collegio ligure di Cicagna vicino al luogo di origine alla sua famiglia era chiaro
La versione di Garibaldi fu salutata dalla Sinistra liberale Di Lorenzo Valerio e di Angelo però fare io con entusiasmo un po'meno dal giornale cavouriano il Risorgimento ma non risulta che Garibaldi abbia poi partecipato ad alcuna seduta del Parlamento subalpino
Nel mille ottocentoquarantanove fu eletto nell'assemblea della Repubblica romana come deputato di Macerata poi fu deputato alla Camera dal mille ottocentosessantuno no alla morte con una sola interruzione per la maggior parte della legislatura
Pur sempre assente dall'Aula anzi nel mio ottocentosettantasette quando era
Per la verità già molto malato scrisse agli elettori romani
Di accettare la candidatura al Parlamento alla previa condizione dei nomi parteciparvi
Eletto quasi sempre in più collegi da un corpo elettorale che non rappresentava più del due per cento dei cittadini
Dei suoi ultimi anni Garibaldi si pronunciò con grande anticipo sui tempi in favore del suffragio universale e definitiva impronta dei popoli liberi
Ma pensava al suffragio universale non tanto in relazione al parlamentarismo statutario quanto nella visione di un futuro repubblicano che sarebbe diventato possibile solo quando la nazione fosse educata alla libertà
In attesa
Garibaldi ammetteva di preferire ad una Assemblea di cinquecento dottori la dittatura temporanea di un uomo onesto sul paradigma classico dei fabbisogni e dei CCT dati
Ne insofferenza verso le procedure schermaglia parlamentare è certamente uno dei tratti e distaccano la figura di Garibaldi da quella di Cavour e invece nel mille ottocentosessanta scriveva alla contessa Desio in corso io mi sono Tito debole solo quando la Camera erano chiuse io sono figlio della libertà ad essa che devo tutto quello che sono se gli italiani vuole essere un dittatore cercherebbero Garibaldi enorme ed avrebbero ragione
Ciò detto
L'ultimo vanta mancare di aggiungere che fra i pochi discorsi parlamentari di Garibaldi alcuni sono a utenti sì pezzi di repertorio della storia del Risorgimento quando ne lo scontro in Aula con Cavour sull'esercito meridionale
Che anche quando non era presente di persona nel suo posto all'estrema sinistra
Arrivati era egualmente al centro dei dibattiti parlamentari come dimostrano i due grossi volumi pubblicate dalla cadono i deputati del centenario della morte
La collaborazione è venuto alla Camera il presumibile ottocentottantadue il presidente Farini disse che l'attività parlamentare di Garibaldi era sempre stata associata umanitarie e patriottiche proposte
E negli anni dopo la conquista di Roma l'interessa di Garibaldi se di volta in sede parlamentare soprattutto alle proposte umanitaria in quel e nel linguaggio di oggi sono i diritti sociali e civili ed anche le opere pubbliche e quelle che oggi si dicono le infrastrutture
Fra esse a speciale rilievo il progetto di risanamento del Tevere atto di omaggio del patriota alla Roma dei suoi sogni di cui giammai disperato scriveva anche relegato nel fondo delle foreste americano
Ventenne
Nel secondo viaggio da marinaio imbarcato sulla Tartano del padre era venuto a Roma risalendo intendere
Ed era rimasto affascinato dalle rovine sublimi che restavano le sole superstiti dell'antica capitale del mondo
Invano difesa nel mille ottocentoquarantanove invano tentata nel mille ottocentosessantadue e nel mille ottocento sessantasette Roma finalmente conquistata
Doveva essere liberata anche dalle periodiche inondazioni ed alla malaria che la circondava Garibaldi arrivato nella capitale
Nel mille ottocentosettantacinque Silvia del programma di migliorare le condizioni materiali e morali di questa vecchia matrona
Pensava in grande ad un porto fluviale a Fiumicino e trasformasse Roma nella Londra del Mediterraneo alla bonifica dell'Agro
Alla canalizzazione dell'Aniene
E dopo diverse varianti il progetto tende l'approvazione del Governo Minghetti ma il finanziamento si inceppo nella stretta del pare già di Bilancio poco dopo il Governo Depretis inizio la costruzione dei muraglioni sul Tevere lungo il Tevere
Nel ventennio dopo il compimento dell'unità nazionale Garibaldi ebbe modo di dare corso da Caprera verso il resto del mondo all'ideale umanitario che in gioventù lo aveva convertito Dal patriottismo nazionale al cosmopolitismo
Si dice che è vicino al letto a Caprera tenesse il lupo cristiani ismi sensi monco ricevuto nel mille ottocentotrentatré
Durante uno dei primi viaggi mercantili dall'esule Émile Barolo poco prima dell'adesione alla Giovane Italia
Da quelle vaghe idee di fratellanza universale
Aveva derivato l'idea
Più precisa che bisogna amare il popolo per governarlo voleva per il popolo italiano la scuola laica obbligatori l'abolizione della pena di morte il suffragio universale
L'ideale della fratellanza era il suo riferimento quale gran maestro della massoneria cui si era affiliato del giovane nell'America latina la sua azione umanitaria passava oltre le frontiere con l'idea dell'Europa unita
Gli appelli all'Inghilterra per la convocazione di un congresso di pacificazione internazionale
I messaggi ai congressi delle Società operaia la fondazione della lega per la democrazia l'adesione da posizioni alquanto personali alle internazionale il sole dell'avvenire
Staremo rimase fino alla fine non si può Acierno il suo anticlericalismo che era cosa diversa dalla il religiosità ma in Rita si estendeva anche al clero delle confessioni pre cristiane e cristiane comunicarono fra i garibaldini anche preti e Frati
Ma dall'anticlericalismo Garibaldi
Non si è discostato fino alla fine e degli ultimi programmi elettorali insisteva per la soppressione corporazioni religiose lavo adesione agli stipendi per i sacerdoti e perfino la funzione delle campane che voleva riciclate in monete metalliche
Libero pensatore sostenitore dei popoli oppressi repubblicane socialista patriota e partigiano Garibaldi ha offerto un simbolo è un'insegna a molteplici formazioni della politica italiana nell'Ottocento e del Novecento
Tanto più molteplici in quanto Garibaldi cioè pensare ad un tempo senza infingimenti soldato non militarista patriota nazionale in nome di ideali universali
E lei costumi della vita quotidiana insieme popolano ed anticonformista
Del mille novecento euro ottantadue in occasione del centenario della morte si riaccendono discussione sull'origine del Vito fu Franco Venturi ad osservare come il mito trovi radice del fatto che in Garibaldi ebbe consacrazione la figura del leader
Popolano la democrazia si afferma dell'Ottocento ad opera di leader borghesi accolti Garibaldi scriveva Venturi fu l'unico grande politico democratico ottocentesco di origine Edi
Carattere popolare
In Garibaldi talvolta hanno cercato un paradigma alternativo le diverse interpretazioni critiche del Risorgimento ridotto a processo elitario
Conquista reggia
A rivoluzione mancata ma proprio all'integrazione portata da Garibaldi si deve ciò che il Risorgimento pure ha significato in termini di apertura europea
Emancipazione popolare costruzione dell'identità nazionale
L'identità nazionale formata del Risorgimento non poteva fare a meno di quell'anima popolare come dimostra il fatto che non c'è in Italia
Grande città o piccolo Comune che non abbia intitolato Garibaldi una strada una piazza sovente la strada principale
E la Piazza Maggiore e dall'Italia in Europa nell'America non si contano seria dei monumenti a cominciare dalla statua sul Gianicolo che Ernesto Rossi
Si consolava di intravedere dal finestrino della cella a Regina Coeli
A proposito di statue ed i ritratti mi sia permesso a ringraziare Presidente Franco Marini e nella ricorrenza del bicentenario disposto il ritorno nel busto di Garibaldi nella sala più grande del Senato
Nel mille novecentosette il primo centenario della nascita fu celebrato con una monografia il Giuseppe Cesare Abba ristampata nel mille novecentottantadue in edizione anastatica dal Governo
Con la prefazione di Giovanni Spadolini appassionato cultore al pari di Bettino Craxi di memorie e cimeli garibaldini
Nella prefazione di Spadolini elenchi racconta la commemorazione
Di quel primo centenario il quattro luglio mille novecentosette alla Camera con l'intervento del Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti
Come era costretto al suo temperamento antiretorico Giolitti andò dritto le decisioni di fatto proponendo ed ottenendo che la Camera provasse seduta stante la legge dei vitalizi per i superstiti delle guerre di indipendenza
Il dovere civile della riconoscenza doveva esprimersi secondo Giolitti più per le celebrazioni nell'impegno quotidiano di operare per l'Italia
Per essere degni disse di coloro che ci hanno dato una patria
Della prosa essenziale di Giolitti mi sembra si trovi signor Presidente un punto di conclusione una conclusione che lascia aperti alle controversie interpretative intorno al mito garibaldino
Chiamando i volontari alle armi per unire la nazione ma con una visione che infine passo oltre gli Stati nazionali
Chiamando il popolo degli esclusi a sollevarsi per conquistare la dimensione nazionale che la sua arte del diplomazia non avrebbero raggiunto
Risolverlo nel proprio animo la tendenze divergenti fra l'azione patriottica e l'internazionalismo umanitario
Giuseppe Garibaldi ha costruito il proprio mito
E si è prolungato nel corso delle generazioni fino a diventare anch'esso realtà storica una realtà che ha raccolto lungo la storia vicende conflitti della vita civile italiana dell'ottocento e del Novecento
Il punto giolittiano di conclusione si ferma prima sul debito civile verso l'eroe del popolo cosa ha detto al popolo italiano Garibaldi con la sua vita
Ha semplicemente detto che bisogna amare l'Italia se si vuole governarla
Immagino che in quel senso Giolitti parlasse del debito verso chi ci ha dato una patria della patria Garibaldi ha dato agli italiani
Prima che la conquista il sentimento con quella
La sua
Fondamentale onestà
Onestamente Amato l'Italia inizia insegnato la mamma
Ringrazio
A nome del Senato
Ringrazio a nome del Senato tutti gli intervenuti in modo particolare il Presidente della Repubblica che ha voluto essere presente
A questo importante occasione un ringraziamento Zan svolto da tutti gli intervenuti al brillante relatore al senatore Zanone la seduta di commemorazione conclusa grazie
La seduta
E aperta
Invito il senatore Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta antimeridiana
Di ieri prego
Aperta la seduta alle ore dieci e trentadue si dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del ventotto giugno due mila sette il senatore Stiffoni chiede la votazione del processo verbale previa verifica del numero legale
Il presidente avverte
Che la predetta richiesta non risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori
Posto ai voti il processo verbale risulta quindi approvato