Secondo natura? Scienza, diritto e morale tra determinismo e libertà

Nei giorni tre e quattro giugno l'anno e il due mila dieci si sono svolti a Torino i lavori di un convegno dal titolo secondo natura diritto e morale tra determinismo e libertà
Il convegno organizzato e promosso da alcune organizzazioni il centro di cultura evangelica Arturo Pascal il centro di ricerca sulla biopolitica vivo su un centro dell'Università del Piemonte orientale
Il Centro Studi filosofici religiosi Luigi pari sono
E il Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Torino si è svolto anche grazie al contributo dell'otto per mille della chiesa valdese
Due le sedi del convegno nella prima giornata l'Aula Magna del Rettorato dell'Università degli Studi di Torino nella seconda il salone della chiesa valdese della stessa città
Come ha detto il convegno stato organizzato tra gli altri dal centro evangelico di cultura Arturo Pascale
Parliamo con il Presidente di questo centro Luca Savarino che ricercatore di filosofia della politica presso università
Del Piemonte orientale dove svolge anche il ruolo di professore
Aggregato di
Dio etica
Un convegno questo che fa seguito a un altro convegno che sempre le stesse organizzazioni avevano ottenuto due anni fa ma dunque il convegno di due anni fa era sulla laicità questo convegno pone delle questioni che conseguono direttamente da quelle
Che avevamo discusso in passato
Intanto una questione di metodo cioè il tentativo di far discutere dei laici
E dei credenti in una prospettiva non semplicemente polemica e di confronto aspro ma di dialogo e di approfondimento scientifico quindi in qualche modo il tentativo di far
Interloquire credenti e non credenti cattolici protestanti laici attorno ad una delle questioni
Che in qualche modo osso attraversa hanno la discussione sulle questioni etiche contemporanea cioè il ruolo della natura come fondamento le norme morali in secondo luogo una continuità dal punto di vista dei contenuti perché
Ne abbiamo registrato in passato un diffuso bisogno di normatività cioè di norme di la ragione laica che dopo aver
Riletto in chiave emancipati va alla fine degli elogi e il venir meno delle grandi narrazioni lo svuotarsi
Di un orizzonte di verità della filosofia oggi si trova di fronte alla necessità di
Trovare norme condivise in relazione a questioni come il conflitto fra culture fra religioni o in relazione al problema dell'avanzamento della tecnica dunque
C'è una continuità con quello che avevamo discusso proposero eccita e quello che discutiamo oggi cioè la natura come fondamento delle norme morali
La natura che
Ecco Cuccia alle sia nella discussione attorno al diritto che rispetto alla discussione intorno alla scienza alla teologia
E alla filosofia questi gli ambiti che avete voluto scandagliare quali sono i punti significativi di questi quattro
Ambiti ma dunque intanto c'è un punto comune cioè il fatto che la natura oggi viene sempre più messo in discussione nel suo statuto di fondamento stabile nel senso che noi oggi siamo in grado di agire in ambiti
Che in passato erano ritenuti naturali e dunque inaccessibile all'agire dell'uomo pensiamo a tutti i processi relativi alla nascita la riproduzione medicalmente assistita la genetica e altro quindi la natura da un lato sembra perdere
Il suo alla sua natura di fondamento stabile anche la distinzione fra naturale artificiale sembra venir messa sempre più in discussione dall'altro parallelamente paradossalmente la natura viene invocata come fondamento nelle norme etiche quindi
Proprio qui sui requisiti di stabilità di fondamento di universalità che la natura sta progressivamente perdendo vengono richiamati dal punto di vista la riflessione morale questo avviene sia nel diritto
In cui assistiamo ad una rinascita del giorno al pluralismo talvolta contratti come dire molto autoritari se mi si passa al termine
Poi la filosofia dove anche qui si cerca di elaborare una riflessione sulla natura umana come fondamento di un'etica condivisa e poi mai ci siamo chiesti come parla della natura la scienza cioè esiste un modo
Di fondare un discorso scientifico sulla natura che serva da presupposto per parlare in maniera
Forse più razionale e più argomentata di etica
Grazie investiamo Luca Savarino che Presidente del centravanti genetico di cultura Arturo Pascal di Torino
Come avete sentito il convegno si è articolato in quattro sessioni al tavolo dei relatori si sono alternati giuristi scienziati teologi e filosofiche hanno analizzato le questioni poste dal concetto di natura
Alle rispettive disciplina
Mario Dogliani ordinario di diritto costituzionale presso l'Università di Torino ha introdotto la prima sezione dei lavori delicata appunto alla diritto e il titolo è come la natura diventa
Norma come ha affrontato questa introduzione
Ma io l'ho affrontata in modo molto semplice e cercando di fare un quadro delle modalità con cui oggi i giuristi trattando il problema del rapporto tra diritto positivo e natura per la storia
Del rapporto tra diritto e matura una storia millenaria quindi tutti
I gli argomenti che sono stati portati a favore del giusto naturalismo cioè di un fondamento naturale del diritto e le repliche e non voglio non li ho potuti trattare
Nella storia del diritto cioè come un'oscillazione un pendolo qualche volta
Si orienta verso
Una fondazione naturale del diritto altre volte si orienta verso una fondazione tutta solo politica volontaristica
Artificiale del diritto adesso siamo in un momento nel quale c'è una remare show un
Una rinascita un ritorno della giusta naturalismo lei ha detto sia tacito che espresso così
Un giocatore arrivismo Espresso nel senso che ci sono dei movimenti e che arriverà invecchiando espressamente
Per cui il diciamo il fondamento naturale di certi principi di certe norme
Vale per tutti e la diffusione dell'espressione diritti naturali dell'uomo
Più il
Ci sono forme
Più sottili meno evidenti di ritorno del giusto naturalismo e adesso ne parlo senza giudizio di valore cioè sono interne descrittivi
E il caso più eclatante è quello dell'economia dove il la scienza economica
Oggi
Ma da molti decenni
Pretende di poter fornire a Verona
Descrizione comprensione della società dotata di forza normativa
Mentre di sì alla tradizione illuministica vedeva nell'opinione pubblica correttamente intesa c'è l'opinione pubblica come il dibattito pubblico che poi
Geremia RAI nello stesso tempo trascende la rappresentanza politica la fonte del diritto dell'indirizzo politico
L'economia atteso la sostiene a presentarsi come scienza del Governo cioè come scienza
Della comprensibile come scienza capace di comprendere l'estate della Società la natura della società e quindi è di
Dettare le prescrizioni per il suo Governo ha questo non viene diciamo espresso in termini classe sì giusta naturalistici però è un dato di fatto insomma che
Può essere constatato
Lei ha parlato di una risposta ermeneutica che viene ermeneutica che viene tentata dalla diritto per risponda a questa temperie culturale se se il perché
Che molto spesso si assiste a rivendicazioni di diritti
Fondati sul pretese
Diciamo naturalistiche ora quando ciò accade l'atteggiamento del del legislatore dicevo è
Alcuni casi di emanare leggi permissive come nel caso dell'aborto il caso più
Ho anche nel caso del divorzio ormai meno drammatico ma
Leggi permissive cioè legge che consentono ai singoli di se intendono
Con porre in essere quei comportamenti che il legislatore autorizza anche se non sono dall'intera
Diciamo di comunità collettività civile politica condivisi
Però
Un'altra tecnica di componimento di queste
Prego vicende consiste nell'azione dei giuristi che attendono attraverso l'interpretazione a ricondurre a norme di diritto positivo
Pretese che sono state
Avanzate diciamo al di fuori cioè in buona sostanza
Si può pretende si può dire io ho un diretto e chiedo che mi venga garantito ma che cosa vuol dire io un diritto
Se ci sono norme di diritto positivo che lo riconoscono allora l'espressione è propria
Se invece non ci sono norme di diritto positivo che aveva riconoscono l'espressione impropria si usa la parola di diritto per dire che ho la pretesa politica
Ora di fronte a questo ha di fronte a questo fatto pensiamo al dolorosissimo caso Englaro
Che cosa accade accade che da parte dei della giurisprudenza si faccia uno sforzo per ricondurre una certa
Uso pretesa in senso a valutativo una sarta pretesa
Dentro il significato attribuibile alle norme vigenti
Questo ripeto è una
è un fenomeno che va considerato con molta attenzione
Perché l'ordinamento giuridico non può ammettere che esistano norme fonda appartenenti ad ordinamenti diversi che prevalgono sulle sue questo è un modo
Raffinato di ricondurre alla portata delle norme del diritto positivo vigente delle pretese che sono andate fuori
Chiarimento e poi la domanda il chiarimento quando lei parla di leggi permissive e questo in qualche modo sinonimo di leggi liberali che vuol dire qualcos'altro Dollar leggi permissive vuol dire facciamo presente
Se si parte dall'idea che la forma proprio generale
Delle leggi e il divieto tutto tutte le leggi comunque siano scritte possono essere ricondotta ad una serie di divieti ora queste leggi sono leggi che
Diciamo
Descrivono tipizza hanno determinati comportamenti e espressamente li considerano leciti
Ad esempio è ovvio che
La legge sull'aborto che cosa fa considero un comportamento che a norma della legislazione precedente era illecito e
Per generare certezza tra i cittadini dice che quel comportamento è diventato lecito
Qui in questo senso sono le illusioni sono parola leggi permissive cioè leggi che
Consentono ai cittadini che intenda mantenere certi comportamenti e di poterlo fare nella certezza che i comportamenti medesime sono considerati come le ceti dalla legge
Senza che il tenere quei comportamenti sia un obbligo imposto alle generalità
La domanda le chiede di uscire
Un po'dal ruolo di introduttore della discussione e dare una valutazione la formula diritto naturale inteso come diritto positivo comunemente
Accettato come la detti poi la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo come lo giudica
Che
Cosa si può dire di una forma di questa gente ma si può dire che
Insomma è una
è una semplificazione l'uso dell'aggettivo naturale cioè è evidente che quei diritti sono dei diritti che si sono affermate attraverso tragici SM complicatissime vicende politiche quindi sono diritti pienamente culturale frutto dell'artificiali ISMU politico insomma sono stati dei processi
Lunghi perché ovviamente l'idea dei diritti dell'uomo del dire di un'immagine dell'uomo che non debba mai essere assicurata dalla violenza è un'idea antichissima
Che aveva trovandomi in un certo periodo della storia dopo la Seconda guerra mondiale sia imposta come idea generale nel del consesso delle nazioni quindi sono diritti perfettamente
Culturali esito di lotte attività politica
Perché vengono definiti naturali per dire che
Esprimono un'immagine dell'uomo che ritengono il loro fautori affermatore non può tollerare nessuna violazione
Ma non significa che viene trascritto nel diritto un qualcosa di naturalmente obiettivamente
Esistente somma sempre frutto dell'artificialità della politica della cultura grazie grazie al resto d'Italia
Come la natura diventa norma è stato anche il tema dell'intervento della professor Francesco viola ordinario di filosofia del diritto presso l'università di
Palermo
Lei comincia ad una domanda abbiamo bisogno della natura per regole e per un'etica condivisa
Sì
E alla domanda posta dagli organizzatori del convegno se appunto nella
Costituzione di una comunità politica ci fosse bisogno di un ricorso alla natura
E è la mia diciamo risposta e
Una risposta diciamo minima nel senso senza entrare nei particolari in in parte problemi in cui nella natura povere la natura proprio non c'è intesa in senso biologico
No anche Firreri fisico eccetera possa avere un certo rilievo indipendentemente da questo
Io insisto sul fatto che una comunità politica degna di questo nome
Che non sia semplicemente una
Convivenza diciamo di separati in casa che fanno loro vita senza avere un minimo di comunanza ma una comunità politica e che ha una comunanza in certi valori comuni
E ha bisogno di un ordine delle libertà di una di una struttura di una certa qua struttura
Ora laddove c'è sempre un ordine della libertà un ordine con questi enti allora il concetto di natura a fa capolino diciamo a comincia ad avere una
Certa rilevanza questo
La mia posizione dice lei dice il concetto di natura è un concetto culturale
Ogni cultura una pretesa di verità
Però
Rinunciare al dialogo in qualche modo è una rinuncia alla ricerca di questa verità
Sì appunto le le culture perché oggi si tratta proprio quello del dialogo fra le culture
Le culture sono delle forme di vita e che hanno loro nascita
Lunga gestazione molto lunga attraverso operata la tradizione della consuetudine di pratiche sociali e lungamente condivise che vengono poi a modificarsi lentamente eccetera ma ogni cultura
è un modo di rappresentare la vita dell'uomo
Diciamo sulla terra
E quindi incomincio spesso ogni e cultura come ogni religione sostiene la tesi che è il suo modo è il modo migliore il modo più rispondente diciamo
Alla alla natura dell'uomo del dei suoi rapporti
Tra e dei rapporti fra gli uomini dei rapporti con le cose della natura e quindi e quindi nella natura e nella cultura e c'è una pretesa di verità
Però ovviamente questa pretesa di verità e poi si scontra con quella delle altre culture
è c'è un dialogo
Che può essere dialogo in senso proprio oppure uno scontro uno scontro che non è un dialogo lo scontro delle civiltà che
A cui noi siamo stiamo assistendo
Però ecco alcuna pretesa di verità la si difende attraverso
Il confronto ragionevole e la tolleranza e l'ascolto dell'altro piuttosto che attraverso la soppressione dell'altro
Quindi per tornare a alla sua categoria
Un po'd'ordine
Che discenda dalla diritto quindi un buon diritto
è quindi quello che consente la convivenza tra queste varie culture
è è lei il diritto in questa situazione meglio tra le persone che ne incarna nonché in canna queste varie culture
Sì il diritto in questa situazione cioè nella situazione del confronto culturale il diritto assume un altro significato rispetto al passato mentre nel passato
Cui
Era presente monetica comune è ampiamente condivisa anche se non sempre praticata ma comunque in cui intorno a cui c'era un un forte consenso almeno formale
Nel passato il diritto allora poteva essere considerato come un insieme di ordine del sovrano che però erano limitati da quella cultura comune qual è l'etica comune presente nella società
Ma oggi non è più possibile perché a oggi se concepiamo il diritto come ordine del sovrano cioè come
In sostanza un risultato del Po dell'uso
Diciamo nudo e crudo del principio di maggioranza della forza dei numeri se concepiamo il diritto così necessariamente mortifichiamo la dimensione del pluralismo
Il pluralismo e non possiamo combatterlo o comunque amministrarlo a colpi di ma di maggioranza dall'alcol cosa che assomiglia relativismo
No no il pluralismo il relativismo è un modo di e di considerare il pluralismo il pluralismo è semplicemente una constatazione un dato di fatto cioè il dato di fatto
Che al
All'interno di una società Ciconte convivono posizioni visioni globali dell'attività
Profondamente diverse in conflitto fra loro questo il un dato di fatto il pluralismo
Il prodismo di per sé non dice
Che abbiano tutte ragione o tutte o torto
Non è che una appena sola ha ragione e le altre torto il pluralismo è da questo punto di vista è un dato di fatto che hanno dobbiamo rispettare perché si tratta di rispettare le persone che sono coinvolte in quelle
In quelle posizioni e poi dobbiamo chiederci come dobbiamo amministrare come questo pluralismo deve essere amministrato nel rispetto sempre delle persone delle coscienza delle persone cioè
Ecco come come deve essere amministrato chiaramente ecco qua è il punto in cui il diritto cambia dissenso rispetto al passato se venisse amministrata esclusivamente attraverso
E la volontà
Nella del sovrano cioè il principio di maggioranza nudo e crudo come dicevo prima
Ma il pluralismo verrebbe mortificato dalla sua dalla sua la sua ricchezza eccetera allora invece il pluralismo deve essere di governato attraverso la pratica della deliberazione
Che era della della deliberazione ragionevole
In cui in cui ci sia il dialogo questo è il punto centrale è il diritto serve per la deliberazione ragionevole percorso il diritto si trasforma
Da
Principio sovrano a principio a linguaggio dell'interazione sociale il diritto come linguaggio dell'interruzione sue questo è un cambiamento notevole rispetto al modo
Di concepire il diritto del passato delatori giuridica del passato
L'idea weberiana ripulite vicino dei valori può essere una carta che questo tipo di diritto secondo le può giocare
Sì il problema è proprio quello del Polito ISMU dei valori cioè
Del fatto che diciamo il
Siamo di fronte a delle dei valori completamente diversi spesso incompatibili fra di loro
Ma qua il problema è questo la la posizione weberiana era per la incompatibilità dei valori tra di loro
E e questo è il punto se è così allora il risultato sere sarebbe
Necessariamente la vittoria di un valore sugli altri perché a un certo punto una comunità
Politica deve scegliere
Ma se invece i valori sono comparabili cioè è possibile stabilire
Lei della pura ponderazione un bilanciamento come avviene nello Stato costituzionale di diritti quando si ci sono c'è la ponderazione dei principi allora se c'è questo metodo
è allora evidentemente la concessione weberiana del porre del politichese ma avevano riviene ecco viene rigettata perché secondo Webber se uno sceglie un valore deve andare contro tutti gli altri
E a Weber non accetterebbe il bilanciamento è la ponderazione cioè i lavori perché sarebbe contro il principio dalla ponderazione dei valori e questi in questo ci fa la differenza fondamentale
Questo forse anche che vedere con come dire la la quota di prestiti verità del diritto nel senso per esempio potrebbe essere un ausilio
La idea del diritto se vogliamo chiamarlo naturale inteso come il diritto positivo comunemente accettato faccio un esempio quello della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo fondare
Questa barriera al principio di maggioranza su
Questo tipo di diritto che
Positivo in quanto tutti lo condividono potrebbe essere una soluzione alle cosa le disse sei sì senza dubbio questo cioè lei dice ricorso il consenso di fatto ha un consenso più largo
Questo senza dubbio e importante ed è stato la ragione del successo
Dei ed delle vo del diffusione dei dei diritti umani però io insisto sul fatto che questo consenso dovrebbe essere sempre supportato da ragioni
Non puramente e semplicemente da un fatto di di moda di
E di
Diciamo di diffusione puramente
Diciamo quantitativa io verso di adesione a una certa posizione
Bisognerebbe diciamo sviluppare le ragioni di adesione a certe posizioni queste ragioni
Che dove sono quelle comunicative cioè
Perché se noi ci incontriamo sulle ragioni aderire ai diritti dell'uomo allora si può dire che effettivamente ci sia un consenso ben fondato cioè un consenso al reale
Se invece adottando la tesi Rossi Anna del con diceva rosso consenso per interesse azione l'ho però appena il consenso ska diceva
Diceva rosso cioè i di fatto ci incontriamo su certi valore anche se ognuno aiutandoli dell'ignoranza sì anche se ognuno di noi dà una giustificazione diversa a quei valori
Allora la è facile che il consenso di base su un equivoco cioè formalmente sul piano della diciamo è delle Luciano atto siamo tutti d'accordo sui diritti umani però poi
Quando dobbiamo applicarlo ai singoli casi si scopre che non lo siamo che non lo siamo d'accordo perché in tali realtà intendevamo cosa profondamente diverso quindi bisogna stare attenti alla trappola del consenso
E quindi se non è consesso cose dissenso conflitto la guerra dicevo consenso supportato dal raggio consenso
Non sulle sui sulla sull'oggetto ma sulle ragioni di quello già iper di quell'oggetto
Non so se non sui diritti dell'uomo ma sulle ragioni perché noi riteniamo che i diritti dell'uomo in questa situazione attuale posso nessuna garanzia della dignità umana sceglie gli altri
Cioè
Perché se siamo d'accordo sulle ragioni o se comunque discutiamo sulle ragioni
Allora è più facile che intendiamo quell'oggetto quel valore che di su cui che è oggetto del nostro consenso lo intendiamo in senso simile
Se invece non curiamo questo consenso sulle ragioni rischiamo di una cosa puramente nominalistica e che non
Che non si
Grazie prego professor Francesco viola dell'Università di Palermo ordinari filosofia del diritto
Luciano Patruno ricercatore in diritto costituzionale presso l'Università di Bari
Ha cercato di rispondere alla tema del dibattito come la natura diventa norma chiedendosi innanzitutto perché si comincia
Di nuovo potremmo dire e di nuovo dopo io un dopo Bobbio a voler far derivare dalla natura il
Diritto
Quali le risposte a questo interrogativo
Le risposte sono queste è strano che proprio a metà degli anni Settanta Bobbio dicesse in effetti che un altro appello alla natura sarebbe stato
Contrario allo spirito dei tempi perché un tempo forse le stesse costituzioni erano gli unici porti sicuri quando
Si parlava dei fini diciamo così ultimi della società
Ad un certo punto però questo appello alla natura ed è tornato di gran moda ed è pronto diciamo che è tornata di gran moda forse per due ragioni
Apparentemente diverse ma non contrapposte la prima ragione che non ci troviamo di fronte a un diritto che ha perso i suoi riferimenti tradizionali lo Stato
La sovranità
La certezza della legge gli organi rappresentativi partiti politici le forze politiche e quindi probabilmente si ricerca ne ha natura un orizzonte stabile
Qualcosa che ci unisca nella socialità del diritto senza però considerare l'eventuale rischio di questo appello a un diritto sopra legale
Che può essere fatto valere il nome di qualsiasi ragione ritenuto universale anche
Come è successo per esempio anche nel caso del nazismo l'altra esigenza probabilmente è legata ad una forza che adesso hanno
Le scienze cosiddette dure
L'approccio scientifico e problemi naturalistico scientifico dei problemi per cui esisterebbero delle leggi inesorabili anche di natura che riguardano come dire il mercato la globalizzazione rispetto al quale il legislatore non ha alcuna possibilità di intervenire
Lei ha fatto riferimento a due correnti neologismo naturalistiche una definita empirica l'altra definita neoclassica otto le otto mista
Questo con una premessa che richiama
Autori come dice Marx
E Freud
Sì diciamo che questi che erano considerati Mestre sospetto contorni scene Marx e Freud avevano messo in dubbio che potesse e si avere un diritto di natura universale che potesse valere per tutti gli uomini avevano affrontato il problema come dire delle condizioni storiche ma anche psicologiche
Di questo rapporto del diritto con la natura
Si eliminano giusto un alibi giusto tra Lisbona empirico che poi si rifà la nozione di natura delle cose e che quindi vede nel diritto esclusi la mente la giustezza diciamo così di rapporti sociali che sono giusti solo perché accadono a un quindi solo perché effettivi
Dall'altra parte e quindi non assolutamente critico nei confronti come dire dello status quo della società dall'altra parte
è tornato anche di moda e il nel giusto naturalismo otto mistico che basandosi su un indeterminato appello alla dignità della persona
O ai diritti umani al bene comune ritiene di poter risolvere le questioni delle disuguaglianze sociali giuridiche ma anche economiche Trane appartenenti al medesimo patto sociale
Lei ha ricordato a un certo punto un dialogo tra due ufficiali dell'esercito della Wehrmacht dell'esercito tedesco dell'esercito sovietico e il loro argomentare a proposito del diritto è appunto di questo rapporto tra
Alcuni dati fattuali le regole che poi attraverso il diritto si codifica
Sì certo si tratta di un dialogo tratto da un bel libro di Jonathan Littell le le benevole tradotte in italiano c'è questo ufficiale delle il suo staff Fernando Couto Rawat costituzionalista seguace di calci mente devianze franca che dialogando con il suo omologo sovietico
Si interroga sulla base fondamentale delle loro rispettive visioni del mondo del loro rispettive ideologia
A un certo punto e l'ufficiale nazista diciamo in fondo le classi scompariranno si armonizzerà hanno in un'unica Fortis che mai Shut comunità del popolo ciò che resterà è il dato biologico il dato razziale e
Brevemente che voi lo svedese presa d'atto
Il dato razziale
E l'ufficiale sovietico rispondeva guarda io su questo dato in su questa invariante sudate biologico non ti rispondo perché in effetti è una questione di fede non posso produrre Argomenti quello che ti posso dire che le nostre rispettive ideologia hanno però qualcosa in comune cioè determinismo razziale la tua il determinismo economico la mia
E quindi come dire alla fine l'uomo e quello che decide un determinato destino la dettò una Peter nata natura e che ci porta ad individuare sempre in questa ricerca dogmatica anti questo destino di questa natura dei nemici oggettivi
Da sopprimere non per quello che hanno fatto ma per quello che semplicemente sono come è avvenuta una soluzione finale
I campi campi
Di concentramento quel luogo che si apre quando lo Stato di eccezione diventa normalità
Sì il campo di concentramento era quello cui dove tutto era possibile laddove l'arbitrio diventava le gambe e la legge arbitraria
Il problema è che quando si decide di imboccare la via della non distinguibili età tra affatto e diritto la pura forza può avere il sopravvento
Lo sa quando ci si trova di fronte ad uno stato di diritto che rinuncia al principio di legalità
Il diritto può aprirsi all'imperativo di ignorare questi imperativo di ogni ora può essere anche l'imperativo del Fiora quindi la risposta abbassare lo sguardo produrre diritto e rispettarlo ma un diritto
Come dire che non pretenda di entrare nella vita delle persone esatto non diciamo per usare un termine fu colta e non un diritto bio politico
Da questo punto di vista penso che l'idea come dire di un contenuto minimo del diritto nel senso di produrre diritto rispettarlo si è un'idea che forse ci aiuta a capire meglio
Che è individuare meglio quali sono le leggi effettivamente ingiuste senza considerare la possibilità invece di considerare tutto ciò che iniquo non giuridico
E da ultimo
Tutto ciò per consentire la sopravvivenza non in assoluto ma la sopravvivenza di chi vuole vivere accerto perché se il fine ultimo ridotto all'osso e la sopravvivenza
Il diritto deve aiutare a sopravvivere ma con la parte della popolazione che intendi sopravvive voglio dire il suicidio è considerato ugualmente una scelta la scelta di per morale evidentemente
Grazie ringraziamo Luciano Patruno ricercatore in diritto costituzionale presso l'Università di Bari il tema della suo argomentare era come la natura diventa norma
Questi i protagonisti e gli argomenti che hanno animato la prima sessione del convegno qui è stata dedicata la mattina del tre giugno